Teoria e analisi del discorso giornalistico 2012-13 M. Loporcaro, Cattive notizie, Feltrinelli, 2004...

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Teoria e analisi del discorso Teoria e analisi del discorso giornalistico giornalistico 2012-13 2012-13 M. Loporcaro, M. Loporcaro, Cattive notizie Cattive notizie , Feltrinelli, 2004 , Feltrinelli, 2004 A.M. Lorusso e P. Violi, A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo Semiotica del testo giornalistico giornalistico , Roma-Bari, Laterza, 2004 , Roma-Bari, Laterza, 2004 E. Calaresu, E. Calaresu, Testuali parole. La dimensione Testuali parole. La dimensione pragmatica e testuale del discorso riportato pragmatica e testuale del discorso riportato , , FrancoAngeli, Milano 2004 (fino a p. 123) FrancoAngeli, Milano 2004 (fino a p. 123) M. Sbisà, M. Sbisà, Detto non detto Detto non detto , Roma-Bari, Laterza, , Roma-Bari, Laterza, 2007 (Introduzione, capp. 2 e 4) 2007 (Introduzione, capp. 2 e 4) P. Cantù, P. Cantù, E qui casca l’asino E qui casca l’asino , Torino, Bollati , Torino, Bollati Boringhieri, 2011 Boringhieri, 2011 Solo per i non frequentanti: U. Cardinale, Solo per i non frequentanti: U. Cardinale, Manuale di scrittura giornalistica Manuale di scrittura giornalistica , Utet, 2011 , Utet, 2011

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Teoria e analisi del discorso Teoria e analisi del discorso giornalisticogiornalistico

2012-132012-13

M. Loporcaro, M. Loporcaro, Cattive notizieCattive notizie, Feltrinelli, 2004, Feltrinelli, 2004 A.M. Lorusso e P. Violi, A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalisticoSemiotica del testo giornalistico, ,

Roma-Bari, Laterza, 2004Roma-Bari, Laterza, 2004 E. Calaresu, E. Calaresu, Testuali parole. La dimensione pragmatica e Testuali parole. La dimensione pragmatica e

testuale del discorso riportatotestuale del discorso riportato, FrancoAngeli, Milano 2004 , FrancoAngeli, Milano 2004 (fino a p. 123)(fino a p. 123)

M. Sbisà, M. Sbisà, Detto non dettoDetto non detto, Roma-Bari, Laterza, 2007 , Roma-Bari, Laterza, 2007  (Introduzione, capp. 2 e 4) (Introduzione, capp. 2 e 4)

P. Cantù, P. Cantù, E qui casca l’asinoE qui casca l’asino, Torino, Bollati Boringhieri, 2011, Torino, Bollati Boringhieri, 2011

Solo per i non frequentanti: U. Cardinale, Solo per i non frequentanti: U. Cardinale, Manuale di scrittura Manuale di scrittura giornalisticagiornalistica, Utet, 2011, Utet, 2011

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Campo specifico delle Campo specifico delle scienze linguistichescienze linguistiche

Interrogarsi Interrogarsi non su cosa viene detto ma su non su cosa viene detto ma su comecome viene dettoviene dettoSulle forme del Sulle forme del dire dire più che sul dettopiù che sul detto

Ad esempioAd esempioforme del nominare (come viene nominato forme del nominare (come viene nominato qualcuno, non chi viene nominato)qualcuno, non chi viene nominato)Forme di citazione della parola altrui (non cosa Forme di citazione della parola altrui (non cosa qualcuno ha detto, ma come viene riportata la sua qualcuno ha detto, ma come viene riportata la sua parola)parola)

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Analisi linguistica del Analisi linguistica del discorsodiscorso

Attenzione rivolta al funzionamento Attenzione rivolta al funzionamento e al ruolo delle marche linguistiche e al ruolo delle marche linguistiche nella produzione e nella nella produzione e nella interpretazione del discorso e più in interpretazione del discorso e più in generale delle pratiche semiotico-generale delle pratiche semiotico-sociali dei media.sociali dei media.

Cioè ai dettagli linguistici,che non Cioè ai dettagli linguistici,che non sono semplici riflessi del sociale ma sono semplici riflessi del sociale ma lo costituiscono.lo costituiscono.

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ObiettivoObiettivo

Migliorare il grado di Migliorare il grado di consapevolezza della pratica del consapevolezza della pratica del discorso e perciò la qualità della discorso e perciò la qualità della produzione discorsiva (e testuale).produzione discorsiva (e testuale).

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I mestieri della parola e le I mestieri della parola e le scienze del linguaggioscienze del linguaggio

Stretto rapporto storico tra giornalismo e vicende della Stretto rapporto storico tra giornalismo e vicende della lingua italianalingua italiana

Difficile incontro tra la linguistica e la dimensione Difficile incontro tra la linguistica e la dimensione sociale e comunicativa del linguaggiosociale e comunicativa del linguaggio

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Sapere e conoscereSapere e conoscere

Sapere = capacità Sapere = capacità pratica, saper farepratica, saper fare

Non implica Non implica necessariamente necessariamente conoscenze conoscenze formalizzabiliformalizzabili

Conoscenza = sapere Conoscenza = sapere esplicito e esplicito e proposizionaleproposizionale

Implica la Implica la formalizzazione dei formalizzazione dei saperisaperi

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Quine (1970): la scienza è «senso comune Quine (1970): la scienza è «senso comune autoconsapevole»autoconsapevole»

Continuità tra i processi del ragionamento scientifico e quelli Continuità tra i processi del ragionamento scientifico e quelli utilizzati nella vita di tutti i giorni.utilizzati nella vita di tutti i giorni.

I primi sono rallentati e pubblici (cioè analitici e articolati), i I primi sono rallentati e pubblici (cioè analitici e articolati), i secondi sono per lo più rapidi e taciti.secondi sono per lo più rapidi e taciti.

Fare scienza significa portare allo scoperto lFare scienza significa portare allo scoperto l ’’attività di attività di giustificazione del senso comune, sottoporre a giustificazione del senso comune, sottoporre a ingrandimento i nostri percorsi quotidiani di pensiero e ingrandimento i nostri percorsi quotidiani di pensiero e conoscenzaconoscenza

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Gorz, Gorz, LL ’’immaterialeimmateriale, Boringhieri, , Boringhieri, 20032003

Il rapporto tra le conoscenze e i saperi, tra le Il rapporto tra le conoscenze e i saperi, tra le scienze e le pratiche influisce in modo decisivo scienze e le pratiche influisce in modo decisivo sulla vitalità della società e della cultura, che sulla vitalità della società e della cultura, che dipende dalle possibilità di integrare le dipende dalle possibilità di integrare le conoscenze nei saperi. Al contrario una mancata conoscenze nei saperi. Al contrario una mancata integrazione tra scienze e cultura comune integrazione tra scienze e cultura comune determina il progressivo deperimento di determina il progressivo deperimento di questquest’’ultima.ultima.

