Codifica dell’altezza delle note Lezione 3 Programmazione per la Musica | Prof. Luca A. Ludovico.
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Studio dell’effetto combinato di alti livelli di
inquinamento atmosferico e concentrazioni
polliniche nell'aria di Roma attraverso diversi
Symptom Medication Scores Alessandro Di Menno di Bucchianico1,*, Maria Antonia Brighetti2, Giorgio Cattani1, Corrado
Costa3, Mariacarmela Cusano1, Vincenzo De Gironimo1, Francesca Froio4, Raffaela Gaddi1,
Simone Pelosi5, Alessandro Travaglini2, Salvatore Tripodi6
1 ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Roma; 2 Dipartimento di biologia, Università di Roma Tor Vergata, Roma; 3 CREA, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, Monterotondo Scalo (RM); 4 Servizio di allergologia e immunologia dell'Ospedale San Pietro Fatebenefratelli, Roma; 5 TPS production, Roma; 6 Unità Operativa Complessa di Pediatria - Ospedale Sandro Pertini, Roma
1. L'inquinamento atmosferico può interagire con i pollini, portando ad un aumento nel rilascio di antìgeni con
allergenicità modificata.
2. L'inquinamento atmosferico può interagire con le particelle che trasportano allergeni delle piante. Queste particelle
sono in grado di raggiungere le vie aeree periferiche con l'aria inalata e indurre l'asma nei soggetti sensibili.
3. Gli inquinanti atmosferici, in particolare l'ozono, il materiale particolato e il biossido di zolfo, hanno un effetto
infiammatorio sulle vie aeree dei soggetti sensibili, provocando un aumento della permeabilità, una più facile
penetrazione degli allergeni pollinici nelle mucose e una maggiore interazione con le cellule del sistema immunitario.
4. Studi scientifici mostrano che soggetti predisposti presentano un’aumentata reattività delle vie respiratorie indotta
dall’inquinamento atmosferico e una maggiore reattività bronchiale agli allergeni pollinici inalati.
5. Alcuni inquinanti atmosferici sembrano avere un effetto immunologico adiuvante sulla sintesi delle immunoglobuline
E (IgE) in soggetti atopici. In particolare le particelle originate dai motori diesel che possono interagire in atmosfera
con i pollini.
Allergenic pollen and pollen allergy in Europe D’Amato et al. Allergy 2007: 62: 976–990
Presupposti Interrelazione tra inquinanti atmosferici e pollini allergenici nell'indurre allergia respiratoria
1. Aumento della permeabilità epiteliale.
2. Infiammazione delle vie aeree indotta da inquinanti atmosferici che innesca la successiva risposte agli allergeni.
3. Accresciuto stress ossidativo nelle vie aeree di soggetti sensibili.
Meccanismi di aumento della risposta a allergeni pollinici dovuti a inquinanti atmosferici
Struttura dello studio Per la valutazione della qualità dell’aria sono state considerate le serie temporali dal 1999 al 2015 di PM10,
PM2.5, NO2 e O3 misurate nelle 14 stazioni della rete di Roma (ARPA Lazio);
Per la valutazione delle concentrazioni polliniche sono state considerate le serie temporali dal 1999 al 2015 di
Cupressaceae/Taxaceae, Graminaceae, Oleaceae, Urticaceae e pollini totali e misurate nei 2 siti di
campionamento del Centro di monitoraggio aerobiologico dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata;
Sono stati considerati i dati dalla stazione meteorologica di Tor Vergata: temperatura, radiazione globale,
precipitazioni, velocità e direzione del vento;
Gli effetti sulla salute umana sono stati valutati su un gruppo di 100 pazienti (tra i 4 e i 18 anni) seguiti dal
2010 al 2015 attraverso l’applicazione AllergyMonitorTM che permette di registrare quotidianamente i sintomi
del raffreddore allergico, dell’asma bronchiale e le eventuali terapie adottate;
I dati raccolti nel diario clinico sono stati poi elaborati in diversi Symptom Medication Scores giornalieri:
RTSS, ACS, AdSS e Asthma score;
La relazione tra i dati di qualità dell’aria e pollini (serie uniche per parametro completate attraverso la stima
dei dati mancanti) e dati meteo con 2 indici selezionati (RTSS e ACS) è stata valutata con un approccio
modellistico PLSDA (Partial Least Squares Discriminant Analysis; analisi discriminante dei minimi quadrati
parziali).
