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n.11 Novembre 2015 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% ROMA-C/RM/23/2014 T ABACCO PIANETA Il nuovo sito dell’Associazione

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n.11

Novembre 2015

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2014

TABACCOPIANETA

Il nuovo sito dell’Associazione

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egli ultimi mesi la nostra Categoria è stata coinvolta in un grande ed ulteriore processodi ristrutturazione.AGEMOS, con scelte importanti ed anche dolorose, ha sempre cercato di anticipare e diprevedere le trasformazioni della rete, necessarie ad assicurarne la sostenibilità nel tempo.

In questa ottica, la scelta di puntare sulla diversificazione delle attività, si sta dimostrando sempredi più una strada vincente. I risultati raggiunti negli ultimi mesi confermano la bontà delle sceltefatte negli scorsi anni.Quella della diversificazione e dell’innovazione è una strada che vede coinvolti tutti gli attori della filiera. I produttori hanno già da tempo immesso sul mercato prodotti innovativi. FIT, con la diversificazione dei servizi in tabaccheria, da anni e con grande successo, ha creato unarete di punti vendita al dettaglio che non ha eguali al mondo.L’AGEMOS, con l’accordo del 2012, ha posto solide basi per sviluppare le nuove attività commercialiall’interno della rete distributiva di Logista.Non bisogna mai dimenticare però che la struttura su cui tutti stiamo costruendo, o abbiamo già co-struito, le nostre attività, è un struttura fatta di TABACCO. Il caro vecchio tabacco, soggetto ad attacchi esterni di ogni genere, ed a volte dato troppo per scontatoanche dagli stessi operatori del settore, rappresenta, e penso ancora per molto, la spina dorsale su cui

poggiano tutte le altre attività.Molto spesso facciamo l’errore di dare per scontate proprio le cose più care,presi da mille altri impegni. Anticipare le crisi e condividerne le soluzioni, sarà anche banale ripeterlo,è l’unico modo per preservare il patrimonio che la filiera del tabacco rap-presenta in termini di migliaia posti di lavoro, aziende ed insostituibile get-tito erariale.Mettere a sistema le esperienze e le professionalità di tutti, per affrontare lesfide che il futuro prossimo ci presenterà, più che un auspicio rappresentauna necessità.Magari sotto la sapiente regia di AAMS.

Carmine Mazza

senza filtroN

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PIANETA

TABACCOPianeta Tabacco Mensile dei distributori di tabacco lavoratoAnno II - numero XI - Novembre 2015

Direttore editoriale: Carmine Mazza

Direttore responsabile: Gianluca Bertoldo

Comitato di redazione:Ciro CannavacciuoloGianluca BertoldoCarmine Mazza

Amministratore: Riccardo Gazzina

Direzione e redazione:Agemos Editrice S.r.l. a socio unicoViale Mazzini, 25 - 00195 RomaTel. 06.699.24.348 - Fax 06.697.88.817E-mail: [email protected]

Stampa:Tipolitografia New Graphic - Roma

Autorizzazione del Tribunale di Roman. 103/2014 del 16/05/2014

Pianeta Tabacco - organo di informazionesindacale dell’Associazione Nazionale Venditorie Distributori di Tabacco è destinato esclusiva-mente agli operatori del settore.

Questo periodico è associato all’Unione StampaPeriodica Italiana

sommario“Ho smesso di fumare. Vivrò unasettimana in più e in quella settimanapioverà a dirotto”. (W. Allen)

Agemos6

www.agemos.it, il nuovo sito dell’Associazione

Il “caso” Australia. Il fumo “a testa in giù”: cosa accadedall’altra parte del globo

Mondo in fumo7

Presentato a Roma il “Rapporto 2014sulla distribuzione dei tabacchi in Italia”

Tabacco10

La Manifattura Tabacchi di Modenadiventa galleria d’arte. “Il manichinodella storia”: la mostra inaugurale

Tabacco e arte13

Ciro...del Mondo38

DFL di Civitavecchia: 90 anni di storia perla famiglia di Mariagrazia e Angela Piccinni

D&G16

ETV Berlino: il “Country Report Italia”presentato da AGEMOS

ETV22

Energia dai mozziconi di sigarette: lo studiodei ricercatori della Seoul National University

Tecnologia29

A Zante, il relitto della nave che portavatabacchi di contrabbando

Curiosità35

La nuova regolamentazione dei prodottidel tabacco nel dlgs approvato in via pre-liminare dal CdM - La pubblicazione degliultimi decreti attuativi della delega fiscale

Leggi e decreti32

Gold Leaf, John Player Special, Marlboro:tre “firme” per Emerson Fittipaldi, “o rato”della Formula 1

Tabacco e motori36

Torna “Agemos sulla Neve”, a Malles Venostadal 21 al 24 gennaio 2016

Vita Associativa15

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Agemos

dalla volontà di rinnovarsi ed essere più competitivi che nasce il nuovo sitodell’Associazione. Sicuramente di più facile accesso rispetto al precedente,per assicurare agli utenti una rapida e veloce comunicazione ed una condivi-sione delle informazioni. Un sito dunque nato e pensato per permettere al-

l’utente di ritrovarsi in maniera semplice ad interagire e trovare ciò che cerca. Sicuramenteuno strumento valido che permette ai Soci e ai visitatori di entrare nella vita dell’Asso-ciazione, conoscerne l’attività, ed essere aggiornati in tempo reale delle novità.Rinnovato nella grafica, molto più accattivante, e nei contenuti, è suddiviso in un’areapubblica dove sarà possibile visionare varie finestre con argomenti di interesse generale.I colori sempre sul blu molto selettivi e poi il logo, lo Stivale dell’Italia, che ricorda lacapillarità che l’Associazione ha, attraverso i Depositi Fiscali, in tutto il Paese.

INFORMAZIONE, STORIA, EVENTI, RASSEGNA STAMPA, “PIANETA TABACCO” ONLINE.

UN’AREA RISERVATA PER GLI ASSOCIATIMolto ricca la parte relativa alla storia dell’Associazione, che fonda le sue radici nel lontano1895, poi il collegamento a vari link di estrema utilità, in primis con il nostro mensile PianetaTabacco (si può consultare in tempo reale l’ultimo numero uscito), e la Rassegna Stampa. Inoltrevi è un’apposita un’area riservata agli eventi (l’appuntamento con Agemos sulla Neve ad esempio),e poi, molto importante, la parte dedicata alla normativa di settore. In corso di inserimentotutti i Bollettini di informazione che hanno accompagnato la cronistoria e i passaggi dei Ma-gazzini dagli attuali Depositi Fiscali ai Transit Point, con un excursus degli ultimi 50 anni.Soltanto i Soci AGEMOS potranno entrare nell’area riservata (attraverso una passwordpersonale), nella quale sarà possibile accedere ai principali documenti di interesse degliAssociati, tra cui lo Statuto ed il Regolamento, i Contratti, e tutte le circolari informa-tive degli ultimi anni. E allora non ci resta che darvi il “benvenuto” in www.agemos.it,il nuovo sito istituzionale di AGEMOS visibile in rete da pochissimi giorni e augurarea tutti buona visita e buona “navigazione”.

