Teoremi di Pitagora generalizzato e...
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Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete
Fondamenti della Logica e della Matematica
Dicembre 2013
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 1 / 10
Una generalizzazione del Teorema di PitagoraIl Teorema di Pitagora che già abbiamo visto ci dice che la somma delle areedi due quadrati costruiti sui cateti di un triangolo rettangolo è uguale all’areadel quadrato costruito sulla ipotenusa.
Questo teorema non è esclusivo dei quadrati, ma si soddisfa anche per tutti ipoligoni regolari:
A
C
B
TeoremaSe n > 3 è un numeronaturale, allora la sommadelle aree dei poligoniregolari di n lati costruitisui cateti di un triangolorettangolo è uguale al’area del poligono regolaredi n lati costruito sullaipotenusa.
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 2 / 10
Una generalizzazione del Teorema di PitagoraIl Teorema di Pitagora che già abbiamo visto ci dice che la somma delle areedi due quadrati costruiti sui cateti di un triangolo rettangolo è uguale all’areadel quadrato costruito sulla ipotenusa.
Questo teorema non è esclusivo dei quadrati, ma si soddisfa anche per tutti ipoligoni regolari:
A
C
B
TeoremaSe n > 3 è un numeronaturale, allora la sommadelle aree dei poligoniregolari di n lati costruitisui cateti di un triangolorettangolo è uguale al’area del poligono regolaredi n lati costruito sullaipotenusa.
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 2 / 10
Una generalizzazione del Teorema di PitagoraIl Teorema di Pitagora che già abbiamo visto ci dice che la somma delle areedi due quadrati costruiti sui cateti di un triangolo rettangolo è uguale all’areadel quadrato costruito sulla ipotenusa.
Questo teorema non è esclusivo dei quadrati, ma si soddisfa anche per tutti ipoligoni regolari:
A
C
B
TeoremaSe n > 3 è un numeronaturale, allora la sommadelle aree dei poligoniregolari di n lati costruitisui cateti di un triangolorettangolo è uguale al’area del poligono regolaredi n lati costruito sullaipotenusa.
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 2 / 10
Per dimostrare questo risultato dobbiamo prima sapere calcolare l’area di unpoligono regolare di n lati, con n arbitrario, conoscendo la lunghezza del lato.
Un poligono regolare è un poligono che ha tutti i suoiangoli e tutti i suoi lati uguali fra loro.
Ogni poligono regolare si può inscrivere in una cir-conferenza, e il centro di questa circonferenza sichiama anche il centro del poligono. I segmentiche vanno dal centro ai vertici si chiamano raggidel poligono. I segmenti che vano dal centro per-pendicolarmente sui lati si chiamano apotema delpoligono.
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A B
O
r
M
a
Per ragioni di simmetria, i raggi dividono al poligonoin n triangoli uguali, e questi sono isosceli. L’apote-ma divide alla metà il lato e coincide con l’altezzadel triangolo 4ABO.
Quindi, il triangolo 4MBO è rettangolo in M .Notiamo che se sappiamo il lato l e sappiamo comecalcolare a, allora possiamo determinare l’area diciascuno di questi n triangoli, e quindi l’area delpoligono che sarà la somma di tutti queste aree.
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 3 / 10
Per dimostrare questo risultato dobbiamo prima sapere calcolare l’area di unpoligono regolare di n lati, con n arbitrario, conoscendo la lunghezza del lato.
Un poligono regolare è un poligono che ha tutti i suoiangoli e tutti i suoi lati uguali fra loro.
Ogni poligono regolare si può inscrivere in una cir-conferenza, e il centro di questa circonferenza sichiama anche il centro del poligono. I segmentiche vanno dal centro ai vertici si chiamano raggidel poligono. I segmenti che vano dal centro per-pendicolarmente sui lati si chiamano apotema delpoligono.
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Per ragioni di simmetria, i raggi dividono al poligonoin n triangoli uguali, e questi sono isosceli. L’apote-ma divide alla metà il lato e coincide con l’altezzadel triangolo 4ABO.
Quindi, il triangolo 4MBO è rettangolo in M .Notiamo che se sappiamo il lato l e sappiamo comecalcolare a, allora possiamo determinare l’area diciascuno di questi n triangoli, e quindi l’area delpoligono che sarà la somma di tutti queste aree.
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Per dimostrare questo risultato dobbiamo prima sapere calcolare l’area di unpoligono regolare di n lati, con n arbitrario, conoscendo la lunghezza del lato.
Un poligono regolare è un poligono che ha tutti i suoiangoli e tutti i suoi lati uguali fra loro.
Ogni poligono regolare si può inscrivere in una cir-conferenza, e il centro di questa circonferenza sichiama anche il centro del poligono.
I segmentiche vanno dal centro ai vertici si chiamano raggidel poligono. I segmenti che vano dal centro per-pendicolarmente sui lati si chiamano apotema delpoligono.
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Per ragioni di simmetria, i raggi dividono al poligonoin n triangoli uguali, e questi sono isosceli. L’apote-ma divide alla metà il lato e coincide con l’altezzadel triangolo 4ABO.
