Studio di fattibilità per l'adesione del CNR ad Associazione CTNA

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Studio di fattibilità per l'adesione del Consiglio Nazionale delle Ricerche alla Associazione Cluster Tecnologico Aerospazio Luigi MAZARI VILLANOVA 1 , Luca PAPI 2 1: Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie dell’Ambiente 2: Dipartimento Ingegneria, ICT e tecnologie per l'energia e i trasporti DTA-11, ISSN 2239-5172 Gennaio 2013

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Studio di fattibilità per l'adesione del Consiglio Nazionale delle Ricerche alla Associazione Cluster Tecnologico Aerospazio

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Studio di fattibilità per l'adesione del Consiglio

Nazionale delle Ricerche alla Associazione Cluster

Tecnologico Aerospazio

Luigi MAZARI VILLANOVA1, Luca PAPI2

1: Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie dell’Ambiente

2: Dipartimento Ingegneria, ICT e tecnologie per l'energia e i trasporti

DTA-11, ISSN 2239-5172

Gennaio 2013

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INDICE Attività del CNR nel Settore Spazio .......................................................................................................... 2 

Bisogni da soddisfare e approccio adottato ...................................................................................... 2 Il Libro Bianco - Space@CNR .................................................................................................................. 3 Cluster Tecnologici Nazionali .................................................................................................................... 8 

Soggetti proponenti .......................................................................................................................... 9 Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR ........................................................................... 9 Thales Alenia Space .............................................................................................................. 10 CIRA ..................................................................................................................................... 11 CISAS ................................................................................................................................... 11 MECSA ................................................................................................................................ 11 Politecnico di Milano............................................................................................................ 12 Politecnico di Torino ............................................................................................................. 12 Università degli Studi di Roma “La Sapienza” .................................................................... 13 Telespazio ............................................................................................................................. 14 E-Geos .................................................................................................................................. 14 Selex Galileo......................................................................................................................... 15 Selex Sistemi Integrati .......................................................................................................... 15 

Attività e costi per partner .............................................................................................................. 17 Obiettivo Finale del Progetto ......................................................................................................... 19 

Indice delle Figure Numero medio di mesi uomo per anno ..................................................................................................... 3 Divisione delle attività in Domini applicativi o Tecnologie abilitanti ...................................................... 4 Navi Oceanografiche CNR ....................................................................................................................... 5 Concordia station ...................................................................................................................................... 5 La piramide sull'Everest - Associazione Ev-K2 CNR .............................................................................. 5 Grafico Earlinet - www.earlinet.org .......................................................................................................... 6 Cosmo Sky Med ........................................................................................................................................ 7 MSG .......................................................................................................................................................... 7 Cronoprogramma del progetto SAPERE-SAFE ..................................................................................... 17 Articolazione dei costi per le attività previste – SAPERE: SAFE .......................................................... 18 

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Attività del CNR nel Settore Spazio Il Settore Spazio rappresenta, al di là degli aspetti dimensionali con circa 5.500 addetti diretti e un fatturato annuo di circa 1,4 miliardi di euro, una area di tradizionale forza ed eccellenza del sistema paese. La dimensione economica va infatti considerata alla luce del cosiddetto “effetto moltiplicatore” indotto per cui l’industria spaziale mondiale crea un indotto con un valore pari a circa 6 volte quello dell’industria stessa. Inoltre il “peso” del comparto spaziale italiano in termini d capacità di leadership su grandi programmi applicativi ovvero in aree di eccellenza espresse dalla comunità nazionale (scientifica, accademica, industriale) è certamente più rilevante rispetto alla percentuale economica del comparto nazionale rispetto al valore del mercato. Tutte considerazioni che hanno portato l'Italia ad impegnarsi nei decenni per conquistare e mantenere una posizione di leadership e di forte visibilità a livello europeo e mondiale. Obiettivo complessivo dell'Alleanza SPIN-IT (Space Innovation In Italy) è quello, alla luce del documento di visione strategica 2010-2020 della Agenzia Spaziale Italiana e dei documenti di indirizzo in ambito europeo, di contribuire ad aumentare la competitività del sistema paese attraverso una mappatura puntuale delle competenze, delle attività della filiera industriale, di ricerca e scientifiche favorendo il confronto costante tra i soggetti istituzionali interessati e catalizzando una accresciuta competitività nell’indirizzare opportunità di finanziamento della ricerca in ambito europeo.

Bisogni da soddisfare e approccio adottato Partendo dall'obiettivo condiviso di rafforzare il posizionamento italiano nello scenario europeo, l'Alleanza intende agevolare le iniziative internazionali e la “cattura” di fondi di R&S attraverso una efficace analisi e programmazione delle attività di ricerca nell’ambito delle tematiche e tecnologie spaziali, ovvero l‘analisi dell’impatto delle tecnologie spaziali come fattori ed asset abilitanti per altri settori, anche rispetto le linee guida dei programmi quadro europei, ed in particolare alla luce di Horizon 2020. Le prime linee guida di visione (Position Paper) sono previste per il primo quarto del 2012.