Il pericolo riguarda a maggior ragione la sfera Il pericolo riguarda a maggior ragione la sfera del linguaggio.del linguaggio.

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Sensibilità ecologica:Sensibilità ecologica:

Resistenza al divorzio tra conoscenze e saperi Resistenza al divorzio tra conoscenze e saperi vissutivissuti

Sul piano linguistico: opposizione alla Sul piano linguistico: opposizione alla alienazione linguistica (ripetizione irriflessa di alienazione linguistica (ripetizione irriflessa di schemi linguistici altrui, stereotipi linguistici)schemi linguistici altrui, stereotipi linguistici)

Terapia: pensare Terapia: pensare nellanella lingua e pensare lingua e pensare la la lingua, le sue strutture, i suoi usi e le sue lingua, le sue strutture, i suoi usi e le sue variazionivariazioni

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Epilinguistico e Epilinguistico e MetalinguisticoMetalinguistico

Sapere epilinguisticoSapere epilinguistico Coscienza Coscienza epilinguisticaepilinguistica

Conoscenza Conoscenza metalinguisticametalinguistica

Sapere linguistico praticoSapere linguistico pratico

• conoscenza implicita ed conoscenza implicita ed internainterna all all’’individuoindividuo

•Usi linguistici ordinariUsi linguistici ordinari

Sapere riflessivo-praticoSapere riflessivo-pratico

•rapporto cosciente con rapporto cosciente con certi contenuti del sapere certi contenuti del sapere epilinguisticoepilinguistico

•Arti della parolaArti della parola

Sapere riflessivo-teoricoSapere riflessivo-teorico

• conoscenza esplicitamente conoscenza esplicitamente rappresentata ed rappresentata ed esternaesterna allall’’individuoindividuo

•Scienze del linguaggioScienze del linguaggio

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Arti della parolaArti della parola

ArsArs o o TéchneTéchne: indica originariamente una forma di : indica originariamente una forma di conoscenza finalizzata alla produzione di conoscenza finalizzata alla produzione di fenomeni empirici.fenomeni empirici.

RetoricaRetorica DialetticaDialettica GrammaticaGrammatica

Il sapere riflessivo nasce dalle pratiche Il sapere riflessivo nasce dalle pratiche linguistiche, la cui elaborazione non può essere linguistiche, la cui elaborazione non può essere disgiunta da una qualche forma di speculazione: disgiunta da una qualche forma di speculazione: la tecnica procede congiuntamente alla scienzala tecnica procede congiuntamente alla scienza

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Rastier, Rastier, Arti e scienze del testoArti e scienze del testo, , Meltemi, 2003Meltemi, 2003

Le arti sono discipline pratiche o comunque Le arti sono discipline pratiche o comunque empiriche: possono essere comprese solo empiriche: possono essere comprese solo nellnell’’orizzonte della prassi e orizzonte della prassi e hanno bisogno di hanno bisogno di unun’’eticaetica..

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Mestieri della parolaMestieri della parola

Narrazione / poesia (accento sulla funzione Narrazione / poesia (accento sulla funzione espressiva)espressiva)

Attività giuridica / politica (accento sulla funzione Attività giuridica / politica (accento sulla funzione argomentativa)argomentativa)

Ricerca e narrazione storica / giornalismo (accento Ricerca e narrazione storica / giornalismo (accento sulla funzione rappresentativa/informativa)sulla funzione rappresentativa/informativa)

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Lavoro del linguistaLavoro del linguista

Sottoporre alla riflessione metalinguistica Sottoporre alla riflessione metalinguistica (filosofica e scientifica) le (filosofica e scientifica) le potenzialitàpotenzialità e le e le modalitàmodalità linguistiche linguistiche

espressiveespressive (studio dei rapporti del parlante con la (studio dei rapporti del parlante con la lingua)lingua)

informativeinformative (studio della capacità semantica e (studio della capacità semantica e referenziale)referenziale)

argomentative argomentative (analisi dei modi in cui (analisi dei modi in cui linguisticamente riusciamo ad agire sugli altri e, linguisticamente riusciamo ad agire sugli altri e, mediatamente, sul mondo).mediatamente, sul mondo).

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Linguistica e giornalismoLinguistica e giornalismo

Critiche ricorrenti sullo stato della lingua Critiche ricorrenti sullo stato della lingua nel giornalismo.nel giornalismo. Eco, in Eco, in Gli italiani e la linguaGli italiani e la lingua, a cura di Lo , a cura di Lo

Piparo e Ruffino, Sellerio, 2005Piparo e Ruffino, Sellerio, 2005

““Perché se esiste la critica televisiva e cinematografica non Perché se esiste la critica televisiva e cinematografica non può esistere la critica dello stile e del linguaggio può esistere la critica dello stile e del linguaggio giornalistico?giornalistico?

Bisogna lasciare che la gente parli come vuole ma non Bisogna lasciare che la gente parli come vuole ma non permettere questo lusso ai giornali e alla radiotelevisione, permettere questo lusso ai giornali e alla radiotelevisione, a cui bisognerà imporre attraverso un controllo serrato a cui bisognerà imporre attraverso un controllo serrato che parlino come si mangia, ovvero usando coltello e che parlino come si mangia, ovvero usando coltello e forchettaforchetta””..

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Tranfaglia, Tranfaglia, La lingua dei giornali oggiLa lingua dei giornali oggi, , nello stesso volume:nello stesso volume:

““..la cosa preoccupante è che della formazione linguistica ..la cosa preoccupante è che della formazione linguistica nessuno si occupa per cui noi avremo dei giornalisti che, nessuno si occupa per cui noi avremo dei giornalisti che, usciti dallusciti dall’’università, spesso conosceranno quello che io università, spesso conosceranno quello che io insegno, la storia contemporanea, ma non sapranno insegno, la storia contemporanea, ma non sapranno esprimersi in italianoesprimersi in italiano””..

““mi sembra che proprio questi mezzi di comunicazione in mi sembra che proprio questi mezzi di comunicazione in generale tendano a portare a una lingua più povera, a una generale tendano a portare a una lingua più povera, a una lingua semplificata e più povera anche di quella che si lingua semplificata e più povera anche di quella che si parla, oltre che di quella che si scrive, e questo ha una parla, oltre che di quella che si scrive, e questo ha una serie di effetti, soprattutto se poi viene mescolata al serie di effetti, soprattutto se poi viene mescolata al linguaggio pubblicitariolinguaggio pubblicitario””..

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Che cosChe cos’’è il linguaggio è il linguaggio giornalistico?giornalistico?