Quindi, il triangolo 4MBO è rettangolo in M .Notiamo che se sappiamo il lato l e sappiamo comecalcolare a, allora possiamo determinare l’area diciascuno di questi n triangoli, e quindi l’area delpoligono che sarà la somma di tutti queste aree.
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Per dimostrare questo risultato dobbiamo prima sapere calcolare l’area di unpoligono regolare di n lati, con n arbitrario, conoscendo la lunghezza del lato.
Un poligono regolare è un poligono che ha tutti i suoiangoli e tutti i suoi lati uguali fra loro.
Ogni poligono regolare si può inscrivere in una cir-conferenza, e il centro di questa circonferenza sichiama anche il centro del poligono. I segmentiche vanno dal centro ai vertici si chiamano raggidel poligono.
I segmenti che vano dal centro per-pendicolarmente sui lati si chiamano apotema delpoligono.
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Per ragioni di simmetria, i raggi dividono al poligonoin n triangoli uguali, e questi sono isosceli. L’apote-ma divide alla metà il lato e coincide con l’altezzadel triangolo 4ABO.
Quindi, il triangolo 4MBO è rettangolo in M .Notiamo che se sappiamo il lato l e sappiamo comecalcolare a, allora possiamo determinare l’area diciascuno di questi n triangoli, e quindi l’area delpoligono che sarà la somma di tutti queste aree.
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Per dimostrare questo risultato dobbiamo prima sapere calcolare l’area di unpoligono regolare di n lati, con n arbitrario, conoscendo la lunghezza del lato.
Un poligono regolare è un poligono che ha tutti i suoiangoli e tutti i suoi lati uguali fra loro.
Ogni poligono regolare si può inscrivere in una cir-conferenza, e il centro di questa circonferenza sichiama anche il centro del poligono. I segmentiche vanno dal centro ai vertici si chiamano raggidel poligono. I segmenti che vano dal centro per-pendicolarmente sui lati si chiamano apotema delpoligono.
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Per ragioni di simmetria, i raggi dividono al poligonoin n triangoli uguali, e questi sono isosceli. L’apote-ma divide alla metà il lato e coincide con l’altezzadel triangolo 4ABO.
Quindi, il triangolo 4MBO è rettangolo in M .Notiamo che se sappiamo il lato l e sappiamo comecalcolare a, allora possiamo determinare l’area diciascuno di questi n triangoli, e quindi l’area delpoligono che sarà la somma di tutti queste aree.
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Per dimostrare questo risultato dobbiamo prima sapere calcolare l’area di unpoligono regolare di n lati, con n arbitrario, conoscendo la lunghezza del lato.
Un poligono regolare è un poligono che ha tutti i suoiangoli e tutti i suoi lati uguali fra loro.
Ogni poligono regolare si può inscrivere in una cir-conferenza, e il centro di questa circonferenza sichiama anche il centro del poligono. I segmentiche vanno dal centro ai vertici si chiamano raggidel poligono. I segmenti che vano dal centro per-pendicolarmente sui lati si chiamano apotema delpoligono.
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Per ragioni di simmetria, i raggi dividono al poligonoin n triangoli uguali, e questi sono isosceli. L’apote-ma divide alla metà il lato e coincide con l’altezzadel triangolo 4ABO.
Quindi, il triangolo 4MBO è rettangolo in M .Notiamo che se sappiamo il lato l e sappiamo comecalcolare a, allora possiamo determinare l’area diciascuno di questi n triangoli, e quindi l’area delpoligono che sarà la somma di tutti queste aree.
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Per dimostrare questo risultato dobbiamo prima sapere calcolare l’area di unpoligono regolare di n lati, con n arbitrario, conoscendo la lunghezza del lato.
Un poligono regolare è un poligono che ha tutti i suoiangoli e tutti i suoi lati uguali fra loro.
Ogni poligono regolare si può inscrivere in una cir-conferenza, e il centro di questa circonferenza sichiama anche il centro del poligono. I segmentiche vanno dal centro ai vertici si chiamano raggidel poligono. I segmenti che vano dal centro per-pendicolarmente sui lati si chiamano apotema delpoligono.
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Per ragioni di simmetria, i raggi dividono al poligonoin n triangoli uguali, e questi sono isosceli. L’apote-ma divide alla metà il lato e coincide con l’altezzadel triangolo 4ABO.
Quindi, il triangolo 4MBO è rettangolo in M .
Notiamo che se sappiamo il lato l e sappiamo comecalcolare a, allora possiamo determinare l’area diciascuno di questi n triangoli, e quindi l’area delpoligono che sarà la somma di tutti queste aree.
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Per dimostrare questo risultato dobbiamo prima sapere calcolare l’area di unpoligono regolare di n lati, con n arbitrario, conoscendo la lunghezza del lato.
Un poligono regolare è un poligono che ha tutti i suoiangoli e tutti i suoi lati uguali fra loro.
