SUSSIDIO Liturgico - pastorale * PARROCCHIA S. OTTAVIO ... - 06 MARZO 2016… · bato : riposano e...

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L’Eucaristia al centro della chiesa e della sua missione nel mondo Notiziario n.1415 – 6 marzo 2016 Quarta Domenica di Quaresima SUSSIDIO Liturgico - pastorale * PARROCCHIA S. OTTAVIO “Piscina Preti” - Via Magna Grecia 19 - Modugno - tel.080.5328800 e-mail: [email protected] - www.parrocchiasantottavio.it - L’Eucaristia al centro della chiesa e della sua missione nel mondo - Alla Messa delle ore 10 cosegna della preghiera in preparazione alla Santa Cresima. Giunti a casa esponetela in un luogo ben visi- bile, così da ricordarsi ogni giorno di recitarla. Durante tutta la mattinata, dopo la S. Messa con i genitori, i ragazzi di 2a, 3a e 4a elementare vivranno insieme un incon- tro di amicizia e ritiro spirituale in preparazione alla Pasqua. LUNEDI’ 7 marzo - Accoglieremo con gioia la Comunità del Gruppo Eucaristico di Lavello (già venuto lo scorso anno a Modugno) per una giornata di Ritiro Spirituale tra noi, in preparazione alla Pa- squa. Per chi può sarebbe bene unirci alla Celebrazione delle ore 12 (S. Ottavio) oppure all’ Adorazione nel pomeriggio (ore 16) e al saluto cordiale per la loro partenza.Grazie a chi vorrà essere presente. p. Gianfranco GIOVEDI’ 10 marzo - Festa solenne della Madonna Addolorata. VENERDI’ 11 marzo - confes-sioni per i ragazzi di 4a elementare - ore 18,30 - Via Crucis per ragazzi e genitori. ore 19,30 - Via Crucis interparrocchiale, DOMENICA 13 marzo Per i ragazzi : festa dei compleanni, onoma- stici e anniversari di battesimo dei mesi di gennaio, febbraio e marzo. MERCOLEDI’ 16 marzo - Importantissimo Ritiro Spirituale per Ag- gregati e Non presso la Comunità di Betania (Terlizzi) in preparazio- ne alla Pasqua. Partenza ore 8,45. Ritorno ore 18. Pranzo conviviale con con la Comunità. Iscrizioni: domenica 13,versando 4e il rima- nente (altri 4sul pullman). Il PANE della Domenica Si avvicinavano a Gesù i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: "Costui accoglie i peccatori e mangia con loro". Allora Gesù racconta la parabola di un padre che ha due figli. Il figlio minore chiede la sua parte di eredità e se ne va. Quando ha speso tutto e non ha più niente, torna dal padre.Chissà se il padre gli darà almeno un lavoro?! Il padre lo vede da lontano, gli corre incontro, lo abbraccia e lo bacia. Finalmente il figlio è ritornato a casa e si fa festa!Il figlio maggiore, tornando dai campi, sente la musica della festa e si arrabbia. Il padre esce a supplicarlo: “Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita…” Ma il suo cuore è pieno di giudizi: non c’è spazio per il fratello.. Quello spazio per il fratello lo troviamo, invece, nelle parole di Papa Francesco, quando visita la città-carcere di Palmasola in Bolivia, dove 5500 detenuti vivono con le proprie famiglie. Il Papa apre a loro il suo cuore e dice: «Chi c’è davanti a voi? Quello che sta davanti a voi è un uomo perdonato. Un uomo che è stato ed è salvato dai suoi molti peccati. Ed è così che mi presento. Non ho molto da offrirvi, ma quello che ho e quello che amo voglio condividerlo: Gesù Cristo, la misericordia del Padre. Gesù è venuto a rendere visibile l’amore che Dio ha per voi e per me. Un amore che guarisce, perdona, rialza, cura. Un amore che si avvicina e resti- tuisce dignità. Una dignità che possiamo perdere in molti modi. Ma Gesù è un ostinato in questo: ha dato la vita per restituirci l’identità perduta. E se in qualche momento ci sen- tiamo abbattuti, vi invito a guardare il volto di Gesù crocifisso. Nel Suo sguardo tutti pos- siamo trovare posto Tutti possiamo affidare a Lui le nostre ferite. Gesù è morto per voi, per me. Per darci la mano e sollevarci».Dice ancora il Papa ai detenuti del Messico: «Gesù ha detto: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra” (cfr Gv 8,7). E io me ne dovrei andare da qui… Nel dirvi queste cose, non lo faccio come chi lo fa dalla cattedra, lo faccio partendo dalle mie ferite, dagli errori, dai peccati, che il Signore ha voluto perdo- nare e correggere e che, senza la sua grazia e la mia vigilanza, potrei tornare a ripetere. Fratelli, mi chiedo sempre, entrando in un carcere: “Perché loro e non io?” Celebrando la misericordia di Dio, guardiamo avanti con speranza!». LA FELICITA’ DOV’E’ ? “ Partì e si incamminò verso suo padre” A volte, la tentazione di costruire la felicità con le nostre mani, senza accogliere quella che Dio ci offre è forte. Ma si può essere felici senza di Lui?Lontano da Dio si trovano solo falsi paradisi, una felicità che illude e non dura. In fondo al cuore rimane sempre la nostalgia per il Padre. Da sempre il Padre ci pensa e ci ama. Nel Battesimo ci ha im- mersi nell’amore della Trinità. Al di fuori di questo amore non troviamo una felicità che ci sazia. Proviamo a verificare quanto sentiamo forte questo rapporto con Dio, papà. Siamo disposti a rimetterci in cammi- no verso di Lui, raggiunti e provocati dal Suo amore. Siamo pronti ad accogliere con cuore grande e “nuovo” i nostri fratelli, disposti a “ricostruire” dopo eventuali fatiche. Crediamo che il nostro papà, Dio, ha affidato alla Chiesa il servizio della riconciliazione. Ne approfittiamo? DOMENICA 6 MARZO Quarta di Quaresima