Esiste una specificità della comunicazione verbale giornalistica, Esiste una specificità della comunicazione verbale giornalistica, un codice linguistico a cui in qualche modo i giornalisti fanno un codice linguistico a cui in qualche modo i giornalisti fanno riferimento quando scrivono i loro articoli? (Marrone, riferimento quando scrivono i loro articoli? (Marrone, Corpi Corpi socialisociali, 2001), 2001)

De Mauro, De Mauro, Giornalismo e storia linguistica dellGiornalismo e storia linguistica dell’’Italia unitaItalia unita, in , in Castronovo e Tranfaglia (a cura di), Castronovo e Tranfaglia (a cura di), La stampa italiana del La stampa italiana del neocapitalismoneocapitalismo, 1976, pp. 457-510 : Non si può parlare del , 1976, pp. 457-510 : Non si può parlare del linguaggio giornalistico come di una lingua speciale: il giornale linguaggio giornalistico come di una lingua speciale: il giornale è un coacervo di lingue speciali (finalizzati a raggiungere una è un coacervo di lingue speciali (finalizzati a raggiungere una tipologia eterogena di lettori e a trattare diversi argomenti tipologia eterogena di lettori e a trattare diversi argomenti nelle diverse sezioni).nelle diverse sezioni).

Beccaria, Beccaria, I linguaggi settoriali in ItaliaI linguaggi settoriali in Italia, 1973, p. 64 sg.: Più che un , 1973, p. 64 sg.: Più che un linguaggio settoriale, quello giornalistico è lo specchio di linguaggio settoriale, quello giornalistico è lo specchio di molteplici linguaggi settoriali che sono presenti nella società, la molteplici linguaggi settoriali che sono presenti nella società, la cui risultante è ovviamente la lingua come codice più o meno cui risultante è ovviamente la lingua come codice più o meno condiviso.condiviso.

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Anche dal punto di vista dellAnche dal punto di vista dell’’analisi del discorso analisi del discorso (vedi oltre) non è possibile pensare a un genere (vedi oltre) non è possibile pensare a un genere discorsivo compatto ma è opportuno pensare a discorsivo compatto ma è opportuno pensare a una costellazione di generi (o sottogeneri) che una costellazione di generi (o sottogeneri) che comprendono forme e soprattutto situazioni comprendono forme e soprattutto situazioni molto diverse in cui si esplica lmolto diverse in cui si esplica l’’attività attività giornalistica in senso lato.giornalistica in senso lato.

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Possibili percorsi di Possibili percorsi di analisi linguisticaanalisi linguistica

La La prospettiva sociolinguisticaprospettiva sociolinguistica, fondamentale, può mettere in luce , fondamentale, può mettere in luce soprattutto questioni di stile, differenti da epoca a epoca ma soprattutto questioni di stile, differenti da epoca a epoca ma anche da giornale a giornale. anche da giornale a giornale.

Ad esempio, sono stati evidenziati nei giornali degli anni Settanta Ad esempio, sono stati evidenziati nei giornali degli anni Settanta fenomeni apparentemente eterogenei come la contemporanea fenomeni apparentemente eterogenei come la contemporanea presenza di forestierismi, regionalismi, gerghi giovanili, forme presenza di forestierismi, regionalismi, gerghi giovanili, forme colloquiali, neologismi, eufemismi, formule burocratiche, forme colloquiali, neologismi, eufemismi, formule burocratiche, forme letterarie desuete e ampollose, tendenza alla economia linguistica letterarie desuete e ampollose, tendenza alla economia linguistica (nominalizzazioni, abbreviazioni, ellissi, parole macedonia, ecc.).(nominalizzazioni, abbreviazioni, ellissi, parole macedonia, ecc.).

Queste ricerche sono alla base di una delle direttrici dello studio Queste ricerche sono alla base di una delle direttrici dello studio linguistico dei giornali: rapporto che il linguaggio giornalistico linguistico dei giornali: rapporto che il linguaggio giornalistico intrattiene con la lingua comune.intrattiene con la lingua comune.

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Rilevanza in questo contesto degli studi di De Rilevanza in questo contesto degli studi di De Mauro, Mauro, Giornalismo e storia linguistica dellGiornalismo e storia linguistica dell’’Italia Italia unitaunita, cit., cit.

Complicato intreccio tra vicende della società italiana e Complicato intreccio tra vicende della società italiana e vicende linguistiche, tra conformazione della realtà linguistica vicende linguistiche, tra conformazione della realtà linguistica italiana e modo di scrivere i giornali;italiana e modo di scrivere i giornali;

Contributo della scrittura giornalistica alla trasformazione Contributo della scrittura giornalistica alla trasformazione

della lingua nazionaledella lingua nazionale..

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Evidentemente questa varietà in diafasia, si interseca con le varietà diamesiche Evidentemente questa varietà in diafasia, si interseca con le varietà diamesiche disponibili (ovvero con le numerose variazioni mediali entro cui il discorso disponibili (ovvero con le numerose variazioni mediali entro cui il discorso giornalistico può avvenire, che polarizzano verso il basso o verso lgiornalistico può avvenire, che polarizzano verso il basso o verso l ’’alto, a alto, a seconda dei casi, il registro di formalità) (vedi Cortelazzo e Paccagnella seconda dei casi, il registro di formalità) (vedi Cortelazzo e Paccagnella 1981).1981).

De Mauro, 1976: De Mauro, 1976: ““LL ’’attenzione sempre più diffusa agli aspetti attenzione sempre più diffusa agli aspetti linguistici della comunicazione di massa deve tradursi nel linguistici della comunicazione di massa deve tradursi nel riconoscimento analitico della grande varietà di tendenze riconoscimento analitico della grande varietà di tendenze di stile e usi della lingua nel vario mondo della stampa di stile e usi della lingua nel vario mondo della stampa italianaitaliana””..

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Contributi della stampa alla Contributi della stampa alla lingua italianalingua italiana

Allargamento del lessico attraverso lAllargamento del lessico attraverso l’’adozione di adozione di parole straniere nella forma di esotismi, parole straniere nella forma di esotismi, adattamenti o calchi adattamenti o calchi De Mauro registrava nel 1976:De Mauro registrava nel 1976:

Boom, gap, sputnik, coupè, golpe, kibbutz, fellahBoom, gap, sputnik, coupè, golpe, kibbutz, fellah Sveltimento della sintassi (diffusione della frase Sveltimento della sintassi (diffusione della frase

nominale) (ma anche tendenza allnominale) (ma anche tendenza all’’appesantimento: appesantimento: sese -> -> nella misura in cuinella misura in cui; ; su su -> -> relativo arelativo a

Tecnicismi (ma anche inutili pseudotecnicismi):Tecnicismi (ma anche inutili pseudotecnicismi):

fare una sceltafare una scelta ->-> operare una sceltaoperare una scelta; ; rimandarerimandare - -> > dilazionaredilazionare; ; politico -> politicizzatopolitico -> politicizzato

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In questo contesto si collocano due In questo contesto si collocano due linee di ricerca:linee di ricerca:

1. 1. LL ’’indagine storicaindagine storica intorno a quella parte del linguaggio giornalistico intorno a quella parte del linguaggio giornalistico che coincide con la storia della lingua italiana (Bonomiche coincide con la storia della lingua italiana (Bonomi, , L'italiano L'italiano giornalistico: dall'inizio del '900 ai quotidiani on linegiornalistico: dall'inizio del '900 ai quotidiani on line, Firenze, Cesati, 2002; , Firenze, Cesati, 2002; Gualdo, Gualdo, LL ’’italiano dei giornaliitaliano dei giornali, Carocci, 2007)., Carocci, 2007).

