TECNICHE DI SUTURA LAPAROSCOPICA - … Aghi in Laparoscopia RETTI con monofilamento per sospensioni...
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TECNICHE DI SUTURA LAPAROSCOPICA
MODENA 20 maggio 2009
CORSO RESIDENZIALE DI FORMAZIONE ED
ACCREDITAMENTO IN LAPAROSCOPIA
GINECOLOGICA DI I° LIVELLO
ANDREI B, LODDO A
GLI AGHILe punte possono essere classificate in:
Lanceolate (ottime per i tessutischeletrici e calcificati, presentanouna sezione triangolare sulla punta,piccola rispetto al resto dell’ago il cheriduce il traumatismo tissutale)
Cilindriche (utili per tessuti delicaticome il peritoneo, l’intestino. Minimotrauma)
L’ampiezza
massima degli aghi
utilizzabili in
laparoscopia è la
lunghezza dell’arco
variabile da 27 a
36 mm
LUNGHEZZA DELL’AGO
LA LUNGHEZZA DELL’AGO E’ DETERMINATA DALLA
DISTANZA TRA IL PUNTO DI ENTRATA E QUELLO DI USCITA QUANDO I MARGINI DEI TESSUTI SONO ACCOSTATI, E
DALLA LUNGHEZZA DELLA PORZIONE DI AGO CHE DEVE EMERGERE DAL PUNTO DI USCITA
Gli Aghi in Laparoscopia
RETTI con monofilamento per sospensioni transparietali temporanee (es colon-sigma, tenue etc…) o sutura OVAIE
CURVI ½ cerchio con monofilamento per annodamento intracorporeo per MIOMI e CUPOLA VAGINALE
CURVI ½ cerchio con plurifilamento non assorbibili (tipo Ethibond) per SEMICHIAVI EXTRACORPOREE per PELVIC FLOOR REPAIR
CURVI ½ cerchio con plurifilamento assorbibili per ROEDER EXTRACORPOREO per chiusura fascio vascolare uterino, infundibolo-pelvico o altri vasi
CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI DI SUTURA
Materiali Assorbibili Materiali non Assorbibili
Organici *
Sintetici
Organici *
Sintetici o Metallici
Monofilamento Multifilamento
* = NON PIU’ UTILIZZATI IN CHIRURGIA
Materiali Assorbibili
Polimeri di idrocarburi, biocompatibili,derivati dalpetrolio e dal carbone
Sintetici multifilamento :ac. Poliglicolico(Dexon), Poliglactin (Vicryl)Copolimero di lattomero(Polisorb)
Sintetici monofilamento:Polidiossanone (PDS), Poligliconato(Maxon)Poliglecaprone(Monocryl)(minore capacita’ di trattenere il nodo)
Degradati per idrolisi piuttosto che per digestioneproteolitica, alta resistenza, scarsa reazione tissutale
CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI DI SUTURA
intrecciati
Avvolti in spire
Monofilamento
CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI DI SUTURA
Materiali non Assorbibili
Polimeri di idrocarburi, biocompatibili,derivati dal petrolio e dal carbone.Anche se vengono generalmente considerati non biodegradabili, alcuni (Poliammide) con il tempo si degradano nei tessuti
Polipropilene (Prolene. Surgipro) monofilamento
Poliammide (Nylon) monofilamento
Poliestere (Dacron, Mersilene) intrecciato
Poliestere rivestito con Politetrafluoroetilene (PTFE) (Ethibond, Surgidac)
CALIBRO DEI FILI E LORO PIÙ COMUNE IMPIEGO
Calibro Possibile impiego
11-0
10-0
9-0
8-0
7-0
6-0
5-0
4-0
3-0
2-0
0
1
2
3
4
5
6
Diametri più piccoli
Diametri più grossi
Più frequentemente adoperate inmicrochirurgia ed in chirurgiaoftalmica
Più frequentemente adoperate inchirurgia plastica, della cute ed inchirurgia vascolare
Più frequentemente adoperate inchirurgia generale, ostetricia eginecologia, urologia
Più frequentemente adoperate per le suture di ritenzione ed in chirurgia toracica
UTILIZZATI IN CHIRURGIA LAPAROSCOPICA
Tecniche di introduzione ed estrazione degli aghi in cavita’
addominale
Attraverso un trocar accessorio da 10 mm
Attraverso un trocar accessorio da 5 mm
Attraverso un trocar accessorio da 10 mm
E’ importante disporre di strumenti adeguati alla corretta introduzione dell’ago (estrattore di appendice di Semm)
Adeguare sempre il raggio dell’ago all’introduttore
Adeguare sempre il raggio dell’ago alle dimensioni dell’ introduttore
Attraverso un trocar accessorio da 10 mm
Introduzione degli aghi in cavitàREGOLA FONDAMENTALE
La presa del Portaghi NON va MAI fatta direttamente sull’ago.
La presa va fatta sul filo, per dare modo all’ago di adattarsi liberamente senza vincolo alcuno al suo riduttore.
Introduzione attraverso un trocar accessorio da 5 mm
L’introduzione si effettua dopo aver estratto il trocar, introducendo un portaghi al suo interno ed
afferrando il filo a circa 2 cm dall’ago
ESTRAZIONE DEGLI AGHI
L’estrazione dell’ago deve essere effettuata sempre sotto visione fino
alla fuoriuscita dal trocar
Estrazione attraverso un trocar accessorio da 5 mm
L’ estrazione puo’ avvenire attraverso lo stesso trocar
E’ condizione indispensabile che il trocar sia inserito con direzione assolutamente ortogonale al piano cutaneo
L’ago puo’ essere rettilineizzato ed estratto attraverso il trocar da 5 mm senza estrarre quest’ultimo.