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L’Eucaristia al centro della chiesa e della sua missione nel mondo

Notiziario n.1415 – 6 marzo 2016 Quarta Domenica di Quaresima

SUSSIDIO Liturgico - pastorale * PARROCCHIA S. OTTAVIO“Piscina Preti” - Via Magna Grecia 19 - Modugno - tel.080.5328800

e-mail: [email protected] - www.parrocchiasantottavio.it -

L’Eucaristia al centro della chiesa e della sua missione nel mondo

- Alla Messa delle ore 10 cosegna della preghiera in preparazione alla Santa Cresima. Giunti a casa esponetela in un luogo ben visi-bile, così da ricordarsi ogni giorno di recitarla. — Durante tutta la mattinata, dopo la S. Messa con i genitori, i ragazzi di 2a, 3a e 4a elementare vivranno insieme un incon- tro di amicizia e ritiro spirituale in preparazione alla Pasqua. LUNEDI’ 7 marzo - Accoglieremo con gioia la Comunità del Gruppo Eucaristico di Lavello (già venuto lo scorso anno a Modugno) per una giornata di Ritiro Spirituale tra noi, in preparazione alla Pa-squa. Per chi può sarebbe bene unirci alla Celebrazione delle ore 12 (S. Ottavio) oppure all’ Adorazione nel pomeriggio (ore 16) e al saluto cordiale per la loro partenza.Grazie a chi vorrà essere presente. p. GianfrancoGIOVEDI’ 10 marzo - Festa solenne della Madonna Addolorata.

VENERDI’ 11 marzo -

confes-sioni per i ragazzi di 4a elementare - ore 18,30 - Via Crucis per ragazzi e genitori. — ore 19,30 - Via Crucis interparrocchiale,

DOMENICA 13 marzo Per i ragazzi : festa dei compleanni, onoma-stici e anniversari di battesimo dei mesi di gennaio, febbraio e marzo. MERCOLEDI’ 16 marzo - Importantissimo Ritiro Spirituale per Ag-gregati e Non presso la Comunità di Betania (Terlizzi) in preparazio-ne alla Pasqua. Partenza ore 8,45. Ritorno ore 18. Pranzo conviviale con con la Comunità. Iscrizioni: domenica 13,versando 4€ e il rima-nente (altri 4€ sul pullman).

