SVILUPPO E ONOMI O, LAVORO, FORMAZIONE E POLITIHE...

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UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA DIPARTIMENTI SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI PROGRAMMAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA PROGRAMMAZIONE REGIONALE UNITARIA 2007-2013 PROGRAMMAZIONE REGIONALE UNITARIA 2014-2020 Avviso Pubblico “Contratti di Investimento per la realizzazione o il potenziamento di micro-filiere produttive locali all’interno dei Progetti Locali di Sviluppo”

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UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA

DIPARTIMENTI

SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI

PROGRAMMAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA

PROGRAMMAZIONE REGIONALE UNITARIA 2007-2013

PROGRAMMAZIONE REGIONALE UNITARIA 2014-2020

Avviso Pubblico

“Contratti di Investimento per la realizzazione o il potenziamento di micro-filiere produttive locali all’interno dei Progetti Locali di Sviluppo”

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Sommario

TITOLO I – DISPOSIZIONI GENERALI .............................................................................................. 4

Art. 1 – Finalità ........................................................................................................................... 4

Art. 2 – Riferimenti normativi .................................................................................................... 5

Art. 3 – Contratto di investimento............................................................................................. 7

Art. 4 – Soggetti beneficiari ....................................................................................................... 8

Art. 5 – Condizioni di ammissibilità dei Soggetti beneficiari ................................................... 12

Art. 6 – Settori di attività ammissibili ...................................................................................... 13

Art. 7 – Dotazione finanziaria .................................................................................................. 15

Art. 8 – Entità dell’investimento .............................................................................................. 16

Art. 9 – Condizioni generali di ammissibilità delle spese ........................................................ 16

Art. 10 – Agevolazioni concedibili e divieto di cumulo ............................................................ 17

TITOLO II – PIANI DI SVILUPPO INTERAZIENDALI E AZIENDALI ................................................... 18

Art. 11 – Interventi ammissibili ............................................................................................... 18

Art. 12 – Spese ammissibili ...................................................................................................... 19

Art. 13 – Forma e intensità dell’aiuto ...................................................................................... 21

Art. 14 – Criteri di valutazione ................................................................................................. 23

TITOLO III – PRESENTAZIONE E SELEZIONE DEI CONTRATTI DI INVESTIMENTO......................... 26

Art. 15 – Iter Procedurale per la Presentazione e la Selezione dei Contratti di Investimento 26

Art. 16 – Presentazione della Domanda di Agevolazione dei Contratti di Investimento ........ 27

Art. 17 – Documentazione da allegare alla Domanda di Agevolazione .................................. 28

Art. 18 – Istruttoria dei Piani di Sviluppo Interaziendale e Aziendale ..................................... 30

Art. 19 – Valutazione dei Piani di Sviluppo Interaziendale e Aziendale .................................. 30

Art. 20 – Approvazione della graduatoria dei Contratti di Investimento ................................ 32

TITOLO IV – REALIZZAZIONE DEI CONTRATTI DI INVESTIMENTO ............................................... 33

Art. 21 – Erogazione delle agevolazioni ................................................................................... 33

Art. 22 – Variazioni .................................................................................................................. 34

Art. 23 – Monitoraggio ............................................................................................................ 34

Art. 24 – Informativa ai Soggetti Beneficiari ........................................................................... 35

Art. 25 – Informazione e Pubblicità ......................................................................................... 35

Art. 26 – Conservazione della Documentazione...................................................................... 35

Art. 27 – Ispezioni e Controlli .................................................................................................. 35

Art. 28 – Stabilità delle Operazioni .......................................................................................... 36

Art. 29 – Revoche e sanzioni .................................................................................................... 36

TITOLO V – NORME FINALI .......................................................................................................... 37

Art. 30 – Informazioni per le procedure di accesso ................................................................. 37

Art. 31 – Tutela della Privacy ................................................................................................... 38

Art. 32 – Disposizioni finali ...................................................................................................... 39

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TITOLO I – DISPOSIZIONI GENERALI

Art. 1 – Finalità

Il presente Avviso, emanato in conformità alle direttive di cui all’art. 1 della Legge Regionale 12 dicembre 2008 n. 40, sostiene la realizzazione di iniziative imprenditoriali previste e approvate all’interno dei Progetti Integrati di Sviluppo Locale (PISL). L’Avviso è finalizzato a creare e/o rafforzare i micro sistemi e le micro filiere produttive territoriali, individuati e selezionati nell’ambito dei PISL. La selezione dei PISL, previsti dal POR FESR Calabria 2007/2013, è stata avviata con il bando pubblicato sul BUR Calabria 12 agosto 2011, Suppl. Straordinario n. 1 al n. 32. Con DGR 19 ottobre 2012, n. 466 la Giunta della Regione Calabria ha approvato la graduatoria dei PISL a seguito del procedimento di valutazione proposto dal Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici. La graduatoria dei Progetti, approvata per tipologia dei vari PISL e per provincia, definisce le operazioni all’interno di ciascun PISL. All’interno dei PISL “Sistemi Produttivi Locali, Distretti Agroalimentari e Distretti Rurali” sono state ritenute finanziabili tredici proposte, che comprendono al loro interno sia operazioni infrastrutturali (a valere sulla linea di Intervento 8.2.1.6) che misure di aiuti alle imprese (a valere sulla linea di Intervento 7.1.5.2). Per ognuno dei tredici PISL finanziati (nella tabella di seguito riportati) sono stati firmati gli Accordi di Programmazione negoziata fra Amministrazione regionale e Soggetto capofila.

PISL Prov.

1. PISL “L'anima del territorio e le sue forme: la forza della tradizione nell'era della globalizzazione” - Capofila Provincia di Catanzaro

CZ

2. PISL "Reventino eccellenze rurali" – Capofila Comune di Soveria Mannelli (CZ)

CZ

3. PISL “Logos: LOGistica sOStenibile” – Capofila Comune di Castrovillari (CS)

CS

4. PISL “ContrATTO IMPrESA, Contributo all’Azione Territoriale per l’Occupazione qualificata e Innovazione nelle Micro e Piccole imprese per un’Economia Sostenibile d’Area vasta” – Capofila Comune di Acri (CS)

CS

5. PISL “BIT- Bioedilizia e Innovazione Tecnologica” – Capofila Comune di Cosenza

CS

6. PISL “Piano Lago Ecosostenibile” - Capofila Comune di Figline Vegliaturo (CS)

CS

7. PISL “C.ROS.PRO. Corigliano-Rossano sistemi produttivi” - Capofila Comune di Rossano (CS)

CS

8. PISL “Innovazione tecnologica: saperi, reti e nuova ruralità” – Capofila Comune di Papasidero (CS)

CS

9. PISL “S.I.L.A. Sviluppo Innovazione, Lavoro e Ambiente” – Capofila Comune di Celico (CS)

CS

10. PISL “Percorsi produttivi, nuove opportunità per nuove PMI" – Capofila Provincia di Crotone

KR

11. PISL “Distretti in rete - Energia, Ambiente e Sistemi Produttivi della RC

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PISL Prov.

Bioedilizia, del Legno e dell'Agroalimentare della provincia di Reggio Calabria” – Capofila Provincia di Reggio Calabria

12. PISL "Artigianato, Gusto e Mestieri nell'area della Costa Viola" – Capofila Comune di Bagnara (RC)

RC

13. PISL "Monte Poro Serre Vibonesi" - Capofila Comune di Spilinga (VV) VV

Il Contratto di Investimento deve prevedere la realizzazione di Piani di Sviluppo Interaziendale, proposti da gruppi di imprese dello stesso settore/comparto ovvero di settori/comparti differenti ma che hanno relazioni di cooperazione funzionale e/o in quanto localizzate in specifiche e concentrate aree territoriali, finalizzati a:

Condividere specifiche funzioni e servizi aziendali, anche attraverso la creazione di Centri Servizi comuni, costituiti direttamente dalle imprese, e da realizzare attraverso investimenti produttivi interaziendali.

Acquisire i necessari servizi reali per sostenere l’integrazione e la cooperazione tra le imprese.

Il Contratto di Investimento può prevedere, inoltre, la realizzazione di:

Piani di Sviluppo Aziendale per la creazione di nuove iniziative imprenditoriali di produzione/servizio finalizzate a completare e/o potenziare l’integrazione dei sistemi e delle filiere produttive presenti sul territorio.

Piani di Sviluppo Aziendale, proposti dalle singole imprese dei sistemi e delle filiere produttive presenti sul territorio, finalizzati a:

- Realizzare investimenti per la creazione e/o il potenziamento di specifiche unità di produzione/servizio e necessari a migliorare la competitività dell’impresa e a favorirne l’integrazione con le altre imprese;

- Acquisire gli eventuali servizi reali specifici a supporto dello sviluppo aziendale.

Il presente Avviso è finanziato a valere sulle risorse rinvenienti dalla riduzione del cofinanziamento nazionale per effetto della seconda fase del processo di revisione del POR Calabria FESR 2007-2013, approvata con Decisione comunitaria C(2014)8746 final del 18.11.2014 – DGR nr. 50 del 6 Marzo 2015.

L’Avviso, inoltre, è predisposto in coerenza con il POR Calabria FESR-FSE 2014 – 2020 – Asse III Sistemi produttivi; in particolare, con i seguenti obiettivi e azioni:

- Obiettivo specifico 3.3 Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali;

- Azione 3.3.1 Sostegno al riposizionamento competitivo, alla capacità di adattamento al mercato, all’attrattività per potenziali investitori, dei sistemi territoriali vitali determinati territorialmente.

Art. 2 – Riferimenti normativi

- Decisione della Commissione Europea del 20/3/2013 recante “ Approvazione orientamenti di chiusura dei Programmi Operativi 2007/2013”

- Comunicazione della Commissione Europea sugli “Orientamenti in materia di aiuti di Stato a

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finalità regionale 2014-2020”, GUCE serie C n. 209/1 del 23 luglio 2013;

- Regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»;

- Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato, approvato il 21 maggio 2014 e in fase di emanazione (Regolamento Generale di esenzione per categoria 2014/2020 – GBER);

- Carta degli aiuti 2014-20 – SA.38930 (2014/N) – ITALIA – Comunicazione della Commissione C(2014) 6424;

- Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

- Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006;

- POR Calabria FESR 2007-2013, approvato dalla Commissione Europea in data 7 dicembre 2007 – Decisione C(2007) 6322 e smi;

- Legge regionale 12 dicembre 2008, n. 40 “Ulteriori disposizioni di carattere ordinamentale e finanziario collegate alla manovra di assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2008 ai sensi dell'articolo 3, comma 4 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;

- Legge n. 33 del 9 aprile 2009, "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, recante misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi "art. 3, commi 4-ter, 4-quater, 4-quinquies, (di conversione del D.L. n. 5 del 10 febbraio 2009), così come modificata dal D.L. n. 78del 31 maggio 2010, convertito nella Legge n. 122 del 30 luglio 2010;

- Decreto del Presidente della Repubblica 3 ottobre 2008, n. 196 “Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione”;

- Decreto del Presidente della Repubblica 5 aprile 2012, n. 98 “Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 3 ottobre 2008, n.196, di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 concernente disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione”;

- Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”;

- Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa”;

- Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123 “Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, a norma dell'articolo 4, comma 4, lettera c), della legge 15 marzo 1997, n. 59";

- Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di

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diritto di accesso ai documenti amministrativi” e s.m.i.;

- Decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, art. 3, commi 4-ter e 4-quater, e s.m.i. recante la disciplina del contratto di rete;

- Legge 13 agosto 2010, n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”;

- Deliberazione della Giunta regionale n. 224 del 18.06.2013, con la quale, da ultimo, si è proceduto a rimodulare il Piano Finanziario per Assi Prioritari, Settori e Linee di Intervento del POR Calabria FESR 2007/2013, prendendo atto della Decisione della Commissione europea n. C (2012) 9693 finale del 17.12.2012;

- Delibera di Giunta regionale del 27 febbraio 2010, n. 163 avente ad oggetto “POR Calabria FESR 2007-2010- Programmazione Territoriale e Progettazione integrata. Quadro delle risorse finanziarie disponibili e criteri di riparto territoriale per il finanziamento dei Progetti Integrati di Sviluppo Locale (PISL)”;

- Delibera di Giunta regionale del 22 luglio 2011, n. 344 avente ad oggetto “Attivazione della Progettazione integrata. Quadro delle Risorse finanziarie disponibili. Approvazione del Quadro Unitario della Progettazione Integrata e delle Linee di indirizzo dell’avviso pubblico per la selezione dei Progetti Integrati”;

- Decreto 10 agosto 2011, n. 10028 avente ad oggetto “POR Calabria FESR 2007-2013 – Attuazione della Progettazione integrata - Approvazione avviso pubblico per la presentazione e la selezione dei Progetti Integrati di Sviluppo Locale del POR Calabria FESR 2007-2013”, pubblicato il 12 agosto 2011 sul BUR n. 32 Suppl. Straordinario n.1 Parte III;

- Delibera di Giunta regionale 19 ottobre 2012, n. 466, avente ad oggetto “POR Calabria FESR 2007-2013 – Approvazione e finanziamento dei PISL di cui alla Delibera di Giunta regionale n. 344 del 22 luglio 2011”;

- Deliberazione di Giunta del 15/7/2014 n. 295, avente ad oggetto "Approvazione della strategia regionale per l''innovazione e la specializzazione intelligente e della proposta di POR Calabria FESR e FSE 2014-2020";

- Delibera di Giunta Regionale n. 26 del 24.02.2015, avente ad oggetto “Programmazione 2007-2013. Indirizzi e disposizioni per la gestione e la chiusura del PO FESR. Programmazione e gestione del Piano di Azione e Coesione”, recante un Allegato A dal titolo “POR Calabria FESR 2007/2013. Indirizzi e adempimenti per l'accelerazione della spesa e la chiusura delle linee di intervento del Programma”

- Deliberazione di Giunta Regionale n. 42 del 2/03/2015 avente ad oggetto “Risorse rinvenienti dalla riduzione del cofinanziamento nazionale, per effetto della II fase del processo di revisione del PO FESR Calabria 2007/2013, approvata dalla Commissione Europea con decisione C(2014) 8746 final del 18 dicembre 2014. Costituzione Fondo Unico PAC”;

- Delibera di Giunta regionale del 6/3/2015 n. 50, avente ad oggetto “Avviso Pubblico "Contratti di Investimento per la realizzazione o il potenziamento di microfiliere produttive locali all’interno dei Progetti Locali di Sviluppo". Utilizzo risorse Fondo Unico PAC”.

