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Num. 32

Patriottismo Piazzaiuolo

CHAUTAUQUA COUNTY N

Y HIS

TORICAL S

OCIETY 20

13

Page2

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IL RISVEGLIO PUB. CO. Dunkirk, N. IJ.'l E; Second Strcet,

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m ella , certo Alton 'l'rombley, il quale, assieme ai "suoi" testimoni, asseri­

M r. Ang·elo D'Amico Italiani r es identi in Cleveland e paesi adiacenti, dovranno diventare lettori e a bbonati de "IL RISVEGLIO", me­diante la sua instancabile attività.

scono che uccise per difesa persona - · Martedì mat tina della scorsa le, poichè il Comella, aveva già dato ;~etttimalna. per ordine ,del Diparti­due pugni ad un compagno del Trom- rriento Bancario dello Stato di New bley - per causa di una ragazza --- York è stata chiusa la Banca di e si accingeva a colpire anche lui, a l- Sta to P risco sita a l numero 73 Mul­lorchè questi, con un pezzo di legno berry Street, New York City, cwe lo colpiva ripetutamente a lla . testa, ! nel cuore di un popoloso r ione ita-

E vi riuscirà , poichè noi conoscia - Mr. Salvatore Iacobucci

spedendolo a quell'altro mondo . liano del basso "East Side". mo a fondo l'abilità e la risolutezza SVEGLIO" per Buffalo e paesi cir·

Ora se ne viene il verdetto del Co- I depositi in detta banca, secondo roner, e ci fa sapere che quegli a ve - _le r ivelazioni delle competenti auto-

del Sig . D'Amico, il quale, se p rome t - con vicini, con l'incarico di- colletta re te qualche cosa, a llora deposerà le i ' 'ecchi abbonamenti e procurarne

Do n't worry Iongerwithltcb· ing Skin, Dandruff, Rashes, Blcmishcs, P implesand other

va diritto di colpire a morte. . rità del Dipartiment o Bancario Sta- armi (il libro delle ricevute e la ma-Avremmo voluto vedere se e ra l'I- · taJe, ammontano a circa due milio- tita) a llorchè avrà elencato tutti gli

taliano che aveva colpito a morte, se 1 ni di dollari e sebbene- detta cifra è Ital~ani di qt.Jella part~ d~ll'Ohio, nel­il verdetto del Coroner sarebbe stato molto modesta in confronto alle ri- la h sta degli abbonatJ d1 questo suo Io stesso. sorse delle banche medie della metro-- rpreferito g·iorn ale: IL RISVEGLIO.

__ 0

___ __ poli, pure deve considerarsi rilevan- \ L'Amministrazione.

LA MORTE DEL SIGNOR . tissima se si riflette ch e quei due ~~ FRANK BARLETTA m ilioni di dolla ri erano il frutto di

sacrifici e di rinuncie di_ migliaia di

Dom enica scorsa, cessava di vive - nostri immigrati, della classe più ' r e il Sig-. Frank Barletta, figlio del · umil e e più modesta di r isorse della fu Carmine e della Signora Maria nostra comunità. Barletta. · ~·~,...,..,.._

Lascia n el dolore, oltre la m oglie . Mary Barletta Zappia , ed un f ig·lio .

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..... Oi Punta e di T aglio U,l. s posar e la sua bu ona contad1'nel- braccia. Tolto rapidamente dalla ta ferrn Il' ' · · d 11 - : · o a tmmtg-raz1one e a maao per l conqu1sta d i una sempre mag-

Ia. sca del grembiule un acuminato i d'opera nei paesi nuovi, come l'Ame- 1 giore ricchezza e potenza, in que-DALLE CITI A' ·D'ITALIA I! vecchio r icorse allora al mare- coltello, essa si s lanciò sull'amante l rica, il Canada, l'Australia. l sta lotta, che sveg-lia o·J'istinti più

l e, senza pronunciar verbo, g-lielo im- '1 l f · l 'tt · · 'l:" · · GLI OCCHIALI COLORATI ' sda lo dei car abinieri invocando il . . Origine di tutti i mali .. la lotta d ' eroc1, e VI 1me, a 1111 10m e a mi-UCCISO NELLE BRACCIA ! 40 anni, il quale era st ato sorpr eso a .. ' s uo intervento, tan to piu' che s i ·era merse due volte nel petto. 1 • · _I 1· · b 1 t d ' 1 · ·

H a i sem pr e det est f\ to gli occhiali color:o<.i. Vedere verde o g ia llo, attraver so un crist tLllo t 'è sembrata una cosa sciocca e pericolosa,

1 sopraffazione che il capitalismo di 10m, ag-nana a erra 1 agnm e e DELLA .tV·T _ADRE• l spaccia r e u 11 b ig-lietto falso d a cen- , sparsa la voce in pa ese ch e Domà1i- Il g-iovane contadino clJè un grido l . . l di s an!!'ue .. .. L..,_ , un paese muove contro 1! capitalismo ~

--·--·-·--- il to lire p resso una tabacch er ia . ·co St ramiccia a -.T:ebb.:.> tra breve e stram azzo al suolo. Era morto. 1 d' u lt T" . t 1 tt l' 1 n a. ro paese. JJ, m ques a o a PERTINACE RoM A - Un'orr ibile disgrazia è 1 A rrestato, il Caverni, fini per con- sposato un'a lt r a r agazza. E i l mare- Uno dei due colpi d1 coltello gli a-

ed hai sem pi·.! evitata la lente colorata , dicendo : --- N o n m'illudo, io g ua rdo ad occhio nudo.

a vvenuta a Monterot ondo. ~ f essa r e di esser si r ipetutament e r i- ' sciallo promise d ' in t e rvenire . veva spaccato il cuore. l T a le Lucio A ngelin i, di anni 23, l fornito di biglietti falsi da cento li-: M t · 1 t L a Giovin a, gettata l'arma, cor"e l a men r e SI svo gevano ques e -

da Colla lt o Sa bino, a rmato di f u ci- , r e dal commercian te L u ciano N egri, : pmtiChe, la Giov ina volle fare un a costituirsi ai carabinieri. i ie, transita va per un« stra da cam .. ! di 38 a nni, da Genova. D a F iren ze a lt r o ten tativo e s i recò clal padre ---o-- '

1•.

