TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di...

124

Transcript of TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di...

Page 1: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato
Page 2: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

TAHAR BEN JELLOUN

Page 3: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

Il RAZZISMOSPIEGATO A MIA

FIGLIA

Le racisme expliqué à ma fille

Page 4: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato
Page 5: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

INTRODUZIONE

Ho avuto l'idea di scrivere

questo testo il 22 febbraio 1997quando sono andato con mia figliaalla manifestazione contro ilprogetto di legge Debrésull'ingresso e sul soggiorno deglistranieri in Francia. Mia figlia, cheha dieci anni, mi ha fatto moltedomande. Voleva sapere perché simanifestava, cosa significavanocerti slogan, se potesse servire aqualcosa sfilare per strada

Page 6: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

protestando, eccetera. Fu così che siarrivò a parlare di razzismo.Ricordandomi le sue domande e lesue riflessioni, ho scritto questepagine. Subito dopo le abbiamorilette insieme. Ho dovutoriscriverle quasi daccapo. Ho dovutocambiare le espressioni complicatee spiegare i concetti difficili. Unaseconda lettura è stata fatta allapresenza di due sue amiche. Le lororeazioni sono stateinteressantissime. Ne ho tenutoconto nelle versioni che ho redattodopo.

Questo testo è stato scritto

Page 7: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

almeno quindici volte. Per bisognodi chiarezza, di semplicità e diobiettività. Vorrei che fosseaccessibile a tutti, anche se èsoprattutto destinato ai ragazzi tragli otto e i quattordici anni. Mapotranno leggerlo anche i lorogenitori. Sono partito dal principioche la lotta contro il razzismocomincia con l'educazione. Sipossono educare i ragazzi, non gliadulti. è per questa considerazioneche quanto ho scritto è statopensato con una preoccupazionepedagogica.

TAHAR BEN JELLOUN

Page 8: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

Dimmi, babbo, cos'è il razzismo?«Tra le cose che ci sono al mondo, ilrazzismo è la meglio distribuita. èun comportamento piuttostodiffuso, comune a tutte le societàtanto da diventare, ahimè, banale.Esso consiste nel manifestarediffidenza e poi disprezzo per lepersone che hanno caratteristichefisiche e culturali diverse dallenostre.»

«Quando dici "comune", vuoidire "normale"?»

«No. Non è perché uncomportamento è corrente che puòessere considerato normale. Ingenerale l'essere umano ha

Page 9: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

tendenza a non amare qualcuno cheè differente da lui, uno straniero,per esempio: è un comportamentovecchio come l'uomo; ed èuniversale. è così dappertutto.»

«Se capita a tutti, anch'io potreiessere razzista!»

«Intanto la natura spontanea deibambini non è razzista. Un bambinonon nasce razzista. E se i suoigenitori o i suoi familiari non glihanno messo in testa delle ideerazziste, non c'è ragione perché lodiventi. Se, per esempio, ti facesserocredere che quelli che hanno lapelle bianca sono superiori a quelliche ce l'hanno nera, e se tu

Page 10: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

prendessi per oro colatoquell'affermazione, potrestiassumere un atteggiamento razzistanei confronti dei negri.»

«Cosa vuol dire esseresuperiori?»

«Per esempio, credere che uno,per il fatto che ha la pelle bianca, èpiù intelligente di qualcuno che hala pelle di un altro colore, nera ogialla. In altre parole, l'aspetto fisicodel corpo umano, che ci differenzial'uno dall'altro, non implica alcunadiseguaglianza.»

«Credi che io potrei diventarerazzista?»

«Diventarlo è possibile: tutto

Page 11: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

dipende dall'educazione che avrairicevuto. Tanto vale saperlo eimpedirsi di esserlo, ovverosia,tanto vale accettare l'idea di essereanche noi capaci, un giorno, diavere sentimenti e comportamentidi rigetto nei confronti di qualcunoche non ci ha fatto niente, ma èdifferente da noi. è una cosa checapita spesso. Ciascuno di noi, ungiorno, può fare un gesto brutto,provare un sentimento cattivo.Quando uno è turbato da un essereche non gli è familiare, allora puòpensare di essere meglio di lui;prova un sentimento sia disuperiorità sia di inferiorità nei suoi

Page 12: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

riguardi, lo rifiuta, non vuolesaperne di averlo come vicino, tantomeno come amico, semplicementeperché si tratta di qualcuno didiverso.»

«Diverso?»«La diversità è il contrario della

rassomiglianza, di ciò che èidentico. La prima differenzaevidente è quella del sesso.

L'uomo è differente dalla donna.E viceversa. Ma quando si tratta diquel tipo di differenza, in generale,c'è attrazione. In altri casi, colui chechiamiamo diverso ha un altrocolore di pelle rispetto a noi, parlaun'altra lingua, cucina in altro

Page 13: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

modo, ha altri costumi, un'altrareligione, altre abitudini di vita, difare festa, eccetera. Ci sonodifferenze che si manifestanoattraverso l'aspetto fisico (lastatura, il colore della pelle, ilineamenti del viso, eccetera) e poici sono le differenze dicomportamento, di mentalità, dicredenze, eccetera.»

«Allora al razzista non piaccionole lingue, le cucine e i colori chenon siano i suoi?»

«No, non è necessariamentecosì: un razzista può amare eimparare altre lingue perché ne habisogno nel suo lavoro, o nei suoi

Page 14: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

svaghi, ma può ugualmentemanifestare un giudizio negativo eingiusto sui popoli che parlanoquelle lingue. Allo stesso modo,potrebbe rifiutare di affittare unacamera a uno studente straniero,per esempio vietnamita, eppureapprezzare il cibo dei ristorantiasiatici.

Il razzista è colui che pensa chetutto ciò che è troppo differente dalui lo minacci nella suatranquillità.»

«È dunque il razzista che sisente minacciato?»

«Sì, perché ha paura di chi nongli rassomiglia. Il razzista è

Page 15: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

qualcuno che soffre di uncomplesso di inferiorità o disuperiorità. Il risultato è lo stesso,perché il suo comportamento, in uncaso o nell'altro, sarà di disprezzo. Edal disprezzo la collera. Ma ilrazzista sbaglia collera.»

«Ha paura?»«L'essere umano ha bisogno di

sentirsi rassicurato. Non gli piacetroppo ciò che rischia di turbare lesue certezze. Si può avere pauraquando si è al buio, perché quandotutte le luci sono spente non si vedecosa ci potrebbe capitare. Ci si sentesenza difese di fronteall'imprevedibile. Si immaginano

Page 16: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

cose orribili. Senza ragione. Non èlogico. Talvolta non c'è niente chepossa giustificare la paura, eppuresi ha paura. Si può ragionare quantosi vuole, ma si reagisce come se laminaccia fosse reale. Il razzismonon è qualcosa di giusto o diragionevole.»

«Babbo, se il razzista è un uomoche ha paura, il capo di quel partitoche non vuole gli stranieri deveavere paura in continuazione.Eppure, ogni volta che lo vedo allatelevisione, sono io che ho paura!Lui urla, minaccia i giornalisti, battei pugni sul tavolo.»

«Sì, ma quel capo di cui parli è

Page 17: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

un uomo politico noto per la suaaggressività. Il suo razzismo siesprime in maniera violenta.Comunica alle persone maleinformate notizie false perché sispaventino. Sfrutta la paura dellagente, paura che spesso è reale. Peresempio, dice loro che "gliimmigrati vengono in Francia perportare via il lavoro ai francesi, perintascare i contributi familiari efarsi curare gratis negli ospedali".Non è vero. Spesso gli immigratifanno lavori che i francesi rifiutano.Pagano le tasse e i contributi per lasicurezza sociale: hanno quindidiritto alle cure se si ammalano.

Page 18: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

Se, per disgrazia, domani siespellessero dalla Francia tutti gliimmigrati, crollerebbe l'economiadel paese.»

«Capisco. I razzisti hanno paurasenza una ragione valida.»

«Hanno paura dello straniero, diquello che non conoscono,soprattutto se quello straniero è piùpovero di loro.

Il razzista è più portato adiffidare di un operaio africano chedi un miliardario americano. Meglioancora, se un emiro del Golfo vienea passare le sue vacanze in CostaAzzurra è accolto a braccia aperte,perché non è l'arabo che si riceve,

Page 19: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

ma il ricco che è venuto a spenderesoldi.»

«Cos'è uno straniero?»«La parola straniero ha la stessa

radice di estraneo e di strano, cheindica ciò che è "di fuori, "esterno","diverso". Designa colui che non èdella famiglia, che non appartienené al clan né alla tribù. è qualcunoche viene da un altro paese, sia essovicino o lontano, qualche volta daun'altra città o un altro villaggio.

