Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) · La pubblicazione dei calendari ha valore di...

Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)

Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.

Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE 1)ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Arci Servizio Civile Nazionale Informazioni aggiuntive per i cittadini: Sede centrale: Indirizzo: Via Monti di Pietralata 16, 00157 Roma Tel: 0641734392 Fax 0641796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Viterbo Indirizzo: Via Genova 15 Tel: 0761321860 Email: [email protected] Sito Internet: Responsabile dell’Associazione locale dell’ente accreditato: Celoni Paola Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Celoni Paola 2) CODICE DI ACCREDITAMENTO: NZ00345 3) ALBO E CLASSE DI ISCRIZIONE: Albo Nazionale – Ente di I classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) TITOLO DEL PROGETTO: “La riserva come patrimonio da scoprire”. 5) SETTORE ED AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO CON RELATIVA CODIFICA: Settore: Ambiente Area di intervento: Salvaguardia e tutela di parchi e oasi naturalistiche Codifica: C04 6) DESCRIZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO E DEL CONTESTO TERRITORIALE ENTRO IL QUALE SI REALIZZA IL PROGETTO CON RIFERIMENTO A SITUAZIONI DEFINITE, RAPPRESENTATE MEDIANTE INDICATORI MISURABILI; IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO: Premessa La salvaguardia di un’area protetta passa per la tutela e la valorizzazione del territorio, quest’ultimo inteso anche nel senso che oltrepassa i confini del Parco e dello stesso comune nel quale insiste, per abbracciare anche le zone limitrofe, anch’esse ricche di storia e cultura e radici comuni. Salvaguardia del territorio vuol dire anche conoscenza dello stesso, conoscenza vuol dire cultura del territorio e di tutte le peculiarità che lo




compongono e la cultura passa per l’educazione, intesa come conoscenza, consapevolezza e amore e cura di un patrimonio che appartiene non solo alle comunità locali, ma a tutto il genere umano. Il Comune di Farnese, ha una storia millenaria che si snoda dall’età del bronzo, abbraccia il mondo etrusco‐romano, e culmina nel medioevo e rinascimento. E’, fondamentalmente, un paese agricolo e possiede all’interno del proprio territorio una riserva naturale regionale, la Selva del Lamone. Con questo progetto, (Comune e Riserva), si vuole migliorare una relazione tra enti, territorio e cittadini‐utenti, anche attraverso il potenziamento del punto informativo storico‐ambientale, valido per il territorio e per accrescere il turismo della zona. Il fine principale dovrebbe essere quello di creare una sorta di circolo virtuoso che possa mettere in proficua relazione tutti gli attori, pubblici e privati, presenti sul territorio. I nodi principali di queste interconnessioni dovrebbero essere la cultura, la storia, l’etnogastronomia, l’ambiente, inteso nella più ampia accezione del termine, il tutto raccolto in un pacchetto turistico, anche in formato “Smart”, quindi disponibile su dispositivi telematici, da offrire al potenziale turista. 6.1 Descrizione della situazione di contesto territoriale e di area di intervento con relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza: La realtà entro la quale si realizza il progetto di servizio civile rientra per intero nel comune di Farnese. Questi è uno dei comuni della provincia di Viterbo al confine con la Toscana, denominato anticamente Castrum Farneti, probabilmente per i ricchi boschi di farnie (tipo di quercia) che la circondavano. Il comune ha una popolazione di 1692 abitanti (2008) distribuita su una superficie territoriale di 52.92 km2 una densità demografica tra le più basse della provincia di Viterbo pari a 94 ab./ km2dove il valore medio corrisponde circa a 80 abitanti/ km2. Le dinamiche temporali mostrano come negli ultimi dieci anni nel comune ci sia stata una costante decrescita del numero dei residenti, con un tasso del ‐1,2% (ISTAT 2007), un rapporto tra la popolazione anziana (65 anni e oltre) e quelle più giovani (10‐19 anni e 20‐29 anni) a vantaggio in entrambi i casi della prima (ISTAT 2007). Gli abitanti sono distribuiti in 739 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,34 componenti. Comune si trova a 343 metri sul livello del mare, è gemellato con Beaumont de Pertuis (Francia), e a ovest del lago di Bolsena (11°43'24'' Longitudine Est, 42°32'59'' Latitudine Nord), a 343 metri sul livello del mare. L ’abitato si estende nel versante occidentale della Tuscia Viterbese, a ridosso della Selva del Lamone. La geologia dell’area è rappresentata rocce vulcaniche che costituiscono il substrato principale, si sono generate con la deposizione e sedimentazione dei prodotti del vulcanesimo vulsino, la cui fase di maggiore intensità si colloca attorno ai 500.000 per terminare attorno ai 300.000 anni fa. L'attività vulcanica è legata ai diversi centri del distretto vulcanico quali il "paleobolsena" (corrispondente all'attuale lago), quelli di Bolsena, di Latera e di Montefiascone. Gli uffici del Municipio sono ospitati presso palazzo Agostino Chigi, elegante dimora settecentesca ricca di storia. Grande interesse storico ed architettonico è rivestito dallo splendido centro storico di Farnese, arroccato su di una rupe a strapiombo su tre lati, per scopi difensivi, il cui accesso è possibile solamente su un lato, quello dall’arco antistante la piazza principale del paese, che tra le altre cose ha più di mille anni. All’interno del paese è presente un piccolo museo civico “F. Rittatore Vonwiller” con reperti dell'età del Bronzo, rinvenuti in località Sorgenti della Nova, di epoca etrusca, provenienti dalla fortezza di Rofalco, all’interno della RNR Selva del Lamone e una raccolta di ceramiche di varie epoche. Nella sede comunale è anche collocata la biblioteca comunale. Per quanto riguarda i settori economici (agricoltura, industria, servizi) del comune di Farnese, dai dati ISTAT del 2000 sul territorio risultano 410 attività agricole, 90 attività di servizi, 18 attività commerciali, 12 attività industriali con addetti pari al 11.96% della forza lavoro occupata. I dati rilevati evidenziano




una netta prevalenza di attivi nel settore agricolo e in minor grado, anche se in aumento, dei servizi di ristorazione ad indicare la vocazione agricola e turistica del territorio. Occorre ricordare come anche grazie alla presenza del Parco stanno per entrate in funzione alcune strutture ricettive, oltre a quelle già funzionanti quali ad esempio l’ostello.