Ogni poligono regolare si può inscrivere in una cir-conferenza, e il centro di questa circonferenza sichiama anche il centro del poligono. I segmentiche vanno dal centro ai vertici si chiamano raggidel poligono. I segmenti che vano dal centro per-pendicolarmente sui lati si chiamano apotema delpoligono.
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A B
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Per ragioni di simmetria, i raggi dividono al poligonoin n triangoli uguali, e questi sono isosceli. L’apote-ma divide alla metà il lato e coincide con l’altezzadel triangolo 4ABO.
Quindi, il triangolo 4MBO è rettangolo in M .Notiamo che se sappiamo il lato l e sappiamo comecalcolare a, allora possiamo determinare l’area diciascuno di questi n triangoli, e quindi l’area delpoligono che sarà la somma di tutti queste aree.
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 3 / 10
Notiamo che la somma degli angoli con vertice O di tutti questi n triangoli è360◦, e quindi ognuno degli angoli vale 360◦
n .
A B
O
l
Siccome l’apotema coincide anche conla bisettrice dell’angolo AOB, alloral’angolo MOB vale la metà di 360◦
n :
α = MOB = 360◦
2·n = 180◦
n . A B
O
r
M
a
E quindi dobbiamo semplicemente calcolare il ca-teto a di un triangolo rettangolo, dove sappiamoche α = 180◦
n e che l’altro cateto è l/2.
Notiamo che: sen(α) = l/2r e cos(α) = a
r . Dalla seconda equazione
B
O
r
M
a
α = 180◦n
l/2
otteniamo: r = acos(α) e lo sostituiamo nella prima:
sen(α) = l/2a/ cos(α) ,
e quindi a = l/2sen(α)/ cos(α) =
l2 tan(α) , dove α = 180◦
n .
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Notiamo che la somma degli angoli con vertice O di tutti questi n triangoli è360◦, e quindi ognuno degli angoli vale 360◦
n .
A B
O
l
Siccome l’apotema coincide anche conla bisettrice dell’angolo AOB, alloral’angolo MOB vale la metà di 360◦
n :
α = MOB = 360◦
2·n = 180◦
n . A B
O
r
M
a
E quindi dobbiamo semplicemente calcolare il ca-teto a di un triangolo rettangolo, dove sappiamoche α = 180◦
n e che l’altro cateto è l/2.
Notiamo che: sen(α) = l/2r e cos(α) = a
r . Dalla seconda equazione
B
O
r
M
a
α = 180◦n
l/2
otteniamo: r = acos(α) e lo sostituiamo nella prima:
sen(α) = l/2a/ cos(α) ,
e quindi a = l/2sen(α)/ cos(α) =
l2 tan(α) , dove α = 180◦
n .
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Notiamo che la somma degli angoli con vertice O di tutti questi n triangoli è360◦, e quindi ognuno degli angoli vale 360◦
n .
A B
O
l
Siccome l’apotema coincide anche conla bisettrice dell’angolo AOB, alloral’angolo MOB vale la metà di 360◦
n :
α = MOB = 360◦
2·n = 180◦
n . A B
O
r
M
a
E quindi dobbiamo semplicemente calcolare il ca-teto a di un triangolo rettangolo, dove sappiamoche α = 180◦
n e che l’altro cateto è l/2.
Notiamo che: sen(α) = l/2r e cos(α) = a
r . Dalla seconda equazione
B
O
r
M
a
α = 180◦n
l/2
otteniamo: r = acos(α) e lo sostituiamo nella prima:
sen(α) = l/2a/ cos(α) ,
e quindi a = l/2sen(α)/ cos(α) =
l2 tan(α) , dove α = 180◦
n .
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Notiamo che la somma degli angoli con vertice O di tutti questi n triangoli è360◦, e quindi ognuno degli angoli vale 360◦
n .
A B
O
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Siccome l’apotema coincide anche conla bisettrice dell’angolo AOB, alloral’angolo MOB vale la metà di 360◦
n :
α = MOB = 360◦
2·n = 180◦
n . A B
O
r
M
a
E quindi dobbiamo semplicemente calcolare il ca-teto a di un triangolo rettangolo, dove sappiamoche α = 180◦
n e che l’altro cateto è l/2.
Notiamo che: sen(α) = l/2r e cos(α) = a
r .
Dalla seconda equazione
B
O
r
M
a
α = 180◦n
l/2
otteniamo: r = acos(α) e lo sostituiamo nella prima:
sen(α) = l/2a/ cos(α) ,
e quindi a = l/2sen(α)/ cos(α) =
l2 tan(α) , dove α = 180◦
n .
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Notiamo che la somma degli angoli con vertice O di tutti questi n triangoli è360◦, e quindi ognuno degli angoli vale 360◦
n .
A B
O
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Siccome l’apotema coincide anche conla bisettrice dell’angolo AOB, alloral’angolo MOB vale la metà di 360◦
n :
α = MOB = 360◦
2·n = 180◦
n . A B
O
r
M
a
E quindi dobbiamo semplicemente calcolare il ca-teto a di un triangolo rettangolo, dove sappiamoche α = 180◦
n e che l’altro cateto è l/2.
