Successi Low Cost
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Agenzia Autorizzata Agos Ducato S.p.A.Numero Iscrizione Elenco Agenti A13471
COLPO DI TACCO. IL MENSILE DEL CALCIO
SALENTINO... E NON SOLO
ANNO IV NUMERO 31 - Febbraio 2012
chiuso in redazione il 29/02/2012
La testata è iscritta al n. 1008 del Registro
della Stampa del Tribunale di Lecce,
autorizzazione del 16/12/2008
DIRETTORE RESPONSABILE
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DIRETTORE EDITORIALE
Graziano Congedo
HANNO COLLABORATO
Luigi Alemanno, Vincenzo Congedo, Lorenzo Falangone
Pier Luigi Giannachi, Fabrizio Mariano
Roberto Martalò, Giulio Serafino
Marco Tarsi, Carmen Tommasi
REDAZIONE
Via dei Faggi n. 1 - 73013 GALATINA - LECCE
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EDITORIALE - SUCCESSI LOW COST
In tanti ci avrebbero scommesso, è vero. Ma in quanti ci avrebbero concretamente
puntato? Il diesse Carlo Osti ed il Lecce calcio non ci hanno pensato due volte e dalle
loro prestazioni, oggi, ne sono ampiamente ripagati. Juan Guillermo Cuadrado Bello
e Luis Fernando Muriel Fruto, ovvero due magnifici calciatori, due potenziali futuri
campioni. Con i loro numeri, le loro magie, la tecnica sopraffina – e qualche
inevitabile ingenuità – esaltano gli ormoni degli esteti del pallone ed infervorano
l’animo dei tifosi giallorossi. Con tanto fieno in cascina: 11 punti in sei gare del girone
di ritorno e 15 nelle ultime otto (secondi solo alla Juventus con 16). Ma il successo
low cost (strategia unica per un’efficace gestione societaria a vista) trova la sua
espressione sul rettangolo verde, sudamericani a parte, in Blasi, Carrozzieri,
Bertolacci, Tomovic, o – per andare indietro di qualche mese - nel sorprendente
Benassi come nell’inossidabile Di Michele, “agganciati” più o meno tutti con identico
principio: quello dell’acquisizione a costo zero. Certo, una cosa è il parametro
azzerato che ne comporta la proprietà, un’altra è il prestito secco che fa luccicare gli
occhi, per esempio, all’Udinese titolare del cartellino dei due fanta colombiani che il
Lecce sta valorizzando pro domo Pozzo. Ma qui il ragionamento si ferma,
in quanto il Lecce dei Semeraro – è noto – è sempre in vendita. Ed a quanto pare,
neppure un miracolo timbrato Cosmi farebbe loro mutare idea. Purtroppo.
Complimenti, intanto, al Galatina per il ritmo impresso alla sua marcia. Per le
congratulazioni si attende solo la matematica. (F. Rella)
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4 A caccia di una nuova Samp
5 L’emblema del capitano
6 La promessa di Blasi
7 Il Lecce a febbraio
8 Aggiustati per le feste
9 Questione di tempo
10 Serie D: sorpasso Ischia
11 Nardò: Mariano, baby veterano
12 Casarano: la voglia di Meuli
13 Eccellenza: Monopoli fa il vuoto
14 Racale: Savino suona la carica
15 Copertino: in volo verso i playoff
16 Promozione: Galatina incontenibile
17 Galatina: la grinta di Malerba
18 Gallipoli: il sogno di Renis
19 Otranto: tuttofare Morello
20 Martano: Galati pronto per lo sprint finale
21 Prima Categoria: Francavilla tiene a distanza il Cellino
22 Terza Categoria: a Racale una nuova realtà
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Continuità Il Lecce si riappropria
del titolo a partecipare al massimo
torneo attraverso l’unica vera
arma lecita – al di là del bel gioco
– che lo consenta: la continuità di
risultati. Quindici punti nelle ul-
time otto uscite (media Cham-
pions) ed un’isolata caduta,
seconda di ritorno, nel turno in-
frasettimanale di Udine. Dove il
pari, punta di leziosità giallorossa
a parte, ci stava comunque tutto.
Identità da formazione con il col-
tello fra i denti esibita invece nei
restanti confronti, compreso Ber-
gamo (attenzione l’Atalanta è rullo
in casa propria), dove lo spirito di
squadra ha sopperito alla, quel po-
meriggio, latitante fluidità di ma-
novra. Carattere e voglia di vincere
sguainate dai ragazzi di Cosmi nel
pari interno con il Bologna, in un
match segnato da una prodezza di
Muriel davanti a Gillet e dal suc-
cessivo, puerile, errore di misura a
porta indifesa. Punto che ha in
ogni caso il suo peso, specie poi-
ché corroborato dai 6, pesantis-
simi, partoriti dalle gare con Siena
e Cagliari. Tutta l’anima e la filoso-
fia del trainer perugino nella ri-
monta casalinga contro gli uomini
di Sannino, sulle ali dell’estro del
duo colombiano Muriel – Cua-
drado (da cineteca la rete del 3-1
dell’esterno magico). Idem a Ca-
gliari, laddove una formazione fru-
strata dal pareggio isolano, scatu-
rito da un penalty generoso, ha
saputo reagire riprendendosi i tre
punti con il guizzo di Bertolacci ed
una condotta di gara esemplare e
sempre propositiva (da applausi
un paio di assist di Muriel a Di Mi-
chele).
difesa ermetica Chiave di volta
principale la ritrovata solidità di-
fensiva, intesa come fase com-
plessiva, che nasce in attacco,
passa dal centrocampo (notevole
mano di Blasi e Delvecchio per
parlare dei nuovi aggiuntisi a Gia-
comazzi) e si conclude sulla linea
estrema, recentemente sempre
efficace nonostante l’alto tasso di
obbligato turnover. Positivo il con-
tributo dell’ultimo arrivato Miglio-
nico, messosi a disposizione dei
più esperti compagni di reparto.
Soltanto 4 gol subiti nelle prime
sei partite del ritorno (0.66 a
match), che elettrizzano se para-
gonati ai 36 della fase ascendente
(paurosa media 1.89 ad incontro).
Non è il Siena Staccate dietro Ce-
sena e Novara, ora gravate da un
handicap robusto, non è probabil-
mente il Siena l’undici sul quale
orientare la corsa, che per la verità
il Lecce compie opportunamente
per conto proprio, senza guardare
al cammino degli avversari. La for-
mazione toscana, difatti, appare
solida e fastidiosa da affrontare (il
che aumenta i meriti del Lecce per
il 4-1 del "Via del Mare"). Specie al
“Franchi”, in terra amica, lascia
davvero poco a qualunque ospite.
Giunto quello di Cosmi alla mede-
sima cifra del Lecce di De Canio
(24 punti alla venticinquesima), è
ipotizzabile - parimenti allo scorso
torneo - il coinvolgimento di qual-
che “insospettabile” nella lotta
senza quartiere per evitare il capi-
tombolo in B. Chi potrà essere la
nuova Samp? Meglio tacere sui
nomi, magari il blasone di qual-
cuna di esse se ne risentirebbe.
Tesoro Ad ogni modo, di questa
serie sì nel finale di stagione biso-
gnerà far Tesoro. L’unico forziere
che al momento può inseguire il
Lecce si chiama seconda, miraco-
losa, salvezza.
Francesco Rella
4
Classifica Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.
MILAN 51 25 15 6 4 49 22
JuVENTuS 50 24 13 11 0 37 15
udINESE 45 25 13 6 6 37 23
LAzIO 45 25 13 6 6 39 29
NAPOLI 40 25 10 10 5 42 24
ROMA 38 25 11 5 9 38 31
INTER 36 25 11 3 11 34 34
PALERMO 34 25 10 4 11 39 39
CATANIA 33 24 8 9 7 32 33
CHIEVO 33 25 9 6 10 21 30
ATALANTA (-6) 31 25 9 10 6 30 28
CAGLIARI 31 25 7 10 8 23 26
GENOA 31 25 9 4 12 33 46
PARMA 29 24 7 8 9 29 37
FIORENTINA 28 24 7 7 10 23 25
BOLOGNA 28 24 7 7 10 24 29
SIENA 26 25 6 8 11 27 28
LECCE 24 25 6 6 13 28 40
NOVARA 17 25 3 8 14 21 45
CESENA 16 24 4 4 16 16 38
SERIE A
A caccia di unanuova SampCesena e Novara verso la deriva,il Lecce accorcia la classifica
Il giustiziere dell’Inter. Così lo acco-
glie a radio “Kiss Kiss” il simpatico
Pippo Pelo, all’indomani della ful-
minea incursione nell’area neraz-
zura che piega un avversario reduce
da sette vittorie e che rilancia il
Lecce. Ma – a seconda delle esi-
genze – lo trovi davanti alla difesa a
menar sportellate e recuperar pal-
loni o a servire assist, tipo quello di
Cagliari per Muriel. Nelle sue pre-
stazioni l’emblema del capitano,
preziosissimo nello scacchiere dise-
gnato da mister Cosmi. “Se non mi
cacciano, sì – sorride Giacomazzi –.
Quel successo sull’Inter è stato per
noi capitale: prima, sospirata, vitto-
ria in casa e consapevolezza di poter
far bene contro le grandi. Merito del
mister? Premesso che Di Francesco
è bravo e l’esperienza di Lecce gli
servirà, devo dire che Cosmi incide
pesantemente a livello caratteriale.
Ti spinge a giocare ogni pallone
come fosse l’ultimo. In fase difen-
siva la squadra è più combattiva e
sa gestire le situazioni. I pari con
Chievo e Bologna si spiegano così e
penso siano punti che ci torneranno
utili. Averne fatto qualcuno in più
precedentemente!”.
Cosa si chiede ad un capitano di
fronte ad un frequente cambio di
calciatori, come da un po’ accade
nello spogliatoio giallorosso?
“Ritengo che si tratti sempre di un
discorso di gruppo, che all’unisono
fa in modo che i nuovi arrivati s’in-
tegrino da subito. Ultimamente è
arrivata tutta gente navigata ed il
compito è stato semplice. La ri-
scossa è merito di tutti, ma se devo
soffermarmi sul centrocampo dico
che Blasi è un incontrista autentico,
con delle caratteristiche globali che
nel Lecce mancavano da anni”.
Tutti decantano Cuadrado e Mu-
riel: sono l’arma in più del Lecce?
“Oggi si parla benissimo di loro e lo
meritano pienamente. Dopo il Bo-
logna, magari si diceva che quel gol
fallito a porta vuota da Muriel era
sintomatico d’immaturità. Il calcio è
così. Lui deve crescere, ma ha doti
eccellenti; Cuadrado possiede una
caratteristica che gli può consentire
di fare strada, quella di saltare
l’uomo e creare la superiorità”.
Cesena e Novara appaiono stac-
cate, il resto è un affare fra Lecce e
Siena?
“La classifica sembra dire questo,
ma nessuno è spacciato ed, inoltre,
dipende dal nostro ritmo la possibi-
lità di portare qualcun altro nelle
secche”.
Se febbraio ha detto che il Lecce se
la può giocare, cosa ti attendi da
marzo? Palermo e Genoa ostici,
ma fuori casa in genere in diffi-
coltà; Milan e Novara fuori.
“Sono 7-8 partite che, Bergamo a
parte per la qualità espressa, stiamo
bene e vorremmo continuare su
questo trend di voglia e prestazioni.
A Milano sarebbe bello recuperare
il triste scivolone dell’andata, anche
se io guardo il lato positivo e dico
che fummo capaci di fare tre gol al
Milan”.
Due anni fa ci hai detto di scegliere
nel mazzo dei ricordi le stagioni con
Zeman e Rossi, ora ne aggiungi
altre?
