Terzo settore - Comune di Pistoia - Home Page · 4 5 Indice • Premessa • Ringraziamenti •...

32
Terzo settore a cura di Paolo Becattini e Luca Gori La riforma che vorremmo.

Transcript of Terzo settore - Comune di Pistoia - Home Page · 4 5 Indice • Premessa • Ringraziamenti •...

1

Terzosettore

a cura di Paolo Becattini e Luca Gori

La riformache vorremmo.

2 3

Terzo settore

a cura di Paolo Becattini e Luca Gori

La riforma che vorremmo.

ATTI DEL CONVEGNO DEL 15 MAGGIO 2015 - PISTOIA

4 5

Indice

• Premessa• Ringraziamenti • Comune di Pistoia – Saluti, Daniela Belliti, Vicesindaco di Pistoia.• Comitato organizzatore - Saluti, Luca Gori - Fondazione Maria Assunta in Cielo

(MAiC) Onlus.• VersounadefinizionedelTerzoSettore-Prof.PierluigiConsorti-Universitàdi

Pisa.• DallariformadelcodicecivilealCodicedelTerzosettore-Prof.ssaElenaVivaldi-

Scuola Superiore Sant’Anna – Pisa.• Terzo settore e Fondazioni ex bancarie: quale rapporto? - Dott. Giorgio Righetti

- ACRI - Terzo settore e Fondazioni ex bancarie: quale rapporto? - Dott. Giorgio Righetti - ACRI.

• IlrapportofraentepubblicoeTerzosettore:programmazione,affidamentoevalu-tazionedeiservizi-Dott.ssaChiaraPierotti-ComunediPistoia

• Gliaspettifiscalidellariforma-Prof.AdrianoPropersi-UniversitàCattolicadelSacro Cuore – Milano.

• “Spigolature”fiscaliapropositodellariformadelTerzosettore-Rag.PaoloBecat-tini - ODCEC – Pistoia.

• Spunticonclusivi:lariformachevorremmo.-Prof.GregorioArena-UniversitàdiTrento–PresidenteLABSUS.

............................................................................................................................................. p.9 ................................................................................................................................... p.11

........................................... p.13

..................................................................................................................................... p.17

....................................................................................................................................................... p.21

................................................................................................ p.29

................................................................................................................................. p.33

....................................................................................................................... p.49

.................................................................................................................... p.55

.......................................................................................................... p.61

............................................... p.41

6 7

PREMESSA

Abbiamoattesoqualchemese,dopoilconvegnodiPistoiadel15maggio2015,perraccogliereimate-rialidapartedeirelatori(congliinevitabiliritardi)maanche,esoprattutto,pervederesel’accelerazio-nepromessadalGovernoperl’esamedeldisegnodileggealSenatoavrebbeavutounqualcheesito.Intalcaso,avremmodovutoevolutocreareunanuovaoccasionediconfrontosultestoapprovatodalSenatoepresumibilmente,destinatoadessereapprovatodallaCameradeideputatiinviadefinitiva.Cosìnonèstato.AlSenato,infatti,laICommissione–Affaricostituzionalistaancoraesaminandoinsedereferenteildisegnodilegge(A.S.1870).Sipreannunciaunesamedifficilepoiché,alterminedellapresentazionedegli emendamenti, il relatoredelprovvedimentonehadepositatiunnumeroconsiderevole,destinatiariscrivere,inpartisalienti, ildisegnodi legge.Sipreannuncia,quindi,unitercomplessochevedràlaCameradeideputatinuovamentechiamataadesprimersisultestoinunainevitabilenavette.Rimanequindiperfettamenteattualeiltitolocheavevamodatoalconvegno:“Lariformachevorremmo”.Iltempodelleproposteedelleatteseèancoraaperto.Nelfrattempo–comespessoaccadenelnostroPaese–ilGovernosiaffidaadaltristrumentiperper-seguire,almenoinparte,gliobiettivicontenutineldisegnodilegge.Nellaleggedistabilitàperil2016,l’art.1,commi376ss.introduceladisciplinadella«societàbenefit»qualenuovafiguradisocietàche«nell’eserciziodiunaattivitàeconomica,oltrealloscopodidividernegliutili,perseguonounaopiùfinalitàdibeneficiocomuneeoperanoinmodoresponsabile,sostenibileetrasparenteneiconfrontidipersone,comunità,territorieambiente,beniedattivitàculturaliesociali,entieas-sociazioni ed altri portatori di interesse». Neemerge,ancoraunvolta,undisegnocomplessivamentedisorganicoeframmentariocheavràbiso-gno,nelprossimofuturo,dinuoveoccasionidiapprofondimentoedistudio.Speriamononall’insegnadell’immancabilesottotitolocheaccompagnatuttiiconvegnisulleriformein Italia: un’occasione persa.

8 9

Ringraziamenti

E’doverosoringraziarela“rete”dicollaborazionichesiècreataintornoaquestainiziativa:l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Pistoia, che è stato l’incubatore di questainiziativa;inparticolarelacommissioneentinonprofitdell’ordinechesicontraddistingueperimpegnoedapprofondimento,laFondazioneCassadiRisparmiodiPistoiaePescia,nellapersonadelPresidente,prof.IvanoPaci,perilsuocontributo,ancheculturale,fondamentaleallariuscitadell’e-vento;laCassadiRisparmiodiPistoiaedellaLucchesia,chehaconfermatol’attenzioneperilTerzosettorediquestoterritorio;l’AVISregionalechehacontribuito,fral’altro,fornendoilmaterialeperipartecipantialconvegno;laFondazionedelleBanchediPistoiaeVignole-MontagnaPistoieseperilsostegnoeconomico;laFondazioneMAiCOnlus–MariaAssuntainCieloOnlusperilsupportoeconomicoedorganizzativochehadato;unringraziamentoanchealdott.FrancescoInnocentiperl’impegnonell’organizzazionedell’evento.Unringraziamentovaanchealdott.NicolaRugantichehadatolagenerosadisponibilitàaparteci-pare,comemoderatore,allatavolarotonda,dandoilsuocontributodiesperienzaedipassionetcivile.

10 11

Comune di Pistoia – Saluti Daniela BellitiVicesindaco di Pistoia

Portovolentieriilsalutodell’AmministrazioneComunalediPistoia,doverosoperchéilconvegnocheoggi ospitiamo nella Sala Maggiore del Palazzo Comunale è di grande importanza per noi e per tutta lanostracomunità.Perquestoringraziamogliorganizzatori,l’OrdinedeiDottoriCommercialistidiPistoia,elaFondazioneMAiCOnlus,chehannopropostounariflessionealtaeimpegnatasultemaoggettodelconfronto.LariformadelTerzoSettoreèunobiettivodamoltotempoattesonelpaese,perchéilTerzoSettoresvolgestoricamenteunruoloassairilevantenell’economiasocialedeinostriterritori,occupandoquellospazio tra istituzionipubblicheemercatofinalizzatoaprodurrebenieservizichecontribuisconoadalimentareiltessutoconnettivoelacoesionedellasocietà.Lariformastasviluppandoilsuoiterdidiscussione.IlsuotestoègiàstatoapprovatoallaCamera,einquestomomentoèall’esamedellaCommissioneAffariCostituzionalidelSenato.Quindisiamoden-trounprocessoapertodidiscussionechepuòmodificare,enoiciauguriamo,anchemigliorareiltestoproposto,laddovecenesiabisogno.Perchédaunapartesonopresentielementidisicurointeresse,ecapacidirafforzareequalificareilTerzoSettoreinquantopartefondamentaledelnostroWelfare;dall’altratuttaviasirilevanoanchepuntipiùcritici,suiqualimeritasviluppareunapprofondimento.Quelloinfattichenonvaperduto,inunprocessonecessariodiriforma,èlospiritooriginariodelTer-zoSettorechesigeneradentrolaculturadellasolidarietàedellafratellanzatraumani.Quellaculturadellasolidarietàprofondamenteradicatanellanostracittà,chehafattosì,appunto,cheaPistoiailTerzoSettoresiabenpresente,diffusoecapacediunrapportovirtuosoefecondocontutteleistitu-zioni,econl’AmministrazioneComunaleinparticolare.Unrapportofecondochefasìcheriusciamoinsieme, in formaintegrataecoordinata,a fornireservizimiglioriadunacomunitàcheèriccadicapacità,maancheattraversatadanuovienumerosibisogni.Perquestomotivonoisiamointeressatialladiscussionechesisvolgeràoggi,annunciandofindasubitolanostraintenzionedicontribuireulteriormenteaimomentidiriflessioneediapprofondimentoan-cheattraversonuoveoccasionipromossedirettamente.NonèuncasocheoggièpresenteepartecipaailavoriilServiziodellePoliticheSocialidelComunediPistoia,chetestimonieràdelrapportoimpor-tantecheabbiamoconilTerzoSettore,mainterloquiràanchecircalericadutechequestariformapotràaveresulnostroterritorio.PistoiapuòcandidarsiadiventareunveroepropriolaboratoriodiideeediazioniperrendereilTerzoSettoresemprepiùmodernoedefficace,qualificatoerispondenteaibisogni.Lanostracittàhaavutoil riconoscimento di Social Business City, il progetto ideato dal premio Nobel per la pace Mohammed Yunus,ospitediPistoianellaoccasionedellasuapresentazione;esistequindiunterrenofertileperl’impresasociale,orientatainprimoluogoversolegenerazionipiùgiovani,cherappresentaunpuntodiriferimentoperlaricercadellacostruzionediunWelfarediComunità,apertoetuttavialocalmenteradicato.QuestaèunadellesfidepiùambizioseperlanostraAmministrazioneComunale,chehasceltodiunireinunostessoserviziolepolitichesocialielepolitichedisviluppoeconomico,intendendoconciòprefigurareunwelfarechesiproiettaoltreladimensione,imprescindibileedineliminabiledell’assi-

12 13

stenza,versol’emancipazioneel’autonomiasocialedituttiediciascuno.Inostriservizi,daicontributidisostegnoalreddito,agliinterventisulledisabilità,all’assistenzadeiminoricondisagio,finoallepo-liticheperlacasa,devonosemprepiùorientarsiversolacostruzionedipariopportunità,facendolevasullecapacitàdiognunocomerisorsaprincipaledirispostaaibisogniditutti.InquestaprospettivalacollaborazioneconilTerzoSettorerappresentainséunpezzofondamentalediunprogettocheabbiamochiamato“Pistoiacittàdi tutti”. Il terzopilastronellacostruzionedelnostrowelfaredicomunitàèrappresentatodallaSocietàdellaSalute,ilconsorziodiistituzioniapertoallapartecipazionediassociazioni,chedovràgarantire l’alta integrazione tra socialee sanitario,edovràquindisvilupparequellasanitàterritorialechefinquièstatamarginalenell’organizzazionedeiservizidellasalute,eppureèstrategicaperrenderesostenibilelariformainattoanchenellasanitàtoscana.Questoèdunqueunmomentodecisivoperdiscutereancheunattolegislativochenonriguardasol-tanto“gliaddettiailavori”,mainteressaicittadininellorodirittoadunabuonaqualitàdellavitanellacomunitàcuiappartengono.Inconclusionedelmiointervento,vogliosvolgereun’ultimaconsiderazionedinaturapiùgenerale.Ladiscussionedella riforma stagiustamentedentro laCommissioneAffariCostituzionali,perché,comedicevoall’inizio,laleggechedisciplineràilTerzoSettoredeveispirarsi,erimanerestrettamentecoerenteall’impianto incardinato suiprincipi fondamentalidellaCostituzione repubblicana,quellienunciatinell’articolo3,maanchenegliarticolicherichiamanoallasolidarietà,almutualismo,alcooperativismocometessutofondamentaledicostruzioneericostruzionedelnostrolegamesociale,delnostroterritorioedelnostropaese.Inunmomentocomequestovalorizzarequestiaspetti,chesonocontenutinellanostraCostituzione,rappresentaunimpegnoimportanteperchépuòconsentiredicrescereesuperarelacrisieconomicaesociale,maanchecivileemorale,checihaaccompagnatoin questi ultimi anni. Ringraziodinuovogliorganizzatorieipartecipanti,esalutoiRelatori,importantieprestigiosi,chehannovolutoesserepresentieconiqualivogliamostabilire,findaoggi,unrapportoproficuo.Buonlavoroatutti!

14 15

Comitato organizzatore - SalutiLuca GoriFondazione Maria Assunta in Cielo (MAiC) Onlus

L’iniziativadelGovernodiaprireprimaunaconsultazionepubblicaepoidipresentarealleCamereundisegnodileggediriformadelTerzosettore(anchesel’oggettoèmoltopiùampio:Terzosettore,impresasociale,serviziocivile)hasegnatola“ripresa”,nelnostroPaese,diundibattitoaccesoeser-ratosull’identitàdelTerzosettore.Adoggi,inassenzadiunadefinizionenormativa–dobbiamodirlo–ilmaggioresforzopercomprendereseunenteounaattivitàfossericonducibilealTerzosettoreèstatocompiutodaglistudiosiedaiprofessionistiche,quotidianamente,sisonoconfrontaticonlamul-tiformerealtàdelvolontariato,dell’impresasociale,delleONLUS,delleassociazionidipromozionesociale,delleassociazionisportivedilettantistiche,ecc.Unlavorofaticoso,nonsemprecoronatodasuccesso (basta leggersi la giurisprudenza dei TAR, delle commissioni tributarie, ecc.), che oggi ha portato a questo disegno di legge. Abbiamochiestoalprof.PierluigiConsortididefinireil“perimetro”delTerzosettore,aiutandociacapireseedinchemodoildisegnodileggecostituiscauneffettivopassoavanti.Daunlato,infatti,siprovaaconiugareunaprimadefinizionenormativadiTerzosettore,dall’altra,però,questaapparecorrosadatroppeambiguità.Tuttitentanodientrareall’internodiquestoperimetroetutti–seposso-no–puntanoadarsiuno“statutospeciale”,comeleassociazionisportivedilettantistiche(A.C.1425)per le quali è in discussione un disegno di legge ad hoc. E’ un dato da tenere in considerazione l’au-toconvocazionedelvolontariatoitalianoavvenutaaRomasolopochigiornifa,nelcorsodellaqualeèstatarichiestaunamaggioreepiùincisivaconsiderazionedellapeculiaritàdel“volontariato”rispettoalrestodelTerzosettore.Perparadosso,dunque,ladefinizioneunificantedatadallegislatorehaavutocomeconseguenzal’accentuazionedelledivisioniedelledifferenze.Inquestoambito,rivesteunaposizionepeculiareilruolodelleFondazionidioriginebancaria,nellalorovestedientidi“sostegno”alTerzosettoreoperantisulterritorioeconunrapporto,definitodi-rettamentedallalegge,coniCentridiservizioalvolontariato.Ringraziamoildott.Righetti,direttoregeneraledell’ACRIperaveraccettatoilnostroinvito.Sesicerca,sullaTreccani,ilvocaboloriformasitrova–comedefinizione-“modificazionesostanziale,maattuataconmetodononviolento,diunostatodicose,un’istituzione,unordinamento,ecc.,rispondenteavarienecessitàmasoprattuttoaesi-genzedirinnovamentoediadeguamentoaitempi”.AdElenaVivaldiabbiamochiestodicapirecomel’attualeassettodellalegislazionevengasuperatoafavorediunCodice,chedovrebbecostituirelarac-colta,armonicaedinnovata,dell’attualestratificazionenormativa.L’impressionedialcuniautorevolicommentatorièchelagiustapposizionedinormativacivilistica,fiscale,diregolazionedeirapporticonla pubblica amministrazione rimanga intatta, sebbene il passaggio alla Camera dei Deputati abbia portato indubbi elementi di chiarezza. Il“crinale”piùdifficiledell’attivitàdeglientidelTerzosettoreèrappresentatodaisuoirapporticonlaPubblicaamministrazione.Difficoltàcostituitadallanecessitàdiadeguareicontestidelnonprofitalleregoledellaconcorrenza(codicedegliappalti,ades.),aglistandardqualitativideiservizi(accredita-mento),all’internodiunquadroregolatorioche,contestualmente,chiededivalorizzarelademocraziainterna,lapartecipazionedelvolontariato,gliistitutipartecipativi.Alladott.ssaChiaraPierotti,diri-

16 17

gentedelserviziosocialeedellosviluppoeconomicodelComunediPistoia,abbiamochiestodiaiu-tarcinell’approfondimentodiquestopercorso.E’questosicuramentel’aspettodimaggioreinteressechetoccalaprofessionalitàdegliassistentisociali,ilcuiordinehaaccreditatoilnostroconvegnoaifinidellaformazioneprofessionale,chesonochiamatinonsoloadaccompagnarelepersoneall’internodeiservizioffertiinlargamisuradalTerzosettore,masempredipiùsonochiamatiavalutareleatti-vitàdeglientidelTerzosettoreedapartecipareallaloroprogrammazionesulterritorio.Sugliaspettidigovernanceediorganizzazionedell’attività,ildisegnodileggecontienedisposizioniestremamenteinnovative.Sipensi,adesempio,allanormacheestendealleassociazionieallefonda-zionicheesercitanostabilmenteeprevalentementeattivitàd’impresalenormeprevistedaititoliVeVIdellibroquintodelcodicecivile(perintenderci,ladisciplinadellesocietàedellecooperative).Questadisposizionedovrebbechiudereundibattitotantoantico,quantoirrisoltosulrapportofraat-tivitàdiimpresaedentinonprofit.Suquestotema,abbiamol’onorediavereilprof.AdrianoPropersie,pergliaspettifiscali,PaoloBe-cattini. Abbiamovolutoaprireancheunafinestrasultemadelfundraising.ProbabilmentenelTerzosettoreitalianoancoralaculturadelfundraisingelafiguraprofessionaledelfundraisernonsièancoraaffer-mata,mapotrebbedivenirecrucialeneiprossimianni.Tuttoquestoèdestinatoalegarsi,inevitabil-mente,conlariforma:poichéintantosisaràingradodimettereafruttorisorseprovenientidaprivati,inquantoilTerzosettoresaràingradodidareprovadimaturità,trasparenza,efficacia,efficienza.Ringraziamoildott.LucianoZanin,PresidenteASSIF–Associazione italiana fundraiserperaveraccoltoilnostroinvito.Maquestononvuoleessereunconvegnosolosullariformacheverrà.Ilsottotitoloè,infatti,lariformachevorremmo.Inquesto“condizionaleottativo”,uncondizionaledeldesiderioedell’attesa,siespri-mel’intenzionedegliorganizzatorididarvitaadunmomentodiriflessioneanche“politica”.Questoconvegnocadeinuntempo“felice”dopol’esamedellaCameradeideputati,agliinizidell’esamedelSenatodellaRepubblica.Nontuttiipassaggidiquestotestocisoddisfano:avreivoluto–maesprimounpuntodivistapersonale–unmaggiorcoraggioriformatore,ingradodidareunordinepiùcoeren-teallanormativasulTerzosettore;avreidesideratounchiarimentosull’ambiguafiguradell’impresasociale,chesiarricchiscediunulterioredettaglio“rivoluzionario”qualelapossibilitàdidivideregliutili;avreidesideratounmaggiorvigoredalpuntodivistatributario,conlascommessadelGovernosu una liberazione di “risorse”. LostrumentopresceltodalGovernoedalParlamento–laleggedelega–significachelaleggesilimi-teràadettareprincipiecriteridirettivi,mentrepoisarannoidecretilegislativiacontenereladisciplinadidettaglio:maèdall’intelaiatura,dagliassiportantichesicapiràladirezionedimarcia.Nonsolodel-la“regolamentazionegiuridicaefiscale”delTerzosettore,sibadibene:sicapiràilfuturodelwelfarelocale,semprepiùaffidatoalTerzosettoree,ancorapiùingrande,degliassettiedeglispazidellali-bertàdiassociazioneedimanifestazionedelpensieroe,quindi,dellaqualitàdellanostrademocrazia.SileggeTerzosettore,sideveintenderequalitàdellavitademocratica.AGregorioArena,presidentediLABSUS,abbiamochiestoditrarreleconclusionidiquestopercorso.GregorioArenaèforseilpiùautorevolestudioso,inItalia,dellasussidiarietàorizzontale,intesacomecapacitàdeicittadinidi“attivarsi”,singolarmenteoinformepiùorganizzate,perperseguireilbenepubblicoegestireibenicomuni.Glisiamogratiperavercidedicatounainteragiornatadelsuotempo.