P es t r e. qu a ndo venne chiamato da i si porta vi'J.no a lcuni carabinieri a Ge- 1· , del suo sogno d 'amore e di fel icità. certo Leone Anselmucci di Ascoli Pi- 1' n ova ; essi si m ettevano in relazion e LA ç.RISJ AMERICA N} 'r· . Ma costui la ricevette assai scortese- J. ;'\..

SPECIALE PER QUESTO MESE!

Ma appena adolescente, si presentò l'A m or e leggero, sor r·identc, e tutto fu colore

cen.o, pe rch è lo a iutasse a m ungere

1

, con il Negri e r iuscivan o a farsi ce- mente e dopo poche parole, le inti- i'

una vacca. · der e a buon prezzo · a lcuni b igliet t i mò di a ndar sene e di non più mo- (Continuaz. de lla prima pagina \

' L' A n g-elin i a deri volent ieri all' invi- I f a lsi d~ cento _lire. A consegna avve- lestar lo. l J • d $1 50 t A • • l t o, e qua n do ebbe rriunto la vacca si lnuta, 11 Negn vem v_a t ratt o m ar- Il volume delle transaz.ioni di nVJQfl 0 • Q ques a . ffiffi)fll-l Disperata, la Giovina tornò a ca-. diresse ver so l'abita zion e di tale resto e t radotto a F 1ren ze. Borsa non può dare delle indicazio- 1 ,t :O }' bb Ì •

di festa e eli m a lia. Camminavi per via , ~:cendevi n el g ia rdino e · rosa e cilestr ino

il Giulia Tiberi, di anni 30, da Isola .,--o-- sa dei nonni ai qua li nascose il pas- ni precise sul cambiamento della si- ; 8 raz10ne per a onamen 0, rJce-1 • • so compiu to. Passò la notte insonne · 1

l clel Gran Sasso, m aritata a ta:le Di i RESPINTA DALL'UOMO CHE e, la mattina, a ll'alba, corse acl ap- tu azione. E ' vero che nei ps t·ioùi eli ' verete I· n regalo un bel "Romanzo" Pasqu. a le , . p er consegnarle del la tte l L'A,T.EVA ~ SF.~DOTTA LO UC- prosperità ;;·li_ a ffari d. i B or sa_, q u c".Sl l. • • • • • ~ postarsi nelle vicinanze della casa d c

c verde ed a r a n ciato p er m can co de~lo stesso Anselmuc- CIDE CON UN COLPO degli Stramiccia. Voleva parlare con sempre, ragglungon~ . il masslm~. ed ; l arolina Invern•ZIO CL E gli scam b10 qualch e parola con - è vero che commcl<:" .. no ~' dcclm<tre 1 - •

ti pareva il creat o. T utto ciò firlo a l gio r·no ch'ella fuggi con P ietro, solo a llora d 'int orno v edesti t utto n ero.

L'a mico, a nz i, g li a mici s i dissero f elici d 'averti in m ezzo a lor o. T u il scorgesti d 'oro c t i sem brò persino di riscaldarti a l · f uoco più dolce del destino. Chi ti condu sse a l giu oco, chi ti condusse a cena , chi in barca e in a ltalena,. m a il m omento del conto, ossia dopo il tramonto, il generoso stuolo spari come l'incan t o, e t u, rimast o solo , pagasti tutto qua n t o.

Sempre senza g li occh iali, t rovasti intelligenti gli uomini p iù banali. ::>empre senza le lenti, scambiaste per Catone un vero sporcaccion e. Sem pre credendo agli occhi c p ieno di te s t esso, uelle vicende a lterne dei f urbi e degli sciocchi, pig liasti spesso s pesso luccio'e per la ntern e .

E ·adesso, ancora adesso, va i gridan do: -- L e lenti, g-:i occhiali colorati! ? ~vi i pig li un accìdenti ;-;() mai l'ho adoperat i , !vta non t'accorgi dunque, il11becille qua lunque, ma non sei persu aso, povero a llucinato, che sei na t o ... .. , sei n a t o

DI Co·;r mELLO il s uo Domenico, voleva essere certa · la 'l'iberi ch e er a · sulla porta di casa .u J. · prima che altri rami d i attività at·- i e te neva fra le braccia un suo bam - che egli l'ama.va sempre e che, pri- rivano alla più · larga espansione. Ma '

ATESSA .,.- Il con tadino . Domen i-· ma o dopo, malgrado l'opposizione bino. il contrario non è provato; non è co Stramiccia, di a nn i 28, s'in va ghi . del padre, eg-li avrebbe mantenuto la per dutam ente della contadinella s e- · sua promes sa, l'avrebbe sposata.

Poco dopo, l'Angelin i si congedò per r incasare. Mentre scendev a i

provato che gli affar i di Borsa sia­no i primi ad avvertire della ripre ­sa. poch i scalin i che dall'uscio di casa , dicenne ~i ovina T~sso e, dop o una L'attesa non f u ~unga.

