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Tecnica della sicurezzaSoluzioni pneumatiche ed elettriche

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2

OFF

Input Logic

Logic Input

Arresto d’emergenza

Comando bimanuale

Dispositivi mobili di protezione: portelli di sicurezza

Pedane sensibili

Barriere fotoelettriche

Laser scanner

Tasto di consenso

Selettore di

modi operativi

Sistemi di telecamere

•Cablaggio •Logica pneumatica sicura •Relè di sicurezza •PLC

Messa a punto e manutenzione

Posizione di riposo, spento

Esercizio di emergenza

Esercizio normale

Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Panoramica delle misure tecniche di protezione

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SLS

Pneumatica

Riduzione della

velocità

Riduzione di pressione e potenza

Scarico

Inversione di un movimento

Arresto, mantenimento e bloccaggio

Arresto, mantenimento e bloccaggio

Protezione da avvio accidentale

Elettrica

Safe Torque Off (STO)

Safely Limited Speed (SLS)

Safe Direction (SDI)

Safe Stop 1 (SS1)

Safe Stop 2 (SS2)

Safe Operating Stop (SOS)

Safely Limited Position (SLP)

Output

Output

Questi simboli compariranno spesso nelle prossime pagine. Rimandano in modo rapido e chiaro alla funzione di sicurezza pertinente.

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Introduzione....................................................................................... 5

Direttive e norme ............................................................................... 5

Funzioni di sicurezza con prodotti e soluzioni .................................. 27• Pneumatica ......................................................................... 27•Servopneumatica ................................................................ 55•Tecnologia elettrica ............................................................. 60•Esempi applicativi e di programmazione ............................. 68

Formazione e consulenza ................................................................. 70

Indice:

Questo manuale è concepito come una guida alle questioni chiave della progettazione pneumatica ed elettrica orientata alla sicurezza:

•Perché usare la pneumatica orientata alla sicurezza?

• Come posso individuare i rischi a cui è esposto un operatore o un utente durante l’uso di un impianto o di una macchina?

• Quali sono le norme e le direttive applicabili?

• Quali sono le misure di sicurezza che ne derivano?

• Quali sono le misure di sicurezza più comuni?

In breve: nella prima parte del manuale vengono presentate le basi normative. Nella seconda parte del manuale sono riportati esempi di schemi delle funzioni di sicurezza più comuniriguardo agli attuatori pneumatici ed elettrici e le

relative combinazioni di prodotti Festo, utilizzabili per assolvere a diverse funzioni di sicurezza.

Peresigenzepiùspecifiche, i nostri specialisti in tutto il mondo saranno lieti di assistervi.

Il vostro partner per la sicurezza

Per Festo la qualità può avere diversi aspetti: l’uso sicuro delle macchine è uno di questi. Ecco perché la nostra tecnica di automazione è orientata alla sicurezza. La nostra tecnologia garantisce la massima sicurezza sul posto di lavoro.

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In questo modo, per esempio, è possibile prevenire in modo affidabilecollisionioavviamentiaccidentali dopo uno stop di emergenza. Al contempo, l’uso della pneumatica orientata alla sicurezza riduce di conseguenza anche il rischio della responsabilità.

La Direttiva Macchine CE prevede l’analisi dei pericoli e la valutazione del rischio delle macchine. Gli obiettivi di

sicurezzaderivanoesonodefinitida questa direttiva. Questi obiettivi si raggiungono tramite diverse funzioni di sicurezza.

Le soluzioni Festo orientate alla sicurezza, in forma di •componenti•circuiti•progettazionepermettono di raggiungere facilmente gli obiettivi di sicurezza. Il funzionamento sicuro delle macchine deve

essere possibile su tutti i modelli e a ogni fase del loro ciclo di vita.

Le soluzioni Festo orientate alla sicurezza offrono proposte per •esercizio•automatico / manuale•messa in funzione• situazioni di pericolo e funzioni

d’emergenza, come l’arresto sicuro e lo scarico sicuro

• riavvio -> protezione da avvio accidentale

• riparazione / manutenzione

Oltre a questo, i guasti che si presentano a seconda del loro potenziale di pericolo, non devono pregiudicare le funzioni di sicurezza.

In linea di massima, più semplici sono le soluzioni adottabili, migliori sono i risultati conseguibili. La complessità della tecnica della sicurezza sta piuttosto nella molteplicità delle combinazioni e nel cambiamento delle condizioni.

Di conseguenza, parrebbe impossibile realizzare un’applicazione standard di tecnica della sicurezza.

In considerazione della vastità delle possibili applicazioni e indipendentemente dal loro utilizzo, è consigliabile considerare gli attuatori Festo nell’ambito della valutazione dei rischi di ciascuna macchina in cui sono installati.

Ridurre i rischi, pensare alla prevenzione

Semplice ma sicuro

Le macchine devono essere costruite in modo tale da proteggere dai pericoli persone, animali, cose e ambiente. L’obiettivo è prevenire danni fisici di qualsiasi tipo. L’uso della tecnologia pneumatica ed elettrica Festo orientata alla sicurezza consente di applicare misure conformi alla Direttiva Macchine CE.

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Obiettivo: macchine sicure

Obiettivo: processo standardizzato + “checklist”

Obiettivo: riduzione del rischio

Obiettivo: valutazione delle misure techiche di protezione

Obiettivo: valutazione per determinare se la riduzione del rischio è sufficiente

Condizioni quadro per la tecnica della sicurezza

In tutto il mondo sono previste condizioni quadro per la sicurezza nella costruzione e nell’uso dei macchinari. Pressoché tutte le leggi prevedono una valutazione del rischio che copra ogni pericolo e che implichi misure atte a ridurre il rischio stesso.

Valutazione del rischio

Analisi rischio - Valutazione rischio Riduzione del rischio Misure di progettazione Misure tecniche Informazioni per l’utente

Leggi ad es. Direttiva Macchine UE MD 2006/42/CE

Input

EN ISO 13849-1 IEC 61508/61511/62061

Logic Output

Valutazione: PL ≥ PLr SIL ≥ SILr

Funzione di sicurezza

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Le direttive sono equiparabili a leggi. La costruzione delle macchine è disciplinata dalla Direttiva Macchine. L’obiettivo primario della Direttiva Macchine è stabilire i requisiti di base per la salute e la sicurezza in fatto di progettazione e costruzione delle

macchine. Il marchio CE indica che una macchina è conforme alla Direttiva Macchine CE. L’applicazione delle norme armonizzate consente di ottemperare alla Direttiva Macchine. Le norme armonizzate sono elencate sulla Gazzetta

Ufficialedell’UnioneEuropea.L’applicazione delle norme armonizzate genera una “presunzione di conformità”, che tutela utilizzatori e produttori sul piano della responsabilità giuridica.

Requisiti di base per la sicurezza nella produzione industriale

Con la nascita del mercato unico europeo sono state unificate anche le direttive per la costruzione delle macchine e dei mezzi meccanici destinati alla produzione industriale.

Produttori Utilizzatori

Norme europee armonizzate Disposizioni nazionali

Bassa tensione Direttiva

2006/95/CE

per esempio macchine

Responsabilità

Direttiva quadro “Salute e sicurezza” 89/391/ CEE

Art. 137 del Trattato CE(sicurezza sul lavoro)

Libera circolazione delle merci in Europa

Art. 95 del Trattato CE(libera circolazione delle merci)

Direttiva Macchine 2006/42/CE

Direttiva particolare “Uso delle attrezzature da lavoro” 86/655/CEE

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Le norme alla base della progettazione delle funzioni di comando

Le norme armonizzate relative alla sicurezza delle macchine servono a ridurre i rischi legati alla sicurezza a un livello minimo accettabile ai sensi della Direttiva Macchine.

Esigenze funzionali e di sicurezza per sistemi di controllo relativi alla sicurezza

Progettazione e valutazione del rischio delle macchine

EN ISO 12100 Sicurezza delle macchinePrincipi generali di progettazione

Aspetti relativi alla sicurezza elettrica

EN 60204-1Sicurezza delle macchineEquipaggiamento elettrico delle macchine Parte 1: requisiti generali

Progettazione e realizzazione di comandi relativi alla sicurezza

EN 62061Sicurezza delle macchineSicurezza funzionale dei sistemi di comando elettrici, elettronici e di controllo programmabili relativi alla sicurezza

Architettura a sceltaLivello d’integrità della sicurezza (SIL)SIL 1, SIL 2, SIL 3

EN ISO 13849-1Sicurezza delle macchineParti relative alla sicurezza dei sistemi di comando, Parte 1: Principi generali di progettazione

Architetture previste (categorie)Performance Level (PL)PL a, PL b, PL c, PL d, PL e

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I rischi derivano da pericoli e sono legati alla gravità di un possibile danno e alla probabilità chetaledannosiverifichi.

Definizione di rischio

Gravità di un possibile pericolo

Frequenza e durata dell’esposizione al pericolo

Possibilità di evitare o ridurre il pericolo

Probabilità di comparsa di un evento pericoloso

Probabilità che tale pericolo siverifichi

Rischio come pericolo effettivo

Rischio senza misure di sicurezza

Rischio limite

Rischio residuo

Riduzione del rischio minima necessaria

Riduzione del rischio effettiva

Sicurezza = rischio residuo accettabile

Rischio altoRischio basso

Sicurezza Pericolo

= +

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Obiettivo: riduzione del rischioIl presente manuale tratta soprattutto il tema della riduzione del rischio tramite misure tecniche di protezione. Si parte dal presupposto che siano già state applicate tutte le misure possibili in fase di progettazione.

Valutazione del rischio

Le norme descrivono il processo di valutazione del rischio. Ogni produttore è tenuto a dare un suo giudizio in merito. Si elabora pertanto una valutazione dei rischi e, se necessario, si attuano le misure atte a ridurli.

Fonte: EN ISO 12100

Fonte: EN ISO 12100

Fonte: EN ISO 12100

Determinazione dei limitidel macchinario

Inizio

Identificazionedei pericoli

Stima del rischio

Calcolo/definizionedeilimiti del sistema•Limitidiutilizzo•Limitidispazio•Limitiditempo

Calcolo/definizionedi stati e transizioni tra stati

Fonte: EN ISO 12100

•Interventodipersone•Condizionidi

funzionamento•Comportamentoanomalo

o uso errato prevedibile

Valutare il rischio sulle

misure di sicurezza della progettazione:

la macchina è sicura?

No

Fonte: Direttiva 2006/42/CE Allegato I, 1)

Tutte le misure relative all’istruzione

Fine

No

Valutare il rischio sulle

misure tecniche di sicurezza: la

macchina è sicura?

No

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EN IS

O 1

2100

•Indaginepreventiva dei pericoli (PHA)

•Procedura“COSASUCCEDE SE”

•Tipodistatodiguasto e analisi delle ripercussioni; analisi degli effetti dei guasti (FMEA)

•Simulazionediguasto per sistemi di comando

•ProceduraMOSAR•Analisiadalberodei

guasti; analisi dello stato di guasto (FTA)

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Nella valutazione del rischio e nella determinazione del Performance Level necessario si calcola il grado di riduzione del rischio. Il successo nella riduzione del rischio necessaria dipende dai seguenti parametri:

1) Architettura di comando2) Mean Time To dangerous Failure (MTTFd)3) Grado di copertura diagnostica

(DC)4) Guasti per causa comune (CCF)

A ogni modo, il Performance Level (PL) deve corrispondere almeno al livello PL richiesto (PLr).R

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Font

e EN

ISO

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Fonte: EN ISO 12100

Misure di progettazioneper esempio sicurezza intrinseca

Informazioni per l’utente relative alla macchina nel Manuale Utente

PL ≥PLrSì

No

Fonte: EN ISO 12100

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Misure tecniche di protezionee misure integrative di protezione

Scelta della funzione di sicurezza

Individuazione delle proprietà della funzione di sicurezza

Determinazione del PLr

Progettazione e realizzazione tecnica della funzione di sicurezza

Determinazione PL

Categoria MTTFd DC CCF

Fonte: EN ISO 13849-1, 4.2 Fig. 3

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Lafigurarappresenta laprocedurasemplificata per la determinazione del Performance Level (PL) per una funzione di sicurezza. Il PL è il risultato delle categorie da B a 4, del grado di copertura diagnostica “da nessuno ad alto”, diversi valori di MTTFd e dei Common Cause Failure (guasti per causa comune - CCF).

Il PL può essere assegnato a un determinato livello di SIL. Non è tuttavia possibile ricavare il PL dal SIL. Oltre alla probabilità media di un guasto pericoloso all’ora, occorre applicare altre misure della norma EN ISO 13849-1 (ad es. architettura) per ottenere un determinato PL.

Valutazione delle misure tecniche di protezione – Determinazione del Performance Level

Graficodelrischio:qualePerformanceLevel occorre? PLr da a ad e

Com’è composta la struttura della catena di comando o della funzione di sicurezza? Cat. da B a 4

Qualità dei componenti catena di comando: determinazione del MTTFd per l’intera catena del processo, dal sensore all’attuatore!

Grado di copertura diagnostica: quali guasti pericolosi vengono riconosciuti?

Guasti per causa comune (CCF): misure per evitare i CCF

Determinazione MTTFd = Mean Time To Failure (dangerous)

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PL

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SIL

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Cat. 2

60%≤DC < 90%Basso

90%≤DC < 99%Medio

90%≤DC < 99%Medio

Cat. 3

60%≤DC < 90%Basso

Cat. 4

99%≤DC

Alto

EN ISO 13849-1Capitolo 4.5.4

Cat. 1

DC < 60%Nessuno

Cat. B

CCF non rilevante CCF 65%

DC < 60%Nessuno

1

2

3

1

1

2

2

3

3

4

4

5

5

Valutazione

Basso 3anni≤MTTFd 10 anni

Medio

Alto

Fonte: EN ISO 13849-1 Capitolo 4.5.2

MTTFd

10anni≤MTTFd 30 anni

30anni≤MTTFd 100 anni

10–5≤ PFHd < 10–4

3 x 10–6≤PFHd < 10–5

10–6≤PFHd < 3 x 10–6

10–7≤PFHd < 10–6

10-8≤PFHd < 10-7

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Ilgraficoperladeterminazionedel Performance Level necessario si basa sul calcolo del rischio e sulla conseguente necessità di ridurlo a un livello accettabile.Il rischio basso ha un PL = a (poche misure per la riduzione del rischio).Il rischio alto ha un PL = e (misure elevate per la riduzione del rischio).

