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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2012Capitolo XI. Stratificazione e classi sociali
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Stratificazione e classi sociali
Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2012Capitolo XI. Stratificazione e classi sociali
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Stratificazione sociale = il sistema delle disuguaglianze strutturali di una società nei suoi principali aspetti:
distributivo riguardante l’ammontare delle ricompense materiali e simboliche ottenute dagli individui e dai gruppi di una società
relazionale che ha a che fare con i rapporti di potere esistenti fra gli attori sociali
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La stratificazione sociale è un fenomeno universale?
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Società caccia e raccolta
• Gli antropologi hanno individuato due motivi principali della natura egualitaria delle società di caccia e raccolta:
• il primo è il nomadismo di queste popolazioni, che naturalmente ostacola l’accumulazione di grandi quantità di risorse;
• il secondo è che l’applicazione del principio di reciprocità, che porta a condividere con gli altri le scarse risorse disponibili, è quello che permette di massimizzare le possibilità di sopravvivenza.
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La forma a campana della curva della disuguaglianza dipende – secondo Lenski – da due diversi fattori:- le dimensioni del surplus economico- la concentrazione del potere politico
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Teorie della disuguaglianza
Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2012Capitolo XI. Stratificazione e classi socialiTeoria funzionalista della stratificazione sociale
Il precursore: Durkheim
Davis-Moore (1945)
Universalità della stratificazione
funzione
Esigenza di collocare e motivare gli individui nella struttura sociale
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la conversione delle capacità in competenze implica sacrifici e un lungo periodo di addestramento
per indurre le persone capaci a sottoporsi a questi sacrifici è necessario dar loro compensi materiali e morali, in modo che godano di un livello di reddito e prestigio superiori
non tutte le posizionipresenti in una società
hanno la stessaimportanza funzionale
il numero delle personeche possono occupare le posizioni più rilevanti è
limitato e scarso
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Teoria del conflitto
I teorici del conflitto negano che la stratificazione sociale svolga una funzione vitale indispensabile alla sopravvivenza del sistema sociale.
Ritengono invece che le disuguaglianze esistano perché i gruppi sociali che se ne avvantaggiano e sono in grado di difenderle dagli attacchi degli altri in una situazione di conflitto continuo.
MARX WEBER
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Karl Marx
DIMENSIONE ECONOMICA• La base delle classi è nella sfera economica. Ma ciò non
significa che le differenze di classe vadano ricercate nella «dimensione della borsa», nel livello di reddito, e che tutto si riduca alla contrapposizione fra ricchi e poveri.
• In ogni società, l’asse portante delle classi si trova nei rapporti di produzione e nelle relazioni di proprietà. Un piccolo numero di persone ha la proprietà dei mezzi di produzione (la terra, gli strumenti di lavoro, i fabbricati, le macchine, le materie prime), mentre la grande maggioranza della popolazione ne è esclusa.
Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2012Capitolo XI. Stratificazione e classi socialiCOSA E’ LA CLASSE SOCIALE
Non può essere identificata dalla fonte del reddito
Non può essere identificata con la funzione nella divisione del lavoro
Le classi sono determinate dal rapporto che intercorre tra gruppi di individui e la proprietà dei mezzi di produzione
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proprietà non proprietà
Mezzi di produzione
capitale
capitalisti proletariato
Non lavoro lavoro
Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2012Capitolo XI. Stratificazione e classi socialiModello dicotomico
Tutte le società di classe sono costruite intorno ad una divisione principale tra le due classi antagoniste di cui una dominante e l’altra subalterna
2. Dimensione del conflitto
1. Modello relazionale
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• Secondo la teoria di Marx, le classi sono dei raggruppamenti omogenei di persone che hanno lo stesso livello di istruzione, lo stesso livello di consumo, le stesse abitudini sociali, gli stessi valori e le stesse credenze, la stessa concezione della vita e del mondo. Sono potenzialmente dei soggetti collettivi, che vivono e pensano in modo simile, delle forze sociali, degli attori storici, capaci in certe condizioni di azione unitaria.
