THE TASTE OF LANGUAGE

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LABEL EUROPEO DELLE LINGUE per progetti innovativi di apprendimento e insegnamento delle lingue FORMULARIO DI CANDIDATURA 2012

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LABEL EUROPEO DELLE LINGUE

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LABEL EUROPEO DELLE LINGUE per progetti innovativi di apprendimento

e insegnamento delle lingue

FORMULARIO DI CANDIDATURA

2012

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LABEL EUROPEO DELLE LINGUE 2012

Le candidature per l’attribuzione del Label Europeo 2012 devono essere presentate entro il 1 giugno 2012 secondo le modalità indicate nel Bando di Selezione 2012.Per partecipare alla selezione, è necessario completare il presente formulario di candidatura in tutte le sue parti.

È obbligatorio compilare il formulario utilizzando un programma di videoscrittura e inviare sia una copia cartacea sia una copia su supporto informatico (CD-Rom o DVD).

Il file è disponibile sui seguenti siti web: www.lavoro.gov.it

(area Europalavoro)

del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale per le Politiche per l’Orientamento e la Formazione

oppurehttp://www.programmallp.it/

del Programma di apprendimento permanente (LLP) Italia.oppure

http://www. labeleuropeolingue.it

dell’Agenzia Nazionale LLP – Programma Settoriale Leonardo da Vinci.

Si raccomanda di apporre sul presente formulario la firma e il timbro in originale.

Si prega di allegare tutti gli strumenti utilizzati nello svolgimento delle attività e che dimostrino il carattere significativo e originale della proposta. Allegare, se necessario, anche una breve sintesi per ciascuno strumento inoltrato .

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Nel caso di prodotti disponibili su siti internet inviare, se necessario, password di accesso.

DATI ANAGRAFICI DELL’ORGANISMO PROMOTORE

Denominazione dell'organismo

Nome dell’organismo (per esteso e acronimo) e tipologia dell’ente

Miur USR Sicilia Ufficio XV Ambito territoriale per la provincia di Palermo

Sede legaleVia via Praga______________________________________________N. 29__________________________________________________C.A.P. 90146_________________________________________________

__Città Palermo_______________________________________________

_Telefono ++39/___091 6708270_______________________Fax ++39/___091 515186______________________________E-mail [email protected];

[email protected] web http://lnx.forumlive.net/didaktika/;

[email protected]_http://www.pa.usr.sicilia.it/

Referente per il progetto Nome Sig.

□ Sig.raX

____________________________________________________Antonina RAINERI_______________________

Funzione TEACHER TRAINER

Firmatario autorizzatoNome Sig. X

Sig.ra □

____Rosario LEONE______________________

Funzione MANAGER

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Data Firma Timbro

Manager

Rosario Leone

1. TITOLO DEL PROGETTO (indicare anche l’eventuale acronimo)

THE TASTE OF LANGUAGE

2. BREVE SINTESI DEL PROGETTO in italiano e in inglese (massimo una cartella per ciascuna lingua)

THE TASTE OF LANGUAGE è un progetto volto a realizzare un dialogo interculturale e una comprensione più profonda su stile di vita, tradizioni, lingue e patrimonio culturale tra i cinque paesi europei partners Francia, Italia, Slovacchia, Svezia e Regno Unito. I corsisti provenienti da questi diversi paesi hanno condiviso esperienze su prodotti locali e tradizioni culinarie. In questo ambiente non formale sono state sviluppate nuove competenze linguistiche in un ambiente di formazione che privilegia la ricerca e la sperimentazione come parte del percorso di studio. L’obiettivo è stato quello di raggiungere un nuovo approccio metodologico per l'apprendimento delle lingue informale, ispirato al concetto svedese del circolo di studio. Sono state condivise esperienze di cibi locali, in particolare della cucina siciliana nelle tre province di riferimento Palermo – Trapani - Enna e tradizioni culinarie in un ambiente non formale, al fine di sviluppare nuove competenze linguistiche attraverso una didattica laboratoriale.I corsi di formazione così attivati, sono stati portati a termine, in ciascun paese partners, a livello territoriale ed europeo.In Italia, in particolare in Sicilia, sono stati istituiti 4 corsi di formazione per un numero di circa 30 discenti per corso, in territori come Palermo e provincia, Trapani e provincia, Enna e provincia, per un totale di circa 120 docenti di discipline non linguistiche (DNL), perché il corso di Trapani è stato replicato con altri corsisti iscritti. Lo scopo del progetto è stato quello di garantire che i gruppi di discenti dei corsi così costituiti abbiano potuto:

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• Aumentare le proprie competenze linguistiche in diverse altre lingue europee, in particolare l’inglese • Conoscere le tradizioni alimentari e la cucina di altre parti d'Europa e del Maghreb • Ottenere una conoscenza più approfondita sulle differenze e le analogie culturali in diversi paesi europei• Migliorare la consapevolezza di una cucina sana e la salvaguardia della dieta mediterranea, iscritta alla lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità – 17 Novembre 2010- dalla quinta sessione del Comitato Intergovernativo dell’UNESCO• creare percorsi didattici trasversali in L2 e sviluppare abilità linguistiche necessarie allo studente per svolgere il modulo disciplinare progettato • Migliorare la propria autostima attraverso la conoscenza di una nuova comunità di apprendimento europea e sviluppare nuove reti tra gruppi e persone fuori dal proprio ambiente quotidiano•Utilizzare la piattaforma informatica e tutti gli strumenti del Web 2.0 per attivare le iniziative previste dal progetto;• Conseguire la sostenibilità del metodo, formando cooperazione a lungo termine tra le organizzazioni in Europa. Il progetto si è concentrato su cinque aree chiave: - Creazione di un nuovo metodo per l'apprendimento non formale - Promuovere l'apprendimento delle lingue con metodi informali - Studiare e cucinare cibi locali e discutere le tradizioni alimentari nei diversi territori ciascuno con la propria specificità territoriale/regionale - Raggiungere la sostenibilità del metodo formando cooperazione a lungo termine tra le organizzazioni in Europa.INGLESE

THE TASTE OF LANGUAGE is a project to create an intercultural dialogue and a deeper understanding of life style, traditions, languages and cultural heritage among the five European partners, France, Italy, Slovakia, Sweden and United Kingdom.The students from these different countries have shared experiences on local produce and culinary traditions.In this environment were not formally developed new language skills in a learning environment that emphasizes research and experimentation as part of the curriculum. The goal was to reach a new methodological approach to language learning informally, based on the concept of the Swedish study circle. Were shared experiences of local foods, particularly Sicilian cuisine in the three provinces of reference Palermo - Trapani - Enna and culinary traditions in a non-formal environment, to develop new language skills through a learning laboratory.The training courses so activated, were completed in each country partners, regional and European level.In Italy, especially in Sicily, were set up 4 training courses for a number of about 30 students per course, in areas such as Palermo and its province, and province Trapani, Enna Province, for a total of about 120 teachers of subjects not language (DNL), because the course of Trapani has been replicated with other students enrolled. The project aim was to ensure that groups of learners consisting of courses so

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they could:

 • Increase their language skills in several other European languages, especially English • Knowledge of food and cooking traditions from other parts of Europe and the Maghreb • Obtain a better understanding about cultural differences and similarities in different European countries• Improve awareness of healthy cooking and preservation of the Mediterranean diet, entered in the list of intangible cultural heritage of humanity - November 17 - 2010 - the fifth session of the UNESCO Intergovernmental Committee• create learning paths cross in L2 and develop language skills necessary for students to play the module specification designed • Improve your self-confidence through the knowledge of a new European community of learning and develop new networks between individuals and groups outside of their everyday environment• Use the platform and all the tools of Web 2.0 to enable the initiatives envisaged by the project;• To provide sustainability of the method, forming long-term cooperation between organizations in Europe. The project focused on five key areas: - Creation of a new method for non-formal learning - To promote language learning through informal - Learning to cook local foods and food traditions and discuss the different territories, each with its own specific territorial / regional - Achieving sustainable method of forming long-term cooperation between organizations in Europe.

