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STORIE DI ALPINI ASSEMBLEA SEZIONALE RELAZIONE MORALE RICORDANDO NIKOLAJEWKA ALPINI ALLA RAI TERZO LOTTO SEDE CRONACA DAI GRUPPI Lettere: LA PREGHIERA DELL’ALPINO Racconti: LA SLITTA Sport: PREMIATI I CAMPIONI PROSSIMI APPUNTAMENTI Periodico della Sez. ANA di Bergamo SPED. IN A.P. ART . 2 COMMA 20/C LEGGE 662/96 - FILIALE DI BERGAMO ANNO 66 - N. 1 Aprile 2007 STAMPATO NEL MESE DI MARZO 2007

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STORIE DI ALPINI

ASSEMBLEA SEZIONALE

RELAZIONE MORALE

RICORDANDO NIKOLAJEWKA

ALPINI ALLA RAI

TERZO LOTTO SEDE

CRONACA DAI GRUPPI

Lettere: LA PREGHIERADELL’ALPINO

Racconti: LA SLITTA

Sport: PREMIATI I CAMPIONI

PROSSIMI APPUNTAMENTI

Periodico della Sez. ANA di BergamoSPED. IN A.P. ART. 2 COMMA 20/C LEGGE 662/96 - FILIALE DI BERGAMO

ANNO 66 - N. 1 Aprile 2007STAMPATO NEL MESE DI MARZO 2007

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SSoonnoo uunn mmiirraaccoollaattoo ddii DDoonn GGnnoocccchhiiIl giorno 17 agosto 1979 stavo lavorando in una cabina di trasformazioneda 15.000 V. per collegare un interruttore primario alla linea elettrica dell’Enel.Avuta l’assicurazione che era stata tolta corrente, rimossi la barriera cheproteggeva la linea in tensione. Presi il tondino in rame per inserirlo nell’oc-chiello del giunto, a una distanza di circa 15 centimetri si creò un arco elet-trico incandescente come un fulmine e si sentì uno scoppio forte come un tuo-no. Sentii una tremenda vibrazione in tutto il corpo e una forte attrazioneverso il basso. Il mio corpo si contrasse fino all’altezza dei codoli, alti 40 cen-timetri, facendomi battere su questi la testa, causandomi un foro in fronte. Miresi conto che avevo preso una scarica di 15.000 V. Rimasi accasciato per al-cuni minuti in attesa della morte, pensando dentro di me: “Adesso muoio,adesso muoio ...”Dopo un po’ di tempo riaprii gli occhi, mi resi conto che ci vedevo ancora,anche se mi colava il sangue dalla fronte. Cominciai a gridare... chiamavo ilSignore, la Madonna, supplicai don Gnocchi di aiutarmi perché non sentivopiù le gambe. Pensavo di rimanere in carrozzina per sempre, come i suoi ra-gazzi poliomelitici, che il quel tempo io portavo in giro con il mio pulmino.Erano scappati tutti, convinti che fossi morto. Continuai a gridare: «Toglietemidi qui! Toglietemi di qui!». Nessuno osava entrare nella cabina. Io, benché col-pito gravemente, intuii subito la causa. Gridavo agli operai: «Il sezionatoreprimario, il sezionatore primario ...!» Finalmente si resero conto che nonera stato aperto il sezionatore che interrompe la corrente dalla linea dell’Enelalla cabina.Sisto e Firmino ebbero il coraggio di entrare per primi, si avvicinarono, manon sapevano come prendermi perché continuavo a gridare dal dolore. Misembrava che le gambe si staccassero dal corpo, sentivo ancora la tremen-da vibrazione della corrente. In qualche modo riuscirono a togliermi da là,mi posero per terra. Ero tutto bruciato.Il dolore per le bruciature all’addome, alle mani e alla fronte era relativo,continuavo a gridare: «Le gambe! Le gambe!» Mi sembrava che abbassan-do le gambe queste si staccassero. Supplicai Sisto di tenerle sollevate, men-tre aspettavamo l’ambulanza. Continuò a tenerle alzate fino a quando arri-vammo all’ospedale.Le persone che si avvicinavano, commentavano che ero spacciato, che nonc’era più nulla da fare. Ero preoccupato della mia famiglia. Chiamai mio fi-glio Marzio raccomandandogli di aiutare la mamma e i suoi fratelli ancorapiccoli. Ero pronto alla morte e ripetevo: «Se muoio toglietemi l’occhio sini-stro.» Di quello destro non vedevo bene. Il male che provai in quei giorni fuenorme, oltre alle ustioni esterne, il passaggio della corrente mi aveva cau-sato la bruciatura di tutti i tendini delle gambe. Dopo parecchi interventifui dimesso dall’ospedale, anche se dovetti tornare settimanalmente per unanno per le medicazioni.In riconoscenza della scampata morte e per devozione, l’antivigilia di Nataledel 1979 visitai la tomba di don Carlo Gnocchi, a Milano. Oltre ai miei fami-liari, parteciparono alla S. Messa un centinaio di amici che hanno condivi-so con me la gratitudine a don Gnocchi. Da lì siamo passati all’Istituto del-la Rotonda d’Inverigo per salutare tutti gli amici che conoscevo, dato chein quel periodo andavo a prendere i ragazzi poliomelitici per portarli nellaparrocchie per un po’di svago.Sul mio caso esperti d’ogni specie hanno fatto diverse ipotesi, senza giun-gere ad alcuna conclusione certa. Con una forza del genere e con una vi-brazione di corrente in ogni parte de corpo, come mai non sono stato carbo-nizzato con una tensione di 15.000 V., quando con molta meno potenza si ri-mane fulminati? Io dirò sempre che la mia fede mi ha salvato. Io ho pregato il Signore, hosupplicato don Gnocchi per aiutarmi a sopravvivere per poter aiutare anco-ra i suoi ragazzi, la mia famiglia e tutti quelli che hanno bisogno d’aiuto. Iocontinuerò sempre a dire che sono un miracolato per l’intercessione di donCarlo Gnocchi.

Sperandio Aldeni

SSTTOORRIIEE DDII AALLPPIINNII

LO SCARPONE OROBICO

Periodico quadrimestraledella Sezione di Bergamodell’Associazione Nazionale AlpiniPresidente: Antonio Sarti

Anno 66 - N. 1Aprile 2007

Sped. in A.P. Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96Filiale di Bergamo

Autorizzazione Tribunaledi Bergamo n. 309 del 1°-4-1955

Direzione, Redazione,Amministrazione: Via Gasparini, 3024125 BergamoTel. 035/31.11.22 - Fax 035/4248766E-mail: [email protected] nazionale: www.ana.itsito sezione bergamo:www.bergamo.ana.it

Tiratura: copie 27.450Direttore responsabile:Luigi Furia -- O.N.G. Tess. n.08221

Comitato di redazione:AAnnttoonniioo AArrnnoollddii – PresidenteRRaaffffaaeellee VViittaalliiGGiiaannnnii TToorrrriiRRoobbeerrttoo BBeezzzziiRRaaoouull CChhiieessaaGGiioorrggiioo SSoonnzzooggnniiOperatori internet:GGiiuusseeppppee GGrriittttiiFFaabbrriizziioo PPeessssiinnaaRRoobbeerrttoo BBeezzzzii

Hanno collaborato a questo numero:Sperandio Aldeni, Pietro Armoir, ElioCarrara, G. Battista Colombi, GiulianoFronzi, Leo Giannelli, Angelo Moro,Dino Perolari, Enrico Rappi, PaolaRizzi, Renato Rocca

Fotocomposizione e stampa: My-print - Clusone (BG)

CCooppeerrttiinnaa aanntteerriioorreeAssemblea Sezionale: consegna dell’at-testato di benemerenza della SedeNazionale a Giuseppe Birolini,Capogruppo di Comenduno.

CCooppeerrttiinnaa ppoosstteerriioorree::Gente di montagna: come le formichei montanari non smettono mai di lavo-rare.

