Tecnoverde 67

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LA RIVISTA DEL MANUTENTORE MANUTENZIONE E PAESAGGISTICA L'IRRIGAZIONE INTELLIGENTE CURA DEL VERDE E VIVAISTICA LA BATTERIOSI DELL'ACTINIDIA PRIMO PIANO DIFFIDATE DALLE IMITAZIONI DELLE MACCHINE AGRICOLE Aprile 2013 Numero 67 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DCB Milano. CEI Srl - 20124 Milano - Piazza San Camillo De Lellis 1. Copia venduta solo in abbonamento. In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi. Manutenzione Giardinaggio Macchinari Paesaggistica Derattizzazione Disinfestazione Sanificazione Ecologia Ambiente Chimica ecologica FALSO VERO www.tecnoverde.info www.ferexpo.net

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Gennaio/Aprile 2013

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Page 1: Tecnoverde 67

LA RIVISTA DEL MANUTENTORE

MANUTENZIONE E PAESAGGISTICAL'IRRIGAZIONE INTELLIGENTE

CURA DEL VERDE E VIVAISTICALA BATTERIOSIDELL'ACTINIDIA

PRIMO PIANODIFFIDATE DALLE IMITAZIONI DELLEMACCHINE AGRICOLE

Aprile 2013 • Numero 67

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DCB Milano. CEI Srl - 20124 Milano - Piazza San Camillo De Lellis 1. Copia venduta solo in abbonamento. In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi.

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SOM

MAR

IO

Aprile2013

Numero

67EDITORIALEUn 2013 all'insegna delle novità

COVER STORYHinowa: new generation

FEREXPOFerexpo, la fiera che mancava

PRIMO PIANOCon Mewa sicuri nel verde

PRIMO PIANODiffidate dalle imitazioni delle macchine agricole

LE VENDITE ON-LINEIl trattore lo trovi sul web

NEWS

SCHEDE-ALBERIAcer

SCHEDE-ERBACEEAconitum Napellus

CATAMBRAStop alle zanzare

MERCATO 2013I listini aggiornati al 2013

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PRIMO PIANO

RUBRICHE

C.E.I. SRL

Italia S.r.l.

e-mail: [email protected], Redazione, Amministrazione: Piazza San Camillo De Lellis 1, 20124 Milano / Centralino: 0266984880 – Fax: 026705538Direttore responsabile: Sergio GalimbertiVice direttore: Camilla GalimbertiResponsabile di redazione: Simona Zin - [email protected] Comitato di redazione: Cristina Cacciamani (Centro servizi florovivaismo),Francesco Macazzola (Assoverde Lombardia), Maddalena Moretti (Universitàdi Milano), Stefano Peverelli (Consorzio florovivaisti lombardi),Edoardo Vaccari, Nicoletta Vai (Servizio Fitosanitario Regione EmiliaRomagna), Nicola ZeduriCollaboratori: Antonio Rana, Roberto De Filippis, Rosa Marino, Madeleine Rey, Alex De PrimisComitato tecnico prove Scuola di Monza: Maurizio FerrandinaGrafica e impaginazione: Creo sas – MilanoStampa: Grafiche Bazzi srl (MI)

Sede e Direzione: Piazza San Camillo De Lellis 1, 20124 MilanoCentralino 0266988424 – Fax: 0266988427e-mail: [email protected] editor: Roberto PedrazziPubblicità: Massimo Gioja, Sergio Granati, Walter Manzelle, Concetta PatanèUfficio traffico: [email protected]

Servizio abbonamentiPrezzo di copertina 1,29 euroPrezzo abbonamento Italia 42,00 euro (7,80 euro+34,2 euro di spese postali)Prezzo abbonamento Estero/Europa 100,00 euroPrezzo abbonamento Estero/Mondo 100,00 euro + spese postaliConto corrente postale numero 21059209 intestato a: CEI, Compagnia Editoriale Italiana, P.zza San Camillo De Lellis 1, 20124 MilanoRegistrazione Tribunale di Milano: n. 674 del 17 ottobre 2000

È vietata la riproduzione, anche parziale, di testi e fotografie senza preventiva autorizzazione.Fotografie a colori o in bianco e nero, testi dattiloscritti, prodotti inviati alla redazione, anche se non pubblicati,non saranno restituiti.

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Le informazioni custodite nell'archivio elettronico dell'Editore verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbo-nati la testata e gli allegati, anche pubblicitari, di interesse pubblico (legge 675/96 tutela dati personali).

TecnoVerde è in collaborazione editoriale con: Assoverde Lomabardia, Centro servizi per il florovivaismo, Istituto di Patologia Vegetale-Facoltà di Agraria (Università di Milano), Scuola Agraria del Parco di Monza, Servizio Fitosanitario Regione Emilia Romagna.

CONCESSIONARIA ESCLUSIVA PER LA PUBBLICITÀ

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IN COPERTINA:

20

CURA DEL VERDE E VIVAISTICA

ACTINIDIALa Psa del kiwi

24

MANUTENZIONE E PAESAGGISTICA

L'IRRIGAZIONE INTELLIGENTENuove tecniche all'insegna del risparmio idrico

28 CIRCUITI GOLFISTICIGolf Club Margara

22 ALIENEProblemi e soluzioni

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36 PALAZZO MADAMAIl recupero del giardino

42

FORMAZIONE

SCUOLA AGRARIA DEL PARCO DI MONZAI corsi del 2013

52

FOCUS ON

VARESE GARDENINGLo showroom per i professionisti del verde

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MACCHINE-ATTREZZATURE

PROVA IN CAMPOHitachi: energia verde

54 DERATTIZZAZIONEAziende e prodotti

44 FONDAZIONE MINOPRIO50 anni nel verde

HINOWA LIGHTLIFT 17.75 PERFORMANCE

IIIS

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6 EDITORIALE

Il primo numero del 2013 diTecnoVerde si presenta ai lettoriarricchito di nuovi argomenti,

pur mantenendo la sua veste dipubblicazione che affronta temi,problemi e soluzioni per il manutentoredel verde. Tra le novità, l'attenzione in questo numero è incentrata, infatti,anche su temi di attualità come ilproblema della contraffazione dellemacchine agricole, la vendita on line di attrezzature e macchinari perl'agricoltura, la derattizzazione edisinfestazione delle zone agricole.L'ampliamento delle tematicheaffrontate, che riguarderanno neiprossimi numeri anche settori come la sanificazioneambientale, la chimica biologica applicata allamoderna agricoltura e le nuove normative riguardantiil rispetto per l'ambiente, è intesa come unallargamento di orizzonti per il lettore, che troveràaffrontati diversi aspetti della manutenzione del verdecon un taglio adatto al target di riferimento.Focus on anche in questo numero sul “TV Award”, il premio-concorso ideato da TecnoVerde per lemacchine per agricoltura e giardinaggio che sidistinguono in modo particolare per la qualità e lasicurezza nel loro utilizzo: sono in fase dicompletamento le iscrizioni alla prima edizione,durante la quale saranno nominate le migliorimacchine, che saranno poi premiate ufficialmente in occasione della prima edizione di FerexpoInternational, la fiera della ferramenta e giardinaggio

prevista a Bergamo il 18 e 19settembre prossimi. Partner del premio la Scuola Agrariadel Parco di Monza e i suoi tecnici, che,insieme alla rivista TecnoVerde,selezioneranno il prodotto dell’anno2013 per diverse categorie diappartenenza.E attenzione puntata sul “big event”della casa editrice, FerexpoInternational, la prima fiera dellaferramenta e giardinaggio cheradunerà, il 18 e 19 settembreprossimi, presso i padiglioni della fieradi Bergamo, i principali attori delsettore italiani con massiccia presenza

dei Grossisti che converranno a Bergamo durante lamanifestazione per ritirare l'ambito premio allacarriera, ai quali si uniranno anche rappresentanti delmondo del giardinaggio nazionale e internazionale. La kermesse, della quale le riviste di CEI sono mediapartner oltre che inventori, si preannuncia come unodegli eventi più interessanti degli ultimi tempi e comevetrina irrinunciabile per gli operatori del settore,grazie anche a convegni, appuntamenti, eventiinteressanti che faranno luce sulle principali novitàriguardanti i settori della ferramenta e delgiardinaggio. La fiera avrà anche una valenzaparticolare grazie alla possibilità che offrirà, nel suogolden circle, di organizzare incontri e scambi diretti di idee tra i rappresentanti che interverranno allamanifestazione.

Il DirettoreSergio J. Galimberti

UN 2013 ALL’INSEGNADELLE NOVITÀ

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Hinowa: new generation

L'open day organizzato dall'aziendadi Nogara è stata una piacevole

occasione per conoscere e testare ledue principali novità di prodotto, le

piattaforme LL1775 e LL2010, maanche per capire ancora meglio cosac'è dietro un'azienda come Hinowa,

leader nella produzione dipiattaforme per i lavori in quota,

indispensabili mezzi per che sioccupa di manutenzione del verde

Arriviamo in mattinata presso glistabilimenti di Hinowa a Noga-ra: ci accoglie Davide Fracca, di-rettore marketing dell'azienda

leader nella produzione di piattaforme perlavorare in quota. Ha subito inizio la pre-sentazione dei due nuovi prodotti dell'a-zienda, le piattaforme LL1775 e LL2010,modernissime e dotate diuna serie di plus che gli han-no già fatto riscuotere gran-de successo anche fra i pota-tori di alberi, per la lunghez-za del braccio di lavoro, latecnologia di altissimo livelloe i sistemi di sicurezza chepermettono di lavorare in to-tale relax.

TECNOLOGIA DEL FUTUROI due nuovi prodotti presentati in occasio-ne dell'open day sono due piattaforme dinuova generazione, della nuova serie Per-formance, molto adatte al settore dellamanutenzione del verde vista la loro com-pattezza, il lungo sbraccio, il poco spaziooccupato sul suolo, e di conseguenza il mi-

nimo impatto sul terreno, e la grande adat-tabilità sulle aree sconnesse grazie al par-ticolare sistema di appoggio. Oltre allagrande sicurezza garantita da questi pro-dotti, il loro impiego permette la realizza-zione di vari tipi di lavori in tempi ridottis-simi. In particolare, il modello LL1775 è do-tato di un sistema automatico di stabiliz-

zazione, è molto compatto econ misure che le consento-no il passaggio da qualsiasiporta, con grande velocità dimovimento. La LL2010 è an-cora più compatta ed è an-che questa inferiore ai 2 me-tri di altezza. Entrambi i mo-delli sono disponibili, oltre

che a benzina e diesel, anche con batterieal litio, che garantiscono in media un gior-no di lavoro di autonomia (cinque ore di la-voro ininterrotto) e si ricaricano in quattroore circa.

UNA PRODUZIONE “SNELLA”Le nuove piattaforme di Hinowa presenta-no anche altre varie novità, anche a livelloidraulico ed elettrico. In particolare, è a

disposizione un programma di auto-dia-gnosi semplice e immediato tramite un ca-vo esterno. Di serie è fornito anche un si-stema di diagnosi remota tramite un mo-dem collegato alla scheda, che non preve-de nessun pagamento se non il costo di unsms nel momento dell'emergenza. Dopo laconferenza stampa, siamo stati invitati aprovare direttamente i nuovi prodotti diHinowa, con l'aiuto dello staff che ha gui-dato i più temerari nella prova delle mac-chine. Abbiamo parlato con alcuni espertidel settore e con Davide Fracca che ci ha il-lustrato ancora meglio le potenzialità delleloro principali novità di prodotto. È poi seguito un simpatico pranzo a basedei prodotti più tipici della zona e una visi-ta approfondita agli stabilimenti, in segui-to alla quale ci è risultato molto chiaro ilperchè del grande successo dell'aziendadi Nogara. L'organizzazione dei magazzinie dei capannoni dove vengono realizzatein media due nuove macchine al giorno, in-fatti, è davvero esemplare e pensata persveltire al massimo la produzione dei mac-chinari: non a caso definita “lean”, cioè“snella”. ◗

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7COVER STORY

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CTEBAUMA 2013Anche quest’anno CTE rinnova lasua presenza al Baumapresentando interessanti novità.Alla nota fiera internazionale chesi tiene a Monaco dal 15 al 21aprile, espone in uno stand di 300mq (Area esterna F11 – Stand1102/4). Le novità esposte perquesta edizione riguardano lagamma di piattaforme cingolateTRACCESS e la stabilizzazionevariabile della piattaformaautocarrata ZED 20.2 HV. I prodotti esposti allo stand sono:ZED 20.2 HV, piattaforma autocarrata articolata con stabilizzazionevariabile; ZED 23 JH: piattaforma autocarrata articolata con 23 m di altezza di lavoro su patente B; B-Lift 230 Pro H, piattaformatelescopica della gamma pro con 22,5 m di altezza di lavoro; B-Lift 390 HR,piattaforma telescopica della gamma high range con 39 m di altezza dilavoro; TRACCESS 230, piattaforma semovente cingolata che raggiungeun’altezza di lavoro di 23 metri. Verranno presentate in anteprima mondialenovità di prodotto per la gamma Traccess nella fascia di altezza tra i 13 e i 15 metri.Info: www.ctelift.com

8 NEWS

JCBNUOVO STABILIMENTO A JAIPUR JCB, uno dei produttori leader a livello mondiale di macchine e attrezzatureper le costruzioni, ha festeggiato il suo 67° compleanno annunciando lafirma di un contratto di acquisto di terreni destinati a ospitare un impiantodi produzione a Jaipur. La firma del contratto di acquisto dei terreni inRajasthan segna l’inizio di una nuova fase di espansione per JCB India,leader del mercato di macchine per le costruzioni in India. L’investimentototale per questo nuovo insediamento produttivo sviluppato su un sito di70 acri (circa 283mila metri quadrati), che diverrà la quarta fabbrica JCB inIndia, sarà di circa 62 milioni di sterline (circa 77 milioni di euro). JCB Indiagestisce già tre stabilimenti nel paese, uno a Ballabgarh, Haryana, vicino aNuova Delhi, e due a Pune. Info: www.jcb.com

JOHN DEEREIL GATOR MIGLIORACon prestazioni ancora più elevate in una grande varietà di ambienti, ilveicolo utilitario Gator XUV 855D 4x4 John Deere è ora disponibile conservosterzo, concepito per ridurre la resistenza dello sterzo in modosignificativo rispetto ai modelli privi di questa funzione. L’intera serie GatorJohn Deere, fatta eccezione per il modello più piccolo CX, è inoltredisponibile per la prima volta con la protezione PowerGard John Deere, unasoluzione veloce e semplice per gli interventi di manutenzione eriparazione delle macchine, sviluppata per aiutare i clienti dei Gator aprevedere i costi totali di esercizio. Grazie alla garanzia standard di dueanni ed alla Protezione PowerGard è possibile ottenere fino a quattro annidi copertura. Il Gator XUV 855D da 25 CV, con una velocità massima di 32mph (52 km/h), è il veicolo utilitario diesel più veloce e potente dellagamma John Deere.Info: www.johndeere.com

EVERRISLA NUOVA GAMMA PROTURF Si chiama ProTurf la nuova gamma di Everris per superifici sportive etappeti erbosi ornamentali dal vantaggioso rapporto qualità/prezzo.Iquattro titoli che compongono ProTurf sono messi a punto per permettereai manutentori di impostare un piano di concimazione annuale equilibrato ecompleto. ProTurf è una gamma sviluppata a partire dalla tecnologia acessione controllata PolyS e che usa il Polyhalite quale fonte di K, S, Mg eCa. La cessione controllata dell’azoto garantisce unrilascio regolare, senza picchi di crescita e dal prolungato effetto nutritivo.L’utilizzo di Polyhalite permette di apportare elementi essenziali quali,zolfo, magnesio e calcio: macroelementi secondari ma vitali nei processi difotosintesi, formazione delle pareti cellulari, accrescimento delle piante econseguente irrobustimento del tappeto erboso. La granulometria miniomogenea ed estremamente contenuta (1,2 - 2,5 mm) garantisceun’ottimale uniformità di distribuzione. ProTurf è appositamente studiataper impieghi sia su superfici sportive che su tappeti erbosi ornamentali,per i quali si ricerchi un risultato ottimale nella nutrizione del mantoerboso abbinato ad un contenimento dei costi di applicazione.Info: www.everris.com

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9NEWS

BCSPREMIO PER SKY JUMP L'ultimo nato in casa BCS, il trattore Sky Jump, ha vinto la categoria chepremia la ricerca ai Best Seller Award 2013: la macchina, presentata dalGruppo BCS durante l'ultima edizione di Eima International, è stataconsiderata il prodotto migliore rispetto a questa caratteristica. BCS neisuoi 70 anni di attività ha sempre investito nella ricerca per rispondere alleesigenze dei propri clienti. Il trattore specializzato Sky Jump, che sicaratterizza come un prodotto in grado di lavorare in condizioni di estremapendenza, costituisce l’ultimo esempio di innovazione al servizio degliagricoltori. La principale caratteristica che ha permesso allo Sky Jump diottenere il riconoscimento è la capacità di unire le doti di maneggevolezzadi un trattore gommato con la stabilità e la trazione di un cingolato. Questielementi sono stati studiati per adattarsi perfettamente anche ai contestidi lavoro più critici quali quelli costituiti da un’agricoltura basata su filari inforti pendenze per i quali lo Sky Jump è la soluzione ideale.Info: www.bcs-ferrari.it

ANTONIO CARRARO PREMIO PRESTIGIOSOIl concept di SRH 9800 di Antonio Carraro è stato premiato a “IntervitisInterfructa Innovation 2013”. È una macchina nuova e singolare in quantoabbina la trasmissione idrostatica al telaio articolato a carreggiata stretta(minimo 1mt) e la guida reversibile, conferendo semplificazione nelleprocedure dei lavori più delicati, nei fondi sconnessi, in pendenza e neglispazi più angusti. Il motore è un diesel Yanmar di 87hp a 16 valvole adiniezione diretta ed EGR a controllo elettronico. Il dispositivo ESC ElectronicSpeed Control permette di gestire elettronicamente la velocità, i girimotore e la PTO anche nei dislivelli conferendo estrema precisione edomogeneità nell’esecuzione dei trattamenti con fitosanitari, senzadispersioni di materiali chimici. La trasmissione idrostatica a variazionecontinua offre molteplici modalità di lavoro, permettendo di variareindipendentemente la velocità del trattore con i giri del motore diesel, conprogrammi di reattività differenti, Eco e Power, oppure in manieracombinata in funzione dell’attività da svolgere.Info: www.antoniocarraro.it

OIL & STEELNOVITÀ IN FIERA Oil & Steel si presenta all’edizione 2013 di Bauma (Monaco di Baviera, 15-21 aprile 2013) con un grande spazio espositivo nel quale presenta una serie di novità:tra queste, la nuovissima Snake 2612 Compact REL caratterizzata da struttura a doppio pantografo che consente all'operatore di effettuare movimentiverticali con precisione millimetrica fino a 26 metri d’altezza; il grande Octopussy 1800 EVO, “ragno” dal design rivoluzionario, con una capacità di carico di200 kg (2 operatori + attrezzatura), caratterizzata da una struttura estremamente robusta e dall’articolazione a doppio pantografo. Infine, ultima ma nonmeno importante la piattaforma innovativa di Oil & Steel è la coriacea Scorpion 15E montata su Unimog. Questo particolare mezzo di sollevamento, scaturitoda un engineering studiato in collaborazione con Mercedes, è stato inizialmente progettato per impieghi nella manutenzione degli impianti elettrici, ed èquindi isolato elettricamente per tensioni fino a 1000 volt.Info: www.oilsteel.com

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7mila mq di ferramenta e giardinaggio

Bergamo 18 e 19

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settembre 2013

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12 PRIMO PIANO

Con Mewa sicuri nel verde

Chi lavora nel settore del giar-dinaggio, della manutenzio-ne del verde o in agricolturaè oberato di incombenze -

quotidiane e stagionali - e trascorre legiornate concentrato sul proprio corebusiness. Poter esternalizzare deter-minate attività, come per esempio ilservizio di pulizia e gestione dell'abbi-gliamento da lavoro, risulta allora tan-to più gradito, anche perché il contattoprolungato con la terra sporca le tuteda lavoro e richiede quindi una puliziae una manutenzione continua. Perchéaffannarsi a farlo da soli, quando esi-ste un'azienda che lo fa, con la massi-ma soddisfazione dei clienti, da un se-colo? Il servizio inizia con la consulen-za nella scelta delle linee più adatte.Anche per questo settore Mewa hastudiato linee di abbigliamento profes-sionale cucite su misura sulle necessi-tà del cliente. Sportive, comode, tintaunita o a due colori, le linee Ideal,Twinstar e Performance vestono per-fettamente chi lavora nei garden cen-ter, chi si occupa della manutenzionedel verde, ma anche chi vendemmia olavora nei campi.