Il sistema turistico I dati ricavabili da fonti Istat ed Ancitel evidenziano la carenza di strutture ricettive, anche se negli ultimi anni sono sorti alcuni B&B, di piccole dimensioni, case offerte in locazione temporanea ad uso turistico e stanno per essere assegnate in gestione, dal Comune e dalla RNR Selva del Lamone, alcune strutture presenti all’interno dell’area protetta per un totale di circa 35 posti letto. Per quanto riguarda le presenze annuali nel comune di Farnese, la cifra si aggira intorno alle 20.000 unità, concentrate soprattutto nel periodo estivo e durante le festività Pasquali e Natalizie. Percorsi scolastici Per quanto concerne l’educazione e la formazione culturale, in ambito scolastico, segnaliamo il costante rapporto con l’IC “Paolo Ruffini” di Valentano, al quale ci rivolgiamo tutti gli anni presentandogli diversi progetti di Educazione ambientale, ai quali partecipano sempre i ragazzi che ospitiamo durante l’anno del Servizio Civile Nazionale. Si tratta di progetti che abbracciano diverse tematiche, tra le quali gli aspetti storico‐archeologici, culturali, degli antichi mestieri, delle produzioni locali, la biodiversità, insomma tutti argomenti strettamente legati al Comune di Farnese e alla RNR Selva del Lamone. Ultimo, ma non ultimo, le fattorie didattiche, stiamo infatti lavorando all’accredito di un’azienda agrituristica locale. Crediamo che in tempi brevissimi tutte le pratiche burocratiche relative a quanto detto saranno espletate. Sempre in ambito scolastico e non solamente, stiamo predisponendo un percorso tematico specifico incentrato sulla figura del celeberrimo burattino: Pinocchio. Farnese è stato il set principale del famoso romanzo di Collodi e magistralmente diretto da Luigi Comencini. Tale percorso sarà sviluppato sia su carta che con l’ausilio di strumenti informatici. Specie per i turisti e le scolaresche sarà l’occasione per conoscere, anche virtualmente, la storia di un personaggio famoso in tutto il mondo. Noi Amministratori del Comune di Farnese, anche in veste di Ente gestore della RNR Selva del Lamone, teniamo moltissimo al rilancio turistico del paese e la piena funzionalità del punto informativo rappresenta per noi un punto di partenza fondamentale ed indispensabile per rendere il nostro paese attraente dal punto di vista di un turismo di qualità.

6.2 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati al 6.1

CRITICITA’/BISOGNI INDICATORI MISURABILI

Criticità 1 Poca conoscenza del territorio e carente accoglienza turisti

● Numero complessivo di turisti che si rivolgono al centro informativo

● percorsi di conoscenza della biodiversità del territorio

● Numero complessivo di rilevazioni effettuate sulla popolazione in merito alla conoscenza del proprio territorio

● Numero di corsi effettuati nelle scuole ● Numero visite ad aziende agricole ● Riorganizzazione dello sportello informativo ● Implementazione dell’offerta turistica




6.3 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto: 6.3.1 destinatari diretti ‐ Alunni, ‐ Giovani, ‐ Aziende, ‐ La Riserva, ‐ Il Comune 6.3.2 beneficiari indiretti ‐ Ristoratori ‐ Albergatori ‐ Turisti 6.4. Indicazione su altri attori e soggetti presenti ed operanti nel settore e sul territorio Altri soggetti legati al campo del turismo sono principalmente l’Ostello, alcuni B&B presenti sul territorio comunale, gli agriturismi che insistono all’interno dei confini del Comune di Farnese, quelli situati in zone circostanti il Comune. Si tratta di strutture che, nel complesso, possono ospitare diverse decine di turisti e offrire una gamma di servizi piuttosto ampia che spazia dalle guide escursionistiche, equestri, mountain bike. I laboratori scolastici sono progettati e portati avanti dal personale della RNR Selva del Lamone, in particolare dall’ufficio Comunicazione ed Educazione ambientale, se necessario, viene richiesto l’ausilio del personale di Vigilanza e dell’ufficio tecnico‐naturalistico. 6.5 Soggetto attuatore ed eventuali partners I soggetti attuatori del progetto sono il Comune di Farnese e la RNR Selva del Lamone, con il partenariato dell’IC “Paolo Ruffini” di Valentano, del Museo civico di Farnese e le Associazioni culturali presenti sul territorio. 7) OBIETTIVI DEL PROGETTO: 7.1 Gli obiettivi di cambiamento generati dalle criticità e bisogni indicati nel 6.2:

CRITICITA’/BISOGNI OBIETTIVI

Criticità 1 Poca conoscenza del territorio e carente accoglienza turisti

Obiettivo 1 Educazione ambientale e alla biodiversità

Obiettivo 2 Sportello informativo

7.2 Gli obiettivi sopra indicati con gli indicatori del 6.2 alla conclusione del progetto

OBIETTIVO INDICATORI

Obiettivo 1 Educazione ambientale e alla biodiversità Indicatore1.1 Numero complessivo di rilevazioni effettuate sulla popolazione in merito alla conoscenza del proprio territorio percorsi di conoscenza della biodiversità del territorio