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VVIITTAA DDEELLLLAA SSEEZZIIOONNEE

Carissimi Alpini,è sempre una grande gioia vivere que-

sto momento in cui, in amicizia e serenità, ciincontriamo alla nostra Assemblea Ordinariaper commentare quella relazione morale cheavete ricevuto e che rappresenta l’importan-te attività delle Penne Nere bergamasche nelcorso di un anno associativo che ha vistoeventi di grande significato ed un impegnocostante nell’essere, in ogni comunità in cuiviviamo, un forte punto di riferimento mo-rale e di disponibilità concreta per la popola-zione e le Istituzioni.Fra le tante attività sezionali, vorrei iniziare ricordandoi lavori per la Casa di tutti gli Alpini bergamaschi, quel-la Sede in cui l’impegno prosegue con efficienza e pro-fessionalità, in un clima di piena e sincera collaborazio-ne. Credo proprio che il 2007 sarà l’anno in cui si potràcompletare il recupero del bellissimo edificio donatocidall’indimenticabile nobildonna Astori, festeggiandoquesto traguardo in allegria, consci di aver una Sede Se-zionale davvero prestigiosa, frutto della vostra costantee determinante disponibilità.Desidero ora ricordare la Giornata Nazionale della So-lidarietà, occasione in cui alla presenza del PresidenteNazionale Corrado Perona, è stato presentato quel LibroVerde che raccoglie ed evidenzia il nostro ormai conso-lidato impegno a favore della gente, particolarmente dichi ha più necessità di un aiuto, e della salvaguardia delterritorio, di questa nostra terra bergamasca che ci havisto nascere e crescere e della quale siamo orgogliosi.Abbiamo poi vissuto sentimenti intensi, di commozio-ne e fierezza nel secondo incontro con i reduci, con que-gli Alpini che rappresentano la nostra gloriosa storia,che con il loro spirito di sacrificio e di amor di Patria,fanno ben comprendere a noi, che abbiamo la fortuna dinon dover combattere, il senso del dovere e l’orgoglioper la penna nera. Credo però che i momenti di maggiorpartecipazione e visibilità siano stati rappresentati dal-le manifestazioni per l’85° di fondazione della nostrasplendida Sezione. Abbiamo vissuto eventi di gran si-gnificato morale, come la presentazione del libro sugli Al-pini orobici decorati al valor militare, ed il ricordo com-mosso e grato dei trent’anni dall’inaugurazione di quelmonumento alla solidarietà che è la Casa di EndineGaiano, ma sono certo che nei nostri occhi e nel nostrocuore ci siano ancora le immagini e le forti emozionidella sfilata del 10 settembre, per le vie di Bergamo, unentusiasmante momento associativo che deve avere, pertutti noi, almeno due importanti significati.Il primo è che la nostra Sezione è forte, compatta, ed itanti giovani Alpini che hanno sfilato con dignità ed en-tusiasmo, stanno a dimostrare come il nostro futuro as-sociativo sarà ancora lungo e sereno. E’vero, la fine delservizio militare di leva, di quella naja che ha fortemen-te contribuito a farci uomini, è fonte di preoccupazioni emomenti di riflessione, ma sono certo che tutti noi ab-

biamo la ferma volontà di non mollare, per-ché crediamo al ruolo importante ed insosti-tuibile che riveste, nella società contempo-ranea, l’Associazione Nazionale Alpini.Dobbiamo quindi proseguire il nostro cam-mino con tenacia e convinzione.Il secondo, importante significato della sfi-lata del 10 settembre, è rappresentato dalledue ali di folla che ha fatto da splendida cor-nice a quell’ora e mezza durante la qualeoltre diecimila Alpini hanno sfilato davantialle autorità ed al nostro Presidente Nazio-nale. Migliaia di persone che, sotto il sole,

ci hanno atteso e premiato con un affetto, con un en-tusiasmo che ancora oggi e per sempre resterà fra i no-stri ricordi più belli; era infatti la gente bergamasca chefesteggiava i suoi Alpini. L’importante considerazioneche dobbiamo fare ripensando a quel bellissimo giornoè che tutto questo rappresenta certamente motivo di or-goglio, ma è anche per tutti noi una grande responsabi-lità. La società in cui viviamo, e che facciamo fatica acomprendere, sembra infatti abbia perso quei valori po-sitivi di amicizia, solidarietà, rispetto reciproco, che fan-no invece parte del nostro modo di vivere. Una societàricca d’egoismo e violenza, ma povera di valori, non ci stabene ed allora dobbiamo fare tutto il possibile perchéquesti principi negativi non prevalgano, e lo dobbiamofare continuando ad essere di esempio con un concretoe serio impegno, tenendo sempre e fortemente fede ainostri ideali ed in particolare proponendoli alle nuove ge-nerazioni, a quei giovani che sono alla ricerca di riferi-menti positivi sui quali costruire la propria vita. Questaè la sfida che ci si pone, e che accettiamo perchè voglia-mo una società migliore per noi ma, ancor di più, per inostri figli e nipoti. Lo faremo con l’orgoglio d’essereAlpini, dei valori nei quali crediamo, di quel cappelloalpino di cui andiamo fieri e che vuol dire dovere com-piuto, bellissimi ricordi di naja e di amicizie profonde,lo faremo per la generosità ed entusiasmo che è in tut-ti noi.Questo nostro impegno morale è inoltre un dovere neiconfronti delle Penne Nere che ci hanno preceduto in-dicandoci una strada di sacrificio e d’onore, spesso dan-do la vita sui campi di battaglia per questa nostra Italiadi cui siamo ostinatamente innamorati.Di quest’Italia che vorremmo più giusta, più serena, piùordinata, dove ognuno e specialmente chi ha pubblicheresponsabilità, pensasse ed agisse solamente per il be-ne della gente e per la costruzione di un futuro di con-cordia e benessere.Con queste motivazioni e con questi sentimenti, carissi-mi Alpini, sono certo che proseguiremo il nostro cam-mino con determinazione, coraggio ed entusiasmo, fie-ri d’essere Alpini della bella e forte Sezione di Bergamo.A tutti voi, un fraterno abbraccio ed un grazie di cuore daparte del vostro Presidente.

Antonio Sarti

Assemblea Sezionale

Il saluto del Presidente

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Anche per il 2006 il consuntivo, come si puòleggere nella sintesi della Relazione moraleche segue, è stato molto positivo, come ha sot-

tolineato il Presidente Antonio Sarti, introducendol’Assemblea ordinaria che quest’anno, per motivi lo-gistici, si è svolta al Teatro Serassi di Villa d’Almè, an-ziché presso l’Auditorium della Casa del Giovane diBergamo.Di prima mattina, l’assemblea è stata preceduta dal-la deposizione di una corona d’alloro al monumentoall’Alpino in Bergamo. Dopo di che i numerosi dele-gati dei vari Gruppi della provincia di Bergamo e diparte di quella di Lecco (i Gruppi dei comuni berga-maschi, staccati d’imperio per la formazione dellaProvincia di Lecco, non hanno voluto abbandonarela Sezione di Bergamo) sono confluiti nel capienteTeatro Serassi, occupandolo in ogni ordine di posti.

Prima di dare avvio ai lavori veri e propri c’è stato il sa-luto alla bandiera al canto dell’Inno di Mameli, esegui-to dal Coro ANA Val San Martino di Cisano Berga-masco e accompagnato dai delegati. L’atmosfera si èpoi fatta carica di ricordi ed emozioni allo scandiredei nomi degli alpini “andati avanti”, suggellata dalcanto del “Signore delle cime”. Il presidente ha ricor-dato la figura e l’opera di Sperandio Aldeni, consi-gliere sezionale e presidente della commissione ma-nifestazioni, da poco scomparso.Numerose le autorità presenti, tra cui Mons. Lino Be-

lotti, Vicario vescovile, il Prefetto Cono Federico, ilPresidente della Provincia Valerio Bettoni, i Consi-glieri Regionali Carlo Saffioti, Pietro Macconi e Mar-cello Raimondi, il Comandante della Forestale AldoValenti, il Presidente del CAI Paolo Valoti, il sindaco diVilla d’Almè Maurizio Mazzocchi e il Presidente del-la Federazione “Nastro Azzurro”Mirabella. Degli expresidenti sezionali era presente Decio, mentre man-cavano all’appello Caprioli e Crepaldi, ai quali il pre-sidente ha augurato una pronta guarigione, e Carob-bio per una momentanea indisposizione. Tra i “veci”spiccava l’indomito Giovanni Zanoletti,“Cassamalì”per gli amici, Reduce di Russia decorato al V.M..

Mons. Belotti ha portato il saluto del Vescovo edespresso la riconoscenza delle tante parrocchie aiuta-te dagli alpini, ricordando che se l’ANA non ci fossebisognerebbe inventarla. Padre Stefano, alpino e cap-

pellano della Sezione, ha posto al-la riflessione di tutti un brano re-ligioso. Il sindaco di Villa d’Almèha evidenziato che sotto la rudescorza dell’alpino c’è tanta tene-rezza, tanta umanità che si mani-festa nelle molteplici opere e azio-ni di solidarietà. Il Presidente Bet-toni, nel suo stile conciso e imme-diato, ha ringraziato gli alpini peril loro “fare”, svolto su tutto il ter-ritorio provinciale. Macconi, alpi-no e consigliere regionale, haespresso l’apprezzamento dellaRegione, dando atto agli alpini diessere un cardine della ProtezioneCivile. Antonio Arnoldi, consiglie-re nazionale, ha portato il salutodel Presidente Perona, puntualiz-

zando alcuni aspetti della vita associativa ed eviden-ziando l’importanza fondamentale dei Capigruppo.Il Prefetto Cono Federico, orgoglioso d’essere tra lepenne nere, ha ricordato che spendere la vita per glialtri è una cosa sublime, e gli alpini lo hanno fatto siain tempo di guerra che ora in tempo di pace, facendodella solidarietà un punto fermo della propria vitaquotidiana.Si è poi passati alla consegna del premio “Fedeltà al-la montagna”, assegnato quest’anno a Giuseppe Ro-ta di Locatello che fin da ragazzo, tranne il periodo

Assemblea Sezionale

Un altro anno da incorniciareTante le iniziative promosse e i traguardi raggiunti

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della naja alpina, ha sempre svolto il lavoro di man-driano, sia in paese che accompagnando le sue man-drie all’alpeggio, vivendo in baite poste in alta mon-tagna. Un attestato di benemerenza, deliberato dallaSede Nazionale, è stato consegnato da Arnoldi a Giu-seppe Birolini, Capogruppo di Comenduno, per lasua opera di muratore svolta in Mozambico per la co-struzione di un piccolo ospedale e di un laboratorio.Infine sono stati consegnati i Crest ai consiglieriuscenti Facchinetti, Fantoni e Zucchelli; ad Antonel-lo Taramelli, presidente del nuovo Coro del Canto; e,alla memoria, al figlio di Sperandio Aldeni.