“Beh, le due con De Canio: una pro-
mozione con lo storico primo posto
ed una salvezza dopo tante diffi-
coltà, con vittoria decisiva a Bari, re-
stano impresse nel cuore”.
A proposito di cuore, hai deciso se
resterai a vivere nel Salento?
“Mia moglie e miei due figli sono di
qui e qui si trovano bene. Lo stesso
vale per il sottoscritto, anche se mi
manca il mio Uruguay. Penso che
alla fine mi arrenderò alla volontà
della maggioranza...”. (F.R.)
5
LECCE
L’emblema del capitano
Giacomazzisempre più
uomoovunque del
centrocampodi Cosmifoto Chilla S.
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Un tenero e commosso pensiero al-
l’indimenticabile mamma Sonia che
non c’è più. Una gradita e dolce at-
tesa, insieme alla moglie Laniese,
della sua primogenita. Uno sguardo
vispo e ricco di buoni propositi,
pensando al futuro. E’ fatto così
Manuele Blasi: timido, visibilmente
riservato e di poche parole, ma con
le idee chiare. Ha grinta ed espe-
rienza da vendere l’ex centrocampi-
sta del Parma, quella stessa
determinazione - arricchita da anni
di esperienza - che aveva tredici
anni fa, quando aveva indossato la
prima volta la maglia giallorossa.
Con il calciomercato di gennaio è ri-
tornato nel Salento per rinforzare il
centrocampo ed è diventato subito
una pedina inamovibile a cui Cosmi
difficilmente rinuncia.
Trentuno anni e una carriera im-
portante alle spalle: ritorna indie-
tro di qualche anno, com'era
Manuele tra i banchi di scuola?
“Di quel periodo ricordo davvero
poco, ma posso dire che mi sono
mancate tanto le gite scolastiche,
visto che ne ho fatte poche. Il mio
pensiero già allora era tutto dedi-
cato al calcio”.
Amore, famiglia e amicizia che si-
gnificato hanno nella tua vita?
“Sono tutto per me, hanno un si-
gnificato importantissimo. Senza
ognuno di questi valori una persona
sarebbe davvero poco”.
Una persona a cui come uomo ti
senti di dire grazie.
“Senz’ombra di dubbio mia
mamma che ho perso due anni fa.
Poi mia moglie Laniese che aspetta
la nostra primogenita e dal punto di
vista professionale al mio procura-
tore Davide Lippi, che mi è sempre
accanto nelle mie scelte professio-
nali”.
Un calciatore che da ragazzino ti ha
fatto sognare?
“Sicuramente l’olandese Edgar Da-
vids”.
Roma o Lazio?
“Risposta scontata, Roma natural-
mente”.
Vasco o Liga?
“Nessuno dei due (sorride ndr),
ascolto con molto piacere Gigi Fini-
zio, un cantautore napoletano”
Hai giocato con Juve, Parma, Fio-
rentina, Napoli, Palermo e non
solo: se c'e qual è il treno che hai
perso nella tua carriera?
“Nella mia carriera mi sono capitati
tanti treni e credo di averli presi e
sfruttati tutti come dovevo. Forse
avrei potuto gestire meglio il pe-
riodo in cui ero alla Juve nella sta-
gione in cui poi è retrocessa in B,
questo sì”.
Capitan Giacomazzi ha detto che
da tantissimi anni non c'era a Lecce
un incontrista del tuo livello:
quanto ti fa piacere un compli-
mento del genere?
“Mi lusinga che un mio compagno e
per giunta il capitano mi abbia fatto
questo complimento. Non posso
che ringraziarlo e continuare a non
deludere le aspettative sul mio
conto”.
Prima di Lecce - Atalanta hai detto
che bisogna vincerne sette per sal-
varsi: e ora?
“Abbiamo vinto quelle con il Siena
ed il Cagliari, ora altre cinque, ma se
riusciamo anche qualcuna in più.
Questo è un campionato così strano
che bisogna guardare anche cosa
fanno le altre. Ora pensiamo a noi,
poi si vedrà”.
Una promessa: se il Lecce si salva
Blasi …
“Se ci salviamo cambio pettinatura
e mi raso a zero: via il codino”.
Sorride e se ne va. Manterrà la pro-
messa?
Carmen Tommasi
Roccia Blasiha la ricettasalvezza:“Vincernealtre cinquee… poi miraso a zero”
foto Chilla S.
LECCE
7
IL LECCE A FEBBRAIO
21^ GIORNATA
ATALANTA - GENOA 1 - 0
BOLOGNA - FIORENTINA 2 - 0
CAGLIARI - ROMA 4 - 2
INTER - PALERMO 4 - 4
LAZIO - MILAN 2 - 0
NAPOLI - CESENA 0 - 0
NOVARA - CHIEVO 1 - 2
PARMA - JUVENTUS 0 - 0
SIENA - CATANIA 0 - 1
UDINESE - LECCE 2 - 1
MARCATORI: 2' Pazienza, 26' Di Michele, 36'
Di Natale.
AMMONITI: Danilo, Pazienza, Delvecchio.
ARBITRO: Sig. Doveri
Lascia il segno... GROSSMULLER
Di Michele fa il numero ad effetto, come la
parabola del gran tiro che sorprende
Handanovic per il momentaneo 1-1. La scelta
cade su Grossmuller e per la partita ordinata
in cui – specie nel primo tempo – ha creato
parecchio fastidio ai friulani e per la
professionalità del calciatore, che gioca
poco ma è sempre pronto e disciplinato.
UDINESE 2Handanovic; Ferronetti, Danilo, Domizzi; Basta,Isla, Pazienza, Fernandes, Pasquale; Floro Flo-res (73’ Fabbrini), Di Natale. IN PANCHINA:Padelli, Ekstrand, Coda, Fanchone, Battocchio,Torje. ALL. GUIDOLIN
LECCE 1Benassi; Oddo, Miglionico, Tomovic; Gross-muller (85’ Seferovic), Giacomazzi (55’Bertolacci), Obodo, Delvecchio, Brivio;Muriel (63’ Corvia), Di Michele. INPANCHINA: Petrachi, Diamoutene, Giando-nato, Piatti. ALL. COSMI
22^ GIORNATA
CESENA - CATANIA RINV.
CHIEVO - PARMA 1 - 2
FIORENTINA - UDINESE 3 - 2
GENOA - LAZIO 3 - 2
JUVENTUS - SIENA 0 - 0
LECCE - BOLOGNA 0 - 0
MILAN - NAPOLI 0 - 0
NOVARA - CAGLIARI 0 - 0
PALERMO - ATALANTA 2 - 1
ROMA - INTER 4 - 0
MARCATORI: --
AMMONITI: Morleo, Del vecchio, Portanova,
Blasi, Perez, Ramirez, Antonsson, Oddo.
ESPULSO: 69’ Carrozzieri. ARBITRO: Sig. Doveri.
Lascia il segno... ODDO
Va un po’ stretto il pari ad un Lecce che ha
giocato meglio di un Bologna rintanato. Oddo
con la difesa a tre è artefice di una buona
prova, impreziosita da ottime chiusure
(specie una su Di Vaio). Bene anche in fase
d’impostazione. Manca alla squadra quel quid
che solo la fantasia (assente) può dare al
centrocampo. Ok Brivio e Giacomazzi.
LECCE 0Benassi (27' J. Sergio); Oddo, Carrozzieri, To-movic; Cuadrado, Giacomazzi, Delvecchio,Blasi, Brivio; Muriel (68’ Bojinov), Di Michele(79’ Miglionico). IN PANCHINA: Obodo, Sefer-ovic, Grossmuller, Bertolacci ALL. COSMI
BOLOGNA 0Gillet, Raggi, Portanova, Antonsson; Garics(90’ Crespo), Perez, Mudingayi, Morleo;Ramirez (63’ Acquafresca), Taider (78’ Dia-manti); Di Vaio. IN PANCHINA: Agliardi, Cheru-bin, Rubin, Krhin. ALL. PIOLI
MARCATORI: --
AMMONITI: Stendardo, Giacomazzi,
Miglionico.
ARBITRO: Sig. Gervasoni.
Lascia il segno... GIACOMAZZI
Bene Miglionico, in crescita Blasi, ma l’uomo
ovunque di Bergamo è capitan Giacomazzi.
Lo trovi a turare falle in ogni dove, l’unico a
proporre un qualcosa che fatalmente sbiadisce
alla tre quarti orobica. Non è un bel Lecce (tiri in
porta zero), ma è un buon punto che fa stare a
galla. Delude Bojinov schierato dal’inizio.
ATALANTA 0Polito, Manfredini, Stendardo, Lucchini (50’ Rai-mondi), Peluso, Schelotto, Brighi, Carmona (57’Cazzola), Moralez, Marilungo (70’ Gabbianini),Denis. IN PANCHINA: Minotti, Carrozza, FerreiraPinto. ALL. COLANTUONO
LECCE 0Julio Sergio, Oddo, Esposito (52’ Di Matteo),Miglionico, Cuadrado, Giacomazzi, Blasi,Delvecchio, Brivio, Di Michele (84’ Bertolacci),Bojinov (58’ Muriel). IN PANCHINA: Petrachi,Corvia, Obodo. ALL. COSMI
23^ GIORNATA
ATALANTA - LECCE 0 - 0
BOLOGNA - JUVENTUS RINV.
CAGLIARI - PALERMO 2 - 1
CATANIA - GENOA 4 - 0
INTER - NOVARA 0 - 1
LAZIO - CESENA 3 - 2
NAPOLI - CHIEVO 2 - 0
PARMA - FIORENTINA RINV.
SIENA - ROMA 1 - 0
UDINESE - MILAN 1 - 2
24^ GIORNATA
CESENA - MILAN 1 - 3
FIORENTINA - NAPOLI 0 - 3
GENOA - CHIEVO 0 - 1
INTER - BOLOGNA 0 - 3
JUVENTUS - CATANIA 3 - 1
LECCE - SIENA 4 - 1
NOVARA - ATALANTA 0 - 0
PALERMO - LAZIO 5 - 1
ROMA - PARMA 1 - 0
UDINESE - CAGLIARI 0 - 0
MARCATORI: 25’ Del Grosso, 32’ Muriel; 68’ Di
Michele (rig.), 82’ Cuadrado, 93’ Brivio.
AMMONITI: Reginaldo, Obodo, Terzi,
Carrozzieri, Rossettini, Del Grosso, Cuadrado,
Vergassola. ESPULSO: 91’ Blasi.
ARBITRO: Sig. Rizzoli.
Lascia il segno... MURIEL
Cosmi se lo sarebbe mangiato una settimana
fa. Oggi, invece, ha visto il Ronaldo che c’è in
questo ragazzo. Un gol in mischia, un rigore
procurato al termine di un’azione individuale
che è un misto di tecnica e fantasia. Anche lui,
come il connazionale Cuadrado, è destinato
ad altri palcoscenici.
LECCE 4Benassi; Oddo, Carrozzieri, Esposito (12’ Di Mat-teo); Brivio, Cuadrado, Giacomazzi, Blasi, Obodo(59’ Bertolacci); Di Michele, Muriel (92’ Delvec-chio). IN PANCHINA: Gabrieli, Giandonato, Boji-nov, Corvia. ALL. COSMI
SIENA 1Pegolo; Contini (70’ Giorgi), Rossettini, Terzi;Angelo, Vergassola, Parravicini (52’ Gazzi), DelGrosso; Brienza; Reginaldo (58’ Destro), Calaiò.IN PANCHINA: Farelli, Belmonte, D’Agostino,Mannini. ALL. SANNINO
25^ GIORNATA
ATALANTA - ROMA 4 - 1
BOLOGNA - UDINESE 1 - 3
CAGLIARI - LECCE 1 - 2
CATANIA - NOVARA 3 - 1
CHIEVO - CESENA 1 - 0
GENOA - PARMA 2 - 2
LAZIO - FIORENTINA 1 - 0
MILAN - JUVENTUS 1 - 1
NAPOLI - INTER 1 - 0
SIENA - PALERMO 4 - 1
MARCATORI: 44’ Muriel, 48’ Larrivey (rig.),
67’ Brtolacci. AMMONITI: Ariaudo, Conti,
Ceppelini, Di Michele, Delvecchio. ESPULSO:
83’ Canini. ARBITRO: Sig. Rocchi.