L'azienda vestegiardinieri, tecnicidella manutenzionedel verde, operatoridel mondo agricolo:ha studiato linee diabbigliamentoprofessionale cucitesu misura sullenecessità del cliente

UNA GAMMA COMPLETAAnzi, volendo, Mewa può anche vesti-re tutti dalla testa ai piedi, completan-do la dotazione di abiti con guanti diprotezione e stivali di gomma. Con unaperiodicità già concordata a priori con ilcliente, i capi vengono ritirati da Me-wa, lavati, cuciti se necessario, e resti-tuiti come nuovi. E se, nel frattempo,un operatore dovesse cambiare taglia

o magari essere sostituito, Mewa prov-vede a fornire nuovi capi, adeguati allerinnovate necessità, senza costi ag-giuntivi. Affidare a Mewa il compito di"vestire" i propri dipendenti e di cura-re la pulizia e la gestione dei capi con-viene sempre, anche se si ha solo unpiccolo team. Tutte le informazioni su:www.mewa.it ◗

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14 PRIMO PIANO

Diffidate dalleimitazioni

La contraffazione diprodotti Made inItaly per l’agricolturae il giardinaggio è(purtroppo) all’ordinedel giorno. Ma cosapuò fare unproduttore italianoper tutelarsi dalleimitazioni cinesi enon solo? Ci raccontala sua esperienza(costosa e complicata)Renato Cifarelli,recentemente vittimadi (un altro) plagio

Qual è il prodotto contraffatto?La situazione peggiore è quella dell'a-tomizzatore a spalla. Il prodotto piùnoto tra quelli venduti sul mercato in-ternazionale dalla nostra società. Perché hanno copiato proprio quello?Cifarelli è presente sui mercati inter-nazionali dal 1968, anno nel quale ab-biamo iniziato ad esportare. La strate-gia di lungo termine e la qualità dei no-stri prodotti, dedicati al mercato pro-fessionale, ci hanno resi noti in moltis-simi mercati (esportiamo in oltre 70paesi). Non vendiamo con altri marchie abbiamo un solo distributore perpaese. Questo porta alcuni dei loroconcorrenti a cercare facili vie per fareconcorrenza ai nostri distributori.Qualcuno ha chiesto di avere copie deinostri prodotti e alcune ditte cinesihanno cominciato a produrle.

Renato Cifarelli, Amministratore Delegato CEO Cifarelli

È l’unico caso di plagio ai vostridanni?No, alcuni anni fa avevano copiato loscuotitore. Alcuni erano esposti addi-rittura in fiera, abbiamo eliminato ilproblema sui canali ufficiali, ma nondel tutto su canali illegali. Come ne siete venuti a conoscenza?Come l’avete scoperto?Ci sono stati segnalati dai nostri distri-butori, che inizialmente pensavano amacchine importate in modo parallelo.Ci hanno mandato foto e poi hannocontrollato e scoperto che erano copie.La copia contraffatta è venduta an-che in Italia? Ad oggi non ne abbiamo avuto notiziama non siamo in grado di sostenerlocon certezza.La macchina contraffatta ha lestesse performance dell’originale?

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15PRIMO PIANO

In che cosa differisce?No, le copie vengono prodotte, peravere prezzi molto bassi con materialidi scarsissima qualità. Da test effet-tuati da noi in sala prova la durata diuna copia da noi provata è stata di cir-ca un decimo della quantità di ore con-siderata da noi il "minimo" di durata.Anche il motore naturalmente ha pre-stazioni molto più basse per questionitecnologiche.Cosa può fare un produttore italia-no per tutelarsi?Registrazione marchi, cause, brevetti.E poi cercare di avviare sorveglianzadoganale. Purtroppo tutte attivitàestremamente costose, soprattuttoper una piccola azienda. Poi, come giàfanno molti, marchiare ogni pezzo conil logo aziendale (che sia difeso da re-gistrazione). Comagarden o altre associazionitutelano l’”originale” e il produtto-re italiano?Le associazioni sono la nostro fianconel sollecitare lo Stato Italiano e so-prattutto l'Unione Europea per cercaredi proteggere i produttori. Anche loroperò più di tanto non possono fare.Avete denunciato all’autorità com-pente l’azienda cinese “copiona”? Èuna causa costosa? È un inter com-plicato?

Abbiamo avuto diversi incontri con av-vocati ed esperti, ma ci hanno dettoche è un percorso molto lungo e costo-so dall'esito molto incerto. Va dettoche spesso sono aziende "specializza-te" e in caso vedano che stanno persoccombere possono sparire in pocotempo e riapparire con altro nome.Nel caso l’azienda denunciata siaCinese quale tribunale ha la compe-tenza sul caso? Quello Italiano oquello cinese?Per la parte produttiva quello cinese.In Italia o in altro paese per la venditain loco. Il prodotto copiato è ancora in com-mercio? O meglio la vostra denun-cia ha sortito l’effetto desiderato?Sì, ci sono ormai diverse aziende checommercializzano le copie. Impossibilefermarle. Per fortuna ci pensa il merca-to data la scarsissima qualità delle co-pie a cancellarle. Ma occorre tempo. ◗

Chi copia un prodotto, sia esso per giardinaggio, agricoltura ed altro ancora, ri-sparmia soldi e tempo in ricerca tecnologica abbassando di molto le spese com-plessive per produrre tale macchina, un danno che si ripercuote su tutto il “siste-ma” e il comparto del Made in Italy. “Ci sono due tipi di copie – racconta RenatoCifarelli, Amministratore Delegato CEO Cifarelli - quella delle tecnologie, e in quelcaso non è limitata ai cinesi ma spesso praticata anche da aziende Italiane, equello delle copie. Il primo caso è sfruttare la ricerca e sviluppo di altri. Ci sonovari gradi di gravità, ma per certe innovazioni sostanziali è possibile difendersicon i brevetti. Nel caso delle copie il gioco è sfruttare la notorietà di un marchioper vendere fraudolentemente le macchine. In alcuni casi di aziende molto colpi-te, spesso, in alcune aree, si sfrutta la scusa di vendere materiale rubato per ilbasso prezzo fuori mercato. I danni delle copie sono enormi a livello europeo. Viè poi un grande danno potenziale, derivante dai rischi di materiale non conformealle regole di inquinamento e di sicurezza. Credo che oltre agli strumenti legisla-tivi occorra una forte consapevolezza e cultura del consumatore sul tema”.

UN DANNO AL MADE IN ITALY

FALSO VERO

FALSO

I CONSIGLI, COSA FARE PER TUTELARSI– Registrare marchi, cause, brevetti– Cercare di avviare sorveglianza doganale– Marchiare ogni pezzo con il logoaziendale (che sia difeso da registrazione).

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17PRIMO PIANO❮ ❮ ❮

Il trattorelo trovi sul web

Crescono le vendite on line dei prodotti per la cura e la manutenzione del verde. Molteaziende, oltre a proporre l'acquisto diretto via Internet, offrono diversi servizi per viatelematica. Questo approccio al cliente è positivo per le aziende, che vedono così incrementarsi i fatturati e riescono a fidelizzare ancora meglio la clientela

Anche il settore della manu-tenzione del verde si può af-facciare sul poliedrico mon-do del web per trovare altre

possibilità di acquisto e servizi utiliche si possono ottenere velocementecon un semplice click. Le vendite on li-ne stanno prendendo, infatti, semprepiù piede e si caratterizzano per velo-cità di reperimento e per qualità deiservizi offerti. Abbiamo preso comeesempio un'azienda di macchine agri-

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cole che è sul web dal 2007, ma sonomolte le realtà del settore che stannoampliando la loro attività anche graziea portali funzionali e ben forniti di in-formazioni e prodotti da acquistare.

UN'AZIENDA ESEMPLARETra i siti più accreditati che vendonoprodotti e macchinari per la manuten-zione del verde c'è www.agrieuro.com,portale specializzato aperto nel 2007dall'azienda Settimi Macchine Agri-cole di Spoleto: Filippo Settimi, salesaccount manager di Agrieuro, ha di-chiarato che “abbiamo iniziato a ven-dere i primi prodotti online a marzo2007 dal sito Ebay”. Non esiste un si-stema uniforme nella gestione degliaccessi nei siti per effettuare gli acqui-sti online. Gli operatori attivi nell’e-commerce praticano diverse strategieper gestire il proprio approccio con iclienti. Anche la clientela appare piut-tosto differenziata. Settimi dichiarache “il servizio online è offerto con li-bero accesso, anche per utenti non re-gistrati. I clienti di Agrieuro possonoessere tutti, indistintamente, ovverodall’hobbysta domenicale fino al pro-fessionista del verde”. Fra gli aspettipiù rilevanti che ruotano nel mondodell’e-commerce, anche in questo set-tore va sottolineato il ciclo logisticodelle merci. Risulta perciò interessan-te rilevare come si sia sviluppato e co-me sia strutturato il rapporto con i for-nitori. Settimi spiega che “non ci sonoparticolari differenze tra fornitori. C'èlibero mercato e si possono vendereon-line i prodotti che si vuole, opera-

zione certamente non facile. Ma la dif-ficoltà dipende dalla vendita in séstessa, non da fornitori che agevolinoo meno l'operazione di vendita”. È in-negabile che l’e-commerce stia avvan-taggiando le vendite di questo com-parto, anche se risulta difficilmentemisurabile. In ogni modo, ciascun ope-ratore ha espresso giudizi estrema-mente differenti a seconda del loro ap-proccio al mercato. Secondo Settimi“questo sistema ci ha avvantaggiatopiù che altro nei volumi di vendita enel fatturato. Ci ha invece penalizzatosoprattutto sul fattore stress, perchéal contrario di quanto si possa immagi-nare, richiede molta più attenzione diquanto ne richieda una vendita classi-ca dal tradizionale punto vendita aldettaglio”. ◗

18 PRIMO PIANO

Di seguito alcuni indirizzi Internet utiliper chi fa manutenzione del verde echi si occupa di giardinaggio:

www.agripointsas.itwww.bakker-it.com

www.compagniadelgiardinaggio.itwww.dg-giardini.it

www.eurosementi.itwww.gardenshop.itwww.giardinaggio.it

www.giardinaggio.netwww.giardinati.it

www.hobbystore.itwww.lesigiardinaggio.itwww.magazzinoverde.it

www.menardisnc.itwww.motogreen.it

www.tradingplant.comwww.tradingplant.itwww.vivaipriola.it

ALCUNI SITI UTILI

Secondo l’annuale report realizzatoda Casaleggio Associati, nel 2012 inItalia il giro d’affari dell’e-commerceammonta a 19 miliardi di euro, il 32%in più rispetto al 2011. Il settore delgiardino (aggregato a quello per lacura della casa e dell’arredamento)vale meno dello 0,3% del valorecomplessivo delle vendite online.

IL VALORE DELGREEN E-COMMERCE

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20 CURA DEL VERDE E VIVAISTICA

La batteriosidell’actinidia

Sono molte le pratiche agricoleche tengono occupati i produt-tori anche da ottobre a feb-braio, sfatando il mito che chi

si occupa della manutenzione di areeverdi si riposi d'inverno: tra queste,quelle legate alla difesa, un argomentoche di solito si tratta per lo più in pri-mavera ed estate. Al contrario, unabuona pianificazione delle applicazioniautunnali e di fine inverno può rende-re più facile la protezione delle colturenei mesi in cui esse saranno più espo-ste alle loro avversità più tipiche. Una

Il cancro di questa pianta, noto anche come Psa, si può combatteregià dall'autunno o dall'inverno grazie a prodotti ad hoc: la battagliacontro la patologia, che danneggia gravemente le varietà di kiwi, si può vincere utilizzando il rame, da applicare o nel periodo di caduta delle foglie, o subito prima della ripresa

• L'Actinidia è una pianta originaria di una vallata dello Yang-tze cinese dove vi-ve spontanea; appartiene alla famiglia delle Actinidiaceae, genere Actinidia eviene diffusa in Europa a partire dalla metà del XX secolo. L'Italia è l'attualemaggiore produttrice alla quale seguono Nuova Zelanda, Cile, USA, Giapponee Francia. Le regioni italiane dove è maggiormente diffusa questa coltura sonoLazio, Piemonte, Veneto e, in misura minore, Campania e Calabria.

• Può raggiungere i 10 metri. Il suo apparato radicale è superficiale, il fusto pre-senta tralci anche molto lunghi che portano gemme miste e a legno. Le fogliesono semplici, decidue, cuoriformi con picciolo molto lungo.

• Limiti pedoclimatici: l'actinidia teme i danni da freddo ed i ristagni idrici percui si rende indispensabile il drenaggio, inoltre può presentare problemi conterreni ad elevato calcare attivo, pH >7,6, ed in presenza di forte ventosità(impiego di frangiventi).

• Tra la fisiopatie, oltre ai danni da gelo e da grandine, da vento e la clorosi ferrica,si possono presentare delle batteriosi quali tumori radicali, mentre delle critto-game troviamo marciumi radicali e muffa grigia.

• La concimazione prevede un fabbisogno medio annuo di 150, 70 e 140 unità diN, P2O5, K2O rispettivamente, alle quali si aggiunge la sostanza organica ogni2-3 anni in inverno.

IDENTIKIT DELL'ACTINIDIA

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21CURA DEL VERDE E VIVAISTICA

di queste è il cancro batterico dell'ac-tinidia, meglio conosciuto come"Psa", il cui agente eziologico porta ilnome di Pseudomonas syringaae pv.Actinidiae. Questa patologia ha prose-guito nella propria espansione, spe-cialmente a danno di varietà di kiwi apolpa gialla, sebbene non vadano tra-scurate le infezioni sulla più tradizio-nale A. deliciosa, ovvero il kiwi a pol-pa verde. La difesa contro la PSA si ba-sa sull'utilizzo del rame, da applicarsio nel periodo di caduta delle foglie, osubito prima della ripresa vegetativa,individuabile nella fase di ingrossa-mento delle gemme. L'autunno mo-stra infatti condizioni favorevoli alloPseudomonas, il cui ingresso nellepiante è favorito dalle condizioni diumidità e di temperature fresche, co-me pure dalla presenza di infinite viedi ingresso ai tessuti vegetali origina-tesi durante la raccolta dei frutti comepure dal distacco delle foglie. A lorovolta, i tagli di potatura effettuati a fi-ne inverno generano ferite attraversole quali il patogeno può facilmenteproliferare.

LE MISURE NELL'UE Dopo la pubblicazione dello studio cheha identificato inequivocabilmente ilpaese di origine del cancro batterico delkiwi (la Cina), la Commissione Euro-

Si chiama Heliocuivre S ed è pro-dotto da Intrachem Bio Italia Spa,una sospensione concentrata a basedi idrossido di rame in ragione del19,94%. Questa sostanza attiva ègià di per sé fra quelle più "decise"fra i rameici nello stoppare le infe-zioni, anche quelle batteriche. InHeliocuivre S questo tipo di rame èaccompagnato inoltre da alcoli ter-penici derivati dalla resina di conife-re. Questi consentono di ottenereprestazioni molto elevate, grazie al-le spicccate caratteristiche adesi-vanti di questi componenti vegetali.Classificato Xi, Heliocuivre S ha unfavorevole profilo ecotossicologicoe si candida come prezioso alleatoper il contenimento della batteriosidel kiwi. Il prodotto si impiega già inautunno autunnale, alla caduta dellefoglie, e a fine inverno a gemme ri-gonfie.La sua formulazione partico-lare migliora la persistenza e l'omo-geneità di copertura delle cicatrici,lasciate usualmente alla base deipeduncoli fogliari e dei frutti, le qua-li rappresentano le vie preferenzialidi ingresso del batterio. Le dosi diapplicazione di sono comprese fra200 e 250 ml per ettolitro di acqua.(Fonte: Intrachem Bio Italia).

COME COMBATTERELA PSA

pea reagisce pubblicando un provvedi-mento in cui inasprisce i requisiti perl'importazione di materiale di propaga-zione dai Paesi extraeuropei. La restri-zione si applicherà sino al 31 marzo2016 ed il suo eventuale rinnovo saràlegato ai risultati delle indagini che glistati membri dovranno presentare allaCommissione entro il 31 gennaio diogni anno. Nel periodo di “quarantena”ogni partita di materiale di propagazio-ne dovrà riportare nel proprio certifica-to fitosanitario che proviene da paesinotoriamente esenti dalla patologia o inuna zona indenne o che nella coltivazio-ne siano state adottate tutte quelle mi-sure preventive atte a prevenire l'infe-zione, fissate in dettaglio dalla Fao. Ivegetali importati potranno ovviamen-te essere sottoposti ad apposite analisiper verificare la veridicità di quanto af-fermato nel documento cartaceo. ◗

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22 CURA DEL VERDE E VIVAISTICA

Aliene:problemi e soluzioni

Le specie aliene, conosciute an-che come esotiche o alloctone,si trovano in tutto il territorioitaliano e possono sviluppare

diverse strategie di adattamento alnuovo ambiente di vita. Tra queste, lespecie più invasive possono causarediversi problemi: ambientali, economi-ci o alla salute pubblica (vedi box: “Lespecie invasive”). Diverse normative,regione per regione, regolano la tuteladei territori e indicano le norme da se-guire per le zone nelle quali le piantealiene convivono con le autoctone, inmodo che le prime non rechino dannoalle seconde e non compromettano ingenere l'equilibrio naturale delle di-verse aree verdi. La diffusione dellespecie aliene è legata sia a fattori na-turali sia a fattori antropici: nel primocaso si tratta di un processo lento av-venuto nei secoli mediante il supera-mento di barriere geografiche, spessoutilizzando i corsi d'acqua come viepreferenziali per diffondersi in nuoviambiti territoriali.

L'INTERVENTO DELL'UOMOAlcune specie vegetali esotiche resta-no poi confinate lungo i greti e le spon-de fluviali che sono facilmente coloniz-zabili per la concomitanza di fattori fa-

Le specie vegetali aliene, cioè inserite al di fuori del naturale arealedistributivo attuale o passato, sono diffuse su tutto il territorionazionale e causano spesso problemi ambientali, economici o alla salute pubblica. Oltre alla normativa nazionale, ogni regione segue poi alcune regole ad hoc, a seconda del territorio

Robinia pseudoacacia.

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23CURA DEL VERDE E VIVAISTICA

I punti di riferimento principali infatto di normative per le specie alie-ne, oltre a quelle delle varie regioniitaliane sono:• Direttiva Habitat europea

(92/43/CEE): predispone all'art.22, comma b, per i paesi della Co-munità, il controllo e l'eventualedivieto di introdurre elementi al-loctoni che creino danno alla biodi-versità naturale;

•Normativa nazionale: Decreto delPresidente della Repubblica del 12marzo 203, n. 120: al comma 3 sistabilisce che “sono vietate lareintroduzione, l'introduzione e ilripopolamento in natura di speciee popolazioni non autoctone”.

LE NORMATIVE

Le specie aliene si distinguono in:•casuali: specie aliene che possono

fiorire o anche riprodursi occasional-mente in un'area ma che non formanopopolamenti in grado di autososte-nersi e che quindi per resistere hannobisogno di ripetute introduzioni;

•naturalizzate: specie aliene che siriproducono in maniera consisten-te e resistono senza l'interventoumano; non necessariamente in-vadono ecosistemi naturali, semi-naturali o artificiali;

•invasive: specie naturalizzate lacui introduzione e/o diffusione mi-naccia la biodiversità e causa dan-ni all'attività umana, oltre ad avereeffetti dannose sulla salute umanae conseguenze socio-economiche.