Rete di monitoraggio
Centro di monitoraggio aerobiologico - Tor Vergata
Standardized sampling method reported in the
Manual of quality and management of R.I.M.A.
and UNI 11108:2004 rule
Fenditura
2 x 14 mm
Campionatore VPPS 2000 Lanzoni
Campionatore a basso volume (10 l/min): l’aspirazione si
effettua attraverso una fenditura di 2 x 14 mm, posta sotto
l’aletta parapioggia e orientata sempre contro vento.
L’apparecchio capta particelle di dimensioni comprese tra 1 e
100 µm Da provenienti da un’area circostante con un raggio
medio di 10-15 Km, a seconda dell’altezza a cui è installato.
L’aria aspirata viene veicolata su un tamburo di 345 mm. La
striscia rimossa, viene tagliata, colorata con fucsina e montata
su vetrini per l’osservazione al microscopio ottico.
Famiglie di pollini considerate: Cupressaceae
Alla famiglia delle Cupressaceae appartengono 113 specie di alberi e arbusti raggruppate in 17 generi. Il genere più numeroso è il genere
Juniperus che conta 50 specie, seguito da Cupressus con 13 specie. Resistenti alla siccità e adattabili ad ogni tipo di terreno, le Cupressaceae
vivono dal livello del mare fino a 700-800 m, costituendo un elemento caratteristico del paesaggio italiano. Alcune specie del genere Cupressus
sono state introdotte in epoca recente in Italia a scopo ornamentale (Cipresso della California, C. dell´Arizona e C. messicano).
http://www.arpa.emr.it/dettaglio_generale.asp?id=403&idlivello=553
Il polline del cipresso è di forma
tondeggiante e presenta un unico
poro; l´intina molto spessa confina
il citoplasma nell´area centrale del
granulo conferendo al granulo
una forma stellata. L´esina è
molto sottile, e presenta orbicoli,
decidui che si perdono con la
maturità del granulo.
Grado allergenicità polline cipresso: da alto a elevato
Il grado di allergenicità del polline delle Cupressacee dipende oltre che dalle specie, anche dalle condizioni
climatiche dell´area in cui avviene la diffusione pollinica. Le zone urbane rispetto a quelle rurali, portano a
considerare la presenza di fattori atmosferici, tipo l’inquinamento, che possono contribuire alla
sensibilizzazione a questo tipo polline. Tra le specie più allergeniche vi è il cipresso dell´Arizona mentre il
polline del cipresso comune e della thuya, pur essendo meno allergenici, presentano una certa cross-
reattività con il polline della Cryptomeria japonica o cedro giapponese e del Juniperus ashei considerati
molto allergenici. Il polline del ginepro è considerato invece poco allergenico.
Famiglie di pollini considerate: Taxaceae
La famiglia delle Taxaceae è l’unica rappresentante del relativo ordine e comprende alberi o arbusti, per lo
più dell’emisfero boreale. Alle Taxaceae appartengono solo 4 generi: Taxus, Austrotaxus, Pseudotaxus e
Torreja. In Italia è presente, coltivato e anche selvatico, il solo genere Taxus.
http://www.arpa.emr.it/dettaglio_generale.asp?id=403&idlivello=553
I granuli pollinici sono radiosimmetrici,
apolari, atremi. Esina tettata, psilata
con reticoli. Non sono visibili pori.
Grado allergenicità polline tasso: basso
Famiglie di pollini considerate: Graminaceae
Le Graminacee sono una famiglia molto omogenea che comprende circa 5000 specie, quasi tutte erbacee, annue o perenni, distribuite su tutta
la superficie terrestre. Spesso costituiscono da sole il principale componente di molti ambienti erbacei, quali pascoli, praterie, savane o steppe
e si adattano a sopravvivere in condizioni climatiche estremamente variabili. Negli ambienti urbani le Graminacee, oltre a costituire prati,
vegetano nei terreni incolti, lungo le scarpate ed ai margini delle strade. Molte sono coltivate sia per l´alimentazione umana, sia per
l´alimentazione animale. Dato l’elevato numero di specie la sistematica delle Graminaceae è difficile e controversa. I generi più diffusi sono:
Alopecurus, Anthoxanthum, Avena, Bromus, Cynodon, Dactylis, Festuca, Hordeum, Holcus, Lolium, Phleum, Poa, Phragmites, Setaria, Zea.
http://www.arpa.emr.it/dettaglio_generale.asp?id=403&idlivello=553
I granuli pollinici delle graminacee sono
monoporati, eteropolari, da sferoidali ad
ovoidali, di dimensioni medie (25 – 40 μm).
