Successi Low Cost

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Muriel e Cuadrato ma non solo, il Lecce imbottito di prestiti inizia a mietere vittorie

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COLPO DI TACCO. IL MENSILE DEL CALCIO

SALENTINO... E NON SOLO

ANNO IV NUMERO 31 - Febbraio 2012

chiuso in redazione il 29/02/2012

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EDITORIALE - SUCCESSI LOW COST

In tanti ci avrebbero scommesso, è vero. Ma in quanti ci avrebbero concretamente

puntato? Il diesse Carlo Osti ed il Lecce calcio non ci hanno pensato due volte e dalle

loro prestazioni, oggi, ne sono ampiamente ripagati. Juan Guillermo Cuadrado Bello

e Luis Fernando Muriel Fruto, ovvero due magnifici calciatori, due potenziali futuri

campioni. Con i loro numeri, le loro magie, la tecnica sopraffina – e qualche

inevitabile ingenuità – esaltano gli ormoni degli esteti del pallone ed infervorano

l’animo dei tifosi giallorossi. Con tanto fieno in cascina: 11 punti in sei gare del girone

di ritorno e 15 nelle ultime otto (secondi solo alla Juventus con 16). Ma il successo

low cost (strategia unica per un’efficace gestione societaria a vista) trova la sua

espressione sul rettangolo verde, sudamericani a parte, in Blasi, Carrozzieri,

Bertolacci, Tomovic, o – per andare indietro di qualche mese - nel sorprendente

Benassi come nell’inossidabile Di Michele, “agganciati” più o meno tutti con identico

principio: quello dell’acquisizione a costo zero. Certo, una cosa è il parametro

azzerato che ne comporta la proprietà, un’altra è il prestito secco che fa luccicare gli

occhi, per esempio, all’Udinese titolare del cartellino dei due fanta colombiani che il

Lecce sta valorizzando pro domo Pozzo. Ma qui il ragionamento si ferma,

in quanto il Lecce dei Semeraro – è noto – è sempre in vendita. Ed a quanto pare,

neppure un miracolo timbrato Cosmi farebbe loro mutare idea. Purtroppo.

Complimenti, intanto, al Galatina per il ritmo impresso alla sua marcia. Per le

congratulazioni si attende solo la matematica. (F. Rella)

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4 A caccia di una nuova Samp

5 L’emblema del capitano

6 La promessa di Blasi

7 Il Lecce a febbraio

8 Aggiustati per le feste

9 Questione di tempo

10 Serie D: sorpasso Ischia

11 Nardò: Mariano, baby veterano

12 Casarano: la voglia di Meuli

13 Eccellenza: Monopoli fa il vuoto

14 Racale: Savino suona la carica

15 Copertino: in volo verso i playoff

16 Promozione: Galatina incontenibile

17 Galatina: la grinta di Malerba

18 Gallipoli: il sogno di Renis

19 Otranto: tuttofare Morello

20 Martano: Galati pronto per lo sprint finale

21 Prima Categoria: Francavilla tiene a distanza il Cellino

22 Terza Categoria: a Racale una nuova realtà

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Continuità Il Lecce si riappropria

del titolo a partecipare al massimo

torneo attraverso l’unica vera

arma lecita – al di là del bel gioco

– che lo consenta: la continuità di

risultati. Quindici punti nelle ul-

time otto uscite (media Cham-

pions) ed un’isolata caduta,

seconda di ritorno, nel turno in-

frasettimanale di Udine. Dove il

pari, punta di leziosità giallorossa

a parte, ci stava comunque tutto.

Identità da formazione con il col-

tello fra i denti esibita invece nei

restanti confronti, compreso Ber-

gamo (attenzione l’Atalanta è rullo

in casa propria), dove lo spirito di

squadra ha sopperito alla, quel po-

meriggio, latitante fluidità di ma-

novra. Carattere e voglia di vincere

sguainate dai ragazzi di Cosmi nel

pari interno con il Bologna, in un

match segnato da una prodezza di

Muriel davanti a Gillet e dal suc-

cessivo, puerile, errore di misura a

porta indifesa. Punto che ha in

ogni caso il suo peso, specie poi-

ché corroborato dai 6, pesantis-

simi, partoriti dalle gare con Siena

e Cagliari. Tutta l’anima e la filoso-

fia del trainer perugino nella ri-

monta casalinga contro gli uomini

di Sannino, sulle ali dell’estro del

duo colombiano Muriel – Cua-

drado (da cineteca la rete del 3-1

dell’esterno magico). Idem a Ca-

gliari, laddove una formazione fru-

strata dal pareggio isolano, scatu-

rito da un penalty generoso, ha

saputo reagire riprendendosi i tre

punti con il guizzo di Bertolacci ed

una condotta di gara esemplare e

sempre propositiva (da applausi

un paio di assist di Muriel a Di Mi-

chele).

difesa ermetica Chiave di volta

principale la ritrovata solidità di-

fensiva, intesa come fase com-

plessiva, che nasce in attacco,

passa dal centrocampo (notevole

mano di Blasi e Delvecchio per

parlare dei nuovi aggiuntisi a Gia-

comazzi) e si conclude sulla linea

estrema, recentemente sempre

efficace nonostante l’alto tasso di

obbligato turnover. Positivo il con-

tributo dell’ultimo arrivato Miglio-

nico, messosi a disposizione dei

più esperti compagni di reparto.

Soltanto 4 gol subiti nelle prime

sei partite del ritorno (0.66 a

match), che elettrizzano se para-

gonati ai 36 della fase ascendente

(paurosa media 1.89 ad incontro).

Non è il Siena Staccate dietro Ce-

sena e Novara, ora gravate da un

handicap robusto, non è probabil-

mente il Siena l’undici sul quale

orientare la corsa, che per la verità

il Lecce compie opportunamente

per conto proprio, senza guardare

al cammino degli avversari. La for-

mazione toscana, difatti, appare

solida e fastidiosa da affrontare (il

che aumenta i meriti del Lecce per

il 4-1 del "Via del Mare"). Specie al

“Franchi”, in terra amica, lascia

davvero poco a qualunque ospite.

Giunto quello di Cosmi alla mede-

sima cifra del Lecce di De Canio

(24 punti alla venticinquesima), è

ipotizzabile - parimenti allo scorso

torneo - il coinvolgimento di qual-

che “insospettabile” nella lotta

senza quartiere per evitare il capi-

tombolo in B. Chi potrà essere la

nuova Samp? Meglio tacere sui

nomi, magari il blasone di qual-

cuna di esse se ne risentirebbe.

Tesoro Ad ogni modo, di questa

serie sì nel finale di stagione biso-

gnerà far Tesoro. L’unico forziere

che al momento può inseguire il

Lecce si chiama seconda, miraco-

losa, salvezza.

Francesco Rella

4

Classifica Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.

MILAN 51 25 15 6 4 49 22

JuVENTuS 50 24 13 11 0 37 15

udINESE 45 25 13 6 6 37 23

LAzIO 45 25 13 6 6 39 29

NAPOLI 40 25 10 10 5 42 24

ROMA 38 25 11 5 9 38 31

INTER 36 25 11 3 11 34 34

PALERMO 34 25 10 4 11 39 39

CATANIA 33 24 8 9 7 32 33

CHIEVO 33 25 9 6 10 21 30

ATALANTA (-6) 31 25 9 10 6 30 28

CAGLIARI 31 25 7 10 8 23 26

GENOA 31 25 9 4 12 33 46

PARMA 29 24 7 8 9 29 37

FIORENTINA 28 24 7 7 10 23 25

BOLOGNA 28 24 7 7 10 24 29

SIENA 26 25 6 8 11 27 28

LECCE 24 25 6 6 13 28 40

NOVARA 17 25 3 8 14 21 45

CESENA 16 24 4 4 16 16 38

SERIE A

A caccia di unanuova SampCesena e Novara verso la deriva,il Lecce accorcia la classifica

Il giustiziere dell’Inter. Così lo acco-

glie a radio “Kiss Kiss” il simpatico

Pippo Pelo, all’indomani della ful-

minea incursione nell’area neraz-

zura che piega un avversario reduce

da sette vittorie e che rilancia il

Lecce. Ma – a seconda delle esi-

genze – lo trovi davanti alla difesa a

menar sportellate e recuperar pal-

loni o a servire assist, tipo quello di

Cagliari per Muriel. Nelle sue pre-

stazioni l’emblema del capitano,

preziosissimo nello scacchiere dise-

gnato da mister Cosmi. “Se non mi

cacciano, sì – sorride Giacomazzi –.

Quel successo sull’Inter è stato per

noi capitale: prima, sospirata, vitto-

ria in casa e consapevolezza di poter

far bene contro le grandi. Merito del

mister? Premesso che Di Francesco

è bravo e l’esperienza di Lecce gli

servirà, devo dire che Cosmi incide

pesantemente a livello caratteriale.

Ti spinge a giocare ogni pallone

come fosse l’ultimo. In fase difen-

siva la squadra è più combattiva e

sa gestire le situazioni. I pari con

Chievo e Bologna si spiegano così e

penso siano punti che ci torneranno

utili. Averne fatto qualcuno in più

precedentemente!”.

Cosa si chiede ad un capitano di

fronte ad un frequente cambio di

calciatori, come da un po’ accade

nello spogliatoio giallorosso?

“Ritengo che si tratti sempre di un

discorso di gruppo, che all’unisono

fa in modo che i nuovi arrivati s’in-

tegrino da subito. Ultimamente è

arrivata tutta gente navigata ed il

compito è stato semplice. La ri-

scossa è merito di tutti, ma se devo

soffermarmi sul centrocampo dico

che Blasi è un incontrista autentico,

con delle caratteristiche globali che

nel Lecce mancavano da anni”.

Tutti decantano Cuadrado e Mu-

riel: sono l’arma in più del Lecce?

“Oggi si parla benissimo di loro e lo

meritano pienamente. Dopo il Bo-

logna, magari si diceva che quel gol

fallito a porta vuota da Muriel era

sintomatico d’immaturità. Il calcio è

così. Lui deve crescere, ma ha doti

eccellenti; Cuadrado possiede una

caratteristica che gli può consentire

di fare strada, quella di saltare

l’uomo e creare la superiorità”.

Cesena e Novara appaiono stac-

cate, il resto è un affare fra Lecce e

Siena?

“La classifica sembra dire questo,

ma nessuno è spacciato ed, inoltre,

dipende dal nostro ritmo la possibi-

lità di portare qualcun altro nelle

secche”.

Se febbraio ha detto che il Lecce se

la può giocare, cosa ti attendi da

marzo? Palermo e Genoa ostici,

ma fuori casa in genere in diffi-

coltà; Milan e Novara fuori.

“Sono 7-8 partite che, Bergamo a

parte per la qualità espressa, stiamo

bene e vorremmo continuare su

questo trend di voglia e prestazioni.

A Milano sarebbe bello recuperare

il triste scivolone dell’andata, anche

se io guardo il lato positivo e dico

che fummo capaci di fare tre gol al

Milan”.

Due anni fa ci hai detto di scegliere

nel mazzo dei ricordi le stagioni con

Zeman e Rossi, ora ne aggiungi

altre?

“Beh, le due con De Canio: una pro-

mozione con lo storico primo posto

ed una salvezza dopo tante diffi-

coltà, con vittoria decisiva a Bari, re-

stano impresse nel cuore”.

A proposito di cuore, hai deciso se

resterai a vivere nel Salento?

“Mia moglie e miei due figli sono di

qui e qui si trovano bene. Lo stesso

vale per il sottoscritto, anche se mi

manca il mio Uruguay. Penso che

alla fine mi arrenderò alla volontà

della maggioranza...”. (F.R.)

5

LECCE

L’emblema del capitano

Giacomazzisempre più

uomoovunque del

centrocampodi Cosmifoto Chilla S.