LA SUDDIVISIONEDELLE ALIENE

Tra i problemi che le invasive posso-no causare:•ambientali: il loro impatto può por-

tare ad una graduale degradazioneed alterazione dell'habitat e al de-clino delle specie native a volte fi-no all'estinzione, portando a unadiminuzione della biodiversità;

•economici: tra gli impatti econo-mici, si può verificare la riduzionedella produttività dei raccolti, l'au-mento dei costi di controllo e la di-minuzione di disponibilità idrica;

•danni alla salute pubblica: alcunespecie presentano caratteri di no-cività per la salute dell'uomo inquanto producono sostanze chepossono provocare reazioni aller-giche anche gravi.

LE SPECIE INVASIVE

vorevoli quali la ridotta concorrenza ela disponibilità di acqua e sostanze nu-tritive. L'attività antropica ha invecevelocizzato e incrementato il fenomenodi diffusione delle specie aliene sia percause accidentali (diffusione di speciemediante gli spostamenti di mezzi ditrasporto, spostamenti di cumuli di ter-reno “infestato” nell'ambito di attivitàdi scavo e trasporto) sia per scelta vo-lontaria (sviluppo di nuove colture agri-cole e forestali, introduzione di specieornamentali). Una volta introdotte inun nuovo ambito territoriale, la capaci-tà di diffusione delle specie esotiche èvaria, le invasive ad esempio possonodiffondere rapidamente i propri propa-guli riproduttive a notevoli distanze daisiti di introduzione e dalle piante ma-dri. Tra le specie aliene più invasive,troviamo, per esempio, l'acero america-no o Negundo (Acer Negundo), l'Ailan-to o Albero del Paradiso (Ailanthus al-tissima), l'Ambrosia con foglie di arte-misia (Ambrosia artemisifolia), il Gira-sole del Canada (Helianthus tubero-sus), la Quercia rossa (Quercus rubra)e la Robinia o Gaggia (Robinia pseu-doacacia). ◗

Quercus Rubra.

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24

L’irrigazioneintelligente

L’acqua è un bene prezioso eallo stesso tempo indispen-sabile per la manutenzionedi giardini, parchi, aree verdi

pubbliche e impianti sportivi caratte-rizzati da prati erbosi: chi deve faremanutenzione a queste zone ha biso-gno di partner affidabili e allo stessotempo orientati all'eco-sostenibilitàper questo compito, come è il caso didue aziende che si distinguono nel set-tore dell'irrigazione per un'offertacompleta e un trattamento personaliz-zato:

DEL TAGLIA IRRIGAZIONEWWW.DTI.ITLa Del Taglia Spa si trova a Signa, inprovincia di Firenze, e distribuisce dacinquant'anni prodotti per l'irrigazionedi aree verdi residenziali pubbliche esportive. I suoi prodotti sono vendutinel canale dei rivenditori specializzatiin idraulica e di quelli del settore giar-dinaggio e ha una gamma molto vastache copre con prodotti specifici il mer-

Per parchi, terreni agricoli, impianti sportivi e altre zone verdi per le quali occorre manutenzione, una delle prime preoccupazioni è quella dell'irrigazione: chi deve mantenere in piena salute giardinio zone verdi ha una serie di interlocutori che possono fornireattrezzature e know-how adatti a irrigare nel miglior modo possibilei terreni, gestendo anche al meglio il consumo idrico

MANUTENZIONE E PAESAGGISTICA

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25❮ ❮ ❮

cato dei giardini privati, dei parchi pub-blici e degli impianti sportivi. Ad esem-pio propone una linea di irrigatori rivol-ta ai campi calcio ed un'altra per i cam-pi golf. I prodotti più venduti all'inter-no della gamma sono gli irrigatori pergiardini residenziali ma altri prodottisono ugualmente importanti e cono-sciuti sul mercato come i programma-tori alimentati a 220V ed a batteria e leelettrovalvole necessarie per il funzio-namento automatico degli impianti.

LE NOVITÀ DEL 2013Per il 2013 Del Taglia propone moltissi-me novità: fra le più importanti ci sonodelle nuove testine rotanti fabbricateda Rain Bird con l'arco di funzionamen-to e la gittata, entrambi regolabili: que-sta caratteristica consente, utilizzandosolo due modelli, di coprire aree verdidi dimensioni molto diverse, con porta-te idriche assai ridotte e senza sprechicausati dalla bagnatura di aree dovenon è richiesta. Inoltre presenta unnuovo programmatore che viene ali-mentato ad energia solare adatto siaper gli impianti residenziali che perquelli pubblici. Sta inoltre prendendomolto piede il concetto di kit di mon-taggio nel catalogo 2013: ci sono diver-si sistemi già pronti per l'istallazione,ad esempio un kit professionale checomprende un programmatore a batte-ria collegato tramite un collettore a dueelettrovalvole e quindi già pronto peressere installato, oppure due nuovi KitGoccia per terrazze, uno studiato econfezionato per la vendita in negozioe l’altro invece rivolto all’istallatorespecializzato che lo può integrare conpiù componenti acquistabili a parte.

L'IMPORTANZA DEL SERVIZIOAttualmente il mercato dell'irrigazionerisente purtroppo della crisi generaledell'economia ed in particolare dellacrisi dell'edilizia: infatti, se non vengo-no costruite le case, anche il mercatodel giardinaggio è inevitabilmente co-involto. Tuttavia per fortuna il deside-rio di contornare di verde la propria abi-

MANUTENZIONE E PAESAGGISTICA

L'azienda di Torre San Giorgio, in provincia di Cuneo, si occupa da oltre 20 an-ni di irrigazione residenziale, pubblica, agricola e sportiva, piscine pubblichee private, fontane e laghetti. L'ufficio tecnico è a disposizione per consulenza,progettazione e informazioni sulla realizzazione di impianti di irrigazione peril golf. Inoltre, propone anche una selezione di prodotti e soluzioni per l'agri-coltura, dalla conservazione dell'acqua e dell'energia alla migliore uniformitàdi irrigazione.

Abbiamo sentito Marco Bano, che ci ha parlato delle novità e delle strategiedi Esi Irrigazione nell'intervista che segue:Che tipo di impianti di irrigazione producete/commercializzate? «Ci occupiamo di irrigazione residenziale e landscape, di irrigazione agricolasu frutteti e mais, mediante sistemi di subirrigazione, irrigazione a goccia so-prasuolo e sistemi pivot».Per quali aree verdi? «Residenziale, agricoltura e campi da golf».Quali sono le ultime novità e quali plus le caratterizzano? «Subirrigazione in collaborazione con John Deere Water».Coma sta andando il mercato in generale? «Il mercato dell'irrigazione residenziale è in linea con gli anni scorsi, mentrequello della irrigazione agricola è legata alle diverse zone. Va bene nel com-parto del mais ed è leggermente in crescita sui frutteti».In cosa consiste la vostra strategia di marketing e comunicazione? «Abbiamo commerciali e tecnici disponibili sull'intera area regionale e ap-poggio con l'azienda leader del nostro gruppo, Idrocentro Spa».Quali altri elementi vorrebbe evidenziare della vostra produzione?«Noi operiamo all'insegna dell'innovazione, del risparmio energetico degliimpianti. Offriamo un servizio di progettazione gratuita, con sopralluoghi epreventivi personalizzati».

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26

Irrigare, in taluni climi, corrisponde ad una necessità per il produttore agricolo: si tratta di uno strumento necessario alconseguimento del massimo vantaggio economico. L’agricoltura biologica non può sottrarsi a tale regola, poiché il no-stro clima frequentemente impone di irrigare le colture. Tuttavia il ricorso indiscriminato a tale pratica colturale può por-tare lontano dagli obiettivi di qualità delle derrate agricole e non risponde alla crescente necessità di razionalizzare ilconsumo di acqua. Come conseguenza di tale affermazione deriva che non vi è molta differenza tra la pratica irrigua pro-posta nei Disciplinari di produzione integrata e quella da consigliare in un contesto biologico. L’uso appropriato e mira-to a precise fasi di sviluppo della coltura va sottoscritto, dunque, anche per le coltivazioni biologiche pena il decadimen-to qualitativo del prodotto. D’altra parte l’acqua è oggi sempre di più una risorsa naturale e un bene economico essen-ziale, la cui gestione rappresenta un compito di rilevanza collettiva per l’inadeguatezza esistente tra i bisogni effettivi ele disponibilità geografiche e stagionali. L’impiego integrato e combinato di moderne soluzioni tecniche ed agronomichepotrebbe consentire un risparmio globale di acqua irrigua di circa il 30%. Tra queste:– l’impiego di tecniche di aridocoltura indirizzate all’immagazzinamento di acqua piovana nel suolo minimizzando i con-

sumi attraverso lavorazioni superficiali, sembra assai efficace anche nel nord Italia;– per le colture erbacee di pieno campo l’anticipo dell’epoca di semina permette un miglior sfruttamento delle risorse

idriche naturali, sfasando il momento di massima sensibilità all’irrigazione rispetto al periodo di massima siccità che,in Italia, coincide con il mese di luglio;

– il miglioramento dell’efficienza dell’acqua è un’altra leva importante su cui agire in momenti come questi di scarsità dirisorse naturali. L’incremento dell’efficienza idraulica comprensoriale ed aziendale passa attraverso la riduzione delleperdite a carico delle reti di distribuzione tubate e canalizzate;

– la riduzione del ruscellamento e il miglioramento della capacità idrica del terreno sono altri fattori a favore del rispar-mio idrico

L'AGRICOLTURA BIOLOGICA E IL RISPARMIO IDRICO

tazione è molto forte e l'irrigazione ri-mane un’esigenza di chiunque abbiaun proprio giardino. Tutto questo miti-ga gli effetti negativi della crisi. Anchenel settore dell'irrigazione, comunque,la chiave del successo passa sempre dipiù dal “prodotto” al “servizio” ed oggipiù che mai la velocità delle consegne,la progettazione e l'assistenza tecnicapre e post vendita fanno la differenzain un mercato dove grazie alla concor-renza i prezzi sono ormai ridotti al lorolivello minimo.

ALL'INSEGNA DELL'ECO-SOSTENIBILITÀUna parola a parte va spesa per la ri-cerca che da anni contraddistingue laDel Taglia su prodotti legati al rispar-mio dell'acqua ed in generale a tutti gliaspetti dell'eco sostenibilità. Nellagamma ci sono sempre di più prodottiche rispondono a queste esigenze, esono stati facilmente identificabili con-trassegnandoli nel listino col simbolodelle mani aperte che raccolgono l’ac-qua. Il programmatore fotovoltaico ed i

sistemi di programmazione basati sulconcetto di evapotraspirazione non so-no che degli esempi di questa tenden-za che costituisce oggi uno degli ele-menti importanti per la valutazione deiprodotti selezionati dall'azienda. ◗

MANUTENZIONE E PAESAGGISTICA

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28 MANUTENZIONE E PAESAGGISTICA

A proposito della cura e della manutenzione del verde del centro golfistico di Fubine, in provincia di Alessandria, abbiamo intervistato il greenkeeper Maurizio Novella

di ANTONIO RANA

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MANUTENZIONE E PAESAGGISTICA 29❮ ❮ ❮

LA COMPOSIZIONE DEI CAMPI DA GIOCO Il Golf Club Margara di Fubine (Al) pro-pone due percorsi completamente di-versi per conformità del terreno, co-struzione, dimensioni e tipologia di er-ba. Il percorso rosso ha una lunghezzadi 6048 mt Par 72, mentre il percorsogiallo ha una lunghezza di 6176 mt Par72. I tappeti erbosi del percorso rosso edel percorso giallo si differenziano percostruzione e tipologia di erba.Il percorso rosso è costruito con terre-no naturale sia per quanto riguarda isuoi 10 ettari di fairway che per quantoriguarda green e tees. La superficie deigreen è di poco superiore all’ettaro. Nelcorso degli anni ne sono stati rifatti 3oltre al putting green utilizzando il te-xas metod mentre per i green vecchi lacostruzione è stata fatta con il terrenonaturale senza drenaggio e/o apportidi sabbia se non quelli fatti con topdressing negli anni. Hanno una super-ficie media di 400 mq e il tappeto erbo-so è composto da poa annua e agrostisstolonifera. I fairway sono composti da

un mix di lolium perenne agrostis sto-lonifera e poa annua, stessa composi-zione presente sui 4.500 mq di tee. Al-cuni di questi sono stati interessati daristrutturazione e sono stati riseminatio rinzollati con agrostis stolonifera L93.I rough sono costituiti da lolium peren-ne e festuca arundinacea. La poa an-nua la fa da padrona, ma negli annispecialmente sui green vecchi sono ri-usciti a gestirla in maniera ottimale. Il percorso giallo si differenzia per lacostruzione dei green (circa 12.000 mq)per i quali si è utilizzato il Texas metodquindi in breve cassonetto, drenaggiocon tubi e ghiaia, e mix 80/20 di sabbiae torba seminati con agrostis stolonife-

ra L93. È la stessa varietà utilizzata an-che sui 16 ettari di fairway e sui 6.000mq di tee. I rough sono stati seminatiin poa pratensis e lolium perenne per leparti irrigate e lolium perenne e festu-ca arundinacea nelle restanti parti.

LA MANUTENZIONE DEL TAPPETO ERBOSO Questo circolo ha sempre avuto un ca-lendario gare molto fitto e di conse-guenza tagli e pratiche manutentivevarie vanno di pari passo. Se si aggiun-ge il fatto che sul percorso a 36 buchela forza lavoro è costituita da 9 persone(greenkeeper compreso) più una per-sona esterna nel periodo marzo/otto-bre, si può capire come molte di questepratiche non si riescano ad eseguire.Nel periodo vegetativo i green vengo-no tagliati ad un’altezza che può varia-re dai 3 ai 3.5 mm 5/6 volte a settimanae, in occasione delle gare (open pro-amcampionati vari), si esegue un doppiotaglio incrociato con rullatura tutti igiorni. Per il taglio vengono utilizzatedelle triple John Deere 2500 alle qualiMaurizio Novella, greenkeeper.

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si possono applicare anche i rulli. Igreen vengono fertilizzati con liquidi abase di azoto ferro e potassio ogni 15giorni. Questa pratica permette di con-trollare meglio la poa annua special-mente nel periodo di massima infiore-scenza e di non avere mai dei picchi dicrescita. Nell’arco della stagione vieneapportato comunque anche del conci-me solido con prevalenza di azoto usa-to come starter in primavera/autunnoe una lenta cessione con alto titolo dipotassio prima dell’estate/inverno al fi-ne di irrobustire la pianta e prepararlaagli sbalzi termici a cui andrà incontro.Una volta al mese si interviene con ver-ticutt e top dressing con sabbia siliceae, durante la stagione vengono esegui-te 2/3 chiodature con chiodi da 8 mm eripetuti slicyng con lame da 3 cm sem-pre seguite da top dressing. I fairway vengono tagliati tre volte allasettimana ad un’altezza media di 13mm. Per il taglio si utilizzano delle JohnDeere 3235 teste pesanti. Avendo dif-ferenti tipologie di erba sui due percor-si, si cerca di mediare con l’altezza di

dosso dell’estate ed uno slicyng in au-tunno seguito da top dressing.Tees e avant green vengono tagliatitre volte alla settimana a10 mm e per iltaglio si utilizzano delle Toro green ma-ster 3100. Vengono trattati a livello difertilizzazioni e di pratiche colturali co-me i green con una differenza solo rela-tiva ai verticutt. Qui ne vengono ese-guiti 2/3 in una stagione seguiti da topdressing.Per quanto riguarda pre rough erough tutte le settimane viene esegui-

to il taglio del rough attorno a tees egreen ad un’altezza di 3.5/4 cm condelle macchine rotative John Deere1445 e il taglio del pre rough ad un’al-tezza di 2.5 cm. A seconda della cresci-ta, ogni 10/15 giorni avviene il tagliodei rough ad un’altezza di 5 cm con duetriple rotative, una John Deere 1600 euna vecchia Ransomes T51. I roughvengono fertilizzati solo nelle parti vici-ne al gioco un paio di volte all’anno conun lenta cessione, mentre i pre roughsono parte integrante del programmadei fairway.I bunkers sono una parte molto impor-tante a livello manutentivo in un per-corso golfistico. Vengono livellati trevolte la settimana con una Toro SandPro 5000 e rifilati una vola al mese. Inol-tre, richiedono particolare attenzionesia per il drenaggio, che deve sempreessere efficiente, sia per la qualità equantità di sabbia posta al suo interno.

MANUTENZIONE E PAESAGGISTICA

taglio, dando così la possibilità ad uti-lizzare sempre tutte le macchine a dis-posizione in qualsiasi momento. I fair-way vengono fertilizzati con concimigranulari e vale lo stesso discorso fattoper i green per quanto riguarda parten-za e mantenimento, con la differenzache il percorso giallo, essendo comple-tamente in agrostide, richiede quanti-tativi di azoto maggiori. Sui fairwayvengono eseguite due chiodature a ri-

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Per altre pratiche manutentive, unapersona si occupa di decespugliare tut-te le zone dove non è possibile arrivarecon le macchine da taglio e ad ogni ga-ra vengono sostituite le buche deigreen. All’interno del percorso sonostate create diverse zone lasciate incol-te al fine di limitare la manutenzione ecreare un habitat naturale per le variespecie di animali della zona. Negli ulti-mi anni questa scelta ha pagato in ter-mini economici di difficoltà di gioco e diripopolamento animale con note dolen-ti dovute solo a nutrie e cinghiali.

I PRODOTTI PER LA GESTIONE E LA CURA DEL VERDE Il circolo ha ottenuto l’attestato di im-pegnati nel verde e sta riprendendo ildiscorso per ottenere la certificazione.Nel limite del possibile, si interviene incura e poche volte in prevenzione senon con le pratiche colturali a disposi-zione. Le particolari condizioni climati-che della pianura padana fanno si chel’attenzione verso determinati attacchifungini sia sempre elevata, sclerotiniaomeocarpa (dollar spot), rhizoctoniasolani o cerealis (brown patch),pythium, microdochium nivale sono lemalattie con cui si deve “discutere”nell’arco di una stagione. Per fare que-sto vengono utilizzati prodotti fitosani-tari registrati e i principi attivi più uti-lizzati sono propiconazolo, procloraz,propamocarb per quanto riguarda ifungicidi, MCPP e dicamba per le infe-stanti a foglia larga, pendimethalin efenoxaprop etile pre e post emergenzaper setaria, digitaria, poa annua e ci-nodon dactilon, deltametrina per gliinsetti. Viene fatto uso anche di rego-latori di crescita quali il primo trinexa-pac-etile come aiuto nel controllo dellapoa annua e nell’ottica di risparmiarequalche taglio. Per quanto riguardafertilizzanti e sementi il Golf Club sifornisce in buona parte dalla ditta Her-batech , per la sabbia dalle ditte CaveNatale e Piacenza, per i terricci dalleditte Herbatech e Sanitaria e per i fito-farmaci dalla ditta Agrico.

