TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti...

22
Indice argomenti del volume TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 Diritto all’ambiente Edizioni - 2018

Transcript of TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti...

Page 1: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

                   

Indice argomenti del volume

TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE

EDIZIONE 2018

Diritto all’ambiente Edizioni - 2018

Page 2: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALEEdizione 2018

Le norme procedurali penali applicate alla normativa ambientale

Diritto all’ambiente - EdizioniSegreteria: Via Cesare Battisti n. 115 - 05100 Terni

Tel. 0744/301558; Fax 0744/[email protected]

www.dirittoambientedizioni.net

© copyright Diritto all’ambiente - Edizioni, 2018ISBN 978-88-97388-17-3

Proprietà letteraria e tutti i diritti riservati.

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,di riproduzione, l’adattamento totale o parziale

con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le fotocopie) sono riservati per tutti i Paesi

“Tecnica di Polizia Giudiziaria Ambientale” è un marchio registrato con il n. TR/2011/C/000122presso la Camera di Commercio di Terni e marchio registrato con il n. 0001501755 presso l’Uffi-cio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero per lo Sviluppo Economico e tutelato dalla legge sullaprotezione dei marchi e del copyright anche in sede penale a carico di tutti coloro - soggetti privatio pubblici - operino plagio o copiatura del titolo, della dicitura e del marchio a qualunque fine.

Cura dell’impaginazione staff tecnico di “Diritto all’ambiente - Edizioni”

Finito di stampare nel mese di aprile 2018presso Leoni Grafiche s.n.c.

05022 Amelia - Via Europa, 78/80

pag. 2

TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE

Page 3: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

INDICE - SOMMARIO

Prefazione pag. 4Questa nuova edizione 2018 6

PARTE PRIMA

PROBLEMI GENERALI DI PRINCIPIO E DI PROCEDURA PER LA POLIZIA GIUDIZIARIA NEI REATI AMBIENTALI

§ 1. La nozione di ambiente in senso giuridico pag. 10

§ 2. Il danno ambientale 122.1 Il “disastro ambientale” previsto dall’art. 452-quater del Codice Penale 162.2 Il danno erariale derivante da incendio boschivo 17

§ 3. Storia dei crimini ambientali nel nostro Paese: interpretazioni di legge e lacunenell’ordinamento giuridico, common law di fatto prevalente sul civil law 19 3.1 Premessa 193.2 Perché prima “illegalità ambientali” e poi “crimini ambientali” 203.3 Gli anni ‘60 e la nascita delle prime leggi ambientali e delle prime

conseguenti illegalità ambientali 203.4 La “criminalità sociale per condivisione sociale” 223.5 La disapplicazione della “legge-Galasso” sui vincoli

paesaggistici-ambientali: origine dei crimini edilizi 243.6 La “legge-Merli” sull’inquinamento e la natura formale e non sostanziale

degli illeciti: origine dei crimini di inquinamento idrico 263.7 La seconda fase: la “criminalità ambientale associata” e le violazioni

ambientali elevate a sistema 273.8 La terza fase: la “criminalità ambientale organizzata”; il crimine

ambientale come impresa 323.9 Gli “smaltimenti in bianco”: i tre livelli della criminalità ambientale

si intrecciano definitivamente 353.10 Le norme di contrasto ai tre fenomeni e lo sviluppo

della giurisprudenza “supplente” 373.11 Perché “giurisprudenza supplente”: i “pretori d’assalto” 383.12 La normativa sull’inquinamento idrico: caso iniziale e tipico

di “giurisprudenza supplente” 403.13 Il reato di violazione paesaggistica-ambientale applicato

all’inquinamento idrico: altro esempio importante di “reato satellite©” 433.14 L’art. 674 del Codice Penale e la sua applicabilità ai nuovi casi

di inquinamento aeriforme 44

pag. 890

TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE

Page 4: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

3.15 L’art. 659 del Codice Penale e la sua applicabilità ai nuovi casi di inquinamento da rumore 46

3.16 L’avvelenamento colposo e doloso delle acque destinate alla pubblica alimentazione 47

3.17 Il “furto venatorio” 473.18 La tutela giuridica degli animali 493.19 Il reato di disastro ambientale innominato 503.20 L’influenza del common law di fatto nel sistema giuridico/normativo

nazionale nel campo ambientale ad opera della “giurisprudenza supplente” nel contrasto ai crimini ambientali 50

3.21 L’attuale nuova “borghesia criminale ambientale” e la “imprenditoria criminaleambientale”: l’evoluzione moderna della pregressa situazione storica 54

§ 4. La competenza della polizia giudiziaria in relazione ai reati ambientali 614.1 Il D.M. 28 aprile 2006: riassetto dei comparti di specialità

delle forze di polizia 634.2 Personale ARPA e funzioni di polizia giudiziaria ambientale 644.3 I tecnici ARPA senza funzioni di P.G. (ma comunque pubblici ufficiali) 664.3.1 A chi devono indirizzare le denunce per i reati accertati i tecnici ARPA

senza funzioni di PG (ma comunque pubblici ufficiali)? 684.4 Un pubblico ufficiale ed un organo di polizia giudiziaria che non

denunciano un reato e non impediscono la sua prosecuzione, concorronocon gli autori primari del reato stesso sulla base dell’art. 40 comma II del Codice Penale? 71

§ 5. Gli illeciti in materia ambientale: amministrativi e penali 74

§ 6. Gli illeciti amministrativi 776.1 Il concetto di illecito amministrativo 776.2 Gli equivoci terminologici 786.3 Da un illecito amministrativo può nascere una grande indagine penale 796.4 La depenalizzazione 806.5 Il confine tra gli illeciti (penali ed amministrativi)

e le illegittimità amministrative 81

§ 7. Gli illeciti penali: concetti generali 837.1 Il concetto di illecito penale 837.2 Le sanzioni penali in materia ambientale 847.3 La competenza per l’accertamento degli illeciti penali 847.4 I reati cosiddetti “satelliti” e la penetrante influenza della “giurisprudenza

supplente” sulla storia del diritto ambientale 85

§ 8. La polizia nel nostro ordinamento giuridico 898.1 La polizia giudiziaria in particolare 89

pag. 891

INDICE

Page 5: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

8.2 Ufficiali ed Agenti di polizia giudiziaria 938.3 Polizia giudiziaria e obbligo di impedire la prosecuzione dei reati 93

