Tab. 1 – Ambivalenze e tipo di partito Tab. 2 - Forme di opposizione.
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Transcript of Tab. 1 – Ambivalenze e tipo di partito Tab. 2 - Forme di opposizione.
Fattori “determinanti” i partiti e i sistemi di partito
Organizzativi Socio-strutturali Istituzionali Competitivi
Grado di manipolabilità (*)
Michels (1911)
Duverger (1951) (partiti)
Panebianco (1982)
Lipset e Rokkan (1967) Almond (1953)
Von Beyme (1983) Katz e Mair (1995) Duverger (1951) (sistemi di partito)
Sartori (1976)
Epstein (1967)
Budge (1987)
Downs (1957)
(*) “Responsività” dei partiti e dei sistemi di partito al cambiamento dei fattori determinanti
prospettive
di analisi
genesi/formazione
dei partiti, dei sistemi di
partito, della democrazia
funzionamento
dei partiti e dei sistemi di
partito, della democrazia
cambiamento
dei partiti e dei sistemi di
partito, della democrazia
socio-strutturale
istituzionale
organizzativa
competitiva
Trasformazioni di partito tre livelli di analisi:
Trasformazioni dei partiti
Democrazia
Funzioni dei partiti
Partiti come organizzazioni
Il problema della partecipazione; del coordinam.;
delle risorse problemi
organizzativi:
Il problema strategico
Tab. 1 – Ambivalenze e tipo di partito
Tipo di partito
AMBIVALENZE PARTITICHE
Tipo di partito
Partiti-fazione crollo della democrazia
Parte vs Tutto
Monopartitismo regimi non democratici
Partito antisistema centrifugazione violenza
Conflitto vs Integrazione
Partiti pro-sistema de-politicizzazione
democrazie “fredde”
Partito sociale (origine esterna) privatizzazione del pubblico
Società vs Stato
Partito statale (origine interna)
statalizzazione
Partito di testimonianza (out) irresponsabilità, sovraccarico
Rappresentare vs Governare
Partito di governo (in) maggioritarismo,
efficientismo
Non partecipazione o partecipazione non convenzionale Partecipazione convenzionale
boicottaggio e indifferenza opposizione di principio competizione democratica
- gruppi sub-sistemici (alienati) - partiti antisistema di sinistra - partiti di governo
- gruppi antisistemici di élite - partiti antisistema di destra - partiti di opposizione leali
- gruppi antisistemici di massa - partiti isolazionisti o sub-culturali
Fonte: Daalder (1966, p. 65)
Tab. 2 - Forme di opposizione
COSA SONO ? M. Weber 1922; IV Vol.
«I partiti […] sono nella loro intima essenza delle organizzazioni liberamente create e miranti a un reclutamento libero […] il loro fine è sempre la ricerca di voti per elezioni a cariche pubbliche […]» (pag. 505).
vote-seeking
office-seeking
A. Downs 1957
«Un partito politico è un [gruppo di] individui che cercano, attraverso mezzi legali [elezioni svolte regolarmente] di controllare l’apparato di governo» (pag. 56); «i partiti politici formulano proposte politiche per vincere le elezioni, non cercano di vincere le elezioni per realizzare le loro proposte politiche» (pag. 60).
power-seeking vote-, office- e policy-seeking
G. Sartori 1976
«Un partito è qualsiasi gruppo politico identificato da un’etichetta ufficiale che si presenta alle elezioni, ed è capace di collocare attraverso le elezioni (libere o no) candidati alle cariche pubbliche» (pag. 63).
vote-seeking
office-seeking
Democrazia competitiva ed elitista di Schumpeter (1942)
Weber 2 1922; I Vol.