Tale tecnica puo’ facilmente danneggiare il portaghi e il controportaghi
Estrazione attraverso il trocar ombelicale
Afferrare il filo di sutura a circa 2 cm dall’ago col portaghi del trocar di sinistra
Porre il trocar ed il portaghi sinistro in asse con il trocar ombelicale
Introdurre il portaghi nel trocar ombelicale estraendo progressivamente l’ottica
La Tecnica di annodamento in Laparoscopia
Tecnica di annodamento
Intracorporea
Tecnica di annodamento Extracorporea
Si divide in:
LUNGHEZZA DEI FILI IN LAPAROSCOPIA
SUTURA INTRACORPOREA 20 –25 cm
più corti rendono difficoltoso il nodo
più lunghi tendono ad ingarbugliare il filo
SUTURA EXTRACORPOREA 100 –150 cm
più corti rendono difficoltoso o impossibile il nodo
La Tecnica di annodamento Extracorporea
Il confezionamento del nodo avviene
totalmente fuori dalla cavità addominale
per poi essere SPINTO o ROTOLATO
tramite differenti strumenti –
SPINGINODI in cavità addominale
NELL’ APPLICARE IL PUNTO BISOGNA RICORDARE CHE IL FILO DOVRA’ POTER SCORRERE PER ESSERE PORTATO ALL’ESTERNO
RICORDARSI SEMPRE DI APPLICARE UN CONTROPORTAGHI A FARE DA PROTEZIONE SU TESSUTI DELICATI (COME PULEGGIA)
La tecnica di annodamento Extracorporea
NODI ROTOLANTI TIPO “SEMICHIAVI”
NODI SCORREVOLI TIPO “ROEDER”
NODO SEMPLICE o SEMINODO
L’avvolgimento dei due capi del filo avviene in modo simmetrico in rapporto ad un
immaginario asse mediano rappresentato dalla “ rima” di sutura
SEMICHIAVI
L’avvolgimento dei due capi del filo avviene in modo asimmetrico in rapporto ad un immaginario asse mediano rispetto alla“ rima” di sutura,
uno dei due capi del filo resta rettilineo (DORMIENTE o PASSIVO) mentre l’altro capo viene avvolto intorno al precedente e fatto scorrere
(CORRENTE)
LA TECNICA DI ANNODAMENTO -EXTRA CORPOREA- SEMICHIAVI
NODI DI SERRAGGIO
Le semichiavi se usate per serraggi notevoli tipo
legature vascolari o miomectomie richiedono una
grande attenzione di esecuzione e spesso tradiscono
il chirurgo bloccandosi durante l’esecuzione in cavità
senza serrare il nodo costringendolo a ridare il punto
NODI DI POSIZIONAMENTO
Se usati come nodi per posizionare tessuti molli o reti o mesh, questi nodi non richiedono una grande soglia di
attenzione
NODI EXTRACORPOREI: SEMICHIAVI
Il tipo di nodo che piu’ si adatta all’utilizzo delle semichiavi extracorporee e’ il nodo di MAYO
Questo nodo è costituito da due semichiavi dello stesso verso ed una semichiave di verso opposto
Per l’esecuzione della terza semichiave va tesato (e quindi trasformato in dormiente) il filo che nelle prime due semichiavi è stato il corrente (cambio di mano)
NODI EXTRACORPOREI: SEMICHIAVI
La seconda semichiave ha la funzione di serrare la prima
La terza ha la funzione di blocco
NODI EXTRACORPOREI: SCORSOI
Richiedono per il loro serraggio un richiamo del filo lungo tutto il tessuto
Adatti a tutti i tipi di chiusure a punti staccati a singola transfissione tissutale
Nodo di Roeder
E’ il piu’ efficiente dei nodi extracorporei Inventato da un otorinolaringoiatra per
serrare il peduncolo vascolare nella tonsillectomia
E’ di relativa complessita’ nel confezionamento esterno ma estremamente semplice da far scivolare in cavita’ addominale
Utile anche per il confezionamento di loops “fai da te”
ANNODAMENTO INTRACORPOREO
Prevede che:
1. L’ esecuzione del nodo
2. Il suo avvicinamento al tessuto e
3. La sua chiusura
siano eseguiti interamente all’interno della cavita’ addominale
L’ annodamento intracorporeo consiste nella riproduzione degli stessi movimenti della chirurgia ad addome aperto con l’evidente limitazione che gli strumenti utilizzati si trovano a lavorare in corridoi obbligati, vincolati dalla posizione dei trocars
Tecnica di annodamento
E’ la tecnica ideale per formare il primo seminodo
Il primo nodo potra’ essere anche un doppio seminodo doppio sopravvolgimento
Tecnica di annodamento
E’ poco conveniente per il primo annodamento poiche’ richiede l’esecuzione di mezzo giro in piu’
Puo’ essere utilizzata per l’esecuzione del 2° o del 3° seminodo (nodo di bloccaggio)
Tecnica di annodamento
Puo’ essere utile utilizzare una presa sull’ ago per modificare l’angolo talvolta troppo acuto tra gli strumenti
Quando il nodo e’ scivolato via dal portaghi bisogna cambiare le prese sul filo ed
avvicinarle alla rima di sutura
Tecnica di annodamento