' Jor t a no sulla s t r a da il fucile che a - l corte assid ua, rmsc! a farla sua.. La VersQ le cinque il g iovane conta- Quanto alla relazione che la ri_IJrc-1 ' . tt . . . d b l veva in ispalla gli scivolò ed egl i, l g~ovne a_ VIveva' col n onm , ~e uo~ i dino u sci di casa per r ecarsi al la- sa degli affari può. avere con la si-

p er evl·tare elle a nelasse l· n te.rra, lo , m vecch i che l adora va no, al qual! ·.· voro. Fischiettava a lleoo·ramente a- tuazione degli a ltri paesi, si può cli-1 afferr ò come potè. Ma disgrazia voi-~1 do~ette confess~re la s ua. col~a- i g·itan do in aria un tagliafieno. re questo. Lo studio della storia c-

Ile ch e egli a ndasse a urtare colle. -·- N on tem~l e ... - le dlsse 11 n on - , Quarido si vide dina nzi la Giovi- conomica degl i ultimi t r ent 'anni dei mano nel grilletto. Il colpo par t i c no, _abbracciandola tener a m en te: ; na,- si fer mò d i botto. più grandi paesi del mondo dimostra l t•.ndò a ferire m ortaimente il picco- l P .. arle r_o e ol padre d l Domen_ l CO e 81' - Tu qui, a quest'ora? Che co-- che la ripresa deg·Ji affari negli Sta -

1

l; lo Leanclro che la T iberi, seduta ' n mecl!era a tutto. Corag·g Jo pt·esto sa vuoi ?... t i U 1:1iti. dopo le crisi clel 1894, 1897, 1

. . celebrer e1no le nozze. 1 presso l'uscio d1 casa, teneva fra le - E ' vero CQe vuoi sposare u na. 1900, 1908, 1912, 1 9111, è stata ac-i br a ccia. · - E, infatti, la parità delle conclizio- altra? - g li chiese la ragazza. compao·nata o p e ed t d Ila r ·pre

! La ni dei due g iovani e la bellezza e la N cl bl d . . . " ' r c u a a

1 - 1

pover a donna , riavu tasi da l · -. on e Jo are sp1egazwm a sa degli affari in I nghi lterra, inj , . . bontà della sedotta per la qu a le lo . . . . . . . . . i pnmo s pavento e constatando che ll . . ' . :nessu no, 10 ! ... . - nspose 11 contadi- Franc1a, m Germama. 1

. . Stra m 1Cc1a aveva sempre dimostrato . . . . . piCcolo er a g ravem ente fen to emet- , . . _ . . no ... _ Lasc1am1 m pace e vattene. l Detto questo, a bbiamo eletto henl . . . . · . . . ' 11 p m v1vo affett o avrebbero dovuto . . . . _ i t eva gnda d1 a m to che nch1amar ono 1 • • ' • - - - Come! Anche t u m 1 t ratt1 co- poco. Ed e vero. S1 e osservato che

. , . . , fac1litare la conclusiOne del mat r i- . . . . _ . . . . . . . l J

l'mterven.to del! A nselmuccJ. Quest1, : . . . , Sl ? M1 ha1 detto m1lle volte che so- 1 dotti, spec1e n e1 fenom em d'mdo \,~ .. . 11 t t d : m omo. Ma tra le du e fam1g h e era m .1 t 1 h . b . . . . . . 1ns1eme a a sven u ra a onna, p r ov- 1 · no 1 uo so o amore, c e vuot ene soc1a le s1 limitano quast t ut ti a con-

. . i corso da luno·o tempo una lite g iucli - . . . ' . . . vedeva a l t rasporto del bambmo , . . o , . a m e sola, che m1 sposera1, ecl ora .. . statare o a dulntare. Cos1 se d1ces- ·

11, d 1 d · t . : z1ana, e quando 11 nonno della G10- Ed f . 11 . . . . . . . a ospe a e ove pur roppo g mnse : _.,_ ~ ora.. acc10 que o che m 1 s1mo a quas1 t utt1 g·h econom 1sb , · . . . _ : vina .si r ecò dal ·padre dello Stramic- . . . . · .' . ,

cadavere. L An gelim, fratt anto, pe1. 1 . piace! Vattene, b cltco! d'Amenca che la cnst · presente e ' t 1, t . d 11 1 t't : eia a ch iedere ch e la posizione della · L G' . . tt·- . . . . . · . ev1 are arres o s1 ava a a a 1 an- ; · a wvm a SI g·e o m gmocchio una criSI diVersa dalle altre che s1

t d .1 f .1 :n ipote fosse regolata s i sentì r ispon- . , . 1 . . 1 d .1 d t . t 1 1 za por a n o seco 1 uc1 e. ; de re con un reciso r ifiuto. e scoppw m acnme 1m p oran o 1 sono s u cee ~ e . m. ques o paese e ne ;

--o- - d' . suo fidanzato, il suo amante, l'uomo mondo, ess1 c1 nsponderebbero che UN AGENTE DAZIARIO UC- -- Giovina è incinta! - lSSe 1~ , al quale aveva dat a la sua g-iovinez- non vi sono elementi per affermarlo.

vecch io -- Domenico ha il dovere d1 · .1 d' . · CISO DA UN BORSAIUOLO · za, 1 suo onore, 1 non respmgerla . Essi saprebbero affermare a fatti l!!posarla. V" , v · 1 · · ·d t ' IN FUGA . . . . - - 1a. 1a .... -- s1 m1se a gr1 a - compiu 1.

Ma le sue lllSISten ze e le sue m l- : re bestia lment e il Domenico S t ramic- E ppure, gl'indici, più eh e della rl-

l M 1 LA NO - Di un grave fatto eli

l

'sangue è stat a avvertit a questa sera la Pubblica Sicurezza: un vice-capo

, ùrappeilo delle g uardie daziarie e stato ucciso con una r ivoltellata mentre stava per acciuffare un g io­vane borsaiuolo.