18 19

Verso una definizione del Terzo Settore Prof. Pierluigi ConsortiUniversità di Pisa

Ringrazioperl’invitoapartecipareaquestointeressanteincontroincuicercheròditoccarealcunequestioni che spero possano essere di interesse generale e non solo tecnico-giuridico. Vorreicominciareconunariflessionepreliminarecheillustrailmiosguardosullamateria,cheèov-viamenteilpuntodivistadiungiurista.HocominciatoainteressarmidiquestotemamoltiannifapropriopercercaredicapirechecosafosseilTerzoSettoredalpuntodivistagiuridico,epermegliocapirequalifosseroleregolecheloStato,neltempo,avevadettatoneiconfrontidiquestoambito:chesipresentava-inparte,sipresentaancoraoggi-comeunillustresconosciuto.Sisacheigiuristisonofissaticonleregole,ancheperchésonoilnostropanequotidiano.Perciò,quandoaffrontiamounproblema,andiamosubitoacercarenellaleggeledefinizionicheciservono.Senonletroviamo,passiamoairegolamentiepoiallesentenze.Insomma,cerchiamolafontedacuitrarreledefinizionichedobbiamoutilizzare.NelcasodelTerzoSettorequestaricercaappa-rivaunosforzoinutile.Nessunafontegiuridicadefinivaquestoambito,chepureerastatoaffrontatoconsuccessodaaltrediscipline:specialmentel’economiaelasociologia.Senzaadessoapprofondiretroppotalequestione,milimitoadire-conqualchesemplificazione-chel’ideastessadiTerzoSettorescontavaunpo’ildifettodiessere,appunto,ilnumerotre.Primac’eraunsettorenumerounoepoialtrosettorenumerodue.IlprimosettoreèloStato,ilsecondoilmercato:fraiqualiilTerzoSettoresiinseriscecercandofaticosamenteunvarcoperfarsistrada.Inquestosenso,sipresentacomeunsettoreametà.Leprimedefinizionisociologicheinfattieranoprevalentementedisegnonegativo:“IlTerzosettorenonènéStatonémercato”.Tuttavia,quandosiandavaavederechecosaeffettivamenteilTerzoSettoreproduceva,senz’altroprevalevalasuaimmaginepositiva.Piùsiguardava–epiùoggisiguarda–alTerzoSettorepiùsivedonoglielementipostivichecaratterizzanounambitocheormaisipresentamoltopiùampiodiunsemplice settore . Tanto che oggi si parla di “mondo del Terzo Settore”. Essendounmondo,èormaiabitatodasoggettimoltodiversitraloro.HosemprecredutoimportantedefinireilTerzoSettorepartendodaquestoprofilosoggettivoesoloinunsecondotempoanalizzarnequellooggettivo.Alcontrariolaleggehaseguitounadirezioneopposta:èpartitadalleattivitàesolosecondariamentesièinteressatadeisoggettichelerealizzavano.Sitrattadiunpercorsocomprensi-bile,datochelaleggeèregoladifenomeniconcreti.NonèquindiuncasochelaprimaleggechesièoccupatadirettamentedelTerzoSettoresiastatalalegge–ancoravigente-sulvolontariato(266del1991).Questaleggenacquedalbasso:illegislatorehadifattoregistratoqualcosachegiàc’era.Sareb-beeccessivoritenerecheilvolontariatosiaunfruttodell’attivitàlegislativa:alcontrarioèunfenomenosociale che la legge cerca di regolare, e che perciò, in una certa misura, restringe in spazi più ristretti. Possiamodirecheilvolontariatosipresentavacomeunarichiestasocialediinteressepubblicoaffin-chéloStatosifacessecaricodellavorogratuitodimolticheinquestomodoesprimevanosolidarietà,gratuità,sussidiarietà,eviadicendo.Perquestomotivoleprimeleggiinmaterianontantopromuovono,quantoleganoleattivitàdeisog-gettichesiimpegnavanonelTerzosettore,costrettiafareiconticonregolechetalvoltaaffaticanoil

20 21

lorolavoro,lorendonopiùcomplicato.Sitrattadiunasortadiprezzodapagareincambiodelsoste-gnoeconomicochelaPubblicaamministrazioneavrebbepotutoerogare.Tuttiricorderetechelaleggesulvolontariatoeradestinataproprioadareunriconoscimentopubblicoall’attivitàsvoltadagliorganismidivolontariatoimpegnatiinsettoriche,dipersé,sarebberostatidicompetenza della Pubblica amministrazione. L’assistenza sociale, ad esempio, è un compito pubblico, eglientidivolontariatocoprivanospazipubblicidandol’assistenzanecessariainstrutturepubbliche,senzatuttaviaricevereunriconoscimentoadeguatodellavorosvolto.Anzi,spessoincontrandoresi-stenze.Quisiinserisceilbennototemadelle“convenzioni”.Laleggesulvolontariatonasceesatta-mentedaquestaesigenzadiriconoscimentopubblicodell’attivitàprivatadivolontariato.LesoluzionitecnichechesonostatealloratrovatehannoprodottorisultatichehannooltrepassatoilristrettoambitodelTerzoSettore,intervenendosull’impiantogeneraledelCodicecivileattribuendoper laprimavolta soggettivitàgiuridicaadentidi fatto,caratterizzatidaqualcosadi speciale, chepreciseròpiùavanti.PeroraèimportantericordarechequestalorospecialitàconsentealvolontariatodientrareinrelazioneparitariaconlaPubblicaamministrazioneproprioinforzadellavorochesvol-gevano.Tuttaviapotevanoricevereattenzione(comehoaccennato,adesempiostipulareconvenzioni)solosesifosseroiscrittiinappositiRegistriepurchérispettasseroregolemoltoprecise,cheappuntofinivanoperrestringerelalorolibertàoperativa.Moltientiinfattihannosceltodicontinuareasvolgereleloroattivitàsenzaiscriversineiregistripubblici.Le restrizioni erano dettate dalla preoccupazione – in parte ancora presente – che nel mondo del TerzoSettorepotesseintrufolarsiqualchesoggettoimbarazzante.E’simileaquantioggidicono“Bi-sognaaccogliereiprofughi,mabisognastareattenticheneibarconinoncisianoancheiterroristi”.Lapauradiqualcunochepossaapprofittarsenefiniscecolprevaleresullanecessitàditrovaresoluzioniaccoglienti;eancheversoilTerzoSettoresembraprevalerelapreoccupazioneperevitareifurbisuquella di sostenere i normali. Inparticolare,neiconfrontidelvolontariato, siapreun’annosaquestionecirca lapossibilità stessadiconcettualizzareillavorogratuito.Ildirittoallavoropresupponechechilavoraricevasempreincambio una retribuzione congrua per la prestazione che ha reso. Si tratta di un diritto sancito dalla Costituzione,intentaaspingereversol’affermazionedell’uguaglianzasostanziale.Sivuoleevitarechequalcunopossaesserecostrettoalavoraregratuitamente.Sottoquestoprofiloilvolontariato,checertamenteèunaformadilavorogratuito,apparecomeunasortadicancro,cheimpegnaenergieeccezionaliperevitarechedietroformeesemplaridilavorogra-tuitononsinascondanoformedisfruttamento.Tuttaviaènecessariochelapreoccupazioneversolaprevenzionedelleformepatologichenonsoverchil’attenzionepertrovareregoleidoneeafarcrescerelevereformedilavorogratuito.

2.Sullaprimaleggedel1991sisonocoltemposovrappostealtrenormechehanno,alorovolta,di-mostrato la rincorsa del legislatore dietro la crescita sociale. È il caso ad esempio delle associazioni di volontariatodiprotezionecivileodelleassociazionidipromozionesociale.Questenuoverealtàsocialisononateinunquadrolegislativomoltovecchio,sostanzialmenteritagliatonelleformeimpostedalCodicecivile,concettualmenteingranpartefigliodiannimoltolontani.IlCodicedistingueinprimoluogotraisoggettigiuridicicollettivichesicostituisconopermotividilucro,equindileimpreseelesocietà-che,daquestopuntodivista,sonoriconosciuteimmediatamen-temeritorieperilsolofattodisvolgereattivitàeconomicamenterilevanti–regolatenelLibroVdelCodice,eisoggettigiuridicichesicostituisconoinvecepermotividiversidallucro,cheladottrina,nel

passato,definiva“entiideali”,echeoggi,forseconqualchesemplificazione,definisce“entinoprofit”,regolatinelPrimoLibrodelCodicecivile:associazioni,fondazioniecomitati.IlCodiceèstatoemanatoepensatodurante il fascismo,perciòesprimeunacertadiffidenzaversosoggettichesicostituisconopermotiviideali,temechepossanoavanzarepretesedilibertà.PerchémaiicittadinidovrebberoassociarsifuoridalPartitoperfarecosecheloStato,tuttosommato,giàfapercontosuo?EccoperchéilCodicecivileimponeregolerestrittive,lapiùimportantedellequalièl’impossibilitàperisoggettiidealidiessereproprietaridibeniimmobili.Questapossibilitàèsubordi-nataalriconoscimentodellapersonalitàgiuridica,asuavoltacondizionatoadaltriaspettichenonèora utile ricordare. Questoimpianto–checomehodettoesprimeun’ideabenradicatadeirapportifraiprivatieloStato-èstatodistruttodaunanormadel1997che,quasisenzafarrumore,hadapprimaindebolitoepoiabrogatol’art.17delCodicecivile,rendendodifattoinutileilriconoscimentodellapersonalitàgiu-ridicadiunsoggetto,senonpermotivisostanzialmenteconnessiallalimitazionedellaresponsabilitàpatrimoniale. AseguitodiquesteriformailTerzoSettoresiètrovatoadaverelapossibilitàdiutilizzarestrumentipatrimonialmentepiùfortianchesenzapassareperlerestrizioniconnesseallapersonalitàgiuridica,peraltroanchesenzaesserenecessariamenteiscrittonell’elencodegliorganismidivolontariato,piut-tostochedelleassociazionidipromozionesocialeodellecooperativesociali.Questalineainnovativaèstataimplementatadallegislatoretributario,conuneffettoamiopareredevastantesottoilprofiloconcettuale,ancheseconrisultatiinpartepositiviperilTerzosettore.Miriferiscoallariformatribu-taria che sempre nel 1997, nel quadro di una più generale riorganizzazione delle imposte sui redditi delle persone giuridiche, precisa lemodalità di imposizionedegli enti non commerciali, chenellasostanza – so di essere poco preciso – corrispondono più o meno agli enti del primo libro del Codice Civile.Inparticolare,siinventalanuovacategoriagiuridicafiscaledelleOnlus,bruttissimoacronimocheoramaisiamoabituatiaconoscere:organizzazioninonlucrativediutilitàsociale.Semprealloscopodievitarefurbizie,rispettoalleOnlussifissanopalettimoltorigidi,einparteanchemoltocom-plessi,cheinconclusionecostituisconoun’areadimaggiorevantaggiofiscale.

3.E’oranecessarioriprenderedalladomandadacuisiamopartiti:checos’èilTerzosettore?Lagiàricordataassenzadiunadefinizionegiuridicamiindussemoltiannifaaproporneuna,chenonèstataaccoltainterminiformali,mahatrovatouncertosuccessoinchiavesostanziale.Eoggiappareri-chiamata–scuseretel’immodestia,conqualcheimprecisione-nell’articolatoapprovatodallaCameradeideputatiinvistadell’auspicatariformadelTerzoSettore,chesappiamoessereunmondointerocompostodasoggettimoltodiversifraloro.Aiprimiorganismidivolontariatosisonoaggiuntiquellilegatialserviziocivile,allacooperazioneperlosviluppo,finoallacooperazioneeall’impresasociale.LariformaattualeinfattitoccaancheilCodicecivileperchéfinalmentemettemanoamoltequestioniaperte,interpretandol’ansiariformatricedellanostraattualeclassepolitica.Talvoltacosìansiosadicambiareeriformaredaprestarescarsaattenzioneaicontenuti.Nelnostrocasodevoammetterecheildisegnodileggepresentatodalgovernoèstatomiglioratodu-rante la discussione parlamentare. Forse sarebbero auspicabili altri miglioramenti, ma intanto possia-modichiararechequalchepassoinavantièstatofatto:adesempiosiparlafinalmentediunCodicedelTerzoSettore(anchesenonvoglioannoiarvisuuntemamoltotecnico)efinalmentesicercadidefiniregiuridicamenteilTerzoSettore.L’art.1deltestoapprovatoil9aprile2015,edoratrasmessoalSenato,aquestoriguardorecitaesat-tamente:“PerTerzosettoresi intendeilcomplessodeglientiprivaticostituiticonfinalitàcivichee

22 23

solidaristicheche,senzascopodilucro,promuovonoerealizzanoattivitàdiinteressegenerale,anchemediantelaproduzioneeloscambiodibenieservizidiutilitàsocialeconseguitiancheattraversofor-medimutualità,inattuazionedelprincipiodisussidiarietàeincoerenzaconlestabiliteneirispettivistatutioatticostitutivi.NonfannopartedelTerzosettoreleformazionieleassociazionipolitiche,isindacatieleassociazioniprofessionaliedirappresentanzadicategorieeconomiche”.Comesivede,ilcentrodelsistemaappareopportunamentespostatoversoglientiasvantaggiodellaprecedentecentralitàdelleattività.IlTerzosettoreèdefinitoapartiredaisoggettichelocostituisconomentreleattivitàchequestisvolgonocontribuisconoadisegnareilquadroeffettivo,costruendounapiùequilibrataattenzionefrachifalecoseelecosechesifanno.Inquestosensoleattivitàrestanocentrali,maappaionostrumentaliallaqualificazionedeisoggettichelerealizzanoenonsonoconside-rateinmodoautonomo.Sottoquestoprofilo,appareattenuatal’importanzaoggettivadelle“attivitàdiutilitàsociale”,sostituitedaquelledi“interessegenerale”realizzateappuntodasoggetticostituiticonfinalitàcivicheesolidaristiche.IltestoprecisacheilTerzoSettoresipresentacomeuncomplessoformatodasolientiprivati.Nelleultimirigheèprecisatocheassociazionieformazionipolitiche,sindacatieassociazioniprofessionali,rappresentanzedicategoriaoeconomichenonfannopartedelTerzoSettore.Il legislatorehacosìfugatoognidubbioresiduosulpunto,offrendounadefinizioneabbastanzachiara:ilTerzosettoreèformatodaentiprivaticostituitiperilperseguimentodideterminatefinalità,senzascopodilucro.Fermiamoci un momento su questo “senza scopo di lucro”. Essa è unanimemente considerata l’ele-mentodeterminanteperladefinizionediunsoggettodelTerzosettore:soloquellicheloescludonopossofarneparte.Tuttaviaquestacondizione,ossial’assenzadelloscopodilucro,èassentedalCodicecivile,chenonlautilizzacomecriteriodiqualificazionedeglientidelIlibro(chepuremoltichiamanoormainoprofit).SicchélagrandedistinzionefraquestiultimientiequellidelVLibro-cuihogiàfattocenno-sibasasolointuitivamentesull’assenzadelloscopodilucro,senzailsupportodiunaevidenzanormativa.ChetroviamoinvecenellasuccessivalegislazionedelTerzoSettore:apartiredallaleggesulvolontariatolapresenzadiquestacondizionecostituisceunelementofondamentale,cheperòre-stainbuonaparteavvoltodaun’incertezzaapplicativa,chehaportatoadun’ulterioredistinzionefralucrosoggettivoelucrooggettivo,oanchefraattivitàprevalenteeattivitàconnessa(sullequalinonmiattardo).Insomma,ancheinquestocasol’assenzadiun’esplicitadefinizionenormativadiunele-mentosenz’altrodeterminanteecomunementeintesocomefondamentodelTerzosettore,ciimponedi arrampicarci su alcuni specchi quando dobbiamo concretamente stabilire se questa assenza dello scopo di lucro c’è o manca. Sitrattadiuncampocosìscivolosocheanchelacostruzionesintatticadell’articolodeltestoapprovatomostraunacertafatica:l’assenzadelloscopodilucrofiguraperincisoperchélaproposizioneprin-cipaleèrettadalsoggetto:glientiprivati,costituitiperilperseguimentodifinalitàcivicheesolidari-stiche. Fermiamoci un attimo anche su questo. Negli anni la caratteristica principale dei soggetti del TerzoSettoreèstataquelladiessersicostituiti(ossia:diesserenati)perchévolevanoperseguireunoscopodisolidarietàsociale,esemplificatonellagratuitàeconcretizzatoinattivitàcosiddettedivolon-tariato.Questeultimisidispieganoinmolteplicicampi,anchemoltodiversifraloro:dall’assistenzasocialeallatuteladell’ambiente,dallaprotezionecivileallacuradeglianimali,dallapromozionedellaculturaalladifesadeidirittiumani.Intendoevidenziarecomequestiaspettiapplicativisianomenoimportantidellacondizionecostitutivadell’ente.Ilveroindicediriferimentononèappuntociòchesifa,machieperchélofa(noncosafai,machisei).LaradicefondamentaleperdistinguereretrospettivamentechisonoisoggettidelTerzoSettorerispet-toaquellichenonlosonostanelmotivopercuitalientisisonocostituiti;stanellalororagiond’essere,