«Per partiti dobbiamo intendere le associazioni fondate su una adesione (formalmente) libera, costituite al fine di attribuire ai propri capi una posizione di potenza all’interno di un gruppo sociale, e ai propri militanti attivi possibilità (ideali o materiali) – per il perseguimento di fini oggettivi o per il raggiungimento di vantaggi personali, o per entrambi gli scopi» (pag. 282)
power-seeking vote-, office- e policy-seeking
ELEZIONI / SISTEMA
PARTITICO ORGANIZZAZIONE
ISTITUZIONI / POLITICHE
Mitchel 1995 Elections organizaton legislation policy Maor 1990 Electorate inter-
party intra-party institutions
Strom 1985, 1990
votes office policy
Muller e Strom 1999
votes office policy
Wolinetz 2002
votes office policy
Peterson e De Ridder 1986
votes cohesion office policy
Reniu 2001 votes cohesion office policy Bergman 1995
votes cohesion portfolios policy
Harmel e Janda 1994
votes intra-party democracy
office policy
Downs 1998 votes ideology office policy Narud 1996 votes cohesion parliamentary
influence political
programm
Arene e Goals dei partiti
AMBIENTE GENERALE di RIFERIMENTO
società, economia, tecnologia, sistema internazionale
AMBIENTE GENERALE di RIFERIMENTO
AMBIENTE OPERATIVO
elettorato, sistema partitico, istituzioni
AMBIENTE OPERATIVO
Partito
vote
office
policy
(problemi organizzativi)
COSA FANNO ?
PARTITI POLITICI
come MEDIUM
Sono rivolti verso il POTERE
Sono strutture di DOMINIO
Sono rivolti verso la SOCIETA’
Sono strutture di RAPPRESENTANZA
1) LOTTA PER IL POTERE: partiti rivoluzionari partiti legalitari: funzione elettoralistica Strutturazione del voto; selezione dei candidati; finanziamento delle campagne elettorali
1) Rispetto a certe CATEGORIE SOCIALI (o classi) Funzione di mobilitazione, integrazione, socializzazione e filtraggio, di aggregazione trasmissione delle domande
2) PARTECIPAZIONE AL POTERE Partiti rigidi o coesi Partiti elastici o deboli
2) in quanto COMUNITA’, o raggruppamento di individui Sopravvivenza organizzativa, scopi organizzativi: vote, office e policy
Funzioni Sfidanti Criticità 1) sono macchine elettorali Televisione Rapporto diretto tra leader e
opinione pubblica I partiti riecheggiano e rafforzano le posizioni dei leader
2) erano macchine di mobilitazione nei periodo tra due elezioni
Macchine per le pubbliche relazioni dei leader; entourage personale
Liderismo
3) sono strumenti di governo e servono per ricoprire le cariche politiche ed amministrative
Tensione fra le esigenze del servizio pubblico e la lealtà di partito
4) sono strumenti per l’aggregazione di interessi
Associazioni professionali e lobby
Si allentano i legami con particolari interessi organizzati
5) sono fonti di identificazione ideologica e mantengono in vita lo spazio ideologico
Centrismo, anche se in taluni momenti resuscitano i simboli del loro passato ideologico
6) possono essere produttori di programmi, sotto forma di promesse elettorali e di piattaforme da attuare
Professionisti, funzionari pubblici, esperti indipendenti che tendono a bypassare il partito per rivolgersi direttamente ai leader
Cocktail di chiarezza e confusione, che rispecchiano una grande varietà di luoghi comuni, sentimenti politici e interessi
7) possono sicuramente essere produttori di identità collettive
Funzionare come organizzazioni bonding
8) possono essere strumenti di partecipazione civile e forum di dibattito
Movimenti sociali e Ong Cercano dio cavalcare i movimenti ma spesso non ci riescono
9) dovrebbero essere fonti di educazione civica
Discrasia tra parole e atti; Possono “diventare organizzazioni incivili”
10) possono essere fonti di legittimità per il regime politico
Altre istituzioni di integrazione (il Re, tribunali e massa critica di cittadini)
Dissipano la fiducia dell’opinione pubblica nelle istituzioni
11) possono essere simboli di avvenimenti storici di importanza cruciale per la memoria civica di una nazione
Altre istituzioni Attrarre seguaci solo sulla base del loro comportamento e dei vantaggi che assicurano oggi
PROBLEMA DELL’AZIONE COLLETTIVA
PROBLEMA STRATEGICO vote-seeking, office-seeking policy-seeking
PROBLEMA DELLA MOBILITAZIONE DELLE RISORSE
PROBLEMA DEL COORDINAMENTO
FARE PARTE PRENDERE PARTE
I partiti non sono solo organizzazioni di natura tecnica …. Sono anche raggruppamenti di uomini e donne [sono collettività, comunità] che condividono certe idee sull’interesse nazionale, fondate su un’adesione (formalmente) libera
Ciò cosa comporta ?