LA SUPERFICIE IRRIGUAConsiderate le 36 buche, la superficieirrigata è di circa 40/45 ettari. Il siste-ma di comando dal 2006 è Toro Site Procon irrigatori comandati elettricamen-te sul percorso giallo e idraulicamentecon convertitori sul percorso rosso. Gliirrigatori utilizzati sono tutti Toro serie670 doppio rango per i fairway, serie630-730 per green e tee sul percorsorosso, serie 850 su fairway con doppioe triplo rango, serie 830 per green a co-mando singolo e 720G per i tees co-mandati a gruppi di 6/8 da elettroval-vola sul percorso giallo.L’approvvigionamento viene fatto tra-

mite 2 pozzi che alimentano il lago do-ve è ubicata la stazione di pompaggioche è formata da 4 pompe verticali Ca-prari da 50 cv l’una, più una di scortada 25 cv. Il tutto è comandato da inver-ter Danfoss. I pozzi riescono a sopperire al fabbiso-gno con i loro 1600 litri al minuto fun-zionando 24 ore al giorno nei periodi dimaggior consumo. Uno di questi duepozzi contribuisce ad alimentare an-che club house e piscina. Il consumomedio varia da 1700/1900 mc al giornoconsiderando un’irrigazione di 3 mm,per un consumo annuo di 180/200 milamc. Nel 2011 sono stati rifatti i fairway

MANUTENZIONE E PAESAGGISTICA

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PRODOTTI PER GESTIONE E CURA DEL VERDE

Prodotti Area di utilizzo Voto

Fertilizzanti granulari

Herbatech Tees/Fairway 9

Herbatech Green 8

Fertilizzanti liquidi

Herbatech 9

Greenlogy 8

Floratine 8

Fitofarmaci e diserbanti

Agrico 9

Agenti umettanti

Herbatech 9

Floratine 9

Sementi

Herbatech 9

Prolanda 9

Sabbia silicea

Cave Natale Top dressing 9

Piacenza Bunkers 7

Terricci

Herbatech Tees 9

Sanitaria ricostruzioni e risemine 8

Ripartizione percentuale della spesa destinata

ad opere di manutenzione(dati in % - base 300.000 euroescluso il costo del personale)

MANUTENZIONE E PAESAGGISTICA

delle prime 3 buche del percorso rossoperché oramai le tubazioni erano usu-rate (impianto datato 1985) e l’impian-to nuovo è ora un triplo rango coman-dato elettricamente con irrigatori Toro830 posizionati ad una distanza massi-ma tra loro di 18/20 mt. La fila centrale è comandata singolar-mente per poter effettuare il syringingin minor tempo risparmiando acqua. Aseconda dell’andamento climatico de-gli ultimi anni, il fabbisogno irriguo hasubìto sicuramente un incremento, an-dando così ad incidere molto anche suicosti di energia. È quindi sempre più necessario riusci-re ad ottimizzare l’utilizzo dell’acqua,ed in molti casi oramai si cerca di in-tervenire con irrigazioni manuali loca-lizzate e con l’utilizzo in special modosui green di agenti umettanti per favo-rirne la penetrazione nel terreno. Pro-prio nell’ottica di ottimizzare monito-rare e intervenire nel periodo estivo,due addetti, oltre al greenkeeper, sioccupano esclusivamente dell’irriga-zione cercando di limitare i danni diqueste estati sempre più calde e sicci-tose.

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IL PARCO MACCHINE

Marca N° Modello Tipo di macchina Utilizzo Voto Fornitore

John Deere 3 2500A/B Tripla elicoidale Taglio greens 9 Actis

Toro 3 3100 GM Tripla elicoidale Taglio Avant greens e tees 7,5 Actis

John Deere 1 2653 JD Tripla elicoidale Taglio Avant greens e tees 7,5 Actis

John Deere 3 3235A/C Quintupla elicoidale Taglio Fairways 8 Actis

John Deere 1 8700 Quintupla elicoidale Taglio Fairways 9 Actis

John Deere 1 8800 Quintupla rotativa Taglio pre rough/rough 9 Actis

John Deere 1 1600 Tripla rotativa Taglio rough 7 Actis

Ransomes 1 T51 Tripla rotativa Taglio rough 6 Fiaba

John Deere 2 1445 Singola rotativa Taglio rough 9 Actis

John Deere 2 ProGator Veicolo multiuso Trattamenti/Top dressing 9 Actis

Cushman 1 Cushman Veicolo multiuso Trasporto 7 Fiaba

John Deere 2 Gator Veicolo multiuso Trasporto 9 Actis

John Deere 1 4400 Trattore 9 Actis

John Deere 1 4600 Trattore con Pala e terna 9 Actis

Fiat 1 Fiat 60-66 Trattore 8 Consorzio

Toro 2 Sand Pro 5000 Macchina bunkers Livellatura bunkers 9 Actis

Toro 1 Sand Pro 14 Macchina bunkers Soffiatura 7 Actis

Ryan 1 Ryan Trasemina semovente Trasemine 8 Actis

Vredo 1 Vredo supercompact Trasemina trasportata Trasemine 9 Actis

John Deere 2 Cassone spandisabbia 9 Actis

Abbà 1 Botte trasportata da 600lt Trattamenti 9 Actis

John Deere 1 Ardcore 1000 Carotatrice trasportata Carotatura/chiodatura 9 Actis

Toro 1 Greensareator Carotatrice semovente Carotatura/chiodatura 8 Actis

Agrimetal 2 Soffiatore 9 Actis

Valentini 1 Spandisabbia trainato 8 Valentini

Stihl 3 Decespugliatori 9 Perri

FAI 1 FAI Panda 344 Bobcat/miniescavatore 8 META

Ransomes 1 350 Quintupla Arieggiatura 7 Fiaba

MANUTENZIONE E PAESAGGISTICA

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OPERE E SPESE DI MANUTENZIONEIl budget annuale dipende sicuramen-te dall’andamento della stagione per-ché molte sono le variabili che lo in-fluenzano. Carburanti ed energia elettrica sonovoci molto importanti e variano a se-conda dell’andamento climatico in ter-mini di consumi (irrigazione) e di au-menti di costi per l’acquisto (in un an-no 25% in più). Per quanto riguarda i costi, un’altravoce molto importante è quella relati-va alla manutenzione macchine, anchese il circolo negli ultimi anni ha prov-veduto a fare una politica di rinnova-mento del parco macchine. I costi sono sempre elevati per il nu-mero di macchinari da tenere in manu-tenzione e per il costo dei ricambi. Ilbudget per il 2012 si aggira attorno ai300 mila euro ed è esclusa solo la vocerelativa al personale. Per un campo a 36 buche non è unagrande cifra e con i tempi che corronosi deve fare di necessità virtù.

IL PARCO MACCHINEIl parco macchine è composto per il75% da macchine John Deere e per ilrestante da macchine Toro e/o altrecase. Pur essendo in generale le macchinedelle varie case di buon livello, la scel-ta di John Deere è dovuta molto al fat-to che il rivenditore Actis per il Golf(TO) è da sempre un punto di riferi-mento molto vicino a questo circolo siain termini di chilometri, fattore impor-tante per l’assistenza, sia per la dispo-nibilità che offre in ogni momento del-la stagione. A questo poi va aggiuntacomunque la buona affidabilità dellemacchine in questione ed una buonarete di distribuzione dei ricambi. Sia per quanto riguarda i macchinariche per quanto riguarda fertilizzanti,fitofarmaci, eccetera, i giudizi espressisi basano sull’esperienza del green-keeper e quindi non hanno valore as-soluto nei confronti degli altri prodottio delle altre aziende. ◗

IDENTIKIT GOLF CLUB MARGARA

UBICAZIONE E STRUTTURAIl Golf Club Margara si trova a Fubine (AL) ai piedi delle colline del Monferrato edè facilmente raggiungibile da Torino, Milano e Genova. La superficie sulla qualesi estendono le 36 buche è di circa 130 ettari. I percorsi sono completamente di-versi per conformità del terreno, costruzione, dimensioni e tipologia di erba. Ilpercorso rosso ha una lunghezza di 6048 mt Par 72, mentre il percorso giallo hauna lunghezza di 6176 mt Par 72. Oltre ai due percorsi la struttura è compostada una club house costruita all’interno della vecchia cascina di proprietà, un ri-storante, una piccola foresteria dotata di 5/6 mini appartamenti, da una piscinarecentemente ristrutturata e da un campo da tennis in sintetico.

REALIZZAZIONEIl Golf Club Margara nasce per volere del Dr. Glauco Lolli-Ghetti nel lontano 1972con le prime 3 buche costruite attorno alla cascina di sua proprietà. I lavori pro-seguono fino all’inaugurazione delle prime 18 buche nel 1974 per poi divenire 27nel 1996. L’opera di completamento avviene nel 2006 e fa di Margara uno dei po-chi circoli a 36 buche e tra i più importanti d’Italia. Il progetto e la realizzazionedelle seconde 18 buche sono stati seguiti da Filippo Lauro (nipote di Lolli-Ghetti),Giulio Griffi (direttore del Circolo dal 1982) e dall’architetto Fulvio Bani e sono sta-ti eseguiti dalla ditta Idealprati di Tremolada Paolo (CO). Il circolo ha ospitato per20 anni una tappa del Challenge Tour, l’Open disabili e molte delle più prestigiosecompetizioni dilettantistiche e professionistiche italiane.

INFORMAZIONI CLIMATICHEIl circolo è aperto da febbraio a metà dicembre condizioni climatiche permetten-do. In questa zona del Monferrato si ha una scarsa piovosità sui 500 mm annui esi alternano inverni rigidi, con temperature in gennaio che non superano i 2/3gradi di massima, ad estati molto calde umide e siccitose con temperature che ar-rivano anche a toccare i 38/40 gradi tra luglio e agosto. Primavera ed autunnosono le due stagioni migliori per venire a scoprire questa parte del Piemonte.

TAPPETO ERBOSOIl tappeto erboso del percorso rosso e del percorso giallo si differenziano per co-struzione e tipologia di erba. Il percorso rosso (old course) è costruito con terre-no naturale sia per quanto riguarda i suoi 10 ettari di fairway che per quanto ri-guarda green e tees. La superficie dei green è di poco superiore all’ettaro. Nelcorso degli anni ne sono stati rifatti 3 oltre al putting green utilizzando il texasmetod mentre per i green vecchi la costruzione è stata fatta con il terreno natu-rale senza drenaggio e/o apporti di sabbia se non quelli fatti con top dressing ne-gli anni. Hanno una superficie media di 400 mq e il tappeto erboso è composto dapoa annua e agrostis stolonifera. I fairway sono composti da un mix di lolium pe-renne agrostis stolonifera e poa annua, stessa composizione presente sui 4500mq di tee. Alcuni di questi sono stati interessati da ristrutturazione e sono statiriseminati o rinzollati con agrostis stolonifera L93. I rough sono costituiti da lo-lium perenne e festuca arundinacea. La poa annua la fa da padrona, ma negli an-ni specialmente sui green vecchi sono riusciti a gestirla in maniera ottimale. Ilpercorso giallo (new course) si differenzia per la costruzione dei green (circa12000 mq) per i quali si è utilizzato il Texas metod quindi in breve cassonetto,drenaggio con tubi e ghiaia, e mix 80/20 di sabbia e torba seminati con agrostisstolonifera L93. È la stessa varietà utilizzata anche sui 16 ettari di fairway e sui6000 mq di tee. I rough sono stati seminati in poa pratensis e lolium perenne perle parti irrigate e lolium perenne e festuca arundinacea nelle restanti parti.

MANUTENZIONE E PAESAGGISTICA

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di Mariano Merlano e Mauro Lenta

MALATTIE DEI TAPPETI ERBOSI - A CURA DI AITG

SINTOMATOLOGIA: non appena laneve si scioglie compaiono macchiecircolari (da 5 cm a oltre 1 mt) di colo-re giallo chiaro, paglia o marrone.Alla morte dell’erba l’eventuale mice-lio che si rendeva visibile (di colorebianco grigio) scompare, le foglie as-sumono colore bianco argentato e ap-paiono fragili e incrostate.Spesso muoiono solo le foglie e quindicon la ripresa primaverile si ha unnuovo ricaccio dei culmi.

CICLO: il patogeno sopravvive sottoforma di sclerozi durante l’estate. Nelcorso dell’autunno, quando gli sclerozirimangono esposti all’umido e al fred-do (temp. ottimali tra 10 e 18°C) sihanno le migliori condizioni per la ger-minazione.Il micelio che si origina dalla germina-zione degli sclerozi può infettare le fo-glie mentre queste sono ancora rico-perte dalla neve.Gli sclerozi successivamente prodottonelle foglie infette o nei tessuti dellacorona ricadono sul terreno in prima-vera quando si ha la disgregazione e ladecomposizione del materiale vegeta-le infettato.In questo modo la malattia, in presen-za di condizioni favorevoli, può ripre-sentarsi anno dopo anno.

EPIDEMIOLOGIA: i danni maggiori siverificano in presenza di spessa coltrenevosa e/o pesante pacciamatura sutappeto umido e non gelato.Il fungo si sviluppa bene in corrispon-denza di temperature appena superio-ri al punto di congelamento (1/2°C).Fertilizzazioni azotate autunnali ap-pena prima della dormienza invernale,

Info AITG - Associazione Italiana Tecnici di Golf: www.tecnicigolf.org

possono promuovere il patogeno au-mentando la succulenza dei tessuti fo-gliari. In questo caso danni minori si ot-tengono se si mantiene una adeguatafrequenza di taglio fino all’arresto vege-tativo o se si fa uso di fungicidi ad azio-ne preventiva.

PREVENZIONE E LOTTA:• Evitare forti applicazioni di fertiliz-

zanti azotati a partire da almeno 6settimane prima della dormienza in-vernale.

• Tagliare all’usuale altezza fino a chesi verifica una certa crescita vegeta-tiva.

• Evitare eccessivo accumulo di feltro.• Evitare il traffico sopra l’eventuale

coltre nevosa.• Ad inizio primavera rimuovere il ma-

teriale vegetativo distrutto all’inter-no delle chiazze, facilitandone l’e-sposizione ai raggi solari.

• In primavera promuovere la ripresavegetativa del tappeto infetto me-diante leggere fertilizzazioni.

• Fungicidi applicati in tardo invernopossono in certi casi favorire il recu-pero del tappeto infetto.

TYPHULA INCARNATA

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36 MANUTENZIONE E PAESAGGISTICA

Il recuperodel giardino di

Palazzo MadamaLe aree verdi checircondano l'edificiodi Torino sono state recuperate e oggi costituisconoun luogo di grandeinteressepaesaggistico e culturale enecessitano,ovviamente, di unamanutenzionecontinua. Abbiamo sentitol'agronomo Edoardo Santoro per capire come èavvenuto il recuperodel parco-giardino e come si effettua ilsuo mantenimento

I l giardino di Palazzo Madama èuna ricostruzione del parco me-dievale del castello di Torino: letre zone in cui è articolato - giar-

dino del principe, orto e boschetto - ri-prendono fedelmente la partizione cheaveva il giardino nel XV secolo (vedibox: “La storia del giardino”), a noi no-ta grazie a preziosi documenti d’archi-vio che descrivono il cantiere del ca-stello e la realizzazione del giardino(1402-1415). La sistemazione degli spa-

zi del fossato e la conseguente creazio-ne di un Giardino Medievale ha costi-tuito una delle grandi novità di PalazzoMadama per il 2011. Il progetto, realiz-zato grazie al significativo contributodella Fondazione CRT nell' ambito delpiù ampio progetto “Giardini e ParchiStorici”, è nato dall’intento di sfruttarele grandi potenzialità di uno spazio acui, dalla riapertura di Palazzo Mada-ma, non era stata ancora destinata unaspecifica connotazione. La Fondazione

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MANUTENZIONE E PAESAGGISTICA

CRT, il principale finanziatore privatodel grande progetto di restauro, recu-pero e valorizzazione dello storico edifi-cio, ha destinato complessivamentequasi 15 milioni di euro in interventistrutturali e attività museali.Il “Giardino del Castello” si presta og-gi a molteplici usi socio-didattici: rap-presenta per Palazzo Madama unagrande opportunità di sviluppo e diampliamento dell’offerta-museo, siaper i percorsi, sia per la possibilità diindirizzare le politiche educative versonuovi temi legati all’ecologia della cit-tà, all’importanza delle aree verdi nel-la vita delle comunità, alla loro storia eai problemi della loro tutela di oggi. Laricostruzione del giardino medievaleconsente l’approccio a specie vegetaliormai marginali, recuperando il sensoe il valore della bio-diversità, favoren-do e promuovendo progetti in collabo-razione con altre istituzioni cittadine.Inoltre la disponibilità di un nuovo

spazio organizzato all’aperto permettedi potenziare le offerte dei programmidi Palazzo Madama, rendendolo dispo-nibile, nella primavera e nell’estate,anche per manifestazioni e celebrazio-

ni a carattere pubblico e privato. In ul-timo, l’ampia area davanti alla Prefet-tura può ospitare nuove attività edu-cative legate ai temi dell’ambiente edella vita medievale.

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38 MANUTENZIONE E PAESAGGISTICA

- Come è avvenuto il recupero delparco? «Il recupero si inserisce in un più am-pio piano di valorizzazione di PalazzoMadama, museo civico d'arte anticache ha riaperto al pubblico nel 2006. Ilprogetto, una volta riaperto il museo,prevedeva di restaurare facciate, tettie fossato e per questo motivo nasce ilgiardino del Castello, proprio nel fos-sato dove tra il 1400 e il 1550 un giar-dino è esistito per davvero. Nel 2009-2010 si è lavorato al progetto che è sta-to approvato dalla sovrintendenza esposato dalla Fondazione CRT nel-l'ambito dei finanziamenti per il recu-pero dei giardini delle dimore storiche;

i lavori hanno avuto inizio nel 2010 el'inaugurazione è stata nel mese di lu-glio del 2011».

-Quali lavori sono stati eseguiti e conquali costi? «I lavori di sistemazione del fossato so-no iniziati con il restauro di tutte le mu-ra in mattoni e di alcune aree del palaz-zo affacciate sul futuro giardino, si è la-vorato in prevalenza sulla facciata me-dievale e sui successivi rimaneggia-menti di fine ottocento voluti dall'archi-tetto d'Andrade. Quindi si è passati averificare, revisionare e implementaretutti gli impianti presenti nel fossato: ilcuore del funzionamento del Palazzo è

proprio nel fossato ed è stato necessa-rio rivedere il posizionamento delle tu-bazioni, dei tombini, dell'illuminazio-ne e delle aree di servizio in genere. Inparticolare per il giardino è stata realiz-zata una cisterna di raccolta dell'acquapiovana (incanalata dai tetti del palaz-zo) che garantisce il rifornimento idricoper l'irrigazione di tutto il giardino. Èstata anche costruita una scala, primamancante, per garantire l'accesso algiardino dalla piazza. Infine, natural-mente, si è lavorato alla costruzionedel giardino: siamo partiti dal terrenocon l'aggiunta di terreno agrario, terric-ciati e concimi organici in modo da ri-pristinare un ambiente di coltivazione

Segue l'intervista a EDOARDO SANTORO, agronomo di Aree Verdi-Fondazione Torino Musei, che ci ha parlato del recupero del parco e della sua manutenzione:

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MANUTENZIONE E PAESAGGISTICA

adeguato. È stato poi predisposto l'im-pianto di irrigazione, fondamentale so-prattutto per le zone a prato e per ave-re una riserva d'acqua nei periodi sicci-tosi. Sono state costruiti sentieri, pan-che, fontane, recinzioni e arredi in ogniparte del giardino, principalmente inlegno di castagno così come si usava intempo ma anche pietra e mattoni. Infi-ne è avvenuta la messa a dimora dellepiante, oltre 4000 di cui 500 specie di-verse tra alberi, arbusti, rampicanti, er-bacee perenni, medicinali e aromati-che, ortaggi, alberi da frutto. Il finan-ziamento per il giardino è stato di circa1 milione di euro di cui il 70% impiega-ti per restauri, impianti e nuove costru-zioni e il 30% per la realizzazione delgiardino».

- Come è suddiviso il parco e che tipidi terreno/coltivazioni sono presenti?«Il giardino, proprio come raccontatonei documenti studiati, è stato suddi-viso in tre aree: il giardino del Principe

o iardinum domini, con gli arredi piùpregiati (la pergola, le panche in mat-toni, i vasi in maiolica e la fontana) e lepiante ornamentali tra cui gigli, iris,aquilegie, felci, gerani selvatici, cam-panule, primule e violette a formare

aiuole e prati "millefleurs"; il boschet-to o viridarium, che rappresenta lacampagna e le aree di coltivazione delcastello con gli alberi ad alto fusto(querce, aceri, noci); gli arbusti sponta-nei e utilli (salice, nocciolo, crespino,

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40 MANUTENZIONE E PAESAGGISTICA

biancospino, corniolo), i piccoli frutti(ribes, more, lamponi, fragole e uvaspina), rose selvatiche e erbe sponta-nee, ma anche arredi particolari comeil pollaio, il capanno del falconiere e laporcilaia dove sono state collocate sa-gome in legno degli animali. Infine,l'orto, o hortus, che raccoglie una sum-ma delle piante conosciute e utilizzatein epoca medievale. Non un orto di or-taggi bensì un piccolo orto botanicomedievale suddiviso in 18 aiuole tema-tiche dove sono rappresentate in par-ticolar modo le piante alimentari, aro-matiche, medicinali, tessili, tintorie,

simboliche, velenose e decorative».