A volte le graminacee coltivate, come il
mais, possono presentare granuli molto
grandi >50μm. L’esina è finemente
granulata o scabrata con elementi sculturali
riuniti in gruppi. Il poro, di solito circolare, è
circondato da annulus e coperto da un
opercolo. L’intina è molto più spessa
dell’esina, particolarmente sotto il poro.
Grado allergenicità polline Graminaceae: da basso a elevato
Il potere allergenico dei pollini delle Graminaceae dipende
dalle specie e varia da un grado basso a un grado elevato.
Polline di granturco
Avena selvatica grado allergenicità basso
Coda di topo grado allergenicità elevato
(solo in vicinanza: poco aerodiffuso per le grandi dimensioni)
Famiglie di pollini considerate: Oleaceae
La famiglia delle Oleaceae, è composta da piante spontanee delle regioni sub-tropicali e temperate. Nella nostra regione sono presenti dalla
pianura fino al piano montano. Sono piante con portamento arboreo o arbustivo, di consistenza legnosa, ma con caratteristiche botaniche fra
loro molto diverse. La famiglia comprende circa 400 specie di cui una decina è di origine europea. I generi maggiormente rappresentati nella
flora italiana sono il genere Fraxinus, e il genere Olea e di cui sono presenti almeno tre specie: frassino maggiore, orniello, olivo.
http://www.arpa.emr.it/dettaglio_generale.asp?id=403&idlivello=553
I granuli pollinici sono radiosimmetrici,
isopolari, tri-tetrazonocolpati. L’esina
da medio reticolata a reticolata.
I pollini dell’olivo presentano reattività
incrociata con quelli del frassino.
Grado allergenicità polline oleacee: da moderato a elevato Olivo grado allergenicità elevato
Frassino grado allergenicità da moderato a elevato
I pollini si presentano
tricolpati, tetracolpati,
oppure tricolporati. Sono
isopolari, in generale
oblati. Esina reticolata.
Polline di frassino Polline di olivo
Famiglie di pollini considerate: Urticaceae
La famiglia delle Urticaceae comprende circa 500 specie diffuse soprattutto in America, nell´Asia Sud-orientale e, in minor misura, anche in
Europa e Africa. In Italia questa famiglia è rappresentata da piante erbacee perenni ed annuali, frequenti accanto ai muri. Le specie più
rappresentate sono la parietaria e l’ortica.
http://www.arpa.emr.it/dettaglio_generale.asp?id=403&idlivello=553
I granuli sono tri-(tetra)
zonoporati, isopolari, da sferoidali
a suboblati, piccoli. I pori circolari,
anulati e percolati, sono molto
piccoli. L’esina è sottile.
Grado allergenicità polline urticacee: da basso a elevato
Parietaria grado allergenicità elevato
ortica grado allergenicità basso
I granuli pollinici sono
triporati o tetrazonoporati,
oblato-sferoidali, isopolari,
di piccole dimensioni.
L’esina è microverrucata.
Polline di parietaria Polline di ortica
Per la grande quantità di polline prodotto e per il periodo prolungato
di fioritura la paritaria presenta un elevato rischio allergenico.