Da ciò e nato il concetto dixenofobia, che significa ostilitàverso gli stranieri, e ciò che vienedall'estero. Oggi però la parolastrano designa qualcosa di

Page 20: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

straordinario, di molto diverso daquanto si ha l'abitudine di vedere. èsinonimo di strambo.»

«Quando vado in Normandia,dalla mia amica, sono unastraniera?»

«Per gli abitanti di laggiù,certamente sì, poiché vieni dalontano, da Parigi, e poi seimarocchina. Ti ricordi quandosiamo andati in Senegal? Ebbene,per i senegalesi, eravamo stranieri.»

«Ma i senegalesi non avevanopaura di me, né io avevo paura diloro.»

«Eh già, perché la mamma ed ioti abbiamo spiegato che non devi

Page 21: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

avere paura degli stranieri, sianoricchi o poveri, grandi o piccoli,bianchi o neri. Non dimenticartelo.Si è sempre stranieri per qualcuno,cioè si è sempre percepiti comequalcuno di estraneo da chi non èdella nostra cultura.»

«Dimmi, babbo, non ho ancoracapito perché il razzismo esistedappertutto.»

«Nelle società antiche,cosiddette primitive, l'uomo avevaun comportamento simile a quellodegli animali. L'uomo si comportaspesso come un animale. Un gattocomincia con la demarcazione delsuo territorio. Se un altro gatto o un

Page 22: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

altro animale tenta di portargli viaIl suo cibo, o di infastidire i suoipiccoli, il gatto che si sente a casasua si difende e protegge i suoi contutte le unghie. L'uomo fa lo stesso.Gli piace avere la sua casa, la suaterra, i suoi beni e Si batte perconservarli. E questo è normale. Ilrazzista invece pensa sempre che lostraniero, chiunque sia, gli vuoleportare via le sue cose. Allora nediffida, senza riflettere, quasi peristinto. L'animale lotta solo seattaccato. Talvolta invece l'uomoaggredisce lo straniero anchequando questi non ha affattol'intenzione di portargli via

Page 23: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

qualcosa.»«E tu trovi che questo sia

comune a tutte le società?»«Comune, piuttosto diffuso, sì;

normale, no.Da sempre l'uomo reagisce così.

C'è la natura e poi C'è la cultura. Inaltre parole c'è il comportamentoistintivo, senza riflessione, senzaragionamento, poi c'è ilcomportamento razionale, quelloche deriva dall'educazione, dallascuola e dal ragionamento. è ciò chesi chiama cultura incontrapposizione alla natura. Con lacultura Si impara a vivere insieme;si impara soprattutto che non siamo

Page 24: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

soli al mondo, che esistono altripopoli e altre tradizioni, altri modidi vivere che sono altrettanto valididei nostri.»

«Se per cultura intendieducazione, e se ti ho seguito bene,allora anche il razzismo può venirecon quello che si impara...»

«Non si nasce razzista, sidiventa. C'è una buona e una cattivaeducazione. Tutto dipende da chieduca, sia nella scuola come acasa.»

«Ma allora, l'animale, che nonriceve nessuna educazione, èmigliore dell'uomo?»

«Diciamo che l'animale non ha

Page 25: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

sentimenti prestabiliti. L'uomo, alcontrario, ha quelli che si chiamanopregiudizi. Giudica gli altri ancorprima di conoscerli. Crede di saperegià chi sono e quanto valgono.Spesso si sbaglia. Di qui la suapaura.

Ed è per combattere la paura chea volte l'uomo si trova a fare laguerra. Sai, quando dico che hapaura, non bisogna credere chetremi: al contrario, la paura provocala sua aggressività. Si senteminacciato e attacca. Il razzista èaggressivo.»

«Allora, è a causa del razzismoche ci sono le guerre?»

Page 26: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

«In certi casi è così. Alla base c'èuna volontà di appropriarsi dei benialtrui. Si utilizza il razzismo o lareligione per spingere le personeall'odio, a detestarsi anche quandonon si conoscono nemmeno. Sialimenta la paura dello straniero, lapaura che si voglia prendere la miacasa, il mio lavoro, la mia donna. Èl'ignoranza ad alimentare la paura.Io non so chi sia quello straniero, enemmeno lui sa chi sono io. Guardaper esempio i nostri vicini di casa.Per molto tempo si sono mostratidiffidenti verso di noi, fino al giornoin cui li abbiamo invitati a mangiareil cuscus. è stato allora che si sono

Page 27: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

resi conto che vivevamo come loro.Ai loro occhi abbiamo smesso diapparire pericolosi, anche se siamooriginari di un paese diverso, ilMarocco.

Invitandoli abbiamo tolto dimezzo la oro diffidenza. Ci siamoparlati, ci siamo conosciuti un po'meglio. Abbiamo riso insieme. E ciòvuol dire che eravamo a nostro agio,tra noi mentre prima, quando ciincontravamo per le scale, a malapena ci dicevamo buongiorno.»

«Dunque, per lottare contro ilrazzismo, bisogna invitarsi gli unicon gli altri!»

«È una buona idea. Imparare a

Page 28: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

conoscersi, a parlarsi, a ridereinsieme: cercare di condividere imomenti di piacere, ma anche lepene, fare vedere che spesso sihanno le stesse preoccupazioni, glistessi problemi, è questo chepotrebbe fare regredire il razzismo.Anche viaggiare può essere unmodo valido per conoscere megliogli altri. Già Montaigne (1533-1592)incitava i suoi compatrioti aviaggiare per osservare ledifferenze. Per lui il viaggio era ilmezzo migliore per levigare elucidare il nostro cervello controquello degli altri". Conoscere glialtri per conoscere meglio se

Page 29: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

stessi.»«Il razzismo è sempre esistito?»«Si, da quando esiste l'uomo,

sotto forme diverse nelle diverseepoche. Già all'epoca della guerradel fuoco gli uomini si attaccavanocon armi rudimentali, delle sempliciclave, per un pezzo di terra, per unacapanna, una donna, delle provvistealimentari, eccetera. Allorafortificavano i confini, aguzzavanole armi per paura degli invasori.

L'uomo è ossessionato dallapropria sicurezza, e questo lo portatalvolta a detestare lo straniero.»

«Il razzismo è la guerra?»«Le guerre possono avere cause

Page 30: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

differenti, spesso economiche. Ma,in più, alcune si fanno in nomedella presunta superiorità di ungruppo su un altro. Si può superarequesto atteggiamento istintivo conil ragionamento e con l'educazione.Per riuscirci, bisogna decidere dinon avere più paura dei vicini, dellostraniero.»

«Allora, che si può fare?»«Imparare. Educarsi. Riflettere.

Cercare di capire tutto, dimostrarsicuriosi di tutto ciò che si riferisceall'uomo, controllare i propri istintiprimari, le proprie pulsioni...»

«Cos'è una pulsione?»«È l'azione di spingere, di

Page 31: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

tendere a un obiettivo in modo nonrazionale.

Da questa parola deriva"repulsione", che è l'azione concretadi respingere il nemico, di cacciarefuori qualcuno. Repulsione vuoleanche dire disgusto. Esprime unsentimento molto negativo.»

«Il razzista è quello che scaccialo straniero perché ne provadisgusto?»

«Sì. Lo scaccia anche se non ne èminacciato, semplicemente perchénon gli piace. Poi per giustificare lasua azione violenta, si inventaargomentazioni di comodo. Qualchevolta si richiama alla scienza, ma la

Page 32: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

scienza non ha mai giustificato ilrazzismo. Il razzista le fa direqualsiasi cosa, perché pensa che lascienza gli fornisca delle provesolide, incontestabili. Il razzismonon ha alcuna base scientifica,anche se degli uomini hannoprovato a servirsi della scienza pergiustificare le loro idee didiscriminazione.»

«Cosa significa questa parola?»«Il fatto di separare un gruppo

sociale o etnico dagli altri,trattandolo peggio. Come se, peresempio, in una scuola, la direzionedecidesse di raggruppare in unaclasse a parte tutti gli allievi neri

Page 33: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

perché considera che quei bambinisiano meno intelligenti degli altri.

Per fortuna, questadiscriminazione non esiste nellascuola francese. E esistita inAmerica e nell'Africa del Sud.Quando si obbliga una comunitàetnica o religiosa, a radunarsi pervivere isolata dal resto dellapopolazione, si crea ciò che sichiama un ghetto.»

«Cioè una prigione?»«La parola ghetto è il nome di

un'isoletta di fronte a Venezia, inItalia. Nel 1516, gli ebrei di Veneziafurono riuniti su quell'isola,separati dalle altre comunità. Il

Page 34: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

ghetto è una forma di prigione. Inogni caso è una discriminazione.»

«Quali sono le prove scientifichedel razzista?»