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Cluster Tecnologici Nazionali

Con la firma dell’Avviso Prot. n. 257/Ric. del 30 Maggio 2012 (Avviso), il MIUR ha destinato allo sviluppo e al potenziamento di Cluster Tecnologici Nazionali 408 M€, di cui 368 M€ con risorse FAR e 40 M€ con risorse PON Ricerca e Competitività 2007-2013. Obiettivo dell'Avviso era quello di favorire la nascita e lo sviluppo di un Cluster per ognuno dei nove ambiti tematici individuati nel bando: Chimica verde, Agrifood, Tecnologie per gli ambienti di vita, Scienze della Vita, Tecnologie per le Smart Communities, Aerospazio, Energia, Fabbrica Intelligente, Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina. Il MIUR ha più volte sottolineato l'importanza strategica che avranno le strutture promosse dall'Avviso, in particolare nel supporto al Ministero per la composizione dei futuri Piani Nazionali della Ricerca (PNR) e per il coordinamento delle attività italiane nel quadro di Horizon 2020. Questo limitava dunque il numero dei progetti finanziati, e per convogliare la partecipazione in poche proposte forti, il CNR si è dotato di una struttura centrale di governance. È stato individuato un responsabile di progetto per ognuno degli ambiti tematici, che potesse da un lato rappresentare un collettore per le attività che gli istituti potevano mettere a fattore comune per la proposta complessiva e dall'altro essere riconosciuto verso il partenariato della proposta. Per il settore Aerospazio è stato individuato come coordinatore il Direttore del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l'ambiente, già riferimento per le attività di Osservazione della Terra, nell'ambito dell'omonimo progetto TA.P06 e per la “SPIN-IT Space Innovation in Italy”. D’intesa con il Dipartimento di Ingegneria, ICT e Tecnologie per l'Energia e i Trasporti e con il supporto del prof. Vincenzo Cuomo, coordinatore del contributo CNR a SPIN-IT, ha da subito interagito con i soggetti pubblici e privati coinvolti nella nascente proposta Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio (CTNA). Alla formazione della proposta insieme al coordinatore ha da subito lavorato personale dello staff dei due Dipartimenti (dott. Luigi Mazari Villanova e dott. Luca Papi), in stretto contatto con il dott. Riccardo Lanari, direttore dell'Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente. L'Articolo 2 dell'Avviso prevede che la domanda di concessione delle agevolazioni sia presentata dallo specifico Organo di Coordinamento e Gestione del Cluster Nazionale, che per la proposta in essere è l'Associazione Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio, il cui statuto è riportato come Allegato 1. Il CNR all'atto della sua adesione farà parte della Associazione con i diritti di un membro fondatore. L'Avviso prevede inoltre che la proposta di Cluster comprenda un Piano di Sviluppo Strategico Quinquennale, e da uno a quattro progetti che rappresentino il lancio delle attività comprese nel menzionato Piano. Dei quattro progetti del CTNA le attività di ricerca degli Istituti CNR sono comprese nel progetto denominato SAPERE-SAFE. Nel seguito si riportano le descrizioni del partenariato, delle attività di ricerca delle sedi degli Istituti coinvolti, e il piano finanziario del progetto di Ricerca.

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Soggetti proponenti Di seguito una sintetica descrizione di ognuno dei soggetti proponenti.

Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è Ente pubblico nazionale di ricerca con competenza scientifica generale, vigilato dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR). È dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia scientifica, finanziaria, organizzativa, patrimoniale e contabile. Il CNR, in un quadro di cooperazione e integrazione europea, ha il compito di svolgere, promuovere, trasferire, valutare e valorizzare ricerche nei principali settori della conoscenza e di applicarne i risultati per lo sviluppo scientifico, culturale, tecnologico, economico e sociale del Paese. La rete scientifica del CNR è composta da oltre 100 Istituti, articolati in 7 Dipartimenti, con circa 8.000 dipendenti. Le dimensioni, l'articolazione e la diffusione su tutto il territorio nazionale fanno del CNR il più grande Ente di ricerca italiano, caratterizzato da un elevato grado di multidisciplinarietà che lo distingue da tutti gli altri Enti, e uno dei maggiori a livello internazionale. A seguito del Decreto di riordino (Decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213), il CNR ha avviato un processo di ristrutturazione organizzativa imperniato sulla razionalizzazione delle risorse e su una maggiore integrazione interdisciplinare, finalizzata allo sviluppo di progetti volti a quella "valorizzazione del sapere" che costituisce la base imprescindibile per lo sviluppo socio-economico nazionale. La missione del CNR è riassunta nell'obiettivo "creare valore attraverso le conoscenze generate dalla ricerca", perseguendo, tramite lo sviluppo della ricerca scientifica e la promozione dell'innovazione, la competitività del sistema produttivo e i bisogni individuali e collettivi dei cittadini. Alla base di tale missione, c'è il convincimento che l'attività di ricerca e sviluppo sia determinante per generare maggior occupazione, benessere e coesione sociale.