Per PLr (richiesto), in gergo tecnico, si intende il livello di PL minimo da raggiungere per ridurre adeguatamente il rischio.

Per una migliore valutazione dei rischi sono indicate qui anche le disposizioni della norma EN 62061. Il principio di base del rischio è sempre lo stesso: la gravità di un possibile danno e la probabilità che tale danno siverifichi.

Calcolo del Performance Level necessario

b

a

c

d

e Fonte: EN ISO 13849-1 Allegato 1.2.3

Rischio basso

Rischio alto

EN ISO 13849-1

S Gravità della lesione

S1 leggera (normalmente reversibile)

S2 grave (normalmente irreversibile o morte)

F Frequenza e/o durata dell’esposizione al pericolo

F1 da rara a occasionale e/o breve

F2 da frequente a continua e/o lunga

P Possibilità di evitare il pericolo

P1 possibile in determinate circostanze

P2 difficilmentepossibile

Cosa dicono le altre norme

EN 62061

Lesione irreversibile (4 punti) (morte, perdita di occhio o braccio)Lesione irreversibile (3 punti) (rottura di arti, perdita di dita)Lesione reversibile (2 punti) (richiede ulteriori cure mediche)Lesione reversibile (1 punto)

Frequenza (con durata > 10 min)< 1 h (5 punti)Da > 1 h a < 1 giorno (5 punti*)> 1 giorno < 2 settimane (4 punti*)Da > 2 settimane a < 1 anno (3 punti*)> 1 anno (2 punti*)

* se la durata è inferiore a 10 min, la lesione può essere ridotta di un livello

Impossibile (5 punti)

Raramente possibile (3 punti)

Probabile (1 punto)

P1

P2

P1

P2

P1

P2

P1

P2

F1

F2

F1

F2

S1

S2

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Categoria B oppure 1

Categoria 2 Categoria 3 Categoria 4

Panoramica delle architetture di comando

Iim im

L O

I im imL O

im

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I1 imim

L1 O1m

I2 imimL2 O2m

c

I1im

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m

c

Si devono applicare i principi fondamentali di sicurezza(EN ISO 13849-1 punto 6.2.3/EN ISO 13849-2 Tab. A.1/B.1/D.1)

Progettazione adatta per influssi esterni(EN ISO 13849-1 punto 6.2.3)

SRP/CS: si devono applicare i principi di sicurezza consolidati(EN ISO 13849-2 B.4; cfr. EN ISO 13849-2 Tab. A.2/B.2/D.2)

1 canale

Tolleranza guasti: 0(EN ISO 13849-1 punto 6.2.3)

Categoria B

1 canale 100 test di funzionamento prima della richiesta della funzione di sicurezza(EN ISO 13849-1 punto 6.2.5)

Tolleranza guasti: 0 tra le fasi del test

Categoria 2

2 canali

(EN ISO 13849-1 punto 6.2.7)

Alcuni errori, ma non tutti, vengono rilevati prima o durante la successiva richiesta della SF

Tolleranza guasti: 1L’accumulo di errori non rilevati può portare alla perdita della SF

Categoria 3

2 canali

(cfr. EN ISO 13849-1 punto 6.2.7)Ogni errore deve essere rilevato prima o durante la successiva richiesta di SF

Tolleranza guasti: > 1

Categoria 4

1 canale Componenti di SPR/CS (EN ISO 13849-2 A.4/B.4/D.4)

Tolleranza guasti: 0(EN ISO 13849-1 punto 6.2.4)

Categoria 1

Rispetto dei principi di sicurezza fondamentali e consolidati. Rispetto delle norme pertinenti

Componenti collaudati per l’esercizio. Già impiegati in applicazioni simili (cfr. EN ISO 13849-2 B.4)

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I test del circuito devono essere eseguiti almeno 100 voltefinoallarichiestadellafunzione di sicurezza. Questo test dei componenti pneumatici deve essere eseguito senza provocare situazioni di rischio.

Realizzazione pneumatica di una soluzione di categoria 2Nell’esempioraffigurato, i componenti rilevanti per la funzione di sicurezza vengono utilizzati anche per il normale comando dell’impianto. In questo modo viene realizzato il test. Se ciò non fosse possibile, nei comandi di sicurezza pneumatici, in diverse soluzioni è più facile realizzare una categoria 3, anche quando sarebbesufficienteuna categoria 2.

Risposta del comando tramite PLC Risposta dell’interruttore dei portelli di protezione al S-PLC

Interruttoredi sicurezza

Interruttoredi sicurezza

Intervento sporadico dopo oltre 100 cicli. Intervento attraverso i portelli di sicurezza.

Categoria 2 - Applicazione Pick & Place

PLC

Diagnosi

S-PLC

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La tabella illustra un riepilogo delle fonti di guasto relative alla pneumatica, come riportato nella norma EN ISO 13849-2. In determinate circostanze è possibile escludere i guasti. I presupposti per l’esclusione del guasto sono indicati in dettaglio dalla norma EN ISO 13849-2. A seconda del principio di costruzione e dell’esecuzione dei componenti, è possibile ottenere risultati diversi in base all’applicazione, ovvero è possibile che un determinato prodotto sia adatto per un’applicazione, ma inadatto per un’altra. È responsabilità del costruttore dell’impianto verificarequestoaspetto.

Determinazione del grado di copertura diagnostica DC

Modificadeitempi

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Valvole di controllo direzione

Valvole di intercettazione / unidirezionali / di scarico rapido / selettrici

Valvole di controllo portata

Valvole di controllo pressione

Tubi

Tubiflessibili

Raccordi

Moltiplicatore di pressione e convertitore di pressione

Filtri

Lubrificatori

Silenziatori

Accumulatore di energia e serbatoio d’aria compressa

Sensori

Elementi logici (AND/OR)

Elementi di ritardo

Trasformatori (pressostato, interruttore di posizione eamplificatore)

Cilindri

Prodotti

Fonti di guasto

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Cadu

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Cadu

ta d

i cor

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e

(guasti pericolosi rilevati)

(guasti pericolosi totali)

Legenda

Non rilevante per questo componente

Possibilità di escludere il guasto in determinati casi (vedere EN ISO 13849-2)

Esclusione di guasto non garantita per questo componente

+ + ... +

+ + ... +

DCmedia =

DC1 DC2 DCN

MTTFd1 MTTFd2 MTTFdN

1 1 1MTTFd1 MTTFd2 MTTFdN

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Il Mean Time To Dangerous Failure (MTTFd) inizialmente è determinato singolarmente per ognicanaleridondante.Infinesicalcola un valore MTTFd complessivo per entrambi i canali. Questo valore è espresso in anni ed è una dichiarazione di qualità della funzione di sicurezza. Per la valutazione delle misure tecniche di protezione si distinguono secondo la norma tre livelli: basso, medio e alto.

Determinazione del Mean Time To Dangerous Failure (MTTFd)

Segnale d’ingressoInput Segnale di comandoLogic Output

MTTFd

Dati sul ciclo di vita dei prodotti rilevanti

B10

MTTFd MTTFd

Valutazione

Basso

Medio

AltoFonte: EN ISO 13849-1 Capitolo 4.5.2

MTTFd

3anni≤MTTFd < 10 anni

10anni≤MTTFd < 30 anni

30anni≤MTTFd < 100 anni

Parametri applicazione

1______MTTFd

=N

i=1 1_______MTTFd,i

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Definizione Momento in cui statisticamente siverificail10% delle avarie dei componenti (secondo EN ISO 19973). Secondoladefinizione,inquestomomento già il 10% dei campioni denotano avarie. Un componente può guastarsi prima del raggiungimento del valore B10 . La durata del ciclo di vita non può essere garantita. Avarie pericolose:in relazione alla sicurezza delle macchine/ Direttiva Macchine/EN ISO 13849-1, sono rilevanti soltanto le avarie pericolose.

È l’applicazione a stabilire se l’avaria è pericolosa oppure no. Se non sono possibili/presenti dati sul numero delle possibili avarie pericolose, EN ISO 13849-1 suggerisce di considerarne tale una su due. Pertanto è possibile supporre che B10 d = 2*B10 :

B10 : probabilità statistica di avaria

B10 d : probabilità statistica di avaria per guasti pericolosi

Per quali prodotti è necessario un valore B10 d ?Per tutti i prodotti a rischio di usura, impiegati nei componenti determinanti per la sicurezza di un comando e che contribuiscono direttamente all’esecuzione della funzione di protezione, come per esempio valvole, perni di bloccaggio.Ciò non vale per raccordi, tubi flessibili,angolari,supporti…

Per quali prodotti è necessario un valore MTTFd?Per tutti i prodotti impiegati in componenti legati alla sicurezza di un comando che contribuiscono direttamente

all’esecuzione di funzioni di sicurezza, come ad es. comandi, nodi Fieldbus, che servono a individuare situazioni pericolose, sensori (canale di test categoria 2).

Per i componenti impiegati a scopo di monitoraggio in parti rilevanti per la sicurezza, è necessario un valore MTTFd o B10 ?No, per SRP/CS categoria 3 e 4 .Sì, per SRP/CS categoria 2 nel canale di test.

Valore B10

Determinazione MTTFd da B10 d

Il valore MTTFdddipendedall’applicazioneedescriveladuratamediafinoall’avariapericolosadiunapartedell’impianto.

Formula per il calcolo del valore MTTFd per un elemento meccanico in un canale

Quantità media di azionamenti all’anno nop per l’elemento meccanico

Calcolo MTTFd totale per due canali diversi

in cui:

B10 d [cicli] = numero medio dicicli,finoall’avariapericolosadel10% dei componenti B10 d = 2xB10

hop [h/d]: ore d’esercizio/giornodop [d/anno]: giorni d’esercizio/annotcycle [s]: tempo ciclo

MTTFdC1 e MTTFdC2: valori per due canali diversi ridondanti. Per gli MTTFd di un canale superiori a 100 anni viene calcolato un valore di 100 anni.

MTTFd =B10 d

0,1•nop

nop =dop •hop •3600s/h

tcycle

MTTFd = MTTFdC1 + MTTFdC2 – 23

1 + 1

MTTFdC2 1

MTTFdC1

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Software SISTEMA dell’Institut für Arbeitsschutz (IFA) (Istituto per la sicurezza sul lavoro)Il programma software SISTEMA (sicurezza dei comandi sulle macchine) consente di calcolare la sicurezza degli SRP/CS ai sensi di EN ISO 13849-1. La struttura tipo Windows forma lo schema dei componenti di comando relativi alla sicurezza (SRP/CS, Safety Related Parts of a Control System) sulla base

delle cosiddette architetture previste e calcola i valori di affidabilitàsudiversilivellididettaglio, incluso il raggiungimento del Performance Level (PL).

Il software può essere scaricato gratuitamente dal seguente link: www.dguv.de/ifa/de/pra/softwa/sistema/index.jsp

Banca dati Sistema FestoIl software SISTEMA rappresenta solo lo strumento per le valutazioni relative alla sicurezza. Alla base vi sono le banche dati con informazioni relative alla sicurezza di prodotti e soluzioni. Sulla homepage di IFA si trovano diverse librerie.

Le librerie sui dati relativi alla tecnica della sicurezza Festo sono disponibili per il download sulle homepage Festo: www.festo.com/sicherheitstechnikwww.festo.com/safety

Valori relativi alla tecnica della sicurezza – Librerie per SISTEMA

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La verifica della plausibilità segnala errori da diverse cause•bobine,elementifinalidi

regolazione o pulsanti che inviano un segnale

•elemento di attivazione dell’energia, in questo caso valvola

Modifica dello stato •da 0 a 1 oppure •da 1 a 0

SensoriAd esempio, rilevamento della posizione dei pistoni, sensore pressione,finecorsa,trasduttoreo misuratore di portata devono registrare il cambio di commutazione.

Possibilità di diagnosi nella pneumatica

Verifica della plausibilitàIl PLC controlla se si sono verificati cambi di segnale entro un determinato intervallo temporale t e se è avvenuta la modifica desiderata dello stato.

Verificadella plausibilità t

Sensoredifinecorsa(S1,S2)

Segnale di uscita

PLC

Trasduttori di posizione

Sensori di pressione

Misuratore di portata

Rilevamento posizione di commutazione

Stato

t t

1

00 5 10 15 20 25

Segnale (bobina, elementi di regolazione, pulsante)

Sensore(rilevamento posizione pistone, sensore di pressione, sensore di finecorsa,misuratore di portata, leva-rullo)

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I moduli di uscita di sicurezza dei controllori di sicurezza e i comandi elettronici di sicurezza emettono a scopo diagnostico impulsi di controllo sulle proprie uscite. Questi impulsi di controllo servono per riconoscere i cortocircuiti, o meglio controllano il funzionamento delle uscite in relazione alla loro idoneità alla disinserzione. Questi impulsi di prova, a seconda del produttore, hanno un’ampiezza di impulso diversa, finoadiversimillisecondi. Ad esempio, un produttore di moduli di sicurezza attiva le proprie uscite con il segnale ON per una durata di diversi millisecondi. Con il segnale OFF leuscitevengonoazionatefinoa4ms,perverificareseincasodirichiesta una funzione di sicurezza possa essere disattivata in modo sicuro.