3. L’IDEA PROGETTUALE

Come è nata l’idea progettuale?Il progetto “The taste of Language” nasce a seguito di un Seminario di Contatto Grundtvig dal titolo: “Making Learning Visible: Valorisation of Adult Learning in Informal Setting”, a Villasimius (CA), dal 6 al 10 ottobre 2010http://www.programmallp.it/box_contenuto.php?id_cnt=1332&id_from=1&&pag=2Successivamente, a seguito dell’approvazione del Progetto 2011-1-SE1-GRU06-08363-5 per il biennio 2011-2013, “The taste of Language”, ognuno dei paesi coinvolti, ha pensato di adattare e sviluppare una formazione rivolta agli adulti specifica e autonoma, ciascuno nel territorio dei paesi partecipanti: Svezia, Italia, Francia, Slovakia e Regno Unito. Sviluppo del Progetto “The taste of language”in Italia (Sicilia).In Italia, in particolare a Palermo, il progetto nasce dall’idea che occorre comunicare, cooperare, collaborare in una Regione, la Sicilia, caratterizzata da una forte carenza di infrastrutture, che impediscono un reale contatto tra “risorse umane” nei territori, soprattutto in contesti non formali.

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L’idea di fondo è che l’innovazione non ha nulla a che vedere con il budget di ricerca e di sviluppo a disposizione; non si tratta di soldi ma delle persone che si hanno a disposizione, di unificazione degli intenti, di come si viene guidati e di quello che si riesce ad ottenere.Un’altra idea progettuale è stata quella di prendere come riferimento il fatto che non è possibile pretendere di cambiare le cose se non si adottano soluzioni alternative. “La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi….è nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie…chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni”. Albert Einstein 1930.

In questo contesto ideologico di partenza si è attivata una fitta rete di persone e istituzioni che hanno operato ciascuno nelle proprie specificità territoriali in maniera molto semplice e con normali strumenti di volta in volta sperimentati dalla piattaforma moodle di FORUMLIVE, in particolare la piattaforma dedicata “Uno spazio interattivo per imparare – Didaktica” - http://lnx.forumlive.net/didaktika/, che si è rivelato un potente mezzo di comunicazione e di aggregazione per la costruzione e lo sviluppo dell’intero processo progettuale, all’utilizzo di Skype per proporre semplici videoconferenze, con la responsabile di Forumlive, Paola Lerza di Genova, l'Associazione e il gruppo che rappresenta a livello nazionale, già precedentemente conosciuto dalla referente del progetto, Nina Raineri di Palermo, in un contesto non formale di formazione, oltre che di amicizia e di profonda stima reciproca.

E’ con questo sostrato di semplici conoscenze reciproche e di “risorse umane”, che il Dirigente dell’Ambito territoriale di Palermo, il Dott Rosario Leone, ha siglato un protocollo di intesa n° 36 del 9 gennaio 2012 tra le due istituzioni: Miur Usr Sicilia Ufficio XV Ambito territoriale per la provincia di Palermo e Consiglio Direttivo di Forumlive.

Target di riferimento.Visto che il progetto nasce da idee e ambiti non formali che, come risaputo, non hanno di per se autonomia finanziaria e operativa dei progetti formali istituzionali, si è cercato di operare nel territorio alla ricerca del minimo sostegno finanziario necessario allo sviluppo del progetto.Il percorso operativo è partito da una prima proposta progettuale inoltrata alla Direzione Regionale Sicilia, senza ottenere l’appoggio auspicato dal punto di vista ideologico ed economico. La seconda proposta, invece, è stata inoltrata e condivisa con il Dirigente dell’Ufficio XV Ambito territoriale per la provincia di Palermo, Dott Rosario Leone, che ha ritenuto opportuno attivare una serie di contatti nelle tre province di riferimento di cui è Dirigente: Palermo, Trapani, Enna, ognuna con una sua specificità territoriale. In ogni territorio, il Dirigente, ha individuato le figure chiave per portare avanti le idee del progetto, che si sono raccordate con Palermo, attraverso i responsabili della proposta progettuale, Nina Raineri e Massimo Valentino, in servizio presso codesta istituzione.

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Da quel momento in poi e in maniera costante e capillare, nei momenti più disparati resi disponibili dalla rete tecnologica e dalle riduzioni dei limiti temporali, è stata attivata una sorta di “intelligenza collettiva”, come dice Pierre Levy o “connettiva”, per sviluppare le idee progettuali di fondo:

1) innalzare le competenze orali e digitali dei docenti di DNL (discipline non linguistiche) in lingua inglese e in altre lingue europee nei territori di riferimento, che partono da un livello di conoscenza B1 autocertificato;

2) costruire, durante la formazione e in gruppo, un percorso di ricerca azione e di didattica collaborativa per la creazione di percorsi didattici trasversali in L2, da sperimentare in classe con gli alunni;

3) costruire reti tra docenti a livello territoriale, nazionale ed europeo.

Le possibili evoluzioni dei processi educativi di cui saranno protagonisti docenti e studenti nella scuola del futuro, possono partire dalla considerazione che le dinamiche dell’apprendimento potranno interessare ambienti sia fisici che virtuali e comprendere processi sia formali che informali.Il focus del progetto è stato dunque quello di individuare forme di cooperazione e di didattica laboratoriale entro strutture tra la formazione formale e apprendimenti informali, e di integrare le competenze acquisite dai docenti in ambienti virtuali e con modalità informali, dal momento che il curriculum del futuro avrà la necessità di allinearsi con tutti gli aspetti dei processi di apprendimento, svolgendo un ruolo di mediatore tra scuola e società.Per le finalità attese dal progetto, che hanno previsto che docenti dello stesso Istituto possano progettare, applicare e sperimentare in classe con gli studenti quanto appreso, è stata data precedenza ai partecipanti costituiti da docenti appartenenti alla stessa istituzione scolastica (gruppi da 2 a 4 unità).In quest’opera di trasformazione un ruolo fondamentale hanno avuto le nuove tecnologie, non solo perché hanno offerto strumenti utilizzabili nelle varie attività, ma anche perché hanno favorito l’instaurarsi di un nuovo clima comunicativo globale, che ha modificato in maniera profonda alcuni aspetti legati alle relazioni comunicative individuali e di gruppo.

Qual è il valore aggiunto del progetto rispetto alle strategie linguistiche nazionali e al quadro delle politiche comunitarie per il multilinguismo?

