Testo di Ruggero Pettinelli, foto di Matteo Galuzzi bolt-action Il … · 2012-12-03 · Testo di...

Prova

90 ARMI E TIRO 12/2012

Il .30 T/C (a sinistra) è stato sviluppato in collaborazione con Hornady, per offrire un calibro ancora più performante rispetto al .308 Winchester. È quasi una versione “improved” del .308 Winchester. E promette grandi cose...

canna rigata | Thompson Center Icon Walnut calibro 30 T/C

Testo di Ruggero Pettinelli, foto di Matteo Galuzzi

La carabina Thompson center Icon è uno dei primi tentativi dell’a-zienda americana nel campo delle bolt-action per utilizzo venatorio

e oggi, a qualche anno dalla presentazione (Shot show 2007), possiamo senz’altro affer-mare che si tratta di un progetto riuscito: grazie alla cura per gli aspetti fondamentali (canna, bedding, scatto), si è riusciti a otte-nere un’arma dall’elevata precisione (al di sotto del minuto d’angolo), mantenendo un prezzo popolare. Ma la Thompson Center è andata ancora oltre, non limitandosi cioè a progettare una carabina valida per i con-sueti, diffusi calibri venatori americani, bensì studiando anche una cartuccia completa-mente nuova, che abbastanza logicamente è stata denominata .30 Thompson center (.30 T/C nelle abbreviazioni). L’abbinamento “Thompson center con Thompson center” è, a nostro avviso, davvero intrigante, sia per il moderno cacciatore, sia per un even-tuale utilizzo nelle gare di tiro per cacciatori.

La carabinaAbbiamo avuto modo di descrivere le qua-lità dell’arma non molto tempo fa (Armi e Tiro, aprile 2010), ma conviene riassumerle per i neofiti: il fulcro è costituito da una azione ricavata dal pieno, piatta nella parte inferiore e dotata di tre distinti recoil lug: uno, più massiccio, all’estremità anteriore dell’azione, uno centrale all’estremità poste-riore del vano di caricamento, il terzo in corrispondenza della codetta dell’azione. Tutti e tre i recoil lug si inseriscono di pre-cisione in una piastra che costituisce il cosid-detto Ibs (Integral bedding system), ovvero un bedding in lega leggera vincolato all’in-cassatura in legno per mezzo di alcuni getti localizzati di resina epossidica. Ne consegue che la superficie di contatto tra azione e bedding e tra bedding e calciatura è eleva-tissima, così pure la stabilità sotto sparo. Nella parte superiore, l’azione presenta due mini-slitte Weaver integrali, per il fissaggio

Il “suo” calibroUna bolt-action dal look classico, economica ma dalla notevole precisione intrinseca, grazie alla canna 5R e al bedding integrale, camerata per il calibro che Thompson Center ha realizzato ad hoc: è una versione improved del .308 Winchester, dalle premesse estremamente interessanti

Per chi vuole comprarlaA chi è indirizzata: a chi desidera una bolt-action venatoria dal prezzo “umano” ma dalle

prestazioni di verticeCosa richiede: le possibilità del calibro, con la ricarica, sono tutte da scoprire

Perché comprarla: perché a elevati contenuti tecnici unisce un look classicoCon chi si confronta: con tutte le principali carabine venatorie di medio prezzo con calciatura classica in legno, come Haenel Jager 10, Remington 700 Bdl, Ruger M77 Standard. Ovviamente, il calibro non ha confronti diretti, fermo restando che il paramentro di riferimento è il .308 Winchester.

dell’ottica. Altro elemento di spicco nel rag-giungere la massima precisione è la canna: lunga 24 pollici (610 mm), ha un profilo medio da caccia che si rastrema dolcemente verso la volata, terminando con un diametro di 16,6 millimetri. Ma l’aspetto più innova-tivo della canna non è fuori, bensì dentro, grazie all’adozione della rigatura 5R. Come è noto, questa rigatura è stata studiata per la prima volta in Russia e, diversamente dalle rigature convenzionali, invece di avere 4 o 6 principi (quindi con i “pieni” perfetta-mente contrapposti tra loro), ne ha 5 (quindi ciascun “pieno” della rigatura fronteggia un “vuoto”). In più, le singole rigature non

sono a spigolo vivo, ma presentano lati rastremati a 65 gradi. Per intenderci, invece di presentarsi come un parallelepipedo viste in sezione, si presentano come un tronco di piramide. Scopo di tutto ciò, minimizzare il “trauma” sulla camiciatura della palla, assi-curando miglior costanza, maggiori velocità iniziali e anche una superiore facilità di puli-zia. L’otturatore è del tipo a tre tenoni fron-tali di chiusura, quindi a 120 gradi l’uno