Stato e trend della qualità dell’aria a Roma PM10 PM2.5
O3 NO2
Stato e trend della qualità dell’aria a Roma PM10 PM2.5
O3 NO2
Decrescente
Decrescente
Decrescente
Stazionario
Stato e trend dei pollini a Roma Granuli/m3
Granuli/m3
Granuli/m3
Granuli/m3
CUPRESSACEAE/TAXACEAE GRAMINACEAE
URTICACEAE OLEACEAE
Stato e trend dei pollini a Roma CUPRESSACEAE/TAXACEAE GRAMINACEAE
URTICACEAE OLEACEAE
Stazionario
Stazionario
Stazionario
Crescente
0
5
10
15
20
25
30
Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
0
50
100
150
200
250
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Superamenti PM10 1999-2015
PM10 e pollini a Roma: andamenti a confronto Superamento in una o più stazioni = 1;
Nessun superamento = 0
Mese/anno 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Tot
Gennaio 21 22 14 26 6 16 16 18 22 16 6 11 13 20 11 11 12 261
Febbraio 13 14 18 19 10 18 8 13 10 15 9 6 12 7 5 2 4 183
Marzo 15 12 10 22 9 10 11 6 9 2 5 11 4 9 3 8 5 151
Aprile 10 10 2 8 1 1 4 2 4 0 0 0 0 2 0 1 1 46
Maggio 10 15 19 3 10 0 1 1 3 1 5 0 0 0 0 0 0 68
Giugno 13 6 18 6 7 1 0 11 5 0 0 0 0 1 0 0 0 68
Luglio 1 26 13 3 5 7 2 4 5 1 0 0 0 0 0 0 0 67
Agosto 0 28 1 1 5 3 0 2 5 1 0 0 0 0 0 0 0 46
Settembre 5 24 5 0 2 4 1 5 2 3 5 0 4 2 0 0 1 63
Ottobre 17 29 14 0 2 14 4 12 9 6 3 0 1 1 1 2 1 116
Novembre 11 15 10 6 13 14 8 18 8 5 16 0 18 7 1 7 15 172
Dicembre 14 18 11 11 13 10 9 20 15 9 6 7 11 7 21 10 29 221
Tot 130 219 135 105 83 98 64 112 97 59 55 35 63 56 42 41 68 1462
Mese/anno 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Tot
Gennaio 3 0 3 0 1 0 0 1 0 6 1 0 5 0 1 3 0 24
Febbraio 10 13 20 19 10 12 3 6 16 13 11 10 19 11 8 20 12 213
Marzo 16 13 13 12 26 11 18 1 17 8 18 20 25 20 23 21 25 287
Aprile 6 10 15 8 16 14 8 5 20 12 18 26 28 11 24 26 23 270
Maggio 28 28 27 26 31 24 12 27 25 28 25 24 30 28 20 30 31 444
Giugno 15 14 27 20 8 18 8 15 3 23 7 27 23 23 24 13 19 287
Luglio 2 0 1 0 0 0 0 0 0 2 0 7 0 0 1 11 5 29
Agosto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 6 0 7
Settembre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Ottobre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Novembre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Dicembre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Tot 80 78 106 85 92 79 49 55 81 92 80 114 131 93 101 130 115 1561
Eventi pollini 1999-2015
Superamenti PM10 per anno
Superamenti medi PM10 per mese
0
5
10
15
20
25
30
Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
0
20
40
60
80
100
120
140
160
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Eventi pollini per anno
Eventi medi pollini per mese
PM10 50 µg/m3
Cupr./tax. 90 granuli/m3
Graminae 30 granuli/m3
Olea 25 granuli/m3
Urticaceae 70 granuli/m3
Valori soglia adottati
Eventi comuni 1999-2015
PM10 e pollini a Roma: andamenti a confronto
Mese/anno 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Tot
Gennaio 1 0 3 0 0 0 0 0 0 4 0 0 1 0 1 1 0 11
Febbraio 5 5 16 12 5 7 1 2 5 8 5 2 9 5 2 2 1 92
Marzo 12 7 6 10 9 5 8 1 8 1 4 9 4 5 3 7 5 104
Aprile 2 6 1 2 1 1 2 0 3 0 0 0 0 0 0 1 1 20
Maggio 10 13 18 3 10 0 0 1 3 1 5 0 0 0 0 0 0 64
Giugno 13 3 16 2 2 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 38
Luglio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Agosto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Settembre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Ottobre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Novembre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Dicembre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Tot 43 34 60 29 27 14 11 4 19 14 14 11 14 11 6 11 7 329
0
1
2
3
4
5
6
7
Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
Eventi comuni medi per mese
0
10
20
30
40
50
60
70
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Eventi comuni per anno
Diario del paziente e l’applicazione AllergyMonitor
1. Attraverso l’applicazione AllergyMonitorTM i pazienti segnalano la presenza e la gravità di ogni sintomo su una scala da 0 a 3;
2. l’applicazione incorpora l’Informatore farmaceutico in modo che il medico possa selezionare i farmaci prescritti al paziente come terapia;
3. Alla fine di ogni giorno (o durante il giorno successivo), il paziente segnala se ha preso i farmaci elencati;
4. sulla base delle risposte del paziente, l’algoritmo genera automaticamente i punteggi dei Symptom Medication Scores (SMS) esaminati;
5. paziente e medico possono scaricare un rapporto con gli andamenti dei pollini, SMS, terapia, la frequenza di effetti collaterali;
6. L'intero processo segue leggi nazionali o europee a livello locale in materia di tutela della privacy e dei dati personali.