Come reagisce un’elettrovalvola a questi impulsi di prova?Se un’elettrovalvola viene collegata ad un’uscita di sicurezza, non raramente può accadere che questo provochi – attraverso gli impulsi di prova – uno sfarfallio dei LED sull’elettrovalvola al ritmo degli impulsi e si rileva un clic nella valvola. Ciò indica chiaramente che questi impulsi di prova hanno un effetto sulla valvola. Molte elettrovalvole moderne sono composte da un sistema magnetico che controlla tramite un indotto una valvola di prepilotaggio, che a sua volta aziona la parte principale che poi controlla gli attuatori. Anche quando i tempi di commutazione per l’accensione o lo spegnimento indicati sui dati tecnici sono decisamente superiori alla durata degli impulsi di prova, l’indotto reagisce già molto prima. Su alcune valvole, ciò avviene con tempi di spegnimento di 0,1 ms.

Con un segnale ON si può avere

uno spegnimento accidentale

dell’elettrovalvola?

La reazione nell’indotto

solitamente comporta una

riduzione della forza di tenuta.

Ciòsignificachelevibrazioni

sulla macchina possono

provocare uno spegnimento non

programmato della valvola di

prepilotaggio, quindi della

valvola di lavoro.

Con un segnale OFF si ha un

azionamento accidentale

dell’elettrovalvola?

L’attivazione con impulsi di prova

positivi di più millisecondi

comporta nel sistema magnetico

uno sfarfallio dei LED al ritmo

degli impulsi di prova, e in casi

rari all’azionamento del

solenoide della valvola.

Su alcune elettrovalvole, l’indotto

reagisce già dopo 0,4 ms. Ovvero,

l’indotto nel sistema magnetico,

che comanda la valvola pilota di

dette elettrovalvole, si muove.

Questa reazione nell’indotto

solitamente è dovuta a una riduzione della forza di tenuta. Ciòsignificachelevibrazionisulla macchina possono provocare uno spegnimento non programmato della valvola di prepilotaggio, quindi della valvola di lavoro. Il mio comando è ancora conforme alla Direttiva Macchine?Se i requisiti di base sulla sicurezza e la salute previsti dalla Direttiva Macchine CE vengono rispettati, allora la macchina è conforme. Supponiamo che in un SRP/CS, lo spegnimento dell’elettro-valvola rappresenti lo stato sicuro della funzione, senza provocare pericoli.

ConclusioneTutte le misurazioni sono state eseguite da Festo nelle condizioni “worst case”. Ovvero, in caso di spegnimento, pressione minima e tensione di uscita minima. Con l’avvicinamento dei valori di pressione e di tensione di uscita

Come gli impulsi di prova incidono sulle elettrovalvole

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alle soglie massime, si riduce la sensibilità delle elettrovalvole. In caso di attivazione, succede il contrario. In conclusione, l’azionamento delle nostre valvole su uscite di sicurezza non corrisponde sempre a un utilizzo conforme alle norme. I movimenti minimi, provocati dagli impulsi di prova, possono sollecitare il sistema magnetico, logorandolo. Ciò può avere effetti negativi sul ciclo di vita dell’elettrovalvola.

Quali alternative ci sono per un utilizzo sicuro delle elettrovalvole?• In ogni caso accertarsi che

siano rispettati i dati tecnici riportati sulla scheda tecnica o sulle istruzioni per l’uso.

•Se possibile, disattivare gli impulsi di prova. Fare riferimento ai valori MTTF dell’uscita di sicurezza nel calcolo della probabilità di guasto della parte di un sistema di controllo relativa alla sicurezza (SRP/CS). Verificarese,nonostanteladisattivazione degli impulsi di prova delle uscite di sicurezza, il livello di sicurezza del SRP/CS può essere ancora raggiunto. Il MTTF dell’intera catena di comando deve corrispondere al MTTF richiesto. Questa soluzione è semplice, pratica e soprattutto realizzabile senza ulteriore dispendio di tempo.

•Non attivare l’elettrovalvola tramite un’uscita senza impulsi di un PLC standard. Tra elettrovalvola e uscita, ad es. inserire un contatto di lavoro di un relè di sicurezza, che garantisca la funzione di sicurezza in caso di richiesta.

•Scollegare l’elettrovalvola dagli impulsi di prova attraverso un contatto di un relè alimentato da una tensione di alimentazione non a impulsi. Il relè viene comandato da un’uscita sicura (anche qui occorre tenere conto degli impulsi di prova).

•Utilizzaremorsettifiltro,possibilmente montati vicini all’elettrovalvola, con cui è possibilefiltraregliimpulsidiprova.

•La lunghezza del cavo o la sua sezione agiscono da ammortizzatore (come un condensatore) sulla reazione all’impulso di prova della valvola: un cavo corto ha un effetto negativo (l’impulso di prova arriva attenuato sulla bobina della valvola), un cavo lungo ha un effetto positivo (l’impulso di prova arriva completamente sulla bobina della valvola).

Dove posso dedurre la durata massima ammessa degli impulsi di un’elettrovalvola?Conviene contattare il produttore della valvola già durante la progettazione di un componente rilevante per la sicurezza di un comando, chiedendo l’ampiezza di impulsi massima per gli impulsi di prova.

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Determinazione dei guasti per causa comune

Quali guasti di causa comune si riscontrano? Le misure contro tali guasti sono riassunte con un punteggio.

Per ogni misura applicata può essere raggiunto il punteggio massimo oppure nullo. Se una misura viene soddisfatta solo

parzialmente, il punteggio è zero.

Guasto per causa comune CCF (Common Cause Failure)

N° Intervento contro CCF Punti S

1 Separazione/Segregazione

Separazionefisicatraicollegamentideisegnali: ad es. separazione in cablaggi e tubazioni, sufficientidistanzetraicollegamentisulleschededicircuitistampati

15

2 Diversità

Siutilizzanotecnologie/progettazionioppureprincipifisicidiversi.Per es.: il primo canale elettronica programmabile, il secondo canale cablato con cavi.Tipo di attenuazione, pressione e temperatura, misurazione di distanza e pressione, digitale e analogica.Componenti di produttori diversi

20

3 Progettazione/Applicazione/Esperienza

3.1 Protezione da sovratensione, sovrapressione, sovracorrente, ecc. 15

3.2 Utilizzo di componenti collaudati 5

4 Valutazione/Analisi

Sonostaticonsideratiirisultatidiuntipodiguastoeun’analisideglieffetti,alfinedievitareiguasticonseguenti a una causa comune nella progettazione?

5

5 Competenza/Formazione

Formazione di progettisti/responsabili della manutenzione alla comprensione di cause e conseguenze di guasti da causa comune

5

6 Ambiente

6.1 Compatibilità elettromagnetica (EMC)

Il sistema è stato ispezionato relativamente all’immunità EMC (ad es. come previsto dalle principali norme vigenti sui prodotti)?

25

6.2 Altre considerazioni

Sono stati considerati tutti i requisiti sull’immunità nei confronti di ogni condizione ambientale rilevante, qualitemperatura,urti,vibrazioni,umidità(es.comespecificatonellenormepertinenti)

Totale [max. conseguibile 100]

Misure per evitare i CCF Totale punti S

Il punteggio rispetta i requisiti richiesti 65% o migliore

Procedura fallita; sono necessarie ulteriori misure Meno del 65%

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Combinazione o collegamento in serie di SRP/CS, per raggiungere un Performance Level complessivo

PL a, b, c, d oppure e

PL a, b, c, d oppure e

Progettoutilizzatore

Uso dicomponenti certificati

Risultato parziale logica

PL calcolato dal costruttore indicato dal produttore

Logica

PL a, b, c, d oppure e

PL a, b, c, d oppure e

Progettoutilizzatore

Uso dicomponenti certificati

Risultato parziale attuatori

PL a, b, c, d oppure e

PL a, b, c, d oppure e

Progettoutilizzatore

Uso dicomponenti certificati

Sceltadell’architettura

Grado di copertura

diagnostica 0 ... 99%

Valore CCFCommon Cause

Failure

Valore B10

Dati applicazione nop

Scelta dell’architettura

Grado di copertura

diagnostica 0 ... 99%

Valore CCFCommon Cause

Failure

Valore B10

Dati applicazione nop

Sceltadell’architettura

Grado di copertura

diagnostica 0 ... 99%

Valore CCFCommon Cause

Failure

MTTFd

Valore B10

Dati applicazione nop

Risultato parziale sensori

Sensori AttuatoriLe funzioni di sicurezza possono essere realizzate con collegamento in serie di più SRP/CS. Per ogni SRP/CS viene determinato un Performance Level da parte dell’utilizzatore o in modo teorico dal produttore dei componenti, che lo indicherà sulla scheda tecnica dei componenti certificati.

Per calcolare il Performance Level totale, occorre determinare il valore del Performance Level più basso e individuare il PL totale sulla base della norma.

Procedura semplificata per il calcolo del PL per SRP/CS con PLPer il collegamento in serie si determina il numero dei PL più bassi. Con questo risultato è possibile determinare il PL totale sulla base della tabella.

PL più bassoPLbasso

Numero dei PL più bassiNbasso

Sistema completoPL

a ,3 Non ammesso

≤3 a

b ,2 a

≤2 b

c ,2 b

≤2 c

d ,3 c

≤3 d

e ,3 d

≤3 e

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Che cos’è un componente di sicurezza? Art. 2 c) 2006/42/CE•Serve per garantire una

funzione di sicurezza•Viene commercializzato

separatamente• Il suo guasto e/o anomalia

mette a rischio la sicurezza delle persone, ma non è indispensabile per il funzionamento della macchina e per tale funzione può essere sostituito con altri componenti.

Il fatto che un componente sia rilevante dal punto di vista della sicurezzaoppureno,lodefiniscela Direttiva Macchine CE e dipende da come viene commercializzato. Il termine “componente di sicurezza” in generale non dice nulla sul livello disicurezzaosull’affidabilitàdiun componente. La Direttiva Macchine CE non prescrive neppure l’impiego dei componenti rilevanti per la sicurezza, ma descrive soltanto la procedura di conformità per ladefinizionedicomponentirilevanti per la sicurezza.

I produttori di componenti di sicurezza devono attenersi alla procedura di valutazione della conformità per poter immettere tali componenti nel mercato unico europeo. Per l’utilizzatore non cambia nulla se la funzione di sicurezza è attuata da un componente rilevante per la sicurezza acquistato o da un componente sviluppato e valutato in proprio ai sensi di EN ISO 13849-1.

Qual è la differenza tra un componente di sicurezza e un componente legato alla sicurezza di un comando (SRP/CS)?•Un componente di sicurezza

viene valutato dal produttore del componente stesso sulla base della funzione di sicurezza.

•Un componente legato alla sicurezza di un comando (SRP/CS) viene sviluppato dal costruttore e valutato sulla base del livello di sicurezza e funzionamento contestualmente alla produzione della macchina.

Esempi di componenti di sicurezza•Barrierafotoelettrica•Relèd’arrestod’emergenza• Interruttoreportellodi

sicurezza•Dispositivodicomandoper

l’arresto d’emergenza•Relèdisicurezza

Le valvole con rilevamento della posizione di commutazione rientrano nella definizione di “valvola con rilevamento del guasto”? E poi, occorre commercializzarle come componenti di sicurezza? •No – il rilevamento della

posizione di commutazione può essere utilizzato per identificareilguasto, ma senza un ulteriore circuito o valutazione da parte di un PLC non è in grado di riconoscere un guasto.

Componente di sicurezza

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NoteIl comando bimanuale non è una soluzione di sicurezza completa. Può essere impiegato come parte di una soluzione.

Comando bimanuale

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto e un’interconnessione corretta di SRP/CS.

Cat. Con misure supplementari può essere impiegato in sistemi di categoria superiore.

PL

DC

Canali 1

EN 574 IIIA

Componentedi sicurezza MD 2006/42/CE

Cod. prod. Tipo

576656 ZSB-1/8-B

Pneumatica

Logic Output

Input Logic Output

Simbolo circuitale

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NoteSe si utilizzano due sensori con diagnosi corretta, è possibile un rilevamento sicuro della posizione. Successivamente è possibile una commutazione fra diverse funzioni di sicurezza.

Gli interruttori sono protetti da manipolazioniefissatisaldamente.

Esempio applicativo:Nell’azionamento bimanuale il cilindrovieneestrattofinoaunaposizione non critica, nella quale non è più necessario il comando bimanuale. A questo punto è possibile rilasciare i pulsanti bimanuali.

Commutazione di funzioni di sicurezza

Logic Output

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Funzione sensore

Utilizzo di due sensori con diagnosi corretta

Cat. 3

PL d

DC Medio

CCF >65%

Canali 2

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

No

Cod. prod. Tipo

575815 SAMH-S-N8-S-MK Kit di montaggio (completo)

575816 SAMH-S-N8-L-MK Kit di montaggio (completo)

575817 SAMH-S-N8-S-SC Copertura (parte di ricambio)

575818 SAMH-S-N8-L-SC Copertura (parte di ricambio)

Logic

Logic

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NoteLa posizione del portello di protezione ad azionamento pneumatico può essere comunicata direttamente e in modo sicuro (SAMH-S) tramite l’attuatore. Non è necessario un rilevamento supplementare a norma EN 1088.

Il portello di sicurezza viene aperto da un cilindro.

Se il portello è aperto, il cilindro non si trova in posizione di riposo. Questo viene rilevato dai trasduttori di posizione di sicurezza; l’impianto rimane fermo.

Gli interruttori sono protetti da manipolazioniefissatisaldamente.

Cilindro come azionamento portello

Logic Output

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Funzione sensore

Utilizzo di due sensori con diagnosi corretta

Cat. 3

PL d

DC Medio

CCF >65%

Canali 2

Componentedi sicurezza MD 2006/42/CE

No

Cod. prod. Tipo

575815 SAMH-S-N8-S-MK Kit di montaggio (completo)

575816 SAMH-S-N8-L-MK Kit di montaggio (completo)

575817 SAMH-S-N8-S-SC Copertura (parte di ricambio)

575818 SAMH-S-N8-L-SC Copertura (parte di ricambio)

Logic

Logic

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Regolatore di pressione

NoteIl regolatore di pressione non è di per sé una soluzione di protezione completa. Può essere impiegato come parte di una soluzione.

ParticolaritàRiduttore di pressione a membrana con due uscite secondarie per la regolazione di 2 diverse pressioni di uscita in un unico dispositivo. La commutazione dal valore inferiore al valore superiore viene eseguita elettricamente.