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Un tenero e commosso pensiero al-

l’indimenticabile mamma Sonia che

non c’è più. Una gradita e dolce at-

tesa, insieme alla moglie Laniese,

della sua primogenita. Uno sguardo

vispo e ricco di buoni propositi,

pensando al futuro. E’ fatto così

Manuele Blasi: timido, visibilmente

riservato e di poche parole, ma con

le idee chiare. Ha grinta ed espe-

rienza da vendere l’ex centrocampi-

sta del Parma, quella stessa

determinazione - arricchita da anni

di esperienza - che aveva tredici

anni fa, quando aveva indossato la

prima volta la maglia giallorossa.

Con il calciomercato di gennaio è ri-

tornato nel Salento per rinforzare il

centrocampo ed è diventato subito

una pedina inamovibile a cui Cosmi

difficilmente rinuncia.

Trentuno anni e una carriera im-

portante alle spalle: ritorna indie-

tro di qualche anno, com'era

Manuele tra i banchi di scuola?

“Di quel periodo ricordo davvero

poco, ma posso dire che mi sono

mancate tanto le gite scolastiche,

visto che ne ho fatte poche. Il mio

pensiero già allora era tutto dedi-

cato al calcio”.

Amore, famiglia e amicizia che si-

gnificato hanno nella tua vita?

“Sono tutto per me, hanno un si-

gnificato importantissimo. Senza

ognuno di questi valori una persona

sarebbe davvero poco”.

Una persona a cui come uomo ti

senti di dire grazie.

“Senz’ombra di dubbio mia

mamma che ho perso due anni fa.

Poi mia moglie Laniese che aspetta

la nostra primogenita e dal punto di

vista professionale al mio procura-

tore Davide Lippi, che mi è sempre

accanto nelle mie scelte professio-

nali”.

Un calciatore che da ragazzino ti ha

fatto sognare?

“Sicuramente l’olandese Edgar Da-

vids”.

Roma o Lazio?

“Risposta scontata, Roma natural-

mente”.

Vasco o Liga?

“Nessuno dei due (sorride ndr),

ascolto con molto piacere Gigi Fini-

zio, un cantautore napoletano”

Hai giocato con Juve, Parma, Fio-

rentina, Napoli, Palermo e non

solo: se c'e qual è il treno che hai

perso nella tua carriera?

“Nella mia carriera mi sono capitati

tanti treni e credo di averli presi e

sfruttati tutti come dovevo. Forse

avrei potuto gestire meglio il pe-

riodo in cui ero alla Juve nella sta-

gione in cui poi è retrocessa in B,

questo sì”.

Capitan Giacomazzi ha detto che

da tantissimi anni non c'era a Lecce

un incontrista del tuo livello:

quanto ti fa piacere un compli-

mento del genere?

“Mi lusinga che un mio compagno e

per giunta il capitano mi abbia fatto

questo complimento. Non posso

che ringraziarlo e continuare a non

deludere le aspettative sul mio

conto”.

Prima di Lecce - Atalanta hai detto

che bisogna vincerne sette per sal-

varsi: e ora?

“Abbiamo vinto quelle con il Siena

ed il Cagliari, ora altre cinque, ma se

riusciamo anche qualcuna in più.

Questo è un campionato così strano

che bisogna guardare anche cosa

fanno le altre. Ora pensiamo a noi,

poi si vedrà”.

Una promessa: se il Lecce si salva

Blasi …

“Se ci salviamo cambio pettinatura

e mi raso a zero: via il codino”.

Sorride e se ne va. Manterrà la pro-

messa?

Carmen Tommasi

Roccia Blasiha la ricettasalvezza:“Vincernealtre cinquee… poi miraso a zero”

foto Chilla S.

LECCE

7

IL LECCE A FEBBRAIO

21^ GIORNATA

ATALANTA - GENOA 1 - 0

BOLOGNA - FIORENTINA 2 - 0

CAGLIARI - ROMA 4 - 2

INTER - PALERMO 4 - 4

LAZIO - MILAN 2 - 0

NAPOLI - CESENA 0 - 0

NOVARA - CHIEVO 1 - 2

PARMA - JUVENTUS 0 - 0

SIENA - CATANIA 0 - 1

UDINESE - LECCE 2 - 1

MARCATORI: 2' Pazienza, 26' Di Michele, 36'

Di Natale.

AMMONITI: Danilo, Pazienza, Delvecchio.

ARBITRO: Sig. Doveri

Lascia il segno... GROSSMULLER

Di Michele fa il numero ad effetto, come la

parabola del gran tiro che sorprende

Handanovic per il momentaneo 1-1. La scelta

cade su Grossmuller e per la partita ordinata

in cui – specie nel primo tempo – ha creato

parecchio fastidio ai friulani e per la

professionalità del calciatore, che gioca

poco ma è sempre pronto e disciplinato.

UDINESE 2Handanovic; Ferronetti, Danilo, Domizzi; Basta,Isla, Pazienza, Fernandes, Pasquale; Floro Flo-res (73’ Fabbrini), Di Natale. IN PANCHINA:Padelli, Ekstrand, Coda, Fanchone, Battocchio,Torje. ALL. GUIDOLIN

LECCE 1Benassi; Oddo, Miglionico, Tomovic; Gross-muller (85’ Seferovic), Giacomazzi (55’Bertolacci), Obodo, Delvecchio, Brivio;Muriel (63’ Corvia), Di Michele. INPANCHINA: Petrachi, Diamoutene, Giando-nato, Piatti. ALL. COSMI

22^ GIORNATA

CESENA - CATANIA RINV.

CHIEVO - PARMA 1 - 2

FIORENTINA - UDINESE 3 - 2

GENOA - LAZIO 3 - 2

JUVENTUS - SIENA 0 - 0

LECCE - BOLOGNA 0 - 0

MILAN - NAPOLI 0 - 0

NOVARA - CAGLIARI 0 - 0

PALERMO - ATALANTA 2 - 1

ROMA - INTER 4 - 0

MARCATORI: --

AMMONITI: Morleo, Del vecchio, Portanova,

Blasi, Perez, Ramirez, Antonsson, Oddo.

ESPULSO: 69’ Carrozzieri. ARBITRO: Sig. Doveri.

Lascia il segno... ODDO

Va un po’ stretto il pari ad un Lecce che ha

giocato meglio di un Bologna rintanato. Oddo

con la difesa a tre è artefice di una buona

prova, impreziosita da ottime chiusure

(specie una su Di Vaio). Bene anche in fase

d’impostazione. Manca alla squadra quel quid

che solo la fantasia (assente) può dare al

centrocampo. Ok Brivio e Giacomazzi.

LECCE 0Benassi (27' J. Sergio); Oddo, Carrozzieri, To-movic; Cuadrado, Giacomazzi, Delvecchio,Blasi, Brivio; Muriel (68’ Bojinov), Di Michele(79’ Miglionico). IN PANCHINA: Obodo, Sefer-ovic, Grossmuller, Bertolacci ALL. COSMI

BOLOGNA 0Gillet, Raggi, Portanova, Antonsson; Garics(90’ Crespo), Perez, Mudingayi, Morleo;Ramirez (63’ Acquafresca), Taider (78’ Dia-manti); Di Vaio. IN PANCHINA: Agliardi, Cheru-bin, Rubin, Krhin. ALL. PIOLI

MARCATORI: --

AMMONITI: Stendardo, Giacomazzi,

Miglionico.

ARBITRO: Sig. Gervasoni.

Lascia il segno... GIACOMAZZI

Bene Miglionico, in crescita Blasi, ma l’uomo

ovunque di Bergamo è capitan Giacomazzi.

Lo trovi a turare falle in ogni dove, l’unico a

proporre un qualcosa che fatalmente sbiadisce

alla tre quarti orobica. Non è un bel Lecce (tiri in

porta zero), ma è un buon punto che fa stare a

galla. Delude Bojinov schierato dal’inizio.

ATALANTA 0Polito, Manfredini, Stendardo, Lucchini (50’ Rai-mondi), Peluso, Schelotto, Brighi, Carmona (57’Cazzola), Moralez, Marilungo (70’ Gabbianini),Denis. IN PANCHINA: Minotti, Carrozza, FerreiraPinto. ALL. COLANTUONO

LECCE 0Julio Sergio, Oddo, Esposito (52’ Di Matteo),Miglionico, Cuadrado, Giacomazzi, Blasi,Delvecchio, Brivio, Di Michele (84’ Bertolacci),Bojinov (58’ Muriel). IN PANCHINA: Petrachi,Corvia, Obodo. ALL. COSMI

23^ GIORNATA

ATALANTA - LECCE 0 - 0

BOLOGNA - JUVENTUS RINV.

CAGLIARI - PALERMO 2 - 1

CATANIA - GENOA 4 - 0

INTER - NOVARA 0 - 1

LAZIO - CESENA 3 - 2

NAPOLI - CHIEVO 2 - 0

PARMA - FIORENTINA RINV.

SIENA - ROMA 1 - 0

UDINESE - MILAN 1 - 2

24^ GIORNATA

CESENA - MILAN 1 - 3

FIORENTINA - NAPOLI 0 - 3

GENOA - CHIEVO 0 - 1

INTER - BOLOGNA 0 - 3

JUVENTUS - CATANIA 3 - 1

LECCE - SIENA 4 - 1

NOVARA - ATALANTA 0 - 0

PALERMO - LAZIO 5 - 1

ROMA - PARMA 1 - 0

UDINESE - CAGLIARI 0 - 0

MARCATORI: 25’ Del Grosso, 32’ Muriel; 68’ Di

Michele (rig.), 82’ Cuadrado, 93’ Brivio.

AMMONITI: Reginaldo, Obodo, Terzi,

Carrozzieri, Rossettini, Del Grosso, Cuadrado,

Vergassola. ESPULSO: 91’ Blasi.

ARBITRO: Sig. Rizzoli.

Lascia il segno... MURIEL

Cosmi se lo sarebbe mangiato una settimana

fa. Oggi, invece, ha visto il Ronaldo che c’è in

questo ragazzo. Un gol in mischia, un rigore

procurato al termine di un’azione individuale

che è un misto di tecnica e fantasia. Anche lui,

come il connazionale Cuadrado, è destinato

ad altri palcoscenici.

LECCE 4Benassi; Oddo, Carrozzieri, Esposito (12’ Di Mat-teo); Brivio, Cuadrado, Giacomazzi, Blasi, Obodo(59’ Bertolacci); Di Michele, Muriel (92’ Delvec-chio). IN PANCHINA: Gabrieli, Giandonato, Boji-nov, Corvia. ALL. COSMI

SIENA 1Pegolo; Contini (70’ Giorgi), Rossettini, Terzi;Angelo, Vergassola, Parravicini (52’ Gazzi), DelGrosso; Brienza; Reginaldo (58’ Destro), Calaiò.IN PANCHINA: Farelli, Belmonte, D’Agostino,Mannini. ALL. SANNINO

25^ GIORNATA

ATALANTA - ROMA 4 - 1

BOLOGNA - UDINESE 1 - 3

CAGLIARI - LECCE 1 - 2

CATANIA - NOVARA 3 - 1

CHIEVO - CESENA 1 - 0

GENOA - PARMA 2 - 2

LAZIO - FIORENTINA 1 - 0

MILAN - JUVENTUS 1 - 1

NAPOLI - INTER 1 - 0

SIENA - PALERMO 4 - 1

MARCATORI: 44’ Muriel, 48’ Larrivey (rig.),

67’ Brtolacci. AMMONITI: Ariaudo, Conti,

Ceppelini, Di Michele, Delvecchio. ESPULSO:

83’ Canini. ARBITRO: Sig. Rocchi.