Il gruppo di formazione così costituito, partendo dall’assunto che viviamo immersi in una società dell’informazione e della conoscenza, ha potuto valorizzare l’uso delle tecnologie e della piattaforma, considerata una risorsa ed un bene per le società, poiché gli individui in rete costruiscono “conoscenza”. Nel quadro delle politiche comunitarie relative al multilinguismo, è stato dato risalto alla comunicazione in L2, in questo caso inglese e sollecitato la sperimentazione anche di altre lingue, come il francese, attraverso la comunicazione in presenza con i formatori in L2 e attraverso il forum e la

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piattaforma, sempre il L2. Ciò ha comportato una costante immersione nella lingua comunitaria del corso e ha implementato la competenza comunicativa in L2. Le nuove tecnologie della comunicazione costituiscono uno degli elementi centrali della globalizzazione, perché contribuiscono alla diffusione del sapere aumentando le capacità e le qualità delle tecniche di trasmissione delle informazioni e della conoscenza; il plurilinguismo permette quindi di accedere al sapere globale. L’uso delle tic ha dato quindi la possibilità di superare le barriere del limite temporale degli incontri in presenza per arrivare ad apprezzarne l’enorme utilità e potenzialità. Il valore aggiunto in questo ambito è stato quello di creare una modalità di formazione, protratta nel tempo, che ha prodotto grandi intese sul piano umano e professionale e che, anche dopo la fine del corso, si cercherà di implementare attraverso la sostenibilità del metodo. In questo caso l’uso delle tecnologie e in particolare del forum, è stato finalizzato a sviluppare forme di riflessione all’interno di una comunità di pratiche. L’ottica è dunque costruttivista all’interno di un Learning network.La formazione ha inoltre situato la competenza digitale come fatto culturale e non come una questione tecnica. Di conseguenza, essa ha richiesto alla formazione contenuti e strategie didattiche non solo ridotte ad un addestramento all'utilizzo di dispositivi e applicazioni software o, ad un livello più avanzato, alla conoscenza dei fondamenti dell'informatica, ma si è configurata più come una competenza comunicativa, in stretta relazione con le abilità “di scrittura” intese come capacità di elaborare messaggi e arricchire il gruppo nella qualità delle interazioni.

In che modo il progetto intende sensibilizzare le istituzioni e il mercato del lavoro sull’importanza della formazione linguistico-professionale in una logica di lifelong learning?

L’obiettivo generale del corso “The taste of Language”, consiste nella promozione e nello sviluppo di una formazione non formale, costruttiva, rilassante ed entusiasmante, per incrementare la diffusione di una riflessione, funzionale alla creazione di progetti di cooperazione non solo territoriali ma anche europei, incentrati sulla valorizzazione di specifici ambiti non formali dell’apprendimento degli adulti in L2 (sostenibilità del metodo).Uno degli aspetti principali del programma Grundtvig, il cui scopo è di fornire agli adulti nuovi approcci per migliorare le proprie competenze e le proprie capacità, si basa sulla necessità di rendere non solo visibile ma soprattutto ‘spendibile’ il proprio sapere. In questo caso la sperimentazione in classe con gli studenti di quanto appreso, ha dato la possibilità al gruppo di docenti adulti coinvolti, di incrementare una ricaduta in classe con gli alunni dei contenuti della formazione, in un’ottica di lifelong learning, oltre a riuscire a motivare gli alunni alla realizzazione delle attività proposte. I docenti, infatti, coinvolti nella formazione, hanno imparato a pensare e a comunicare in lingua inglese, utilizzando le conoscenze e competenze già acquisite e potenziandone altre. Questo meccanismo ha privilegiato una modalità ciclica trasmissiva, incrementando una logica di lifelong learning.La valorizzazione dell’apprendimento non formale e le possibili applicazioni di un nuovo mercato culturale (agorà del pensiero) è chiaramente connesso alla necessità di sviluppare la consapevolezza nelle persone di quali siano le loro

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competenze: molto del nostro know-how è acquisito attraverso la pratica delle competenze (cfr. J. Bjørnåvold, Making learning visible: Identification, assessment and recognition of non-formal learning in Europe, Cedefop). Dunque, il 75% dell’apprendimento degli adulti avviene a livello non formale.La nuova sfida è creare una sistema di riconoscimento e di valorizzazione di tutte le esperienze e conoscenze di cui spesso non si è consapevoli.

Chi ha sostenuto i costi dell’iniziativa? Sono stati previsti contributi pubblici?

I costi dell’iniziativa sono stati sostenuti nell’ambito dei fondi utilizzati per iniziative formative. Tuttavia è utile sottolineare l'importanza che con pochi fondi si è riuscito a portare avanti un risultato che ha dato grande soddisfazione tra gli “attori” dell'azione formativa: formatori, docenti, dirigenti e studenti – Si allega piano finanziario.

Quali sono i fabbisogni linguistico-formativi che si intendono soddisfare?

Molti docenti di Discipline Non Linguistiche (DNL) hanno buone competenze comunicative in L2 non messe in atto o applicate nell’insegnamento. Nel sistema scolastico italiano è difficile prevedere che i docenti di lingue straniere possano sperimentare percorsi interdisciplinari con docenti/colleghi che conoscono e sono in grado di procedere all’insegnamento della propria disciplina nella lingua straniera studiata dagli studenti della propria classe. Questi docenti, già considerati risorse umane che operano nelle scuole, hanno una competenza linguistica che attraverso il corso di formazione “the taste of Language” e la realizzazione di un modulo specifico trasversale alla propria disciplina e in L2, possono sperimentare con altri docenti del proprio consiglio di classe. In particolar modo è possibile prevedere un percorso di “non formal Clil”, in contatto con il/i dicente/i di lingue comunitarie, presente/i nel proprio consiglio di classe (Content and Language Integrated Learning o "Apprendimento Integrato di Lingua e Contenuto"), sinonimo di Language immersion. Secondo gli ideatori il termine CLIL potrebbe anche rappresentare una piattaforma per un approccio metodologico innovativo ove la costruzione di competenze linguistiche e abilità comunicative si accompagnano contestualmente allo sviluppo ed acquisizione di conoscenze disciplinari. L'approccio CLIL o immersivo ha quindi il duplice obiettivo di prestare contemporaneamente attenzione sia alla disciplina che alla lingua target veicolare e non materna.In questo caso il corso di formazione specifico si è avvalso dei principi metodologici stabiliti dalla ricerca sull'immersione linguistica e dell'insegnamento in lingua veicolare più in generale, potenziando nello studente:· La fiducia nell'approccio comunicativo, abilità e consapevolezza interculturale· La spendibilità delle competenze linguistiche acquisite durante le attività della

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vita quotidiana· La disponibilità alla mobilità nell'istruzione e nel lavoro· L'immersione in contesti d'apprendimento stimolanti ed innovativi· Competenze aggiuntive oltre a quelle comunicative nella lingua di immersione· Il confronto con le TIC, i curricoli e le pratiche integrate

Quali sono i settori professionali di riferimento?

1. Creare le condizioni per sostenere adeguatamente insegnanti nel loro impegno di risposta alle sfide della società della conoscenza, anche attraverso la loro formazione iniziale e continua, nella prospettiva della formazione permanente

2. Individuare le competenze che insegnanti e formatori devono possedere, vista la trasformazione del loro ruolo nella società della conoscenza

3. Provvedere alle esigenze a lungo termine della professione di insegnante , rendendola ancora più attraente, incrementando la trasversalità tra le discipline

Quali sono gli obiettivi specifici che il progetto intende raggiungere?

