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    UNIVERSIT CATTOLICA DEL SACRO CUORE DI MILANO

    Facolt di Scienze Politiche e Sociali

    Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Politica e Sociale

    Stampanti 3D: lera dei nuovi makers tra tecnologia e innovazione

    Tesi di laurea di:

    Angelica GRECOMatricola N 4109379

    Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Carla Lunghi

    Anno Accademico 2014/2015

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    Indice

    INTRODUZIONE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2

    1. STAMPANTI 3D: DALLIMMAGINARIO ALLA REALT. . . . . . . . . . . . . . . . 51.1 LA STORIA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51.2 IL FUNZIONAMENTO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

    2. RIVOLUZIONE O MODA EFFIMERA?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92.1 PERCH SI PARLA DI RIVOLUZIONE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92.2 MANIFATTURA E IL RITORNO DELLARTIGIANO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112.3 I MAKERS: GLI ARTIGIANI2.0. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

    2.3.1 I FABLAB. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .18

    3. LIMPORTANZA DELLA FILOSOFIA OPEN SOURCE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 203.1 OPEN SOURCE(E ORA ANCHE) OPEN HARDWARE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 203.2 ARDUINO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 223.3 K ICKSTARTER . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

    4. PREVEDERE IL FUTURO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

    4.1 A NDAMENTO DEL MERCATO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 264.2 SETTORI CHE UTILIZZANO STAMPANTE3D. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 284.3 IL FUTURO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

    CONCLUSIONE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

    BIBLIOGRAFIA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37

    SITI WEB CONSULTATI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

    APPENDICE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39

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    Introduzione

    Dove voglio essere da qui a ventanni? Come cambier lambiente intorno a me? Che nsar del mio futuro? Il futuro.In un momento di crisi economica, sociale e morale quale sta attraversando ora il mondspesso ci si interroga sui massimi sistemi. Vorrei quindi provare a dare qualche risposta. corso di laurea da me frequentato improntato ad acquisire nozioni su tecnologiadigitalizzazione e comunicazione in senso lato. Da qui scaturito il mio interesse verslargomento dellelaborato: come linnovazione tecnologica la stampa3D in particolare muter il futuro di noi giovani e del mondo che tutti conosciamo. Se sia in atto una vera

    propria rivoluzione industriale ancora troppo presto per stabilirlo, ma sicuramentqualcosa sta accadendo e cosa pi importante, potrebbe essere una soluzione alla recession pi lunga in cui lUnione Europea si sia imbattuta.Grazie alle nuove tecnologie digitali egrazie al fatto che i protagonisti di tale futuro sono i nativi digitali, sar forse possibilribaltare anni di teorie economiche classiche avvicinandosi a ci che Marx ritenevimpossibile: controllare i mezzi di produzione.

    Per una giovane generazione istruita, che sta entrando a far parte di una comunit globale e che

    molto probabilmente si identifica tanto in Facebook 1

    quanto nelle tradizionali lealt tribali, le vecchiemodalit di esercizio del potere sono inaccettabili. Il pensiero patriarcale, le rigide norme sociali e icomportamenti xenofobi degli anziani sono totalmente alieni ad una generazione cresciuta con imezzi di comunicazione di massa e i social network, che invece enfatizzano la trasparenza, icomportamenti collaborativi e le relazioni da pari a pari, e che segnano uno spartiacque storico anchenelle coscienze. (Jeremy Rifkin, 2011: 25)

    Cosa significa tutto questo? Il potere sempre stato tradizionalmente piramidale, con umovimento top-down. Un esempio la razionalizzazione della forza lavoro avvenuta

    durante la seconda rivoluzione industriale e con il Taylorismo, che ha portato ad un sistemdi gestione dei lavoratori centralizzato, alla produzione di massa, alle economie di scala, auna marginalizzazione delle imprese a carattere familiare e locale ed alla struttur

    1 Si pensi che luned 24 agosto 2015 per la prima volta Facebook ha raggiunto 1 miliardo di utenti connessi inun solo giorno (1/7 della popolazione mondiale!)http://www.facebook.com/zuck/posts/10102329188394581?pnref=story

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    carceraria moderna. Oggi, grazie al web 2.0 e allinnovazione tecnologica, il potere si stalentamente trasformando in peer-to-peer offrendo agli utenti la possibilit di collaborare

    insieme e di sfruttare con gli stessi mezzi di partenza gli strumenti e le piattaforme messedisposizione online.Le nuove tecnologie e i movimenti collettivi da esse derivati come il movimento dei

    Makers che verr presentato nel capitolo 2 mettono in discussione anche il concetto di propriet privata, grazie alla filosofia ormai ampiamente diffusa dellopen source e dello sharing . Quindi se fino ad ora si imparato a creare, lavorare, inventare insieme sul web, iun futuro prossimo si sar in grado di sfruttare ci che stato appreso, applicandolo amondo reale e in particolare al settore manifatturiero.La digitalizzazione muta in profondit tutti i settori produttivi e ci che ne concerne. Se manifattura stata per lo pi appannaggio di grandi aziende e lavoratori specializzati, ora giunti al momento in cui, grazie alle stampanti 3D che esistono gi da una trentinadanni la produzione potr diventare a portata delle persone comuni. Si pu ipotizzare chnel giro di qualche anno, gran parte della popolazione globale sar capace di utilizzarle come ogni prodotto lanciato sul mercato,che allinizio a disposizione di una cerchiaristretta di persone ( prezzo elevato, scarse competenze), sar invece presente nelle case

    di tutti. Infatti via via che i brevetti scadono, possibile sviluppare tecnologie pi semplied economiche. La stampa 3D ele altre tecnologie maker faranno per i beni materialiquello che lopen source ha fatto per il software . Si pu ora parlare diopen hardware . Ed un ritorno al futuro superlativo.

    La stampa tridimensionale rende economico creare singoli oggetti tanto quanto crearne migliaiaquindi mina le economie di scala. Essa potrebbe avere sul mondo un impatto cos profondo come loebbe lavvento della fabbrica [] Proprio come nessuno avrebbe potuto predire limpatto del motorea vapore nel 1750 o della macchina da stampa nel 1450, o deltransitor nel 1950 impossibile prevedere limpatto a lungo termine della stampa 3D. Ma la tecnologia sta arrivando e potrebbesovvertire ogni campo che toccher. (The Economist, 10 febbraio 2011)2

    A partire dal quadro sopra delineato, lelaborato si presenta quindi nel seguente modo:

    2 http://www.economist.com/node/18114327

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    primo capitolo racconta la storia delle stampanti 3D, dalla loro creazione fino ad oggfornendo gli strumenti necessari anche a tutti i non esperti del settore per comprendere

    loro utilizzo e le loro potenzialit; il secondo capitolo illustrer la rivoluzione in attspiegando perch la manifattura artigianale 2.0 e quindi il movimento dei Makers potrebbe essere una soluzione alla crisi odierna; il terzo capitolo si occuper di raccontalimportanza della filosofiaopen source fornendo due esempi esplicativi: Arduino eKickstarter; il quarto ed ultimo capitolo tratter la tematica del futuro: conviene investire iquesta nuova tecnologia? come cambier la societ quando e se le stampanti 3D sarann pervasive? Verranno quindi presentati scenari plausibili, descrivendo progetti gi in atto nvari settori che utilizzano maggiormente la stampa 3D (architettura, design, ingegnerimedicale, moda). Infine, nelle conclusioni si illustreranno note positive e negative di ufuturo targato stampa 3D, traendone un bilancio complessivo.

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    1. Stampanti 3D: dallimmaginario alla realt

    1.1 La storia

    Tuttoebbe inizio negli anni 80, quando ai tempi non erano ancora chiamate stampanti 3Dma Rapid Prototyping technologies (RP)3. Questo perch erano state sviluppate e pensate per velocizzare il metodo di creazione di prototipi e di prodotti nelle industrie. Quindi vere origini della stampa 3D possono essere ricondotte al 1986, con il primo brevetto per stereolitografia (SLA)4 appartenente a Chuck Hull, che fond lazienda 3D SystemsCorporation5, una delle pi grandi e profittevoli organizzazioni che operano nel settore algiorno doggi.Sempre lo stesso anno, Carl Deckard, Joe Beaman e Paul Forderhase crearono lsinterizzazione: tecnica simile alla SLA con il materiale utilizzato che non era pi resinma nylon. Questo perch la resina necessitava di vari processi di manutenzione adesempio il bisogno di un supporto in quanto materiale liquido, a differenza del nylon (infatti una polvere solida).Successivamente nel 1988 Scott Crump comp un ulteriore passo avanti: ottenne il brevett per una stampante con materiale fuso,fondando lazienda Stratasys6. Il brevetto consisteva

    nellutilizzare plastica fusa al posto sia della polvere, sia del laser (SLA).Dal 1990 fino allinizio del nuovo millennio vennero sviluppate una serie di nuovetecnologie, focalizzate prevalentemente su applicazioni industriali. Tuttavia furoncondotte diverse ricerche per necessit specifiche e applicazioni dirette alla manifattur Nel 1993 il MIT Institute of Technology svilupp una tecnologia che permise distampare a colori, avvicinandosi ancora di pi alla riproduzione di oggetti fedeli alla realt Nel 1995 in Germania viene sviluppato il metodoSelective laser melting che diede il via

    alla stampa di oggetti solidi arrivando ad una densit del 98%. Nel 2002 conlElectronbeam melting (fusione a fascio di elettroni) si arriva ad una densit del 99,98%.