«Non ce ne sono. Ma il razzistacrede o fa credere che lo stranieroappartenga a un'altra razza, unarazza che il razzista considerainferiore. Ma ha completamentetorto: c'è una sola razza umana, ebasta. Chiamiamolo genere umano,o specie umana in contrapposizionealle specie animali. Tra le specieanimali le differenze possonoessere grandi. Prendiamo la speciecanina e la specie bovina, peresempio. Un cane è diverso da una

Page 35: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

mucca, un vitello è diverso da unabalena, una tigre è diversa da unrettile, eccetera. E anche in unastessa specie le differenze possonoessere così importanti (peresempio, tra un pastore tedesco eun telkel) che diventa possibiledefinire delle razze. Ciò non èpossibile per la specie umana,perché un uomo è uguale a unuomo.»

«Ma, babbo, eppure si dice cheuno è di razza bianca, un altro è dirazza nera o gialla: l'ho sentito direspesso, anche a scuola. L'altrogiorno la maestra ci ha detto cheAbdou, che viene dal Mali, è di razza

Page 36: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

nera.»«Se davvero la tua insegnante ha

detto così, allora ha sbagliato. Mispiace molto di dirtelo, perché soche le vuoi bene, ma commette unerrore, e credo che non lo sappianeanche.

Stammi bene a sentire, figliamia: le razze umane non esistono.Esiste un genere umano nel quale cisono uomini e donne, persone dicolore, di alta statura o di staturabassa, con attitudini differenti evariate. E poi ci sono molte razzeanimali. La parola razza non ha unabase scientifica. è stata usata permettere in evidenza gli effetti di

Page 37: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

diversità apparenti, cioè difisionomia, che non devono crearedivisioni tra gli uomini. Non si hadiritto di basarsi su tali differenzefisiche - il colore della pelle, lastatura, i tratti del viso - perdividere l'umanità in modogerarchico. In altre parole, non si hadiritto di credere che per il fatto diessere di pelle bianca uno abbiadelle qualità in più rispetto a unapersona di colore. Ti propongo dinon utilizzare più la parola "razza".è stata a tal punto strumentalizzatada gente malintenzionata che èmeglio sostituirla con l'espressione"genere umano". Allora si può dire

Page 38: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

che il genere umano è composto dagruppi diversi e differenti. Ma tuttigli uomini e tutte le donne delpianeta hanno nelle vene sanguedella stessa tinta, sia che abbiano lapelle rosa, bianca, nera, marrone,gialla, o di altro colore.»

«Ma perché gli africani hanno lapelle nera, mentre gli europei cel'hanno bianca?»

«Il colore della pelle è dovuto aun pigmento chiamato melanina. èun pigmento che è presente nellapelle di tutti gli esseri umani. Soloche negli africani l'organismo neproduce maggiori quantità che neglieuropei e negli asiatici.»

Page 39: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

«Allora il mio compagno Abdoufabbrica Melanina. è come uncolorante. Dunque lui fabbrica piùmelanina di me. So anche che tuttiquanti abbiamo il sangue rosso. Maquando la mamma ha avutobisogno di sangue il dottore disseche il tuo era di un altro gruppo.»

«Già. Ci sono più gruppisanguigni: ce ne sono quattro. A, B,0 e AB. Il gruppo 0 è donatoreuniversale. Il gruppo AB è ricettoreuniversale. Ma tutto questo non haniente a che vedere con questioni disuperiorità o di inferiorità. Ledifferenze stanno nella cultura (lalingua, i costumi, i riti, la cucina

Page 40: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

eccetera). Ricorda, è stata Tam,l'amica vietnamita di tua madre adonarle il suo sangue, anche se lamamma è marocchina. Ma hanno lostesso gruppo sanguigno. Eppuresono di cultura molto diversa e nonhanno lo stesso colore di pelle.»

«Dunque, se il mio compagnodel Mali, Abdou, un giorno avessebisogno di sangue, potrei essere io adonarlo?»

«Sì, se appartenete allo stessogruppo.»

«Che cos'è un razzista?»«Il razzista è uno che, con il

pretesto che non ha lo stesso coloredi pelle, né la stessa lingua, né lo

Page 41: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

stesso modo di fare festa, crede diessere migliore, diciamo superiorerispetto a chi è differente da lui.Dice a se stesso: "La mia razza èbella e nobile; le altre sono brutte ebestiali.»

«Dunque non c'è una razzamigliore?»

«No. Certi storici, nel XVIII enel XIX secolo, hanno cercato didimostrare che esisteva una razzabianca che sarebbe migliore sulpiano fisico e mentale a paragone diuna supposta razza nera. Aquell'epoca, si credeva chel'umanità fosse suddivisa in diverserazze. Uno di quegli storici (Ernest

Page 42: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

Renan, 1823-1892) ha persinoindicato i gruppi umani di "razzainferiore": i negri d'Africa, gliaborigeni australiani e gli indianid'America. Per lui "un negro staall'uomo come l'asino al cavallo",cioè si tratterebbe di "un uomo alquale mancano intelligenza ebellezza"!

Ma, come ha detto un medico,professore di ematologia (la scienzadel sangue), "le razze pure, nelregno animale, non possonoesistere se non allo statosperimentale, in laboratorio: peresempio con i topolini. E aggiungeche "esistono maggiori differenze

Page 43: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

socioculturali tra un cinese, unsudanese e un francese di quantesiano le differenze genetiche".»

«Che cosa sono le differenzesocioculturali?»

«Sono le differenze chedistinguono un gruppo umano daun altro, attraverso il modo in cuigli uomini si organizzano in società(non dimenticare che ogni gruppoumano ha le sue tradizioni e i suoicostumi) e ciò che creano comeprodotti culturali (la musicaafricana è diversa da quellaeuropea). La cultura di un gruppo èdiversa da quella di un altro. Lastessa cosa vale per il modo di

Page 44: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

sposarsi, di fare festa, eccetera.»«E cosa vuol dire genetico?»«Quanto al termine "genetico",

designa i geni, cioè gli elementiresponsabili dei fattori ereditari delnostro organismo. Un gene è unaunità ereditaria. Tu sai che cos'èl'ereditarietà? è tutto ciò che igenitori trasmettono ai figli: come,per esempio, i caratteri fisici emorali. La somiglianza fisica e certitratti del carattere dei genitori chesi ritrovano nei figli si spiegano conl'ereditarietà.»

«Allora siamo più diversi per viadell'educazione che abbiamo avutoche per i nostri geni?»

Page 45: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

«In ogni caso, siamo tuttidifferenti gli uni dagli altri.

Solo che alcuni di noi hannocaratteristiche ereditarie comuni. Ingenerale essi si raggruppano traloro. Formano una popolazione chesi distingue dalle altre per i suoimodi di vivere. Esistono moltigruppi umani che si differenzianoper il colore della pelle, per i peli e icapelli, per i lineamenti della facciae anche per la cultura. Quando simescolano tra loro (con ilmatrimonio), allora nascono deibambini che sono detti "meticci". Ingenerale i meticci sono belli. è lamescolanza che genera la bellezza.

Page 46: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

Ed è anche un modo efficace perdare scacco al razzismo.»

«Se siamo tutti diversi, allora lasomiglianza non esiste.»

«Ogni essere umano è unico. Intutto il mondo non si possonotrovare due esseri umaniperfettamente identici. Persino iveri gemelli manifestano delledifferenze. La particolaritàdell'uomo è proprio quella di avereun'identità che non definiscenessun altro che lui. È unico, cioèirripetibile. Si può naturalmentesostituire un funzionario con unaltro, ma la riproduzione esattadello stesso è impossibile. Ciascuno

Page 47: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

di noi può dire a se stesso: "Io nonsono come gli altri". E avrà ragione.

Dire "Sono unico" non vuoledire però "Sono il migliore". èsemplicemente constatare che ogniessere umano è un fatto a sé. Inaltre parole, che ogni faccia è unmiracolo, unico e inimitabile.»

«Anch'io?»«Assolutamente. Tu sei unica,

come è unico Abdou, come Céline èunica.

Non esistono sulla terra dueimpronte digitali rigorosamenteidentiche.

Ogni dito ha la sua impronta. èper questo che, nei film polizieschi,

Page 48: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

si comincia dal rilevamento delleimpronte lasciate sugli oggetti peridentificare le persone che Sitrovavano sul luogo del delitto.»

«Ma, babbo, l'altro giorno allatelevisione hanno parlato di unapecora che è stata fabbricata in dueesemplari!»