Avvalersi della piattaforma informatica e di tutti gli strumenti del Web 2.0 per attivare le seguenti iniziative:-collaborare con Enti che operano con e per la scuola o comunque per la diffusione della cultura;-valorizzare i percorsi formativi ed educativi e-learning-accrescere il dialogo fra i popoli del mediterraneo e fra tutte le componenti europee, nate dalla collaborazione Grundtvig e da ogni altro progetto europeo, occasione di contatto. -avvalersi della piattaforma informatica per costruire relazioni culturali durature per la crescita di una sempre più numerosa comunità di apprendimento - imparare a negoziare e costruire significati con altre persone conosciute in presenza e dal web, attraverso un uso sistematico della Rete o di Learning network.-aderire ad altri progetti di rete in Europa e con il Maghreb per promuove l’interazione tra le Scuole della Sicilia e dei paesi del Mar mediterraneo- Attività in presenza- Attività online su piattaforma di erogazione multimediale moodle http://lnx.forumlive.net/didaktika/L’organizzazione del corso è improntata alla metodologia della ricerca-azione e della didattica laboratoriale, intesa come “costruzione del sapere”.La presentazione di funzioni comunicative in L2 utili all'elaborazione di tematiche trasversali inerenti la scienza dell'alimentazione di interesse europeo e “territoriale”, avverrà attraverso uno scambio di esperienze in L2 e la

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consultazione di materiali, resi disponibili attraverso la piattaforma dedicata http://lnx.forumlive.net/didaktika/A tale scopo si è adottato un processo costruttivista per i materiali della piattaforma, resi disponibili ai docenti corsisti anche online sul sito e facilmente scaricabili per lo studio autonomo e individuale.Sulle tematiche proposte sono stati svolti “lavori di gruppo su compito”, utilizzando materiali già pronti e selezionati dai tutor .Dopo i primi incontri i corsisti hanno scelto una o più tematiche di maggiore interesse, sulle quali a sua volta sono stati scelti e organizzati materiali, che sono stati poi sperimentati nelle proprie classi. Nell’ultimo incontro è avvenuta una riflessione critica sulla esperienza didattica svolta e sui risultati di apprendimento riscontrati.Il corso ha utilizzato una metodologia di tipo costruttivista e cooperativa. Il corsista è stato stimolato, accompagnato e sostenuto nella sperimentazione, attuazione e documentazione di pratiche didattiche innovative.

A conclusione dei corsi si terrà un Seminario finale tra Settembre/Ottobre 2012 , alla presenza dei componenti e dei responsabili del Corso, che avrà lo scopo di rendere pubblici i risultati della formazione, di restituire le esperienze messe in campo e le riflessioni critiche, per favorire la disseminazione

I prerequisiti sono:1- conoscere le norme e i semplici elementi delle funzioni comunicative in L2;2 -conoscere le fondamentali funzioni comunicative e le strutture grammaticali esintattiche loro associate più di frequente, sia in L1 sia in L2;3 - conoscere le varietà della lingua, soprattutto in relazione ai registri linguisticisettoriali o specifici del contenuto di riferimento, nella consapevolezza che l’uso di un lessico appropriato migliora l’esposizione;4 - essere in grado di cogliere, nel suo insieme, il tema fondamentale e le diverseparti di un brano ascoltato o di un testo letto;5 - possedere un adeguato bagaglio lessicale;6 - comprendere e produrre messaggi orali in lingua straniera.OBIETTIVIGli obiettivi di educazione linguistica tra L1 e L2 sono:1 - conoscere e applicare corrette strategie per ascoltare;2 -saper riferire ciò che si è ascoltato o letto ed esprimere con chiarezza ecorrettezza lessicale, grammaticale e logica il proprio pensiero;3 -saper produrre brevi testi orali funzionali alle diverse situazioni;4 -adeguare il messaggio orale al contesto della comunicazione, ai destinatari, alloscopo;5 -pianificare con metodo un intervento orale;6 - organizzare ciò che si deve dire in modo logico, esponendo in modo chiaro edefficace;Gli obiettivi trasversali invece sono:1 -lavorare in gruppo;

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2 - ascoltare gli altri;3 -rispettare le scadenze;4 - partecipare attivamente alle attività didattiche;5 - accettare e discutere le idee diverse dalle proprie;6 – essere propositivi e negoziare le proprie scelte;7 -affrontare con efficacia situazioni problematiche nuove;8 – rielaborare con spirito critico le informazioni ricevute e ricercate9- progettare obiettivi/contenuti specifici e comuni;10 – rendere spendibile e sperimentabile in classe il percorso progettato

Quali sono le lingue sulle quali si concentra il progetto (ivi compreso l’italiano come L2 e lingue minoritarie e meno conosciute)? Motivare la scelta

Il progetto si è concentrato sulle 4 lingue comunitarie (inglese – francese – tedesco e spagnolo), anche se ha privilegiato l’inglese come prima lingua e il francese, soltanto in alcuni casi, come seconda lingua. Altre lingue dei partners, come lo svedese, saranno oggetto di studio durante l’incontro di progetto tra i corsisti e i formatori durante la mobilità prevista dal 14 al 18 giungo 2012.

Quali sono le competenze linguistiche che il progetto si propone di sviluppare (comprensione e/o espressione scritta e/o orale, capacità relazionale, sviluppo di linguaggi settoriali, competenze di traduzione ecc.)?

-Il progetto ha sviluppato specifiche funzioni comunicative in L2 – produzione/interazione orale e ricezione scritta e orale; - tematiche trasversali inerenti la scienza dell'alimentazione di interesse europeo e “territoriale”;- scambio di esperienze in L2 e consultazione di materiali;- piattaforma dedicata http://lnx.forumlive.net/didaktika/, in condivisioneIl corso è stato svolto interamente in lingua inglese e i docenti sono stati stimolati ad interagire in presenza ed in piattaforma sia con i tutors che con i partner Europei.E’ stata seguita, sia nella fase di progettazione delle esperienze, che in quella di attuazione, una metodologia di tipo costruttivista e cooperativa attraverso l’approccio metodologico informale dell'apprendimento delle lingue con l’ausilio della laboratorialità e della ricerca-azione.

L’utilizzo della piattaforma informatica e del web 2.0 ha contribuito al miglioramento delle competenze linguistiche e potenziato le competenze digitali dei docenti (competenze chiave Parlamento Europeo).

Quali sono i livelli linguistici sui quali il progetto si concentra (fare riferimento alla classificazione ufficiale del Common European Framework of Reference for Languages)?

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I corsisti hanno sperimentato le funzioni comunicative in L2 ad un livello B1 del Quadro europeo ed elaborato tematiche trasversali inerenti la scienza dell'alimentazione, ricercando quanto può essere più adatto ai propri alunni, modellato sulla loro capacità di ascolto e sulle loro esigenze.In questo modo i corsisti hanno preso coscienza della facilità con cui è possibile creare pratiche didattiche innovative.Vi è stato un approfondimento linguistico utile al linguaggio necessario per la comunicazione giornaliera.

Quali sono gli specifici contenuti interculturali che caratterizzano il progetto, con riferimento al Paese della lingua studiata (compilare solo se questa azione è stata svolta)?

Il corso di formazione per adulti “The taste of Language” e il workshop tra discenti e partners europei ha permesso di attivare l’esperienza di vivere in contatto con i cittadini degli altri paesi e scoprire la cultura degli altri al fine di realizzare l’Unione europea delle persone. Ciò significa beninteso amplificare gli sforzi del punto di vista linguistico e cercare di incrementare la mobilità per vivere un’esperienza interculturale e plurilinguistica. Significa anche dare ampio respiro all’istruzione in generale, che non metta l’accento solo sul contenuto nazionale ma direttamente sul contenuto europeo. Questa dimensione europea la si può raggiungere non solo con la mobilità ma ugualmente con le nuove tecnologie e la cooperazione tra diverse istituzioni. Questo è fondamentale e direi più importante oggi di ieri. Perché l’Europa deve cercare l’unità per formare un'unica entità di fronte al resto del mondo, a paesi emergenti che sono singolarmente più grandi e più ricchi. E se vuole continuare ad avere il ruolo che aveva nel passato, l’Europa deve migliorare la formazione di suoi cittadini, in particolare giovani, con una dimensione ed una apertura europea.

Come è stata stimolata la motivazione dei beneficiari?