- Chi ha sostenuto i costi del recupe-ro del parco?«I costi sono stati sostenuti, oltre cheda Fondazione Torino Musei gestoredel Museo e del giardino, dalla Fonda-zione di origine bancaria CRT che pro-muove e finanzia il patrimonio cultura-le e artistico del territorio».

- Quali progetti ulteriori sono previ-sti nei prossimi mesi? «Nei prossimi mesi si vuole lavoraresulla fruizione del giardino e dunque

invitare il pubblico a visitare il giardi-no, ritornarci e partecipare alle attivi-tà. Saranno quindi programmate dellespeciali giornate di apertura con prez-zi agevolati e un ricco calendario di at-tività pratiche di giardinaggio, erbori-steria e botanica in generale».

- Chi si occupa della manutenzione? «La manutenzione è affidata a una dit-ta esterna di giardinieri che, attraver-so personale qualificato e apposita-mente selezionato, garantisce la ma-nutenzione ordinaria e straordinaria.Inoltre è presente un gruppo di volon-tari (aderenti al progetto "Senior civi-co" del Comune di Torino) che dal2010 presta servizio presso il Giardinodel Borgo Medievale di Torino e chedal 2012 aiuta anche i giardinieri di Pa-lazzo Madama. Si occupano di molti la-vori e curano dettagli fondamentaliper aprire ogni giorno il giardino incondizioni ottimali e curano un piccolovivaio, situato nel giardino del BorgoMedievale di Torino, che consente diessere autosufficienti per le fornituredelle principali piante per il giardino egarantisce anche un ritorno economi-co con la vendita delle eccedenze».

- Quali lavori devono essere fatti pe-riodicamente? «Il giardino ospita molte specie diver-se e per questo è necessario dedicaremolto tempo a una gestione costante eattenta che rispetti le buone regole diun giardinaggio sano, sostenibile econsapevole. La cura del terreno, leconcimazioni organiche e la realizza-zione del compost sono la base per po-ter curare bene le piante che sono re-golarmente potate, cimate e tutorate. Itrattamenti sono eseguiti con prodottinaturali di origine vegetale (ortica,equiseto, assenzio). Naturalmenteogni giorno il giardino va pulito, vannorimossi ostacoli, rametti e sporcizie; sipresta attenzione all'acqua che vienedata solo quando è strettamente ne-cessaria; è anche importante racco-gliere i semi in modo da preservare laspecie per le coltivazioni future». ◗

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SCUOLA AGRARIADEL PARCO DI MONZA

I corsi “in corso” ProfessionaliOrto professionale: dal 18 al 21 marzoFrizionista: l'assistente a terra: 18-19 marzoAbilitazione alla conduzione di trattori agricoli gommati: 2 aprileMotosega: uso corretto e manutenzione: 3-4 aprileLavori in quota in siti naturali o artificiali: 8-11 aprileOperatore forestale (base): 15-19 aprileTree climbing (base): arrampicata e movimentazione in pianta: 10-14 giugnoArtista giardiniere: dal 25 gennaio al 22 giugno

HobbisticiComposizione e arte... con fiori e ortaggi: 13-20 aprileBonsai: tecnica e arte: 11-25 maggioProgettazione del giardino e del terrazzo: 11 maggio-1 giugno

42 FORMAZIONE

Al via i corsi 2013 della scuola che, anche quest'anno, proporrà un ricco calendario di appuntamenti per i professionisti del verde che si accostano a una particolare disciplina o vogliono mantenersi aggiornati sul settore

Segnaliamo di seguito alcune iniziative e appuntamenti salienti della Scuola Agraria del Parco di Monza per i prossimi mesi:

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43FORMAZIONE

Altri corsi in programma:

Per informazioni: Segreteria Corsi-Scuola Agraria del Parco di Monza – Tel. 039.23.02.979 (int. 200/201)[email protected] / [email protected] / www.monzaflora.it

• GIARDINIERE PROFESSIONISTA - Impiantista e manutento-re di parchi e giardini

Il percorso formativo è rivolto a chi desidera inserirsi da pro-fessionista nel settore del verde, anche se proveniente da altreesperienze lavorative e senza alcuna preparazione di partenza.Indicato anche per chi, già operante nel settore del giardinag-gio, del vivaismo o in agricoltura, ha conoscenze pratiche chesente l’esigenza di appoggiare su solide competenze teoriche.Le competenze acquisite nell’ambito del percorso formativosono certificate dalla Regione Lombardia, con il rilascio, aseguito di un esame, del relativo Attestato di Competenza rico-nosciuto su tutto il territorio nazionale. Il corso è a numerochiuso, sono aperti i colloqui per l’ammissione. Docenti:Professionisti del settore. Durata del corso: 800 ore. Date: dal 3 aprile al 12 settembre.

• RICONOSCIMENTO DEGLI ARBUSTI Il corso fornisce elementi utili al riconoscimento e identificazio-ne degli arbusti più comunemente usati nel verde ornamentale.Per ogni specie viene inoltre insegnato il corretto utilizzo, infunzione delle specifiche situazioni in cui l'arbusto deve essereinserito. Docenti: Laura Bassi. Durata del corso: 24 ore (3 gg.).Date: 15 aprile, 6 maggio, 3 giugno.

• FITOPATOLOGIA DELLE PIANTE ORNAMENTALI Riconoscimento, prevenzione e cura delle principali malattie Il corso ha come obiettivo di fornire le conoscenze relative alle

principali malattie delle piante ornamentali, per consentire l’in-terpretazione degli stati di sofferenza indotti da agenti pato-geni e affrontare in modo appropriato i problemi relativi allaloro diffusione e al loro controllo. Docenti: Martino Bisaccia eAmbrogio Cantù. Durata del corso: 24 ore (3 gg.). Date: dal 13 al 15 maggio (Monza) / dal 28 al 30 ottobre(Roma).

• IMPIANTI DI IRRIGAZIONE Progettazione, realizzazione e manutenzione Corso base dedicato ai giardinieri e finalizzato a fornire tutte leindicazioni necessarie per imparare a conoscere e gestire unimpianto di irrigazione ed effettuare piccole realizzazioni:nozioni di idraulica, analisi dei materiali, criteri progettuali,simulazioni concrete, risoluzione dei problemi pratici, gestioneordinaria e manutenzione. Docenti: Guido Bertini. Durata delcorso: 32 ore (4 gg.). Date: dal 9 al 12 luglio (Monza) / dal 24 al 27 settembre (Roma).

• TECNICHE DI COSTRUZIONE IN SALICE Corso teorico-pratico sulle tecniche di realizzazione di struttu-re con salice vivente e secco, per arredi o architetture, in giar-dini, parchi o interni. Le costruzioni in salice permettono, par-tendo dall'utilizzo di talee adeguate, la realizzazione di verearchitetture vegetali viventi o di opere a intreccio per interni edesterni. Docenti: Architetti esperti della materia. Durata del corso: 24 ore (3gg.). Date: dal 3 al 5 aprile.

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FORMAZIONE 44

FONDAZIONE MINOPRIO,50 ANNI

DI CULTURA DEL VERDEL

a Fondazione Minoprio, che com-pie quest'anno 50 anni di attività,è un ente senza scopo di lucro che

opera nel settore del florovivaismo egiardinaggio, a livello nazionale e inter-nazionale, svolgendo diverse attività diformazione e ricerca a sostegno delleaziende agricole operanti nei settoridella produzione, commercializzazionee realizzazione del verde. Del Consigliod’Amministrazione fanno parte rappre-sentanti della Regione Lombardia,della Fondazione Cariplo ed elettidall’Assemblea dei Soci (Province eCamere di Commercio di Milano, Como,Varese, Lecco, Università, Associazionidi Categoria e OrganizzazioniSindacali). Ha sede nella settecentescaVilla Raimondi, usufruendo del parco edella tenuta di Vertemate con Minopriodi proprietà della Regione Lombardia,concessi in comodato d’uso. In questicinquant’anni è cambiato il concettostesso di verde, la formazione è diven-tata sempre più qualificata e specializ-zata, fino ad arrivare all’alta specializ-zazione. Se, da una parte, si sono con-solidati i corsi di base, soprattutto laformazione professionale, dall’altrahanno acquistato una grande impor-tanza i corsi post diploma, i masterpost laurea e da quest’anno il nuovis-simo Istituto Tecnico di AltaFormazione. La ricerca sempre più si èconcretizzata in progetti pluriennali disperimentazione, in convegni e semi-nari oltre che in prove in campo e ladivulgazione è arrivata a raggiungereoltre 50.000 persone tra giovani stu-denti coinvolti in percorsi didattici eappassionati frequentatori di manife-stazioni floreali ed eventi dedicati alflorovivaismo.

Gli scopi della Fondazione Minoprio sono:

– La formazione e la specializzazione nel settore ortofrutticolo, vivaistico enel giardinaggio tramite l’organizzazione di corsi a tutti i livelli;

– La ricerca e la sperimentazione nel settore floro-orto-frutticolo, vivaisticoe naturalistico - vegetale a supporto dell’innovazione anche tramite proget-ti di razionalizzazione delle tecniche produttive, scambi delle conoscenze,mediante iniziative scientifiche e tecnico-agronomiche, anche attraverso lacollaborazione con Enti e Università.

– L’allestimento e il mantenimento di collezioni vegetali, anche di specie au-toctone e di particolare interesse regionale, a scopo di conservazione delgermoplasma, di studio e sperimentazione.

– L’attività di comunicazione e promozione nell’ambito del verde attraver-so attività editoriali, convegni e mostre.

LA MISSION DELLA FONDAZIONE

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FORMAZIONE

EVENTI NEL 2013:

FONDAZIONE MINOPRIOViale Raimondi, 54 - 22070 Vertemate con Minoprio (Co)

Tel. 031.900224Fax 031.900248 (uffici) / 031.901223 (scuola)

[email protected]@fondazioneminoprio.it

9 maggio Dimostrazione didattica Green service ItaliaFondazione Minoprio

15/16 maggio Concorso nazionale Istituti ProfessionaliFondazione Minoprio

6 giugnoFesta di fine anno degli allievi Fondazione MinoprioGiugnoConvegno “Colture idroponiche per le produzioni agricolespecializzate”Sala convegni Villa Raimondi - Fondazione Minoprio

12 luglio Open day Istituto Tecnico SuperioreFondazione Minoprio

21/23 settembre Manifestazione DemogardenParco giardino Sigurtà – Valeggio sul Mincio Verona

26 settembre Convegno “Nuovi tecnici nelle imprese del futuro? Gli Istituti Tecnici Superiori rispondono della nuovasperimentazione”Fondazione Minoprio

26 settembre Cerimonia di chiusura delle celebrazioni del 50° AnniversarioFondazione Minoprio

OttobreConvegno “L’Orto-Giardino: aspetti produttivi ed esteticinella nuova agricoltura periurbana”Sala convegni Villa Raimondi - Fondazione Minoprio

DicembreOpen day della Scuola di MinoprioFondazione Minoprio

DicembreConvegno “Piantare alberi in città: il comportamentodell’apparato radicale delle piante”Sala convegni Villa Raimondi - Fondazione Minoprio

L’Autorità mondiale dell’accesso aereo mobile

I centri di formazione autorizzati IPAF ogni anno formano più di 100.000 operatori sull’uso sicuro ed efficace di piattaforme di lavoro elevabili.

La Carta PAL IPAF è riconosciuta dalle industrie di tutto il mondo come prova che i vostri operatori sono stati formati ai massimi standard di sicurezza e soddisfano tutti i requisiti legali.

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Il programma di formazione IPAF per operatori è certificato dal TÜV come rispondente alla norma UNI-ISO 18878.

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SCHEDE-ALBERI

Il nome acero è di anticaderivazione latina, e precisamente

deriva dal vocabolo "acer", chesignifica aspro, duro. Appartienealla famiglia delle Aceracee. Il genere comprende più di 100specie. Gli aceri vengono impiegatinella decorazione del giardino perla formazione di gruppi o viali; sonocoltivati in vaso (in cassette di 70 cm di lato e 70 cm di profondità)solo le varietà dell'A. japonicumdallo sviluppo limitato e dal belfogliame particolarmente colorato.

■ AMBIENTEGli aceri preferiscono posizioni aperte, in sole o a mezz'ombra. Bisogna fareattenzione alla qualità del terreno: in genere gli aceri vanno piantati interreno permeabile, misto a 1/10 di sabbia di fiume, per favorire lo scolodell'acqua piovana. In fondo alle buche di impianto è necessario sistemareuno strato di ghiaia come drenaggio. L'acero rosso (A. rubrum) invecepreferisce il terreno paludoso. Gli aceri giapponesi prediligono la terra acida:bisogna perciò evitare assolutamente il terreno calcareo perchè in breve la pianta perderebbe in bellezza e in vigore, e il fogliame passerebbedall'intenso color rosso a un incerto color verde. Volendo coltivare aceri in vaso è necessario mescolare alla terra 1/4 di torba; questo componente serve a mantenere più fresche le radici della pianta.

ACER

■ MANTENIMENTODue sono i tipi di annaffiature: le piante sistemate in piena terra necessitanodi annaffiature soltanto nei primi anni di vita. In seguito, poiché le radiciriescono a raggiungere gli strati più profondi, dove permane costantementeun giusto grado di umidità, non hanno più bisogno di essere annaffiate. Per le piante coltivate in vaso bisogna fare molta attenzione al ritmo e alla dose delle annaffiature. L'ideale sarebbe mantenere il terriccio sempre fresco al tatto, ma non inzuppato.

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■ CURE E AVVERSITÀLa piantagione è prevista, comeper tutte le essenze arboree oarbustive, a fine autunno o primache giunga la primavera. Due sonoi tipi di concimazione: una o duevolte l'anno è bene somministrareun secchio d'acqua in cui sianostati sciolti 30 gr di concimeminerale completo. Gli acericoltivati in vaso hanno lanecessità di essere concimati inautunno e a fine inverno, confertilizzante organico in polvere (3 cucchiai per vaso) da spargeresulla terra umida dopo avernerimosso lo strato superficiale.

■ VARIETÀL'acero è conosciuto come “la piantache risolve ogni problema”: di tantespecie e varietà, può essereconsiderato l'albero che sistemaqualsiasi situazione. Se per esempioin giardino manca una macchiachiara e leggera ecco il momento di ricorrere a un acero americano(A. negundo) nelle sue varietà afoglie giallastre macchiate di verdeo dorate; se si desidera inveceravvivare un terrazzo o un giardino,niente di meglio dell'acerogiapponese che può raggiungerel'altezza di 2-3 m e che nelle suevarietà presenta fogliame in variesfumature: dal rosa corallo alporpora senza escluderedelicatissimi toni di verde.

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Per iniziativa di Sergio Galimberti, Direttore di Tecno Verde, è nata la prima edizione di TV Award 2013, il primo e unico premio italiano per la Qualità e la Sicurezza

dei prodotti e attrezzature professionali da giardino.

Una giuria di tecnici della Scuola Agraria del Parco di Monza, coordinati da Maurizio Ferrandina e di giornalisti delle riviste edite da C.E.I. srl, selezionerà, tra quelli iscritti all’iniziativa,

il prodotto dell’anno 2013 nelle seguenti categorie:· Raserba autotrainanti a scoppio

· Rasaerba autotrainanti a batterie al litio ricaricabili· Trattorini rasaerba a scoppio

· Trattorini rasaerba con batterie al litio ricaricabili· Trattorini rasaerba a raggio zero

· Motoseghe a scoppio· Motoseghe con batterie al litio ricaricabili

· Decespugliatori· Tagliasiepi· Aspiratori

· Motocarriole· Atomizzatori

I principali parametri di valutazione sono: 1) rapporto "qualità/prezzo"; 2) affidabilità e efficienza; 3) innovazione

Presso la Scuola Agraria di Monza, Sergio Galimberti proclamerà i 12 prodotti vincitori. La consegna delle 12 TARGHE E DELLO SPECIALE ADESIVO Q&S (QUALITÀ E SICUREZZA)da apporre sui prodotti vincitori di ogni categoria avverrà nell’ambito della Fiera FerExpoche si svolgerà il 18 e 19 Settembre 2013 a Bergamo.

La rivista TecnoVerde e il Garden Portale daranno grande rilievo al TV Award 2013 durante tutte le fasi dell’iniziativa fino al conferimento del riconoscimento del miglior prodotto dell’anno, in base a una serie di parametri definiti dai tecnici della Scuola Agraria in collaborazione con i tecnici dell’Azienda partecipante.

L’iscrizione all’evento è di € 500,00 per prodotto, a titolo di rimborso spese per la gestione delle prove, con una scala sconti per chi desiderasse iscrivere più di un prodotto nella stessa categoria o più prodotti in diverse categorie.

Vi aspettiamo numerosi per questa iniziativa unica nel settore dei prodotti professionali per la cura e manutenzione del verde pubblico e privato. Per ulteriori dettagli e iscrizioni potrete rivolgervi a:

STEFANIA PATELLA, HOGA ITALIA S.r.lP.zza S.Camillo De Lellis,1 – 20124 Milano – Tel: 02 66988424 – [email protected]

TV AWARD 2013

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SCHEDE-ERBACEE

ACONITUM NAPELLUS

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L’Aconito Napello è una piantaerbacea della famiglia delle

Ranunculacee. Il suo utilizzo variada pianta da bordure, ad aiuole, ma anche come fiore reciso. È unapianta perenne, dalle radicituberizzate e dal fusto eretto, nonmolto ramificato, che può variare in altezza dai 50 cm sino ai 2 m. Le foglie basali si presentano inmaniera alterna, glabre e di coloreverde scuro nella parte superiore,biancastre in quella inferiore. Le foglie cauline, invece, sono di più piccole dimensioni e cresconospesso accanto all’infiorescenza.Essa si trova all’apice del fusto,zona in cui si producono i fiori,zigomorfi, di colore blu oppureviola.

■ TEMPERATURAPoiché l’Aconito è unaspecie perenne, resistebene sia alletemperature molto altedella stagione estivache a quelle più freddedell’inverno. È importante, qualora lo si coltivi a scopoornamentale,

sistemarlo in modo che riceval’irradiazione diretta dei raggi del sole per molte ore, nel corso del giorno.

■ MANTENIMENTOL’Aconito richiede sempre un terrenoumido, pertanto è necessarioprocedere a brevi ma frequentiirrigazioni facendo attenzione adevitare eventuali eccessi o ristagni diacqua che possono costituire undanno per l’apparato radicale. Perquanto riguarda la concimazione,essa può essere eseguita per favorirela crescita della pianta e la comparsadei fiori. È opportuno utilizzare unconcime ternario, che abbia quindi leprincipali sostanze che rendono ilmiglior sostentamento alle piante. È consigliabile compiere taleoperazione almeno una volta ognitrenta giorni, nel corso della stagionevegetativa. La pianta non ha bisognodi potature molto frequenti masolamente nel periodo successivo allafioritura è utile tagliare i fusti che sidiramano rasoterra per agevolare lacrescita di quelli nuovi.

■ AVVERSITÀMolto spesso l’Aconito riesce aproteggersi dall’attacco violento di parassiti e malattie varie. Ciò nonavviene, purtroppo, quando sonopresenti per diversi giorni eccessi di acqua nel terreno e/o umidità inabbondanza. Questi ultimi, infatti,potrebbero provocare malattiefungine molto difficili da sconfiggere.Può subire, raramente, attacchi dibotrite e danni ingenti da parted’insetti fitofagi. È consigliabileutilizzare insetticidi appositiattualmente in commercio oppure, in caso di attacchi in fase piuttostoavanzata, è possibile eliminare le parti infette per diminuire lapossibilità di un eventuale contagio.