Indicatore 1.2 percorsi di conoscenza della biodiversità del territorio

Indicatore 1.3 Numero di corsi effettuati nelle scuole

Indicatore 1.4 visite effettuate ad aziende agricole

Obiettivo 2 Sportello informativo Indicatore 2.1 Riorganizzazione dello sportello




informativo

Indicatore 2.2 Implementazione dell’offerta turistica

Indicatore 2.3 Numero turisti che si rivolgono al

centro informativo

7.3 Il confronto fra situazione di partenza e obiettivi di arrivo

INDICATORI Ex ANTE EX POST

Indicatore1.1 Numero complessivo di rilevazioni effettuate sulla popolazione in merito alla conoscenza del proprio territorio

0 1

Indicatore 1.2 percorsi di conoscenza della biodiversità del territorio

1 3

Indicatore 1.3 Numero di corsi effettuati nelle scuole

3 9

Indicatore 1.4 visite effettuate ad aziende agricole

1 3

Indicatore 2.1 Riorganizzazione dello sportello informativo

0 1

Indicatore 2.2 Implementazione dell’offerta turistica

Solo materiale Materiale nuovo e visite guidate

Indicatore 2.3 Numero turisti che si rivolgono al centro informativo

20% DEI VISITATORI ANNUALI ALMENO IL 50%

7.4 Obiettivi rivolti ai volontari: ‐ formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007; ‐ apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; ‐ fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; ‐ crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale. 8 DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO CHE DEFINISCA IN MODO PUNTUALE LE ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLE DEI VOLONTARI IN




SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, NONCHÉ LE RISORSE UMANE DAL PUNTO DI VISTA SIA QUALITATIVO CHE QUANTITATIVO: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Obiettivo 1 Educazione ambientale e alla biodiversità Azione 1.1 Numero complessivo di rilevazioni effettuate sulla popolazione in merito alla conoscenza del proprio territorio

Attività 1.1.1 Attuare una ricerca sul territorio per valutare la conoscenza del territorio stesso da parte dei cittadini che lo abitano e lo vivono tuti i giorni. Su questa base (visto che non si ha memoria di una cosa simile fatta dagli enti interessati ovvero comune e riserva) si potrà poi svolgere parte del progetto stesso.

Azione 1.2 percorsi di conoscenza della biodiversità del territorio Attività 1.2.1 creazione di un percorso utile alla conoscenza e al valore della biodiversità presente nell’area del Comune e della Riserva Attività 1.2.2 organizzazione di escursioni finalizzate alla conoscenza degli habitat presenti nel territorio, in particolare, da parte delle scuole e della comunità locale

Azione 1.3 Numero di corsi effettuati nelle scuole

Attività 1.3.1 Aumentare i contatti con le scuole non solo limitrofe per permettere la creazione al loro interno di corsi e laboratori Attività 1.3.2 creare, fornire organizzare percorsi per fasce di età con metodi di compartecipazione attiva degli studenti Attività 1.3.3 realizzare laboratori didattici con le scuole, volti ad introdurre il concetto di biodiversità e a favorire un approccio attivo alla conoscenza del territorio Attività 1.3.4 proporre e sviluppare visite guidate alla Riserva

Azione 1.4 di visite effettuate ad aziende agricole

Attività 1.4.1 vedere l’azienda agricola come un mondo da conoscere e apprezzare, capire e preservare. Fare al loro interno laboratori portati avanti nel tempo (dalla semina alla raccolta, vita nel pollaio…) Attività 1.4.2 predisposizione percorsi formativi da realizzare presso la fattoria didattica che facciano conoscere il percorso dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole partendo direttamente dalla produzione

Obiettivo 2 Sportello informativo Azione 2.1 Riorganizzazione dello sportello informativo




Attività 2.1.1 Sistemazione della sede del nuovo punto informativo per creare un ambiente accogliente e adatto alle attività da svolgere al suo interno: spazio per i corsi, visione del materiale, accoglienza e front office, mostre, plastici

Attività 2.1.2 Aumento delle ore di apertura del punto Attività 2.1.3 Approfondimento delle conoscenze relative al territorio di Farnese tramite percorsi formativi Attività 2.1.4 Creazione di nuovo materiale informativo

Azione 2.2 Implementazione dell’offerta turistica

Attività2.2.1 Migliorare la comunicazione sul territorio del Comune e della Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone Attività 2.2.2 Creazione di un database in cui inserire tutte le informazioni utili da far conoscere ai turisti, creare una mappa Attività 2.2.3 Creazione di percorsi innovativi, curiosi e che riscoprano anche luoghi meno conosciuti sia da svolgere in autonomia che con accompagnamento Attività 2.2.4 Implementazione delle tematiche relative all’accoglienza dei turisti.

Azione 2.3 Numero turisti che si rivolgono al centro informativo

Attività 2.3.1 Attraverso l’ aumento dell’orario di presenza del personale nel punto informativo, e con personale più attrezzato, materiale più efficiente, si avrà sicuramente un aumento di turisti transitanti dal punto informativo.

Cronogramma

mesiAzioni

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Ideazione sviluppo e avvio x


Azione 1.1 Numero complessivo di rilevazioni effettuate sulla popolazione in merito alla conoscenza del proprio territorio