Il corso di formazione “the taste of Language” si è avvalso di un Workshop e di momenti di didattica laboratoriale. Sono state approfondite le conoscenze sugli stili di vita e le tradizioni dei paesi partecipanti ed è stata realizzata l'interazione in lingua straniera. Sono state fornite utili indicazioni per una didattica più coinvolgente. Il fatto di aver avuto l'opportunità di ascoltare altre esperienze, di altri ambiti educativi, ha favorito il confronto e lo scambio culturale e linguistico fra i docenti delle diverse nazionalità europee, oltre l'opportunità di interagire in un contesto multiculturale ed in lingua straniera.Il corso di formazione ha dato l’opportunità di trovare connessioni tra aspetti quotidiani della vita come l’alimentazione e le tradizioni culturali radicate nella cultura siciliana. L’esperienza pratica, riproposta in classe, ha prodotto il coinvolgimento di tutti gli alunni. Lo scambio di opinioni ed esperienze con i prtners, il workshop realizzato con i colleghi europei appartenenti agli altri paesi e il metodo del cooperative learning, ha permesso di attivare una comunicazione efficace, motivata dalla tematica e dal contesto.

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4. CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE DEL PROGETTO

Durata del progetto/esperienza

Data di inizio e di fine del progetto/esperienza: dal 16 FEBBRAIO 2012 al 03 APRILE 2012 (Palermo)Trapani ed Enna ancora in corso

Numero di ore complessive (precisare): 20 ORE IN PRESENZA E 20 ORE ONLINE (Palermo)

Caratteristiche dei discenti

Età Fino a 18 anni n°Da 19 a 26 anni n°Da 27 a 35 anni n°Da 36 in poi n°X

Sesso Maschi n°29Femmine n°74

Titolo di studio Scuola media inferiore n°41Scuola media superiore n°62

Università n°Altro (precisare) ________________ n°

Condizione Studenti n°Apprendisti/Tirocinanti n°Occupati n°Disoccupati n°Inoccupati n°

Altro (precisare): ________Docenti di discipline non linguistiche o di L2 come ad esempio, inglese e francese_________________________________

Caratteristiche dei docenti/formatori/tutor

Docente madrelingua n°1 x 4 corsiDocente italiano n°Formatore di lingua n°Formatore professionale del settore di riferimento

n°1 x 4 corsi

Esperto esterno (con competenze tecniche) n°Altro (precisare): esperto interno formatore/tutorship d’aula, e coordinamento scientifico n° 1 esperto interno Coordinamento tecnico n° 1 esperto interno__________________________________________________________

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Partenariato coinvolto

Descrivere l’eventuale partenariato (locale, nazionale, transnazionale) coinvolto nella realizzazione del progetto

Partenariato locale: Provveditorati di Palermo, Trapani ed EnnaPartenariato nazionale: Forumlive - piattaforma DIDAKTIKA http://lnx.forumlive.net/didaktika/Partenariato locale: scuole del territorio e sedi di laboratorio di cucina dei territori di Palermo, Trapani, EnnaPartenariato di Palermo: pastificio di Corleone ex territori confiscati alla mafia “Rinascita” http://www.rinascitacorleonese.it/Partenariato di Trapani: Centro di cultura gastronomica dedicato alla Cucina Siciliana - Molino Excelsior http://www.molinoexcelsior.it/index.phpCantine Florio http://www.cantineflorio.it/flash/index.htmlPartenariato di Enna: scuole professionali di cucina

Complementarità con altri progetti già finanziati o con altri Programmi

Indicare se il progetto è collegato con altre esperienze già finanziate o è stato inserito nel quadro di altri Programmi o Iniziative Comunitarie/Nazionali (es. Programma Lifelong Learning, Gioventù in azione, FSE, IFTS o altro)

Il progetto “The taste of Language”, appartiene al Programma Grundtvig, nato da un seminario di contatto a Villasimius (Cagliari) dal titolo: “Making Learning Visible: Valorisation of Adult Learning in Informal Setting” - 2010-4-GRU07-16075 - http://www.programmallp.it/box_contenuto.php?id_cnt=1332&id_from=1&&pag=2Il partenariato approvato con il seguente codice - 2011-1-SE1-GRU06-08363-5 - è costituito dai seguenti paesi: Svezia (paese coordinatore); Italia; Francia; Slovacchia e Regno Unito.Il nostro paese, l’Italia, ha implementato e personalizzato il progetto originario, come descritto al punto n°3 .La formazione degli adulti è stata rivolta a docenti della scuola di primo e secondo grado, che hanno portato avanti l’esperienza formativa di “non formal Clil” sui contenuti del progetto.

5. METODOLOGIE E STRUMENTI

Descrivere, in modo sintetico, le metodologie didattiche applicate o elaborate ad hoc (es. uso di giochi di ruolo, tecniche situazionali, attività in lingua, uso di materiali combinati – cartacei e tecnologici – applicazione di metodologie miste – in presenza e a distanza – FAD - cooperative learning, CLIL ecc.)

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“The taste of Language” è un corso di formazione blended, che ha previsto 20 ore in presenza e 20 ore online attraverso l’utilizzo della piattaforma dedicata e la produzione di materiali significativi.E’ stata seguita, sia nella fase di progettazione delle esperienze, che in quella di attuazione, una metodologia di tipo costruttivista e cooperativa attraverso l’approccio metodologico informale dell'apprendimento delle lingue con l’ausilio della laboratorialità e della ricerca-azione, in un contesto di cooperative learning.

L’utilizzo della piattaforma informatica e del web 2.0 ha contribuito al miglioramento delle competenze linguistiche e potenziato le competenze digitali dei docenti (competenze chiave Parlamento Europeo).

Indicare gli strumenti tecnologici (laboratori linguistici, cd-rom, dvd, siti Internet/portali, blog, reti ecc.) e i materiali “autentici” (registrazioni/video autentici, materiale fotografico, riviste, filmati ecc.) utilizzati o creati

L’analisi dei bisogni iniziali dei docenti si è attuata con l’ausilio di appositi test elaborati dagli esperti in scienza dell’alimentazione e L2 – inseriti in piattaforma e compilati on line da ogni corsista. E’ stata ridotto il consumo di carta e di fotocopie attraverso il costante uso di ogni attività on line, in piattaforma.

Il docente esperto con il supporto del tutor di lingua, coadiuvati dal tutor d’aula, ha poi fornito ai corsisti informazione e formazione sui vantaggi di una cucina sana e sulla salvaguardia della dieta mediterranea, dichiarata patrimonio culturale immateriale dell’umanità dalla V Sessione del Comitato Intergovernativo dell’Unesco.

Una fase del corso è stata poi dedicata a sviluppare la capacità della ricerca-azione.

Sulla base delle tematiche previste dal progetto (dieta Mediterranea, Slow food, Ciclo dell'olio, Ciclo del vino e della pasta, Cous-cous, Piatti tipici e ricette) sono stati svolti “lavori di gruppo”, utilizzando i materiali già pronti e forniti dai tutors tramite il supporto della piattaforma.

