I gruppi di auto mutuo aiuto

Luca Mazzucchelliwww.psicologo-milano.it

Contesto

Invecchiare è un privilegio e una meta della società. Una sfida che ha impatto su tutti gli aspetti della società del XXI secolo (OMS)

Necessità di lavorare con continuità su tematiche anche emotive e relazionali

Terza età come evoluzione e crescita ulteriore dell’individuo

Promotori

Auser Forlanini

Laboratorio Psicologia Clinica dell’Università Cattolica

Zona 3 - Comune di Milano

Acli

I gruppi

Possono i problemi essere risolti con la stessa mente che li ha creati?

Molto di quello che impariamo lo impariamo grazie agli altri (Jay Cross)

Novembre - giugno

Due psicologi conduttori

Due gruppi di anziani

Supervisioni e intervisioni

Voglia di condividere l’esperienza...

Preliminari

Analisi aspettative degli utenti e degli obiettivi di loro interesse

Depressione: come rapportarsi, come vincerla, la differenza tra depressione e tristezza, l’influenza che l’età può avere sullo stato d’animo;

La paura (legata a se stessi ma anche ai propri cari);

Il cambiamento imposto dalla terza età, con la necessaria rinegoziazione dei propri limiti e delle relazioni con gli altri;  

La solitudine e la necessità di imparare ad attivare una rete di salvataggio;

Le risorse della terza età più in generale;

Strategie concrete per...

La rabbia e la sua gestione;

Farsi forza e trovare motivi per andare avanti nella maniera più serena e piacevole possibile;

I segreti per invecchiare bene;

Come distinguere la paura buona da quella che ci complica la vita;

L’importanza di esprimere i propri bisogni ed esigenze in maniera efficace;

Affrontare il lutto: funziona

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- Stare vicino ai parenti e alle persone care, per non chiudersi in solitudine

- Tenere vicino delle foto che danno forza e spingono verso la vita, evitare invece di avere un rapporto con le fotografie per il quale ci si chiude in un dolore dal quale non si vuole poi più uscire.

- Stringere i denti e andare avanti: entrare in quest’ottica e ripetersi frase di incoraggiamento. Se necessario può essere utile anche parlare con se stessi e farsi i complimenti quando si è bravi, motivarsi e darsi autostima.

- Parlare con chi non c’è più, stando attenti però a usare il dialogo con il defunto come mezzo per darsi una spinta nella socialità e non come pretesto per chiudersi sempre più in casa e incrementare quindi il circolo vizioso

- Trovare qualche cosa da fare durante la giornata (“prima ero tutta per lui, ora che scopo ho?” non solo scopi nella vita ma anche nella quotidianità). Un esempio interessante è quello della ginnastica per anziani, oppure andare all’università della terza età, frequentare il centro diurno per parlare con gli altri, andare in biblioteca e leggere cose anche non troppo impegnative

- Avere il coraggio di cambiare- Rispettare i tempi del dolore- Sentirsi vivi- Frequentare persone che possono insegnarti qualcosa

- Combattere la tristezza e dirsi “datti una mossa”. Anche sentirsi dire queste frasi può scuotere le persone e fare si che si attivino (ma occorre che a dirglielo sia qualcuno rilevante affettivamente)

- Parlare di chi non c’è più in maniera positiva- Sfruttare l’aiuto dei famigliari- Accettare l’aiuto degli altri

- Trattarsi bene e prendersi cura di se stessi: cucinare per se stessi, non fare le cose solo “per gli altri” altrimenti ci annulliamo, occorre trovare un piacere per se stessi che possa aumentare la nostra autostima. Andare dal parrucchiere, truccarsi, vestirsi bene, “stare su”.

“GLI UNICI CHE POSSONO SALVARCI DAL DOLORE SIAMO NOI STESSI”

Affrontare il lutto: non funziona..

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- Non fare le cose solo “perché lo vogliono gli altri” o “per fare un piacere agli altri”

- Non dormire troppo

- Non stare da soli

- Non piangere addosso agli altri (piangere con gli altri si, ma piangere addosso rischia di allontanare le persone che potrebbero starci vicine e poi nemmeno ci libera da problemi, perché non avviene un’elaborazione di quanto diciamo... non è un dialogo ma un monologo poco costruttivo. Risultato: ogni persona che incontriamo le piangiamo addosso vomitandole la nostra rabbia in maniera non costruttiva).

- Non essere pigri

- Non lasciarsi andare

Utile o inutile?

Esperienza in gruppo vissuta quale motivo di crescita e sviluppo personale.

Confronto utile ad arricchire le strategie di coping davanti alle difficoltà inevitabili che la terza età implica.

Il clima sereno e di contenimento in cui il gruppo si è formato utile per lasciarsi andare e trovare conforto

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Grazie

Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia 20 o 80 anni. Chiunque continua ad imparare resta giovane. La più grande cosa nella vita è mantenere la propria mente giovane.

• (Henry Ford)

Luca Mazzucchelliwww.psicologo-milano.it

l.mazzucchelli@gmail.com