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Tassazione internazionale delle società - PARTE I Clamep

Tassazione e mercati finanziari Clasda

1.10.2008-3.11.2008

LEZIONE 4

Concorrenza e coordinamento dell’imposta societaria nella UE

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Concorrenza fiscale

Esiste (prevista dai modelli e osservata empiricamente) Vi è evidenza empirica, anche della presenza di

interazioni strategiche fra paesi Ha assunto soprattutto la forma di riduzione delle

aliquote legali (soprattutto dopo Codice di Condotta) Anche se le aliquote continuano a ridursi (il processo

non si è interrotto) vi sono motivi per ritenere che non vi sarà una vera e propria race to the bottom….

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Motivi che contrastano le predizioni di una “race to the bottom”…

1. Location-specific rents

2. Imperfect capital mobility

3. Foreign tax credits

4. The corporation tax as a backstop to the personal income tax

5. Political constraints

6. Infrastrutture e servizi pubblici

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La concorrenza fiscale non è un problema?

Abbiamo visto fattori che concorrono a determinare CIT/Pil, e abbiamo visto che vi sono motivi per essere meno ottimisti nel futuro: BI non può crescere all’infinito, anche se vi sono ancora spazi

per una indeducibilità IP; i profitti del settore finanziario, che sono stati una importante

spiegazione, avranno presumibilmente forte calo …

Tax competition did not lead to convergence of systems, apart from some specific aspects: e.g. extension of the participation exemption, but rules widely differ

Effective tax rates, which take into account both tax rates and tax base determination, are still widely divergent

The system is very far from what would be required in a well functioning efficient internal market

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E’ necessario un coordinamento in ambito comunitario?

• Base imponibile• Aliquote

Ci sono diversi gradi di cooperazione/armonizzazione, ognuno dei

quali affronta problemi diversi

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Tax coordination: main actors and attitudes (1)

Business community: usually and increasingly in favour of tax base harmonization (e.g. Unice) Major objective: to remove obstacles and reduce compliance

costs when operating in the EU internal market Individual member states: some would go as far as

having, in addition to a common base also some tax rate coordination (e.g. a minimum tax rate); others even oppose tax base harmonisation, because they fear that their tax base might shrink or that further harmonisation on rates would follow. Major objective: to safeguard national interest. The costs and

benefits of tax coordination policies are differently distributed across countries (as are the gains of tax competition). Almost impossible to reach the required unanimity (without some sort of compensation for the losers)

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Tax coordination: main actors and attitudes (2)

EU InstitutionsFrom ambitious Commission’s proposals (e.g. 1975

directive proposal) for positive harmonisation to a new strategy: soft law approaches (e.g. Code of Conduct) and a new initiative on the tax base (Company taxation in the Single Market, SEC (2001) 582 final).

Increasing role of the European Court of Justice (ECJ): “negative” harmonisation.

Major objective: to guarantee the respect of the Treaty principles, given the institutional constraints (above all unanimity rule). The Treaty does not explicitly call for harmonisation of direct taxes…

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Positive tax harmonisation and soft law (1)

Very few achievements up to now (see TAXUD website): 1990 - Two Directives: Parent-Subsidiary (90/435/EEC) and

Mergers (90/434/EEC), both subsequently amended; Arbitration Convention (90/436/EEC) (followed by a recent code of conduct on transfer pricing)

2003 - Monti Package: Directive on Interests and Royalties (“I+R” Directive, 2003/49/EC) and Code of Conduct (CdC) against Harmful tax competition (HTC)

Effects Removal of some obstacles: e.g. possible double taxation

on cross border dividends. (Not clear objective on “I+R” Directive)

CdC: avoids the most evident attempt to poach on other member states’ tax base (HTC). But could enhance tax competition on the general tax system and even induce tax revenue losses (growing literature on the topic)

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Positive tax harmonisation and soft law (2)

Major issue on the agenda: Commission’s proposal for a Common consolidated corporate tax base (CCCTB) with formula apportionment CCCTB is one of the four proposal of the 2001 EU

Commission Study (SEC(2001) 1681) The system would be similar to those adopted in federal

countries as the US and Canada However it would (at least initially) be optional for

companies In 2004 the Commission set up a Working Group All the 25 member states participate at the CCCTB WG December 2005: supporting resolution by the European

Parliament (“Bersani Report”) A legislative proposal should be presented by the end of

2008

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Studio della Commissione 2001 (Company taxation in the Single Market, SEC (2001) 582 final).