Simbolo circuitale

� �

Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Dati tecniciPressione del regolatore P2 0,5 ... 7 bar

Pressione di ingresso P1 1,5 ... 10 bar

Portata finoa1300l/min

Intervallo temperatura-10 ... +60 °C

M

Q

L

L

Cat. Con misure supplementari può essere utilizzato in sistemi di categoria superiore.

PL

DC

Canali 1

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

No

Cod. prod. Tipo

550588 LR-D-MINI-ZD-V24-SA

567841 LR-D-MINI-ZD-V24-UK-SA

Input Logic

Input Logic Output

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Valvole di sicurezza MS6-SV-E e MS6-SV-E-ASIS

� �

��

Eventuale connettore speciale NECA-MP3-SA Il NECA-MP3-SA permette l’azionamento della MS6-SV con segnali di sicurezza, in cui i segnali Enable EN1 e EN2 sono isolati galvanicamente dall’alimentazione della MS6-SV. La separazione galvanica è garantita da 2 fotoaccoppiatori.

Simbolo circuitale

Dati tecniciTensione 24 Vcc

Pressione d’esercizio 3,5 ... 10 bar

Intervallo temperatura-10 ... +50 °C

Portata (scarico)finoa9000l/min

P

L

M

Q

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. 4

PL e

DC elevata, integrata,rilevamento interno della posizione del pistone

Canali 2

Certificazione IFA

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

Cod. prod. Tipo

548713 MS6-SV

562580 MS6-SV-1/2-E-10V24-AD1

548715 MS6-SV-1/2-E-10V24-AG

548717 MS6-SV-1/2-E-10V24-SO-AG

552252 UOS-1

548719 Connettore multipolare NECA-S1G9-P9-MP1

552703 Connettore multipolare NECA-S1G9-P9-MP3

573695 Connettore multipolare NECA-S1G9-P9-MP3-SA

8001481 MS6-SV-1/2-E-ASIS-SO-AG

Input Logic

LogicInput

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Valvole di sicurezza MS6-SV-C e MS9-SV-C

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. 1

PL c

DC A seconda della diagnosi

Canali 1

Componentedi sicurezza MD 2006/42/CE

No

Cod. prod. Tipo

8001469 MS6-SV-1/2-C-10V24

570737 MS9-SV-G-C-V24-S-VS

570739 MS9-SV-NG-C-V24-S-VS

Input Logic

LogicInput Output

Simbolo circuitale

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Valvola di inserimento con rilevamento posizione pistone

���

� �

NoteLa valvola di inserimento con rilevamento della posizione del pistone non è di per sé una soluzione di protezione completa. Può essere impiegata come parte di una soluzione.

ParticolaritàCon bobina magnetica tipo MSSD-EB, forma A, senza connettore, è possibile selezionare 3 valori di tensione, rilevamento della posizione.

Sono utilizzabili comuni sensori con contatto Reed per scanalatura a T: tipo SME-8M, SMT-8M, SME-8, SMT-8.

Uscita di commutazione senza contatto o con contatto Reed.

Simbolo circuitale

Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono valori massimi, raggiungibili con una corretta integrazione del componente nel sistema completo.

Cat. Con misure supplementari può essere impiegata in sistemi di categoria superiore

PL

DC Rilevamento posizione di commutazione

Canali 1

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

No

Cod. prod. Tipo

533537 HEE-D-MIDI-...-SA207225

548535 HEE-D-MAXI-...-SA217173

Input Logic

LogicInput Output

Dati tecniciTensione 24 Vcc

Pressione d’esercizio 2,5 ... 16 bar

Intervallo temperatura-10 ... +60 °C

P

L

Q

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34

Due canali Verificaresemprechenellesoluzioni a più canali ciascun canalesoddisfilapropriafunzione di sicurezza.

Diagnosi La diagnosi dei due canali deve essere eseguita tramite software.

ParticolaritàLe valvole unidirezionali necessitano di una pressione diversa per lo scarico. In caso di errore, può rimanere nel sistema una pressione residua. L’idoneità dell’applicazione deve essere testata nella fase di set-up.

Funzione di sicurezzaCon questo circuito vengono scaricate entrambe le camere del cilindro a due canali.

Scarico tramite valvole unidirezionali

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. 3

PL d

DC Medio

CCF >65%

Canali 2

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

No

Input Logic

LogicInput

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35

Valvola di inserimento progressivo e scarico VABF

Due canaliVerificaresemprechenellesoluzioni a più canali ciascun canalesoddisfilapropriafunzione di sicurezza.

Funzione di sicurezzaLo schema pneumatico raffiguratoèsoltantoesemplificativo.Lafunzionediinserimento progressivo della pressione e le altre funzioni della valvola possono essere configuratenell’unitàdivalvoleVTSA. Il pressostato che controlla lo stato di scarico deve essere avvitato separatamente. I calcoli del PL devono essere adattati di conseguenza. La valvola di inserimento progressivo non è di per sé una soluzione di protezione completa.

Occorre garantire la protezione dall’attivazione accidentale dell’azionatore manuale in tutti i modi.

DiagnosiLa diagnosi dei due canali deve essere eseguita tramite software nel comando macchina del cliente.

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Insieme a una seconda valvola di controllo direzione Scarico

Cat. 3

PL d

DC Rilevamento posizione di commutazione

Protezione dell’impianto in caso di riavvio

CCF >65%

Canali 2

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

No

Cod. prod. Tipo

557377 VABF-S6-1-P5A4-G12-4-1-P

Input Logic

LogicInput

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36

Valvola di sicurezza per presse VOFA – 5/2

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono valori massimi, raggiungibili con una corretta integrazione del componente nel sistema completo.

DiagnosiLa diagnosi, con valutazione dei segnali di comando e di risposta, deve essere eseguita da un dispositivo di sicurezza. Per la valutazione dei segnali di feedback è necessario un sistema di controllo integrato della macchina.

Cat. 4

PL e

DC Rilevamento posizione di commutazione con sensoredifinecorsainduttivo PNP/NPN

CCF >65%

Canali 2

Certificazione IFA

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

Cod. prod. Tipo Versione

569819 VOFA-L26-T52-M-G14-1C1-APP Unità di comando completa 2 x 5/2, collegamento elettrico singolo, sensore PNP

569820 VOFA-L26-T52-M-G14-1C1-ANP Unità di comando completa 2 x 5/2, collegamento elettrico singolo, sensore NPN

Proprietà “SP” nel codice di ordinazione Unità di comando completa 2 x 5/2, integrazionesu unità di valvole VTSA, sensore PNP

Proprietà “SN” nel codice di ordinazione Unità di comando completa 2 x 5/2, integrazione su unità di valvole VTSA, sensore NPN

Input Logic

LogicInput

Simbolo circuitale

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37

NoteVerificaresemprechenellesoluzioni a più canali ciascun canalesoddisfilapropriafunzione di sicurezza.

La valutazione della diagnosi deve essere effettuata tramite software.

Il cilindro viene arrestato con aria compressa. Pertanto nel sistema è presente energia residua in forma di aria compressa. Occorre attuare misure supplementari per poter scaricare, se necessario, le camere del cilindro.

Se l’aria compressa incamerata può costituire un rischio, è necessario prevedere ulteriori misure.

Una volta raggiunto lo stato di sicurezza,nonvièalcunflussod’aria in ingresso o in uscita.

Dopo l’arresto del cilindro, puòverificarsiunmovimentodello stesso a seconda della perdita dei singoli componenti. Ciò può comportare uno scarico delle camere del cilindro. Tenere conto anche di questo per il riavvio.

Arresto con valvole di intercettazione

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. 3

PL d

DC Medio

CCF >65%

Canali 2

Componente di sicurezzaMD 2006/42/CE

No

Input Logic

LogicInput

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38

NoteVerificaresemprechenellesoluzioni a più canali ciascun canalesoddisfilapropriafunzione di sicurezza.

La valutazione della diagnosi deve essere effettuata tramite software.

Il cilindro viene arrestato con aria compressa. Pertanto nel sistema è presente energia residua in forma di aria compressa. Occorre attuare misure supplementari per poter scaricare le camere del cilindro.

Se l’aria compressa incamerata può costituire un rischio, è necessario prevedere ulteriori misure.

Prestareattenzioneaffinchéconl’energia dinamica (ad es. con picchi di pressione) i valori tecnici dei componenti durante la frenatura vengano rispettati.

In caso di guasto della valvola 5/3, attraverso la valvola unidirezionaleHGLpuòfluireariacompressafinoalbilanciamentodelle forze. Questo può provocare un allungamento dei tempi di sovracorsa del cilindro.

Dopo l’arresto del cilindro, può verificarsiunmovimentodellostesso a seconda della perdita dei singoli componenti. Ciò può comportare uno scarico delle camere del cilindro. Tenere conto anche di questo per il riavvio.

Arresto con valvole unidirezionali

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. 3

PL d

DC Medio

CCF >65%

Canali 2

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

No

Input Logic

LogicInput

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Descrizione•Per cilindri di sollevamento

e rotazione nell’industria automobilistica.

Impiego•Autoritenuta e alimentazione

secondaria di pressione in entrambe le posizioni terminali

•Durante la corsa, in caso di emergenza (ad es. se viene calpestata una pedana sensibile), il cilindro deve essere mantenuto sotto pressione.

Valvola ISO per cilindri di sollevamento e rotazione

Simbolo circuitale

Dati tecniciTensione 24 Vcc

Pressione 3 ... 10 bar

Intervallo temperatura -5 ... +50 °C

Portata 1000 l/min

P

L

Q

M

Cod. prod. Tipo Descrizione

560728 VSVA-B-P53AD-ZD-A1-1T1L Grandezza 01, 5/3 posizione intermedia, 1 attacco alimentato e 1 in scarico, posizione di commutazione 14 a ritenuta

Codice di ordinazione

Funzione Esercizio normale In caso di emergenza (l’energia elettrica viene disattivata) Azionamento

Rientro dispositivo di bloccaggio

Rientro mediante V 5/2

Il dispositivo di bloccaggio rimane alimentato in entrambe le camere.V 5/3: posizione di riposo (14) V 5/2: posizione 12 attiva

V 5/3: posizione 12 attiva (nessun bloccaggio automatico) V 5/2: posizione 12 attiva

Avanzamento dispositivo di bloccaggio

Rientro mediante V 5/2

Il dispositivo di bloccaggio rimane alimentato in entrambe le camere.V 5/3: posizione di riposo (14)V 5/2: posizione 12 attiva

V 5/3: posizione 12 attiva (nessun bloccaggio automatico)V 5/2: posizione 14 attiva

Bloccaggio in posizione terminale

Le posizioni terminali vengono mantenute sotto pressione

L’alimentazione viene mantenuta nelle posizioni terminali V 5/3: 12 bloccaggio automatico V 5/2: 14 oppure 12 attiva

V 5/3 commuta in posizione 12 (bloccaggio automatico)V 5/2 commuta in 14 oppure 12

Input Logic

LogicInput Output

V = valvola di controllo direzione

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40

NoteVerificaresemprechenellesoluzioni a più canali ciascun canalesoddisfilapropriafunzione di sicurezza.

La valutazione della diagnosi deve essere effettuata tramite software.

Dopo l’arresto del cilindro, puòverificarsiunmovimentodello stesso a seconda della perdita dei singoli componenti. Tenere conto anche di questo per il riavvio.

Arresto meccanico e pneumatico

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. 3

PL d

DC Medio

CCF >65%

Canali 2

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

No

Input Logic

LogicInput

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41

NoteIl perno di bloccaggio non è di per sé una soluzione di protezione completa. Può essere impiegato come parte di una soluzione.

Funzione•Arresto e bloccaggio dello stelo

in qualunque posizione.•Lo stelo può essere bloccato

anche per lungo tempo, con carichi variabili, oscillazioni o perdite.

Unità di bloccaggio

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. Con misure supplementari può essere impiegata in sistemi di categoria superiore

PL

DC

CCF

Canali 1

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

No

Cod. prod. Tipo

178455 KP-10-350

178456 KP-12-600

178457 KP-16-1000

178458 KP-20-1400

178459 KP-20-2000

Cod. prod. Tipo

178460 KP-25-5000

178461 KP-32-7500

178452 KP-4-80

178453 KP-6-180

178454 KP-8-350

Cod. prod. Tipo

178465 KPE-10

178466 KPE-12

178467 KPE-16

178468 KPE-20

178469 KPE-25

Cod. prod. Tipo

178470 KPE-32

178462 KPE-4

178463 KPE-6

178464 KPE-8

Cod. prod. DNC-KP Corsa

163302 Ø 32 10 ... 2000

163334 Ø 40 10 ... 2000

163366 Ø 50 10 ... 2000

163398 Ø 63 10 ... 2000

163430 Ø 80 10 ... 2000

163462 Ø 100 10 ... 2000

163494 Ø 125 10 ... 2000

Cod. prod. ADN-...-...-KP Corsa DNC-KP

548206 Ø 20 10-300 KP-10-350

548207 Ø 25 10-300 KP-10-350

548208 Ø 32 10-400 KP-12-1000

548209 Ø 40 10-400 KP-16-1400

548210 Ø 50 10-400 KP-20-1400

548211 Ø 63 10-400 KP-20-2000

548212 Ø 80 10-500 KP-25-5000

548213 Ø 100 10-500 KP-25-5000

Input Logic

LogicInput Output

Simboli circuitali

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42

NoteL’unità di bloccaggio e il sistema dibloccoafinecorsanonsonosoluzioni di sicurezza complete. Possono essere impiegati come parte di una soluzione.