Si è quindi provveduto all’elezione per acclamazio-ne del presidente e del segretario dell’assemblea, ri-spettivamente Santo Locatelli e Elio Carrara, ed allanomina della commissione elettorale presieduta daDavide Spinelli. Dopo una breve introduzione, San-to Locatelli ha dato la parola al presidente AntonioSarti che ha tenuto un significativo rapporto, sintetiz-zando la relazione morale che era stata inviata pertempo a tutti i Gruppi e ribadendo alcuni valori eprincipi che stanno alla base dell’attività della Sezio-ne. E’seguita la relazione finanziaria, illustrata dal te-soriere Luciano Sonzogni, e della relativa verifica con-tabile effettuata dai revisori dei conti, rappresentatida Franco Anghileri.Si è aperto poi il dibattito, avviato da Sergio Fezzoli diOltre il Colle che ha affrontato il problema del tes-seramento degli alpini che non hanno mai aderitoall’ANA, per poi deliziare l’assemblea con una suapoesia dialettale. Giuseppe Gregis, Capogruppo di

Alzano, ha rimarcato alcune difficoltà che ostano altesseramento, tra cui, secondo lui, l’eccessivo costodel bollino, raccomandando che ogni ritocco dell’im-porto venga prima sottoposto all’esame della base.Dario Frigeni, Capogruppo di Cividate al Piano, haevidenziato l’importanza dell’iniziativa “Tricolore nel-

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le scuole”, raccomandando a tutti i Gruppi di farsicarico dell’iniziativa che dà tante soddisfazioni ed è fo-riera di ottimi frutti.Enrico Rappi, Coordinatore della “Bassa”, ha racco-mandato che la nascita dei nuovi Gruppi trovi un piùcaloroso accoglimento e maggiore partecipazione al-l’evento. Informa dei festeggiamenti per il “battesi-mo”del Gruppo di Mozzanica e che nell’occasione, iGruppi della Zona 23, regaleranno il gagliardetto aBariano, l’ultimo nato. Anticipa che nella zona si stalavorando per la costituzione di altri Gruppi. Anto-nio Viganò, Capogruppo di Calolziocorte, ha annun-ciato la manifestazione della “Giornata della solida-rietà”, organizzata dal suo Gruppo. Probo, Capogrup-po di Covo, ha lamentato che, pur avendo comunica-to per primo la data di una manifestazione del suoGruppo, se ne sono aggiunte altre nella stessa data,andando a detrimento della partecipazione per tutti.Ha chiesto che si limiti il numero di manifestazionenella stessa giornata e ha proposto che si faccia unregolamento in proposito. Il Capogruppo di Brem-billa, Zanardi, ha ringraziato per avere scelto il suopaese per la prossima Adunata sezionale.

Il Presidente ha risposto in modo esauriente alle pro-blematiche sollevate. Tra l’altro ha ribadito che per iltesseramento sarà sempre più dura, ma questo rappre-senta la voglia di andare avanti, quindi non si devemollare, non ci si deve arrendere. Per il costo del bol-

lino ha ricordato che l’aumento è sempre stato deci-so nell’assemblea dei delegati, che rappresenta la ba-se dell’associazione. Ha confermato il valore dell’i-niziativa “Tricolore nelle Scuole”e l’importanza dellanascita di nuovi Gruppi. Per le manifestazioni devo-no essere le Zone e le Aree a concordare le date.Dopo l’approvazione all’unanimità delle relazionimorale e finanziaria 2006, l’assemblea è stata sciol-ta, mentre sono continuate le operazioni di spogliodelle schede di votazione per l’elezione di otto consi-glieri sezionali, votazioni che hanno dato i risultatiriportati di seguito.Alla prossima.

ESTRATTO DEL VERBALE DEL SEGGIO ELETTORALE

Delegati presenti: 234 pari al 91,05% degli aventi diritto.Non si sono presentati 9 delegati dei seguenti Gruppi: Aviatico, Cicola, Lenna, Oltre Serio, Piazza Brem-bana, Pontirolo Nuovo, Selvino,Valgoglio e Villa d’Ogna.Elezioni di otto consiglieri sezionali – Hanno ottenuto voti:Sonzogni Giorgio - San Pellegrino - 734Arnoldi Antonio - BG-Boccaleone - 645Colombi G. Battista - Cazzano S. Andrea - 577Testa Mosè - Trescore Balneario - 535Gotti Massimo - Sedrina - 412Manzoni Giuseppe - Seriate - 404Locatelli Giovanni - Mapello - 380Bonaldi Giuseppe - Serina - 375Tiraboschi Enrico - Serina - 369Agoni Riccardo - Schilpario - 288Rappi Enrico - Treviglio - 232Zilioli Gimmy - Comenduno - 216Frigeni Dario - Cividate al Piano - 20Voti dispersi 6 – Schede bianche 9 – Schede nulle 1Si proclamano eletti alla carica di Consiglieri sezionali per il triennio 2007/2010 i soci: Sonzogni Giorgio,Arnoldi Antonio, Colombi G.Battista, Testa Mosè, Gotti Massimo, Manzoni Giuseppe, LocatelliGiovanni, Bonaldi Giuseppe.

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Come è consuetudine da alcuni anni, la relazione mo-rale è stata inviata per tempo a tutti i Gruppi, dandocosì la possibilità di leggerla con calma e presentarsiall’Assemblea conoscendone i contenuti. Ne diamoqui una sintesi a beneficio di tutti gli associati.Dopo il ricordo dei soci deceduti e i ringraziamenti diquanti hanno collaborato più attivamente alla vita se-zionale, la relazione espone la forza della Sezione.

FORZA DELLA SEZIONEScrive il Presidente: “Le operazioni di tesseramento perl’anno 2006 si sono concluse con una forza di 20.642 So-ci Effettivi e 6.290 Soci Aggregati, per un totale di 26.932iscritti, con una diminuzione di 165 unità rispetto al 2005.Credo si tratti di un risultato ancora positivo poiché, no-nostante i 296 Alpini che sono andati avanti, abbiamoavuto una riduzione di soli 171 Soci Effettivi. Risultatotanto più apprezzabile se si considera che i nuovi Bociasono stati solamente 33, quale conseguenza della sospen-sione del Servizio Militare di Leva.Il merito di questo sostanziale mantenimento della ForzaEffettiva va principalmente ai Capigruppo, ai Consiglieridei Gruppi ed ai Coordinatori di Zona, che hanno saputorecuperare ben 492 Alpini mai iscritti o da tempo non piùiscritti all’A.N.A.. Questo forte recupero è il risultato di

un lungo, difficile e paziente lavoro di convincimento etestimonia la nostra fede nel futuro, unitamente alla fer-ma volontà di non mollare. Invito a perseverare con en-tusiasmo e determinazione in questa attività di proseliti-smo, con l’obiettivo di guardare avanti, ad un futuro an-cora lungo e sereno.Ribadisco che non dobbiamo accontentarci dei risultatiraggiunti, ma è nostro dovere impegnarci al massimo permantenere e possibilmente aumentare il numero dei SociEffettivi, rivolgendoci in particolare ai tanti bergamaschi,giovani e non più giovani, che hanno prestato servizio nel-le Truppe Alpine, ma che non si sono mai iscritti all’A.N.A.o che non hanno rinnovato la loro iscrizione.A questo riguardo è anche molto importante renderci sem-pre più visibili ed apprezzati attraverso nuove iniziativeed un maggiore impegno in quelle già in atto.Tra queste èparticolarmente significativo il Progetto Tricolore nelleScuole, di cui tratterò più avanti, nonché l’incremento del-le attività sportive, poiché ci consentono di rivolgerci mag-giormente al mondo dei giovani.Al mondo dei giovani si sta rivolgendo anche con partico-lare attenzione il Presidente Nazionale Corrado Perona,mediante specifici incontri e la costituzione di un Grup-po di Lavoro Giovani a livello Nazionale, con “il compitodi studiare strategie e politiche orientate prevalentemente

Assemblea Sezionale

Relazione morale 2006

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al recupero dei giovani Alpini congedati e mai associati,alla sollecitazione dei giovani Soci ad una più intensa edattiva partecipazione alla vita associativa, alla ricerca dinuovi e più stretti rapporti con i giovani in servizio nelleTruppe Alpine”.Desidero inoltre sottolineare che, anche allo scopo di con-tenere l’onere di iscrizione dei Soci, il C.D.S. ha deciso dinon modificare per il 2007 la quota associativa, malgra-do sia aumentata di un euro la parte da inviare alla Se-de Nazionale. Il maggior onere sarà pertanto a carico del-la Sede Sezionale.Altro obiettivo da continuare a perseguire è la costituzio-ne di nuovi Gruppi nelle località che ne sono ancora sprov-viste, in particolare nella pianura bergamasca.Una componente molto importante della nostra Associa-zione è costituita dagli Amici degli Alpini, che rappresen-tano una risorsa preziosa ed a cui rivolgo un vivissimoapprezzamento e ringraziamento per quanto fanno. Nel2006 sono aumentati di sei e costituiscono ormai il 23%di tutti i nostri Soci. Al riguardo, confermo l’orientamen-to della Sede Nazionale a contenere il più possibile il lo-ro numero, attraverso un’accurata valutazione delle can-didature da parte dei Capigruppo, ma salvaguardandoin particolare le esigenze di Protezione Civile, nonché deiCori e delle Fanfare.”