Attività 1.1.1 Attuare una ricerca sul territorio per valutare la conoscenza del territorio stesso da parte dei cittadini che lo abitano e lo vivono tuti i giorni. Su questa base (visto che non si ha memoria di una cosa simile fatta dagli enti interessati ovvero comune e riserva) si potrà poi svolgere parte del progetto stesso

x x x

Azione 1.2 percorsi di conoscenza della biodiversità del territorio

Attività 1.2.1 creazione di un percorso utile alla conoscenza e al valore della biodiversità presente

x x x x x




nell’area del Comune e della Riserva

Attività 1.2.2 organizzazione di escursioni finalizzate alla conoscenza degli habitat presenti nel territorio, in particolare, da parte delle scuole e della comunità locale

x x x x x x x


Attività 1.3.1 Aumentare i contatti con le scuole non solo limitrofe per permettere la creazione al loro interno di corsi e laboratori

x x x x x x

Attività 1.3.2 creare, fornire organizzare percorsi per fasce di età con metodi di compartecipazione attiva degli studenti

x x x x x x x

Attività 1.3.3 realizzare laboratori didattici con le scuole, volti ad introdurre il concetto di biodiversità e a favorire un approccio attivo alla conoscenza del territorio

x x x x x x

Attività 1.3.4 proporre e sviluppare visite guidate alla Riserva

x x x x x


Attività 1.4.1 vedere l’azienda agricola come un mondo da conoscere e apprezzare, capire e preservare. Fare al loro interno laboratori portati avanti nel tempo (dalla semina alla raccolta, vita nel pollaio…)

x x x x x x x

Attività 1.4.2 predisposizione percorsi formativi da realizzare presso la fattoria didattica che facciano conoscere il percorso dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole partendo direttamente dalla produzione

x x x x x x x


Azione 2.1 Riorganizzazione dello sportello informativo

Attività 2.1.1 Sistemazione della sede del nuovo punto informativo per creare un ambiente accogliente e adatto alle attività da svolgere al suo

x x x x




interno: spazio per i corsi, visione del materiale, accoglienza e front office, mostre, plastici

Attività 2.1.2 Aumento delle ore di apertura del punto

x x x x x x x x x x x x

Attività 2.1.3 Approfondimento delle conoscenze relative al territorio di Farnese tramite percorsi formativi

x x x

Attività 2.1.4 Creazione di nuovo materiale informativo

x x x x


Attività2.2.1 Migliorare la comunicazione sul territorio del Comune e della Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone

x x x x x x

Attività 2.2.2 Creazione di un database in cui inserire tutte le informazioni utili da far conoscere ai turisti, creare una mappa

x x x x x x x

Attività 2.2.3 Creazione di percorsi innovativi, curiosi e che riscoprano anche luoghi meno conosciuti sia da svolgere in autonomia che con accompagnamento

x x x x x


Attività 2.3.1 Attraverso l’ aumento dell’orario di presenza del personale nel punto informativo, e con personale più attrezzato, materiale più efficiente, si avrà sicuramente un aumento di turisti transitanti dal punto

x x x x x x x x x x x x

Azioni trasversali per il SCN

Accoglienza dei volontari in SCN x

Inserimento dei volontari in SCN x x

Formazione Specifica x x x

Formazione Generale x x x x x x

Informazione e sensibilizzazione x x x x x x x

Monitoraggio volontari x x x x x

Monitoraggio olp x x




Azioni trasversali: durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 29/34) a quella specifica, (box 35/41), al monitoraggio (box 21 e 42), verranno inserite anche altre attività che permetteranno ai partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi certificate attraverso l’Associazione Legambiente Scuola e formazione (box 28). i volontari del scn saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 17). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto aiuteranno infine i giovani a realizzare la finalità di “contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani” indicata all’articolo 1 della legge 64/2001 che ha istituito il servizio civile nazionale.

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

Attività del progetto Professionalità Ruolo nell’attività Numero

Attività 1.1.1 Attuare una ricerca sul territorio per valutare la conoscenza del territorio stesso da parte dei cittadini che lo abitano e lo vivono tuti i giorni. Su questa base (visto che non si ha memoria di una cosa simile fatta dagli enti interessati ovvero comune e riserva) si potrà poi svolgere parte del progetto stesso.

Tecnico informatico della riserva, storico, guardiaparco

Il tecnico informatico predisporrà con i ragazzi un questionario sulla base di domande formulate dallo storico e dai guardiaparco

5

Attività 1.2.1 creazione di un percorso utile alla conoscenza e al valore della biodiversità presente nell’area del Comune e della Riserva

Guardiaparco, storico, educatore ambientale

Con queste professionalità si spera di poter avere una buona informazione generale tale da permettere l’ideazione di uno o più percorsi per la conoscenza del territorio

3

Attività 1.2.2 organizzazione di escursioni finalizzate alla conoscenza degli habitat presenti nel territorio, in particolare, da parte delle scuole e della comunità locale

Guardiaparco, educatori ambientali, insegnanti

I guardiaparco sovrintenderanno al percorso mentre gli educatori insieme agli insegnanti effettueranno le escursioni

5

Attività 1.3.1 Aumentare i Educatori ambientali Gli educatori 3




contatti con le scuole non solo limitrofe per permettere la creazione al loro interno di corsi e laboratori

prenderanno i contatti con le scuole dove si vogliono svolgere i percorsi e i laboratori

Attività 1.3.2 creare, fornire organizzare percorsi per fasce di età con metodi di compartecipazione attiva degli studenti

Guardiaparco e educatori

Sono i più capaci di organizzare un percorso vivendo quotidianamente la riserva

3

Attività 1.3.3 realizzare laboratori didattici con le scuole, volti ad introdurre il concetto di biodiversità e a favorire un approccio attivo alla conoscenza del territorio

Insegnanti educatori ambientali

Ideazione dei percorsi e del loro svolgimento

4

Attività 1.3.4 proporre e sviluppare visite guidate alla Riserva

Guardiaparco, educatori Sono i più capaci di organizzare un percorso vivendo quotidianamente la riserva

4

Attività 1.4.1 vedere l’azienda agricola come un mondo da conoscere e apprezzare, capire e preservare. Fare al loro interno laboratori portati avanti nel tempo (dalla semina alla raccolta, vita nel pollaio…) e Attività 1.4.2 predisposizione percorsi formativi da realizzare presso la fattoria didattica che facciano conoscere il percorso dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole partendo