    3 letteralmente: tecnologie a prototizzazione rapida4 una tecnica che permette di realizzare singoli oggetti tr idimensionali a partire direttamente da dati digitalielaborati da un software CAD/CAM fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Stereolitografia 5 http://www.3dsystems.com/6 http://www.stratasys.com/

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    A met degli anni 90, il settore inizia a mostrare segni di distintiva diversificazione con duspecifiche aree di attenzione: la prima la fine dei sistemi costosissimi dediti all

    produzione di parti altamente meccaniche, complesse e di elevato valore. I risultati sonvisibili solamente ora nei settori aerospaziali, automobilistici, medicali e di gioielleria dopanni di R&S. La seconda area lo sviluppo di stampanti 3D che si focalizzano su sistemoffice and user-friendly and cost-effective .Il punto di svolta per la creazione delle stampanti domestiche si ha nel 2005 in Inghiltercon ilSelf replicating rapid Prototyper . In particolare si tratta del RepRap project7 che hadato il via al movimento di stampaopen source . un progetto gratuito che distribuisceunit a basso costo a chiunque voglia, permettendogli di creare (o scaricare da Interne prodotti complessi componenti scientifici inclusi senza dover ricorre alle dispendioseinfrastrutture industriali. una stampante 3D che riproduce se stessa. Questo progetto h permesso ai giovani appassionati (e non) di far nascere centinaia di stampanti 3D e anche perfezionarne la struttura. Da qui sono stati creati svariati progetti simili con le stessfinalitopen source , di condivisione gratuita delle proprie passioni verso un futuro sempre pi innovativo. Ad esempio nel 2007 nato Shapeways8 che permette anche a chi non ha lecompetenze tecniche per crearsi la propria stampante 3D personale, di poter stampare c

    che vuole tramite lazienda che garantisce la spedizione del prodotto finito in tutto imondo. Tuttavia RepRap presenta dei problemi: le componenti possono essere stampatsolo per il 40% di una stampante targata RepRap. Quindi nel 2009 Adam Mayer, Bre Pette Zack Smith diedero vita al progetto Makerbot fondando la MakerBot Industries9 neltentativo di risolvere le problematiche sorte con RepRap, cercando a loro volta dsemplificarne la struttura e i processi.

    Mentre le stampanti 3D per uso industriale assomigliano ad apparecchi elettromedicali, le MakerBo

    sono quasi sempre personalizzate, decorate con lettere in vinile e tenute con cura maniacale dai loro proprietari. La mia nera con i caratteri arancioni e i LED azzurri. Quando lavora in una stanza buia veramente uno spettacolo. [] La MakerBot non solo uno strumento di lavoro. anche ungiocattolo. un apparecchio rivoluzionario. una scultura dinamica. una dichiarazione politica.

    7 http://reprap.org8 http://www.shapeways.com9 http://www.makerbot.com

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    Ed incredibilmente elegante. Scommetto che non potete dire la stessa cosa della vostra stampante agetto dinchiostro. (Chris Anderson, 2013: 114,115)

    Il 2012 stato lanno in cui i processi alternativi di stampa 3D sono stati introdotti al liveldel mercato, rendendo la competizione dal basso molto viva. Molti progetti ispirati a precedenti sono stati lanciati tramite la piattaforma Kickstarter 10, riscuotendo enormesuccesso. stato anche lanno in cui i media hanno iniziato ad interessarsi al settore permettendone una solida crescita e consolidamento. Al giorno doggi vi sono centinaia modelli e professionisti del settore in tutto il mondo. Innegabile lenorme potenziale chela stampa 3D sta dimostrando per il futuro dei consumatori.

    1.2 Il Funzionamento

    Quando si domanda alle persone come si immaginano una stampante 3D, la maggior parnon sa come rispondere. difficile pensarla, come difficile credere a qualcuno che prova spiegarti di cosa si tratta. No, non una stampante normale da scrivania. Una stampan3D una macchina che ti permette di produrre un oggetto solido partendo da un model

    digitale, realizzato con un software di modellazione 3D (questi software sono disponibisia a titolo gratuito, sia a pagamento). Loggetto stampato si ottiene tramite un processo d produzione additiva di materiale, ossia strati di materiali sovrapposti lun laltro. Lastampante tradizionale ad inchiostro possiede un motore che sposta le testine in dudimensioni (2D), x ed y (destra e sinistra): prende dei micropunti che appaiono su unschermo e li trasforma in punti di inchiostro o di toner su un supporto bidimensionale, quasempre la carta. La stampante 3D, invece, possiede un terzo motore che sposta le testindallalto verso il basso, prelevando dallo schermo il modello digitale realizzato e lconverte in oggetti fisici reali, utilizzabili.

    Alcune stampanti estrudono la plastica fusa in strati sovrapposti per realizzare questi oggetti, mentrealtre usano un laser per solidificare strati di resina liquida o in polvere, in modo che il prodottoemerga da un bagno della materia prima. Altre ancora sono in grado di fabbricare oggetti con

    10 http://www.kickstarter.com

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    qualunque materiale, dal vetro allacciaio e dal bronzo alloro, al titanio e persino alla glassa pertorte. Potrete stampare un flauto o un pasto. Potete stampare addirittura organi umani da celluleviventi, spruzzando un liquido contenente cellule staminali in sospensione su una matrice di

    supporto, proprio come la vostra stampante inkjet spruzza linchiostro sulla carta. (Chris Anderson,2013: 110)

    Fantascienza? Pensate che avendo a disposizione uno scanner 3D, basta semplicemeninquadrare un qualsiasi oggetto, collegare lo scanner al computer e stampare direttamenloggetto desiderato senza passare per i software di modellazione. Inoltre se non s possiedono le capacit tecniche per creare loggetto tramite software, esistono piattaformeche mettono a disposizione modelli 3D subito pronti da stampare11. Non resta quindi che

    trovare la lista degli ingredienti, fare la spesa e prepararsi un bel piatto stampato 3D.

    Figura 1 Esempio di stampante 3D MakerBot

    11 Ad esempio il portale Thingiverse: http://www.thingiverse.com

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    2. Rivoluzione o moda effimera?

    2.1 Perch si parla di rivoluzione

    Concentrazione di capitale e gestione delle risorse energetiche sono i due pilastrfondamentali per il buon funzionamento del sistema economico nel suo complesso. L prima e la seconda rivoluzione industriale sono state caratterizzate da strutture centralizzadi potere, standardizzazione dei prodotti, razionalizzazione delle attivit operative, nascidelle figure manageriali salariate. La struttura delle imprese si pensi alle ferrovie quindi piramidale, con azioni controllate da regole precise ad ogni livellodellorganizzazione. Tutto ci volto ad un unico fine: la massimizzazione dei profittaccelerando e massificando la produzione usufruendo delle economie di scala. Vi infatuna drastica riduzione dei costi per unit di prodotto producendo in serie. Questo compor prezzi bassi, stimolando il consumo di massa che a sua volta stimola la nascita di nuovfabbriche in un ciclo potenzialmente senza fine. La marginalizzazione delle imprese conduzione locale e familiare viene da s.Unulteriore nota negativa la seguente:

    Per quanto non si possa negare che alla fine della Seconda rivoluzione industriale il tenore di vita dicentinaia di milioni di persone sia pi alto rispetto a quanto lo fosse allinizio della Prima, altrettanto vero che chi si trova al vertice della piramide sociale ha tratto un beneficio sproporzionatodallera del carbonio, soprattutto negli Stati Uniti, dove sono state poste poche restrizioni al mercatoe sono stati fatti pochi sforzi per fa s che i frutti delleconomia industriale venissero diffusamentecondivisi. (Jeremy Rifkin, 2013:136)

    Unennesima rivoluzione stata originata dalle nuove tecnologie negli anni 90, che hanncreato s nuovi posti di lavoro modificando profondamente ogni ambito della societ, ma dsole non hanno dato il via a una nuova rivoluzione industriale. Ci che sostiene Rifkin n

    La terza rivoluzione industriale la necessit che le nuove tecnologie convergano con unnuovo regime energetico, come daltronde accaduto nel corso della storiadurante le precedenti rivoluzioni.Inoltre le nuove tecnologie si differenziano dalle precedenti (telefono, radio, TV) per cche concerne la struttura organizzativa di comunicazione. La prima generazione avevcome caratteristica principale la forma centralizzata detta anche uno-a-molti, proprio per

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    inserirsi nel contesto delleconomia prima descritta che ruota attorno alle fonti di energifossili ed imprese centralizzate. Queste tecnologie miglioravano la produttivit creand

    nuoveopportunit lavorative, ma con dei limiti inerenti lespressione di una comunicazion pi distribuita poich vincolate, per lappunto, da un sistema capitalistico con infrastruttureeconomiche ed energetiche centralizzate. Per contro, le nuove tecnologie sono di natudistribuita, peer2peer , volte alla creazione di strutture di gestione energetica che abbiano lestesse caratteristiche e finalit ad esempio fonti di energia rinnovabile e impreseeconomiche di tipo laterale.Stiamo entrando nellera delcapitalismo distribuito.

    Le grandi rivoluzioni economiche nella storia avvengono quando nuove tecnologie di comunicazioneconvergono con nuovi sistemi energetici. Quasi tutte le attivit economiche della nostra economiaglobale sono dipendenti dal petrolio e dagli altri combustibili fossili. Ci che sto ipotizzando chesiano cominciate le fasi finali della seconda rivoluzione industriale e dellera del petrolio sulla qualeessa si fonda. una realt dura da accettare, perch costringe lumanit ad una rapida transizioneverso un regime energetico completamente nuovo e ad un nuovo modello industriale, o ad affrontareil rischio del crollo della civilt. (Jeremy Rifkin, 2011:6)

    La forza di queste nuove tecnologie insita nel fatto di poter convergere con le fonti denergia, condividendole attraverso una rete intelligente, ma sfruttandole localmente

    Lobiettivo puntare aduneconomia sostenibile ed efficace. Questo tipo dienergiesostenibili necessitano di un meccanismo di gestione collaborativo, piuttosto chcentralizzato. Di conseguenza, un sistema cos costruito porter inevitabilmente ad unredistribuzione della ricchezza generata. Inoltre anche il concetto di propriet privata vienmesso in discussione grazie al sorgere della cooperazione online e dei dominiopen source .Le nuove tecnologie, tra cui la stampa 3D, offrono inoltrela possibilit dellimmediatezza,riducendo i costi di produzione che si avrebbero con un impianto pi tradizionale. Il futurgrazie a queste macchine, pi sostenibile: recupero, riuso, riciclo sono caratteristici delnuova filosofiamaker di cui si parler in seguito. Le stampanti 3D permettono di plasmare pezzi di ricambio, allungando la vita dei dispositivi fuori produzione. La riduzione dconsumi energetici un tema molto attuale, come linteresse a sperimentare nel campodelleolico, del solare e delle luci led.