Art. 3 – Contratto di investimento

Il Contratto di Investimento deve riferirsi ad uno specifico Programma Integrato di Investimento articolato in:

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- Un Piano di Sviluppo Interaziendale, proposto da un Consorzio, Società Consortile, o da aggregazioni di PMI costituite sotto la forma del “contratto di rete”;

- Piani di Sviluppo Aziendale, proposti dalle PMI consorziate o facenti parte del contratto di rete.

Non sono ammissibili Programmi Integrati di Investimenti costituiti esclusivamente da Piani di Sviluppo Aziendale.

Ciascun Piano di Sviluppo Aziendale/Interaziendale, promosso dalle imprese partecipanti al Contratto di Investimento e da realizzare nell’ambito di unità produttive, di cui detengono la piena disponibilità, localizzate nei territori dei PISL regionali, deve essere organico e funzionale nonché tecnicamente, economicamente e finanziariamente valido.

Art. 4 – Soggetti beneficiari

Possono presentare la richiesta di agevolazione per i Contratti di Investimento le micro, piccole e medie imprese (PMI), secondo la definizione di cui all’Allegato 1 del Regolamento (UE) n. 651/2014, che intendono realizzare Programmi Integrati di Investimenti di cui al precedente Articolo 3 nell’ambito di proprie unità produttive ubicate nel territorio della Regione Calabria e, nello specifico, nei territori dei comuni facenti parte dei PISL cui si riferisce la richiesta di agevolazione. I territori comunali ammissibili per ciascun PISL sono i seguenti:

PISL Prov. Comuni

PISL “L'anima del territorio e le sue forme: la forza della tradizione nell'era della globalizzazione” - Capofila Provincia di Catanzaro

CZ 1. Comune di ALBI 2. Comune di AMATO 3. Comune di ANDALI 4. Comune di ARGUSTO 5. Comune di BADOLATO 6. Comune di BELCASTRO 7. Comune di BOTRICELLO 8. Comune di CARAFFA DI CATANZARO 9. Comune di CARDINALE 10. Comune di CATANZARO 11. Comune di CENADI 12. Comune di CENTRACHE 13. Comune di CERVA 14. Comune di CHIARAVALLE CENTRALE 15. Comune di CORTALE 16. Comune di FEROLETO ANTICO 17. Comune di GAGLIATO 18. Comune di GASPERINA 19. Comune di GIMIGLIANO 20. Comune di GUARDAVALLE 21. Comune di ISCA SULLO IONIO 22. Comune di MAGISANO 23. Comune di MARCEDUSA 24. Comune di MIGLIERINA 25. Comune di MONTAURO 26. Comune di MONTEPAONE

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PISL Prov. Comuni

27. Comune di OLIVADI 28. Comune di PALERMITI 29. Comune di PETRIZZI 30. Comune di PETRONA' 31. Comune di PIANOPOLI 32. Comune di SAN PIETRO APOSTOLO 33. Comune di SAN VITO SULLO IONIO 34. Comune di SANTA CATERINA DELLO IONIO 35. Comune di SELLIA 36. Comune di SELLIA MARINA 37. Comune di SERRASTRETTA 38. Comune di SETTINGIANO 39. Comune di SIMERI CRICHI 40. Comune di SOVERIA SIMERI 41. Comune di SQUILLACE 42. Comune di TORRE DI RUGGIERO 43. Comune di VALLEFIORITA 44. Comune di ZAGARISE

PISL "Reventino eccellenze rurali"– Capofila Comune di Soveria Mannelli (CZ)

CZ 1. Comune di CARLOPOLI 2. Comune di CONFLENTI 3. Comune di DECOLLATURA 4. Comune di MARCELLINARA 5. Comune di MARTIRANO 6. Comune di MARTIRANO LOMBARDO 7. Comune di MOTTA SANTA LUCIA 8. Comune di SAN MANGO D'AQUINO 9. Comune di SOVERIA MANNELLI

PISL “LOGOS: LOGistica sOStenibile” – Comune di Castrovillari (CS)

CS 1. Comune di ACQUAFORMOSA 2. Comune di ALTOMONTE 3. Comune di CASTROVILLARI 4. Comune di CIVITA 5. Comune di FIRMO 6. Comune di FRASCINETO 7. Comune di LAINO BORGO 8. Comune di LAINO CASTELLO 9. Comune di LUNGRO 10. Comune di MORANO CALABRO 11. Comune di MORMANNO 12. Comune di MOTTAFOLLONE 13. Comune di SAN BASILE 14. Comune di SAN DONATO DI NINEA 15. Comune di SAN LORENZO DEL VALLO 16. Comune di SANT'AGATA DI ESARO 17. Comune di SARACENA 18. Comune di SPEZZANO ALBANESE

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PISL Prov. Comuni

PISL “ContrATTO IMPrESA, Contributo all’Azione Territoriale per l’Occupazione qualificata e Innovazione nelle Micro e Piccole imprese per un’Economia Sostenibile d’Area vasta” – Capofila Comune di Acri (CS)

CS 1. Comune di ACRI 2. Comune di BISIGNANO 3. Comune di SAN COSMO ALBANESE 4. Comune di SAN DEMETRIO CORONE 5. Comune di SAN GIORGIO ALBANESE 6. Comune di SANTA SOFIA D'EPIRO 7. Comune di TARSIA 8. Comune di TERRANOVA DA SIBARI 9. Comune di VACCARIZZO ALBANESE

PISL “BIT - Bioedilizia e Innovazione Tecnologica” – Capofila Comune di Cosenza

CS 1. Comune di CASTROLIBERO 2. Comune di COSENZA 3. Comune di LATTARICO 4. Comune di LUZZI 5. Comune di MONTALTO UFFUGO 6. Comune di RENDE 7. Comune di ROSE 8. Comune di ROTA GRECA 9. Comune di SAN BENEDETTO ULLANO 10. Comune di SAN FILI 11. Comune di SAN MARTINO DI FINITA 12. Comune di SAN VINCENZO LA COSTA

PISL “Piano LagoEcosostenibile” -Capofila Comune di Figline Vegliaturo (CS)

CS 1. Comune di CELLARA 2. Comune di FIGLINE VEGLIATURO 3. Comune di MANGONE 4. Comune di PATERNO CALABRO 5. Comune di PIANE CRATI 6. Comune di ROGLIANO

PISL “C.ROS.PRO. Corigliano-Rossano sistemi produttivi” - Capofila Comune di Rossano (CS)

CS 1. Comune di CORIGLIANO CALABRO 2. Comune di ROSSANO

PISL “Innovazione tecnologica: saperi, reti e nuova ruralità” – Capofila Comune di Papasidero (CS)

CS 1. Comune di AIETA 2. Comune di ORSOMARSO 3. Comune di PAPASIDERO 4. Comune di PRAIA A MARE 5. Comune di SANTA MARIA DEL CEDRO

PISL “S.I.L.A. Sviluppo Innovazione,Lavoro eAmbiente” – Capofila Comune di Celico (CS)

CS 1. Comune di CASOLE BRUZIO 2. Comune di CASTIGLIONE COSENTINO 3. Comune di CELICO 4. Comune di LAPPANO 5. Comune di ROVITO 6. Comune di SAN PIETRO IN GUARANO 7. Comune di SPEZZANO DELLA SILA 8. Comune di SPEZZANO PICCOLO 9. Comune di ZUMPANO

PISL “Percorsi produttivi, KR 1. Comune di BELVEDERE DI SPINELLO

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PISL Prov. Comuni

nuove opportunità per nuove PMI" – Capofila Provincia di Crotone

2. Comune di CARFIZZI 3. Comune di CIRO' 4. Comune di CIRO' MARINA 5. Comune di CROTONE 6. Comune di CRUCOLI 7. Comune di CUTRO 8. Comune di ISOLA DI CAPO RIZZUTO 9. Comune di MELISSA 10. Comune di PALLAGORIO 11. Comune di ROCCA DI NETO 12. Comune di SAN MAURO MARCHESATO 13. Comune di SAN NICOLA DELL'ALTO 14. Comune di SCANDALE 15. Comune di STRONGOLI 16. Comune di UMBRIATICO

PISL “Distretti in rete - Energia,Ambiente e Sistemi Produttivi della Bioedilizia, del Legno e dell'Agroalimentare della provincia di Reggio Calabria” – Capofila Provincia di Reggio Calabria

RC 1. Comune di GIOIA TAURO 2. Comune di MOLOCHIO 3. Comune di OPPIDO MAMERTINA 4. Comune di REGGIO CALABRIA 5. Comune di SAN FERDINANDO 6. Comune di TAURIANOVA 7. Comune di TERRANOVA SAPPO MINULIO 8. Comune di VARAPODIO

PISL "Artigianato, Gusto e Mestieri nell'area della costa Viola" – Capofila Comune di Bagnara (RC)

RC 1. Comune di BAGNARA CALABRA 2. Comune di PALMI 3. Comune di SCILLA 4. Comune di SEMINARA

PISL "Monte Poro Serre Vibonesi"Comune di Spilinga (VV)

VV 1. Comune di ACQUARO 2. Comune di ARENA 3. Comune di DASA' 4. Comune di DRAPIA 5. Comune di FRANCICA 6. Comune di GEROCARNE 7. Comune di JOPPOLO 8. Comune di LIMBADI 9. Comune di NICOTERA 10. Comune di PARGHELIA 11. Comune di PIZZONI 12. Comune di RICADI 13. Comune di ROMBIOLO 14. Comune di SAN CALOGERO 15. Comune di SAN COSTANTINO CALABRO 16. Comune di SAN NICOLA DA CRISSA 17. Comune di SORIANELLO 18. Comune di SORIANO CALABRO 19. Comune di SPILINGA

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PISL Prov. Comuni

20. Comune di TROPEA 21. Comune di VAZZANO

In particolare, possono presentare domanda di agevolazione:

a. per i Piani di Sviluppo Interaziendale:

1) i consorzi o le società consortili di imprese,

2) le reti di PMI costituite sotto la forma del “contratto di rete”, ovvero reti di imprese senza personalità giuridica (Rete-Contratto) o reti di imprese con personalità giuridica (Rete-Soggetto), definite ai sensi dei commi 4-ter e 4-quater dell’art. 3 del decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33 e s.m.i.,

aventi lo scopo di fornire servizi, anche nell'ambito del terziario avanzato, per lo sviluppo e il rafforzamento tecnologico, produttivo, commerciale e gestionale delle imprese aggregate.

b. per i Piani di Sviluppo Aziendale: le micro, piccole e medie imprese aderenti ai consorzi/società consortili e alle reti di imprese di cui al precedente punto a).

I consorzi, le società consortili di imprese e le altre forme di cui al precedente punto a) devono essere costituiti da almeno 3 imprese. Inoltre, i consorzi, le società consortili di imprese, e le altre forme di cui al precedente punto a) , ove previsto, devono avere un fondo consortile/patrimoniale o un capitale sociale non inferiore a 20.000 euro. La quota di ciascuna impresa non può superare il 35% delle quote o del capitale sociale. Non possono essere distribuiti utili o avanzi di esercizio di ogni genere e sotto qualsiasi forma; tale divieto deve risultare da espressa disposizione dello statuto.

Possono, inoltre, presentare domanda per i Piani di Sviluppo Interaziendale, i consorzi, le società consortili di imprese o i soggetti associati nella forma del contratto di rete, non ancora costituiti, purché al momento di presentazione della Domanda i proponenti si impegnino a formalizzare la costituzione entro la data di sottoscrizione dell’Atto di Adesione e Obbligo, di cui al successivo art. 20.

Possono presentare, altresì, domanda per i Piani di Sviluppo Aziendale anche le costituende PMI, purché al momento di presentazione della Domanda i proponenti si impegnino a formalizzare la costituzione entro la data di sottoscrizione dell’Atto di Adesione e Obbligo, di cui al successivo art. 20.

I soggetti di cui sopra, non ancora costituiti, dovranno obbligatoriamente costituirsi secondo la forma giuridica dei soggetti costituenti i consorzi/società consortili o le reti proponenti nonché secondo composizione indicata in sede di presentazione della domanda quindi, non sono ammesse variazioni della compagine sociale e/o della forma giuridica fino alla data del decreto di concessione provvisoria delle agevolazioni. Eventuali variazioni, proposte successivamente a tale data, dovranno essere preventivamente autorizzate dall’Amministrazione Regionale.

Art. 5 – Condizioni di ammissibilità dei Soggetti beneficiari

Alla data di presentazione della Domanda di Agevolazione, le PMI di cui al precedente articolo, sia punto a) che b), devono possedere i seguenti requisiti:

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- essere regolarmente costituite, se ricorre, e iscritte al registro delle imprese e trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di scioglimento o liquidazione e non essendo sottoposte a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata (solo per le imprese già costituite).