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La Thompson Icon è una solida bolt-action venatoria che offre precisione sub-moa senza tanti fronzoli.

48,77 millimetrila lunghezza del bossolo


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dall’altro: come sempre più spesso avviene, il diametro del corpo è pari o leggermente superiore al diametro della circonferenza tracciata dalle superfici esterne delle alette di chiusura, il che semplifica la lavorazione dell’azione in quanto il profilo interno è per-fettamente cilindrico e non è necessario (come, per esempio, nelle azioni Sako) pre-vedere scanalature per il passaggio delle alette. Nello stesso tempo, questa soluzione assicura la massima scorrevolezza e l’assenza

di oscillazioni nel movimento di apertura e di chiusura. Altro accorgimento per ridurre i costi, senza peraltro incidere sulla resi-stenza o affidabilità dell’insieme, il manubrio dell’otturatore realizzato a parte rispetto al corpo. Tra l’altro, con questa soluzione è possibile, volendo, cambiare il manubrio con altri di diverso profilo, disponibili su richie-sta: invece del pomo classico sferico e liscio è possibile avere il pomo schiacciato e zigri-nato (tipo alcuni modelli Remington, per

intenderci) o, ancora, piatto a coda di castoro (in stile europeo). Lo smontaggio dell’otturatore può essere eseguito dal sin-golo proprietario senza particolari difficoltà.L’alimentazione è assicurata da un caricatore amovibile in polimero, non sporgente dal profilo della parte inferiore del calcio (salvo che per lo spessore del fondello). Il carica-tore è monofilare e garantisce, quindi, un’a-limentazione perfettamente in asse con la camera. Lo scotto da pagare è quello di una capacità di soli 3 colpi, ma d’altronde, nella caccia di selezione, se dopo tre colpi non avete abbattuto la preda, allora non la abbatterete più! Lo scatto è diretto, in un solo tempo, con corsa relativamente corta e piuttosto pulita: regolabile tra i 1.500 e i 2.300 grammi, con l’impostazione di fab-brica ha fatto registrare sul dinamometro uno sforzo di 2.200 grammi, quindi quasi al limite superiore dell’intervallo. Ovviamente, a questa impostazione non sono estranee considerazioni di sicurezza per l’utenza ame-ricana, ma bisogna anche dire che la pulizia dello scatto fa sembrare minore lo sforzo necessario alla partenza del colpo. La sicura, a leva sul fusto, prevede due


La ricarica del .30 T/C**Ricarica Peso palla (grs) Polvere Dose min. (grs) V0 (m/sec) Dose max (grs) V0 (m/sec)

1. 125 H4895 43,0 882 47,8 9682. 125 H322 40,0 892 44,8 9563. 150 Bl-c (2) 44,0 803 48,0 8714. 150 Imr 4895 42,0 810 45,8 8735. 150 H4895 41,0 808 45,5 8846. 165 Bl-c (2) 43,0 778 47,5 8527. 165 Imr 4895 40,0 755 45,0 8428. 165 H4895 39,0 759 43,4 8409. 168 H322 36,0 771 40,2 816

10. 168 Bl-c (2) 42,0 754 47,3 849

**dati tratti dal manuale Hodgdon. Raggiungere le dosi massime per gradi e con cautela.

Sopra: l’azione è di tipo corto, idonea a calibri come il .22-250, il .243 Winchester e, ovviamente, .308 Winchester.

A sinistra: il sistema Ibs (Integral bedding system) prevede una piastra in lega leggera fissata all’incassatura per mezzo di resine epossidiche.