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    2.2 Manifattura e il ritorno dellartigiano

    Il settore manifatturiero alcentro dello sviluppo economico e dellincremento del PIL.Infatti la ricchezza generata da questo settore si dirama anche agli altri tramite i ben prodotti. Inoltre contribuisce a creare occupazione qualificata, innova, fa ricerca e, comemerge da uno studio condotto dal CSC (Centro Studi Confindustria) vi un collegamentra laumento del PIL e linfluenza del settore sul PIL stesso. Importante il rapporto chemanifatturiero ha con il settore terziario, soprattutto con i servizi innovativi di conoscenz(finanza, marketing, design, trasporti ).Concentrarsi altres solamente sui servizi lasciando in secondo piano la manifattura si

    rivelato un errore: abbandonando la produzione materiale, saperi e competenze vengonsviluppati nei luoghi dove avvenuta la delocalizzazione. In questo modo si realizzato sviluppo manifatturiero delle economie emergenti.

    La cessione diknow how alla radice di una perdita strutturale della competitivit basata sulleconoscenze proprietarie, che l unica in grado di reggere nel lungo periodo. In altre parole, questacessione prepara la deindustrializzazione, con tutto quello che ne consegue per la sopravvivenza alungo andare dello stesso terziario. La perdita di conoscenze proprietarie manifatturiere in undeterminato settore finisce, infatti, per inibire la capacit innovativa anche in comparti contigui, bloccando la possibile evoluzione delle loro traiettorie tecnologiche e impedendo lo sviluppo di tuttele eventuali applicazioni successive. Perch abbandonando la produzione si rinuncia anche a quellafase cruciale della elaborazione dei saperi che costituita dall imparare facendo (learning by doing ):il problem solving che scaturisce dall'esperienza manifatturiera importantissimo per avanzare nellafrontiera tecnologica. In altre parole, senza il fare non c il sapere.(Luca Paolazzi, 2015:16)

    La soluzione dunque potrebbe essere quella di ritornare ad una manifattura localespecializzata e legata alle specifiche necessit del territorio. Dopo pi di ventanni ddelocalizzazione risulta quindi evidente come non si possa pi relegare i processi produttialtrove. Serve s un ritorno allartigianato, ma 2.0.Una rivoluzione nella manifattura che diventa digitale grazie alla Stampa 3D permetterebba chiunque ne voglia far parte di diventare produttori di ci che consumano. Si parla quindi manifattura distribuita. Questo tipo di manifattura 2.0 comporta una serie di vantaggquali ad esempio: utilizzo solamente del 10% della materia prima utilizzata nella

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    manifattura industriale tradizionale, risparmio energetico, riduzione dei costi. Per quantriguarda lultimo punto, tramite la stampa 3D in loco, si riducono drasticamente i cos

    logistici. Se si trasportasse questo modello su scala globale, i vantaggi che ne potrebberderivare anche dal punto di vista del risparmio energetico, sarebbero sbalorditivi. Si peninoltre che vi una riduzione anche per ci che concerne i costi daccesso al mercato e produzione dei beni materiali: come Inter net ha ridotto i costi daccesso allinformazionefacendo nascere nuove imprese (Facebook, Google), la produzione additiva ha lo stesso potenziale per incoraggiare migliaia di piccoli e medi imprenditori a sfidare lemultinazionali, protagoniste delle precedenti rivoluzioni industriali.Un esempio chiaro pu essere fornito da Etsy12, una start-up Internet fondata nel 2005 daRobert Kalin, Chris Maguire, Haim Schoppik, Jared Tarbell. Robert, appassionato dartigianato non sapeva come trovare un mercato per i mobili da lui prodotti.Cos fond Etsy diventato uno showroom globale nel quale milioni di acquirenti venditori da pi di cinquanta paesi si incontrano, portando nuova vitalit alle produzionfatte a mano, unarte in pratica scomparsa con lavvento del capitalismo moderno(Rifkin, 2011:140). Internet ha infatti permesso un ritorno alla produzione locale familiare che era stata messa da parte con lavvento della prima rivoluzione industriale, no

    potendo competere con le economie di scala dei grossi investimenti di capitale finanziariCos cambiato?Innanzitutto lincontro su queste piattaforme permesso tramite costi(quasi) nulli, poi stata attuata uneliminazione di tutti gli intermediari tra produttore econsumatore, sostituendoli con una rete distribuita di milioni di persone, rinunciando anchai costi di transazione. Etsy un esempio di un mercato nuovo con relazioni personalizzatdistribuito in modo non gerarchico, ma collaborativo.Queste caratteristiche insieme permettono alla produzione artigianale di competere con prezzo dei prodotti industriali, accedendo ad un mercato globale con costi dingresso pressoch nulli.

    Digital fabrication consists of much more than 3D printing. It is an evolving suite of capabilities toturn data into things and things into data. Many years of research remain to complete this vision, but the revolution is already well under way. The collective challenge is to answer the central

    12 http://www.etsy.com/

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    question it poses: How will we live, learn, work, and play when anyone can make anything,anywhere? (Neil Gershenfeld, 2012:57)

    La stampa 3D si inserisce in vario modoallinterno dei processi di produzione tradizionali.In fase di sviluppo dellidea permette di semplificarne la progettazione grazie alla prototipizzazione a basso costo. Inoltre la realizzazione del prototipo diventa accessibianche a coloro che non avevano risorse economiche per farlo (si pensi anche agli studenche possono cos verificare e proporre il proprio progetto prima di aver trovato definanziatori).Grazie alla stampa 3D, lo sviluppo dellidea diventa ancora pi veloce per via di procesagili, basati su metodi iterativi: infatti pi rapido realizzare un prototipo materiale piuttosto che verificare il progetto analiticamente. Per ci che concerne la fase d produzione, la stampante 3D potrebbe sembrare svantaggiosa rispetto alle tecniche d produzione industriale che usufruiscono delle economie di scala. Tuttavia il suo costlineare pu portare a vantaggi nelle basse tirature, che compenserebbero la produzione plenta (pezzi di ricambio dei quali non conveniente realizzarne, distribuirne e stoccarngrandi quantit).La customizzazione produzione di oggetti personalizzati e il posizionamento in mercati

    di nicchia, potrebbe portare il cliente a pagare di pi proprio in virt della personalizzazione che diventa valore aggiunto rispetto ad un prodotto tradizionale gi commercio, compensando cos il maggiorcosto emerso dallutilizzo dellapparecchio 3D.Ci che ci stiamo preparando a vivere non una crescita esponenziale di fanatici del fai-dte. In un futuro prossimo potrebbe avvenire qualcosa destinato a cambiare per sempre significato di fabbrica,che in questo modo si avvia ad uscire dai mega capannoni per farsirete, smateriallizzarsi e diventare il pc di casa (Riccardo Luna, 2013:37).

    Theodor Adorno e Max Horkeimer osservano che il capitalismo si afferma spingendo l persone ad un consumismo di massa, senza controllo. Si compra di tutto, oggetti a basscosto, tutti uguali e senza un reale valore personale. La sensazione quella di sentirssoddisfatti e realizzati. Ma realmente cos?Secondo Marx, il feticcio il modo in cui si dimentica che il valore di una merce uvalore sociale, attribuendogli invece un valore assoluto. Il consumismo trascina le person

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    in uno stato sognante in cui gli altri problemi sociali,come ad esempio linquinamentoambientale, sono vissuti come preoccupanti, ma in definitiva distanti. Tuttavia ora stiam

    assistendo ad un ritorno di interesse per le attivit di artigianato, per i club, per le fiere anche verso un atteggiamento volto a ridurre i consumi e cercare nuovi modi per ri-usarericiclare13. Ma chi luomo artigiano? Qui di seguito una descrizione secondo il sociologostatunitense Richard Sennett tratta dal libro Futuro artigiano di Stefano Micelli:

    Il lavoro artigiano si distingue dal lavoro in fabbrica per tre ragioni fondamentali. Prima di tutto perch incorpora una quota di autonomia superiore, che riflette la capacit dellartigiano di orientarsallinterno di problemi complessi e di trovare soluzioni originali. A differenza delloperaio chelavora lungo la catena di montaggio, lartigiano domina lintero processo produttivo o una sua parte

    rilevante ed capace di utilizzare con abilit una grande variet di strumenti. Un secondo aspettodistintivo riguarda il dialogo con il committente. Lartigiano conosce le aspettative e i desideri dicolui che il destinatario del suo lavoro ed in grado di verificare la qualit del risultato finale con ildiretto interessato. Questa capacit di ascolto essenziale per la personalizzazione del prodotto,tipica della dimensioneartigiana. Infine, laspetto sociale del mestiere: lattivit dellartigiano sistruttura in pratiche socialmente riconoscibili e trasmissibili in grado di definire la sua identit.(Stefano Micelli, 2011:22)

    Inoltre Sennett delinea altre caratteristichedellartigiano, spiegando come la qualit elevatadel lavoro svolto, un lavoro eseguito a regola darte, permette ad alcune societ, che hannoimpiegato questa filosofia, di essere pi solide dal punto di vista della tenuta sociale e delcollaborazione tra persone fa infatti lesempio della cultura Giapponese messa aconfronto con lUnione Sovietica. La divisione del lavoro, dunque da mettere indiscussione.Il sistema di efficienza capitalista, caratterizzato dalle logiche della standardizzazione chhanno segnato il paradigma fordista, in cui il lavoratore responsabile della produzion

    ripetitiva di una parte, piuttosto che dellintero oggetto, ha generato un effettivomiglioramento nella produzione. Tuttavia una specializzazione priva di stimoli che no permette al lavoratore di usare linventiva e applicare la propria intelligenza porta secondKarl Marx, allalienazione e alla possibilit per lindividuo di diventare sempre pi

    13 A questo proposito interessante soffermare lo sguardo sulla seguente iniziativa:http://www.transitionnetwork.org

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    ignorante. Viene tolta al lavoratore lopportunit di creare un oggetto intero e di imprimerla propria creativit.