2. Una seconda linea di ricerca riguarda 2. Una seconda linea di ricerca riguarda la comprensibilità del linguaggio la comprensibilità del linguaggio giornalisticogiornalistico (Eco, De Mauro), a fronte di livelli di alfabetizzazione e (Eco, De Mauro), a fronte di livelli di alfabetizzazione e scolarizzazione che tradizionalmente, nel caso italiano, sono stati tra scolarizzazione che tradizionalmente, nel caso italiano, sono stati tra i più bassi delli più bassi dell’’Occidente. In questo caso lo spunto è stato dato da Occidente. In questo caso lo spunto è stato dato da alcune pioneristiche indagini del Servizio Opinioni della Rai intorno alcune pioneristiche indagini del Servizio Opinioni della Rai intorno alla reale comprensione, da parte di campioni di cittadini di svariata alla reale comprensione, da parte di campioni di cittadini di svariata provenienza socio-culturale, di parole elementari dellprovenienza socio-culturale, di parole elementari dell ’’uso politico ed uso politico ed economico (dove compare la mitica casalinga di Voghera). Denuncia economico (dove compare la mitica casalinga di Voghera). Denuncia delldell’’oscurità del linguaggio giornalistico e interventi di oscurità del linguaggio giornalistico e interventi di semplificazione (es. semplificazione (es. Manuale di stileManuale di stile, 1997)., 1997).

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La questione della La questione della semplificazionesemplificazione

È uno dei grandi temi dellÈ uno dei grandi temi dell’’analisi linguistica: il problema del giornalese.analisi linguistica: il problema del giornalese.

Nel 1971 Eco si chiedeva perché il giornale italiano fosse difficile da Nel 1971 Eco si chiedeva perché il giornale italiano fosse difficile da leggere: si trattava di una radicale incompetenza linguistica del leggere: si trattava di una radicale incompetenza linguistica del pubblico o di una mancata attenzione delle redazioni alle esigenze dei pubblico o di una mancata attenzione delle redazioni alle esigenze dei loro lettori? loro lettori? Risposta di Eco: lRisposta di Eco: l’’oscurità ha una funzione strategico-comunicativa oscurità ha una funzione strategico-comunicativa molto precisa con esito ideologico-politico regressivo: molto precisa con esito ideologico-politico regressivo: ““Il giornale è il Il giornale è il bollettino di un gruppo di potere che fa un discorso ad altri gruppi di bollettino di un gruppo di potere che fa un discorso ad altri gruppi di potere. E molte volte questo discorso deve passare sopra la testa del potere. E molte volte questo discorso deve passare sopra la testa del pubblico. Cioè il grosso pubblico non deve sapere quale sia il discorso pubblico. Cioè il grosso pubblico non deve sapere quale sia il discorso che un quotidiano fa al governo o alla Fiat, o allche un quotidiano fa al governo o alla Fiat, o all ’’Iri, perché questo Iri, perché questo discorso lo turberebbediscorso lo turberebbe””(Eco, (Eco, Guida allGuida all’’interpretazione del linguaggio interpretazione del linguaggio giornalisticogiornalistico, cit. in Marrone, , cit. in Marrone, Corpi socialiCorpi sociali, 2001: 69), 2001: 69)

In tal modo In tal modo la funzione informativa viene sostituita con una funzione la funzione informativa viene sostituita con una funzione faticafatica

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Dalla oscurità alla Dalla oscurità alla semplificazionesemplificazione

Oggi lOggi l’’oscurità della lingua dei giornali è stata oscurità della lingua dei giornali è stata sostituita da sostituita da ““un linguaggio alla portata di quella un linguaggio alla portata di quella entità magmatica che si chiama entità magmatica che si chiama ‘‘la gentela gente’”’” (Eco, (Eco, Cinque scritti moraliCinque scritti morali, Bompiani, 1997, p. 54)., Bompiani, 1997, p. 54).

Come nel linguaggio politico, anche in quello Come nel linguaggio politico, anche in quello giornalistico si può parlare di approdo al giornalistico si può parlare di approdo al ““gentesegentese”” (Gualdo, (Gualdo, La faconda repubblicaLa faconda repubblica, 2004): , 2004): abuso di frasi fatte e luoghi comuni che non abuso di frasi fatte e luoghi comuni che non informano su nulla.informano su nulla.

Vedi anche Loporcaro, Vedi anche Loporcaro, Cattive notizieCattive notizie, Feltrinelli , Feltrinelli 2005 per la critica alla semplificazione del 2005 per la critica alla semplificazione del linguaggio giornalisticolinguaggio giornalistico

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Questione delle formule e Questione delle formule e dei luoghi comunidei luoghi comuni

La formula è una frase breve, efficace, facile da La formula è una frase breve, efficace, facile da ricordare, la cui funzione è condensare un pensiero ricordare, la cui funzione è condensare un pensiero complesso dandogli maggiore forza a partire da tale complesso dandogli maggiore forza a partire da tale condensazione. condensazione. Figura della chiusuraFigura della chiusura..

La parola non serve a fornire serie valutazioni dei La parola non serve a fornire serie valutazioni dei fatti ma a riproporre proverbi e detti popolari (forza fatti ma a riproporre proverbi e detti popolari (forza conservatrice, conservatrice, punto di vista dellpunto di vista dell’’uomo qualunqueuomo qualunque))

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Es. (primi decenni del Es. (primi decenni del ‘‘900): 900): Bastone nodoso, Bastone nodoso, questione annosa, sentiero tortuosoquestione annosa, sentiero tortuoso

Criticati da Mussolini giornalista, poi Criticati da Mussolini giornalista, poi ““insaziato insaziato violentatore semanticoviolentatore semantico”” (De Mauro, 1976): (De Mauro, 1976): Figura maschia, sagoma romana, forgiato nel Figura maschia, sagoma romana, forgiato nel

bronzo, dura vigilia, immancabili mete, democrazie bronzo, dura vigilia, immancabili mete, democrazie agnostiche e imbecilli, invocazione incontenibile, agnostiche e imbecilli, invocazione incontenibile, grido oceanicogrido oceanico

Le formule più ricorrenti oggiLe formule più ricorrenti oggi Tirare per la giacchettaTirare per la giacchetta Mettere le mani nelle tasche del consumatoreMettere le mani nelle tasche del consumatore Anche le formiche nel loro piccolo..Anche le formiche nel loro piccolo.. La prima gallina a cantare ha fatto lLa prima gallina a cantare ha fatto l ’’uovouovo Cantar vittoriaCantar vittoria

Vedi anche le funzioni retoriche della ripetizioneVedi anche le funzioni retoriche della ripetizione

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Dalla lingua al discorsoDalla lingua al discorso

Qualsiasi considerazione sulla lingua dei giornali deve Qualsiasi considerazione sulla lingua dei giornali deve prendere le mosse dalla loro forma testualeprendere le mosse dalla loro forma testuale

LLa notiziaa notizia ha sempre un riferimento al contesto di ha sempre un riferimento al contesto di enunciazione, dunque è enunciazione, dunque è un discorsoun discorso..