SERVIZIO MILITARENEI REPARTI ALPINI.Premesso che, purtrop-po, con l’abolizione del-la leva obbligatoria, so-no state abolite anche learee di reclutamento al-pino, per quanto riguar-da il Servizio militarenegli Alpini, la relazio-ne precisa: “Come noto,tutto il Personale dell’E-sercito è ormai costituitoda Volontari. Questo prov-vedimento non escludeperò la possibilità, per inostri giovani che lo de-siderino, di effettuare ilServizio Militare in unReparto Alpino, anche so-lo per un anno. Infatti,per il 2007 – come av-verrà presumibilmente peralcuni altri anni – è statoindetto un Bando di Arruolamento di 16.000 Volontariin Ferma Prefissata di un anno, che può essere scaricato dalsito internet www.esercito.difesa.it. Il bando è disponibi-le anche in Sezione.I mesi di incorporazione ancora possibili per quest’anno

sono settembre e dicembre. L’aspirante dovrà specificare sedesidera fare l’Alpino ed indicare, in ordine di preceden-za, le regioni geografiche in cui vorrebbe effettuare il ser-vizio. Ad esempio: Trentino, Alto Adige, Veneto e FriuliVenezia Giulia per la B. Alp.“Julia”; Piemonte ed Abruz-zo per la B. Alp.“Taurinense”.Allo scopo di aumentare le possibilità d’essere effettivamen-te assegnati ad un Ente Alpino, suggerisco di portare alpiù presto in Sezione una copia della domanda inoltrataal Distretto Militare di appartenenza e del documento diidoneità fisio-psico-attitudinale rilasciato dal Centro diSelezione competente.Altre informazioni non contenute nel Bando possono esse-re assunte presso i Distretti Militari di Brescia e di Mila-no, oppure presso il Ministero della Difesa mediante e-mail: [email protected] consigli e chiarimenti possono essere richiestianche al Segretario Sezionale.Ricordo che anche per il futuro della nostra Sezione è mol-to importante che i nostri giovani fruiscano ancora diquesta possibilità e si iscrivano poi all’A.N.A..Per quanto riguarda la possibilità che venga portato aBergamo un Reparto Alpino, sembra che allo stato attua-le sia accantonata, tenuto anche conto delle restrizioni dibilancio previste dalla recente Legge Finanziaria.”

85° DI FONDAZIONE DELLA SEZIONE La relazione si sofferma poi sulle manifestazione chehanno fatto da corona ai festeggiamenti per 85° difondazione della Sezione e il 30° anno di attività del-la Casa Alpina per disabili di Endine Gaiano. Un “ot-

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timo successo organizzativo, di partecipazione e di coinvol-gimento delle Autorità e della popolazione.”Alla sfilata conclusiva “hanno partecipato il PresidenteNazionale, alcuni Consiglieri Nazionali, 28 Vessilli Se-zionali, 252 Gagliardetti di Gruppo, il Presidente dellaProvincia con 130 Sindaci e 93 Gonfaloni ed oltre 10.000Alpini.”“Per la manifestazione sono stati anche realizzati un “me-daglione commemorativo”, consegnato ai Capigruppo, al-le Autorità ed agli Ospiti, ed una “maglietta ricordo”distri-buita in particolare alle tante donne, che con abnegazione,fatica ed efficienza hanno prestato servizio al “rancio alpi-no”.“Merita un cenno particolare il volume dedicato agli Al-pini Bergamaschi Decorati al Valor Militare. Un’opera dirilevante significato morale e storico nei confronti dellenuove generazioni, che costituisce una pietra miliare nel-la storia della nostra Associazione. Il volume, che ha avu-to favorevole accoglimento da parte delle Istituzioni e daparte dei Soci, è stato presentato ufficialmente presso laSala Traini della Banca Credito Bergamasco. Sono statedistribuite due copie per ogni Gruppo: una per il Comu-ne ed una per la biblioteca del Gruppo”.

AREE, ZONE E SOLIDARIETÁ.Durante l’anno “si è ulteriormente consolidato il proget-to relativo alle quattro Aree Geografiche, affidate ciascu-na, come punto di riferimento e di supervisione, ad uno deiquattro Vice Presidenti Sezionali allo scopo di migliorareil collegamento tra Sede Sezionale e Gruppi, nonché divalorizzare maggiormente la figura dei Vice Presidenti.Le riunioni dei Capigruppo di ciascuna Area con il VicePresidente di riferimento, i Coordinatori di Zona ed i Con-siglieri Sezionali hanno avuto regolarmente luogo due

volte nell’anno. Ad almeno una delle due riunioni è statopresente anche il Presidente Sezionale.Particolarmente soddisfacenti sono stati i risultati conse-guiti nei settori della diffusione capillare delle informa-zioni e delle direttive, dell’individuazione degli aspettidella vita associativa su cui porre l’attenzione, nonché

della raccolta di idee e sugge-rimenti da sottoporre all’e-same del C.D.S.. Migliori ri-sultati potranno essere rag-giunti con una più attivapartecipazione da parte ditutti i Capigruppo.”Per quanto riguarda la so-lidarietà “la Sezione ha con-tinuato ad essere molto atti-va. Le iniziative svolte ed icontributi elargiti sarannoriepilogati nel 6° Libro Verdedella Solidarietà Alpina, incorso di redazione da partedella Sede Nazionale, cheverrà presentato a Varese il14 aprile prossimo in occa-sione della Giornata Nazio-nale della Solidarietà AlpinaI dati – peraltro ancora in-completi – comprendono

1.333 iniziative da parte di 242 Gruppi e della Sede Se-zionale, con un impegno lavorativo di 205.775 ore/uo-mo e con l’elargizione di denaro, materiali, attrezzature eviveri per un valore complessivo di 921.236 euro.”La relazione poi evidenzia la necessità che durantele molteplici iniziative i soci siano assicurati e precisa“che è sempre operante la Polizza, a capitali invariati, conla Sai-Fondiaria, che riguarda non solo la copertura degliinfortuni dei nostri Soci in occasione dei lavori per le lo-ro sedi, ma anche il montaggio e lo smontaggio dei ca-

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pannoni per le sagre, le attività di cucina, il disboscamen-to, il ripristino di strade e sentieri, l’allestimento e l’or-ganizzazione di feste e di manifestazioni, le attività spor-tive dilettantistiche e di solidarietà e di tante altre, purchéinerenti agli scopi associativi.”Rimarca poi “che deve costituire impegno morale per iCapigruppo garantire i Soci per tali eventi infortunistici dicui loro sono responsabili. L’attivazione della garanzia è fa-cile e consiste nella sola comunicazione – il giorno prece-dente ed entro il mezzogiorno del sabato per le attivitàsvolte la domenica ed il lunedì – del nominativo dei Sociinteressati ed i giorni di lavoro. Il costo, a carico dei Grup-pi, è di un euro al giorno per ogni Socio posto in garanzia.”La relazione continua illustrando le ultime novità re-lativo al “lascito Zara”e allo svolgimento della secon-da Giornata del Ricordo “con la consegna di un Diplo-ma di Benemerenza a tutti i Reduci bergamaschi iscrittiall’A.N.A.. Si è trattato di undoveroso riconoscimento a per-sone che hanno dato tanto allaPatria ed alla nostra Associa-zione. All’appello erano presen-ti 250 Reduci dei 630 invita-ti. Agli altri 380, trattenuti acasa dagli acciacchi dell’età, ilDiploma è stato portato pressole loro abitazioni.”

ADUNATE NAZIONALI.Dopo aver accennato alle dif-ficoltà ed ai contrattempi del-l’Adunata di Asiago dove lanostra Sezione “vi ha parte-cipato, oltre che con il proprioVessillo, con circa 200 Gagliar-detti, 3.100 Alpini, compresiCori e Fanfare, con il Presiden-te della Provincia Bettoni e con 50 Sindaci”, la relazionecontinua con le indicazione per la prossima Adunatadi Cuneo.“Anche questa città, posta su uno stretto “terrazzo”tra duefiumi, presenta qualche difficoltà di accesso, che consigliadi calcolare con larghezza i tempi di afflusso.”“La Sezione sfilerà articolata nei tradizionali sei Raggrup-pamenti ed utilizzando tutte le nostre sette Fanfare. Inve-ce, i nostri Cori sfileranno tutti insieme, su righe omoge-nee per Coro. Anche gli Atleti della Sezione sfileranno inun unico blocco, quale segno di riconoscenza per le affer-mazioni ottenute in campo sportivo. Auspico però che sia-no più numerosi degli scorsi anni.”“Quest’anno verrà anche potenziato il Servizio d’OrdineNazionale e sarà intensificata la collaborazione con leForze dell’Ordine, anche allo scopo di prevenire o reprime-re atteggiamenti che possano disturbare il prossimo o co-stituire pericolo per i partecipanti alla manifestazione, o co-

loro che vi assistono, con particolare attenzione ai cosid-detti “trabiccoli”.In merito ad un’eventuale e auspicata Adunata a Ber-gamo la relazione dà alcune indicazioni.“Dopo il man-cato accoglimento delle nostre richieste di avere l’Aduna-ta Nazionale nel 2006 e nel 2007, non abbiamo rinnova-to la richiesta per il 2008, anche per lasciare spazio adeventuali aspirazione da parte di altre Sezioni del 2° Rag-gruppamento. Infatti si è proposta Piacenza, ma con esitonegativo poiché il Consiglio Direttivo Nazionale ha scel-to Bassano del Grappa. Anche per il 2009 si è propostaPiacenza.”“Per quanto ci riguarda, valuteremo la possibilità e l’oppor-tunità di candidarci per il 2010, senza attendere il 90°Anniversario di Fondazione della nostra Sezione, nel 2011,poiché in quell’anno cadrà anche il 150° Anniversario del-l’Unità d’Italia e con ogni probabilità si andrà a Torino.”