«Vuoi parlare di quella che sichiama "clonazione", dellapossibilità di riprodurre qualcosa intanti esemplari quanti se ne vuole. èuna cosa possibile con gli oggetti.Sono fabbricati da macchine cheriproducono lo stesso oggetto inmodo identico. Ma non lo si devefare con gli animali e ancora meno

Page 49: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

con gli esseri umani.»«Hai ragione. Non vorrei proprio

avere due Céline nella mia classe.Una basta! Ti rendi conto, babbo, sesi potessero riprodurre gli umani,come fotocopie, sarebbe orribile! Sicontrollerebbe il mondo, sideciderebbe di moltiplicare o dieliminare certi gruppi di...uomini.Mi fa paura. Nemmeno della miamigliore amica vorrei averne due.Mi darebbe fastidio...»

«Non soltanto. Non riusciresti asopportare una persona doppia. Epoi, se fosse autorizzata laclonazione, alcuni uomini pericolosipotrebbero prendere il potere e

Page 50: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

schiacciare quelli deboli.Per fortuna, l'essere umano è

unico e non si può riprodurreidentico!»

«Babbo, mentre parlavi ho presoappunti. Dunque, se ho capito bene,il razzista ha paura dello stranieroperché è ignorante, e crede cheesistano molte razze e considera lasua come la migliore?»

«Sì, bambina. Ma non è tutto.Hai dimenticato la violenza e lavolontà di dominare gli altri.»

«Il razzista inganna se stesso einganna gli altri! I razzisti sonoconvinti che il gruppo al qualeappartengono (può essere per

Page 51: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

religione, per nazionalità, perlingua, o per tutto questo insieme)è superiore al gruppo che gli sta difronte.»

«Come fanno a sentirsisuperiori?»

«Credendo e facendo credereche esistano disuguaglianzenaturali d'ordine fisico, cioèapparenti, e di ordine culturale. Eciò dà loro un sentimento disuperiorità nei riguardi degli altri.Così, alcuni si riferiscono allareligione per giustificare il lorocomportamento o il lorosentimento. Bisogna dire che ognireligione afferma di essere la

Page 52: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

migliore per tutti e proclama checoloro che non la seguono sbaglianostrada e finiranno all'inferno.»

«Dici che le religioni sonorazziste!»

«No, non sono le religioni chesono razziste, ma è l'uso che nefanno gli uomini, talvolta, che vienenutrito di razzismo. Nell'anno 1095,il papa Urbano II lanciò, a partiredalla città di Clermont-Ferrand, unaguerra contro i musulmani,considerati infedeli. Migliaia dicristiani partirono verso i paesidell'Oriente, per massacrare arabi eturchi. Quella guerra, fatta nelnome di Dio, prese il nome di

Page 53: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

"Crociate" (la croce era il simbolodei cristiani contro la mezzaluna,simbolo dei musulmani). Tra l'XI eil XV secolo, i cristiani di Spagnahanno espulso i musulmani e poigli ebrei per ragioni religiose. Così,c'è chi si appoggia sui testi sacri pergiustificare la propria tendenza adirsi superiore agli altri. Le guerredi religione sono frequenti.»

«Ma, babbo, un giorno mi haidetto che il Corano è contro ilrazzismo.»

«Sì, il Corano, come il Vangelo ela Thorà. Tutti i libri sacri sonocontro il razzismo. Il Corano diceche gli uomini sono tutti uguali

Page 54: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

davanti a Dio e sono differentisecondo l'intensità della loro fede.Nella Thorà si dice: "...se unostraniero viene a stare con te, nonrecargli molestia, sarà per te comeuno dei tuoi compatrioti... e tul'amerai come te stesso"; la Bibbiainsiste sul rispetto del prossimo,cioè di qualsiasi altro essere umano,sia esso il tuo vicino, tuo fratello ouno straniero. Nel NuovoTestamento è detto:

"Vi ordino di amarvi l'un l'altro".Tutte le religioni predicano la pacetra gli uomini.»

«E se uno non crede in Dio?Dico questo perché ogni tanto mi

Page 55: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

domando se l'inferno e il paradisoesistono davvero...»

«Se uno non ha la fede, è vistomale, molto male, dai religiosi: per ipiù fanatici di loro può diventareaddirittura un nekoz.»

«L'altro giorno, alla televisione,quando ci sono stati degli attentati,un giornalista ha accusato l'Islam.Secondo te, era un giornalistarazzista?»

«No. Non è razzista: è ignorantee incompetente. Quel giornalistaconfonde l'Islam con la politica. Cisono degli uomini politici cheutilizzano l'Islam nelle loro lotte. Lichiamano integralisti.»

Page 56: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

«Sono razzisti?»«Gli integralisti sono dei

fanatici. è fanatico chi pensa diessere il solo a possedere la verità.Spesso religione e fanatismo vannoinsieme.

Esistono fanatici nella maggiorparte delle religioni. Si credonoispirati dallo spirito divino. Sonociechi e pieni di passione e voglionoimporre le loro convinzioni a tuttigli altri. sono pericolosi perché nondanno valore alla vita altrui. Innome del loro Dio, sono pronti auccidere come a morire: molti diloro sono manipolati da un capo. èevidente che sono razzisti.»

Page 57: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

«Così come le persone chevotano per Le Pen?»

«Le Pen guida un partito politicobasato sul razzismo, cioè sull'odioper lo straniero, per l'immigrato,l'odio per i musulmani, gli ebrei,eccetera.»

«È il partito dell'odio!»«Sì. Ma forse non tutti quelli

che votano per Le Pen sonorazzisti... Me lo chiedo... Altrimentiin Francia ci sarebbero più diquattro milioni di razzisti! è molto!o sono ingannati, oppure nonvogliono vedere la realtà. Votandoper Le Pen, alcuni esprimono il lorodisorientamento; ma sbagliano

Page 58: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

strumento.»«Dimmi, babbo, cosa si deve

fare perché la gente smetta diessere razzista?»

«Come diceva il generale DeGaulle, "vasto programma"! L'odio ètalmente più facile da affermare chel'amore. è più facile diffidare, è piùfacile non amare piuttosto cheamare qualcuno che non si conosce.è Sempre la solita tendenzaspontanea, quella famosa pulsionedi prima, che si esprime con ilrifiuto e con il rigetto.»

«Cosa sono il rifiuto e ilrigetto?»

«Si chiudono la porta e le

Page 59: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

finestre. Se lo straniero bussa allaporta non gli si apre. Se insiste, siapre ma gli si impedisce di fermarsi;gli si spiega che è meglio che se nevada da una altra parte, lo si spingevia.»

«E di qui nasce l'odio?»«È la diffidenza naturale che

certe persone manifestano le uneper le altre. L'odio è un sentimentopiù grave, più profondo, perchépresuppone il suo contrario,l'amore.»

«Non riesco a capire. Di cheamore parli?»

«Quello che si ha per se stessi.Spessissimo il razzista si ama

Page 60: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

moltissimo, si ama a tal punto danon avere posto per gli altri. Perciòè egoista.»

«Esistono persone che nonamano se stesse?»

«Quando non ci si ama, non siama nessuno. è come una malattia,un'infermità. è una miseria.»

«Allora, il razzista è qualcuno diinfelice, poiché non ama nessuno enemmeno se stesso. è l'inferno!»

«Sì. Il razzismo è l'inferno.»«Babbo, l'altro giorno, parlando

con lo zio, hai detto che "l'infernosono gli altri".

Cosa vuol dire?»«Non ha niente a che vedere con

Page 61: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

il razzismo. è una espressione che siutilizza quando si è obbligati asopportare persone con le quali nonsi ha voglia di vivere.»

«Come il razzismo.»«No. Non è proprio così, perché

non si tratta di amare proprio tuttiquanti. Se qualcuno, diciamo il tuocugino turbolento, entra in cameratua, ti strappa i quaderni, e tiimpedisce di giocare da sola, non èche tu sia da considerare razzista selo metti alla porta. Per contro, se untuo compagno di scuola, diciamoAbdou, quello del Mali, viene incamera tua e si comporta bene, matu lo metti fuori per la sola ragione

Page 62: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

che è un negro, allora sì che seirazzista. Hai capito?»

«D'accordo. Ma non ho capitobene perché l'inferno sono glialtri".»

«Questa è una battuta tratta daun testo teatrale di Jean-PaulSartre, che si intitola Porta chiusa.Dopo la loro morte, tre personaggisi ritrovano in una bella camera, maper sempre. Dovranno vivere persempre insieme e non avrannonessun modo di evitarlo. è questol'inferno. Di qui l'espressione"l'inferno sono gli altri".»

«In questo caso non si tratta dirazzismo.

Page 63: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

Ho diritto di non amare tuttiquanti. Ma come si fa a saperequando non si tratta di razzismo?»

«L'uomo non può amareassolutamente tutti quanti, ed ètalvolta obbligato a vivere con genteche non ha scelto.