Sopra: la parte inferiore dell’azione è completamente piatta e dotata di tre distinti recoil lug (con tre distinte viti di fissaggio). Lo scatto è regolabile.



distinti comandi (Bolt-lok): uno è la sicura vera e propria, che blocca il dente di scatto, l’altro, posto appena più avanti, è il dente di blocco dell’otturatore. Ruotando all’in-dietro il comando principale, quindi, è pos-sibile scaricare l’arma in sicurezza; se si desi-dera bloccare anche l’otturatore, si ruota all’indietro anche il secondo comando. Per passare alla posizione di fuoco, basta spin-gere in avanti il comando principale, che spinge a sua volta il ritegno dell’otturatore.Qualche parola merita anche la calciatura: la linea è prettamente americana, con pala dritta senza appoggiaguancia, pistola allun-gata e astina a coda di castoro, è in massello di noce di buona qualità in rapporto al prezzo di vendita, con finitura semi-lucida. I punti di presa sono zigrinati al laser, la canna è lasciata completamente flottante e sono previste di serie gli attacchi per le magliette a sgancio rapido porta cinghia. Il calciolo è in gomma con base in plastica.

Il calIbro “proprIetarIo”L’elemento chiave della nostra prova è il “misterioso” calibro .30 T/C. In sostanza, si tratta di un parente stretto del celeberrimo .308 Winchester, del quale condivide al cen-tesimo il diametro della metà inferiore del corpo e del fondello, ma dal quale si diffe-renzia per la lunghezza totale leggermente inferiore (48,77 mm secondo la norma Saami), il differente angolo di spalla e la minor conicità del corpo. In base a quanto dichiarato dall’azienda, questo calibro (pro-dotto su base commerciale da Hornady, che lo ha studiato in tandem con Thompson Center) è stato concepito per superare le prestazioni del .308 Winchester e addirittura del .30-06 con le palle leggere e medie, in un’azione corta e compatta e utilizzando minori quantitativi di polvere (quindi, con meno rinculo). Ebbene, dalla lettura dei dati “di targa” delle munizioni prodotte dalla stessa Hornady, sembra proprio che il risul-

tato sia stato raggiunto: con la palla Sst di 150 grani, la .308 commerciale viaggia infatti a 859 m/sec, che diventano 887 per la .30-06. La .30 T/C, sempre con palla Sst di 150 grs, spunta invece 914 m/sec. E scusate se è poco! Ovviamente il divario si riduce con la più pesante 165 grani, ma resta pur sempre interessante, in special modo nei confronti del .30-06: il .308 Winchester infatti arriva a 866 m/sec, il .30-06 a 853, il .30 T/C a 868 m/sec (sempre secondo i dati ufficiali Hornady). A questo punto, la domanda che sorge spontanea è: sogno o son desto? È magia o semplice strumento di marketing? In altre parole: tutto fumo o c’è anche arro-sto? L’aspetto principale di questo calibro è che le prestazioni dichiarate dal team Hor-nady/Thompson (e peraltro confermate dalla nostra prova a fuoco, con uno scarto dav-vero contenuto rispetto al dato ufficiale in canna manometrica) sono ottenute con pol-veri speciali, non disponibili per il mercato della ricarica, ottimizzate per offrire una curva pressoria con un tempo di picco leg-germente più prolungato, al fine di ottimiz-zare la combustione e il rendimento. Sta di fatto, però, che anche il bossolo ha la sua

parte di responsabilità, e non poca: come dicevamo poc’anzi, a fronte di una riduzione non indifferente di lunghezza rispetto al .308 Winchester, vanta un aumento dell’angolo di spalla, che passa dai 20 gradi del .308 a 30 gradi, e una minore conicità del corpo. A ben guardare, tutte queste caratteristiche (rapporto piuttosto alto tra diametro del corpo e lunghezza del bossolo, corpo quasi cilindrico, spalla accentuata) contraddistin-guono da sempre i calibri destinati al tiro di precisione e sono, da sempre, sinonimo di alto rendimento e più elevata costanza. Ai più attenti non sarà sfuggito che, in defini-tiva, la “trasformazione” del .308 Winchester in .30 T/C ripercorre grosso modo il destino che ha portato alla nascita del .22 Ppc (e del suo fratello vitaminizzato 6 mm Ppc) rispetto al .220 Russian. I detrattori (o sem-plicemente scettici) d’Oltreoceano di questo calibro sostengono che, comunque, non sia possibile replicare le prestazioni della car-tuccia commerciale con le polveri normal-mente disponibili per la ricarica. Sta di fatto però che, stando a quanto c’è scritto sul manuale Hodgdon on-line, in realtà in molti casi il .30 T/C riesce a spuntare velocità

L’otturatore ha il corpo di dimensioni pari alle alette di chiusura, in tal modo la sua sede nella carcassa può essere semplicemente un cilindro. La finitura è a bastoncino.