N. anni
osservazioniN. pazienti
2 27
3 12
4 20
5 5
6 1
Maschi Femmine
35 30
Età min Età max
6 a. 18 a.
N. pazienti selezionati
65
Età media (al 2010)
12 a.
N. pazienti
100
Pazienti oggetto dello studio
La PLSDA è un’analisi di regressione ai minimi quadrati parziali la variabile di risposta è categorica (l’Y-block è un insieme di variabili di
comodo, dummy variables, che descrivono diverse categorie).
previsione in base a soglie prestabilite: ACS ≥ 1; RTSS ≥ 6
I modelli sono stati sviluppati con una procedura scritta in ambiente MATLAB 7.1 R14.
Approccio modellistico PLSDA Partial Least Squares Discriminant Analysis (Analisi discriminante dei minimi quadrati parziali)
Modelli ACS RTSS
TOTALI 39960 28221
selezionati 222 278
n. pazienti 45 59Criteri di inclusione dei pazienti
• Bambini e ragazzi tra i 4 e i 18 anni di età cui è stata diagnostica la rinite allergica da polline;
• sensibilizzazione IgE a una o più tra le seguenti sorgenti polliniche: Cupressaceae, Graminaceae, olivo, parietaria, tra le allergie più
rilevanti nell’area di Roma tra aprile e giugno (Travaglini et al. 2002);
• l'intenzione di rimanere a Roma per l’intero periodo di studio e l’assenza di sensibilizzazione ad allergeni perenni come gli acari, i
gatti, i cani, l’alternaria o altre muffe.
• 6 anni di dati: dal 2010 al 2015;
• numero di record per anno per ciascun paziente non inferiore a 20 giorni consecutivi;
• Dati utilizzati dal modello: tutti gli anni, tranne l’ultimo;
• test del modello sull’ultimo anno.
Dataset
Travaglini A., Mazzitelli A., Leonardi D., Grilli Caiola M. 2002. Monitoraggio di polline urbano e allergie; Atti dell’Accademia dei Lincei Conferenza annuale della Ricerca: Ecosistemi urbani
Stesso dataset X-block per 2 diverse variabili Y
RTSS (Rhinoconjuntivitis Symptom Total Score)
Comprende 6 sintomi: 4 nasali (starnuti, rinorrea, prurito e
congestione) e 2 oculari (prurito e lacrimazione). L'intensità
di ogni sintomo si esprime con un valore da 0 (assente) a 3
(grave). Il totale giornaliero di 6 sintomi combinati esprime un
punteggio tra 0 e 18.
ACS (Average Combined Score)
indice derivato dalla combinazione di RTSS e RMS* secondo
la formula: (RTSS / 6 + RMS)/2; Il punteggio varia tra 0 e 3.
*RMS (Rescue Medication Score) adotta una scala in base al tipo di
farmaco assunto e il punteggio varia da 0 a 3.
5 taxa pollinici: Cupressaceae, Graminaceae, Oleaceae, Urticaceae,
pollini totali, in base a sintomatologia dei pazienti, stagione di fioritura,
allergenicità dei pollini [serie unica integrata Tor Vergata–San Pietro];
5 parametri di stato della qualità dell’aria: PM10 (m24h); PM2,5
(m24h); NO2 (m24h); O3 (m24h); O3 (mm8h) [serie uniche per Roma con
stima dei dati mancanti];
6 variabili meteo-climatiche: Tmin, Tmed, Tmax, radiazione globale,
precipitazioni, selezionate in base a precedenti studi;
IgE: Serum specific sIgE per Cupressaceae, Oleaceae, Graminaceae e
Urticaceae; serum total IgE (tIgE): somma dei valori di sIgE; IgE
Specific Activity (IgESA): rapporto tra sIgE/tIgE, IgE correction (IgE-pc):
prodotto della concentrazione di polline per l'attività specifica.