esemplificatanelloscoposociale,cheprevalesulleattivitàsvolte.L’insistenzasulleattivitàpuògenerarefortiambiguità;adesempioleattivitàdiutilitàsocialesonotaliindipendentementedachi lesvolge.Inquestosenso,sottoilprofilooggettivo, l’assistenzaprestatadaunaMisericordiainunambulatoriomedicoèdeltuttosimileaquellaoffertadaun’associazioneprofessionaledimedici.Tuttaviafraiduesoggettic’èunafortedifferenza–appunto,soggettiva–per-chélaragiond’esseredellaMisericordianonèl’assistenzamedica,maloscopodisolidarietàsocialeattuato (anche) mediante l’assistenza medico-sanitaria. All’opposto l’ambulatorio condotto da un’as-sociazioneprofessionaledimedici,purpresentandosioggettivamenteinmodoidentico,èfunzionalealperseguimentodiunoscopoaffattodiversodalla solidarietà sociale:costorosbarcano il lunario.Questononvuoldirecheunosiamegliodell’altro:semplicementesonoduecosediverse.Inquestosensomiparelogicochelaleggedistingualeregoleoggettivedaquellesoggettive.Leprimedevonoessereugualipertutti,poichécerteesigenze(igiene,sicurezza,eccetera)sonocomuniall’atti-vitàresaindipendentementedachilasvolge;mentreleregolesoggettive(strutturaorganizzativa,trat-tamentotributario,eccetera)possonobenesserediverse,perchériguardanoilsoggettoenonl’oggetto.Talidifferenzesonogiustificatedallavalorizzazionedelprincipiodisolidarietà.Secondomel’essenza–laspecialità–delTerzosettoreedelsuotrattamentogiuridicoruotaintornoaquestoperno.Laleggeindiscussioneadessoaggiungeperòanchelefinalitàciviche.Oraiocapiscochecosasonolefinalitàcivicheseneparliamoamichevolmente,maseneparliamogiuridicamente,devoconfessarechesiamodifronteadunaltroillustresconosciuto.Capitaspessodileggereneitestilegislativi–eque-stoèilcaso–riferimentiaprincipiforsedimoda,madiincertaconsistenza.Unavoltahoscrittocheleggerecertenormefal’effettodellelucidiNatale,chesiaccendonoesispengono,creanounclima,malasostanzadelNataleèaltrove.Questovaleperlafinalitàcivicacomeperlacoesionesociale,l’inclusioneolacittadinanzaattiva:principisociopoliticinoti,madiscarso(senonnullo)contenutogiuridicoapplicativo. Restasolodasperarechequeste formulesianochiariteneidecretiattuativi,altrimenti rimarranno luci intermittenti. Diversamentedeveessereapprezzatalamenzionedelprincipiodisussidiarietà,cheètendenzialmen-tenuovodalpuntodivistagiuridico,inquantosebbenelasussidiarietàsiasemprestatapresenteneltessutocostituzionale,appareinseritaformalmentenellaCostituzionesolodopolariformadel2001.Inquestosensoèunprincipiodipiùrecenteformalizzazioneedègiustorichiamarlonellalegge.

4.AbbiamoquindilettocheperTerzosettoresiintendeilcomplessodeglientiprivaticostituiticondeterminatefinalità,chesenzascopodi lucrorealizzanoattivitàdi interessegenerale.Glielementideterminantidelladefinizionesonoquinditre:(1)entiprivaticostitutiperfinalitàdisolidarietà,(2)chesenzascopodilucro(3)realizzanoattivitàdiinteressegenerale.Questoterzettocoordinal’elementosoggettivoaquellooggettivoperiltramitedell’assenzadelloscopodilucro,ecostituiscecosìladefi-nizione di Terzo settore. Lalorocompresenzaèindispensabile,eforsesarebbeopportunoprecisarelanecessitàdiunnessodicongruenzafralafinalitàdichiaratael’attivitàrealizzata,cheallostatorimaneunpo’troppoimplici-ta.Questaimplicitezzapuògenerareconfusione.Un’altraparticolaritàriguardalasostituzionedellaprecedenteformula“utilitàsociale”conl’attuale“interessegenerale”:dueconcettinonesattamentesovrapponibili.Personalmentepreferiscoilsecon-doalprimo,matemochelasceltasiastatacasualeenontroppoponderata,giacchénelprosieguodeltestosileggesia“finalitàdiinteressegenerale”sia“attivitàdisolidarietà”,tornandoallaconfusioneconcettualecheinvecedovrebbeesseresenz’altrorisoltaunavoltapertutte.Lapersisteconfusionepotràcreareinfuturoproblemiinterpretativianchenotevoli,comequelliche

24 25

giàciagitanoinmeritoalladefinizionedi“attivitàprevalente”o“attivitàconnessa”,oancheallasem-prepresentediatribasullalegittimitàdiricomprenderenelTerzosettoreancheleimpresesociali,chesecondome–sodiesseremoltocriticato-nonsonosoggettiascrivibilialTerzoSettore.L’impresaso-cialeèinfattiunentechesicostituisceperunoscopod’impresa,affattodiversodaquellodisolidarietà.Traleimpreserivesteunaqualificadispecialità,chetuttavianonleconsenteditrasferirsidalsecondoalterzosettore.Beninteso,questotemanonvaconfusoconlaresponsabilitàsocialedell’impresa.Amioavvisolafinalitàd’impresael’eserciziodiattivitàcommercialisonoontologicamenteconnessoalloscopodilucroel’ideachenelTerzoSettorepossanoesserciancheimpresesoloperchésvolgonoattivitàdi“utilitàsociale”/”interessegenerale”miconvincepoco.Infine,occorreprestareattenzionealrischiodiframmentazionecheèancoradietrol’angolo.LucaGorinellasuaintroduzionecihadettoche“leassociazionisportivedilettantistichehannoincardinatounaleggepercontoloroperchéhannounalobbyforte”.AmeparecheconsiderareleassociazionisportivedilettantistichedentroilTerzosettoresiastravagante,perchéessesonopiùfigliedelleassocia-zionisportivenondilettantistichechenondelmondodellasolidarietàsociale.Bisognaassolutamenteevitarel’assaltoalladiligenzadelTerzosettore,chenonpuòessereunacarrozzabuonapertutti.Piuttostobisognerebberinnovareilcoordinamentoconleorganizzazioninongovernative,chesonostatealorovoltatrattateinun’altrarecenteleggediriformachehinteressatolacooperazioneinterna-zionaleperlosviluppo.Unambitoamioavvisocontiguo–senoncoincidente–conilTerzoSettore.CredocheleOngfaccianopartedelTerzosettoremoltopiùdelleimpresesociali.Noncredoperòchequestisianodifettigiuridici;hol’impressionechedipendanopiuttostodallapoli-tica,abituataapensareinpiccolo,etalvoltaanchedaglienticheabitanoilmondodelTerzosettore:spessoalorovoltapreoccupatidiportareacasaunrisultatoimmediato,asvantaggiodelbenecomune.SonoconvintocheilTerzoSettoreabbiaunasuagrandecapacitàespansiva,echela leggedebbaaiutarequestapotenzialità,senzatuttaviacadereneltranellodelsostegnopubblicooffertoattraversoprivilegifiscali.E’qui ingioco ilbenecomune,chisi impegnanellavitasocialeperunoscopodisolidarietàvasostenutosemedianteleattivitàcherealizzacontribuiscedavveroalbenecomune;altri-mentipuòsvolgerlesecondoleregoledelmercato.Graziedellavostraattenzione.

26 27

Dalla riforma del codice civile al Codice del Terzo settoreProf.ssa Elena VivaldiScuola Superiore Sant’Anna – Pisa

Daalcunianni,ormai,èvivoildibattitointornoaltemadellarazionalizzazionedellalegislazionesulTerzosettore,temacheportaconséquellodellostrumentoattraversocuieffettuarequestaoperasistematizzazione,nonchéquellodelrapportoconilCodiceCivile.Giànel2009l’alloraAgenziaperleOnlusavevapredispostoundocumentochecontenevaunapropostaperunariformaorganicadellalegislazionesulTerzoSettore,prendendoattodelladifficoltàdidistricarsiall’internodiunanormativafrastagliata,sviluppatasidagliultimianni‘80,sullabasedipochedisposizionidelCodiceCivile.Larazionalizzazionedicuioggisidiscutehaduevalenze:unameramenteoperativa,ossiaconsentireagli operatori del diritto, agli studiosi ma soprattutto agli operatori del settore di meglio orientarsi in unacongeriedidisposizionidifferenti;lasecondasostanziale:lacostruzionediunsistemanormativoorganicorappresentasenz’altroun’occasioneperidentificareerafforzarequelleradicicomuniatuttiglientidelTerzosettoreequindirafforzarelaloroidentità.Lo snodoconcettuale importanteè rappresentatodal gradodi innovativitàdiquest’operazionediriordinoesemplificazione:unmerocoordinamentodellalegislazioneesistenteounariformaconte-stuale al riordino? E, strettamente connesso a questa questione, c’è, appunto, quella del rapporto tra lariformadelTerzoSettoreelamodificadellibroprimodelCodiceCivile.GiàdalleLineeGuidaemanatedalGovernoerachiaralavolontàdisemplificarelanormativasulTerzo Settore, ma non era indicato con esattezza il tipo di strumento da utilizzare. Nel disegno di leggedelegapresentatodalGovernosiponevatra iprincipiecriteridirettiviquellodelriordinoedelcoordinamentodelledisposizionivigenti,anchemediantelaredazionediunTestoUnico-(art.1,comma2lett.b).InfineneldisegnodileggedelegaapprovatoallaCameraèspecificatocheillegisla-toredelegatoèchiamatoadattuareilriordinoelarevisioneorganica“delladisciplinaspecialeedellealtredisposizionivigentirelativeaglientidelTerzosettore[…],mediantelaredazionediunappositoCodice del Terzo settore” (art. 4, comma 2, lett. b).Purnonpotendoinquestasedeanalizzarenellospecificoledifferenzetecnichetraquestiduetipidistrumenti,ènecessariometternebrevementeinevidenzalecaratteristicheprincipali,alfinedicapirechetipodiinterventopotràessererealizzatoinfuturoequalespaziosiapre,inconcreto,perillegi-slatoredelegato.L’azionediriordinonormativomedianteTestiUnicisièsviluppataapartiredallaleggen.59del1997,poi ridefinitanel1999.Sostanzialmente facevariferimentoadun interventochemiravaadunarazionalizzazionedellalegislazioneattraversolostrumentodelladelegificazione,cioèunalleggerimentodellafonteprimariaeunariqualificazionedellafontesecondaria.Neglianni,questostrumentohapresentatotuttelesuecriticità,soprattuttolegateallalimitazionedelpoterediintervento.L’abbandonodelTestoUnicoafavoredeiCodicidisettoreèandatonelsensodiattribuireunacapacitàinnovativaallegislatoredelegato,daesercitareattraversolafonteprimaria.Quindiladi-versitàsostanzialeèchementreconilTestoUnicosipossonofaresoltantoinnovazionitestualiedegliinterventiditipogiuridico-formale,conilCodicedisettoresipossonooperareanchemodifichedica-ratteresostanziale.L’interventodirazionalizzazionedellanormativaesistentemediantelostrumentodelCodicedisettoretrovafondamentopositivonellalegge29luglio2003n.229recante“Interventi

28 29

inmateriadiqualitàdellaregolazione,riassettonormativoecodificazione.Leggedisemplificazione2001”enellasuccessival.28nov.2005n.246,recante“Semplificazioneeriassettonormativoperl’anno 2005”. Sièpassati,quindi,dalpredicatodellaspecialitàdelleleggideglianni’90esternealCodiceCivile–nellequalifinoadorahatrovatocollocazioneladisciplinadeglispecificisoggettidelTerzoSettore–aquellodellaspecializzazioneattraversounCodicedisettorechedovrebbedarevitaadunmicro-cosmolegislativoilqualetroverebbe,anch’esso,collocazionefuoridalCivilema,adifferenzadelleleggispeciali,dovrebbeessereconnotatodaorganicitàesistematicità,condizionandoquindianchel’interprete. LasceltadapartedellegislatoredelegatonelTestoapprovatoallaCameradifareriferimentoadunCodicedisettorenonsolos’incardinaall’internodiunatecnica legislativache,daanni,sivacon-solidandoechequindilascia,sullosfondo,l’ideadiunmenoinvasivoTestoUnicomavaanchenelsensodicreareunsistemanormativoquantopiùpossibilecompleto,equesto,dagiàcontodeltipodirapportocheandràinstaurandosiconilCodiceCivile.Inaltritermini,nonsoloapparechiaralasceltadiutilizzareunastrumentocheconsentediinterveni-repiùpesantementesullalegislazioneinvigore,masembrarisoltalaquestionecircachecosadebbatrovarecollocazionenelCodicecivileechecosanelCodicedisettore.Infatti,perciòcheconcerneilruolochedovrebbeesseredelCodiceCivile,sifariferimentoaquel-lo che è stato chiamato, in dottrina, lo “statuto di carattere generale” degli enti, cioè le norme che connotanoisoggettiprivatiaprescinderedaquellaragiond’esserechecaratterizzaglientidelTerzosettore,acui facevariferimentoilprof.Consortinelsuo intervento.Se infatti leggiamol’art.3deldisegnodi legge, tra iprincipiecriteridirettiviacuideverifarsi il legislatoredelegatonelmetteremanoalCodiceCivile,troviamodeglielementiassolutamenteneutri,noncaratterizzantilafinalitàperseguitadelTerzoSettore:ilriconoscimentodellapersonalitàgiuridica,ilregimediresponsabilitàlimitata,latuteladeicreditori,idirittidegliassociati,ecc.QuestisonoglielementicheillegislatoredelegatodovràtenerepresentenelriformareilCodiceCivile.Seinveceandiamoavederel’art.4deldisegnodilegge,dovesifaspecificamenteriferimentoaiprincipiecriteridirettivichedevonoguidarelarevisionedelladisciplinadelTerzoSettore,sidovrannoindividuarequelle“disposizionigeneraliecomuniapplicabili,nelrispettodelprincipiodispecialità,aglientidelTerzosettore”(lett.a),ossiaquellecheriguardanol’identitàelaratiopercuil’Entenasce,nonchéquelleconcernentile“attivitàsolidaristiche e di interesse generale” che esso esercita (lett. b). UnaltroprincipioecriteriodirettivochedeveseguireillegislatoredelegatonellaredazionedelCodicedisettoreèpoiquelladelladefinizionedellemodalitàorganizzativeeamministrativedicontrollo,equindianchedeglistrumentipergarantirelademocrazia,l’uguaglianza,lapariopportunità,lapar-tecipazioneall’internodeglientidelTerzosettore.Aprimavistapuòsembrarequasiunasovrapposi-zioneconquantoprevistoall’art.3,comma1,lett.c.conriferimentoaglioggettichedevonotrovarecollocazioneedisciplinanelCodiceCivile.Inrealtàilrichiamoallapartecipazionedegliassociatiedeilavoratori,all’attuazionedelprincipiodemocraticoeall’eserciziodellefinalitàdisolidarietàsocialetraglielementichedevonotrovarecollocazionenelcodicedisettorecifacapirecomequestiaspettiassumanounarilevanzaqualificanteperglientidelTerzosettore,iqualiquindipossonoprevedere,inragionedellaloronaturapeculiare,deglistrumentiedelleprocedurespecificherispettoaquellecheconnotanoinveceglientidelLibroPrimodelCodiceCivile.Infine,unultimoelementosulqualevorreirichiamarel’attenzioneinchiusuradiquestointerventoriguardalaprevisionesecondocuiall’internodelCodicedisettoredebbatrovarecollocazioneanchelariorganizzazionedelsistemadiregistrazionedeglienti,secondocriteridisemplificazione,“attraver-

solaprevisionediunregistrounicodelTerzosettore[…],daistituirepressoilMinisterodellavoroedelle politiche sociali”.Anchequestoèuntemadicuisidiscutedamoltotempo,inquantoènotal’esigenzadisemplificare,sì,lanormativamaancheilsistemadiiscrizioneaglialbi.Spesso,infatti,glientidelTerzosettoresonochiamatiadiscriversiapiùregistri,inquantol’iscrizioneèlacondizionenecessariaperavererapporticonlapubblicaamministrazione,mataliregistrisonogestitidaamministrazionidiverse,attraversoregoleesullabasedipresuppostidifferenti,senzachevisia(apartequalcheeccezione)alcunnessotragli uni e gli altri.Duepaionolefinalitàelepotenzialitàinsiteinquestaprevisione.Inprimoluogoquelladigarantirelarazionalizzazionedelleprocedureavantaggiodeglistessienti,periqualiediprioritariaimportanzalanecessitadiindividuareinmodochiarogliadempimentinecessariall’iscrizione.Sonotuttoramoltiglienticheoperanosenzaiscriversiairelativiregistrie,soprattuttoperleorganizzazionipiùpiccole,lamancataiscrizioneespessodovutaacarenzeinformativeoallaassenzadistrumentiediconoscenzeutiliperadeguarelapropriastrutturaorganizzativaairequisitirichiestidallalegge.Insecondoluogo,launificazionedelsistemadeiregistrisembramaggiormenteingradodiassicurarelatrasparenzadelleinformazioniconcernentiisoggettidelTerzosettoreelosviluppodiunaculturadell’accountability,chelegittimirealmentenonsolol’entenonprofitversoicittadini,maanchel’or-ganizzazionestessa,alsuointerno(neiconfrontidegliassociati)eneisuoirapportiversol’esterno(conle istituzioni ma anche con gli altri soggetti del Terzo settore).Lanormacontenutaneldisegnodi leggedelegaapprovatadallaCameraèdasalutarecon favorerispettoaquellacontenutaneldisegnodileggedelGoverno,laddovesiprevedevachelatenutadelRegistroUnicofosselasciataadunastrutturadiMissione,ossiaunodiquegliorganismiamministra-tivi,diduratadeterminata,finalizzatiall’adempimentodispecificimandatiassegnatidalPresidentedelConsiglio.Tale elementodi instabilità sembravanon rispondereall’ esigenzadi garantireunaeffettivarazionalizzazionedeglientidelTerzosettore,chepassainevitabilmenteancheattraversolacostituzionediunapparatostabilechesioccupidellatenutadeiregistri.Daquestopuntodivista,lospostamentodelcentrodicontrollopressoilMinisterodellavoroedellepolitichesociali,anchesedaspecificareadoperadeldecretodelegato,sembrasuperarequestolimite.