Sopra: l’estrattore è a ghigliottina, l’espulsore a puntone caricato a molla.

A sinistra: il manubrio è innestato nel cilindro e può essere facilmente sostituito con altri di differente disegno.


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uguali o superiori con dosi inferiori dello stesso propellente, rispetto al .308 Winche-ster. Per esempio, secondo il manuale Hodgdon con la palla Sierra Hpbt di 168 grs, il .308 Winchester con una dose mas-sima di 45,4 grs di Imr 4895 raggiunge i 2.758 ft/sec (841 m/sec), mentre il .30 T/C, con 44,8 grs della stessa polvere, spinge la stessa palla a 2.767 ft/sec (843 m/sec). Velo-cità analoghe, raggiunte però con quasi un grano in meno di propellente per il .30 T/C. Ovvio che la minor volumetria della boiling room del .30 T/C comporti un più elevato intasamento, ma non è solo questione di millimetri cubi, bensì di forma del bossolo. Miglior rendimento della carica di lancio, uguale miglior costanza velocitaria e, quindi, traiettoria più uniforme tra un colpo e l’altro. Il limite principale di questa cartuccia è data dal fatto che, al momento, non sono dispo-nibili ampie scelte in fatto di bossoli e, soprattutto, non sono disponibili bossoli match. Anche se non dovrebbe essere dif-ficile ottenere il .30 T/C da un bossolo match del .308 Winchester, con passaggio nel die, rifilatura del collo e formatura per esplo-sione. A nostro avviso il .30 T/C è in grado di offrire una deviazione standard più con-tenuta e, quindi, velocità ancor più uniformi tra un colpo e l’altro. Pensando al Tiro cac-ciatori, secondo noi può essere una scelta interessantissima per avere quel “qualcosa in più” rispetto a un calibro obiettivamente già intrinsecamente preciso qual è il .308 Winchester, in armi di serie.

La nostra provaLa prova a fuoco si è svolta nel poligono interno dell’importatore Bignami, sulla distanza di 100 metri, con cartucce com-merciali (le uniche consentite all’interno dell’azienda, per ragioni di sicurezza) Hor-


Sopra: il caricatore monofilare è agevolato nell’uscita da due mollette ai lati del bocchettone. In evidenza anche le tre viti di ritegno dell’azione alla calciatura.

Sotto: la scheda Saami relativa al .30 T/C. Rispetto al .308, l’angolo di spalla è stato portato da 20 a 30 gradi e la conicità del corpo è minore.

La canna ha profilo medio e rigatura a cinque principi, ottimizzati per dare il minor stress possibile al metallo della camiciatura della palla.



Produttore: Thompson center, www.tcarms.comDistributore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), tel. 0471.80.30.00, fax 0471.81.08.99, www.bignami.itModello: Icon Field grade walnutTipo: carabina a ripetizioneCalibro: .30 T/C (anche .22-250, .243 Winchester, .308 Winchester)Funzionamento: otturatore girevole-

scorrevole con tre alette frontali di chiusura a 120°Alimentazione: caricatore amovibile monofilareNumero colpi: 3+1Canna: lunga 24 pollici (610 mm), profilo medio (volata 16,6 mm), rigatura 5R con passo di 10 pollici (250 mm)Lunghezza totale: 1.125 mm