Notiamo che: sen(α) = l/2r e cos(α) = a
r . Dalla seconda equazione
B
O
r
M
a
α = 180◦n
l/2
otteniamo: r = acos(α)
e lo sostituiamo nella prima:
sen(α) = l/2a/ cos(α) ,
e quindi a = l/2sen(α)/ cos(α) =
l2 tan(α) , dove α = 180◦
n .
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Notiamo che la somma degli angoli con vertice O di tutti questi n triangoli è360◦, e quindi ognuno degli angoli vale 360◦
n .
A B
O
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Siccome l’apotema coincide anche conla bisettrice dell’angolo AOB, alloral’angolo MOB vale la metà di 360◦
n :
α = MOB = 360◦
2·n = 180◦
n . A B
O
r
M
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E quindi dobbiamo semplicemente calcolare il ca-teto a di un triangolo rettangolo, dove sappiamoche α = 180◦
n e che l’altro cateto è l/2.
Notiamo che: sen(α) = l/2r e cos(α) = a
r . Dalla seconda equazione
B
O
r
M
a
α = 180◦n
l/2
otteniamo: r = acos(α) e lo sostituiamo nella prima:
sen(α) = l/2a/ cos(α) ,
e quindi a = l/2sen(α)/ cos(α) =
l2 tan(α) , dove α = 180◦
n .
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 4 / 10
Notiamo che la somma degli angoli con vertice O di tutti questi n triangoli è360◦, e quindi ognuno degli angoli vale 360◦
n .
A B
O
l
Siccome l’apotema coincide anche conla bisettrice dell’angolo AOB, alloral’angolo MOB vale la metà di 360◦
n :
α = MOB = 360◦
2·n = 180◦
n . A B
O
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M
a
E quindi dobbiamo semplicemente calcolare il ca-teto a di un triangolo rettangolo, dove sappiamoche α = 180◦
n e che l’altro cateto è l/2.
Notiamo che: sen(α) = l/2r e cos(α) = a
r . Dalla seconda equazione
B
O
r
M
a
α = 180◦n
l/2
otteniamo: r = acos(α) e lo sostituiamo nella prima:
sen(α) = l/2a/ cos(α) ,
e quindi a = l/2sen(α)/ cos(α) =
l2 tan(α) , dove α = 180◦
n .
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L’area di ognuno degli n triangoli in cui il poligono è stato diviso è:
At =l · a2
=l
2· a =
l
2· l
2 tan(α)=
l2
4 tan(α), dove α =
180◦
n.
Moltiplicando per n otteniamo l’area del poligono regolare di n lati di misura l:
An,l = n · l2
4 tan(α), dove α =
180◦
n.
Cioè:
An,l = l2 · n
4 tan(180◦/n), dove l è la misura del lato.
Notate che l’area di questo poligono solo dipende del numero n di lati e dellamisura l del lato.
(Si può definire la cotangente di un angolo come cotan(α) = cos(α)sen(α) =
1tan(α) .
E la formula ottenuta si può scrivere anche così:
An,l = l2 · n4 · cotan(180◦
n ), dove l è la misura del lato.)
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L’area di ognuno degli n triangoli in cui il poligono è stato diviso è:
At =l · a2
=l
2· a =
l
2· l
2 tan(α)=
l2
4 tan(α), dove α =
180◦
n.
Moltiplicando per n otteniamo l’area del poligono regolare di n lati di misura l:
An,l = n · l2
4 tan(α), dove α =
180◦
n.
Cioè:
An,l = l2 · n
4 tan(180◦/n), dove l è la misura del lato.
Notate che l’area di questo poligono solo dipende del numero n di lati e dellamisura l del lato.
(Si può definire la cotangente di un angolo come cotan(α) = cos(α)sen(α) =
1tan(α) .
E la formula ottenuta si può scrivere anche così:
An,l = l2 · n4 · cotan(180◦
n ), dove l è la misura del lato.)
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L’area di ognuno degli n triangoli in cui il poligono è stato diviso è:
At =l · a2
=l
2· a =
l
2· l
2 tan(α)=
l2
4 tan(α), dove α =
180◦
n.
Moltiplicando per n otteniamo l’area del poligono regolare di n lati di misura l:
An,l = n · l2
4 tan(α), dove α =
180◦
n.
Cioè:
An,l = l2 · n
4 tan(180◦/n), dove l è la misura del lato.
Notate che l’area di questo poligono solo dipende del numero n di lati e dellamisura l del lato.
(Si può definire la cotangente di un angolo come cotan(α) = cos(α)sen(α) =
1tan(α) .
E la formula ottenuta si può scrivere anche così:
An,l = l2 · n4 · cotan(180◦
n ), dove l è la misura del lato.)
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L’area di ognuno degli n triangoli in cui il poligono è stato diviso è:
At =l · a2
=l
2· a =
l
2· l
2 tan(α)=
l2
4 tan(α), dove α =
180◦
n.