Ecco il nuovo sito dell’Associazione

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Pianeta Tabacco

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Pianeta Tabacco

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Mondo in fumo

nutile negarlo: pur essendo per diversi motiviben radicata nel nostro immaginario collet-tivo (il fatto di essere agli antipodi rispettoall’Italia, i koala, gli aborigeni e via dicendo),

l’Australia non ha mai rappresentato veramente loscenario del futuro. Nuova frontiera, certo, specieper una nuova generazione di giovani italiani incerca di opportunità di lavoro, ma se si pensa allenovità è innegabile che di norma il pensiero di tutticorra agli Stati Uniti o all’universo con gli occhi amandorla dell’Estremo Oriente. Invece, almenoper il mondo del tabacco, è proprio la terra dei can-guri a rappresentare in questo momento il teatrodegli esperimenti destinati a condizionare l’evolu-zione dei prossimi scenari. E l’attenzione planetariadegli operatori del settore è indiscutibilmente ca-lamitata su quanto accade in terra d’Oceania. Mi-sure quali l’adozione nel 2012 del plain packagingnella sua versione più radicale e i costanti, drasticiaumenti del carico fiscale addossato alle “bionde”Aussie stanno comportando conseguenze dram-matiche per i fumatori e per le casse statali austra-liane. Innanzitutto il versante prezzi: dopol’ennesimo super-rincaro avvenuto a fine estate -un incremento delle tasse del 12,5% (il secondo diquesta portata in un biennio!) – il Tobacco Control

manager del Nuovo Galles del sud Scott Walsbergerha annunciato il passaggio del prezzo del più ven-duto pacchetto australiano da venticinque sigaretteda 23,65 a 27 dollari locali, esprimendo contem-poraneamente la previsione che entro l’anno pros-simo possa essere toccato il tetto di 30 $. Larisposta a tale ulteriore stretta fiscale è stata datada uno dei produttori che detiene la prevalentequota di mercato locale: in una dichiarazione rila-sciata a Nicole Hasham sul Sydney Morning Heraldun “noto manager del settore del fumo”, che hapreferito mantenere l’anonimato, ha affermato diessere pronto a lanciare sul mercato australianouna tipologia di sigarette super-economiche (nel-l’articolo si parla di un prezzo stracciato pari a 9 $australiani), come risposta ad una politica fiscaleche sta facendo letteralmente decollare il mercatonero e della contraffazione. La dichiarazione hascatenato un putiferio: il Cancer Council del NuovoGalles del sud ha immediatamente replicato attra-verso il control manager Scott Walsberger, affer-mando che questa eventuale mossa da partedell’industria del tabacco deve essere letta come undisperato tentativo di attrarre nuovi fumatori; ilMinistero del Lavoro (attraverso il portavoce WaltSecord) ha chiesto al Governo di “fare sul serio”

nel contrasto al contrabbando,avendo riscontrato un robustoaumento delle vendite illegalinell’area di Sydney e facendoriferimento alle ricerche inter-nazionali secondo le quali siprevede entro cinque anni ilsorpasso del tabacco illecitorispetto a quello legale; mentreil Ministero della Sanità haespressamente chiesto una re-visione delle leggi in materia,dato che a fronte del segnalatoincremento di vendite di ta-

Il caso AustraliaIl fumo a “testa in giù”:

cosa accade dall’altra parte del globo

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Pianeta Tabacco

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Mondo in fumo

bacco illegale, i poteri del Dipartimento si limitanoalla fotografia della situazione, non potendo pro-cedere al sequestro.

IL MERCATO CLANDESTINO: IL FENOMENO “CHOP CHOP

In Australia il mercato clandestino - oltre alleormai classiche “illicit whites” di provenienza per lopiù cinese – è caratterizzato infatti dalla enormediffusione del cosiddetto “Chop chop”. Il termine,tipicamente australiano, indica confezioni di ta-bacco sfuso impacchettate in anonimi sacchettinitrasparenti da mezzo chilogrammo a forma di fo-glia di tabacco e deriva dal processo di produzionedei contrabbandieri, che si limitano a tagliare smi-nuzzando (chop, appunto) il tabacco curato. Gliispettori sanitari lamentano che i rivenditori trovatiin possesso di tale tipologia di tabacco, spesso ingrande quantità, affermano che non è destinatoalla vendita e che è autoprodotto per uso perso-nale. A causa della sua natura illegale, il Chop chop(chiamato infatti anche “unbranded tobacco”) èspesso trasportato e stoccato in modo clande-stino. Un esempio recente che ha conquistato lecronache dei giornali è stata la scoperta di centi-naia di chilogrammi di Chop chop in un bunker sot-terraneo nella città di Mareeba, nel Queensland.Al bunker si accedeva attraverso una botola d’ac-ciaio a comando idraulico, apribile dalla camera daletto del proprietario dell’abitazione. Gli ispettorihanno detto che la soluzione era davvero geniale,

e la scoperta è stata resa possibile solo grazieall’ostinazione di un funzionario che, non capa-citandosi del fatto che la camera da letto fossequasi vuota, ha insistito nel percuotere il pavi-mento fino ad avvertire uno strano suono inprossimità del caveau. Ormai si è radicata tra ifumatori australiani la convinzione che il Chopchop sia addirittura più sano del trinciato legalee delle miscele per sigarette acquistabili a caroprezzo nei tobacco shops, e anche il disvalore so-ciale del traffico correlato non è sufficiente-mente avvertito: la Australian Crime Commissionha affermato in Parlamento che le organizza-zioni criminali “considerano il Chop chop un mer-cato a basso rischio, in cui grandi profitti possono essererealizzati con il minimo rischio penale o di sanzioni si-gnificative”. Tuttavia, il piatto per l’erario austra-liano piange: secondo l’Australian Bureau of

Statistics il consumo legale di tabacco ed il volumedelle spese correlate è sceso del 10,1% negli ultimidodici mesi del 17,5% negli ultimi due anni emezzo, secondo dati destagionalizzati, con un’ul-teriore accelerazione registrata negli ultimi tre tri-mestri. Per non parlare del risvolto sanitario: laricerca ha suggerito che il Chop chop può contenerecontaminanti come ramoscelli e polpa di cotonegrezzo, fieno, foglie di cavolo, erba tagliata, oltread una gran varietà di muffe e funghi, che possonocausare reazioni tossiche e portare a malattie chevanno dalle reazioni allergiche fino a pericolosis-sime infezioni ed alla malattia del legionario. Dalleindiscrezioni di stampa finora emerse, sembra cheil lancio ufficiale sul mercato del nuovo marchiosuper-economico sia destinato proprio a compe-tere con il diffusissimo Chop chop. Si parla insisten-temente, infatti, di un nuovo prodotto similare –quindi una confezione di trinciato in grado diriempire 25 sigarette - progettato per funzionarecon una nuova macchinetta brevettata ad hoc eparticolarmente a buon mercato, che inietta il ta-bacco in tubetti già predisposti col filtro e che ga-rantisce – dicono – un risultato molto piùsoddisfacente dei “rollies” tradizionali. Conside-rando il fatto che il mercato illegale australiano ar-riva al 15%, appare ragionevole ipotizzare che unprodotto legale prezzato in modo intelligentementecompetitivo col Chop chop possa rappresentare dav-vero un’opportunità per ricondurre all’ovile unabuona fetta dei consumatori “unbranded”.

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Tabacco

fare da cornice alla presentazione delprimo “Rapporto sulla distribuzione dei tabac-chi lavorati in Italia” realizzato direttamenteda Fit e da Logista è stata la splendida sala

romana della Pinacoteca del Cavaliere, adiacente alSenato. La “paternità” della corposissima relazionesul sistema distributivo italiano è stata particolar-mente sottolineata dai padroni di casa: sia il Presi-dente di LogistaItaliadott. Luis EgidoGàlvezche ilPresidente di Fit Giovanni Risso hanno tenuto adevidenziare la volontà di non avvalersi come in pas-sato di una società di rilevazione, ma di avere volutoinvestire in qualità di protagonisti le energie e la pro-fessionalità necessarie per redigere uno studio cheprende le mosse da un’analisi del settore nel 2014,ma che in realtà delinea nel dettaglio una realtà inte-ressata nell’ultimo decennio da una vera rivoluzione.Il report evidenzia – con il dettaglio che solo i direttiinteressati possono garantire – le caratteristiche dicentralità e di prossimità della retedistributiva primaria e al dettagliorisultante dai vari mutamenti suc-cedutisi negli ultimi anni, nonché ifattori di criticità che hanno deter-minato una forte spinta verso l’in-novazione e la ricerca di nuoveopportunità al fine di garantirne lasostenibilità. Il parterre degli ospitiera davvero prestigioso e qualifi-cato: erano presenti tra gli altri ilSottosegretario del Ministerodell’Economia e Finanze On.Paola De Micheli, il Sottosegretario

del Ministero dello Sviluppo Economico SenatriceSimona Vicari, il Presidente della Commissione Fi-nanze della Camera On. Maurizio Bernardo e i mag-giori rappresentanti della filiera produttiva.