- avere una propria unità produttiva, e sede in cui viene esercitata l’attività, nel territorio della Regione Calabria, in particolare nei comuni facenti parte degli ambiti partenariali dei PISL “Sistemi Produttivi” approvati nella Fase I della Progettazione Integrata di Sviluppo Locale, di cui alla DGR 19 ottobre 2012, n. 466, ovvero prevedere di attivarne una a seguito dell’ammissione all’agevolazione;

- trovarsi in regime di contabilità ordinaria. Le imprese iscritte all’Albo delle imprese artigiane di cui alla Legge 8 agosto 1985, n. 443 e successive modificazioni sono ammissibili alle agevolazioni anche se operano in regime di contabilità semplificata entro i limiti previsti dalla normativa nazionale vigente;

- essere iscritte all’INPS solo per le imprese già esistenti;

- essere in regola con il pagamento degli oneri previdenziali e assicurativi;

- essere in regola con le normative vigenti in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori;

- aver restituito agevolazioni pubbliche godute per le quali è stata disposta la restituzione;

- non avere ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti di stato dichiarati illegali e incompatibili dalla Commissione Europea, secondo quanto previsto dall’articolo 1, comma 1223, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. A tal fine le imprese dovranno produrre apposita dichiarazione con le modalità indicate dal DPCM 23 maggio 2007 (per le imprese che optano per le agevolazioni di cui al Reg. (UE) n. 641/2014);

- non trovarsi nelle condizione di impresa in difficoltà per come definito dal Reg. (UE) n. 651/2014, art. 2, comma 18.

Art. 6 – Settori di attività ammissibili

Possono essere ammessi alle agevolazioni esclusivamente i Piani di Sviluppo Interaziendale/Aziendale riferiti agli ambiti ammissibili dalla vigente normativa comunitaria, nazionale e regionale di riferimento e, tenendo conto, per ogni singolo territorio dei 13 PISL “Sistemi Produttivi locali, Distretti Agroalimentari e Distretti rurali”, di quanto indicato dai proponenti nella proposta progettuale e dal Responsabile del modello di gestione del PISL ai sensi dell’art. 4, comma 2 punto b) dell’Accordo di Programmazione negoziata.

In particolare, nel rispetto della normativa comunitaria di disciplina degli aiuti di Stato, le iniziative e gli investimenti ammissibili dovranno riferirsi ai seguenti codici ATECO 2007:

- B – ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE

- C – ATTIVITÀ MANIFATTURIERE

- E – FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO con esclusione della divisione 36 “RACCOLTA, TRATTAMENTO E FORNITURA DI ACQUA” e della divisione 37 “GESTIONE DELLE RETI FOGNARIE”

- F – COSTRUZIONI

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- G – COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI con esclusione:

della divisione 45 “COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO E RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI”;

del gruppo 46.1 “INTERMEDIARI DEL COMMERCIO”

della divisione 47, ad eccezione dei seguenti gruppi e categorie ammissibili: 47.2 relativa a “COMMERCIO AL DETTAGLIO DI PRODOTTI ALIMENTARI, BEVANDE E TABACCO IN ESERCIZI SPECIALIZZATI” per valorizzazione e commercializzazione di produzione tipiche, ad esclusione di 47.26 non ammissibile; la 47.51; 47.52; 47.53; 47.59; 47.6;47.71; 47.72; 47.75.2; 47.76; 47.77; 47.78.1; 47.78.2; 47.78.3; 47.91.1

- H – TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO limitatamente alla gruppo 52.1 “MAGAZZINAGGIO E ATTIVITÀ DI SUPPORTO AI TRASPORTI” e alla classe 52.29 “Altre attività di supporto connesse ai trasporti”

- I – ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE limitatamente alla divisione 56 “ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE”

- J – SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

- M – ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE limitatamente alle divisioni: 70 “ATTIVITÀ DI DIREZIONE AZIENDALE E DI CONSULENZA GESTIONALE”, 71 “ATTIVITÀ DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA E D'INGEGNERIA; COLLAUDI ED ANALISI TECNICHE”, 72 “RICERCA SCIENTIFICA E SVILUPPO”, 73 “PUBBLICITÀ E RICERCHE DI MERCATO” e 74 “ALTRE ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE”, tranne le categorie 74.90.1, 74.90.91 e 74.90.99 che sono escluse

- N – NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE limitatamente alla divisione 81 “ATTIVITÀ DI SERVIZI PER EDIFICI E PAESAGGIO” e alla divisione 82 “ATTIVITÀ DI SUPPORTO PER LE FUNZIONI D'UFFICIO E ALTRI SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE"

- S – ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI, limitatamente ai gruppi 95.23, 95.24 e alla categoria 96.01.1

In riferimento alla Sezione C “Attività manifatturiere” si precisa che in conformità ai divieti e alle limitazioni derivanti da disposizioni comunitarie, non sono ammissibili alle agevolazioni i programmi d'investimento riguardanti le attività economiche relative ai settori della siderurgia, della cantieristica navale, dell'industria carboniera e delle fibre sintetiche e al settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli compresi nell’allegato I del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

Per trasformazione di un prodotto agricolo, come previsto degli “Orientamenti comunitari per gli aiuti di stato nel settore agricolo e forestale 2007-2013”, si intende qualunque trattamento di un prodotto agricolo, di cui al citato allegato I, in esito al quale il prodotto ottenuto rimane comunque un prodotto agricolo compreso nel medesimo allegato.

I codici indicati in riferimento alla Sezione G, sono ritenuti ammissibili solo in abbinamento con altri codici, ossia per le attività commerciali che completano la filiera produttiva oggetto del Contratto di Investimento. In particolare, la presenza di imprese operanti nel settore commercio non può superare la maggioranza numerica del numero complessivo di imprese partecipanti al Contratto di Investimento.

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Art. 7 – Dotazione finanziaria

L’ammontare complessivo delle risorse destinate al finanziamento del presente Avviso è pari a euro 65.833.081,98, a valere sulle risorse rinvenienti dalla riduzione del cofinanziamento nazionale, per effetto della revisione del POR Calabria FESR 2007-2013. Le risorse sono ripartite per PISL secondo quanto riportato nel prospetto che segue.

PISL Sistemi produttivi – Articolazione delle risorse finanziarie per PISL e Regolamento di esenzione

PISL Sistemi produttivi Ente Capofila

Risorse finanziarie (in €)

Totale

di cui per "aiuti in

esenzione" (GBER)

di cui per "aiuti in de minimis"

1.PISL “L'anima del territorio e le sue forme: la forza della tradizione nell'era della globalizzazione”

Provincia di Catanzaro

6.800.000,00 4.760.000,00 2.040.000,00

2.PISL "Reventino eccellenze rurali" Comune di Soveria Mannelli (CZ)

3.799.599,88 2.659.719,92 1.139.879,96

3.PISL “LOGOS LOGistica sOStenibile” Comune di Castrovillari (CS)

5.571.428,57 3.900.000,00 1.671.428,57

4.PISL “ContrATTO IMPrESA, Contributo all’Azione Territoriale per l’Occupazione qualificata e Innovazione nelle Micro e Piccole imprese per un’Economia Sostenibile d’Area Vasta”

Comune di Acri (CS)

3.374.764,71 2.362.335,30 1.012.429,41

5.PISLl “BIT Bioedilizia e Innovazione Tecnologica”

Comune di Cosenza

3.714.285,71 2.600.000,00 1.114.285,71

6.PISL “Piano Lago Ecosostenibile” Comune di Figline Vegliaturo (CS)

3.300.000,00 2.310.000,00 990.000,00

7.PISL “CROS.PRO. Corigliano-Rossano sistemi produttivi”

Comune di Rossano (CS)

5.000.000,00 3.500.000,00 1.500.000,00

8.PISL Innovazione tecnologica: saperi, reti e nuova ruralità

Comune di Papasidero (CS)

1.671.428,57 1.170.000,00 501.428,57

9.PISL “S.I.L.A. Sviluppo Innovazione, Lavoro e Ambiente”

Comune di Celico (CS)

1.616.853,54 1.131.797,48 485.056,06

10.PISL “Percorsi produttivi, nuove opportunità per nuove PMI"

Provincia di Crotone

7.032.984,50 4.923.089,15 2.109.895,35

11.PISL “Distretti in rete: Energia, Ambiente e Sistemi Produttivi della Bioedilizia, del Legno e dell'Agroalimentare della provincia di Reggio Calabria”

Provincia di Reggio Calabria

10.572.536,50 7.400.775,55 3.171.760,95

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PISL Sistemi produttivi Ente Capofila

Risorse finanziarie (in €)

Totale

di cui per "aiuti in

esenzione" (GBER)

di cui per "aiuti in de minimis"

12.PISL "Artigianato, Gusto e Mestieri nell'area della costa Viola"

Comune di Bagnara (RC)

5.572.200,00 3.900.540,00 1.671.660,00

13.PISL "Monte Poro Serre Vibonesi" Comune di Spilinga (VV)

7.807.000,00 5.464.900,00 2.342.100,00

Totale 65.833.081,98 46.083.157,39 19.749.924,59

Per ciascun PISL, l’Amministrazione procederà a redigere due graduatorie, una per ogni regime di aiuto prescelto (aiuti in esenzione, di cui al Regolamento (UE) n. 651/2014, o aiuti in de minimis, di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013), per come specificato nel successivo articolo 10, e nel rispetto della relativa dotazione finanziaria di ogni PISL approvata con DGR 19 ottobre 2012, n. 466 e sopra riportata.

Qualora le due graduatorie dei progetti ammessi a contributo, redatte per un PISL, non dovessero assorbire tutta la dotazione assegnata al PISL stesso, le risorse rivenienti saranno assegnate, nell’ambito della stessa Provincia, agli altri PISL.

A valere su queste ultime risorse sarà redatta una graduatoria su base provinciale, relativamente ai PISL elencati in tabella, formata mediante l’applicazione della seguente formula in cui il peso dell’operazione proposta è maggiore rispetto a quello del PISL:

v = (a*0,4+ b*0,6)/ 2

in cui • v è il punteggio complessivo dell’eventuale proposta da finanziare; • a il punteggio ottenuto dal PISL di appartenenza nella graduatoria approvata con

D.G.R. 19 ottobre 2012, n. 466; • b il punteggio attribuito dalla Commissione di valutazione all’operazione proposta.

La disponibilità complessiva di risorse finanziarie potrà essere incrementata qualora si rendano disponibili ulteriori risorse a seguito di provvedimenti di disimpegno o riprogrammazione.

Art. 8 – Entità dell’investimento

Per l’ammissione a finanziamento, i Contratti di Investimento devono presentare spese agevolabili per un importo non inferiore a 200.000 euro.

Inoltre, nell’ambito del Contratto, le spese ammissibili relative al Piano di Sviluppo Interaziendale non possono essere inferiori a 50.000 euro.

Art. 9 – Condizioni generali di ammissibilità delle spese

Ai fini dell'ammissibilità delle spese si fa riferimento alla normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia, e in particolare, al Regolamento (UE) n. 1407/2013 «de minimis»), al Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER).

Possono beneficiare dell’agevolazione solo i Piani di Sviluppo Aziendale/Interaziendale con “avvio

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dei lavori” successivo alla data di presentazione della domanda di accesso da parte dei Soggetti Beneficiari.

Si precisa che la data di “avvio dei lavori”, così come previsto dall’art. 2, comma 23 del Reg. UE 651/2014, è quella relativa alla data di inizio dei lavori di costruzione relativi all'investimento oppure la data del primo impegno giuridicamente vincolante (ancorché quietanzato o pagato successivamente) ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l'investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima. L'acquisto di terreno e i lavori preparatori quali la richiesta di permessi o la realizzazione di studi di fattibilità non sono considerati come avvio dei lavori. In caso di acquisizioni, per “avvio dei lavori” si intende il momento di acquisizione degli attivi direttamente collegati allo stabilimento acquisito

Pertanto, ai fini della determinazione della data di avvio dei Piani di Sviluppo Aziendale e Interaziendale, non sono considerate le eventuali spese di progettazione e quelle preliminari sostenute dall’impresa prima della data di presentazione della domanda di agevolazione, che non attengono alla fase di esecuzione dei progetti.

La chiusura dei Piani di Sviluppo Aziendale e Interaziendale coincide con l’ultimo titolo di spesa quietanzato.

Le tipologie di spese e le condizioni e le limitazioni di ammissibilità per i singoli Piani specifici saranno dettagliate nei successivi artt. 12 e 16 del presente Avviso.

Tutti gli importi previsti si intendono in euro e al netto di IVA e di ogni altro onere accessorio. Le spese in valuta estera possono essere ammesse alle agevolazioni per un controvalore in euro pari all’imponibile ai fini IVA.

Gli investimenti previsti dovranno essere realizzati entro 24 mesi dalla data di sottoscrizione dell’Atto di adesione e obbligo di cui al successivo art. 20.

La data di ultimazione è definita dalla data dell’ultimo titolo di spesa ammissibile. In ogni caso, a pena di esclusione dalle agevolazioni, il programma di spesa dovrà essere avviato entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell’Atto di Adesione e Obbligo, di cui al successivo articolo 20.

I Beneficiari hanno l'obbligo di ultimare i Piani di Sviluppo Aziendale e Interaziendale entro i termini previsti. Per provati motivi, l’Amministrazione regionale può concedere una sola proroga di 6 mesi delle attività, previa istanza motivata del Soggetto proponente da presentarsi prima della scadenza del termine previsto, una sola volta nel corso del progetto. La proroga si intende concessa sull’intero Contratto di Investimento.

Art. 10 – Agevolazioni concedibili e divieto di cumulo

Le agevolazioni per i Contratti di Investimento sono concesse in conformità a quanto previsto:

- dal Regolamento (UE) n. 651/2014 “Generale di esenzione per categoria – GBER” ed in conformità a quanto stabilito nella Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-20 – SA.38930 (2014/N) – ITALIA – Comunicazione della Commissione C(2014) 6424; oppure,

- dal Regolamento (UE) n. 1407/2013 («de minimis»).