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• Classe in sé e classe per sé• Ma secondo Marx le classi sono degli attori storici solo
potenzialmente. Egli infatti distingue fra classe in sé e classe per sé. Con la prima espressione indica un insieme di individui che si trovano nella stessa posizione rispetto alla proprietà dei mezzi di produzione. Usa la seconda quando questi individui prendono coscienza di avere degli interessi comuni e di appartenere alla stessa classe.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2012Capitolo XI. Stratificazione e classi socialiFattori che facilitano il passaggio dalla classe
in sé alla classe per sè
1. Fattori che facilitando le comunicazioni fra gli appartenenti ad una classe, aumentano la visibilità e la trasparenza della struttura di classe. Agisce ad esempio in questo senso la concentrazione degli operai in grandi stabilimenti.
2. Il secondo tipo di fattori che favoriscono il passaggio dalla classe in sé a quella per sé è costituito da quelli che riducono le stratificazioni interne ad una classe. (meccanizzazione riduce/migrazioni aumentano).
3. I fattori del terzo tipo sono quelli che rendono più rigide le barriere di classe. Es. quanto maggiore è la mobilità esistente in una società, tanto più difficile è che si formino classi per sé.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2012Capitolo XI. Stratificazione e classi socialiMarx osserva….
Nella misura in cui milioni di famiglie vivono in condizioni economiche tali che distinguono i loro modi di vita, i loro interessi e la loro cultura da quelli di altre classi e li contrappongono ad essi in modo ostile, esse formano una classe. Ma nella misura in cui tra i contadini piccoli proprietari esistono soltanto legami locali, e la identità dei loro interessi non crea tra di loro una comunità, una unione politica, essi non costituiscono una classe.
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Le articolazioni del modello dualistico
1. Appartenenti a rapporti di produzione superati o emergenti
3. Non integrati nella divisione
del lavoro
2. Dipendenza funzionale con
una delle classi antagonistiche
Il modello dicotomico è un’astrazione
Es. i contadini indipendenti in Francia e Germania
Es. i dirigenti
Es. sottoproletariato
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Max Weber
Le fonti delle disuguaglianze e i principi fondamentali di aggregazione degli individui vanno ricercati in tre diverse sfere:
economia gli individui si uniscono sulla base di interessi materiali comuni, formando classi sociali
cultura gli individui si uniscono seguendo comuni interessi ideali e dando origine ai ceti
politica gli individui si associano in partiti o in gruppi di potere per il controllo dell’apparato di dominio
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Classe in Weber
Per Weber il criterio di fondo dell’appartenenza a unaclasse è la situazione di mercato
Tre mercati:1. del lavoro :si contrappongono la classe operaia
(fatta da coloro che vendono la forza lavoro) e gli imprenditori (che l’acquistano);
2. del credito (debitori e creditori);3. delle merci (consumatori e venditori).
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Classe in WeberClassi POSSIDENTI privilegiate in senso positivo : redditieri
Classi POSSIDENTI privilegiate in senso negative: coloro chenon dispongono di nulla
Classi ACQUISITIVE privilegiate in senso positive: imprenditoridi vario tipo o professionisti forniti di un alto livello di preparazione
Classi ACQUISITIVE privilegiate in senso negativo lavoratori
CLASSI MEDIE coloro che hanno piccole proprietà o un po’ di istruzione o qualche competenza professionale
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Livello materiale di vita
Esperienze personali accessibili
Il fatto che gruppi di individui possiedano oggetti di scambio confrontabili crea già di per sé “specifiche possibilità di vita”.Una classe indica un insieme di individui che condividono la stessa situazione di mercato (situazione di classe).
Influiscesu
Classe in Weber
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La dimensione culturale: I ceti
SITUAZIONE DI CETO = ogni componente tipica del destino di un gruppo di uomini, la quale sia condizionata da una specifica valutazione sociale, positiva o negativa dell’“onore”, che è legato a qualche qualità comune di una pluralità di uomini. I CETI sono comunità di persone con uno stesso stile di vita (stesso gusto, stesse preferenze di consumo) e un forte senso di appartenenza. Essi si distinguono l’uno dall’altro per il diverso grado di prestigio di cui godono.Per migliorare la loro situazione, i ceti seguono la strategia della chiusura sociale, restringendo cioè gli accessi alle risorse e alle opportunità a uno strato limitato di persone, dotato di certi requisiti.