Descrivere eventuali attività di stage, tirocinio o visite presso imprese/organizzazioni italiane/straniere, finalizzate a verificare o migliorare le competenze linguistiche acquisite attraverso il progetto e/o per favorire l’inserimento nel mercato del lavoro

Il workshop “The taste of Language” ha avuto luogo il 5 marzo 2012, durante uno dei 6 incontri della formazione previsti nel corso di Palermo, si allega copia della sceneggiatura e del calendario, presso l’IPSSAR “Pietro Piazza” del capoluogo siciliano. Hanno partecipato i docenti impegnati nella

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formazione di Palermo, che hanno lavorato in stretto contatto con i coordinatori europei e un campione di corsisti partecipanti. La parte laboratoriale e pratica del workshop è stata portata avanti attraverso la partecipazione attiva della Sig.ra Santina Salamone, casalinga ed esperta cuoca della cucina palermitana, madre della prof.ssa Nina Raineri. Ciò ha costituito il valore aggiunto dell’esperienza, poiché la spontaneità che è stata data all’evento, ha rafforzato il clima collaborativo e ciascuno ha contribuito ad innescare un meccanismo di grande collaborazione reciproca, in un clima di serenità, di empatia e di apprendimento attivo. In questo contesto di formazione attiva sono state rafforzate ed accresciute le abilità linguistico-comunicative e interculturali dei partecipanti, grazie al momento esperenziale di grande valore formativo. Si allega un sintetico video della giornata e le foto sono rintracciabili nel sito www.thetasteoflanguage.weebly.com.

6. VALUTAZIONE

Indicare strumenti e metodi - previsti e utilizzati - di valutazione delle attività e del raggiungimento degli obiettivi (compilare solo se questa azione è stata svolta)

I corsisti sono stati valutati sulla base della “qualità” del loro apporto individuale e di gruppo. Sin dall’inizio, infatti, attraverso il forum e durante gli incontri in presenza i tutors hanno valutato nella fase iniziale, intermedia e finale i singoli corsisti, sulla base dei seguenti indicatori:1 - frequenza in presenza e partecipazione/interazione online2 - gradimento dimostrato3 - produzione di lavori di gruppo e final paper

E’ stato attivato un Final Survey che ha comportato un Monitoraggio finale. Ciò ha contribuito a mettere in evidenza i punti di forza e di debolezza.Ogni grafico si riferisce ad una serie di domande ( contenute nel questionario: “Monitoraggio corsisti”), che sono state riunite in argomenti generali riguardanti le varie caratteristiche del corso.Si elencano di seguito le domande a cui si riferiscono i vari grafici e i blocchi di riferimento.Monitoraggio corsistiDATI PERSONALI:

Scuola di appartenenza: _________________________________________________

Disciplina insegnata:________________________________________________________

Si prega di esprimere una valutazione secondo la seguente scala:

1 = Non soddisfacente2 = Poco soddisfacente3 = Accettabile4 = Soddisfacente5 = Molto soddisfacente

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A. INTERESSE E PARTECIPAZIONE

1. Come giudica il suo grado di coinvolgimento (interesse rispetto ai contenuti e alla partecipazione al lavoro di classe)?

1 2 3 4 5

B. UTILITÀ

2. Rispondenza del percorso formativo rispetto alle aspettative iniziali

1 2 3 4 5

3. Rispondenza del percorso formativo rispetto agli interessi professionali e al suo bisogno di aggiornamento

1 2 3 4 5

4. Ricaduta nella didattica quotidiana degli argomenti formativi

1 2 3 4 5

C. RUOLO DEI TUTORS

5. Come giudica, complessivamente, la qualità della presenza dei tutor?

1 2 3 4 5

7. Come giudica la conduzione dei tutor in relazione alle finalità della formazione?

1 2 3 4 5

Esprima la sua valutazione dei tutor rispetto ai seguenti elementi del corso:

8. Organizzazione e gestione del tempo in presenza

1 2 3 4 5

9. Padronanza dei contenuti dell’offerta formativa e chiarezza espositiva

1 2 3 4 5

10. Capacità comunicativa e di relazione con la classe

1 2 3 4 5

11. Gestione delle attività blended e uso degli strumenti tecnici:

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1 2 3 4 5

12. Gestione del forum

1 2 3 4 5

13. Capacità di supportare la classe in ogni fase del percorso formativo, dallo studio alla progettazione, dalla documentazione alla sperimentazione e alla riflessione.

1 2 3 4 5

D. MATERIALE DIDATTICO

Esprima la sua valutazione rispetto ai seguenti elementi del corso:

14. Quantità del materiale didattico

1 2 3 4 5

15. Utilità dei materiali didattici nello studio e nel lavoro

1 2 3 4 5

16. Ricaduta sui processi di apprendimento degli studenti delle attività progettate e sperimentate

1 2 3 4 5

E. ORGANIZZAZIONE E SERVIZI

17. Facilità di accesso alla scuola sede del corso

1 2 3 4 5

18. Funzionalità dei locali e adeguatezza delle attrezzature a disposizione (postazioni, nel laboratorio informatico, collegamento internet e connessione alla piattaforma, ecc.)

1 2 3 4 5

19. Assistenza da parte del personale non docente (segreteria, tecnici, ecc.)

1 2 3 4 5

F. IL CORSO

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Esprimere una valutazione sintetica circa il corso nel suo complesso:

22. Durata della formazione

1 2 3 4 5

23. Quantità di ore dedicate alla sperimentazione

1 2 3 4 5

24. Qualità dei materiali e dei percorsi dell’offerta formativa

1 2 3 4 5

25. Rispondenza della formazione rispetto ai bisogni di aggiornamento dei docenti e ai cambiamenti in atto nella scuola

1 2 3 4 5

27. Ritiene che le finalità della formazione siano state realizzate?

SÍ NOPerché?______________________________________________________________________

28. Suggerirebbe ad un Suo collega di partecipare a questo tipo percorso?

SÍ NOPerchè?______________________________________________________________________30. Proposte di miglioramento e suggerimenti

Descrivere eventuali strumenti di certificazione delle competenze linguistiche adottati nel progetto (compilare solo se questa azione è stata svolta)

Sono stati creati appositi attestati che riportano la certificazione delle competenze raggiunte dal discente in formazione.Ecco un esempio, senza la veste grafica. (si allega a colori)

“The Taste of LanguageSi attesta che

Il prof/la prof.ssa Calà Tiziana, in qualità di insegnante di Italiano, presso la SMS “Cosmo Guastella” di Misilmeri (Palermo), ha frequentato il corso di formazione Blended "The taste of language" che ha avuto luogo presso l'ITC "Pio la Torre"

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di Palermo, dal 16 febbraio al 3 Aprile 2012 per complessive n° 20 ore in presenza e 20 ore on line http://lnx.forumlive.net/didaktika/

Le competenze specifiche del corso sono state le seguenti:

• capacità di cogliere dalla scienza dell’alimentazione in L2 (inglese o francese), esperienze non formali atte a rendere l’attività didattica più accattivante e più efficace;

• capacità di sperimentare pratiche didattiche innovative in L2;

•capacità di creare percorsi didattici trasversali in L2 e sviluppare abilità linguistiche necessarie allo studente per svolgere il modulo disciplinare progettato.