Le agevolazioni sono calcolate sui costi ammissibili determinati sulla base delle disposizioni regolamentari applicabili e concesse entro i massimali previsti dal Regolamento (UE) n. 1407/2013 («de minimis») nonché entro i massimali previsti dalla Carta degli Aiuti a Finalità Regionale2014-2020, di cui alla Comunicazione della Commissione C(2014) 6424, per gli aiuti da concedere ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER).

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Gli aiuti concessi in virtù del presente Avviso non possono essere cumulati con altri aiuti esentati o con gli aiuti d'importanza minore «de minimis») ovvero con altri finanziamenti della Comunità relativi agli stessi costi – coincidenti in parte o integralmente – ammissibili, ove tale cumulo porti al superamento delle intensità di aiuto o degli importi massimi di aiuto previsti dalla Carta degli Aiuti a Finalità Regionale 2014-2020, dal Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER) e dal Regolamento(UE) n. 1407/2013 («de minimis»).

Il soggetto proponente dovrà optare, in sede di proposizione della domanda, per il regime di aiuto di cui al Regolamento (UE) n. 651/2014 “Regolamento Generale di esenzione per categoria 2014/2020 – GBER” o al Regolamento (UE) n.1407/2013 («de minimis»), confluendo in due graduatorie diverse con dotazioni complessiva nel limite delle risorse attribuite a ciascun territorio di cui all’art. 7.

Alla graduatoria delle domande presentate ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 («de minimis») saranno attribuite risorse fino al 30% della suddetta dotazione per singolo PISL di cui all’art. 7. La complementare disponibilità per territorio, pari al 70% della dotazione di cui allo stesso art. 7, sarà destinata al finanziamento delle domande pervenute ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 “Regolamento Generale di esenzione per categoria 2014/2020 – GBER”.

Sarà redatta per prima la graduatoria per i contributi concessi ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 «de minimis»).

Eventuali economie della graduatoria per i contributi concessi ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 («de minimis») potranno essere destinati alla successiva graduatoria per i contributi concessi ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 “Regolamento Generale di esenzione per categoria 2014/2020 – GBER” e da questa seconda eventualmente alla prima.

Il soggetto proponente dovrà optare per un singolo regime di aiuto da applicarsi all’intero Contratto di Investimento. L’esercizio dell’opzione sui regimi di aiuto dovrà essere esercitata esclusivamente al momento della presentazione della domanda. Non saranno comunque ritenute ammissibili domande formulate con riferimento ad ambedue i regimi di aiuto.

In caso di richiesta ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 («de minimis»), per la realizzazione del Piano di Sviluppo Interaziendale potrà essere concesso un contributo massimo di 150.000 euro; per i singoli Piani di Sviluppo Aziendale delle imprese raggruppate il contributo non potrà essere superiore a 150.000 euro per ogni singola azienda.

TITOLO II – PIANI DI SVILUPPO INTERAZIENDALI E AZIENDALI

Art. 11 – Interventi ammissibili

Gli interventi ammissibili devono riguardare una sola unità produttiva e non possono essere suddivisi in più domande di agevolazione. Per unità produttiva si intende una struttura produttiva, dotata di autonomia tecnica, organizzativa, gestionale e funzionale, eventualmente articolata su più immobili e/o impianti, anche fisicamente separati ma collegati funzionalmente. Nel caso in cui l’impresa produca nello stesso luogo beni e servizi insieme, devono poter essere individuate, ai fini delle valutazioni per la concessione delle agevolazioni, due distinte unità produttive.

I Piani di Sviluppo Aziendale devono riguardare una delle seguenti tipologie:

a) Realizzazione di nuove unità produttive;

b) Ampliamento di unità produttive esistenti;

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c) Diversificazione della produzione di un’unità produttiva in nuovi prodotti/servizi aggiuntivi (prodotti mai fabbricati precedentemente);

d) Cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.

Laddove, il soggetto proponente opti per il regime di aiuto previsto di cui all’Art. 14 del Regolamento (UE) n. 651/2014 “Regolamento Generale di esenzione per categoria 2014/2020 – GBER”, nel caso di interventi di cui alle tipologie citate alle lettere c) e d) sopra riportate:

1. per quanto alla lettera c), i costi ammissibili devono superare almeno del 200% il valore contabile degli attivi che vengono riutilizzati, registrato nell'esercizio finanziario precedente l'avvio dei lavori;

2. per quanto alla lettera d), i costi ammissibili devono superare l'ammortamento degli attivi relativi all'attività da modernizzare durante i tre esercizi finanziari precedenti.

Art. 12 – Spese ammissibili

Le spese ammissibili per la realizzazione dei Piani di Sviluppo Aziendale debbono riferirsi all’acquisto e alla realizzazione di immobilizzazioni come definite dagli articoli 2423 e seguenti del codice civile. Dette spese riguardano:

a) Progettazioni ingegneristiche riguardanti le strutture dei fabbricati e gli impianti, sia generali che specifici, direzione dei lavori, studi di fattibilità economico-finanziaria e di valutazione di impatto ambientale, oneri per le concessioni edilizie, collaudi, spese di fidejussione;

b) Suolo aziendale e sue sistemazioni; le relative spese sono ammesse nel limite del 10% dell’investimento complessivo ammissibile del programma;

c) Opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali;

d) Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all'attività gestionale dell'impresa, ed esclusi quelli relativi all'attività di rappresentanza; mezzi mobili, esclusi i mezzi di trasporto targati, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell'unità produttiva oggetto delle agevolazioni;

e) Programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l'attività svolta nell'unità produttiva interessata dal programma;

f) Spese per l’acquisizione di Servizi Reali che consentano la risoluzione di problematiche di tipo gestionale, tecnologico, organizzativo, commerciale, produttivo e finanziario. I servizi reali ammissibili, per come descritti nel Catalogo allegato al presente Avviso, sono relativi alle seguenti aree di attività: Strategia, general management e supporto alle funzioni aziendali; Marketing e vendite; Produzione e supply chain; Organizzazione e risorse umane; Finanza d’impresa; Innovazione tecnologica;

Con riferimento alle spese sopra indicate si applicano i seguenti limiti, divieti e condizioni:

- in relazione alla lettera a), le spese sono ammesse nel limite del 5% dell’investimento complessivo ammissibile; le spese relative allo studio di fattibilità economico finanziaria non possono eccedere il 2,0% dell’investimento ammissibile, fino ad un massimo di 25.000 euro;

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- le spese relative all’acquisto del suolo aziendale, di cui alla lettera b) sono ammesse nel limite del 10% dell’investimento complessivo ammissibile. Inoltre, ai sensi dell’art. 5 del DPR 196/2008, l’acquisizione del suolo di cui alla lettera b) è ammissibile a condizione che esista un nesso diretto fra l'acquisto del terreno e gli obiettivi del Piano di Sviluppo Aziendale; il valore di mercato del suolo sia attestato attraverso la presentazione di una perizia giurata di stima redatta da soggetti iscritti agli albi degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei dottori agronomi, dei periti agrari, degli agrotecnici o dei periti industriali edili.

- in relazione alle spese di cui alle lettere c) si precisa che:

- l’acquisto di edifici già costruiti, ai sensi dell’art. 6 del DPR 196/2008, è ammissibile purché: siano direttamente connessi e utilizzati conformemente alle finalità del Piano di Sviluppo Aziendale/Interaziendale; sia presentata una perizia giurata di stima, redatta da soggetti iscritti agli albi degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei dottori agronomi, dei periti agrari, degli agrotecnici o dei periti industriali edili che attesti il valore di mercato dell'immobile, nonché la conformità dello stesso alla normativa nazionale, oppure che espliciti i punti non conformi e sia prevista la loro regolarizzazione da parte del beneficiario; l'immobile non abbia fruito, nel corso dei dieci anni precedenti, di un finanziamento nazionale o comunitario; l’immobile sia utilizzato per la destinazione stabilita.

- non è agevolabile un programma consistente solo nella realizzazione o nell’acquisto di immobili e/o altre opere murarie. Nel caso che il programma preveda l’acquisto di un immobile esistente comprensivo del relativo suolo, al fine di verificare il rispetto dei relativi predetti limiti previsti per il suolo aziendale e per le opere murarie, l’impresa deve produrre una perizia giurata attestante il valore del suolo stesso;

- le spese per opere murarie ed assimilate sono ammissibili al 100% del totale delle stesse solo qualora si tratti di opere strettamente necessarie al ciclo produttivo;

- la spesa relativa all’acquisto di un immobile esistente e già agevolato è ammissibile alle agevolazioni purché siano già trascorsi, alla data di presentazione della Domanda di Agevolazione, dieci anni dalla data di ultimazione del precedente programma agevolato; tale limitazione non ricorre nel caso in cui l’Amministrazione concedente abbia revocato e recuperato totalmente le agevolazioni medesime; a tal fine va acquisita una specifica dichiarazione del legale rappresentante dell’impresa richiedente le agevolazioni o di un suo procuratore speciale resa ai sensi e per gli effetti degli artt. 47 e 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000;

- in relazione alle spese di cui alla lettera d), si precisa che per beni nuovi di fabbrica si intendono quelli mai utilizzati e fatturati direttamente dal costruttore (o dal suo rappresentante o rivenditore); qualora vi siano ulteriori giustificate fatturazioni intermedie, fermo restando che i beni non devono essere mai stati utilizzati, dette fatturazioni non devono presentare incrementi del costo del bene rispetto a quello fatturato dal produttore o suo rivenditore;

- le spese di cui alla lettera c) possono comprendere anche quelle relative alla realizzazione, nell’ambito dell’unità produttiva, di asili nido;

- le spese di cui alle lettere b) ed e), che per loro natura possono essere riferite all’attività dell’impresa nel suo complesso, sono ammesse alle agevolazioni limitatamente alla parte utilizzata per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal programma agevolato e nei limiti ritenuti congrui in relazione alle condizioni di mercato;

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- tra le spese relative ai programmi informatici, di cui alla lettera e) sono incluse quelle relative ai servizi per la realizzazione o la personalizzazione di applicazioni informatiche. Si precisa, altresì, che le spese relative al software di base, indispensabile al funzionamento di una macchina o di un impianto, non rientrano tra le suddette spese ma sono da considerare in uno con la spesa relativa alla macchina governata dal software medesimo;

- in relazione alle spese di cui alla lettera f), le spese ammissibili corrispondono ai costi dei servizi di consulenza prestati da consulenti esterni. La natura di detti servizi non è continuativa o periodica e gli stessi non devono riferirsi agli ordinari costi di gestione dell'impresa connessi ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la consulenza legale e la pubblicità. Nel caso di Piani di Sviluppo Aziendale, tali spese sono ammissibili solo fino al 20% dell’importo complessivo ammissibile.

Ai fini dell’ammissibilità delle spese per servizi, i fornitori devono aver maturato almeno 3 anni di attività nel settore di consulenza e il valore delle consulenze già prestate deve essere almeno pari a 3 volte il costo del servizio richiesto.

Il fornitore dei servizi dovrà realizzarli utilizzando la propria struttura organizzativa; ad esso non è pertanto consentito di esercitare forme di intermediazione dei servizi verso altre imprese di consulenza attraverso l’affidamento della realizzazione di tutto o di parte del lavoro del quale è stato incaricato.

Il Soggetto beneficiario ed i fornitori di servizi non devono avere alcun tipo di partecipazione reciproca a livello societario. Inoltre, non viene riconosciuta, ai fini della determinazione del contributo, la consulenza specialistica rilasciata da amministratori, soci e dipendenti del soggetto beneficiario del contributo nonché di eventuali partner, sia nazionali che esteri;

- non sono ammesse le spese per mezzi di trasporto targati (ad eccezione dei mezzi all’interno dei quali si svolge una fase del ciclo di produzione), le spese notarili, quelle relative a scorte di materie prime e ausiliarie, macchinari, impianti e attrezzature usati, le spese di funzionamento in generale, ivi comprese quelle di pura sostituzione, e tutte le spese non capitalizzate;

- non sono altresì ammissibili le spese relative a imposte e tasse, fatte eccezione per gli oneri doganali relativi ai beni ammissibili in quanto costi accessori dei beni stessi e, in quanto tali, capitalizzati;

- non sono ammesse le spese relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria;

- non sono, altresì, ammessi i titoli di spesa regolati per contanti, pena l’esclusione del relativo importo dalle agevolazioni.

Art. 13 – Forma e intensità dell’aiuto

Le agevolazioni per la realizzazione dei Piai di Sviluppo Aziendale/Interaziendale saranno concesse in conformità a quanto previsto dal:

- Regolamento (UE) n. 651/2014 “Regolamento Generale di esenzione per categoria 2014/2020 – GBER”, art. 14 e art. 18, riferiti rispettivamente agli aiuti a finalità regionale agli investimenti e agli aiuti alle PMI per servizi di consulenza;

- Regolamento (UE) n. 1407/2013 («de minimis») della Commissione del 18 dicembre 2013.

Gli aiuti sono riconosciuti nella forma di contributo in conto capitale, concessi a copertura delle spese ammissibili sostenute per la realizzazione delle spese per investimenti.

La misura delle agevolazioni è definita in termini di intensità o ammontare massimi rispetto alle

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spese ammissibili.

Nel caso in cui gli aiuti vengano concessi ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER):

- Le agevolazioni per le spese di cui alla lettera a), b), c), d) ed e) del precedente articolo 12 del presente Avviso, non potranno superare i massimali di importo e di intensità di cui all’Art. 14 del Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER), nonché le intensità previste dalla “Carta degli Aiuti a Finalità Regionale 2014-2020”.

In particolare, le agevolazioni alle:

o Medie Imprese, come definite dall’Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014, sono concesse nella forma di un contributo in conto capitale nella misura massima del 35% degli investimenti ammissibili;

o Piccole Imprese, come definite dall’Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014, sono concesse nella forma di un contributo in conto capitale nella misura massima del 45% degli investimenti ammissibili.