ATTIVITA’ DELLE COMMISSIONI.“Per un corretto, dinamico ed efficiente svolgimento dellavita associativa nei suoi vari aspetti, preminente impor-tanza rivestono le Commissioni, ciascuna affidata di nor-ma alla responsabilità di un Consigliere Sezionale, coadiu-vato da uno o più collaboratori tratti dai Consiglieri o daaltri Alpini. Compito della Commissione è di occuparsidi un settore di attività nei suoi momenti concettuali, or-ganizzativi ed attuativi, di tenere costantemente informa-to al riguardo il C.D.S. e di formulare proposte allo stes-so, per le decisioni che gli competono.”Segue poi la descrizione dell’attività delle commis-sioni.Casa Alpina per disabili di Endine Gaiano: “Hacontinuato con piena soddisfazione l’attività, diretta congrande capacità e dedizione dal Personale dell’Associa-zione La Nostra Famiglia e generosamente sostenuta davolontari e volontarie, in particolare dei Gruppi della Val-

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le Cavallina, della Valle Seriana e dell’Alto Sebino. Nel2006 gli Ospiti sono rimasti 13, di cui 8 interni e 5 assi-stiti durante il giorno.”Durante l’anno si sono svolti parecchi lavori per ade-guare la struttura alle norme di sicurezza quale “Re-sidenza Sanitarie per Disabili”, riconosciuta dalla Re-gione Lombardia, con una spesa complessiva di60.000 euro. E’stata inoltre realizzata una tettoia-au-torimessa in legno lamellare, per il ricovero di duepulmini per Disabili, con un onere di 6.000 euro.“Le commesse di lavoro per il Laboratorio continuano adessere consistenti, sia per l’assemblaggio di componenti, siaper la stampa di scritte e figure su magliette, permettendoagli Ospiti l‘impegno quotidiano ed assicurando un con-tributo economico per la gestione della Casa.”Cori e fanfare: “È continuata intensa e molto apprez-zata l’attività delle Fanfare e dei Cori della Sezione. Que-sti ultimi sono inoltre aumentati da 9 a 10, con l’inseri-mento del Coro Valle del Canto del Gruppo di Petosino.”

Elettorale: “Per quanto riguarda l’individuazione e ladefinizione dei Candidati alle cariche sezionali, il C.D.S.ha ravvisato la necessità di definire, entro la prossima

estate, nuove procedure, che tengano anche conto dell’esi-stenza, ormai consolidata, delle Aree geografiche.”Federazione Internazionale Soldati di Montagna:“La Commissione I.F.M.S. ha rafforzato il proprio impe-gno nell’ambito dei Gruppi, delle Sezioni e delle comu-nità per divulgare gli ideali della Federazione. In parti-colare, in ambito sezionale ha condotto specifici incontri”in alcuni Gruppi.”“Alla nostra Commissione è stato confermato l’incaricodi custodire lo Stendardo, i Simboli e le attrezzature del-la Federazione, nonché di fornire il Gruppo di Lavoro edi Servizio quando incaricata dalla Sede Nazionale dirappresentarla ufficialmente nelle manifestazioni.”“La Commissione è disponibile, qualora richiesta, ad es-sere presente alle principali manifestazioni dei Gruppi,anche allo scopo di fare meglio conoscere gli ideali e le fi-nalità della Federazione Internazionale dei Soldati diMontagna.”

Fiscale e Legale:“L’obiettivo primario della Commissio-ne consiste nel fornire supporto ed assistenza ai Soci nel-le loro attività associative. In questo quadro, nel corso del-

l’anno ha rivolto particolare atten-zione alla individuazione ed alla de-finizione chiara ed univoca delle re-gole fondamentali che li riguardano.Ha inoltre ribadito l’opportunità peri Gruppi che svolgono anche attivitàcommerciale di farsi assistere da uncommercialista.”Lo Scarpone Orobico: “È uscitocon la solita cadenza quadrimestra-le e con la foliazione a 48 pagine,tranne il numero di dicembre al qua-le era allegato un fascicolo specialedi 16 pagine dedicato all’85° Anni-versario della Fondazione della Se-zione.Ricordo che il materiale deve perve-nire alla Redazione su dischetto oCD e corredato da fotografie entro leseguenti date: 28 febbraio, 30 giu-gno, 31 ottobre.Alla redazione dello Scarpone è sta-to assegnata la gestione del Sito Se-zionale.Manifestazioni:“Nel 2006 la Se-zione ha svolto od ha partecipato acirca 170 manifestazioni, con un no-tevole impegno in particolare per iVice Presidenti e per i Consiglieri Se-zionali.”“La Guida per lo Svolgimento delleManifestazioni, emanata dalla Sede

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Nazionale, non costituisce un vincolo, ma bensì un prezio-so aiuto per organizzare al meglio i vari aspetti delle ceri-monie. Per assicurare il regolare svolgimento e fare fron-te agli imprevisti che possono sorgere, è quanto mai oppor-tuno valorizzare ulteriormente la figura del “cerimonie-re”, prevista dalla Guida.Ancora a proposito di aspetto formale, si è ormai consoli-data la diffusione del Giubbetto Sezionale adottato dueanni fa, che è già stato acquistato da circa 7.000 Soci.Raccomando di non corredarlo con altri distintivi e scrit-te, oltre quelli di cui è dotato.Particolare attenzione deve essere posta anche a quantostabilito dal C.D.S. per assicurare il dovuto rispetto alnostro Vessillo allorché affluisce nellazona di ammassamento e quando la-scia l’area della cerimonia, in entram-bi i momenti accompagnato dall’In-no degli Alpini. A proposito di Vessil-lo Sezionale, ricordo che da alcuni an-ni è presente, qualora richiesto, allecerimonie funebri dei nostri Reducied anche dei nostri Soci che nel passa-to abbiano rivestito, o rivestano tutto-ra, le cariche di Consigliere Sezio-nale, Coordinatore di Zona e Capo-gruppo.Ricordo ancora l’opportunità di evita-re la concomitanza di manifestazionitra Gruppi vicini. La data della mani-festazione dovrà essere comunicataalla Sezione, con lettera firmata dal

Capogruppo e controfirmata dal Coordinatore di Zona.Un cenno infine alle numerose Sagre Alpine organizzatedai Gruppi, che costituiscono importanti momenti di in-contro con la popolazione, particolarmente idonei a farcimeglio conoscere. Al riguardo, ribadisco la necessità chequeste Sagre siano veramente Alpine e che pertanto com-prendano anche spazi e momenti che caratterizzino questaconnotazione.”

Protezione Civile: “Anche il 2006 è stato un anno par-ticolarmente intenso per le attività svolte dai Volontaridel nostro settore di Protezione Civile, che ha preso posses-so dell’ala della Sede Sezionale denominata “2° lotto”, ri-

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strutturata dagli Alpini per ospitare la segreteria, la salaradio, il magazzino, il salone riunioni e la foresteria.I Nuclei presenti sul territorio della Sezione sono aumen-tati da 64 a 71, con una consistenza globale di 1298 Volon-tari regolarmente iscritti, anche ai fini assicurativi, neiRegistri del Volontariato.”Ottimi sono le relazioni con l’Amministrazione Provin-ciale, che ha un rapporto di collaborazione preferenziale conla nostra Associazione, in considerazione della capillarepresenza sul territorio dei nostri Nuclei e della disponibi-lità e prontezza di intervento dimostrate.Nel settore Anti Incendio Boschivo vi è stata una intensaattività di presidio, spegnimento e prevenzione delle squa-dre di Tavernola e Villa d’Almè.Entrambe le squadre, in stretto collegamento con il Corpo

Forestale dello Stato, hanno proseguito nelle esercitazioniantincendio con altre squadre, sia A.N.A. che di altri En-ti, nelle attività di manutenzione e pulizia dei sentieri ta-glia fuoco e delle vasche di approvvigionamento idrico inquota, nella realizzazione di piazzole per atterraggio eli-cotteri e nella divulgazione della cultura della prevenzio-ne nelle scuole.Il settore delle Trasmissioni ha tenuto un corso per gliOperatori Radio della Sezione e curato, su incarico dellaPrefettura di Bergamo, le esercitazioni per verificare l’ef-ficienza dei collegamenti radio fra il C.O.M. (Centro Ope-rativo Misto) ed i C.O.C. (Centri Operativi Comunali), daattivarsi nei casi di emergenza.