Lascia il segno... MURIEL

E’ salsa colombiana anche al “Sant’Elia”. Il

solito Cuadrado a menar la danza (bene anche

dietro), un grandissimo Muriel: gol da po-

sizione non semplice, due assist fantastici – e

di atteso altruismo – per Di Michele, l’espul-

sione procurata a Canini. Il Lecce passa di

giustezza (ingiusto penalty a sfavore) anche

grazie alla prova ok di Carrozzieri e Benassi.

CAGLIARI 1Agazzi, Pisano (80’ Ekdal), Canini, Astori, Agos-tini (46’ Ariaudo), Dessena, Conti, Nainggolan,Ribeiro, Ibarbo, Larrivey (68’Ceppelini). INPANCHINA: Avramov, Gozzi, Perico, Nenè. ALL.BALLARDINI

LECCE 2Benassi, Tomovic, Carrozzieri, Miglionico,Cuadrado, Delvecchio, Giacomazzi, Bertolacci(77’ Giandonato), Brivio, Di Michele, Muriel(91’ Esposito). IN PANCHINA: Julio Sergio, DiMatteo, Piatti, Corvia, Bojinov. ALL. COSMI

Di Serse Cosmi, oramai, si fidano

tutti. E quando al termine della

partita con il Chievo, al giro di

boa del campionato, affermò

che “nel girone di ritorno, chi

giocherà contro il Lecce, dovrà

mangiare pane duro”, le sue pa-

role – sembrate criptiche ai più

– risuonano oggi come profeti-

che. Merito, anche, del mercato

di riparazione invernale, partito

con più di qualche patema fra i

tifosi, ma abilmente condotto

poi dal d.s. Osti. Le “aggiusta-

tine” apportate non hanno stra-

volto numericamente la rosa:

sono, infatti sei le cessioni (Le-

gittimo, Diamoutene, Mesbah,

Olivera, Bergougnoux e Ferrario)

e sette i nuovi arrivati (Delvec-

chio, Seferovic, Speziale, Di Mat-

teo, Blasi, Miglionico e Bojinov).

Per sondare gli umori della tifo-

seria al riguardo, abbiamo ascol-

tato Francesco Favale, in arte

Frank Fava, noto “sciòmen della

chiazza cuperta”, come a lui

piace definirsi.

Frank, come giudichi il mercato

di riparazione qui a Lecce?

“Sono contento che hanno ripa-

rato il mercato a Lecce: effetti-

vamente troppe buche per

strada, ora almeno quando le

donne scelgono le pezze pos-

sono andarci anche coi tacchi!

Ma forse ti riferivi al mercato del

Lecce? Allora diciamo che l'a-

nima di questo Lecce ormai è la

grinta che trasmette Cosmi ai

suoi giocatori. Per il resto avrei

preferito che prendessero qual-

che difensore centrale in più, an-

ziché due attaccanti. Ma

ringraziamo Dio che, nonostante

la situazione societaria, siamo

ancora qui a parlare del Lecce”.

Quale acquisto ti ha sorpreso di

più?

“Paradossalmente la cessione di

Mesbah: la sua partenza ha risa-

nato Brivio dalla Mesbatite

acuta che lo paralizzava. Brivio

secondo me è l'uomo che sta ap-

portando quel qualcosa in più,

che non tutti notano ma che fa

la differenza. Ma i veri acquisti

che hanno sorpreso sono quelli

di creme emollienti per le nati-

che, effettuati da Moratti: la no-

stra vittoria sull'Inter ha aperto

le dighe, ormai perdono con

chiunque (il che spesso è dispia-

ciuto proprio al Lecce, ndr)”.

C'è qualche innesto di gennaio

che ti ha deluso?

“Indubbiamente gli arrivi di gen-

naio son stati pescati dal cilindro

magico, quindi non mi sento de-

luso da chi è arrivato. Certo non

abbiamo preso Messi come

avrei sperato, ma alla fine sono

convinto che mister Serse riu-

scirà a trarre il massimo da ogni

singolo giocatore disponibile”.

Molte sono state anche le par-

tenze. Chi avresti voluto conti-

nuare a vedere in giallorosso?

“A gennaio, furtivamente, ho in-

contrato Bergougnoux all'aero-

porto di Brindisi, pronto a

partire per Cipro. Ritengo che il

transalpino sia sempre stato un

oggetto misterioso della nostra

squadra, ma l'ho visto in allena-

mento diverse volte e, pur non

essendo mai stato nemmeno

portato in panchina, era sempre

tra i più motivati. Mi sarebbe

piaciuto vederlo in campionato.

Per i restanti che son partiti, per

un motivo o per l'altro, non mi

dispiace affatto: Diamoutene

ormai era “marchiato” dai tifosi,

Olivera voleva tornare a giocare

in una squadra più "blasonata".

Mesbah? Le accortezze che ci

aveva prestato il Milan anda-

vano ricambiate, anche se si po-

teva recuperare qualcosina in

più dalla sua cessione.

Giulio Serafino

8

Salento Giallorosso 1908 C

Aggiustati per le feste

Salvarsi ora è possibile…la spe-

ranza è rimasta sempre nel cuore

di chi tiene a questi colori, ma

quanto era lecita due mesi e

mezzo fa, dopo l’ennesima scon-

fitta subita a Napoli? Dopo tredici

giornate appena 8 punti in classi-

fica, ben 7 di distanza dalla zona

salvezza, un abisso visto il ruolino

di marcia tenuto fino ad allora. Lo

sconforto dilagante era dettato

soprattutto dalle prestazioni, ra-

ramente positive, e da due ine-

quivocabili dati: difesa più battuta

del campionato e attacco asfit-

tico, se non sterile. L’ultimatum

della società intimato a Di Fran-

cesco scadeva: via Eusebio, arriva

Cosmi nel tentativo di dare alla

squadra più carattere e di soppe-

rire con la grinta alle evidenti la-

cune soprattutto in fase difensiva.

L’effetto sui giocatori è quello di

un elettroshock, anche se la squa-

dra non riesce da subito a cogliere

risultati: sconfitta con la Lazio, un

solo punto a Parma (raggiunti sul

3-3 all’ultimo secondo dopo es-

sere andati in vantaggio per 3-1),

ancora sconfitte con Inter e Juve.

I punti di distanza dalla salvezza,

alla terz’ultima giornata del gi-

rone di andata, diventano 10: Ce-

sena, Novara, Siena,

Bologna…tutti davanti. Ma l’inie-

zione di voglia e di determina-

zione di Serse c’è, si vedono gli ef-

fetti che aiutano ad alimentare la

speranza nonostante tutto, più di

prima. Nel mezzo la campagna

acquisti invernale, con la cessione

di giocatori tecnici (su tutti Me-

sbah, Olivera, Pasquato), e l’arrivo

di “mastini” da combattimento

(Miglionico, Blasi, Delvecchio) più

consoni al gioco del nuovo mister.

Le speranze cominciano final-

mente a trasformarsi in punti: vit-

toria esterna a Firenze, pareggio

con il Chievo in casa dopo il cla-

moroso recupero dei due gol di

svantaggio, vittoria con l’Inter, pa-

reggio sfiorato ad Udine, pareggi

preziosi con Bologna ed Atalanta

e poi…è la volta del Siena, in casa

e del Cagliari in Sardegna. Partita

fondamentale, crocevia del de-

stino giallorosso quella con i to-

scani: vincere significa sperare

ancora, perdere vuol dire ritor-

nare nel baratro, vanificando tutti

gli sforzi compiuti. Il 4-1 finale,

che ancora abbiamo negli occhi,

non ci ha consegnato solo i tre

punti, ma ci ha fatto vedere

anche una squadra che ha saputo

gestire il momento di panico

dopo lo svantaggio subito, un

gruppo che ha voluto demolire

l’avversario senza chiudersi in di-

fesa dopo il vantaggio raggiunto,

la sicurezza di Benassi e dei vete-

rani, le giocate di due ragazzi co-

lombiani eccezionali. Una partita

straordinariamente bella, l’ha de-

finita Italo Cucci a “Radio anch’io

sport”.

I numeri ancora una volta parlano

chiaro: 15 punti nelle ultime 8

partite; con una media del genere

si arriverebbe a 45 punti alla fine

della stagione, un risultato che, se

raggiunto, avrebbe del miraco-

loso, visto l’handicap di partenza.

La filosofia di Cosmi è stata ormai

assorbita dalla squadra e finora

sta pagando: quando non si può

vincere bisogna almeno cercare

di non perdere. Perché la salvezza

è una questione di cuore e deter-

minazione, ma anche una que-

stione di numeri e ogni punto alla

fine può risultare fondamentale.

Da qui alla fine ci sono ancora 13

partite. Ora Cesena e Novara

sono dietro di parecchio e 2 punti

separano il Lecce dalla zona sal-

vezza, ancora in mano al Siena.

Ma Serse ormai è sulle orme della

preda ferita… E’ solo questione di

tempo…

Fabrizio Mariano

9

Centro Coordinamento Club

foto Chilla S.

Questione di tempo

1010

Lo scivolone del Martina a Brindisi e la con-

comitante vittoria dell’Ischia a Torre del

Greco (nel rocambolesco 4-5 finale) lanciano

gli isolani in vetta alla classifica. Il gol di Mo-

rello ad una manciata di minuti dalla fine del

derby condanna al secondo posto in classi-

fica gli uomini di Bitetto, ora costretti ad in-

seguire la battistrada Ischia con un punto di

svantaggio.

La Sarnese occupa la terza piazza a quota 44.

Il Casarano di Caracciolo, che si esalta con-

tro le grandi, ne tarpa la rincorsa alla vetta.

Nel recupero della 22^ giornata Villa e com-

pagni, infatti, stendono i campani al termine

di una gran prova. Momento d’oro per i ros-

soazzurri che si ripetono qualche giorno

dopo, sempre al “Capozza”, contro l’Irsinese

con un perentorio 3-0 firmato Calabro, Ara-

gao, Villa. Per il bomber casaranese sono 15

i gol in stagione.

Completano la zona playoff Francavilla (43)

e Casertana (41). Immediatamente alle

spalle Campania (40) e Nardò (39), la cui si-

tuazione societaria appare a dir poco intri-

cata. I granata, più forti della crisi, dopo il

“cappotto” patito a Martina, battono prima il

Grottaglie (grazie al gol di Raponi all’ultimo

respiro) e pareggiano poi, a Camaldoli, con-

tro l’Internapoli (trasferta alla vigilia a rischio

per la mancanza dei fondi necessari per farvi

fronte). Sul fronte societario sembra profi-

larsi una schiarita: Il dott. Maurizio Antico

potrebbe rilevare il sodalizio. Nuovi scenari si

attendono a breve. Brindisi e Turris, appaiate

a quota 38, Casarano 35 potrebbero ancora

aspirare ai playoff. Trani (30) e Internapoli

(28) occupano una zona della graduatoria

che consente loro sonni tranquilli. Con il

Gaeta che appare ormai allo sbando (clamo-

roso il 7-1 rimediato a Francavilla), Irisnese,

Grottaglie, Nocera, Oppido e Viribus lotte-

ranno fino all’ultimo turno per evitare il pe-

nultimo posto e la retrocessione diretta. Le

altre si giocherebbero la permanenza ai

playout.

graziano congedo

22^ giornatabrindisi - gaeta 2-0casarano - sarnese 2-1francavilla - ischia 0-0grottaglie - casertana 1-1internapoli - campania 0-0martina - nardò 6-0nocera - irsinese 1-3oppido - viribus 4-1turris - trani 3-223^ giornatacampania - martina 1-1casertana - casarano 2-1gaeta - internapoli 0-0irsinese - francavilla 2-3ischia - oppido 2-1nardò - grottaglie 1-0sarnese - turris rinv.trani - nocera 2-1viribus - brindisi 2-124^ giornatacasarano - irsinese 3-0casertana - sarnese 1-2brindisi - martina 2-1francavilla - gaeta 7-1grottaglie - trani 1-1internapoli - nardò 0-0nocera - viribus 0-1oppido - campania 3-2turris - ischia 4-5