Missione e obiettivi (art. 3 dello Statuto del CNR)

In coerenza con il Programma Nazionale della Ricerca (PNR), con gli atti di indirizzo e con le direttive adottati dal Ministro, il CNR: • svolge, promuove e coordina attività di ricerca fondamentale ed applicata di eccellenza; • promuove l'internazionalizzazione del sistema italiano della ricerca scientifica e tecnologica al fine

di accrescerne competitività e visibilità. Partecipa ai grandi programmi di ricerca, compreso il coordinamento delle attività polari, e agli organismi internazionali garantendo la collaborazione con enti ed istituzioni di altri paesi nel campo scientifìco-tecnologico e nella definizione della normativa tecnica;

• partecipa alla realizzazione dello spazio europeo della ricerca e dell'innovazione; • propone e, anche su affidamento del Governo, coordina e svolge progetti strategici di ricerca di

interesse nazionale in collaborazione con università e imprese, tenendo conto delle esigenze delle regioni in materia di ricerca e innovazione;

• promuove la formazione e la crescita scientifica dei ricercatori attraverso borse di studio e assegni di ricerca. Promuove, inoltre, sulla base di apposite convenzioni con le università corsi di dottorato di ricerca anche con il coinvolgimento del mondo imprenditoriale;

• contribuisce all'analisi della congiuntura scientifica nazionale ed internazionale e delle sue prospettive di sviluppo;

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• dà supporto alle istituzioni internazionali dell'Unione Europea, nazionali e regionali nella valutazione e nel monitoraggio dei programmi scientifici;

• collabora con le università e con gli altri enti di ricerca per la promozione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche e per la condivisione di infrastrutture;

• collabora con le regioni e le autonomie locali, al fine di favorire lo sviluppo delle specifiche realtà produttive e del territorio;

• promuove la valorizzazione e l'utilizzazione dei risultati della ricerca; • promuove la diffusione della conoscenza nella società anche attraverso proprie iniziative editoriali; • sostiene nuove idee progettuali e nuovi settori emergenti attraverso iniziative di eccellenza; • fornisce attività di consulenza, certificazione e supporto tecnicoscientifico alle amministrazioni

pubbliche nonché servizi a terzi in regime di diritto privato; • può promuovere, concorrere alla costituzione o partecipare a fondi di investimento insieme ad

investitori pubblici e privati ai sensi e per le finalità di cui all'articolo 16 del decreto di riordino.

La partecipazione degli Istituti CNR

Le attività di ricerca che hanno nel comparto aerospaziale il fine o il mezzo delle proprie speculazioni coinvolgono differenti discipline. Questa intrinseca multidisciplinarietà si riflette nel numero di Istituti CNR coinvolti nella proposta progettuale:

• UO1: Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (IREA) • UO2: Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale (IMAA) • UO3: Istituto sull’Inquinamento Atmosferico (IIA), UOS di Rende • UO4: Istituto per la Microelettronica e Microsistemi (IMM) • UO5: Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC), UOS di Lecce • UO6: Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara” (IFAC) • UO7: Istituto Nazionale di Ottica – Firenze e UOS di Sesto Fiorentino • UO8: Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) • UO9: Istituto di Studi sui Sistemi Intelligenti per l’Automazione (ISSIA ) • UO10: Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (IREA) Milano • UO11: Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI) UOS di BARI • UO12: Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI) UOS di Cosenza • UO13: Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI) Sede di Perugia È opportuno specificare che il coinvolgimento, a più livelli, nel progetto SAPERE-SAFE delle sedi qui su riportate deriva anche da consolidati rapporti fra il personale degli Istituti e le imprese coinvolte. Nulla esclude che nei futuri progetti del Cluster vi siano ulteriori Istituti CNR coinvolti.

Thales Alenia Space La società ha per oggetto le attività di studio, ideazione, sviluppo, fabbricazione, produzione e vendita di sistemi spaziali quali satelliti, piattaforme, sonde, infrastrutture, cargo di trasporto spaziale e di qualunque altro prodotto destinato ad applicazioni spaziali e stratosferiche, o che interessino comunque lo spazio o la stratosfera, di stazioni ed apparecchi terrestri di controllo ed utilizzo dei medesimi nonché di sottosistemi, sistemi a prevalente contenuto elettronico destinati al settore aerospaziale per applicazioni di bordo e di terra e ad altri settori che richiedano l’impiego di tecnologie analoghe, apparati, componenti, parti, unità e apparecchiature per i prodotti suddetti. Thales Alenia Space Italia

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(già Alenia Spazio) rappresenta il maggiore complesso industriale italiano del settore ed uno dei maggiori d’Europa, con più stabilimenti, dotati di moderni laboratori, infrastrutture di ricerca e "camere pulite" per tutta la gamma di attività spaziali.