La ven ticinquenne A ngela Ventu­r ini era discesa dal tram della linea n . 31 e percorreva stasera la . via F ulvio Pest i, che era semicleser ta,

naccie a nulla valsero. Gli Stramic- : . : c1a . presa, di u na più g rave situazione ci dichiararono esplicitamente che ' . E' col t agliafieno, per cosse più sono evidenti: accaparramento del­non avrebbero mai permesso al figlio '

volte alle braccia ecl al volto la po- l'oro clel mondo cla parte d i poche """~""''V'"""""""J'V""'~"""""""''""..vo"'"'VO-.. • vere tta.

This Week by ARnnm BmsBANR

(Continued from Page One)

Respinta, scacciata, offesa, ferita, ·la giovane scattò in piedi g-rondan­do sangue dalle ferite a l volto e alle

nazioni, con g rave danno del credi­t o di tutti gli altri paesi ; aumento incessante della d isoccupazione ; do· minio sempre più assoluto dei t rusts ;

cnn · g-li occhia li s ul naso ! ? ESOPlN O quando un g iovinotto le s i avvicinò

per · borseggiarla. Compiuta la sua

In Australia ha ''e been fonnd frag­ments of ·a young woman wl!o lived when "human beings wer e stili at­temp ting to walk erect and talk arlicu· latcly." Hers is "the most primi tive complete human skull ever discov·· : ered."

----o--~ impresa, il giovane1. furfante cercò

Quello che . dovrebbe im)Jarare di fu g·gire velocemente con una bi-. - tt l cicletta. La ragazza si diede a llora

Ul\a gJOVllle a . a gridare, indicando il borsa iuolo, e

.A cuçir e . Ile s ue grida fu rono ud ite clal vice- r A cu cinare. capo d r appello delle guardie daz iare A stirare. A ngelo Boriotti, che immecliatamen-1' A .r icarnere. te accor se con la g ua rd ia daziaria Ad essere g·entilc . l Giuseppe B eccarini. Il Beriotti, con i A vestire con g usto. u na rapida corsa, fu ben presto m ,

g rado di "tag·liare" la strada al fug- 11 A serbare un segreto. Ad emancipars i. g·itivo. Questi, vista chiusa og·ni via ;

di scampo, estrasse la r ivolt ella e ; A f r enare il suo carattere. 1

'l'h e IJack of the skull, you wilJ be

sorry to hear, "resembles that of an an tluopoid ape."

'l'he lady, who lived, perhaps, when Australia was not yet separated from t he Con tinent, ha-d a br ain cavity about 1

lialf t ll at of a mode1~n l!uman belng.

And most interesting, she proves 1

that -the n1uscular systen1 "by meana : --- ·­or which man maintains an erect pos· i

tu re, dominates the in tellectual sys- i :

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7 -8-9-l 0-11 Ad essere superiore a i pettegolezzi. sparò m'l colpo contro il povero Bo- , A non brontolare. riotti, che cadde a terra fulminato. i

Il Boriotti lascia moglie e figl i. i JDgli è stato trasportato ~ublto a l p iù !

Ad essere caritatevol e. A spendere il . necessario. A non stringer troppo il suo A non clipengersi il viso.

busto.J vicino pos to daziario, ~'"- orma i era i cadavere. La ragazza e stata mter- ! rogata lungam ente da un funziona- ! r io di P u bblica Sicurezza e ha sa­pu to dare informazioni precise sul delinqueflte. I n base a questi ele­m enti si spera di r intracciare presto

PER LAVORIDISTAMPA A non voltarsi per strada. A non far la civetta.

--·o- -Patriottismo ... femminile.

1' assassino. ·- Perbacco! s ig nora, siete troppo

scollata. - E ' per patriottismo ch 'io lo fac­

cio ; abbiamo dei forestier i a p ranzo,

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c non vorrei che partissero con dei' GE NOVA _ I carabin ieri di Fi­d ubbi su lle nostre bellezze. renze traevano in a rresto certo Olin-

""""JV"'""'"'"f'V"'"'-'"'J'V'V"oo""""~""'""_.. l do Caverni, nato a Casellina Torri, eli

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T he worst of it is t hat newspapers everywhere print wllat Shaw says. At~ capita·! is very timid, never more so. \Vhen you mention Rns.s ia the capitai· ist feels like Fafner at th e sound or the sword, "Noth un g·" motlf.

Mon ey's timidity i ~ on e cause of our trouhle. ! t hides away, instead or go­ing to worlc Adolpll S. Ochs puts im· por tant truth in few wor ds when be said that nnemployed men prese nt a less s er lous proble m . than unemployed mon ey.

While money remains idle, me11 must be idle.

Off the · Ca lifomia coas t, n ear San Diego, a United States destroyer with no rna·n oÌì board manoeuvred at high s peed, the manoeuvres including a 180- 1

degr ee l.urn. A raclio-robot at the wheel of the •

manless dest r oyer Stoddert turned righ t or le rt as orclered, increased the <lestroyer' s speecl to ten, fitteen , twen· ty-six knots, blew th e whlsUe, blinked the powerful s ea.rchligh t. And in con· nection with poss ible ruture· war, re­member tha.t t he radio-robot with no crew was doing the work of sixty ni.en.

A t housand or ten thousand sh!ps , might be controlled an the water, under th e water , or in th e alr, ·without : risking human !ife.

Science a·nd money combined make a powerful combinatìon. 'l'his world w!ll be on the way to civilization when g overnments take as mueh trouble about the llappiness o! the working masses as they do about n ew ways of destroy!ng !ife.