Il nostro Nucleo Cinofilo “ARGO” comprende 49 Volon-tari che formano 28 unità per la ricerca di dispersi in su-perficie, 5 unità per la ricerca di sepolti sotto macerie e 5unità in reinserimento.Il Nucleo Sommozzatori di Brembate ha effettuato per trevolte la ricerca infruttuosa di una persona annegata nel

Lago di Pusiano. Inoltre ha contribuito al ritrovamento, do-po numerosi tentativi condotti da luglio a settembre, neicorsi d’acqua da Caravaggio a Genivolta (Cremona), di unanziano di Caravaggio, purtroppo deceduto. Ha infinepartecipato alle esercitazioni “Fiumi Sicuri”collaborandocon i Nuclei della propria zona.Nel 2006 è stato anche costituito il Nucleo Alpinistico,che ha mosso i primi passi facendo addestramento in pa-lestre di roccia per affinare l’affiatamento fra i membried approfondire la conoscenza dei materiali in dotazione.Con Delibera del Consiglio Direttivo Sezionale del 6 no-vembre è stato ribadito che la responsabilità del Nucleo diProtezione Civile è sempre e solo del Capogruppo al qua-le il Nucleo appartiene. E’ stato inoltre sancito che il Ca-pogruppo può continuare a delegare l’incarico di Capo

Nucleo a persona di sua fidu-cia che, però, d’ora in avanti,fatto salvo il pregresso, deve es-sere Socio Ordinario, cioè Alpi-no.”Sito Internet:“Attualmente ilsito contiene: il nostro CREST,con relativo commento; il Re-golamento Sezionale; la storiadella Sezione; l’Organigram-ma Sezionale; le CommissioniSezionali; i Cori e le Fanfare;la Nuova Sede Sezionale; il ca-lendario delle manifestazioni,aggiornato frequentemente; lapubblicazione integrale dei re-centi numeri dello SCARPO-NE OROBICO; alcune foto-grafie dei più recenti avveni-menti associativi; la posta

elettronica.I prossimi argomenti che introdurremo riguarderanno: laProtezione Civile; l’ I.F.M.S.; lo Sport; le attività di altreCommissioni.”Sport: “Nel 2006 gli Atleti della Sezione hanno conquista-to il Trofeo Nazionale Gen. Scaramuzza De Marco per la31ª volta consecutiva e cioè in tutte le edizioni svolte. Que-sto prestigioso riconoscimento premia le ottime affermazio-ni collettive ed individuali ottenute in tutti i Campiona-ti Nazionali dell’A.N.A.. La Sezione si è inoltre classifica-ta al 6° posto nel Trofeo Presidente Nazionale, nel quale èperaltro pesantemente penalizzata dall’elevato numerodei propri Soci Effettivi. Infatti il rapporto Atleti/Soci Ef-fettivi costituisce il fattore determinante nella formazionedella relativa graduatoria, oltre alle prestazioni atletichefornite.” Segue l’elenco delle molteplici affermazioni.

Terzo Lotto Lavori Sede Sezionale: “Il 9 gennaio del-lo scorso anno ha avuto inizio il 3° Lotto dei lavori nellaSede Sezionale, relativo al recupero della torre e dell’ala

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Nord-Est del cascinale.Nonostante i precedenti sopral-luoghi per verificare la situa-zione statica dell’edificio, da su-bito si sono riscontrate ulterio-ri difficoltà dovute alla preca-rietà delle murature. Infatti, al-la mancanza di fondazioni sisono aggiunti nei secoli conti-nue modifiche ed ampliamenti,senza che venisse provvedutoai conseguenti e necessari colle-gamenti statici, neppure trastanza e stanza e tra piano epiano. Tutto ciò ha determina-to un lavoro supplementare disottofondazioni, rinforzi e ri-presa dei collegamenti struttu-rali, provocando aumenti deicosti e un considerevole ritar-do rispetto ai tempi di inter-vento programmati.A meno della formazione del tetto in legno lamellare e delrestauro delle pareti esterne, affidati a ditte specializza-te, tutti i lavori sono stati condotti dai nostri Volontari,che non sono mai venuti meno e si sono alternati in tur-ni settimanali, forniti in successione dalle quattro Aree, conturni di tre settimane per ciascuna Area.Nel corso dell’anno sono intervenuti 357 Volontari di 107Gruppi, per complessivi 2.911 giorni-uomo. Tutti hannooperato con grande professionalità, disciplina, impegno egenerosità.Meritano una citazione particolare l’AmministrazioneProvinciale che ha già elargito 150.000 euro e le Società

Italcementi e Lafarge Adriasebina, che hanno fornito gra-tuitamente rispettivamente 500 e 100 quintali di cemen-to.Quest’anno continuiamo con la realizzazione degli im-pianti tecnologici, la posa dei pavimenti, l’installazionedei serramenti e finiture varie. Presumibilmente i lavoriultimeranno entro la prossima estate.Lo scorso anno abbiamo anche presentato al Comune ilprogetto per la realizzazione di un parcheggio esterno al-la Sede Sezionale. Al riguardo, sono in corso contatti perfornire i chiarimenti richiesti dall’Amministrazione Comu-nale e per concordare eventuali modifiche ritenute oppor-tune o necessarie.”

Tricolore nelle scuole: “L’i-niziativa rivolta a tutte le classiTerze Medie della provincia diBergamo con la consegna del Tri-colore e di un opuscolo a coloridi 32 pagine a tutti i ragazzi, èproseguita nell’anno scolastico2005-2006 in cui sono staticomplessivamente visitati 65Istituti (su un totale di 160) edabbiamo incontrato 3.600 stu-denti di 155 classi.E’ questa una lodevole iniziativache si sta instaurando stabil-mente tra le nostre attività so-ciali e mi auguro che prendasempre più piede per mantenerecosì vivo tra i giovani il signifi-cato della nostra “alpinità”.”

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TESSERAMENTO 2007

È aperta la campagna tesseramento 2007.Tutti dobbiamo sentire come nostro preciso dovere contribuirvi con slancio e tanta buona volontà.

La Sezione per vivere ed operare ha bisogno della collaborazione di ognuno,per portare nei nostri Gruppi i commilitoni alpini non ancora tesserati

e gli amici degli alpini che, magari, non sanno neppure di potersi iscrivere all’ANA.Ricordiamoci che solo una piccola parte,

di chi ha prestato servizio militare nelle Truppe Alpine,risulta essersi iscritto alla nostra Associazione.

Se ciascuno ne “arruolasse”uno nuovo, si potrebbe, in un solo anno,raddoppiare il numero degli iscritti.

Però i numeri servono, ma non bastano!Occorrono Alpini veri dall’animo alpino,

veri amici degli alpini, con l’alpinità nel cuore.Ognuno si dia da fare e i risultati non mancheranno.

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Nel novembre scorso, l’annuale cerimonia a ri-cordo di Mons. Giovanni Antonietti, alpino ecappellano militare, ha avuto un particolare

significato, ricorrendo il trentesimo della sua morte.Presenti numerose autorità locali, i dirigenti della Fon-dazione e i soci dell’Associazione che fanno riferimen-to alla “Casa dell’Orfano”, e le rappresentanze dei

Gruppi alpini della Valle Seriana e della Val Gandino.Dopo l’alzabandiera si è formato un corteo che ha rag-giunto la chiesa, dove padre Arturo ha celebrato la S.Messa. Nell’omelia ha ricordato la figura e le opere diMons. Antonietti: “Un uomo, un galantuomo, un sacer-dote secondo il cuore di Dio, generoso e dolce come ilpane e l’aria, gentile e forte come un fiore di roccia,

operoso e pulito come un ruscello al-pino, lasciò il mondo un po’più buo-no, un po’più bello, un po’più felice diquando lo trovò quando ci venne”. Altermine le autorità presenti hanno de-posto un mazzo di fiori sulla tombadel fondatore della “Casa dell’Orfa-no”.Nell’occasione Pierino Bertocchi, pre-sidente dell’Associazione Artiglieri diGandino, ha donato alla “Casa”unasua pregevole opera, un quadro in ra-me sbalzato, che rappresenta l’interovillaggio sorto nella pineta ad operadell’infaticabile cappellano alpino, conla significativa scritta: “In quest’om-bra d’abeti arde una luce di Fede, cheè fiamma di vita, orgoglio di patria...”.