Il Docente Coordinatore Referente Antonina Raineri

IL DIRIGENTE ROSARIO LEONE”

7. VALORIZZAZIONE - TRASFERIMENTO – SOSTENIBILITA’

Indicare le iniziative realizzate per promuovere e valorizzare il progetto e i risultati finali (compilare solo se questa azione è stata svolta)

Il progetto “The taste of Language” ha comportato 4 FASI DELLA FORMAZIONE1 - Autoanalisi e analisi dei contenuti attraverso cui sono stati consultati i contenuti disponibili, sono state confrontate le conoscenze e le esperienze dei corsisti e avviato un processo di autoanalisi che ha portato all’individuazione dei propri bisogni formativi.2 - Scelta del tema da approfondire, dove sulla base delle scelte fatte, sono stati creati dei sottogruppi per progettare un itinerario condiviso di studio e di lavoro.3 - Sperimentazione in classe, dove le attività didattiche scelte, sono state sperimentate in classe con gli allievi in un arco di un mese. Anche in questa fase il corsista ha avuto il supporto dei tutor e ha condiviso con i colleghi l’esperienza condotta con gli studenti.4 – Restituzione, dove sono stati condivisi i risultati della sperimentazione e autovalutazione insieme alle competenze professionali acquisite. Sulla base di questa riflessione è stato possibile avviare una serie di ipotesi di lavoro al fine di continuare il metodo tramite il supporto della piattaforma.I corsi così attivati nelle tre province di Palermo, Trapani ed Enna, dovranno prevedere un Seminario Finale di condivisione e di comparazione dei risultati,

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tra Settembre/Ottobre 2012. Si prevede quindi di coinvolgere tutti i docenti che hanno portato a termine la formazione e tutti i componenti del mondo dell’educazione, coinvolti nell’iniziativa.Durante le mobilità previste dal progetto Grundtvig, occasione per trovare nuove piste di lavoro e nuove idee, i partners coordinatori di progetto, potranno prevedere altre forme di sostenibilità e soprattutto ogni possibile modalità di incontro anche virtuale tra corsisti. Inoltre sarà diffusa tra tutti i partners una scheda informativa che si allega, da scambiare tra partners, che avranno il compito di coinvolgere altre istituzioni di ogni territorio. Ogni coordinatore partner, infatti, si farà promotore nel proprio territorio e sarà anello di congiunzione tra le istituzioni formali e non formali. L’idea è quella di creare una Banca dati e la disponibilità delle istituzioni a creare partenariati formali e non formali.

Descrivere eventuali azioni di trasferimento verso altri contesti, settori, realtà geografiche, lingue o target Group

Il progetto è stato integralmente trasferito e riadattato secondo le esigenze del territorio nella provincia di Trapani ed Enna. Da premettere che le suddette tre zone della Sicilia, Palermo, Trapani ed Enna, sono molto distanti non solo dal punto di vista culturale, ma anche delle infrastrutture che generano una distanza “fisica” ancora più marcata. La Rete e il Learning network così costituito, in questo caso, sono stati utilizzati per comunicare e per instaurare legami e intese lavorative, oltre a scambi di esperienze e cooperazione a lungo termine tra le istituzioni coinvolte, già solo a livello territoriale.Il transfer dell’esperienza da Palermo alle altre province si è generato mettendo assieme l’esperienza di Palermo e sulla base di essa, fungendo da modello, sono stati apportati tutti i suggerimenti che hanno prodotto miglioramenti all’azione formativa nelle altre due province.

Descrivere eventuali azioni poste in essere per assicurare continuità e riproducibilità futura dell’esperienza

Gli incontri in presenza tra i coordinatori del progetto avranno la funzione di confrontarsi e scambiare le esperienze. Le azioni per assicurare continuità e dell’esperienza avranno l’obiettivo di proporre la riproducibilità futura dell’esperienza, attraverso un maggiore raccordo tra le istituzioni locali dei paesi partecipanti che a sua volta possono fungere da collante e da intreccio, nel trovare raccordi tra le istituzioni europee e capacità di intenti. Durante le mobilità sarà diffusa come già sottolineato in precedenza, una scheda, che ha la funzione di individuare le istituzioni che si prevede possano collaborare e cooperare a livello europeo sulle linee del progetto originario. L’intenzione dell’Italia è quella di replicare il progetto con altri temi che prevedano l’uso dell’inglese o di altre lingue europee come lingue veicolari e la formazione dei docenti su tematiche trasversali in linea con l’apprendistato e la

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nuova riforma prevista. L’obiettivo è quello di formare i docenti degli Istituti professionali e degli Istituti tecnici per accrescere le competenze dei docenti e degli studenti sulle abilità linguistiche trasversali su contenuti spendibili nel mercato del lavoro, in linea con la mobilità e con l’esigenza di accrescere la produttività nel nostro paese, così come in Europa.

8. DIMENSIONE EUROPEA

Indicare eventuali attività di contatto e sviluppo con altri Paesi, finalizzate a migliorare il contenuto e l’esperienza del progetto (compilare solo se questa azione è stata svolta)

I benefici del partenariato rappresentato dalla nascita del progetto Grundtvig “The taste of Language” e l’implementazione di questa proposta progettuale a livello europeo è costituito dal fatto che è stato creato un partenariato internazionale con il proprio Know-how e un network dove ognuno ha la sua propria specificità in aree diverse dell’Europa.Questo è un aspetto fondamentale per il successo di qualsiasi progetto europeo e per il suo impatto sui gruppi e gli utenti finali.Il valore aggiunto in una dimensione europea di questo progetto è la strada da percorrere dal passaggio dall’ educazione formale all’ educazione non formale, privilegiando la cucina come strumento per imparare una lingua e ogni sua possibile connessione o intreccio con essa.Si è tenuto conto dei bisogni individuali di ogni paese partecipante che ha strutturato un’azione specifica di formazione verso gli adulti, considerando le priorità del proprio territorio e la propria specificità dell’istituzione/associazione rappresentata. La priorità territoriale in un contesto europeo, costituisce una condizione preliminare per la progettazione di un'istruzione efficace a politiche di formazione e accessi individuali, appropriati al contesto formativo di riferimento.Grazie all'integrazione di partner provenienti da diverse organizzazioni e know-how diversi, si sta incoraggiando una cooperazione tra i partner in Europa con l'obiettivo di scambiare buone pratiche che consentono alle parti interessate di essere coinvolti nel processo di miglioramento della qualità dell'istruzione.

Le sinergie tra i diversi settori sono anche un valore aggiunto.

La proposta di contenuti formativi europei di Grundtvig Cuisine per gruppi target diversi e paesi - in cinque lingue di destinazione, riconosce l'importanza dei risultati di apprendimento come conoscenze e competenze, e rende i contenuti formativi più interessanti.

La disponibilità di cinque varianti linguistiche può facilitare la partecipazione anche di adulti di altri paesi dell'UE e in altri settori, dato che le risorse online sono disponibili per tutti.

L'introduzione di un modello interessante e di contenuti innovativi sta contribuendo all'aumento della qualità nel campo della formazione specifica in

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generale e contribuisce a sviluppare e intrecciare nuovi contenuti sulla base di nuove esigenze professionali.

Le sinergie tra i diversi settori sono anche un valore aggiunto. L’esperienza acquisita è input per una didattica collaborativa che va oltre il momento formativo e implementa nuovi spazi di interazione.Così è stato fatto ad esempio attraverso l’iniziativa prevista con il Convegno che si terrà a Civitavecchia dal 23 al 25 luglio 2012, frutto della collaborazione tra le sinergie nel territorio locale e nazionale.Si allega copia

9. INNOVAZIONE

Descrivere, in maniera sintetica, le caratteristiche più innovative, originali o comunque particolarmente qualificanti (dal punto di vista del contenuto, del processo attuativo, delle metodologie, degli strumenti, ecc.) e che contribuiscono a rendere il progetto meritevole di essere valorizzato

