Studio Panel Senior

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1 “Studio base sugli stili di vita e le abitudini di consumo dei “Senior” italiani”
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“Studio base sugli stili di vita e le abitudini di consumo dei “Senior” italiani”

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Studio base 2008Indice degli argomenti:

Premessa pag. 3 Condizioni generali e vita domestica pag. 7 Valutazioni sulla propria condizione psico-fisica par. 15 Religione e politica pag. 20 Hobbies e tempo libero pag. 26 Vacanze e turismo pag. 35 Cura e benessere della persona pag. 39 Spese domestiche ed acquisti personali pag. 44 Rapporto con la tecnologia corrente pag. 50 Sintesi conclusiva pag. 54

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Premessa

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La Senior Trend è un’indagine sugli stili di vita e le abitudini d’acquisto e di consumo dell’interessante e poco esplorato target della “terza età”, che eseguito annualmente rappresenta la piattaforma di riferimento con un corollario di informazioni dettagliate, di valori di confronto e di indicatori tipologici utilizzabili per l’interpretazione dei dati delle singole rilevazioni.

In Italia i “Senior”, adulti di oltre 60 anni, rappresentano il 20% della popolazione, con caratteristiche e comportamenti differenti. I Senior hanno un maggior reddito disponibile e più tempo libero, maggiore esposizione ai media e permanenza nei punti vendita, scelgono fra una più ampia gamma di prodotti e prestano più attenzione ai prezzi.

I Senior sono, quindi, dei “buoni clienti” spesso però scontenti di prodotti non pensati per loro, più sofisticati e con tecnologie troppo complicate e poco funzionali.

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La Senior Trend è un’indagine multi-client che focalizza l’attenzione su un target specifico in crescita ed in continuo cambiamento dove non si confrontano i dati con altri target, ma si evidenziano le differenze all’interno del target over 60, attraverso una lettura dinamica,mostrando gli effetti prodotti dalle sollecitazioni proposte sulle tendenze, sulla sfera dei convincimenti, sui criteri di scelta, sugli acquisti e sui consumi.

Senior Trend fornisce un corollario di informazioni molto utile:

- Prima di lanciare un prodotto – servizio, per valutare quali requisiti specifici deve avere per soddisfare gli over 60.- Dopo una qualsiasi iniziativa, lancio di prodotto e servizio, per valutare se risponde alle aspettative degli over 60.- Per verificare notorietà, penetrazione e intensità di consumo dei prodotti e servizi, ascolto, lettura, in questo particolare target.

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La metodologia Senior Trend prevede una rilevazione annuale, costituita da 800 interviste effettuate telefonicamente con il sistema CATI.Per le esigenze specifiche di ogni committente e in relazione a determinate problematiche si possono altresì realizzare focus group con componenti aventi comportamenti già codificati dallo studio base o un’indagine semi estensiva sempre telefonica ma con domande mirate a tematiche specifiche di interesse del committente.In quest’ultimo caso i dati sono incrociabili con lo studio base consentendone una lettura più ricca ed articolata

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“Condizioni generali e Vita domestica ”… nel paese con più “over 60” dell’Unione Europea lo Studio Base Senior 2008 ha evidenziato, rispetto al 2005 una riduzione delle dimensioni medie del nucleo familiare, individuando nuclei più flessibili e meno statici …

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“Nuclei familiari”I Senior vivono in nuclei familiari mediamente composti da poco più di 2 persone (2,2); tale dato è in netto calo rispetto al 2005 che è risultato pari a 3.

Appena il 28% del campione dichiara di vivere in una famiglia con più componenti (coniugi, figli, nipoti ..etc.), mentre il 72% vive da solo o con il coniuge: nuclei familiari più snelli sono caratterizzati da una maggiore disponibilità di reddito pro-capite da destinare ai consumi e da maggior flessibilità nel gestire le esigenze dei componenti.