TABACCO, MERCATO IN FLESSIONEIl rapporto è stato illustrato dal CEO di LogistaI-talia David Martinez Fontano e dal Direttore ge-nerale della Fit Stefano Bartoli, i quali hannoesordito sciorinando le cifre che testimonianocome la grave crisi che ha caratterizzato l’econo-mia mondiale a partire dal 2008 abbia colpitoanche il mercato italiano del tabacco. L’analisi det-tagliata dell’andamento dei volumi dei prodotti dafumo distribuiti ha rappresentato che i quantitativisono passati dai 94 milioni di kg del 2008 ai pocopiù di 80 del 2014. La riduzione è pari al 15%, maalla flessione costante del periodo 2008-11 hafatto seguito un pericoloso incremento del trend

negativo. Tra il 2008 e il 2011 siriscontra infatti un calo di circa1,5 milioni di kg all’anno, mentretra il 2011 e il 2013 tale flessionesi accentua notevolmente, atte-standosi su una media annuale di5,1 milioni di kg annui. La chinadiscendente sembrerebbe mo-mentaneamente bloccata dopotale slavina: il 2014 infatti, con80,2 milioni di kg distribuiti, ha difatto riprodotto i numeri del-l’anno precedente in terminiquantitativi, mentre ha fatto regi-

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Presentato il “Rapporto 2014 sulla distribuzione dei tabacchi in Italia”

Il Dott. David Martinez Fontano

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Tabacco

strare un calo di circa 100 milioni di euro in ter-mini di valore. E proprio il valore delle vendite hasegnalato un andamento in controtendenza ri-spetto alla descritta contrazione delle quantità ven-dute fino al 2011. A partire da tale anno, anche ilvalore generato dalla vendita dei tabacchi ha su-bito una progressiva caduta, che in tre anni si è at-testata al 5,8%, pari ad una perdita di 1,1 miliardidi euro per l’Erario. Bartoli ha sottolineato chequesto ha comportato ovviamente una riduzionedell’aggio medio delle tabaccherie, e il report sisofferma proprio sulla contrazione della redditi-vità delle Rivendite. L’ordine medio del tabaccaioè passato dai 42 kg e mezzo del 2008 ai 34,3 del2014 (il 20% in meno): dall’analisi delle Rivenditeche nel periodo 2008-14 hanno effettuato prele-vamenti regolari di tabacchi emerge che nel 2014quasi il 23% (circa 11mila tabaccherie) ha fatto re-gistrare un reddito a tabacchi inferiore a 15milaeuro lordi, e che l’aggio medio di questa fascia red-dituale è di circa 9mila euro lordi.

DAL 2013 CALO DI INCASSI ANCHE PER L’ERARIO

Se i Rivenditori piangono, anche il Fisco non ride.In conseguenza della “guerra dei prezzi” verificatasinell’ultimo biennio, l’andamento del gettito fiscale –che paradossalmente fino al 2012 aveva registratoun costante aumento anche a fronte del menzionatocalo delle vendite – ha subito un’inversione di ten-denza: nel 2013 si parla di un calo rispetto all’annoprecedente pari al 4,8%, con una perdita erariale diquasi 700 milioni di euro. Ciò nonostante dal settore“fumo” sono stati raccolti nel 2014 circa 13,6 mi-liardi di euro tra accise ed Iva. Se si considerano leentrate derivanti dalle sole accise si osserva che que-sta singola voce, contribuendo per oltre 10 milioni

di euro, incide per circa il 2,45 sul totale delle entrateerariali e del 5,35 sul totale delle imposte indirette.Queste percentuali aumentano se si considera anchel’Iva pari ad oltre 3 miliardi di euro. Da questo puntodi vista, l’incidenza totale del gettito complessivo de-rivante dalla vendita dei tabacchi sale al 3,2% sul to-tale complessivo degli incassi erariali e al 6,9% delleimposte indirette, cifre e percentuali che testimo-niano senza bisogno di ulteriori commenti la fon-damentale importanza anche per il bilancio stataledel mantenimento del settore tabacco nell’alveo delmercato legale.Tra i segnalati fattori di criticità, infatti, si pone inprimissimo piano la recrudescenza del fenomenodel contrabbando e l’avvento in grande stile dellacontraffazione del tabacco con modalità seriali.Nell’ultimo anno il mercato illecito è passato dal4,7% del 2013 al 5,6% del 2014, per mancati in-troiti erariali pari a circa 770 milioni euro (guardacaso, la perdita complessiva erariale 2014 su 2013),con corrispondente perdita complessiva del mer-cato legale stimata in circa un miliardo di euro.Al termine della presentazione, sia Martinez cheBartoli hanno per tale motivo ribadito la richiesta daparte tanto di Fit che di Logista di un concreto so-stegno istituzionale alla rete distributiva, facendo ri-ferimento in particolare all’adozione di una politicadi forte contrasto al contrabbando, anche attraversole nuove modalità che verranno presto adottate – suprecisa richiesta della Comunità europea – in mate-ria di tracciabilità dei prodotti, ed al contenimentodella deriva registrata in alcuni Paesi comunitariverso l’adozione di forme radicali di plain packaging.A quest’ultima provocazione ha risposto a strettogiro d’intervento il Sottosegretario allo Sviluppoeconomico Simona Vicari, assicurando che “il Mi-nistero manterrà una posizione di assoluta contrarietà, sia inItalia che a Bruxelles,verso l’introduzione diuna misura così radicalecome il full plain pac-kaging, dall’effetto asso-lutamente incerto, che anostro avviso avrebbe ilsolo risultato di destruttu-rare un importante seg-mento della nostraeconomia rappresentatodalla filiera del tabacco”. Il Presidente FIT Giovanni Risso

Il Sottosegretario Simona Vicari

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Tabacco e Arte

i chiama MaTa e nel logo si riconosce, sti-lizzata, una ciminiera. A Modena, la Mani-fattura Tabacchi dismessa di viale MonteKosica (le cui due sillabe iniziali danno ap-

punto il nome al complesso) ha una nuova identitàe, da settembre, si propone in parte come spazioculturale e centro per le arti, con una gestione af-fidata all’Assessorato alla Cultura della città emi-liana. 500 i metri quadrati di archeologiaindustriale – dei 14mila totali – dedicati all’arte ealla cultura: gli altri destinati ad uffici, attività com-merciali e unità abitative.Al MaTa troveranno spazio eventi culturali di granderespiro, con un’attenzione particolare ad artisti e per-sonalità della cultura e della società modenese dive-nuti protagonisti nel mondo. Il luogo si presta,inoltre, a dare ulteriori opportunità agli istituti cultu-rali che progettano eventi con necessità di spazi ade-guati per allestimenti e fruizione, e un’occasione permettere in campo sinergie e collaborazioni fra enti eistituzioni diverse. Nato nel 1513 come monastero,il complesso divenne quindi ospedale, magazzino disalnitro, e infine fabbrica di tabacco, con più di 1500dipendenti negli anni Venti. Dopo oltre 150 anni diattività, nel gennaio 2011 ha preso il via l’interventodi ristrutturazione del comparto della Manifattura,

che ha consentito di ripristinare un collegamento trail centro storico, la stazione ferroviaria e la parte norddi Modena, restituendo alla città un insieme di edificiche sono un esempio di architettura industriale rico-nosciuto e tutelato dalla Soprintendenza ai beni ar-chitettonici e paesaggistici. “L’area della vecchiaManifattura è uno spazio che consideriamo strategico per atti-vità espositive in questa fase in cui la città non ha ancora a di-sposizione il complesso di Sant’Agostino”, ha dichiarato ilVicesindaco e Assessore alla Cultura di ModenaGianpietro Cavazza in occasione dell’evento inaugu-rale. “In un prossimo futuro intendiamo definire, confrontan-doci con il mondo culturale modenese, una programmazione diutilizzo di questo spazio per valorizzare progetti artistici, l’at-tività degli istituti culturali, la creatività dei giovani”.

LA MOSTRA APERTA FINO AL 31 GENNAIO 2016

Banco di prova del nuovo spazio, la mostra “Il ma-nichino della storia: l’arte dopo le costruzioni della critica edella cultura”, inaugurata il 18 settembre e aperta finoal 31 gennaio 2016. Nel percorso espositivo, curatodall’italo-americano Richard Milazzo, si possonoammirare circa novanta capolavori tra dipinti, scul-ture, fotografie e installazioni, opera di quarantottoartisti protagonisti della scena artistica internazionale

La Manifattura Tabacchi di Modena diventa galleria d’arte.