Scelta delle variabili X-block Y-block
Variabili indipendenti (x-block) Variabile dipendente (y-block)
Pollini
+
dati
meteo-climatici
+
inquinanti
? Sintomatologia
pazienti
Paziente 27 Time lag 4
0 5 10 15 20 25
OLE
GRA
RAD
TTP
O3 max
URT
O3
T max
GGG
NO2
T min
T med
Wind Velocità
PM10
mm Pioggia
CUP
PM2,5
mGRAc
mOLEc
eGRAc
eOLEc
eURTc
mURTc
eCUPc
mCUPc
VIP scores
Var
iab
les
eCUP
ePHL
eOLI
ePAR
mCup
mPhl
mOle
mPar
Paziente 31 Time lag 1
IgE kU/LESTRATTI
eCU
P
ePH
L
eOLI
ePA
R
mC
up
mP
hl
mO
le
mP
ar
IgE TOT
ACS TRI-027-A 0,005 0,039 NR 0,131 NR 0,070 0,001 0,287 847 0,36
RTSS TRI-031-A 0,001 0,158 NR 0,038 NR 0,293 0,001 0,062 381 0,36
IgE estratto/IgE tot AS IgE molecolare/IgE tot AS
AS# Paziente
Risultati Variable Importance in Projection (VIP) scores
0 1 2 3 4 5 6
CUP
GGG
GRA
MMP
NO2
O3 max
OLE
O3
PM 10
PM 2,5
RAD
T med
T min
T max
TTP
URT
Wind Velocità
eCUPc
eGRAc
eOLEc
eURTc
mCUPc
mGRAc
mOLEc
mURTc
VIP scores
Va
ria
ble
s
eCUP
ePHL
eOLI
ePAR
mCup
mPhl
mOle
mPar
ACS RTSS
ACS RTSS ACS RTSS
< 60 26 26 57 62
60 - 70 40 61 50 48
> 70 156 191 115 168
Media
test
Media
modelli
Corretta
classificazione
(%)
Modelli selezionati
Risultati
Confronto tra pazienti arruolati sia nel precedente studio pubblicato nel 2012:
solo pollini e nel nuovo studio: pollini più inquinanti.
I risultati confermano che i modelli previsionali sono attendibili maggiormente
per i pazienti con un valore delle IgE-AS > 0,15
PREVISIONE FINO A 4 GIORNI CONFRONTO DELLA PERFORMANCE CON E
SENZA INQUINANTI ATMOSFERICI
(2012-2016)
IgE-AS 2012 IgE-AS 2016
% media di
corretta
classificazione
dei MODELLI
2012
% media di
corretta
classificazione
dei MODELLI
2016
% media di
corretta
classificazione
dei TEST 2012
% media di
corretta
classificazione
dei TEST 2016
TRI003A 0,04 0,02 65,6 72,3 53,1 62,6
TRI005A 0,64 0,61 75,5 93,3 72,4 99,1
TRI014A 0,32 0,31 83,5 81,9 71,9 99,0
TRI019A 0,44 0,36 78,5 72,2 93,6 73,0
TRI042A 0,15 0,09 60,1 70,5 59,0 55,0
TRI085A 0,28 0,24 88,3 73,5 89,1 68,7
TRI112A 0,33 0,00 78,2 84,0 81,8 58,9
TRI141A 0,08 0,17 70,9 62,7 64,1 75,0
TRI152A 0,07 0,52 62,3 86,7 73,2 96,1
ACS
Time Lag (Day)Media Classificazione
Modello
Media Classificazione
Test
0 78,0 70,2
1 79,0 72,3
2 76,6 68,4
3 77,3 71,8
4 79,8 71,9
Tot 78,1 70,9
Performance (%)
RTSS
Time Lag (Day)Media Classificazione
Modello
Media Classificazione
Test
0 79,1 70,6
1 80,9 75,0
2 78,6 75,7
3 79,2 73,7
4 78,8 74,4
Tot 79,3 73,8
Performance (%)
Conclusioni
1. Le massime concentrazioni in aria di pollini e inquinanti atmosferici si verificano in diverse
stagioni dell’anno (il periodo di maggiore sovrapposizione è tra febbraio e marzo);
2. L’analisi dei trend dal 1999 al 2015 mostra una diminuzione statisticamente significativa per
PM10, PM2.5 e NO2 e una crescita per le Urticaceae (tutti gli altri parametri risultano stabili);
3. L’analisi discriminante dei minimi quadrati parziali, basata sulle concentrazioni in aria di
inquinanti atmosferici, pollini e dati meteo, ha mostrato un buona accuratezza nella
previsione di sintomi allergici: i modelli paziente-specifici prevedono con precisione la
presenza o l’assenza di sintomi fino a 4 giorni prima dell'evento;
4. La performance dei modelli predittivi migliora quando viene preso in considerazione il grado
di predisposizione allergica dell'individuo;
5. I singoli casi di risultati peggiori nel confronto tra 2012 e 2016 si riscontrano in
corrispondenza all’abbassamento della sensibilizzazione del paziente.