Unità di bloccaggio•Perilfissaggiodellaslittanella

posizione desiderata•Bloccaggioperattrito•Bloccaggioconmolla,rilascio

con aria compressa

Sistema di blocco a finecorsa•Bloccomeccanicoal

raggiungimento della posizione terminale

•Accoppiamentomeccanico•Bloccaggioconmolla,rilascio

con aria compressa

Mini-slitta DGSL con unità di bloccaggio o sistema di blocco a finecorsa

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

C Unità di bloccaggio

E3 Sistema di blocco afinecorsa

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. Con misure supplementari può essere impiegata in sistemi di categoria superiore

PL

DC

CCF

Canali 1

Componente di sicurezzaMD 2006/42/CE

No

Cod. prod. Tipo

543903 DGSL-6

543904 DGSL-8

543905 DGSL-10

543906 DGSL-12

543907 DGSL-16

543908 DGSL-20

543909 DGSL-25

Input Logic

LogicInput Output

Simboli circuitali

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43

NoteL’unità di bloccaggio non è di per sé una soluzione di protezione completa. Può essere impiegata come parte di una soluzione.

FunzioneStato senza pressione = stato bloccato

Stato sotto pressione = stato aperto

DGC con unità di bloccaggio

Tutti i valori indicati sono valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto e un’interconnessione corretta di SRP/CS.

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti. Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Cat. Con misure supplementari può essere impiegata in sistemi di categoria superiore

PL

DC

CCF

Canali 1

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

No

Cod. prod. Tipo

532447 DGC-25-…-1H…-PN

532448 DGC-32-…-1H…-PN

532449 DGC-40-…-1H…-PN

532450 DGC-50-…-1H…-PN

544426 DGC-25-…-1H…-PN

544427 DGC-32-…-1H…-PN

544428 DGC-40-…-1H…-PN

Unità di bloccaggio per assi DGC

Input Logic

LogicInput Output

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44

Cilindro con sistema di blocco a finecorsa

NoteIl sistema di blocco meccanico non è di per sé una soluzione di protezione completa. Può essere impiegato come parte di una soluzione.

FunzioneBlocco meccanico al raggiungimento della posizione terminale. Rilascio con contropressione sull’altro lato del pistone.•Accoppiamento meccanico•Sblocco automatico

alimentando il cilindro•Bloccoafinecorsasuunlato

o due lati

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. Con misure supplementari può essere impiegato in sistemi di categoria superiore

PL

DC

CCF

Canali 1

Componente di sicurezzaMD 2006/42/CE

No

Cod. prod. Tipo

163302 DNC-32-EL

163334 DNC-40-EL

163366 DNC-50-EL

163398 DNC-63-EL

163430 DNC-80-EL

163462 DNC-100-EL

Cod. prod. Tipo

548214 ADN-20-EL

548215 ADN-25-EL

548216 ADN-32-EL

548217 ADN-40-EL

548218 ADN-50-EL

548219 ADN-63-EL

548220 ADN-80-EL

548221 ADN-100-EL

Input Logic

LogicInput Output

Simbolo circuitale

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45

NoteL’unità di bloccaggio e il sistema dibloccoafinecorsanonsonosoluzioni di sicurezza complete. Possono essere impiegati come parte di una soluzione.

Come dispositivo di arresto•Arrestoebloccaggioincasodi

mancanza di alimentazione•Protezioneincasodimancanza

e caduta di pressione

Come dispositivo frenante•Decelerazioneoarrestodei

movimenti• Interruzionediunmovimento

violando un’area pericolosa

Unità di bloccaggio DNCKE-S, KEC-S

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. Con misure supplementari può essere impiegata in sistemi di categoria superiore

PL

DC

CCF

Canali 1

Componente di sicurezzaMD 2006/42/CE

Sì,secertificatoIFA

Cod. prod. Tipo

526482 DNCKE-40- -PPV-A

526483 DNCKE-63- -PPV-A

526484 DNCKE-100- -PPV-A

538239 DNCKE-40- -PPV-A-S CertificatoIFA

538240 DNCKE-63- -PPV-A-S CertificatoIFA

538241 DNCKE-100- -PPV-A-S CertificatoIFA

527492 KEC-16

527493 KEC-20

527494 KEC-25

538242 KEC-16-S CertificatoIFA

538243 KEC-20-S CertificatoIFA

538244 KEC-25-S CertificatoIFA

Input Logic

LogicInput Output

Simbolo circuitale

Simboli circuitali

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46

NoteLa valvola di arresto non è una soluzione di protezione completa. Può essere impiegata come parte di una soluzione.

Valvola di arresto VL-2-1/4-SA

Dati tecniciPressione d’esercizio 0 ... 10 bar

Intervallo temperatura-20 ... 80 °C

L

Q

Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. Con misure supplementari può essere impiegata in sistemi di categoria superiore

PL

DC

CCF

Canali 1

Componente di sicurezzaMD 2006/42/CE

No

Cod. prod. Tipo

25025 VL-2-1/4-SA

Input Logic

LogicInput Output

Simbolo circuitale

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Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

NoteVerificaresemprechenellesoluzioni a più canali ciascun canalesoddisfilapropriafunzione di sicurezza.

La diagnosi deve essere eseguita tramite software nel comando macchina del cliente.

Lo schema pneumatico raffiguratoèsoltantoesemplificativo.Lafunzione“servopilotaggio commutabile” e le altre funzioni della valvola possonoessereconfiguratenell’unità di valvole VTSA. I calcoli del PL devono essere adattati di conseguenza.

La valvola di commutazione del servopilotaggio non è di per sé una soluzione di protezione completa. Può essere impiegata come parte di una soluzione. Deve essere garantita la disinserzione elettrica sicura a due canali.

Valvola di commutazione servopilotaggio VSVA

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cod. prod. Tipo

573201 VSVA-B-M52-MZD-A2-1T1L-APX-0,5 Valvola 5/2, larghezza 18 mm, monostabile, ritorno a molla meccanica, rilevamento della posizione di commutazione tramite sensore induttivo, con uscita PNP e cavo 0,5 m, con connettore sensore M12x1, 4 poli

570850 VSVA-B-M52-MZD-A1-1T1L-APX-0,5 Valvola 5/2, larghezza 26 mm, monostabile, ritorno a molla meccanica, rilevamento della posizione di commutazione tramite sensore induttivo, con uscita PNP e cavo 0,5 m, con connettore sensore M12x1, 4 poli

573200 VABF-S4-2-S Sottobase accoppiabile, larghezza 26 mm, per la commutazione del servopilotaggio dal canale 1 a 14

570851 VABF-S4-1-S Sottobase accoppiabile, larghezza 26 mm, per la commutazione del servopilotaggio dal canale 1 a 14

8000033 SPBA-P2R-G18-W-M12-0,25X Pressostatoconpuntodicommutazionefisso0,25barRilevamento servopilotaggio in canale 14AttacchifilettatiG1/8,peravvitamentoinVABF-S4-2-S oppure VABF-S4-1-S Connettore sensore M12x1

8000210 SPBA-P2R-G18-2P-M12-0,25X Pressostatoelettronicoconpuntodicommutazionefisso0,25barRilevamento servopilotaggio in canale 14AttacchifilettatiG1/8,peravvitamentoinVABF-S4-2-S oppure VABF-S4-1-SConnettore sensore M12x1

Input Logic

LogicInput

Con due valvole di controllo direzione

Cat. 3

PL d

DC Rilevamento posizione di commutazione

CCF >65%

Canali 2

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

No

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48

Descrizione•ElettrovalvoleanormaISO

15407-1, connettore forma C, per connessione elettrica singola

•ElettrovalvolaanormaISO, 15407-2, per l’impiego nell’unità valvole VTSA

•Funzionevalvola:valvola5/2con ritorno con molla

•GrandezzaISO1,altregrandezze su richiesta

•Larghezza:26mm•Laposizionediriposo

della spola viene monitorata daunsensoredifinecorsa

•Perarchitetturedicomando di categoria superiore

•Sensoredifinecorsa con attacco M8

NoteIl rilevamento della posizione di commutazione nelle valvole permette di raggiungere gradi di copertura diagnostica superiori.

Simbolo circuitale

Valvole con rilevamento della posizione di commutazione

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cod. prod. Tipo

560723 VSVA-B-M52-MZD-A1-1T1L-APC Grandezza 01, 5/2 monostabile, ritorno molla meccanica, valvola a innesto, sensore PNP e cavo

560724 VSVA-B-M52-MZD-A1-1T1L-APP Grandezza 01, 5/2 monostabile, ritorno molla meccanica, valvola a innesto, sensore PNP e connettore M8

560725 VSVA-B-M52-MZ-A1-1C1-APC Grandezza 01, 5/2 monostabile, ritorno molla meccanica, valvola Cnomo, sensore PNP e cavo

560726 VSVA-B-M52-MZ-A1-1C1-APP Grandezza 01, 5/2 monostabile, ritorno molla meccanica, valvola Cnomo, sensore PNP e connettore M8

560742 VSVA-B-M52-MZD-A1-1T1L-APC Grandezza 01, 5/2 monostabile, ritorno molla meccanica, valvola a innesto, sensore NPN e cavo

560743 VSVA-B-M52-MZD-A1-1T1L-ANP Grandezza 01, 5/2 monostabile, ritorno molla meccanica, valvola a innesto, sensore NPN e connettore M8

560744 VSVA-B-M52-MZ-A1-1C1-APC Grandezza 01, 5/2 monostabile, ritorno molla meccanica, valvola Cnomo, sensore NPN e cavo

560745 VSVA-B-M52-MZ-A1-1C1-ANP Grandezza 01, 5/2 monostabile, ritorno molla meccanica, valvola Cnomo, sensore NPN e cavo

Cat.

PL

DC Rilevamento posizione di commutazione con sensore difinecorsainduttivo PNP/NPN

CCF

Canali 1

Componente di sicurezzaMD 2006/42/CE

No

Input Logic

LogicInput Output

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49

Descrizione•Rilevamento diretto della spola•Nessun rilevamento della

pressione, bensì rilevamento della posizione

•Adatta per circuiti con grado di copertura diagnostica elevato

•Adatta per circuiti di categoria superiore secondo EN ISO 13849-1

Sensori FestoSono utilizzabili comuni sensori con contatto Reed per scanalatura a T: tipo SME-8M, SMT-8M, SME-8, SMT-8•Uscita di commutazione senza

contatto o con contatto Reed•Svariate possibilità di

montaggio e connessione•Esecuzioni resistenti al calore

e alla corrosione•Esecuzioni prive di rame e PTFE

Attenzione: i sensori devono essere ordinati separatamente.

Valvola con rilevamento della posizione di commutazione

Simbolo circuitale

Dati tecniciTensione 24 Vcc

Pressione 3 ... 10 bar

Intervallo temperatura -10 ... +50 °C

Portata 1200 ... 4500 l/min

P

L

Q

M

Cod. prod. Tipo

185994 MDH-5/2-D1-FR-S-C-A-SA27102

188005 MDH-5/2-D2-FR-S-C-A-SA23711

188006 MDH-5/2-D3-FR-S-C-A-SA23712

Codice di ordinazione

Cat. Con misure supplementari può essere impiegata in sistemi di categoria superiore

PL

DC

CCF

Canali

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

No

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Input Logic

LogicInput

Output

Output

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50

NoteIl regolatore di portata non è di per sé una soluzione di sicurezza completa. Può essere impiegato come parte di una soluzione.

Funzione•Regolazione di una portata definita

•Protezione con perno di bloccaggio, da una regolazione non autorizzata della portata

Simbolo circuitale

Regolatore di portata anti-manipolazione GRLA-…-SA

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. Con misure supplementari può essere impiegato in sistemi di categoria superiore

PL

DC

CCF

Canali 1

Componente di sicurezzaMD 2006/42/CE

No

Cod. prod. Tipo

539717 GRLA-M5-B-SA

539661 GRLA-1/8-B-SA

539662 GRLA-1/4-B-SA

539715 GRLA-3/8-B-SA

539716 GRLA-1/2-B-SA

539714 GRLA-3/4-B-SA

Input Logic

LogicInput Output

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51

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

NoteLa valvola di intercettazione non è una soluzione di protezione completa. Può essere impiegata come parte di una soluzione.

Funzione•Disinserimentoescaricodi

impianti pneumatici• Interbloccabilefinoa6volte•PrivadiPWIS

La valvola di intercettazione non può essere utilizzata come valvola di arresto di emergenza.

Simbolo circuitale

Valvola di intercettazione

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. Con misure

supplementari può essere

impiegata in sistemi di

categoria superiore

PL

DC

CCF

Canali 1

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

No

Cod. prod. Tipo

197136 HE-G1-LO

197135 HE-G3/4-LO

197134 HE-G1/2-LO

197133 HE-G3/8-LO

197132 HE-N1-LO-NPT

197131 HE-N3/4-LO-NPT

197130 HE-N1/2-LO-NPT

197129 HE-N3/8-LO-NPT

Input Logic

LogicInput Output

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52

Simbolo circuitale

DescrizioneDispositivo di bloccaggio pneumatico manuale per produzione di carrozzerie

Valvola ISO per dispositivo di bloccaggio pneumatico manuale

Dati tecniciTensione 24 Vcc

Pressione 3 ... 10 bar

Intervallo temperatura -5 ... +50 °C

Portata 1000 l/min

P

L

Q

M

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. 2

PL d

DC Basso

CCF >65%

Canali 1

Componente di sicurezzaMD 2006/42/CE

No

Cod. prod. Tipo

560727 VSVA-B-P53ED-ZD-A1-1T1L Grandezza 01, 5/3 posizione intermedia in scarico, posizione di commutazione 14 a ritenuta

Funzione Esercizio normaleIn caso di emergenza (l’energia elettrica viene disattivata) Azionamento

Il dispositivo di bloccaggio viene chiuso a mano

Ritorno del dispositivo di bloccaggio mediante valvola 5/2

Senza pressione Valvola in posizione intermedia

Dispositivo di bloccaggio in posizione terminale (bloccaggio lamiera)

Avanzamento del dispositivo di bloccaggio mediante valvola 5/2

Forza di supporto mediante pressione(auto-ritenuta); la valvola rimane in posizione 12

Bobina 12 attivata

Il dispositivo di bloccaggio si apre automaticamente

Azionamento pneumatico La valvola ritorna in posizione intermedia

Bobina 14 attivata

Input Logic

LogicInput Output

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53

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Creazione di zone a pressione differenziata e separazione dell’aria di scarico•Possibilitàdiformazionedi

zone di pressione per diverse pressioni di lavoro.