30 31

Terzo settore e Fondazioni ex bancarie: quale rapporto?Dott. Giorgio RighettiACRI

Ringrazioperl’invitoeperl’opportunitàdiparlaredellenostreFondazioni.PeraltroilPresidentePacihagiàdato,conilsuointervento,moltielementicherispondonoalquesito.Io,inrealtà,quandoildott.Gorimihapropostoiltitolo,misonoconcentratosuquell’exbancarie,chenonmipiaceva,per-chéanoipiacedirechesiamoFondazionidioriginebancaria,epoispiegheròperchésiamodioriginebancaria.Solovenendoqui,stamattina,inmacchina,misonosoffermatosullasecondapartedeltitolocheèQualerapporto,conilpuntointerrogativo,quasiavolerdire,oafareintuire,cheèunrapportodacreare,dadefinire,dacostruire.Inrealtà,questoèunrapporto,comepoivedremo,assolutamenteconsolidato,cheesiste,cheèforte,èunlegamedicollaborazionestrettissimoquindinonèunrapportodadefinire,nonèunrapportodacreare,èunrapporto,semmai,dafareevolvere.Vorreisoffermarmiunpo’suquellochesonoleFondazionidioriginebancariaperchéseneparlamanonsihannofor-sesempretuttiglielementiconoscitivipercapirechecosasonoechecosafanno.Innanzituttosonosoggettiprivati,sonosoggettisenzascopodilucro,esonosoggettichehanno,comemissionestabilitadaunaleggedicuiparlerò,l’utilitàsocialeelapromozionedellosviluppoeconomicodelterritorio.Quindiconfermoquantodicevaprima ilpresidentePaci,edaròunmaldi testaalprof.Consorti,perchésecondolaterminologiacheènelTestodiRiformasaremmoanchenoiTerzoSettoreperchésoddisfiamoitreelementi,cioèsiamoprivati,siamosenzascopodilucro,ecioccupiamodiattivitàdiinteresse generale. Ciò detto le Fondazioni di origine bancaria nascono da un percorso, un processo piuttostolungo,avviatonel’90,daunaLegge,lacosiddettaLeggeAmato,chesiponevaunobiettivoquellodidaremaggiorecompetitivitàalsettorebancarioitaliano,inlineaconlanormativacomuni-taria.L’interventochequestaLeggefeceinteressòleCassediRisparmioeleBanchedelMonte,cheerano soggetti un po’ strani, nati addirittura alcune 5 secoli prima, parlo di Montepaschi, o 4 secoli prima, la Compagnia San Paolo, la maggior parte nell’Ottocento: erano cioè Istituti di Credito che nonavevanosostanzialmentedeisoci,perchénatesuimpulsodicittadiniperilbenesseredellecomu-nitàdiriferimento.Allora,perdarecompetitivitàaquestisoggettibancari,laLeggesostanzialmenteletrasformòinSpama,siccomenonc’eranoazionisti,laLeggecreòunEnte,l’Entecosìdettoconfe-rente,chediventavaproprietariodelleazionidiquestebanchee,aquestopunto,lebanchepotevanosvolgere,comesoggettidimercatototalmentecompetitivieconcorrenziali,lapropriaattività.QuestiEnti,chesolosuccessivamenteverrannodefinitecomeFondazioni,erano“semplicemente”proprie-tari.AddiritturalaLeggedel‘90stabilivachenonpotevanoesserecedutelequotedellebanche,machel’azionistadovevaessereun’azionistaunico.Poi,nelcorsodeglianni’90, questaimpostazionenormativamutò,percuisiiniziòachiedereaquestiEnticonferentidiiniziareacederelequotepercreareunazionariatopiùdiffuso.Peròdobbiamoaspettareil1998/1999,conlaLeggeCiampi,cheè la Legge che attualmente regolamenta le Fondazioni di origine bancaria, per dare corpo e sostanza alleFondazioniperché,ripeto,prima,laLeggeAmatosioccupavadelleCassediRisparmio,quindil’IstitutodiCredito,esoloconlaLeggeCiampisidefiniscelanaturaeilruolodelleFondazionidioriginebancaria.Questalegge,cheètutt’ora,comedicevo,invigoresostanzialmentestabiliscetutta

32 33

unaseriedinormeperlagovernance,perlagestionedelpatrimonioeperl’attivitàistituzionaledelleFondazioni di origine bancaria e, in pratica, assegna a questi soggetti un ruolo di erogatori di risor-se,rivenienti,inpassatodagliutilidalladistribuzionedegliutilidelleCassediRisparmio,coltempoavendodiversificatoilpatrimonio,daiproventiprovenientidaivariinvestimenti.Questerisorsevannoerogatesoprattuttoasoggettidelterritorio(perchélavocazioneterritorialedelleFondazionièincon-tinuitàconl’originariaCassadiRisparmiodacuisononate)perilperseguimentodiobiettividiutilitàsocialeepromozionedellosviluppoeconomico.IndettagliolaNormaidentifica21settori,quindiunelencomoltoampiodiambiti,all’internodeiqualileFondazionipossonointervenire,chevannodallaculturaall’educazionegiovani,dallaricercascientificaall’ambiente,alvolontariato.Inrealtàquestaultimaindicazioneèunpo’strana,perchéilvolontariatoètrasversaleatuttiglialtrisettori:infatti,lanormadà,daunaparte,neglialtrisettori,unaindicazionerelativaall’attività,mentreperilvolonta-riatodàunaindicazionerelativaaisoggettidestinataridellerisorse.LeFondazionieroganorisorseafondoperduto.Nonpossonofareattivitàcreditiziae,erogandorisorseafondoperduto,nonpossonoerogareasoggettiprofit.QuindieroganoalPrimoSettoreealTerzoSettore.Nonpossonoerogareri-sorsealSecondoSettoreperchéevidentementenefalserebberolaconcorrenza.QuindichecosafannoleFondazionidioriginebancaria?Daunaparte,comedicevo,eroganorisorse.Forniscoundato:nel2013, ultimo anno al momento disponibile hanno erogato circa 900 milioni di euro su circa 22.000 progetti,quindiun’ampiezzadiiniziativemoltoimportante.PeròleFondazioninonfannosoloattivitàerogativa,cioèdimessaadisposizionedirisorsepersostene-reprogettualitàchesononormalmente,perlastragrandemaggioranzadeicasi,realizzatedasoggettiterzimaanche,avolte,inmanieraimportante,daprogettualitàdirettamentegestitedalleFondazioni,doveiprogettimagaripossonoessereodiimportanzapiùstrategicaocherichiedonounagovernancepiùprecisaepiùstringentedapartedellaFondazionestessa.Adesempio,miparlavanoquidiquestainiziativasultemadell’antropologia,misfuggeadessoiltitolo,Dialoghisull’Uomo,giusto?QuestaèunaprogettualitàcheègestitaimmaginodirettamentedallaFondazioneche,sicuramente,poicoin-volgealtrisoggetti,sianoessiEntiLocalisianoessisoggettinoprofit,macheèincardinatatraleat-tivitàpropriedellaFondazione.Dicevo,l’attivitàerogativaèunadellemodalitàattraversolequalileFondazionidioriginebancariaintervengono.Poicenesonoaltredue,chesivannopotenziando,esisonoandatepotenziandoneltempoe,inprospettiva,losarannoancoradipiù.Unaèl’attivitàdiinvestimentodelpatrimonioinattivitàcorrelateallamissionedellaFondazione.Cosasignifica?Significache,mentreconl’attivitàerogativa,leFondazionimettonoadisposizionelerisorseinprogettichehanno,normalmente,unaduratachevada1a3anni,rarissimamentesuperanoi3anni,conl’investimentolaFondazionepuòmettereadisposizionerisorseche,inqualchemodo,vannoarafforzareeconsolidare,inun’otticadilungoperiodo,l’attivitàchevannoafinanziaree,altempostesso,ricevonounaremunerazione,perchésitrattadiuninvestimento,chepoivaaalimentarelastessaattivitàerogativa.Quindicolgonodueobiettiviconun’azionesola:daunaparteintervengonoasostenereattivitàvicineallamissionedellaFondazione,dall’altraricevonorisorsechepoieroganosemprenei settoridi intervento. Investimenti chenoi,dallenostreanalisi, stimiamopariacirca4miliardidieuro,suunpatrimoniocomplessivodelleFondazioni,adaticontabili2013,di41miliardi.Quindicircail9%-10%dellerisorseinvestitenelleFondazionisonodestinateasettorichesonoaffiniallamissionedellaFondazione.Necitouno,perchéèsignificativo,manonèilpiùemblematico.L’investimentocheleFondazionihannofattoinCassaDepositiePrestitièuninvestimentochecoglieunodeidueobiettividimissionedelleFondazioni,inunodei21settoriprevistidallaLegge,cheèlosviluppoeconomicoesicuramenteCassaDepositiePrestitihaquestamissionedisostegnoallosvi-luppoeconomicodelPaese.Lapresenzadisoggettiprivati,qualileFondazioni,inCassaDepositie

Prestitièperaltro,unelementopositivochehacontribuitoancheasceltevirtuosedellastessaCassadiDepositiePrestiti.Mapotreicitarealtriinterventi,adesempioinunfondocheèdenominatoTTVen-tureincuialcuneFondazioniintervengono,echehal’obiettivodiagevolareiltrasferimentotecnolo-gicotraleUniversitàeleimprese.Sostanzialmentesostienequellichevengonodefinititecnicamentedeglispinoffetraduconolaricercascientifica,diciamoteorica,inimpresa,equièuninvestimentoche,ovviamente,èdi lungoperiodo.Chiaramente sono fondicheproduconoredditonel tempoequindirisorseaggiuntiveperl’attivitàerogativa.Lasecondamodalitàdiintervento,rispettoall’attivitàerogativa,èl’eserciziodellororuoloistituziona-le.Checosaintendodire?Che,inrealtà,leFondazioni,aldilàdell’attivitàerogativa,oggisvolgonounruolodiprimopianonelproprioterritoriodiriferimentochesipuòdeclinareintredifferentimodali-tà.DaunapartelacapacitàdicogliereecaptareibisognidelterritoriograzieallaconoscenzaoramaiconsolidatacheleFondazionihannodelproprioterritorioincuioperano,ancheperché,neipropriOrgani,soprattuttonell’OrganodiIndirizzo,hannoespressioneerappresentanzalevariemolteplici-tàdisoggettipresentinelterritorio,cosacheconsentelorodicapirequalisonoleprioritàdiinterventonelterritorio,qualisonoleesigenzeallequalimettermano,equaliinterventipotersostenere.Quindièilprimoruolofondamentalequellodicomprendereibisognidelterritorio.Secondoruolofonda-mentalecheleFondazionisvolgono,epossonosemprepiùsvolgere,èquellodiaggregatori:essendosoggettiprivatieneutrali,possonosvolgereunruolodicatalizzatoredienergie,sianoessepubblichecheprivate,permetterleinsiemeeperseguireobiettivicomunidiinteressegenerale,equestoruolo,ilruolodipromuoverereti,sostanzialmente,èunruolochesemprepiùsivaaffermando.Terzopuntoèchehannosicuramenteunacapacitàinnovativamoltospiccata.Sipossono,travirgolette,permettereillussodiinnovare,innovazioneche,avolte,gliEntiPubblicihannopiùvincoliapoter realizzare,equindi sperimentanosoluzionichepossonopotenzialmenteancheandareincontroadinsuccessi,perchél’innovazionecomportaovviamentedeirischi.Maquandolesperimentazionivannoabuonfine,leFondazionispessoevolentierilelascianoagliEntiLocaliperchélefaccianoproprieeletrasforminoinattivitàpermanenti.Quindilosvolgimentodiquestoruoloistituzionalenellatriplicedeclinazioneèsemprepiùfondamen-tale,nontantoperchélerisorseinquestiannidicrisisonoandateriducendosi,masoprattuttoperchéquestoruoloèfondamentaleperchériesceacrearequellesinergieterritorialicheconsentono,daunaparte,unpiùefficienteutilizzodellerisorsee,dall’altra,lapossibilitàdiaggregareiterritoriperaggre-dire delle problematiche che sono di particolare interesse. Venendo al tema del Terzo Settore, il rapporto con il Terzo Settore è molto consolidato. E’ consolidato nonsoloperchéil67%,dato2013,dellerisorsecheleFondazionieroganovaasoggettiprivati.SeabbiamodettocheilsecondosettorenonèoggettodiinteresseperleFondazioniperchénonposso-nofinanziareimprese,il100%delleproprieerogazionivannooalPrimooalTerzoSettoreeilprimoraccogliequindiil33%dellerisorse,il67%vafondamentalmentealTerzoSettore,nellasuamolte-plicitàdisoggettività,equindistiamoparlandodicirca2/3dei900milionidieurochecitavoprima,nell’ultimoanno,l’anno2013,quindicirca600milionidieuro.Maèconsolidatoancheperché,aldilàdellerisorse,conilTerzoSettorehacostruito,suiterritorilocali,quindinellevariecomunità,unaseriediprogettualitàmoltovariegata.Secomedicevoprimasono22.000circagliinterventichevengonofattiinunanno,voicapitebenequantisianoisoggettidelterzosettorechevengonocoinvolti,ancheperchénormalmenteleFondazionirichiedono,aisoggettidestinatarideipropricontributi,difareretee quindi normalmente richiedono partnership, e non erogano necessariamente ad un unico soggetto. QuindistiamoparlandodimigliaiadisoggettichegrazieallerisorsecheleFondazionimettonoadi-sposizionepossonorealizzare,incollaborazioneconaltrisoggetti,leproprieprogettualità.

34 35

MailrapportocolTerzoSettorehaunlivelloanchedicaratterenazionale.Inprimoluogoperchéc’èuna Legge, la 266 del ’91, che all’art. 15 impone alle Fondazioni di erogare una parte delle risorse (un quindicesimodell’avanzodigestionedelleFondazioni,pariaoltreil4%dellerisorsecomplessivenel2013)aiCentridiservizioperilvolontariatochehannoilcompitodisostenere,supportareepromuo-vereilvolontariato.LaLeggeprevedechelagestionediquesterisorseavvengamedianteComitatidiGestione(CoGe)icuiorganidigovernancesonodesignatoamaggioranzapropriodalleFondazionidioriginebancaria,chesvolgonounruolodicontrollodilegittimitàsulleattivitàdeiCentridiservizio.Insecondoluogoperchévolontariamente,mediantel’Acri(l’associazionedicategoria),leFondazionihannointessutorapportidicollaborazionemoltostrettaconlerappresentanzedelvolontariatoedelterzosettore,chehannodatovitaasignificativeesperienze.Lapiùimportanteèsicuramentelacosti-tuzionedellaFondazioneconilSUD.Nel2005,comeesitodiunadisputatraleFondazionidioriginebancariaeiCentridiservizioperilvolontariatosualcunerisorse(nonstoquiatediarviconidettagli),dicomuneaccordo,insiemeanchealForumdelTerzoSettoreealtrerappresentanzedelvolontariato,sidecidediinterromperelacontrapposizioneedarevitaaunnuovosoggettochesioccupassedisoste-gnosocialealleregionidelMezzogiorno.Pertanto,315milionidieurovennerodestinatiqualefondodidotazionediquestonuovosoggetto,appuntolaFondazioneconilSUD.LaFondazioneCONSUDèinedita,siaperfinalitàche,comedicevo,percom’èorganizzatalagovernance.Perfinalitàperchéèuna Fondazione che nasce dalle dall’esigenza di dotare il Mezzogiorno di una Fondazione strutturata, perchéleFondazioni,chesonopresentiogginelleseiregionimeridionali,escludendoAbruzzoeMo-lise,incuioperalaFondazioneconilSUD,sonosette.Quindirappresentanocircal’8%delnumero,ma,dalpuntodivistaerogativo,pocopiùdel3%perchésonopocopatrimonializzateehannopocherisorse.Quindisièsentital’esigenzadierogaremaggioririsorsealMezzogiorno,cheerailterritoriocheavevaforsepiùbisognodialtridiesseresostenuto.QuindisidotalaFondazioneconilSUDdiquestopatrimoniodi315milionidieuroepoi,tramitequestiaccordidicuiparlavoprima,leFonda-zionidioriginabancariavolontariamentesisonoimpegnateaerogare,persostenerlaerafforzarla,ulteriori20milionidieuroall’anno.LaFondazioneoperaesclusivamentenelsettoredellacosiddettainfrastrutturazionesociale,cioèsostieneesclusivamenteilTerzoSettoreinprogettualitàcheabbianofinalitàsociali.Èineditaancheperlacompaginedigovernance,perchécredosiailprimocaso,nondicol’unicomasicuramente il primo, con questa dimensione, in cui i rappresentanti delle Fondazioni di origine ban-caria e i rappresentanti del Terzo Settore siedono pariteticamente, indipendentemente da chi sostiene l’onerefinanziario.Lagovernanceèal50%Fondazionedioriginebancariae50%rappresentanzedelvolontariatoedelTerzoSettoreeinsiemesidecidechecosafare,rompendoquellegameasimmetricotradonatoreebeneficiario.L’iniziononèstatofacile.Iol’hovissutoinqualitàdiDirettoreGenerale,enonèstatofacileperchélacultura,ledinamiche,leesperienze,eranochiaramentediverse;maoggidevodirechelaFondazioneconilSUD“viaggia”bene.Haerogato,finoaoggi,134milionidieurosu700progetti,hadatovitaa5Fondazionidicomunitàestasoprattuttosperimentandoformulein-novative,moltointeressanti,inuncontestodifficile,nonsoloperlecriticitàdalpuntodivistasociale,maancheperché“drogato”,inpassato,daunafflussodifondipubblicichevenivanospessogestiticonlogiche,percosìdire,pocovirtuose.QuindiilrapportocheleFondazionihannostabilitocolTerzoSettoreèsolidoefattuale,esièandatosemprepiùperfezionandoerafforzando.Nonvannodicertonascostecriticitàeproblematichediquestorapporto,soprattuttonellarelazioneconiCentridelserviziodelvolontariato,malavolontàèquelladiandareoltreiproblemiperperseguireunobiettivocomune.Anzi,inprospettivaquellachecredopossaessereladirezioneperilrafforzamentodiquestolegameè,daunaparte,lasperimentazio-

