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Susanna Annese – Università degli Studi di Bari, [email protected] F. Feldia Loperfido – Università degli Studi di Bari, [email protected] Pasquale Rubini – Ufficio Scolastico Diocesi di Molfetta [email protected]

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Susanna Annese – Università degli Studi di Bari, [email protected]

F. Feldia Loperfido – Università degli Studi di Bari, [email protected]

Pasquale Rubini – Ufficio Scolastico Diocesi di [email protected]

Prospettiva teorica Apprendimento situato nelle esperienze sociali

(Brown, Collins e Duguid, 1989) e nelle comunità dipratiche (Wenger, 1998);

Legitimate Peripheral Participation model (Lave &Wenger, 1991): traiettorie partecipative graduali erelative forme di appartenenza;

Approccio storico-culturale (Vygotskij, 1978):interiorizzazione della relazione educativa;

Partecipazione ad attività strutturate

Obiettivo e domande di ricercaObiettivo: individuare le dinamiche utili a progettare future

attività di apprendimento collaborativo supportate dall’uso dimobile devices

Domande: Esiste una correlazione tra le variabili all’interno delle singole

dimensioni analizzate (dimensione psicosociale ed educativa)?

Esiste una correlazione tra le variabili psicosociali e le variabilipsicoeducative?

Ci sono differenze tra i processi nelle varie pratiche diapprendimento collaborativo?

Ci sono differenze nel ricorso a dispositivi mobili personaliall’interno delle varie pratiche?

Contesto di ricerca e partecipanti

Una giornata di formazione rivolta agli insegnanti diInsegnamento Religione Cattolica (IRC) della Diocesidi Molfetta (BA) sui metodi di apprendimentocollaborativo in classe (Apprendimento per attività,Jigsaw, Progressive Inquiry);

129 docenti (87% F; 13% M), curricolari e specialisti(60% C; 40% S), appartenenti a scuole di diversi ordini(22,5% infanzia; 55% primaria; 22,5% secondaria) e diquattro città del nord barese (Molfetta, Giovinazzo,Terlizzi, Ruvo);

Contesto: step formativi Familiarizzazione teorica in plenaria;

Attività esperienziale secondo diversi step:

Visione in plenaria di uno stimolo audiovisivo sui comportamenti prosociali; (https://www.youtube.com/watch?v=nKWnhYxyIPE);

Suddivisione in gruppi degli insegnanti in base ai vari ordinidi scuola (16 gruppi, composti in media da 8 insegnanti);

Assegnazione di un metodo di lavoro a ciascun gruppo inbase all’ordine di scuola;

Assegnazione di una tipologia di prodotto da creare e di unaattività didattica da progettare in base al metodo;

Ordine N° Gruppi Metodo Prodotto

Infanzia 4 Apprendimento per attività Immagini

Primaria 9 Jigsaw Mappa concettuale

Secondaria 3 Indagine progressiva Sistema di domande e teorie

Discussione di ciascun gruppo intorno alla domanda “Dareper ricevere: cosa fare?”;

Creazione di prodotto e attività didattica da parte di ciascungruppo;

Consegna via cartaceo o via mail di prodotto e attivitàdidattica.

Contesto: step formativi

Raccolta datiAl termine dell’attività:- ogni partecipante ha compilato una griglia di auto-osservazione con rappresentazione

grafica del proprio percorso di partecipazione e di apprendimento,- un facilitatore per gruppo ha compilato una scheda di osservazione di gruppo.

Griglia di auto-osservazione:1) dati anagrafici (genere, età, grado scolastico, anni di insegnamento, gruppo dilavoro);2) dieci item su cui valutare il grado di accordo/disaccordo individuale attraverso scalaLikert a 9 punti (per niente d’accordo=0; completamente d’accordo=9)• 5 item su partecipazione

• comprensione• influenza• impegno• soddisfazione• comportamento

• 5 item su apprendimento• produzione• prodotti• dialogo• ricerca• cambiamento

4) Rappresentazione grafica del percorso di apprendimento:

individuazione di oggetto, soggetto e strumento sui tre vertici di un triangolo

Raccolta dati3)Rappresentazione grafica del

percorso di partecipazione:

collocazione spaziale all’interno di tre cerchi concentrici

Strumento/i:

ObiettivoOggetto:Chi:

