Test e valutazione delle competenze in ingresso · Corso per alfabetizzatori Didattica...
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Corso per alfabetizzatori
Didattica dell’italiano L2 in contesto scolastico
CTI Ambito 6
Test e valutazione delle
competenze in ingresso
Chiara Ghezzi – CTI della bassa pianura bergamasca
(Ambito 6 di Treviglio e Romano di Lombardia)
ruban rond (letteralmente "fiocco rotondo") in 2’ completate individualmente la frase che vi mostrerò
formerò delle coppie che avranno 2’ per confrontare le diverse versioni della frase e trovare una soluzione COMUNE (ciascuno sul suo foglio)
al termine formerò gruppi da quattro che avranno 4’ per trovare una nuova VERSIONE COMUNE della frase (prendendo nota ciascuno sul proprio foglio)
chiederò ad un membro di tre gruppi di leggere la frase
finale
Per rompere il ghiaccio…
Imparare italiano L2 a scuola è come ….
Imparare italiano L2 a scuola è come
bere acqua da un idrante
Insegnare l’italiano L2
Insegnare italiano = insegnare una lingua è
un’affermazione troppo generica
Non è qualcosa che TUTTI possono fare
Non è un blocco indifferenziato (ad es.
italiano L1 = italiano L2)
Diversi aspetti linguistici hanno specifiche
traiettorie di acquisizione che hanno
MOLTE implicazioni per l’insegnamento
Interagire, leggere e scrivere,
studiare
BICS (lingua per
comunicare)
Abilità linguistiche
DIFFERENZIALI
CALP (lingua per studiare)
Nativi: entro i 4-5
anni, lingua che i
bambini italiani
portano alla scuola
elementare.
Solo una piccola
porzione dell’italiano.
Aiutare a sviluppare
l’alfabetizzazione (leggere e
scrivere): consapevolezza
fonologica, rapporto tra
suono di una lingua e
lettere scritte, grammatica,
ortografia –
Contemporaneamente a
BICS
Lingua per interpretare, comprendere e
produrre testi complessi, come quelli in
uso a scuola, per compilare un test
cognitivo o una verifica disciplinare
Tempi e modi
Lingua per comunicare: 1-2 anni in
ambiente linguisticamente ricco
Lingua per leggere e scrivere: 1-2 anni in
ambiente linguisticamente ricco
Lingua per studiare: almeno 5 anni per
avvicinarsi agli studenti nativi
Learning goal: learn names of food, frequency adverbs, learn to talk about likes and dislikes
Learning goal: learn about Henry VIII and Church reform,
couse-effect actions, to discuss historical topics
Studenti di origine straniera e inclusione Le linee guida per l’integrazione di alunni stranieri 2014
Chi sono gli alunni di origine straniera?
Fortissimo tasso di crescita (da 100 a
oltre 800000 alunni in dieci anni)
Forte aumento di cittadini non italiani nati
in Italia vs riduzione di NAI
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Chi sono gli alunni di origine straniera?
Alunni con cittadinanza non italiana
Alunni con ambiente familiare non
italofono
Minori non accompagnati
Alunni figli di coppie miste
Alunni arrivati per adozione
internazionale
Alunni rom, sinti e caminanti
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C. Ghezzi, Coordinamento FS
Intercultura Verdellino
Gli alunni di origine straniera a scuola
L’accesso a scuola degli studenti stranieri è diventato consistente negli ultimi anni. Vi sono alcune peculiarità:
Rapporto tra nati in Italia e all’estero. I nati in Italia
◦ sono maggioritari nella scuola primaria
◦ rappresentano un terzo degli alunni nella scuola secondaria di I grado
◦ sono nettamente minoritari nella scuola secondaria di II grado
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L’accoglienza
Adempimenti e provvedimenti attraverso
cui si formalizza il rapporto tra
alunno/famiglia e realtà scolastica
◦ Iscrizione
◦ Documentazione
◦ Gestione iscrizioni
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L’accoglienza (II)
In base ai tempi previsti dalle
circolari ministeriali (online -
traduzioni in altre lingue in arrivo,
per ora solo inglese, se le famiglie
non hanno PC si possono
rivolgere alle segreterie, se la
famiglia è irregolare e non c’è CF,
l’iscrizione va compilata a cura
della scuola)
l’istituzione scolastica provvede all’individuazione di classe e anno di corso sulla base degli studi compiuti nel Paese d’origine
gli alunni vengono inscritti preferibilmente alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo diversa delibera del CdD, che tenga conto di COMPETENZE, ABILITA’, LIVELLI DI CONOSCENZA dell’italiano. In questo caso assegnazione ad una classe immediatamente inferiore o superiore
Se si riscontrano minori “non accompagnati”, si deve dare segnalazione ad autorità competenti
Ad inizio anno In corso d’anno
L’accoglienza: alcuni dati
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L’accoglienza: alcuni dati
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L’accoglienza: contrastare i ritardi
scolastici Disagio nella differenza d’età rispetto ai
compagni di classe (soprattutto se adolescenti)
◦ costi rilevanti per i ragazzi e per il sistema scolastico e rischio di abbandoni precoci e di elusione dell’obbligo
Sebbene sia esplicitamente sconsigliato, il numero di casi in cui gli alunni vengono iscritti in classi inferiori rispetto all’età anagrafica (soprattutto a causa di una conoscenza dell’italiano considerata troppo limitata) sono più numerosi del necessario
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L’accoglienza: contrastare i ritardi
scolastici Gli studenti stranieri non sono
adeguatamente sostenuti nell’apprendimento dell’italiano per lo studio > accumulano svantaggi anche in altre discipline
Un corretto orientamento non considera solo il profitto immediato, ma mette in atto azioni mirate che tengano conto delle potenzialità
II ciclo: orientamento personalizzato anche attraverso informazioni plurilingue e supporto per la preparazione all’esame di terza media.