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Il 70% circa degli intervistati non possiede animali domestici, identificandosi come soggetti “senza vincoli”, mentre il restante 30% del campione possiede cani e gatti, o con minor frequenza altri animali (uccellini, conigli, criceti, tartarughe). Un terzo circa di questo 30% tende a possedere più di un animale.

“Animali domestici”

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Il 55,3% degli intervistati dichiara di vivere in condominio, mentre il 31,5% in una abitazione unifamiliare ed il 13,3% in una villetta plurifamiliare: rispetto al 2005 non sono state riscontrate variazioni significative.

L’82,6% degli intervistati ha dichiarato di abitare in una casa di proprietà, dato in leggero aumento rispetto al 2005 (81,9%) mentre il 14,5% vive in affitto.

“Vita domestica”

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In leggero aumento rispetto al 2005 (13%) le abitazioni di dimensioni inferiori ai 60 mq che nel 2008 risultano pari al 14,1% del campione. L’abitazione di oltre il 56% degli intervistati ha una dimensione compresa fra 60 e 100 mq, mentre quasi il 30% del campione abita in appartamenti di oltre 100 mq.

“Abitazioni”

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L’analisi delle condizioni socio-economiche generali degli intervistati effettuata mediante l’incrocio delle risultanze di alcune domande (variabili) appare sostanzialmente invariata rispetto al 2005. Relativamente al livello d’istruzione, il 38,9% dei nostri Senior non ha terminato la scuola dell’obbligo. Ciononostante rispetto al 2005 sono in aumento i diplomati (+3,7%) e i laureati (+4,0%), confermando un trend crescente del livello d’istruzione certamente alla base dei mutamenti comportamentali e dell’apertura verso la modernità riscontrati fra i Senior italiani.

“Livello di istruzione”

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“Possesso in casa di prodotti: elettronica di consumo”

Rispetto al 2005 il possesso di tutti i prodotti è cresciuto, ad eccezione del videoregistratore, sostituito con il lettore CD e DVD, ed alla videocamera. In pratica presso i Senior è in atto una tendenza ad avvicinarsi sempre più alla tecnologia: il mercato dell’elettronica di consumo nel prossimo futuro vedrà crescere la domanda da parte dei Senior

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Il grafico riporta la percentuale di coloro che “utilizzano” i prodotti e la differenza fra tale valore e quello dei “possessori” espresso nel grafico alla pagina precedente.

Sebbene in taluni casi tali le differenze risultano ancora elevate (lettore CD e DVD), rispetto al 2005 si è osservata una sistematica riduzione delle differenze possesso-utilizzo, a testimonianza del processo di “avvicinamento” dei Senior alla tecnologia.

“Utilizzo dei prodotti”

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“Valutazioni sulla propria condizione psico-fisica ”… sebbene i livelli di autosufficienza siano elevati, lo stato di salute e la condizione economica degli intervistati hanno contribuito a frenare l’ottimismo e l’entusiasmo dei Senior nei confronti della vita, invertendo la tendenza e riducendo la fiducia nelle proprie capacità …

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I Senior intervistati dichiarano un buon livello generale di salute, indicando nell’81,4% dei casi di sentirsi autosufficienti; tale percentuale è più alta per gli uomini (87,1%) che per le donne (76,9%). Nei centri di dimensioni più piccole sono meno coloro che si dichiarano autosufficienti.

“Percezione della propria condizione fisica”

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Interrogati sulle eventuali limitazioni della condizione di “anziano” i Senior hanno risposto nel 44,8% dei casi, in calo rispetto al 2005 (52,6%), di non sentire alcuna limitazione. Tale percentuale nel 2004 era pari al 57,8%, confermando il trend decrescente. Il primo aspetto limitante è “lo stato di salute”, per il 28,4% del campione, seguito da “condizione economica” (19,8%) e “movimenti fuori casa” (13,6%).