Educatori responsabili azienda

Gli educatori espongono le attività ma i responsabili delle aziende accolgono e fanno vedere praticamente quello di cui gli educatori parlano

6

Attività 2.1.1 Sistemazione della sede del nuovo punto informativo per creare un ambiente accogliente e adatto alle attività da svolgere al suo interno: spazio per i corsi, visione del materiale, accoglienza e front office, mostre, plastici

Educatore Dirigerà le modifiche da portsare avanti all’interno del punto informativo

1

Attività 2.1.2 Aumento delle ore di apertura del punto

Collaboratore volontario, educatore

Prepareranno il calendario/orario e lo dirigeranno

3




Attività 2.1.3 Approfondimento delle conoscenze relative al territorio di Farnese tramite percorsi formativi

Storico/artistico, educatore

Prepareranno e svolgeranno lezioni per approfondire il tema

3

Attività 2.1.4 Creazione di nuovo materiale informativo

Tecnico informatico, storico e educatore

Dirigeranno i lavori per la formulazione e stampa del nuovo materiale

3

Attività 2.2.1 Migliorare la comunicazione sul territorio del Comune e della Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone

Rappresentanti di comune e riserva

Saranno a disposizione per pianificare e collegare i due enti

2

Attività 2.2.2 Creazione di un database in cui inserire tutte le informazioni utili da far conoscere ai turisti, creare una mappa

Personale informatico, personale della riserva addetto alla ricezione, personale della riserva che segue la parte storico artistica

Daranno ai volontari le conoscenze necessarie per la formulazione del database

3

Attività 2.2.3 Creazione di percorsi innovativi, curiosi e che riscoprano anche luoghi meno conosciuti sia da svolgere in autonomia che con accompagnamento

Storico, educatore Metteranno in gioco le loro capacità per la creazione di percorsi

2

Attività 2.2.4 Implementazione

delle tematiche relative

all’accoglienza dei turisti

informazioni utili da far

conoscere ai turisti, creare una

mappa

Volontario punto

informativo e addetto

della riserva

Seguiranno i volontari

del SC su come

accogliere e gestire il

turista

2

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto




In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 8.1 i volontari in SCN saranno impegnati nelle seguenti attività con il ruolo descritto:

Azioni Attivita’ Ruolo

Azione 1.1 Numero complessivo di rilevazioni effettuate sulla popolazione in merito alla conoscenza del proprio territorio

Ideazione e somministrazione della rilevazione. Lettura dei risultati

I volontari con i responsabili dell’azione saranno impegnati da subito per la riuscita dell’azione

Azione 1.2 percorsi di conoscenza della biodiversità del territorio

Gli educatori e i guardia parco procederanno alla formalizzazione di percorsi di conoscenza

I volontari collaboreranno con le figure professionali per la creazione di percorsi adatti a varie categorie, saranno gli accompagnatori dei gruppi insieme agli educatori


Preparazione e divulgazione di corsi per le varie classi

I volontari affiancheranno gli educatori e gli insegnanti per l’attuazione dei corsi


Educatori e agricoli si uniranno per fornire un quadro comprensibile e adattabile alle varie fasce di età

I volontari con l’avallo degli educatori, aiuteranno nella preparazione dei percorsi e nella loro realizzazione

Azione 2.1 Riorganizzazione dello sportello informativo

Riorganizzare il punto informativo materialmente(riposizionamento dei locali e dle materiale)

I volontari del SC con il volontario già presente e l’educatore, organizzerà il nuovo sazio,lo renderà accogliente e lo userà al meglio


Nascita di nuovo materiale (depliant, percorsi, attività…)

I volontari con gli educatori e lo storico, provvederanno alla costruzione di un database informativo, di nuovo materiale informativo, nuovi sentieri, nuovi percorsi e si adopereranno per farli conoscere da tutti


Apertura maggiorata del punto informativo

I volontari con i responsabili del punto informativo stileranno un calendario per un’apertura prolungata del punto che porteranno poi avanti.

Infine i volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 7 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale alla realizzazione dell’obiettivo indicato al box 7, sezione “obiettivi dei volontari” che viene qui riportato:




‐ formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; ‐ apprendimento delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro; ‐ partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile nazionale di cui al successivo box 17. 9) NUMERO DEI VOLONTARI DA IMPIEGARE NEL PROGETTO: 4 10) NUMERO POSTI CON VITTO E ALLOGGIO: 11) NUMERO POSTI SENZA VITTO E ALLOGGIO: 4 12) NUMERO POSTI CON SOLO VITTO: 13) NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI, OVVERO MONTE ORE ANNUO: 1400 ore annue 14) GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI (MINIMO 5, MASSIMO 6): 5 15) EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: Le giornate di formazione potrebbero essere svolte anche nelle giornate del sabato. Conoscenze base della lingua inglese e/o francese. Il lavoro principale sarà dal venerdi alla domenica. Gli altri giorni saranno dedicati alla formazione, alle uscite in bosco, alle uscite in aula, nell’ambito dei progetti di EA rivolti alle scuole. 16) SEDE/I DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO, OPERATORI LOCALI DI PROGETTO E RESPONSABILI LOCALI DI ENTE ACCREDITATO: Allegato 01 17) EVENTUALI ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: Complessivamente, le/i volontarie/i del SCN saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 25 ore ciascuno, come di seguito articolato. I volontari del SCN partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale che l’Ente intende attuare almeno tramite incontri presso:

- associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione

- luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale.

Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i volontari in SCN potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale.