•È possibile creare una zona di pressione separando i canali interni di alimentazione tra le piastre.

•Alimentazioneescaricodell’aria compressa tramite piastra di alimentazione

•Possibilitàdiselezionarelaposizione delle piastre di alimentazione e delle guarnizioni di separazione nella VTSA.

•Separazionideicanalisurichiesta al momento dell’ordinazione, distinguibili dallacodificaancheconunitàdi valvole montata.

VTSA con connessione al terminale CPX•Possibilitàdiaverefinoa16

zone di pressione nella VTSA (con l’uso esclusivo della grandezza 1, ISO 5599-2, finoa32zonedipressione)

Altri esempi di alimentazione pneumatica e servopilotaggio tramite piastra terminale•Servopilotaggiointerno,

scarico convogliato/silenziatore

•Servopilotaggioesterno,silenziatore/scarico convogliato

Scarico sicuro delle valvole o zone di pressioneInsieme alla valvola MS6-SV è possibile scaricare determinate zone di pressione in modo sicuro, mantenendo contemporaneamente la pressione per determinate valvole o zone di pressione. Questa funzione è molto richiesta per i circuiti di protezione.

Zone di pressione per unità di valvole tipo 44 VTSA

Infiguraèrappresentato un esempio di creazione e connessione di tre zone di pressione con canali separati, con servopilotaggio interno.

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54

Creazione di zone a pressione differenziata e separazione dell’aria di scarico•Possibilità di formazione di

zone di pressione per diverse pressioni di lavoro

•Possibilità di creazione di zone di pressione separando i canali interni di alimentazione tra le piastre di collegamento con un’apposita guarnizione di separazione, oppure con separazione saldamente integrata nella piastra di collegamento (Codice I)

•Alimentazione e scarico dell’aria compressa tramite piastra di alimentazione

•Possibilità di selezionare la posizione delle piastre di alimentazione e delle guarnizioni di separazione in MPA con CPX e MPM (multipolo).

•Guarnizioni di separazione integrate in fabbrica su richiesta, distinguibili tramite codificaancheconunitàdivalvole montata.

MPA con connessione al terminale CPXEsempio di zone di pressione•Possibilitàdiaverefinoa

8 zone di pressione con MPA e CPX

Altri esempi di alimentazione di pressione e servopilotaggio•Servopilotaggio esterno,

silenziatore a piastra•Servopilotaggio interno,

scarico convogliato•Servopilotaggio esterno,

scarico convogliato

Scarico sicuro delle valvole o zone di pressioneInsieme alla valvola MS6-SV è possibile scaricare determinate zone di pressione in modo sicuro, mantenendo contemporaneamente la pressione per determinate valvole o zone di pressione. Questa funzione è molto richiesta per i circuiti di protezione.

Zone di pressione per unità di valvole tipo 32 MPA

Infiguraèrappresentato un esempio di creazione e connessione di tre zone di pressione con canali separati,con servopilotaggio esterno.

Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

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55

Funzioni•Protezione dall’avvio

accidentale (2 canali)•Scarico (1 canale)•Categoria arresto: “0”

(EN 60204-1)•Alimentazione pressione

non disattivata

Note•Questo circuito è

raccomandato solo per gli assi orizzontali.

•L’asse può muoversi ancora dopo l’arresto d’emergenza. Il funzionamento per inerzia dipende dalla velocità e dalla massa in movimento al momento della richiesta.

•Al riavvio l’attuatore potrebbe muoversi a seconda delle condizioni di attivazione.

•L’impiego di un’unità di frenatura/bloccaggio in combinazione con un controllore servopneumatico può evitare il movimento in fase di riavvio.

Funzione di sicurezza per servopneumatica

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. 2 3

PL d d

DC Medio Medio

CCF >65% >65%

Canali 1 2

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

No No

Cod. prod. Tipo

550171 VPWP-6-L-5-… Valvola proporzionale, componente del sistema servopneumatico come primo canale

534546 161109

VSVA-B-M52-MZH-A1-1R5L NAS-1/4-01-VDMA

Valvola di commutazione 5/2, monostabile con ritorno a molla, servopilotaggio esterno come secondo canale. Le dimensioni (valore portata) dipendono dalla valvola proporzionale.

535413 DNCI-50-500-P-A Cilindro a norma con trasduttore di posizione

542897 SDE5-D10-FP-Q6E-P-M8 Pressostato per la diagnosi delle valvole per stop d’emergenza (VSVA)

9517 GRU-1/4-B Regolatore di portata con silenziatore per scarico controllato del cilindro

153464 H-QS-8 Valvola unidirezionale

Servopneumatica

Input Logic

LogicInput

Disinserimento dell’alimentazione

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56

Funzione di sicurezza per servopneumatica

Arresto meccanico e pneumatico

Funzione•Protezione dall’avvio

accidentale (2 canali)•Misura protettiva: arresto

(2 canali)•Categoria arresto: “1”•Alimentazione pressione

non disattivata

Note•Raccomandato per assi

verticali•Quando è attivo l’arresto di

emergenza, l’aria compressa rimane imprigionata nell’attuatore; l’attuatore non è privo di aria compressa. L’impiego di un’unità di frenatura/bloccaggio in combinazione con un controllore servopneumatico può evitare il movimento in fase di riavvio.

•Se viene utilizzata soltanto un’unità/perno di bloccaggio, l’asse deve essere fermo prima diesserefissato(bloccato).Questo arresto può essere provocato con un segnale di STOP tramite il controllore servopneumatico. Le valvole di arresto d’emergenza VSVA vengono poi disinserite con un ritardo.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. 3

PL d

DC Medio

CCF >65%

Canali 3

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

No

Cod. prod. Tipo Descrizione

550171 VPWP-6-L-5-… Valvola proporzionale, componente del sistema servopneumatico come primo canale

534546161109

VSVA-B-M52-MZH-A1-1R5L NAS-1/4-01-VDMA

Valvola di commutazione 5/2, monostabile con ritorno a molla, servopilotaggio esterno e rilevamento della posizione di commutazione come secondo canale. Le dimensioni (valore portata) dipendono dalla valvola proporzionale

173124 MEH-3/2-1/8-B Valvola di commutazione 3/2, monostabile con ritorno a molla

526483 DNCKE-63-250-PPV-A Cilindro a norma con unità di bloccaggio trasduttore di posizione montato esternamente

542897 SDE5-D10-FP-Q6E-P-M8 Pressostato per il controllo delle valvole di arresto d’emergenza VSVA e della funzione di arresto

11689 H-QS-8 Valvola unidirezionale

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Input Logic

LogicInput

con trasduttore di posizione

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57

Funzione di sicurezza per servopneumatica

Arresto pneumatico

Note•Questo circuito può essere

utilizzato sia per assi orizzontali che per assi verticali.

•Quando è attivo l’arresto di emergenza, l’aria compressa rimane imprigionata nell’attuatore; l’attuatore non è privo di aria compressa.

•Come sempre in pneumatica, l’aria compressa intrappolata nel cilindro non provoca direttamente l’arresto dell’asse. Il movimento di sovracorsa dipende dalla velocità e dalla massa in movimento.

•Al riavvio, l’attuatore potrebbe muoversi a seconda delle condizioni di attivazione.

•L’impiego di un’unità di frenatura/bloccaggio in combinazione con un controllore servopneumatico può evitare il movimento in fase di riavvio.

Caratteristiche tecniche•Protezione dall’avvio

accidentale (2 canali)•Misura protettiva: arresto del

movimento (2 canali)•Categoria arresto: “1”•L’alimentazione di pressione

è disattivata (2 canali)

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Cat. 3

PL d

DC Alto

CCF >65%

Canali 2

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

No

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cod. prod. Tipo Descrizione

550171 VPWP-6-L-5-… Valvola proporzionale, componente del sistema servopneumatico come primo canale

534546161109

VSVA-B-M52-MZH-A1-1R5L NAS-1/4-01-VDMA

Valvola di commutazione 5/2, monostabile con ritorno a molla, servopilotaggio esterno e rilevamento della posizione di commutazione come secondo canale. Le dimensioni (valore portata) dipendono dalla valvola proporzionale

548713 MS6-SV-1/2-E-10V24-SO Valvola di inserimento progressivo e scarico rapido con autocontrollo a 2 canali e Performance Level e

544428 DGCI-40-750-P-A Attuatore lineare senza stelo con trasduttore di posizione

11689 H-QS-8 Valvola unidirezionale

Input Logic

LogicInput

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58

Funzione di sicurezza per servopneumatica

Note•Questo circuito può essere

utilizzato sia per assi orizzontali che per assi verticali.

•Quando è attivo l’arresto di emergenza, l’aria compressa rimane imprigionata nell’attuatore; l’attuatore non è privo di aria compressa.

•Come sempre in pneumatica, l’aria compressa intrappolata nel cilindro non provoca direttamente l’arresto dell’asse. Il movimento di sovracorsa dipende dalla velocità e dalla massa in movimento.

•Al riavvio, l’attuatore potrebbe muoversi a seconda delle condizioni di attivazione. Se vengono inserite o attivate contemporaneamente le valvole VSVA e VPWP, il movimento può essere minimizzato.

•L’impiego di un’unità di frenatura/bloccaggio in combinazione con un controllore servopneumatico può evitare il movimento in fase di riavvio.

Caratteristiche tecniche•Protezione dall’avvio

accidentale (2 canali)•Misura protettiva: arresto

del movimento (2 canali)•Categoria arresto: “1”•L’alimentazione di pressione

è disattivata (2 canali)

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Cat. 3

PL d

DC Alto

CCF >65%

Canali 2

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

No

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cod. prod. Tipo Descrizione

550171 VPWP-6-L-5-… Valvola proporzionale, componente del sistema servopneumatico come primo canale

560726161109

VSVA-B-M52-MZ-A1-1C1-APP NAS-1/4-01-VDMA

Valvola di commutazione 5/2, monostabile con ritorno a molla, servopilotaggio esterno e rilevamento della posizione di commutazione come secondo canale. Le dimensioni (valore portata) dipendono dalla valvola proporzionale.

544428 DGCI-40-750-… Attuatore lineare senza stelo con trasduttore di posizione

Input Logic

LogicInput

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59

Caratteristiche tecniche•Protezione dall’avvio

accidentale (2 canali)•Misura protettiva: inversione

(1 canale)•Misura protettiva:

avanzamento con velocità ridotta (1 canale)

•Alimentazione pressione non disattivata

Note•Utilizzabile anche per assi

verticali •Attivando l’arresto

d’emergenza, l’attuatore è in pressione.

•Al riavvio, l’attuatore potrebbe muoversi a seconda delle condizioni di attivazione.

•L’impiego di un’unità di frenatura/bloccaggio in combinazione con un controllore servopneumatico può evitare il movimento in fase di riavvio.

Funzione di sicurezza per servopneumatica

Inversione pneumatica

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Cod. prod. Tipo Descrizione

550171 VPWP-6-L-5-… Valvola proporzionale, componente del sistema servopneumatico come primo canale

534546161109

VSVA-B-M52-MZH-A1-1R5L NAS-1/4-01-VDMA

Valvola di commutazione 5/2, monostabile con ritorno a molla, servopilotaggio esterno come secondo canale. Le dimensioni (valore portata) dipendono dalla valvola proporzionale

535413 DNCI-50-500-P-A Cilindro a norma

542897 SDE5-D10-FP-Q6E-P-M8 Pressostato per la diagnosi delle valvole per stop d’emergenza (VSVA)

193973 GR0-QS-6 Regolatore di portata per regolare la velocità dell’attuatore

11689 H-QS-8 Valvola unidirezionale

Cat. 2 3

PL d d

DC Medio Medio

CCF >65% >65%

Canali 1 2

Componentedi sicurezza MD 2006/42/CE

No No

Tutti i valori indicati sono valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto e un’interconnessione corretta di SRP/CS.

Input Logic

LogicInput

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60

NoteIl sistema di misurazione lineare non è di per sé una soluzione di protezione completa. Può essere impiegato come parte di una soluzione. A tale scopo è sempre necessario un sistema di monitoraggio.

Con l’encoder motore e un dispositivo di commutazione di sicurezza adatto è possibile una soluzione a 2 canali.

La posizione della slitta viene misurata direttamente, senza altriinflussimeccanici.

La misurazione direttamente sulla slitta aumenta la precisione assoluta.

Sistema di misurazione lineare EGC

Il sistema di misurazione lineare è parte integrante del sistema modulare multiasse e può essere configurato per gli assi seguenti:

Tutti i valori indicati sono valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto e un’interconnessione corretta di SRP/CS.

Il SRP/CS selezionato deve essere adatto per l’utilizzo e la valutazione orientata alla sicurezza di encoder standard.

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Soltanto sistema di misurazione lineare

Con 2° sistema di misurazione (encoder) nel servomotore

Cat. 2 4

PL d e

DC Medio Alto

CCF >65% >65%

Canali 1 2

Componentedi sicurezza MD 2006/42/CE

No No

Cod. prod. Tipo

556813 EGC-70-…-M…

556814 EGC-80-…-M…

556815 EGC-120-…-M…

556817 EGC-185-…-M…

Cod. prod. Tipo

556807 EGC-70-…-M…

556808 EGC-80-…-M…

556809 EGC-120-…-M…

556811 EGC-185-…-M…

Assi a cinghia Assi a vite

Input Logic Output

Input Logic Output

Tecnologia elettrica

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61

NoteIl sistema di misurazione lineare non è di per sé una soluzione di protezione completa. Può essere impiegato come parte di una soluzione.

Insieme all’encoder motore e un dispositivo di commutazione di sicurezza adatto è possibile una soluzione a 2 canali.

La posizione della slitta viene misurata direttamente, senza altriinflussimeccanici.

La misurazione direttamente sulla slitta aumenta la precisione assoluta.