Potrà vivere l'inferno e trovarein quella gente mille difetti. E ciò loavvicinerà al razzismo. Poiché ilrazzista giustifica le sue repulsionicon le caratteristiche fisiche. Dirà:non posso più sopportare il taleperché ha il naso camuso, o perchéha i capelli crespi, o perché ha gliocchi a mandorla, eccetera. Eccocosa dice il razzista: "poco mi

Page 64: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

importa di conoscere i pregi e idifetti di una persona. Mi bastasapere che fa parte di unadeterminata comunità perrifiutarla". Si appoggia allecaratteristiche somatiche pergiustificare il suo rifiuto di unapersona.»

«Dammi qualche esempio.»«Si dirà che i negri sono "robusti

ma pigri, golosi e poco puliti"; sidirà che i cinesi sono "piccoli,egoisti e crudeli"; si dirà che gliarabi sono "astuti, aggressivi etraditori"; si dirà anche che "è unlavoro arabo" per dire che è unlavoro raffazzonato; si dirà che i

Page 65: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

turchi sono "forti e brutali"; siaffibbieranno agli ebrei i peggioridifetti fisici e morali pergiustificarne le persecuzioni. Gliesempi abbondano. Ci sarannonegri che diranno che i bianchihanno uno strano odore; asiaticiche diranno dei neri che sonoselvaggi. Bisogna fare sparire daltuo vocabolario tutte le frasi fattedel genere "testa di turco", "lavoroarabo", "riso giallo", "faticare comeun negro" eccetera. Sonosciocchezze che bisognacombattere.»

«Combattere come?»«Intanto, imparare a rispettare.

Page 66: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

Il rispetto è essenziale. D'altra partela gente non pretende l'amore, madi essere rispettata nella sua dignitàumana. Rispettare vuol dire avereriguardo e considerazione. Vuol diresapere ascoltare Lo straniero nonreclama amore e amicizia, marispetto. L'amore e l'amiciziapossono venire dopo, quando ci siconosce meglio e ci si apprezza. Main partenza non bisogna avere alcungiudizio preconcetto. In altre parole,nessun pregiudizio. Invece ilrazzismo si sviluppa grazie alle ideepreconcette sui popoli e sulle loroculture. Ti dò altri esempi diconcetti stupidi; gli scozzesi sono

Page 67: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

avari; i belgi non sono troppo furbi;gli zingari sono ladri; gli asiaticisono sornioni; eccetera.

Qualsiasi generalizzazione èimbecille e fonte di errori. è perquesto che non bisogna mai dire"Gli arabi sono questo o quello; ifrancesi sono così o cosà..."eccetera. Il razzista è proprio coluiche generalizza partendo da un casoparticolare. Se è stato derubato daun arabo, ne trarrà la conclusioneche tutti gli arabi sono ladri.Rispettare gli altri vuole dire avereriguardo per la giustizia.»

«Ma, babbo, si possonoraccontare storie di belgi senza

Page 68: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

essere razzisti?»«Per potersi burlare degli altri,

bisogna saper ridere di se stessi. Seno, non si ha il sensodell'umorismo.

L'umorismo è una forza.»«Che cosa è l'umorismo? è

ridere?»«Avere senso dell'umorismo è

sapere scherzare senza maiprendersi sul serio. è saper farevenire fuori di ogni cosa l'aspettoche fa ridere o sorridere. Un poetaha detto che "l'umorismo è la buonaeducazione della disperazione".»

«I razzisti ce l'hanno, il sensodell'umore? Voglio dire:

Page 69: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

dell'umorismo?»«È un lapsus interessante: una

volta si utilizzava la parola umoreper parlare dell'umorismo. No, irazzisti non hanno sensodell'umorismo. Quanto al loroumore, è spesso cattivo. Sannosoltanto ridere in modo cattivo deglialtri, mettendone in evidenza idifetti, come se loro stessi non neavessero. Quando il razzista ride èper mostrare la sua pretesasuperiorità: in effetti, ciò chemostra è la sua ignoranza, il suogrado di bestialità e la sua volontàdi nuocere.

Per designare gli altri, farà uso

Page 70: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

di termini odiosi e insultanti. Se èfrancese, per esempio chiamerà unarabo "bougnoule", "raton","melon", "bicot", chiamerà unitaliano "rital" o "maccaroni", unebreo sarà "youpin", un nero sarà"nègre", ecc.»

«Quando uno è bestia èrazzista?»

«No, ma quando uno è razzista èbestia.»

«Dunque, se riassumo bene, ilrazzismo nasce: 1) dalla paura, 2)dall'ignoranza e 3) dalla bestialità.»

«Hai ragione. Ma devi sapereanche questo: si può possedere lasapienza e utilizzarla per

Page 71: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

giustificare il razzismo.L'intelligenza può essere utilizzataal servizio di una causa cattiva;dunque, la questione non è cosìsemplice.»

«Cioè?»«Talvolta puoi incontrare

persone istruite e colte che, per viadi un evento contrario - peresempio la disoccupazioneattribuiscono agli stranieri laresponsabilità della lorodisoccupazione. In fondo a lorostessi, sanno benissimo che glistranieri non c'entrano affatto; mahanno bisogno di scaricare la lorocollera su qualcuno. è quello che si

Page 72: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

chiama un "capro espiatorio"»«Che cos'è un capro

espiatorio?»«Molto tempo fa, la comunità di

Israele sceglieva un caprone alquale addossava simbolicamentetutte le sue colpe e lo abbandonavanel deserto. Quando si vogliono farericadere i propri errori su qualcuno,si trova un capro espiatorio. InFrancia i razzisti fanno credere chese c'è crisi economica è colpa degliimmigrati stranieri. Li accusano diportare via il lavoro e il pane aifrancesi. Così il partito del FronteNazionale, che è un partito razzista,ha incollato sui muri di tutta la

Page 73: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

Francia dei manifesti che portavanoscritto: "3 milioni di disoccupati = 3milioni di immigrati di troppo".Pensa, un francese ogni cinque è diorigine straniera!»

«Ma, babbo, anche gli immigratisono colpiti dalla disoccupazione. Ilpadre di Souad, la cugina dellamamma, non trova lavoro da dueanni. Cerca, ma non trova. Qualchevolta, quando telefona per un posto,sono d'accordo, poi, quando sipresenta, gli dicono che è ormaitroppo tardi!»

«Hai ragione. Ma i razzisti sonobugiardi. Raccontano qualsiasi cosa,senza preoccuparsi della realtà.

Page 74: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

Quello che vogliono è colpirel'immigrazione con i loro slogan. Glistudi economici hanno dimostratoche l'equazione "3 milioni didisoccupati = 3 milioni di immigratidi troppo" è assolutamente falsa.Ma qualche poveraccio che si trovasenza lavoro è sempre pronto acredere a qualsiasi sciocchezza perpoter sfogare la sua collera.»

«Ma accusare gli immigrati nongli farà trovare lavoro!»

«Già. è evidente. Ma si ritrova lapaura dello straniero, di colui cheaccusiamo di tutti i mali e misfatti.è più facile. Il razzista è qualcunoche pratica la malafede.»

Page 75: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

«La malafede?»«Ti faccio un esempio: uno

scolaro straniero prende dei bruttivoti. Invece di prendersela con sestesso perché non ha studiatoabbastanza, dirà che se prende deibrutti voti è perché l'insegnante èrazzista.»

«Proprio così: La cugina Nadia.Ha preso una nota di biasimo e hadetto ai suoi genitori che iprofessori non sopportano gli arabi!è matta, so benissimo che è unastudentessa svogliata.»

«Ecco è quella la malafede!»«Ma Nadia non è razzista...»«Ma utilizza un argomento

Page 76: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

stupido per liberarsi della sua partedi responsabilità, e questoassomiglia ai metodi razzisti.»

«Dunque alla paura,all'ignoranza e alla stupiditàbisogna aggiungere la malafede.»

«Sì. Se oggi ti spiego come sidiventa razzisti, è perché il razzismoprende talvolta dimensioni ditragedia. Allora non è piùsemplicemente questione didiffidenza o di gelosia nei confrontidi persone che appartengono a ungruppo determinato. Nel passato, siè visto tutto un popolo sottomessoalla legge del razzismo e dellosterminio.»

Page 77: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

«Cos'è lo sterminio? Deveessere orribile!»

«È il fatto di fare scomparire inmodo radicale e definitivo un'interacomunità, un gruppo intero.»