Si evidenziano problemi e si suggeriscono soluzioni:Targeted solutionComprehensive solutions

Base comune:Harmonised tax base (HTB)European Union company income taxation

(EUCIT)Home state taxation (HST)Common (optional) consolidated corporate tax

base (CCCTB)

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Studio della Commissione 2001 (Company taxation in the Single Market, SEC (2001) 582 final).

Consolidato fiscale per società che operano nella UE (water’s edge)

Allocazione dei profitti fra stati membri attraverso una formula automatica

Dopo ampio dibattito la CCCTB è apparsa come la soluzione più promettente (a parte sperimentazione HST per SME). Dal 2004 il lavoro della Commissione è concentrato su CCCTB

Proposta molto innovativa (in passato opinione in ambito UE contraria a FA)

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CCCTB: dal 2004 ad oggi

Il lavoro è stato molto intenso. In breve: Settembre 2004: i Ministri concordano ad un Ecofin informale di

costituire un WG per discutere la CCCTB. Il Gruppo, costituito da esperti fiscale delle amministrazioni di TUTTI gli stati membri è stato costituito nel novembre 2004 e da allora si è incontrato (fine ottobre 2007) 11 volte. Per approfondire alcuni aspetti tecnici sono stati costituiti sei sottogruppi.

Fino ad ora per due volte (dicembre 2005, dicembre 2006) il gruppo è stato esteso per ascoltare l’opinione di organizzazioni professionali e esperti provenienti dal mondo accademico. Prossimo meeting: 10-11 dicembre p.v.. Nel giungo 2006 meeting allargato con gli esperti del settore finanziario. Numerosi altri meetings e contatti bilaterali con federazioni imprenditoriali, associazioni professionali, accademici. Incontri regolari con Unice/Business Europe

Aprile 2006 e maggio 2007: Comunicazioni della Commissione sul work in progress verso la CCCTB (Com (2006) 157; COM (2007) 223) , discusse dal Parlamento europeo e dal Comitato economico e sociale

Il processo è molto trasparente: tutti i documenti discussi nel WG sono on line sul sito dedicato della DG TAXUD

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CCCTB: base comune consolidata

Working document (Commissione): “CCCTB: possible elements of a technical outline”, CCCTB/WP057\doc\en, luglio 2007 (meeting settembre 2007)

Obiettivi:Iniziare ad avanzare proposte per:

la definizione della base comune, portando a sintesi i risultati degli incontri fatti

stimolare il dibattito, commenti e osservazioni

Non ci si occupa, per il momento, di BI società e imprese finanziarie

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Progressi e difficoltà

Annuncio presentazione proposta entro 2008 (CCCTB), ma recente rinvio (Kovacs, agosto 2008):

“My services have completed a considerable amount of work and have benefitedfrom an invaluable input from Member States' experts and other interested parties.They are now in the process of preparing a detailed impact assessment anddrafting a comprehensive legislative proposal. Significant progress has been achieved but the work is not yet over. Some of the very

detailed technical areas still need further work, in particular those related to the Financial Sector. There is some expectation that a proposal will be tabled this Autumn. However I should like to take this opportunity to clarify that I would rather present a perfectly elaborated and well justified product at the appropriate time than present an incomplete one just to meet an artificial deadline. So, I remain fully committed to this project, and when the impact assessment and the proposal are properly ready I will present these to the College. In the meantime my services will continue their work and will in particular extend their discussions and consultations with as wide an audience as possible – which given the skills and knowledge present here I am sure will include many of you”.

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CCCTB

Objectives:A Common (rather than 25, now 27, different) tax base

would reduce compliance and administrative costs A Consolidated tax base would automatically allow for

cross border loss compensation, removing an important obstacle to the internal market integration;

A Common Consolidated Tax Base with Formula Apportionment would solve many of the thorny problems of separate accounting, like possibility of double taxation, but would not entirely remove the incentive of profit shifting

Depending on the factors used to allocate profits, and in the presence of widely differing tax rates, there could be distortions in the allocation of the factors included in the formula

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CCCTB: caratteristiche e obiettivi

Caratteristiche Obiettivi

Base comune Ridurre costi compliance (penalizzano soprattutto SME, vedi EU Survey, 2004)

consolidata Rimuovere importante ostacolo (consentire la compensazione transfrontaliera perdite)

con formula apportionment

Rimuovere incentivi a pratiche elusive (alcune tra le principali possibilità di profit shifting)

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Progressi e difficoltà

Consolidamento e FA potrebbero essere fasi successive

Quali benefici ha un approccio per step? Base comune:

riduzione compliance cost (non nell’immediato…)

primo passo necessario

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Difficoltà processo, da parte degli stati membri: timori perdita autonomia (rimarrebbe autonomia aliquote); timori perdita gettito (a parità t); costi di implementazione; ma in prospettiva minori costi

anche per amministrazione (transizione).