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Che cosChe cos’’è il discorso?è il discorso?

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Il problema del contestoIl problema del contesto

Contesto internoContesto internoPer Aristotele (Per Aristotele (RetoricaRetorica 1358a 37-b 1) il discorso è l 1358a 37-b 1) il discorso è l’’insieme insieme di tre fattori: colui che parla, ciò di cui si parla, colui a cui si di tre fattori: colui che parla, ciò di cui si parla, colui a cui si parla. I parlanti-ascoltatori sono dentro e non fuori il parla. I parlanti-ascoltatori sono dentro e non fuori il discorso, sono suoi elementi costitutivi e non utenti esterni discorso, sono suoi elementi costitutivi e non utenti esterni (contesto interno) (Piazza(contesto interno) (Piazza, L, L’’arte retorica: antenata o sorella arte retorica: antenata o sorella della pragmatica?della pragmatica?, Esercizi filosofici, n. 6)., Esercizi filosofici, n. 6).

Contesto esternoContesto esternoIl discorso, diversamente dal testo, comprende non solo il Il discorso, diversamente dal testo, comprende non solo il contesto interno ma anche le condizioni extralinguistiche contesto interno ma anche le condizioni extralinguistiche della sua produzione (il contesto esterno) (Adam 1999).della sua produzione (il contesto esterno) (Adam 1999).

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Maingueneau (1976) individua sei Maingueneau (1976) individua sei significati del termine significati del termine discorsodiscorso::

1. discorso come parole (linguistica strutturale): uso della lingua soggettivamente caratterizzato

2. discorso come enunciato, unità linguistica di dimensione superiore alla frase (dimensione transfrastica)

3. insieme di meccanismi di incatenamento della frase (simile al 2; utilizzato in particolare da Harris)

4. condizioni di produzione di un enunciato: riferimento alla ideologia e all’essere sociale di chi lo produce

5.discorso come enunciazione. L’enunciazione opera la conversione della lingua in discorso, attraverso questa conversione scatta l’interazione tra chi parla e chi ascolta. Ovviamente è di massimo rilievo l’intenzione del destinatore di fare del suo discorso uno strumento di influenza sul destinatario. Da questo punto di vista la teoria della enunciazione confina con quella degli atti linguistici (Benveniste)

6. discorso come luogo della creatività linguistica, che conferisce al testo un effetto contestuale inprevedibile.

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Analisi del discorsoAnalisi del discorso A partire dagli anni Ottanta si assiste a una A partire dagli anni Ottanta si assiste a una

proliferazione del termine discorso nelle scienze proliferazione del termine discorso nelle scienze del linguaggio, tanto al singolare (dominio del del linguaggio, tanto al singolare (dominio del discorso, analisi del discorso) quanto al plurale (i discorso, analisi del discorso) quanto al plurale (i discorsi), a seconda che ci si riferisca alla attività discorsi), a seconda che ci si riferisca alla attività verbale in generale oppure a particolari eventi verbale in generale oppure a particolari eventi discorsivi.discorsivi.

La diffusione di questo termine è il sintomo di una La diffusione di questo termine è il sintomo di una modificazione nel modo di concepire il linguaggio. modificazione nel modo di concepire il linguaggio. Parlando di discorso si prende posizione a favore Parlando di discorso si prende posizione a favore di una particolare concezione del linguaggio e di una particolare concezione del linguaggio e della semantica, che dipende dalla influenza di della semantica, che dipende dalla influenza di diverse correnti pragmatiche che hanno diverse correnti pragmatiche che hanno sottolineato un certo numero di idee forza.sottolineato un certo numero di idee forza.

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Il discorso assume una Il discorso assume una organizzazione transfrasticaorganizzazione transfrastica: mobilita : mobilita strutture che appartengono a un ordine diverso da quello della strutture che appartengono a un ordine diverso da quello della frase.frase.

Il discorso Il discorso è orientatoè orientato, si costruisce in funzione di un fine: , si costruisce in funzione di un fine: Ducrot Ducrot radicalizza questa idea, iscrivendo un orientamento o radicalizza questa idea, iscrivendo un orientamento o una funzione argomentativa nelle unità stesse della lingua.una funzione argomentativa nelle unità stesse della lingua.

Il discorso è una Il discorso è una forma di azioneforma di azione (Austin). Ad un livello (Austin). Ad un livello superiore gli atti linguistici si integrano nelle attività superiore gli atti linguistici si integrano nelle attività linguistiche di un genere determinato anche in relazione ad linguistiche di un genere determinato anche in relazione ad attività non verbaliattività non verbali

Il discorso è Il discorso è interattivointerattivo È È contestualizzatocontestualizzato È preso in carico: esiste solo se È preso in carico: esiste solo se riferito a una istanza che al riferito a una istanza che al

tempo stesso si pone come riferimento personale, temporale, tempo stesso si pone come riferimento personale, temporale, spaziale e modalizzantespaziale e modalizzante: la riflessione sulle forme di : la riflessione sulle forme di soggettività che sottendono il discorso è uno dei grandi assi soggettività che sottendono il discorso è uno dei grandi assi delldell’’analisi del discorsoanalisi del discorso

È È regolatoregolato da norme da norme È sempre preso in un È sempre preso in un interdiscorsointerdiscorso..

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Discorso come Discorso come enunciazioneenunciazione

Autori di riferimento sono Benveniste, Greimas (ma anche Austin e Searle).Autori di riferimento sono Benveniste, Greimas (ma anche Austin e Searle).