Lascia il segno... MURIEL
E’ salsa colombiana anche al “Sant’Elia”. Il
solito Cuadrado a menar la danza (bene anche
dietro), un grandissimo Muriel: gol da po-
sizione non semplice, due assist fantastici – e
di atteso altruismo – per Di Michele, l’espul-
sione procurata a Canini. Il Lecce passa di
giustezza (ingiusto penalty a sfavore) anche
grazie alla prova ok di Carrozzieri e Benassi.
CAGLIARI 1Agazzi, Pisano (80’ Ekdal), Canini, Astori, Agos-tini (46’ Ariaudo), Dessena, Conti, Nainggolan,Ribeiro, Ibarbo, Larrivey (68’Ceppelini). INPANCHINA: Avramov, Gozzi, Perico, Nenè. ALL.BALLARDINI
LECCE 2Benassi, Tomovic, Carrozzieri, Miglionico,Cuadrado, Delvecchio, Giacomazzi, Bertolacci(77’ Giandonato), Brivio, Di Michele, Muriel(91’ Esposito). IN PANCHINA: Julio Sergio, DiMatteo, Piatti, Corvia, Bojinov. ALL. COSMI
Di Serse Cosmi, oramai, si fidano
tutti. E quando al termine della
partita con il Chievo, al giro di
boa del campionato, affermò
che “nel girone di ritorno, chi
giocherà contro il Lecce, dovrà
mangiare pane duro”, le sue pa-
role – sembrate criptiche ai più
– risuonano oggi come profeti-
che. Merito, anche, del mercato
di riparazione invernale, partito
con più di qualche patema fra i
tifosi, ma abilmente condotto
poi dal d.s. Osti. Le “aggiusta-
tine” apportate non hanno stra-
volto numericamente la rosa:
sono, infatti sei le cessioni (Le-
gittimo, Diamoutene, Mesbah,
Olivera, Bergougnoux e Ferrario)
e sette i nuovi arrivati (Delvec-
chio, Seferovic, Speziale, Di Mat-
teo, Blasi, Miglionico e Bojinov).
Per sondare gli umori della tifo-
seria al riguardo, abbiamo ascol-
tato Francesco Favale, in arte
Frank Fava, noto “sciòmen della
chiazza cuperta”, come a lui
piace definirsi.
Frank, come giudichi il mercato
di riparazione qui a Lecce?
“Sono contento che hanno ripa-
rato il mercato a Lecce: effetti-
vamente troppe buche per
strada, ora almeno quando le
donne scelgono le pezze pos-
sono andarci anche coi tacchi!
Ma forse ti riferivi al mercato del
Lecce? Allora diciamo che l'a-
nima di questo Lecce ormai è la
grinta che trasmette Cosmi ai
suoi giocatori. Per il resto avrei
preferito che prendessero qual-
che difensore centrale in più, an-
ziché due attaccanti. Ma
ringraziamo Dio che, nonostante
la situazione societaria, siamo
ancora qui a parlare del Lecce”.
Quale acquisto ti ha sorpreso di
più?
“Paradossalmente la cessione di
Mesbah: la sua partenza ha risa-
nato Brivio dalla Mesbatite
acuta che lo paralizzava. Brivio
secondo me è l'uomo che sta ap-
portando quel qualcosa in più,
che non tutti notano ma che fa
la differenza. Ma i veri acquisti
che hanno sorpreso sono quelli
di creme emollienti per le nati-
che, effettuati da Moratti: la no-
stra vittoria sull'Inter ha aperto
le dighe, ormai perdono con
chiunque (il che spesso è dispia-
ciuto proprio al Lecce, ndr)”.
C'è qualche innesto di gennaio
che ti ha deluso?
“Indubbiamente gli arrivi di gen-
naio son stati pescati dal cilindro
magico, quindi non mi sento de-
luso da chi è arrivato. Certo non
abbiamo preso Messi come
avrei sperato, ma alla fine sono
convinto che mister Serse riu-
scirà a trarre il massimo da ogni
singolo giocatore disponibile”.
Molte sono state anche le par-
tenze. Chi avresti voluto conti-
nuare a vedere in giallorosso?
“A gennaio, furtivamente, ho in-
contrato Bergougnoux all'aero-
porto di Brindisi, pronto a
partire per Cipro. Ritengo che il
transalpino sia sempre stato un
oggetto misterioso della nostra
squadra, ma l'ho visto in allena-
mento diverse volte e, pur non
essendo mai stato nemmeno
portato in panchina, era sempre
tra i più motivati. Mi sarebbe
piaciuto vederlo in campionato.
Per i restanti che son partiti, per
un motivo o per l'altro, non mi
dispiace affatto: Diamoutene
ormai era “marchiato” dai tifosi,
Olivera voleva tornare a giocare
in una squadra più "blasonata".
Mesbah? Le accortezze che ci
aveva prestato il Milan anda-
vano ricambiate, anche se si po-
teva recuperare qualcosina in
più dalla sua cessione.
Giulio Serafino
8
Salento Giallorosso 1908 C
Aggiustati per le feste
Salvarsi ora è possibile…la spe-
ranza è rimasta sempre nel cuore
di chi tiene a questi colori, ma
quanto era lecita due mesi e
mezzo fa, dopo l’ennesima scon-
fitta subita a Napoli? Dopo tredici
giornate appena 8 punti in classi-
fica, ben 7 di distanza dalla zona
salvezza, un abisso visto il ruolino
di marcia tenuto fino ad allora. Lo
sconforto dilagante era dettato
soprattutto dalle prestazioni, ra-
ramente positive, e da due ine-
quivocabili dati: difesa più battuta
del campionato e attacco asfit-
tico, se non sterile. L’ultimatum
della società intimato a Di Fran-
cesco scadeva: via Eusebio, arriva
Cosmi nel tentativo di dare alla
squadra più carattere e di soppe-
rire con la grinta alle evidenti la-
cune soprattutto in fase difensiva.
L’effetto sui giocatori è quello di
un elettroshock, anche se la squa-
dra non riesce da subito a cogliere
risultati: sconfitta con la Lazio, un
solo punto a Parma (raggiunti sul
3-3 all’ultimo secondo dopo es-
sere andati in vantaggio per 3-1),
ancora sconfitte con Inter e Juve.
I punti di distanza dalla salvezza,
alla terz’ultima giornata del gi-
rone di andata, diventano 10: Ce-
sena, Novara, Siena,
Bologna…tutti davanti. Ma l’inie-
zione di voglia e di determina-
zione di Serse c’è, si vedono gli ef-
fetti che aiutano ad alimentare la
speranza nonostante tutto, più di
prima. Nel mezzo la campagna
acquisti invernale, con la cessione
di giocatori tecnici (su tutti Me-
sbah, Olivera, Pasquato), e l’arrivo
di “mastini” da combattimento
(Miglionico, Blasi, Delvecchio) più
consoni al gioco del nuovo mister.
Le speranze cominciano final-
mente a trasformarsi in punti: vit-
toria esterna a Firenze, pareggio
con il Chievo in casa dopo il cla-
moroso recupero dei due gol di
svantaggio, vittoria con l’Inter, pa-
reggio sfiorato ad Udine, pareggi
preziosi con Bologna ed Atalanta
e poi…è la volta del Siena, in casa
e del Cagliari in Sardegna. Partita
fondamentale, crocevia del de-
stino giallorosso quella con i to-
scani: vincere significa sperare
ancora, perdere vuol dire ritor-
nare nel baratro, vanificando tutti
gli sforzi compiuti. Il 4-1 finale,
che ancora abbiamo negli occhi,
non ci ha consegnato solo i tre
punti, ma ci ha fatto vedere
anche una squadra che ha saputo
gestire il momento di panico
dopo lo svantaggio subito, un
gruppo che ha voluto demolire
l’avversario senza chiudersi in di-
fesa dopo il vantaggio raggiunto,
la sicurezza di Benassi e dei vete-
rani, le giocate di due ragazzi co-
lombiani eccezionali. Una partita
straordinariamente bella, l’ha de-
finita Italo Cucci a “Radio anch’io
sport”.
I numeri ancora una volta parlano
chiaro: 15 punti nelle ultime 8
partite; con una media del genere
si arriverebbe a 45 punti alla fine
della stagione, un risultato che, se
raggiunto, avrebbe del miraco-
loso, visto l’handicap di partenza.
La filosofia di Cosmi è stata ormai
assorbita dalla squadra e finora
sta pagando: quando non si può
vincere bisogna almeno cercare
di non perdere. Perché la salvezza
è una questione di cuore e deter-
minazione, ma anche una que-
stione di numeri e ogni punto alla
fine può risultare fondamentale.
Da qui alla fine ci sono ancora 13
partite. Ora Cesena e Novara
sono dietro di parecchio e 2 punti
separano il Lecce dalla zona sal-
vezza, ancora in mano al Siena.
Ma Serse ormai è sulle orme della
preda ferita… E’ solo questione di
tempo…
Fabrizio Mariano
9
Centro Coordinamento Club
foto Chilla S.
Questione di tempo
1010
Lo scivolone del Martina a Brindisi e la con-
comitante vittoria dell’Ischia a Torre del
Greco (nel rocambolesco 4-5 finale) lanciano
gli isolani in vetta alla classifica. Il gol di Mo-
rello ad una manciata di minuti dalla fine del
derby condanna al secondo posto in classi-
fica gli uomini di Bitetto, ora costretti ad in-
seguire la battistrada Ischia con un punto di
svantaggio.
La Sarnese occupa la terza piazza a quota 44.
Il Casarano di Caracciolo, che si esalta con-
tro le grandi, ne tarpa la rincorsa alla vetta.
Nel recupero della 22^ giornata Villa e com-
pagni, infatti, stendono i campani al termine
di una gran prova. Momento d’oro per i ros-
soazzurri che si ripetono qualche giorno
dopo, sempre al “Capozza”, contro l’Irsinese
con un perentorio 3-0 firmato Calabro, Ara-
gao, Villa. Per il bomber casaranese sono 15
i gol in stagione.