«Come? Li uccidono tutti?»«È quello che è successo

durante la seconda guerramondiale, quando Hitler, il capodella Germania nazista, ha deciso dieliminare dal pianeta gli ebrei e glizingari. (Quanto agli arabi, Hitler liconsiderava come "l'ultima speciedopo i rospi" è riuscito a bruciare ea uccidere con il gas quasi cinquemilioni di ebrei. è stato quello che sidice un genocidio. Alla base, c'è. una

Page 78: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

teoria razzista che dice: "Essendo gliebrei da considerarsi appartenenti auna 'razza impura', dunqueinferiore, non hanno diritto allavita; bisogna sterminarli, cioèeliminarli fino all'ultimo." InEuropa, i governi che avevano degliebrei nella loro popolazionedovevano denunciarli e consegnarliai nazisti. Gli ebrei dovevanoportare una stella gialla sul pettoper essere riconoscibili. A quel tipodi razzismo è stato dato il nome diantisemitismo. Viene dalla parola"semita" che designa alcunepopolazioni originarie dell'AsiaOccidentale che parlano lingue

Page 79: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

vicine tra loro, come l'ebraico el'arabo. è così che ebrei e arabi sonosemiti.»

«Allora quando qualcuno èantisemita è anche antiarabo?»

«In generale, quando si parla diantisemitismo, si intendeprincipalmente il razzismo controgli ebrei. è un razzismo particolare,perché è stato pensato a freddo epianificato in modo da ammazzaretutti gli ebrei che sono sulla Terra.Per rispondere però direttamentealla tua domanda, dirò che chi èantiebraico è anche antiarabo. Inogni caso il razzista non ama glialtri, siano essi ebrei, arabi, neri,

Page 80: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

ecc... Se Hitler avesse vinto laguerra sarebbe stato attaccato daquasi tutta l'umanità, perché larazza pura non esiste. è unnonsenso. è impossibile. Perciòbisogna essere estremamentevigilanti.»

«Un ebreo può essere razzista?»«Un ebreo potrebbe essere

razzista, come potrebbe esserlo unarabo o un armeno, come potrebbeessere razzista uno zingaro, comeun uomo di colore potrebbe essererazzista... Non c'è al mondo ungruppo umano che non abbia nelsuo seno individui suscettibili diavere sentimenti e comportamenti

Page 81: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

razzisti.»«Anche quando si è stati vittime

del razzismo?»«Il fatto di avere subito

un'ingiustizia non rende per forzagiusto. La stessa cosa vale per ilrazzismo. Un uomo che sia statovittima del razzismo, potrebbe, incerti casi, cedere alla tentazione diessere razzista.»

«Spiegami cos'è un genocidio.»«È la distruzione metodica e

sistematica di un gruppo etnico.Qualcuno, potente e pazzo, decidefreddamente di uccidere con tutti imezzi tutte le persone cheappartengono a una determinata

Page 82: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

etnia. In generale si tratta delleetnie minoritarie, che sono prese dimira da questo tipo di decisioni.»

«Di nuovo una parola che nonconosco: cos'è una etnia?»

«È un gruppo di individui chehanno in comune una lingua,costumi e tradizioni, una cultura. Èun popolo che si riconosce in unaidentità definita e precisa, anche segli individui che lo compongonopossono essere sparpagliati in moltipaesi.»

«Fammi qualche esempio.»«Gli ebrei, i berberi, gli armeni,

gli zingari, i caldei, coloro cheparlano l'aramaico, la lingua del

Page 83: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

Cristo, eccetera.»«Se non si è numerosi si rischia

il genocidio?»«La storia insegna che le

minoranze etniche - quei gruppi chenon sono numerosi - sono spessostate perseguitate.

Considerando soltanto questosecolo, dal 1915 gli armeni, chevivevano nelle provincie orientalidell'Anatolia, sono stati perseguitatie massacrati dai turchi (più di unmilione di morti su unapopolazione di un milione eottocentomila persone). Poi ci sonostati gli ebrei massacrati in Russia ein Polonia. Questo genere di

Page 84: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

massacri viene chiamato "pogrom".più di cinque milioni di ebrei sonostati uccisi dai nazisti in Europa. Apartire dal 1933, i nazisti presero aconsiderare gli ebrei come unarazza negativa", come "sotto-razza",così come avevano dichiarato"razzialmente inferiori" gli zigani, ehanno massacrato anche quelli:1.000.900 morti).»

«Tutto ciò accaduto moltotempo fa. E adesso?»

«I massacri delle minoranzecontinuano. Più recentemente, iserbi, in nome di quella che hannochiamato "purificazione etnica"hanno massacrato a migliaia i

Page 85: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

musulmani bosniaci; in Ruanda glihutu hanno massacrato i tutsi(minoritari e aiutati dagli europei aopporsi agli hutu): sono due etnieafricane che si combattono daquando i belgi hanno colonizzato laregione dei Grandi Laghi. Ilcolonialismo, di cui riparleremo, haspesso diviso le popolazioni perdominarle. Questo secolo, bambinamia, è stato generoso di massacri edi dolore.»

«E in Marocco, ci sono degliebrei? So che berberi ce ne sono:mia madre è berbera.»

«Gli ebrei e i musulmani hannovissuto insieme in Marocco per

Page 86: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

quasi undici secoli. Gli ebreiavevano i loro quartieri che sichiamano "mellah". Non simescolavano con i musulmani, manon litigavano. Tra di loro c'era unpo' di diffidenza, ma anche rispettoreciproco. La cosa più importante èche, quando gli ebrei venivanomassacrati in Europa, erano protettiin Marocco. Il re del Marocco,Mohamed V, aveva rifiutato diconsegnarli al maresciallo Pétainche li reclamava per poterlimandare nei campi diconcentramento, cioè all'inferno. Ilre li protesse e rispose a Pétain:"Sono miei sudditi, sono cittadini

Page 87: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

marocchini. Qui, sono a casa loro, esono al sicuro. Mi impegno aproteggerli". Gli ebrei marocchiniche si sono sparpagliati per ilmondo lo amano molto. Oggi inMarocco rimangono ancora alcunemigliaia di ebrei. E quelli che se nesono andati sono contenti quando ciritornano. Il Marocco è il paesearabo che conta più ebrei sul suoterritorio.»

«Ma, babbo, perché se ne sonoandati?»

«Quando il Marocco è ritornatoindipendente, nel 1956, hannoavuto paura, non sapendo cosasarebbe accaduto. Altri ebrei che si

Page 88: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

erano già stabiliti in Israele liincitavano a raggiungerli. Poi, leguerre del 1967 e del 1973 traIsraele e i paesi arabi hanno finitoper convincerli a lasciare il paesenatale per andarsene o in Israele, oin Europa, o nell'America del Nord.Ma ai musulmani del Maroccodispiacevano quelle partenze,perché per quasi mille e cento anniebrei e musulmani avevanoconvissuto in pace. Esistonocanzoni e poemi composti in araboda ebrei e musulmani. è una provadella buona intesa che c'era tra ledue comunità.»

«Dunque i marocchini non sono

Page 89: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

razzisti!»«Codesta è una affermazione

priva di senso. Non esistono popolirazzisti o non razzisti nella loroglobalità.

I marocchini sono come tutti glialtri. Tra di loro si possonoincontrare persone razziste epersone non razziste.»

«Ma amano gli stranieri?»«Sono noti per le loro tradizioni

di ospitalità. Ai marocchini piaceaccogliere gli stranieri di passaggio,fargli vedere il loro paese, fargligustare la loro cucina. In tutte leepoche, le famiglie marocchinesono state ospitali. E ciò vale anche

Page 90: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

per gli altri magrebini, per gli arabidel deserto, i beduini, i nomadi,eccetera. Ma certi marocchinihanno un atteggiamento dacondannare, specialmente neiconfronti dei negri.»

«Perché dei negri?»«Perché, in tempi ormai lontani,

diciamo fino alla prima metà diquesto secolo, i commerciantimarocchini andavano per affari inAfrica nera. Commerciavano con ilSenegal, con il Mali, il Sudan, laGuinea, e tutti tornavano portandocon sé delle donne nere. I bambiniche facevano con quelle donneerano spesso maltrattati dalla

Page 91: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

moglie bianca e dai suoi figli. Miozio aveva due donne nere. Ho deicugini neri. Mi ricordo che nonmangiavano con noi. Si aveval'abitudine di chiamare i negri"abid" (schiavi). Già prima deimarocchini, gli europei bianchiconsideravano il negro come "unanimale a parte, come la scimmia"(Buffon 1707 1788). Quello stessostorico diceva anche: "I negri sonoinferiori. È normale che sianosottomessi in schiavitù". Laschiavitù è stata abolita quasidappertutto. Ma persiste ancora,qua e là, sotto forme mascherate.»