“Limitazioni della propria condizione di “anziano””

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Sulla base delle risposte alle domande “di percezione” è stato calcolato un indicatore: Visione della vita - che classifica i Senior rispondenti fra coloro che hanno una visione della vita ottimistica e coloro che, invece, hanno un approccio pessimistico.La percentuale degli ottimisti è in calo rispetto al 2005 (-9,3%). Dal 2004 al 2005 si era osservato un incremento degli ottimisti, dal quale dedurre un inversione di tendenza nel modo di approcciarsi alla condizione di “Senior”.

“Visione della vita”

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La diminuzione di coloro che percepiscono un aumento di fiducia nelle proprie capacità è tale da rendere negativo il confronto con il 2004, azzerando l’incremento registrato nel 2005; in più la percentuale di coloro che dichiarano una diminuzione di fiducia nelle proprie capacità è aumentata, annullando anche in questo caso la riduzione osservata nel 2005

“Fiducia nelle proprie capacità fisiche ed intellettive”

Come l’ottimismo, la fiducia nelle proprie capacità rispetto al passato è in netta riduzione rispetto al triennio precedente (2004-2007).

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“Religione e Politica”… come già nel 2005 i Senior restano attaccati alla religiosità piuttosto che alla politica attiva, individuando nella spiritualità una migliore fonte di “risposte”. Tuttavia l’attaccamento all’Istituzione religiosa (Chiesa) comincia a mostrare un trend in riduzione, segno che le nuove generazioni di Senior sono profondamente diverse …

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In aumento coloro che si definiscono “non religiosi” o comunque religiosi “non praticanti”. In calo i praticanti, sia saltuari che sistematici, a conferma di un distacco dall’Istituzione “Chiesa” sempre crescente, anche fra i Senior che tradizionalmente è il Target che più frequenta le parrocchie o le comunità religiose.

“Religione”

Risultano più religiosi i Senior del sud e dei centri più piccoli. Nelle donne resta, come rilevato nelle precedenti edizioni, una maggior propensione alla “fede” rispetto agli uomini.

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Effettuando l’analisi dell’associazione fra Religiosità e Titolo di Studio è emerso che i livelli di partecipazione attiva alla vita religiosa sono più alti in corrispondenza di livelli culturali più bassi. Sotto si riporta il calcolo del Test χ2 di Pearson a sostegno della tesi.

Ho: non esiste alcuna associazione fra i caratteri

HA: esiste un’associazione fra i caratteri

“Titolo di Studio e Religiosità: l’associazione”

Chi(2) calcolato < Chi(2) teorico Accetto Ho come plausibile

Chi(2) calcolato > Chi(2) teorico Rigetto Ho in favore di HA

SISTEMA DI IPOTESI DEL TEST:

REGOLA DI ACCETTAZIONE/RIFIUTO:

Chi(2)CALC = 23,8Chi(2)12 GdL = 21,0

Chi(2)CALC > Chi(2)12 GdL

Da cui si deduce evidenza empirica a favore dell’ipotesiHA: esiste associazione fra i

caratteri.

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Sostanzialmente stabile, e storicamente basso, l’interesse dei Senior per la politica. Rispetto al 2005 una parte di non attivi ha preferito non esprimersi, rifiutandosi di rispondere a questa domanda, esprimendo così l’accresciuto disagio morale derivante dall’astensione dal voto.

“Politica”

L’astensione dal voto cresce scendendo da nord a sud ed è più alta per le donne. Stabilmente più bassa per i comuni di piccole dimensioni, dove prevale il senso del dovere e l’importanza del singolo voto, e per quelli di grandi dimensioni, caratterizzati da logiche clientelari che spingono i cittadini al voto.

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Contrariamente a ciò che ci si potrebbe attendere, l’analisi dell’associazione fra Attivismo politico e Titolo di Studio non ha evidenziato alcun tipo di relazione fra i due caratteri. L’attivismo politico fra i Senior, praticato anche da soggetti con un profilo culturale medio-basso, sembra essere caratterizzato da uno standard qualitativo medio-basso. Sotto si riporta il calcolo del Test χ2 di Pearson a sostegno della tesi.