Figura 4. Triangolo attività

Analisi quantitative esplorative:

correlazioni tra gli item all’interno di ciascuna dimensione etra gli item delle due dimensioni;

aggregazione delle schede riassuntive di gruppo pertipologia di pratica didattica e medie delle singole variabilipsicosociali e psicoeducative;

frequenze percentuali, per ogni pratica didattica, dei gruppiche hanno fatto ricorso agli smartphone per sottometterel’output dell’attività svolta

Analisi qualitative:

analisi iconica dei cerchi per il percorso di partecipazione eanalisi qualitativa del contenuto per oggetto, soggetto estrumento dei triangoli per il percorso di apprendimento

Analisi dati

Risultati: correlazione tra variabili psicosociali

p<.05

comprensione influenza impegno soddisfazione comportamento

comprensione Pearson Correlation 1 ,665** ,473** ,616** -,198*

Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,024

N 129 129 129 129 129

influenza Pearson Correlation ,665** 1 ,459** ,608** -,261**

Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,003

N 129 129 129 129 129

impegno Pearson Correlation ,473** ,459** 1 ,542** -,172

Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,051

N 129 129 129 129 129

soddisfazione Pearson Correlation ,616** ,608** ,542** 1 -,207*

Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,019

N 129 129 129 129 129

comportamento Pearson Correlation -,198* -,261** -,172 -,207* 1

Sig. (2-tailed) ,024 ,003 ,051 ,019

N 129 129 129 129 129

I partecipanti si collocano principalmente nel cerchio centrale e in quello successivo, indicatori rispettivamente di una partecipazione centrale e periferica, ossia preparatoria di maggiori coinvolgimenti.

Pochi partecipanti si collocano nell’ultimo cerchio concentrico, marcatore di una partecipazione marginale che non decollerà mai verso traiettorie centrali.

Tale collocazione spaziale marginale è più marcata nella scuola secondaria, in cui due gruppi - sui tre attivati -includono partecipanti marginali.

Risultati: analisi iconica sui cerchi di partecipazione

Risultati: correlazione tra variabili psicoeducative

p<.05

produzione prodotto dialogo ricerca cambiamentoproduzione Pearson Correlation 1 ,822** ,844** ,790** -,091

Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,304

N 129 129 129 129 129

prodotto Pearson Correlation ,822** 1 ,847** ,758** -,094

Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,289

N 129 129 129 129 129

dialogo Pearson Correlation ,844** ,847** 1 ,824** -,070

Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,432

N 129 129 129 129 129

ricerca Pearson Correlation ,790** ,758** ,824** 1 -,085

Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,339

N 129 129 129 129 129

cambiamento Pearson Correlation -,091 -,094 -,070 -,085 1

Sig. (2-tailed) ,304 ,289 ,432 ,339

N 129 129 129 129 129

Risultati: analisi qualitativa sui triangoli di apprendimento Ad un livello generale:

l’oggetto del gruppo di lavoro è il prodotto (90%) il soggetto è il gruppo (100%) lo strumento utilizzato è la discussione di gruppo (100%)

arrivando a concretizzarsi nell’uso di circle time e brainstormingin un caso della scuola dell’infanzia

Ad un livello specifico:c’è maggiore complessità dei triangoli di apprendimento per

scuola dell’infanzia e scuola primaria scuola dell’infanzia - offrire opportunità e lavorare sull’altruismo

come oggetto; scuola primaria - comprensione, attività didattica, riflessione,

condivisione e collaborazione come oggetto; entrambe - cancelleria e uso di smartphone come strumenti un gruppo di scuola secondaria: proposta didattica come oggetto

Risultati:correlazione tra variabili psicosociali e psicoeducative

p<.05

produzione prodotto dialogo ricerca cambiamentocomprensione Pearson Correlation ,697** ,713** ,702** ,665** -,106

Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,000 ,232

N 129 129 129 129 129

influenza Pearson Correlation ,716** ,749** ,731** ,647** -,003

Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,000 ,971

N 129 129 129 129 129

impegno Pearson Correlation ,345** ,420** ,394** ,360** -,076

Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,000 ,391

N 129 129 129 129 129

soddisfazione Pearson Correlation ,605** ,619** ,543** ,495** -,043

Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,000 ,631

N 129 129 129 129 129

comportamento Pearson Correlation -,235** -,256** -,176* -,251** ,517**

Sig. (2-tailed) ,007 ,003 ,046 ,004 ,000

N 129 129 129 129 129

La variabile psicosociale che riporta i valori statisticamentepiù significativi è l’influenza, che correla con la creazione diprodotti (r=.749; p<.05), l’efficacia nel dialogo (r=.731; p<.05),la produzione di informazioni e idee (r=.716; p<.05) e solo inultimo con il processo di ricerca (r=.647; p<.05);