La Commissione è tenuta a fornire, in base alle regole comunitarie, una valutazione di impatto della proposta: Servono dati, analisi e attente valutazioni della capacità dello

strumento (CCCTB) di raggiungere gli obiettivi indicati. Nell’effettuare questa valutazione la Commissione dovrà

tenere conto di opzioni di policy alternative, tra cui: lo status quo, una base comune senza consolidamento, e una base comune consolidata.

Tra questa valutazione di impatto è evidentemente compreso anche l’effetto sul gettito, i costi di compliance e quelli amministrativi. Difficili da valutare adeguatamente!

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CCCTB: effetto sul gettito

Caratteristiche

Effetti sulla base imponibile

UE Singoli stati membri

Base comune + previsto allargamento

+/-

consolidamento - perdite non utilizzate, in assenza di consolidamento effetto finanziario

+/-

con formula apportionment

=(se water’s edge)

+/-

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Base comune: principi di base e società ammesse

Principi di base:Base imponibile uniforme (lezione in negativo da

USA!)Base imponibile ampia (principio di efficienza)Semplificazione (es pooling ammortamenti)

Società ammesse: società residenti nella UE che pagano imposte societarie (lista); PE di società non residenti

Approccio opzionale (alternativo a regime nazionale), con limite di tempo (es. 5 anni)

Soglia per consolidamento: Commissione propone >75%

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Base comune e criteri contabili

Si mantiene il principio di derivazione della BI dal bilancio

Si considerano IAS/ IRFS un buon punto di partenza, ma non tutti li adottano…

Proposta di base comune non individuerà, dati i diversi punti di partenza (criteri contabili) gli aggiustamenti necessari (il quadro di raccordo).

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Base comune: aspetti generali

Definizione “tradizionale” di profitto: no ACE, CFT o altri sistemi “neutrali”, ma insieme (negli intenti coerente) di soluzioni su cui si è registrato il maggior consenso

Principali redditi esenti: PEX

Principali spese non deducibili: distribuzione di profitti, rimborso di azioni e di debito 50% delle spese di rappresentanza; i costi di gestione relativi ad asset che danno redditi

esenti (dividendi o CG esenti)

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Base comune: alcuni esempi specifici (1)

Benefits in kind deducibili (tassati in capo al percettore) Ammortamenti

Se costo asset inferiore a 1000 euro: costo immediatamente deducibile

Se non perdono di valore (terra, opere d’arte, etc..) non si ammortizzano

Ammortamento lineare su base individuale: 2,5% edifici; 4% long term tangible assets (vita utile >25 anni…)

Intangibles: ammortamento lineare per il periodo di durata del brevetto (se non determinato 15 anni

Altri assets: DB 20% su base pooled Contratti a lungo termine:

si suggerisce di seguire il principio IAS 11, cioè riconoscere il reddito e le spese con riferimento allo stadio di completamento dei lavori

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Base comune: alcuni esempi specifici (2)

Redditi esteri: esenti, con credito se t estera troppo bassa; dividendi e redditi da investimenti di portafoglio:

tassati con credito per WT PEX piuttosto che credito, per evitare doppia

imposizione (più semplice e più diffusa); due criteri: Partecipazione (10%) Holding period (12 mesi)

Per “difendere” gettito: possibilità di adottare il credito se t estera troppo

bassa, o CFC

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Consolidamento

I principali vantaggi della proposta CCCTB dipendono dal consolidamento (e successiva FA)

Caratteristiche proposte:Esteso a PE in due o più MS con madre non

residente nella UEPartecipazione diretta a indiretta di almeno il 75%

dei diritti di votoSi suggeriscono le regole per entrare/uscire dal

gruppoNeutralizzazione transazioni intra-gruppo: Ignorate completamente o incluse nei bilanci delle singole società e poi nettate.