“Il manichino della storia” la Mostra inugurale

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Tabacco e Arte

degli ultimi decenni, tra i quali Jean-Michel Basquiat,Gino De Dominicis, Shirin Neshat, Luigi OntaniWilliam Anastasi, Donald Baechler, Alighiero Boetti,Sandro Chia, Mimmo Paladino, Mario Schifano,tutte realizzate nel periodo dagli anni Ottanta a oggie appartenenti a collezioni private del territorio. Lamostra pertanto, oltre a testimoniare la direzioneniente affatto provinciale del collezionismo locale,solleva questioni che interrogano la natura stessadell’arte attraverso lavori rappresentativi di diversistili e movimenti contemporanei: Concettualismo,Appropriation art, Neo-Pop, Superkitsch, Arte po-vera, Transavanguardia, Neo-espressionismo, variemodalità di Realismo, YBA (Young British Artists),Scuola di Düsseldorf, Figurazione, Astrattismo,Iperrealismo. Accanto alleopere allestite nelle sale in-terne, l’ingresso dello spa-zio espositivo è arricchitodalla scultura in bronzo diSandro Chia Il solitario,opera che richiama la figuradi San Sebastiano e che,spiega il curatore RichardMilazzo, può rappresentarel’Artista ferito, trafitto suun fianco.“L’arte si è trasformata in unospettacolo – ha dichiaratoMilazzo – non solo per le cased’asta, le fiere d’arte, le gallerie

commerciali, i musei e i colle-zionisti, ma anche per i critici,i curatori, i media, in largaparte per gli artisti stessi.L’arte, di conseguenza, inquanto spettacolo, è diventataun manichino”. “Se noi leg-giamo questa immagine insenso allegorico – ha prose-guito il curatore – la figuradel manichino/arte viene sca-gliata in ogni direzione da tuttii soggetti coinvolti nella festa,nei giochi o negli spettacoli dellacritica e della cultura. La me-tafora suggerisce al visitatoreuna riflessione sullo stato del-l’arte, dopo che la stessa è so-

pravvissuta alle pretese e alle richieste che nel corso dellastoria le sono state rivolte dal sistema, incluso il mercato.Sullo sfondo, quindi, di un immaginario palcoscenico del-l’apparire, l’arte (secondo una metafora che provocatoria-mente l’avvicina alla moda), potrebbe mostrarsi quasi comeun manichino che guarda i suoi ultimi guardaroba o cam-biamenti di scena, indossati, come un abito, a seconda dellenuove mode”.“Con questo nuovo spazio e questa mostra – ha sottoli-neato il Sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli– abbiamo perseguito due obiettivi: confermare l’impegnodel Comune per la cultura e l’arte, e offrire l’opportunitàal pubblico di ammirare, grazie alla disponibilità dei col-lezionisti privati, capolavori d’arte contemporanea altri-

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Vita Associativa

Ancora il superbo scenario del Watles

in Val Venosta, ancora l’incantevole lo

calità di Malles

(il “paese dalle sette torri”), ancora l’

accogliente e raffinato “Garberhof bea

uty & wellness

resort” della famiglia Pobitzer, a fare da

cornice ed ospitare gli ormai tradiziona

li “giorni bian-

chi” dei Gestori. Dal 21 al 24 gennaio 2

016 torna “Agemos sulla neve”, appunt

amento inver-

nale atteso da tanti Colleghi, e non solo

da quelli appassionati di sci: l’ormai “cl

assica” riunione

alpina si propone infatti come moment

o di incontro e occasione di dialogo e c

onfronto.

Sportivi e non, ad “Agemos sulla Nev

e”, grazie come sempre alla perfetta or

ganizzazione

della famiglia Scisci (al momento in c

ui scriviamo ancora in fase di “perfezio

namento” del

programma) divertimento e relax son

o assicurati per tutti: anche per quest

a edizione, gare

di sci, slittino, visite guidate, intratteni

mento e la possibilità, per i più pigri, d

i regalarsi mo-

menti di puro relax godendo dei tratt

amenti e delle “coccole” che riserva

la straordinaria

spa del Garberhof beauty & wellness

resort.

menti inaccessibili. Finalmente si può vedere ciò che è unospazio prima chiuso che entra in rete aperta con la città, leopere della mostra, e le sculture collocate all’esterno delMaTa che hanno già cambiato il paesaggio urbano e fannogià parte dell’immagine della città”.“Abbiamo chiesto alla città di fare emergere energie e com-petenze, di collaborare per realizzare un programma, inoccasione di Expo 2015, che cogliesse il momento di at-tenzione internazionale per valorizzare il nostro territorioavviando un vero e proprio piano di promozione per Mo-dena”, ha inoltre precisato il Vicesindaco e Asses-sore alla Cultura Cavazza. “E’ in questo percorso che

alcuni collezionisti, tra i quali il notissimo cuoco e gourmetMassimo Bottura (appassionato collezionista) e il galleri-sta Emilio Mazzoli, hanno proposto al Comune una mo-stra che permettesse ai modenesi e ai turisti di ammirareopere d’arte di valore internazionale difficilmente accessi-bili al pubblico perché patrimonio personale di tanti colle-zionisti che metteranno a disposizione le loro opere a titologratuito”.

Il manichino della storia: l’arte dopo le costruzionidella critica e della culturaModena, MaTa – fino al 31 gennaio 2016Info online (www.mata.modena.it o www.visitmodena.it)

Torna “Agemos sulla neve”:

tutti “in pista” dal 21 al 24 Gennaio 2016

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D&G Depositi e Gestori

al tono della voce subito capisci che Ma-riagrazia Piccinni, titolare del DFL diCivitavecchia, è una che sa il fatto suo,che non demorde e che ha quella grinta

e quella voglia di vincere in tutte le situazioni,anche quelle più complicate. E’ con questa forzadi volontà che porta avanti, insieme alla sorellaAngela, un’attività molto importante che non si li-mita alla distribuzione del tabacco, ma che spaziain varie direzioni. Quando la contattiamo per l’in-tervista, risponde che sta partendo per l’estero perun corso di formazione, ma ci rassicura: al ritornoin aereo penserà a scrivere la sua storia per rac-contare ai Colleghi il suo impegno attuale e le suevarie diramazioni. Ed ecco la sua testimonianza.

“Sono passati quasi novant’anni dall’apertura delMagazzino Monopoli di Civitavecchia. GiuseppeInesi (mio bisnonno), vinse l’asta nel 1927; i localinella zona Ghetto della città erano due, uno per itabacchi, l’altro per le grandi montagne di sale a

terra, dove con delle pale e le bilance dell’epoca siriempivano i sacchi per venderlo a peso.Questa attività è sopravvissuta alla seconda guerramondiale, quando nel 1943 Civitavecchia fu bom-bardata e gli abitanti andarono sfollati nei paesi li-mitrofi, ed il magazzino fu spostato per un po’ ditempo a Santa Marinella.Così nel 1953, dopo la morte del nostro bisnonno,la gestione passò a suo figlio Giulio che trasferì ilmagazzino in Via Cialdi, acquistando il locale nelcentro di Civitavecchia. Io e mia sorella siamo cre-sciute proprio in quei locali. I nostri ricordi risal-gono alla fine degli anni ‘60, quandola figura delgestore era considerata un ruolo di prestigio,quando il tabaccaio aveva grande rispetto nei con-fronti dell’autorevole ‘Sor Giulio’.E le verifiche… Si attendeva il giorno in cui la mac-china blu si accostava davanti alla porta del magaz-zino per annunciare l’entrata degli ispettori… Quelloper mio nonno era un giorno molto importante.Gli anni passano ed i figli crescono… Nel 1973,

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DFL di Civitavecchia:novanta anni di storia per la famiglia di Mariagrazia e Angela Piccinni

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dopo la morte di mio nonno, le figlie Gabriella eGiuliana Inesi presero la gestione, intanto io e miasorella Angela, finita la scuola, iniziavamo a lavo-rare in magazzino. Poi la morte prematura di ziaGabriella fece sì che, essendo io la più grande,spettasse a me il ruolo di gestore.Avevo solo 26 anni, Angela 23… Non fu facile,non avevamo avuto molto tempo per imparare,aprivamo la mattina alle 6, posizionando gli sca-toloni in strada per prendere il posto per facilitareil carico per i tabaccai. Il rifornimento dei tabacchiera molto difficoltoso, venivano trasportati suitreni, ci arrivava un avviso, dovevamo andare allastazione a sdoganare il vagone, poi con un enormecarrello portavano il carico davanti l’ufficio, e condei rulli di ferro si facevano scivolare le scatolefino all’interno. Era tutto difficile ma era moltofacile… oggi è tutto facile ma così difficile!L’entusiasmo e la voglia di crescere erano il mo-tore dell’azienda: se lo volevi e t’impegnavil’azienda cresceva. Non ci mettemmo molto a ca-pire che se vuoi far quadrare i conti devi trattarebene il cliente e dare sempre nuovi servizi. Cosinel 1989 comprammo dei locali più grandi, 400mq con possibilità di parcheggio, io presi la li-cenza trasporti nazionali e con grande soddisfa-zione facemmo il 95% di contratti di trasportoai tabaccai. Nel 1990, poi, aprimmo l’ingrossodolciario e articoli per tabaccheria, rifornendo siai tabaccai aggregati che bar e alimentari del com-prensorio.