LEADER
DIRIGENTI
STRUTTURA RISORSE
DELEGACONDIVISIONE DI
VALORI
LE STRUTTURE DI AUTORITA’ CONGIUNTA
La teoria degli incentivi
• Incentivi individuali o selettivi
• Incentivi di identità o di solidarietà
• Incentivi orientati al fine
• Incentivi di processo
a) il nucleo dei dirigenti e dei loro consiglieri; b) i rappresentanti parlamentari […]; c) i militanti – la gente, che non fa parte del nucleo, ma che è molto attiva nel partito o nel movimento e che prova a farlo crescere, a mantenere la sua organizzazione e a influenzare le sue politiche; forse sono inclusi qui i dirigenti a livello locale […]; d) gli iscritti comuni che non investono molte energie nel partito, come fanno i militanti, ma che cercano una forma di attaccamento simbolico e – più concretamente – che danno regolarmente qualcosa in termini di tempo o di soldi, probabilmente pagano una tessera; e) fuori da questi circoli rimangono i sostenitori, o gli elettori fedeli, che non hanno un legame formale e continuativo, ma che a volte fanno qualcosa (votano, danno piccoli contributi ecc.).
Tabella 2.2 - Partecipazione interna e tipi di partito
Grado di coinvolgimento degli iscritti
Numero di iscritti basso alto
basso
Partiti di quadri classici Udc (Francia) Liberali (Canada) Conservatori (Canada) Repubblicani (Usa) Democratici (Usa) Liberali (Italia)
Partiti di quadri moderni Pvda, Cda, Vvd (Olanda) Laburisti (Regno Unito) Ps (Francia) Pd (Italia)
alto
Partiti centrati su leader Rpr/gollisti (Francia) Conservatori (Regno Unito) Fi (Italia) Idv (Italia)
Partiti di massa Spd, Cdu (Germania) Sap (Svezia) Pci (Italia Dc (Italia)
Fonte: Wolinetz (2002, p. 144); con adattamenti
Figura 3.1 - Imprinting organizzativo e caratteristiche dei partiti Origine: interna/istituzionale esterna/sociale Modello organizzativo: Sviluppo organizzativo: centralizzazione del potere diffusione territoriale penetrazione territoriale coesione interna Imprinting Organizzativo stile di leadership tipo di finanziamento Autonomia: ecc. dipendenza dagli interessi indipendenza Legittimazione: carismatica burocratica Fonte: Raniolo (2000, p. 139).
Tabella 3.1 - Dimensioni dell’istituzionalizzazione partitica
Interna
Esterna
Strutturale
Sistemicità o coesione (Panenbianco 1982)
Autonomia decisionale
(Huntington 1968)
Attitudinale
Infusione dei valori
(Selznick 1957)
Reificazione (Janda 1980)
Fonte: Randall e Svåsand (2002, p. 13).