L’ammontare minimo di mezzi apportati dall’impresa per la realizzazione di dette spese non deve essere inferiore al 25% degli investimenti ammissibili. A tal fine vengono considerati tutti i mezzi di copertura finanziaria esenti da qualunque aiuto pubblico.

Il beneficiario dovrà comunque garantire la totale copertura della parte non agevolata del programma di investimenti.

Per attestare la copertura finanziaria del Piano di Investimento Produttivo, ciascun soggetto interessato può fare ricorso, congiuntamente o alternativamente:

1. al finanziamento bancario;

2. all’apporto di mezzi propri o ad altre fonti di copertura.

A tal fine, pena l’esclusione della Domanda di Agevolazione, entro la data di sottoscrizione dell’Atto di Adesione e Obbligo, il Soggetto Beneficiario dovrà produrre la seguente documentazione:

o nel caso di ricorso al finanziamento bancario, copia della delibera bancaria di concessione del finanziamento redatta dalla Banca, dall’Intermediario Finanziario ex art.107 TUIB, secondo la modulistica che verrà resa disponibile dall’Amministrazione regionale;

o nel caso di apporto di mezzi propri, una attestazione bancaria sul merito creditizio, utilizzando la modulistica che verrà messa a disposizione, e/o documentazione equipollente comprovante la disponibilità finanziaria, quali copie autentiche di attestati da saldi asserenti la disponibilità liquida (libretti bancari, postali, certificati di deposito, titoli di stato, ecc.), delibere societarie o documentazioni contabili relative al versamento del capitale proprio nella misura prevista, ecc.

Le agevolazioni per le spese relative ai servizi reali di cui alla lettera f) del precedente articolo 12 del presente Avviso, ai sensi dell’art. 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER), non potranno superare il 50% del costo ammesso, fino ad un massimo di 200.000 euro per Piano di Sviluppo Interaziendale e 100.000 euro per Piano di Sviluppo Aziendale.

Nel caso in cui gli aiuti vengano concessi ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 «de minimis», l’importo complessivo dell’agevolazione non potrà eccedere su un periodo di tre esercizi finanziari il massimale di 200.000 euro. L’impresa dovrà fornire informazioni complete relative a

23

qualsiasi altro aiuto «de minimis» ottenuto durante i due esercizi finanziari precedenti e nell’esercizio finanziario in corso nel rispetto del principio del divieto di cumulo delle agevolazioni.

Le agevolazioni «de minimis» sono concesse nella forma di un contributo in conto capitale nella misura massima del 70% delle spese ammissibili, fino all’importo massimo di 150.000 per i Piano di Sviluppo Aziendale/Interaziendale.

L’ammontare delle agevolazioni calcolato in via provvisoria viene rideterminato a conclusione del programma di investimenti, sulla base delle spese ammissibili effettivamente sostenute e della verifica relativa al rispetto delle intensità massime di aiuto previste dalla disciplina comunitaria. L’ammontare delle agevolazioni così definitivamente determinato non può in alcun modo essere superiore a quello individuato in via provvisoria.

Art. 14 – Criteri di valutazione

La valutazione del Piano di Sviluppo Aziendale/Interaziendale proposto viene effettuata assegnando un punteggio calcolato sulla base dei criteri di selezione di seguito riportati.

TABELLA A - GRIGLIA DI VALUTAZIONE

CRITERIO

PARAMETRO DI VALUTAZIONE

ATTRIBUZIONE PUNTI

Piani di Sviluppo Aziendale Piani di Sviluppo Interaziendale

Modalità calcolo

punteggio

Punteggio

max

Modalità calcolo

punteggio

Punteggio

max

A) Efficacia del progetto proposto rispetto all’Obiettivo Operativo della Linea di Intervento 30 30

A1 - Tipologia di investimento

Tipologia di investimento

A.1.1. Realizzazione di nuove unità produttive/ imprese o consorzi/contratti costituendi

9

9

13

13 A.1.2. Ampliamento di unità produttive esistenti 6 10

A.1.3. Diversificazione della produzione 4 7

A.1.4. Cambiamento fondamentale del processo di produzione

4 7

A2 - Grado di efficacia rispetto all’attuazione del principio di pari opportunità e di non discriminazione

a) Prevalenza partecipazione e gestione femminile

A.2.1. Progetti presentati da imprese a prevalente partecipazione e gestione femminile: � per le imprese individuali: il titolare deve essere una donna; � per le società di persone e per le cooperative: maggioranza numerica di donne non inferiore al 60% della compagine sociale e del capitale; � per le società di capitali e soggetti consortili: le quote di partecipazione al capitale devono essere per almeno i 2/3 di proprietà di donne e gli organi di amministrazione devono essere costituiti per almeno i 2/3 da donne.

1

4

1

4 b) Realizzazione o incremento delle iniziative per migliorare i servizi per i figli dei dipendenti

A.2.2. Realizzare almeno una delle tipologie di iniziative: � Servizio di nursery con utensileria (scaldabiberon, fasciatoio, ecc.); � Creazione o ampliamento, per maggiore accoglienza, dell’asilo nido aziendale;

1 1

c) Facilitazione di accesso ai servizi per le persone diversamente abili, anziani e portatori di bisogni speciali

A.2.3.Realizzare almeno una delle tipologie di iniziative: � Servizio di supporto attraverso ausili e/o attrezzature speciali (montascale, servoscale, elevatori, arredi speciali, ecc.); � Apparecchiature specifiche e con installazione di segnaletica e/o dispositivi speciali (es.: mappe tattili, plastici, scritte in braille, apparecchi acustici o appositi cartelli con macro-scritte, ecc.).

2 2

A3 - Livello di sostenibilità ambientale

a) Miglioramento delle performance ambientali

A.3.1 Consumi idrici (1 punto): � Progettazione e realizzazione di sistemi di raccolta delle acque meteoriche Consumi energetici (almeno uno - 1 punto)): � Installazione di impianti e macchinari ad elevata efficienza energetica � Miglioramento delle performance energetiche degli edifici (isolamento termico, pannelli solari, impianti di riscaldamento ad elevata efficienza energetica, massimizzazione dell’illuminazione ecc.)

Fino a 2 8

Fino a 2 8

b) Miglioramento delle A.3.2 Interventi volti minimizzare i carichi inquinanti: Fino a 3 Fino a 3

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TABELLA A - GRIGLIA DI VALUTAZIONE

CRITERIO

PARAMETRO DI VALUTAZIONE

ATTRIBUZIONE PUNTI

Piani di Sviluppo Aziendale Piani di Sviluppo Interaziendale

Modalità calcolo

punteggio

Punteggio

max

Modalità calcolo

punteggio

Punteggio

max

performance ambientali attraverso la riduzione dell’inquinamento

Rifiuti: (1 punto) � Analisi dei potenziali rifiuti derivanti dai processi produttivi e individuazione di filiere del recupero o riutilizzo dei rifiuti prodotti Emissioni nell'aria: (1 punto) � Individuazione e adozione delle migliori tecniche disponibili per l’abbattimento delle emissioni in atmosfera Emissioni nell'acqua: (1 punto) � Individuazione e adozione delle migliori tecniche disponibili per l’abbattimento delle emissioni nelle acque

c) Certificazione ambientale. Possesso di marchi o sistemi di gestione ambientale normati (EMAS, ISO 14001)

A.3.3.Certificazione ambientale. � Registrazione EMAS (3 punti) � Certificato di conformità ISO 14001 (2 punti)

Fino a 3 Fino a 3

A4 - Localizzazione in aree industriali dotate di infrastrutture ambientali

Il punteggio viene attribuito alle iniziative localizzate in aree produttive (ASI, ZI o PIP, NI) con una maggiorazione se le aree sono dotate di servizi ed infrastrutture a carattere ambientale.

A.4.1 Localizzazione dell’iniziativa in aree produttive (ASI, ZI o PIP, NI)

1

Fino 4 Non

applicabile -

A.4.2 Presenza nell’area di insediamento industriale dei seguenti requisiti: � Sistema di trattamento dei reflui civili ed industriali (1 punti) � Recupero e/o riutilizzo dei rifiuti all'interno dei cicli di produzione e/o per la produzione di materie prime secondarie in una logica di filiera (1 punti) � Raccolta differenziata (1 punti) � Sistemi di illuminazione pubblica a basso consumo (1 punti) � Utilizzo di fonti rinnovabili (pannelli fotovoltaici, collettori solaritermici, utilizzo di biomasse) (1 punti) � Rete di monitoraggio delle emissioni in atmosfera (1 punti)

Fino a 3

A5 – Riutilizzo di strutture preesistenti, non utilizzate

Riutilizzo strutture industriali e artigianali non utilizzate

A.5.1 Riutilizzo di struttura artigianale/industriale dismessa/non utilizzata da almeno 2 anni

3 3 3 3

A6 – Impatto in termini di pari opportunità

Incremento dell’occupazione femminile e/o di soggetti svantaggiati

A.6.1 Il punteggio viene assegnato se la percentuale di nuovi assunti donne e/o soggetti svantaggiati sul totale dei nuovi assunti è almeno pari al 50%. L’indicatore viene calcolato nell’anno a regime

2 2 2 2

b) Efficienza attuativa 53 53

A7 - Cofinanziamento dell’impresa

Percentuale richiesta su quella massima concedibile (100%)

A.7.1 Un punto per ogni punto percentuale di contributo in conto capitale richiesto in meno rispetto a quello massimo concedibile, fino ad un massimo di 5 punti.

Fino a 5 5 Fino a 5 5

A8 - Fattibilità amministrativa e velocità della spesa

Valutazione dei tempi necessari per l’apertura del cantiere e, quindi, di impegnabilità e di spendibilità delle relative risorse

A.8.1.a Investimenti che non richiedano autorizzazioni generali e specifiche da ottenere

4

8

4

8

A.8.1.b Autorizzazioni da ottenere per avviare l’investimento: - Concessione edilizia (1 punto); - Altre autorizzazioni opere murarie e assim. (1 punto) - Valutazione Impatto Ambientale (1 punto) - Valutazione Incidenza Rete Natura 2000 (0,75 punti) - Altro (es. permessi e /o licenze) (0,25 punti).

4 – (somma punti

adempimenti da

ottemperare)

4 – (somma punti

adempimenti da

ottemperare)

A.8.2 Rapporto tra spese ammissibili per impianti, macchinari, attrezzature e servizi [di cui alle lettere d), e), ed f) dell’art. 12] e spese ammissibili per il Piano di Sviluppo superiore al 60%. Verrà attribuito 1 punto per ogni 10 punti percentuali dal 60 al 100%.

Fino a 4 Fino a 4

A9 - Sostenibilità finanziaria del Piano di Sviluppo Aziendale

Sostenibilità finanziaria del Piano calcolata in base al reddito prodotto per le iniziative esistenti, al rapporto fra mezzi propri e investimenti per le nuove iniziative

A 9.1a NEOIMPRESE (o con meno di due bilanci approvati) Livello apporto mezzi propri. S=[(Capitale proprio/(Spese investimento – Agevolazione richiesta)]*10

Fino a 10 10 Fino a 10 10

A.9.1b IMPRESE ESISTENTI (con almeno due bilanci approvati) Rapporto (S) tra la media del reddito operativo prodotto nei due esercizi chiusi precedenti la presentazione della domanda moltiplicato 6 e l’investimento ammissibile (Inv.) - Sostenibilità S = (Ro*6/Inv.). (se S>1 vengono attribuiti 10 punti, altrimenti il punteggio è calcolato come S*10)

25

TABELLA A - GRIGLIA DI VALUTAZIONE

CRITERIO

PARAMETRO DI VALUTAZIONE

ATTRIBUZIONE PUNTI

Piani di Sviluppo Aziendale Piani di Sviluppo Interaziendale

Modalità calcolo

punteggio

Punteggio

max

Modalità calcolo

punteggio

Punteggio

max

A10 - Capacità di perseguire l’obiettivo

Capacità economico finanziaria dell’impresa proponente sulla base di alcuni indici di bilancio

A.10.1 Verifica dei valori dei seguenti indici, calcolati come media dei valori desunti dall’anno a regime e da quello immediatamente antecedente: - ROE (Reddito netto/Patrimonio netto) se > 4% (3 punti) - ROI (Risultato gestione caratteristica/Totale Attivo), se>6% (2 punti) - Indice di disponibilità (Attivo Circolante/Debiti a breve), se >75% (2 punti) - Margine di struttura (Patrimonio netto-Immobilizzazioni nette), se > 0 (3 punti) Non va calcolato per le nuove imprese/consorzi

Fino a 10 10 Fino a 10 10

A 11 - Fattibilità giuridico-amministrativa, tecnica e di gestione economica- finanziaria

Fattibilità giuridico-amministrativa, tecnica e di gestione economica- finanziaria

A.11.1 Validità delle soluzioni proposte in merito alla fattibilità giuridico, amministrativa, tecnica e di gestione economica- finanziaria

Fino a 20 20 Fino a 20 20

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi 17 17

A12 – Innovatività del progetto

Introduzione di innovazioni tecnologiche di processo e/o di prodotto

A.12.1. Innovazioni tecnologiche di processo e/o di prodotto e/o organizzativa. Il punteggio è assegnato sulla base del rapporto (R) tra le spese relative a investimenti innovativi, tecnologie dell’informazione e della comunicazione e le spese dell’investimento complessivo ammissibile per il Piano.