CIRA Il Centro Italiano di Ricerca Aerospaziali ScpA (CIRA) è il centro di ricerca nazionale di ricerca nei settori dell’Aeronautica e dello Spazio. Il Centro è dotato di edifici ed impianti distribuiti su un’area di circa 1.600.000 mq. Il CIRA ha il compito assegnato dal Governo Italiano di definire e sviluppare il Programma di Ricerca Aerospaziale (PRORA) la cui definizione e realizzazione è affidata dal MIUR al CIRA. Il PRO.R.A., nella sua formulazione triennale con aggiornamento annuale, è elaborato in coerenza con il Piano Nazionale di Ricerca (PNR), con il Piano Spaziale Nazionale (PSN), e con le esigenze espresse dal mondo dell'Industria e della Ricerca, tenendo conto delle prospettive dei settori aeronautico e spaziale nel contesto internazionale. La missione del Centro è fornire servizi di Ricerca & Sviluppo e sviluppare applicazioni per il mercato aerospaziale sia di tipo requirement-pull (contratti di ricerca) sia di tipo technology-push (programmi di collaborazione) in partnership con organizzazioni nazionali ed internazionali.

CISAS Il CISAS è un Centro Universitario Interdipartimentale costituito per promuovere la ricerca nel settore aerospaziale attraverso il coinvolgimento interdisciplinare di docenti provenienti da diversi dipartimenti dell’ateneo di Padova. I dipartimenti costituenti sono: (i) Dipartimento di Ingegneria Industriale, (ii) Dipartimento di Fisica, (iii) Dipartimento di Geoscienze, (iv) Dipartimento di Elettronica. Le attività del CISAS coprono: (i) esplorazione del sistema solare, (ii) Fisica dello spazio profondo, (iii) osservazioni della terra. Il CISAS svolge attività di ricerca e sviluppo tecnologico. Il Centro è suppurato dai dipartimenti costituenti a livello di laboratori e strutture, e inoltre dispone di laboratori propri per l’esecuzione di test ambientali su sistemi spaziali, lo sviluppo di apparati propulsivi, e le ricerche sull’ipervelocità. Nell’ambito della propulsione spaziale il CISAS studia e sviluppa a livello teorico e sperimentale propulsori al plasma e a razzo ibrido.

MECSA Al Centro Interuniversitario MECSA ( Microwave Engineering Center for Space Applications) attualmente afferiscono dieci Atenei: l’Università Politecnica delle Marche, di Bologna, di Firenze, di Palermo, di Roma “Tor Vergata”, di Roma “La Sapienza”, di Salerno, di Messina, dell’Aquila ed il Politecnico di Torino. In esso confluiscono principalmente ricercatori del Gruppo Nazionale di Elettronica e della Società Italiana di Elettromagnetismo. Il Centro, che è attivo fin dal 1993, svolge la sua attività di ricerca e di coordinamento scientifico nell’ambito delle applicazioni spaziali, con particolare riferimento al settore dell’ingegneria delle microonde e delle onde millimetriche (antenne e propagazione – compatibilità elettromagnetica –circuiti, dispositivi e sistemi – remote sensing e modellistica ambientale). Con la recente adesione delle ultime quattro sedi, infine, il Centro si è arricchito di competenze di valore anche in settori che non erano coperti, ad esempio nel telerilevamento a microonde (Unità di Roma “La Sapienza” e dell’Aquila). Il MECSA è un’esperienza unica nel panorama universitario italiano, che ha consentito la messa a fattor comune di competenze apprezzate a livello internazionale oggi in grado di lavorare sinergicamente nel settore strategico delle attività spaziali.

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Politecnico di Milano Il Politecnico è un'università scientifico-tecnologica che forma ingegneri, architetti e disegnatori industriali. L'Ateneo da sempre punta sulla qualità e sull'innovazione della didattica e della ricerca sviluppando un rapporto fecondo con la realtà economica e produttiva attraverso la ricerca sperimentale e il trasferimento tecnologico. Tale approccio consente al Politecnico di Milano di raggiungere risultati di alto livello internazionale e di realizzare l'incontro tra università e mondo delle imprese. L'attività di ricerca costituisce inoltre un percorso parallelo a quello della cooperazione e delle alleanze con il sistema industriale. Il Politecnico di Milano, pur avendo una tradizione di forte radicamento territoriale, presta particolare attenzione alla propria proiezione oltre i confini del paese, in un confronto che si sviluppa prima di tutto a livello europeo con l'obiettivo di contribuire alla creazione di un "mercato unico" della formazione; in tal senso il Politecnico di Milano partecipa al network europeo e mondiale delle principali università tecniche e offre numerosi programmi di scambio e di doppia laurea e 2 corsi di laurea triennale, 10 corsi di laurea magistrale/specialistica, 12 master e 24 corsi di dottorato interamente in lingua inglese. Il Politecnico di Milano consta di 16 Dipartimenti in cui si valorizzano e coordinano le risorse umane per le attività di ricerca e didattica. Tra questi si citano il dipartimento di Ingegneria Aerospaziale e il dipartimento di Elettronica e Informazione, coinvolti nel progetto. Il Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale contribuisce alla ricerca nel settore aeronautico e spaziale con un’intensa attività sperimentale, oltre che con progetti di ricerca specifici. Esso offre un tessuto ricco, articolato e interconnesso di laboratori in grado di collaborare con l’industria aerospaziale e che interessano numerosi settori: le prove strutturali, le prove termiche, i materiali, la metallurgia, la fluidodinamica, al progettazione di sistemi complessi. La maggior parte di essi fa capo al Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale, ma numerosi altri appartengono ad aree contigue e complementari, a tutto vantaggio della completezza e dell’integrazione dell’offerta. Il Dipartimento di Elettronica e Informazione copre la ricerca e la didattica in un ampio spettro di temi, che vanno dalle tecnologie dei dispositivi elettronici ai sistemi per l’elaborazione dei segnali, dall’elettromagnetismo alla trasmissione dei dati e alle reti di telecomunicazioni, dall’architettura hardware dei computer al software, dall’interazione uomo-macchina ai sistemi informativi, all’intelligenza artificiale, ai sistemi autonomi robotici. La ricerca copre sia gli aspetti tecnologici e metodologici sia l’impatto delle applicazioni sulle strutture organizzative.

