Teoria Reti
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Persepolis
La nascita
1959 La Rand Corporation incarica Paul Baran di sviluppare un sistema di comunicazione in grado di sopravvivere ad un attacco nucleare
La risposta di Baran: Internet
Le reti di Baran
storiche_baran_big
3 architetture possibili
Centralizzata Decentralizzata Distribuita (struttura a maglie)
La prima e la seconda sono troppo vulnerabili agli attacchi
Conclusione
Baran offrì la prima descrizione di una
rete a invarianza di scala ma…tutti ostacolarono il suo progetto perché il sistema analogico esistente non
permetteva di dividere i messaggi in pacchetti di dimensione uniforme in
grado di viaggiare nella rete indipendentemente gli uni dagli altri.
L’importanza delle reti
1736: il problema dei ponti di Konisberg
L’intuizione di Eulero A, B, C, D =zone di terra
Ogni ponte è un link
I ponti di K. vanno concepiti come dei grafi = vertici o nodi connessi da
link
La proprietà dei grafi
La costruzione e la struttura dei grafi sono fondamentali per comprendere
il mondo.
Come nascono le reti?
Erdos e Rényi (1959). A un ricevimento di 10 invitati dove gli ospiti NON si conoscono tra loro si formeranno dei gruppi di conversazione, ovvero dei legami sociali. In un primo tempo i gruppi resteranno isolati per poi formare un’unica rete sociale.
I grafi casuali
La rete di conoscenze che si forma è un grafo: i nodi sono le persone. Ogni incontro crea un link: basta un solo link per ogni nodo (1 = soglia minima) e si è connessi in un unico cluster *gigante
*agglomerato di oggetti dello stesso tipo.
La connessione tra i nodi è casuale.
Fasi successive
6 gradi di separazione (1967)
Stanley Milgram: qual è la distanza tra due cittadini qualsiasi negli USA?
QUANTI CONTATTI SERVONO PER CONNETTERE TRA LORO DUE CITTADINI SCELTI A CASO NELLA SOCIETA’?
L’esperimento
2 destinatari finali Alcuni abitanti scelti casualmente (spiegazione
esperimento, indirizzo del destinatario finale)“Se non conoscete di persona il destinatario finale,
non cercate di contattarlo direttamente. Spedite invece questo documento a un vostro conoscente che ritenete abbia maggiore probabilità di conoscere il destinatario finale. Potete spedirlo a un amico, a un parente o a un conoscente ma deve essere qualcuno cui date del tu”
Il media il numero minimo degli intermediari fu 5,5
Granovetter e i legami deboli (1973)
La forza dei legami deboli: quando si cerca un lavoro i legami sociali i legami deboli sono più importanti delle amicizie di “lunga data”
la nostra società è un insieme di piccoli cluster all’interno dei quali tutti i nodi sono connessi tra loro
i cluster sono collegati da pochi legami deboli
Come si concilia la teoria delle reti casuali con la realtà sociale descritta da Granovetter?
In che modo i grilli sintonizzano il loro canto? (Watts)
Ascoltando gli altri…e fu così che Watts si interessò alle reti sociali. Quali probabilità ci sono che due individui, entrambi miei amici, si conoscano tra loro?
Clustering e grafi casuali
Watts e Strongatz (1998)
Clustering e grafi casuali
Servono solo pochi link per ridurre la distanza tra i nodi…a tutte le teorie prese in considerazione manca qualcosa. Esistono nodi con un numero di link più alto della media?
La struttura del Web è casuale?
Gruppo di ricerca della Notre Dame University (USA) fine anni’90: la mappatura del Web. W.W.W. = insieme di hub, connettori, con un elevato numero di link
Se il web fosse casuale tutti avremmo la stessa opportunità di essere notati…
Web = assenza di democrazia
Gli hub dominano la rete la visibilità è data dal numero di link architettura del Web: pochissimi hub
altamente interconnessi (Yahoo!) gli altri nodi sono connessi grazie agli hub
Il Web non è una rete casuale!
Reti casuali e reti a invarianza di scala
La distribuzione di una rete casuale segue una curva a campana: i nodi hanno lo stesso numero di link.
Il grado di distribuzione di una rete di potenza, invece, prevede che quasi tutti i nodi abbiano pochi link tenuti insieme da pochissimi hub
Cosa succede quando ci connettiamo?
Preferiamo gli hub, ovvero seguiamo un collegamento preferenziale
I siti che hanno più link hanno una maggiore probabilità di ottenerne altri
Non tutti hanno le stesse probabilità di essere linkati!
Mentre per tutte le teorie precedenti le reti casuali erano caratterizzate da una sostanziale somiglianza…
Nel mondo reale i collegamenti NON avvengono a caso.
?
Che cosa hanno in comune Mohammed
Atta e google?
www.orgnet.com
Atta e Google sono due hubs
Una tela senza il ragno
Una tela senza il ragno
gerarchia di hub pochi nodi altamente connessi se rimuoviamo un singolo nodo la tela non si spezza una rete a invarianza di scala è una tela senza il ragno rete del linguaggio, metabolismo delle cellule viventi,
World Wide Web, le relazioni tra gli attori sociali, Al Quaeda
Storia di Internet
1969: Arpanet, la prima rete telematica (antenata di Internet) Dipartimento della difesa del governo americano. L’Arpa (ricerca per scopi bellici) ha dovuto affrontare il problema dell’incomunicabilità tra i computer.
Storia di Internet
Donald Davies ebbe l’intuizione di collegare i computer
1967: Davies presenta le sue idee e quelle di Baran ad un’équipe di ricerca dell’Arpa
Nasce Internet = una rete di router che comunicano tra loro attraverso i protocolli inventati da Baran.
Storia di Internet
1969: Kline crea il primo collegamento da computer a computer attraverso la linea telefonica
storiche_ucla
Storia di Internet
1 nodo: Ucla 2 nodo: Stanford 3 nodo: Utah ecc… 1971: Internet = 15 nodi. Viene inventato il primo
sistema di posta elettronica
Storia di Internet
1980 “Supponiamo che i dati memorizzati dai computer di tutto il mondo siano connessi tra loro…le informazioni più preziose del Cern e dell’intero pianeta sarebbero a disposizione mia e di chiunque altro” Tim Bernes-Lee, programmatore Centro Europeo Energia nucleare
Storia di Internet
Tim Bernes Lee ha inventato i…. LINKS!
Storia di Internet
1991: Cern, Ginevra nasce la più grande rete mai costruita dall’uomo, il World Wide Web.
W.w.w = una rete virtuale costituita da nodi (le pagine). Link = i localizzatori di risorse uniformi o URL (Uniform Resource Locators) attraverso i quali ci muoviamo da una pagina all’altra.