«Come nei film americani, dove

Page 92: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

il padrone bianco frusta i negri...»«I negri americani sono

discendenti di quegli schiavi che iprimi immigrati stabiliti in Americaandavano ad acquistare in Africa. Ilrazzismo nei confronti dei negri èstato e continua ad essere moltovirulento in America. I negri hannosostenuto lotte terribili per otteneredei diritti. Prima, in certi stati, inegri non avevano diritto di nuotarenella stessa piscina dei bianchi, nonavevano diritto di usare gli stessiservizi igienici dei bianchi, nonpotevano essere seppelliti neglistessi cimiteri dei bianchi, nonavevano diritto di salire sugli stessi

Page 93: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

autobus, o di frequentare le stessescuole dei bianchi. Nel 1957, a LittleRock, una cittadina del sud degliStati Uniti, c'è voluto l'interventodel presidente Eisenhower, con lapolizia e con l'esercito, perché noveragazzi negri potessero entrare allaCentral High School, una scuola perbianchi... La lotta per i diritti deinegri non è ancora finita, malgradol'assassinio ad Atlanta nel 1968 diuno dei grandi apostoli di quellalotta, Martin Luther King. Oggi lecose cominciano a cambiare. è comenell'Africa del Sud dove i bianchi e inegri vivevano separati.

Questa situazione si chiamava

Page 94: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

"apartheid". I negri, più numerosi,erano discriminati dai bianchi chedirigevano il paese. Bisogna poi cheti dica ancora che i negri sono cometutti gli altri: anche loro hannocomportamenti razzisti neiconfronti di persone diverse da loro.Il fatto di essere sovente vittime didiscriminazioni razziali non sempreimpedisce loro di essere razzisti.»

«Hai detto, poco fa, che ilcolonialismo divideva lepopolazioni... Cos'è il colonialismo?Anche il colonialismo è razzismo?»

«Nel XIX secolo, certi paesieuropei come la Francia,l'Inghilterra, il Belgio, l'Italia, il

Page 95: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

Portogallo hanno occupatomilitarmente dei paesi africani. Ilcolonialismo è una dominazione. Ilcolonialista considera che sia suodovere, in quanto uomo bianco ecivile, di andare a "portare la civiltàalle razze inferiori". Pensa, peresempio, che un africano, per ilfatto di essere nero, abbia minoriattitudini intellettuali di un bianco,in altre parole, che sia menointelligente di un bianco.»

«Il colonialista è un razzista!»«Razzista e dominatore. Quando

si è dominati da un altro paese nonsi è più liberi, si perdel'indipendenza. Così l'Algeria, fino

Page 96: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

al 1962, era considerata come unaparte della Francia. Le sue ricchezzesono state sfruttate e i suoi abitantisono stati privati della libertà.

I francesi sono sbarcati inAlgeria nel 1830 e si sonoimpadroniti di tutto il paese. Coloroche non accettavano quelladominazione venivano perseguitati,messi in prigione e persino uccisi. Ilcolonialismo è razzismo alla scaladegli Stati.»

«Come fa un paese a essererazzista?»

«Non tutto il paese, ma se il suogoverno decide in modo arbitrariodi occupare territori che non gli

Page 97: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

appartengono e di restarci con laforza, è perché disprezza gli abitantidi quel territorio, considera che laloro cultura non abbia valore e chebisogni trasferire su quel territoriociò che considera civiltà. In generalesi promuove un po' lo sviluppo delpaese. Si costruisce qualche strada,qualche scuola e qualche ospedale,tanto per far vedere che non si èvenuti soltanto per interesse, ma èsempre per trarre il maggiorprofitto. In realtà il colonizzatoresviluppa ciò che può aiutarlo nellosfruttamento delle risorse delpaese. Questo è il colonialismo.Nella maggior parte dei casi vuole

Page 98: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

impadronirsi di nuove ricchezze eaumentare il proprio potere, maquesto non lo dice mai. Èun'invasione, una razzia, unaviolenza che può avere graviconseguenze sulla popolazione. InAlgeria, per esempio, ci sono volutianni di lotta, di resistenza e diguerra per farla finita con ilcolonialismo.»

«L'Algeria è libera...»«Sì. E indipendente dal 1962:

sono algerini coloro che decidono lesorti del loro paese...»

«Dal 1830 al 1962, è un bel po'di tempo. Centotrentadue anni!»

«Come ha detto nel 1958 il

Page 99: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

poeta algerino Jean Amrouche: Agli algerini hanno preso tutto

la patria con il suo nome la linguacon le sentenze divine di saggezzache regolano il cammino dell'uomodalla culla fino alla tomba la terracon le messi le sorgenti con igiardini il pane dalla bocca e il panedell'anima. Hanno gettato fuori glialgerini da ogni patria umana lihanno resi orfani li hanno fattiprigionieri di un presente senzamemoria e senza futuro.

Il colonialismo è questo.

Invadono un paese, ne spogliano gli

Page 100: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

abitanti, mettono in prigione coloroche non accettano l'invasione, siportano via gli uomini validi perfarli lavorare nel paesecolonizzatore.»

«È per questo che ci sono tantialgerini in Francia?»

«Prima dell'indipendenzal'Algeria era considerata come undipartimento francese. Il passaportoalgerino non esisteva. Gli algerinierano considerati sudditi dellaFrancia. I cristiani erano francesi atutti gli effetti. Gli ebrei lodiventarono a partire dal 1870,quanto ai musulmani eranoconsiderati "indigeni". Questo

Page 101: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

termine, che significa "originario diun paese occupato dalcolonizzatore", è una delleespressioni del razzismo dell'epoca.Fu così che con il termine"indigeni" venivano classificati gliabitanti in basso nella scala sociale.Indigeno cioè inferiore.

Quando l'esercito francese e leindustrie avevano bisogno diuomini, andavano a cercarli inAlgeria. Non gli chiedevano il loroparere. Non avevano diritto di avereun passaporto. Veniva loroassegnato un permesso perspostarsi nel paese. Gli davano degliordini. Se rifiutavano di obbedire,

Page 102: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

venivano arrestati e puniti. Sonostati i primi immigrati.»

«Allora, prima, gli immigratierano francesi?»

«Soltanto a partire dal 1958,quelli che venivano dall'Algeriaerano considerati come francesi. Manon così quelli che si facevanovenire dal Marocco, dalla Tunisia,eccetera. Altri invece venivano perconto loro, come i portoghesi, glispagnoli, gli italiani, i polacchi...»

«La Francia è come l'America!»«Non proprio. Tutti gli

americani, eccetto gli indiani chesono stati i primi abitanti di quelcontinente, sono antichi immigrati.

Page 103: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

Gli indiani sono stati massacratidagli spagnoli, poi dagli americanibianchi. Quando CristoforoColombo scoprì il nuovo mondo,incontrò gli indiani. Fu moltostupito di constatare che si trattavadi esseri umani, come gli europei.Perché, nel XV secolo, ci sidomandava "se gli indiani avesseroun'anima". Li si immaginava piùvicini agli animali che agli uomini.L'America è oggi composta danumerose etnie, molti gruppi dipopolazioni diverse venuti da tuttele parti del mondo, mentre laFrancia è diventata terra diimmigrazione soltanto verso la fine

Page 104: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

del XIX secolo.»«Ma, prima dell'arrivo degli

immigrati, c'era del razzismo inFrancia?»

«Il razzismo esiste ovunquevivano gli uomini. Non c'è nessunpaese che possa pretendere che nonci sia razzismo in casa sua. Ilrazzismo è nell'uomo. È megliosaperlo e imparare a respingerlo, arifiutarlo. Bisogna controllare lapropria natura e dirsi: "Se ho pauradello straniero, anche lui avrà pauradi me". Si è sempre lo straniero diqualcuno. Imparare a vivereinsieme, è questo il modo di lottarecontro il razzismo.»

Page 105: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

«Ma babbo, io non voglioimparare a vivere con Céline, che ècattiva, ladra e bugiarda...»

«Tu esageri. è troppo per unaragazzina della tua età!»

«Lei è cattiva con Abdou. Nonvuole sedersi vicino a lui in classe edice cose spiacevoli sui negri.»

I genitori di Céline hanno

dimenticato di darle una buonaeducazione.

Forse loro stessi non sonobeneducati. Ma non bisognacomportarsi con lei come fa lei conAbdou. Bisogna parlarle, spiegarleperché ha torto.»

Page 106: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

«Ma a scuola, non ci riuscirò.»«Chiedi alla maestra di discutere

del problema in classe. Sai, bambinamia, è soprattutto con i bambini chesi può intervenire per correggere ilmodo di comportarsi. Con lepersone grandi, è più difficile.»

«Perché, babbo?»«Perché un bambino non nasce

con il razzismo nella testa. Per lopiù un bambino ripete quello chedicono i suoi parenti, più o menoprossimi. Con assoluta naturalezzaun bambino gioca con gli altribambini. Non si pone il problema sequel bambino africano è inferiore osuperiore a lui. Per lui è prima di

Page 107: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

tutto un compagno di giochi.Possono andare d'accordo o litigare.è normale.