■ AMBIENTEQuesta pianta, molto tossica, èparticolarmentepresente tra le zonemontuose alpine,nonché tra i montidell’Europa centralesino alle zone degli Uralie del Caucaso. L’Aconitonecessita di un terrenoargilloso o siliceo,particolarmente umidocon un ph neutro e riccodi humus. Spesso,infatti, ritroviamoquest’arbustoparticolarmente diffusonei dintorni dei pascoli osulle rive dei torrenti.

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49ASSOCIAZIONI

La pubblicazione “PLE nei cantieri” è stata ufficialmentepresentata ad Ancona lo scorso mese di ottobre ed è ilrisultato dell’intensa attività di un gruppo di lavoro isti-tuito dall’ INAIL - Direzione regionale delle Marche - cui

ha preso parte anche IPAF, tramite il delegato Mauro Potrich,Presidente del Comitato Tecnico di Formazione IPAF Italia cheha offerto, durante gli incontri, il proprio contributo tecnico. Laguida risponde pienamente ai requisiti dell’Articolo 73 del TestoUnico 81/2008 e prende in esame l’uso delle piattaforme di la-voro mobili in quota nei cantieri temporanei o mobili, offrendoutili spunti di riflessione per chiunque si trovi a dover affrontarelavori in quota su una PLE. Si presta quindi ad una lettura at-tenta anche nel settore della manutenzione del verde.

UNO STRUMENTO UTILEIl gruppo di lavoro ha individuato specifiche tematiche da svi-luppare riguardanti l’uso in sicurezza delle PLE, con l’obietti-vo di fornire alle aziende utilizzatrici ed ai loro tecnici nonchéai coordinatori per la sicurezza ed a tutti gli attori della sicu-rezza, un utile strumento di supporto per la gestione di que-ste tipologie di attrezzature di lavoro sempre più diffuse neicantieri, ma anche per effettuare interventi di potatura e ma-nutenzione in quota.

NORMATIVE E NOLEGGIOIl primo capitolo ha una impostazione marcatamente normati-va: è infatti dedicato all’inquadramento legislativo in materiadi conformità delle macchine, controlli e manutenzioni, veri-fiche di legge, di informazione, formazione e addestramento.Nel secondo si apre la questione del noleggio di PLE - una mo-dalità di acquisizione della macchina molto diffusa nel setto-re della manutenzione del verde - con una serie di problema-tiche connesse: i concetti e la relativa distinzione tra “nolo acaldo” e “nolo a freddo”, la distinzione tra il contratto d’ap-palto, subappalto e di nolo, i rapporti tra chi offre e chi pren-de la macchina a noleggio in entrambe le modalità di fornitu-ra, la tutela dell’operatore che la utilizza.

Tecno Verde, la rivista di informazione per la sezione verde, in esclusiva per lPAF Italia

La pubblicazione è molto utile per conoscere il corretto utilizzo delle piattaforme aeree e svela tutti i segreti del settore

Una GUIDAper le piattaforme

RISCHI ED EMERGENZENella sezione successiva, più squisitamente tecnica, vengono in-vece presi in esame i fattori di rischio e gli elementi da conside-rare quando si utilizza una PLE: la portata e l’inclinazione del ter-reno, la portata della piattaforma, l’area di lavoro, la valutazionedelle interferenze con altre attrezzature di lavoro, dei possibiliostacoli in quota, delle linee aeree elettriche in tensione. E an-cora la velocità del vento. Molto interessante, per l’utilizzatore,è infine anche il capitolo dedicato alla gestione delle emergenzedurante l’uso delle PLE, dove si riportano tra l’altro una serie diesempi di procedura per il recupero della macchina, anche conl’uso di DPI di discesa. ◗

Per informazioni:http://www.ipaf.org/it/pubblicazioni/guide-tecniche/

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50 SCHEDE

Stop alle zanzarecon la Catambra

La pianta, con tantodi brevetto europeo,ha trovato la suapopolarità comearma naturalecontro le zanzaregrazie all'intuizionedel vivaistaGiovanni Ambrogioche ne ha capito le peculiarità e ha iniziato acommercializzareun prodotto cheoggi riscuotesuccesso anchecontro la variantetigre

I l nome “Catambra” è sempre piùassociato alla lotta alle zanzare: èuna pianta in grado di allontana-re questi insetti in modo natura-

le, garantendo un'efficace protezionein casa, sui balconi o terrazzi e neglispazi verdi di grandi dimensioni. È unapianta della famiglia delle bignognia-cee originaria dell'America Boreale chegrazie al catalpolo, una sostanza natu-rale che contiene in elevata quantità,esercita una potente azione repellentecontro le zanzare. La Catambra è effi-cace anche contro la temibile variantetigre, giunta anche in Italia, come certi-fica Tito Schiva, direttore del CentroSperimentale per la Floricoltura di San-remo che ha collaborato con AmbrogioVivai nello sviluppo del progetto. Annifa durante una gita lungo il Po, a Gio-vanni Ambrogio venne l'idea di unapianta in grado di respingere le zanza-re. Una piccola zona prospiciente il fiu-

me, nel Cremonese, non era infatti in-festata dal fastidioso insetto. Ambro-gio studiò la vegetazione del posto edelaborò il progetto di una pianta anti-zanzara, concretizzato in un albero dagiardino e in una versione da apparta-mento, oggi coperte da brevetto euro-peo. Chi ha sperimentato la pianta se-lezionata da Ambrogio giura che è in-fallibile. Basta zampironi, strisce Vape,fornelli, spray e ogni genere di insetti-cida, più o meno tossico. Da oggi lezanzare verranno tenute a distanza inmodo naturale con piante che abbelli-scono giardini, balconi e terrazze. «Pro-vare per credere», assicura il vivaista.

LA SENSIBILITÀ PER L'AMBIENTEIl progresso delle nuove biotecnologiefa già individuare anche nelle piante or-namentali scopi utilitaristici che vannoal di la dell'estetica e della funzione di

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51SCHEDE

abbellimento. In questo senso il pano-rama degli obiettivi che ci propone il fu-turo non ha limiti. Tuttavia la naturalebiodiveristà esistente ha ancora risorseoriginali da raccogliere senza scomoda-re laboratori di ricerca genetico-moleco-lare. Queste informazioni non hannomai trovato consenso, a causa dell'effi-cacia dei trattamenti chimici disponibilie probabilmente anche per la difficoltàdi organizzare processi di riproduzionemassale capaci di industrializzare il set-tore delle piante. Oggi invece, in un mo-mento nel quale la sensibilità alla salva-guardia dell'ambiente e della propriasalute è fenomeno largamente percepi-to, le piante a difesa della qualità dellavita stanno riscuotendo interesse e suc-cesso. La Ambrogio Vivai di Brescia,sensibile a questo trend, effettuando ri-cerche per individuare e valorizzarefunzionalmente piante ornamentali conqueste funzioni accessorie, ha ottenutoquesto risultato largamente applicabilelà dove i parassiti costituiscono una ve-ra piaga.

UN RIMEDIO BREVETTATONel vivaio di Giovanni Ambrogio è cre-sciuta la potenza della Catambra, bre-vetto europeo EU 27931. La pianta è ca-ratterizzata dall'elevata concentrazionedi catalpolo, il cui contenuto è quattrovolte superiore alla media (dato confer-mato da analisi HPLC). È in grado di re-spingere con efficacia le zanzare, com-presa la variante tigre, ed è quindi unmezzo assolutamente necessario per

evitare fastidiose e talora pericolose in-cursioni in modo totalmente naturale.Identificata attraverso analisi del DNAFinger Printing (Impronta Digitale Ge-netica), vegeta bene in tutti i terreni e atutte le esposizioni. Maggiore sarà ladensità del fogliame di queste piante,più potente sarà l'effetto repellente sul-le zanzare. «La Catambra - spiega il vi-vaista Giovanni Ambrogio - ha un'azio-ne repellente scientificamente provatacontro le zanzare. L'attenzione, però, èrivolta al tema della prevenzione. Ab-biamo molte richieste da enti pubblici eprivati per bonificare aree più o menovaste di alcuni parchi. Numerosi sono icontatti con molti comuni. È una soddi-sfazione constatare che l'attività di ri-cerca condotta per anni contribuisceoggi a combattere un disagio spessosottovalutato». Le piante e i prodotti diAmbrogio Italia sono disponibili pressoi punti vendita autorizzati e nelle mi-gliori farmacie. ◗

Ambrogio Vivai Srl - Via Ermengarda - 25024 Leno (Bs)Tel.: 030/906285 - Fax: 030/9048987 - [email protected] – www.ambrogioitalia.com

• La Catambra può essere coltivatain terra o in vaso.

• Può essere posizionata sia all'om-bra, sia al sole.

• Il catalpolo emanato è molto vola-tile; per maggiore efficacia è op-portuno circoscrivere l'area conpiù di una pianta, posizionate a unadistanza compresa tra 1 e 3 metriin base alle dimensioni delle piantee all'ampiezza dell'area da proteg-gere.

• L'efficacia dell'azione repellente èproporzionale all'ampiezza dellachioma della pianta, dunque si con-siglia di non potarla spesso.

• Non cresce in altezza, ma si limitaa ingrossare la chioma e il fusto; siconsiglia di acquistare piante giàdell'altezza desiderata.

• Per chi desidera piante da ombra siconsiglia l'alto fusto (circa 3 metri).

CONSIGLI UTILI

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52 FOCUS ON

NasceVarese Gardening

L'ex AgricolaVaresina si proponeoggi non come unsemplice puntovendita all'ingrossoma come un vero eproprio show-roomche presenta aiclienti-rivenditori iprodotti più nuovida acquistare:terricci, sementi,articoli per ilgiardinaggio e la decorazione sono i principali oggetti in esposizione presso la nuova realtà di Lozza, in provincia di Varese, che vuole diventare il fornitore di riferimento per il terriorio

Ècominciata il 4 febbraio scorsola nuova vita di Agricola Vare-sina, storico distributore al-l'ingrosso del varesotto, che

ha deciso di cambiare nome e di am-pliare la sua attività diventando VareseGardening: il punto vendita dedicato aiprofessionisti del settore giardinaggioe agricoltura ha da oggi un nuovo looke, tra le altre novità, amplia il suo rag-gio di azione proponendo e distribuen-do anche oggetti per la decorazione(vasi, nastri, cesti, candele e così via),

oltre ai classici terricci, sementi, attrez-zi e articoli per giardinaggio e manu-tenzione del verde.

Tutte le novità dell'operazione ce le haraccontate direttamente il titolare Al-berto Brusa (foto a lato) nel corso del-l'inaugurazione ufficiale. Gli abbiamorivolto una serie di domande:

Come è nata l'idea di Varese Garde-ning?«Varese Gardening nasce dalla miavolontà di sviluppare l'attività di in-grosso di Agricola Varesina, l'aziendacreata da mio padre oltre trent'annifa. In questi anni ci siamo affermati inLombardia e Piemonte fornendo aiclienti un ottimo servizio in termini didisponibilità della merce e velocità diconsegna. La mia idea di Varese Gar-dening è nata dalla volontà di creare

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avvalendoci della collaborazionedi un maestro di arte floreale difama internazionale che abbine-rà il mondo del giardinaggio equello della decorazione con in-cantevole semplicità».

Che aspettative ha da questo nuovoprogetto?«Varese Gardening vuole diventare ilfornitore di riferimento sul territorioper le grandi e piccole realtà». ◗

una nuova realtà, giovane e dinamica,che si è concretizzata grazie all'acqui-sto di 5.000 metri quadrati a nord del-la tangenziale di Varese dove in futurosorgerà lo svincolo della Pedemonta-na. Il capannone che si sviluppa sull'a-rea è di circa 2.000 metri quadrati e al-l'interno abbiamo creato un'areaespositiva di 300 metri quadrati di for-te impatto».

Che importanza riveste Varese Gar-dening per il territorio?«Al momento ci proponiamo comeunica realtà dedicata ai professionistiche tratta sia prodotti per il giar-dinaggio, con un assortimentoampio e adatto a soddisfare le ri-chieste più difficili grazie all'e-sperienza di più di trent'anni, siaprodotti per la decorazione, conl'obiettivo di proporre soluzioniinnovative per i rivenditori concorner espositivi dedicati. Inol-tre, organizzaremo corsi a temaper approfondire tematiche tec-niche, creative e di marketing.Varese Gardening non sarà più,quindi, solo un grossista, maun'azienda sempre in movimento co-me oggi il mercato richiede, grazie auno staff giovane e qualificato».

Quali sono le linee di prodotto che Va-rese Gardening propone sul mercato?

«Tra i nostri prodotti, linee in esclusi-va di sementi, concimi, attrezzature,terricci, vasi in plastica e in cotto,strutture in legno capaci di soddisfarei rivenditori di piccole e grandi dimen-sioni. Grazie al supporto di fornitori diriferimento, come Franchi Sementi,Kollant, Italpollina, Stocker, Semia,Teraplast, Degrea, Alce. Per quanto ri-guarda il nuovo settore della decora-zione, abbiamo selezionato un'ampiagamma di nastri, cestini, cache pot inceramica, fiori finti, materiale di con-sumo per i fioristi, carte da confezio-namento, cercando anche nuovi mate-

riali e soluzioni originali per i puntivendita, come per esempio un kit perla bomboniera fai da te da allestire neigarden center. Proporremo nell'areaespositiva dei corner a tema che stuz-zichino la creatività dei nostri clienti

53FOCUS ON

Varese Gardening: Via Alessandro Volta, 12 - 21040 Lozza (Va)Tel.: 0332/812067 - Fax: 0332/812778 - [email protected] - www.varesegardening.it

In occasione del’inaugurazione del 4febbraio, tutte le linee di prodotto so-no state allestite all’interno dell’areaespositiva con corner a tema e am-bientazioni originali sia per internoche per esterni. È stato allestito an-che un ‘Percorso sensoriale’, dove iclienti, oltre a valutare la funzionalitàdei prodotti, hanno potuto testaregiocosamente le soluzioni proposte,attraverso le emozioni suscitate inloro dai materiali. Grazie anche allacollaborazione con Emilio Preziosi -noto vetrinista che opera nel settoredelle attività all’ingrosso nel Decor -sono state allestite così originali rea-lizzazioni artistiche in grado di coin-volgere i rivenditori attraverso i cin-que sensi - gusto, tatto, olfatto, uditoe vista - e suscitare in loro nuoveemozioni tra le creazioni realizzatecon i materiali Varese Gardening.

UN EVENTO“GLAMOUR”

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54 FOCUS ON

L’importanza delladerattizzazione

Terreni agricoli,aree verdi, parchi egiardini sono spesso“vittime” dellapresenza dei topi,che possono causaregravi danni allecolture eall'ambiente ingenerale. Oggimolte aziende si occupanospecificamente di derattizzazione e dinsinfestazionein generale, per aiutare ilmanutentore nella sua operaquitidiana di curadel verde

La presenza di topi e ratti inaree verdi e terreni agricoliprovoca danni e malattie chebisogna subito cercare di argi-

nare e, se possibile, prevenire. La de-rattizzazione è una pratica spesso ne-cessaria per ripristinare la “salute” dizone adibite a coltivazioni, a parchi,giardini e impianti sportivi. Per farequesto nel migliore dei modi occorronodei professionisti, aziende che da annioperano in questo settore e vantano unknow-how prezioso.

LE REGOLE DA SEGUIREChi si occupa di derattizzazione e dis-infestazione sa che ci sono alcune nor-me da seguire: va fatto innanzitutto un

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55FOCUS ON❮ ❮ ❮

attento esame del sito infestato primadell’inizio degli interventi. Questa è lachiave essenziale per il successo del-l’operazione, deve essere eseguita pri-ma di utilizzare un qualsivoglia derat-tizzante. Quando si prevede l’utilizzodi esche a base di brodifacoum o di flo-coumafen devono essere prese parti-

Per tenere lontano topi e ratti e per prevenirne il ritorno ci sono molti ritrovatiche eliminano il problema ed evitano danni agli ambienti e agli animali domesti-ci: colle, esche, paste e pellet sono create ad hoc per sconfiggere e tenere lon-tani i roditori dagli spazi verdi. Tra le aziende maggiori produttrici di articoli diquesto tipo, Bayer, Copyr, Guaber, Kollant, Mayer Braun e Zapi, che immetto-no sul mercato sempre prodotti nuovi per la derattizzazione. I prodotti per la derattizzazione in commercio sono realizzati con diverse for-mulazioni e composizioni e si distinguono in:•Esche: tra le più classiche vi sono i bocconcini e i blocchetti secchi, contenen-

ti sostanze adescanti che invogliano i topi a mangiarle. I loro Dispenser sono ingenere in plastica, resistenti agli urti e agli agenti atmosferici. A seconda delmodello contengono esche di vario tipo (blocchi, bustine, polvere, pasta) e of-frono la garanzia con non entrare in contatto con la sostanza che custodisco-no.

•Pellet: molto utilizzato per la sua compattezza che evita il rischio di disper-sione. Per utilizzarlo è comunque consigliabile l'utilizzo di un erogatore.

•Pasta: consigliata soprattutto per disinfestare ambienti interni: nella maggiorparte dei casi è confezionata in bustine di piccole dimensioni con repellenti chetengono lontani gli animali domestici.

•Colla: è il più classico tra i prodotti rodenticidi e si spalma su supporti come le-gno, tavolette e cartone, è incolore e inodore. In commercio si trovano anchepratiche tavolette con una parte adesiva.

I PRODOTTI TOPICIDI

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56 FOCUS ON

Disinfestazioni Ecologiche propone interventi di derattizzazione privi di so-stanze nocive, raggiungendo in tal modo l'obiettivo di liberare dagli animali mo-lesti senza dover incorrere nel rischio di danni alla salute o all'ambiente. Il rivo-luzionario sistema di Derattizzazione Ecologica proposto dall'azienda, Ekomille,permette di effettuare una efficace derattizzazione senza l'ausilio di sostanzechimiche, preservando in tal modo dalla dispersione di sostanze nocive dovuteall'utilizzo di esche tossiche (in bustina o in pasta) e dalla sgradevole e nocivapresenza dei cadaveri di topi e ratti nell'ambiente. La derattizzazione effettuata attraverso il metodo Ekomille consente una cattu-ra multipla continua, efficiente, semplice e sicura, adatta ad ogni tipo di area, ein particolar modo, è garanzia di pulizia e tutela ambientale. L'impianto utilizza-to per derattizzare l'ambiente dai roditori è composto semplicemente da un'ap-parecchiatura in Plastica dura (AKT) asettica e solida fissata al suolo, racchiusain una seconda struttura in ferro e legno (Ekopark), in cui viene inserito un cer-to quantitativo di prodotto adescante(Ekofood), composto da semi di girasolenon trattati chimicamente. Ekomille è, dunque un sistema tenuto in gestione completamente dall'organicodell'azienda e non richiede pertanto alcun tipo di manutenzione da parte del ma-nutentore. Ekomille è inoltre garanzia di sicurezza anche per gli animali dome-stici: la sua struttura, infatti, è dotata di chiusura di sicurezza e totalmente iso-lata dall'Ekopark.