    Non infatti il lavoro ad essere diviso, ma luomo. Diviso in meri segmenti duomo, frantumato inframmenti e briciole di vita, sicch la piccola porzione di intelligenza che gli viene lasciata, non sufficiente per fare un ago o un chiodo, ma si esaurisce nellatto di fare la punta dellago o la testadel chiodo. (Ruskin, 1852:66,67)

    Quindi non lasciare spazio alla creativit individuale porta la societ ad ammalarsi edeteriorare rapidamente. La vera potenza al giorno doggi il fatto che il Web 2.0 ha messa disposizione degli utenti una piattaforma egualitaria attraverso la quale condividere

    propri artefatti. Non ci si deve pi preoccupare delle etichette arte/artigianato i filtrientrano in azione dopo, non prima, della pubblicazione. La cosa interessante che le opedi tutti possono essere viste e condivise e la probabilit che vengano notate dipende imisura inferiore da una piccola lite di gatekeeper .In conclusione del paragrafo si pu osservare che:

    Negliultimi decenni lattenzione stata posta interamente sulla rappresentazione virtuale del reale:dai film 3D immersivi ai rendering, da Second Life a Facebook. Ora avviene il processo inverso: uninsieme di tecnologie e di processi culturali stanno rendendo facile il passaggio da un contenutovirtuale, digitale ad un oggetto fisico. la reazione allamodernit liquida: il consumatore cheritorna produttore, e non importa se effettivamente vi sia un prodotto perch ci che conta il processo di riappropriazione degli strumenti edi apprendimento in cui lindividuo nuovamente parte attiva. (Alessandro Ranellucci, 2014:18,19)

    2.3 I makers: gli artigiani 2.0

    Ma chi sono i nuovi artigiani? Sono imakers , persone normali dotate di strumentistraordinari (Chris Anderson, 2012:15). La novit consiste nel fatto di potersi unire in uncomunit, un movimento grazie alla connessione ad Internet che permette di lavorarinsieme, invece che rimanere isolati nelle proprie botteghee di sfruttare il potenziale delleffetto di rete: connettere persone e le loro idee fa s che queste ultime crescano.

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    Quindi la caratteristica che rende questo movimento speciale il fatto di essere al tempstesso piccoli e globali. Artigianali e innovativi. High tech e low-cost. Cominciare

    piccoli, ma diventare grandi (Chris Anderson 2012:19). Esistono circa un migliaio di makerspace sparsi nel mondo, e svariate iniziative inambitomaker ad esempio il presidente degli Stati Uniti Obama ha proposto un progettodedito ad aprire nelle scuole americane un migliaio dimakerspace nel giro di quattro anni.Secondo Chris Anderson, ne il suo libro Makers , linizio del Movimento dei Makers puessere ricondotto al 2005, quando OReilly editore per appassionati del settoreinformatico fond la rivista Make. Sempre nello stesso anno ci fu anche la prima MakerFaire14 fiera deimakers nella Silicon Valley.

    Figura 2Flyer delle Maker Faire

    14 Maker Faire il pi importante spettacolo dellinnovazione al mondo un evento family-friendly ricco diinvenzioni, creativit e inventiva, e una celebrazione della cultura e del movimento #makers. il luogo dovemaker e appassionati di ogni et e background si incontrano per presentare i propri progetti e condividere le proprie conoscenze e scoperte. Fonte:http://www.makerfairerome.eu/it/cosa-e/

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    In poche parole il Movimento dei Makers condivide tre caratteristiche, tutte ritengo trasformative:1. persone che usano strumenti digitali desktop per creare progetti per nuovi prodotti e realizzare

    prototipi (fai-da-te digitale);2. una norma culturale che prevede di condividere i progetti e collaborare con gli altri incommunityonline ;3. lutilizzo di file di progetto standard che consente a chiunque, se lo desidera, di mandare i propri progetti ai service di produzione commerciale per essere realizzati in qualsiasi quantit, in modoaltrettanto facile che se fossero realizzati sulla propria scrivania. Ci riduce drasticamente il percorsodallidea allimprenditorialit, proprio come il web hafatto in materia di software, informazione econtenuti. (Chris Anderson, 2012:26)

    Ognuno pu dar vita alla propria start-up casalinga con un capitale condiviso e canali didistribuzione potenzialmente globali, senza nemmeno dover aprire un negozio.Le caratteristiche del movimento mirano proprio ad una deindustrializzazione, ponendoagli antipodi di idee quali produzione di massa, economie di scala, dicotomia tra prototipo prodotto, tra produttore e consumatore.Infatti il prototipo spesso si identifica con il prodotto, perchquestultimo viene creatocome pezzo unico. Il consumatore coincide con il produttore, che corrisponde a sua vol

    con lideatore. Il tutto viene condiviso in rete, digitalizzandosi, e secondo la filosofiadellopen source , ogni protagonista del processo pu introdurre le proprie modifiche allacreazione delloggetto.Questo tipo di modello di produzione, come gi spesso ribadito, distribuito e tendente al km zero.Solitamente, seguendo i modelli di economia classici, si abituati a far entrare il prodottin un processo che segue diverse fasi fisse e standardizzate: prima si conduce unindagindi mercato per verificarne lappeal , successivamente si sviluppa un prototipo perconstatarne la fattibilit tecnica e risolverne gli eventuali problemi, poi si sviluppa prodotto optando per le soluzioni che permettono di trarne maggior profitto ed infinlufficio marketing si occupa di lanciarlo nel mercato stimolandone ed incontrando ladomanda.I maker si preoccupano al contrario che tutte queste fasi convivano, appropriandosi inoltrdei mezzi di produzione. Essi ci tengono a lavorare in gruppo e in un solo prodotto si riesc

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    ad unire ogni parte del processo di produzione. Ai partecipanti del movimento non intereslimitarsi a trovare la soluzione ad un problema, ma preferiscono imparare qualcosa da

    processo produttivo, arricchendosi di conoscenze.Io non so se questa la terza rivoluzione industriale. Di certo, per, i maker dimostrano che possibile un modello produttivo diverso. E, di sicuro, quello che sta succedendo adesso somigliamolto a quello che accaduto nei garage della California a inizio anni 70. Ora come allora ci sononerd che ti dicono che puoi costruire qualcosa di straordinario da solo: allora erano i computer, orasono tutti gli oggetti del mondo. (Massimo Banzi, 2012 celebre intervista al giornale Wired)15

    2.3.1 I FabLab

    I FabLab laboratori per la fabbricazione digitale sono stati creati per permettere alle persone comuni e a chiunque volesse mettere in piedi unimpresa di poterlo fare. Qui infatti possibile trasformare le proprie idee in nuovi prodotti e prototipi avendo accesso aun range di alta tecnologia per la manifattura digitale.Lidea stata partorita dal rinomato inventore, scienziato e professore del MIT NeiGershernfeld. Aveva un desiderio: mettere a disposizione su scala locale, ambiente, abilitmateriali e tecnologie. Lobiettivo erafar s che il tutto fosse a basso costo e veloce, presente ovunque nel mondo, in modo da permettere a imprenditori, studenti, artisti chvogliano creare qualcosa di nuovo, di essere ascoltati. Nel portale wiki, si contano pi di trecento FabLab, di cui la maggior parte in Europa16. Adesempio nel FabLab di Milano con pochi euro si pu avere accesso a macchinari che permettono di sviluppare la tua idea, e se buona, nel giro di poche settimane, puoi portar prototipata davanti a degli investitori. Il FabLab offre anche abbonamenti per giovan

    studenti a 50 lanno.17

    Un altro valore aggiunto dei FabLab quello di essere lanello di congiunzione tra il presente e unatradizione che era il presente di qualche generazione fa, fatta di persone che avevano il controllo

    15 http://www.wired.it/gadget/computer/2012/12/10/massimo-banzi-re-make-love/16 http://wiki.fablab.is/wiki/Portal:Labs17 http://www.fablabmilano.it/

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    degli oggetti. Una tradizione che era anche la capacit di sapere smontare, conoscere, riparare. Diconoscere i segreti dei prodotti. Che era, inoltre, capacit di collaborare, in un tessuto anche minuto di relazioni. Un valore che andato perduto nello sviluppo industriale degli anni 60 ai 90, che ha

    portato alla produzione di larga scala. [] Dentro un FabLab si ritorna a fare le cose, senza aspettareche il pezzo si rompa e debba essere programmato, senza lobsolescenza programmata, senza che imedia ci dicano di che cosa abbiamo bisogno. Ma non abbiamo intenti filosofici, il nostromovimento d un messaggio di entusiasmo e di azione, contro sistemi che si sono mostratifallimentari. Forse non ci sar la terza rivoluzione industriale, ma questo movimento ha saputo porrelattenzione su modalit alternative anche se non necessariamente nuove. (Francesco Bombardi18,2014:88)

    18 Francesco Bombardi, architetto, insegna Design allUniversit di Modena e Reggio

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    3. Limportanza della filosofia open source

    3.1 Open source e (ora anche) open hardware

    Lopen source , letteralmente sorgente libera, un movimento nato nella met degli anni90 e si riferisce a qualsiasi programma il cui codice sorgente reso disponibile a chiunquvoglia perch ne possano usufruire e anche modificarlo sia come utenti sia come ulteriosviluppatori.Solitamente un software open source sviluppato come una collaborazione pubblica ediffuso gratuitamente. un marchio certificato posseduto dallorganizzazione Open SourInitiative (OSI)19 , fondata nel 1998 da Bruce Perens e Eric S. Raymond. I futurisviluppatori di software che intendono metterlo a disposizione in modo gratuito dando possibilit di condividerlo liberamente e apportarci le dovute modifiche, possono usufruidel Open Source trademark se i termini della distribuzione sono conformi alla definiziondell OSI. Questi termini si possono riassumere in:

    - il software che si distribuisce devessere redistribuito a chiunque altro senzanessuna restrizione;

    -

    il codice sorgente devessere messo a disposizione in modo che chi lo riceve vengmesso nelle condizioni di poterlo modificare;- la licenza pu richiede che le versioni aggiornate del software debbano poter esser

    chiamate con un altro nome, diverso da quello del software originale.