Politecnico di Torino Il Politecnico di Torino (www.polito.it) è stato fondato nel 1906 e trae origine dalla Scuola di Applicazione per gli Ingegneri sorta nel 1859. E’ una delle istituzioni più prestigiose della cultura politecnica ed è un centro di eccellenza per la formazione e ricerca in Europa, con strette relazioni e collaborazioni con il sistema economico-sociale. Dei circa 30.000 studenti che lo frequentano ogni anno; circa il 14% sono stranieri, provenienti da circa 100 paesi. Il Politecnico promuove la ricerca, teorica e applicata, la capacità di realizzare processi produttivi concreti ed affidabili e di organizzare servizi, offrendo tecnologie di eccellenza e presentando un’offerta formativa ampia e diversificata che va dall’Ingegneria Aerospaziale alle Telecomunicazioni, dall’Ingegneria Biomedica alla Meccatronica, per arrivare ai corsi nati più di recente come Disegno Industriale, Ingegneria dell’Autoveicolo e Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione. L’offerta formativa è arricchita da Master post-laurea e post-laurea magistrale e da numerosi corsi di formazione. Il progetto di espansione del Politecnico, per creare un nuovo campus in una posizione centrale della città, è parte integrante del

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processo globale di ristrutturazione urbana. La “Cittadella politecnica” occupa un’area di 170.000 m2. Il progetto è stato realizzato per rendere il Politecnico un luogo non solo di studio e ricerca, ma anche un punto di incontro per gli studenti e di socializzazione per la città, oltre che un’attrattiva per investimenti da parte di grandi aziende internazionali. Il Politecnico di Torino può essere definito come una “Research University”: ogni anno stipula circa 800 contratti di ricerca con industrie, istituzioni pubbliche e private, organizzazioni locali. Il Business Research Centre, all’interno della Cittadella, è il luogo in cui questa cooperazione trova un concreto supporto.

Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Con oltre 700 anni di storia e 140mila studenti, la Sapienza è la prima università in Europa. La sua missione è contribuire allo sviluppo della società della conoscenza attraverso la ricerca, la formazione di eccellenza e di qualità e la cooperazione internazionale. L’offerta formativa della Sapienza comprende oltre 250 corsi di laurea e 200 master. Della platea studentesca fanno parte oltre 30mila fuorisede, circa 7.000 iscritti di nazionalità non italiana e circa 1000 studenti Erasmus all’anno sia in entrata che in uscita. L’orientamento in entrata, il placement in uscita e l’informatizzazione sono l’orizzonte strategico in tema di servizi agli studenti. Grazie a 11 facoltà, 63 dipartimenti e numerosi centri di studio, la Sapienza raggiunge livelli di eccellenza in campi di ricerca quali l’archeologia, la fisica e l’astrofisica, le scienze umanistiche e i beni culturali, l’ambiente, le nanotecnologie, la terapia cellulare e genica, il design, l’aerospazio. La Sapienza possiede una lunga tradizione da protagonista nelle attività spaziali italiane, iniziate negli anni 60 quando grazie all’iniziativa di un gruppo di docenti guidati dal Prof. Luigi Broglio l’Italia divenne il terzo paese al mondo, dopo Stati Uniti e Unione Sovietica, capace di lanciare in orbita un satellite. L’ateneo dispone oggi di una articolata offerta formativa nel settore aeronautico e spaziale, con oltre 1300 studenti nei corsi di laurea di ingegneria aerospaziale, basati su di un corso di laurea triennale, due corsi di laurea magistrale (ingegneria aeronautica e ingegneria spaziale e astronautica), un corso di dottorato di ricerca (Tecnologia aeronautica e spaziale) e due corsi di Master di II livello nel settore spaziale (Master in Satelliti e piattaforme orbitanti e Master in Sistemi di Trasporto Spaziale). Nei corsi di laurea magistrale è stata introdotta la didattica in lingua inglese per favorire la dimensione internazionale dell’offerta formativa. L’offerta formativa di interesse per il settore spaziale si arricchisce inoltre dei corsi di laurea nelle discipline dell’ingegneria dell’informazione (informatica, elettronica, telecomunicazioni) dell’ingegneria civile (ambiente e territorio) e sulle lauree in scienze (fisica) settori nei quali i ricercatori della Sapienza hanno ottenuti risultati scientifici di massimo rilievo. Numerosi sono i Dipartimenti della Sapienza interessati alle discipline spaziali: tra questi Ingegneria Meccanica e Aerospaziale, Ingegneria Astronautica Elettrica ed Energetica, Ingegneria Chimica Materiali Ambiente, Ingegneria dell’Informazione, elettronica e telecomunicazioni, Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale, Fisica e Chimica. Da alcuni anni è stato costituito il "Centro Ricerca Aerospaziale Sapienza", CRAS, che raccoglie circa 300 ricercatori e rappresenta per numeri e qualità della ricerca una delle più grandi realtà accademiche europee operanti nel settore. L’associazione temporanea di scopo con capofila Thales Alenia Space Italia vede la partecipazione di un folto gruppo industriale composto da Grandi Imprese (GI) e una significativa filiera di Piccole e Medie Imprese (PMI).