§ 9. Gli “ausiliari” di polizia giudiziaria 959.1 La figura della “persona idonea” a collaborare con la P.G. 959.2 Un onere pubblico non retribuito 969.3 Chi può essere nominato “ausiliario” di P.G.? Un tecnico ARPA

o della pubblica amministrazione può essere soggetto a tale nomina? 96

§ 10. Acquisizione di notizia di reato 9910.1 L’acquisizione in via autonoma e di propria iniziativa 9910.2 La denuncia 10010.3 Le denunce anonime 10110.4 La querela 10210.5 Il referto 10210.6 Il cosiddetto “esposto” 103

§ 11. Il certificato penale - Il «pregiudicato» 104

§ 12. L’importanza della giurisprudenza per la P.G. 105

§ 13. La rilevanza primaria dell’elemento soggettivo del reato nella fase delle indagini di P.G. 10713.1 I due elementi costitutivi del reato 10713.2 La colpevolezza: aspetto spesso sottovalutato dalla P.G. nel campo

dei reati ambientali 10813.3 Il dolo e la colpa 10913.4 Il dolo eventuale, importante in molti reati ambientali 11113.5 Il dolo eventuale, la “riscoperta” ed attualizzazione di un principio

antico valido per tanti reati (non solo ambientali) 11513.6 Il dolo eventuale nei crimini di incendi boschivi 11713.7 La necessità per la P.G. di approfondire caso per caso gli aspetti soggettivi 119

§ 14. La comunicazione di notizia di reato alla magistratura 12114.1 La struttura della comunicazione 12114.2 Le diversità di fondo con l’ex rapporto di polizia

e gli equivoci conseguenti. La prova oggi si forma in dibattimento 12314.3 Una comunicazione di notizia di reato per illeciti ambientali deve

essere lunga o breve? 12614.4 Comunicazione di notizia di reato ed annotazione: non sono

due atti fungibili 12914.5 La comunicazione di notizia di reato di fatto

delegata al superiore gerarchico: prassi o regola? 131

pag. 892

TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE

Page 6: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

14.6 Ma è vero che nessun giudice può leggere la comunicazione di notizia di reato?No, anzi... 133

14.7 La necessità di una “nuova” comunicazione di notizia di reato per la poliziagiudiziaria ambientale 136

§ 15. La relazione operativa tra P.M. e polizia giudiziaria 13915.1 I primi contatti diretti 13915.2 La sfera di autonomia operativa per la P.G. prevista dal codice di procedura 14015.3 Gli atti tipici di iniziativa della P.G. 14115.4 Gli atti delegati dal P.M. alla P.G. 14215.5 L’individuazione delle “fonti di prova” 14315.6 Sommarie informazioni dalla persona sottoposta alle indagini 14415.7 Sommarie informazioni dalle persone che possono riferire circostanze

utili ai fini delle indagini 14515.8 Accertamenti urgenti sui luoghi e sulle cose 146

§ 16. L’operatività delle indagini di polizia giudiziaria in relazione al futuro epilogo dibattimentale - Gli atti irripetibili 14816.1 Le tre fasi della operatività della P.G. 14816.2 Gli “atti irripetibili” 15016.3 La “relazione di servizio” e la comunicazione finale al P.M. 15216.4 “Accordi di programma”, “interpretazioni” e “risposte a quesiti”

degli enti locali sull’applicazione delle leggi ambientali: ma un organo di polizia giudiziaria deve attenersi a tali atti? 153

16.5 Gli “accordi di programma” in particolare e la loro valenza verso le attività della P.G. per i reati ambientali - La disapplicazione in caso di illegittimità palesi e manifeste 161

16.6 La Corte di Cassazione smentisce il potere delle circolari ministeriali di derogare alle disposizioni di legge 162

16.8 Ma è legittimo per un organo di polizia giudiziaria aderire autonomamente a “correnti di pensiero” interpretative sulla normativa ambientale che incidono sul campo penale? 164

§ 17. Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria durante la fase dibattimentale in aula di udienza 16617.1 Il divieto di lettura degli atti di P.G. da parte del teste operatore di polizia 16617.2 Un divieto che costituisce uno dei cardini del codice di

procedura penale vigente 16717.3 Come può un operatore di polizia ricordare tutti i dettagli in dibattimento

dopo tanto tempo dagli accertamenti? E per i dati complessi? 16817.4 Chi deve recarsi in sede processuale per testimoniare? L’operatore di P.G.

che ha eseguito direttamente gli accertamenti o il superiore gerarchicoche ha formalmente firmato la trasmissione degli atti al P.M.? 170

pag. 893

INDICE

Page 7: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

§ 18. Le annotazioni: atto diretto della P.G. 17218.1 Un atto spesso sottovalutato 17218.2 Un atto utile in casi di urgenza e condizioni particolari 17218.3 La forma dell’annotazione 17318.4 L’utilizzabilità processuale delle annotazioni 17418.5 Le annotazioni non possono sostituire la comunicazione

di notizia di reato 175

§ 19. Le fasi del processo penale 17719.1 Quale decisione può prendere il P.M. dopo aver ricevuto

la comunicazione di notizia di reato? Non ricevere più notizie dopo la denuncia è sempre indice di archiviazione? 177

19.2 L’udienza preliminare 17819.3 La richiesta di rinvio a giudizio 17919.4 Lo svolgimento dell’udienza preliminare 17919.5 La decisione del G.U.P. 18019.6 Procedimento davanti al Tribunale monocratico.