(foto Fronzi Giuliano)

Casa dell’Orfano di Ponte Selva

Ricordando Mons. AntoniettiNel trentesimo della sua scomparsa

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Ricordando Nikolajewka

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Ogni anno a gennaio si susseguono le cerimo-nie per ricordare i Caduti e Dispersi nellacampagna di Russia. I Reduci da quella im-

mane tragedia hanno nel cuore e nella mente i volti deiloro compagni che non hanno fatto più ritorno a bai-ta. Giovani vite sacrificate per un folle disegno. Tratante località, incise nella memoria, emerge il nomedi Nikolajewka, luogo dell’ultima battaglia per aprir-si un varco, ma la steppa russa è costellata di tante al-tre località che sono state le “stazioni”delle “via crucis”degli alpini e di tutti i soldati che là hanno combat-tuto.Per onorare Caduti, Dispersi e Reduci di Russia propo-niamo una poesia dell’alpino Renato Rocca, tratta dal-la sua raccolta “E adèss parle col vént”. Un poeta tan-to bravo, quanto modesto, che non ama apparire, maessere. In più Rocca è un “missionario della monta-gna”. Da anni, con tante iniziative, continua a diffon-dere tra i ragazzi della scuola dell’obbligo di Ponte

Nossa l’amore alla natura e alla montagna attraver-so l’associazione del GAEN, di cui è presidente dal1971.Ecco la poesia.

Sul “Doss Trent”

Elogi agli alpini bergamaschiUn loro “inviato” entusiasta dell’Adunata sezionale

Anche se un po’ schivi, come sono la maggioranza,anche agli alpini bergamaschi fa piacere ricevere deicomplimenti, a maggior ragione se questi vengonodalla Sezione di Trento. Un loro consigliere seziona-le, Corrado Franzoi, ha avuto parole di apprezzamen-to per la nostra Adunata sezionale dell’anno appenatrascorso.Sul periodico della Sezione trentina,“Doss Trent”, hainfatti scritto: “Un plauso nel vedere tutti i ConsiglieriSezionali presenti alla manifestazione, i quali tutti ave-vano un incarico da assolvere e anche le richieste deiGruppi esterni venivano subito ascoltate e risolte. [...]Ma occorre sottolineare, con quale spirito alpino è statavissuta questa manifestazione: come Sezione ospite, i tren-tini sono stati fermati nelle tribune, da dove hanno assi-stito alla sfilata della Sezione di Bergamo.Ebbene sembrava di essere all’Adunata Nazionale.L’organizzazione delle stessa si vedeva nell’ordine di sfila-

mento: tutti i Coordinatori di Zona e tutti i Capigruppo sfi-lare assieme, e c’erano proprio tutti. Poi venivano i Gruppiche hanno sfilato singolarmente, ogni Gruppo con stri-scione con il proprio “motto”.Mentre sfilavano non si poteva non avere un “groppo al-la gola”, l’aria che si respirava, i canti degli alpini chepassavano davanti al loro Presidente, i saluti indirizzati,meglio dire “gridati” ad Antonio Sarti facevano capirequanto fosse il loro apprezzamento ed il loro attaccamen-to alla nostra Associazione.Per la cronaca, gli alpini della Sezione di Bergamo, presen-ti alla loro manifestazione, erano all’incirca 15.000: lospeaker comunicava come il Presidente avesse coinvoltotutti gli Alpini, mandando a tutti una lettera che diceva“con le scarpe o senza scarpe”dovete essere presenti. Comesi poteva dire di no ad una simile richiesta ...”

Grazie, amici trentini.

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ALPINO DE RUSSIAA l’fiòca. Nevica.Dio se l’fiòca! Dio se nevica!Öna niv zelada Una neve gelidala m’sa ‘ntórcia adòss mi si avvoltola indossocome öna mantèla, come un mantello,la ma òrba mi accecae la m’töl ol fiàt. e mi toglie il fiato.Dio se só strach! Dio se sono stremato!

Anche al mé paìs Anche al mio paeseadèss a l’gh’è la niv, adesso c’è la neve,ma l’è öna niv savia ma è una neve amorevoleche la fà possà òm e animài. che fa rilassare uomini e animali.In di cüsine a l’lüs i camì, Nelle cucine ardono i focolari,in di stale i ache i römia quiéte nelle stalle le mucche ruminano quietee ol sò fiat e ol sò calùr e il loro fiato ed il loro calorei cassa ü bèl culdì. spandono un bel tepore.

Come i éra bèi Com’erano bellii invèregn in de stala gli inverni nella stallaquando sére pissenì quand’ero piccoloe in ghéda a la mé nóna e in grembo alla mia nonnascultàe i sò storie. ascoltavo le sue storie.Storie d’öna ólta Storie di una voltach’i finìa sèmper che finivano semprecon chèla che la ma piasìa de piö: con quella che mi piaceva di più:la storia del mé angelì. la storia del mio angioletto.

Ma doe sét angelì? Ma dove sei angioletto?

Doe sét Madunina bèla? Dove sei Madonnina bella?Apéna de fò del paìs, Appena fuori dal paese,doe l’coménsa i pracc, dove iniziano i prati,a l’gh’è öna santèla c’è una cappellacon pitüràt la Madóna con una pittura della Madonnache la ghe tégn sö ‘l có che sorregge il capoal sò s-cèt mórt. a suo figlio morto.Po’a’mé ‘ncö Anch’io oggiörèss iga ché la mé mama, vorrei avere qua la mia mamma,pödì ‘ndormentàm poter addormentarmicuàt di sò brass. cullato dalle sue braccia.

E l’fiòca! E nevica!Dio se l’fiòca! Dio se nevica!

Despertöt a l’gh’è di gòbe Dappertutto ci sono delle gobbech’i quarcia òm e animài, che coprono uomini ed animali,slongàcc, in pas. distesi, in pace.Statüe de giàss. Statue di ghiaccio.

Russia, Russia,tèra doe anche la mórt terra dove anche la mortel’à löciàt a tö sö chèi soldàcc. ha pianto nel ghermire quei soldati.

Renato Rocca

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Protezione Civile

Modificato il regolamento

Ravvisata la necessità di rivedere il Regolamen-to Sezionale della P.C., il Presidente ha for-mato un gruppo di lavoro, composto dai quat-

tro Vicepresidenti e dal Coordinatore dell’unità se-zionale per la P.C., con la finalità di approfondire ilproblema.

Al termine dei lavori è stato predisposto un docu-mento da sottoporre al Consiglio Direttivo Sezio-nale, che lo ha esaminato nella seduta del 6 novem-bre scorso. Dopo ampia discussione, valutato atten-tamente ogni aspetto dell’importante problema, ilConsiglio a maggioranza (un voto contrario) ha ap-provato la modifica dell’art. 12, comma 3, del Rego-lamento sezionale di Protezione Civile, così rifor-mulato: “Il capo Nucleo è il Capogruppo del gruppo al-pini cui il Nucleo stesso fa riferimento. In caso di ne-cessità ed opportunità esso (il Capogruppo) può delega-re tale funzione ad un volontario del suo Nucleo, che de-ve essere socio ordinario, mantenendone per altro la re-sponsabilità”.Di tale modifica è stata inviata comunicazione a tut-ti i Capigruppo con nucleo di P.C., precisando chequanto deliberato riguarda solo i Capinucleo chesaranno nominati in futuro, mentre quelli esistentirimangono in carica anche se soci aggregati.

Durante la giornata dedicata alla Protezione ci-vile bergamasca, Massimo Ponzoni, da pocoassessore regionale alla P.C. – accompagnato

dai consiglieri regionali Carlo Saffioti e Marcello Rai-mondi e dal collega bergamasco all’Ambiente MarcoPagnoncelli – ha fatto visita all’ospedale da campo de-gli alpini all’interno dell’aeroporto militare di Orio alSerio, dove l’assessore è stato guidato dal responsa-bile Lucio Losapio.Dopo aver mostrato all’assessore la nuova struttura,un posto medico attrezzato di terzo livello aviotraspor-tabile, che è gestita da un team di 16 persone e consen-te di garantire un rapido arrivo dei soccorsi per emer-genze all’estero, il dott. Losapio ha chiesto e ottentodall’assessore la disponibilità ad aiutarci per acquista-re alcune strumentazione. Dice: «Ne abbiamo biso-gno per mantenere il nostro ospedale ai massimi li-velli: ad esempio una Tac mobile campale e un Centrodirezionale mobile dotato di apparecchi di comunica-zione satellitare».

«Volevamo permettere all’assessore di conoscere larealtà del volontariato bergamasco, tra le più impor-tanti e ben coordinate», afferma Carlo Saffioti, che sisofferma in particolare sull’ospedale da campo di cui faparte e con il quale ha partecipato a diverse missioni.

Protezione Civile

Aggiornamenti all’ospedale da campoVisita dell’assessore Ponzoni alla struttura dell’ANA

Foto di repertorio

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“Quello che avrete fatto ad uno solo dei miei fratelli più pic-coli, l’avrete fatto a me”. (Matteo) “E’ questa espressionedel Vangelo che mi fa pensare a ciascuno di voi…, perchécon la vostra disponibilità, con la vostra dedizione e con levostre fatiche, avete arricchito la Comunità di CasaRaphael, rendendola più agibile e più bella esternamen-te, ma soprattutto, avete arricchito il cuore di ogni perso-na che la abita, perché avete dimostrato con la vostra gran-de solidarietà, tanto amore per loro e per il prossimo e tut-to questo ci aiuta a scoprire quanto è grande l’AMOREDI DIO, nel cuore delle persone. Grazie a tutti; grazie aciascuno in particolare, nessuno escluso, il Signore benedi-ca e sostenga le vostre vite, perché tante altre persone, spe-rimentino quanto è bello incontrare cuori come i vostri.”Questa è la lettera inviata in Sezione da Suor Angeli-na, responsabile di Casa Raphael di Torre Boldonedella Comunità Emmaus, situata alle pendici dellaMaresana. Ha voluto così ringraziare gli Alpini, che ametà febbraio hanno lavorato per alcuni giorni nelparco di questo luogo di accoglienza, di cura e accom-pagnamento di persone malate di AIDS in fase ter-minale. Non c’erano solo gli Alpini al lavoro, tra ilcentinaio di operatori, ma i nostri della Protezione Ci-vile, unitamente al Gruppo antincendio boschivo diTorre Boldone, erano numericamente in maggioranza.Una vasta area del parco è stata bonificata, con il taglio

controllato di alberi, rimozione di sterpi e quant’al-tro, intervenendo anche con mezzi movimento terra,rendendo più vivibile e solare questo luogo di sofferen-za. La lettera di Suor Angelina, con evangelica sempli-cità ci tocca il cuore e testimonia ancora una volta cheil bene e la solidarietà non sono parole scritte nel ven-to, ma segni tangibili di un corretto agire.