    Ma perch le persone preferiscono contribuire a questa tipologia di progetti, senza trarn beneficio economico? Queste forme di cooperazione aumentano il controllodellindividuosui processi produttivi e soprattutto degli input del processo (accesso al codice sorgente e

    database in cui viene depositato, potendo redistribuire liberamente i risultati del proprilavoro). Inoltre la cooperazione sociale online aumenterebbe anche lefficienzadi tali processi, in particolare grazie a bassissimi costi di transazione e alla capacit di coinvolgeun numero elevato di persone, disposte a fornire il proprio lavoro senza ricevere in camb

    19 http://www.opensource.org

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    nessun tipo di incentivo monetario.Questo tipo di filosofia collaborativa si pone in netto contrasto con la teoria economic

    classica, in quanto questultima predilige lutilizzo dellinteresse individuale come motoin grado di produrre crescita economica e anche il modello centralizzato di controllo d potere come nelle tradizionali economie di stampo sovietico. Il movimento open source per contro, promuoveimprese laterali, con una filosofia di pensiero che abbraccia lidea incui linteresse reciproco, se perseguito congiuntamente, possa condurre ad uno sviluppeconomico sostenibile. Limprenditorialit viene quindi democratizzata, richiedendo unforte collaborazione e condivisione tra gli individui.Alcuni capisaldi del capitalismo, come gi annunciato nei capitoli precedenti, stannvenendo meno con il progredire di tale natura distributiva. Uno di questi il rapporto d propriet privata nel mercato.

    La sempre pi immediata connessione del sistema nervoso di ogni essere umano con ogni altroessere umano sulla terra, attraverso Internet o altre nuove tecnologie di comunicazione, ci sta portando verso uno spazio sociale globale e un nuovo ambito temporale di simultaneit. Laconseguenza che laccesso a vaste reti globali sta diventando un valore tanto importante quanto lo stato il diritto di propriet privata nellottocento e nel novecento.Una generazione cresciuta con internet sembranon curarsi dellavversione degli economisti classici per la condivisione della creativit, delle competenze e delle esperienze, e perfino di beni servizi inun ambito collettivo indiviso, finalizzato alla promozione del bene comune. Gli economisti classiciconsidererebbero un contesto economico di questo tipo contrario alla natura umana e destinato alfallimento per la semplice ragione che gli uomini sono innanzitutto e soprattutto egoisti, competitivie predatori, e quindi approfitterebbero della buona fededellingenuit dei propri simili perimpossessarsi dei contributi altrui e fare da s, ottenendo rendimento superiore. (Jeremy Rifkin,2011:245,246)

    Oltre alla propriet privata, anche la propriet intellettuale va ripensata prima che vengemarginata completamente dal suo ruolo commerciale. Infatti grazie allavvento del weblinformazione e i contenuti sono liberi e gratuiti. Che senso hanno quindi i copyright e brevetti? Case discografiche ed editoriali per far solamente due esempi hanno provatoin tutti i modi a porre dei paletti alla violazione dei copyright da parte degli utenti. Ma risultati sono stati disastrosi. Il movimentoopen source ormai irrefrenabile, non resta che

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    abbracciarlo.Questa cultura inoltre , si espansa fino al mondo dellhardware dando vita al cosiddetto

    open hardware (ad esempio il progetto RepRap di cui si parlato nel capitolo 1). Lestampanti 3D sono infatti il primo esempio diopen hardware : un oggetto interamentesviluppato da individui sconosciuti che hanno collaborato tra di loro a distanza. Ognunspinto da interessi eterogenei, produce modifiche utili alla comunit partendo dalla proprmacchina. Pubblicando i propri sviluppi online, molto pi facile che questi venganadottati dagli altri utenti, in modo pi veloce, e che il prodotto venga miglioratoulteriormente. Il risultato sono macchine di buona qualit, ma soprattutto economicheQuesto perch si fondano su componenti facilmente reperibili, lontani dalle produzionindustriali.

    Spesso la scelta della licenza non risponde tanto alla domanda come tutelarmi bens alla domandaquale collaborazione voglio incoraggiare?. Se lo scopo principale fosse sempre quello di tutelarsiterremo tutto in un cassetto. Rilasciare il proprio lavoro apertamente vuol dire invece incoraggiarequalcun altro a farlo proprio e metterci mano, nella speranza di poter rintracciare altri interessi particolari e beneficiare della collaborazione spontanea: unire le forze per avere tutti un prodottomigliore, laddove questo prodotto non un valore competitivo per nessun individuo ma invece unostrumento per perseguire altri, pi particolari e assolutamente eterogenei obiettivi. La licenza quindi, una scelta politica, i cui dettagli possono variare da progetto a progetto. Scegliere la giustalicenza vuol dire dare maggiore a minore fortuna al proprio progetto, avviando quel processoaffascinante di ricerca tecnologica distribuita in cui persone con esigenze comuni o tangenti unisconogli sforzi spontaneamente. Se le regole mi convengono, collaboro; altrimenti inizio un progetto exnovo o collaboro con qualcun altro. (Alessandro Ranellucci, 2013: 56)

    3.2 Arduino

    Lesempio pi noto dihardware open source Arduino, fondato nel 2005 da MassimoBanzi, Gianluca Martino, David Mellis, Tom Igoe, e David Cuartielles. Il nome ha presispirazione dallinsegna di un bar ad Ivera Antica Caffetteria Arduino, ed infatti nat

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    nellambito di ricerca dellInteraction Design Institute20 di Ivrea, come strumento di pr ototipizzazione elettronica per gli studenti dellistituto.

    Nato per rendere semplice la tecnologia e lelettronica alle persone comuni, avvicinandolequeste materie spesso ritenute ostili, Arduino una schedaopen source dotata di un circuitostampato ed un controller che pu essere collegato ad un computer e ad altri hardware.Immaginatevi un piccolo computer delle dimensioni di una carta di credito che costappena 25 dollari. Lo si pu collegare al proprio pc tramite un cavo USB e poi si scrivlazione che si vuol far compiere ad un oggetto.Questi oggetti, grazie ad Arduino saranno poi in grado di interagire. stato creato dunqu per lutilizzo da parte di non esperti del settore, per produrre ci che si ha in mente. Nonostante sia stato adottato da grandi aziende quali Apple, Google, Panasonic e anche dCern, la forza risiede nelle migliaia di persone che hanno dato vita ad una vera e proprcomunit, e lo stanno utilizzando per realizzare quello che hanno sognato.

    Costr uirsi qualcosa invece di comprarla, magari perch questa cosa non lha mai prodotta nessuno prima. Come la pianta che ti manda un tweetquando ha finito lacqua, o il tostapane che suona unamusica diversa a seconda del tipo di pane che ci infili, o la giacca salvaciclisti con le frecceincorporate sul dorso o la maglietta che invia un messaggio al futuro pap quando nella pancia della

    futura mamma si sente un calcetto. (Riccardo Luna, 2013:36)

    Tutti sono liberi di utilizzare Arduino come meglio credono: la scheda un semplice pezzo di hardware con licenza libera su cui gira un softwareopen source . Solo il nome protetto, per il restofateci quello che volete(Massimo Banzi, founder ). Arduino statoinfatti rilasciato sotto licenza Creative Commons. Questo significa che chiunque al mond pu scaricarne lo schema delle componenti necessarie per poterlo costruire successivamente poter produrne cloni oppure progettarne versioni modificate.

    Il successo stato garantito dal basso corso, dalla semplicit di utilizzo e dalla proliferazione di documenti online prodotta grazie allampiacommunity che ha preso vitaintorno al progetto. Arduino oggi un progetto globale, principalmente prodotto in Italche dal 2005 al 2012 ha raggiunto circa un milione di unit vendute.

    20 https://interactionivrea.org/

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    3.3 Kickstarter

    Kickstarter 21 una piattaforma globale dicrowdfunding 22 , fondata nel 2009 daYancey Strickler, Charles Adler, Perry Chen. Il sito si propone di portare in vita progettcreativi. Hainfatti permesso a persone che avevano avuto unidea pronta da essererealizzata, di arrivare ad un risultato tangibile in pochi mesi, senza passare per la fase d prototipizzazione tramite ingegneri e anni di studio. Fantascienza? Nel maggio 2012, a tre anni dalla sua creazione, la piattaforma aveva lanciato circa 47.00 progetti. Pi del 40% di successo, totalizzando 175 milioni di dollari; 10.000 di ques progetti hanno raggiunto il loro obiettivo di raccolta, permettendo ai loro ideatori di ave

    un capitale iniziale di circa 60 milioni di dollari23

    . Tra questi progetti si trovano migliaia diimpronta makers (design, tecnologia, arte). Si pensi che solo nel 2011 circa 12.000 progetti sono riusciti a raccogliere 100 milioni di dollari24. Ma entrando pi nello specifico,cos realmente Kickstarter? Di seguito una breve spiegazione fornita dal blog di SaraDopp Culture Conductor 25 che si occupa di comunit virtuali:

    Gran parte della magia di Kickstarter sta semplicemente nel fatto di aver trasformato la raccolta fondin un gioco. E allora, ecco le sue regole:

    1. fissare una scadenza. Fate sapere alle gente che la campagna ha una durata limitata;2. fissare una cifra minima come obiettivo. Se non arriviamo a questa cifra, il progetto non avrabbastanza fondi per essere realizzato;3. rispettare la data di scadenza e la cifra minima. La campagna FINISCE quando deve finire e, se lacifra obiettivo non stata raggiunta, il progetto NON viene realizzato. ( questo laspetto in cui ilsito di Kickstarter risulta veramente efficace: gioca al poliziotto cattivo quando ci sono di mezzo leregole, mentre voi potete fare i buoni e cercare di coinvolgere la gente);4. predisporre diversi livelli di donazione e promettere alla gente differenti omaggi di ringraziamento per ognuno di essi;

    21 http://www.kickstarter.com22 Il crowdfunding (dall'inglesecrowd , folla e funding , finanziamento) o finanziamento collettivo in italiano, un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere glisforzi di persone e organizzazioni. una pratica di microfinanziamento dal basso che mobilita persone erisorse. Fonte:https://it.wikipedia.org/wiki/Crowdfunding23 http://www.bbc.com/news/technology-1753173624 http://www.kickstarter.com/blog/2011-the-stats25 http://cultureconductor.com/author/sarahdopp

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    5. lasciare che chi raccoglie i fondi mantenga pieno possesso del progetto. (Non investimento, sponsorizzazione. Sono prevendite. Generosit).

