TecnoNatura (12 luglio 2015)

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 TECNONATURA Questa breve riflessione nasce da un dubbio. E' possibile conciliare la tecnologia con la natura? Se si, come? Con quali mezzi? Di quanto denaro dispongo? Con chi? Quando? Perché? Non è questa la sede adatta per fare un elenco delle tecnologie pulite esistenti che potrebbero infatti rivoluzionare dall'oggi al domani l'intera società e nel contempo rispettare se stessi e la Natura. Tali “invenzioni” sono una realtà, soltanto che vengono taciute in favore delle multinazionali e del “sistema” in cui oggi il mondo si ritrova. Pensate, comunichiamo istantaneamente con l'altro capo del pianeta con chiu nque scambi ando quanti enor mi di dati, spendi amo milia rdi di dolla ri per missioni spaziali e qui sulla Terra giriamo in macchina inquinando e non riusciamo a portare acqua potabile in Africa! C'è qualcosa non quadra vero? Spesso sento dire dalla gente (io stesso qualche volta) che l'Italia è un paese di “beep” e che non c'è futuro alcuno... potrebbe essere vero! Ma potrebbe essere vero anche il contrario, e cioè che ci sia una sorta di ripresa (anche se i politici la promettono ogni anno dal 2008 o giù di lì). Qualcun altro dice di voler vendere tutto qui per andarsene da qualche parte nel mondo e vivere la. Ammiro quelle persone (o famiglie) che hanno già fatto que sta scelta rad ica le nella pro pri a vit a e viv ono finalment e pe r davvero, coltivando l'orto e nut rendosi dal lo stesso! Cioè, cos a abbiamo bisogno se non di mangiare, dormire, essere contenti ed abitare in una bella casa accogliente al caldo in Indonesia? Perché non lo facciamo domani? A cosa siamo attaccati qui? Le risposte come al solito stanno dentro ad ognuno di noi. D'a ltr o ca nto non sap pia mo cosa and iamo incontro qua ndo si fa que sto tip o di sc elt a, sar à veramente così tutto a rose e fiori? A vrò impedimenti? E se mi ammalo? Certo è che se si parte con queste domande sì lecite, ma anche limitanti, non è proprio un buon inizio. Come ho scritto più volte, una persona può fare quello che vuole, purché ci sia in partenza una gran consapevolezza e conoscenza di Sè, poi naturalmente un progetto preciso o comunque coerente e in sintonia con quello che si vuol realizzare. Ovviamente si sa, quando si cambia continente, casa, stile di vita, ci saranno inev itabil i adatt amen ti, probl emi, disguidi, incertez ze, ecc... però fa parte del gioco, sbaglio? V orrei intanto consigliare la visione di un film francese degli anni '90: “ Il Pianeta Verde”. :) Ma un'al tra domanda potreb be sorgere sp on ta nea: se inve ce di tr as fe rirmi e vivere in oriente lo facessi qui dove sto or a? Ci siamo rott i di qu esto ma rcio “sis tema” che ha inga bbiat o l'uomo per millenni ma vogliamo un mondo diverso, fel ice, in ugu agl ian za col pro ssi mo, in comunione con la Natura, ecc...? Proviamo in casa nostra dalle piccole cose ne l nost ro pi cc ol o (scusate il gi oco di parole)... che ne so:

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Questa breve riflessione nasce da un dubbio. E' possibile conciliare la tecnologia con la natura? Se si, come? Con quali mezzi? Di quanto denaro dispongo? Con chi? Quando? PERCHE'? ................................