R*17 17 R*17

17

TOTALE 100 100

Ai fini dell’attribuzione del punteggio, si specifica che relativamente:

ai criteri A2 e A3, le spese relative dovranno essere previste nel programma di investimento per il quale si richiede l’agevolazione;

al criterio A4, è necessario presentare documentazione probatoria;

al criterio A5, è necessario allegare alla domanda di agevolazione apposita dichiarazione del proprietario dell’immobile o del soggetto che ne ha la disponibilità;

ai criteri A.8.1a e A.8.1b, si assegna il punteggio massimo, pari a 4, se per la realizzazione dell’investimento non sono previste autorizzazioni generali e specifiche da ottenere (criterio A.8.1a); nel caso in cui dette autorizzazioni sono previste (criterio A.8.1b), il punteggio da assegnare sarà dato dalla differenza tra il punteggio massimo e quello relativo a ciascuna tipologia di autorizzazione da ottenere, per come riportato nella griglia di valutazione.

al criterio A.9.1a per “capitale proprio” si intendono le risorse finanziarie apportate direttamente dall’impresa (es. capitale sociale e/o conferimenti dei soci in conto aumento del capitale stesso) per la copertura della parte dell’investimento ammissibile non coperta da agevolazioni. Ai fini dell’attribuzione del punteggio dell’indicatore, non vengono pertanto considerati i finanziamenti concessi da parte di una o più istituzioni bancarie. Questi ultimi, invece, purché esenti da aiuti pubblici, sono ammessi per la determinazione della quota minima dei mezzi propri da apportare per la realizzazione dell’investimento;

al criterio A12, per investimenti innovativi, tecnologie dell’informazione e della comunicazione si intendono:

a) apparecchiature, macchinari e impianti robotizzati connessi al ciclo produttivo, gestiti da sistemi digitali basati su piattaforme software e correlati servizi per la realizzazione

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o la personalizzazione di applicazioni informatiche a supporto dell’utilizzo dei sistemi succitata;

b) piattaforme e tecnologie digitali funzionali alla gestione della produzione e finalizzate alla reingegnerizzazione ed integrazione dei processi organizzativi, aziendali e interaziendali e correlati servizi per la realizzazione o la personalizzazione di applicazioni informatiche a supporto delle predette piattaforme tecnologiche;

c) acquisizione di brevetti funzionali all’esercizio delle attività oggetto del Piano;

d) apparecchiature scientifiche destinate a laboratori ed uffici di Ricerca e Sviluppo aziendali;

e) piattaforme e tecnologie digitali per la gestione dei sistemi di interfaccia e transazione con clienti e fornitori e correlati servizi per la realizzazione o la personalizzazione di applicazioni informatiche a supporto dell’utilizzo delle predette piattaforme e tecnologie;

f) realizzazione o acquisizione di impianti destinati al riciclo delle acque di processo e al recupero/riuso di materiali di scarto e/o rifiuti di lavorazione;

g) realizzazione o acquisizione di impianti per la produzione di energia termica o elettrica da fonti rinnovabili (esclusi gli impianti eolici).

In ogni caso, per investimento innovativo si intende il macchinario come sistema completo senza distinzione della componente elettronica e/o di software.

Per la verifica di innovatività delle spese dovrà essere prodotta una dichiarazione di un tecnico abilitato ovvero un’autocertificazione del fornitore o dell’azienda produttrice del bene attestante l’innovatività dei macchinari.

Il punteggio di ogni singolo piano è dato dalla somma dei punteggi dei relativi indicatori. Il punteggio massimo attribuibile è pari a 100 punti. Saranno ritenuti ammissibili i Piani di Sviluppo Aziendale che, a seguito della valutazione, avranno riportato un punteggio pari ad almeno 50 punti.

TITOLO III – PRESENTAZIONE E SELEZIONE DEI CONTRATTI DI INVESTIMENTO

Art. 15 – Iter Procedurale per la Presentazione e la Selezione dei Contratti di Investimento

La selezione degli Contratti di Investimento viene effettuata con procedura “valutativa a graduatoria”.

L’iter per la presentazione, la valutazione e la selezione dei Contratti di Investimento è articolato nelle seguenti fasi:

1. Presentazione della Domanda di Agevolazione dei Contratti di Investimento comprendenti i Piani di Sviluppo Interaziendale e Aziendale;

2. Istruttoria dei Piani di Sviluppo Interaziendale e Aziendale dei Contratti di Investimento;

3. Valutazione dei Piani di Sviluppo e dei Contratti di Investimento;

4. Approvazione delle graduatorie dei Contratti di Investimento. Si procederà dapprima all’approvazione della graduatoria ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 («de minimis») e, successivamente, all’approvazione della graduatoria ai sensi del Regolamento (UE) n.

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651/2014 (GBER.

Art. 16 – Presentazione della Domanda di Agevolazione dei Contratti di Investimento

La Domanda di Agevolazione e la relativa modulistica devono essere predisposte utilizzando gli schemi messi a disposizione dalla Regione Calabria.

La Domanda di Agevolazione e le dichiarazioni devono essere sottoscritte ai sensi e per gli effetti degli artt. 47 e 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000. Nel caso in cui a firmare sia un procuratore speciale, alla Domanda di Agevolazione deve essere allegata la relativa procura o copia autenticata della stessa.

Tutta la documentazione relativa alla Domanda deve essere presentata in originale, in formato cartaceo, e copia su supporto informatico (con la scansione di tutta la documentazione in file formato *.pdf). La documentazione cartacea e il supporto informatico dovranno essere racchiusi in un unico plico sigillato e controfirmato sui lembi di chiusura a cura del Soggetto Proponente.

Pena l’esclusione, le Domande di Agevolazione dovranno essere spedite entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente Avviso nel BUR Calabria, a mezzo raccomandata, o posta celere, con relativi avvisi di ricevimento, al seguente indirizzo:

Regione Calabria

Dipartimento Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali

c/o Cittadella Regionale – Località Germaneto - 88100 Catanzaro

Il plico deve recare all’esterno, pena l’inammissibilità, oltre ai dati identificativi del Soggetto proponente e del destinatario, la seguente dicitura in base alla scelta effettuata:

“Avviso Pubblico Contratti di Investimento per la realizzazione o il potenziamento di micro-filiere produttive locali all’interno dei Progetti Locali di Sviluppo – Denominazione PISL …………………………………”. Tipologia di Aiuto richiesto: ……………………………………. (indicare IN ALTERNATIVA “DE MINIMIS” oppure “Esenzione – GBER”)

Non saranno ammissibili le Domande:

- spedite al di fuori dei termini previsti dal presente Avviso (farà fede la data del timbro di spedizione);

- con documentazione incompleta e/o non conforme alle disposizioni di Legge e del presente Avviso e/o non sottoscritta dal legale rappresentante o dal procuratore speciale.

Non saranno in ogni caso prese in considerazione le domande che, per qualsiasi causa di forza maggiore, dovessero pervenire oltre i 15 successivi al termine di scadenza dell’Avviso, anche se inviate in tempo utile.

L’Amministrazione non assume alcuna responsabilità per lo smarrimento o il ritardato ricevimento di comunicazioni dipendenti da errata o incompleta indicazione del recapito da parte del richiedente, né per eventuali disguidi postali comunque imputabili a terzi, a caso fortuito o a forza maggiore.

Non è ammessa la presentazione, a valere sul presente Avviso, da parte della stessa impresa, di più domande, anche da parte di più imprese facenti capo ai medesimi soggetti. Sono considerate

28

appartenenti ai medesimi soggetti le imprese controllate ai sensi dell’articolo 2359 del C.C. ed a quanto previsto dalla vigente normativa comunitaria.

Art. 17 – Documentazione da allegare alla Domanda di Agevolazione

Per accedere alle agevolazioni previste dal presente Avviso Pubblico, i Soggetti proponenti dovranno predisporre e presentare, pena l’inammissibilità della domanda, la documentazione di seguito elencata:

a) Domanda di Agevolazione, redatta in conformità allo schema di cui all’Allegato 1, sottoscritta dai legali rappresentanti/titolari dei proponenti, ai sensi di quanto previsto dal D.P.R 28 dicembre 2000, n. 445;

b) Relazione generale illustrativa del Programma Integrato degli Investimenti, redatta in conformità allo schema di cui all’Allegato 2, sottoscritta dai legali rappresentanti/titolari dei proponenti, ai sensi di quanto previsto dal D.P.R 28 dicembre 2000, n. 445;

c) Piano Descrittivo del Piano di Sviluppo Interaziendale/Aziendale validamente sottoscritto con informazioni richieste per lo specifico intervento (Allegato 3).

d) Dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa ai sensi degli artt. 47 e 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000 relativa all’iscrizione alla CCIAA (Allegato 4) (per le imprese già costituite). Per i consorzi/società da costituire all’atto di presentazione della domanda, la dichiarazione dovrà essere prodotta entro la data di sottoscrizione dell’Atto di adesione e obbligo di cui all’art. 20 dell’Avviso.

e) Dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa ai sensi degli artt. 47 e 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000 relativa alla regolarità contributiva (Allegato 5). Per le imprese da costituire all’atto di presentazione della domanda, tale dichiarazione dovrà essere prodotta entro la data di sottoscrizione dell’Atto di adesione e obbligo, di cui all’art. 20 dell’Avviso.

f) Dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa ai sensi degli artt. 47 e 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000 attestante che il soggetto proponente non rientra fra coloro che hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti che sono individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea e specificati nel DPCM del 23 maggio 2007 (per le imprese che optano per le agevolazioni di cui al Regolamento (UE) n. 651/2014 – GBER) (Allegato 6);

g) Dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa ai sensi degli artt. 47 e 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000 circa le agevolazioni a titolo «de minimis» eventualmente ottenute, ai sensi del Regolamento (UE) N. 1407/2013 (per le imprese che optano per tale regime) (Allegato 7).

h) Copia autentica (ai sensi degli artt. 18, 19 e 47 del D.P.R. 445/2000) dell’Atto di costituzione del Consorzio/Contratto di rete (in caso di imprese proponenti Piani di Sviluppo Interaziendali). Per i Consorzio/Contratto di rete da costituire, dichiarazione (ai sensi degli artt. 18, 19 e 47 del D.P.R. 445/2000) di impegno di tutti i proponenti alla costituzione del contratto di rete, entro la data di sottoscrizione dell’Atto di adesione e obbligo di cui all’art. 20 dell’Avviso (Allegato 8).

i) Copia autentica (ai sensi degli artt. 18, 19 e 47 del D.P.R. 445/2000) dell’Atto costitutivo e dello Statuto del Soggetto proponente (solo per le società/consorzi). Per i consorzi/società da costituire all’atto di presentazione della domanda, tale documentazione dovrà essere prodotta entro la data di sottoscrizione dell’Atto di adesione e obbligo di cui all’art. 20 dell’Avviso.

j) Copia autentica (ai sensi degli artt. 18, 19 e 47 del D.P.R. 445/2000) dei Bilanci degli ultimi due

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esercizi approvati (per le imprese già costituite). Per i soggetti che non sono tenuti alla redazione degli stessi, dichiarazione dei redditi relativa agli stessi due esercizi. Per le imprese costituite da tempo inferiore, bilanci/dichiarazioni disponibili.

k) Copia degli atti e/o contratti aventi data certa (preliminari o atti di impegno), locazione, comodato o altro diritto reale di godimento, ove previsto, attestanti la piena disponibilità dell’immobile nell’ambito del quale verrà realizzato il Piano di Sviluppo Interaziendale/Aziendale. Tali atti o contratti dovranno essere registrati e/o trascritti prima della sottoscrizione dell’Atto di Adesione e obbligo;

l) Dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa ai sensi degli artt. 47 e 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000 del proprietario dell’immobile stesso attestante l’assenso alla realizzazione del Piano di Sviluppo Interaziendale/Aziendale (Allegato 9a) (da produrre solo nel caso in cui il proprietario dell’immobile in cui viene realizzato il Piano di Sviluppo Interaziendale/Aziendale sia diverso dal Soggetto che presenta la domanda di agevolazione).

m) Nel caso in cui il programma preveda la realizzazione di opere murarie:

- Planimetria generale, in adeguata scala, dalla quale risultino la dimensione e la configurazione del suolo aziendale, delle superfici coperte, di quelle destinate a viabilità interna, a verde, disponibili, ecc. Tale planimetria deve essere corredata di opportuna legenda e sintetica tabella riepilogativa relativa alle singole superfici. Nel caso di ampliamenti e/o ristrutturazioni degli immobili, le nuove superfici devono essere opportunamente evidenziate rispetto a quelle preesistenti sia sulla planimetria che sulle tabelle riepilogative.

- Principali elaborati grafici relativi a ciascun fabbricato del Piano, in adeguata scala e debitamente quotati, firmati, a norma di legge, dal progettista e controfirmati dall'imprenditore o dal legale rappresentante del soggetto proponente o suo procuratore speciale.

- Computi metrici relativi alle opere murarie da realizzare.