Completano la zona playoff Francavilla (43)
e Casertana (41). Immediatamente alle
spalle Campania (40) e Nardò (39), la cui si-
tuazione societaria appare a dir poco intri-
cata. I granata, più forti della crisi, dopo il
“cappotto” patito a Martina, battono prima il
Grottaglie (grazie al gol di Raponi all’ultimo
respiro) e pareggiano poi, a Camaldoli, con-
tro l’Internapoli (trasferta alla vigilia a rischio
per la mancanza dei fondi necessari per farvi
fronte). Sul fronte societario sembra profi-
larsi una schiarita: Il dott. Maurizio Antico
potrebbe rilevare il sodalizio. Nuovi scenari si
attendono a breve. Brindisi e Turris, appaiate
a quota 38, Casarano 35 potrebbero ancora
aspirare ai playoff. Trani (30) e Internapoli
(28) occupano una zona della graduatoria
che consente loro sonni tranquilli. Con il
Gaeta che appare ormai allo sbando (clamo-
roso il 7-1 rimediato a Francavilla), Irisnese,
Grottaglie, Nocera, Oppido e Viribus lotte-
ranno fino all’ultimo turno per evitare il pe-
nultimo posto e la retrocessione diretta. Le
altre si giocherebbero la permanenza ai
playout.
graziano congedo
22^ giornatabrindisi - gaeta 2-0casarano - sarnese 2-1francavilla - ischia 0-0grottaglie - casertana 1-1internapoli - campania 0-0martina - nardò 6-0nocera - irsinese 1-3oppido - viribus 4-1turris - trani 3-223^ giornatacampania - martina 1-1casertana - casarano 2-1gaeta - internapoli 0-0irsinese - francavilla 2-3ischia - oppido 2-1nardò - grottaglie 1-0sarnese - turris rinv.trani - nocera 2-1viribus - brindisi 2-124^ giornatacasarano - irsinese 3-0casertana - sarnese 1-2brindisi - martina 2-1francavilla - gaeta 7-1grottaglie - trani 1-1internapoli - nardò 0-0nocera - viribus 0-1oppido - campania 3-2turris - ischia 4-5
SERIE D
Sorpasso IschiaNardò da fiabaSale il Casarano
classifica punti gare vinte nulle perse g.f. g.s.
ischia 49 24 14 7 3 47 27
martina 48 24 14 6 4 46 18
sarnese 44 23 13 5 5 47 22
francavilla 43 24 11 10 3 38 26
casertana 41 24 11 8 5 43 25
campania 40 24 11 7 6 21 17
nardò 39 24 10 9 5 23 23
turris 38 23 10 8 5 41 28
brindisi 38 24 11 5 8 43 33
casarano 35 24 9 8 7 30 20
trani 30 24 8 6 10 37 38
internapoli 28 24 6 10 8 24 28
irsinese 21 24 5 6 13 25 42
grottaglie 20 24 4 8 12 25 42
nocera 17 24 3 8 13 24 42
oppido 17 24 3 8 13 23 46
viribus 17 24 4 5 15 22 50
gaeta (-4) 13 24 5 2 17 15 47
1111
“Ad inizio stagione non avrei mai
immaginato che la situazione
potesse precipitare, dobbiamo
stringere i denti”. E' un misto tra
voglia di ripartire e delusione
Francesco Mariano, professione
centrocampista, vero e proprio
filo conduttore tra il Nardò stel-
lare che non c'è più e quello che
attualmente tira avanti orgoglio-
samente la carretta. Mariano,
classe '93, ha mostrato la stoffa
giusta dell'under, tanto da con-
vincere mister Longo a non ri-
nunciare mai al suo apporto in
mezzo al campo. “E' un centrale
a cui piace ragionare più che cor-
rere e faticare - analizza il tecnico
granata-. Nel corso della sta-
gione è cresciuto molto sotto l'a-
spetto fisico e caratteriale.
L'applicazione, in particolar
modo dal punto di vista tattico,
lo ha reso un calciatore impor-
tante sia del primo che del se-
condo Nardò”.
Si era accorto del suo potenziale,
prima di tutti, il solito direttore
sportivo Gianni Inguscio, un
falco in estate a strapparlo al
Maglie, con cui Mariano aveva
disputato e vinto il campionato
di Promozione. Cresciuto nel set-
tore giovanile del Lecce, si è
quindi accasato in maglia gra-
nata, dopo un avvio esaltante ha
vissuto i momenti più duri senza
mollare “perché restiamo sem-
pre il Toro, e quando scendi in
campo rappresentando questa
città devi dare il meglio. Sem-
pre.”
Francesco, quando in estate hai
ricevuto la chiamata del Nardò,
ti aspettavi di vivere una sta-
gione così burrascosa?
“Sinceramente no. Tutti mi ave-
vano parlato bene della società,
ma anche in stagioni così biso-
gna cogliere le occasioni giuste
per crescere e migliorare. Non
mi occupo delle questioni socie-
tarie, devo pensare solo al
campo. Sono un under, voglio
sfruttare ogni chance per met-
tere in mostra le mie qualità”.
Dopo la sciagurata sconfitta di
Martina Franca la squadra ha
reagito bene: vittoria sofferta
col Grottaglie e pareggio eroico
con l'Internapoli. La salvezza
ormai è in cassaforte, cosa chie-
dere ancora a questo campio-
nato?
“Mantenere la categoria, con l'i-
nizio del nuovo ciclo, era il primo
obiettivo da non fallire. Con la
determinazione che si ritrova,
alla nostra squadra nulla è pre-
cluso. Sarebbe fantastico riuscire
a conquistare i play-off e magari
poi incontrare proprio il Martina
Franca”.
A livello personale resta co-
munque un'annata decisa-
mente positiva...
“Sì, direi proprio di sì. Sono riu-
scito a collezionare molte pre-
senze. Dalla Promozione alla
Serie D, ho scalato due categorie
in un colpo solo. Non mi aspet-
tavo di giocare così tanto. Devo
ringraziare il mister per la fiducia
che mi ha dato, nel suo sistema
di gioco mi trovo a mio agio. Un
doveroso ringraziamento anche
ai compagni più esperti che mi
sono stati accanto. Col duro la-
voro mi sto togliendo delle belle
soddisfazioni”.
In questa stagione il Toro ha
avuto praticamente due rose di-
verse. Chi ti ha impressionato di
più nella prima parte, e chi ti ha
colpito invece tra i nuovi arri-
vati?
“E' una gran bella domanda,
sono tutti grandi professionisti.
Nella prima parte di campionato,
un nome su tutti è quello di Juan
Carlos Garat, ha grandi qualità
tecniche ed era fondamentale
per il nostro impianto di gioco.
Ora come ora direi invece Da-
niele Vetrugno. Alcuni infortuni
lo avevano tenuto lontano dai
campi per un po', anche per que-
sto ha avuto poco spazio. Ora sta
bene e si vede, sta dimostrando
tutto il suo valore. Per noi è una
pedina fondamentale”.
Lorenzo Falangone
NARDÒ
Mariano, il baby veteranoIl tecnico Longo: “Ha la giusta personalità”
Foto Congedo - FIRST
12
CASARANO
Il Casarano visto all’opera nel mese
di febbraio è una delle più belle
squadre della serie D. A onor del
vero, c’è da dire che l’undici alle-
nato da Caracciolo è sempre stato
piacevole da guardare, ma l’im-
pressione è che adesso si sia rag-
giunto il perfetto mix tra la qualità
dei più esperti e l’entusiasmo dei
giovani. In casa Virtus si è dunque
creato un gruppo che inizia ad
avere ambizioni diverse rispetto
alla salvezza. Una delle pedine che
si sta mettendo in evidenza è Gian-
marco Meuli, ragazzo classe ’93,
che a Casarano sta vivendo un bel-
lissimo momento, dopo un inizio
di stagione non esaltante a Nardò.
“Diciamo che lì la situazione non
era delle migliori e, in questi casi,
un giovane ne risente anche sul
campo”.
Gianmarco, con le convincenti vit-torie su Sarnese e Irsinese, sietearrivati a quota 35 in classifica.Adesso pensate ancora alla sal-
vezza o mirate a qualcosa di piùambizioso?“L’obiettivo della salvezza è quasi
raggiunto. Mancano 6-7 punti per
tagliare la quota punti sufficiente
a salvarsi. I playoff sono a 6 lun-
ghezze di distanza, se le cose con-
tinuano così un pensierino lo
facciamo”.
Tu sei arrivato a Casarano nelmercato di riparazione. Grazie ainuovi acquisti e al recupero ditanti infortunati, la Virtus ha in-nestato una marcia alta. Se inquesto mese non ci fosse stata lasconfitta immeritata con la Caser-tana...“Nelle ultime 7 partite abbiamo
registrato 4 vittorie, 2 pareggi e la
sconfitta di Caserta. Peccato,
anche se contro la Casertana ci
può stare di perdere. Però ave-
vamo giocato veramente bene”.
Come giudichi la tua esperienzacon la casacca rossazzurra?“Finora è stata molto positiva, per-
ché questo è un grande gruppo ed
è un aspetto che sinceramente a
Nardò non avevo trovato. Mi trovo
bene con il mister Caracciolo e con
i compagni che mi danno sempre
dei consigli utili”.
Quello che colpisce di questo Ca-sarano è lo spogliatoio moltocompatto. C’è qualche “senior”che ti sta facendo da chioccia?“I punti di riferimento nella squa-
dra sono principalmente Calabro,
Sportillo e Villa. Loro hanno avuto
esperienze in categorie superiori e
quindi sono sempre lì ad aiutarti
per farti crescere. Per noi ragazzi è
importante avere chi ti può inse-
gnare qualcosa”.
A Casarano stai avendo continuitàdi presenze e di rendimento. Il mi-ster ti sta schierando sulla destrain appoggio a Villa nella fase of-fensiva, pronto a ripiegare a cen-trocampo in quella difensiva. Èquesto il tuo ruolo naturale?“Sì, io mi trovo bene a fare tutte e
due le fasi. Contro la Sarnese, ad
esempio, ho pensato a difendere
un po’ di più perché era quello che
mi chiedeva il mister. Detto que-
sto, io sono a disposizione dell’al-
lenatore e sono pronto a ricoprire
qualunque ruolo mi assegni il mi-
ster”.
Tu sei un ’93. Dove pensi di potermigliorare come calciatore?“Devo imparare a essere più con-
creto sotto porta per fare qualche
gol in più. Forse devo migliorare
anche sotto l’aspetto caratteriale
in campo”.
Guardando questo campionato evalutando il vostro livello attuale,dove piazzeresti la Virtus in clas-sifica?“Se fossimo partiti così dall’inizio
della stagione, saremmo sicura-
mente in zona playoff. Abbiamo
trovato una grande continuità,
stiamo giocando bene. Penso che
saremmo molto più in alto”.
Roberto Martalò
Meuli“Casarano è la piazzaideale percrescere”
Il giovane attaccante del Casarano Gianmarco Meuli (foto Congedo - FIRST)
13
La marcia del Monopoli verso la serie D non
conosce pause. Gli uomini di Claudio De
Luca, dopo aver battuto il Cerignola nello
scontro diretto e pareggiato sul difficile ter-
reno di Manfredonia, regolano Vieste e Ra-
cale. Zotti e compagni vantano attualmente
12 lunghezze di vantaggio sul Bisceglie, 13
sul Cerignola. A sei turni dalla conclusione
della stagione sono solo 7 i punti che sepa-
rano i biancoverdi dalla matematica serie D.
Per i nerazzurri di Ragno e i foggiani (che non
si fanno male nello scontro diretto conclu-
sosi a reti bianche) i playoff sono garantiti da
tempo. Si tratta di stabilire quali compagini
completeranno il lotto: Manfredonia e Co-
rato, appaiate in quarta posizione con 36
punti, sarebbero ad oggi le altre due candi-
date. Il Racale, appena dietro, rincorre con
due punti di svantaggio. Il Copertino di
Mosca, a quota 33 di rincorsa, potrebbe aspi-
rare al raggiungimento degli spareggi per la
promozione. Carlà e compagni, dopo un mo-
mento di appannamento, battono Locoro-
tondo e Maglie e alimentano sogni di alta
classifica. Il calendario propone nel prossimo
turno Vieste - Racale e San Paolo - Coper-
tino: le ambizioni delle salentine passano da
queste trasferte. Scorrendo la graduatoria
vengono Terlizzi e Bitonto con 29 punti,
quindi a 27 il Francavilla che Diego Favonio
ha riportato in acque più serene.
Il San Paolo, giunto al suo settimo risultato
utile consecutivo (trend fortificato da sei suc-
cessi) corre a vele spiegate verso la salvezza.
Per i baresi sono 25 i punti messi in cascina.
Attualmente Maglie, Locorotondo, Fasano e
Tricase disputerebbero i playout, mentre il
Vieste sarebbe retrocesso in Promozione. Gli
uomini di Volturo, dopo la vittoria contro il
Vieste, incassano le sconfitte contro San
Paolo e Copertino. Quelli di Colonna, usciti
sconfitti nei due scontri diretti contro Terlizzi
e Locorotondo, arrancano pericolosamente.