necomunediprocessiinnovatividiintervento.Citotreesempiperintenderciche,devodire,grazieingran parte alle Fondazioni, si è potuto sperimentare, insieme al terzo settore: uno è l’housing sociale, chehal’obiettivodirisponderealleesigenzeabitativedisoggettieconomicamentesvantaggiati(equipurtroppolacrisihadimostratochelagammadisoggettisvantaggiatièamplissima),chenonpos-sono accedere all’edilizia pubblica e, al tempo stesso, non hanno le risorse economiche per accedere all’ediliziaprivata.L’housingsocialeèunaviadimezzo,conaffitticalmieratiealtocontenutosociale;l’elementosocialenonè,cioè,soloriferitoalprezzodell’affitto,maèriferitosoprattuttoatuttaunaseriediservizidicaratteresocialechevengonomessiadisposizionepercrearecomunità,chevannodallagestionedispazicomuniallapromozionediiniziativecomunieprocessi,peresempio,diinse-rimentoerecuperodipersonesvantaggiate,chevannoausufruiredell’attivitàdelservizioabitativo.Ebbene,questiservizisonosolitamenterealizzatidacooperativesociali,odaassociazionidivolonta-riato,equindigraziealleFondazionianchequestisoggettihannopotutosperimentareunaformulanuovadiinterventoincamposociale.Citoilmicrocredito,incuileFondazionisonomoltoattive.Ilmicrocreditovedesolitamente lapresenzadi tretipologiedisoggetti:unsoggettofinanziatore,espessosonoleFondazionidioriginebancaria,insiemeagliEntiLocali;unsoggettocheerogailcredi-to,cheèunistitutodicredito;unsoggettochefaun’attivitàmoltoimportante,chevadallaselezionedisoggettibeneficiaridelcredito,all’attivitàdiaccompagnamentoeassistenzadiquestisoggettichesitrovanointemporaneadifficoltà,perchéilmicrocreditoèun’attivitànormataperLeggechesiponel’obiettivoditirarefuori,dasituazionidiparticolaredifficoltàtemporanea,soggettiche,inqualchemodo,però,poidevonorestituirequestocredito.Quindinonsonoerogazioniafondoperduto.Quindiper consentire, e accompagnare, questo percorso di restituzione di questo credito, spesso c’è bisogno diunaccompagnamento.LeorganizzazionidiTerzoSettorequest’attivitàlasvolgonosicuramentemolto bene, e quindi anche il microcredito, grazie non solo ma soprattutto alle Fondazioni di origine bancaria, è un terreno su cui il Terzo Settore si è potuto cimentare. InfineilcosiddettoWelfaredicomunità,oWelfaregenerativo.Oramaileterminologiesisprecano,masonoquegliinterventiincui,attraversosoggetticatalizzatori,tracuileFondazionidioriginebancaria,chepossonoanchemettereadisposizionerisorsefinanziarie,siaggreganounamolteplicitàdisoggettiperaggredireproblematicheconnessealWelfare.Sappiamobene,purtroppo,cheilWelfarestaper-dendorisorsealivellonazionale;perquestoleFondazionidioriginebancariahannosentitol’esigenzadiattivarsipercrearelecondizionipercreareretidisolidarietàfortiecoesealivelloterritorialeperdarerisposteaibisognidiassistenzaesostegnoaicittadinipiùsvantaggiati.Questi cheho citato sono esempidi interventi che leFondazioni stanno sperimentando,o stannooramaiconsolidando,incuiilrapportoconilTerzoSettoresivestediaspettinuovie,devodire,pro-mettenti.

Primadi farequalchecennoallaLeggeDelegasulTerzoSettore,voglio fareuncennoadun im-portante accordo siglato il 22 aprile scorso tra Acri, in rappresentanza delle Fondazioni di origine bancariaassociate,eilMinisterodell’EconomiadelleFinanze,cheèl’AutoritàchevigilasullestesseFondazioni.L’accordosiponel’obiettivodirendereancorapiùefficaceilprocessodidiversificazionedelpatrimoniodelleFondazionidioriginebancaria,perevitarerischiditroppaconcentrazione,chehaportatoalcuniproblemiinalcuneFondazioni,digarantireunagovernancepiùapertaepiùinno-vativa,eperpromuovereunamaggioretrasparenza,perquantogiàleFondazionidioriginebancaria,semprepernormadilegge,abbianotuttaunaseriedivincoliditrasparenzache,ovviamente,rispet-tano. Bene, questo Protocollo Acri-MEF nelle premesse cita: “Le Fondazioni, dalla loro costituzione, oltreall’azioneneisettoridiinterventoindividuatidalLegislatore,hannosvoltounruolodisolidarietà

36 37

esussidiarietànelTerzoSettoreancheconiniziativequalilacreazionedellaFondazioneconilSUD,diresponsabilitàsocialineiconfrontiditerritoridimaggioresvantaggiosocioeconomico”.Eccodevodirechequestaaffermazione,contenutainundocumentochevedetraifirmatariilMinistroPadoan,èmotivodaunapartedisoddisfazioneediorgogliopertutteleFondazioni,maancheunatestimo-nianza che questo legame, Fondazioni e Terzo Settore, è solido e riconosciuto anche istituzionalmente. Vengoinconclusione,allariformadelTerzoSettore.LaRiforma,soprattuttonellelineeguidacheerano state emesse prima dei passaggi parlamentari, era piaciuta sia nel metodo che nel merito. Il metodo, la consultazione pubblica, era stata particolarmente apprezzata: anche Acri ha partecipato dandoproprieindicazioni;conriferimentoalmerito,altrettantoapprezzateeranoipuntidiattenzio-nesucuiessaandavaaconcentrarsi.Laversioneparlamentarechiaramentepresenta,anostroavviso,alcuni limiti. Ne cito due, in particolare, uno che ci interessa meno direttamente, uno ci interessa più direttamente.Ilprimoriguardal’impresasociale:lodicevaancheilprof.Consorti,inrealtàpoilori-prendeancheilSenatoreLepri,cheèilRelatore,alSenato,delDisegnodiLegge,nelsuointerventoinizialenellaCommissioneAffariCostituzionali.Neltestosiconfigurailrischiodiistituireunasortadiimpresasocialelowprofit,un’impresalowprofitpiùchenoprofit.Questolovediamounpo’comeunrischioperché,inrealtà,cisembrache,nelbinomioimpresasociale,sisiacapovoltal’attenzionetraiduetermini.Noivediamonell’espressioneimpresasociale,l’impresacomestrumento,eilsocialecomefine.Nell’impostazionecheèuscitaallaCameracisembrachecisiailrischiochevengainver-titoilrapportomezzi-finiechequindil’attenzionevengapostaprevalentementesultermineimpresa.Dapiùpartisièmoltosottolineatal’opportunitàchel’impresasocialecreipostidilavoro.Secondomeilfinedell’impresasocialenonèquellodicrearepostidilavoro,maèfaresociale.Poisevengonopostidilavoro,siamofelicissimimanonèilsuofine.Quindiquestorischioc’èeilSenatoreLeprilohaevidenziatonelsuopassaggio.IlsecondopassaggiochevolevosottolineareèlegatoaquellocheèprevistonelDisegnouscitoallaCamera,relativoall’art.5,comma1,letterae),suiCentridiservi-zioperilvolontariato.Cisonoduepassaggicheriteniamounpo’problematici:ilprimoprevedelapossibilità,traleattivitàdeiCentridiservizioperilvolontariato,anchedisostenereiniziativesocialisolidalialivelloterritoriale,chefaprefigurarelapossibilitàdisvolgereancheunruoloerogativodirisorse.Francamente,nonsicapisceperchéiCentridiserviziodovrebberoerogarerisorseche,alorovolta,ricevonodaerogazionidiFondazionidioriginebancariacon,inpiù,unrischiodiconflittodiinteresse,perchéiCentridiserviziosonogovernatodaorganizzazionidivolontariatochepotenzial-mentepotrebberoesserebeneficiariediquellestesseerogazionieventualmenteeffettuatedaiCentri.Poic’èunaltropassaggiochedicechegliOrganidiControllodeiCentridiservizio,cheoggisonoiCoGe,debbanoesserefinanziaticonrisorsechenonprovengonodalquindicesimoprevistodalla266del‘91,cioèlerisorsedelleFondazionidioriginebancaria,maandrebberotrovatealtrove.Riteniamochequestosiaunpassaggiodebole,nonsoloperchédubitochesitrovinoaltrerisorseperandareasostenerechidebbacontrollarequestisoggetti,maancheperchéilLegislatore,quandohaistituitoconla266/’91iCentridiservizioperilvolontariato,hadefinitoun“pacchetto”completo,checompren-devaancheunnecessarioOrganodiVigilanzaelerelativerisorseperlasuagestione.L’interventodelSenatoreLepritral’altro,inqualchemodo,riaprealcunequestionirelativeaiCentridiserviziodivo-lontariatoe,addirittura,proponeunmeccanismocomplessomaparticolarmenteinnovativo,rappre-sentatodall’introduzionediunvoucherpercuil’organizzazionedivolontariatochevuoleutilizzareunserviziodaiCentridiservizio,riceveunvoucherperremunerareilservizio,facendocosìprefigurarenonl’assegnazionedirisorsepredefinitacomeèattualmente,maun’assegnazionedirisorseinbaseaiservizierogati.Miimmaginochenonsaràunacosagraditissimaperò,secondome,èuntemasucuisipotrebberiflettere.Concludodicendochenonmiappassiona,daunpuntodivistagiuridico,ladefinizionedichecos’èil

Terzo Settore. Vado alla sostanza, non essendo un giurista, e dico che gli elementi che caratterizzano isoggettidiTerzoSettoredebbanoriguardareilCosasifa,ilComelosifaeilPerchélosifa.Ovviamente ilCosadeveavereunautilità sociale,deveprodurreunbeneficioper idestinatari. IlComeattieneall’assenzadifinalitàdilucroeallamodalitàdigestionedell’organizzazione,chedeveesseredemocraticaepartecipata.Ilperchè,infine,siriferiscealcontenutoidealechemuovel’azionedi qualsiasi soggetto di Terzo Settore.Amiomodestissimoavviso,quandovengonosoddisfattiquestirequisiti,siamonelTerzoSettoreeiltemadeicontrolli,inquestosettore,iolilascereiaisoggettiprepostiaperseguireeventualiviolazionedellalegge.NonpensereiaunulterioresoggettochecontrollailTerzoSettoreperché,econcludo,senoiimmaginiamoledifficoltàcheunaqualsiasiassociazionedivolontariatoocooperativasocialeincontraperpoter realizzare serviziavantaggiodi tuttiepromuovere lapartecipazioneattivadeicittadiniallavitasocialeeculturaledelPaese,pensareaulterioricontrollioobblighimisembrerebbeuna sorta di accanimento che rischierebbe di scoraggiare anche i più tenaci idealisti.

38 39

Il rapporto fra ente pubblico e Terzo settore: programmazione, affidamento e valutazio-ne dei serviziDott.ssa Chiara Pierotti Comune di Pistoia

Interminidiprogrammazionedegliinterventiedellerisorsedelsistemaintegratodiinterventieser-vizisocialiilComunediPistoiahapromossolacostituzionedellasocietàdellasaluteche,dopounadifficileestentatafasedistart-up,hapresodefinitivamenteepiùcompiutamentecorponelluglio2014conlanominadiunnuovoDirettore.InquestipochimesilaSDSP(Societàdellasalutepistoiese)hadecisodiproseguirelasuaattivitàedinonseguireilpercorsodelleconvenzionichelamodificaalivellodelleLRT40/2005e41/2005consentivanoedha–atempidirecord–messoinpiedituttigliorganinecessariperilsuofunzionamento:oltrealcollegiodeisindacirevisori,haprovvedutoallanominadelcoordinatoresocialeedell’ufficiodidirezioneedatuttigliadempimentiperrendereilconsorziopienamenteoperativo.Nelleultimesettimanesonostatiapprovatiduedisciplinari,unosullaresiden-zialitàel’altrosulladomiciliarietà,cheavrannovalorepertuttigli11comunidell’areapistoieseesocidelconsorzio.Allavoroeallostudiovisonoaltridisciplinaricheconsentirannodiallineareipercorsiegliinterventideidiversicomunisecondostrategieeregolecondivise,alfinedigarantireunaverauniformitàterritorialeedidareattuazioneanormativenuoveedincontinuaevoluzionequali–adesempio–quellarelativaall’ISEE.Inmateriadiprogrammazioneildisegnodileggeperdeanostroavvisol’occasionedichiarirequaleruolosvolgelaregioneall’internodellaprogrammazioneesoprattuttoperlavalorizzazionedelterzosettorenellaprogrammazioneterritoriale,finalitàfondamentaledellariforma.Chidaannilavoraneisettorisocialiesanitarisabenequantosiafondamentaleilruolodelleregioninellaprogrammazionediqueisettoreesaanchebenequantounentepubblico,qualeilComunenonpuòvederevalorizzatoilproprioruolosenonrafforzandoilruolodisoggettocheanalizzaibisognidelterritorio,attivitàdianalisi cronologicamente e logicamente prodromica rispetto a quella di programmazione. DaquestopuntodivistalaSDSPcostituisceunaimportanteopportunitàinquanto,parallelamenteall’esortazionecontenutanellaratiodellariformadelleLRT40/2005e41/2005dilavorareperam-bititerritorialipiùampiedomogenei,essapuòefficacementeanalizzareibisogniattraversol’ufficiodipianoedarecosìcorpoadunaattivitàdiprogrammazionepiùcoerenteedaderenteallarealtàsociale.

Alivellocomunale,dal2012adoggi,ilServizioSocialehainiziatounfaticosolavorodimessaare-gimedituttiirapporticonisoggettidelterzosettoreinparticolare.Invero,lasituazionecheabbia-motrovatoregistravaunlargousodellostrumentodellaconvenzioneprevistosiadallaL.381/1991recantedisciplinadellecooperativesociali(art.5,comma1),siadallaL.266/1991Leggequadrosulvolontariato(art.7),siaseppureinformaassaipiùsfumatanellaL.328/2000Leggequadroperlarealizzazionedelsistemaintegratodiinterventieservizisociali(art.5).Sipartiva,infatti,daunaespe-rienzaincuiilTerzoSettoreandavaadoccuparespazilasciativuotidalpubblicooppureadaffiancareilpubbliconellarealizzazionediinterventichenonrientranotraquellichedevononecessariamenteessererealizzatiattraversol’erogazionediprestazioni.Inquestoultimocasol’entepubblicosvolgeunruolodipromozionedelterzosettore,supportandoattivitàdiutilitàsocialeautonomamentesvoltee

40 41

propostedasoggettinonprofit.Tuttavia,ancheinquestoultimocasoincuisenz’altrolostrumentodellaconvenzioneodegliaccordidicollaborazionepuòesserevalidamenteutilizzato,ilpubbliconondeveenonpuòrinunciareadunaformadicontrolloche–secondol’esperienzacheabbiamovolutorealizzare al comune di Pistoia – può essere meglio espletata se il pubblico non rinuncia alle azioni di programmazionedegliinterventi,anchequellinondovutimanondimenovalutatiimportantiperilterritorioedisuoibisognisociali,equindiall’azionedistimoloattraversomanifestazionidiinteresseperlosvolgimentodiunaseriediattivitàrivolteadalcunefascedipopolazionepredefinite.InpropositovorreisegnalarealcuneesperienzecheinizialmentesonostatesalutatedalTerzoSettorecondiffidenzamacheanostroavvisohannocondottoadimportantirisultati,perchéoltrearealizzareunserviziohannoconsentitodimettereinreterisorseesistentisulterritorioinunalogicaconcertatae controllata dal Comune. Miriferiscoinparticolareall’esperienzasperimentaleemoltopositivadelprogettoSOCIALMENTE.IlComunediPistoiaconDeliberazionen°154del07.08.2013haapprovatoilProgettodisocializ-zazioneanziani“SOCIALMENTE”inerentealperiodo01gennaio2014/31dicembre2015.ConlaDeterminazionedelDirigenten°2074del23/10/2013aventeperoggetto:“Progettodisocializza-zioneanziani“SOCIALMENTE”periodo01gennaio2014/31dicembre2015.Definizioneavvisopubblico,schemadiconvenzione,schemamanifestazionediinteresseeimpegnodispesa”prevedevalapubblicazionediunAvvisopubblicorivoltoalleAssociazionidiVolontariatoconsedenelterritoriodelComunediPistoiacheavrebberopotutopresentarepropostedicollaborazioneperlarealizzazionedelProgettoinquestioneequelleinpossessodeirequisitisarebberostatesuccessivamenteinvitateapresentareunprogettorelativoall’azioneperlaqualeavevanomanifestatointeresse.Lacomunica-zionediinvitoèstatainviatatramiteletteraraccomandataalleassociazionichehannopresentatointempoutilelamanifestazionidiinteresseehannocertificatoilpossessodeirequisitiacontrattareconlaPubblicaAmministrazione.Sonostatiapprovatiprogettirelativiall’azioneAdottiamounGiardino,SpaziIncontri,L’OradelTè,SpazidiPubblicaUtilità,OcchioalQuartiere,TrasportoSociale.Altraesperienzachevainquestadirezione,innovativaedatipicarispettoaquantofattofinoadalloradalServizioSocialecomunale,èstatalamanifestazionediinteresserivoltaasoggettianchedelTerzoSettoreseppurenonesclusivamenteperl’organizzazionedeisoggiorniperanzianieadultidisabili,oveilComunediPistoianonprevedelacostruzionedialcunrapportosinallagmaticonéquindil’e-rogazionedi alcuncorrispettivo, tuttaviapromuove l’organizzazionedelle vacanzealmareperglianzianieadultidisabiliresidentisulproprioterritoriosecondounaseriedistandardminimidiqualitàediprezzochepoiverificapuntualmente.DiversoècertamenteilcasoincuiisoggettidelTerzoSettoresiinserisconopienamentenell’ambitodiinterventichel’entepubblicodeverealizzareattraversol’erogazionediprestazioni.Inquestocasolostrumentodellaconvenzioneètroppogenericoedinformaleenongarantisceilrispettodiqueiprincipi che l’appartenenza all’ordinamento comunitario ci impongono, quali – tra gli altri – la tra-sparenza,lapubblicità,laparitàditrattamentodeglioperatorieconomicidapartedelleamministra-zioniaggiudicatrici.LanuovaDirettivaUE2014/24chedisponeinmateriadiappaltipubbliciecheancoradevetrovareapplicazioneedattuazionenellanormativaitaliana,introduceunanuovasogliapari a 750.000 euro per gli appalti sociali: • perquellisottosoglialasceltaperglistatimembrisaràtraprevederegareditipotradizionali(aperteancheasoggettinondelterzoSettore),proceduraaconcorrenzalimitata,procedureriservatealTerzoSettore(cooperativeditipoa)oimpresesociali),oppureununicomodellochescelgaunatraquestesoluzioni,senzaperaltrocheladirettivanientedicasuicriteridiaggiudicazione;• perquellisoprasogliavigeunregimec.d.alleggerito,ècioènecessariasoltantolapubblica-

zionedegliavvisiedeibandieiprincipiperl’aggiudicazionedegliappalti(criteriodell’offertaeco-nomicamentepiùvantaggiosa),rimanendotuttaviavincolantiiprincipiditrasparenzaediparitàditrattamento degli operatori economici da parte delle amministrazioni aggiudicatrici.• sonopoiprevistegareriservateasoggettichepotrebberonelnostroordinamentocoincidereconquellidelTerzoSettore:questapossibilità,previstaall’art77dellaDirettiva, consentirebbediespletaregareriservateesclusivamenteinspecificiservizi,tracuiquellisanitariesociali,consoggettiche abbiano le seguenti caratteristiche:a)ilsuoobiettivoèilperseguimentodiunamissionediserviziopubblicolegataallaprestazionedeiservizidicuialparagrafo1;b)iprofittisonoreinvestitialfinediconseguirel’obiettivodell’organizzazione.Seiprofittisonodistri-buitioredistribuiti,ciòdovrebbebasarsisuconsiderazionipartecipative;c)lestrutturedigestioneoproprietàdell’organizzazionecheeseguel’appaltosonobasatesuprincipidiazionariatodeidipendentiopartecipativi,ovverorichiedonolapartecipazioneattivadidipendenti,utentiosoggettiinteressati;ed) l’amministrazione aggiudicatrice interessata non ha aggiudicato all’organizzazione un appalto per i serviziinquestioneanormadelpresentearticolonegliultimitreanni.Inquesticasiladuratamassimadel contratto non supera i tre anni. Diquestapossibilitàdovrannotenerecontoidecretidelegati.