Tabella 3.2 – Tendenze organizzative e tipi di partito Tipo di partito (a) min
Tendenza
Tipo di partito (b)
max
Leggero Burocratizzazione
pesante
degli iscritti Differenziazione funzionale
degli eletti
Centralizzato Decentralizzazione
federativo
Coeso Frazionalizzazione
stratarchico
Aggregativo (elettorale) Penetrazione/diffusione
integrativo
Note: Tipo polare (a): leggero, centralità degli eletti, federativo, stratarchico, aggregativo; Tipo polare (b): pesante, centralità degli iscritti, centralizzato, coeso, integrativo.
Ambito territoriale strategico
(competizione + pervasività)
Si No (1)
Identità distintiva
(appartenenza + territorio)
Si
i)
partiti etno-regionalisti
partiti regionalisti o nazionalisti
ii)
partiti patriottici,
partiti nazionalisti-statalisti
No
iii)
partiti regionali,
partiti ambientalisti,
[partiti territorializzati]
iv)
partiti “maggiori”
famiglie politiche tradizionali
[federalizzazione/regionalizz.]
(1) Va tenuto presente che ci possono essere partiti inter-regionali o infra-regionali.
Partito di NOTABILI
Partito di MASSA
Partito ELETTORALE-
PROFESSIONALE
Personale Notabili, dotati di risorse
autonome
Politici di professione,
vivono di politica
Professionisti, Carrieristi
Risorse dei politici Deferenza
sociale
DelegaPosizione
nell’apparato
Immagine, lealtà al leader,Ruolo pubblico
Attività del partito Saltuaria
Permanente,Sub-culturale,
ideologia
Saltuaria,Comunicazione,
Contesto Suffragio ristretto
Suffragio elettorale
allargato/ poi di massa
Suffragio di massa, ribalta
elettorale
Tipi di Partito
Alla ricerca dei voti
Scelte elettorali e sistemi partitici
Sistema elettorale
OffertaCoordinamento
DomandaPreferenze
Alla ricerca dei voti
Equilibrio statico
Equilibrio dinamico
Disequilibrio strutturale
Scelte di voto e tipi di partito
• Votare sinceramente vs votare strategicamente
• Partiti competitivi (bridging) e identità (bonding)
• Rappresentanza individuale e collettiva (il ciclo a tre stadi)
1) Liberalismo [partiti liberali e radicali] contro ancién régime. 2) Conservatori – Francia: liberali, dottrinari contro ultras (1814-1830); Spagna: liberali contro conservadores (1808-1812); Germania: liberali contro i fautori del principio monarchico (1815-1848). 3) Partiti operai contro il sistema borghese (dopo il 1848 circa), partiti socialisti di sinistra (dopo il 1916). 4) Partiti agrari [partiti di centro] contro il sistema industriale – Scandinavia, Europa orientale. 5) Partiti regionali [partiti etnoregionalisti] contro il centralismo statale – Gran Bretagna [Spagna (tra tutti: Partito nazionalista basco 1890); Italia (Leghe 1979; poi Lega Nord 1991)] 6) Partiti cristiani contro il sistema laico – Belgio (dal 1864); Germania (Zentrum, dopo il 1871); Italia (Popolari, dopo il 1919). 7) Partiti comunisti contro il “socialdemocratismo” (dal 1916/17); partiti antirevisionisti contro il “socialismo reale”; [partiti post-comunisti]. 8) Partiti fascisti contro i sistemi democratici – Italia (dal 1919); Germania (dal 1923); neofascisti: Italia (Msi); Germania (Drp, Srp, Npd); [post-fascisti e partiti di estrema destra tradizionali]. 9) Partiti di protesta della piccola borghesia contro lo Stato burocratico-assistenziale – Francia (Poujadismo); Danimarca [ e Norvegia] (Partito del progresso); Olanda (Partito dei contadini); [partiti di estrema destra post-industriale]. 10) Movimento ecologico [Partiti verdi] contro la società industrializzata.