A sei turni dalla conclusione del campionato
nulla è compromesso, ma per entrambe oc-
corre un cambio di passo. (g.c.)
21^ giornata
Bisceglie - tricase 3-1
fasano - Bitonto 1-1
francavilla - coPertino 1-0
locorotondo - maglie 1-1
monoPoli - cerignola 1-0
racale - corato 2-4
terliZZi - san Paolo 0-1
vieste - manfredonia 2-2
22^ giornata
Bitonto - Bisceglie 0-1
cerignola - racale 3-1
coPertino - terliZZi 0-1
corato - fasano 1-0
maglie - vieste 1-0
manfredonia - monoPoli 3-3
san Paolo - locorotondo 1-0
tricase - francavilla 1-0
23^ giornata
Bisceglie - corato 2-0
fasano - cerignola 0-1
francavilla - Bitonto 3-1
locorotondo - coPertino 0-2
maglie - san Paolo 0-1
racale - manfredonia 1-0
terliZZi - tricase 1-0
vieste - monoPoli 1-2
24^ giornata
Bitonto - terliZZi 0-1
cerignola - Bisceglie 0-0
coPertino - maglie 1-0
corato - francavilla 2-2
manfredonia - fasano 1-0
monoPoli - racale 2-1
san Paolo - vieste 3-1
tricase - locorotondo 0-1
ECCELLENZA
Monopoli fa il vuotoTricase e Maglie arrancano
classifica Punti gare vinte nulle Perse g.f. g.s.
monoPoli 63 24 20 3 1 47 12
Bisceglie 51 24 15 6 3 46 18
cerignola 50 24 15 5 4 32 15
manfredonia 36 24 9 9 6 35 24
corato 36 24 10 6 8 27 30
racale 34 24 10 4 10 38 35
coPertino 33 24 9 6 9 22 24
terliZZi 29 24 7 8 9 25 29
Bitonto 29 24 8 6 10 24 37
francavilla 27 24 6 9 9 19 24
san Paolo 25 24 7 4 13 20 38
maglie 22 24 5 7 12 22 30
locorotondo 22 24 4 10 10 15 27
fasano (-4) 21 23 7 4 12 25 25
tricase 21 23 5 6 12 26 32
vieste 19 24 4 7 13 25 48
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14
Da tre anni veste la maglia del
Racale, la squadra della sua città,
Antonio Savino è ormai il vete-
rano di questa compagine. “E’ un
onore vestire questa casacca -
esordisce Savino -. Qui sono pas-
sati mediamente venti giocatori
a stagione. Essere qui, al terzo
anno consecutivo, è per me mo-
tivo di orgoglio”.
Questi continui risultati altale-
nanti hanno allontanato il Ra-
cale dalla zona playoff. Come
spieghi questa situazione?
“Questo gruppo è composto da
giocatori validissimi. Non stiamo
facendo male. Certamente si po-
trebbe fare meglio, ma i nume-
rosi infortuni ci hanno
penalizzato”.
Siete a due punti da Manfredo-
nia e Corato. Il distacco è breve.
Lo ritieni colmabile?
“Assolutamente sì. Due punti
sono recuperabili. Conosco il va-
lore di questo Racale: posso dire
che solo Monopoli e Bisceglie ci
sono superiori. Non siamo partiti
per arrivare primi in classifica,
ma per raggiungere i playoff.
Siamo in piena corsa e credo che
alla fine saremo tra le prime cin-
que. Serve più continuità”.
Il presidente Salvatore De Lo-
renzis ha dichiarato di volersi
defilare per vicende extracalci-
stiche. Che cosa pensi in propo-
sito?
“Mi dispiace tanto perchè per lui
la squadra era motivo di orgo-
glio. In fondo è una sua creatura.
Ha voluto lui questa avventura
calcistica nella nostra città. Spero
che si risolva il tutto e che torni
la tranquillità”.
Nelle ultime quattro gare, tre
sconfitte e una sola vittoria con-
tro il Manfredonia in casa. Si po-
teva fare di più?
“Certamente. A Monopoli ab-
biamo perso contro la capolista,
ma abbiamo disputato un’ottima
gara. Credo che la sconfitta in-
terna contro il Corato lasci l’a-
maro in bocca. Per due volte in
vantaggio siamo stati rimontati e
poi battuti per 2-4. Quella bat-
tuta d’arresto, contro una diretta
concorrente, brucia più delle
altre. Avremmo potuto fare
molto meglio”.
Calcisticamente nasci come
esterno offensivo. Ora agisci da
terzino. Come ti trovi in questa
posizione?
“Mi trovo molto bene. Ho molto
più campo e partire da dietro
può essere un vantaggio. Devo
migliorare in fase difensiva. Mi
sto applicando e mister Levanto
mi aiuta molto al riguardo”.
A sei gare dalla fine dovete re-
cuperare due punti a Corato e
Manfredonia. Su chi fate la
corsa?
“Credo che il Corato sia meno
competitivo del Manfredonia. I
foggiani sono molto più orgaiz-
zati. Terrei d’occhio anche il Co-
pertino che si trova un punto
sotto di noi e che attraversa un
ottimo momento. Ci attendono
sei finali: domenica andremo a
Vieste per vincere. Sarà una gara
dura, non deve ingannare l’ul-
timo posto”.
Diamo per scontato che il Ra-
cale disputi i playoff, quale av-
versario preferiresti affrontare
nella semifinale?
“Il Cerignola”.
Graziano Congedo
Savinosuona la
carica“Voglio iplayoff!”
Il calciatore
del Racale
Antonio Savino
foto Congedo - FIRST
RACALE
Le scofitte patite contro San
Paolo e Terlizzi (entrambe per 1-
0) lasciano l’amaro in bocca al-
l’ambiente magliese. La
deficitaria posizione di classifica,
inoltre, trasmette tensione alla
squadra, sebbene le prestazioni
non siano state del tutto nega-
tive. “Purtroppo la realtà è
questa - esordisce il forte cen-
trocampista Vincenzo Sicuro -.
Finalizziamo poco e non siamo
concreti sottoporta. Il ko col San
Paolo è stato un autentico colpo
basso per come maturato”.
Domenica prossima il derby
Maglie-Tricase. Chi perde sarà
condannato?
“La gara è assolutamente deci-
siva. Chi vince può fare un buon
balzo in avanti in classifica. Una
sconfitta sarebbe disastrosa per
entrambe. Abbiamo dalla nostra
il vantaggio di giocare in casa”.
I numerosi movimenti di mer-
cato operati potrebbero aver in-
fluito sull’amalgama della squa-
dra?
“Sicuramente no. I nuovi arrivati
Giorgetti, Paco Soares (ex della
Sampdoria in serie A) e Iervolino
sono calciatori esperti e l’intesa
con il gruppo già in essere è stata
immediata. Dobbiamo aumen-
tare il collante per uscire da que-
sto momento decisivo”.
Il tuo rendimento è stato sem-
pre molto positivo. Quale credi
sia il tuo ruolo naturale?
“Nasco come mediano davanti
alla difesa, ma sono sempre a di-
sposizone per qualunque esi-
genza tattica del mister. Volturo
è una persona eccezionale sotto
tutti i punti di vista. Saprà sfrut-
tare le mie caratteristiche al me-
glio”.
Da magliese cosa ti senti di pro-
mettere ai tifosi?
“Sono un giocatore - tifoso. Da
magliese darò il 200%!”.
Vincenzo Congedo
Maglie - Vincenzo Sicuro: “Sarà decisivo il derby col Tricase”
15
Il Copertino del patron Fanuli vola
con trentatre punti in classifica, oc-
cupando il settimo posto a soli tre
punti dalla quarta posizione presi-
diata in coabitazione da Corato e
Manfrendonia.
Nell’ultimo mese la squadra di Mi-
ster Mosca ha conquistato sei
punti, frutto di due vittorie contro
Locorotondo e Maglie e due scon-
fitte al cospetto di Francavilla e
Terlizzi. Un febbraio dolce-amaro
per Schito e compagni.
Uno dei protagonisti fondamentali
della rimonta rossoverde è Davide
Carlà, uno dei migliori centrocam-
pisti del campionato di Eccellenza.
Terza stagione per il venticin-
quenne centrocampista che, oltre
a tirare calci al pallone, ha conse-
guito la laurea triennale in mana-
gement aziendale e ora punta alla
specialistica in comunicazione
aziendale.
Dott. Carlà, sei uno dei senatori di
questa squadra: dopo un girone
d’andata non eccellente, state
scalando posizioni in classifica ar-
rivando a ridosso delle prime
della classe. Come mai questo
cambio di passo?
“La squadra nel girone d’andata ha
peccato d’inesperienza e dopo
una fase di conoscenza all’interno
del gruppo, stiamo riuscendo a to-
glierci parecchie soddisfazioni vin-
cendo, fra le altre, contro Bisceglie,
Cerignola e Racale, tutte squadre
destinate a prevalere in questo
campionato”.
Carlà e Di Silvestro stanno con-
quistando sul campo l’etichetta di
una delle migliore coppie di cen-
trocampisti dell’intero campio-
nato di Eccellenza: una bella
soddisfazione per te ed il tuo
compagno di reparto. Avete stu-
pito tutti, addetti al lavoro com-
presi. Come mai?
“Sinceramente non mi piace van-
tarmi, ma con il passare delle gior-
nate la nostra intesa è migliorata
ed entrambi uniamo quantità e
qualità, cerchiamo sempre la gio-
cata facile senza mai strafare in
inutili preziosismi”.
Dopo un conto-reti deficitario ad
inizio campionato, ora finalmente
la differenza reti è in positivo. Il
detto “La miglior difesa è l’at-
tacco” è il vostro motto nelle ul-
time giornate?
“Nelle ultime giornate abbiamo
prodotto un’enorme mole di gioco
conquistando cinque limpide vit-
torie. Le tre sconfitte contro Mo-
nopoli, Francavilla e Terlizzi sono
casuali, dovute a prodezze di sin-
goli e non a nostri errori”.
Manfredonia, Corato, Racale:
sembrano solo queste le tre squa-
dre che contenderanno al Coper-
tino uno dei due posti rimanenti
per i playoff. Quale delle tre temi
di più?
“Nessuna delle tre. Dobbiamo solo
pensare a vincere le ultime sei par-
tite e, conquistando diciotto punti,
nessuno potrà toglierci un posto
fra le prime della classe. Abbiamo
i mezzi e il giusto spirito per arri-
vare in alto. Niente è precluso a
questo splendido gruppo”.
Un marzo pazzerello per Carlà e
compagni: due trasferte insidiose
a Bari contro il San Paolo ed a Noi-
cattaro e due partite consecutive
in casa contro Vieste e Tricase,
due pericolanti. Un mese fonda-
mentale per le speranze rosso-
verdi di coronare un sogno.
Marco Tarsi
COPERTINO
In volo verso i playoff
“Rinunciamo ai compensi per ri-
conquistare i tifosi e il presi-
dente. La salvezza del Tricase
viene prima di ogni cosa”. Con
queste parole il capitano Andrea
De Benedictis introduce il mo-
mento delicato che attarversa la
sua squadra. Dopo la sconfitta
interna con il Locorotondo, delu-
sione e rabbia hanno pervaso
tifoseria e dirigenza, con il presi-
dente Stefanelli infuriato.
Secondo te è giusto alzare i toni
a tal punto?
“Non lo ritengo giusto, ma è
comprensibile. Questa è una
squadra allestita per puntare ai
playoff. Problemi interni hanno
portato ad un ridimensiona-
mento e ora siamo invischiati
nella lotta per non retrocedere.
La loro delusione è la nostra. Noi
calciatori siamo i primi a voler
uscire da questa situazione, ma
abbiamo bisogno dell’apporto di
tutti. Noi daremo il massimo”.
Da capitano, dove pensi che la
squadra abbia sbagliato?