Inoltre un giorno al mese, nei 6 mesi centrali del progetto, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, i volontari in SCN saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul servizio civile, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCN nel territorio, per complessive 16 ore. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i volontari del SCN prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente i volontari in SCN e si esplica in 3 differenti fasi:

- informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale)

- sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette)

- diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCN alle attività promozionali dell’associazione)

Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà diffuso materiale informativo preso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio. 18) CRITERI E MODALITÀ DI SELEZIONE DEI VOLONTARI: Ricorso a sistema selezione depositato presso Il Dipartimento della Gioventù e del SC descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione 19) RICORSO A SISTEMI DI SELEZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO): Si 20) PIANO DI MONITORAGGIO INTERNO PER LA VALUTAZIONE DELL’ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ DEL PROGETTO: Ricorso al sistema di monitoraggio e valutazione, depositato presso Il Dipartimento della Gioventù e del SC descritto nel modello: Mod. S/MON: Sistema di monitoraggio e valutazione 21) RICORSO A SISTEMI DI MONITORAGGIO VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO): Si 22) EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI AI CANDITATI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO OLTRE QUELLI RICHIESTI DALLA LEGGE 6 MARZO 2001, N. 64: I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello europeo di Curriculum Vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore.




23) EVENTUALI RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE DESTINATE IN MODO SPECIFICO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

‐ Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all’accreditamento (box 8.2)

7.500,00€

‐ Sedi ed attrezzature specifiche (box 25) 3.500,00€

‐ Utenze dedicate 1.000,00€

‐ Materiali informativi 900,00€

‐ Pubblicizzazione SCN (box 17) 700,00€

‐ Formazione specifica‐Docenti 7.560,00€

‐ Formazione specifica‐Materiali 650,00€

‐ Spese viaggio 800,00€

‐ Materiale di consumo finalizzati al progetto 700,00€

- Altro: (cannocchiale, binocolo, macchina fotografica, - cartina topografica, ricetrasmittente n.4, automezzo, - equipaggiamento (guanti, tute), stand espositivo, - pannelli espositivi, mostra didattica, mostra fotografica, - libri) Totale

9.950,00€ 33.260,00€

24) EVENTUALI RETI A SOSTEGNO DEL PROGETTO (COPROMOTORI E/O PARTNERS):

Nominativo Copromotori e/o Partner

Tipologia (no profit, profit, università)

Attività Sostenute (in riferimento al punto 8.1)

25) RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI NECESSARIE PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO: I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale del Comune e della Riserva, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 7) e le modalità di attuazione (box 8) del progetto, si indicano di seguito alcune delle risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto:


Descrizione risorse Adeguatezza

Aule scolastiche, sala punto tavoli, sedie, materiale di per le introduzioni e le lezioni




informativo, azienda agricola, riserva, libri, foto, filmati, videoproiettore

scrittura, macchine fotografiche,

teoriche si useranno le aule mentre i percorsi fatti all’aperto non avranno bisogno di materiale particolare


Descrizione risorse Adeguatezza

Sale, video, sedie, tavoli, materiale cartaceo, foto, mappe

Negli spazi del punto informativo, ci saranno materiali adatti ad intrattenere il turista e materiale esportabile con nozioni chiare per far affrontare sentieri e non solo al turista stesso

Il materiale a disposizione, servirà a intrattenere l’ospite e ad informarlo su cosa vedere e fare a Farnese

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) EVENTUALI CREDITI FORMATIVI RICONOSCIUTI: 27) EVENTUALI TIROCINI RICONOSCIUTI: 28) ATTESTAZIONE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE IN RELAZIONE ALLE ATTIVITA’ SVOLTE DURANTE L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO UTILI AI FINI DEL CURRICULUM VITAE: Le conoscenze acquisite, di seguito indicate, saranno attestate, ognuno per il proprio ambito, sia da Legambiente Scuola e Formazione (c.f. 97208870580), non accreditata come ente di servizio civile nazionale, che da Arci Servizio Civile (c.f. 97124450582). Legambiente Scuola e Formazione (c.f. 97208870580) Associazione qualificata presso il MIUR per la formazione del personale scolastico (DM 177/2000, Direttiva n.90/2003) rilascerà, su richiesta degli interessati, l’attestazione delle conoscenze acquisite. La funzione di messa in trasparenza e validazione delle competenze si riferisce a quelle acquisite nelle materie oggetto della formazione generale al SCN e nell’ambito delle modalità di lavoro di gruppo, in particolare per quanto riferito alle capacità di programmare le attività, attuarle e rendicontarle. Arci Servizio Civile (c.f. 97124450582) rilascerà, su richiesta degli interessati, una attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae, in merito: ‐ all’acquisizione di una formazione rivolta ai valori dell’impegno civico ‐ all’apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione di attività svolte in un contesto progettuale ‐ acquisire strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile;




‐ sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale. Inoltre tutti i partecipanti, con accesso volontario, avranno a disposizione nella piattaforma FAD un modulo di bilancio delle competenze al fine di favorire e valorizzare un percorso di auto valutazione e condivisione dell’esperienza di SCN. FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI 29) SEDE DI REALIZZAZIONE: La formazione sarà erogata presso la sede locale dell’ente accreditato indicata al punto 1 del presente progetto. Eventuali variazioni dell'indirizzo saranno comunicate tempestivamente. 30) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: In proprio presso l’ente con formatori dello staff nazionale con mobilità sull’intero territorio nazionale con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli: ‐ Mod. FORM ‐ Mod. S/FORM 31) RICORSO A SISTEMI DI FORMAZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO ED EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO: Si 32) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE: I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono: ● lezioni frontali ‐ LF (lezioni formali con metodo espositivo, proiezione di video, proiezione e discussione

di power point, letture di materiali, lezioni interattive con coinvolgimento diretto dei partecipanti tramite metodo interrogativo…). La lezione frontale è utilizzata per non meno del 30% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia di lezione frontale si possono prevedere sino a 28 partecipanti in aula.

● dinamiche non formali – DNF‐ (giochi di ruolo, di cooperazione, di simulazione, di socializzazione e di valutazione, training, lavori di gruppo, ricerche ed elaborazioni progettuali). Le dinamiche non formali sono utilizzate per non meno del 40% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia non formale si possono prevedere sino a 25 partecipanti in aula.