Moltiplicando per n otteniamo l’area del poligono regolare di n lati di misura l:
An,l = n · l2
4 tan(α), dove α =
180◦
n.
Cioè:
An,l = l2 · n
4 tan(180◦/n), dove l è la misura del lato.
Notate che l’area di questo poligono solo dipende del numero n di lati e dellamisura l del lato.
(Si può definire la cotangente di un angolo come cotan(α) = cos(α)sen(α) =
1tan(α) .
E la formula ottenuta si può scrivere anche così:
An,l = l2 · n4 · cotan(180◦
n ), dove l è la misura del lato.)
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L’area di ognuno degli n triangoli in cui il poligono è stato diviso è:
At =l · a2
=l
2· a =
l
2· l
2 tan(α)=
l2
4 tan(α), dove α =
180◦
n.
Moltiplicando per n otteniamo l’area del poligono regolare di n lati di misura l:
An,l = n · l2
4 tan(α), dove α =
180◦
n.
Cioè:
An,l = l2 · n
4 tan(180◦/n), dove l è la misura del lato.
Notate che l’area di questo poligono solo dipende del numero n di lati e dellamisura l del lato.
(Si può definire la cotangente di un angolo come cotan(α) = cos(α)sen(α) =
1tan(α) .
E la formula ottenuta si può scrivere anche così:
An,l = l2 · n4 · cotan(180◦
n ), dove l è la misura del lato.)
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Finalmente possiamo dimostrare il nostro Teorema di Pitagora generalizzatoa poligoni regolari:
Sia 4ABC un triangolo rettangolo in A con cateti b, c e ipotenusa a e sian > 3 un numero naturale. Dobbiamo dimostrare che la somma delle aree deipoligoni regolari di n lati sui cateti è uguale a l’area del poligono regolare di nlati sulla ipotenusa. Cioè:
An,b +An,c = An,a ?
Lo possiamo riscrivere usando la formula appena calcolata:
b2 · n
4 tan(180◦/n)+ c2 · n
4 tan(180◦/n)= a2 · n
4 tan(180◦/n)?
E prendendo il fattore comune alla sinistra:
(b2 + c2) · n
4 tan(180◦/n)= a2 · n
4 tan(180◦/n)?
Ma, questa uguaglianza è certa, perché si può ottenere da b2 + c2 = a2, chesappiamo che è vero per il Teorema di Pitagora, moltiplicando entrambi latiper n
4 tan(180◦/n) .
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 6 / 10
Finalmente possiamo dimostrare il nostro Teorema di Pitagora generalizzatoa poligoni regolari:
Sia 4ABC un triangolo rettangolo in A con cateti b, c e ipotenusa a e sian > 3 un numero naturale.
Dobbiamo dimostrare che la somma delle aree deipoligoni regolari di n lati sui cateti è uguale a l’area del poligono regolare di nlati sulla ipotenusa. Cioè:
An,b +An,c = An,a ?
Lo possiamo riscrivere usando la formula appena calcolata:
b2 · n
4 tan(180◦/n)+ c2 · n
4 tan(180◦/n)= a2 · n
4 tan(180◦/n)?
E prendendo il fattore comune alla sinistra:
(b2 + c2) · n
4 tan(180◦/n)= a2 · n
4 tan(180◦/n)?
Ma, questa uguaglianza è certa, perché si può ottenere da b2 + c2 = a2, chesappiamo che è vero per il Teorema di Pitagora, moltiplicando entrambi latiper n
4 tan(180◦/n) .
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 6 / 10
Finalmente possiamo dimostrare il nostro Teorema di Pitagora generalizzatoa poligoni regolari:
Sia 4ABC un triangolo rettangolo in A con cateti b, c e ipotenusa a e sian > 3 un numero naturale. Dobbiamo dimostrare che la somma delle aree deipoligoni regolari di n lati sui cateti è uguale a l’area del poligono regolare di nlati sulla ipotenusa.
Cioè:
An,b +An,c = An,a ?
Lo possiamo riscrivere usando la formula appena calcolata:
b2 · n
4 tan(180◦/n)+ c2 · n
4 tan(180◦/n)= a2 · n
4 tan(180◦/n)?
E prendendo il fattore comune alla sinistra:
(b2 + c2) · n
4 tan(180◦/n)= a2 · n
4 tan(180◦/n)?
Ma, questa uguaglianza è certa, perché si può ottenere da b2 + c2 = a2, chesappiamo che è vero per il Teorema di Pitagora, moltiplicando entrambi latiper n
4 tan(180◦/n) .
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 6 / 10
Finalmente possiamo dimostrare il nostro Teorema di Pitagora generalizzatoa poligoni regolari:
Sia 4ABC un triangolo rettangolo in A con cateti b, c e ipotenusa a e sian > 3 un numero naturale. Dobbiamo dimostrare che la somma delle aree deipoligoni regolari di n lati sui cateti è uguale a l’area del poligono regolare di nlati sulla ipotenusa. Cioè:
An,b +An,c = An,a ?
