STRUMENTI COMPENSATIVI PER INSEGNARE LE DIVISIONI IN … · 2020. 8. 16. · ”, uno strumento...

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Maria Giovanna Ulivi lavora alla scuola primaria “Martin Luther King” di Firenze come insegnante di sostegno. Inoltre, opera come psicopedagogista specializzata in Dsa presso altri istituti. IO HO FATTO COSÌ Maria Giovanna Ulivi spiega come ha affrontato le difficoltà di alcuni alunni riportandoli al passo con il resto della classe. STRUMENTI COMPENSATIVI PER INSEGNARE LE DIVISIONI IN COLONNA I bambini con difficoltà possono essere aiutati attraverso alcuni strumenti compensatori che li facciano stare al passo con il resto della classe e che ridiano loro fiducia nelle proprie capacità. È quanto ho imparato dalla mia esperienza come insegnante di sostegno e psicopedagogista specializzata in disturbi dell’apprendimento. Dallo scorso anno mi è stato affidato un bambino con la certificazione prevista dalla Legge 104, cioè quella sulla disabilità, inserito in una classe già abbastanza problematica perché vi sono anche due bambini con la certificazione prevista dalla Legge 170 (Dsa, disturbi specifici dell’apprendimento), un terzo in attesa di averla e altri tre bambini con difficoltà didattiche diverse. Vista la situazione, mi è sembrato naturale offrire il mio supporto alla collega docente e agli alunni, cercando di mettere al loro servizio le mie conoscenze e le mie competenze. Intelligenza emotiva Dalla lettura della diagnosi medica fornita dai genitori, il quadro emerso era quello di alunni disortografici con difficoltà nella scrittura, con memoria a breve termine, tempi di attenzione minimi, difficoltà a memorizzare procedure di calcolo. Ho potuto appurare quanto riportato dalla diagnosi, in particolare, in riferimento alle divisioni in colonna. I quattro bambini certificati hanno manifestato grandi difficoltà nell’esecuzione delle fasi operative, nel capire e calcolare quante volte il numero del divisore sta nel dividendo e nel ricordare le tabelline. Ma la più grande difficoltà percepita l’ho vista nei loro occhi. Il senso di smarrimento e insicurezza era fortemente visibile. «Maestra non riesco a capire che cosa fare perché non sono brava» mi ha detto un’alunna. A lei ha fatto eco un altro bambino: «Non lo faccio, tanto non riesco». L’espressione del viso degli altri due mi è sembrata un’esplicita richiesta di aiuto: non si può pensare di promuovere lo sviluppo intellettivo prescindendo da tutte le componenti dell’intelligenza, soprattutto da quella emotiva che è condizione necessaria per accrescere l’autostima, la motivazione agli apprendimenti e ritrovare l’entusiasmo nell’affrontare ogni percorso di istruzione. Rinforzare la fiducia Per questo è importante far sì che i bambini possano essere in grado di svolgere autonomamente, come gli altri loro compagni, gli esercizi assegnati, usando supporti lavorativi compensatori. Si tratta di strumenti che mirano a compensare le loro difficoltà mnemoniche per quanto riguarda le fasi operative: la memorizzazione delle tabelline, l’individuazione di quanto il numero divisore stia nel numero dividendo, ma soprattutto ridare loro fiducia in se stessi e nelle loro capacità, requisito fondamentale per l’apprendimento. Affinché i bambini fossero autonomi nella loro attività, ho utilizzato strumenti pratici, alcuni già conosciuti, altri costruiti da me, apprezzati sia dagli alunni sia dalle altre docenti del team. Questi strumenti e queste tecniche possono essere adoperati non soltanto da bambini con disturbo specifico di apprendimento, ma anche da altri alunni che presentano differenti difficoltà. Gli strumenti compensativi In classe ho introdotto e spiegato l’utilizzo del “kit per le divisioni”, uno strumento assemblato e ideato da me, composto da tre elementi: 1. Una scheda che riassume le fasi del processo che i bambini devono eseguire con lo strumento compensatorio da me chiamato “memory per le divisioni”. La scheda è illustrata, divisa per punti e accompagnata da frasi semplici (vedi box). Serve per apprendere le varie fasi di calcolo. 2. Una tavola pitagorica da usare quando l’alunno non ricorda le tabelline. 3. Una tabella compensativa delle divisioni che permette di vedere quante volte il divisore sta nel dividendo (si può trovare su www.pianetamatematta.net). Ritengo che queste strategie abbiano sortito l’effetto da me sperato nella didattica, migliorato la fiducia e le capacità relazionali degli alunni, offrendo una sorta di risposta empatica ai loro bisogni. E così si sono sentiti all’altezza e integrati nel progetto formativo della classe. Getty Images/iStockphoto 44 45

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Maria Giovanna Ulivi lavora alla scuola primaria “Martin Luther King” di Firenze come insegnante disostegno. Inoltre, opera come psicopedagogista specializzata in Dsa presso altri istituti.

IO HO FATTO COSÌ

Maria Giovanna Ulivi spiega come ha affrontato le difficoltà di alcuni alunni riportandoli al passo con il resto della classe.