Nellemoredellemodificheeventualidellanormativa,ilComunediPistoia,periservizisoprasogliahafinoraespletatoedaggiudicatodal2013adoggi7garediappaltoperuntotaleabasedigaradi€7.364.859,30eperlagestionedi:1)servizidiaccoglienzanell’ambitodelSistemadiprotezionerifugiatierichiedentiasilo(SPRAR)2)servizidiaccoglienzapressoAlbergopopolareestrutturadiPiazza3)fornituradicarteprepagateperl’acquistodigenerialimentaridestinateacittadiniinsituazionedidisagio socio-economico4)serviziodiaccoglienza,abassaintensitàassistenzialedestinatoadonnesoleoconfigliminorenniinsituazionedidisagioabitativoedimarginalitàsocialepressol’immobile“VillinoDesii”,ViaDesiderin. 4 Pistoia5)servizio“Percorsidiinclusionesocialeelavorativa”afavoredisoggettisvantaggiati,incondizionididisagioe/oarischiodiemarginazionesocialedelComunediPistoia6)serviziodisostegnosocio-educativoeserviziomensanell’ambitodelsemiconvittocollocatopressol’exConservatoriodelleCrocifissine7)serviziodiassistenzadomiciliare,diassistenzascolasticaedieducativafamiliare

Inoltresonostatipubblicatiiseguentiavvisipubbliciperl’organizzazionediservizisocialinonstrut-turatiinappalto,matramitelacollaborazionediassociazionidivolontariatoedipromozionesociale:1)Avvisoperl’individuazionediassociazionidivolontariatointeressateacollaborarealprogettoan-ziani “Socialmente” anni 2014-2015, importo disponibile per il rimborso spese: € 62.000,002)Avvisopubblicoperlarealizzazionediunaccordodicollaborazioneaisensidell’art.119delD.Lgs.267/2000perlaricercadisoggettigestorideisoggiorniestiviperanzianieadultidisabili3)Avvisopubblicoperlaricercadin°2appartamentiinlocazioneperl’inserimentodipersonecondisagio psichico (gara deserta)4)AvvisopubblicoperiltrasportodisabiliIlcriteriodiaggiudicazioneèsemprestatoquellodell’offertaeconomicamentepiùvantaggiosa,con

42 43

unaformulacheattribuisceallaqualitàdelprogettounvalorepreponderante(70%)controunvaloreresidualedelprezzo(30%).Cisiamomossi,infatti,partendodall’obiettivodinonescluderenessunogarantendocosìilprincipiodiparitàditrattamentodeglioperatorieconomici,promuovendotutta-viaprogetticheconsentanodivalorizzarel’apportospecificocheisoggettidelTerzoSettoresonoingradodiassicurareinterminidivaloreaggiuntosocialeperilmigliorraggiungimentodellefinalitàdivoltainvoltaindicate,tenendocontononsolodellaformagiuridicaedorganizzativadeisoggetti,maanchedelleconcretemodalitàincuiessisvolgonolapropriaattività,dellesinergiechesonoingradodicrearesulterritorioavantaggiodellacollettività,deiserviziaggiuntivichegrazieatalisinergiesonoingradodioffrireamarginedell’appaltodaaggiudicare.Riteniamoforsenonsenzaunacertapresunzionechequestoimportanteerigorosolavorosvoltoabbiaportatonotevolirisparmiperilcomuneinterminieconomici,manonsolo.Noneraquestoinfattiilnostroobiettivoquantopiuttostoquellodipromuovere,attraversolacompetitivitàchelaproceduraadevidenzapubblicainevitabilmentescatena,unacrescitainterminidiqualitàdell’offertaedelservizioreso,contuttelepositivericadutesocialichesiregistranosulterritorio.

Lanormativaregionaleinmateriadiaccreditamento(Leggeregionale82/2009ess.mm.)prevedeche:- rispetto alle strutture il Comune rilascia l’accreditamento a seguito della presentazione della dichiarazionesostitutivainordinealpossessodell’autorizzazionealfunzionamentoealpossessodeirequisitigeneraliespecificiprevistadallanormativa.IlComuneeffettuaicontrollisullestruttureaccreditateavvalendosidellacommissionemultidiscipli-nareistituitagestitainteramentedell’AziendaUSLconmetodoacampioneentro90ggdall’accredi-tamento.Ilmantenimentodellecondizionidicuisopraèeffettuatosullatotalitàdellestruttureentro1annodall’accreditamentoesuccessivamenteogni2anni.Attualmentelestruttureaccreditatesulterritoriocomunalesono18esonorivolteadanziani,disabili,minori,donne.- rispettoaiservizi,isoggettipubblicieprivatisonoaccreditatidalComune(nelcuiterritoriohanno sedeoperativa)per l’erogazionedei servizidiassistenzadomiciliareedeglialtri serviziallaùpersonaa seguitodipresentazionedidichiarazione sostitutivacheattesta ilpossessodei requisitigeneraleespecificirichiesti.Il Comune con cadenza annuale controlla il mantenimento dei requisiti prescritti. Attualmente i ser-viziaccreditatisulterritoriocomunalesono28espazianoinservizimoltodiversiedestinatiacoprirebisognedifascediversedellapopolazione:assistenzadomiciliare,educativafamiliare,assistenzasco-lastica, inclusione sociale, incontri protetti, trasporto sociale anziani e disabili, sostegno orientamento eaccompagnamentoadonnevittimediviolenzaintrafamiliare,integrazioneesocializzazionesoggettisenzafissadimoraerom,telesorveglianzaperSOSsociale,ausiliodomiciliareleggeroperinfermieanziani,socializzazioneperadultidisabili,servizipermigranti,trasportosociosanitario,supportoadomiciliarietà leggeraper infermieanziani,valorizzazionee sostegnoall’intercultura, inserimentolavorativo,consulenzafamiliarepsicopedagogicaegiovani.

Perperseguirelafinalitàdell’unitarietà,trasparenzaesemplificazionedeglialbiincuiisoggettidelTerzoSettoreoggisiregistrano,ilddlintroduceilRegistroUnicodelTerzoSettoreistituitopressoilMinisterodelLavoroedellePoliticheSocialiesuddivisoinspecifichesezioni.Tale iscrizione è obbligatoria per gli enti del Terzo Settore che:• siavvalgonoprevalentementeostabilmentedifinanziamentipubblici,difondiprivatiraccoltiattraversopubblichesottoscrizioniodifondieuropeidestinatialsostegnodell’economiasociale;

• esercitanoattivitàinregimediconvenzioneodiaccreditamentoconentipubblici;• intendonoavvalersidiagevolazionifiscaliodisostegnoeconomico.Vièassolutaincertezza,almomento,suqualesceltaverràfattarispettoallesezionieairequisitiperl’iscrizione:sezionitematicheosezioniterritorialioentrambelecose;requisitidifferenziatiasecon-dadellesezionitematiche,masicuramenterequisitichedovrannotenereinsiemequelliattualmenteprevistiperl’iscrizioneall’anagrafedelleOnlusoairegistrinazionalieregionaliperleassociazionidivolontariatooentidipromozionesociale,identificandounminimocomunedenominatorepertuttiglientidelTerzoSettore.Quantoaicontrollinellaversioneinizialedelddleraprevistalapossibilità,inluogodell’AgenziaperilTerzoSettoredapiùpartiauspicata,diprevederelacostituzionediappositastrutturadimissionepressolaPresidenzadelConsigliodeiMinistri.NellamodificachehasubitoallaCamerapoiconfermataalSenatoanchequestapossibilitàèstataeliminataenullapiùsidicesuchieserciteràicontrollirispettoalpossessodurevoleneltempodeirequisitiinizialiprevistiperl’iscrizionenelRegistroenecessariperaccedereaibeneficidicuisopra.

ÈevidentecheildisegnodileggevuoleinquadrareingeneraleilTerzoSettore,unpo’menoevidenteèinvecelaposizionecheintendeperseguireinmeritoallarilevanzadaattribuirealprincipiodisussi-diarietàneirapportitrapubblicaamministrazioneeterzosettore.Sarebbeimportantechelariformanonsilimitasseadincideresulleformesociali,maandasseatoccaresoprattuttoilrinnovamentodeirapporti tra istituzionipubbliche (cheperstatuto,missioneerendimentosonononprofit), lequaliquandodeleganolepropriefinalitàoperative(nonquellecostitutivaperchésignificherebberinnegar-le)avantaggiodisoggettisocialinonprofit,accettanoilrischiopositivodipotenziareilrendimentosocialeedeconomicodellerisorseadisposizione.Tuttavia,nel fareciò l’entepubblicodeveancheaccuratamenteevitareilrischiodiunameradelegainbianco,rischiodidelegittimazionetantopiùconcretanellacrisicheinvestedatempoormaiilrapportodifiduciatracittadinoepubblicaammini-strazione.Perscongiurarequestorischionegativo,massimizzandoquellopositivo,sarebbeimportanteanostroavvisochelariformacogliessealcunideglispuntichevengonodalleproposteavanzatedallaFondazioneZancannelvolumedellarivistanonprofitpaperdedicatoallariformadelterzosettoreappuntoedainquadrarsinellapiùampiaotticadelwelfaregenerativo.Ilwelfaregenerativo,superandolasemplicedimensionedelrendimentoeconomicoedelwelfareat-tualechesilimitaaraccogliereeredistribuirerisorse,diventalastradaefficaceperrecuperarevalorisolennemente sanciti dalla Costituzione, ma che rischiano di rimanere nel limbo delle buone inten-zioni:• ilvaloredellasolidarietà,chelaCartainseriscetrai«doveriinderogabili»,daesercitareavarilivelli,politico,economicoesociale,echeimponeatuttidideclinareinmanierainscindibiledallarivendicazionedeilegittimidiritti;• ilvaloredella«responsabilità»cheinvitaicittadinituttiainterrogarsisulcontributocheciascu-no,perlasuaparte,puòdarenellarealizzazionedel«benecomune»;• ilvaloredell’uguaglianzacheimponediriservareagli«ultimidellafila»«un’attenzioneprivile-giata»,aifinidiconsentireatuttidiesserericonosciutinellalorodignitàeaipoveridiesserepercepiticome «risorsa» e non solo come «problema».Inoltre,l’assettoistituzionalerisultantedallariformadelTitoloVdellacostituzionedel2001complicaulteriormenteilquadro,inquantoesisteunampiospazioaffidatoallacompetenzalegislativaregionalechepuòfareladifferenzaechepuòteoricamente,maanchepraticamente,portareadunquadroper-fettamentelegittimo,seppureanostroavvisounpo’menoopportuno,incuiinalcuneregioniiserviziallapersonasonogestititramiteappaltiocomunqueprocedureadevidenzapubblicaedaltreincuici

44 45

sibasatotalmentesuunregimediaccreditamento/autorizzazione.Infine,ancoratroppopocosidiceneldisegnodileggeinmeritoallaproblematicadellemodalitàedeicriteriedeirequisitipergliaffi-damenti:siparlasoltantodistandarddiqualitàeimpattosocialedelservizio,obiettività,trasparenzaesemplificazione.Suonanocomesloganvuotidicontenutiedincapacidicomprenderelasituazioneper quello che realmente è, molto più complessa e nella quale non può essere considerato neutro inse-rirerequisitisoggettivi,oggettivi,dimensionali,qualitativiattiadincidereinmodosignificativosullatodell’offerta.LepropostedellaFondazionevannodalriorientarelegarepubblichedalmassimoribassoamodellialternativi,attivandocontrattidipartenariatopubblico-privato,conmodalitàdigaraancheal massimo rialzo non solo o non tanto del costo ma del rendimento, ribaltando completamente la logicaattualeedinserendocomeoggettodelbandooelementocomunquedavalorizzarenellostessol’aumento,l’innovatività,ilvaloreaggiuntoresopossibileconiservizidaerogare.Cheèpoiquellochealivelloembrionaleedalegislazionevigenteabbiamoiniziatoafarenellanostraesperienzaalivellocomunale.Moltodipiùpotrebbeesserefattoconunquadronormativochiaroepreciso.Inquestoprocessodiriformal’auspicioècheillegislatoretengacontodellaparticolarestagionechestavivendolapubblicaamministrazioneeglientilocaliinparticolare:unastagionefattaditaglisem-prepiùconsistentisiainterminidirisorsefinanziariechedirisorseumane,unastagionedifortegraveepersistentecrisieconomicasocialemoraleconsovraesposizionedell’entelocalecomunalenellatrin-ceaquotidianadellapaura,dellasolitudine,dellapovertà,piùingeneraledeldisagio,daglianzianifragiliononautosufficienti,allefamigliesemprepiùculturalmenteincapacidiaffrontarelaresponsa-bilitàgenitoriale,dalladisabilitàalleformepersistentieaquellenuovedidipendenza,dallesfidecheunafflussocostantediimmigratiimponeafrontediunatenutasempremenofortedeltessutosociale.Inquestoquadro,andandonelladirezionedellacostruzionediunnuovowelfare,ènecessariodaunaparterivederesicuramentelanormativainmateriadelTerzoSettoreedancheampliarelepossibilisinergietraquestoelapubblicaamministrazione,dall’altroperò,pernoncaderenelladerivadiunostatodebole,rafforzareilruolodiregiapubblicadariservare,ancheattraversounanormativasem-plificatamachiaraeprecisaneisuoiobiettivi,all’entepubblicochepossadecideredidelegarel’attua-zionedeiserviziallacooperazionesocialeoalvolontariatooalmercato,machemantengabensaldonellepropriemanilefunzionidiprogrammazione,diregolazioneedicontrollodellepolitichesociali.

46 47

Gli aspetti fiscali della riformaProf. Adriano PropersiUniversità Cattolica del Sacro Cuore – MilanoTesto dell’intervento - non rivisto dall’Autore.

Lariformapropostaèorganicaperquantoriguardaagliaspettifiscali,magliaspettifiscalisonocor-relatiagliaspetticivilistici,cioèacomesonoorganizzateestrutturateleassociazionieleFondazioni,glientidiTerzoSettore,leimpresesociali,lecooperativesociali.DopotantianniincuisièparlatodinecessitàdiinnovareilCodiceCivileelalegislazionefiscale,abbiamooraunprogetto,unDisegnodiLeggeDelegachedovrebbeaffrontare,inmodosistematico,lamateria.IlDisegnodiLeggeDelegaaffrontainnanzituttogliaspetticivilistici.GlientidelTerzoSettoresonounagalassia,sonotantissimi,siaperl’attivitàchevienesvolta,siaperlaformaelanaturagiuridica.PrevalentementesonoassociazionieFondazioni,disciplinatidalLibroPrimodelCodiceCivilechedelinea aspetti minimi di questi Enti trattandosi di norme che risalgono al 1943. Non c’è stato un adeguamentoallacrescitadelterzosettoreeallacrescitadelWelfare.Quellepochenormevannointe-grateconalcunedisposizioni,chesonoprevisteinlineagenerale,macheriguardanoilfunzionamentodellagovernancedegliEnti,equindiilfunzionamentodell’assemblea,nelcasodelleassociazioni,elemodalitàdigestionedelleFondazioni,dell’amministrazionedellestesse,eleregoledirendicontazione.Bastipensarechenonesiste,nelCodiceCivile,l’obbligodifareilbilanciomasolonelleleggispeciali,chehannoseguito,praticamentedaglianni’90inpoi,l’evoluzionedelterzosettore.CrisidegliEntinonprofitchecisonostateinquestianni,siaperragionidi“mercato”edi“finanza”(masipensiancheadeventicomequellilegatialloscandaloc.d.diMafiaCapitale),l’attenzioneaglientidaunpuntodivistaaziendaleècresciuta.Tuttiiprofessionistisannocheperleimpresesocietariegliartt.2446e2447delCodiceCivileprevedonounaattenzionemassimaalpatrimonionettodellesocietà,equalorasiverificanodelleperdite, l’obbligopergliamministratoridi intervenireerimediareallacrisichesipotrebbeprospettare.Neglientinoprofitquestononc’è.Abbiamoassistitoedassistiamo,purtroppofrequentemente,amolticasiclamorosidienti,chearrivanoalfallimentoe,comunque,allaliquidazione,allachiusura,allacrisi.Unaspettoimportantecertamenteèlatuteladelpatrimonioeledisposizioni a presidio del patrimonio netto. Nonsononormefiscalimanormecivilistichefondamentali,amioavviso,perchél’Entepoifunzionibene. Sultemadellagovernancenonc’ènullanellanormativacodicistica.Se,tuttavia,siconsideracheperleassociazioniilriferimentonormativo,peranalogia,èallemodalitàdigestionedellesocietà,diper-soneodicapitali,emergel’assolutarilevanzadeltema.Sifariferimento,infatti,allanormesullafor-mazionedelConsigliodiAmministrazione,dieventualicomitati,alfunzionamentodelleAssemblee.Nelcasoinvecedellefondazioninonesisteunaregolaprecisasulladinamicagestionaledigovernodiquestienti.Abbiamo,nellacasistica,statutichehannounavarietàdiprevisioniche,intalunicasi,preludonoadunainevitabilecrisi.Moltientihanno,adesempio,amministratorinominatiavita,oamministratorinominatidalSindaco,dalVescovo,dalParrocoodaaltrisoggettiperiquali,magari,neltempo,nonc’èpiùla“funzionalità”,rischiandodiarrivareallacrisi,oallaimpossibilitàdigoverno.Regolesulgovernodeglientifondazionalisarebberonecessarie.