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La dimensione culturale: I ceti
• Questo ha importanti conseguenze. L’onore di ceto si esprime normalmente soprattutto nell’esigere una condotta di vita particolare da tutti coloro i quali vogliono appartenere ad una data cerchia.
• Connessa con ciò è la limitazione dei rapporti sociali. Tale limitazione si esprime soprattutto nel connubium e nella commensalità.
• Ci si sposa e ci si siede a tavola preferibilmente (o, in certi casi, esclusivamente) con persone dello stesso ceto.
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Teoria dello squilibrio di status
Lenski = in ogni società vi è una pluralità di gerarchie(di reddito, di potere, di istruzione, di prestigio) e ciascun individuo occupa una posizione in ognuna di queste gerarchie.
EQUILIBRIO DI STATUS quando una persona sitrova in ranghi equivalenti nelle diverse gerarchie
SQUILIBRIO DI STATUS quando un individuo non sitrova allo stesso livello in tutte le gerarchie
Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2012Capitolo XI. Stratificazione e classi socialiSquilibrio di status
reddito potere istruzione prestigio
Bracciante meridionale
industriale Forte influenza politica
Laurea e M.A. Stati Uniti
Guadagna molto denaro
Equilibrio di status
Equilibrio di statusanalfabetaSotto la
soglia di povertà
“dipende” dall’assistenza sociale
laureato
Lavora come precario in un call center
extracomunitario
medico
Squilibrio di status
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NB. Queste differenze devono essere in contrasto con le aspettative socialiCONSEGUENZE…… Isolamento sociale, Disturbi psicosomatici(intrapunitivo) Politicizzazione o radicalizzazione (extrapunitivo)
Teoria dello squilibrio di status
Quando lo STATUS ASCRITTO È ALTO (ad es., quello etnico o di genere) mentre quello acquisito (ad es., il titolo di studio o l’occupazione) è basso, l’individuo tende a reagire in modo «intrapunitivo» (cioè a ricercare in se stesso la causa dello squilibrio) e dunque a soffrire di disturbi psicosomatici. Quando invece è ALTO LO STATUS ACQUISITO e basso quello ascritto, l’individuo tende a rispondere in modo «extrapunitivo» (attribuendo cioè agli altri – «alla società» – l’origine dei suoi mali) e dunque a desiderare un cambiamento nella distribuzione del potere.
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Uno scenario cambiato
‘responsibilising of the self’ as one of the distinctive means of neo-liberal governance of welfare and education.
EMPLOYABILITY
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Sistema delle classi nelle società moderne
Si tratta di unasistema di fattoe non di diritto
ANALISI EMPIRICA
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Sistema delle classi nelle società moderne
Due schemi di classificazione:
Sylos Labini basato sul tipo di reddito percepitodall’individuo
Goldthorpe basato su due criteri:• la situazione di lavoro• la situazione di reddito
Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2012Capitolo XI. Stratificazione e classi socialiSchema Sylos Labini Tipo di reddito
1.RENDITA2. PROFITTO
3. REDDITO DA LAVORO
Dipendente
autonomo
intellettualemanuale
Redditi misti
precario
V. sottoproletariato
Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2012Capitolo XI. Stratificazione e classi socialiSchema Goldthorpe
SITUAZIONE DI LAVORO
SITUAZIONE DI MERCATO
Situazione nella gerarchia organizzativa assunta dagli individui
occupanti una data posizione occupazionale
Complesso di vantaggi e svantaggi materiali e
simbolici di cui godono i titolari dei diversi ruoli
lavorativi (livello reddito, possibilità carriera, stabilità
posto, caratteristiche ambiente fisico di lavoro)
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Situazione di lavoro
Situazione di mercato
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Il concetto di classe è ancora utile?il concetto di classe sociale non è più utilizzabile per capire la realtà delle società contemporanee?• il concetto di classe sociale sia ancora utile per l’analisi delle società contemporanee, nonostante gli enormi cambiamenti avvenuti in questi ultimi decenni?• Certamentei mutamenti sociali, economici e demografici, tra i quali ad esempio l’aumento della popolazione straniera, l’invecchiamento della popolazione, la crisi economica degli ultimi anni, rendono necessaria una lettura più articolata della stratificazione sociale che integri quella tradizionale.