● formazione a distanza ‐ F.A.D. ‐ (Il percorso consiste in moduli conclusi da un apposito test di verifica, allocati su piattaforma e‐learning dedicata,con contenuti video, audio, forum e simili, letture, dispense, strumenti collaborativi).

33) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari. Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’ interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no‐profit.




I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, (Decreto 160/2013 del Dipartimento Gioventù e SCN del 13/07/2013) prevedono: 1 “Valori e identità del SCN”

a. L’identità del gruppo in formazione e patto formativo b. Dall’obiezione di coscienza al SCN c. Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta d. La normativa vigente e la Carta di impegno etico

2 “La cittadinanza attiva”

a. La formazione civica b. Le forme di cittadinanza

c. La protezione civile d. La rappresentanza dei volontari nel servizio civile

3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”

a. Presentazione dell’ente accreditato Arci Servizio Civile, finalità, struttura, soci, settori di intervento b. Il lavoro per progetti c. L’organizzazione del servizio civile e le sue figure d. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale e. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

34) DURATA: La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI 35) SEDE DI REALIZZAZIONE: Presso le sedi di attuazione di cui al punto 16. 36) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: In proprio presso l’ente. 37) NOMINATIVO/I E DATI ANAGRAFICI DEL/I FORMATORE/I: Formatore A: cognome e nome: Fabrizio Marchionni nato il: 26/02/1964




luogo di nascita: Farnese Formatore B: cognome e nome: Brachino Erina nato il: 19/11/1966 luogo di nascita: Montefiascone Formatore C: Nome e cognome: Gianluca Fapperdue Nato il: 10/01/1970 luogo di nascita: Orvieto Formatore D: Nome e cognome: Tiziana Mancini nato il: 18/11/1956 luogo di nascita: Farnese Formatore E: Nome e cognome: Fabio Giraldi nato il: 12/07/1972 luogo di nascita: Montefiascone Formatore F: Nome e cognome: Anna Laura nato il: 24/02/1960 luogo di nascita: Ischia di Castro 38) COMPETENZE SPECIFICHE DEL/I FORMATORE/I: In coerenza con i contenuti della formazione specifica, si indicano di seguito le competenze dei singoli formatori ritenute adeguate al progetto: Formatore A: Titolo di Studio: Laurea in Scienze della Pubblica Amministrazione Ruolo ricoperto presso l’ente:in servizio presso la RNR Selva del Lamone dal 1997, Esperto area Comunicazione‐EA, Esperienza nel settore: Vigilanza, Didattica ambientale, Comunicazione, Social Media, Social web Competenze nel settore: Naturalistico, Giuridico legislativo, Turismo e Marketing, Comunicazione istituzionale, pubblica, organizzativa. Esperto nelle discipline economico/giuridico. Formatore B: Titolo di Studio: Laure in Scienze agrarie Ruolo ricoperto presso l’ente: Assistente area tecnica Esperienza: nel settore dal 2003 Competenze: Perizia e stima danni da fauna selvatica alle colture agrarie, allevamenti




Formatore C: Titolo di studio: Perito tecnico informatico Ruolo ricoperto presso l’ente: Guardiaparco assegnato all’ufficio Comunicazione Esperienza: nel settore dal 2004 Competenze: Esperto del pacchetto office, Social media, creazione e gestione siti web, utilizzo del software Photoshop, Gis e altre applicazioni. Altre competenze in materie quali l’ingegneria ambientale, la geologia, le materie botaniche, con particolare riguardo alle orchidacee. Gestione archivio fotografico. Formatore D: Titolo di studio: Diploma di maturità Magistrale Esperienza: dal 1978 Competenze: Funzionario presso l’Ass.to Agricoltura della Regione Lazio, Assessore alla Cultura presso il comune di Farnese dal 2009 al 2014. Incarico attraverso il quale sono stati organizzate mostre, convegni, conferenze e incontri culturali che hanno approfondito argomenti di archeologia, d’arte e di storia locale, oltre a spettacoli teatrali e musicali come l’importante manifestazione estiva “farnese, musica, estate” che da anni si svolge a farnese e che vede protagonisti musicisti di altissima professionalita’ e di fama nazionale. Poi ancora collaborazioni con le scuole elementari e medie statali del paese per la realizzazione di progetti didattici inerenti la cultura e le tradizioni del paese organizzando la mostra e partecipando alla stesura del relativo catalogo dal titolo: “foto di classe‐ cento anni di scuola a farnese immagini, documenti, testimonianze”. Formatore E: Titolo di studio: Ing. Ambiente e territorio, Ing. Civile‐indirizzo Geotecnica, Ing. Industriale, Ing. Informazione. Esperienza: Libero professionista, iscritto all’Albo provinciale degli Ingegneri della prov. di VT dal 14/10/2004. Competenze: progettazione ambientale, ingegnere, eliporti Formatore F: Titolo di studio: Laurea in lettere ad indirizzo archeologico Esperienza: Responsabile per i servizi culturali presso il Comune di Ischia di Castro dal 1988 e Direttore scientifico del museo “Turiddu Lotti” di Ischia di Castro. Competenze: da anni lavora nel campo della storia del territorio prima partecipando a scavi archeologici e poi nel mantenimento e accrescimento del museo 39) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE: Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ▪ Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di

conoscenze teoriche; ▪ Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base;




▪ Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo”

▪ Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi.