(@ 1931, King Fcot~rcs S:rlldicatc, Jaç.)

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Page 4 IL RISVEGLIO .\. - ·-----~-·---- ·----- ··- ·---- .

-;.~_ . ì!!J~~.ffilJ@ffilli!lJi!!"~J'I!!I@Jclfillii~J&~~~~~~!scritto piutto~t~ voluminoso, legato Jpr~ nella memoria. bracciarmi, ma gli mancarono le !· "Quando compresi la perdita fa tta, baci m i rendeva no t anto, t a nt o feli-

~ . " . . . , 18 _ CAROLINA INVERNIZIO ~ da un largo na.,tro d r seta nera. j • Mw padre era un bellissimo uo- forze. p iansi molto ; ma avevo m ia madre ce. @Appendice de Il Rlsvegbo · ~ Marcello sciolse il nastro e potè 1 mo, d'aspetto risoluto, marziale, dal- "Io mi gettai su di lui, lo coprii vicina : m ia madre, la quale mi d ice- " R a ggiunsi i vent 'anni st ando con ~ ~ 1legge re, sullR prima pagina, questo\ l'a r ia severa, ma che veniva tempra- di baci. va che non l' avre i più abbandonata. mia m adre : ella a mministrava il mio

IP.ll ODIO DI DONNA · ~ titolo: Una storia lugubre. j ta da un sorriso dolcissimo che gli "Gli occhi di mio padre presero]. ."Infatti n on ritorn~i a l collegio. IJatrimonio ; ma a q uel t empo la sciò .

W Doveva essere la storia dell'assas- l.schiudeva le labbra ogni. qual ~olta un'espressione di g ioia. Mra madre sr consacro tutta a m c, a m e la più ampia libertà. ~ sinato, il segreto della persecuzione mi s tringeva fra le b r accra e mr ba- Desidererei di rimaner solo e completò, per. cosi di re, la mia e- ,, A v evo c.ìomestici a m ia disposi-~ di cui era stat a fatta see-no la sua ciava. fi d' 1 d' àucazione. zion e, cava lli in scud eria e c! i l dana-~~ !illiill'@l~fril.1'C!Jiìlfti!~i!!.fi!! i!!li!!fi!!J&l!1 ~ con mio glio, - 1sse a · me !CO.

~i!l@fl!!lf!!l.l~clli'!llbJJiilliilliiDfillt!!f~i!!lil!fl!!ll!!Jt!!f~.r li!ffi!Jiìlffi! l!! " 1~ ' famiglia. ' 'Mia madre era bionda, pallida, di Ed a mia madre, che si era chinata "Conobbi allor a qual cuore ella <t- ro non m i m a ncava.

· t t · t Forse in quel manoscritto Marcel- un carattere silenzioso e concent r a - verso di lui, age-iunse con dolcezza: vesse ! · "Mia mad r e bramava d 1'io cono-- Volete che vi accom pag·ni? 1 z_.iosi, con. un ncco . appe o m erra. ~ . .

1 t' .

1 , Un ampiO letto, chruso da tende di lo avrebbe trovato i nomi d egli as - to, ma piana tuttavia d i delicatezze ·-'-' Rita, vor rei morire nella r eligio- "lo non r icordo .di aver la vedut a sccssi il m ondo, lo frequen t assi , s a -

~ No.' .. . vado pm vo en J.erl 00 o .... trina e. raso, era .collocato contro la sassi n i. n elle sue affezioni, e mi amava più ne dei miei padri: fammi chiamare ridere una sola volt a; ma la sua vo- pessi por t a r alto il mio nome. datemi un lume .. .. parete, d i faccia alla porta per la La scrittura era sempre la st-essa; di quello che apparentemente dimo- un prete. ce, quando pa r lava con me, d iveni-

--- · Vi darò una lanterna: servir[~ quale era entrato. finissima, nervosa , come se la mano strasse. "Il medico e mia madre uscirono va dolce come una carezza; i suoi , ed il pensiero d i chi l'aveva vergata . . .

t Continua)

meglio, e non si spengora. Marceilo Montenuovo depose il l' 1- "Un giorno, nell'ora d l ncreazwne, di camera: io rimasi tremante, pian- ~ -~-~--.. ~---- ...... -~ .. --~--------- .. -- .. ·----.. -~ ----·----- -----.. ----~--------.. - -fossero stati s pesso t rascina ti dal ve- t · ·

Gia mr)ietro aprì un' a ltra porta, che m e su eli una tavola, si sbarazzò rJe1 mentre mi diver ivo coi IDIO! com,pa- gente, vicino al letto. loce succeclersi delle dolorose rimem-

metteva . in un vicolo, dietro la ca- mantello e si avvicinò al letto. Jijglì gni, vennero a d avvertirmi ch e un .. _ F>doardo .... t u m i ascolti "' lli l t . . . t branze. vecchio cameriere della famig·Jia era

setta. ne r imosse i cor maggw, e quas1 o- La curiosità di Marcello fu viva- comprendi, non è vero ·: ~-~ ~~ d1sse t .. · d t ·- r ·ct t venuto a p renderrni per condurmi a h' b __ Prendete di qui, fare e pm pre- 5to m ie reggw 1v1 o, commosso a - mente eccitata. .B~gli non pensò pii: mio padre - - pere e se ben e t u non

sto. - - · disse --- io lascerò la portu territo. n è al ritratto veduto, nè alla lettera casa. abbia che dodici anni, hai abbast a n- ' aperta: se quando r itornate non mi Qual dramma era mai accaduto in eli N ida, n è a yu.a;1'.:0 a itro poteva "Che era mai · successo ? :Mio pa- : :~•- s~rno . trovaste, m ettete la la ntm·na e le quel luogo? Il letto, tutto in eliso re\ i- contenere il cofano. d r e stava per morire . " Ic. s en lii ba t t ermi il cuore co:1 u- ~ ch iavi su quella tavola. ne, mostrava le lenzuola strappate Non ebbe che un desiderio : cono.. "Durant'" il tragitto, elle feci ;n na specie di org·og·Jio: la fiduci<.t dì ,