DA DEPOSITO FISCALE A TRANSIT POINT

Le scelte effettuate hanno prodotto buoni risultatied hanno efficacemente risposto alle moltepliciesigenze che venivano dal mercato, rendendo ilservizio offerto dal DFL di Civitavecchia mag-giormente competitivo. La chiusura di altri depositi fiscali della zona ci hapermesso di acquisire nuove rivendite, con il con-seguente ampliamento della zona di distribuzioneche va oggi da Pescia Romana a Fiumicino, con-tando complessivamente 218 rivendite aggregatecon 137 trasportati. La repentina trasformazione ha portato quindi ilDFL di Civitavecchia a trasformarsi in TransitPoint: un cambiamento che purtroppo ha com-portato il licenziamento di collaboratori storici delmagazzino: da sei dipendenti siamo passati ora adue a tempo pieno e due part time.Relativamente alla diversificazione delle attività,l’esperienza acquisita nella commercializzazionedei prodotti ci ha permesso di adattarci ed inserirci

al meglio nella collaborazione con Terzia. Al con-tempo, essendo due socie, per ottimizzare il lavoroho avviato un attività di organizzazioni di eventiaziendali e privati e di formazione, per poter ser-vire clienti ed aziende ‘a 360 gradi’.Una trasformazione del lavoro, ma anche un ade-guamento della struttura dell’attuale TP, resa ne-cessaria anche in seguito a sfortunati episodi dicriminalità dei quali siamo stati vittima. Nel 1997abbiamo infatti subito due furti a distanza di circa6 mesi. Il primo in magazzino: nella notte sfon-darono la parete nel locale attiguo, che all’epocanon era ancora stato acquistato, e nonostante l’im-pianto di allarme perfettamente funzionante e lasorveglianza dei metronotte, portarono a termineil furto. Il secondo invece fu fatto al furgone: allosvincolo autostradale di Santa Severa una mac-china blu con il lampeggiante acceso e due uominimuniti di paletta intimarono il fermo del mezzo.Quando l’autista aprì il finestrino per consegnarei documenti si trovò una pistola puntata e gli fuintimato di scendere insieme al dipendente al suofianco. Colpiti e trascinati verso l’auto, furonochiusi nel portabagagli per essere successivamentelasciati nelle campagne di Cerenova; nel frattempouno dei due malviventi, salito sul camion, losvuotò completamente per poi abbandonarlo.Da quel furto non ne uscimmo indenni; oltre adavere due persone sotto shock per diversotempo, il danno a nostro carico fu pari a 80 mi-lioni di lire, oltre al valore delle ricariche telefo-niche pari a 20 milioni. Tutto questo ha avutocome conseguenza difficoltà economiche chehanno condizionato la nostra attività per circadieci anni. Oggi il deposito è totalmente in sicu-rezza, secondo i parametri più efficaci per quantoriguarda struttura e controllo… devo dire checosì stiamo più tranquilli, e soprattutto non ab-biamo più subito azioni criminose.

IL RITORNO NELLA GRANDE FAMIGLIA DI AGEMOS

Il deposito di Civitavecchia, originariamente asso-ciato all’AGEMOS, a causa una diversa visionedegli obiettivi rispetto a quelli associativi, decisenel 2000 di lasciare lo storico sodalizio per aderirealla nascente A.DI.S.TA.L.; decisione che fu con-divisa da altri magazzini, ma con carattere preva-lentemente regionale. Negli anni, le distanze tra ledue associazioni si assottigliarono e prevalse ciòche ci univa rispetto a quello che ci separava: inseguito alla riunificazione, con grande piaceresiamo tornati a far parte di un’unica famiglia,quella dell’AGEMOS”.

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L’ECLETTICO TABACCAIO DI CIVITAVECCHIA.

DALLA RIVENDITA DELLA STAZIONE CENTRALE

LA STORIA DI GIUSEPPE PALMIERI Giuseppe Palmieri è fiero dei suoi 61 anni (benportati tra l’altro) perché, come dice, “io sono gio-vane di spirito e ciò mi ha permesso di adeguarmi alle no-vità lavorative aggiornandomi sempre, e grazie ai mieifamiliari e ai miei collaboratori oggi sono soddisfatto diquello che ho costruito”.E dice bene il nostro tabaccaio della Stazione Cen-trale di Civitavecchia, rivendita grande e modernache Giuseppe ha saputo sfruttare “allargandola”anche alla vendita dei giornali, al bar tavola caldae ultimamente all’attività di affittacamere. Perchéal nostro tabaccaio lavorare è sempre piaciuto e diidee ne ha avute tante: certo, ci sono voluti impe-gno e sacrifici, ma ne è valsa la pena.

Signor Giuseppe, come ha cominciato e… cisono altre “belle idee per la testa”?Ho iniziato nel 1992. Dopo una parentesi di circa 18anni presso un istituto di credito, sono rientrato nel gruppofamiliare che nel frattempo aveva rilevato il bar tabaccheriadella stazione di Civitavecchia. Dopo aver ristrutturatol’azienda è iniziato un trend positivo sulla fase delle ven-dite, in quanto il maggior impegno e l’orario più ampio cihanno permesso di diventare il punto di riferimento prin-cipale della città. E comunque la volontà di fare impresa,ci ha spinto ad aprire altre attività (ultima quella di affit-tacamere), a cui speriamo di poter aggiungere delle nuoveproposte da condividere con i nostri clienti.

Oltre a vendere tabacco, il locale offre i servizidi bar, tavola calda, biglietteria ferroviaria edaltro… Tantissimo lavoro, che lei svolge con suamoglie Giuliana, sua figlia Federica e alcuni col-laboratori . Ci racconta la gestione e gli orari? Tanto lavoro, giusto, perché nel commercio è determinante ilsacrificio, oltre alla massima cortesia, con cui si gestisce l’attività.Consideri che noi siamo aperti 365 giorni all’anno, con unorario di apertura che va dalle 5 del mattino alla mezzanotte.

Parliamo di tabacchi, qual è la movimentazionesettimanale, quali i prodotto più richiesti tra le“bionde” e quale il trend dei sigari? E ancora,essendo Civitavecchia un polo crocieristicomolto importante, l’estate aumenterà sicura-mente la domanda di tabacchi da parte dei turi-sti: avete mai avuto problemi con i rifornimenti?Mediamente vendiamo più di cento chili di sigarette a set-timana con una richiesta maggiore di prodotti stranieri,mentre per i sigari c’è una maggiore richiesta per quelli

nostrani (Toscani). Nel periodo estivo sia per il polo cro-ceristico che per quello turistico per la Sardegna, c’è unadomanda maggiore che il nostro magazzino ha sempresoddisfatto.

Qual è la tendenza del tabacco sfuso?Da circa un anno e mezzo, in concomitanza dell’aggra-varsi della crisi economica e diventando poi una moda peri giovani, è iniziato il fenomeno di prepararsi le sigaretteda soli, arrivando a dei consumi che si attestano a circa10% della levata.

Attualmente la vita per i fumatori è diventatadifficile: oltre ai legittimi divieti della LeggeSirchia in Italia, anche in Europa si fa avantila crociata anti fumo, in particolare con la Di-rettiva Europea n°40/2014 che riguarda le po-litiche preventive ed educative in materia difumo; avremo tra breve il pacchetto no logo, ipictorial warning (immagini shock) ed altreregolamentazioni, Lei cosa ne pensa?Non sono proprio in sintonia con le politiche di cui sopra.Se si volesse far qualcosa di veramente importante bisogne-rebbe farlo prima dell’approccio con le sigarette. Sia nel-l’ambito familiare che di quello scolastico (in modoparticolare) bisognerebbe istruire i nostri ragazzi al pericoloche, il fumo e non solo, può portare all’organismo umano.Non credo che le immagini shock (come del resto le scrittesui pacchetti) possano di per sé dare un contributo signifi-cativo alle intenzioni dei legislatori.