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  • TECNONATURA

    Questa breve riflessione nasce da un dubbio. E' possibile conciliare la tecnologia con la natura? Sesi, come? Con quali mezzi? Di quanto denaro dispongo? Con chi? Quando? Perch?Non questa la sede adatta per fare un elenco delle tecnologie pulite esistenti che potrebbero infattirivoluzionare dall'oggi al domani l'intera societ e nel contempo rispettare se stessi e la Natura. Taliinvenzioni sono una realt, soltanto che vengono taciute in favore delle multinazionali e delsistema in cui oggi il mondo si ritrova. Pensate, comunichiamo istantaneamente con l'altro capodel pianeta con chiunque scambiando quantit enormi di dati, spendiamo miliardi di dollari permissioni spaziali e qui sulla Terra giriamo in macchina inquinando e non riusciamo a portare acquapotabile in Africa! C' qualcosa non quadra vero?

    Spesso sento dire dalla gente (io stesso qualche volta) che l'Italia un paese di beep e che non c'futuro alcuno... potrebbe essere vero! Ma potrebbe essere vero ancheil contrario, e cio che ci sia una sorta di ripresa (anche se i politici lapromettono ogni anno dal 2008 o gi di l). Qualcun altro dice divoler vendere tutto qui per andarsene da qualche parte nel mondo evivere la. Ammiro quelle persone (o famiglie) che hanno gi fattoquesta scelta radicale nella propria vita e vivono finalmente perdavvero, coltivando l'orto e nutrendosi dallo stesso! Cio, cosaabbiamo bisogno se non di mangiare, dormire, essere contenti edabitare in una bella casa accogliente al caldo in Indonesia? Perch nonlo facciamo domani? A cosa siamo attaccati qui? Le risposte come alsolito stanno dentro ad ognuno di noi.D'altro canto non sappiamo cosa andiamo incontro quando si fa questo tipo di scelta, sarveramente cos tutto a rose e fiori? Avr impedimenti? E se mi ammalo? Certo che se si parte conqueste domande s lecite, ma anche limitanti, non proprio un buon inizio. Come ho scritto pivolte, una persona pu fare quello che vuole, purch ci sia in partenza una gran consapevolezza econoscenza di S, poi naturalmente un progetto preciso o comunque coerente e in sintonia conquello che si vuol realizzare. Ovviamente si sa, quando si cambia continente, casa, stile di vita, cisaranno inevitabili adattamenti, problemi, disguidi, incertezze, ecc... per fa parte del gioco,sbaglio?

    Vorrei intanto consigliare la visione di un film francese degli anni '90: Il Pianeta Verde. :)

    Ma un'altra domanda potrebbe sorgerespontanea: se invece di trasferirmi evivere in oriente lo facessi qui dove stoora? Ci siamo rotti di questo marciosistema che ha ingabbiato l'uomo permillenni ma vogliamo un mondo diverso,felice, in uguaglianza col prossimo, incomunione con la Natura, ecc...?Proviamo in casa nostra dalle piccole cosenel nostro piccolo (scusate il gioco diparole)... che ne so:

  • - coltiviamo un piccolo orto sinergico (consiglio la lettura del libro La rivoluzione del filo dipaglia di Masanobu Fukuoka);- sostituiamo le lampadine incandescenti con quelle a led;- utilizziamo lampade solari per leggere la sera;- andiamo meno l'auto preferendo la bici;- facciamo ogni tanto il baratto;- evitiamo di buttare via soldi per la maglia numero 39, la pulizia personale in 'primis;

    eccetera eccetera...

    Nella mia zona di Gorizia (dove la crisi economica veramente pesante) inizia ad esserci questotipo di mentalit, anche se il tutto va a ritmo di lumaca in quanto le istituzioni dormono restando

    ancorate al passato e altrecose fittizie ed ignobili,insomma anche loro vittimedel sistema stesso in cuisono immerse.Sono convinto che conl'esempio si possaveramente far incuriosire ilvicino, l'amico, ilconoscente, spiegandoglicos i vantaggi di salute edeconomici che abbiamoavuto.

    Quindi per concludere, sono propenso a pensare che sia possibile conciliare la tecnologia (pulita)con la natura... basta volerlo!

    Why not? Yes man! :-)

    Buon tutto !!! :-D 12 luglio 2015

    il mio piccolo orto sinergico :)