    Chiaramente tutto ci non privo di rischi. Non vi nessuna garanzia di effettivrealizzazione del prodotto n tantomeno del ritorno promesso. Non esiste alcun vincollegale, su questa piattaforma conta la fiducia, la trasparenza e il buon sensoKickstarter possiede molte potenzialit, risolvendo svariati problemi imprenditoriali: laziende appena nate hanno bisogno di fondi iniziali per avviare lattivit e pagare sviluppodel prodotto, attrezzi, componenti tutte cose che verranno rimborsate in un secondmomento.Con Kickstarter, i ricavi arrivano nel momento del bisogno, essendo lintera campagna un prevendita, eliminando cos gli eventualiventure capitalist e prestiti bancari. Un altroaspetto importante la creazione di una comunit che avviene intorno allo sviluppdellidea: oltre ad assicurarsi una possibile e reale futura clientela, dando vita ad una giuscommunity , sulla falsa riga dei social network la piattaforma offre infatti tutti glistrumenti necessari: blog, chat, forum, profili si incoraggia il senso di partecipazioneche permette al progetto di espandersi con una potenza inedita. Creando una community ha inoltre un marketing, R&S e ricerca di mercato gratuiti: infatti se un progetto no

    raggiunge la quota di capitale fissata, vi buona probabilit che il progetto non siappetibile e che sarebbe fallito in partenza una volta lanciato nel mercato. Aver ottenutuna simile informazione prima di dedicare anima e corpo allo sviluppo e creaziondellidea un vantaggio incredibile. Quello che mette a disposizione questo genere di piattaforma la possibilit di aiutare persone a realizzare i propri sogni. Infatti, grazie a Kickstarter, la forse pi grande barrieallingresso dellinnovazione delle piccole imprese presto abbattuta: il capitale d

    investimento iniziale, pagando in anticipo e accettando di ricevere il ritorno in un futur prossimo. Tramite Internet inoltre possibile trovare nuovi mercati potenziali, chaltrimenti sarebbe stato difficile e lungo trovare.

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    4. Prevedere il futuro

    4.1 Andamento del mercato

    Le dimensioni del mercato26 della stampa 3D sono ancora contenute (2,2 mld di dollari difatturato nel 2012 per il mercato primario materiali, sistemi e servizi con una crescitadel 28,5% rispetto allanno precedente), ma rilevante la crescita delle applicazioni di taapparecchio. Il mercato secondario composto da attrezzatura, stampi, modelli e prototipi la stima cresce, arrivando ad un valore di 4,1 mld di dollari nel 2014, crescendo a un tassannuale composto (CAGR) del 33,8% negli ultimi tre anni. Tuttavia, se si comparano tacifre con le dimensioni del mercato manifatturieri mondiale 11.600 mld di dollari (FMI) il valore della stampa 3d risulta quasi trascurabile. Ci detto, il trend del settore dato dtotale degli ultimi 25 anni del fatturato mondiale che ammonta a 25,4%, con una crescitdel 27,4% dal 2009 al 2012. In crescita anche il fatturato dei materiali impiegati in questtipo di manifattura: 422,6 mln di dollari nel 2012 29,2% in pi comparato al 2011 eaddirittura 495% in pi rispetto al 2001.

    27

    26 La fonte pi utilizzata questo ambito il Wohlers Report pubblicato ogni anno a partire dal 1995 dallaWohlers Associates Inc. I dati presentati si riferiscono al report datato 2013 e alcune cifre del report del 2014https://www.wohlersassociates.com/27 Immagini tratte da http://www.confindustriasi.it/fabbrica4.0/Cap4.pdf

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    Nel Report pubblicato dalla Wohlers Associates, sono presenti cifre relative a scenari dcrecita possibili del settore in particolare il fatturato dovrebbe toccare i 6 mld di dollari n

    2016, 12,8 mld nel 2018 e superare i 21 nel 2021.Per ci che concerne le localit e le aziende di produzione di stampa 3D si rileva che n2012 le imprese per uso industriale erano 33, di cui 16 in Europa, 7 in Cina, 5 negli States2 in Giappone. Le aziende pi importanti del settore a livello globale sono: Stratasys, 3Systems (gi citate nel capitolo 1), Arcam, Eos, ExOne, Envisiontec, Renishaw e BejiinTiertime. Le prime due possiedono fatturati annui simili, con stime di circa 350 mln ddollari (2012).Passando alle localit si rileva che gli Stati Uniti dominano con il 38% di stampantinstallate, seguiti dal Giappone (9,7%), dalla Germania (9,4%) e dalla Cina (8,7%) Italiasi aggiudica un 3,8% dimostrando che vi interesse per questo settore. Importante analizzare anche il mercato della manifattura additiva per uso non industriale, che presenun aumento delle vendite del 46,3%, ma niente in confronto al picco di quando le stampansono state introdotte nel mercato (+346%).Prometeia28 quantifica in 16 miliardi il valore dellimpatto della tecnologia 3D sul fatturatodei 29 microsettori manifatturieri sui quali ha effettuato una simulazione.

    28 http://www.prometeia.it/

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    Decidere se investire o non investire nel settore della manifattura additiva difficile. sentimenti riguardanti il settore sono contrastanti e come spesso accade, bisogna analizza

    sia i pro, sia i contro che a volte combaciano.Osservando il fatturato dellazienda pi importante del settore quotata alla borsa di NewYork (3D Systems) si nota che le azioni nel 2013 erano cresciute del 143,37% e lcapitalizzazione in borsa passata da 1,2 mld di dollari a 3,4. Landamento complessiv della 3D System unito a quello della Stratasys e dellazienda Proto Labs (i tre giganti delsettore), mostra un tasso di crescita del 107,92%. Dow Jones cresciuto del 6,92%29.Tuttavia se si vuole investire nei giganti del settore bisogna prendere in considerazionfattori come: laumento della competizione, soprattutto nel momento in cui i brevettscadranno; sviluppo di stampanti pi efficienti da parte di altri; le svariate acquisizioni ch3D System sta compiendo e che sembrano attualmente nuocere ai suoi guadagni.

    4.2 Settori che utilizzano stampante 3D

    I settori che maggiormente fanno uso della stampante 3D sono: architettura, design

    ingegneria, medicale e moda. Per ognuno di questi settori, ecco di seguito selezionati alcu progetti interessanti, che mettono in lucelenorme potenzialit di questa tecnologia.

    Architettura : in questo ambitolutilizzo della stampante 3Dsi sta indirizzandoletteralmente verso la stampa di case. Una societ olandese Cybe Additive Industries30 sta sviluppando materiali in grado di abbattere i costi, senza per trascurare lecaratteristiche che richiedono le costruzioni tradizionali (robustezza, isolamento). Lamacchina Proto R 2DP, ad esempio, presenta un braccio robotico che si muove in ogn

    direzione. Essa pu estrudere cemento fino a 175 millimetri al secondo. Le stampanti 3D questo settore producono solamente pareti tramite stratificazione. La Cybe AdditivIndustries ha provato a cimentarsi nella produzione di oggetti pi complicati per ci chconcerne la struttura: sono state stampate due sedie, di cui la seconda, tramite un rinforz

    29 Fonte: Centro Studi Il Sole 24 Ore30 http://www.cybe.eu

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    metallico ha dato buoni risultati di staticit e robustezza.

    Ad Amsterdam prevista invece la costruzione di un ponte in metallo tramite un robot chstampa in 3D. Il progetto partito dalla startup olandese MX3D31 che sta sviluppando prototipi di stampa in materiali metallici. La cosa interessante che il ponte verr costruisenza alcuna struttura di sostegno. La costruzione prevista per il 2017.

    Spostandosi in Cina, possibile trovare la prima villa stampata in 3D. Qui si stasperimentando molto nel settore architettonico e laziendaWinsun Decoration DesignEngineering32 ha costruito una villa di 1100mq stampandone ogni parte: dalla strutturaallarredo. In questo modo si abbassano i costidel cantiere e si riducono nettamente gliscarti, viaggiando verso unarchitettura pi sostenibile (circa 140.000 contro il milione ieuro che sarebbe servito se si fossero usate le tecniche tradizionali). La stessa azienda lartefice di un progetto straordinario in cui sono riusciti a stampare dieci case inventiquattrore.

    Figura 3 Villa costruita con stampanti 3D in Cina

    31 http:// mx3d.com/32 www.yhbm.com/

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    Design : Jonathan Brand33, un ragazzo newyorkese con la passione per le moto, riuscito a stampare in scala 1:1 una bellissima replica di una moto depoca precisamente

    un Honda CB500 del 1972.

    Figura 4 Replica di moto Honda CB500 del 1972 creata con stampante 3D

    Sempre in Cina stato stampato in 3D il primo climatizzatore, disegnato in Italia dal teamdi Co-de-iT34 e prodotto da Haier Group35, multinazionale Cinese. Esposto alla fieraAppliance & Electronic World Expo 2015 a Shangai, il climatizzatore presenta lacaratteristica di poter avere il design customizzato a seconda dei desideri del cliente, che pu scegliere anche dove disporre il display LCD.