.... Va beniss imo, m a non vogii< l macchiate di sangue. scere subito la s toria dell'uomo, pe1· carozza col vecchio cameriere, io mio padre rni p rocurava una soci -

che vi siate incomocla to per n~na .. _.J E. quel~e lem:u~la. è, . ~u.~t~, . . cLr·;:. ' il qua le c'era ma.n<.:étto po~o eh:; lW!: piansi sempre. disfazione che non ave\'O mai s2n .. i Marcello m ise in mano al gw.nl1- . coliservavano ancora lnLplO,~cco t t venisse condannato . "},l[a quando discesi alla po rt a. ·cl ::' lita. 1:\:gl i cont inuò : i

nier:o• alr.\.Ji'lr; monete d'argento. un corpo. E si dispose a legger·e il m'.1nn palazzo eli mio padre, i miei occhi "~ Fra poco tu port er a i n nome 1;; ,; ,;nza a'wct i.a.re ringra>;iarnenti, i Su quel letto v i er a dunque s w.:c scr itto. erano d ivenuti a sciutti, c cercai eli d l cont e Ec\om·do Villier, un nom e ·

usci. Tntto e~a calma c silcm~io in; assassinato qualcuno: ma chi'? · farmi, per quanto era possilJEe, co che è simbolo ùi onore, e ch e tuo quell'oJ'a eli notte: non un soffio di ! . Marcello non pensò cìi chieders::k UN A STORI A LUGUBHE. raggio. pa.dr~ seppe or gogliosament e tenere

vento agitava le crime degli a lberi: Vinto il primo moto di tenore, ~: "Sono nat o a Torino; delia mi~è in· ·'S3guii il can:l t:nc'.l';~ a~tr.w.;n:;o l: a lto al pari dei suoi avi. T u, sono

l'a luce della l'un·' ' lJ· r·o1'etta"a ·' '' 11" avvicinò di nuovo, per cercare < 1 · 1 · · 11 · h l 1 1 · · c"rto, vor·1·a.1· r·rr1r·tar·lnr· , e, S])E>r·o, non

--· • u~ ' fanzia poco ricor do: a m1a pnme~ na lunga ga ena, c e c a Jam JlllO mr ~ - · ombre cupe c fanta.sticlle sul senti e- smuovere il letto dal suo posto. .. ! rimembranza comincia dall a morte a ve w~ sempr e fa t to paura, ed e n- ti avverr:t mai di esporre, con leg-

JJ Non era certo una cosa tac!l e : 11 i 1 • · l:O percA_'SO da lvi,;rce 0 · di m io padre. h .vevo allora d ocl;e ; trai con lui in camera d i m io pa- ger;;zza, quest o nome ; pere re mr pa~.

'·". a· ' ·".'.· .,· PJ.·=·~. ~r· c·,v',~- "'.,· arc11·t0 .c n on letto Gra . pesa ntissirno, t:: non f!.veva i . 1 d l . ;v~ ·r. ~ - .. ~-- • , anni e mi t rovavo in. col!egw. clre. re elle rm c re opo mor o. non ::;aprcl l . l l lll'! a. c,···n1minava rotelle. . l . f . 't . ·t ' t' r' o s pave,,Lava • .

1 "Io <) l'O uno dei più stuc iosr n :. ; "In quel momento era assop r ·o; vr- j.Jen ona r ·

sv elto, i11 preda ad una viva eccit~·:. P ure, facendo f~rza colle g-raccm i ragazzi della mia cla sse, ma nello cino a l letto stavano da un lato il . "Io gli in ondavo il viso eli !acri- ' e colle spalle, pote nusc1re a spo- . . , . . . . . I' .. 1 .. f e 1

zìone. tt 1

c\ stesso t empo rl plll mchscrpl m ato. Il m edico, dall'altro m ia madre. ~n·2. "g u pose a s ua mano, g ra r c -t d . g·iung·er' starlo a lquanto, a m e ere a nu o . , . 1 Il · - t p ose · No, non aveva spera 0 1 ·~ . . . t d

1 professor~ chccva che a veva l a.rp,en· "Ella, appena mi vide, mi venne c :.1, su a m ra non ·e e r · gm :

'Lanlo 11resto a sC0'1_)rire la misterim;·J. quello spaziO dr p a vrmen °• ove , a : . · '1 . . t uttav1·a 1,11· ' 'olev?. · t · t le b r·accia , m i "-- Figliu ol mio, n on è così che . . t . · to vrvo aa!. osso - - rncon ro, n11 s ese villetta dell'assassinato! La fortuna , dire della lettera dell'assassma 0 • 51 : ' soffocò un sin- si dimostra la forza.: ascol t ar-r1i an-

. - t .1 nascondig·lio, co l : molto bene. str inse al pe tto, e r u <Osta volta erl1 stata dalla sua! i c:tovcva rovare 1 · • "Mio padre e mi a rnadre venivano g hiozzo sulle mie labbra. cara . Io t i lascio r icchissimo, pcrchè • - r_,',' ca~.,~J. degl.r' sp1'r 1'.tr' era _circond. a_- :