Scatto: diretto, peso di sgancio 2.200 grammiSicura: manuale a leva sul fusto, con possibilità di blocco separato dell’otturatoreMire: assenti; basette Weaver integrali all’azione (Integra-base) per l’installazione di ottiche (in prova, ottica Zeiss Victory Ht 2,5-10x50)Calciatura: a pistola in noce massello

con bedding in lega leggera Ibs (Interlock bedding system)Materiali: acciaio al carbonio, caricatore in polimeroFiniture: brunitura nera lucida, otturatore a bastoncinoQualifica: arma da cacciaPeso: 3.400 grammiPrezzo: 1.102 euro, Iva inclusa (azione lunga, 1.297 euro)

scheda_tecnicaThompson Center Icon Walnut calibro 30 T/C

Tabella balisticaMunizioni commerciali

Marca Tipo palla Peso palla (grs) V0 (m/sec) Sd E0 (joule) E0 (kgm)Hornady Sst 165 854,5 3,5 3.903 397,9

Nota: rilevazioni effettuate a 2 metri circa dalla volata con cronografo Ced Millennium.

Le commerciali disponibiliMarca Tipo palla Peso palla (grs) V0 (m/sec) E0 (ft.lbs) E0 (joule) Caduta* a 100 m (mm) Caduta* a 300 m (mm)

Hornady Gmx 150 890 2.840 3.850 +41 -185Hornady Sst 150 914 2.997 4.060 +38 -175Hornady Sst 165 868 2.975 4.028 +43 -190

Nota: dati ufficiali Hornady.

Calibri a confrontoCalibro Tipo palla Peso palla (grs) V0 (m/sec) E0 (joule) Caduta* a 100 m (mm) Caduta* a 300 m (mm)

.308 Winchester Sst 150 859 3.586 +46 -200.30-06 Sst 150 887 3.824 +43 -188.30 T/C Sst 150 914 4.060 +38 -175

.308 Winchester Sst 165 866 4.009 +46 -193.30-06 Sst 165 853 3.890 +46 -201.30 T/C Sst 165 868 4.028 +43 -190

Nota: dati ufficiali Hornady.

* arma tarata a 200 m.

Rosata di tre colpi in 20 mm a 100 metri in appoggio con munizioni commerciali Hornady Sst 165 grs.

nady con palla Sst di 165 grs. Per l’occa-sione, l’arma è stata equipaggiata con una eccellente ottica Zeiss Victory Ht 2,5-10x50. La manipolazione dell’otturatore è risultata agevole anche ad arma nuova: facile l’estra-zione del caricatore, grazie alle due mollette di espulsione nascoste ai lati del bocchet-tone. Il serbatoio si riempie come quelli per pistola, facendo scivolare ciascuna cartuccia al di sotto dei labbri. Il terzo colpo è leg-germente più duro, a causa della resistenza della molla, ma niente di trascendentale. Una volta inserito il caricatore, mandando l’otturatore in chiusura abbiamo apprezzato la fluidità della cameratura, agevolata dal

fatto che i labbri contro i quali scorre la car-tuccia sono in polimero, e dal fatto che la presentazione avviene perfettamente in asse. Come anticipato, le rilevazioni crono-grafiche, eseguite a 2 metri dall’arma, hanno evidenziato uno scostamento contenuto rispetto ai dati ufficiali del produttore otte-nuti in canna manometrica: il .30 T/C man-tiene, a quanto pare, ciò che promette. Dal punto di vista del raggruppamento, nessuna sorpresa, nel senso che già la precedente prova della Icon aveva evidenziato le ottime doti di precisione intrinseca dell’arma: i tre colpi in 20 mm ottenuti senza particolare sforzo, né affiatamento con lo scatto, sono

intanto testimonianza di quanto affermato da Thompson Center (cioè che l’arma è “sub-moa”), e poi una semplice tentazione a scoprire tutte le potenzialità del calibro. Il rinculo è assolutamente gestibile e, quanto a questo, non si ha motivo di criticare il cal-ciolo “sottiletta”; impennamento ridotto e zero vampa di bocca, bossoli restituiti pra-ticamente come nuovi con percussione non centratissima ma potente. Abbiamo alimen-tato anche manualmente il colpo in canna, mandando in chiusura l’otturatore l’estrat-tore aggancia correttamente il fondello senza esitazioni. Espulsione non potentis-sima, ma decisa e costante.

Grazie alla calciatura in massello di noce, il look è piuttosto classico. La canna è lunga 24 pollici, pari a 610 mm.


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