Parliamo di sicurezza, si sa che intorno allestazioni veicolano persone di tutti i generi, avolte anche pericolose: la vostra rivendita èprotetta? Avete mai subito furti con destrezzao peggio rapine?Anche se stiamo in una stazione, siamo in una condizionedi ottima protezione. Infatti oltre agli allarmi collegati conle Forze di polizia, siamo posizionati di fronte al commis-sariato e vicinissimi alla sottosezione Polfer di Civitavec-chia, con una presenza molto importante. Perciò i pochitentativi di furto sono stati subito vanificati.

Maria Grazia Piccinni è il gestore del DFL diCivitavecchia e serve puntualmente anche lasua rivendita. Quali sono i vostri rapporti? Con la signora Maria Grazia Piccinni, ormai storica ge-strice del DFL di Civitavecchia, vantiamo un rapportopiù che ventennale fatto di grande professionalità e dispo-nibilità alle richieste di tutti noi tabaccai. Se pensiamopoi alle varie vicissitudini vissute dai DFL in base allenuove impostazioni, impartite dai monopoli, non pos-siamo che ringraziarla sempre per l’assistenza proficuache ci hanno dato.

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L’andamento delle vendite di tabacchi lavorati e le quote di mercato dei Produttori e per Brand

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La struttura della supply-chain in Italia: il ruolo di AAMS, Logista Italia e la Rete DFL, la rete di vendita al dettaglio

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Il mercato delle e-cig in Italia. Nel dettaglio, il numero di consumatori e il profilo del consumatore italiano

I sequestri di tabacchi lavorati con l’evidenza delle quantità sequestrate di “cheap white” e di tabacchicontraffatti

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ETV

Le previsioni dell’impatto del T&T sui tempi necessari di picking per l’allestimento delle consegne di tabacco

La Tracciabilità (Tracking and Tracing) prevista dall’art. 15 della TPD 2014/40/UE e lo scopo che questa si propone

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ETV

I termini definiti per la circolazione dei tabacchi lavorati non conformi alla TPD72014/40/UE

La previsione di impatto del T&T sui costi della distribuzione

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ETV

Il progetto DFL C&C Terzia e il suo sviluppo in termini di fatturato

L’accordo Agemos Logista del 16 luglio 2015 per la riorganizzazione e ottimizzazione della Rete DFL

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Tecnologia

uone notizie: la sigaretta potrebbe nonincarnare più solo ed esclusivamente il“male assoluto”. I suoi filtri potrebberoinfatti essere trasformati in un materiale

ad elevate prestazioni a base di carbonio, attraversoun processo semplice, che offre nel contempo unasoluzione ecologica per dare una delle risposte piùimportanti ed attuali in ambito energetico. E’ senza dubbio degno di attenzione, il risultatodello studio effettuato da un team di ricercatorisudcoreani della Seoul National University. Me-diante una speciale tecnica di pirolisi (sempliceprocedimento di combustione), la metodologiasviluppata risulterebbe in grado di trasformare lefibre di acetato di cellulosa dei filtri in un materialecarbonioso ad altissima porosità, caratterizzato daperformance super-capacitive in grado di conser-vare una maggiore quantità di energia elettrica ri-spetto all’utilizzo del grafene e ai nanotubi dicarbonio. Il nuovo materiale troverebbe utilizzonel rivestimento degli elettrodi di supercondensa-tori elettrochimici, componenti che possono im-magazzinare grandi quantità di energia elettrica. Ilmateriale è inoltre longevo, essendo in grado di ri-produrre le sue prestazioni elettrochimiche du-rante 6000 cicli. Come sostiene il coordinatore del progetto, Profes-sor Jongheop Yi, “un materiale ad alte prestazioni do-vrebbe avere una grandesuperficie, che può essereottenuta incorporandomoltissimi piccoli pori nelmateriale. Una combina-zione di differenti dimen-sioni dei pori assicura cheil materiale abbia unadensità di potenza ele-vata, che è una proprietàfondamentale in un super-condensatore per la caricae la scarica rapida”.

Una volta fabbricato, il materiale a base di carbonio,è stato collegato a un elettrodo e testato in un si-stema a tre elettrodi per verificarne il funziona-mento. In questo modo gli scienziati hanno potutoverificare che il materiale è stato in grado di imma-gazzinare più energia elettrica di qualsiasi altro ma-teriale oggi disponibile in commercio.

UNA POSSIBILE SOLUZIONE PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI

NON BIODEGRADABILIAl riguardo delle finalità dello studio, il ProfessorYi, ha precisato che “lo studio ha mostrato come i filtridelle sigarette usate possano essere trasformati in un mate-riale ad alta efficienza basato sul carbonio usando un pro-cesso semplice costituito da un solo passaggio, che offresimultaneamente una soluzione pulita per andare incontroalla domanda energetica della società. Diversi Paesi stannosviluppando normative rigide per evitare che miliardi e mi-liardi di filtri di sigarette usate, tossici e non biodegradabili,vengano dispersi nell’ambiente e il nostro metodo potrebbeessere una soluzione a questo problema. Il materiale otte-nuto dai filtri sarebbe estremamente poroso, e proprio que-sta caratteristica consentirebbe di superare gli altri materialiusati nei supercondensatori, consentendo la realizzazionedi sistemi di accumulo capaci di immagazzinare enormiquantità di energia elettrica”.La ricerca sudcoreana rappresenta di sicuro una

possibile soluzioneper il problema dellacorretta gestione edel possibile riciclodi rifiuti. Davveroimportante, se sistima che nelmondo finiscanonell’ambiente i moz-ziconi di ben 5,6 tri-lioni di sigarette,pari cioè 766.571tonnellate.

Energia dai mozziconi di sigarette: lo studio dei ricercatori

della Seoul National University

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Leggi e Decreti

l Governo ha varato in occasione del Con-siglio dei Ministri n.86 tenutosi la sera del 12ottobre la annunciata stretta sul fumo, conun decreto legislativo fortemente voluto dal

Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.Il provvedimento sostanzialmente recepiscequanto stabilito dalla Direttiva comunitaria suiprodotti del tabacco n.40 approvata lo scorsoanno dalla CE. Da quanto è emerso, il MinistroLorenzin avrebbe preferito una versione ancorapiù “dura” del provvedimento, ricalcando analo-ghe iniziative registrate in alcuni Paesi europei. Inparticolare, il Ministro avrebbe espresso l’inten-zione di seguire l’esempio della sua omologa fran-cese Marisol Touraine, Ministro della salute delGoverno Valls, da tempo in trincea contro i tabac-cai transalpini in quanto apertamente schierata perl’adozione del “plain packaging” integrale all’austra-liana. Dal confronto interno alla compagine go-vernativa, comunque, è emerso un decretosostanzialmente in linea con le direttrici della Di-rettiva 40, peraltro – è bene ricordarlo – conside-rata già piuttosto penalizzante nei confronti delmondo del tabacco. Il testo prevede il divieto di vendita ai minori di siga-rette elettroniche e contenitori di liquido di ricaricacon presenza di nicotina e prodotti di nuova genera-zione; il divieto di fumo in autoveicoli in presenza diminori e donne in gravidanza, e nelle pertinenzeesterne degli ospedali e degli istituti pediatrici, non-ché nelle pertinenze esterne dei singoli reparti pedia-trici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia.L’inasprimento delle sanzioni per la vendita esomministrazione di prodotti del tabacco, sigaretteelettroniche e prodotti di nuova generazione ai mi-nori. Per i commercianti che non dovessero rispet-tare la nuova normativa nazionale è prevista lasospensione della licenza per tre mesi alla primaviolazione. Quando la violazione è commessa piùdi una volta, si può arrivare, oltre alla sanzione am-ministrativa pecuniaria, alla revoca della licenzaall’esercizio dell’attività. Il decreto legislativo pre-vede inoltre la verifica dei distributori automatici,sia al momento dell’istallazione che periodica-mente, al fine di controllare il corretto funziona-mento dei sistemi automatici di rilevamentodell’età dell’acquirente. Ancora: vietato l’utilizzo