Per Benveniste Per Benveniste ll’’enunciazione enunciazione è la è la ““messa in funzione della lingua per messa in funzione della lingua per mezzo di un atto individuale di utilizzazionemezzo di un atto individuale di utilizzazione””, , ““ll ’’atto stesso di atto stesso di produrre un enunciato, e non il testo dellprodurre un enunciato, e non il testo dell ’’enunciatoenunciato”” ( (LL ’’apparato apparato formale dellformale dell’’enunciazione enunciazione (1970), trad. it. in Benveniste, (1970), trad. it. in Benveniste, Essere di Essere di parolaparola, 2009, p. 120). , 2009, p. 120). LL ’’enunciazione enunciazione ““presuppone un parlante e un ascoltatore, e presuppone un parlante e un ascoltatore, e ll ’’intenzione del primo di inflluenzare in qualche modo il secondointenzione del primo di inflluenzare in qualche modo il secondo”” ((Le relazioni di tempo nel verbo franceseLe relazioni di tempo nel verbo francese””).).LL ’’enunciazione porta un messaggio e al tempo stesso è strumento enunciazione porta un messaggio e al tempo stesso è strumento di azione (di azione (Note sulla funzione del linguaggio nella scoperta Note sulla funzione del linguaggio nella scoperta freudianafreudiana, 1956)., 1956).

Per Bally lPer Bally l’’enunciazione è interpretabile come la distanza più o meno grande, al enunciazione è interpretabile come la distanza più o meno grande, al limite nulla, tra il locutore e il suo enunciato (Bally, limite nulla, tra il locutore e il suo enunciato (Bally, Linguistique générale e Linguistique générale e linguistique francaiselinguistique francaise, Paris, 1932):., Paris, 1932):.

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Distanza/vicinanzaDistanza/vicinanza Tratto comune a tutti i significati di enunciazione è il rapporto di Tratto comune a tutti i significati di enunciazione è il rapporto di

coinvolgimento che nel testo si stabilisce tra il locutore e ciò che dice.coinvolgimento che nel testo si stabilisce tra il locutore e ciò che dice.

Può essere più o meno individuale, perché lPuò essere più o meno individuale, perché l’’enunciatore può coinvolgersi enunciatore può coinvolgersi con maggiore o minore intensità nelle proposizioni dellcon maggiore o minore intensità nelle proposizioni dell ’’enunciato enunciato (affermazioni, negazioni, descrizioni), può conferire ad esse una marca (affermazioni, negazioni, descrizioni), può conferire ad esse una marca soggettiva e produrre un soggettiva e produrre un discorsodiscorso in senso proprio, o più o meno oggettiva, in senso proprio, o più o meno oggettiva, fino alla completa oggettività del fino alla completa oggettività del raccontoracconto o o recitrecit..

Cfr. con quanto afferma J. B. ThompsonCfr. con quanto afferma J. B. Thompson (1995), (1995), The Media and The Media and Modernity: A social theory of the mediaModernity: A social theory of the media, Cambridge, Polity Press: la , Cambridge, Polity Press: la distanza spazio-temporale tra emittente e ricevente è condizione distanza spazio-temporale tra emittente e ricevente è condizione preliminare nella definizione di notizia (news)preliminare nella definizione di notizia (news)

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Teoria dellTeoria dell’’enunciazioneenunciazionevs analisi sociologicavs analisi sociologica

Diversamente dallDiversamente dall’’analisi sociologica, che si rivolge ai analisi sociologica, che si rivolge ai soggetti empirici, la teoria della enunciazione si occupa di soggetti empirici, la teoria della enunciazione si occupa di come si costruiscono i soggetti nel discorso.come si costruiscono i soggetti nel discorso.

Distinzione tra piano dellDistinzione tra piano dell’’enunciato (contenuti) e piano delenunciato (contenuti) e piano delll ’’enunciazione (struttura comunicativa)enunciazione (struttura comunicativa)

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Matrice filosofica Matrice filosofica Foucault (1926-1984)Foucault (1926-1984)

LL ’’archeologia del saperearcheologia del sapere (1969) (1969)

LL ’’ordine del discorsoordine del discorso (1971: 39) (1971: 39)

““Quale civiltà ha avuto più della nostra rispetto per il discorso? Quale civiltà ha avuto più della nostra rispetto per il discorso? Dove lo si è meglio e più onorato? Dove lo si è, pare, più Dove lo si è meglio e più onorato? Dove lo si è, pare, più radicalmente liberato dalle sue costrizioni e più radicalmente liberato dalle sue costrizioni e più universalizzato? Ora mi sembra che dietro questa universalizzato? Ora mi sembra che dietro questa apparente apparente venerazione del discorsovenerazione del discorso, dietro questa apparente logofilia, si , dietro questa apparente logofilia, si celi una sorta di timore […]. Cceli una sorta di timore […]. C’’è sicuramente nella nostra è sicuramente nella nostra società, e immagino in tutte le altre, per quanto con un società, e immagino in tutte le altre, per quanto con un profilo e scansioni diverse, profilo e scansioni diverse, una profonda logofobiauna profonda logofobia, una sorta , una sorta di sordo timore contro questi eventi, contro questa massa di di sordo timore contro questi eventi, contro questa massa di cose dette, contro il sorgere di tutti questi enunciati, contro cose dette, contro il sorgere di tutti questi enunciati, contro tutto ciò che ci può essere, in questo, di violento, di tutto ciò che ci può essere, in questo, di violento, di discontinuo, di battagliero, di disordinato e di periglioso, discontinuo, di battagliero, di disordinato e di periglioso, contro questo brusio incessante e confuso del discorso.contro questo brusio incessante e confuso del discorso.””

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Prospettiva post-strutturalistaProspettiva post-strutturalista Critica dellCritica dell’’idea denotativo-referenziale del linguaggioidea denotativo-referenziale del linguaggio Critica dellCritica dell’’idea del soggetto parlanteidea del soggetto parlante

Il discorso è una costruzione della realtà (non è uno specchio Il discorso è una costruzione della realtà (non è uno specchio di ideologie e conoscenze)di ideologie e conoscenze)

Il linguaggio è lIl linguaggio è l’’insieme dei discorsi che vengono pronunciati insieme dei discorsi che vengono pronunciati e scritti in un determinato momento storicoe scritti in un determinato momento storico

Legame tra discorso e potere: lLegame tra discorso e potere: l’’ordine del discorso, in quanto ordine del discorso, in quanto delimita lo spazio del dicibile, non è solo espressione del delimita lo spazio del dicibile, non è solo espressione del potere ma generatore di potere: potere ma generatore di potere: ““Come per la magia, le Come per la magia, le parole non hanno un senso, hanno un potere; un potere che è parole non hanno un senso, hanno un potere; un potere che è inversamente proporzionale al loro sensoinversamente proporzionale al loro senso””. (Reboul, . (Reboul, Langage Langage et idéologieet idéologie, 1980), 1980)

La questione alla quale lLa questione alla quale l’’analisi del discorso deve rispondere analisi del discorso deve rispondere è la seguente: in che modo, nelle società occidentali è la seguente: in che modo, nelle società occidentali moderne, la produzione di discorsi cui si è attribuito un moderne, la produzione di discorsi cui si è attribuito un valore di verità è legata ai vari meccanismi e istituzioni di valore di verità è legata ai vari meccanismi e istituzioni di potere? (Foucault 1976, p. 8)potere? (Foucault 1976, p. 8)