“Abbiamo provato vari moduli di
gioco. Non credo, tuttavia, di-
penda solo da situazioni tattiche.
Penso che il problema principale
sia la disabitudine della maggior
parte dei calciatori in rosa a lot-
tare per la salvezza. Dobbiamo
fare affidamento solo sulle no-
stre capacità per uscire da que-
sto momento”.
Se può essere un’attenuante, lo
stato in cui versa il “San Vito”
non vi agevola.
“Il terreno ha influito moltis-
simo. Giocatori tecnici come Fer-
rante, Tondo, Striano, Villani ne
risentono non poco”.
Come sperate di recuperare la
fiducia di Stefanelli e della tifo-
seria?
“Ci siamo messi in gioco. Non vo-
gliamo alcun rimborso, finchè il
Tricase non sarà salvo”.
Vincenzo Congedo
De Benedictis: “Rinunciamo ai rimborsi, ma Tricase in salvo”
Il centrocampista
Davide Carlà
Foto Antonio Tarsi
16
Il Galatina ha ormai in pugno il campionato:
manca solo l’aritmetica per ufficializzare il
successo dei ragazzi di Inglese, ma visti gli 11
punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, il
Manduria, e lo spessore di una squadra che
si impone con autorevolezza ovunque, non
dovrebbero esserci particolari sorprese. La
corsa per i play off ha già delineato almeno
tre protagonisti su quattro e in questo senso
potrebbe dare spunti interessanti il rush fi-
nale per aggiudicarsi il secondo posto tra
Gallipoli, Manduria e Mottola. I giallorossi
devono risolvere un solo grande problema,
quel “mal di trasferta” che ha comportato
sette sconfitte sulle 8 totali rimediate finora,
compromettendo obiettivi più importanti.
Leverano e Martano sono forse le principali
delusioni del girone di ritorno, lontane pa-
renti delle squadre frizzanti e pratiche am-
mirate all’andata: troppi e costanti gli
scivoloni per restare competitivi. Ma se per i
gialloblu di Colagiorgio i play off sembrano
ormai un miraggio, i bianconeri di Castri-
gnanò possono invece amministrare un di-
screto vantaggio sulla sesta forza del torneo,
a patto di riprendersi in fretta. Attenzione al-
l’Otranto di Salvadore che arriva di rincorsa e
potrebbe
intromettersi: serviranno continuità ed il re-
cupero di tutti gli effettivi, con il mese pros-
simo assolutamente decisivo. In coda
difficoltà per un Novoli sempre generoso e
mai domo, ma a cui spesso sono mancate
concretezza ed anche un pizzico di buona
sorte. Per i rossoblu del neo tecnico Cala-
brese, scongiurato l’ultimo posto da cui è im-
possibile schiodare il Botrugno, i play out
sembrano inevitabili.
Febbraio d’assalto invece per il San Cesario
di Oscar Greco, che con tre vittorie consecu-
tive si è prepotentemente rilanciato, ali-
mentando a giusta ragione le speranze di
una salvezza diretta impensabile sino a qual-
che settimana fa ed ora distante solo tre
punti.
luigi alemanno
21^ giornata
carovigno - mottola 0-2
gallipoli - fragagnano 2-1
leverano - otranto 1-0
manduria - san cesario 2-0
martano - maruggio 3-4
massafra - san vito 3-0
novoli - leporano 0-2
stella jonica - galatina 0-2
sud salento - crispiano 0-3*
22^ giornata
crispiano - carovigno 2-1
fragagnano - novoli 3-1
galatina - gallipoli 1-0
leporano - massafra 4-1
maruggio - manduria 0-6
mottola - stella jonica 5-2
otranto - martano 2-2
san vito - leverano 2-0
san cesario - sud salento 3-0
23^ giornata
carovigno - san cesario 1-4
galatina - mottola 2-0
gallipoli - novoli 5-0
leverano - leporano 0-2
manduria - otranto 0-0
martano - san vito 2-2
massafra - fragagnano 0-2
stella jonica - crsipiano 0-1
sud salento - maruggio 0-3*
24^ giornata
crispiano - galatina 0-3
fragagnano - leverano 4-1
leporano - martano 2-0
maruggio - carovigno 0-1
mottola - gallipoli 1-0
novoli - massafra 0-0
otranto - sud salento 8-0
san cesario - stella jonica 2-0
san vito - manduria 3-0
PROMOZIONE
Il Galatina blinda ilprimato. San Cesario,speranze di salvezza
classifica punti gare vinte nulle perse g.f. g.s.
galatina 61 24 19 4 1 68 10
manduria 50 24 14 8 2 43 9
gallipoli 48 24 16 0 8 55 25
mottola 44 24 14 2 8 38 25
leverano 42 24 12 6 6 37 23
otranto 37 24 9 10 5 44 24
leporano 36 24 11 3 10 33 32
fragagnano 35 24 10 5 9 40 31
martano 35 24 9 8 7 39 34
massafra 31 24 8 7 9 32 34
crispiano 29 24 8 5 11 24 38
san vito 27 24 6 9 9 26 43
maruggio 26 24 6 8 10 32 44
stella jonica 24 24 6 6 12 22 40
san cesario 23 24 5 8 11 22 38
carovigno 21 24 6 3 15 25 51
novoli 18 24 4 6 14 18 42
sud salento (-3) 7 24 2 4 18 21 76
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GALATINA
Malerba“Il Galatinaè la top 11del torneo”
Il difensore Marco Malerba
(foto Congedo - FIRST)
Da sei stagioni veste la maglia
biancostellata del Galatina (inter-
vallate nel 2006 dall’avventura
granata col Nardò di Antonio
Toma), Marco Malerba - eclettico
difensore, 23 anni a maggio - si sta
rivelando un autentico e prezioso
jolly difensivo per gli schemi di
Gregory Inglese. Grazie alla sua
forza esplosiva il ragazzo di Cutro-
fiano riesce ad essere efficace
tanto in fase difensiva quanto in
quella propositiva. “Mi piace agire
sulle fasce - esordisce il difensore -
, perché il ruolo mi consente di
spingere in avanti. Non ha impor-
tanza se a destra o sinistra, mi
trovo bene in entrambe le posi-
zioni”.
Il mister ti ha utilizzato anche da
difensore centrale. Come pensi di
ricoprire quel ruolo?
“Da centrale mi applico a dovere,
secondo quello che mi consiglia il
mister. Credo di essere più portato
per giocare sulle fasce. Da esterno
ho la possibilità di partecipare
maggiormente alle azioni offen-
sive e, perché no, trovare la via del
gol”.
A proposito di gol...quest’anno ne
hai realizzati ben quattro. Quale
ricordi con maggiore soddisfa-
zione?
“Quello contro il Martano in
mezza rovesciata. A San Giorgio il
mio gol è stato importante perché
abbiamo sbloccato il risultato su
un campo difficile”.
Che cosa provi a far parte di que-
sta corazzata?
“Certamente è una bella espe-
rienza far parte di un organico di
questo livello. Conoscendo l’am-
biente la soddisfazione è mag-
giore. Vinciamo sempre e questo
mi permette di essere sereno”.
Con Frascaro e Zizzari (da dicem-
bre) siete i soli confermati della
scorsa stagione. Quali sono le cre-
denziali per ottenere la fiducia da
una società blasonata come
quella galatinese?
“A parte la fiducia della società,
occorre quella dell’allenatore.
L’anno scorso abbiamo fatto un
buon campionato. Ogni tecnico ha
le sue idee e queste sono in fun-
zione delle scelte da operare. Se
Inglese ha deciso di puntare sul
sottoscritto, avrò delle qualità che
apprezza”.
Con la vittoria di Crispiano siete
ad un passo dall’Eccellenza.
Troppo forte il Galatina o le rivali
non sono all’altezza?
“Se si escludono Gallipoli, Mandu-
ria e Mottola, il livello del girone
non è un granché. Lo scorso anno,
a mio parere, c’erano più squadre
valide. Questo Galatina ha molte
alternativa in rosa e annovera cal-
ciatori di altra categoria. Per l’Ec-
cellenza, attenzione, non c’è
ancora la matematica”.
A quale calciatore di ispiri e da chi
hai appreso i maggiori segreti da
quando giochi a calcio?
“Il mio idolo è Javier Zanetti: un
esempio per ogni giovane che si
approccia al calcio. Da quando
gioco ho imparato molto da Anto-
nio Schito, come mister dico
Mosca (che mi ha fatto esordire),
Antonio Toma e Volturo. Que-
st’anno Cimarelli è il giocatore da
cui ricevo i maggiori consigli. Per il
resto, dal momento che siamo
tutti coetanei, ci aiutiamo a vi-
cenda”.
Quale avversario ti ha impensie-
rito maggiormente?
“Lo scorso anno Mortari, con la
maglia del Botrugno, ci fece del gol
e mi diede molti problemi. Fortu-
natamente coloro che potrebbero
crearmene sono miei compagni di
squadra”.
Il tuo sogno nel cassetto?
“Da piccolo sognavo di arrivare nei
professionisti. Ora che gli anni pas-
sano vivo alla giornata. Resto, co-
munque, ambizioso”.
Se dovessi diramare la top 11 del
torneo chi sceglieresti?
“I miei compagni. Non vedo nes-
suno superiore a loro”.
Vincenzo Congedo
18
È venuto meno, non per sua scelta,nella fase cruciale della stagione,costretto a seguire i suoi compagnidalla tribuna a causa di una fasti-diosa frattura al dito piccolo delpiede sinistro. Che l’ha costretto arinunciare a sfide affascinantid’alta classifica, come quelle con-tro Galatina e Mottola, per la qualcosa Antonio Renis non nascondetutta la sua amarezza. “Sono de-luso e arrabbiato allo stessotempo, perché mi sentivo bene esapevo di poter dare alla squadraqualcosa di importante. Ho dovutorinunciare al momento clou deltorneo, nella mia fase migliore diforma ed in cui mi stavo espri-mendo al massimo. Quest’anno,tra problemi di varia natura, nonho mai avuto la possibilità di af-frontare il Galatina nelle condizionimigliori, di questo sono dispia-ciuto”.Febbraio, Antonio, doveva essereil mese decisivo per definire equi-libri ed obiettivi,ne viene fuori unGallipoli che lotterà per il secondoposto. “Eravamo consapevoli che questosarebbe stato un mese decisivo,tutta una serie di situazioni ci la-sciano la possibilità oggettiva dilottare per il secondo posto. Noncredo, infatti,che il Galatina faràpassi falsi. Ora dobbiamo racco-gliere quanti più punti possibileper migliorare la nostra posizionein vista dei play off, che peraltronon ritengo così scontati visto chearrivano da dietro in buone condi-zioni Otranto e Leporano. Per iprossimi due mesi bisogna lavo-rare bene e intensamente”. Non pensi che 8 sconfitte per unasquadra da vertice comincino a di-
ventare troppe? “Sono tante effettivamente, maaver perso otto volte senza avermai pareggiato spiega come que-sta sia una squadra con molte qua-lità ma giovane, che in certimomenti deve imparare a gestiremeglio le situazioni. Se una partitanon si può vincere, bisogna impa-rare anche a non perderla. Ci man-cano quei 5-6 punti, frutto dipareggi, che avrebbero mosso lanostra classifica”. È interessante notare come 7 diqueste 8 sconfitte siano avvenutelontano dal Bianco per una sortadi “mal di “trasferta”. “La squadra soffre in personalità:in questi campionati la capacità digestione è fondamentale, quellaconsapevolezza di poter sfruttareal meglio le proprie caratteristichesempre, sia in casa che fuori”. Hai realizzato 13 gol in campio-nato, molti decisivi, manca ancorauno spicchio significativo di sta-gione, come giudichi finora la tuadal punto di vista personale? “E’ stata una buona stagione,anche se sono partito un po’ insordina e, specie all’inizio, sonostato frenato da qualche infortu-nio, ma col pieno recupero fisicoho ingranato la giusta marcia. Va-luto la stagione positivamente,sperando che possa diventare ot-tima attraverso la vittoria dei playoff con il Gallipoli”.Hai ancora un sogno o un tra-guardo sportivo da raggiungere? “Vincere un campionato in unapiazza importante come questa,purtroppo per quest’anno saràquasi impossibile. Ma per il futuroresta tutto aperto”.