La riforma del giudice unico 18019.7 Il G.I.P. (Giudice per le Indagini Preliminari) 18119.8 La Cassazione conferma l’applicabilità della sospensione condizionale

della pena in materia di reati concernenti i rifiuti subordinata all’adempimento dell’obbligo di bonifica o altri adempimenti ripristinatori 182

19.9 Ma un organo di PG può documentarsi sull’esito procedurale dopo l’invio della comunicazione di notizia di reato? 183

PARTE SECONDA

ASPETTI OPERATIVI DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA IN ORDINE AI REATI IN MATERIA DI AMBIENTE

§ 1. Le perquisizioni nei reati ambientali 1861.1 La perquisizione è una procedura pertinente ai reati ambientali? 1861.2 La perquisizione come atto invasivo eccezionale 1861.3 La perquisizione della P.G. come mezzo di ricerca della prova

in relazione ad una ipotesi di reato 1871.4 Perquisizioni nel campo ambientale: attenzione a non ricorrere

ad un uso distorto delle normative speciali in materia di armi e sicurezza pubblica 189

1.5 Chi può eseguire la perquisizione? 1921.6 L’esito della perquisizione 193

pag. 894

TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE

Page 8: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

1.7 La perquisizione penale e la perquisizione amministrativa 1931.8 La perquisizione amministrativa ex art. 13 legge 689/81

deve essere autorizzata con provvedimento di un giudice o di un pubblico ministero? 194

1.9 Le ostilità passive ed attive contro la verifica nei siti aziendali o nelle aree di discarica 197

1.10 Prassi dell’intervento coattivo di operatore di polizia giudiziaria in uncantiere, un’azienda o sito di discarica o impianti di depurazione/trattamentoin caso di diniego del permesso di ingresso 198

§ 2. I poteri degli organi addetti ai controlli delineati in modo specifico dalla parte terza del decreto legislativo n. 152/2006 e succ. mod. 2012.1 La verifica aziendale: alcuni punti di disciplina specifica 2012.2 I poteri e le prassi per gli organi addetti ai controlli 2012.3 Il controllo sul ciclo produttivo e la verifica mediante prelievo di campioni 2032.4 L’obbligo del titolare dello scarico di fornire le informazioni richieste 2032.5 Il controllo di monitoraggio amministrativo 2042.6 Le sanzioni per l’opposizione all’ingresso ed ai controlli 204

§ 3. L’accertamento delle responsabilità soggettive durante il controllo in azienda - la delega interna 2063.1 Controlli aziendali e posizioni di responsabilità soggettive:

gli equivoci interpretativi e di prassi 2063.2 Non esiste - come molti pensano - una responsabilità oggettiva

del titolare dell’azienda 2063.3 Il titolare dell’azienda può oggi delegare la sua responsabilità

a livello interno: non lo stabilisce la legge ma la Cassazione… 2063.4 Il “delegato” interno aziendale: come e dove individuarlo 2083.5 Il direttore di filiale o di stabilimento: possibili soggetti

responsabili alternativi 210

§ 4. L’importanza del sequestro nel contesto dei reati in materia ambientale 2124.1 I due tipi di sequestro previsti dal codice di procedura penale 2124.2 Per i reati ambientali di maggiore rilievo, sequestro probatorio o

sequestro preventivo? 2184.3 Il verbale di sequestro probatorio e preventivo: un importante

atto “irripetibile”. Il sequestro probatorio - inoltre - può essere eseguito anche dagli agenti di P.G. in caso di necessità ed urgenza 223

4.4 I sigilli 2264.5 La Corte di Cassazione: possibile sequestrare un’opera edilizia abusiva

anche se ultimata. Il riflesso indiretto di questo principio-cardine sui reati in materia di inquinamento 228

§ 5. Qualche problema interpretativo in ordine al sequestro 233

pag. 895

INDICE

Page 9: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

§ 6. Il sequestro “proba-preventivo” (prassi di fatto) 2436.1 Le “scuole di pensiero” sui sequestri di iniziativa della PG 2436.2 La radicale differenza tra sequestro probatorio e sequestro preventivo

ribadita anche dalle Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione 2456.3 Il “sequestro proba-preventivo”: un nuovo “principio procedurale”

creato dalle prassi del “Codice Così Fan Tutti” in alternativa alle regoledal codice di procedura penale 247

§ 7 La segnalazione da parte della P.G. di eventi di lesione ambientale alla P.A. 2497.1 La segnalazione di un evento/reato di lesione ambientale

da parte della P.G. alla Pubblica Amministrazione 2517.2 La segnalazione di un evento di lesione ambientale da parte della P.G.

alla Pubblica Amministrazione nel caso in cui non si ravvisi un reato 252

§ 8 I rilievi fotografici 2538.1 L’importanza dei rilievi fotografici nei reati ambientali 2538.2 Un utile contributo in retrospettiva nel carteggio dibattimentale 2548.3 Le foto: atti irripetibili importanti - Le sentenze della Cassazione 2558.4 I verbali realizzati con le foto digitali connesse o con foto a stampa

immediata aggiunte in corso di redazione 2578.5 I “verbali fotografici” con descrizioni ed i verbali ordinari con

integrazioni fotografiche 2588.6 Le videoregistrazioni per i reati ambientali 259

§ 9. Gli atti illegittimi delle Pubbliche Amministrazioni e la prassi di P.G. in caso di attività illegali “autorizzate”: gli “illeciti ambientali in bianco” 2609.1 Il concetto di “ illecito ambientale in bianco©” 2609.2 “Illecito ambientale in bianco©” e problemi di perseguibilità 2619.3 Il sistema penale contro gli “illeciti ambientali in bianco©” 2639.4 Cosa può fare un organo di polizia giudiziaria quando si trova di fronte

ad un atto amministrativo ambientale illegittimo? 2669.5 La storia degli “illeciti ambientali in bianco©” 2679.6 Prassi di P.G. in caso di atti amministrativi illegittimi 2699.7 La disapplicazione delle ex concessioni illegittime da parte del giudice penale 2709.8 I precedenti e limitati strumenti di intervento giuridico in sede penale

contro le ex concessioni illegittime in vigenza della pregressa legge n. 47/85 2729.9 I nuovi strumenti di intervento derivanti dalle due sentenza della

Cassazione: l’intervento diretto del giudice penale - l’abuso di ufficiodell’amministrazione comunale 275

9.10 Le operatività di P.G. e P.M. in seguito al reato di abuso di atti d’ufficio stabilito dalla Cassazione 276

9.11 La disapplicazione del giudice penale 277

pag. 896

TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE

Page 10: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

pag. 897

9.12 Le Sezioni Unite della Cassazione confermano l’intervento del giudice penale verso gli atti di assenso illegittimi ed avallano il sequestro penale del cantiere illecito se autorizzato da atto illegittimo 279