Lo possiamo riscrivere usando la formula appena calcolata:
b2 · n
4 tan(180◦/n)+ c2 · n
4 tan(180◦/n)= a2 · n
4 tan(180◦/n)?
E prendendo il fattore comune alla sinistra:
(b2 + c2) · n
4 tan(180◦/n)= a2 · n
4 tan(180◦/n)?
Ma, questa uguaglianza è certa, perché si può ottenere da b2 + c2 = a2, chesappiamo che è vero per il Teorema di Pitagora, moltiplicando entrambi latiper n
4 tan(180◦/n) .
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 6 / 10
Finalmente possiamo dimostrare il nostro Teorema di Pitagora generalizzatoa poligoni regolari:
Sia 4ABC un triangolo rettangolo in A con cateti b, c e ipotenusa a e sian > 3 un numero naturale. Dobbiamo dimostrare che la somma delle aree deipoligoni regolari di n lati sui cateti è uguale a l’area del poligono regolare di nlati sulla ipotenusa. Cioè:
An,b +An,c = An,a ?
Lo possiamo riscrivere usando la formula appena calcolata:
b2 · n
4 tan(180◦/n)+ c2 · n
4 tan(180◦/n)= a2 · n
4 tan(180◦/n)?
E prendendo il fattore comune alla sinistra:
(b2 + c2) · n
4 tan(180◦/n)= a2 · n
4 tan(180◦/n)?
Ma, questa uguaglianza è certa, perché si può ottenere da b2 + c2 = a2, chesappiamo che è vero per il Teorema di Pitagora, moltiplicando entrambi latiper n
4 tan(180◦/n) .
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 6 / 10
Finalmente possiamo dimostrare il nostro Teorema di Pitagora generalizzatoa poligoni regolari:
Sia 4ABC un triangolo rettangolo in A con cateti b, c e ipotenusa a e sian > 3 un numero naturale. Dobbiamo dimostrare che la somma delle aree deipoligoni regolari di n lati sui cateti è uguale a l’area del poligono regolare di nlati sulla ipotenusa. Cioè:
An,b +An,c = An,a ?
Lo possiamo riscrivere usando la formula appena calcolata:
b2 · n
4 tan(180◦/n)+ c2 · n
4 tan(180◦/n)= a2 · n
4 tan(180◦/n)?
E prendendo il fattore comune alla sinistra:
(b2 + c2) · n
4 tan(180◦/n)= a2 · n
4 tan(180◦/n)?
Ma, questa uguaglianza è certa, perché si può ottenere da b2 + c2 = a2, chesappiamo che è vero per il Teorema di Pitagora, moltiplicando entrambi latiper n
4 tan(180◦/n) .
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 6 / 10
Finalmente possiamo dimostrare il nostro Teorema di Pitagora generalizzatoa poligoni regolari:
Sia 4ABC un triangolo rettangolo in A con cateti b, c e ipotenusa a e sian > 3 un numero naturale. Dobbiamo dimostrare che la somma delle aree deipoligoni regolari di n lati sui cateti è uguale a l’area del poligono regolare di nlati sulla ipotenusa. Cioè:
An,b +An,c = An,a ?
Lo possiamo riscrivere usando la formula appena calcolata:
b2 · n
4 tan(180◦/n)+ c2 · n
4 tan(180◦/n)= a2 · n
4 tan(180◦/n)?
E prendendo il fattore comune alla sinistra:
(b2 + c2) · n
4 tan(180◦/n)= a2 · n
4 tan(180◦/n)?
Ma, questa uguaglianza è certa, perché si può ottenere da b2 + c2 = a2, chesappiamo che è vero per il Teorema di Pitagora, moltiplicando entrambi latiper n
4 tan(180◦/n) .Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 6 / 10
TaleteNelle definizioni di seno, coseno e tangente di un angolo α abbiamo usatoquozienti fra i lati di un triangolo rettangolo contenendo α.
Se due triangoli rettangoli contengono uno stessoangolo α, allora hanno tutti i tre angoli uguali, fra lo-ro, perché devono essere: 90◦, α e 90◦ − α.
Maquesto non implica che i suoi latti siano uguali fraloro!
A B
C
A′
B′
α
C′
α90◦ − α
90◦ − α
Allora, come possiamo essere sicuri che le definizioni delle ragionitrigonometriche sono ben definite, cioè, non dipendono del triangolo conangolo α scelto?
La risposta è: per il Teorema di Talete. Lo enunceremo adesso, ma abbiamoprima bisogno di una definizione:
A
B
C
γ
β
αA′
B′βα
C′
γ
Definizione: Due triangoli sono simili sehanno i suoi angoli corrispondenti uguali fraloro.(Quindi, due triangoli rettangoli con unangolo acuto uguale fra loro sono simili.)
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 7 / 10
TaleteNelle definizioni di seno, coseno e tangente di un angolo α abbiamo usatoquozienti fra i lati di un triangolo rettangolo contenendo α.