UN'AZIENDA ECOLOGICAcolari attenzioni (data la tossicità deidue anticoagulanti nei confronti di ani-mali non bersaglio: ad es. i cani) circa iluoghi ove topi e ratti vivono e si ali-mentano. È opportuno disegnare unasemplice mappa o una lista delle areeparticolarmente soggette al problema:questi documenti devono poi esserearchiviati e conservati nel tempo. Pri-ma di procedere alla derattizzazionedeve essere posta particolare cura, al-l’esterno degli ambienti, alla rimozionedei rifiuti (di vario genere) o della ve-getazione e di altro materiale che for-nisce riparo e protezione a topi e rattiche si avvicinano agli edifici infestati.Prima dell’intervento, all’interno degliedifici, è opportuno non pulire o met-tere in ordine gli ambienti, ciò disturbala popolazione dei roditori e può ridur-re l’accettabilità delle esche. Il più ve-locemente possibile, prima dell’inter-vento, è necessario rimuovere o rende-re inaccessibile ogni possibile fonte dialimento. ◗

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57FOCUS ON

VEDIAMO QUALI SONO ALCUNE DELLE PRINCIPALI AZIENDE DEL NOSTRO PAESE CHE SI OCCUPANO DI DERATTIZZAZIONE E OFFRONO UN SERVIZIO PERSONALIZZATO:

DISINFESTAZIONI ECOLOGICHE (vedi box “Un'azienda ecologica”)Tel. 346/9734257 Tel. 346/[email protected] www.disinfestazioniecologiche.com

DR s.n.c.Tel. 02/[email protected] www.drsnc.it

IpestTel. 0363/760001 [email protected] www.ipest.it

VERDEIDEA AGRI S.r.l.Tel. 06/[email protected] www.verdeideagroup.it

BONAVITA srlTel: 0543/488533 www.bonavitaservizisrl.com

RIPA sas Tel: 049/630745www.ripadisinfestazioni.it

RATT SERVICETel: 0382 /489122 www.rattservice.it

SATOLLINI SPATel: 0381/691284www.satollini.it

S.A.O.SERVIZI AMBIENTALI OLTREPOTel: 0383 42428, 338 4247300 www.saospurghi.it

S.I.A. Tel: 0385/284146www.siadisinfestazioni.it

CONSORZIO ACTIVATel: 334/1074974 www.consorzioactiva.com

GIRASOLE GROUP MULTISERVIZI di MARONI STEFANO & C. sasTel: 0383/805796 - Fax: 0383/809101

ESSE ESSE GIARDINITel: 0382/720167www.esseessegiardini.com

KAULON SERVICE SASTel: 333/9202897www.kaulonservice.com

CONSORZIO EX.OL. SOCIETÀ COOPERATIVA Tel: 0381 335601www.ex-ol.com

AGRICOLA SERVICESANIFICAZIONI AMBIENTALITel: 0383/270268

LA PULITECNICATel: 0385/40497www.lapulitecnica.eu

NEW CLEAN di CIANCIO LORENZA & C. snc Tel: 347/2662598

RATOXTel: 0382/573255

PROEKOTel: 0382/965273www.proeko.it

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Hitachi Outdoor PowerEquipment presenta la sua innovativa gamma allitio da 36V “alimentata” dalBack Pack Power Supply, unpratico zaino batteria da 21 Ahche assicura piena liberta di movimento e fino a 10 ore di lavoro continuativo.Innovazione e potenza al servizio di professionisti e manutentori del verde

PROVA IN CAMPO

ENERGIA VERDE,TUTTO IL GIORNO

La distribuzione dellanuova gamma al litio

è affidata ai solirivenditori specializzati.

Il pratico pannellodi controllo, simile ad unradiocomando,permette diverificare sempre lo stato di caricaresidua

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59❮ ❮ ❮

H itachi Outdoor PowerEquipment arricchisce ulte-riormente la propria LineaGarden presentando al

mercato italiano un’innovativa gammaal litio pensata per un target professio-nale o per i cosiddetti hobbisti evoluti,cioè utenti privati impegnati nella curadi giardini molto ampi e vasti appezza-menti di terreno. Il colosso giappone-se, forte di oltre 50 anni di esperienzanella produzione di elettroutensili abatteria, può contare su un know-howconsolidato, ora anche al servizio deiprodotti per il giardinaggio.

LA GAMMA La gamma Hitachi, alimentata conbatteria da 36V, è composta da quat-tro elettroutensili: l’elettrosegaCS36DL; il tagliasiepi CH36DL; il de-cespugliatore CG36DL e il soffiatoreRB36DL. Diciamolo subito, l’elementopiù innovativo, ma non è certo l’unico,che distingue la linea Hitachi OutdoorPower Equipment dalle numerose al-tre gamme già presenti sul mercato èla batteria. Il BL36200 36V Back PackPower Supply è un vero e proprio ge-neratore di energia, compatibile contutti gli utensili cordless da 36V Hita-chi, e capace di erogare 750 Wh (21Ah): questa batteria “sfrutta” unanuova tecnologia in grado di rivolu-zionare e porre dei nuovi standardper le prestazioni con batteria al litio.

ENERGIA CONTINUA BL36200 36V Back Pack Power Supplysi presenta come un pratico zaino dalpeso di 6,3 chilogrammi, è facile e co-modo da indossare ed è in grado di as-sicurare prestazioni di utilizzo fino a10 volte superiori rispetto alle “nor-mali” batterie in commercio, garan-tendo così fino a 10 ore consecutive dilavoro. Ecco quindi risolto uno deigrossi “problemi” e ostacoli per la dif-fusione degli utensili professionali ali-mentati con batterie al litio: la durata.Il Back Pack Power Supply garantiscealla massima potenza più di una gior-nata di lavoro senza interruzioni ed ol-

PROVA IN CAMPO

Lo zaino ha la capacità energeticaequivalente a 10 batterie da 36V 2.0 Ah.

Tipo batteria a ioni di litioTensione 36 VCapacità 21 AHTerminale di uscita USB (A type)Peso batterie 6,3 kgPeso adattatore 0,5 kgPeso zaino 1 kg

ZAINO CON PACCO BATTERIA BL36200

Capacità di taglio Ø 310 mmVelocità di rotazione 5.800 – 7.000 /minLunghezza totale 1.880 mmCon asta telescopica 1.320 mmPeso (senza batteria) 5 kg

DECESPUGLIATORECG36DL

Volume aria 680 m3/oraModalità turbo 800 m3/oraVelocità uscita aria 45 m/sModalità turbo 56 m/sLunghezza totale 948 mmPeso (senza batteria) 3 kg

SOFFIATORE RB36DL

Per caricare il cellulare, il computer e altridispositivi elettronici lo zaino BL36200 èdotato anche di una porta USB in uscita.

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60 PROVA IN CAMPO

Lunghezza lama 620 mmLunghezza effettiva 560 mmVelocità 1.000 – 1.500 /minPasso dente 35 mmLunghezza totale 1.104 mmPeso (senza batteria) 3,2 kg

TOSASIEPI CH36DL

tre 800 cicli completi di carica e scari-ca. Lo zaino ha le spalline imbottite eregolabili, per un comfort su misura aseconda della taglia dell’utilizzatore,la maniglia centrale ne facilita il tra-sporto, mentre la scocca di protezio-ne, di un colore verde che richiama su-bito i colori istituzionali della casa nip-ponica, protegge i circuiti interni.

CONTROLLO, COMFORT E AGILITÀ Lo zaino, anche grazie ad un cinturain vita munita di comode tasche percontenere piccoli oggetti, ad esempioun cellulare, permette di distribuirebene il peso su tutto il corpo, garan-

tendo la massima agilità e libertà neimovimenti, anche grazie al cavo dialimentazione che può essere posizio-nato sia a destra sia a sinistra, un dis-positivo molto utile per i mancini oper lavorare con entrambe le braccia.Ma non è tutto, un altro punto di for-za dello zaino batteria Hitachi è ilpannello di controllo: una sorta di te-lecomando con un pratico display dalquale l’utilizzatore può verificare laquantità di carica residua, anchequando l’utensile è in funzione. Inol-tre, lo zaino, per una maggiore sicu-rezza, è munito di un doppio interrut-tore “on/off” per attivare o disattiva-re la carica della batteria.

IL TOSASIEPI Tutti gli attrezzi della nuova gammaal litio sono dotati di impugnature er-gonomiche soft-grip in materiale bi-componente che assicurano un mag-giore comfort di utilizzo e meno affati-camento per l’utilizzatore. La largaimpugnatura superiore del tosasiepiCH36DL garantisce, inoltre, un’otti-ma libertà nei movimenti e una presasalda e sicura. Lo strumento è ben bi-lanciato e dotato di un carter inferiorein alluminio a protezione del motore emolto efficace contro le vibrazioni. Iltagliasiepi Hitachi è munito di una la-ma a doppio taglio forgiata a tre ta-glienti in grado di assicurare tagli conla massima precisione. Per seleziona-re la velocità di taglio vi è un praticoselettore con display posto sull’impu-gnatura e munito di luci a led per se-gnalare quale delle quattro velocità èstata scelta.

IL SOFFIATORE Estremamente potente (è il più perfor-mante della categoria) il soffiatoreRD36DL ha davvero un “forza”sor-prendente, paragonabile, dati alla ma-no, a quella dei modelli con motore ascoppio, infatti il volume d’aria eroga-to è pari a 680 m3/ora (800 m3/ora inmodalità turbo), mentre la velocitàd’uscita dell’aria è di 45 m/s, velocitàche raggiunge i 53 m/s con la modalitàturbo; prestazioni raggiunte grazie almotore brushless (senza spazzole) conelevata efficienza e prestazioni. Anchequesto attrezzo ha una pratica consol-le posizionata sull’impugnatura chepermette di regolare una delle quattrovelocità disponibili o di azionare il tur-bo. Lo strumento, inoltre, è compatto eben bilanciato, e non affatica l’utilizza-tore anche dopo diverse ore di lavoro.Anche in questo caso l’impugnatura èergonomica e in materiale soft-grip,per una presa sicura e salda.

IL DECESPUGLIATORE Il decespugliatore CG36DL è dotato diun compatto motore a disco ad eleva-te prestazioni posto nella testa dell’u-

Lunghezza barra 300 mm (12’’)Velocità catena 8,3 m/sTipo barra a rocchettoPasso catena 3/8’’ (9,25 mm)Lunghezza totale 618 mmPeso (senza batteria) 3,6 kg

MOTOSEGA CS36DL

Back Pack PowerSupply è in grado

di assicurareprestazioni di utilizzo

fino a 10 voltesuperiori rispetto alle“normali” batterie allitio in commercio,

garantendo così finoa 10 ore consecutive

di lavoro.

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61PROVA IN CAMPO

“La gamma al litio Hitachi – racconta Maurizio Fiorin, OPE manager – è stataappena presentata in Italia, sappiamo che quello al litio è un comparto competi-tivo con già diversi player importanti in competizione. Noi di Hitachi Outdoor Po-wer Equipment ci aspettiamo fin da subito di competere con i grandi protagoni-sti del mercato, sappiamo che abbiamo tutte le carte in regola, una tecnologiarivoluzionaria e degli attrezzi molto performanti dalla nostra parte. Quello che ci preme sottolineare all’utenza professionale alla quale è indirizzataquesta gamma è il notevole risparmio offerto ai giardinieri e ai manutentori delverde che scelgono Hitachi. Personalmente ho fatto alcuni semplici conti paragonando i consumi della gam-ma al litio rispetto a quelli delle macchine con motore a scoppio. Calcolando unconsumo medio di 5 euro di miscela al giorno e 120 giorni lavorativi all’anno chilavora con una macchina con motore a scoppio spende circa 900 euro. Con il no-stro zaino BL36200 abbiamo calcolato che il consumo di elettricità, per un an-no di lavoro, è di circa 42 euro. Ovviamente al risparmio economico si sommaquello “in salute”, il lavoratore non respira gas nocivi, non inquina, e non ha le fa-stidiose e dannose vibrazioni del motore a scoppio”.

RISPARMI SOLDI, GUADAGNI IN SALUTE

Avvolgimenti Sono disegnati in un circuito stampatoSuper sottile!!

spessore8mm!!

Anche il collettore è un circuito stampato!

Spazzola

Magnete

Alberino

Vantaggi• Senza indotto leggerissimo

• Forma del motore molto sottile

Progettato per applicazioni specifiche:

• Potenza in uscita (max 250W)

• Grande diametro

Motore standard

Ultra sottile!

Nuovo motore a Disco HITACHI

Hitachi sta ottenendo molti brevetti relativi al motore a disco

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Hitachi ha messo a punto un innovativo motore a disco con brevetto originale Hitachiutilizzato per il decespugliatore: il disco del motore è ultra sottile e progettato per ap-plicazioni specifiche, tra gli altri vantaggi vi è la leggerezza e la notevole riduzionedelle dimensioni, grazie alla sua forma molto sottile.

NUOVA TECNOLOGIA GARDEN

I PUNTI DI FORZA✔ Prezzo competitivo ✔ Elevata durata della batteria✔ Impugnatura ergonomica

soft-grip✔ Poche vibrazioni✔ Rumorosità ridotta✔ Facile manutenzione ✔ Zero emissioni

tensile, un fatto che assicura un buonbilanciamento dell’attrezzo, ma anchebassissime vibrazioni trasmesse all’u-tilizzatore in quanto è assente l’alberodi trasmissione all’interno dell’asta. Ilmotore, estremamente silenzioso (so-lo 72 dB) è dotato di freno elettronicoper fermare velocemente la rotazionedella testina, testina che si può estrar-re velocemente, senza utensili, peruna facile e veloce sostituzione del fi-lo. L’attrezzo è, inoltre, munito di unregolatore della velocità di rotazione,posto nella parte alta, facilmente re-golabile anche con l’uso dei guanti. Ildecespugliatore CG36DL ha anchedelle funzionalità intuitive, se non vie-ne usato per più di un minuto si spe-gne autonomamente.

LA MOTOSEGA Leggera, pesa solo 3,6 kg, e compat-ta: la motosega CS36DL è stata pro-gettata per il massimo controllo ed al-te prestazioni. La barra è da 300 mm;un pratico dispositivo, azionabile sen-za l’ausilio di utensili, permette ditendere la catena, mentre il serbatoiodell’olio ha una luce per verificarne illivello anche in condizioni di scarsa il-luminazione. Ma non è l’unica innova-zione che equipaggia questo utensile,una sorgente luminosa a led (simile aquelle usate per i trapani) permette dioperare tagli precisi anche in condi-zioni di scarsa illuminazione, un dis-positivo molto apprezzato anche perl’uso in edilizia. L’impugnatura supe-riore è compatta e permette di azio-nare la sega con precisione e con ilmassimo controllo durante i tagli. ◗

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62 NORMATIVE E TECNICHE

I nuovi AGROFARMACI

Sono molte le novità fitoiatricheautorizzate dal Ministero dellaSalute, a seguito dell'accelera-zione delle procedure autoriz-

zative (vedi box: “I fungicidi” e “Gli in-setticidi”). Si è infatti conclusa la revi-

Ultimamente sono stati registrati in Italia molti nuovi agrofarmacied è stato ultimato il processo di revisione europea

Anche tra gli insetticidi ci sono nuoviprodotti per combattere varie patolo-gie delle piante:

Movento 48 SC: di Bayer Cropscien-ce, è a base della nuova sostanza atti-va spirotetramat autorizzata nei con-fronti degli afidi dei fruttiferi e degliortaggi, aleurodidi, cocciniglie dei frut-tiferi e della vite e psilla del pero.

Voliam Targo: di Syngenta, è una mi-scela insetticida a base di clorantrani-liprole + abamectina per il controllo dilepidotteri, psilla e acari su frutta e or-ticole in coltura protetta.

Luzindo: di Syngenta, è una miscelainsetticida a base di tiametoxam + clo-rantraniliprole per la difesa di vite, pe-sco, nettarino e albicocco.

Adress: di Syngenta, è un'esca inset-ticida pronta all'impiego a base di lufe-nuron per il controllo della mosca me-diterranea della frutta su agrumi, po-macee, drupacee, vite, kaki e fico.

Santana: di Sumitomo, è un geodisin-festante granulare a base di clotiani-din per il controllo degli elateridi e del-la diabrotica del mais.

GLI INSETTICIDI

sione europea delle sostanze attivecontenute nei prodotti fitosanitari av-viata nel 1993, con la direttiva 91/414.In tutti questi anni sono stati molti iproblemi che hanno avuto i rivenditoridi questi prodotti, i tecnici e gli agricol-tori, che si sono trovati in un contestoin continuo cambiamento. È stato, e lo è anche ora, necessarioprestare molta attenzione nella fase diutilizzo dei prodotti fitosanitari, ogget-to tra l'altro di frequenti controlli daparte delle aziende unità sanitarie lo-cali per tutti gli aspetti legati alla salu-te e alla sicurezza sui posti di lavoro eall'igiene degli alimenti, ma anche daparte di enti diversi per quanto riguar-da gli impegni sottoscritti dalle azien-

de agricole nell'ambito, per esempio,della condizionalità o di quanto previ-sto nei piani operativi dell'ocm orto-frutta. ◗

Page 65: Tecnoverde 67

Ecco una panoramica sui nuovi prodotti autorizzati per i ce-reali per la lotta a numerose malattie fungine:

Acanto: realizzato da DuPont, è a base della nuova strobiluri-na picoxistrobin per la difesa del frumento e orzo contro rug-gini, oidio, nerume, septoria, elmintosporiosi e rincosporiosi.

Caramba: da Basf Italia, è a base di metconazolo, nuovo tria-zolo per la difesa di frumento e orzo contro oidio, ruggini, spe-toria, fusariosi e rincosporiosi; è autorizzato anche su colzacontro altenariosi, sclerotonina, oidio e cilindrosporiosi.

Tiptor Ultra: di Syngenta, è una miscela a base di difenoco-nazolo + tebuconazolo autrizzata per il controllo delle malat-tie fogliari nel frumento (septoria, fusariosi e ruggini).

Retengo Plus: di Basf Italia, è una miscela a base di piraclo-strobin + epossiconazolo per il controllo dell'elmintospirosi edelle ruggini sul mais.

Enervin Duo: di Basf Italia, è un nuovo antiperonosporico abase della nuova sostanza attiva ametoctradina + dimetomorfautorizzato su patata e melone, pomodoro, lattughe, cetriolo ezucchino.

Enervin Top: di Basf Italia, è un nuovo antiperonosporio a ba-se della nuova sostanza attiva ametoctradina + metiram auto-rizzato su vite.

Forum Top: di Basf Italia, è una nuova miscela antiperonosporica a base di dimetomorf +metiram auorizzata su vite, pomodoroe patata.

Sanblight: di Scam, è un antiperonosporico a base della nuova sostanza attiva amisulbrom + mancozeb autorizzato su vite e pa-tata.

Amylo-X: di Intrachem Bio, è un fungicida-battericida microbiologico a base di Bacillus amyloliquefa-ciens ceppo D747 autorizzato su vite contro muffa grigia e marciume acido, su melo e pero con-tro il colpo di fuoco e sempre su pero contro la maculatura bruna, su actinidia contro il can-cro batterico, su fragola, pomodoro, peperone e melanzana contro muffa grigia e su lattu-ghe e simili contro sclerotinia e peronospora.

Flint Max: di Bayer Cropscience, è unamiscela fungicida a base di trifloxistrobin+ tebuconazolo autorizzata su melo con-tro ticchiolatura, oidio e alternariosi, supero contro ticchiolatura e maculatura bu-na, su drupacee contro ioidio, monilia e bolla esu olivo contro occhio di pavone.

Geoxe: di Syngenta, è un fungicida a base di fludioxonilautorizzato su vite contro muffa grigia e su melo e pero contro le malattie da con-servazione e contro maculatura bruna e alternariosi.

Takumi: di Certis Europe, è un antioidico a base di ciflufenamid autorizzato su cu-curbitacee e solanacee.