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L’insegnamento dell’italiano come L2
Negli anni ci si è concentrati prevalentemente su necessità di I livello. Questi interventi devono essere qualificati!
Si tratta di intervento didattico specifico e transitorio
Vi sono tempi diversi per la lingua per apprendere la lingua della comunicazione e la lingua per lo studio
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Valutare le competenze in ingresso
Valutare le competenze in ingresso
Cosa faccio
quando un
nuovo alunno
con madre lingua
diversa
dall’italiano
arriva a scuola?
• Raccolgo informazioni sulle sue caratteristiche (anno di nascita, lingue parlate, anni di scuola frequentati, caratteristiche del sistema scolastico del Paese d’origine), possibilmente in un colloquio con la famiglia
• Faccio un test di italiano L2
• In collaborazione con i docenti di classe
• verifico le competenze dello studente nelle discipline
• valuto l’opportunità di un PDP
Il test di ingresso di italiano L2
Verifica
“Attività che permette all’insegnante di accertare i livelli di competenza di uno studente sulla base di alcuni standard di riferimento”.
Misurazione
Possibilità di calcolare esattamente quante e quali competenze lo studente ha acquisito.
Valutazione
Processo complesso in cui i risultati raccolti attraverso le prove di verifica vengono interpretati in base ad elementi generali.
Valutazione formativa: nel corso del processo di insegnamento-apprendimento, per indirizzarne le tappe successive.
Valutazione sommativa: per verificare che gli obiettivi propri di un determinato metodo siano stati raggiunti.
Il test… (1: di che cosa?)
Oggetto del test è la performance, ciò
che lo studente “esterna”, come indice e
campione della competenza:
a) indice, perché può condurre a intuire
processi mentali e abilità complesse;
b) campione, perché ogni prova di controllo
non può che selezionare alcune abilità,
competenze, aree lessicali...
Il test di lingua 2… (2: quali parametri?)
L’accuratezza, in termini di correttezza a
livello fonetico, grammaticale e lessicale
La fluenza, intesa come capacità di
comunicare non necessariamente in modo
totalmente accurato
Validità dei test
Definizione: capacità di un test di
verificare ciò che intende verificare e
nient’altro.
◦ Test “di intelligenza” o “di lingua” ?
Parametri della validità:
◦ Pertinenza;
◦ Accettabilità;
◦ Comparabilità;
◦ Economia.
Il test di ingresso di italiano L2 Test d’ingresso o di livello
Servono all’istituzione per verificare il livello di uno studente e collocarlo all’interno di un gruppo-classe adeguato / indirizzare lo studente verso percorsi di rinforzo o recupero (soprattutto a scuola).
Test di certificazione
Sono indipendenti da qualsiasi programma svolto (a scuola, in università, in un corso) e si basano su un programma teorico e su un modello teorico della competenza linguistica.
Test diffusi o quotidiani
Sono svolti durante l’attività didattica, quotidianamente, non hanno valore di verifica FORMALE e dichiarata.
Test periodici o in itinere
Test formali svolti periodicamente (dopo una o più unità didattiche).
Test conclusivi o finali
Fanno riferimento al programma svolto in un certo periodo di tempo e verificano la capacità di usare in modo aggregato le competenze e conoscenze.
Quali tra i due test funziona meglio come
test d’ingresso?
Test 1
Test 2
Risorse disponibili sul sito del CTI
Test ingresso scuola primaria (secondo
ciclo)
Test ingresso scuola secondaria di I grado
Test ingresso scuola secondaria di II grado
(lingua per comunicare e lingua per lo
studio)
http://sites.google.com/site/ambitoseicti/didattica