Ma non ha niente a che vederecon il colore della pelle. Per contro,se i suoi genitori lo mettono inguardia contro i bambini di colore,allora, forse, si comporterà in unaltro modo.»

«Ma, babbo, non hai smesso diripetere che il razzismo è comune,diffuso, che fa parte dei difettinaturali dell'uomo?»

«Sì, ma si devono inculcare inun bambino idee sane, perché nonsi lasci trasportare dai suoi istinti.Gli si possono anche inculcare idee

Page 108: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

false e malsane. Molte cosedipendono dall'educazione. Unragazzo dovrebbe correggere i suoigenitori quando esprimono giudizirazzisti. Non bisogna esitare adintervenire o essere intimiditiperché si tratta di persone grandi.»

«Questo cosa vuole dire?Che si può salvare dal razzismo

un ragazzo e non una personaadulta...»

«Sì. è più facile. C'è una leggeche guida gli individui una volta chesono diventati adulti: noncambiare! Un filosofo ha detto,molto tempo fa: "Qualsiasi esseretende a perseverare nel suo essere.

Page 109: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

Si chiamava Spinoza. Piùvolgarmente si dice: "Non sipossono cambiare le strisce di unazebra". In altri termini, come uno èfatto, è fatto. Per contro, un ragazzoè ancora disponibile, ancora apertoa imparare e formarsi. è per questomotivo che un adulto che crede alla"diseguaglianza delle razze" è piùdifficile da convincere. I ragazzi, alcontrario, possono cambiare. Lascuola è fatta apposta per questo,per insegnare ai ragazzi che gliuomini nascono e rimangono ugualinei loro diritti pur essendo diversi,per insegnare che la diversità tra gliuomini è una ricchezza, non un

Page 110: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

handicap.»«I razzisti possono guarire?»«Tu pensi che il razzismo sia

una malattia!»«Sì, perché non è normale che

uno disprezzi un altro perché ha uncolore diverso della pelle...»

«La guarigione dipende da loro.Se sono capaci di rimettere inquestione se stessi o no.»

«Come fa uno a rimettersi inquestione?»

«Si pone delle domande. Dubita.Dice a se stesso: "Può darsi che ioabbia torto di pensare come penso".Deve fare uno sforzo di riflessioneper cambiare modo di ragionare e di

Page 111: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

comportarsi.»«Ma tu mi hai detto che le

persone non cambiano...»«Sì, ma si può prendere

coscienza dei propri errori esuperarli. Questo non vuol dire cheuno cambi davvero. Si adatta. Puòsuccedere, quando a sua volta uno èvittima di un rigetto razzista, che sirenda conto di quanto il razzismosia ingiusto e inaccettabile. Perrendersene conto basta accettare diviaggiare e di andare alla scopertadegli altri. Come si dice, i viaggiformano la gioventù. Viaggiare è ilpiacere di scoprire e di imparare, ècapire quanto siano diverse tra loro

Page 112: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

le culture e come siano tutte belle ericche. Non esiste una culturasuperiore a un'altra cultura.»

«Dunque c'è speranza...»«Bisogna combattere il razzismo

perché il razzista è nello stessotempo un pericolo e una vittima.»

«Come può essere entrambe lecose nello stesso tempo?»

«È un pericolo per gli altri e unavittima di se stesso. è in errore enon lo sa, o non vuole saperlo. Civuole coraggio per riconoscere ipropri errori. Il razzista quelcoraggio non ce l'ha. Non è facileammettere di avere sbagliato ecriticare se stessi.»

Page 113: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

«Mi domando se il razzista sa diavere torto.»

«In effetti, potrebbe saperlo sevolesse darsene la pena e se avesseil coraggio di porsi tutte le questionidel caso.»

«Quali?»«Sono davvero superiore agli

altri? è vero che faccio parte di ungruppo superiore agli altri? Ci sonogruppi inferiori al mio? E,supponendo che ce ne siano, innome di che cosa dovreicombatterli? Davvero unadifferenza fisica può implicare unadiseguaglianza nella attitudine alsapere? In altre parole, può uno

Page 114: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

essere più intelligente per il fatto diavere la pelle bianca?»

«Le persone deboli, gliammalati, i vecchi, i bambini, glihandicappati, tutti quelli sonoinferiori?»

«Lo sono agli occhi dellepersone dappoco.»

«I razzisti lo sanno, di esserepersone dappoco?»

«No, perché ci vuole già delcoraggio per riconoscere la propriadappocaggine...»

«Babbo, stai girando a vuoto. Tiripeti.»

«Sì. Ma voglio farti capire in chemodo il razzista sia prigioniero delle

Page 115: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

sue contraddizioni e non vogliavenirne fuori.»

«Allora, è un malato!»«Sì, in un certo senso. Quando

uno riesce a uscire dalle suecontraddizioni, va verso la libertà.Ma il razzista non vuole la libertà.Ne ha paura.

Come ha paura della differenza.L'unica sua libertà che ama è quellache gli consente di fare qualsiasicosa, di giudicare gli altri e dipermettersi di disprezzarli per ilsolo fatto di essere diversi.»

«Babbo, adesso dirò una bruttaparola: il razzista è un porco!»

«La parola non è abbastanza

Page 116: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

brutta, bambina mia, ma mi sembraappropriata.»

Page 117: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato
Page 118: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

CONCLUSIONE

La lotta contro il razzismo deve

essere un riflesso quotidiano. Nonbisogna mai abbassare la guardia.Bisogna cominciare con il darel'esempio e fare attenzione alleparole che si usano. Le parole sonopericolose. Certe vengono usate perferire e umiliare per alimentare ladiffidenza e persino l'odio. Di altreviene distorto profondamente ilsignificato per sostenere intenzionidi gerarchia e di discriminazione.

Page 119: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

Altre sono belle e allegre. Bisognarinunciare alle idee preconcette, acerti modi di dire e proverbi chevanno nel senso dellageneralizzazione e per conseguenzadel razzismo. Bisognerà riuscire adeliminare dal tuo vocabolario leespressioni che portano a idee falsee pericolose. La lotta contro ilrazzismo comincia con un lavorosul linguaggio. Questa lotta d'altraparte richiede volontà, perseveranzaed immaginazione. Non basta piùindignarsi di fronte a un discorso oa un comportamento razzista.Bisogna anche agire, non darespazio a una deriva di carattere

Page 120: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

razzista. Non dire mai "non è poicosì grave! Se uno lascia correre elascia dire, permette al razzismo diprosperare e di svilupparsi anchetra le persone che avrebbero potutofacilmente evitare di abbandonarsia quel flagello. Se non si reagisce, enon si agisce, si rende il razzismobanale e arrogante. Sappi che cisono le leggi che punisconol'incitamento all'odio razziale. Sappianche che ci sono associazioni emovimenti che lottano contro tuttele forme di razzismo e che fanno unlavoro formidabile. Quando torneraia scuola guarda bene tutti i tuoicompagni e noterai che sono tutti

Page 121: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

diversi tra loro, e questa differenzaè una bella cosa. È una buonaoccasione per l'umanità. Quegliscolari vengono da orizzonti diversi,sono capaci di darti cose che nonhai, come tu puoi dargli qualcosache loro non conoscono. Ilmiscuglio è un arricchimentoreciproco. Sappi infine che ognifaccia è un miracolo. è unica. Nonpotrai mai trovare due facceassolutamente identiche. Nonhanno importanza bellezza obruttezza: sono cose relative. Ognifaccia è simbolo della vita, e ognivita merita rispetto. Nessuno hadiritto di umiliare un'altra persona.

Page 122: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

Ciascuno ha diritto alla sua dignità.Con il rispetto di ciascuno si rendeomaggio alla vita in tutto ciò che hadi bello, di meraviglioso, di diversoe di inatteso. Si dà testimonianzadel rispetto per se stessi trattandogli altri con dignità.

giugno-ottobre 1997.

Page 123: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

Ringrazio gli amici che hanno

avuto la gentilezza di leggere questotesto e di mettermi a parte delleloro osservazioni.

Grazie anche alle amiche diMerièm, che hanno partecipato allaformulazione delle domande. T.B.J.Finito di stampare nel mese digiugno 1998 Tahar Ben Jelloun ènato a Fès (Marocco) nel 1944. Vivea Parigi ed è padre di quattro figli,dei quali Merièm è la più grande.Poeta, romanziere e giornalista, ènoto in Italia per i suoi numerosiromanzi, pubblicati soprattutto da

Page 124: TAHAR BEN JELLOUN - · PDF filealmeno quindici volte. Per bisogno di chiarezza, di semplicità e di obiettività. Vorrei che fosse accessibile a tutti, anche se è soprattutto destinato

Bompiani e da Einaudi, e per i suoiacuti e attenti articoli diosservazione internazionale cheappaiono frequentemente su "laRepubblica".