1 f_,or ziere c_on_ tre· n'ente molte carte. c la i ·t 1 t · t·,n.a 110 ra· clcloppr·ato r'l l)atr imonio eli mio --~ · .. - ' a vedcrmi quattro o cinque vo1. e a.. "Io non po evo pronunzrare -

t r.;, da una titta spalìiera d1 carpm1,: rortuna dJ NJda. l'anno erano quelli i più bei giorni parola, e , stretto sile nziosamente a padre: usa saviamcnte n ell'ammini- , (., d. ',ll t'olto f-oc..··li;.lm. e di errasse ed an- ·.1. Marcello trovò senza c\ifir.· coltà la · · · · ~~ 1 · j · co11 occhr' spaur··1' t r' mr'o ct1·a· r··' queota. sosta nza, ed in o.,o·ni · c.· "' per nre ; e lUI n masero Hllj)l'CSSl Se'~'- 01, .guarc al ~ v ~ ·,;.ose querci . : p ietra, intorno a lla quale Il tappe-~-~-""""'~ padr e. nccasione, consigliati sempre con :

L'apparenza er a rnodesta: non vi, to er a stato tagliato. . 1 IL NOSTRO AGENTE PER "Come m i parve cambiato! Il suo tua madre . R ita è una santa crea- i

era elle un sol p ia n o : le finestre,: La pietra aveva un prccolo anello l CLEVELAND, OHIO volto a veva una tinta livida che spa- tura, che m i ha reso felice : s e quan- ! :'r meticamente chiuse, si vedevano eli ferro nel mezzo, che permetteva ventava; u na specie eli sorriso ner- do diverr a i grande t roverai una don- ! coperte da un manto di verzura : suì- di sollevarla senza durar troppa fa· voso gl i contraeva le labbra, d:::.r:do na che somigli a t ua m adre, amala l

''l bn~ve rrradinata, ch e conduceva o.' t ica. a lla sua fisonomia un'espressione eli molto. vestibolo a. t e rreno, v' era uno stratc L'assassina to a veva detto il v ero. molta sofferenza. "Egli s' int erruppe, perchè doveva di muschio, che indicava l'abbando· Sotto la pietra vi era un largo vuo- "- Vi è qualche pericolo'? ·- chi e- sentirsi sfinito· affondò la tes t a sul

e l'in· to, ed in questo un cofan o d i ferro. g·uancr'a· le, ecl ' 1'o appogg·r·a r· la n.11a ! no in (;ui era lasciata la casa, si piano a mia madre. .. c. ur ia del g-iardiniere. tòleganteme nte lavorato. "Ella mi rispose, alzando gli occhi presso alla sua .

}VI;,wce!lo Montenuovo sa lì quella Marcello trasse fuori con le mani al c ielo. "In que l mom ento sentii le sue d . · 1 r:onvulse il cofano, ciò che contene~ · 11 scala; ma al momen t o 1 apnre a "Forse voleva dirmi che, a meno labbra ghiacciate posanmsi su a ·

d 't 1 t' re 81· va il cofano: era :rià abbastanza di . 1 porta, che dava a 1 o a quar ·1e , · ~ di un miracolo, egli era perduto. g uancm e a sua cara voce sussur-' b · 'd averlo nelle mani. l f fi 3f:Uti cogliere c,a un nv1 o. "Le lacrime spuntarono nei miei rarmi come un so o:

Fu la cosa di un secondo .. .. e qua- Marcello non p ensò nemme no di occhi, e mia· maùre le raccolse colle " - Addio ... . Edoardo.. .. f ig·Jio i t;i t osto r ipre se la sua energia. r ime ttere la p ietra ed il letto a p o · sue labbr a . m io ....

s to. L a su·a intè i1zione cm di lascia r · ' - - Il segreto c he vengo a cercare, . . "Il medico rimaneva in !silenzio, \ "Gettai un grido e mi a lza i. mancò poco non m i cos tasse la vita . . subi to quella casa ; ma un rnmuto eli serio, presso a l letto : ten eva f ra le "Mia madre rie ntrava nella s t a n- ,. ~- pensò -- · perché tem erei a desso ?

1

refl essione g li fece caml:iQ.r·e idea._ mani un braccio di mio padre, n e , za con un sacerdote. Orsù, coraggio, bisogn a ch'io sappia Non era un'imprudenza esporsi a con sultava il polso. ! " Quello ch e avvenne di poi, m i re- i

tutto, se debbo r itrovare g-li assassi~ quell'ora di notte m una strada eli " A cl un tratto l'amm alato diè u n st a confuso nella memor·ia ; quello 1'i d~ quelli'uomo, '!~oloro eh e vole- campagna, in un p aese sconosciu to, sussulto, aprì gli occhi; mi riconob- che posso dire si è che l 'indoma ni ' \'ano per(Jere a n che 'me... . 1 con un oggetto di quell'importanza e be, e fece l'atto di a lzarsi per ab- . non avevo p iù padre.

For Chicago's 1933 Exposition

One of the entrances t o the me_:ical exhibit i'n the H all of Science o f A Cent ury of Progre ss- C h icago' s 1933 World's F air - const ruction of which has a l reacly com­menced. Rising from col ored t errace s and deco r ated i n white, g ray, red and gold, this 700 by 400 foot structnre · .·ill be a masterpiece of m odernist a rchite ct ural design.

Esaminò il mazzo delle chiavi, ne ; cosi prezioso'? Non sarebbe stato lolse la più g rossa, ch e era proprio ' più s icuro di restar lì, dove p oteva qu ella della porta d'ingresso. i a suo agio, senza timore __ di essere

·-----~ --- ------ . - - ------ --- - .. - ·--- .~-~-·--·---.... ·--· ....