SERIE D

Sorpasso IschiaNardò da fiabaSale il Casarano

classifica punti gare vinte nulle perse g.f. g.s.

ischia 49 24 14 7 3 47 27

martina 48 24 14 6 4 46 18

sarnese 44 23 13 5 5 47 22

francavilla 43 24 11 10 3 38 26

casertana 41 24 11 8 5 43 25

campania 40 24 11 7 6 21 17

nardò 39 24 10 9 5 23 23

turris 38 23 10 8 5 41 28

brindisi 38 24 11 5 8 43 33

casarano 35 24 9 8 7 30 20

trani 30 24 8 6 10 37 38

internapoli 28 24 6 10 8 24 28

irsinese 21 24 5 6 13 25 42

grottaglie 20 24 4 8 12 25 42

nocera 17 24 3 8 13 24 42

oppido 17 24 3 8 13 23 46

viribus 17 24 4 5 15 22 50

gaeta (-4) 13 24 5 2 17 15 47

1111

“Ad inizio stagione non avrei mai

immaginato che la situazione

potesse precipitare, dobbiamo

stringere i denti”. E' un misto tra

voglia di ripartire e delusione

Francesco Mariano, professione

centrocampista, vero e proprio

filo conduttore tra il Nardò stel-

lare che non c'è più e quello che

attualmente tira avanti orgoglio-

samente la carretta. Mariano,

classe '93, ha mostrato la stoffa

giusta dell'under, tanto da con-

vincere mister Longo a non ri-

nunciare mai al suo apporto in

mezzo al campo. “E' un centrale

a cui piace ragionare più che cor-

rere e faticare - analizza il tecnico

granata-. Nel corso della sta-

gione è cresciuto molto sotto l'a-

spetto fisico e caratteriale.

L'applicazione, in particolar

modo dal punto di vista tattico,

lo ha reso un calciatore impor-

tante sia del primo che del se-

condo Nardò”.

Si era accorto del suo potenziale,

prima di tutti, il solito direttore

sportivo Gianni Inguscio, un

falco in estate a strapparlo al

Maglie, con cui Mariano aveva

disputato e vinto il campionato

di Promozione. Cresciuto nel set-

tore giovanile del Lecce, si è

quindi accasato in maglia gra-

nata, dopo un avvio esaltante ha

vissuto i momenti più duri senza

mollare “perché restiamo sem-

pre il Toro, e quando scendi in

campo rappresentando questa

città devi dare il meglio. Sem-

pre.”

Francesco, quando in estate hai

ricevuto la chiamata del Nardò,

ti aspettavi di vivere una sta-

gione così burrascosa?

“Sinceramente no. Tutti mi ave-

vano parlato bene della società,

ma anche in stagioni così biso-

gna cogliere le occasioni giuste

per crescere e migliorare. Non

mi occupo delle questioni socie-

tarie, devo pensare solo al

campo. Sono un under, voglio

sfruttare ogni chance per met-

tere in mostra le mie qualità”.

Dopo la sciagurata sconfitta di

Martina Franca la squadra ha

reagito bene: vittoria sofferta

col Grottaglie e pareggio eroico

con l'Internapoli. La salvezza

ormai è in cassaforte, cosa chie-

dere ancora a questo campio-

nato?

“Mantenere la categoria, con l'i-

nizio del nuovo ciclo, era il primo

obiettivo da non fallire. Con la

determinazione che si ritrova,

alla nostra squadra nulla è pre-

cluso. Sarebbe fantastico riuscire

a conquistare i play-off e magari

poi incontrare proprio il Martina

Franca”.

A livello personale resta co-

munque un'annata decisa-

mente positiva...

“Sì, direi proprio di sì. Sono riu-

scito a collezionare molte pre-

senze. Dalla Promozione alla

Serie D, ho scalato due categorie

in un colpo solo. Non mi aspet-

tavo di giocare così tanto. Devo

ringraziare il mister per la fiducia

che mi ha dato, nel suo sistema

di gioco mi trovo a mio agio. Un

doveroso ringraziamento anche

ai compagni più esperti che mi

sono stati accanto. Col duro la-

voro mi sto togliendo delle belle

soddisfazioni”.

In questa stagione il Toro ha

avuto praticamente due rose di-

verse. Chi ti ha impressionato di

più nella prima parte, e chi ti ha

colpito invece tra i nuovi arri-

vati?

“E' una gran bella domanda,

sono tutti grandi professionisti.

Nella prima parte di campionato,

un nome su tutti è quello di Juan

Carlos Garat, ha grandi qualità

tecniche ed era fondamentale

per il nostro impianto di gioco.

Ora come ora direi invece Da-

niele Vetrugno. Alcuni infortuni

lo avevano tenuto lontano dai

campi per un po', anche per que-

sto ha avuto poco spazio. Ora sta

bene e si vede, sta dimostrando

tutto il suo valore. Per noi è una

pedina fondamentale”.

Lorenzo Falangone

NARDÒ

Mariano, il baby veteranoIl tecnico Longo: “Ha la giusta personalità”

Foto Congedo - FIRST

12

CASARANO

Il Casarano visto all’opera nel mese

di febbraio è una delle più belle

squadre della serie D. A onor del

vero, c’è da dire che l’undici alle-

nato da Caracciolo è sempre stato

piacevole da guardare, ma l’im-

pressione è che adesso si sia rag-

giunto il perfetto mix tra la qualità

dei più esperti e l’entusiasmo dei

giovani. In casa Virtus si è dunque

creato un gruppo che inizia ad

avere ambizioni diverse rispetto

alla salvezza. Una delle pedine che

si sta mettendo in evidenza è Gian-

marco Meuli, ragazzo classe ’93,

che a Casarano sta vivendo un bel-

lissimo momento, dopo un inizio

di stagione non esaltante a Nardò.

“Diciamo che lì la situazione non

era delle migliori e, in questi casi,

un giovane ne risente anche sul

campo”.

Gianmarco, con le convincenti vit-torie su Sarnese e Irsinese, sietearrivati a quota 35 in classifica.Adesso pensate ancora alla sal-

vezza o mirate a qualcosa di piùambizioso?“L’obiettivo della salvezza è quasi

raggiunto. Mancano 6-7 punti per

tagliare la quota punti sufficiente

a salvarsi. I playoff sono a 6 lun-

ghezze di distanza, se le cose con-

tinuano così un pensierino lo

facciamo”.

Tu sei arrivato a Casarano nelmercato di riparazione. Grazie ainuovi acquisti e al recupero ditanti infortunati, la Virtus ha in-nestato una marcia alta. Se inquesto mese non ci fosse stata lasconfitta immeritata con la Caser-tana...“Nelle ultime 7 partite abbiamo

registrato 4 vittorie, 2 pareggi e la

sconfitta di Caserta. Peccato,

anche se contro la Casertana ci

può stare di perdere. Però ave-

vamo giocato veramente bene”.

Come giudichi la tua esperienzacon la casacca rossazzurra?“Finora è stata molto positiva, per-

ché questo è un grande gruppo ed

è un aspetto che sinceramente a

Nardò non avevo trovato. Mi trovo

bene con il mister Caracciolo e con

i compagni che mi danno sempre

dei consigli utili”.

Quello che colpisce di questo Ca-sarano è lo spogliatoio moltocompatto. C’è qualche “senior”che ti sta facendo da chioccia?“I punti di riferimento nella squa-

dra sono principalmente Calabro,

Sportillo e Villa. Loro hanno avuto

esperienze in categorie superiori e

quindi sono sempre lì ad aiutarti

per farti crescere. Per noi ragazzi è

importante avere chi ti può inse-

gnare qualcosa”.

A Casarano stai avendo continuitàdi presenze e di rendimento. Il mi-ster ti sta schierando sulla destrain appoggio a Villa nella fase of-fensiva, pronto a ripiegare a cen-trocampo in quella difensiva. Èquesto il tuo ruolo naturale?“Sì, io mi trovo bene a fare tutte e

due le fasi. Contro la Sarnese, ad

esempio, ho pensato a difendere

un po’ di più perché era quello che

mi chiedeva il mister. Detto que-

sto, io sono a disposizione dell’al-

lenatore e sono pronto a ricoprire

qualunque ruolo mi assegni il mi-

ster”.

Tu sei un ’93. Dove pensi di potermigliorare come calciatore?“Devo imparare a essere più con-

creto sotto porta per fare qualche

gol in più. Forse devo migliorare

anche sotto l’aspetto caratteriale

in campo”.

Guardando questo campionato evalutando il vostro livello attuale,dove piazzeresti la Virtus in clas-sifica?“Se fossimo partiti così dall’inizio

della stagione, saremmo sicura-

mente in zona playoff. Abbiamo

trovato una grande continuità,

stiamo giocando bene. Penso che

saremmo molto più in alto”.

Roberto Martalò

Meuli“Casarano è la piazzaideale percrescere”

Il giovane attaccante del Casarano Gianmarco Meuli (foto Congedo - FIRST)

13

La marcia del Monopoli verso la serie D non

conosce pause. Gli uomini di Claudio De

Luca, dopo aver battuto il Cerignola nello

scontro diretto e pareggiato sul difficile ter-

reno di Manfredonia, regolano Vieste e Ra-

cale. Zotti e compagni vantano attualmente

12 lunghezze di vantaggio sul Bisceglie, 13

sul Cerignola. A sei turni dalla conclusione

della stagione sono solo 7 i punti che sepa-

rano i biancoverdi dalla matematica serie D.

Per i nerazzurri di Ragno e i foggiani (che non

si fanno male nello scontro diretto conclu-

sosi a reti bianche) i playoff sono garantiti da

tempo. Si tratta di stabilire quali compagini

completeranno il lotto: Manfredonia e Co-

rato, appaiate in quarta posizione con 36

punti, sarebbero ad oggi le altre due candi-

date. Il Racale, appena dietro, rincorre con

due punti di svantaggio. Il Copertino di

Mosca, a quota 33 di rincorsa, potrebbe aspi-

rare al raggiungimento degli spareggi per la

promozione. Carlà e compagni, dopo un mo-

mento di appannamento, battono Locoro-

tondo e Maglie e alimentano sogni di alta

classifica. Il calendario propone nel prossimo

turno Vieste - Racale e San Paolo - Coper-

tino: le ambizioni delle salentine passano da

queste trasferte. Scorrendo la graduatoria

vengono Terlizzi e Bitonto con 29 punti,

quindi a 27 il Francavilla che Diego Favonio

ha riportato in acque più serene.

Il San Paolo, giunto al suo settimo risultato

utile consecutivo (trend fortificato da sei suc-

cessi) corre a vele spiegate verso la salvezza.

Per i baresi sono 25 i punti messi in cascina.

Attualmente Maglie, Locorotondo, Fasano e

Tricase disputerebbero i playout, mentre il

Vieste sarebbe retrocesso in Promozione. Gli

uomini di Volturo, dopo la vittoria contro il

Vieste, incassano le sconfitte contro San

Paolo e Copertino. Quelli di Colonna, usciti

sconfitti nei due scontri diretti contro Terlizzi

e Locorotondo, arrancano pericolosamente.

A sei turni dalla conclusione del campionato

nulla è compromesso, ma per entrambe oc-

corre un cambio di passo. (g.c.)