48 49

Leregoledifunzionamentosononecessarieancheaifinifiscaliedellatuteladeiterzi,soprattuttoaiterzichefinanziano(soggettibancariomeno),ochefornisconobenieserviziagliEntinoprofit.Collegatoaquestoaspettoc’èlatematicamoltoimportantenellariformadeiRegistridelTerzoSetto-re.Occorrecheiterziabbianoconoscenza,comeavvieneperilRegistrodelleimpreseperlesocietà,dichigoverna,dichihaipoteri,dicomefunzionalagovernancedell’Ente,diqualisonoibilanci,diqualèlaformagiuridicaelaresponsabilitàdifunzionamentodegliorganidell’Ente.Perora,tuttoquestononesisteoperlomenoleprefetture,laddovesonoiscrittelepersonegiuridichedirilievona-zionale,oleregioni,laddovesonoiscritteleassociazionielefondazionidiambitoregionale,tengonolineedicomportamentodiverse.D’altraparte,laprevisionecodicisticaeranatanel1943,inepocafascista,conlapreoccupazionedisaperecheunEnteavesseunasuaidentitàprecisaepotesseesserecontrollato.Lafinalitàdelriconoscimentodellapersonalitàgiuridicaècambiata,nelcorsodeltempo.Oggi,sipuòaffermarecheèprincipalmentequelladirappresentareversoiterzil’Enteedidarecontodellaaffidabilitàchepuòaverenelrispettoditerzi.L’ideadiunRegistroèunatematicacontroversa,perchéinItaliaabbiamodecinediRegistridivo-lontariato regionali,provinciali,ONG,cooperative sociali.Abbiamounacasisticadiffusa,manonesisteunRegistrodelTerzoSettore.Quindil’ideadiarrivareadunRegistrounitario,dovecisonoleinformazionibasilari,èopportuna.Fraleinformazionirilevanti,amioavviso,deveesserci:chisonoisocifondatori,gliamministratori,chisonocolorochehannoipoteridifirmaedirappresentarel’Enteequalèilpatrimonioattraversoilbilancioelaconoscenzadeidatidibilancio.E’importantechecisiaunaprevisionediriformadelCodiceCivilecheportiadarequestarappre-sentazione.Vièlatematicaforte-cuivolevosoloaccennare–delladivisionefraisoggettiriconosciutiequellinonriconosciuti.LeFondazioni,tendenzialmente,devonoesserericonosciute(nonsonori-conosciutesolonellafasediiscrizione:finoall’iscrizionesonononriconosciute,maquandopervienel’iscrizionealregistroprefettiziooregionale,extuncvieneanascereilsoggettogiuridico).Leassocia-zioni,nellamaggiorparte,sonoassociazioninonriconosciute.Pensiamo-questoèilpuntovero-chesindacati,associazioniconfindustriali,partitipoliticisonoassociazioninonriconosciute:ipiù“poten-ti” soggetti del Terzo Settore italiani sono associazioni non riconosciute. LamodificadelLibroPrimodelCodiceCiviletoccaanchequeisoggetti.Occorrecreareunsistemanelqualeleagevolazionifiscalisianolegateall’iscrizioneaquestoRegistrodelTerzoSettore,chedo-vrebbeessereistituitoche,però,sembraessereprevistosolopergliEntichesonoriconosciuti,ohannodeifinanziamentipubblici,equindinonèestesoatuttiisoggetti.Il Terzo Settore è molto ampio. Numericamente, parliamo di centinaia di migliaia di soggetti, picco-li,soprattutto,maanchemedioegrandi.E’difficilepensarechepossaesserciunsoggettocom’eral’AgenziaperilTerzoSettore.Hoavutolafortunadiesseremembronegliultimicinqueannidell’a-genzia,congrandesoddisfazione.Inquellecondizioni,eraimpossibilecontrollareilTerzoSettore.CiavvalevamodellaGuardiadiFinanza,manonpotevamoandareacolpiretuttelepossibilisituazionipatologiche in modo capillare. Dobbiamo prendere in considerazione anche un altro aspetto, il controllo aziendale “interno”. E’ un puntodellariformacivilisticachedovrebbeprevedereirevisorisociali,revisoriall’internodeglientidiTerzoSettore.Peripiccolienti,mirendocontochepossaesseredifficileecostosoechevadaor-ganizzato.Potrebbeesseresvolto,perdelega,daentidisecondolivello,tipoCSV,inmodochecisiauncontrollocapillaredapartediprofessionistiindipendenti,eticamentemotivati,perportareavantiilcontrollodiquestienti.Tuttoquestoperché?Hosempresostenutoepensatochelamonetacattivascacciaquellabuona:negliEnti,i“furfanti”checisono,cisonosemprestatie,tendenzialmente,ri-schiamochecisianoancora,fannodelgranmaleaglientibuoni.

Adoggi,ilGovernoescludediistituireun’agenziaperchésarebbetroppocomplessaecostosa.E’probabilmenteveroilfattochenonpotrebbefareuncontrollotipoquellodellaCONSOBperlesocietàquotate.Potrebbeessereunsostegnodiconsulenza,perredigeredocumentielineeguidadaseguireperibilancisociali,perlaraccoltafondi,manonEntedicontrollo.E’quindinecessariochesiattuiuncontrolloaziendaleinternoagliEntinoprofit.Tanto“volontaria-to”deiDottoriCommercialistiedeiRagionierièoggiassicurato,manonbasta:poichéseunsoggettoèpagato,èancheindipendente.Questamisembrachesiaunaideadasviluppare.Neltesto,attualmentealSenato,èprevistochefraglientidisecondolivelloeicentridiserviziodelvolontariatopossanosvolgerelarevisione/certificazionediEntiminori,equestapotrebbeessereunastradacheconsentirebbe,sulmodellocooperativo(che,incerticasi,nonhafunzionato:maanchequièunpo’“italica”laquestione).GliEntivirtuosidovrebberoesserefavorevoliadaprireleporteancheaicontrolliedagarantirelacontinuitàelacrescitadell’ente.Eccoperchédicevo,inpartenza,chelaquestionefiscalevainquadratainmodosistematico:primaparliamodeisoggetti,successivamenteparliamodell’aspettofiscale.Veniamo,quindi,adalcuneconsiderazionilegateadunanormativa,TestoUnicodelleImposteDi-rette,chesièstratificataneglianni,dal1973inavanti,edhacreatodei“mostri”,poichél’entenoncommerciale,daunpuntodivistafiscale,èunacomplicazionepazzesca.Esisteunproblemadifondo,edèundatooggettivo:l’entenoncommercialesvolgeattivitàistituzionali,noncommercialieanchedelleattivitàcommerciali.Deveessercilaprevalenzadelleattivitàistituzionaliperrestarenelmondodeglientinoncommerciali.Quisiapreunadifficilissimaquestionetecnica:comemisuriamol’attivitàistituzionalerispettoall’attivitàcommerciale?Quantol’attivitàcommercialeèfinalizzataafinanzia-rel’attivitàistituzionaleequanto,invece,èl’attivitàprincipaleche,magari,camuffati,danonprofitun’impresa? Finoaglianni‘90lanormaerastretta,semplice.Poisiècominciatoasostenerelanecessitàdiunaeffettivitàdelnonprofit,lanecessitàdiunaiscrizionenontemporaneaediunorganoassembleare,ecc.Unaseriedimigliaiadirisoluzioniministerialisisonooccupatididefinirecosasiaprofitecosanonprofit.Sièapertoundibattitodal“costosociale”enorme.Laquestioneprincipaleè,inrealtà,etica.Tecnicamente, infatti, credoche siadifficilmente superabile (o,quantomeno,non facilmentesuperabile)laquestionedellacommercialitàomenodiunsoggettoedellasuaattività.Allora, forse, lacosapiùbellachec’è,dellarziforma,è laprevisionedisemplificare lanormativa.Comesemplificarla,daunpuntodivistafiscale?Lalegge398del1991perleassociazionisportivedilettantisticheprevedevalaforfetizzazionedell’imposta,lasemplificazionedelledichiarazionifiscali,dell’IRESdaversareedell’IVAforfetizzata.Lanorma,però,riguardasololeassociazionienonri-guardatutteleattività.Nell’ambitodelleattivitàdell’AgenziadelTerzosettore,d’intesacolMinisterodell’Economia,fupromossaunaverificadelgettitodellaleggen.398del1991.IlMinisterohaverificatocheilgettitononèindifferente:inlineagenerale,èmoltomeglioforfetizzare,semplificaregliadempimenti,soprattuttodapartedeisoggettipiccoli,moltolocalizzati.E’unmodelloutile.Perchi?Quivieneilsecondoaspettocheprevedelanormativa.IlGoverno,insededidecretilegislativi,deveidentificareconprecisioneisettoridaagevolare,comegiàprevistoper le impresesociali,per lequalisonostati individuati isettoridiriferimentoRimanedaconsiderareancheladisciplinaattualmenteprevistaperleOnlus.Ildecretolegislativon.460del1997identificaalcunisettorispecifici(ades.,assistenzadisabili,tossicodipendenti,ambiente,ricercauniversitaria,ecc.).E’opportunounosforzocheidentifichimeglioisettorichepossonorientrarenellanormativaOnluseladefinizionenormativadi“attivitàistituzionale”.Ancheinquestosettoresitrat-terebbedisemplificareediidentificarebeneleattivitàistituzionali,tutelatecomeOnlus,distintedalle

50 51

attivitàconnesse.Infine,iltemadelle“impresesociali”.E’unostrumentochepotrebbedaresviluppoatantissimeini-ziativeedall’occupazionegiovanile,almiglioramentodellavitasociale,delWelfare.L’intentodellegislatoredeldecretolegislativon.155del2006nonèriuscito,soprattuttoperchénoncisonoleagevolazionifiscali:sipotrebbedefinireuna“cornicenormativa”senzaagevolazioni.AnchequivannoidentificaticonprecisioneisettoricheilnostroPaesevuoleagevolare,edagevolarlianchefiscalmente,nel(difficile)rispettodeiprincipiconcorrenzialidell’Unioneeuropea.Tuttavia,in-dividuareisettorilegatialWelfare,chepossonocrearesviluppoeoccupazione,edaredegliincentivi(ades.,interminidicostidellavoro,oppureinterminidinondistribuzionedidividendieaccantona-mentodegliutiliinesenzionediimposta,perlosviluppo,allastreguadeiconsorzifrapiccoleemedieimprese)costituirebbeunanovitàmoltopositiva.L’impresasocialenondeveesserepensatocome“modellino”inconcorrenzaconleimprese,doveilportatoredicapitalerischiailfallimento.Devonoessereindividuatibeniprotetti,oggettodell’attivitàdiimpresa,elimitatiisettoriagevolati.Tuttiquestisoggettidevonoavere,naturalmente,unregimeditrasparenza,ispirataadunarendicontazionechiaraesempliceperchésifaun’attivitàdiinteressecol-lettivo.Tutteleimpreseprivatesvolgonosvolgonoun’attivitàsociale,peròilororendicontiinteressanodegli stakeholder limitati: azionisti, fornitori,banche,dipendenti.Gli entinoprofit, invece,hannodegli stakeholder diffusi: dipendenti, finanziatori, la collettività entro la quale svolgono la propriaattività.Ibilancidevonoessereorientatiainformareinmodosemplicequestiportatoridiinteressi.Larendicontazionesocialeelavalutazionedell’impattosocialeèattualmenteoggettodimoltistudi,magaritradottidatestianglosassoni,moltocomplessisottoilprofilometodologico.Infondo,basterebberichiamarequellochefacevanogliEntimoralidell’Ottocentochecol“rendicon-tomorale”davanoinumeridell’attivitàedescrivevanol’attivitàsocialesvolta,indicandoiproblemiaperti,indicandolenecessità,ledifficoltà,inmodoanchenumerico,condeiparametriedindicatoridi risultato. Indefinitiva,glientidelTerzoSettore,nell’ambitodiquestariforma,vedonomodificatalalorostrut-tura,hannounanecessitàdirevisioneesemplificazionedellanormativafiscale,edhannounaneces-sitàdirenderecontoaiterzidell’attivitàchefanno,rendicontandolaqualitàdell’attività,aprendosicosìallapossibilitàdiricorrereancheai“capitalibenevoli”chepossonoesserciesvilupparemegliolaloroattività.Questomisembrailquadroche,selariformavaavantirapidamente,dovrebbefavorirelosviluppodelTerzoSettorechetuttiauspichiamo.

52 53

“Spigolature” fiscali a proposito della riforma del Terzo settoreRag. Paolo BecattiniODCEC – Pistoia

Ilmiointerventonell’ambitodellariformadelTerzosettoreriguardale“spigolature”fiscalichespessoditrasformanoin“spigoli”controcuisbattiamoaffrontandoiltestodellariformaenellapraticapro-fessionalequotidiana.Comevedremo,leduecategoriespessosiincrocianoaffrontandogliargomentidalpuntodivistapraticoeprovandoadargliunaletturasottolalentedeltestodellariforma.IldisegnodileggeapprovatodallaCameradeideputatienuncianumerosiprincipi,moltobelli,maalla cui lettura ci si chiede se saranno tutti realizzabili ma soprattutto come lo saranno.

Ilpuntodipartenzaèchequando,nellapraticaprofessionale,civienerichiestodiinquadrareunanuovarealtàdelterzosettore,impieghiamooreacercarediinterpretarelediversenormechesiin-tersecanofraloro,spessoinmanieranonomogenea,percercaredicapirequalesiailpercorsologi-co-giuridicodaseguireperinquadraredalpuntodivistafiscaleilproblemadelmomentoo,peresserepiùchiari,tracciareilpercorsodislalomfralevarienormeelediverseimpostealfinediraggiungereiltraguardodinonsacrificare,fiscalmenteparlando,realtàcheappaionomeritevolidigoderedibe-neficifiscali.

Lapraticaciinsegnachepiùlerealtàsonopiccoleepiùgliaspettifiscaliassumonoconnotatitrailtragico ed il grottesco. Banalissimiesempiincontrati“spigolando”quaelà:

Spigolouno-associazioneculturalechesvolgecorsidi“acculturamento”versogliassociatifacendopagareunpiccolocorrispettivoacoperturadeicosti: èattivitàcommercialesoggettaadIVAeadImpostedirette?Larispostaèno,comecidiconol’art.148,co.3delTUIRel’art.4,co.4dell’IVA.Poiquandoandiamoaleggerelenoteedicommentievediamochel’attivitàdifornireunservizioneiconfrontidegliassociati,pernonessereconsiderataunaattivitàcommerciale,oltreadessereprevistadallostatuto,nondeverientrarenegliart.2135(attivitàagricole)e2195c.c.(attivitàcommercialioindustriali)-finoaquièsemplice-mapuravendotuttequestecaratteristichesel’attivitàsvoltaèorganizzatain“formadiimpresa”,cioèconl’utilizzodicapitalielavoratori,allora“magicamente”diventaattivitàcommercialesoggettaadIVAmentreaifinidelleimpostedirettel’art.148delTuircimetteinsalvo.Lospigolonelqualeandiamoasbattere,èchenonesistenessuntipodiattivitàchenonrichiedaunminimodicapitaleodiimpiegodiforzeumane.Seciconfrontiamoconildisegnodilegge,l’art.3co.1,lett.d)dellariforma,fraiprincipigenerali,enuncia:d)prevederechealleassociazionieallefondazionicheesercitanostabilmenteeprevalentementeat-tivitàd’impresasiapplichinolenormeprevistedaititoliVeVIdellibroquintodelcodicecivile,inquanto compatibili.

54 55

Quindicosaaccadechequestientisonoentinoncommercialiperilfiscomaimpreseperildirittocivile?Misapetedirechetipodisemplificazioneèquesta?Noidaquestariformaciaspettiamounasemplificazione,maunasemplificazionechesiachiara,cherendafacileatutti,nonsoloagli“azzec-cagarbugli”,inquadrarelediversesituazioniperrenderlefaciledapercorrere.

Spigolo 2 – GAS- Gruppi di Acquisto Solidale, più persone decidono di acquistare dei prodotti ali-mentariosimiliperilpropriousopersonaleefamiliare,magariakmzerocomesiusaoggi,sirivolgo-nodirettamenteaiproduttori,fannoununicoacquisto,ununicotrasportoedividonofralorolespeseasecondadellequantitàdaciascunoordinate.Finoaquièunfineassolutamentemeritevole.PoiilproduttoreconsegnalamerceadununicosoggettoindicatopercomoditàdalGAS,ilsoggettoprovvedealpagamentoeprovvede,inoltrealladistribuzionedeiprodottiacquistatiadogniparteci-pantealGASfacendosirimborsareilprezzodimerceespeseaccessoriealcentesimodieuro.Presupponiamochequestogruppodiacquistovogliadarsidelleregole,cioècodificareedimpegnarsiarispettaredelleregoleedeiprincipidicomportamento.Nientedipiùfacile,ilgruppodipersonesicostituisceinunaassociazione,magaritrovaancheunasede,pagaunautenzaelettricaetc.etc.,insomma, detto molto semplicemente si organizzano.Questaorganizzazionechehaperfinepoterusufruirediprodottidialtaqualità,akmzerooquasi,saltando la catena degli intermediari e quindi risparmiando sul prezzo di acquisto, accomunando più nucleifamiliariinquestacosachecosìnonfannosoloacquisticollettivimatrovanounluogodovescambiareesperienzeefare“comunità”nonvisembrachesiameritevoledibeneficifiscaliecheri-specchiidirittigarantitidagliartt.2,3e18dellaCartaCostituzionale?Viassicurochemiègiuntavocedapartediqualchecollegachedifronteaquestacosahaagitatoil“fantasma”delcommercioconsigliandodifaretuttodinascostochenonsipuòmaisaperecomelapensa l’Agenzia delle Entrate.Amioparerenonècosìchedevefunzionare:lariformadovrebbeesserel’occasioneper“mettereapulito”tantesituazionioggi“opache”machesonomeritevolidellabenevolaattenzionedapartedellegislatoreperilfinecheperseguono.