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Formula apportionment (FA

Formula deve essere uniforme (di nuovo: lezione negativa dagli USA!)

Che fattori allocativi? Diverse possibilità Effetti sul gettito possono essere anche

molto diversi, in funzione dei fattori utilizzati.

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FA: fattori allocativi

• Fattori allocativi: – Fattori produttivi (lavoro, capitale) e vendite (Usa: tradizionalmente three factors formula (property,

payroll, sales; Canada: two factors (payroll, gross receipts)

– Valore aggiunto (proposta considerata inizialmente nella UE, ma poi abbandonata): misura di valore aggiunto all’origine, tipo reddito netto (partendo da dati Iva + export-import +investimenti-ammortamenti)

• NB– se i profitti sono inclusi nella formula non si risolve il

problema di profit shifting– con VA non si risolve dunque il problema del TP (la

convenienza alla TC si)

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CCBT ed efficienza economica

• Un’imposta applicata su una base ripartita in base ad una specifica formula corrisponde ad una serie di imposte su ciascuno dei fattori inclusi nella formula (McLure, 1980)

• Il sistema non è efficiente, se le aliquote sono differenziate!

• L’entità della perdita di benessere dipende dalla differenza fra le aliquote e dalla elasticità del fattore tassato a queste aliquote

• Negli Usa e Canada il range di variazione è relativamente ridotto (non più di dieci punti). Imposta federale funge da base comune e da aliquota minima

• Non sono chiari i guadagni di efficienza nel passaggio da attuale SA a FA

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Come funziona un sistema di formula apportionment (Fuest, 2008)

• As far as the standard mechanism for the sharing of the common tax base is concerned, the CCCTB Working Group makes the following suggestion. Consider a company called A, which belongs to a group of companies taxed under the CCCTB. The consolidated tax base of the group is apportioned to each of its entities (i.e. companies or permanent establishments).

• Note that this is not the same as apportioning the tax base of the group to the member states directly. The reason for apportioning the tax base to the entities is that individual entities need to be able to calculate their individual tax liabilities. The apportionment is carried out according to the following formula

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Come funziona un sistema di formula apportionment (Fuest, 2008)

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Come funziona un sistema di formula apportionment (Fuest, 2008)

• The superscript A refers to the sales (destination based), payroll, number of employees and assets of company A. This formula yields a share of the group´s tax base allocated to company A. How does this translate into the allocation to the member states? This question is not trivial because company A may, for instance, sell its output in several member states. However, as will be explained further below, the sharing mechanism is designed so that the allocation of the tax base to the entities of the group effectively also provides an allocation to the member states.

• A key issue that arises with respect to the apportionment method is whether companies will pay taxes in countries where they have no physical presence. Here, ‘physical presence’ is used as a technical term. A company has a physical presence in a country if it has its legal residence or a permanent establishment in that country. For instance, a company may reside and produce in country A and sell part of its products in country B without ‘physical presence’ in B, which means that it has no subsidiary or no permanent establishment in B.

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Come funziona un sistema di formula apportionment (Fuest, 2008)

• Under the current tax rules, this company would not be subject to corporate income taxation tax in B. Under the CCCTB, the question arises whether this company would have to pay taxes in B because the apportionment formula includes sales as a factor.

• The concept of the CCCTB working group implies that companies will be subject to tax in countries if and only if they have a physical presence in the country. The working group suggests two mechanisms to deal with cases where a company has sales in a country without having a physical presence in the same country. Firstly, if another entity of the group has a physical presence in that country, the sales will be apportioned to that entity. Secondly, in cases where the group is not physically present, a ‘spread throw back rule’ will be used, which means that the sales would be taken into account by the entities of the group residing in all member states, proportionally to the other factors (assets and payroll/employees),implicitly giving more weight to these factors.

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Come funziona un sistema di formula apportionment (Fuest, 2008)

• It is helpful to consider a simple example for the application of the sharing mechanism (see tables 1 and 2).

• Consider a group which consists of company A residing in the UK and company B residing in France. Company A produces and sells all its output in the UK whereas company B produces in France but sells its output in France and in the UK (see table 1).

• For purposes of tax base allocation, the UK sales of company B will be allocated to company A because the latter has a physical presence in the UK whereas the former does not.