Ho: non esiste alcuna associazione fra i caratteri

HA: esiste un’associazione fra i caratteri

“Titolo di Studio e Attivismo politico: l’associazione”

Chi(2) calcolato < Chi(2) teorico Accetto Ho come plausibile

Chi(2) calcolato > Chi(2) teorico Rigetto Ho in favore di HA

SISTEMA DI IPOTESI DEL TEST:

REGOLA DI ACCETTAZIONE/RIFIUTO:

Chi(2)CALC = 11,1Chi(2)12 GdL = 16,9

Chi(2)CALC < Chi(2)9 GdL

Il Test depone a favore dell’ipotesi nulla Ho, secondo

la quale i due caratteri nonpresentano associazione.

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Significativo il 18,6% di “non rispondenti”, indicativo di confusione e mancanza di conoscenza circa l’operato del Governo nazionale. Coloro che hanno risposto invece si sono distribuiti principalmente nei gradini più bassi della scala di misura; appena il 13,7% del campione ha dato un giudizio positivo. Il quadro rilevato tramite i dati evidenzia un certo scollamento fra società civile dei Senior e Governo.

“Giudizio sull’operato dell’attuale governo nazionale”

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“Hobbies e Tempo libero ”

… i nostri Senior amano, quando possono, impiegare il loro tempo libero viaggiando, frequentando musei, teatri e coltivando interessi culturali piuttosto che ludici. Questa tendenza si riscontra anche nei programmi TV preferiti.Già poco interessati ai giochi a premi, i Senior prendono sempre più le distanze da questi “passatempi”, destinando ad altro le proprie risorse …

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Gli hobby per il tempo libero in casa sono sostanzialmente gli stessi rilevati nel 2005, tutti in crescita però in termini di percentuale di citazioni: ciò vuol dire che i Senior si stanno impossessando sempre più del loro tempo libero, gestendolo secondo interessi specifici e sempre più individuali.

“Hobbies ed interessi per il tempo libero in casa”

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“Associazioni per gli Hobby/interessi in casa”I Senior quando stanno in casa leggono. Tutti. Indipendentemente da preferenze particolari. Infatti l’associazione di “Lettura di libri” e “Lettura di giornali e riviste” con ogni altro passatempo in casa è risultata abbastanza alta.

Dall’analisi della tabella si possono “disegnare” tre profili differenti: “Senior indaffarato” (Cucina, Cucito/ricamo), categorie che non si accordano con nessun altra; si tratta in pratica di donne solitamente occupate nelle faccende domestiche, “Senior creativo” (Bricolage/fai da te, Modellismo, Restauro, Pittura e disegno, Enologia, Collezionismo); questo profilo è assolutamente in disaccordo con il primo profilo, “Senior artista” (Ascoltare musica, Suonare uno strumento), associato soltanto con “Guardare la TV”.

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Anche gli hobby fuori casa vengono praticati di più e più spesso dai Senior italiani: una leggera flessione, anche se rimane il primo fra gli hobby fuori casa, si è riscontrata per Viaggi/Turismo, assieme alla frequentazione di circoli ricreativi e bar.

“Hobbies ed interessi per il tempo libero fuori casa”

I “nuovi” Senior sono orientati verso attività più squisitamente culturali (Mostre/Musei, Concerti di musica classica/Opera) e di rilevanza sociale (Volontariato/Attività sociali).

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“Associazioni degli Hobby/interessi fuori casa”Anche per gli Hobby fuori casa si possono individuare tre tipologie di soggetti: “Senior per la cultura” attratti da Cinema, Teatri e Musei, “Senior per lo svago” rivolti verso concerti, discoteche e circoli ricreativi e “Senior per lo Sport” distinti in sportivi veri e propri (praticanti) e sportivi che partecipano a manifestazioni varie.Si noti come i Sportivi tendano ad estraniarsi da ogni altro hobby e passatempo, del tutto assorbiti ed appassionati dal loro (quasi) unico interesse: lo Sport!