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Discorso e potereDiscorso e potere““Con potere non voglio dire il Con potere non voglio dire il ‘‘PoterePotere’’, come insieme di , come insieme di

istituzioni e di apparati che garantiscono la sottomissione dei istituzioni e di apparati che garantiscono la sottomissione dei cittadini in uno Stato determinato. Con potere non intendo cittadini in uno Stato determinato. Con potere non intendo nemmeno un tipo di assoggettamento, che in opposizione nemmeno un tipo di assoggettamento, che in opposizione alla violenza avrebbe la forma della regola. […] Con il alla violenza avrebbe la forma della regola. […] Con il termine potere mi sembra si debba intendere innanzitutto termine potere mi sembra si debba intendere innanzitutto la la molteplicità dei rapporti di forza immanenti al campo in cui molteplicità dei rapporti di forza immanenti al campo in cui si esercitano e costitutivi della loro organizzazionesi esercitano e costitutivi della loro organizzazione; il gioco ; il gioco che attraversa scontri e lotte incessanti li trasforma, li che attraversa scontri e lotte incessanti li trasforma, li rafforza, li inverte; gli appoggi che questi rapporti di forza rafforza, li inverte; gli appoggi che questi rapporti di forza trovano gli uni negli altri […] le strategie infine in cui trovano gli uni negli altri […] le strategie infine in cui realizzano i loro effetti, ed il cui disegno generale o la cui realizzano i loro effetti, ed il cui disegno generale o la cui cristallizzazione istituzionale prendono corpo negli apparati cristallizzazione istituzionale prendono corpo negli apparati statali, nella formulazione della legge, nelle egemonie sociali statali, nella formulazione della legge, nelle egemonie sociali […] il potere è dappertutto; non perché inglobi tutto ma […] il potere è dappertutto; non perché inglobi tutto ma perché viene da ogni doveperché viene da ogni dove”” (Foucault, (Foucault, La volontà di sapereLa volontà di sapere (1976), Feltrinelli, 1996:81-82)(1976), Feltrinelli, 1996:81-82)

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EsitiEsiti La lingua (il discorso) appare come un La lingua (il discorso) appare come un

dispositivo coercitivo (Barthes: dispositivo coercitivo (Barthes: ““la lingua è la lingua è fascistafascista””, è ciò in cui il potere si inscrive) che , è ciò in cui il potere si inscrive) che però non dipende dalla decisione individuale: la però non dipende dalla decisione individuale: la lingua è un prodotto sociale che lingua è un prodotto sociale che ““nasce come nasce come apparato costrittivo proprio a causa del consenso apparato costrittivo proprio a causa del consenso di tuttidi tutti””..

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LL ’’analisi critica del analisi critica del discorsodiscorso

Adotta il termine nellAdotta il termine nell’’accezione di accezione di uso del linguaggio in quanto uso del linguaggio in quanto parte della vita socialeparte della vita sociale

Pone al centro della ricerca la relazione tra Pone al centro della ricerca la relazione tra potere e discorsopotere e discorso

Si occupa del Si occupa del discorso pubblicodiscorso pubblico e in particolare dei e in particolare dei mediamedia: testi : testi non letterari ma di rilevanza socialenon letterari ma di rilevanza sociale

Studia Studia come i media costruiscono le espressioni, le come i media costruiscono le espressioni, le argomentazioni, la gerarchia degli argomenti che vanno a argomentazioni, la gerarchia degli argomenti che vanno a costruire i giudizi diffusi sul mondocostruire i giudizi diffusi sul mondo

Analizza i rapporti tra le pratiche linguistiche (in particolare di Analizza i rapporti tra le pratiche linguistiche (in particolare di categorizzazione) e le pratiche di esclusione allcategorizzazione) e le pratiche di esclusione all ’’opera nei Paesi opera nei Paesi occidentali: occidentali: distribuzione non equa fra i diversi gruppi sociali distribuzione non equa fra i diversi gruppi sociali delle opportunità di dare sensodelle opportunità di dare senso

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Scuola di Londra Scuola di Londra approccio socioculturale approccio socioculturale

N. Fairclough rinvia al modello di Foucault. Ogni evento N. Fairclough rinvia al modello di Foucault. Ogni evento discorsivo è al tempo stesso discorsivo è al tempo stesso testo testo (contenuto, struttura e (contenuto, struttura e significato), significato), pratica discorsivapratica discorsiva (forma di interazione (forma di interazione discorsiva) e discorsiva) e pratica socialepratica sociale (contesto in cui l (contesto in cui l’’evento evento discorsivo ha luogo). Le pratiche discorsive sono forme discorsivo ha luogo). Le pratiche discorsive sono forme specifiche di pratica sociale, che si legano ad altre forme specifiche di pratica sociale, che si legano ad altre forme di attività sociali.di attività sociali.

Fairclough, N., Fairclough, N., Critical Discourse AnalysisCritical Discourse Analysis, London, 1995, London, 1995

Fairclough, Fairclough, Language and PowerLanguage and Power, London, 2001, London, 2001

Fairclough, Fairclough, Language and GlobalizationLanguage and Globalization, London 2006, London 2006

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Esercizio del potere attraverso Esercizio del potere attraverso il discorso per Faircloughil discorso per Fairclough

Fairclough 2001 riprende la distinzione tra il potere Fairclough 2001 riprende la distinzione tra il potere che agisce per via coercitiva (in maniera esplicita che agisce per via coercitiva (in maniera esplicita o subdola) e il potere che opera attraverso il o subdola) e il potere che opera attraverso il consenso, cioè unconsenso, cioè un’’acquiescienza più o meno acquiescienza più o meno generalizzata. Nellgeneralizzata. Nell’’esercizio del potere attraverso esercizio del potere attraverso il consenso i discorsi e il linguaggio sono il consenso i discorsi e il linguaggio sono determinantideterminanti

I meccanismi di esercizio del potere sono I meccanismi di esercizio del potere sono essenzialmente tre:essenzialmente tre:

Adozione di pratiche e discorsi universalmente Adozione di pratiche e discorsi universalmente accettati e seguiti perché nessuna alternativa accettati e seguiti perché nessuna alternativa sembra possibilesembra possibile

Imposizione di pratiche attraverso un esercizio del Imposizione di pratiche attraverso un esercizio del potere nascostopotere nascosto

Adozione di pratiche veicolate attraverso un Adozione di pratiche veicolate attraverso un esercizio di comunicazione razionaleesercizio di comunicazione razionale