Se due triangoli rettangoli contengono uno stessoangolo α, allora hanno tutti i tre angoli uguali, fra lo-ro, perché devono essere: 90◦, α e 90◦ − α.
Maquesto non implica che i suoi latti siano uguali fraloro!
A B
C
A′
B′
α
C′
α90◦ − α
90◦ − α
Allora, come possiamo essere sicuri che le definizioni delle ragionitrigonometriche sono ben definite, cioè, non dipendono del triangolo conangolo α scelto?
La risposta è: per il Teorema di Talete. Lo enunceremo adesso, ma abbiamoprima bisogno di una definizione:
A
B
C
γ
β
αA′
B′βα
C′
γ
Definizione: Due triangoli sono simili sehanno i suoi angoli corrispondenti uguali fraloro.(Quindi, due triangoli rettangoli con unangolo acuto uguale fra loro sono simili.)
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 7 / 10
TaleteNelle definizioni di seno, coseno e tangente di un angolo α abbiamo usatoquozienti fra i lati di un triangolo rettangolo contenendo α.
Se due triangoli rettangoli contengono uno stessoangolo α, allora hanno tutti i tre angoli uguali, fra lo-ro, perché devono essere: 90◦, α e 90◦ − α. Maquesto non implica che i suoi latti siano uguali fraloro! A B
C
A′
B′
α
C′
α90◦ − α
90◦ − α
Allora, come possiamo essere sicuri che le definizioni delle ragionitrigonometriche sono ben definite, cioè, non dipendono del triangolo conangolo α scelto?
La risposta è: per il Teorema di Talete. Lo enunceremo adesso, ma abbiamoprima bisogno di una definizione:
A
B
C
γ
β
αA′
B′βα
C′
γ
Definizione: Due triangoli sono simili sehanno i suoi angoli corrispondenti uguali fraloro.(Quindi, due triangoli rettangoli con unangolo acuto uguale fra loro sono simili.)
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 7 / 10
TaleteNelle definizioni di seno, coseno e tangente di un angolo α abbiamo usatoquozienti fra i lati di un triangolo rettangolo contenendo α.
Se due triangoli rettangoli contengono uno stessoangolo α, allora hanno tutti i tre angoli uguali, fra lo-ro, perché devono essere: 90◦, α e 90◦ − α. Maquesto non implica che i suoi latti siano uguali fraloro! A B
C
A′
B′
α
C′
α90◦ − α
90◦ − α
Allora, come possiamo essere sicuri che le definizioni delle ragionitrigonometriche sono ben definite, cioè, non dipendono del triangolo conangolo α scelto?
La risposta è: per il Teorema di Talete. Lo enunceremo adesso, ma abbiamoprima bisogno di una definizione:
A
B
C
γ
β
αA′
B′βα
C′
γ
Definizione: Due triangoli sono simili sehanno i suoi angoli corrispondenti uguali fraloro.(Quindi, due triangoli rettangoli con unangolo acuto uguale fra loro sono simili.)
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 7 / 10
TaleteNelle definizioni di seno, coseno e tangente di un angolo α abbiamo usatoquozienti fra i lati di un triangolo rettangolo contenendo α.
Se due triangoli rettangoli contengono uno stessoangolo α, allora hanno tutti i tre angoli uguali, fra lo-ro, perché devono essere: 90◦, α e 90◦ − α. Maquesto non implica che i suoi latti siano uguali fraloro! A B
C
A′
B′
α
C′
α90◦ − α
90◦ − α
Allora, come possiamo essere sicuri che le definizioni delle ragionitrigonometriche sono ben definite, cioè, non dipendono del triangolo conangolo α scelto?
La risposta è: per il Teorema di Talete.
Lo enunceremo adesso, ma abbiamoprima bisogno di una definizione:
A
B
C
γ
β
αA′
B′βα
C′
γ
Definizione: Due triangoli sono simili sehanno i suoi angoli corrispondenti uguali fraloro.(Quindi, due triangoli rettangoli con unangolo acuto uguale fra loro sono simili.)
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 7 / 10
TaleteNelle definizioni di seno, coseno e tangente di un angolo α abbiamo usatoquozienti fra i lati di un triangolo rettangolo contenendo α.
Se due triangoli rettangoli contengono uno stessoangolo α, allora hanno tutti i tre angoli uguali, fra lo-ro, perché devono essere: 90◦, α e 90◦ − α. Maquesto non implica che i suoi latti siano uguali fraloro! A B
C
A′
B′
α
C′
α90◦ − α
90◦ − α
Allora, come possiamo essere sicuri che le definizioni delle ragionitrigonometriche sono ben definite, cioè, non dipendono del triangolo conangolo α scelto?
La risposta è: per il Teorema di Talete. Lo enunceremo adesso, ma abbiamoprima bisogno di una definizione:
A
B
C
γ
β
αA′
B′βα
C′
γ
Definizione: Due triangoli sono simili sehanno i suoi angoli corrispondenti uguali fraloro.(Quindi, due triangoli rettangoli con unangolo acuto uguale fra loro sono simili.)