- Copia degli atti autorizzativi necessari ed ottenuti per l’avvio dell’investimento ovvero Perizia Giurata.

n) Preventivi e comunque documentazione comprovante le spese da sostenere.

o) Idonea documentazione (certificato del Comune e/o perizia giurata), attestante il rispetto dei vincoli edilizi urbanistici e di destinazione d’uso dell’immobile oggetto dell’investimento e la zona in cui ricade.

p) Dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa ai sensi degli artt. 47 e 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000 relativa all’eventuale acquisto di un immobile esistente (Allegato 9b).

q) Nel caso di acquisto di terreni e/o immobili (ai sensi dell’articolo 12 del presente Avviso), perizia giurata redatta da tecnico iscritto ad un albo degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei dottori agronomi, dei periti agrari, degli agrotecnici o dei periti industriali edili, che attesti, a seconda dei casi: il valore di mercato del suolo; il valore di mercato dell'immobile, nonché la conformità dello stesso alla normativa nazionale, oppure che espliciti i punti non conformi e sia prevista la loro regolarizzazione da parte del beneficiario; il valore del suolo rispetto al valore dell’immobile acquistato a corpo.

r) Dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa ai sensi degli artt. 47 e 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000 sottoscritta da un tecnico abilitato, ove previsto, iscritto ad un albo di competenza, ovvero per i macchinari autocertificazione del fornitore o dell’azienda produttrice del bene, per la verifica di innovatività delle spese redatta secondo le modalità previste

30

dall’Articolo 14 dell’Avviso.

s) Nel caso in cui il programma preveda la realizzazione di servizi reali, di cui alla lettera F) dell’Articolo 12:

- Preventivi di spesa, rilasciati dal professionista o dalla società di consulenza e firmati per accettazione dall’impresa richiedente, redatti secondo lo schema di cui all’Allegato 10;

- Lettere di intenti sottoscritte dai fornitori attestanti l’impegno ad erogare i servizi individuati e descritti nella proposta (con riferimento al contenuto e al costo dei servizi stessi), redatti secondo lo schema di cui all’Allegato 11;

- Curriculum “Modello europeo” del professionista incaricato della consulenza, con indicazione dell’eventuale albo professionale di appartenenza e delle precedenti esperienze nella materia oggetto di consulenza, e firmato in calce (nel caso di incarico conferito al singolo professionista);

- Relazione illustrativa della struttura incaricata e curriculum/a del/i consulente/i che presteranno il servizio con indicazione delle precedenti esperienze nella materia oggetto di consulenza (nel caso di incarico conferito a strutture specializzate);

Per quanto riguarda la documentazione comprovante le spese ammissibili che si prevede di sostenere, laddove applicabile, occorre prendere a riferimento il Prezzario regionale Settore Lavori Pubblici approvato con DGR 10 maggio 2013, n. 156.

Art. 18 – Istruttoria dei Piani di Sviluppo Interaziendale e Aziendale

Acquisite le Domande di Agevolazione dei Contratti di Investimento, si procederà all’istruttoria e alla valutazione delle stesse. La verifica di ammissibilità e la valutazione delle Domande verranno effettuate da una Commissione di Valutazione appositamente nominata dall’Amministrazione Regionale. La fase di istruttoria e ammissibilità delle domande potrà essere effettuata, anche avvalendosi di soggetti esterni e/o Agenzie in house. La Commissione al ricevimento della documentazione progettuale da parte dei Soggetti beneficiari procede a verificarne la completezza e la regolarità, con riferimento, in particolare, alle informazioni rilevanti ai fini della successiva valutazione.

La verifica riguarderà:

- la regolarità e la completezza della documentazione trasmessa;

- il rispetto dei termini e delle modalità di presentazione.

Accertata la regolarità e la completezza della documentazione progettuale, si procede alla fase di istruttoria dei Piani Aziendali/Interaziendali. L’accertamento istruttorio riguarda principalmente la sussistenza di tutte le condizioni per l’ammissione alle agevolazioni (requisiti soggettivi delle imprese richiedenti, settori di attività ammissibili, tipologia investimenti, ammissibilità delle spese, validità tecnica, fattibilità ed adeguatezza dei progetti, mezzi finanziari previsti, ecc.).

Art. 19 – Valutazione dei Piani di Sviluppo Interaziendale e Aziendale

La valutazione complessiva dei Piani di Sviluppo Interaziendale/Aziendale del Contratto di Investimento è effettuata dalla Commissione di valutazione, attraverso l’assegnazione dei

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punteggi riportati nell’art. 18 del presente Avviso.

Saranno ritenuti ammissibili a finanziamento i Piani di Sviluppo Interaziendale/Aziendale che, a seguito della valutazione, avranno riportato un punteggio pari almeno a 50 (su 100).

A seguito della valutazione dei Piani di Sviluppo Aziendale/Interaziendale, ai fini della definizione della graduatorie, si procede alla valutazione complessiva del Programma Integrato di Investimento proposto a partire:

1. dal punteggio derivante dalla valutazione dei Piani di Sviluppo Interaziendali e Aziendali che compongono il Contratto di Investimento. Il punteggio è dato dalla media ponderata calcolata come somma dei punteggi pesati attribuiti a ciascun Piano di Sviluppo Interaziendale/Aziendale. I pesi dei singoli Piani di Sviluppo Interaziendale/Aziendale sono determinati dal rapporto tra gli investimenti ammissibili per i singoli Piani e l’investimento totale ammissibile per la totalità del Programma Integrato di Investimenti. Il punteggio finale sarà compreso tra il valore minimo di 50 e il valore massimo di 100 punti.

2. dai criteri di selezione per la valutazione complessiva dei Contratti di Investimento in relazione ai PISL di riferimento. I criteri sono i seguenti:

Criteri di selezione Parametri Punteggio

max

Numero delle imprese che partecipano al Contratto di Investimento

Vengono attribuiti 2 punti per ogni impresa aderente fino ad un massimo di 10 punti. Il punteggio viene attribuito per ogni impresa a partire da 3.

10

Coerenza con il PISL 20

Totale 30

La valutazione complessiva del Programma Integrato di Investimento è data dalla somma:

- del punteggio ottenuto dalla valutazione dei Piani di Sviluppo Interaziendale e Aziendale che compongono il Contratto di Investimento

- del punteggio ottenuto dall’applicazione dei criteri di selezione per la valutazione complessiva dei Contratti di Investimento.

Il punteggio complessivo di ciascun Contratto di Investimento per la formazione della graduatorie di merito potrà essere pari ad un massimo di 130 punti.

Ai fini della selezione dei Piani, e successiva formulazione della graduatorie, ad ognuno degli indicatori di cui alla griglia di valutazione sarà attribuito, ove possibile, un giudizio sintetico scelto tra 5 giudizi predeterminati secondo la seguente tabella:

GIUDIZIO COEFFICENTE

Completamente inadeguato/non valutabile 0/4

Insufficiente 1/4

Sufficiente 2/4

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Buono 3/4

Ottimo 4/4

Al fine di rendere omogenee e trasparenti le operazioni di valutazione effettuate dalla Commissione in relazione ai singoli Piani, ogni membro dovrà esprimere, ove il punteggio non sia rilevabile in maniera oggettiva e per ognuno degli indicatori implicanti una mera valutazione discrezionale, un giudizio sintetico scelto tra quelli innanzi indicati, cui corrisponde un coefficiente matematico espresso in termini di frazione.

Il punteggio attribuito da ogni membro della Commissione per ciascun criterio sarà quindi quello risultante dal prodotto tra il coefficiente corrispondente al giudizio assegnato (da 0/4 a 4/4) ed il massimo punteggio attribuibile per l’indicatore (Pa=pmax*C; dove Pa è il punteggio attribuito, Pmax il punteggio massimo attribuibile e C è il coefficiente corrispondente al giudizio espresso da ogni membro della Commissione secondo le modalità sopra esposte).

Il punteggio complessivo assegnato dalla Commissione ad ogni indicatore sarà quello risultante dalla media ((Pass1 + Pass2 + Pass3…..)/n) dove Pass 1, Pass2, Pass3….sono i punteggi assegnati da ciascuno dei membri della Commissione e n è il numero dei Commissari dei singoli punteggi attribuiti da ogni membro della Commissione secondo le modalità sopra esposte.

Si precisa che il punteggio ottenuto dall’applicazione delle citate formule sarà arrotondato per eccesso o per difetto alla seconda unità decimale superiore o inferiore, in caso di presenza di decimali. L’arrotondamento avverrà per eccesso nel caso in cui il terzo decimale sia uguale o superiore a cinque. Nel caso contrario, si arrotonderà per difetto.

Art. 20 – Approvazione della graduatoria dei Contratti di Investimento

A conclusione della fase di istruttoria e valutazione dei Piani di Sviluppo Interaziendale/Aziendale del Contratto di Investimento, l’Amministrazione regionale, predispone, per ciascun PISL, le graduatorie dei Programmi Integrati di Investimento ammessi alle agevolazioni attraverso i Contratti di Investimento e l’elenco delle domande non ammesse, con l’indicazione delle clausole di esclusione. In particolare, verranno predisposte le graduatorie dei Contratti di Investimento specifiche per ciascun PISL e le graduatorie a livello delle province di appartenenza.

Sarà redatta prima la graduatoria per i contributi concessi ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 («de minimis»).

Eventuali economie della graduatoria per i contributi concessi ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 («de minimis») potranno essere destinati alla successiva graduatoria per i contributi concessi ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER), e da questa seconda eventualmente alla prima.

La concessione delle agevolazioni avviene sulla base della posizione assunta dai Contratti nella graduatorie di ciascun PISL all’interno delle singole province (graduatorie per PISL e per provincia), seguendo l’ordine decrescente di punteggio dalla prima fino all’esaurimento dei fondi disponibili.

Eventuali domande ammissibili che dovessero risultare non agevolate nella specifica graduatorie PISL per esaurimento delle risorse, concorrono automaticamente all’attribuzione delle risorse disponibili nella graduatorie provinciale, qualora vi sia la necessaria disponibilità finanziaria.

Laddove le risorse destinate alla specifica graduatorie PISL non vengano attribuite, sono automaticamente utilizzate per il finanziamento della graduatoria della provincia di appartenenza.

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A pena di decadenza dalle agevolazioni, i soggetti beneficiari dovranno sottoscrivere entro i termini fissati dall’Amministrazione uno specifico Atto di Adesione ed Obbligo, che impegna gli stessi a realizzare il Programma Integrato di Investimento e i relativi Piani di Sviluppo Interaziendale e Aziendale secondo quanto indicato nella documentazione presentata, con le eventuali variazioni apportate in fase istruttoria, ed a rispettare tutti gli impegni assunti.

In particolare, a pena di decadenza, entro 9 mesi dovrà essere realizzato almeno il 40% dell’investimento complessivo, riferito all’intero Contratto di investimento (piano interaziendale + piani di sviluppo aziendali) ammesso a finanziamento.

L’Atto di Adesione ed Obbligo definisce il Programma Integrato di Investimenti e le attività da realizzare, i costi ammissibili, l’importo del finanziamento, le modalità di pagamento e di rendicontazione, nonché tutti gli adempimenti delle impresa beneficiarie previsti dalla normativa regionale, nazionale e comunitaria e dall’Amministrazione regionale.

TITOLO IV – REALIZZAZIONE DEI CONTRATTI DI INVESTIMENTO

Art. 21 – Erogazione delle agevolazioni

L'erogazione delle agevolazioni avviene al massimo sulla base di tre tranche (di cui una a saldo), a richiesta dell'impresa proponente; ciascun avanzamento deve riguardare categorie o lotti d'opera individuabili per quanto attiene le opere murarie, nonché brevetti e licenze e macchinari, impianti, attrezzature e servizi acquistati e presenti presso l’unità produttiva.

In corrispondenza delle richieste di erogazione potranno essere effettuati dall’Amministrazione regionale specifici controlli delle opere eseguite e/o dei beni e servizi acquisiti presenti nello stabilimento, sulla base della documentazione tecnica fornita e della dichiarazione, sostitutiva dell'atto notorio, dell'imprenditore o del legale rappresentante della società, che attesti sia l'importo delle opere e dei beni/servizi acquistati e presenti, sia che le ditte fornitrici non hanno acquisito, né acquisiranno su macchinari, impianti ed attrezzature da essi forniti, alcun diritto di prelazione o patto di riservato dominio.

La prima erogazione del contributo, pari a non più del 60% del totale, può, a richiesta, essere disposta a titolo di anticipazione, previa presentazione di idonea fidejussione bancaria o polizza assicurativa irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta a favore della Regione Calabria, rilasciata da Soggetti aventi i requisiti previsti dall’art. 1, della legge 10 giugno 1982 n. 348 o dall’art. 106, del decreto legislativo 1° settembre 1993, come novellato dal decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 14, ovvero:

1) Banca iscritta all’Albo presso la Banca d’Italia; 2) Impresa di assicurazione inserita nell’elenco delle imprese autorizzate all’esercizio del

ramo cauzioni presso l’ISVAP; 3) Società finanziaria inserita nell’elenco speciale di cui all’articolo 106 del decreto

legislativo 1° settembre 1993, n. 385, come novellato dal decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 14.

L’impresa è tenuta a comunicare l’ultimazione dell’investimento entro un mese dalla data dell’ultimo titolo di spesa relativo al programma di investimento.

Per l’erogazione dell’agevolazione, la documentazione di spesa da allegare consiste in fatture e documenti validi fiscalmente, debitamente quietanzati in originale e in copia. L’avvenuto pagamento deve essere attestato dal fornitore del servizio mediante dichiarazione sostitutiva di

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atto notorio.

Le erogazioni a saldo dovranno essere altresì precedute da apposito sopralluogo da parte dell’Amministrazione regionale, teso a verificare la corretta realizzazione dell’investimento, le spese saranno a carico dei beneficiari.

A seguito dell’accertamento da parte della Regione Calabria dell’ammissibilità e della congruità delle singole spese e sulla base dei risultati dei collaudi effettuati, si procede alla erogazione a saldo del contributo o all'eventuale recupero totale o parziale del contributo già erogato, maggiorato dei relativi interessi semplici, calcolati al tasso di riferimento vigente alla data di emissione del provvedimento.

Il Soggetto beneficiario è tenuto ad utilizzare e a comunicare all’Amministrazione regionale gli estremi di uno o più “conto/i corrente/i dedicato/i” che sarà/saranno utilizzato/i per le erogazioni del contributo. Il Soggetto Beneficiario dovrà compiere tutte le operazioni di pagamento mediante tale/i “conto/i corrente/i dedicato/i” da cui potranno chiaramente evincersi i movimenti in entrata e uscita.

In ogni caso, i Soggetti beneficiari s’impegnano alla presentazione di copia degli estratti conto da cui si possano evincere i movimenti che si riferiscono al Piano.