9.13 I principi esposti per la disapplicazione in campo edilizio valgono anche per gli atti amministrativi illegittimi nel campo dei rifiuti e degli inquinamenti idrici 283

9.14 Gli illeciti in bianco di natura omissiva. Gli illeciti erariali in bianco 2849.15 Le deroghe regionali in deregulation, in particolare nel campo

della gestione dei rifiuti 286

§ 10. Tutela penale dell’ambiente. Il decreto legislativo 7 luglio 2011 n. 121 28810.1 La responsabilità amministrativa dell’ente per i reati in materia ambientale:

il D.Lgs. n. 231/2001 29110.1.1L’ambito di applicazione del D.Lgs. n. 231/2001 29210.1.2 Quando si configura la responsabilità dell’ente (Art. 5 D.Lgs. n. 231/2001

Responsabilità dell’ente) che deve essere accertata dalla PG 29510.1.3 Il modello organizzativo del D.Lgs. n. 231/2001 29810.1.4 Le sanzioni che possono colpire l’ente (irrogate dal giudice penale) 29910.2 Una nuova cultura per gli organi di polizia giudiziaria 302

§ 11. La “prescrizione asseverata” della polizia giudiziaria in campo ambientale:una “rivoluzione copernicana” procedurale e sostanziale 30311.1 Il campo di delimitazione: solo i reati/contravvenzione previsti

dal D.Lgs. n. 152/06 30311.2 Una nuova forma di estinzione per “oblazione” dei reati/contravvenzione

previsti dal D.Lgs n. 152/06 direttamente ad opera della PG 30411.3 Il nuovo ruolo (anche tecnico) della polizia giudiziaria ambientale 30611.4 La nuova “prescrizione asseverata” è di competenza solo degli organi di PG

specializzati, oppure di tutte le forze di polizia giudiziaria statali e localinon specializzate? 307

11.5 La polizia giudiziaria negli atti della nuova “prescrizione asseverata” devemotivare espressamente il “perchè” ritiene che non sussiste dannoo pericolo di danno? 307

11.6 Quali reati/contravvenzione sono “oblazionabili” con questa nuova proceduraChe fine fanno i reati contravvenzione puniti con ammenda E arresto? 309

11.7 Quale procedura seguire in caso di coesistenza di più reati, alcuni dei qualiestranei alla “prescrizione asseverata”? 312

11.8 La nuova “prescrizione asseverata” della PG può essere applicata solo ad unoo più reati “in stralcio” qualora le diverse violazioni penali rilevate siano“inquadrabili” nelle previsioni di continuazione di cui all’art. 81 comma 2codice penale? 314

INDICE

Page 11: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

11.9 In caso di “dubbio” sui danni provocati all’ambiente, prevale la nuova “prescrizione asseverata” della PG oppure la ordinaria comunicazionedi notizia di reato al PM? 317

11.10 Sintesi delle linee guida e direttive elaborate dalle Procure e dall’ISPRA- in attesa di una modifica normativa 319

§ 12. La nuova normativa sulla “non punibilità per particolare tenuità del fatto” 32512.1 La previsione normativa 32512.2 Una modifica al Codice Penale ed una modifica

al Codice di Procedura Penale 32612.3 Gli equivoci di lettura sulla reale natura giuridica del nuovo principio 33012.4 Il ruolo della polizia giudiziaria ambientale in relazione alla nuova procedura

per la “particolare tenuità del fatto” 33112.5 Gli indici-criteri per applicare la norma: di diretto interesse anche per

la polizia giudiziaria ambientale 33312.6 La particolare tenuità dell’offesa: il concetto/cardine di diretto interesse anche

per la PG nella stesura della comunicazione di notizia di reato 33512.7 Perchè questa nuova norma interessa direttamente anche

la polizia giudiziaria e gli atti redatti in sede di indagini? Ma non è unprincipio ed una procedura che riguarda solo la magistratura? 337

12.8 Incendi boschivi colposi, “particolare tenuità del fatto” e rischio disottovalutazione di un delitto comunque devastante per l’ambiente naturalee la sicurezza pubblica 339

12.9 Quale tipo di struttura dovrebbe dunque oggi presentare unaCNR adeguata? 342

§ 13. Interconnessione tra reati ambientali ed a danno degli animali, reati a dannodella salute, violazioni fiscali e concorrenza sleale aziendale 34513.1 Le interconnessioni strette tra diverse tipologie di illeciti 34513.2 Forme criminali invisibili e silenti 34613.3 La cultura della illegalità diffusa 34713.4 L’alterazione del sistema 348

§ 14. Una latente tendenza storica al “buonismo” giurisprudenziale ed investigativonon agevola il contrasto ai crimini ambientali 34914.1 L’iniziale mancata percezione della gravità dei crimini ambientali ed

a danno della salute pubblica 34914.2 “Competenze” ed “incompetenze”: il male endemico storico

dei controlli ambientali 35014.3 Il “buonismo” giurisprudenziale ed investigativo verso la fascia bassa

e intermedia di reati ambientali 35014.4 Una miriade infinita di soggetti intermedi illegali (e sottovalutati):

la somma fa il totale 35214.5 La necessità di una forte scossa culturale trasversale 354

pag. 898

TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE

Page 12: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

14.6 Un caso manualistico di “buonismo” giurisprudenziale ed investigativo 35514.7 I punti deboli investigativi e giurisprudenziali sulle silenti illegalità

diffuse in modo capillare su tutto il territorio nazionale 35914.8 Le “furbizie” dei microcrimini diffusi e la necessità di un contrasto

anche culturale oltre che operativo su strada 36214.9 La procedura per la “particolare tenuità del fatto” e per la “prescrizione

asseverata” della PG rischiano oggi di “ufficializzare” il “buonismo”investigativo e giurisprudenziale 366

§ 15. La necessità di contestualizzare nella CNR ogni singolo caso di reatoambientale nell’inquadramento dello scenario generale 36815.1 La rete dei microcrimini ambientali: una realtà da ricostruire a livello

investigativo 36815.2 Le “terre dei fuochi” nei campi rom alle periferie delle grandi città

dal nord al sud: un esempio da manuale di microcriminalità parcellizzata ma aggregata da contestualizzare in sede di indagini di PG 369