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Per quanto riguarda la televisione il tempo medio di esposizione degli intervistati è risultato di circa 3° 32’. Tale tempo tende a crescere al Sud, fra le donne ed al decrescere del livello culturale, del livello economico e del grado di ottimismo. Solo il 4,5% circa non guarda la TV.

“Esposizione alla TV”

Non sono riscontrabili differenze significative rispetto alle rilevazioni precedenti.

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Fra i programmi TV preferiti prevalgono quelli di informazione (55,0%), seguiti dai film (40,7%) e dai documentari (28,7%). Rispetto al 2005 in netto calo i programmi d’intrattenimento (Show, Reality, ..etc.); in aumento i documentari, fenomeno indicatore di un accresciuto interesse per i programmi culturali.

“Preferenze sui programmi televisivi”

Le fiction televisive, al quarto posto, sono “preferite” dal 26,0% delle donne e solamente dal 9,6% degli uomini; viceversa i programmi sportivi sono preferiti dal 21,0% degli uomini e solamente dal 1,9% delle donne.

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Il 60,5% (+4,6%) dichiara di leggere libri, il 62,5% (-2,4%) giornali quotidiani ed il 34,1% (-6,1,%) riviste settimanali, mensili, etc.. Complessivamente i Senior leggono meno, ma, quando lo fanno, con maggiore intensità ed interesse: in netto aumento il numero di Senior che legge più di un libro al mese (+3,3%). Nel nord d’Italia e nei Comuni più grandi si legge di più rispetto al sud e ai Comuni più piccoli; l’approccio alla lettura è ovviamente correlato con il livello d’istruzione.

“Lettura dei libri”

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L’ultima domanda su “Hobbies e tempo libero” è dedicata ai giochi a premi che coinvolgono i Senior un po’ meno che altri Target: solo il 25,6% (-0,6%) dichiara di giocare regolarmente o sporadicamente ad almeno uno dei giochi a premi indicati sopra.Rispetto al 2005 ha avuto un incremento importante soltanto il Gratta e Vinci (+7,5%), per il quale la percentuale di citazioni si è praticamente triplicata.

“Giochi a premi”

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“Vacanze e turismo”

… rispetto al passato meno Senior viaggiano, ma quelli che lo fanno viaggiano più spesso, mostrando un interesse crescente nei confronti dell’estero. Il “caro affitti” nei luoghi di vacanza ha indirizzato i Senior verso soluzioni alternative …

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In aumento la percentuale di Senior che non fanno mai vacanze (+6,3%), ovviamente tale percentuale aumenta al crescere dell’età, ma rispetto al 2005 la variabilità fra le classi si è ridotta significativamente (il range di variazione è passato dal 28,4% al 23,7%). I Senior del nord viaggiano più di quelli del sud, ma anche in relazione all’area geografica il range di variazione (14%) si è fortemente ridotto rispetto al 2005 (38,5%).

“..in vacanza”

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I Senior viaggiatori, pur prediligendo ancora le vacanze in Italia, si aprono sempre più all’Europa (+3,7%), ma anche ai Paesi extra-europei (+4,4%), mostrando di adattarsi sempre meglio alle logiche della globalizzazione; questo dato è in controtendenza rispetto al 2005 in cui si osservava una riduzione dei viaggi all’estero.

“dove ha fatto le vacanze?”

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Non si riscontrano differenze significative nella scelta del tipo di sistemazione durante il periodo di vacanza, eccezion fatta per “Casa in affitto”, nettamente in calo (-7%): il rincaro degli affitti delle case nelle località turistiche ha chiaramente prodotto una redistribuzione di una parte dei viaggiatori fra le rimanenti possibili alternative. I Senior amano trascorrere i propri periodi di relax e riposo essenzialmente con i propri familiari (75,1%) e amici (28,3%).