Art. 22 – Variazioni

Solo in caso di effettiva ed oggettiva necessità, nel corso della realizzazione del progetto, il Soggetto Beneficiario può procedere ad effettuare delle variazioni allo stesso, secondo quanto riportato di seguito.

Il Soggetto beneficiario può procedere autonomamente, restando pertanto in capo allo stesso soggetto il rischio derivante, ad effettuare delle variazioni di progetto, purché le stesse rispettino le seguenti condizioni:

- riguardino una rimodulazione del budget preventivo del progetto tra le varie categorie di costo entro un limite del 10%;

- attengano a variazioni degli importi, sia in diminuzione che in aumento, e/o delle caratteristiche tecniche di singoli beni previsti dal progetto approvato;

- non pregiudichino le condizioni di ammissibilità previste dall’Avviso e non modifichino gli obiettivi del progetto;

- non alterino i requisiti di valutazione che hanno determinato l’assegnazione dei punteggi per l’inserimento in posizione utile nella graduatoria del progetto approvato.

Le suddette variazioni dovranno essere, comunque, comunicate all’Amministrazione regionale, che, in fase di collaudo, provvederà ad effettuare le necessarie verifiche amministrativo-contabili e tecniche volte ad accertarne l’ammissibilità e, in caso di esito negativo di detti accertamenti, procederà alla revoca parziale o totale delle agevolazioni concesse in via provvisoria.

Nel caso di varianti di progetto, che non rientrano tra quelle su riportate, il Soggetto Beneficiario deve produrre preventivamente una motivata richiesta all’Amministrazione regionale, che l’esamina ed eventualmente l’autorizza.

Non sono in ogni caso ammesse variazioni che determinino un aumento del contributo pubblico concesso.

Art. 23 – Monitoraggio

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I Soggetti Beneficiari si impegnano ad alimentare il flusso dei dati necessari al monitoraggio delle operazioni oggetto del finanziamento, rispettando i tempi e le modalità definite negli atti di impegno.

A tal fine, devono nominare e comunicare all’Ufficio regionale competente un referente per il monitoraggio, quale responsabile del trasferimento dei dati di avanzamento finanziario, procedurale e fisico, della correttezza e della completezza dei dati che vengono trasferiti e del rispetto della tempistica per il trasferimento dei dati nonché delle procedure previste.

Art. 24 – Informativa ai Soggetti Beneficiari

I Soggetti beneficiari, in caso di ammissione a finanziamento e con la sottoscrizione dell’Atto di Adesione e Obbligo, accettano di essere inseriti nell'Elenco dei Beneficiari, delle denominazioni delle operazioni e dell'importo del finanziamento pubblico destinato alle operazioni", pubblicato in forma elettronica o in altra forma.

Art. 25 – Informazione e Pubblicità

I Soggetti Beneficiari sono tenuti, secondo quanto verrà stabilito nell’Atto di Adesione e Obbligo, a:

- informare della fonte finanziaria dell’operazione;

- indicare, in qualsiasi documento riguardante l’operazione cofinanziata, detta fonte finanziaria.

Art. 26 – Conservazione della Documentazione

In conformità alla normativa in materia di aiuti, i Soggetti Beneficiari del finanziamento devono conservare e mettere a disposizione della Regione Calabria, dello Stato centrale e delle Autorità comunitarie la documentazione delle spese sostenute – sotto forma di originali o di copie autenticate su supporti comunemente accettati (fotocopie di documenti originali, microschede di documenti originali, versioni elettroniche di documenti originali, documenti disponibili unicamente in formato elettronico) – per i 10 anni successivi alla data di concessione finale del contributo.

Tutti i giustificativi di spesa presentati a supporto della attestazione di spesa e della domanda di pagamento devono essere annullati.

I Soggetti Beneficiari dovranno provvedere ad una corretta gestione e tenuta del fascicolo dell’operazione, secondo quanto stabilito nell’Atto di Adesione e Obbligo.

Art. 27 – Ispezioni e Controlli

La Regione Calabria (o altro Soggetto incaricato) effettua controlli, sia in itinere che successivamente al completamento del progetto, anche presso la sede dei Soggetti Beneficiari e/o i siti dove vengono realizzati i progetti. Lo scopo è quello di verificarne lo stato di avanzamento, il rispetto degli obblighi previsti dalla normativa vigente, la veridicità delle dichiarazioni e informazioni prodotte dai Soggetti Beneficiari, nonché il rispetto delle prescrizioni previste in capo ai Soggetti Beneficiari anche successivamente all’ultimazione del Progetto.

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L’Amministrazione Regionale disporrà controlli finalizzati a verificare la veridicità delle dichiarazioni dei Soggetti Beneficiari che sono alla base dell’emissione dei provvedimenti di concessione e di erogazione del contributo, e di approvazione della rendicontazione finale delle spese effettivamente sostenute.

I Soggetti Beneficiari hanno l’obbligo di consentire ed agevolare le attività di controllo prima, durante e dopo la realizzazione dell’intervento, in particolare consentendo che, in caso di ispezione, vengano forniti estratti o copie conformi dei documenti giustificativi relativi alle spese e consentire gli audit alle persone o agli organismi che ne hanno diritto, compresi il personale dei competenti Servizi regionali, il personale autorizzato dall’Autorità di Gestione, dell’Autorità di Certificazione degli Organismi intermedi, dell’Autorità di Audit e i funzionari autorizzati della Comunità Europea.

La Regione Calabria si riserva il diritto di esercitare, in ogni tempo, con le modalità che riterrà opportune, verifiche e controlli sull'avanzamento fisico, procedurale e finanziario dell'intervento da realizzare.

Tali verifiche non sollevano, in ogni caso, i Soggetti Beneficiari dalla piena ed esclusiva responsabilità della regolare e perfetta esecuzione degli interventi.

La Regione Calabria rimane estranea ad ogni rapporto comunque nascente con terzi in dipendenza della realizzazione degli interventi agevolati. Le verifiche effettuate riguardano esclusivamente i rapporti che intercorrono con i Soggetti Beneficiari.

L’Amministrazione Regionale può svolgere controlli in merito alla stabilità dei progetti finanziati, cioè al mantenimento per cinque anni dal completamento dei progetti finanziati del vincolo di destinazione.

Art. 28 – Stabilità delle Operazioni

Il Soggetto beneficiario è obbligato a rispettare le seguenti condizioni:

- nei cinque anni successivi al completamento del Progetto finanziato non può modificare la destinazione dei beni oggetto del Progetto stesso;

- entro i cinque anni successivi all’ultimazione del Progetto, potrà cedere tali beni a terzi solo previa autorizzazione dall’Amministrazione Regionale; nel caso in cui la cessione avvenga decorso il quinquennio ne viene comunque data comunicazione all’Amministrazione Regionale.

Art. 29 – Revoche e sanzioni

L'accertamento di eventuali inosservanze delle disposizioni contenute nel provvedimento di concessione determina la revoca da parte dell'Amministrazione Regionale del contributo e l'avvio della procedura di recupero dello stesso, maggiorato degli interessi al tasso ufficiale di riferimento vigente alla data di emissione del provvedimento di revoca.

L’Amministrazione Regionale procede alla revoca parziale o totale delle agevolazioni, previo eventuale accertamento ispettivo sulle inadempienze da parte dell’impresa. Il decreto di revoca dispone l’eventuale recupero delle somme erogate, indicandone le modalità.

Le agevolazioni vengono totalmente revocate:

a) qualora non vengano osservati nei confronti dei lavoratori dipendenti le norme sul lavoro ed i

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contratti collettivi di lavoro;

b) qualora siano gravemente violate specifiche norme settoriali e/o procedurali anche appartenenti all'ordinamento comunitario;

c) qualora, nel corso di realizzazione del programma di investimenti, venga modificato l'indirizzo produttivo dell'impianto, con il conseguimento di produzioni finali inquadrabili in una "divisione" della "Classificazione delle attività economiche” ISTAT 2007 diversa da quella relativa alle produzioni indicate nel programma originario già approvato.

Le agevolazioni vengono revocate parzialmente o totalmente:

a) qualora per i beni del medesimo programma oggetto della concessione siano state assegnate agevolazioni di qualsiasi natura previste da altre norme statali, regionali o comunitarie o comunque concesse da enti o istituzioni pubbliche.

b) qualora vengano distolte, in qualsiasi forma, anche mediante cessione di attività ad altro imprenditore, dall'uso previsto le immobilizzazioni materiali o immateriali;

c) qualora le attività svolte non siano conformi a quelle dei Piani approvati e non siano stati del tutto o in parte raggiunti gli obiettivi prefissati.

Inoltre, le agevolazioni dell’intero Contratto di Investimento vengono revocate totalmente qualora, a seguito di accertamento finale, risulti che

- vengano meno i requisiti di ammissibilità che hanno consentito l’accesso alla procedura e l’ottenimento del finanziamento;

- il punteggio globale ottenuto dall’applicazione dei criteri di valutazione per l’ammissione alle agevolazioni abbia subito una diminuzione tale da determinare un punteggio complessivo al di sotto della soglia minima stabilita per l’ammissibilità;

- venga realizzata una spesa complessiva ammissibile per la realizzazione del piano di sviluppo interaziendale inferiore al 60% della spesa complessivamente ammessa.

Nei casi di revoca parziale, ai fini della rideterminazione dell’ammontare delle agevolazioni, si procede, come per la concessione provvisoria, alla distribuzione per anno solare delle residue spese ammissibili.

Nel caso in cui alla data della revoca parziale le erogazioni siano in corso, l’ammontare da recuperare può essere detratto a valere sull’erogazione ancora da effettuare. Nel caso in cui le erogazioni ancora da effettuare risultino di ammontare inferiore a quello da recuperare o nel caso in cui si sia già provveduto all’erogazione a saldo, viene avviata una procedura di recupero, eventualmente coatto, nei confronti dell’impresa beneficiaria.

TITOLO V – NORME FINALI

Art. 30 – Informazioni per le procedure di accesso

Tutte le informazioni concernenti il presente Avviso e gli eventuali chiarimenti di carattere tecnico-amministrativo possono essere richieste alla Regione Calabria, Dipartimento Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali – c/o Cittadella Regionale – Viale Europa – Località Germaneto – 88100 Catanzaro.

In osservanza dell’art. 8 della Legge 241/1990 e successive modifiche, si comunica quanto segue:

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- il procedimento sarà avviato il primo giorno lavorativo successivo alla data di ricevimento delle domande. Nessuna comunicazione ulteriore verrà data in ordine alla fase di avvio del procedimento;

- gli atti del presente procedimento potranno essere visionati presso:

Regione Calabria

Dipartimento Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali – c/o Cittadella Regionale – Località Germaneto – 88100 Catanzaro

Le determinazioni adottate a conclusione del presente procedimento potranno essere oggetto di impugnazione mediante ricorso in opposizione o ricorso al TAR, rispettivamente, entro 30 giorni o entro 60 giorni dalla notifica della stessa o comunque dalla conoscenza del suo contenuto.

Art. 31 – Tutela della Privacy

I dati personali forniti dai Soggetti Beneficiari all’Amministrazione nell’ambito del presente Avviso saranno oggetto di trattamento esclusivamente per scopi istituzionali. Il trattamento dei dati in questione è presupposto indispensabile per la partecipazione all’Avviso e per tutte le conseguenti attività. I dati personali saranno trattati in modo lecito e secondo correttezza, nel rispetto del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, anche con l’ausilio di mezzi elettronici e comunque automatizzati.

L’Amministrazione Regionale tratterà le informazioni relative alla procedura in oggetto unicamente al fine di gestire il rapporto contrattuale ed ogni altra attività strumentale al perseguimento delle proprie finalità istituzionali.

Per il perseguimento delle predette finalità, l’Amministrazione Regionale raccoglie i dati personali dei partecipanti in archivi informatici e cartacei e li elabora secondo le modalità necessarie.

I predetti dati non saranno diffusi né saranno trasferiti all’esterno. Tutte le informazioni suddette potranno essere utilizzate da dipendenti dell’Amministrazione, che rivestono la qualifica di Responsabili o di Incaricati del trattamento, per il compimento delle operazioni connesse alle finalità del trattamento.

L’Amministrazione Regionale potrà inoltre comunicare alcuni dei dati in suo possesso a Pubbliche Autorità, all’Amministrazione finanziaria ed ogni altro soggetto abilitato alla richiesta per l’adempimento degli obblighi di legge. Tali Enti agiranno in qualità di distinti “Titolari” delle operazioni di trattamento.

Il conferimento dei dati ha natura facoltativa, tuttavia, il rifiuto di fornire i dati richiesti dell'Amministrazione potrebbe determinare, a seconda dei casi, l'impossibilità di ammettere il concorrente alla partecipazione alla gara o la sua esclusione da questa o la decadenza dall’aggiudicazione.

L’art. 7 del D.Lgs. 196/03 riconosce al titolare dei dati l’esercizio di alcuni diritti, tra cui:

- il diritto di ottenere dall’Amministrazione la conferma dell’esistenza dei suoi dati personali e la loro comunicazione in forma intelligibile;

- il diritto di avere conoscenza dell’origine dei dati, delle finalità e modalità su cui si basa il trattamento, nonché della logica applicata;

- il diritto di ottenere l’indicazione degli estremi identificativi del Titolare e dei Responsabili;

- il diritto di avere conoscenza dei soggetti ai quali i dati possono essere comunicati;

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- il diritto di ottenere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge;

- il diritto di ottenere l’aggiornamento, la rettifica o, se vi è interesse, l’integrazione dei dati e il diritto di opporsi, per motivi legittimi, al trattamento.

Per l’esercizio dei diritti previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/03, il titolare dei dati potrà rivolgersi in ogni momento al Titolare del trattamento per avere piena chiarezza sulle operazioni effettuate sui dati riferiti.

Art. 32 – Disposizioni finali

Per quanto non espressamente previsto, si rimanda alla normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente in materia.