• TAS-I • e-Geos • IMT • INNOVA • SKYTECHNOLOGY Srl

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• PLANETEK ITALIA Srl • AEROSPAZIO TECNOLOGIE Srl • TECHNOSPRINGS ITALIA Srl • SELEX Sistemi Integrati SpA • AEREA Spa • INTECS INFORMATICA E TECNOLOGIA DEL SOFTWARE SpA • TELESPAZIO SpA • SITAEL SpA • SELEX Galileo SpA • ELV SpA • ALTEC SpA • RETE SERVIZI NANOSATELLITI • HIT09 • BICCHI MECCANICA

Di seguito una sintetica descrizione di ognuno dei soggetti proponenti delle GI.

Telespazio Telespazio, joint-venture tra Finmeccanica (67%) e Thales (33%), è tra i principali operatori al mondo nel campo dei servizi satellitari. La società, la cui direzione generale è a Roma, ha circa 2500 dipendenti, può contare su una rete internazionale di centri spaziali e teleporti, e opera in tutto il mondo attraverso numerose società controllate. In particolare, è presente in Francia con Telespazio France; in Germania con Telespazio VEGA Deutschland, GAF e Spaceopal (una joint venture partecipata al 50% dall’Agenzia Spaziale Tedesca DLR); nel Regno Unito con Telespazio VEGA United Kingdom; in Spagna con Telespazio Iberica; in Ungheria con Telespazio Hungary e in Romania con Rartel. La presenza di Telespazio in America del Sud è consolidata con Telespazio Brasil e Telespazio Argentina. Negli Stati Uniti opera con Telespazio North America. In Italia la società può contare anche su e-GEOS (società partecipata al 20% dall’Agenzia Spaziale Italiana). Telespazio è all’avanguardia nella progettazione e lo sviluppo di sistemi spaziali, alla gestione dei servizi di lancio e al controllo in orbita dei satelliti; dai servizi di osservazione della Terra, comunicazioni integrate, navigazione e localizzazione satellitare, fino ai programmi scientifici. Telespazio si avvale di un patrimonio di esperienza di altissimo livello, che nasce dalle competenze tecnologiche acquisite in oltre 50 anni di attività, dalla gestione di infrastrutture spaziali - tra cui il Centro Spaziale del Fucino, il più grande teleporto al mondo per usi civili - e dalla partecipazione a importanti programmi: Galileo, EGNOS, GMES, COSMO- SkyMed, SICRAL e Göktürk. La società copre oggi tutta la catena del valore del mercato spaziale, grazie alle sue quattro business unit: Sistemi & Applicazioni Satellitari, Operazioni Satellitari, Geoinformazioni e Reti & Connettività.