15.3 Come contestualizzare il singolo trasporto di rifiuti da parte di unpiccolo mezzo verso il sistema generale di bruciature notturne 372

15.4 Il richiamo alla “particolare tenuità del fatto” ed alla “prescrizione asseverata” 37415.5 Quale reato integra poi la bruciatura di rifiuti? 375

- Schema di comunicazione generica di notizia di reato 376- Schema di verbale di sequestro preventivo di iniziativa della PG 377- Schema di verbale di sequestro probatorio di iniziativa della PG 380- Schema unico di verbale di sequestro preventivo di iniziativa della PG e verbale di sequestro probatorio di iniziativa della PG 383

- Schema di annotazione 387- Schema di verbale di sommarie informazioni rese dalla persona sottoposta

alle indagini 388- Schema di verbale di sommarie informazioni (testimone come personainformata sui fatti) 389

- Schema di verbale di atto di accertamento urgente sui luoghi e sulle cose 390

PARTE TERZA

I NUOVI DELITTI AMBIENTALI INSERITI NEL CODICE PENALE

§ 1. Il testo di legge 392

§ 2. La struttura dei nuovi delitti ambientali 3972.1 Una tardiva integrazione normativa 3972.2 Il rapporto tra i nuovi delitti ambientali del codice penale, i reati

già previgenti di settore ed i pregressi “reati satelliti” 399

pag. 899

INDICE

Page 13: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

2.3 Una “progressione gerarchica applicativa degli illeciti ambientali” divisain tre fasce: “livello basso”, “livello medio”, “livello alto” 401

2.4 Art. 452-bis C.P. (Inquinamento ambientale) 4062.4.1 Il delitto di “Inquinamento ambientale” alla luce della conseguente

giurisprudenza della Cassazione 4082.5 Art. 452-ter C.P. (Morte o lesioni come conseguenza del delitto

di inquinamento ambientale) 4112.6 Art. 452-quater C.P. (Disastro ambientale) 4132.7 Il delitto di traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività 4162.8 Art. 452-septies (Impedimento del controllo) 4182.9 Art. 452-terdecies (Omessa bonifica) 4192.10 Il “ravvedimento operoso” 4212.11 Il ripristino dello stato dei luoghi (art. 452-duodecies) 4232.12 Le disposizioni sulla confisca 4252.13 La responsabilità degli enti in conseguenza di un delitto ambientale 427

PARTE QUARTA

SPUNTI PER PROCEDURE DI CONTROLLOIN TEMA DI NORMATIVA SUI RIFIUTI

§ 1. Lo schema della disciplina giuridica 430

§ 2. L’intervento della polizia giudiziaria in materia di gestione illecita di rifiuti 4322.1 La necessità di una elevata professionalità conseguente alla puntuale

conoscenza delle norme 4322.2 La necessità di approfondire puntualmente gli accertamenti su fatti

importanti per ricercare i collegamenti remoti 4342.3 Un protocollo-base da seguire per gli accertamenti: in primo luogo

la esatta individuazione della norma da applicare - Massima attenzione per le terminologie esatte 434

2.4 La verifica del “rifiuto” in senso formale: nulla da lasciare scontato o sottinteso 436

2.5 La natura di “rifiuto” va sempre motivata nella contestazionedegli illeciti conseguenti 442

2.6 Il “rifiuto” formale è un concetto dinamico e non statico 4452.7 L’identificazione del “rifiuto” come “pericoloso” o “non pericoloso” 4482.8 Le deroghe alla normativa sui rifiuti dopo le modifiche apportate dal

D.Lgs. n. 205/2010 4502.8.1 I sottoprodotti 4512.8.2 Cessazione della qualifica di rifiuto 4572.9 Le materie oggetto di esclusione dalla normativa sui rifiuti: le errate

pag. 900

TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE

Page 14: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

interpretazioni sulla assolutezza della deroga 4602.10 L’individuazione dell’esatta configurazione del sistema gestionale

per percepire l’eventuale caratteristica dell’illecito 4622.11 L’assicurazione delle fonti di prova 4632.12 I sequestri - Il controllo su strada - Il “fermo amministrativo”

del veicolo in transito 4652.13 L’esatta individuazione del responsabile 4682.14 Il ruolo degli operatori di polizia giudiziaria non “specializzati” 469

§ 3. Il confine tra “acque di scarico” e “rifiuti liquidi”: aspetto di estremarilevanza in sede applicativa 4733.1 Acque di scarico e rifiuti allo stato liquido: dov’è il confine? 4733.2 Le attività criminali nel settore dei rifiuti allo stato liquido 4773.3 Lo “scarico” come deroga alla disciplina generale dei “rifiuti liquidi” 4793.4 Un riassunto schematico del confine tra le due discipline 4803.5 La differenza tra uno “scarico” illecito non autorizzato ed uno

smaltimento di rifiuti liquidi illecito mascherato 481

§ 4. Il deposito temporaneo dei rifiuti 4844.1 Una deroga al sistema di gestione dei rifiuti 4844.2 Il divieto assoluto di realizzare il deposito temporaneo in area diversa

fuori dal luogo di produzione 4894.3 Il deposito temporaneo dopo le modifiche apportate dalla

legge 6 agosto 2015 n. 125 4934.4 La verifica del deposito temporaneo 4974.5 Quali sono le sanzioni per il deposito temporaneo irregolare? 4974.6 Le confusioni interpretative tra gli “omonimi” deposito incontrollato,

deposito temporaneo e deposito preliminare 502

§ 5 L’abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti: il sistema sanzionatoriobase. Le ordinanze comunali per la rimozione dei rifiuti 504

5.1 Il divieto di abbandono dei rifiuti 505 5.2 Le diverse sanzioni per il “privato” ed il titolare/responsabile di impresa

ed ente 5065.3 L’ordinanza del Comune per la rimozione dei rifiuti e la rimessione

in pristino dello stato dei luoghi 5115.4 La responsabilità concorrente del proprietario del terreno 5145.5 Le conseguenze per gli organi di vigilanza: i verbali devono essere

dettagliati e motivati anche sulle responsabilità soggettive (dolo o colpa)dell’eventuale proprietario dell’area terzo estraneo 516