Il PANE della Domenica Si avvicinavano a Gesù i pubblicani e i peccatori

per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: "Costui accoglie i peccatori e mangia con loro". Allora Gesù racconta la parabola di un padre che ha due figli. Il figlio minore chiede la sua parte di eredità e se ne va. Quando ha speso tutto e non ha più niente, torna dal padre.Chissà se il padre gli darà almeno un lavoro?! Il padre lo vede da lontano, gli corre incontro, lo abbraccia e lo bacia. Finalmente il figlio è ritornato a casa e si fa festa!Il figlio maggiore, tornando dai campi, sente la musica della festa e si arrabbia. Il padre esce a supplicarlo: “Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita…” Ma il suo cuore è pieno di giudizi: non c’è spazio per il fratello.. Quello spazio per il fratello lo troviamo, invece, nelle parole di Papa Francesco, quando visita la città-carcere di Palmasola in Bolivia, dove 5500 detenuti vivono con le proprie famiglie. Il Papa apre a loro il suo cuore e dice: «Chi c’è davanti a voi? Quello che sta davanti a voi è un uomo perdonato. Un uomo che è stato ed è salvato dai suoi molti peccati. Ed è così che mi presento. Non ho molto da offrirvi, ma quello che ho e quello che amo voglio condividerlo: Gesù Cristo, la misericordia del Padre. Gesù è venuto a rendere visibile l’amore che Dio ha per voi e per me. Un amore che guarisce, perdona, rialza, cura. Un amore che si avvicina e resti-tuisce dignità. Una dignità che possiamo perdere in molti modi. Ma Gesù è un ostinato in questo: ha dato la vita per restituirci l’identità perduta. E se in qualche momento ci sen-tiamo abbattuti, vi invito a guardare il volto di Gesù crocifisso. Nel Suo sguardo tutti pos-siamo trovare posto Tutti possiamo affidare a Lui le nostre ferite. Gesù è morto per voi, per me. Per darci la mano e sollevarci».Dice ancora il Papa ai detenuti del Messico: «Gesù ha detto: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra” (cfr Gv 8,7). E io me ne dovrei andare da qui… Nel dirvi queste cose, non lo faccio come chi lo fa dalla cattedra, lo faccio partendo dalle mie ferite, dagli errori, dai peccati, che il Signore ha voluto perdo-nare e correggere e che, senza la sua grazia e la mia vigilanza, potrei tornare a ripetere. Fratelli, mi chiedo sempre, entrando in un carcere: “Perché loro e non io?” Celebrando la misericordia di Dio, guardiamo avanti con speranza!».

LA FELICITA’ DOV’E’ ? “ Partì e si incamminò verso suo padre” A volte, la tentazione di costruire la felicità con le nostre mani, senza accogliere quella che Dio ci offre è forte. Ma si può essere felici senza di Lui?Lontano da Dio si trovano solo falsi paradisi, una felicità che illude e non dura. In fondo al cuore rimane sempre la nostalgia per il Padre. Da sempre il Padre ci pensa e ci ama. Nel Battesimo ci ha im-mersi nell’amore della Trinità. Al di fuori di questo amore non troviamo una felicità che ci sazia. Proviamo a verificare quanto sentiamo forte questo rapporto con Dio, papà. Siamo disposti a rimetterci in cammi-no verso di Lui, raggiunti e provocati dal Suo amore. Siamo pronti ad accogliere con cuore grande e “nuovo” i nostri fratelli, disposti a “ricostruire” dopo eventuali fatiche. Crediamo che il nostro papà, Dio, ha affidato alla Chiesa il servizio della riconciliazione. Ne approfittiamo?

DOMENICA 6 MARZO Quarta di Quaresima

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RITAGLI * Ho detto a Dio che la sua Pentecoste non valeva gran cosa e che il suo Spirito Santo non era tanto efficace con tutte queste guerre, queste divisioni, questa gente che muore di fame, questa droga e tutti questi omicidi. Ma Dio mi ha risposto: E' a te che ho donato Il mio Spirito. Che cosa ne hai fatto? Chi farà la giustizia se tu non incominci ad essere giusto? Chi farà la verità se tu stesso non sei vero? Chi farà la pace se tu non sei in pace con te stesso e con i tuoi fratelli? Sei tu che io ho inviato per portare la buona notizia. * IMITARE CRISTO (S.Giovanni della Croce) Bisogna che l'anima abbia un costante desiderio di imitare Cristo in ogni azione, conformandosi ai suoi esempi, sui quali mediti per saperli imitare e per comportarsi in ogni azione come Egli si comporterebbe * Dio è come lo zucchero. Un giorno una catechista invitò i suoi bambini a rispondere a queste domande. Prima domanda: "Chi mi sa dire con parole sue chi è Dio?". Seconda domanda: "Come fate a sapere che Dio esiste, se nessuno l'ha mai visto?". Dopo venti minuti, tutti avevano consegnate le risposte. La catechista le lesse ad una ad una ; erano piú o meno ripetizione di parole dette e ascoltate molte volte: "Dio è nostro Padre, ha fatto la terra, il mare e tutto ciò che esiste" Le risposte erano esatte. La catechista però non aveva letto quelle di Ernestino, un pic-colo vispo bambino biondo, lo fece avvicinare al suo tavolo e gli consegnò il suo foglietto, dicendogli di leggerlo ad alta voce davanti a tutti i suoi compagni. Ernestino, cominciò a piangere. La maestra lo rassicurò e lo incoraggiò. Singhiozzando Ernestino lesse: "Dio è come lo zucchero che la mamma ogni mattina scioglie nel latte per preparar-mi la colazione. Io non vedo lo zucchero nella tazza, ma se la mamma non lo mette, ne sento subito la mancanza. Ecco, Dio è così, anche se non lo vediamo. Se lui non c'è la nostra vita è amara, è senza gusto". Un applauso forte riempì l'aula e la catechista ringraziò Ernestino per la risposta così originale, semplice e vera. Poi completò: "Vedete bambini, ciò che ci fa saggi non è il sapere molte cose, ma l'essere convinti che Dio fa parte della nostra vita". Se la nostra vita è amara, forse è perché manca lo zucchero...