▪ Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi. 40) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: Modulo 1 : Azione/attività: inquadramento generale delle Area Protetta e Comune di Farnese Formatore: Marchionni Fabrizio Argomento principale: Aspetti normativi e storico‐istituzionali dell’ area protetta e il Comune di Farnese Durata:10 ore Temi da trattare: la legge394/91 e la L.R. 29/97; la L.R. istitutiva della Riserva Naturale; le finalità delle aree naturali protette secondo i principi internazionali della conservazione e tutela delle risorse ambientali; la storia dei parchi a livello internazionale, nazionale e regionale; storia del Comune di Farnese e del suo territorio. Modulo 2 : Azione/attività di promozione turistica e didattica dell’area protetta Formatore: Fabrizio Marchionni Argomento principale: La valorizzazione del territorio di Farnese e della sua area protetta: promozione turistica, marketing territoriale e offerta didattica Durata: 10 ore Temi da trattare: turismo sostenibile; strategie di tutela e valorizzazione; l’educazione ambientale: metodi finalità ed obiettivi; strategie per la realizzazione di percorsi e materiali didattici.

Modulo 3 : Azione/attività: formazione specifica Formatore Brachino Erina Argomento principale: Agricoltura biologica, il “Km 0”, le produzioni tipiche locali, DOP, DOC, IGT. Agricoltura sostenibile. Durata: 10 ore Temi da trattare: Legislazione relativa ai marchi di qualità. Contatti con il territorio agrario di riferimento.

Azione/Attività: Modulo 4 : Formatore/i: Gianluca Fapperdue Argomento principale: Utilizzo dei social media e social web, gestione siti web, pagine face book e twitter. Durata: 10 ore




Temi da trattare: L’uso dei social media in ambito turistico. Conduzione di un infopoint attraverso i sistemi informatizzati. Gestione di un pos virtuale, creazione e utilizzo dei QR code. Archiviazione materiale fotografico. Azione/Attività: Modulo 5 : Formatore: Mancini Tiziana Durata: 10 ore Argomento principale: Gli aspetti culturali legati al Comune di Fanese con particolare riguardo alle tradizioni, il dialetto, gli antichi mestieri, i personaggi illustri del passato, gli eventi e le varie manifestazioni presenti sul territorio. Azione/Attività: Modulo 6 : Formatore: Fabio Giraldi Durata: 10 ore Argomento principale: L’architettura del centro storico di Farnese, gli aspetti geologici della RNR Selva del Lamone, la rocca Farnese e il viadotto ducale. Cenni di ingegneria ambientale. Azione/Attività: Modulo 7 : Formatore: Anna Laura Durata: 5 ore Argomento: L’archeologia nel territorio di Farnese e Ischia di Castro: dal bronzo antico, passando per gli Etruschi, fino al Rinascimento ed alla Fam. Farnese, con riferimento anche alla Città di Castro. Il sistema museale del lago di Bolsena, Si.MU.La.Bo con particolare riferimento al museo Rittatore Vonwiller di Farnese. Le chiese di Farnese, SS. Salvatore, Sant’Anna (Madonna della Cavarella), Convento dei frati Francescani, Monastero Clarisse, Santa Maria. FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI Arci Servizio Civile in ambito di formazione specifica e rispondendo al Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” inserirà, nel computo del totale delle ore da svolgere, due moduli per complessive 8 ore sulla “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di SC”. Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) ‐Laurea in Geologia ‐Abilitazione alla professione di Geologo; ‐Manager dell'emergenza; ‐Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale;




‐Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; ‐Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di SCN, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); ‐dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) ‐Diploma di maturità scientifica ‐Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; ‐Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. ‐Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; ‐Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SCN); ‐Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); ‐Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. MODULO A Poichè le sedi di svolgimento dei progetti di SCN sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SCN, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti i volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore Contenuti: ‐ Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza

→ cos’e’, → da cosa dipende, → come può essere garantita, → come si può lavorare in sicurezza




‐ Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione

→ concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza)

→ fattori di rischio → sostanze pericolose → dispositivi di protezione → segnaletica di sicurezza → riferimenti comportamentali → gestione delle emergenze

‐ Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza

→ codice penale → codice civile → costituzione → statuto dei lavoratori → normativa costituzionale → D.L. n. 626/1994 → D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche

Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio. MODULO B: Nell’ambito delle attività svolte dai volontari di cui al precedente box 8.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box16, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore Contenuti: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego di volontari in scn nel settore ambiente, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5 Ambiente

● fattori di rischio connessi ad attività di prevenzione e monitoraggio di acque, aria, ambiente acustico ed elettromagnetico

● fattori di rischio connessi ad attività di salvaguardia e tutela di parchi, oasi naturalistiche, patrimonio forestale, agricoltura in zone montane

● fattori di rischio connessi ad attività di campagne, sensibilizzazione, promozione dell’ambientalismo e dei temi della sostenibilità ed ecologia

● Focus sui contatti con l’utenza e servizi alla persona ● modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni ● gestione delle situazioni di emergenza ● sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione ● segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali ● normativa di riferimento




Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 8.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti: Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui i volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15. Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15. Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15. Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP di progetto. 41) DURATA: La durata complessiva della formazione specifica è di 103 ore, con un piano formativo di 19 giornate in aula per 95 ore e 8 ore da svolgersi attraverso la FAD. La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata ai volontari entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto stesso. ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE 42) MODALITÀ DI MONITORAGGIO DEL PIANO DI FORMAZIONE (GENERALE E SPECIFICA) PREDISPOSTO:




Formazione Generale Ricorso a sistema monitoraggio depositato presso l’UNSC descritto nei modelli: ‐ Mod. S/MON Formazione Specifica Localmente il monitoraggio del piano di formazione specifica prevede: ‐ momenti di “restituzione” verbale immediatamente successivi all’esperienza di formazione e follow‐up con gli OLP ‐ note periodiche su quanto sperimentato durante i percorsi di formazione, redatti sulle schede pre‐strutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze dei volontari in SCN Data, 7 Novembre 2017 Il Responsabile Legale dell’Ente/

Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale Dott. Licio Palazzini

Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) · La pubblicazione dei calendari ha valore di...

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