I FUNGICIDI

63NORMATIVE E TECNICHE

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MERCATO

BIOTRITURATORIPROFESSIONALI

MOD

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MOT

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MAR

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TIPO

MOT

ORE

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I dati ed i prezzi pubblicati sono ad esclusiva responsabilità delle aziende Copy by TecnoVerde

I prezzi di vendita al pubblico consigliati sono comprensivi di Iva

Legenda: (1) B: benzina; D: Diesel; MTC: motocoltivatore; T: trattore - (2) C: centrifuga; I: idraulica; M: multidisco - (3) D: cinghie; D: diretta; M: motore - (4) A: automatica; CI: cilindro; CL: controlame; Lx: numero lame; M: manuale; Mx: numeromartelli; R: rullo; RC: rullo controrotante; V: vaglio. IN COLORE ROSSO I MODELLI ELETTRICI

NEGRI Data listino: gennaio 2013

R185BHHP15RI Honda IGX440 B 15 Cv A LEVA C 250 Interno Vaglio L2-M10 2 9/10 5/6 mc/h CE 6.860,70

R185TRI Trattore T Min. 13 Cv No D 200 Interno Vaglio L2-M10 No 9/10 5/6 mc/h CE 4.961,00

R225BHHP15 Honda IGX440 B 15 Cv I C 215 Interno No L2-M8 2 9/10 7 mc/h CE 8.082,80

R225BHHP15O Honda IGX440 B 15 Cv I C 330 Interno No L2-M8 2 9/10 7 mc/h CE 9.801,00

R225T Trattore T 13 Cv No D 225 Interno No L2-M8 No 9/10 7 mc/h CE 5.184,85

R225BHHP15C Honda IGX440 B 15 Cv I C 435 Interno No L2-M8 Cingoli 9/10 7 mc/h CE 15.439,60

R240BHHP15 Honda IGX440 B 15 Cv I C 330 Interno Vaglio L4-M16 4 9/11 8,5 mc/h CE 10.103,50

R240BHHP15O Honda IGX440 B 15 Cv I C 420 Interno Vaglio L4-M16 2 9/11 8,5 mc/h CE 11.253,00

R240BHHP15C Honda IGX440 B 15 Cv I C 500 Interno Vaglio L4-M16 Cingoli 9/11 8,5 mc/h CE 17.424,00

R240T Trattore T 15 Cv No D 330 Interno Vaglio L4-M16 No 9/11 8,5 mc/h CE 6.957,50

R255BHHP21ON Honda GX630 B 21 Cv I C 480 Interno Vaglio L2-M20 2 10/12 10 mc/h CE 14.495,80

R255DL19ON Lombardini D 19 Cv I C 495 Interno Vaglio L2-M20 2 10/12 10 mc/h CE 18.089,50

R255TN Trattore T 15 Cv No C 420 Interno Vaglio L2-M20 No 10/12 10 mc/h CE 9.801,00

R280DK260TRG Kubota D 26,5 Cv I C 750 Interno Vaglio L2-M24 2 15 13-18 mc/h CE 28.882,70

R280DL260TRG Lombardini D 26,5 Cv I C 750 Interno Vaglio L2-M24 2 15 13-18 mc/h CE 26.922,50

R280TN Trattore T Min. 35 Cv I C 630 Interno Vaglio L2-M24 2 15 13-18 mc/h CE 16.674,00

R330D35LON Lombardini D 35.2 Cv I C 750 No Vaglio M68 2 14/16 15-20 mc/h CE 25.621,75

R330TN Trattore T 40 Cv (29,4 Kw) No C 630 No Vaglio M68 2 14/16 15-20 mc/h CE 13.255,55

R330D35LCI Lombardini D 35.2 Cv I C 1200 No Vaglio M68 Cingoli 14/16 15-20 mc/h CE 45.447,60

R500D80OON* Iveco D 80 Cv (60 kW) I C 3000 No CM/V M88 4 18/20 25-40 mc/h CE 65.533,60

R500TN* Trattore T 90 Cv No C 2270 No CM/V M88 2 18/20 25-40 mc/h CE 39.918,00

R500D80CI* Iveco D 80 Cv (60 kW) I C 3800 No CM/V M88 Cingoli 18/20 25-40 mc/h CE su richiesta

C14DL26ON Lombardini D 26,5 Cv A LEVA C 720 Si Vaglio L2-CL1 2 14/16 2,2 ton/h CE 21.622,70

C14TN Trattore T 30 Cv (22 kW) @ 540 rpm No D 480 Si Vaglio L2-CL1 No 14/16 2,2 ton/h CE 10.629,85

C19TT* Trattore T 40 Cv No C 920 Si Vaglio L2-CL1 2 19/21 15 mc/h CE 17.061,00

C19DL35OTF * Lombardini D 35 Cv A LEVA C 1060 Si Vaglio L2-CL1 2 19/21 15 mc/h CE 28.991,60

R340DK260TRG Kubota D 50 Cv I C 1500 No Vaglio M40 2 18 25-30 mc/h CE 42.774,00

R340DL260TRG Lombardini D 50 Cv I C 1500 No Vaglio M40 2 18 25-30 mc/h CE 36.941,00

R340TN Trattore T 60cv No C 1100 No Vaglio M40 2 18 25-30 mc/h CE 21.816,00

(*) Insonorizzato

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ISO 9001Cert. n. 3779/0

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CARAVAGGI Data listino: gennaio 2013BIO 50 E ELETTRICO E 3CV(2,2 KW) NO D 46 interno M 6 V/M 2 4 2MC/H CE 1.076,90 BIO 50 B HONDA B 5CV(3,7 KW) NO D 48 interno M 6 V/M 2 4 2MC/H CE 1.234,20 BIO 55 E ELETTRICO E 3CV(2,2 KW) NO C 55 interno M 6 V/M 2 4 2MC/H CE 1.343,00 BIO 55 B HONDA B 5,5CV/4 KW NO C 58 interno M 6 V/M 2 4 2MC/H CE 1.573,00 BIO 55B HONDA B 6,5CV/4,8 KW NO C 60 interno M6 V/M 2 4 2MC/H CE 1.694,00 BIO 60 E ELETTRICO E 3 CV/2,2KW NO D 55 interno M 12 V/M 2 5 3 MC/H CE 1.452,00 BIO 60 E HONDA B 5 CV/3,7 KW NO D 62 interno M 12 V/M 2 5 3MC/H CE 1.573,00 BIO 80 B HONDA B 6,5CV/4,8 KW C C 110 interno M 27 V/M 2 6 4MC/H CE 2.359,50 BIO 80 B HONDA B 9CV/6,6KW C C 120 interno M 27 V/M 2 6 4 MC/H CE 2.783,00 BIO 80 M - MOTOCOLTIV. 4,7CV NO C 85 interno M 27 V/M 2 6 4 MC/H CE 1.681,90 BIO 90 E ELETTRICO E 7,5CV/5,5KW NO C 125 interno M6 V/M 2 7 6MC/H CE 2.662,00 BIO 90 B HONDA B 9 CV/6.7 KW NO C 135 interno M 6 V/M 2 7 6 MC/H CE 3.012,90 BIO 90B HONDA B 13CV/9,6KW NO C 138 interno M6 V/M 2 7 6MC/H CE 3.327,50 BIO 90T TRATTORE 15.25CV NO C 125 interno M6 V/M 2 7 6MC/H CE 2.637,80 BIO 90M MOTOCOLTIVATORE 5:12CV NO C 125 interno M6 V/M 2 7 6MC/H CE 2.541,00 BIO 100 T TRATTORE - 10:30CV NO C 105 interno M 28 V/M 2 8 7MC/H CE 2.395,80 BIO 100 M MOTOCOLTIVATORE - 7-10CV NO C 100 interno M 28 V/M 2 8 7MC/H CE 2.299,00 BIO 100 B HONDA B 9CV/6,6KW NO C 125 interno M 28 V/M 2 8 7MC/H CE 3.097,60 BIO 100E ELETTRICO E 5,5CV/4 KW NO C 115 interno M28 V/M 2 8 7MC/H CE 2.383,70 BIO 150 T TRATTORE 20:30 CV NO C 140 interno M 36 V/A 2 8 7MC/H CE 2.891,90 BIO 150 B HONDA B 13CV/9,6KW C C 160 interno M 28 V/M 2 8 7MC/H CE 3.811,50 BIO 150E ELETTRICO E 7,5CV/5,5KW C C 150 interno M28 V/M 2 8 7MC/H CE 2.940,30 BIO 200 T - TRATTORE 30:40CV NO C 300 interno M 36 V/A 2 9 8MC/H CE 4.791,60 BIO 200 B HONDA B 13CV/9,6KW C C 350 interno M 36 V/A 2 9 8MC/H CE 6.836,50 BIO 190 B HONDA B 13CV/9,6KW C C 315 interno 24M + 3L V/M 3 10 8MC/H CE 5.626,50BIO 190B HONDA B 20,8CV/15,5KW C C 325 interno 24M + 3L V/M 3 10 8MC/H CE 6.836,50BIO 190 T - TRATTORE 20:30CV NO C 250 interno 24M + 3L V/M 2 10 8MC/H CE 4.114,00BIO 230 B HONDA B 13CV/9,6KW C C 445 interno 24M + 3L V/M 3 12 10M3/H CE 8.228,00BIO 230 B HONDA B 20,8CV/15,5KW C C 455 interno 24M + 3L V/M 4 12 10M3/H CE 9.377,50BIO 230D LOMBARDINI D 12CV/8,9KW C C 460 interno 24M + 3L V/M 4 12 10M3/H CE 9.752,60BIO 230D LOMBARDINI D 19CV/14KW C C 475 interno 24M + 3L V/M 4 12 10M3/H CE 11.591,80BIO 230 T - TRATTORE 20:30CV NO C 380 interno 24M + 3L V/M 2 12 10M3/H CE 6.292,00BIO 235E ELETTRICO E 30CV/22KW NO C 560 interno 24M + 3L V/M 4 13 11MC/H CE 12.705,00BIO 235 B HONDA B 22,1CV/16,5KW NO C 575 interno 24M + 3L V/M 4 13 11MC/H CE 12.281,00BIO 235D LOMBARDINI D 27CV/20KW NO C 640 interno 24M + 3L V/M 4 13 11MC/H CE 14.858,80BIO 300 B HONDA B 22,1CV/16,5KW C C 720 NO M 40 V/A 2 13 12MC/H CE 12.039,50 BIO 300 D LOMBARDINI D 27,2CV/20KW I C 750 NO M 40 V/A 2 13 12MC/H CE 16.879,50 BIO 300 T TRATTORE TIPO MOTORE 40:70CV NO C 550 NO M 40 V/A 2 13 12MC/H CE 8.046,50 BIO 300E ELETTRICO E 25CV/18KW C C 680 NO M40 V/A 2 13 12MC/H CE 11.192,50 BIO 350 B HONDA B 22,1CV/16,5KW C C 860 NO M40 V/A 2 14 13MC/H CE 26.257,00 BIO 350D LOMBARDINI D 27CV/20KW C C 880 NO M40 V/A 2 14 13MC/H CE 27.225,00 BIO 350T TRATTORE 50:80CV C C 820 NO M40 V/A 2 14 13MC/H CE 15.185,50 BIO 400 D LOMBARDINI D 40CV/29KW M C 850 ESTERNO M 60 V/A 2 14 15MC/H CE 25.531,00 BIO 400 T - TRATTORE 50CV NO C 650 ESTERNO M 60 V/A 2 14 15MC/H CE 11.616,00 BIO 400E ELETTRICO E 25CV/18KW NO C 680 ESTERNO M60 V/A 2 14 15MC/H CE 17.908,00 BIO 600 D IVECO D 60CV/44KW I C 1450 ESTERNO M 60 V/A 2 18 20MC/H CE 36.481,50 BIO 600 T - TRATTORE 50:90 CV NO C 950 ESTERNO M 60 V/A 2 18 20MC/H CE 19.965,00 CIPPO 10 T - TRATTORE 20:50 CV NO C 480 SI LAME CL 2 12 10MC/H CE 7.172,00 CIPPO 10B HONDA B 22,1CV/16,5KW NO C 570 SI LAME CL 2 12 10MC/H CE 15.125,00 CIPPO 10D LOMBARDINI D 27CV/20KW NO C 590 SI LAME CL 2 12 10MC/H CE 18.029,00 CIPPO 15 D LOMBARDINI D 27CV/20KW M C 640 SI LAME CL 2 15 12 MC/H CE 16.155,00 CIPPO 15B HONDA B 22,1CV/16,5KW M C 620 SI LAME CL 2 15 12MC/H CE 16.516,50 CIPPO 15T TRATTORE 30:60CV M C 570 SI LAME CL 2 15 12MC/H CE 13.068,00 CIPPO 25 D LOMBARDINI D 60CV/44KW NO C 1550 SI LAME CL 2 25 15MC/H CE 37.994,00 CIPPO 25D IVECO D 75CV/59KW NO C 1590 SI LAME CL 4CS 25 15MC/H CE 44.165,00 CIPPO 25T TRATTORE 50:90CV NO C 1510 SI LAME CL 2 25 15MC/H CE 20.146,50

Legenda: (1) B: benzina; D: Diesel; MTC: motocoltivatore; T: trattore - (2) C: centrifuga; I: idraulica; M: multidisco - (3) D: cinghie; D: diretta; M: motore - (4) A: automatica; CI: cilindro; CL: controlame; Lx: numero lame; M: manuale;Mx: numero martelli; R: rullo; RC: rullo controrotante; V: vaglio. IN COLORE ROSSO I MODELLI ELETTRICI

BIOTRITURATORICopy by Garden & Grill

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CTE S.p.A. Data listino: gennaio 2013Traccess 135/1 benzina su cingoli Honda gx390 13hp 120 kg 13,3 m 7 m 0,78 x 2 x 3,76 m 1,5 km/h 31% 1450 kg su offertaTraccess 135 benzina/diesel su cingoli Honda igx440/Lombardini 15ld440 15hp/11hp 200 kg 13 m 6,5 m 0,78 x 2 x 3,76 m 1,5 km/h 31% 1600 kg su offertaTraccess 170 benzina/diesel su cingoli Honda igx440/Lombardini 15ld440 15hp /11hp 200 kg 17 m 7,5 m 0,8 x 2 x 4,25 m 1,5 km/h 31% 2050 kg su offertaTraccess 170 e (elettr. batt. litio) su cingoli elettrico 48v 2 kw 200 kg 17 m 7,5 m 0,8 x 2 x 4,25 m 0,8 km/h 31% 2050 kg su offertaTraccess 230 benzina/diesel su cingoli Honda igx440/Kubota z 602-e3b 15hp/16,8hp 200 kg 23 m 12 m 0,78 x 1,99 x 5,28 m 2 km/h 31% 2900 kg su offerta

HINOWA Data listino: gennaio 2013GoldLift 14.70 IIIS benzina su cingoli HONDA IGX440 12,7 HP 120/200 KG 14/12,68 7/5,66 0,78 x 4,06 x 2,01 1,4 - * 2,8 km/h 15° 1700 kg su offertaGoldLift 14.70 IIIS diesel su cingoli HATZ 1B40 10 HP 120/200 KG 14/12,68 7/5,66 0,78 x 4,06 x 2,01 1,4 - * 2,8 km/h 15° 1790 kg su offertaGoldLift 14.70 IIIS Lithium-ion su cingoli ELETTRICO 48V 2 KW 120/200 KG 14/12,68 7/5,66 0,78 x 4,06 x 2,01 1,2 - * 2,4 km/h 15° 1810 kg su offertaLightLift 14.72 IIIS benzina su cingoli HONDA IGX270/IGX390 8,4 HP/11,7 HP 120/200 KG 13,9/12,25 6,76/5,42 0,7 x 4 x 2 1,3 - * 2,6 km/h 15° 1398 kg su offertaLightLift 14.72 IIIS diesel su cingoli HATZ 1B30 7,3 HP 120/200 KG 13,9/12,25 6,76/5,42 0,7 x 4 x 2 1,5 - * 3 km/h 15° 1398 kg su offertaLightLift 14.72 IIIS Lithium-ion su cingoli ELETTRICO 48V 2 KW 120/200 KG 13,9/12,25 6,76/5,42 0,7 x 4 x 2 1,1 - * 2,1 km/h 15° 1490 kg su offertaGoldLift 17.80XL IIIS benzina su cingoli HONDA IGX440 12,7 HP 120/200 KG 16,9/15,2 8/6,7 0,7 x 4,5 x 2 1,3 km/h - * 1,7/3,3 km/h 15° 2100 kg su offertaGoldLift 17.80XL IIIS DIESEL su cingoli HATZ 1B40 10 HP 120/200 KG 16,9/15,2 8/6,7 0,7 x 4,5 x 2 1 km/h - * 1,3/2,6 km/h 15° 2100 kg su offertaGoldLift 17.80XL IIIS Lithium-ion su cingoli ELETTRICO 48V 2 KW 120/200 KG 16,9/15,2 8/6,7 0,7 x 4,5 x 2 0,9 - *1,1/2,1 km/h 15° 2190 kg su offertaLightLift 20.10 IIIS BENZINA su cingoli HONDA IGX440 12,7 HP 230 KG 20,15 9,7 0,795 x 5,0 x 2 0,5 - 1,3 - 2,5 km/h 15° 2880 kg su offertaLightLift 20.10 IIIS DIESEL su cingoli PERKINS 402.05 14 HP 230 KG 20,15 9,7 0,795 x 5,0 x 2 0,5 - 1,3 - 2,5 km/h 15° 2980 kg su offertaLightLift 20.10 IIIS Lithium-ion su cingoli ELETTRICO 48V 3,5 KW 230 KG 20,15 9,7 0,795 x 5,0 x 2 da definire 15° da definire su offertaLightLift 23.12 IIIS BENZINA su cingoli HONDA IGX440 12,7 HP 120/200 KG 23,2/21,8 11,4/10 0,99 x 6 x 2,02 1 - 1,7 km/h 15° 2990 kg su offertaLightLift 23.12 IIIS DIESEL su cingoli PERKINS 402.05 14 HP 120/200 KG 23,2/21,8 11,4/10 0,99 x 6 x 2,02 1 - 1,7 km/h 15° 3100 kg su offertaLightLift 23.12 IIIS Lithium-ion su cingoli ELETTRICO 70V 3,5 KW 120/200 KG 23,2/21,8 11,4/10 0,99 x 6 x 2,02 0,7 - 1,2 km/h 15° 3200 kg su offerta

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ZUCCHETTI CENTROSISTEMI Data listino: gennaio 2013AMBROGIO L50 B 400 41x20x33 3 h 30 18 Random 4 WD 24 3,4-4,0 + 8 op. 50% No Manuale 7,9 ABS No 1.250,00AMBROGIO L75 DELUXE 600 57x28x43 0,40 h 30 Random-Spirali 2 WD 24 2,0-6,5 45% Si Automatica 11 ABS Si 1.299,00 AMBROGIO L50 DELUXE 400 41x20x33 3 h 30 18 Random 4 WD 24 3,4-4,0 + 8 op. 50% No Manuale 8,2 ABS No 1.480,00 AMBROGIO L75 EVOLUTION 1200 57x28x43 1 h 30 30 Random-Spirali 2 WD 24 2,0-6,5 45% Si Automatica 11,3 ABS Si 1.499,00 AMBROGIO L50 EVOLUTION 800 41x20x33 3 h 18 Random 4 WD 24 3,4-4,0 + 8 op. 50% No Automatica 8,1 ABS Si 1.765,00 AMBROGIO L75 ELITE 3200 57x28x43 3 h 30 Random-Spirali 2 WD 29 2,0-6,5 45% Si Automatica 11,6 ABS Si 1.990,00 AMBROGIO L200 B 1900 61x26x41 3 h 28 Random-Spirali 2 WD 29 2,0-5,6 45% Optional Automatica 12 ABS Si 2.080,00 AMBROGIO BLACK LINE B 1900 61x26x41 3 h 28 Random-Spirali 2 WD 29 2,0-5,6 45% Opt. Automatica 12 ABS Si 2.087,00AMBROGIO L200 R DELUXE 2600 62x29x50 3 h 30 Random-Spirali 2 WD 29 2,0-7,6 45% Optional Automatica 13,5 ABS Si 2.650,00 AMBROGIO L200 R EVOLUTION 3000 62x29x50 4 h 30 30 Random-Spirali 2 WD 29 2,0-7,6 45% Si Automatica 14,5 ABS Si 3.190,00 AMBROGIO L200 R ELITE 3500 62x50x29 6 h 30 Random-Spirali 2 WD 30 2,0-7,6 45% Si Automatica 14,5 ABS Si 3.499,00 AMBROGIO L300 RB 5000 67x29x49 8 h 30 Random-Spirali 2 WD 36 2,4-6,4 45% Si Automatica 19,2 ABS Si 4.050,00 AMBROGIO L300 ELITE 6000 67x29x49 10 h 30 Random-Spirali 2 WD 36 2,4-6,4 45% Si Automatica 19,2 ABS Si 4.440,00 AMBROGIO L400 CARBON 10000 120x37x92 6 h 30 Random-Spirali 2 WD 34 2,5-8,5 45% Opt. con Gprs Automatica 44 Carbonio Si 10.950,00 Certificazioni: CEE 89/336 CEI EN 55014-1(2) - CEI EN 60335-1

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