E-Geos e-GEOS, costituita da Telespazio (80%) e dall’Agenzia Spaziale Italiana (20%), è una azienda leader nel settore dei servizi e dei prodotti di GeoSpatial Information. E’ presente sul mercato internazionale con un’ampia offerta di servizi applicativi e prodotti dedicati al monitoraggio ambientale, al controllo del territorio, al catasto, alla gestione delle risorse naturali e dei terreni agricoli, alla prevenzione dei rischi da eventi naturali, all’infomobilità e alla sicurezza. e-GEOS è player unico sul mercato di riferimento, grazie alle sue competenze e ai suoi asset tecnologici e commerciali, che si traducono in un

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portafoglio di offerta che copre tutti i livelli della catena del valore: dai sistemi per l’acquisizione e il processamento di dati ottici e radar, satellitari e aerei, ai prodotti e servizi applicativi, con centri operativi in grado di garantire la massima accessibilità e fruibilità delle informazioni e dei prodotti offerti con elevati livelli di servizio. In ambito internazionale il posizionamento di e-GEOS, che deriva dalla presenza più che ventennale di Telespazio sul mercato dell’osservazione della Terra, è oggi ulteriormente rafforzato dai conferimenti venuti dall’ASI, che garantiscono alla società i diritti di commercializzazione, in esclusiva a livello mondiale, dei prodotti COSMO-SkyMed. e-GEOS è partner unico di GOOGLE in Italia per le soluzioni geospaziali “Google Earth Enterprise”. Le sedi operative della società sono Matera e Roma. In particolare, Matera ospita il Centro Spaziale di e-GEOS, dove sono acquisiti e processati i dati di diverse missioni satellitari (COSMO-SkyMed, Envisat, ERS-2, Radarsat-1&2) garantendo servizi e prodotti Near Real Time per applicazioni di emergenza e di monitoraggio.

Selex Galileo SELEX GALILEO è attiva nei settori della Avionica, dei Radar avionici, dei Sistemi di Superficie, dell’Elettroottica, degli Equipaggiamenti spaziali, dei Simulatori per l'addestramento e dei velivoli non pilotati, dei Tubi a microonde e microelettronica. SELEX Galileo S.p.a. è organizzata nelle seguenti Linee di Business (LoB):

• Sistemi ed Equipaggiamenti Avionici e UAV e Simulatori: con competenza nei sistemi di presentazione e controllo per cockpit, nei sistemi di gestione velivolo e nei sistemi di missione, nei simulatori e nei teleguidati tattici ed addestrativi.

• Sistemi Elettro-ottici Difesa: i cui principali prodotti sono qui di seguito elencati:con competenza nei sistemi e strumenti elettro-ottici e laser per applicazioni terrestri, navali ed avioniche nel campo della difesa.

• Sistemi Radar: con competenza nei sistemi radar per applicazioni avioniche, terrestri e navali • Logistica e Servizi: assicura la soddisfazione e la fidelizzazione dei Clienti attraverso lo

sviluppo di un efficace processo di logistica e di servizi, operando in sinergia con le iniziative delle Unità di Business di prodotto e garantendo a queste i necessari ritorni di campo

• Spazio: con competenza nell'applicazione delle tecnologie spaziali Principali prodotti:

• Strumentazione Iperspettrale spaziale • Sensori d’assetto per satelliti • Payload elettro-ottici spaziali • Power supply & Solar Panel per satelliti • Sistemi a radiofrequenza e MASER per applicazioni spaziali • Sistemi robotica per l’esplorazione planetaria • Sistemi di micropropulsione

Il progetto da realizzare riguarda la Linea di Business (LoB) sede di Campi Bisenzio e Nerviano.

Selex Sistemi Integrati SELEX-SI realizza e commercializza radar e sistemi elettronici per la difesa terrestre, navale ed aerea, per la sicurezza dei confini, del territorio e delle infrastrutture, per la gestione ed il controllo del traffico aereo e marittimo. E’ presente in circa 150 Paesi ed ha maturato un bagaglio cinquantennale di competenze scientifico-gestionali. All’interno del gruppo FINMECCANICA, SELEX-SI è responsabile

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dell’architettura dei grandi sistemi per la Sicurezza e la Difesa. La Società controlla l’intero ciclo di vita dei sistemi: lo studio, la concezione, lo sviluppo, la sperimentazione, la fabbricazione, la produzione, la manutenzione, la riparazione e la commercializzazione. SELEX-SI persegue una significativa strategia di innovazione tecnologica e di prodotto, riservando ai programmi di Ricerca e Sviluppo risorse pari a circa il 20% del valore della produzione, investendo in particolare su tecnologie abilitanti allo stato dell'arte, come le architetture software, il middleware, le tecnologie di processing, le antenne attive ad array, nonché la fotonica e le nanotecnologie. A queste si aggiunge la filiera necessaria per sviluppare amplificatori di potenza ad alta efficienza basati su Fonderie ad Arseniuro di Gallio ed a Nitruro di Gallio, nonché la fotonica e le nanotecnologie, che rappresentano un dominio di grande potenzialità. SELEX-SI ha inoltre maturato una notevole esperienza nella realizzazione di proposte e progetti di ricerca per la sicurezza in ambito nazionale, regionale, internazionale.

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Attività e costi per partner

Le attività del progetto SAPERE-SAFE si articolano per un lasso di tempo di 36 mesi dall’inizio del progetto. Riportiamo nella Figura la distribuzione delle attività per ogni Obiettivo Realizzativo (OR). Il CNR è coinvolto attivamente nella maggior parte degli OR (1.1, 1.2, 1.4, 2.1, 3.3, 3.4), . Nella Figura successiva invece sono riportate le valorizzazioni dei differenti WP del progetto, e gli Istituti del CNR hanno una quota di poco più di 1 M€ rispetto al totale di progetto.