Famiglie ideologiche
1
•Partiti potenziali
2
•Partiti effettivamente creati e conosciuti
3
•Partiti che ottengono seggi
Oltre i conflitti sociali
Lo sviluppo dei partiti
Vincoli all’ingresso• Alta identificazione degli
elettori• Esperienze traumatiche
• Legami organizzativi partiti-gruppi
• Sistema elettorale
Vincolo all’istituzionalizzazione• Progetti di integrazione
troppo ampi o ristretti
• Assenza di dirigenti e leadership
• Debole organizzazione
I sistemi di partito
• Penetrazione partitica della società
• Legittimazione del sistema
• Nazionalizzazione dei partiti
• Morfologia dei sistemi partitici
• Come cambiano i sistemi ….
Partiti prosistema
Partitiaccomodanti
Partiti polarizzanti
Partiti antisistema
Cambiamenti del sistema partitico
• Il peso del sistema elettorale
• Lo schema di Sartori• Indicatori quantitativi (Lane e Ersson)• Intensità e oggetto del cambiamento (Smith)• La logica della competizione (Wolinetz)• Modelli di alternanza (Mair)
Tabella 5.4 – Effetti combinati dei sistemi elettorali e partitici
Sistema elettorale
Sistema partitico
Forte (sistemi maggioritari o
sistemi proporzionali impuri)
Debole (sistemi proporzionali puri
o scarsamente impuri)
Forte (strutturato)
I
Effetto riduttivo del sistema elettorale
(Gran Bretagna)
II
Effetto controbilanciante del sistema partitico
(Austria, Irlanda )
Debole (non-strutturato)
III
Effetto riduttivo/bloccante a livello di collegio
(India, Italia post-‘93)
IV
Nessun influenza
(America Latina, Est Europa)
Fonte: Sartori (2004, p. 55)
Alla ricerca delle cariche
Governo di partito
Governance partitica 1(Muller 1993)
• Regolazione legale dei partiti giuridificazione
• Regolazione di settori sociali rilevanti per i partiti
• Caratteristiche e operatività delle istituzioni statali
Governance partitica 2
• Capacità di reclutamento (potere di nomina)
• Capacità distributiva (funzione di patronage)
• Capacità di risoluzione dei problemi di policy
• Capacità di coordinamento istituzionale o procedurale
The Party Government Katz 1986
• 1) tutte le più importanti decisioni di Governo debbono essere prese da persone scelte in elezioni condotte secondo distinzioni di partito, o da persone nominate da e responsabili verso persone così elette;
• 2) le politiche debbono essere decise all’interno del partito di Governo, nel caso che questo sia «monocolore», o attraverso contrattazioni fra i partiti componenti la coalizione di Governo;
• 3) le personalità di grado più elevato (ministri e capi di Governo) in genere sono scelte all’interno dei loro partiti e debbono essere responsabili di fronte ai cittadini attraverso i loro partiti (Katz 1986, pp. 43-44).
Figura 6.1 – Distribuzione di benefici tra governo e opposizione in quattro tipi di regimi.
1
Office
0,5
Governo Inclusivo
Governo Westminster
Governo Consensuale
Governo Proporzionale
Opposizione Inclusiva
Opposizione Consensuale
Opposizione Westminster
Opposizione Proporzionale
0,5 1 Influenza sulle politiche
Fig. 1 - Forme di abuso a fini privati delle istituzioni pubbliche
Condizioni strutturali (situazioni)
Condizioni relazionali (scambi)
Politici-Politici Leader-Seguaci Politici-Elettori Conflitto di interesse
Trasformismo
(Cambi di casacca)
Patronaggio
(Spoils system)
Particolarismo Clientelismo
Posizioni di rendita (monopolio di attività)
Consociativismo
Scambi di voto
Voto di scambio
Corruzione
Fonte: S. Piattoni (2007, 31) con adattamenti.
Figura 6.2 – Sistemi di governo e veto player Veto player partitici
Molti
Nessuno
Veto player istituzionali
Molti Usa governo diviso Francia IV Repubblica Italia fino al 1992
Francia V Repubblica coabitazione
Svezia Italia dopo il 1993
Germania Spagna
Nessuno
Francia V Repubblica Usa governo unificato
Regno Unito
Fonte: Pasquino (2004, p. 141).