Quando incontro qualcuno per la prima volta non posso dire di essere suo amico,cominciando a frequentarlo di - venterò amico. Così succede con Gesù. Non posso dire di essere suo amico se non lo incontro mai o vado raramen-te alla Messa. Lo so Gesù che non ti vedo e non ti sento, ma tu ci sei e so che ti piace giocare con me,fare i compiti con me, ma soprattutto ti piace incontrarti con me ogni domenica alla Messa per far crescere la nostra amicizia. L’ascolto della tua Parola e il dono del tuo Corpo mi dan-no l’aiuto per vivere come a te piace e il desiderio di chiacchierare ogni giorno con te di quello che faccio. La Messa è davvero il più grande dono che tu mi hai fatto.

Ogni popolo ha i suoi giorni di festa, gli ebrei hanno il sa- bato : riposano e ringraziano Dio per la liberazione dalla schiavitù d’Egitto. Noi cristiano abbiamo la domenica, per- chè Gesù è risorto e ci ha liberato dai peccati.

Non è vero. L’incontro con i tuoi amici è sempre diverso non tanto per le cose che fai, ma perché vivi un rapporto di amicizia che cresce. Così avviene nella Messa.

Quando desideri una cosa cerchi in tutti i modi di ottener-la. Quanto ci tieni all’amicizia con Gesù? Allora troverai il tempo per incontrarlo.

Quando vai al cinema se qualcuno parla o ti dà fastidio gli chiedi di fare silenzio. Così tu sai che se a Messa vai con quei compagni, sarai tentato di parlare. Allora?...

Da alcuni anni una gruppetto di ragaz-zi, circa un centinaio, ogni mattina, ac-compagnati dai loro genitori sostano in chiesa per una breve preghiera. L’esempio dei loro genitori, primi edu-catori alla fede, rimarrà per sempre impresso nella loro vita. Noi offriamo loro ogni giorno delle figurine con di-dascalie, da raccogliere in piccoli al-bum, per dare la possibilità ai genitori di fare quotidianamente una breve ca-techesi. Abbiamo terminato l’album della Bibbia con 80 figurine. Ora ne of-friamo un altro sulla Messa, che speria-mo susciti lo stesso interesse. Dobbia-mo ringraziare il Signore per questo dono che ha fatto alla nostra parroc-chia, queste famiglie sono di esempio per tutti noi e questi bambini sono il nostro futuro. Grazie a voi e a Gesù !

Riflessioni sul Vangelo “TORNERO’ DA MIO PADRE”* Nella Confessione la gioia del perdono non è soltanto la gioia che prova il figlio perdo-nato e riaccolto, ma è la gioia immensa che riempie il cuore del Padre e viene partecipata al figlio. L’Eucaristia è la festa che il Padre organizza per i figli perduti e ritrovati (Chi non lo è mai stato? Chi non lo è?), ll Padre ti dice: Tu non immagi-ni quanta gioia mi dai ogni volta che, dopo una caduta sia pure rovinosa, ti lasci risol-levare e perdonare da me. Ma non immagini neppure quanto io goda nel vedere che tu non disprezzi, non condanni, non rifiuti ma accogli ogni altro “figlio mio e fratello tuo” che prova a convertirsi e ritorna.

Papa Francesco

* E’ noto il dipinto di Rembrandt, che presenta l’incontro del padre col figlio prodigo. Con felice intuizione l’artista mette in rilievo le due braccia e le due mani del padre. Un braccio e la mano sono ruvidi, di uomo, l’altro braccio e l’altra mano sono femminili. L’amore forte del padre e la tenerezza squisita della madre si fondono in una misura infinita. * Il santo curato d’Ars dice : “E’ più facile salvarsi che perder-si, tanto è grande la misericordia di Dio. Brama più il buon Dio di perdonare un peccatore pentito che non una madre di strappare il suo bambino dal fuoco in cui è caduto”…“Le vostre colpe so-no come un granello di sabbia rispetto alla grande montagna del-la misericordia di Dio...Il buon Dio sa tutto. In anticipo sa che dopo la confessione noi peccheremo di nuovo, e tuttavia ci per-dona. Quale amore è mai questo di Dio, che giunge persino a di-menticare volontariamente il nostro futuro per poterci perdona-re?”…