5.6 La posizione del proprietario del terreno estraneo all’azionedi abbandono o deposito incontrollato 519

5.7 Le ordinanze sindacali per “motivi di igiene” extra D.Lgs. n. 152/06a carico del proprietario “responsabile oggettivo” 521

pag. 901

INDICE

Page 15: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

5.8 Il divieto di abbandono dei rifiuti di piccolissime dimensioni edei prodotti da fumo 523

5.9 Una riflessione su principi giuridici da adeguare alla evoluzione dei crimini ambientali: abbandoni di amianto sbriciolato, danni irreparabili alla salute pubblica ed applicazione del dolo eventuale. Quali reati ipotizzabili? 524

§ 6. La realizzazione e gestione di discarica abusiva. La differenza con l’abbandono occasionale 5306.1 Il concetto di discarica abusiva 5306.2 L’abbandono isolato di rifiuti su area già degradata come discarica 5346.3 Il sistema sanzionatorio per la discarica abusiva 536 6.4 Si può ripulire/bonificare un’area inquinata sottoposta

a sequestro preventivo? 540

§ 7. La gestione dei rifiuti “in nero” 5437.1 La gestione “in nero” dei rifiuti produce lavoro in violazione delle

norme sulla sicurezza e sulla salute dei “dipendenti”esposti in prima persona a forti rischi 543

7.2 La gestione “in nero” dei rifiuti è basata sulla complicità dolosadi tutti: produttore, trasportatore, titolare del sito finale 546

§ 8. Gli “smaltimenti in bianco” e le “magie” per far scomparire i rifiuti e sostituirli con “materie prime” - Le false operazioni di recupero 5498.1 Come far scomparire giuridicamente un rifiuto 5498.2 I terreni usati come pattumiere per “recuperi” che mascherano

pericolosi smaltimenti illegali di fanghi e liquami 5548.3 Le attività fraudolente per dissimulare gli smaltimenti illeciti.

La “triangolazione” con il “giro bolla” ed i reati associativi per gli “smaltimenti in bianco” mascherati da “recupero” 556

8.4 Una Regione può derogare alle norme nazionali in materia di autorizzazione per la gestione dei rifiuti? 558

8.5 Certificato di analisi falso redatto da professionista in materia di gestione di rifiuti: concorre con i reati di gestione illecita? 559

§ 9. Il trasporto dei rifiuti e le illegalità connesse 5609.1 Il trasporto come punto vitale nel sistema della gestione dei rifiuti 5609.2 Qual è il documento-base che deve accompagnare il trasporto dei rifiuti? 5619.3 Perché il formulario e la tracciabilità informatica sono tanto importanti

nel sistema di gestione dei rifiuti? 5629.4 Il malinteso rapporto tra fatture, bolle e formulario. Ma i rifiuti venduti

e “fatturati” sono esenti dal formulario e dalla tracciabilità informatica? 5639.5 Il ciclo del viaggio del rifiuto con il formulario. Quali sono i punti salienti

pag. 902

TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE

Page 16: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

ai fini delle regole e della disciplina generale? 5649.6 L’importanza della restituzione della quarta copia del formulario

di identificazione rifiuti. La novità dell’invio tramite PEC 5669.7 Quali sono le forme per la segnalazione alla Provincia della mancata

ricezione della quarta copia del formulario entro i termini di legge? 5689.8 L’errata (ed illegale) interpretazione del “peso da verificarsi a destino” 5689.9 Quali sono i principi sulla responsabilità del produttore/detentore

iniziale dei rifiuti? 5719.10 È regolare il conferimento dei rifiuti ad un “trasportatore tutto-fare”? 5739.11 Quali sono gli oneri del trasportatore? 5739.12 Il trasporto dei rifiuti con carico respinto dal destinatario 5749.13 Gli “stoccaggi” intermedi durante il trasporto realizzati ad opera

del trasportatore sono legali? 5779.14 Deve esistere un rapporto civilistico preliminare tra produttore

e sito finale nonché tra produttore e trasportatore? 5789.15 Un trasportatore può svolgere anche di fatto senza autorizzazione

attività di stoccaggio, smaltimento e recupero? 5789.16 Sussiste un onere del produttore di garantire la corretta fase finale

e l’impossibilità di “delegare” al trasportatore o ad altrila sua responsabilità? 579

9.17 Il sequestro e la confisca definitiva dei veicoli utilizzati peril trasporto quando sono obbligatori? 581

9.18 Confisca obbligatoria dei mezzi utilizzati per il trasporto illecito deirifiuti senza iscrizione all’Albo: la strategia di intestare i veicoli a terzi(“teste di paglia”) per continuare a delinquere “in nero” 582

9.19 Controllo su strada per il contrasto alla strategia di intestarei veicoli a terzi (“teste di paglia”) 583

9.20 Il caso specifico dei raccoglitori e trasportatori di rame e metalliferrosi e non ferrosi 589

9.21 Le semplificazioni per la raccolta ed il trasporto di rifiuti non pericolosidi metalli ferrosi e non ferrosi nell’ipotesi di microraccolta 593

§ 10. Attività di gestione di rifiuti non autorizzata 596

§ 11. L’attività di abbruciamento dei rifiuti 59911.1 Combustione illecita di rifiuti - Articolo 256 bis D.Lgs. n. 152/2006 59911.2 L’abbruciamento illecito dei rifiuti ed il possibile concorso con il reato

ex art. 674 del Codice Penale (Getto pericoloso di cose) 60311.3 La deroga per la combustione su terreno dei residui vegetali 604

§ 12. Le attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti 60712.1 Le sentenze finora emanate dalla Cassazione ci aiutano a meglio delineare

il reato di “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti” 609

pag. 903

INDICE

Page 17: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

pag. 904

12.2 La confisca dei mezzi di trasporto connessa al reato di attività organizzateper il traffico illecito di rifiuti 613

12.3 Alcune nuove dinamiche relativa al reato di “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti” 613

- Schema di comunicazione di notizia di reato per gestione di rifiuti non autorizzata 617

- Schema di comunicazione di notizia di reato per realizzazione e/o gestione di discarica abusiva 619