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Scuola di Amsterdam (Teo van Scuola di Amsterdam (Teo van Dijk)Dijk)

approccio sociocognitivoapproccio sociocognitivoIl Il discorso giornalisticodiscorso giornalistico non è solo un testo ma anche non è solo un testo ma anche un atto sociale dai un atto sociale dai

risvolti pragmaticirisvolti pragmatici, la cui analisi richiede sia una descrizione delle , la cui analisi richiede sia una descrizione delle strutture testuali della notizia, sia una descrizione dei processi di strutture testuali della notizia, sia una descrizione dei processi di produzione e di selezione del discorso in situazioni comunicative e in produzione e di selezione del discorso in situazioni comunicative e in contesti sociali (Cardinale, contesti sociali (Cardinale, Manuale di scrittura giornalisticaManuale di scrittura giornalistica, , 2011:150)2011:150)

Le interazioni tra individui allLe interazioni tra individui all ’’interno delle strutture sociali si interno delle strutture sociali si presentano in forma di testi-discorsi che ricevono una presentano in forma di testi-discorsi che ricevono una interpretazione da parte dei soggetti attraverso un sistema cognitivo interpretazione da parte dei soggetti attraverso un sistema cognitivo individualeindividuale

In ogni discorso si riflettono i In ogni discorso si riflettono i modelli mentali dellmodelli mentali dell’’individuoindividuo (di qui la (di qui la centralità assegnata al concetto di centralità assegnata al concetto di intenzionalitàintenzionalità e alla e alla teoria degli teoria degli atti linguisticiatti linguistici) e le ) e le rappresentazioni socialirappresentazioni sociali (atteggiamenti e (atteggiamenti e ideologie) del gruppo di riferimento. ideologie) del gruppo di riferimento.

Ogni discorso è compenetrato dalla Ogni discorso è compenetrato dalla ideologiaideologia, intesa come struttura dei , intesa come struttura dei valori e degli interessi che danno forma alle nostre rappresentazioni valori e degli interessi che danno forma alle nostre rappresentazioni della realtà.della realtà.

(T. A. van Dijk, (T. A. van Dijk, Ideologie. Discorso e costruzione sociale del pregiudizioIdeologie. Discorso e costruzione sociale del pregiudizio, Carocci, , Carocci, 2004)2004)

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Forme di controllo nel Forme di controllo nel discorso giornalisticodiscorso giornalistico

Selezione delle notizie, scelta del topicSelezione delle notizie, scelta del topic Titolazione: pertinentizzazione della rilevanzaTitolazione: pertinentizzazione della rilevanza Scelta degli intervistati (della voce)Scelta degli intervistati (della voce) Spazi assegnatiSpazi assegnati Posizione nel testoPosizione nel testo Scelta del genere: scegliere di trattare un tema di interesse Scelta del genere: scegliere di trattare un tema di interesse

pubblico in forma di spettacolo è già una decisione che limita pubblico in forma di spettacolo è già una decisione che limita la possibilità del ricevente di avere una informazione non la possibilità del ricevente di avere una informazione non viziata; puntare sul lato spettacolare o sulla vicenda umana viziata; puntare sul lato spettacolare o sulla vicenda umana di un evento è già un modo per mettere sullo sfondo le di un evento è già un modo per mettere sullo sfondo le responsabilità; è trattare il cittadino come consumatore responsabilità; è trattare il cittadino come consumatore (Fairclough 1995, Loporcaro 2005)(Fairclough 1995, Loporcaro 2005)

Scelte lessicali (es. terrorista/combattente per la libertà; Scelte lessicali (es. terrorista/combattente per la libertà; uccisione/esecuzione)uccisione/esecuzione)

Uso di impliciti e di figure retoricheUso di impliciti e di figure retoriche

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Scuola di Vienna (Ruth Wodak) Scuola di Vienna (Ruth Wodak) approccio storico-discorsivoapproccio storico-discorsivo

Sguardo illuminista sulle pratiche discorsive nelle società Sguardo illuminista sulle pratiche discorsive nelle società contemporaneecontemporanee

Rifiuta esplicitamente Rifiuta esplicitamente ““le teorie foucaultiane e postmoderne del le teorie foucaultiane e postmoderne del discorso e del potere, in quanto reificano o personificano la discorso e del potere, in quanto reificano o personificano la lingua e il discorso come attori autonomi, collusivi, che lingua e il discorso come attori autonomi, collusivi, che guidano i parlanti e tengono le rediniguidano i parlanti e tengono le redini”” (2003: 262). Rifiuta (2003: 262). Rifiuta anche lanche l’’impostazione sociocognitivista di van Dijk, in quanto impostazione sociocognitivista di van Dijk, in quanto inconciliabile con linconciliabile con l’’impostazione ermeneutica. Il riferimento impostazione ermeneutica. Il riferimento teorico è alla teorico è alla teoria critica della scuola di Francoforte e di teoria critica della scuola di Francoforte e di HabermasHabermas. Altre matrici: tradizione della . Altre matrici: tradizione della linguistica sistemica linguistica sistemica funzionale di Hallidayfunzionale di Halliday, , retorica classica e modernaretorica classica e moderna, , teoria teoria delldell’’argomentazione (Toulmin e Perelman).argomentazione (Toulmin e Perelman).

Orientamento etico-pratico finalizzato alla formulazione di Orientamento etico-pratico finalizzato alla formulazione di proposte di intervento concreto per il miglioramento della proposte di intervento concreto per il miglioramento della comunicazione istituzionale e pubblica.comunicazione istituzionale e pubblica.

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Presupposti epistemologici del Presupposti epistemologici del modello storico-discorsivomodello storico-discorsivo

a) Il linguaggio è il medium centrale della organizzazione a) Il linguaggio è il medium centrale della organizzazione democratica e il libero scambio discorsivo pubblico di democratica e il libero scambio discorsivo pubblico di interessi, desideri e punti di vista è vitale in una società interessi, desideri e punti di vista è vitale in una società democratica moderna a struttura decentrata;democratica moderna a struttura decentrata;

b) La qualità del potere legislativo e amministrativo è b) La qualità del potere legislativo e amministrativo è fortemente condizionata dal tipo di processi discorsivi e fortemente condizionata dal tipo di processi discorsivi e comunicativi pubblici, con cui si informa il cittadino e se ne comunicativi pubblici, con cui si informa il cittadino e se ne creano o orientano le opinioni e la volontà (Habermas, creano o orientano le opinioni e la volontà (Habermas, LL ’’inclusione dellinclusione dell’’altro. Studi di teoria politicaaltro. Studi di teoria politica, Feltrinelli , Feltrinelli 1998 (ed.or.1996))1998 (ed.or.1996))

c) Rilevanza della teoria dellc) Rilevanza della teoria dell’’argomentazione razionale e della argomentazione razionale e della risoluzione discorsiva del conflitto (S. Benhabib), che si risoluzione discorsiva del conflitto (S. Benhabib), che si fonda sui concetti di deliberazione e di discorso.fonda sui concetti di deliberazione e di discorso.