Spigolo3–associazionedivolontariatochegestiscespazidiaggregazionefraadolescenti“problema-tici”chefralealtreattivitàgestisceancheunpiccololaboratorioartigianaledoveiragazziriesconoacapirecheilloroimpegnopuòessereutileeinconcretotoccanoconmanociòchevienefattocollorolavoro.Dalpuntodivistafiscale,èsicuramenteun’attivitàdiservizifattaafavoredinonsociepertantosog-gettasiaadIvacheadimpostedirette.

Masecondovoièpiùimportanteandareatassarei5eurocheognitantoibeneficiarideiservizipro-dottidairagazzielargisconoocapirechelacosaimportanteèilfineultimo,ovveroèinstaurareunaideadiversadi impegnoeaggregazione“sana”nella testadiquestiadolescentichespessodefinireproblematicièuneufemismo?Lacosasucuiappuntarel’attenzioneèilfinechevieneperseguito,nontantoilmodoincuilosiraggiunge.Seilfineèmeritevoleiolegislatorelodevoagevolare.Lariformadovrebbeesserel’occasionerispondereancheaquesteesigenze.Serveuncambiodimentalità,èilfinechecontanonimezzi.

Spigolon.(…)-vogliamoparlaredelleattivitàconnessedelleONLUS?Quelleattivitàchepermet-tonodi“campare”eportareavantiilfinesolidaristicoechespessozoppicano,purtroppo,dalpunto

divistaeconomico-finanziario.Attivitàconnessechenondevonoessereprevalentirispettoall’attivitàprincipale della Onlus.Problema:comelamisuroquestaprevalenza?Spessoilcriterioeconomicononrisultaadatto,perchél’attivitàprincipaledelleOnluspuònonaverecriteridimisurafinanziari.Utilizzolostrumentodelbilanciosociale?Certo,èunmetodo,maselamiarealtàèpiccola,miman-cherannosicuramenteimezziperpagareiconsulentichelodevonoredigere...Nonseneescedaquesta“trappola”.Insomma,diciamocelo:ilnonprofitnellastragrandemaggioranzadeicasinonè(enondovrebbeessere)un’attivitàconcuicisi“ingrassa”,manondovrebbenemmenoessereunacausadimorteperinedia.Allorabenvengaunadefinizionepiùchiaradelleattivitàconnesse,quellechecipermettonodiportareavantiilnostrofinesolidaristico.Rendiamolefacilidaindividuare,dacircoscriveree,intalmodo,dacontrollareperevitareusiedabusi.Ma lo sappiamo, nel torbido si pesca meglio.Alloradallariformaciaspettiamodellerisposteancheaquestoproblema.Comevidicevo,l’esperienzaprofessionaleciinsegnachetuttoquestoassumecaratteritrailgrottescoeiltragicosoprattuttonellepiccolerealtà,checostituisconolastragrandemaggioranzadelmondoponprofit.

Chientrainquestomondofattoditemporubatoafamigliaelavoro,volontàdiunireleforzeperunfineidealistico,entusiasmo,valorimoralietantissimealtrecose,oltreadavereilproblemadipagarelabollettadellalucedellasede,rischial’ossodelcolloperchèilnostrofisco(eprimadiluiilnostrolegislatore)ragionacon“l’accetta”.Nonsiguardailfinechesivuoleraggiungeremasidemonizza-noimezziconcuisiraggiungeilfine.Alloraquestariformadovrebbeessere(anche)l’occasioneper“toglierelapaura”achihadecisodiimpegnarsiafavoredifinalitàsolidaristicheediutilitàsocialemasenzaperquestodoverviverenelterrorediincorrereneirigoridelleregolefiscali.Unapossibilesoluzionepotrebbeesserequelladiestendereunasortadiforfettizzazioneinstileleggen.398del1991atuttaunaplateadisoggettiminoridelterzosettoreindipendentementedaltipodiattivitàesercitata,ciharelazionatoilProf.Propersichequestotipoditassazionehaungettitoaltissimoacostiridotti:perchè non introdurlo allora?

Amiogiudizio,èproprioquestal’occasionedanonperderechecioffrequestariforma.Iltestodeldisegnodilegge,all’art.9deldisegnodileggeafferma,fraiprincipiecriteridirettivi,«a)definizionedientenoncommercialeaifinifiscaliconnessaallefinalitàdiinteressegeneraleperseguitedall’enteeintroduzionediunregimetributariodivantaggiochetengacontodellefinalitàsolidaristicheediutilitàsocialedell’ente,deldivietodiripartizione,ancheinformaindiretta,degliutiliodegliavanzidigestioneedell’impattosocialedelleattivitàsvoltedall’ente».E’scrittotuttoqui:tidefiniscoaifinifiscalicomeentenoncommerciale,riconoscendolefinalitàdiinteressegeneralecheperseguiedac-cordandotiunregimefiscaledivantaggioma,altempostesso,prevenendoeperseguendogliabusidiquestostrumentoeladistribuzionediutiliancheinformaindiretta.Tuttiquestiprincipiliaspettiamoallaverificadeidecretiattuativi.

Amioavviso,tuttoquestosaràpossibilecodificandopocheregole,semplicidaseguireedaapplicare,chenonsiprestinoalleinterpretazioni“creative”cosìcareanoicommercialisti,aggiungochesesonosemplici da seguire ed applicare, risulteranno talmente semplici da controllare da scoraggiare un uso distortoedunabusodellefinalitàdiinteressegeneraleesolidaristichecheinvecesivuoleincoraggiare.

56 57

Permettetemi,infine,unrichiamoallacoscienzadinoiprofessionistiedallanostradeontologia.Avoltebisognaimparareadiredino,questacosanonsipuòfare.Spessocivienechiestodimasche-rareun’attivitàcommercialesottolavestediunaattivitànoncommerciale.Questacosanonsipuòenonsidevefare.Occorreritrovareilvaloredellatestimonianza.Testimonianzadivalorimeritevolidellanostracuraedattenzioneprofessionale;testimonianzachelanostra“sapienza”nondeveandaresprecata,maimpiegatanelportareavantivalorimeritevolidiattenzioneericonoscimentodapartedellasocietàedapartedellegislatore.Sec’èun’attivitàcheèmeritevoleperifinichepersegue,percomevienesvolta,per ilrisultatocheraggiunge,noiprofessionistidobbiamometterci ingiocoedutilizzareognimezzoanostradisposizioneperaffermarechequellaattivitàèmeritevoledeibeneficifiscali.Mafinchénoncambieremomentalità,questorisultatononlootterremo.

Questaèlariformachevorremmo:unariformachevadaincontroallagenteedallepersonechede-cidonodiimpegnarsisuquestitemi,unariformacheriscriva,armonizzi,semplifichi,valorizziilterzosettoreeciòcherappresentaintesocomealtaespressionedell’animoumano,perchéilterzosettorenonè,enonpuòdiventare,“materia”daimprenditorimadeverimanereterrenofertileperuominiedonnedibuonavolontà.

58 59

Spunti conclusivi: la riforma che vorremmo.Prof. Gregorio ArenaUniversità di Trento – Presidente LABSUS

IldisegnodileggedelegasullariformadelTerzoSettoredeveancoracompletareilsuoiterparlamentare,maunacosaègiàchiara.Quandolariformasaràapprovata,essarappresenteràquellaleggeattuativadelprinci-piocostituzionaledisussidiarietàchefinoramancavapercompletareilsistemadellefontiinquestamateria. Dal2001al2014 ilprincipiodi sussidiarietà è statopresentenelnostroordinamentounicamenteattraverso l’art.118,ultimocommadellaCostituzione.Daquelmomentoefinoall’annoscorso ilprincipiodisussidiarietàèstatoinconsapevolmenteapplicatodamigliaiadicittadini,maèstatoin-veceignoratosulpianoistituzionale,perchélacarenzadifontinormativediversedallaCostituzionene rendevaassaidifficile l’applicazionedapartedelleamministrazionipubbliche, inparticolarediquellelocali.FinalmenteunaleggesullasussidiarietàLabsushacercatodisupplireaquestacarenzaredigendoinsiemeconilcomunediBolognailRegolamentosull’amministrazionecondivisa,chedalfebbraio2014adoggièstatoadottatoda40comuni,mentrealtri70lostannoadottando.Ma,perquantounregolamentocomunalepossaessereunottimostrumentosulpianooperativo,unaleggeovviamenteèun’altracosa,tantopiùunaleggecheambisceadisciplinareunintero,importantissimosettoredellanostrasocietàcomequellasulTerzoSettoreoraindiscussione.Eglieffettidalpuntodivista dell’attuazionedel principio di sussidiarietà saranno ancorapiù significativi quando sarannoemanati i decreti delegati.LariformadelTerzoSettorepuòdunqueesserelettaanchecomeunodeimodiconcuiloStato“fa-vorisce”,comedisponel’art.118,ultimocomma,le“autonomeiniziativedeicittadiniperlosvolgi-mentodiattivitàdiinteressegenerale”,creandoqueglistrumentilegislativichefinorasonomancati.Ciònonsoltantofaciliteràl’applicazionedelRegolamentosull’amministrazionecondivisa,chedauncertomomentoinpoipotràfareriferimentosiaallaCostituzione,siaadunaopiùleggi,maprodurràalcuneconseguenzeimportantidalpuntodivistadellaindividuazionedeisoggettichecompongonoil mondo del Terzo Settore.Le discussioni che a volte si ascoltano nei convegni su quali siano i criteri per individua-re i soggetti che fanno parte del Terzo Settore e quelli che ne sono fuori ricordano mol-to le discussioni fra i giuristi del secolo scorso sui criteri per individuare gli enti pubblici. Co-munque, per quanto criteri si potessero affastellare, qualche ente rimaneva sempre fuori. LaveritàècheilmondodelTerzoSettore(cosìcomeasuotempoquellodeglientipubblici)èunagalassia così variegata, così frastagliata, così complicata da renderemolto difficile creare una gri-gliadicriteridistintivicapacedicontenerealsuointernotuttiisoggettidelTerzoSettoreitaliano. MaadessoillegislatoreneldisegnodileggeoffreunadefinizionedelTerzoSettorechefapernosuuncriterio cruciale, il perseguimento dell’interesse generale: “PerTerzoSettoresiintendeilcomplessodeglientiprivaticostituitiperilperseguimento,senzascopodilucro,difinalitàcivicheesolidaristicheeche,inattuazionedelprincipiodisussidiarietàeincoe-renzaconirispettivistatutioatticostitutivi,promuovonoerealizzanoattivitàdiinteressegeneraleanchemediantelaproduzioneeloscambiodibenieservizidiutilitàsocialenonchéattraversoformedimutualità”(art.1,comma1°).

60 61

Il Terzo Settore è un “complesso” di “enti”. Ente vuol dire letteralmente “ciò che è”, quin-di ilTerzoSettoreèuncomplessodientità,di soggetti chehanno trecaratteristiche fondamenta-li:sonosoggettiprivati,perseguonofinalitàcivicheesolidaristicheelofannosenzascopodi lucro.

Le tre caratteristiche sono tutte e tre essenziali e l’una rinvia all’altra, percui se ne manca anche soltanto una l’ente non appartiene al Terzo Settore. Innanzitutto, la precisazione che i soggetti del Terzo Settore sono priva-ti è importante perché le finalità che essi perseguono sono più simili agli obiettivi assegna-ti dalle leggi alle pubbliche amministrazioni che non a quello che perseguono i soggetti priva-ti che operano sul mercato, cioè il profitto nell’ambito di un sistema fondato sulla concorrenza. Dettoinaltritermini,glientidelTerzoSettoresonosoggettiprivatiparticolari,cheoperanoperfina-litàmoltodiversedaquelledeglialtrisoggettiprivati,cioèper“finalitàcivicheesolidaristiche”.L’espressione“finalitàcivicheesolidaristiche”èun’endiadi,cioèunafiguraretoricachesiusaperesprimereunacosasolaconduetermini.Inquestocasoidueterminirinvianoadueconcettidistintimacomplementari,cheinsiemedannoappuntovitaadunconcettounico,quellocheidentificalafinalitàcomplessivadelTerzoSettore.Ilprimotermine,finalitàciviche,fariferimentoaciòcheèpropriodelbuoncittadino.Siparla infattidi senso civico,di civismo,di educazionecivica,dibenemerenze civicheper iden-tificare comportamenti e sentimenti positivi, che identificano coloro che stanno nella comu-nità inmaniera rispettosa delle regole e delle esigenze degli altri. Sotto questo profilo, i volonta-ri sono sicuramente buoni cittadini, dotati di senso civico in abbondanza, quindi affermareche il Terzo Settore persegue finalità civiche è coerente con ciò che i volontari sono e fanno. Ilsecondoterminedell’endiadi,finalitàsolidaristiche,èfondamentaleperintegrareecompletareilprimoterminedalpuntodivistadell’appartenenzaalTerzoSettore,perchésipuòesserebuonicitta-dini,dotatidimoltosensocivico,senzanecessariamenteessereanchesolidali.Lefinalitàsolidaristichesonoquellechedistinguonoivolontari(edunqueilTerzoSettore)daglialtricittadini,perchésec’èuntrattodistintivodelvolontariatoquestoèappuntolasolidarietàversoimembridellacomunitàincondizionididifficoltà.Gli enti che compongono il Terzo Settore sono dunque soggetti priva-ti dotati di senso civico e di spirito di solidarietà, due caratteristiche entrambe non egoi-stiche. Tant’è vero (e questa è la terza caratteristica fondamentale che secondo il legisla-tore identifica il Terzo Settore) che questi soggetti privati agiscono senza scopo di lucro. SipuòquindidirecheilTerzoSettoreèuncomplessodisoggettiprivaticostituitiinmanieraspecificaperperseguiresenzascopodilucrofinalitàcivicheesolidaristicheche,inquantononegoistiche,sonodiinteressegenerale.Dettoinaltritermini,ilTerzoSettoreècompostodasoggettiprivatiche,adiffe-renzadeglialtrisoggettiprivati,perseguonol’interessegenerale,nonilpropriointeresse,intesocomeinteressesiadelleassociazionidelTerzoSettoresiadellepersonechenefannoavariotitoloparte. Nonsemprepurtroppoquestoèvero,perchéperunalegge“naturale”delleorganizzazioniqualunquestruttura,grandeopiccola,primaopoitendeadiventareautoreferenziale,cioèadarelaprioritàagliinteressidichioperaalsuointernorispettoaquellidicoloroicuiinteressil’organizzazionedovreb-betutelare.Valeperiministericomepergliordinireligiosi,mavaleancheperleorganizzazionidelTerzo Settore.L’ancoraggio all’interesse generale diventa quindi ancora più importante per evitare che i sog-gettidelTerzoSettoreperdanodi vista ilmotivoper cui esistono.E infatti forsenonacaso il le-gislatore ribadisce questo ancoraggio nella seconda parte della definizione, dove afferma che

tali soggetti “… in attuazione del principio di sussidiarietà e in coerenza con i rispettivi statu-ti o atti costitutivi, promuovono e realizzano attività di interesse generale anchemediante la pro-duzione e lo scambio di beni e servizi di utilità sociale nonché attraverso forme di mutualità”. DirecheisoggettidelTerzoSettoreattuanoilprincipiodisussidiarietàpromuovendoerealizzandoattivitàdiinteressegeneraleècomedirechequestisoggettisonocittadiniattivicheapplicanol’art.118ultimocommadellaCostituzione.Poichélofannononinformatemporaneaocontingente,comepotrebbefarlouncomitatoinformaledicittadiniinunquartiere,ma“incoerenzaconipropristatu-ti”,quindiinmanierastrutturale,sipotrebbeconcluderedicendocheattuarelasussidiarietàmedianteattivitàdiinteressegeneraleèlamissionedeisoggettichecompongonoilTerzoSettore.Questa conclusione porta a due conseguenze rilevanti. In primo luogo, il possibile passag-gio della società italiana dalla tradizionale bipolarità Stato-mercato (interesse pubblico-in-teresse privato) ad un assetto tripolare, in cui oltre ai soggetti portatori di interessi pubbli-ci e di interessi privati entrano in gioco anche i soggetti portatori dell’interesse generale, cioè,nella nostra interpretazione dell’art. 1 della riforma, i soggetti che compongono ilTerzo Settore. Lasecondaconseguenzariguardaleattivitàdicuracondivisadeibenicomuni,attualmentedisciplinatesolodalRegolamentocheLabsusstapromuovendodamesi.SelamissionedeisoggettichecompongonoilTerzoSettoreconsistenell’attuarelasussidiarietàmedianteattivitàdiinteressegenerale,sipuòragione-volmentesostenerechefrataliattivitàrientrano,oltreaquelledicuradellepersoneincondizionididisagiotradizionalmentesvoltedalTerzoSettore,anchequelledicuradeibenicomunimaterialieimmateriali. Sequestoèvero,laleggediriformadelTerzoSettoreeirelatividecretiattuativipotrannonelsistemadellefontiporsi“amonte”delRegolamento,fornendounaulteriorelegittimazione,questavoltasulpianolegislativo,almodellodell’amministrazionecondivisa.Perrafforzaretalelegittimazionesarebbeperònecessariointegrarel’art.5,comma1°deldisegnodileggedelega,riguardanteleattivitàdivolontariato,dipromozionesocialeedimutuosoccorso,conunriferimentoesplicitoalleattivitàdicuradeibenicomuni.QuestoarticolocontieneinfattiunelencodettagliatodiprincipiecriteridirettiviperilriordinoelarevisioneorganicadelladisciplinavigentesulTerzoSettore.Fraquesti,sarebbeopportunointrodurreunulterioreprincipiocheprevedalapro-mozionenell’ambitodelTerzoSettoredelleattivitàdicuracondivisadeibenicomunimaterialieim-materiali,inquantobenidellecomunitàlocalidicuiessepossonogoderemadicuisonoresponsabilineiconfrontidelrestodell’umanità,presenteefutura.

62

Dalla collaborazione fra istituzioni ed enti non-profit è nata l’idea di approfondire i contenuti del disegno di legge di iniziativa governativa di riforma del Terzo settore attraverso un convegno che si è tenuto a Pistoia il 15 maggio 2015. Non semplicemente l’occasione per “studiare” il testo della proposta attualmente all’esame del Senato, bensì un momento per avanzare proposte ed idee in grado di liberare risorse, a partire dalle esperienze concrete del territorio pistoiese.