- Schema di comunicazione di notizia di reato per inquinamento aeriforme 621

PARTE QUINTA

SPUNTI PER PROCEDURE DI CONTROLLOIN TEMA DI NORMATIVA SULL’INQUINAMENTO IDRICO

§ 1. L’impianto generale della Parte Terza del decreto legislativo n. 152/2006 6261.1 I principi generali della Parte Terza del D.L.gs. n. 152/06 6261.2 Gli obiettivi della norma 6271.3 La Parte Terza del D.Lgs. n. 152/06 come norme di deroga rispetto ai

principi generale della Parte Quarta 6281.4 Una norma puramente formale e con scarsi principi sanzionatori 6291.5 Il rapporto con il nuovo delitto di “inquinamento ambientale” 633

§ 2. Le regole per la misurazione ed il controllo degli scarichi. Il punto di prelievoGli accessi per gli organi ispettivi. I prelievi e le analisi: disciplina e problemi operativi 6342.1 Le violazioni tabellari come “inquinamento” formale 6342.2 Il pozzetto di ispezione 6342.3 Gli organi competenti per i prelievi 6362.4 Aspetti formali su prelievi ed analisi - Le garanzie difensive 6382.5 Prassi e modalità per il prelievo in azienda 6522.6 L’esame in laboratorio ed il preavviso necessario. Le forme di frettolose

notifiche irrituali. 6532.7 Avviso e preavviso in materia di campionamenti in azienda ed analisi

in laboratorio: la Cassazione conferma la natura amministrativa delleoperazioni preventive ARPA 656

2.8 Il referto di analisi: atto irripetibile 6592.9 Il metodo di campionamento - Il campione unico (e non tre campioni) 6602.10 La divisione dei ruoli nell’ARPA tra personale di vigilanza ed

addetto ai prelievi e personale operante nel laboratorio di analisi 663

TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE

Page 18: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

pag. 905

2.11 Il sistema sanzionatorio per il trasporto illecito dei “rifiuti liquidi costituiti da acque reflue” 666

§ 3. Il potere di un organo di polizia giudiziaria (anche non tecnico) di eseguireprelievi in flagranza di reato 6683.1 La P.G. è competente per eseguire prelievi in flagranza di reato 668 3.2 Le diverse finalità dei prelievi e le conseguenti diverse

competenze funzionali dei tecnici ARPA e degli operatori di P.G. 6693.3 I prelievi eseguiti con fini di accertamento sanzionatorio 6713.4 La posizione della Cassazione Penale sui prelievi di campioni eseguiti

dalla polizia giudiziaria in flagranza di reato 674

§ 4. I reati “satelliti©”: gli articoli 635/II comma n. 3 e 674 del codice penaleLa normativa sui vincoli paesaggistici-ambientali (D.Lgs n. 42/04) - Il reato di danneggiamento di acque pubbliche 6764.1 La giurisprudenza della Cassazione crea i “reati satelliti©” 6764.2 Il reato di “danneggiamento di acque pubbliche” 6774.3 Il sistema probatorio per il reato di danneggiamento 6804.4 Il campo di applicazione del reato di danneggiamento. L’eventuale

connessa violazione del vincolo paesaggistico 6814.5 Un esempio pratico di danneggiamento acque con dolo eventuale 6824.6 Un caso di applicazione della normativa sui vincoli in materia

di inquinamento idrico 683

§ 5. Un confronto schematico tra i reati previsti dal decreto n. 152/06 Parte Terza ed i cosiddetti “reati satelliti©” 687

§ 6. L’avvelenamento doloso e colposo di acque destinate all’alimentazione 690

§ 7. L’intervento della polizia giudiziaria 6917.1 L’errata prassi di procedere esclusivamente ai prelievi ed analisi 6917.2 I primi accertamenti in sede di intervento 6927.3 I prelievi dei campioni sul corso d’acqua: utili in sinergia con le fotografie 6937.4 I prelievi nel pozzetto di ispezione aziendale. Gli accertamenti contestuali

sul dolo e sulla colpa 6947.5 L’individuazione preliminare degli eventuali illeciti 6957.6 Gli accertamenti preventivi di ordine generale: il controllo amministrativo 6967.7 Gli accertamenti logico-induttivi senza prelievi ed analisi 6977.8 La cartografia aziendale: necessaria per non effettuare verifiche

senza punti di riferimento 7017.9 La individuazione esatta del presunto responsabile: il titolare, il delegato,

il gestore 7027.10 Il pozzetto di ispezione 7027.11 L’immissione di acque reflue industriali in un corpo ricettore causata dalla

fuoriuscita accidentale di reflui provenienti da una vasca di stoccaggio 703

INDICE

Page 19: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

7.12 Il confine tra attività amministrativa e prassi di polizia giudiziaria:qualche precisazione sulla evoluzione delle procedure 704

§ 8. I “laghetti aziendali” 708

§ 9. Il depuratore fermo: disciplina giuridica 710

- Schema di comunicazione di notizia di reato per apertura o comunque effettuazione di nuovi scarichi di acque reflue industriali senza autorizzazione 714

- Schema di comunicazione di notizia di reato per apertura o comunque effettuazione di nuovi scarichi di acque reflue industriali con sostanze pericolose senza autorizzazione 715- Schema di comunicazione di notizia di reato per scarichi di acque reflue industriali con sostanze pericolose senza osservare le prescrizioni della autorizzazione 716

- Schema di comunicazione di notizia di reato per scarichi di acque reflue industriali con superamento dei valori limite fissati nella tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. n. 152/2006 in relazione alle sostanze indicate nella tabella 5 717

- Schema di comunicazione di notizia di reato per scarichi - da parte di gestore di impianti di depurazione - di acque reflue industriali con superamento dei valori limite fissati nella tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. n. 152/2006 in relazione alle sostanze indicate nella tabella 5 718

- Schema di comunicazione di notizia di reato per inosservanza dei divieti di scarico sul suolo, nel sottosuolo ed in acque sotterranee previsti dagli artt. 103 e 104 del D.Lgs. 152/06 719

- Schema di comunicazione di notizia di reato per danneggiamento di acque pubbliche e violazione del T.U. sui vincoli paesaggistici-ambientali (D.Lgs. 42/04) applicato all’inquinamento idrico 720