“... sistemazione durante le vacanze”

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“Cura e benessere della persona ”

… i Senior si staccano sempre più dalle tradizioni del loro tempo, mostrando chiaramente interesse crescente per le più moderne tecniche di cura della propria persona …

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Oltre il 70% dei Senior intervistati dichiara di effettuare attività per la cura ed il benessere della persona.Al di là del parrucchiere utilizzato dal 63,8% dei rispondenti (-5,6%) e della piscina (-1,8%), le altre attività per la cura della persona sono risultate tutte in aumento, segno di una ricerca di strumenti meno tradizionali, sempre più sofisticati, rilassanti e gratificanti.

“… cura della persona …”

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In calo i Senior che non seguono alcuna dieta alimentare o che comunque non usano alcun prodotto alimentare differente da quelli usati in famiglia (-2,6%); +3,2% si osserva fra coloro che lo fanno solo saltuariamente.

“Diete alimentari”

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Il 48,1% dei Senior necessita di una terapia farmacologica abituale. Riguardo alle terapie farmacologiche non sono state rilevate differenze significative rispetto al 2005, ne al 2004; ciò lascia pensare che la distribuzione delle frequenze osservata sia fisiologica al target intervistato.

“Terapie farmacologiche”

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I Senior italiani mostrano tendenze innovative circa i comportamenti d’acquisto e consumo dei prodotti di bellezza: in particolare i prodotti di “largo consumo” come Shampoo, Bagnoschiuma e deodoranti, sostanzialmente prodotti per l’igiene, vengono sempre più abbinati a prodotti di bellezza veri e propri, come creme e maquillage. Naturalmente la propensione all’uso di creme è più alta nelle donne (35,4%) che negli uomini (13,5%).

“Prodotti di bellezza”

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“Spese domestiche ed acquisti personali”.. in un Paese in cui l’età media della popolazione è costantemente in aumento, i Senior dimostrano di essere sempre più “giovani”, adeguando i loro atteggiamenti di consumo a proposte sempre più moderne e prodotti innovativi offerti dal mercato ma non sempre congeniali alle loro esigenze …

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I Senior svolgono un ruolo sempre più attivo nell’economia domestica familiare partecipando all’attività di approvvigionamento della famiglia (81,6%). Fare la spesa, non è più esclusivo appannaggio delle donne, anche se quest’ultime incidono ancora più degli uomini sulle decisioni di spesa.

“..a fare la spesa”

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Fra coloro che si occupano di fare la spesa il 72,4% dice di scegliere autonomamente mentre il 21,1% segue alcune indicazioni dei familiari e appena il 6,4% svolge la mansione di esecutore seguendo una lista della spesa compilata dai familiari. In genere la lista della spesa viene affidata agli uomini più che alle donne ed è comunque inversamente proporzionale al livello di istruzione.

“Autonomia nel fare la spesa”

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I risultati sono molto simili a quelli osservati nel 2005: di gran lunga preferito il Supermercato, anche se nel 2008 si osserva una leggere flessione in negativo (-3,3%). Segue il negozio tradizionale, e solo al terzo posto l’ipermercato; in pratica i Senior italiani badano al prezzo ma anche alla qualità dei prodotti.

“Dove acquistano”

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I principali criteri di scelta sono: al primo posto la Vicinanza/Comodità del luogo (56,4%), seguito dalla Convenienza dei prezzi, citata dal 51,0% dei soggetti campionati (48,7% nel 2005) e nel 29,2% dei casi dalla Qualità dei prodotti in vendita (37,2% nel 2005), significativamente in calo rispetto al 2005.

“Motivazioni di scelta”

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L’acquisto di telefonini è risultato al secondo posto, dopo “prodotti farmaceutici”. Sostanzialmente la classifica rimane invariata rispetto al 2005, con una sola eccezione: “CD Musicali/DVD/Cassette Audio Video” al sesto posto nel 2005 e al quarto posto nel 2008 grazie ad un incremento dell’8%. I Senior si interessano più di prima alla musica contemporanea.