di aromi caratterizzanti, mentre le avvertenzecombinate (immagini e testi) relative ai rischi perla salute dei tabagisti, devono coprire il 65% dellasuperficie esterna del fronte e retro della confe-zione di sigarette o di tabacco da arrotolare.In particolare si informa il consumatore sui rischiper la salute con la seguente avvertenza: “Il fumouccide - smetti subito”. Per le sigarette elettroniche,invece, sarà presente la frase: “Prodotto contenente ni-cotina, sostanza che crea un’elevata dipendenza. Uso scon-sigliato ai non fumatori”.Quindi le fotografie shock sui danni da fumo e il se-guente messaggio, così come previsto in altri Paesi efrasi a affetto per scoraggiare l’uso del tabacco: “Ilfumo del tabacco contiene oltre 70 sostanze cancerogene”, eancora “Il fumo può uccidere il bimbo nel grembo materno”.Vengono inoltre messe al bando le confezioni dadieci pezzi e piccole confezioni di tabacco per sco-raggiare l’acquisto da parte dei minorenni. Vietatala vendita a distanza transfrontaliera dei prodotti deltabacco e delle sigarette elettroniche ai consumatori.L’annuncio dell’approvazione del decreto è statodato in tempo reale dal Ministro alla Salute, Bea-trice Lorenzin, che ha tenuto a rimarcare di averlofortemente sostenuto. “Approvato decreto legislativosul fumo, in difesa dei minori non si fuma in auto. In vigoreentro Natale”, ha tweettato il Ministro mentre a Pa-lazzo Chigi era ancora in corso la riunione termi-nata solo nella tarda serata del 12 ottobre.Ecco il testo comunicato dall’ufficio stampa delGoverno: TABACCO E CORRELATI - Recepimentodella direttiva europea in materia di lavora-zione e presentazione dei prodotti del tabaccoe correlati (decreto legislativo – esame prelimi-nare) Consiglio dei Ministri n.86 del 12 ottobre2015 - “Il Consiglio dei Ministri, su proposta delPresidente Matteo Renzi e dei Ministri dell’econo-mia e delle finanze Pietro Carlo Padoan, dello svi-luppo economico Federica Guidi, delle politicheagricole e alimentari e forestali Maurizio Martinae della salute Beatrice Lorenzin, ha approvato undecreto legislativo di recepimento della Direttiva2014/40/UE del Parlamento europeo e del Con-siglio del 3 aprile 2014 sul ravvicinamento delledisposizioni legislative, regolamentari e ammini-strative degli Stati membri relative alla lavorazione,

La nuova regolamentazione dei prodotti del tabacco lavorato.Lo schema di decreto legislativo approvato in via preliminare

dal Consiglio dei Ministri

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Leggi e Decreti

alla presentazione e alla vendita dei prodotti deltabacco e dei prodotti correlati e che abroga la di-rettiva 2001/37/CE. Il recepimento della Direttiva Ue sui prodotti del ta-bacco prevede queste novità: il divieto di utilizzo diaromi caratterizzanti; le avvertenze combinate (im-magini e testo) relative alla salute devono coprire il65% della superficie esterna del fronte e retro dellaconfezione di sigarette o di tabacco da arrotolare; lerevisioni relative alle confezioni unitarie: divieto divendita dei pacchetti da 10 e piccole confezioni ditabacco; divieto di vendita a distanza transfrontalieradei prodotti del tabacco e delle sigarette elettronicheai consumatori; le disposizioni relative alle sigaretteelettroniche. Importanti, inoltre, tutta una serie di di-sposizioni finalizzate alla tutela dei minori come: di-vieto di vendita ai minori di sigarette elettroniche econtenitori di liquido di ricarica con presenza di ni-cotina e prodotti di nuova generazione; divieto difumo in autoveicoli in presenza di minori e donne ingravidanza; divieto di fumo nelle pertinenze esternedegli ospedali e degli istituti di ricovero e cura a ca-rattere scientifico (IRCCS) pediatrici, nonché nellepertinenze esterne dei singoli reparti pediatrici, gine-cologici, di ostetricia e neonatologia; inasprimentodelle sanzioni per la vendita e somministrazione diprodotti del tabacco, sigarette elettroniche e prodottidi nuova generazione ai minori; verifica dei distribu-tori automatici, di norma, al momento dell’istalla-zione e periodicamente, al fine di controllare ilcorretto funzionamento dei sistemi automatici di ri-levamento dell’età dell’acquirente”.A seguire, in sintesi, i punti salienti del provvedi-mento, che riportiamo sinteticamente.

Divieti e obblighi- divieto di utilizzo di aromi caratterizzanti nei prodotti;- apposizione di avvertenze combinate (immagini e testo) relative alla tutela della salute che do-vranno coprire il 65% della superficie esterna dientrambi i lati della confezione di un pacchettodi sigarette o di tabacco da arrotolare;

- revisione delle confezioni unitarie, che si traduce nel divieto di vendita di pacchetti di sigarette da10 pezzi e di piccole confezioni di tabacco dafumo inferiore ai 30 grammi;

- divieto di vendita a distanza dei prodotti del ta-bacco lavorato e delle sigarette elettroniche;

Tutela dei minori:- divieto di vendita ai minori di sigarette elettroni-che e contenitori di liquido di ricarica con pre-senza di nicotina;

- divieto di vendita ai minori di prodotti di nuova generazione;

- divieto di fumare in autoveicoli in presenza diminori e di donne in gravidanza;

- divieto di fumo nelle pertinenze esterne degliospedali e degli istituti di ricovero e cura a carat-tere scientifico pediatrici, nelle pertinenze esternedei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di oste-tricia e neonatologia;

Sanzioni- inasprimento delle sanzioni per la vendita e la som-ministrazione di prodotti del tabacco, sigarette elet-troniche e prodotti di nuova generazione ai minori;

- verifica della idoneità dei distributori automatici al momento della istallazione e successivamente,con l’obiettivo di controllare il corretto funzio-namento dei sistemi automatici di rilevamentodell’età anagrafica dell’acquirente.

PUBBLICATI GLI ULTIMI DECRETI LEGISLATIVI

ATTUATIVI DELLA DELEGA FISCALESono stati pubblicati sul supplemento alla “Gaz-zetta Ufficiale” n 233, del 7 ottobre 2015 (supple-mento n 55/L) gli ultimi cinque decreti legislativiche hanno dato completa attuazione alla delega fi-scale (di cui alla Legge n 11 marzo 2014, n 23),aventi ad oggetto:- Misure per la revisione della disciplina degli inter-pelli e del contenzioso tributario (Decreto legi-slativo 24 settembre 2015, n 156 in attuazionedegli articoli 6, comma 6, e 10, comma 1, letterea,e b, della legge 11 marzo 2014, n 23);

- Misure per la revisione della disciplina dell’organiz-zazione delle Agenzie fiscali, (Decreto legislativo24 settembre 2015, n 157, in attuazione dell’arti-colo 9, comma 1, lettera h, della legge 11 marzo2014, n 23);

- Revisione del sistema sanzionatorio, (Decreto legi-slativo 24 settembre 2015, n 158, in attuazionedell’articolo , comma 1, della legge 11 marzo2014, n 23);

- Misure per la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione, (Decretolegislativo 24 settembre 2015, n 159, in attua-zione dell’articolo , comma 1. Lettera a, dellalegge 11 marzo 2014, n 23);

- Stima e monitoraggio dell’evasione fiscale e mo-nitoraggio e riordino delle disposizioni in materiadi erosione fiscale, (Decreto legislativo 24 set-tembre 2015, n 160, in attuazione degli articoli 3e 4 della legge 11 marzo 2014, n 23).