Entrando, Mareello si sen tì quasi ; sorpreso, esaminare il contenuto del Giambattista Buccilli mozzare il respiro; ma assuefatto:oi ' cofano'? l S G 'l d l ., 1

t l l P a questa risoluzione Marcello I ig. . Bucct li e 218':i t·osto a quell'amb iente, po è , a um·.~ . r es ' IS Rd Cl l d Oh' , della lanterna che aveva in mano, c ' chiuse a chiave l'uscio della camera tearns · eve an ' w, e

1 • • • h le impost e della fì - stato scelto quale Agente-Corri-smninare minutamente all 'intorno. · s1 assrcuro c e d d " . . . , .

· d ' ' l ' ' nestra fossero serra te che nessuno spon ente e Il Rtsvegho pe1 N el vesl1bolo v'er a un rvano LI ~ · ' •. ' }a l · }' · , f' , . . . ·J· . r·olesc·" sor]Jrenclerlo senza che eg·~· Cleve ne e paesi muh o l, con

v etn ee : statue d1 marmo ag 1 a n go- · , ·'~ ' ' · . · d' 11 t t· . · .. h· · . · · · d· fi · . .. t' u · • se ne accorgesse poi sedette presso mcauco l co e a i e l vece l c

h e va.sr prem 1 orr . secc,l l. na : . · ' fare dei nuovi a bbonat i. JJorta a destra dava m un salotto , la tavola, s ulla quale aveva pure de-~ d' .

. . · . . . . - Lo raccoman .amo vivamen-ch pranzo· un'altra a s m1stra mct- posto una nvoltella canea, ed apn . . . . ' ' · 1· · ·1 f te ai nostn amici.

teva in alcune st anze PICCo rssrm.e, l co ano. Il Risveglio arreda t e con eleganza. l

, a II. Marcello Montenuovo osservo p -pena queste s t a nze; ma da un u sci(l Agli sguardi del giovane appar ve f•.p erto, vedu ta un a scala che condu- tosto un r itratto eli donna, che lo ceva a l piano di sopra, vi s a lì. colpi di viva ammirazione. Non a -

D~tpprima si trovò in una gran sa- veva m a i sog·nato una figura più an-J , la a fregi dorati e t appe ?:zat a eli un g elica, più bella ' Pareva una di quel-l damasco cosi cupo, che sembrava un le a dorabili immag ini di Madonne parato di lutto . della scuola italiana : un tipo raffael-

Sopra il largo marmo del caminet - !esco in t utta la sua g razia , poesia to erano due doppieri d 'argento, col- e candore. le cane!ele consumat e a m età. Chi e ra mai quella creatura così

Marcello accesse un doppier e, che ideale'! Forse la madre di N ida, o p­in quel mome nto gli avrebbe servi- pure la fanciulla stessa? to meglio dello. lanterna, che spense Il g iova n e ammirò, ra pito in una 0 . depose in un ang-olo, e dopo un l dolce estasi, il ritratto p er< qualch e r:apida occhia ta ai mobili della sala . minuto, poi lo mise da parte e r i .. rimosse m acchin a lmente una pesant :·J g uardò nel cofano. r ortiera c si avvide ùi trovars i sulla i Una larga lettera, ermeticam ente F.oglia. d i una ca m.era. sigilìata, fu la prima cosa che vide ;

E;ra q uelle ch' egli cercava. A e quella lettera portava questa so­!:nalg-rado della padronanza che ave- pra ccarta: A mia figlia Nida . v a su sè s t esso, la m ano d i Ma rcel.. IDra la mano dell'assassinato che lo trem ò così, ch e poco mancò non aveva s critto l' indirizzo. Marcello n e g Ù cadesse di mano il cloppier e a c- r iconobbe subito il caratter e, ed una ceso. I Jacrima di commozione gli spuntò

Ma anche quest a volt a la sua corn- I negli occhi. mozione s vanì quasi s ubito, ed il gio- ! - - Povero padre, - pensò - cer ­v ine l'iprese il proprio sang ue f reddo l tarnent e tu non prevedevi que llo che la sua ammirabile a udacra .

1

sarebbe successo. La tua N ida ch e E g li en trò r isoluto n ella s tanza. volevi a cl ogni costo sa lvare , è f ug­

A prima v ista nulla notò da colpire gita . E sa rà dato a me di ritrovar la? hJ. fantasia . Scosse il capo con tristezza, m ise

E:ra una ca m era a ddobbata con r eligiosamente la let tera sopra il r i­un'cleganza squisita, cr;n m obili, pre- tratto, poi tolse dal cofa no un mano-

···-·- - -··-··· - ---·--·- - -·------ -------·---·· .------,-·_, ___ ,. Il Mezzo M igliore per liberarsi da

Bambini IRREQUIETI

MOL!<? spesso i bambini sc:no irre· qUJetr senza nessuna rag iOne ap­

parente. Ma v'è sempre il Castori a! Innocuo, come potete leggere dalla .ri­cetta sulla carta che lo ravvolge, esso fa un effetto mi te e dolce come i l suo sapore. M a la sua azione dolce allevia il bambino molto più delle medicine più forti.

Questo è il bello di questa medicina per 1 bambini ! Si puo dar e ai neonati ogni qual voita che si necessita. Nei cas i d,i, dia rrea, colica e simili disturoi, non v c ug uale . l a ling ua sporca chia­m~ per ~~~lche gocce ~el Castoria per evJtare l rmbarazzo dt stomaco. Lo stesso è vero del cattivo respiro. Quan· do i bambini non dormono bene, e non hanno buo~1 app~ttito-ques to prepa­rato punss1mo eh vegetabili è u sual­mente, tutw cio che si necessita.

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