    Ingegneria : in Giappone, Yuichiro Takeuchi36

    ha sviluppato un progetto dal nomePrintable Gardens, letteralmente giardini stampabili. Linformatico della SonyComputer riuscito ad estrudere uno strato di nutrienti per le pianti e dei semi in modo d

    33 http://www.jonathanbrand.com/34 http://www.haier.net35 http://www.co-de-it.com/ 36 http://www.tinylab.me/

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    poter stampare giardini apparentemente di svariate misure e forme. Yuichiro ha pensato costruire giardini da posizionare sui tetti, infatti come ha dichiarato di seguito:

    Qui in Giappone amiamo le lucciole (hanno un particolare significato culturale), ma potendo prosperare solo in incontaminati ambienti, non le vediamo nella densa Tokyo.

    Spero che, installando un buon numero di giardini stampati in 3D sui tetti, per tutta Tokyo,

    un giorno si possa riportare le lucciole nel mio quartiere .

    Figura 5 Stampante 3D che produce piccolo un piccolo pezzo di giardino

    Un altro progetto con sede in Alabama, ha come fine quello di creare una stampante 3D chstampi metallo low-cost, in modo da diventare disponibile anche a coloro con scarse risorseconomiche.La protagonista di questidea la start-up Weld 3D37 che stima un prezzo di5000$ per le future stampanti.

    Medicale : in questo settore che luso della stampante 3D sta dando i risultati pisbalorditivi. Invece di utilizzare materiali termoplastici, si utilizzano cellule vive in matric biologica che creano tessuti vitali.

    37 http://www.weld3d.com/

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    Ad esempio il dottor Daniel Thomas, ricercatore presso il College of Engineerings WelsCentre for Printing and Coating38, sta sviluppando due apparecchiature con tecnologia

    additiva Alpha e Omega per poter costruire tessuti contenenti materiale biologicamenteattivo. Lazienda di produzione di queste macchine la 3Dynamic Systems Ltd, ed materiali usati sono a base di cellule staminali. La stampante Alpha svolge come funzionquella di stampare tessuto osseo con tecnica di estrusione; la stampante Omega invecstampa tessuto molle eterogeneo (muscoli, pelle). Il fine di tale ricerca quello di potestampare tessuti quali vasi sanguigni, fibre nervose, tessuto cardiaco Le caratteristiche per la stampa sono date tramite TAC, modellazione 3D e scanner 3D. La potenza di untecnologia simile afferma il dottor Thomas risiede nel fatto di poter probabilmente in unfuturo stampare tessuti su misura sostituendoli direttamente sul corpo.

    Grazie al progetto PrintAlive 3D39 primo premio al concorso internazionale di progettazione ingegneristica James Dyson Award stato possibile stampare pelleartificiale con tecnica di estrusione. Arianna McAllister e Lian Lung ricercatori pressolUniversit di Toronto sono i protagonisti di tale progetto, che risulta ecosostenibile e permetterebbe di risolvere problemi gravi come ustioni. Per ora in fase sperimentale sanimali.

    Sar inoltre possibile stamparsi protesi per un prezzo inferiore ai 50 euro, contro 10.000/25.000 necessari propri delle tecniche tradizionali. Il progetto partito dallOpeBioMedical Initiative40 organizzazione no-profit che si occupa della produzione ditecnologie biomediche, a basso corso,open source e create con stampanti 3D.

    Moda : Jenny Wu41, architetto di fama mondiale ha lanciato nel dicembre del 2014la sua prima collezione di gioielli stampati 3D. Il nome della collezione LACE, e present25 pezzi quali collane, anelli e bracciali. Ad esempio la collana Tangens in tessuto nylo per un prezzo pari a 850 dollari. In questo ambito, la stampa 3D permette di crear

    38 http://www.wcpcswansea.com/39 http://www.jamesdysonaward.org/projects/printalive-bioprinter/40 http:// www.openbiomedical.org/41 http://www.jennywulace.com/

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    accessori in poco tempo (qualche ora), invece di mesi sfruttando varie tecniche d progettazione molto interessanti.

    Figura 6 Preview della collezione di gioielli LACE dellarchitetto Jenny Wu

    Bradley Rothengerg42, architetto newyorkese, collaborando con Latie Gallagher e KatyaLenovich, durante la New York Fashion Week dello scorso anno, ha creato degli abitstampati 3D che hanno riscosso molto successo. riuscito a trasformare lelastomero e poliuretano termoplastico in materiali effettivamente indossabili, e in un futuro spera d poter creare abiti che si adattino al corpo delle persone in modo da poterli stampareondemand e su misura.

    Anche giganti dellindustria come Karl Lagerfeld stilista e direttore creativo di Chanel si sono cimentati nella stampa 3D in campo moda. A luglio 2015, durante la fashion weekParigi, ha mostrato una versione futuristica del classico tailleur Chanel, le cui spallinsquadrate erano proprio stampate in 3D.

    42 http://www.bradleyrothenberg.com/

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    4.3 Il futuro

    Si provi a pensare ad un futuro pervaso dalle stampanti 3D. Innanzitutto si pu ipotizzarun grande intervento da parte delle multinazionali, che assimilando i principi deimakers , proveranno arendere les perienza di consumo interattiva, dando la possibilit alle personedi avere unesperienza di customizzazione definitiva (Pietro Raitano, 2014:17) tramisistemi integrati. Ad esempio Barilla si sta gi muovendo per far s che i consumato possano stampare la pasta a casa propria, tramite una stampante 3D, a partire da un kfornito dallazienda43. Anche Coca-Cola ha fatto simili dichiarazioni.Inoltre, quando la tecnologia diventer parte della quotidianit ed entrer nelle case del

    persone, ognuno sar in grado si stampare pressoch ci che desidera. Per quanto tutquesto possa sembrare fantastico, bisogna pensare anche al fatto che, oltre a stamparoggetti utili di qualsiasi genere, si potrebbero stampare anche droghe ed armi. Verrannmessi metal detector ad ogni angolo della strada?Oltre che alla produzione domestica, pi verosimile potrebbe essere la nascita di centri stampa ad alta competenza: hai bisogno di un computer nuovo? Ti rechi nei centrspecializzati e te lo stampano senza passare ad esempio per la Cina. Per quanto riguarda istituzioni, anchesse avranno un ruolo preponderante nello sviluppo della stampa 3DSpesso le iniziative sono infatti finanziate dalle istituzioni (ad esempio i FabLab del MITUn ulteriore passo si potrebbe compiere in ambito economico e progetti nati su piattaformdi crowdfunding come Kickstarter diventerebbero un reale investimento nella societcoinvolta, con divisione delle quote e partecipazione diretta allidea al posto di unsemplice donazione.Se quanto appena descritto vi sembra grandioso, vi per un altro aspetto assai pinegativo: laumento della disoccupazione dovuta alla crescente automazione del lavoro.

    43 http://www.repubblica.it/tecnologia/prodotti/2015/04/27/news/pasta_3d-112995681/

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    Conclusione

    Abbracciare la nuova tecnologia delle stampanti 3D, e tutto ci che ne deriva: dallfilosofia open source , alla sostenibilit, ad un ritorno alla manualit e alla produzionelocale, significa diventare autori e non spettatori di una probabile rivoluzione industrialInoltre, per ci che concerne lItalia, si pu ritenere che le soluzioni derivanti dalmovimentomaker , con la riallocazione della produzione sul territorio nazionale e losviluppo di un artigianato 2.0, possano essere un ottimo motore di crescita e possibilspinta per la soluzione alla crisi industriale italiana.Infatti il cuore delleconomia italianarisiede nelle piccole e medie imprese, nei distretti industriali circa 200 in tutto il territorio

    italiano.Il nuovo modello economico, derivante dallascesa delle stampanti 3D, permetterebbe diadattarsi perfettamente a questo tipo di realt, per cui lartigianato ha sempre rappresentatola forza e il tratto distintivo della cultura e delleconomia italiana. I principi che muovonoquesta rivoluzione tecnologica, e il futuro che ci aspetta sono incoraggianti.Il passaggio dai bit agli atomi potrebbe segnare la finedi unera improntataallamassificazione industriale e sociale e limitare la concentrazione di ingenti capitali nellmani di pochi.Si potr dare inizio ad una nuova epoca, segnata dalla cooperazione, dalla partecipazionda una visione umanizzata del lavoro, che si dispiega in una struttura distribuita e non pverticistica.Questa rivoluzione, per, oltre ad essere industriale anche sociale. Le istituzioni e chi dcompetenza devono prendere atto delle mutazioni profonde che essa comporterebbe, arrivare a soluzioni che possano garantire un futuro pervaso da stampanti 3D sostenibile ogni ambito della societ.

    Questa tecnologia infatti, per quanto incredibile possa essere, potrebbe portare ad uaumento esponenziale della disoccupazione, come gi anticipato alla fine del capitolo 4.

    Se lattuale tendenza continuasse e verosimilmente non pu che accelerare, con una sostituzionetecnologica sempre pi efficiente si stima che loccupazione manifatturiera mondiale diminuir dai163 milioni di lavoratori attuali a pochi milioni entro il 2040, eliminando a livello globale la maggior

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    parte dei posti di lavoro44. [] Cos come lera industriale ha posto fine al lavoro coatto, molto probabilmente lera collaborativa vedr il tramonto delle attivit salariate di massa. [] LOttocentoe il Novecento sono stati caratterizzati da una massa di operai che gestivano macchine utensili, il

    ventunesimo secolo sar caratterizzato da forze di lavoro minime, professionalizzate e altamentequalificate, che programmeranno e controlleranno sistemi tecnologici intelligenti. Tutto questo ciimpone la domanda di come sar possibile nel prossimo futuro tenere occupate centinaia di milioni d persone. (Jeremy Rifkin, 2011:297, 299)

    Inoltre per chi ha una visione romantica del lavoro, questa continua automazione meccanizzazione del lavoro invaderebbe pratiche e settori di nicchia tra cui appuntolartigianato che si erano salvati dalle ondate precedenti di industrializzazione.