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 7 / 10
Teorema (Talete)Due triangoli 4ABC e 4A′B′C ′ sono simili se e solo sei suoi rispettivi lati sono proporzionali, cioè:
AB
A′B′=
BC
B′C ′=
CA
C ′A′.
A
B
Cγ
β
α
A′ B′βα
C′
γ
E questo si può anche enunciare in questa altra forma:
Teorema (Talete, seconda versione)Ogni fascio di rette parallele intersecanti due trasversali determina su di esseclassi di segmenti proporzionali:
O
A
A′
C
C′
B
B′
OA
OA′=
OB
OB′=
AB
A′B′=
BC
B′C ′=
AC
A′C ′= . . .
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 8 / 10
Teorema (Talete)Due triangoli 4ABC e 4A′B′C ′ sono simili se e solo sei suoi rispettivi lati sono proporzionali, cioè:
AB
A′B′=
BC
B′C ′=
CA
C ′A′.
A
B
Cγ
β
α
A′ B′βα
C′
γ
E questo si può anche enunciare in questa altra forma:
Teorema (Talete, seconda versione)Ogni fascio di rette parallele intersecanti due trasversali determina su di esseclassi di segmenti proporzionali:
O
A
A′
C
C′
B
B′
OA
OA′=
OB
OB′=
AB
A′B′=
BC
B′C ′=
AC
A′C ′= . . .
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 8 / 10
Allora, le funzione trigonometriche sono ben definite, perché si 4ABC e4A′B′C ′ sono due triangoli rettangoli in A e A′, rispettivamente, e tali cheB = B′, allora sono simili (hanno i loro tre angoli uguali fra di loro), e quindi:
AB
A′
B′
C
C′
b
c
a
b′
c′
a′a
a′=
b
b′=
c
c′.
I daa
a′=
b
b′otteniamo
b
a=b′
a′, e quindi sen(B) = sen(B′);
I daa
a′=
c
c′otteniamo
c
a=c′
a′, e quindi cos(B) = cos(B′);
I dab
b′=
c
c′otteniamo
b
c=b′
c′, e quindi tan(B) = tan(B′),
come si voleva dimostrare.
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 9 / 10
Talete in Egitto
A B
M
C
C′
M ′D′D
Secondo raconta Plutarco, il faraone èrimasto“. . . stupefatto del modo in cui [Talete abbia]misurato la piramide senza il minimo imba-razzo e senza strumenti.
Piantata un’astaal limite dell’ombra proiettata dalla pirami-de, poiché i raggi del sole, investendo l’astae la piramide formavano due triangoli, [ha]
dimostrato che l’altezza del-l’asta e quella della pirami-de stanno nella stessa pro-porzione in cui stanno le loroombre.”
Quindi,CM
MD=C ′M ′
M ′D′, e per tanto CM =MD · C
′M ′
M ′D′.
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 10 / 10
Talete in Egitto
A B
M
C
C′
M ′D′D
Secondo raconta Plutarco, il faraone èrimasto“. . . stupefatto del modo in cui [Talete abbia]misurato la piramide senza il minimo imba-razzo e senza strumenti. Piantata un’astaal limite dell’ombra proiettata dalla pirami-de, poiché i raggi del sole, investendo l’astae la piramide formavano due triangoli, [ha]
dimostrato che l’altezza del-l’asta e quella della pirami-de stanno nella stessa pro-porzione in cui stanno le loroombre.”
Quindi,CM
MD=C ′M ′
M ′D′, e per tanto CM =MD · C
′M ′
M ′D′.
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 10 / 10
Talete in Egitto
A B
M
C
C′
M ′D′D
Secondo raconta Plutarco, il faraone èrimasto“. . . stupefatto del modo in cui [Talete abbia]misurato la piramide senza il minimo imba-razzo e senza strumenti. Piantata un’astaal limite dell’ombra proiettata dalla pirami-de, poiché i raggi del sole, investendo l’astae la piramide formavano due triangoli, [ha]
dimostrato che l’altezza del-l’asta e quella della pirami-de stanno nella stessa pro-porzione in cui stanno le loroombre.”
Quindi,CM
MD=C ′M ′
M ′D′,
e per tanto CM =MD · C′M ′
M ′D′.
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 10 / 10
Talete in Egitto
A B
M
C
C′
M ′D′D
Secondo raconta Plutarco, il faraone èrimasto“. . . stupefatto del modo in cui [Talete abbia]misurato la piramide senza il minimo imba-razzo e senza strumenti. Piantata un’astaal limite dell’ombra proiettata dalla pirami-de, poiché i raggi del sole, investendo l’astae la piramide formavano due triangoli, [ha]
dimostrato che l’altezza del-l’asta e quella della pirami-de stanno nella stessa pro-porzione in cui stanno le loroombre.”
Quindi,CM
MD=C ′M ′
M ′D′, e per tanto CM =MD · C
′M ′
M ′D′.
Teoremi di Pitagora generalizzato e Talete Dicembre 2013 10 / 10