Il progetto “the taste of Language” si propone di aprire una dimensione globale e una prospettiva olistica dell’educazione, per aiutare le persone a comprendere le complesse realtà e i complessi processi del mondo d’oggi e a sviluppare valori, atteggiamenti, conoscenze e competenze che permettano loro di far fronte alle sfide di un mondo interconnesso.L’idea è stata quella di sviluppare una comunità di apprendimento, all’interno della quale docenti ed educatori sono stati incoraggiati a lavorare insieme su problemi comuni, attraverso un insegnamento e una pedagogia innovativi.Una delle sfide del progetto è basata sul valore della cooperazione, nel quadro di compiti condivisi e del lavoro con altri individui e gruppi che abbiano gli stessi obiettivi.L’apprendimento cooperativo trae profitto dall’interdipendenza positiva, dagli sforzi che fanno i partecipanti per imparare e dal loro impegno a lavorare insieme. Con questo metodo, i docenti e i tutors imparano in modo costruttivo gli uni dagli altri e attraverso l’interazione hanno rafforzato le loro competenze nella comunicazione e la stima di se stessi.Un altro importante meccanismo di coesione tra i gruppi è stato il seguente:L’apprendimento basato sui “problemi”.Attraverso tale meccanismo metodologico i gruppi sono stati incoraggiati a interrogarsi e a rispondersi, sfruttando la loro naturale curiosità nei confronti di eventi o di temi specifici. I membri del gruppo sono stati invitati ad affrontare la complessità di situazioni del mondo reale. L’apprendimento basato su problemi apre la strada a un approccio che si basa sul processo di apprendimento attivo, organizzato per compiti e autocontrollato.In questo contesto ha avuto un ruolo chiave l’ambiente di apprendimento costituito dal forum della piattaforma, rafforzato dagli incontri in presenza.Questo ambiente adatto all’apprendimento presuppone che quest’ultimo si basi su principi quali la democrazia, la partecipazione, la cooperazione e l’esperienza. In questo tipo di ambiente interattivo, il pensiero critico, il dialogo

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democratico e una prospettiva olistica sono stati apprezzati e incoraggiati lungo tutto il processo formativo.A questo proposito di volta in volta sono stati proposti sia in presenza che in forum, argomenti su cui sviluppare e costruire i contenuti della formazione specifica, concepita come un grande dialogo tra individui articolato intorno a dati argomenti, aperto alle diverse proposte e idee. Il ruolo del tutorship d’aula è stato anche quello di sintetizzare nei “materiali condivisi” della piattaforma, come un’immensa banca dati, le singole proposte, raggruppando diverse parti del puzzle che in forum ha generato “conoscenza” ed ha costituito una tappa importante, per capire il valore aggiunto dell’interazione tra i gruppi. Al fine di attivare la curiosità e la creatività inoltre i docenti sono stati opportunamente stimolati e guidati all’interazione in forum dallo staff dei formatori.Il lavoro di rete ha comportato l’istaurarsi di legami che implicano una solidarietà visibile e concreta di gruppi che lavorano insieme. Ciò ha permesso l’attivazione di un processo di educazione come bisogno costruttivo di interdipendenza, accompagnato da un processo di crescita continuo.Il processo dinamico creato spontaneamente, considerato il cuore di qualsiasi processo, ha alimentato una costante riflessione generatrice di azione, che ha tenuto conto degli obiettivi delle attività.

Il processo ha somigliato metaforicamente ad un alveare nel quale tutte le api hanno un ruolo da svolgere intorno ad un obiettivo comune. Questo processo sta alla base dell’idea che l'intelligenza è distribuita dovunque c'è umanità, e che questa intelligenza, distribuita dappertutto, può essere valorizzata al massimo mediante le nuove tecniche, soprattutto mettendola in sinergia. Oggi, se due persone distanti sanno due cose complementari, per il tramite delle nuove tecnologie, possono davvero entrare in comunicazione l'una con l'altra, scambiare il loro sapere, cooperare. “L’intelligenza collettiva” è intesa in questo caso come la qualità degli esseri umani viventi, le loro competenze, le loro qualità umane che in sinergia possono produrre un valore aggiunto specifico.

10. PRIORITA’ EUROPEE 20121

Descrivere in che modo il progetto risponde ad una delle seguenti priorità comunitarie:

apprendimento linguistico attraverso l’uso delle nuove tecnologie;

classi multilingue Il progetto “The taste of Language” risponde alle seguenti esigenze:1 - avere l'opportunità di comunicare adeguatamente per realizzare il proprio potenziale e sfruttare al massimo le possibilità offerte da un'UE moderna e innovativa;

1 Per le priorità comunitarie si prega fare riferimento all’Allegato n.1 del Bando di selezione

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2 - avere accesso a una formazione linguistica adeguata o ad altri mezzi volti a facilitare la comunicazione, al fine di superare ostacoli linguistici per poter vivere, lavorare o comunicare nell'UE; 3 - incrementare tra docenti e studenti l’idea che è utile imparare altre lingue e “il gusto per le culture altre” permette di disporre di mezzi di comunicazione e conoscenze appropriati, che permettano di accedere all'ambiente multilingue.Tutto ciò ha comportato la consapevolezza che i docenti in formazione hanno riflettuto sul fatto che, in generale, la lingua straniera durante le ore di lezione, non è mai usata, almeno per l '80% delle lezione. Questa consapevolezza comporta a sua volta la riflessione che nel contesto europeo e mondiale ci dovremmo rendere conto dell’unicità del momento che viviamo: in Europa vi sono mezzo miliardo di persone; 150 milioni in più degli Stati Uniti; non lontanissimi dall'India con i suoi 800 milioni di abitanti.L’Europa quindi opera in un contesto plurilingue, pluriculturale che in generale difende le lingue: con 23 lingue ufficiali siamo unici al mondo; in India ritroviamo una situazione simile.Nonostante il ruolo dominante dell'inglese come lingua commerciale a livello mondiale, saranno le altre lingue a dare un vantaggio concorrenziale alle imprese comunitarie e a consentire loro di conquistare nuovi mercati. Migliori conoscenze linguistiche rappresentano un vantaggio in tutte le attività, non solo nella vendita e nel marketing.L'obiettivo principale del corso di formazione e dei docenti di discipline non linguistiche, è stato quello di sensibilizzare al valore e alle opportunità della diversità linguistica dell'UE e incoraggiare l'eliminazione delle barriere al dialogo interculturale. E’ stato dato inoltre risalto all’uso di modelli che hanno previsto l’uso veicolare delle lingue del curricolo per nuovi contenuti di apprendimento in contesti non formali, attinenti la scienza dell’alimentazione, l’educazione alla salute e l’Intercultura.

11. PRIORITA’ NAZIONALI 20122

Descrivere in che modo il progetto risponde ad una delle seguenti priorità nazionali:

favorire l’apprendimento delle lingue per l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro e per la mobilità transnazionale;

favorire l’apprendimento delle lingue per il mantenimento e la progressione nel posto di lavoro di adulti ed occupati.

Il ruolo dei docenti impegnati nella formazione è stato quello di “traghettare” in classe con gli alunni, durante il periodo dedicato alla sperimentazione dei contenuti appresi e del modulo pianificato in classe, un sapere esperto dal punto di vista multilinguistico e culturale. Ciò al fine di individuare nuove 2 Per le priorità nazionali si prega fare riferimento a quando indicato nel Bando di selezione paragrafo n.6

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competenze di base, e come sia possibile inserire, apprendere e mantenere meglio nei piani di studio, tali competenze insieme alle competenze di base tradizionali.I docenti hanno acquisito le seguenti competenze trasversali:1 - Rinforzare il ruolo dell’educazione, quale importante vettore di apprendimento e della diversità nel territorio e a livello europeo2 - accrescere la comprensione delle altre culture come fattore di crescita personale e di confronto3 - sviluppare le competenze e le migliori pratiche sociali4 - mettere in luce il ruolo centrale dei media, della Rete e del Learning network, per la promozione del principio di uguaglianza e di mutua comprensione in un’ottica di apprendimento lungo tutto l’arco della vita.

CONCLUSIONE DELLA PRESENTAZIONE