21^ giornata

Bisceglie - tricase 3-1

fasano - Bitonto 1-1

francavilla - coPertino 1-0

locorotondo - maglie 1-1

monoPoli - cerignola 1-0

racale - corato 2-4

terliZZi - san Paolo 0-1

vieste - manfredonia 2-2

22^ giornata

Bitonto - Bisceglie 0-1

cerignola - racale 3-1

coPertino - terliZZi 0-1

corato - fasano 1-0

maglie - vieste 1-0

manfredonia - monoPoli 3-3

san Paolo - locorotondo 1-0

tricase - francavilla 1-0

23^ giornata

Bisceglie - corato 2-0

fasano - cerignola 0-1

francavilla - Bitonto 3-1

locorotondo - coPertino 0-2

maglie - san Paolo 0-1

racale - manfredonia 1-0

terliZZi - tricase 1-0

vieste - monoPoli 1-2

24^ giornata

Bitonto - terliZZi 0-1

cerignola - Bisceglie 0-0

coPertino - maglie 1-0

corato - francavilla 2-2

manfredonia - fasano 1-0

monoPoli - racale 2-1

san Paolo - vieste 3-1

tricase - locorotondo 0-1

ECCELLENZA

Monopoli fa il vuotoTricase e Maglie arrancano

classifica Punti gare vinte nulle Perse g.f. g.s.

monoPoli 63 24 20 3 1 47 12

Bisceglie 51 24 15 6 3 46 18

cerignola 50 24 15 5 4 32 15

manfredonia 36 24 9 9 6 35 24

corato 36 24 10 6 8 27 30

racale 34 24 10 4 10 38 35

coPertino 33 24 9 6 9 22 24

terliZZi 29 24 7 8 9 25 29

Bitonto 29 24 8 6 10 24 37

francavilla 27 24 6 9 9 19 24

san Paolo 25 24 7 4 13 20 38

maglie 22 24 5 7 12 22 30

locorotondo 22 24 4 10 10 15 27

fasano (-4) 21 23 7 4 12 25 25

tricase 21 23 5 6 12 26 32

vieste 19 24 4 7 13 25 48

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14

Da tre anni veste la maglia del

Racale, la squadra della sua città,

Antonio Savino è ormai il vete-

rano di questa compagine. “E’ un

onore vestire questa casacca -

esordisce Savino -. Qui sono pas-

sati mediamente venti giocatori

a stagione. Essere qui, al terzo

anno consecutivo, è per me mo-

tivo di orgoglio”.

Questi continui risultati altale-

nanti hanno allontanato il Ra-

cale dalla zona playoff. Come

spieghi questa situazione?

“Questo gruppo è composto da

giocatori validissimi. Non stiamo

facendo male. Certamente si po-

trebbe fare meglio, ma i nume-

rosi infortuni ci hanno

penalizzato”.

Siete a due punti da Manfredo-

nia e Corato. Il distacco è breve.

Lo ritieni colmabile?

“Assolutamente sì. Due punti

sono recuperabili. Conosco il va-

lore di questo Racale: posso dire

che solo Monopoli e Bisceglie ci

sono superiori. Non siamo partiti

per arrivare primi in classifica,

ma per raggiungere i playoff.

Siamo in piena corsa e credo che

alla fine saremo tra le prime cin-

que. Serve più continuità”.

Il presidente Salvatore De Lo-

renzis ha dichiarato di volersi

defilare per vicende extracalci-

stiche. Che cosa pensi in propo-

sito?

“Mi dispiace tanto perchè per lui

la squadra era motivo di orgo-

glio. In fondo è una sua creatura.

Ha voluto lui questa avventura

calcistica nella nostra città. Spero

che si risolva il tutto e che torni

la tranquillità”.

Nelle ultime quattro gare, tre

sconfitte e una sola vittoria con-

tro il Manfredonia in casa. Si po-

teva fare di più?

“Certamente. A Monopoli ab-

biamo perso contro la capolista,

ma abbiamo disputato un’ottima

gara. Credo che la sconfitta in-

terna contro il Corato lasci l’a-

maro in bocca. Per due volte in

vantaggio siamo stati rimontati e

poi battuti per 2-4. Quella bat-

tuta d’arresto, contro una diretta

concorrente, brucia più delle

altre. Avremmo potuto fare

molto meglio”.

Calcisticamente nasci come

esterno offensivo. Ora agisci da

terzino. Come ti trovi in questa

posizione?

“Mi trovo molto bene. Ho molto

più campo e partire da dietro

può essere un vantaggio. Devo

migliorare in fase difensiva. Mi

sto applicando e mister Levanto

mi aiuta molto al riguardo”.

A sei gare dalla fine dovete re-

cuperare due punti a Corato e

Manfredonia. Su chi fate la

corsa?

“Credo che il Corato sia meno

competitivo del Manfredonia. I

foggiani sono molto più orgaiz-

zati. Terrei d’occhio anche il Co-

pertino che si trova un punto

sotto di noi e che attraversa un

ottimo momento. Ci attendono

sei finali: domenica andremo a

Vieste per vincere. Sarà una gara

dura, non deve ingannare l’ul-

timo posto”.

Diamo per scontato che il Ra-

cale disputi i playoff, quale av-

versario preferiresti affrontare

nella semifinale?

“Il Cerignola”.

Graziano Congedo

Savinosuona la

carica“Voglio iplayoff!”

Il calciatore

del Racale

Antonio Savino

foto Congedo - FIRST

RACALE

Le scofitte patite contro San

Paolo e Terlizzi (entrambe per 1-

0) lasciano l’amaro in bocca al-

l’ambiente magliese. La

deficitaria posizione di classifica,

inoltre, trasmette tensione alla

squadra, sebbene le prestazioni

non siano state del tutto nega-

tive. “Purtroppo la realtà è

questa - esordisce il forte cen-

trocampista Vincenzo Sicuro -.

Finalizziamo poco e non siamo

concreti sottoporta. Il ko col San

Paolo è stato un autentico colpo

basso per come maturato”.

Domenica prossima il derby

Maglie-Tricase. Chi perde sarà

condannato?

“La gara è assolutamente deci-

siva. Chi vince può fare un buon

balzo in avanti in classifica. Una

sconfitta sarebbe disastrosa per

entrambe. Abbiamo dalla nostra

il vantaggio di giocare in casa”.

I numerosi movimenti di mer-

cato operati potrebbero aver in-

fluito sull’amalgama della squa-

dra?

“Sicuramente no. I nuovi arrivati

Giorgetti, Paco Soares (ex della

Sampdoria in serie A) e Iervolino

sono calciatori esperti e l’intesa

con il gruppo già in essere è stata

immediata. Dobbiamo aumen-

tare il collante per uscire da que-

sto momento decisivo”.

Il tuo rendimento è stato sem-

pre molto positivo. Quale credi

sia il tuo ruolo naturale?

“Nasco come mediano davanti

alla difesa, ma sono sempre a di-

sposizone per qualunque esi-

genza tattica del mister. Volturo

è una persona eccezionale sotto

tutti i punti di vista. Saprà sfrut-

tare le mie caratteristiche al me-

glio”.

Da magliese cosa ti senti di pro-

mettere ai tifosi?

“Sono un giocatore - tifoso. Da

magliese darò il 200%!”.

Vincenzo Congedo

Maglie - Vincenzo Sicuro: “Sarà decisivo il derby col Tricase”

15

Il Copertino del patron Fanuli vola

con trentatre punti in classifica, oc-

cupando il settimo posto a soli tre

punti dalla quarta posizione presi-

diata in coabitazione da Corato e

Manfrendonia.

Nell’ultimo mese la squadra di Mi-

ster Mosca ha conquistato sei

punti, frutto di due vittorie contro

Locorotondo e Maglie e due scon-

fitte al cospetto di Francavilla e

Terlizzi. Un febbraio dolce-amaro

per Schito e compagni.

Uno dei protagonisti fondamentali

della rimonta rossoverde è Davide

Carlà, uno dei migliori centrocam-

pisti del campionato di Eccellenza.

Terza stagione per il venticin-

quenne centrocampista che, oltre

a tirare calci al pallone, ha conse-

guito la laurea triennale in mana-

gement aziendale e ora punta alla

specialistica in comunicazione

aziendale.

Dott. Carlà, sei uno dei senatori di

questa squadra: dopo un girone

d’andata non eccellente, state

scalando posizioni in classifica ar-

rivando a ridosso delle prime

della classe. Come mai questo

cambio di passo?

“La squadra nel girone d’andata ha

peccato d’inesperienza e dopo

una fase di conoscenza all’interno

del gruppo, stiamo riuscendo a to-

glierci parecchie soddisfazioni vin-

cendo, fra le altre, contro Bisceglie,

Cerignola e Racale, tutte squadre

destinate a prevalere in questo

campionato”.

Carlà e Di Silvestro stanno con-

quistando sul campo l’etichetta di

una delle migliore coppie di cen-

trocampisti dell’intero campio-

nato di Eccellenza: una bella

soddisfazione per te ed il tuo

compagno di reparto. Avete stu-

pito tutti, addetti al lavoro com-

presi. Come mai?

“Sinceramente non mi piace van-

tarmi, ma con il passare delle gior-

nate la nostra intesa è migliorata

ed entrambi uniamo quantità e

qualità, cerchiamo sempre la gio-

cata facile senza mai strafare in

inutili preziosismi”.

Dopo un conto-reti deficitario ad

inizio campionato, ora finalmente

la differenza reti è in positivo. Il

detto “La miglior difesa è l’at-

tacco” è il vostro motto nelle ul-

time giornate?

“Nelle ultime giornate abbiamo

prodotto un’enorme mole di gioco

conquistando cinque limpide vit-

torie. Le tre sconfitte contro Mo-

nopoli, Francavilla e Terlizzi sono

casuali, dovute a prodezze di sin-

goli e non a nostri errori”.

Manfredonia, Corato, Racale:

sembrano solo queste le tre squa-

dre che contenderanno al Coper-

tino uno dei due posti rimanenti

per i playoff. Quale delle tre temi

di più?

“Nessuna delle tre. Dobbiamo solo

pensare a vincere le ultime sei par-

tite e, conquistando diciotto punti,

nessuno potrà toglierci un posto

fra le prime della classe. Abbiamo

i mezzi e il giusto spirito per arri-

vare in alto. Niente è precluso a

questo splendido gruppo”.

Un marzo pazzerello per Carlà e

compagni: due trasferte insidiose

a Bari contro il San Paolo ed a Noi-

cattaro e due partite consecutive

in casa contro Vieste e Tricase,

due pericolanti. Un mese fonda-

mentale per le speranze rosso-

verdi di coronare un sogno.

Marco Tarsi

COPERTINO

In volo verso i playoff

“Rinunciamo ai compensi per ri-

conquistare i tifosi e il presi-

dente. La salvezza del Tricase

viene prima di ogni cosa”. Con

queste parole il capitano Andrea

De Benedictis introduce il mo-

mento delicato che attarversa la

sua squadra. Dopo la sconfitta

interna con il Locorotondo, delu-

sione e rabbia hanno pervaso

tifoseria e dirigenza, con il presi-

dente Stefanelli infuriato.

Secondo te è giusto alzare i toni

a tal punto?

“Non lo ritengo giusto, ma è

comprensibile. Questa è una

squadra allestita per puntare ai

playoff. Problemi interni hanno

portato ad un ridimensiona-

mento e ora siamo invischiati

nella lotta per non retrocedere.

La loro delusione è la nostra. Noi

calciatori siamo i primi a voler

uscire da questa situazione, ma

abbiamo bisogno dell’apporto di

tutti. Noi daremo il massimo”.

Da capitano, dove pensi che la

squadra abbia sbagliato?

“Abbiamo provato vari moduli di

gioco. Non credo, tuttavia, di-

penda solo da situazioni tattiche.

Penso che il problema principale

sia la disabitudine della maggior

parte dei calciatori in rosa a lot-

tare per la salvezza. Dobbiamo

fare affidamento solo sulle no-

stre capacità per uscire da que-

sto momento”.