Unità di bloccaggio EGC

Unità di bloccaggio per assi EGC

Tutti i valori indicati sono valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto e un’interconnessione corretta di SRP/CS.

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Cat. Con misure supplementari può essere impiegata in sistemi di categoria superiore

Con misure supplementari può essere impiegata in sistemi di categoria superiore

PL

DC

CCF

Canali 1 2

Componentedi sicurezza MD 2006/42/CE

No No

Cod. prod. Tipo

556814 EGC-80-…-…H…-PN

556815 EGC-120-…-…H…-PN

556817 EGC-185-…-…H…-PN

Cod. prod. Tipo

556808 EGC-80-…-…H…-PN

556809 EGC-120-…-…H…-PN

556811 EGC-185-…-…H…-PN

Assi a cinghia Assi a vite

1 canale 2 canali

Input Logic

LogicInput

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62

Modulo di sicurezza CAMC-G-S1

NoteIl modulo di sicurezza CAMC-G-S1 è una scheda nei controllori motore CMMP-AS-_-M3, che integra la funzione di sicurezza Safe Torque Off (STO) finoaPLe,categoria4neicontrollori motore.

Con un dispositivo di sicurezza esterno si può implementare con semplicità la funzione di Safe Stop 1 (SS1), cioè di decelerazione e poi Safe Torque Off (STO) con un ritardo di tempo.

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. 4

PL e

DC Alto

CCF >65%

Canali 2

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

Cod. prod. Tipo

1501330 CAMC-G-S1

0

v

t

STO

Input Logic Output

Input Logic Output

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63

Modulo di sicurezza CAMC-G-S3

•Coppia disinserita in sicurezza (safe torque off, STO)

•Arresto sicuro 1 (safe stop 1, SS1)

•Arresto operativo sicuro (safe operation stop, SOS)

•Arresto sicuro 2 (safe stop 2, SS2)

•Velocità ridotta sicura (safely limited speed, SLS)

•Campo di velocità sicuro (safe speed range, SSR)

•Monitoraggio sicuro della funzione di frenata (safe brake control, SBC)

•Sorveglianza sicura della velocità (safe speed monitor, SSM)

•Funzione logica sicura (additional logic function, ALF), ad es. AND, OR, NOT, ecc.

Utilizzando questa scheda, in molte applicazioni diventano superfluiidispositividicommutazione di sicurezza esterni, cosicché il cablaggio vienesemplificato,ilnumero di componenti ridotto, contenendo così i costi della soluzione di sistema.

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. 4

PL e

DC Alto

CCF >65%

Canali 2

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

Cod. prod. Tipo

1501331 CAMC-G-S3

0

v

t

STO

NoteIl modulo di sicurezza CAMC-G-S3 è stato sviluppato per integrare la sicurezza funzionale nei controllori motore della serie CMMP-AS-_-M3. Con questo modulo di sicurezza vengono integrate le seguenti funzioni di sicurezza e di logica nel controllore motore:

0

v

t

SLS

0

vs

t

SS1 STO

Mv

tSBC

0

vs

t

SS2

0

vs

t

SOS

st

SLP

st

SLP

v

t

SSR

Input Logic Output

Input Logic Output

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64

Modulo di sicurezza CMGA

NoteIl sistema di sicurezza CMGA consente un monitoraggio a uno o a due canali di dispositivi di comando di sicurezza (ad es. interruttore di arresto d’emergenza, portello di sicurezza, barriera fotoelettrica, selettoredimodioperativi,…), di trasduttori di velocità e di posizione, la loro elaborazione e l’attivazione a uno oppure due canali di una misura protettiva adatta.

Poiché questo è un sistema programmabile, è possibile l’adeguamento ottimale alla rispettiva applicazione orientata alla sicurezza. Grazie agli esempi per la programmazione contenuti in questo manuale, la complessità di questo sistema di sicurezza programmabile si riduce al download di un programma applicativo e al cablaggio.

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. 4

PL e

DC Alto

CCF >65%

Canali 2

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

Cod. prod. Tipo

1680823 CMGA-B1-M0-L0-A0

1680824 CMGA-B1-M1-L1-A0

1680825 CMGA-B1-M2-L2-A0

1680826 CMGA-E1

1680827 CMGA-E1-PB

1680828 CMGA-E1-CO

1680829 CMGA-E1-DN

Funzioni di sicurezza:•Safe Stop 1 (SS1, ritardo

e poi Safe Torque Off (STO))•Safe Stop 2 (SS2, ritardo

e poi Safe Operating Stop (SOS))

•Safe Operating Stop (SOS)•Safely Limited Speed (SLS)•Safely Limited Position (SLP)•Safe Brake Control (SBC)•Safe Direction (SDI)•Safe Speed Monitor (SSM)•Safely Limited Increment (SLI)•Position deviation muting

(PDM)•Encoder status (ECS)•Safely-limited acceleration

(SLA)•Safe acceleration range (SCA)•Safe speed range (SSR)

0

vs

t

SS1 STO

0

vs

t

SS2 SOS

0

vs

t

SOS

0

v

t

SLS

s

t

SLP

Mv

tSBC

Mv

tSBC

Input Logic Output

Input Logic Output

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65

Modulo di sicurezza CMGA

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. 3 3

PL d d

DC Medio Medio

CCF >65% >65%

Componente di sicurezza MD 2006/42/CE

No No

Cod. prod. Tipo

561406 CMMD-AS-C8-3A

550041 CMMP-AS-C2-3A

550042 CMMP-AS-C5-3A

551023 CMMP-AS-C5-11A-P3

551024 CMMP-AS-C10-11A-P3

1366842 CMMP-AS-C20-11A-P3

552741 CMMS-AS-C4-3A

547454 CMMS-ST-C8-7

0

vs

t

SS1 STO

0

v

t

STO

Input Logic

LogicInput

0

vs

t

SS1 STO

0

v

t

STO

0

vs

t

SS1 STO

0

v

t

STO

Alimentazione di tensione

1° Percorso spegnimento: interruzione alimentazione stadiofinaleIGBTs

2° Percorso spegnimento: bloccostadiofinale

Controllore motore CMM_

Dispositivo di commutazione di sicurezza

SS1 –––

M

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66

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

NoteIlmoduloCPXProfisafeèuncomponente di sicurezza.

Tutti i canali eseguono l’automonitoraggio della funzione di sicurezza e sono a prova di cortocircuito.

Separazione galvanica della tensione.

CPX-FVDA-P può lavorare con qualsiasi controllore adatto a Profisafe.

Disinserimento elettrico a due canali, con auto-monitoraggio.

Blocco di collegamento M12 o Cage Clamp.

IlmoduloProfiSafevienesempreordinatoinunaconfigurazionefissa;vederelaparteingrassettonell’esempio:51E-F33GCQPEKANGKAQF-Z

CPX Profisafe

Tutti i valori indicati sono i valori massimi raggiungibili con un funzionamento corretto del componente.

Cat. 3

PL e

DC 99%

CCF >65%

Canali 2

Certificato TÜV

Componente di sicurezzaMD 2006/42/CE

Cod. prod. Tipo

Selezionare in base al codice di ordinazione CPX-FVDA-P2

0 V Val24 V Val

0 V Out24 V Out

0 VEl./Sen.

24 VEl./Sen.

FE

CH0

CH1

CH2

0 V Val24 V Val

Fron

t-Co

nnec

tion

Subb

ase

(Int

erna

l Pow

er R

ail)

Input Logic Output

Input Logic Output

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67

DescrizioneL’impiego di unità decentralizzate sul Fieldbus, in particolare con elevato grado di protezione per il montaggio diretto sulla macchina, richiede unsistemaflessibiledialimentazione elettrica.

L’unità di valvole con CPX può essere alimentata in linea di principio tramite un singolo connettore per tutti i potenziali. Vi sono diversi tipi di alimentazione:•elettronica più sensori•valvole più attuatori. Sono

selezionabili i seguenti tipi di attacco

•7/8”, 4 oppure 3 poli•M18, 4 poli•Push-Pull

Le interfacce di collegamento elettrico formano, insieme a tutte le linee di alimentazione, la struttura di base del terminale CPX. Assicurano l’alimentazione di tensione per i moduli CPX e anche la connessione Fieldbus.

Molte applicazioni richiedono la segmentazione del terminale CPX in zone di tensione, soprattutto per la disattivazione separata delle bobine e delle uscite. Le interfacce di collegamento elettrico possono essere concepite come un’alimentazione elettrica centrale con installazione più economica per l’intero terminale CPX, oppure come gruppi di potenziale/segmenti di tensione a separazione galvanica, con disattivazione multipolare.

Il concetto elettrico del terminale CPX consente una disattivazione sicura tramite dispositivi di sicurezza esterni, uscite di comando di sicurezza o tramite il modulo di disattivazione integratoProfiSafe.

Terminale CPX – Sistema di alimentazione elettrica

Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

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68

Esempi applicativi

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Note Gli esempi applicativi mostrano il cablaggio del controllore motore CMM_ per dispositivi di commutazione di sicurezza di diversi produttori.

Gli esempi applicativi mostrano come possono essere realizzate le funzioni di sicurezza Safe Torque Off (STO) o Safe Stop 1 (SS1) con un interruttore di arresto d’emergenza. Oltre alla descrizione, allo schema elettrico e all’elenco componenti è compresa anche una descrizione delle funzioni di sicurezza con Sistema.

Cod. prod. Tipo

1501325 CMMP-AS-C2-3A-M3

1501326 CMMP-AS-C5-3A-M3

1501327 CMMP-AS-C5-11A-P3-M3

1501328 CMMP-AS-C10-11A-P3-M3

561406 CMMD-AS-C8-3A

550041 CMMP-AS-C2-3A

550042 CMMP-AS-C5-3A

551023 CMMP-AS-C5-11A-P3

551024 CMMP-AS-C10-11A-P3

1366842 CMMP-AS-C20-11A-P3

572986 CMMS-AS-C4-3A-G2

572211 CMMS-ST-C8-7-G2

1512316 CMMO-ST-C5-1-DIOP

1512317 CMMO-ST-C5-1-DION

Input Logic Output

Input Logic Output

M

PLCT3

Alimentazione di tensione

CMMP-AS-_-M3 T2

Arresto d’emergenza

S1

Avvio S2

Dispositivo di commutazione di sicurezza T1

Alimentazione del driver stadio finaleSTO_A

Alimentazione del driver stadio finaleSTO_B

Contatto di feedback STO_A, STO_B

Modulo di sicurezza

Abilitazione del regolatore

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69

Non è più necessario programmare, basta parametrizzare

Per informazioni dettagliate in merito si rimanda alle schede tecniche dei singoli prodotti.Rispettare le Indicazioni Normative a pagina 72.

Note Gli esempi applicativi comprendonoconfigurazioniconsuete del sistema di sicurezza CMGA o del modulo di sicurezza CAMC-G-S3.•L’interruttore di arresto

d’emergenza attiva negli attuatori la funzione di sicurezza STO

• L’interruttore di arresto d’emergenza attiva negli attuatori la funzione di sicurezza SS1

•L’interruttore di arresto d’emergenza e i portelli di sicurezza attivano negli attuatori la funzione di sicurezza SS1, modo operativo automatico e manuale

•L’interruttore di arresto d’emergenza e i portelli di sicurezza attivano negli attuatori la funzione di sicurezza SS1, modo operativo automatico e manuale (con tasto di conferma e velocità ridotta sicura (SLS)

•L’interruttore di arresto d’emergenza, i portelli di sicurezza e le barriere fotoelettriche attivano negli attuatori la funzione di sicurezza SS1, modo operativo automatico e manuale (con tasto di conferma e velocità ridotta sicura (SLS)

• Il comando bimanuale attiva negli attuatori la funzione di sicurezza SS1

•L’interruttore di arresto d’emergenza e il comando bimanuale attivano negli attuatori la funzione di sicurezza SS1

•L’interruttore di arresto d’emergenza, i portelli di sicurezza e il comando bimanuale attivano negli attuatori la funzione di sicurezza SS1

•L’interruttore di arresto d’emergenza, i portelli di sicurezza e il comando bimanuale attivano negli attuatori la funzione di sicurezza SS1, modo operativo automatico e manuale (con tasto di conferma e velocità ridotta sicura (SLS)

•L’interruttore di arresto d’emergenza, i portelli di sicurezza e le barriere fotoelettriche attivano negli attuatori la funzione di sicurezza SS1, modo operativo automatico e manuale (con tasto di conferma e velocità ridotta sicura (SLS), una barriera fotoelettrica in funzionamento monostadio (l’intervento porta a SS2, con avvio automatico).

Input Logic Output

Input Logic Output

Con i programmi applicativi contenuti in questi esempi per la programmazione, la complessità di un sistema di sicurezza

programmabile si riduce a una sempliceconfigurazioneeaunsemplice cablaggio, come in un semplice relè di sicurezza.

PLCT3

L1, L2, L3, N

CMM_T2

Arresto d’emergenzaS1.x

Portelli di sicurezza S4.x

Barriera fotoelettricaS5.x

Modo operativo S8

Tasto di consenso S9

Barriera fotoelettricaS10

Modo operativoS11

ResetS2

AvvioS3

CMGAT1

STO-1

STO-2 M1

Contatto di feedbackFunzione STO

Abilitazione del regolatore

Encoder

Circuito di sicurezza

n1 n1

Y1

receiversender

receiversender

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70

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71

Questa guida si presenta esclusivamente come documento informativo per coloro che impiegano o desiderano impiegare la tecnica di sicurezza. Tutte le informazioni contenute sono state elaborate e raccolte secondo le migliori conoscenze ed esperienze come ausilio sul tema della tecnica della sicurezza. Ciò vale in particolare anche per le direttive e norme menzionate e non ha alcuna pretesa di completezza.