Luigi Alemanno
Renis e quel sogno:“Vincere col Gallipoli”
Dodici punti nelle ultime cinquegare. Più di quanto fatto nelleprecedenti diciannove, per untotale di 23 punti che collocanola formazione di Oscar Greco inuna posizione meno pericolante.“Iniziato il girone di ritorno -commenta mister Greco -, cisiamo guardati in faccia e ab-biamo capito che sarebbe statonecessario fare di più. Con l’in-gaggio di Errico abbiamo siste-mato l’assetto complessivo. Ora
la squadra è in salute. Dobbiamosfruttare questo momento”.Marzo presenta: Galatina, Mot-tola, Gallipoli e Crispiano. Uncalendario non semplice. “Siamo in un buon momento.Siamo consci del valore delle av-versarie che affronteremo. Cer-cheremo di fungere da sorpresae mina vagante!”. Grande merito della società esuo Greco, è la valorizzazionedei giovani provenienti dal vi-
vaio. “Il nostro settore giovanile è ec-cellente. Caporale, Dazzi (a mioparere il più forte under del tor-neo), Prinari, Stampete, Carati eDe Giorgi hanno disputato dalledieci alle dodici partite da tito-lari. A Leverano e Fragagnanoabbiamo perduto di misura consette giovanissimi in campo”. La vicenda Botrugno (comealtre in passato) lascia perplessi.Cosa pensa della situazione?
“Il campionato è falsato. All’an-data col Botrugno a pieno re-gime abbiamo persosonoramente (5-0, ndr). Dopoaltre concorrenti per la salvezzahanno avuto vita facile o addi-rittura i tre punti a tavolino”.Il suo San Cesario eviterà iplayout?“Le attuali ultime sette in classi-fica se la giocheranno fino allafine”.
Vincenzo Congedo
GALLIPOLI
L’attaccante
del Gallipoli
Renis
Foto Bysam.it
S. Cesario - Oscar Greco: “Sfruttiamo questo buon momento!”
19
OTRANTO
Daniele Morello è uno di queigiocatori che fanno la fortuna diogni allenatore. Uomo spoglia-toio, sempre disponibile, giocabene ovunque lo metti. “Io sonoun difensore centrale, gioco inquesta posizione da 4-5 anni. Mami metto a disposizione del mi-ster che mi fa giocare a volte adestra oppure, quando la partitanon va per il verso giusto e ser-vono peso e centimetri in avanti,mi schiera in attacco. Quest’annoho giocato anche a centrocampo,facendo una doppietta. Contro ilMartano ho persino fatto il por-tiere, perché il nostro titolare erastato espulso e non avevamo altricambi”.Partiamo dalla partita con il Bo-
trugno. 8-0 alla fine del primo
tempo, poi gli avversari si sono
ritirati.
“È difficile chiamarla partita. C’e-rano due o tre persone che fannoparte della società, ma nonhanno un passato calcistico vero.La distinta che si consegna all’ar-bitro è stata depositata all’ul-timo, l’arbitro ci ha detto discendere in campo comunque eche, successivamente, avremmodeciso se continuare a giocare omeno”. Prima avevate raccolto un ot-
timo punto a Manduria. Adesso
siete al sesto posto, a cinque
punti dal Leverano.
“Noi all’inizio volevamo raggiun-gere una salvezza tranquilla, poicome si dice l’appetito vien man-giando. Abbiamo preso un paio
di giocatori di spessore e allora cisiamo detti: “Perché non pro-varci?”. Essendo questo il primoanno, abbiamo dovuto affrontareostacoli imprevisti. L’anno pros-simo sicuramente faremo me-glio, grazie all’esperienzamaturata in questa stagione.Però finché la matematica ci daràoccasione, noi punteremo all’o-biettivo playoff”.Il Leverano non sta correndo in
questo periodo.
“Purtroppo quando abbiamo gio-cato con loro a Leverano, ab-biamo preso gol al 92’. Altrimentiadesso saremmo solamente a 2punti”. Tra i tuoi compagni c’è chi me-
rita un palcoscenico più ambi-
zioso?
“Sicuramente sì. Dico AntonioDell’Atti, un ragazzo fantasticodentro e fuori il campo. È unaforza della natura, corre e lottaper tutta la partita. Ho vistopochi ragazzi così. Non capiscocosa ci faccia uno come lui in Pro-mozione. Un altro giocatore forteè Paolo Pighin, che purtroppoquest’anno è stato infortunato ela sua assenza si è fatta sentire”.Qual è il segreto di questo
Otranto?
“Il gruppo. Noi siamo insieme dadiversi anni ed in piena e co-stante sintonia. Anche con il mi-ster abbiamo uno splendidorapporto. Ci sono state delle diffi-coltà, ma con la forza dello spo-gliatoio siamo riusciti asuperarle”. (R.M.)
Morello per ogniuso
Tre sconfitte di fila rallentano lacorsa del Leverano, autenticasorpresa di questo torneo di Pro-mozione. Le battute d’arrestocontro San Vito, Leporano e Fra-gagnano costituiscono un cam-panello d’allarme per la squadradi mister Castrignanò. “Questi kosono inaspettati - ammette Ca-strignanò -. I numerosi infortunie le squalifiche hanno decimatola squadra. Sono venuti a man-care gli equilibri che ci rende-
vano solidi dal punto di vista di-fensivo. Ad esempio a Fraga-gnano non avevo a disposizionesette elementi titolari. Non c’èassolutamente da preoccuparsi.La squadra è viva”.Mister si sente in bilico?
“Assolutamente no. Non mi sonomai sentito in discussione, anchese tutti possiamo sbagliare. Il no-stro obiettivo iniziale era la sal-vezza. La posizione in classificache abbiamo conquistato col
passare delle giornate ce lasiamo meritata sul campo”.Spesso quando i risultati non ar-
rivano, i maligni sono pronti ad
insinuare il mancato pagamento
dei rimborsi spesa ai calciatori.
La situazione a Leverano, tutta-
via, appare florida.“Certamente. La società è seria epuntuale da questo punto divista. Credo sia un modello per ilmondo dilettantistico. Il presi-dente Zecca e il vice Galasso, col
prezioso apporto di Trinchera,hanno ideato un progetto calci-stico a lungo termine. I dirigentinon sono mai venuti meno agliimpegni presi”.Manterrete il quinto posto fino
alla fine?
“I playoff non ci sfuggiranno! Diquesto ne sono certo. Li meri-tano i ragazzi. Si sono superati emeritano questa classifica di pre-stigio”.
Vincenzo Congedo
Fo
to P
iern
ico
la M
ele
Leverano - Il tecnico Castrignanò: “I miei ragazzi si sono superati”
20
Mulè sostiene che l’anniversario di
“Mani Pulite” è l’occasione per de-
cretare un fallimento. E’ il fallimento
della giustizia perché a fronte dei
fatti scoperti nulla è cambiato sul
terreno della corruzione. C’è stata
soltanto una trasformazione quasi
radicale del fenomeno. Le mazzette
del XXI secolo, abbiamo imparato,
non sono più consegnate brevi
manu in volgari fogli di giornale o
scatole di scarpe ma viaggiano sotto
forma di benefit personali: case,
viaggi, soggiorni di vacanza, acquisto
agevolato di beni di consumo, con-
sulenze, assunzioni di parenti pros-
simi o amanti. Tutti modi molto
raffinati che consentono al corrotto
di mantenere le mani apparente-
mente pulite. Una finzione, ovvia-
mente. A ben pensarci si può
teorizzare un welfare della tangente,
mentre vent’anni fa ci trovavamo
quasi sempre di fronte a casi di vol-
gare arricchimento personale.
Il primo ad usare l'espressione Mani
pulite fu il politico italiano Giorgio
Amendola, deputato per il Partito
Comunista Italiano, in un'intervista
a Manlio Cancogni pubblicata da Il
Mondo, il 10 luglio 1975, in risposta
alle critiche che venivano mosse al-
l'onestà nella gestione delle ammi-
nistrazioni pubbliche allo stesso PCI:
«Ci hanno detto che le nostre mani
sono pulite perché non l'abbiamo
mai messe in pasta. Come se non si
potessero avere dei grandi affari am-
ministrando l'opposizione in una
certa maniera». L'espressione Mani
pulite fu ripresa e usata, poi dal gior-
nalista e scrittore italiano Claudio
Castellacci in un libro dal titolo omo-
nimo pubblicato nel 1977. Tre anni
più tardi il presidente della Repub-
blica Sandro Pertini, in un discorso ai
giovani, tenuto nel 1980, disse: «Chi
entra in politica, deve avere le mani
pulite».In un'accezione ristretta, l'in-
dagine "Mani pulite" è quella gem-
mata dal "fascicolo virtuale" aperto
alla Procura della Repubblica presso
il tribunale di Milano nel 1991 dal
pool. In un'accezione allargata, di
"Mani pulite" si parla anche per le
altre indagini per reati contro la pub-
blica amministrazione condotte
nello stesso periodo dalla procura di
Milano (es. ENI-Sai) e, più in gene-
rale ancora, in tutte le altre procure
italiane che diedero corso nel me-
desimo periodo ad indagini contro il
malaffare in politica (si parlò di
"Mani pulite" napoletana per le in-
dagini contro Francesco De Lorenzo,
Antonio Gava e Cirino Pomicino, di
"Mani pulite" romana per le indagini
su Moschetti, di "Mani pulite" geno-
vese, piemontese, ecc.).
«Tutto era cominciato un mattino
d'inverno, il 17 febbraio 1992,
quando, con un mandato d'arresto,
una vettura dal lampeggiante az-
zurro si era fermata al Pio Albergo
Trivulzio e prelevava il presidente,
l'ingegner Mario Chiesa, esponente
del Partito Socialista Italiano con
l'ambizione di diventare sindaco di
Milano. Lo pescano mentre ha ap-
pena intascato una bustarella di
sette milioni, la metà del pattuito,
dal proprietario di una piccola
azienda di pulizie che, come altri for-
nitori, deve versare il suo obolo, il 10
per cento dell'appalto che in quel
caso ammontava a 140 milioni. »
La lotta alla corruzione del pool di
“Mani Pulite”, come fu chiamata l’in-
chiesta, fece allora un enorme scal-
pore, anche a livello internazionale,
riuscendo a ottenere ben 1300 fra
condanne e patteggiamenti defini-
tivi. Tuttavia, si può dire che è finita
nel nulla.
La politica italiana ha reagito non av-
viandosi sulla via della legalità, bensì
piegando, con leggi apposite, la le-
galità ai propri interessi, personali e
di partito. Ciò spiega perché il "Tran-
sparency International corruption
perceptions index", definito dal
Guardian nell'edizione online la gra-
duatoria «più credibile e accurata
della corruzione nella pubblica am-
ministrazione», pone l’Italia al 67°
posto nel mondo, dopo il Ruanda
sessantaseiesimo.
Pier Luigi Giannachi
17 Febbraio 1992 – 17 Febbraio 2012: Cosa è cambiato?
Galati: “Siamo calati, torniamo a vincere!”
Il Martano ha vissuto forse il
momento più difficile della sua
stagione. Solo due punti nelle
ultime quattro partite e playoff
che sembrano più difficili da
raggiungere. Anche se nel cal-
cio, come nella vita, mai dire
mai. Marco Galati è un gioca-
tore navigato e sa benissimo
che nel calcio i periodi bui sono
sempre dietro l’angolo. “Pur-
troppo siamo in un periodo no
– commenta il centravanti
ventottenne del Martano -
e comunque incapparvi è fi-
siologico in un campionato.