Se può essere un’attenuante, lo

stato in cui versa il “San Vito”

non vi agevola.

“Il terreno ha influito moltis-

simo. Giocatori tecnici come Fer-

rante, Tondo, Striano, Villani ne

risentono non poco”.

Come sperate di recuperare la

fiducia di Stefanelli e della tifo-

seria?

“Ci siamo messi in gioco. Non vo-

gliamo alcun rimborso, finchè il

Tricase non sarà salvo”.

Vincenzo Congedo

De Benedictis: “Rinunciamo ai rimborsi, ma Tricase in salvo”

Il centrocampista

Davide Carlà

Foto Antonio Tarsi

16

Il Galatina ha ormai in pugno il campionato:

manca solo l’aritmetica per ufficializzare il

successo dei ragazzi di Inglese, ma visti gli 11

punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, il

Manduria, e lo spessore di una squadra che

si impone con autorevolezza ovunque, non

dovrebbero esserci particolari sorprese. La

corsa per i play off ha già delineato almeno

tre protagonisti su quattro e in questo senso

potrebbe dare spunti interessanti il rush fi-

nale per aggiudicarsi il secondo posto tra

Gallipoli, Manduria e Mottola. I giallorossi

devono risolvere un solo grande problema,

quel “mal di trasferta” che ha comportato

sette sconfitte sulle 8 totali rimediate finora,

compromettendo obiettivi più importanti.

Leverano e Martano sono forse le principali

delusioni del girone di ritorno, lontane pa-

renti delle squadre frizzanti e pratiche am-

mirate all’andata: troppi e costanti gli

scivoloni per restare competitivi. Ma se per i

gialloblu di Colagiorgio i play off sembrano

ormai un miraggio, i bianconeri di Castri-

gnanò possono invece amministrare un di-

screto vantaggio sulla sesta forza del torneo,

a patto di riprendersi in fretta. Attenzione al-

l’Otranto di Salvadore che arriva di rincorsa e

potrebbe

intromettersi: serviranno continuità ed il re-

cupero di tutti gli effettivi, con il mese pros-

simo assolutamente decisivo. In coda

difficoltà per un Novoli sempre generoso e

mai domo, ma a cui spesso sono mancate

concretezza ed anche un pizzico di buona

sorte. Per i rossoblu del neo tecnico Cala-

brese, scongiurato l’ultimo posto da cui è im-

possibile schiodare il Botrugno, i play out

sembrano inevitabili.

Febbraio d’assalto invece per il San Cesario

di Oscar Greco, che con tre vittorie consecu-

tive si è prepotentemente rilanciato, ali-

mentando a giusta ragione le speranze di

una salvezza diretta impensabile sino a qual-

che settimana fa ed ora distante solo tre

punti.

luigi alemanno

21^ giornata

carovigno - mottola 0-2

gallipoli - fragagnano 2-1

leverano - otranto 1-0

manduria - san cesario 2-0

martano - maruggio 3-4

massafra - san vito 3-0

novoli - leporano 0-2

stella jonica - galatina 0-2

sud salento - crispiano 0-3*

22^ giornata

crispiano - carovigno 2-1

fragagnano - novoli 3-1

galatina - gallipoli 1-0

leporano - massafra 4-1

maruggio - manduria 0-6

mottola - stella jonica 5-2

otranto - martano 2-2

san vito - leverano 2-0

san cesario - sud salento 3-0

23^ giornata

carovigno - san cesario 1-4

galatina - mottola 2-0

gallipoli - novoli 5-0

leverano - leporano 0-2

manduria - otranto 0-0

martano - san vito 2-2

massafra - fragagnano 0-2

stella jonica - crsipiano 0-1

sud salento - maruggio 0-3*

24^ giornata

crispiano - galatina 0-3

fragagnano - leverano 4-1

leporano - martano 2-0

maruggio - carovigno 0-1

mottola - gallipoli 1-0

novoli - massafra 0-0

otranto - sud salento 8-0

san cesario - stella jonica 2-0

san vito - manduria 3-0

PROMOZIONE

Il Galatina blinda ilprimato. San Cesario,speranze di salvezza

classifica punti gare vinte nulle perse g.f. g.s.

galatina 61 24 19 4 1 68 10

manduria 50 24 14 8 2 43 9

gallipoli 48 24 16 0 8 55 25

mottola 44 24 14 2 8 38 25

leverano 42 24 12 6 6 37 23

otranto 37 24 9 10 5 44 24

leporano 36 24 11 3 10 33 32

fragagnano 35 24 10 5 9 40 31

martano 35 24 9 8 7 39 34

massafra 31 24 8 7 9 32 34

crispiano 29 24 8 5 11 24 38

san vito 27 24 6 9 9 26 43

maruggio 26 24 6 8 10 32 44

stella jonica 24 24 6 6 12 22 40

san cesario 23 24 5 8 11 22 38

carovigno 21 24 6 3 15 25 51

novoli 18 24 4 6 14 18 42

sud salento (-3) 7 24 2 4 18 21 76

17

GALATINA

Malerba“Il Galatinaè la top 11del torneo”

Il difensore Marco Malerba

(foto Congedo - FIRST)

Da sei stagioni veste la maglia

biancostellata del Galatina (inter-

vallate nel 2006 dall’avventura

granata col Nardò di Antonio

Toma), Marco Malerba - eclettico

difensore, 23 anni a maggio - si sta

rivelando un autentico e prezioso

jolly difensivo per gli schemi di

Gregory Inglese. Grazie alla sua

forza esplosiva il ragazzo di Cutro-

fiano riesce ad essere efficace

tanto in fase difensiva quanto in

quella propositiva. “Mi piace agire

sulle fasce - esordisce il difensore -

, perché il ruolo mi consente di

spingere in avanti. Non ha impor-

tanza se a destra o sinistra, mi

trovo bene in entrambe le posi-

zioni”.

Il mister ti ha utilizzato anche da

difensore centrale. Come pensi di

ricoprire quel ruolo?

“Da centrale mi applico a dovere,

secondo quello che mi consiglia il

mister. Credo di essere più portato

per giocare sulle fasce. Da esterno

ho la possibilità di partecipare

maggiormente alle azioni offen-

sive e, perché no, trovare la via del

gol”.

A proposito di gol...quest’anno ne

hai realizzati ben quattro. Quale

ricordi con maggiore soddisfa-

zione?

“Quello contro il Martano in

mezza rovesciata. A San Giorgio il

mio gol è stato importante perché

abbiamo sbloccato il risultato su

un campo difficile”.

Che cosa provi a far parte di que-

sta corazzata?

“Certamente è una bella espe-

rienza far parte di un organico di

questo livello. Conoscendo l’am-

biente la soddisfazione è mag-

giore. Vinciamo sempre e questo

mi permette di essere sereno”.

Con Frascaro e Zizzari (da dicem-

bre) siete i soli confermati della

scorsa stagione. Quali sono le cre-

denziali per ottenere la fiducia da

una società blasonata come

quella galatinese?

“A parte la fiducia della società,

occorre quella dell’allenatore.

L’anno scorso abbiamo fatto un

buon campionato. Ogni tecnico ha

le sue idee e queste sono in fun-

zione delle scelte da operare. Se

Inglese ha deciso di puntare sul

sottoscritto, avrò delle qualità che

apprezza”.

Con la vittoria di Crispiano siete

ad un passo dall’Eccellenza.

Troppo forte il Galatina o le rivali

non sono all’altezza?

“Se si escludono Gallipoli, Mandu-

ria e Mottola, il livello del girone

non è un granché. Lo scorso anno,

a mio parere, c’erano più squadre

valide. Questo Galatina ha molte

alternativa in rosa e annovera cal-

ciatori di altra categoria. Per l’Ec-

cellenza, attenzione, non c’è

ancora la matematica”.

A quale calciatore di ispiri e da chi

hai appreso i maggiori segreti da

quando giochi a calcio?

“Il mio idolo è Javier Zanetti: un

esempio per ogni giovane che si

approccia al calcio. Da quando

gioco ho imparato molto da Anto-

nio Schito, come mister dico

Mosca (che mi ha fatto esordire),

Antonio Toma e Volturo. Que-

st’anno Cimarelli è il giocatore da

cui ricevo i maggiori consigli. Per il

resto, dal momento che siamo

tutti coetanei, ci aiutiamo a vi-

cenda”.

Quale avversario ti ha impensie-

rito maggiormente?

“Lo scorso anno Mortari, con la

maglia del Botrugno, ci fece del gol

e mi diede molti problemi. Fortu-

natamente coloro che potrebbero

crearmene sono miei compagni di

squadra”.

Il tuo sogno nel cassetto?

“Da piccolo sognavo di arrivare nei

professionisti. Ora che gli anni pas-

sano vivo alla giornata. Resto, co-

munque, ambizioso”.

Se dovessi diramare la top 11 del

torneo chi sceglieresti?

“I miei compagni. Non vedo nes-

suno superiore a loro”.

Vincenzo Congedo

18

È venuto meno, non per sua scelta,nella fase cruciale della stagione,costretto a seguire i suoi compagnidalla tribuna a causa di una fasti-diosa frattura al dito piccolo delpiede sinistro. Che l’ha costretto arinunciare a sfide affascinantid’alta classifica, come quelle con-tro Galatina e Mottola, per la qualcosa Antonio Renis non nascondetutta la sua amarezza. “Sono de-luso e arrabbiato allo stessotempo, perché mi sentivo bene esapevo di poter dare alla squadraqualcosa di importante. Ho dovutorinunciare al momento clou deltorneo, nella mia fase migliore diforma ed in cui mi stavo espri-mendo al massimo. Quest’anno,tra problemi di varia natura, nonho mai avuto la possibilità di af-frontare il Galatina nelle condizionimigliori, di questo sono dispia-ciuto”.Febbraio, Antonio, doveva essereil mese decisivo per definire equi-libri ed obiettivi,ne viene fuori unGallipoli che lotterà per il secondoposto. “Eravamo consapevoli che questosarebbe stato un mese decisivo,tutta una serie di situazioni ci la-sciano la possibilità oggettiva dilottare per il secondo posto. Noncredo, infatti,che il Galatina faràpassi falsi. Ora dobbiamo racco-gliere quanti più punti possibileper migliorare la nostra posizionein vista dei play off, che peraltronon ritengo così scontati visto chearrivano da dietro in buone condi-zioni Otranto e Leporano. Per iprossimi due mesi bisogna lavo-rare bene e intensamente”. Non pensi che 8 sconfitte per unasquadra da vertice comincino a di-

ventare troppe? “Sono tante effettivamente, maaver perso otto volte senza avermai pareggiato spiega come que-sta sia una squadra con molte qua-lità ma giovane, che in certimomenti deve imparare a gestiremeglio le situazioni. Se una partitanon si può vincere, bisogna impa-rare anche a non perderla. Ci man-cano quei 5-6 punti, frutto dipareggi, che avrebbero mosso lanostra classifica”. È interessante notare come 7 diqueste 8 sconfitte siano avvenutelontano dal Bianco per una sortadi “mal di “trasferta”. “La squadra soffre in personalità:in questi campionati la capacità digestione è fondamentale, quellaconsapevolezza di poter sfruttareal meglio le proprie caratteristichesempre, sia in casa che fuori”. Hai realizzato 13 gol in campio-nato, molti decisivi, manca ancorauno spicchio significativo di sta-gione, come giudichi finora la tuadal punto di vista personale? “E’ stata una buona stagione,anche se sono partito un po’ insordina e, specie all’inizio, sonostato frenato da qualche infortu-nio, ma col pieno recupero fisicoho ingranato la giusta marcia. Va-luto la stagione positivamente,sperando che possa diventare ot-tima attraverso la vittoria dei playoff con il Gallipoli”.Hai ancora un sogno o un tra-guardo sportivo da raggiungere? “Vincere un campionato in unapiazza importante come questa,purtroppo per quest’anno saràquasi impossibile. Ma per il futuroresta tutto aperto”.