La variabile psicosociale comprensione/ascolto correlaanch’essa con creazione di prodotti (r=.713; p<.05), efficacianel dialogo (r=.702; p<.05), produzione di informazioni e idee(r=.697; p<.05) e processo di ricerca (r=.665; p<.05);

La soddisfazione correla, seppur con valori meno elevati,con costruzione di prodotti (r=.619; p<.05), produzione diinformazioni e idee (r=.605; p<.05), efficacia nel dialogo(r=.543; p<.05) e processo di ricerca (r=.495; p<.05);

La variabile psicosociale che riporta valori meno significatividi correlazione è l’impegno verso le decisioni di gruppo

Risultati: correlazioni tra variabili di diverse dimensioni

Risultati: processi psicosociali di partecipazione per ordine di scuola

SCUOLA COMPRENSIONE INFLUENZA IMPEGNO SODDISFAZIONE COMPORTAMENTO

Infanzia 8,1 7,4 8,1 7,9 2

Primaria 8,2 7,6 8,1 8,1 1,8

Secondaria 7,5 6,6 8 7,6 3,7

Valori più elevati per la scuola primaria (jigsaw), seppur convariazioni tra 0 e 0,2 rispetto alla scuola dell’infanzia(apprendimento per attività)

Differenza più marcata per la scuola secondaria(progressive inquiry)

SCUOLA PRODUZIONE PRODOTTO DIALOGO RICERCA CAMBIAMENTO

Infanzia 7,6 7,7 7,9 8 1,6

Primaria 7,7 7,6 7,7 7,8 2,7

Secondaria 6,5 6,6 6,6 6,8 4,1

Risultati: processi psicoeducativi di apprendimento per ordine di scuola

Valori più elevati per la scuola dell’infanzia (apprendimentoper attività), seppur con variazioni minime rispetto allascuola primaria (jigsaw)

Differenza più forte per la scuola secondaria (progressiveinquiry)

Alla richiesta di inviare il prodotto di gruppo via e-mail,attraverso i dispositivi mobili personali, hanno aderito igruppi che hanno attivato più funzionalmente le pratichedell’apprendere per attività e del jigsaw:

il 50% dei gruppi di scuola dell’infanzia, con l’apprendimentoper attività

il 55% dei gruppi di scuola primaria, con il jigsaw

uno dei gruppi di jigsaw ha spontaneamente deciso di ricercarel’attività didattica da proporre congiuntamente alla mappaconcettuale tra le risorse della rete, utilizzando ancora una volta losmartphone

solo il 33% dei gruppi di scuola secondaria, con il metodo delprogressive inquiry, ha optato per l’invio attraversosmartphone.

Risultati: uso di mobile device

Conclusioni la partecipazione viaggia in stretta relazione con il processo

educativo dell’apprendimento, ragion per cui l’insegnante èchiamato al doppio compito di favorire la capacitàpartecipativa degli studenti e convogliare tale partecipazioneverso nuovi oggetti di apprendimento;

l’efficacia di ambienti di apprendimento a schemacollaborativo spinge le pratiche educative in avantiproducendo innovazione attraverso la ricerca autonoma ditecnologia se il mobile learning consente forme situate di apprendimento

(Laurillard, 2007), l’uso mirato di dispositivi mobili potrebbesupportare l’interazione partecipativa e offrire agli studenti un sensodi authorship della conoscenza.

La relazione tra dimensione psicosociale epsicoeducativa può divenire il volano per azionitrasformative (Hammereness et all., 2005; Meirink,Meijer, Verloop, & Bergen, 2009)

L’esperienza di formazione qui descritta, proiettatanella fase di pianificazione di una ricerca-azione(Susman, 1983), potrebbe prevedere soluzioni perfuturi interventi formativi mirati ad un utilizzo attivo esistematico dei dispositivi mobili personali

La natura esplorativa di questa indagine su un’esperienza isolata di formazione mette in luce limiti eparallele potenzialità di un percorso di ricerca dasviluppare progressivamente.

Conclusioni