STRUMENTI COMPENSATIVI PER INSEGNARE LE DIVISIONI IN COLONNA

I bambini con difficoltà possono essere aiutati attraverso alcuni

strumenti compensatori che li facciano stare al passo con il resto della classe e che ridiano loro fiducia nelle proprie capacità. È quanto ho imparato dalla mia esperienza come insegnante di sostegno e psicopedagogista specializzata in disturbi dell’apprendimento.Dallo scorso anno mi è stato affidato

un bambino con la certificazione prevista dalla Legge 104, cioè quella sulla disabilità, inserito in una classe già abbastanza problematica perché vi sono anche due bambini con la certificazione prevista dalla Legge 170 (Dsa, disturbi specifici dell’apprendimento), un terzo in attesa di averla e altri tre bambini con difficoltà didattiche diverse. Vista la situazione, mi è sembrato naturale offrire il mio supporto alla collega docente e agli alunni, cercando di mettere al loro servizio le mie conoscenze e le mie competenze.

Intelligenza emotivaDalla lettura della diagnosi medica fornita dai genitori, il quadro emerso era quello di alunni disortografici con difficoltà nella scrittura, con memoria a breve termine, tempi di attenzione minimi, difficoltà a memorizzare procedure di calcolo. Ho potuto appurare quanto riportato dalla diagnosi, in particolare, in riferimento alle divisioni in colonna. I quattro bambini certificati hanno manifestato grandi difficoltà nell’esecuzione delle

fasi operative, nel capire e calcolare quante volte il numero del divisore sta nel dividendo e nel ricordare le tabelline. Ma la più grande difficoltà percepita l’ho vista nei loro occhi. Il senso di smarrimento e insicurezza era fortemente visibile. «Maestra non riesco a capire che cosa fare perché non sono brava» mi ha detto un’alunna. A lei ha fatto

eco un altro bambino: «Non lo faccio, tanto non riesco». L’espressione del viso degli altri due mi è sembrata un’esplicita richiesta di aiuto: non si può pensare di promuovere lo sviluppo intellettivo prescindendo da tutte le componenti dell’intelligenza, soprattutto da quella emotiva che è condizione necessaria per accrescere l’autostima, la motivazione agli apprendimenti e ritrovare l’entusiasmo nell’affrontare ogni percorso di istruzione.

Rinforzare la fiduciaPer questo è importante far sì che i bambini possano essere in grado di svolgere autonomamente, come gli altri loro compagni, gli esercizi assegnati, usando supporti lavorativi compensatori. Si tratta di strumenti che mirano a compensare le loro difficoltà mnemoniche per quanto riguarda le fasi operative: la memorizzazione delle tabelline, l’individuazione di quanto il numero divisore stia nel numero dividendo, ma soprattutto ridare loro fiducia in se stessi e nelle loro capacità, requisito fondamentale per l’apprendimento. Affinché i bambini fossero autonomi nella loro attività, ho utilizzato strumenti pratici, alcuni già conosciuti, altri costruiti da me, apprezzati sia dagli alunni sia dalle altre docenti del team. Questi strumenti e queste tecniche possono essere adoperati non soltanto da bambini con disturbo specifico di apprendimento, ma anche da altri alunni che presentano differenti difficoltà.

Gli strumenti compensativiIn classe ho introdotto e spiegato l’utilizzo del “kit per le divisioni”, uno strumento assemblato e ideato da me, composto da tre elementi:

1. Una scheda che riassume le fasi del processo che i bambini devono eseguire con lo strumento compensatorio da me chiamato “memory per le divisioni”. La scheda è illustrata, divisa per punti e accompagnata da frasi semplici (vedi box). Serve per apprendere le varie fasi di calcolo.

2. Una tavola pitagorica da usare quando l’alunno non ricorda le tabelline.

3. Una tabella compensativa delle divisioni che permette di vedere quante volte il divisore sta nel dividendo (si può trovare su www.pianetamatematta.net).Ritengo che queste strategie abbiano sortito l’effetto da me sperato nella didattica, migliorato la fiducia e le capacità relazionali degli alunni, offrendo una sorta di risposta empatica ai loro bisogni. E così si sono sentiti all’altezza e integrati nel progetto formativo della classe. ❚

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ll kit delle divisioni è stato utilizzato dagli alunni sotto la mia guida. Abbiamo messo in colonna, come nella rappresentazione grafica, il dividendo e il divisore; dopodiché, nello strumento compensativo ab-biamo cercato il numero divisore risalendo a quante volte sta nel divi-dendo. Il risultato lo scriviamo nel quoziente. Poi abbiamo moltiplicato

il quoziente per il divisore con l’aiuto della tavola pitagorica. A questo punto il risultato della moltiplicazione va sottratto al dividendo e si ottiene così il resto. In pochi giorni i bambini sono diventati sempre più padroni dello strumento fino a lavorare in maniera autonoma con ri-sultati positivi. Sotto, il memory della divisione. ❚

IL KIT PER LE DIVISIONI

MEMORY

DIVISIONI IN COLONNA AD UNA CIFRA

Dividendo Divisore

Quoziente

Resto1) METTI IN COLONNA

2) PRENDI LA TABELLA

3) CERCA QUANTE VOLTE IL DIVISORE STA NEL DIVIDENDO.

4) SCRIVILO NEL QUOZIENTE.

5) ESEGUI LA MOLTIPLICAZIONE

IL DIVIDENDO.

6) ESEGUI LA SOTTRAZIONE.

7) SCRIVI IL RISULTATO DEL QUOZIENTE NELLA DIVISIONE DELLA RIGA.

E SCRIVI IL RISULTATO SOTTO

, TROVA IL NUMERO DEL DIVISORE.

LA DIVISIONE IN RIGA.

HAI FINITO!!!!!!!!!!!!!!

COMPLIMENTI!!!!!!!