Luigi Alemanno

Renis e quel sogno:“Vincere col Gallipoli”

Dodici punti nelle ultime cinquegare. Più di quanto fatto nelleprecedenti diciannove, per untotale di 23 punti che collocanola formazione di Oscar Greco inuna posizione meno pericolante.“Iniziato il girone di ritorno -commenta mister Greco -, cisiamo guardati in faccia e ab-biamo capito che sarebbe statonecessario fare di più. Con l’in-gaggio di Errico abbiamo siste-mato l’assetto complessivo. Ora

la squadra è in salute. Dobbiamosfruttare questo momento”.Marzo presenta: Galatina, Mot-tola, Gallipoli e Crispiano. Uncalendario non semplice. “Siamo in un buon momento.Siamo consci del valore delle av-versarie che affronteremo. Cer-cheremo di fungere da sorpresae mina vagante!”. Grande merito della società esuo Greco, è la valorizzazionedei giovani provenienti dal vi-

vaio. “Il nostro settore giovanile è ec-cellente. Caporale, Dazzi (a mioparere il più forte under del tor-neo), Prinari, Stampete, Carati eDe Giorgi hanno disputato dalledieci alle dodici partite da tito-lari. A Leverano e Fragagnanoabbiamo perduto di misura consette giovanissimi in campo”. La vicenda Botrugno (comealtre in passato) lascia perplessi.Cosa pensa della situazione?

“Il campionato è falsato. All’an-data col Botrugno a pieno re-gime abbiamo persosonoramente (5-0, ndr). Dopoaltre concorrenti per la salvezzahanno avuto vita facile o addi-rittura i tre punti a tavolino”.Il suo San Cesario eviterà iplayout?“Le attuali ultime sette in classi-fica se la giocheranno fino allafine”.

Vincenzo Congedo

GALLIPOLI

L’attaccante

del Gallipoli

Renis

Foto Bysam.it

S. Cesario - Oscar Greco: “Sfruttiamo questo buon momento!”

19

OTRANTO

Daniele Morello è uno di queigiocatori che fanno la fortuna diogni allenatore. Uomo spoglia-toio, sempre disponibile, giocabene ovunque lo metti. “Io sonoun difensore centrale, gioco inquesta posizione da 4-5 anni. Mami metto a disposizione del mi-ster che mi fa giocare a volte adestra oppure, quando la partitanon va per il verso giusto e ser-vono peso e centimetri in avanti,mi schiera in attacco. Quest’annoho giocato anche a centrocampo,facendo una doppietta. Contro ilMartano ho persino fatto il por-tiere, perché il nostro titolare erastato espulso e non avevamo altricambi”.Partiamo dalla partita con il Bo-

trugno. 8-0 alla fine del primo

tempo, poi gli avversari si sono

ritirati.

“È difficile chiamarla partita. C’e-rano due o tre persone che fannoparte della società, ma nonhanno un passato calcistico vero.La distinta che si consegna all’ar-bitro è stata depositata all’ul-timo, l’arbitro ci ha detto discendere in campo comunque eche, successivamente, avremmodeciso se continuare a giocare omeno”. Prima avevate raccolto un ot-

timo punto a Manduria. Adesso

siete al sesto posto, a cinque

punti dal Leverano.

“Noi all’inizio volevamo raggiun-gere una salvezza tranquilla, poicome si dice l’appetito vien man-giando. Abbiamo preso un paio

di giocatori di spessore e allora cisiamo detti: “Perché non pro-varci?”. Essendo questo il primoanno, abbiamo dovuto affrontareostacoli imprevisti. L’anno pros-simo sicuramente faremo me-glio, grazie all’esperienzamaturata in questa stagione.Però finché la matematica ci daràoccasione, noi punteremo all’o-biettivo playoff”.Il Leverano non sta correndo in

questo periodo.

“Purtroppo quando abbiamo gio-cato con loro a Leverano, ab-biamo preso gol al 92’. Altrimentiadesso saremmo solamente a 2punti”. Tra i tuoi compagni c’è chi me-

rita un palcoscenico più ambi-

zioso?

“Sicuramente sì. Dico AntonioDell’Atti, un ragazzo fantasticodentro e fuori il campo. È unaforza della natura, corre e lottaper tutta la partita. Ho vistopochi ragazzi così. Non capiscocosa ci faccia uno come lui in Pro-mozione. Un altro giocatore forteè Paolo Pighin, che purtroppoquest’anno è stato infortunato ela sua assenza si è fatta sentire”.Qual è il segreto di questo

Otranto?

“Il gruppo. Noi siamo insieme dadiversi anni ed in piena e co-stante sintonia. Anche con il mi-ster abbiamo uno splendidorapporto. Ci sono state delle diffi-coltà, ma con la forza dello spo-gliatoio siamo riusciti asuperarle”. (R.M.)

Morello per ogniuso

Tre sconfitte di fila rallentano lacorsa del Leverano, autenticasorpresa di questo torneo di Pro-mozione. Le battute d’arrestocontro San Vito, Leporano e Fra-gagnano costituiscono un cam-panello d’allarme per la squadradi mister Castrignanò. “Questi kosono inaspettati - ammette Ca-strignanò -. I numerosi infortunie le squalifiche hanno decimatola squadra. Sono venuti a man-care gli equilibri che ci rende-

vano solidi dal punto di vista di-fensivo. Ad esempio a Fraga-gnano non avevo a disposizionesette elementi titolari. Non c’èassolutamente da preoccuparsi.La squadra è viva”.Mister si sente in bilico?

“Assolutamente no. Non mi sonomai sentito in discussione, anchese tutti possiamo sbagliare. Il no-stro obiettivo iniziale era la sal-vezza. La posizione in classificache abbiamo conquistato col

passare delle giornate ce lasiamo meritata sul campo”.Spesso quando i risultati non ar-

rivano, i maligni sono pronti ad

insinuare il mancato pagamento

dei rimborsi spesa ai calciatori.

La situazione a Leverano, tutta-

via, appare florida.“Certamente. La società è seria epuntuale da questo punto divista. Credo sia un modello per ilmondo dilettantistico. Il presi-dente Zecca e il vice Galasso, col

prezioso apporto di Trinchera,hanno ideato un progetto calci-stico a lungo termine. I dirigentinon sono mai venuti meno agliimpegni presi”.Manterrete il quinto posto fino

alla fine?

“I playoff non ci sfuggiranno! Diquesto ne sono certo. Li meri-tano i ragazzi. Si sono superati emeritano questa classifica di pre-stigio”.

Vincenzo Congedo

Fo

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iern

ico

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ele

Leverano - Il tecnico Castrignanò: “I miei ragazzi si sono superati”

20

Mulè sostiene che l’anniversario di

“Mani Pulite” è l’occasione per de-

cretare un fallimento. E’ il fallimento

della giustizia perché a fronte dei

fatti scoperti nulla è cambiato sul

terreno della corruzione. C’è stata

soltanto una trasformazione quasi

radicale del fenomeno. Le mazzette

del XXI secolo, abbiamo imparato,

non sono più consegnate brevi

manu in volgari fogli di giornale o

scatole di scarpe ma viaggiano sotto

forma di benefit personali: case,

viaggi, soggiorni di vacanza, acquisto

agevolato di beni di consumo, con-

sulenze, assunzioni di parenti pros-

simi o amanti. Tutti modi molto

raffinati che consentono al corrotto

di mantenere le mani apparente-

mente pulite. Una finzione, ovvia-

mente. A ben pensarci si può

teorizzare un welfare della tangente,

mentre vent’anni fa ci trovavamo

quasi sempre di fronte a casi di vol-

gare arricchimento personale.

Il primo ad usare l'espressione Mani

pulite fu il politico italiano Giorgio

Amendola, deputato per il Partito

Comunista Italiano, in un'intervista

a Manlio Cancogni pubblicata da Il

Mondo, il 10 luglio 1975, in risposta

alle critiche che venivano mosse al-

l'onestà nella gestione delle ammi-

nistrazioni pubbliche allo stesso PCI:

«Ci hanno detto che le nostre mani

sono pulite perché non l'abbiamo

mai messe in pasta. Come se non si

potessero avere dei grandi affari am-

ministrando l'opposizione in una

certa maniera». L'espressione Mani

pulite fu ripresa e usata, poi dal gior-

nalista e scrittore italiano Claudio

Castellacci in un libro dal titolo omo-

nimo pubblicato nel 1977. Tre anni

più tardi il presidente della Repub-

blica Sandro Pertini, in un discorso ai

giovani, tenuto nel 1980, disse: «Chi

entra in politica, deve avere le mani

pulite».In un'accezione ristretta, l'in-

dagine "Mani pulite" è quella gem-

mata dal "fascicolo virtuale" aperto

alla Procura della Repubblica presso

il tribunale di Milano nel 1991 dal

pool. In un'accezione allargata, di

"Mani pulite" si parla anche per le

altre indagini per reati contro la pub-

blica amministrazione condotte

nello stesso periodo dalla procura di

Milano (es. ENI-Sai) e, più in gene-

rale ancora, in tutte le altre procure

italiane che diedero corso nel me-

desimo periodo ad indagini contro il

malaffare in politica (si parlò di

"Mani pulite" napoletana per le in-

dagini contro Francesco De Lorenzo,

Antonio Gava e Cirino Pomicino, di

"Mani pulite" romana per le indagini

su Moschetti, di "Mani pulite" geno-

vese, piemontese, ecc.).

«Tutto era cominciato un mattino

d'inverno, il 17 febbraio 1992,

quando, con un mandato d'arresto,

una vettura dal lampeggiante az-

zurro si era fermata al Pio Albergo

Trivulzio e prelevava il presidente,

l'ingegner Mario Chiesa, esponente

del Partito Socialista Italiano con

l'ambizione di diventare sindaco di

Milano. Lo pescano mentre ha ap-

pena intascato una bustarella di

sette milioni, la metà del pattuito,

dal proprietario di una piccola

azienda di pulizie che, come altri for-

nitori, deve versare il suo obolo, il 10

per cento dell'appalto che in quel

caso ammontava a 140 milioni. »

La lotta alla corruzione del pool di

“Mani Pulite”, come fu chiamata l’in-

chiesta, fece allora un enorme scal-

pore, anche a livello internazionale,

riuscendo a ottenere ben 1300 fra

condanne e patteggiamenti defini-

tivi. Tuttavia, si può dire che è finita

nel nulla.

La politica italiana ha reagito non av-

viandosi sulla via della legalità, bensì

piegando, con leggi apposite, la le-

galità ai propri interessi, personali e

di partito. Ciò spiega perché il "Tran-

sparency International corruption

perceptions index", definito dal

Guardian nell'edizione online la gra-

duatoria «più credibile e accurata

della corruzione nella pubblica am-

ministrazione», pone l’Italia al 67°

posto nel mondo, dopo il Ruanda

sessantaseiesimo.

Pier Luigi Giannachi

17 Febbraio 1992 – 17 Febbraio 2012: Cosa è cambiato?

Galati: “Siamo calati, torniamo a vincere!”

Il Martano ha vissuto forse il

momento più difficile della sua

stagione. Solo due punti nelle

ultime quattro partite e playoff

che sembrano più difficili da

raggiungere. Anche se nel cal-

cio, come nella vita, mai dire

mai. Marco Galati è un gioca-

tore navigato e sa benissimo

che nel calcio i periodi bui sono

sempre dietro l’angolo. “Pur-

troppo siamo in un periodo no

– commenta il centravanti

ventottenne del Martano -

e comunque incapparvi è fi-

siologico in un campionato.