Cronoprogramma del progetto SAPERE-SAFE

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Articolazione dei costi per le attività previste – SAPERE: SAFE

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Obiettivo Finale del Progetto

Il progetto SAPERE SAFE si prefigge di accrescere la capacità industriale italiana di realizzare sistemi di osservazione della Terra basati su satelliti di medio-piccole dimensioni equipaggiati con sensori SAR e/o con sensori ottici. Per capacità viene intesa tanto la messa a punto di processi tecnologici e progettuali in grado di soddisfare i requisiti prestazionali quanto la capacità di formare tecnici e ricercatori specializzati in un rapporto sinergico con le università ed i centri di ricerca affini al settore spazio ai quali è affidato sia il compito di mantenere e garantire le competenze di base che quello di sostenere in maniera attiva la linea di avanguardia sui nuovi materiali alla base delle tecnologie da mettere a punto ed utilizzare. La visione di SAPERE SAFE è quella di fornire al tempo stesso un’immediata ricaduta in termini di servizi a valore aggiunto che risulti in grado di aumentare la capacità nazionale di acquisire rapidamente informazioni in risposta all’improvviso verificarsi di crisi su varie scale geografiche (terremoti, inondazioni, stabilità morfologica, devastazioni da fattori multipli, incendi, ecc..). A questo scopo, in linea con i più recenti concetti in termine di costellazioni e sciami di satelliti, il progetto è focalizzato su sensori e satelliti di dimensione medio-piccola e sugli aspetti legati alle problematiche di miniaturizzazione ed integrazione. L’impiego di una classe di satelliti medio piccola apre infatti la strada alla possibilità di dispiegare un numero di risorse maggiore di quelle utilizzate nei grandi sistemi attualmente esistenti (COSMO-SkyMed) o in via di realizzazione (COSMO Seconda Generazione) ottenendo così un drastico miglioramento della velocità di risposta nei casi di crisi. Il progetto è incerniato su alcune tecnologie abilitanti per la realizzazione di strumenti SAR e ottici di dimensione e peso contenuti e copre una serie di temi collegati, scelti in base alle esperienze realizzative ed operative, in maniera da rendere fattibile e coerente un sistema che supporti una missione di servizio totalmente asservita agli scopi identificati dalla comunità scientifica Italiana che costituisce nel progetto l’origine delle esigenze e dei requisiti di missione e l’utilizzatore finale dei dati e dei prodotti generabili con esso. In questa prospettiva il progetto tende a coprire la traccia ideale che congiunge l’esigenza con la fattibilità tecnologica fino al livello più critico, i sensori. In tale traccia vengono sono state altresì identificate altri elementi di livello intermedio che è necessario affrontare in termini tecnologico/sistemistici al fine di perseguire la fattibilità complessiva. Con un approccio bottom-up sono stati quindi inseriti nel progetto SAPERE SAFE elementi relativi alla piattaforma satellitare, al centro di controllo di costellazione, al centro di elaborazione dati e prodotti, alla definizione dei prodotti orientati alle applicazioni evolute su cui basare i servizi ed infine alla definizione della missione di servizio con un ampio respiro scientifico che, grazie al coordinamento del CNR, armonizzerà il coinvolgimento degli istituti di ricerca e delle Università selezionate in base a criteri di competenza riconosciuta a livello internazionale. La caratteristica del progetto SAPERE SAFE di poter essere efficace reazione a eventi emergenziali pone la necessità di poter iniziale la missione operativa in tempi assai ridotti, immediatamente a valle della comunicazione dell’insorgenza delle evento emergenziale. Questo richiede sia la disponibilità di carichi utili di tipo già definito, e velocemente configurabili ed impiegabili, sia la capacità di lanciare in LEO tale carico in tempi estremamente ridotti (giorni-settimane, rispetto allo standard spaziale civile

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odierno di numerosi mesi). Una rapidità di lancio al livello di giorni può essere ottenuta adottando l’approccio di lancio da piattaforma aerea, che però richiede lo sviluppo, in ambito nazionale, di sistemi di rilascio del lanciatore dal velivolo (che è un oggetto dello studio proposto). La limitazione conseguente a tale approccio è quella che il carico utile inseribile in LEO risulta relativamente ridotto in quanto legato alle caratteristiche del velivolo (i.e. nel caso di impiego di una piattaforma C130J risulta dell’ordine dei 150 Kg). Nel caso di necessità di impiego di carichi utili di massa maggiore (classe 400-600Kg) la possibilità di lancio è basata su lanciatori della classe Vega (portata di 1500 Kg in LEO) per la cui saturazione di portata si deve prevedere un lancio multiplo. Un lancio multiplo di Vega richiede lo sviluppo di una struttura dedicata di sostegno e separazione/rilascio che è un oggetto dello studio proposto.