Siamo partiti benissimo all’ini-
zio e adesso stiamo avendo
delle difficoltà. Nonostante
questo, stiamo centrando pie-
namente l’obiettivo di inizio sta-
gione che era la salvezza”. Il
Martano aveva abituato bene i
propri tifosi che, grazie a un
grande inizio di torneo, avevano
pensato in grande. “Nessuno si
aspettava quella partenza così
lanciata, grazie alla quale ab-
biamo conquistato molti punti.
Inevitabilmente un pensierino
ai playoff lo avevamo fatto, ma
adesso questo calo ci ha com-
plicato i piani. Speriamo di ri-
prenderci già da domenica
contro il Fragagnano”. Un mese
di febbraio dunque sfortunato
per i ragazzi di Colagiorgio che
hanno qualche rimpianto, visto
l’improvviso rallentamento del
Leverano che occupa l’ultimo
posto disponibile per i playoff,
lontani adesso 7 punti. “Se
avessimo vinto contro il Lepo-
rano, saremmo stati molto vi-
cini al quinto posto. Adesso
dobbiamo solo pensare a vin-
cere, poi vedremo i risultati
delle altre squadre. Il mese di
marzo sarà decisivo: Fraga-
gnano e Massafra in casa, No-
voli e Leverano fuori. Bisognerà
vincere almeno 3 partite per nu-
trire sogni di playoff”. Galati ha
già vinto il campionato con la
maglia del Taurisano e con
quella del Racale, ha quindi
esperienza da vendere. Nello
scegliere il Martano ha pesato
sicuramente la presenza di mi-
ster Colagiorgio, da lui cono-
sciuto fin dai tempi di
Manduria. Nella città della
Grecìa, il bomber ha trovato
uno spogliatoio valido e com-
patto. “Qui ho trovato un am-
biente sano, un gruppo di bravi
ragazzi a livello calcistico e
umano. Nonostante il periodo,
questo rimane un ottimo
gruppo”.
Roberto Martalò
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MARTANO
21
Il Francavilla mantiene saldamente la vetta
della classifica. Nel mese di febbraio il Cel-
lino riesce a recuperare appena due punti ai
rivali che, a meno di clamorosi scivoloni, do-
vrebbero conservare il primato fino alla fine
del torneo.
Il Veglie, con 40 punti, occupa il terzo posto
in classifica. La squadra di Pagano, uscita in-
denne dal difficile terreno di Scorrano (0-0 al
triplice fischio finale) appare compagine so-
lida e dovrebbe mantenere fino alla fine la
posizione ad oggi occupata. Il Latias a quota
38 stacca di quattro lunghezze il terzetto
composto da Scorrano, Ruffano e Mesagne.
Gli uomini di Cancella (due punti nelle ultime
tre gare) registrano un calo, quelli di Cerbino,
invece, appaiono in netta crescita: regolano
il Campi, nel turno appena concluso, e ag-
ganciano con merito la quinta piazza. Sugli
scudi Afrune, autore di una doppietta.
Galatone (33), Campi (32), Paradiso Brindisi
(31) possono ancora rientrare nel discorso
playoff. Il Parabita di Sabato, a quota 30,
dopo il pesante ko patito a Tiggiano, conqui-
sta sette punti nelle ultime tre gare e sistema
la propria classifica, ma deve guardarsi pro-
prio dagli uomini di Carrozzo, in grande ri-
presa.
Con il Surbo ormai radiato, le ultime quattro
in classifica disputeranno i playout. La Pro Le-
verano, con i soli quattro punti in dote, ha un
posto poco invidiabile assicurato da tempo.
Tiggiano, Taviano e Uggiano attualmente sa-
rebbero impelagate negli spareggi per non
retrocedere. Delle tre il Tiggiano, ora a 16
punti, appare la più in forma: tre vittorie con-
secutive e i tre punti ottenuti per la radia-
zione del Surbo consentono agli uomini
allenati da Carrozzo di sperare nella salvezza
diretta, distante ora quattro lunghezze.
Per il Taviano (esonerato Solidoro), dopo
l’impresa di Latiano, tre sconfitte cosecutive
in altrettanti scontri diretti (Tiggiano, Para-
bita e Uggiano) rappresentano un segnale
preoccupante.
Graziano Congedo
19^ GIORNATA
CAMPI - SURBO 3-0*
CELLINO - RUFFANO 2-0
GALATONE - FRANCAVILLA 1-1
LATIAS - TAVIANO 2-3
P. BRINdISI - PRO LEVERANO 3-1
TIGGIANO - PARABITA 4-0
UGGIANO - SCORRANO 2-3
VEGLIE - MESAGNE 0-0
20^ GIORNATA
FRANCAVILLA - VEGLIE 5-1
MESAGNE - CAMPI 2-0
PARABITA - UGGIANO 2-2
PRO LEVERANO - LATIAS 2-2
RUFFANO - GALATONE 3-1
SURBO - P. BRINdISI 0-3*
SCORRANO - CELLINO 2-3
TAVIANO - TIGGIANO 0-1
21^ GIORNATA
CAMPI - FRANCAVILLA 1-5
GALATONE - SCORRANO 0-0
LATIAS - SURBO 3-0*
PARABITA - TAVIANO 2-0
P. BIRNdISI - MESAGNE 1-0
TIGGIANO - PRO LEVERANO 2-0
UGGIANO - CELLINO 1-2
VEGLIE - RUFFANO 1-0
22^ GIORNATA
CELLINO - GALATONE 4-0
FRANCAVILLA - P. BRINdISI 1-0
MESAGNE - LATIAS 2-1
PRO LEVERANO - PARABITA 0-1
RUFFANO - CAMPI 4-3
SCORRANO - VEGLIE 0-0
SURBO - TIGGIANO 0-3*
TAVIANO - UGGIANO 2-3
PRIMA CATEGORIA
Francavilla tiene a
distanza il Cellino
Cresce il Ruffano Classifica Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.
FRANCAVILLA 55 22 17 4 1 55 8
CELLINO 47 22 15 2 5 52 21
VEGLIE 40 22 12 4 6 38 30
LATIAS 38 22 11 5 6 40 24
SCORRANO 34 22 10 4 8 26 27
RUFFANO 34 22 10 4 8 33 26
MESAGNE 34 22 8 10 4 35 25
GALATONE 33 22 9 6 7 27 23
CAMPI 32 22 9 5 8 35 27
P. BRINdISI 31 22 9 4 9 29 21
PARABITA 30 22 7 9 6 22 20
TIGGIANO 26 22 7 5 10 26 30
TAVIANO 16 22 4 4 14 27 45
UGGIANO 13 22 3 4 15 30 42
PRO LEVERANO (-1) 4 22 1 2 19 10 99
SURBO - - - - - - -
ANGELO - Via Chiusa, 45Tel. 0836.541070Cell. 338.9578310
ENZO - Via Bologna, 7Tel. 0836.541886Cell. 328.6810020
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22
TERZA CATEGORIA
Da questo credo, durante le calde
serate dell’estate passata ci siamo
ritrovati tra amici ed abbiamo ini-
ziato a coltivare questo sogno,
quello di creare una società di cal-
cio e partire con un progetto gio-
vane, fondato da un gruppo di
ragazzi chiamato Atletico Racale.
La passione per il calcio ci ha uniti,
la voglia di creare questa società
cresceva a dismisura giorno dopo
giorno e cosi’ siamo partiti in que-
sta bellissima avventura. Dopo la
vittoria del torneo amatoriale allo
stadio generale Luigi Basurto di
Racale (Torneo Jonico), il progetto
cambiava condizione e diventava
realtà.
Cosi’ abbiamo costituito la società
seguendo solo l’istinto e la pas-
sione per il calcio. Individuare i
promotori non è stato facile, ma
tre nomi su tutti hanno poi dato il
via alle altre adesioni: Lorenzo Al-
farano, Stefano Inguscio e Marco
Gianfreda, rispettivamente presi-
dente, vice presidente e capitano
della squadra, consigliere e mas-
saggiatore con la carica di se-
condo allenatore. Completano lo
staff societario : Daniele Santan-
tonio (segretario), Lozupone Do-
natello (cassiere); consiglieri :
Marzano Giuseppe, Francesco Si-
meone, Manni Alessandro, Mer-
cutello Maurizio. Staff Tecnico :
Danilo Culiersi (mister), Prof. Clau-
dio Fontò (preparatore dei por-
tieri), con la collaborazione di
Paolo Fontò (preparatore atle-
tico), Luigi Astore (magazziniere).
L’inizio non è stato dei migliori,
una brutta batosta alla prima gior-
nata di campionato ad Acquarica
del Capo. Con l’impegno dei no-
stri ragazzi e con l’arrivo dell’at-
tuale mister Danilo Culiersi, la
musica cambia subito ed alla terza
giornata arriva la prima storica vit-
toria della nostra neonata squa-
dra: 3 a 0 contro la nuova Virtus
Tiggiano. I nostri ragazzi sem-
brano leoni, un risultato positivo
dietro l’altro, pochi goal subiti ma
purtroppo anche pochi fatti, e così
alla corte di mister Culiersi arriva il
mini bomber classe ‘94 di Ugento,
il numero 9 che mancava alla rosa
di Culiersi, Luca Maruccia. Il roster
prende forma, Inguscio, Settem-
brini e compagni trasmettono la
mentalità vincente ai nuovi arri-
vati. Nel mese di dicembre la
squadra aumenta il tasso tecnico,
dalla Juniores dell’Asd Racale arri-
vano altre due promesse del cal-
cio racalino: Gianluigi Mij
(attaccante) e Biasco Matteo
(centrocampista), che nonostante
la loro giovanissima età, rispetti-
vamente classe ‘92 e ’93, vantano
già diverse convocazioni con la
prima squadra locale militante
nella categoria di Eccellenza Pu-
gliese guidata da mister Dario Le-
vanto.
Biasco e Mij si riuniscono cosi’ agli
amici di sempre arrivati già nel
mese di agosto dall’asd Racale
(Casalino Stefano, Caggegi Ma-
nuele, Marzo Piero, Arcano An-
drea). A fare da compagno di
reparto al nostro portiere Andrea
Della Fonte, arriva dalla seconda
categoria di Ugento un altro
under, Luca Spano, che completa
ed elimina tutte le lacune rimaste,
insieme a Marco De Vitis esperto
calciatore proveniente dal Melis-
sano allenato da mister Pirretti.
Orgoglio della stagione in corso, la
vittoria contro i cugini di Alliste,
alla decima giornata del girone di
andata. Risultato due a uno per
l’Atletico, con vittoria in campo e
sugli spalti, dove un eccellente
cornice di pubblico si gode uno
spettacolo sicuramente degno di
una città come Racale.
Gli obiettivi principali della sta-
gione in corso, rimangono quelli
del mese di agosto, ovvero, come
società, l’obiettivo è quello di cre-
scere professionalmente e miglio-
rare giorno dopo giorno; come
squadra quello di arrivare al mi-
glior piazzamento possibile per af-
frontare la lotteria dei Play off con
più ottimismo.
Grazie ai tanti sponsor che hanno
reso possibile la realizzazione del
progetto, in particolare Parentesi
srl di Racale.
Per la prossima stagione è in can-
tiere una bellissima iniziativa che
porterà la società dell’Atletico Ra-
cale nell’animo di tutta la città. Un
progetto sportivo in cui tutti po-
tranno diventare soci e dare il loro
contributo in prima persona, sen-
tirsi protagonisti e promotori..
Il calcio è mentalità, programma-
zione,idee e volontà... Il denaro la-
sciamolo a chi c’è l’ha…
Non importa la categoria…Atletico Racale vita mia…