Siamo partiti benissimo all’ini-

zio e adesso stiamo avendo

delle difficoltà. Nonostante

questo, stiamo centrando pie-

namente l’obiettivo di inizio sta-

gione che era la salvezza”. Il

Martano aveva abituato bene i

propri tifosi che, grazie a un

grande inizio di torneo, avevano

pensato in grande. “Nessuno si

aspettava quella partenza così

lanciata, grazie alla quale ab-

biamo conquistato molti punti.

Inevitabilmente un pensierino

ai playoff lo avevamo fatto, ma

adesso questo calo ci ha com-

plicato i piani. Speriamo di ri-

prenderci già da domenica

contro il Fragagnano”. Un mese

di febbraio dunque sfortunato

per i ragazzi di Colagiorgio che

hanno qualche rimpianto, visto

l’improvviso rallentamento del

Leverano che occupa l’ultimo

posto disponibile per i playoff,

lontani adesso 7 punti. “Se

avessimo vinto contro il Lepo-

rano, saremmo stati molto vi-

cini al quinto posto. Adesso

dobbiamo solo pensare a vin-

cere, poi vedremo i risultati

delle altre squadre. Il mese di

marzo sarà decisivo: Fraga-

gnano e Massafra in casa, No-

voli e Leverano fuori. Bisognerà

vincere almeno 3 partite per nu-

trire sogni di playoff”. Galati ha

già vinto il campionato con la

maglia del Taurisano e con

quella del Racale, ha quindi

esperienza da vendere. Nello

scegliere il Martano ha pesato

sicuramente la presenza di mi-

ster Colagiorgio, da lui cono-

sciuto fin dai tempi di

Manduria. Nella città della

Grecìa, il bomber ha trovato

uno spogliatoio valido e com-

patto. “Qui ho trovato un am-

biente sano, un gruppo di bravi

ragazzi a livello calcistico e

umano. Nonostante il periodo,

questo rimane un ottimo

gruppo”.

Roberto Martalò

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MARTANO

21

Il Francavilla mantiene saldamente la vetta

della classifica. Nel mese di febbraio il Cel-

lino riesce a recuperare appena due punti ai

rivali che, a meno di clamorosi scivoloni, do-

vrebbero conservare il primato fino alla fine

del torneo.

Il Veglie, con 40 punti, occupa il terzo posto

in classifica. La squadra di Pagano, uscita in-

denne dal difficile terreno di Scorrano (0-0 al

triplice fischio finale) appare compagine so-

lida e dovrebbe mantenere fino alla fine la

posizione ad oggi occupata. Il Latias a quota

38 stacca di quattro lunghezze il terzetto

composto da Scorrano, Ruffano e Mesagne.

Gli uomini di Cancella (due punti nelle ultime

tre gare) registrano un calo, quelli di Cerbino,

invece, appaiono in netta crescita: regolano

il Campi, nel turno appena concluso, e ag-

ganciano con merito la quinta piazza. Sugli

scudi Afrune, autore di una doppietta.

Galatone (33), Campi (32), Paradiso Brindisi

(31) possono ancora rientrare nel discorso

playoff. Il Parabita di Sabato, a quota 30,

dopo il pesante ko patito a Tiggiano, conqui-

sta sette punti nelle ultime tre gare e sistema

la propria classifica, ma deve guardarsi pro-

prio dagli uomini di Carrozzo, in grande ri-

presa.

Con il Surbo ormai radiato, le ultime quattro

in classifica disputeranno i playout. La Pro Le-

verano, con i soli quattro punti in dote, ha un

posto poco invidiabile assicurato da tempo.

Tiggiano, Taviano e Uggiano attualmente sa-

rebbero impelagate negli spareggi per non

retrocedere. Delle tre il Tiggiano, ora a 16

punti, appare la più in forma: tre vittorie con-

secutive e i tre punti ottenuti per la radia-

zione del Surbo consentono agli uomini

allenati da Carrozzo di sperare nella salvezza

diretta, distante ora quattro lunghezze.

Per il Taviano (esonerato Solidoro), dopo

l’impresa di Latiano, tre sconfitte cosecutive

in altrettanti scontri diretti (Tiggiano, Para-

bita e Uggiano) rappresentano un segnale

preoccupante.

Graziano Congedo

19^ GIORNATA

CAMPI - SURBO 3-0*

CELLINO - RUFFANO 2-0

GALATONE - FRANCAVILLA 1-1

LATIAS - TAVIANO 2-3

P. BRINdISI - PRO LEVERANO 3-1

TIGGIANO - PARABITA 4-0

UGGIANO - SCORRANO 2-3

VEGLIE - MESAGNE 0-0

20^ GIORNATA

FRANCAVILLA - VEGLIE 5-1

MESAGNE - CAMPI 2-0

PARABITA - UGGIANO 2-2

PRO LEVERANO - LATIAS 2-2

RUFFANO - GALATONE 3-1

SURBO - P. BRINdISI 0-3*

SCORRANO - CELLINO 2-3

TAVIANO - TIGGIANO 0-1

21^ GIORNATA

CAMPI - FRANCAVILLA 1-5

GALATONE - SCORRANO 0-0

LATIAS - SURBO 3-0*

PARABITA - TAVIANO 2-0

P. BIRNdISI - MESAGNE 1-0

TIGGIANO - PRO LEVERANO 2-0

UGGIANO - CELLINO 1-2

VEGLIE - RUFFANO 1-0

22^ GIORNATA

CELLINO - GALATONE 4-0

FRANCAVILLA - P. BRINdISI 1-0

MESAGNE - LATIAS 2-1

PRO LEVERANO - PARABITA 0-1

RUFFANO - CAMPI 4-3

SCORRANO - VEGLIE 0-0

SURBO - TIGGIANO 0-3*

TAVIANO - UGGIANO 2-3

PRIMA CATEGORIA

Francavilla tiene a

distanza il Cellino

Cresce il Ruffano Classifica Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.

FRANCAVILLA 55 22 17 4 1 55 8

CELLINO 47 22 15 2 5 52 21

VEGLIE 40 22 12 4 6 38 30

LATIAS 38 22 11 5 6 40 24

SCORRANO 34 22 10 4 8 26 27

RUFFANO 34 22 10 4 8 33 26

MESAGNE 34 22 8 10 4 35 25

GALATONE 33 22 9 6 7 27 23

CAMPI 32 22 9 5 8 35 27

P. BRINdISI 31 22 9 4 9 29 21

PARABITA 30 22 7 9 6 22 20

TIGGIANO 26 22 7 5 10 26 30

TAVIANO 16 22 4 4 14 27 45

UGGIANO 13 22 3 4 15 30 42

PRO LEVERANO (-1) 4 22 1 2 19 10 99

SURBO - - - - - - -

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22

TERZA CATEGORIA

Da questo credo, durante le calde

serate dell’estate passata ci siamo

ritrovati tra amici ed abbiamo ini-

ziato a coltivare questo sogno,

quello di creare una società di cal-

cio e partire con un progetto gio-

vane, fondato da un gruppo di

ragazzi chiamato Atletico Racale.

La passione per il calcio ci ha uniti,

la voglia di creare questa società

cresceva a dismisura giorno dopo

giorno e cosi’ siamo partiti in que-

sta bellissima avventura. Dopo la

vittoria del torneo amatoriale allo

stadio generale Luigi Basurto di

Racale (Torneo Jonico), il progetto

cambiava condizione e diventava

realtà.

Cosi’ abbiamo costituito la società

seguendo solo l’istinto e la pas-

sione per il calcio. Individuare i

promotori non è stato facile, ma

tre nomi su tutti hanno poi dato il

via alle altre adesioni: Lorenzo Al-

farano, Stefano Inguscio e Marco

Gianfreda, rispettivamente presi-

dente, vice presidente e capitano

della squadra, consigliere e mas-

saggiatore con la carica di se-

condo allenatore. Completano lo

staff societario : Daniele Santan-

tonio (segretario), Lozupone Do-

natello (cassiere); consiglieri :

Marzano Giuseppe, Francesco Si-

meone, Manni Alessandro, Mer-

cutello Maurizio. Staff Tecnico :

Danilo Culiersi (mister), Prof. Clau-

dio Fontò (preparatore dei por-

tieri), con la collaborazione di

Paolo Fontò (preparatore atle-

tico), Luigi Astore (magazziniere).

L’inizio non è stato dei migliori,

una brutta batosta alla prima gior-

nata di campionato ad Acquarica

del Capo. Con l’impegno dei no-

stri ragazzi e con l’arrivo dell’at-

tuale mister Danilo Culiersi, la

musica cambia subito ed alla terza

giornata arriva la prima storica vit-

toria della nostra neonata squa-

dra: 3 a 0 contro la nuova Virtus

Tiggiano. I nostri ragazzi sem-

brano leoni, un risultato positivo

dietro l’altro, pochi goal subiti ma

purtroppo anche pochi fatti, e così

alla corte di mister Culiersi arriva il

mini bomber classe ‘94 di Ugento,

il numero 9 che mancava alla rosa

di Culiersi, Luca Maruccia. Il roster

prende forma, Inguscio, Settem-

brini e compagni trasmettono la

mentalità vincente ai nuovi arri-

vati. Nel mese di dicembre la

squadra aumenta il tasso tecnico,

dalla Juniores dell’Asd Racale arri-

vano altre due promesse del cal-

cio racalino: Gianluigi Mij

(attaccante) e Biasco Matteo

(centrocampista), che nonostante

la loro giovanissima età, rispetti-

vamente classe ‘92 e ’93, vantano

già diverse convocazioni con la

prima squadra locale militante

nella categoria di Eccellenza Pu-

gliese guidata da mister Dario Le-

vanto.

Biasco e Mij si riuniscono cosi’ agli

amici di sempre arrivati già nel

mese di agosto dall’asd Racale

(Casalino Stefano, Caggegi Ma-

nuele, Marzo Piero, Arcano An-

drea). A fare da compagno di

reparto al nostro portiere Andrea

Della Fonte, arriva dalla seconda

categoria di Ugento un altro

under, Luca Spano, che completa

ed elimina tutte le lacune rimaste,

insieme a Marco De Vitis esperto

calciatore proveniente dal Melis-

sano allenato da mister Pirretti.

Orgoglio della stagione in corso, la

vittoria contro i cugini di Alliste,

alla decima giornata del girone di

andata. Risultato due a uno per

l’Atletico, con vittoria in campo e

sugli spalti, dove un eccellente

cornice di pubblico si gode uno

spettacolo sicuramente degno di

una città come Racale.

Gli obiettivi principali della sta-

gione in corso, rimangono quelli

del mese di agosto, ovvero, come

società, l’obiettivo è quello di cre-

scere professionalmente e miglio-

rare giorno dopo giorno; come

squadra quello di arrivare al mi-

glior piazzamento possibile per af-

frontare la lotteria dei Play off con

più ottimismo.

Grazie ai tanti sponsor che hanno

reso possibile la realizzazione del

progetto, in particolare Parentesi

srl di Racale.

Per la prossima stagione è in can-

tiere una bellissima iniziativa che

porterà la società dell’Atletico Ra-

cale nell’animo di tutta la città. Un

progetto sportivo in cui tutti po-

tranno diventare soci e dare il loro

contributo in prima persona, sen-

tirsi protagonisti e promotori..

Il calcio è mentalità, programma-

zione,idee e volontà... Il denaro la-

sciamolo a chi c’è l’ha…

Non importa la categoria…Atletico Racale vita mia…

MaglieVia F.lli Piccinno

Tel. 0836.428228 Fax 0836.427578

LecceVia Leuca, 154

(Castromediano) Tel. 0832.349083 Fax 0832.349212