“Prodotti acquistati”

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“Rapporto con la tecnologia corrente ”

…il “nonno telematico” è una speranza che ancora appartiene al futuro: le nuove tecnologie non sono ancora riuscite a penetrare il mondo dei Senior, che pur si stanno uniformando sempre più ai tempi. Il target potrebbe rispondere ad un’offerta meglio tarata sulle loro esigenze di semplicità …

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Nel 2008 i possessori di telefono cellulare sono il 9% in più rispetto al 2005. Ipotizzando per il futuro tassi di crescita simili, in un arco temporale di quattro o cinque anni i Senior italiani saranno quasi tutti possessori di cellulari.

“Possesso ed utilizzo dei telefoni cellulari”

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Rispetto al 2005 diminuisce la percentuale di coloro che hanno il PC in casa ma non lo usano (-3,8); tale riduzione viene compensata da un aumento sia di coloro che avendo il PC in casa lo usano (+1%), sia di coloro che usano in esclusiva il proprio PC (+3,1%). In leggerissima riduzione anche i Senior che non possiedono affatto un computer (-0,4%): i Senior italiani sono poco attratti dall’informatica.

“Possesso ed utilizzo dei personal computer”

La percentuale dei “non possessori” varia molto al variare della classe d’età, oscillando tra il 61,0% della fascia d’età più giovane e l’82,4% dell’ultima fascia. Una certa variabilità si osserva anche nell’analisi per “sesso” ove si evidenzia ad esempio un 12,6% di uomini che possiedono un PC che usano in esclusiva contro un esiguo 4,2% delle donne.

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“Motivazioni d’uso del computer”Oltre il 50% dei motivi per cui i Senior usano il PC riguarda la possibilità di accedere ad internet, fruendo dalla rete informazioni, possibilità di comunicazione e di acquisto, mettendosi in contatto con le tendenze più moderne. Dalla giustapposizione di questo dato con quello contenuto nel grafico precedente si deduce che la diffusione delle tecnologie informatiche presso i Senior italiani presenta standard qualitativi apprezzabili anche se quantitativamente ridotti.

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Sintesi conclusiva

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I Senior cambiano. Se le differenze socio-economiche generali sono leggere, cambiano più significativamente i convincimenti, gli atteggiamenti ed i comportamenti di consumo.

I Senior subiscono i limiti derivanti dalle condizioni economiche e di salute; pur aumentando il desiderio di movimento e di indipendenza le condizioni psichiche sono in peggioramento, tornando ai livelli del 2004.

In netta riduzione rispetto al 2005 coloro che hanno una visione ottimistica della vita (-9,3%). I Senior sono più religiosi, ma più distanti dall’Istituzione religiosa e sempre più disillusi dalla politica.

Quasi il 50% dei Senior si dichiara per nulla soddisfatto dell’attuale governo nazionale. Il basso livello di “attivismo” dei Senior è garanzia della mancanza di preconcetti e pregiudizi politici, per cui gli spostamenti delle loro preferenze potrebbero essere influenti nelle logiche del voto.

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I Senior sono via via sempre più moderni, consumando prodotti di bellezza sempre meno tradizionali e si avvicinano sempre più alla tecnologia; questi cambiamenti nei comportamenti di acquisto e consumo rispondono al trend crescente del livello d’istruzione, che spinge i Senior verso un maggior dinamismo mentale.

I Senior mostrano ancora resistenze al computer, che non è ancora penetrato nel loro mondo, tuttavia coloro che lo utilizzano fruiscono dei servizi Internet a 360°, incontrandosi con il mondo on-line, vivace, moderno e in continua evoluzione.

Gli acquisti della famiglia non sono più esclusivo appannaggio delle donne o di terzi soggetti (figli); i Senior tendono a scegliere autonomamente ciò che comprano, anche quando commissionano gli acquisti.

Da questo spaccato si evince che il marketing e la pubblicità sia dei prodotti e servizi privati che della pubblica amministrazione sono fortemente condizionati da questa fascia di cittadini-consumatori, che rappresentano circa il 30% degli acquisti e dei consumi, e come se non bastasse, quasi il 50% dei telespettatori delle principali reti nelle fasce orarie più importanti.