Le soluzioni presentate su questa guida in forma di schizzi tecnici e/o schematici, i gruppi raffigurati,lecombinazionieledisposizioni dei prodotti sono esclusivamente esempi di applicazione dei nostri prodotti e delle nostre unità. Non rappresentano in alcun modo proposte di soluzioni o applicazioni per i casi concreti di utilizzo del cliente. Il cliente/utilizzatore dovrà verificare,osservare,tenereconto e rispettare scrupolosamente, in modo autonomo e sotto la propria

responsabilità, per ogni caso di applicazionespecifica,leleggi, le direttive e le norme in materia di costruzione, fabbricazione e informazione sui prodotti. Pertanto si rivolgono a personale sufficientementepreparatoequalificato.

Decliniamo quindi ogni garanzia o responsabilità per la soluzione concepita, elaborata e applicata dal cliente per il proprio caso di utilizzo concreto.

Note legali

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Lista delle abbreviazioni

Abbreviazione Denominazione italiana Denominazione inglese Fonte

a, b, c, d ,e (Pl) DefinizionediPerformanceLevel Denotation of performance levels EN ISO 13849-1

AB Display, apparecchi di comando Display and operating units Festo

AC/DC Corrente alternata/Corrente continua Alternating current/direct units IEC 61511

AE Valvole di inserimento progressivo e valvole di scarico

Start-up and exhaust valves Festo

ALARP Basso in misura ragionevolmente possibile As low as reasonable practicable IEC 61511

ANSI Organizzazione di normazione statunitense American National Standards Institute IEC 61511

AOPD/AOPDDR Dispositivo di protezione optoelettrico attivo

Active optoelectronic protection deviceresponsivetodiffusereflection

ISO 12100, EN ISO 13849-1

AS-Interface Interfaccia sensore attuatore Actuator Sensor Interface

B, 1, 2, 3, 4 Denominazione delle categorie Denotation of categories EN ISO 13849-1

B10 Numerodiciclifinoalraggiungimentodiunlivello di guasti per il 10% dei componenti (ad es. per componenti pneumatici/elettromeccanici)

Number of cycles until 10% of the components fail (for pneumaticand electromechanical compnents)

EN ISO 13849-1

B10 d Numerodiciclifinoalraggiungimentodiunlivello di guasti pericolosi per il 10% dei componenti (ad es. per componenti pneumatici ed elettromeccanici)

Number of cycles until 10% of the com-ponents fail dangerously (for pneumaticand electomechanical components)

EN ISO 13849-1

BPCS Dispositivi di esercizio e di controllo Basic process control system IEC 61511

BPCS Dispositivi di esercizio e di controlloin sistema

Basic process control system IEC 61511

BSL Bootstraploader Bootstraploader

BTB/RTO Pronto all’esercizio Ready-to-operate

BWP Interruttore di posizione senza contatto Electro-sensitive position switch

BWS Interruttore di protezione senza contatto Electro-sensitive protective equipment EN 61496

Cat. Categoria Category EN ISO 13849-1

CC Convertitore di corrente Current converter EN ISO 13849-1

ccd Codice comando, parte di messaggio SDO Command-code

CCF Guasto per causa comune Common Cause Failure IEC 61508, IEC 62061,prEN ISO 12849-1EN 61511-1:2004, DIN EN ISO 13849-1

CEN Comitato europeo di standardizzazione European Commttee for Standardization

CENELEC Comitato europeo di standardizzazione elettrotecnica

European Committee for ElectrotechnicalStandardization

CMF Guasto per tipo di guasto comune Common Cause Failure EN 61511-1:2004

CRC Controllo ciclico della ridondanza Cyclic Redundancy Check Firma del controllo ciclico della ridondanza

DC Copertura diagnostica Diagnostic Coverage DIN EN ISO 13849-1, IEC 62061(IEC 61508-2:2000

DC Corrente continua Direct current

DCavg[%] Copertura diagnostica (media) Diagnostic Coverage, average EN ISO 13849-1

DPV1 Versioni di funzionamento PROFIBUS versioni PROFIBUS

DR Valvole di controllo pressione Pressure control valves Festo

DS Pressostato Pressure switch Festo

DV Amplificatoredipressione Pressureamplifier Festo

E Dispositivo esterno per la riduzione del rischio External risk reduction facilities EN 61511-1:2004

E/A Ingresso/uscita Input/output

E/E/EP Elettrico/elettronico/elettronico programmabile

Electrical/Electronical/programmableelectronic

IEC 61511, IEC 61508

E/E/PE Elettrico/elettronico/elettronico programmabile

Electrical/Electronical/programmableelectronic

IEC 61511, IEC 61508

E/E/PES Sistema elettrico/elettronico/elettronicoprogrammabile

Electrical/Electronical/programmableelectronic system

IEC 61511

72

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73

Abbreviazione Denominazione italiana Denominazione inglese Fonte

EDM Controllo dispositivo esterno External Device Monitoring

EDS Foglio dati elettronico Electronic Data Sheet

F, F1, F2 Frequenza e/o durata dell’esposizione al pericolo

Frequency and/or time of exposure to the hazard

EN ISO 13849-1

FB Blocco del funzionamento Function block EN ISO 13849-1

FMEA Tipi di guasto e analisi degli effetti Failure modes and effects analysis DIN EN ISO 13849-1, EN ISO 12100

FO Attuatori per funzioni particolari Function-oriented drives Festo

FR Filtro-riduttore Filter-regulator unit Festo

FTA Analisi ad albero dei guasti/Analisi ad albero degli stati di guasto

Fault Tree Analysis EN ISO 12100

Pericolo Fonti potenziali di lesioni o danni alla salute Potential source of injury or damage to health

Direttiva Macchine 2006/42/CE

Zona di pericolo Tutte le zone nella macchina e/o attorno ad essa, nelle quali le persone possono essere esposte a pericoli

Any zone within and/or around machinery in which a person is subjectto a risk to his health or safety

EN ISO 12100

H & RA Valutazione dei pericoli e dei rischi Hazard and risk assessment IEC 61511

H/W Hardware Hardware IEC 61511

HFT Tolleranza errori hardware Hardware fault tolerance IEC 61511

HMI Interfaccia uomo-macchina Human machine interface IEC 61511

HRA Analisiaffidabilitàumana Human reliability analysis IEC 61511

I, I1, I2 Apparecchio d’immissione, ad es. sensore Input device, e.g. sensor EN ISO 13849-1

i, j Indice per conteggio Index for counting EN ISO 13849-1

I/O Ingressi/uscite Inputs/outputs EN ISO 13849-1

iab, ibc Connettore Interconnecting means EN ISO 13849-1

Misura di progettazione a sicurezza intrinseca

Misura protettiva che elimina il pericoloo riduce i rischi ad esso associati, realizzata modificandoleproprietàdieserciziodellamacchina in fase di progettazione, senza utilizzare dispositivi protettivi di disinserimento/non disinserimento

Inherently safe design measure EN ISO 12100

KL Cilindri senza stelo Rodless cylinders Festo

Dichiarazione di conformità

Procedura con la quale il costruttore o un suo rappresentante autorizzato dichiara che la macchina immessa sul mercato soddisfa tutti i requisiti di sicurezza e salute in vigore

Declaration of conformity Direttiva Macchine2006/42/CE

KS Cilindri con stelo Cylinders with position rod Festo

L, L1, L2 Logica Logic EN ISO 13849-1

Lambda Frequenza di guasto per i guasti non pericolosi e pericolosi

Rate to failure IEC 62061

MTBF Intervallo medio di guasto Mean time between failure EN ISO 13849-1

MTTF/MTTFd Tempo medio di guasto/Tempo medio di guasto pericoloso

Mean time to failure/Mean time to dangeous failure

EN ISO 13849-1

MTTR Tempo medio di riparazione Mean time to repair EN ISO 13849-1

NMT Servizi di assistenza CAN-Application Layers Network Management

Nbasso Numero di SRP/CS con PLbasso in una combinazione di SRP/CS

Number of SRP/CS with PLlow in a combination of SRP/CS

EN ISO 13849-1

NOT-AUS Disinserimento in caso di emergenza Emergency switching off EN 418 (ISO 13850) EN 60204-1 Allegato D

NOT-HALT Arresto in caso di emergenza Emergency stop ISO 13850 EN 60204-1 Allegato D

NP Sistema non programmabile Non-programmable system EN 61511-1:2004

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Abbreviazione Denominazione italiana Denominazione inglese Fonte

O, O1, O2, OTE Apparecchio di uscita, ad es. attuatore Output device, e.g. actuator EN ISO 13849-1

OE Lubrificatore Lubricator Festo

OSHA

OSI Modello di riferimento per la comunicazione dati, rappresentazione come modello a strati con compiti suddivisi per ogni strato

Open System Interconnection

OSSD Elemento commutatore di uscita, uscita di commutazione di sicurezza

Output Signal Switching Device EN 61496-1

P, P1, P2 Possibilità di evitare il pericolo Possibility of avoiding the hazard EN ISO 13849-1

Pdf Probabilità di guasti pericolosi Probability of dangerous failure IEC 61508, IEC 62061

PE Elettronica programmabile Programmable electronics EN 61511-1

PES Sistema elettronico programmabile Programmale electronic system EN 61511-1, DIN EN

PFD Probabilità di guasto in caso di attivazione/richiesta della funzione di sicurezza

Probability of failure on demad IEC 61508, IEC 62061

PFH Probabilità di guasto all’ora Probability of failure per hour IEC 62061

PFHd Probabilità di guasti pericolosi all’ora

Probability of dangerous failure per hour IEC 62061

PHA Indagine preventiva dei pericoli Preliminary hazard analysis EN ISO 12100

PL/ Performance Level

Livellodiscretochespecificalacapacitàdicom-ponenti di sicurezza di un sistema comando di eseguire una funzione di sicurezza in condizioni prevedibili

Discrete level used to specify the abilityof safety-related parts of control systemsto perform a safety function under fore-seeable conditions

EN ISO 13849-1

PLr Performance Level(PL) utilizzato per ottenere la riduzione del rischio richiestaper ogni funzione di sicurezza

Performance level (PL) applied in orderto achieve the required risk reductionfor each safety function

EN ISO 13849-1

PLC Controllore logico programmabile (PLC) Programmable logic contoller IEC 61511, DIN EN ISO 13849-1

PLbasso Performance Level minimo di un SRP/CS in una combinazione di SRP/CS

Lowest performance level of a SPR/CSin a combination with SPR/CS

EN ISO 13849-1

PR Valvole proporzionali Proportional valves Festo

RE Riduttore di pressione Regulator Festo

Rischio residuo Rischio che rimane dopo l’applicazione della misura di sicurezza

Risk remaining after safety measures have been taken

EN ISO 12100

Rischio Combinazione di probabilità Combination of the Probability EN ISO 12100

Analisi del rischio

Combinazione di individuazione dei limiti di una macchina, individuazione di un pericolo e stima del rischio

Combinationofthespecificationofthe limitsofthemachine,hazardidentifi- cation and risk estimation

EN ISO 12100

Giudizio del rischio

Complesso delle procedure di analisi e valutazione del rischio

Overall process comprising a risk analysis and a risk evaluation

EN ISO 12100

Valutazione del rischio

Valutazione sulla base dell’analisi del rischio, relativo al raggiungimento o meno degli obiettivi di riduzione del rischio

Judgement, on the basis of risk analysis, of wheather the risk reduction objectives have been achieved

EN ISO 12100

Stima del rischio

Determinazione dell’entità probabile di un danno e della probabilità che si verifichi

Defininglikelyseverityofharmand probability of its occurrence

EN ISO 12100

S, S1, S2 Gravità della lesione Severity of injury EN ISO 13849-1

SA Attuatori oscillanti Semi-rotary drives Festo

SAT Collaudo in loco Site acceptance test IEC 61511

Danno Lesionefisicae/odanneggiamento della salute o dei materiali

Physical injuy or damage to health EN 61511-1

Misura protettiva:

Misura per eliminare un pericolo o ridurre un rischio

Means that eliminates a hazard or reduces a risk

EN ISO 12100,EN 61511-1

SIF Funzione tecnica di sicurezza Safety instrumental function EN 61511-1

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75

Abbreviazione Denominazione italiana Denominazione inglese Fonte

SIL Livello d’integrità di sicurezza Safety integrity level IEC 61511, DIN EN ISO 13849-1

SIS Sistema tecnico di sicurezza Safety instrumented system EN 61511-1

SP Valvole di disinserimento Shut-off valves Festo

SPE Dispositivo di protezione sensibile Sensitive Protection Equipment EN ISO 12100

SRASW Software applicativo relativo alla sicurezza Safety-Related Application Software EN ISO 13849-1

SRECS Sistema di comando elettrico relativo alla sicurezza

Safety-Related Electrical Control System IEC 62061

SRESW Embedded-Software relativo alla sicurezza Safety-Related Embedded Software EN ISO 13849-1

SRP Componente relativo alla sicurezza Safety-Related Part EN ISO 13849-1

SRP/CS Componente relativo alla sicurezza in sistemi di comando

Safety-Related Part of Control Systems EN ISO 13849-1

SRS Specificadeirequisitidisicurezza SafetyRequirementsSpecification IEC 61511

ST Valvole di controllo della portata Flow control valves Festo

SW1A, SW1B, SW2

Interruttori di posizione Position switces EN ISO 13849-1

SYNC Oggetti per la sincronizzazione dei partecipanti in rete

Synchronisation objects

TE Dispositivo di prova Test equipment EN ISO 13849-1

Misure di sicurezza tecniche

Misure di protezione che prevedono l’uso di dispositivi di sicurezza per tutelare le persone dai rischi che non possono essere eliminati in misura adeguata tramite la sicurezza intrinseca in fase di progettazione, oppure per proteggere dai rischi che invece non èpossibileeliminareinmodosufficiente

Protective measure using safeguards to protect persons from the hazard which cannot reasonably be eliminated or from theriskswhichcannotbesufficiently reduced by inherently safe design measures

EN ISO 12100

TM Durata dell’uso Mission time EN ISO 13849-1

Page 76: Tecnica della sicurezza Soluzioni pneumatiche ed elettriche · 3 0 v t STO 0 v s t SDI 0 v s t SS1 STO 0 v s t SS2 SOS 0 v s t SOS s t SLP 0 v t SLS Pneumatica Riduzione della velocità

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