• As a result, 44,4 per cent of the common tax base (i.e. the consolidated taxable profits of the group) will be allocated to the UK in our example and 55,5 per cent will be allocated to France.

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Come funziona un sistema di formula apportionment (Fuest, 2008)

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Come funziona un sistema di formula apportionment (Fuest, 2008)

• What happens if an entity of the group sells part of its output in a third country where none of the companies which belong to the group have a physical presence? Assume that company A reduces its UK sales by 50 and instead sells this output in Germany (see table 2).

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Come funziona un sistema di formula apportionment (Fuest, 2008)

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Come funziona un sistema di formula apportionment (Fuest, 2008)

• In this case, the spread throw back rule implies that the sales in Germany are allocated to the group´s companies in all other member states, in accordance with the weight of the other two apportionment factors (payroll+empl. and assets). This implies that the share of the tax base allocated to the UK drops to 40,7 per cent and the share allocated to France increases to 59,3 per cent.

• As mentioned above, there are some sectors where the general formula described above may not be appropriate. The working group mentions financial services, transportation and television and broadcasting services and recommends that adapted variants of the general sharing mechanism rather than completely different formulae should be used for these sectors.

• In addition, a general escape clause is foreseen for cases where applying the general formula obviously leads to unfair or inappropriate results.

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Il coordinamento delle aliquote?

La proposta della Commissione su CCCTB lascia piena libertà di fissazione delle aliquote

Le aliquote sono molto diverse nella Ue Come abbiamo visto anche con CCCTB con FA

diverse aliquote possono avere effetti alllocativi (non si rispettano CIN e CEN,né CON…)

Ma vi è molta resistenza…. Vi sono stati memebri che sono contrari all’armonizzazione della base anche perché ritengono che sia l’anticamera per la successiva armonizzazione delle aliquote

Esigenza di autonomia fiscale… Una aliquota unica non è necessaria…

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Il coordinamento delle aliquote: opinioni contrarie

La proposta della Commissione su CCCTB lascia piena libertà di fissazione delle aliquote

• Motivi:– La riduzione dei costi di adempimento, la compensazione delle perdite

transfrontaliere e la riduzione del profit shifting hanno la priorità rispetto all’efficienza

– Sussidiarietà– Incertezza sulle perdite di benessere dovute agli attuali differenziali

fiscali– Incertezza sull’esistenza di tax competition

• Inoltre:– I paesi che dovrebbero aumentare l’aliquota subirebbero delle perdite– Un certo grado di differenziale fiscale può essere sostenuto (se la spesa

pubblica è di buona qualità e se ci sono rendite che non possono essere erose da profit shifting)

– Una aliquota comune potrebbe non solo essere impossibile da attuare, ma neppure consigliabile sulla base dei principi.

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Il coordinamento delle aliquote: opinioni a favore

• La concorrenza fiscale potrebbe aumentare e l’imposta societaria scomparire:– Abolizione dei regimi preferenziali (Codice di condotta)– Allargamento– Ulteriore integrazione– Sentenze della Corte (… es casi CFC?)– CCCTB

• Una aliquota minima (15%?) potrebbe non penalizzare i paesi più piccoli e periferici, consentendo di estrarre le rendite economiche da investimenti nella UE

• Una aliquota minima potrebbe prevenire una concorrenza eccessiva lasciando al contempo gli stati membri liberi di fissare aliquote più elevate

• Una aliquota minima potrebbe garantire la sopravvivenza dell’imposta societaria….

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Ci sarebbero alternative migliori?

Status quo…costi elevati CCCTB di difficile realizzazione, soprattutto FA, che

potrebbe comportare rilevanti variazioni nella allocazione del gettito fra paesi. Incerti i guadagni in termini di efficienza, ma anche di riduzione del profit shifting

L’unificazione delle aliquote difficilmente può andare oltre la fissazione di una aliquota minima di importo molto modesto

Il dibattito su possibili alternative è carente nella UE (tema molto complesso, soprattutto valutazione impatto). E’ ancora possibile la tradizionale tassazione dei profitti? Rischiamo di andare verso un sistema tipo USA, mentre in

USA si valuta l’opportunità di una cash flow tax alla destinazione (vedi rapporto Bush, 2005).

Vi è un ampio dibattito e interessanti esperienze, spesso trascurate dai policy makers europei: CFT, ACE, DIT, X-tax, CBIT, imposte tipo Irap.