Ampiezza della base parlamentare
Numero dei partiti
Uno Più di uno
Meno del 50% dei seggi
Governi
monopartitici minoritari
Coalizioni minoritarie
Sono inclusi solo i partiti necessari a superare la soglia del 50%
Governi
monopartitici maggioritari
Coalizioni
minime vincenti
Sono inclusi anche partiti non necessari per superare la soglia del 50%
Coalizioni eccedenti
Responsabilità
Rendicontabilità
Efficienza Ricettività
Figura 7.1 - La responsiveness democratica:stadi e legami
I Legame II Legame III Legame (strutturazione della scelta) (aggregazione istituzionale) (policy making)
Fonte: Powell (2005, 63), con adattamenti di Memoli (2012)..
I stadio: le preferenze dei cittadini
II stadio: il comportamento di voto dei cittadini
III stadio: selezione dei decisori politici (risultato elettorale/ formazione del governo)
IV stadio: politiche pubbliche e outcome
Partiti e Politiche Pubbliche
• I partiti contano effettivamente ? Determinismo vs contingenza
• I partiti agiscono da soli? Monismo vs pluralismo
• I partiti sono autonomi ? Autonomia vs eteronomia
Amministrazione di servizio(onore) XVIII sec.
Amministrazione burocratica (esecuzione
coscienziosa)XIX sec.
Amministrazione politico-partitica
(lealtà partigiana)
XX sec.
Amministrazione per contratto
(professionalità) XX-XXI sec.
Tabella 7.2 – Modelli di rapporti tra partiti e burocrazia
Partiti politici
Forti
Deboli
Burocrazia
forte
separazione (partiti
“responsabili”)
burocratizzazione (stato burocratico)
debole politicizzazione (partitocrazia)
destrutturazione
(regime dei notabili, corporativismo,
organizzazioni di eletti)
Fonte: Shefter (1994, p. 62); con adattamenti
Problemi organizzativi Dimensioni rilevanti
Problema dell’azione collettiva(o della partecipazione interna)
1. Comunità partitica (densità associativa; cerchi concentrici dell’adesione)
2. Sistema degli incentivi organizzativi 3. Struttura della opportunità di partecipazione
(democrazia infra-partitica)
Problema del coordinamento(o dell’istituzionalizzazione)
1. Modello genetico e istituzionalizzazione 2. Articolazione organizzativa
- differenziazione verticale (burocratizzazione)- differenziazione orizzontale (o funzionale)- frazionalizzazione- decentralizzazione e territorializzazione - penetrazione sociale (networks organizzativi)
3. Integrazione: la struttura della leadership
Problema della mobilitazione delle risorse(o dell’autonomia)
1. La legittimità sociale2. La finanza partitica 3. Comunicazione politica e accesso ai media4. La professionalizzazione 5. L’influenza della leadership
Problema strategico(o relazionale)
1. Vote-seeking2. Office-seeking3. Policy-seeking
Tabella 8.1 - Schema sinottico dei problemi organizzativi dei partiti e delle sottodimensioni principali
COME SONO ? Problemi organizzativi
Partito di élite
Partito di massa
Partito elettorale
Partito pigliatutto
Partito professionale, cartel party
Problema dell’azione collettiva (partecipazione)
} Problema del coordinamento (istituzionalizzazione) Problema della mobilitazione delle risorse Problema strategico (identità vs competizione)
Partiti politici
Partiti di élite
XIX sec.
Partiti di massa
Fine XIX Inizi XX
sec.
Partiti elettorali
Metà XX XXI sec.
Partiti di notabili
Partiti
clientelari
Partiti
religiosi
Partiti
nazionalisti
Partiti di
classe
Pigliatutto
Professionale
Personali