PARTE SESTA

SPUNTI PER PROCEDURE DI CONTROLLO IN TEMA DI NORMATIVA URBANISTICO-EDILIZIA E PAESAGGISTICA

§ 1. La normativa urbanistico-edilizia e paesaggistica. La disciplina generale 7241.1 Il quadro normativo 7241.2 La manutenzione straordinaria e le modifiche interne 7291.3 L’attività di edilizia libera 7301.4 I soggetti responsabili 733

pag. 906

TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE

Page 20: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

§ 2. Il controllo nel settore degli abusi edilizi e paesaggistici 7362.1 La giurisprudenza 7362.2 Concorre nel reato di abuso edilizio il dirigente comunale che

rilascia un permesso di costruire illegittimo: un duro colpo per gli “abusi edilizi in bianco” 736

2.3 Il sequestro preventivo nei reati edilizi e paesaggistici 7412.4 Il sequestro di un’opera edilizia abusiva ultimata 7432.5 L’utilizzo dell’aereofotogrammetria per la repressione degli illeciti

edilizi e paesaggistici 7472.6 La vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia 7472.6.1 Mancata esecuzione della demolizione di un’opera abusiva e reato

di abuso d’ufficio 7502.7 Esecuzione dell’ordine di demolizione a cura del Pubblico Ministero 7532.8 L’operatività dell’ordine di demolizione di un manufatto abusivo 7542.9 Un “abuso edilizio negoziale” a carico dell’acquirente dei manufatti

illegali. Ma è veramente sempre esente da sanzione penale chi acquista in malafede un immobile derivante da abuso edilizio? 758

2.10 Un “abuso edilizio contrattuale” a carico degli erogatori di servizi verso i cantieri ed i manufatti illegali 766

2.11 Le costruzioni sul demanio marittimo. Ma davvero sono possibili? 773

§ 3. Le modifiche al Codice Urbani - Sempre sussistente il vincolo nei parchi,nelle riserve e nelle zone umide - Le conseguenze della modifica sul piano penale 776

§ 4. Per edificare in un’area protetta, sono sempre e comunque necessari ilpermesso di costruire, il nulla-osta paesaggistico e il nulla-osta dell’ente parco 784

- Schema di comunicazione di notizia di reato per illecito urbanistico-edilizio 787- Schema di verbale di sequestro penale di cantiere edile o comunque

area interessata a lavori in violazione della normativa urbanistico-edilizia (artt. 354-355 e 321 n. 3 bis c.p.p.) 788- Schema di comunicazione di notizia di reato per violazione della normativa sui vincoli paesaggistico-ambientali 789

- Schema di verbale di sequestro di cantiere edile o comunque area interessataa lavori in violazione della normativa sui vincoli paesaggistico-ambientali 790

- Schema di comunicazione di notizia di reato per illecito urbanistico-edilizioin seguito al rilascio di permesso di costruire illegittimo per assenza del nulla-osta paesaggistico 792

pag. 907

INDICE

Page 21: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

PARTE SETTIMA

ASPETTI OPERATIVI DELLA POLIZIA GIUDIZIARIAIN MATERIA DI TUTELA GIURIDICA DEGLI ANIMALI

§ 1. La competenza della polizia giudiziaria in relazione ai reati a danno degli animali 798

§ 2. La legge 189 del 2004 8002.1 Analisi delle singole fattispecie criminose 8002.1.1 Art 544 Bis c.p. “Uccisione di animali 8002.1.2 Illiceità speciale, la crudeltà e la mancanza di necessità 8022.1.3 Art 544 Ter c.p. “Maltrattamento di animali” 8062.1.4 Uccisione e maltrattamento mediante condotta omissiva 8122.1.5 Art 544 Quater c.p. “Spettacoli e manifestazioni vietate” 8152.1.6 Art 544 Quinquies c.p. “Divieto di combattimento tra animali” 8162.1.7 Art 727, Comma 1, c.p. “Abbandono di animali” 8172.1.8 Art 727, Comma 2, c.p. “Detenzione in condizioni incompatibili

produttive di gravi sofferenze” 8202.1.9 Piena applicabilità dei delitti di cui al capo IX bis del codice penale

alle attività con animali 8242.1.10 Art 638 c.p. “Uccisione di animali altrui” 8272.1.11 Art 2 Legge 189/2004 “Divieto di utilizzo a fini commerciali

di pelli e pellicce” 827

§ 3. Legge n. 201 del 2010 - “traffico illecito di animali da compagnia 8313.1 Una nuova configurazione di reato per un fatto particolarmente odioso 8313.2 Art. 5 - “Introduzione illecita di animali da compagnia” 834

§ 4. Modifiche al Codice della Strada ed obbligo di soccorso per animali 836

§ 5. Funzione di prevenzione della P.G. e reati a danno di animali 8405.1 Impedire che i reati a danno degli animali vengano portati

ad ulteriori conseguenze 8405.2 I due tipi di sequestro previsti dal codice di procedura penale 8415.3 I sigilli: come “sigillare” un animale vivo maltrattato? 8425.4 Deve essere la P.G. o il P.M. ad eseguire il sequestro nei reati

a danno degli animali? 8435.5 Un veterinario pubblico con funzioni di P.G. deve obbligatoriamente

eseguire il sequestro nei reati a danno degli animali? 8445.6 Tutela dell’animale sequestrato e l’individuazione della modalità

di gestione più idonea 845

pag. 908

TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE

Page 22: TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE EDIZIONE 2018 · § 17.Il divieto di lettura degli atti di P.G. e la funzione testimoniale personale dell’operatore di polizia giudiziaria

§ 6. I rilievi fotografici 849

§ 7 Art. 544 sexies C.P. - Misure di sicurezza e pene accessorie 850

§ 8. Art. 727/bis inserito nel codice penale 852

§ 9. Applicazione del delitto di maltrattamento in ambito venatorio 853

§ 10. Il divieto di attraversamento e di trasporto di armi da sparo all’interno delle aree naturali protette 855

§ 11. Il “furto venatorio” viene attualizzato dalla magistratura: di nuovo i bracconieri come ladri 859

SCHEMI ESEMPLIFICATIVI RIASSUNTIVI 869

pag. 909

INDICE