    Concludendo posso certamente affermare che al di l della valutazione degli elemen positivi e negativi di una tale trasformazione industriale, questa appare ineluttabile, comfurono nel passato le rivoluzioni conseguenti a innovazioni tecnologiche.Il compito delle istituzioni informarsi ed informare. Non assistere passivamente acambiamento in corso, ma diventarne parte attiva e governare il cambiamento, al fine d permettere alle persone che verranno escluse inevitabilmente dal mondo del lavoro, cocome lo consociamo oggi, di poter trovare una nuova collocazione dignitosa nella societrisorse sufficienti a garantirne il sostentamento.

    Fino a pochissimo tempo fa queste nuove opportunit economiche hanno riscosso solo un modestointeresse da parte dellopinione pubblica e degli investitori. Questo perch noi esseri umani viviamodi storie, e le storie parlano sempre di relazioni e interazioni fra personaggi. Cos come una parola dasola non racconta una storia, singole tecnologie, linee di prodotti e servizi non creano una nuovanarrazione economica. Solo quando scopriamo il modo in cui tutte queste componenti si connettonofra loro e creano un nuovo dialogo economico, le teste cominciano a girarsi. Ed quello che stainiziando ad accadere, grazie ai visionari della Terza Rivoluzione Industriale che stanno scrivendo,insieme, i primi capitoli della nuova stor ia delleconomia globale.(Jeremy Rifkin, 2011:161)

    44 J.G Carson, US Weekly Economic Update, 24 ottobre 2003, cit; Id., US Weekly Economic Update, 10ottobre 2003; cit.

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    Bibliografia

    D. GAUNTLETT, S. MICELLI, La societ dei makers: La creativit dal fai da te al Web2.0 (I grilli) , Venezia, Marsilio Editori, 2013

    C. ANDERSON, Makers. Il ritorno dei produttori. Per una nuova rivoluzione industriale,Milano, Rizzoli, 2013

    R. LUNA,Cambiamo tutto! La rivoluzione degli innovatori, Bari, Laterza, 2013

    S. MICELLI, Futuro artigiano , Venezia, Marsilio Editori, 2014

    J. RIFKIN, La terza rivoluzione industriale , Milano, Oscar Mondadori, 2012

    Maker A-Z. Arduino, stampanti 3D, FabLab: la rivoluzione degli artigiani digitali per una

    tecnologia democratica , Milano, Altra Economia, 2014

    Makers in Italia. Il design nellautoproduzione , C. Castelli, M.C. Hamel, M. Corrado (acura di) MiMa Edizioni, 2014

    ARVIDSSON, A. DELFANTI, Introduzione ai media digitali, Bologna, il Mulino, 2013

    BOCCARDI A., MARZI G., ZOLLO L., CIAPPEI C., PELLEGRINI M.,Gli effetti dellaStampa 3D sulla compet itivit aziendale. Il caso delle imprese orafe del distretto di rezzo,XXVI Convegno annuale di Sinergie, 13-14 novembre 2014http://www.sinergiejournal.it/rivista/index.php/XXVI/article/viewFile/958/733

    LUCARELLI E., POTTI G., PAOLAZZI L., BELTRAMETTI L. E GASPARRE A., PERISSICH L., Fabbrica 4.0, il Sole 24h, 19 marzo 2015http://www.assosoftware.it/attachments/article/721/Fabbrica40.pdf

    GERSHENFELD N., How to Make Almost Anything - The Digital Fabrication Revolution,novembre/dicembre 2012 http://cba.mit.edu/docs/papers/12.09.FA.pdf

    http://www.sinergiejournal.it/rivista/index.php/XXVI/article/viewFile/958/733http://www.assosoftware.it/attachments/article/721/Fabbrica40.pdfhttp://cba.mit.edu/docs/papers/12.09.FA.pdfhttp://cba.mit.edu/docs/papers/12.09.FA.pdfhttp://www.assosoftware.it/attachments/article/721/Fabbrica40.pdfhttp://www.sinergiejournal.it/rivista/index.php/XXVI/article/viewFile/958/733
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    Siti web consultati:

    J. Rifkin, The Third Industrial Revolution, http://www.thethirdindustrialrevolution.com

    Stampanti 3D, http://3dprinting.com/

    Stampanti 3D, http://www.stampa3d-forum.it/

    Arduino, http://www.arduino.cc

    Maker Faire Roma, http://www.makerfairerome.eu/

    Portale wiki dei FabLab, http://wiki.fablab.is/wiki/

    Open source, http://opensource.org

    Start up database, https://www.crunchbase.com

    http://www.thethirdindustrialrevolution.com/http://3dprinting.com/http://www.stampa3d-forum.it/http://www.arduino.cc/http://www.makerfairerome.eu/http://wiki.fablab.is/wiki/http://opensource.org/https://www.crunchbase.com/https://www.crunchbase.com/http://opensource.org/http://wiki.fablab.is/wiki/http://www.makerfairerome.eu/http://www.arduino.cc/http://www.stampa3d-forum.it/http://3dprinting.com/http://www.thethirdindustrialrevolution.com/
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    Appendice

    The Maker Bill of Rights

    If you cant open it, you dont own it

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    Maker Movement Manifesto

    MAKE

    Making is fundamental to what it means to be human. We must make, create, and expreourselves to feel whole. There is something unique about making physical things. Thesthings are like little pieces of us and seem to embody portions of our souls.

    SHARE

    Sharing what you have made and what you know about making with others is the metho by which a makers feeling of wholeness is achieved. You cannot make and not share.

    GIVE

    There are few things more selfless and satisfying than giving away something you havmade. The act of making puts a small piece of you in the object. Giving that to someonelse is like giving someone a small piece of yourself. Such things are often the moscherished items we possess.

    LEARN

    You must learn to make. You must always seek to learn more about your making. You ma become a journeyman or mas- ter craftsman, but you will still learn, want to learn, and pu

    yourself to learn new techniques, materials, and processes. Building a lifelong learning paensures a rich and reward- ing making life and, importantly, enables one to share.

    TOOL UP

    You must have access to the right tools for the project at hand. Invest in and develop locaaccess to the tools you need to do the making you want to do. The tools of making havnever been cheaper, easier to use, or more powerful.

    PLAY

    Be playful with what you are making, and you will be sur- prised, excited, and proud owhat you discover.

    PARTICIPATE

    Join the Maker Movement and reach out to those around you who are discovering the joof making. Hold seminars, parties, events, maker days, fairs, expos, classes, and din- ne

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    with and for the other makers in your community.

    SUPPORT

    This is a movement, and it requires emotional, intellectual, financial, political, andinstitutional support. The best hope for improving the world is us, and we are responsibfor making a better future.

    CHANGE

    Embrace the change that will naturally occur as you go through your maker journey. Sincmaking is fundamental to what it means to be human, you will become a more com- pletversion of you as you make.

    In the spirit of making, I strongly suggest that you take this manifesto, make changes to it,and make it your own. That is the point of making. (Scritto da Mark Hatch, CEO diTechshop)

    Craftifesto

    Scritto da Amy Clarton e Cinnamon Cooper, fondatrici del DTY Trunk show, eventoannuale di artigianato con sede a Chicago.

    Craftifesto: Il potere nelle tue mani!

    Noi crediamo che:

    lartigianato potente. Vogliamo mostrare la profondit e lampiezza del mondo degliartigiani. Qualunque cosa tu voglia, puoi probabilmente ottenerla da qualcuno nella tucomunit.

    Lartigianato personale. Sapere che una cosa stata fatta a mano, da qualcuno a cuiimporta che ti piaccia, rende quelloggetto molto pi godibile.

    Lartigianato politico. Stiamo cercando di cambiare il mondo. Vogliamo che ciascuno dinoi riconsideri la cultura delle multinazionali e del consumismo.

    Lartigianato possibile. Tutti posiamo creare qualcosa!

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    Figura 7 Craftifesto in lingua originale

    Le 11 regole del garage

    (dal blog di FabLab Milano - http://www.fablabmilano.it)

    Il potentissimo documento che qui riproponiamo una specie di preghiera laica chedovremmo recitare [] pima di iniziare a lavorare []. stato stilato e affisso alla portadel loro garage da Bill Hewlett e David Packard, giovanissimi e fondatori di quella cheoggi nota come HP. Quel garage del 1939 era la loro azienda e proprio da l nata

    http://www.fablabmilano.it/http://www.fablabmilano.it/
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    quella che oggi chiamiamo Silicon Vall ey. Bill e David avevano solo ventanni e questoloro documento [] un monito a fare meglio ogni giorno.

    1 Convinciti che puoi cambiare il mondo2 Lavora velocemente, tieni gli attrezzi sempre a portata di mano

    3 Sappi quando lavorare da solo e quando lavorare in gruppo

    4 Condividi strumenti e idee: abbi fiducia nei tuoi colleghi

    5 Niente politica, niente burocrazia (sono ridicoli in un garage)

    6 Solo il cliente definisce un lavoro ben fatto

    7 Le idee radicali non sono idee cattive

    8 Inventa modi diversi di lavorare

    9 Fai un progresso ogni giorno

    10 Sii convinto che insieme si pu fare qualsiasi cosa

    What is a FabLab?

    https://youtu.be/EAh5gJ3zbcM

    10 migliori progetti fondati su Kickstarter secondo Wired:

    http://www.wired.it/gadget/accessori/2014/11/17/i-10-migliori-progetti-kickstarter/

    Progetti futuri targati stampa 3D:

    http://makezine.com/projects/

    http://makerfairerome.eu/tag/progetti

    https://youtu.be/EAh5gJ3zbcMhttp://www.wired.it/gadget/accessori/2014/11/17/i-10-migliori-progetti-kickstarter/http://makezine.com/projects/http://makerfairerome.eu/tag/progettihttp://makerfairerome.eu/tag/progettihttp://makezine.com/projects/http://www.wired.it/gadget/accessori/2014/11/17/i-10-migliori-progetti-kickstarter/https://youtu.be/EAh5gJ3zbcM
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    Figura 8 Un altro flyer delle Maker Faire