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Curiosità

IL NAUFRAGIO NEL 1980. A Zante, isola di miti e poeti, il relitto della nave

che portava tabacchi (di contrabbando)

oscolo, Leopardi, Manzoni… E si ritornasui banchi di scuola, quando la professo-ressa di Italiano, raccontava i grandi poetie i ragazzi stavano più attenti alla campa-

nella che suonava la fine dell’ora che alla sua spie-gazione. Noi torniamo a Foscolo, poeta romanticoper eccellenza, di grande struggimento e passione,per soffermarci sulla sua lirica forse più famosa,“A Zacinto”. Il grande poeta, greco di nascita (alloraqueste isole dello Ionio appartenevano alla Repub-blica Veneta), in questo sonetto scritto nel 1803 aMilano ripercorrere i temi della patria, dell’esilio,delle proprie origini con il presentimento di nonpoter mai più vedere la sua bellissima isola. Pur-troppo la vita gli diede ragione: morì in esilio aLondra senza ritornare mai a Zante. Foscolo, come Edgar Allan Poe (lo scrittore in-glese ha dedicato anche lui un sonetto all’isola,“To Zante”), cantava la bellezza delle acque tra-sparenti e cristalline dell’isola, dei suoi lidi bianchie sassosi; e proprio uno di questi lidi svela unastoria di naufragio… e di contrabbando di ta-bacco. Parliamo della spiaggia del Navagio, (l’in-senatura di Agios Georgiou), una tra le piùfotografate al mondo, la cui notorietà è dovuta,

oltre che alla sua bellezza e impenetrabilità (ci siarriva solo dal mare), al relitto di una nave, laMVPanagiotis, che una notte di tanti anni fa si arenònella sabbia a seguito di un naufragio. Non unanave da crociera, peschereccio o trasporto merci,bensì una nave di contrabbandieri, salpata nel1980 dalle coste della Turchia con un carico di si-garette. Una sera di ottobre, volendo sfuggire allaGuardia Costiera greca che li inseguiva, i contrab-bandieri decisero di sostare presso l’insenatura diAgios Georgius, sperando che l’oscurità dellanotte li nascondesse agli occhi delle autorità. Lamattina una brutta sorpresa attendeva il coman-dante e il suo equipaggio: la nave si era arenata inuna secca di quel fondale, per cui non rimanevache scappare e abbandonare tutto, compreso ilprezioso carico. Gli abitanti dell’isola ricordanoche in quei giorni in mare si vedevano galleggiaretante stecche di sigarette provenienti dalla stivadella nave ormai spiaggiata. Ma il relitto dellanave “proibita” ha fatto di più: oltre a dare fa-scino e suggestione alla spiaggia, complice la ri-sacca, accumulando sabbia, ha dato vita ad unaspiaggia bianchissima, che attira turisti da ogniparte del mondo. Un’idea per la prossima estate...

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Gold Leaf, John Player Special, Marlboro: tre “firme” per Emerson Fittipaldi, “o rato” della Formula 1Gold Leaf, John Player Special, Marlboro: tre “firme” per Emerson Fittipaldi, “o rato” della Formula 1

ue scuderie tra le più blasonate, Lotus e McLaren: tre “firme”, tra lepiù “caratteristiche” della Formula 1, Gold Leaf, John Player Special,Marlboro. Un solo nome, Emerson Fittipaldi, per i tifosi “Emmo” (oanche “O Rato” -“Il Topo”- per la sua dentatura caratteristica). Cam-

pione del Mondo nel 1972 (a soli 24 anni -il più giovane della storia del “circus”- conil team Lotus – JPS, record che ha resistito fino al 2005 quando è stato battuto dallospagnolo Fernando Alonso) e nel 1974 (con il team McLaren - Marlboro), vincitore di14 Gran Premi, il brasiliano Fittipaldi è ricordato anche dai non appassionati come ilpilota della “black beauty”, una delle monoposto stilisticamente più eleganti che maiabbiano “ruggito” nei circuiti: quella Lotus 72D JPS dalla tipica livrea nera-oro, dive-nuta una vera icona della Formula 1. Non solo esteticamente raffinata, le innovativecaratteristiche tecniche hanno fatto della Lotus 72 una tappa fondamentale nell’evo-luzione tecnica delle auto da competizione. E le cifre lo confermano: non solo è la piùvittoriosa ma anche la più longeva tra tutte le Formula 1 della storia, avvicinata solodalla 49 e dalla Mc Laren M23 che, non a caso, ne rappresentava il perfezionamento.Sei stagioni quasi complete, sempre su livelli quanto meno dignitosi di competitività,rappresentano un record inavvicinabile, anche perché in quegli anni i budget limitaticostringevano i costruttori a sfruttare al massimo le qualità delle vetture migliori. Ciòche però rende unica questa monoposto, progettata attorno al leggendario motoreCosworth DFV, è la sua architettura costruttiva: la Lotus 72 è infatti la sintesi e la su-blimazione di quanto di meglio fosse stato concepito nei decenni precedenti, come

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per esempio il telaio monoscocca, l’adozione del motore centrale posteriore con fun-zione portante e più in generale la filosofia tutta inglese della semplicità e leggerezzache ne faranno il punto di riferimento dell’automobilismo moderno.Abbandonata la Lotus a fine 1973, Fittipaldi affrontò con la McLaren Marlboro l’ap-passionante sfida con le Ferrari guidate da Niki Lauda e Clay Regazzoni, che carat-terizzò la stagione 1974 e che gli valse la seconda corona iridata. Il suo sodalizio conla McLaren sarebbe durato un altro anno soltanto: il successivo passaggio a pilota-costruttore non gli valse particolari successi. Ma è senz’altro vero che, con le sue vit-torie, fece rinascere nel suo Paese, il Brasile, la passione per i motori, aprendo le portealle carriere di Carlos Pace, Nelson Piquet, e a quella della “leggenda”, Ayrton Senna.

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Ciro...del Mondo

di Ciro Cannavacciuolo

Fumo… terapeutico ovvero: “A’ vecchiaia è ‘na carogna”

Ecco, siamo finalmente soli. Gli altri sono finalmenteusciti, era ora!

Spengo un po’ di luci, metto la musica che ci piace e an-diamo di là. Se penso a quanto sia diventato difficile,  mi viene da rimpiangere

la gioventù... e chi ce li aveva allora di questi problemi... Da quant’è che non ci riusciamo?... Cosa? Cinque giorni? Allora è venuto il momento di prendere qualcosache possa aiutarmi. Un caro amico con lo stesso problema mi ha consigliato queste pillole... Mah, tantovale provare anche queste, ti pare? Ma la pillola, lo sai bene da sola, non basta, mi devi aiutare anche tu.... Ecco, questo massaggino alla panciava proprio bene per iniziare... continua ...continua, così è perfetto, poi questa musica... mi rilassa davverocome nessuna altra cosa al mondo... così… così… ma che bellezza! Lo so che non devo farmi prenderedall’ansia, che devo restare tranquillo, altrimenti oltre a non riuscirci, mi sforzo inutilmente, mi innervosiscoe faccio fiasco anche stavolta... aspetta... aspetta, fermati... non avere fretta come al solito, uffa!Scusa ma adesso ho la necessità di fermarmi e di accendermi una sigaretta... Sì, lo so che sembrava andaretutto liscio, ma lo sai che devi avere pazienza e che mi devo rilassare di più.Ecco mi sembra che così vada proprio bene... In certi momenti la sigaretta è proprio il massimo, venissequalcuno a dirmelo ora che devo smettere... ma sai dove lo mando!!!??? Aspiro piano ma a fondo... il fumodeve entrare piano... piano ma deve andare a fondo... ecco così, ora chiudo gli occhi... sì va decisamentebene... aspetta... aspetta... sì, sìì... dai un piccolo sforzo ancora ed ecco... oddio finalmente...  Che soddi-sfazione! Ma che fatica e che sudata!È stato come al solito bellissimo, ma non possiamo andare avanti così... ne parlerò di nuovo al medico,anche se già lo so cosa mi risponderà: che anche questo è un classico problema legato all’età, sai che con-solazione. Aspetta, aspetta sento dei rumori di là... “Ah ...Sei tu?... Sei tornata... Si sono in bagno... finiscodi lavarmi e te lo lascio libero…”.Prima di uscire mi guardo per l’ultima volta allo specchio... ed ora quel volto teso, che mi ha fatto compa-gnia nell’ultima mezz’ora, appare finalmente rilassato e sorridente. Ma che ci avrà mai da ridere? Ma tuguarda che faccia beata!! Neanche chissà che avessi fatto! Sì... esco, esco…Come dici? Sì, sì... finalmente ci sono riuscito... Sì ho anche fumato..., sai bene anche tu che aiuta... vabene, va bene..., apro la finestra... ma in ogni caso, anche se non avessi fumato, ti consiglio di aspettare unpo’ prima di entrare...

Ciro... del Mondo