Raffaele Vitali

Solidarietà Alpina

Intervento alla “Casa Raphael”

Banco Alimentare

UN PICCOLO GESTO, UN GRAN RISULTATOQuando si tirano le somme della “Giornata Nazionale della colletta alimentare”, non ci sono solo aride ci-fre, ma dietro ad ogni numero elencato c’è sempre un gesto di carità. Il messaggio che la Giornata vuo-le comunicare, è proprio quello del piccolo gesto che ogni cittadino può compiere a favore dei bisogno-si, un gesto che può illuminare di carità se stessi ed il prossimo.Il 25 novembre scorso, è andata in onda la decima edizione di questa particolare “giornata”, e gli Alpinisono stati, come sempre, attivi protagonisti della manifestazione. Le derrate raccolte in Provincia di Ber-gamo hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 180 tonnellate e centocinque Gruppi della nostra Sezio-ne hanno fornito 650 Alpini sparsi dai monti al piano in novantotto supermercati. Ogni anno aumenta-no sempre più gli alimenti raccolti ed anche il numero dei Gruppi e degli Alpini, che partecipano volon-tariamente all’iniziativa, lievita di pari passo.La Provincia di Bergamo è risultata al secondo posto in Lombardia, dopo Milano, con un incremento del5,3% rispetto al 2005. In tutta Italia sono state raccolte 8.350 tonnellate di viveri, in oltre 6.000 super-mercati, contro le 8.100 della volta precedente.Nel nostro vivere quotidiano, scandito spesse volte da superficialità, consumismo e sprechi, il semplice at-to di fare la spesa e di donare poi una parte di essa a chi è meno fortunato di noi, non vuol dire regalarequalcosa di superfluo, ma rispondere ad un principio morale superiore, mettendo in pratica un insegna-mento evangelico! Raffaele Vitali

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Sede, terzo lottoI lavori sono agli sgoccioli...

Dal 30 ottobre 2006 al 03 marzo 2007 sono interve-nuti i seguenti volontari:

1a Area AMBIVERE: Alborghetti Angelo, Medolago Alessan-dro (57 giornate)BREMBATE SOPRA: Codognola Gianpietro, Valsec-chi Tullio (10 giornate)CALOLZIOCORTE: Balossi Giuseppe, Bonaiti Ber-nardino, Carsana Egidio, Prati Claudio,Valsecchi Aldo(34 giornate)CHIGNOLO D’ISOLA: Esposito Alessandro (5 Gior-nate)CISANO BERGAMASCO: Malighetti Mario (4 gior-nate)COMUN NUOVO: Ferrari Giovan Battista, GhilardiRenzo, Picenni Giacomo, Salvatezza Roberto, Sprea-fico Angelo (9 giornate)DALMINE: Giupponi Domenico (77 giornate)LOCATE: Pelizzari Giuseppe, Rota Graziosi Bernar-do (10 giornate)MADONE: Cornelli Patrizio, Ravasio Vittorio, TeoldiGianpaolo (17 giornate)PONTE SAN PIETRO: Consoli Antonio, ConsonniGiulio, Ferrari Giovanni, Nani Marino, Nodari Anto-nio,Schiavetta Gino (10 giornate)PONTIDA: Crippa Adriano, Crippa Alberto, PanzeriPierino, Riva Eugenio, Sala Sperandio (24 giornate)

TERNO D’ISOLA: Cattaneo Pietro, Palazzi Arman-do, Taramelli Alessandro (15 giornate) Per un totale di 272 giornate

2a AREABAGNELLA: Luiselli Rinaldo, Scanzi Angelo, ScanziAntonio, Scanzi Flavio (17 giornate)BERBENNO: Locatelli Alberto, Locatelli Armando,Salvi Rino (15 giornate)BRANZI: Monaci Franco, Mora Cesare (2 giornate)BREMBILLA: Fustinoni Carlo, Scanabessi Giovan Bat-tista (20 giornate)CASSIGLIO: Milesi Giovanni (5 giornate)COSTA SERINA: Micheli Gianfranco, Persico Ferdi-nando (18 giornate)CUSIO: Lazzaroni Angelo (5 giornate)DOSSENA: Astori Antonio, Bianzina Giuseppe, Ca-vagna Armando, Luiselli Aurelio (7 giornate) FOPPOLO: Carletti Umberto (1 giornata)LENNA: Giudici Alessandro (5 giornate)LOCATELLO: Pizzagalli Battista (1 giornata)OLTRE IL COLLE: Cortinovis Luigi, Maurizio Ema-nuele (3 giornate)OSSANESGA: Brembilla Mario, Rota Silvano (8 gior-nate)PIAZZA BREMBANA: Calegari Marcello, GervasoniRenato (9 giornate)PIAZZATORRE: Arioli Giacomo, Arioli Mario, Bian-chi Alfonso (12 giornate)SANTA BRIGIDA: Regazzoni Pierfrancesco, RovelliDoriano (10 giornate) SANT’OMOBONO: Frosio Furio, Masnada Felice,Pellegrini Adriano, Previtali Claudio, Todeschini Ma-rio (21 giornate)ROTA IMAGNA: Locatelli Federico, Pelaratti Pasqua-le, Pizzagalli Francesco, Rota Egidio (4 Giornate) SERINA: Tiraboschi Alfredo (10 giornate)ZAMBLA: Tiraboschi Valerio (1 giornata)ZONA 5: Finassi Abramo, Finassi Emilio (40 giornate)Per un totale di 214 giornate

3a AREAARDESIO: Canaeva Luigi, Camera Luigi, Filisetti Eva-risto, Pezzoli Virginio, Zanoletti Guido, Zucchelli Gio-vanni (31 giornate)COMENDUNO: Birolini Giuseppe, Persico Luigi (10giornate)GANDELLINO: Dordi Giovanni, Fiorina Daniele,

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Fiorina Fulvio,Trivella Luigi, Zambonetti Angelo (39giornate)CENE: Cassera Antonio, Paganessi Vincenzo (2 gior-nate)GANDINO: Campana Gaetano, Campana Vittorio,Merelli Giuseppe, Moro Angelo, Riccardi Vincenzo(20 giornate)PARRE: Bossetti Sergio, Cossali Luigi, Cossali Ma-ria, Imberti Domenico (9 giornate)PIARIO: Trussardi Daniele (15 giornate)SAN LORENZO: Bellini Pierluigi, Pedrocchi Mario,Savoldelli Elio, Savoldelli Giovan Maria (19 giornate)VALBONDIONE: Bonacorsi Egidio (4 giornate)VERTOVA: Andreoletti Pierangelo Belotti Giovanni,Bernardi Pierangelo, Merelli Bernardo, Merelli Fran-co (20 giornate)

TORRE BOLDONE: GottiGiovanni (1 giornata)CLUSONE: Bigoni Giovan-Maria, Giudici Attilio, PolettiGiuseppe (12 giornate)ONORE: Pezzoli Valerio,Schiavi Candido, Schiavi Pri-mo (14 giornate)Per un totale di 196 giornate

4a AREAALBANO SANT’ALESSAN-DRO: Della Muzia Mario Leo-ne,Velli Paolo (8 giornate)BAGNATICA: Testa Italo (2giornate)BERGAMO BOCCALEONE:Pavoni Antonio (5 giornate)

BERGAMO CAMPAGNOLA: Colpani Mauro, GainiLorenzo (2 giornate)BERGAMO REDONA: Lavelli Roberto (37 Giorna-te)BERGAMO ZONA 1: Granelli Alessio (83 giornate)BOSSICO: Arrighetti Angelo , Arrighetti Giuseppe,Chiarelli Angelo, Mognetti Luigi Schiavi Giorgio (16giornate) CASTELLI CALEPIO: Cabiddu Mariano, Camotti Pie-rino, Foresti Angelo, Manenti Angelo, Manenti An-tonio, Novali Ottorino (16 giornate)CHIUDUNO: Signorelli Mario (1 giornata)CIVIDINO QUINTANO: Cuni Berzi Francesco, Gnec-chi Ezio, Metalli Giulio, Lecchi Giuseppe (14 giornate)COSTA VOLPINO: Corona Luigi, Cretti Santo, Mari-ni Giacomo (12 giornate)

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SOVERE: Bertolini Angelo, Camanini Giuseppe, Ca-nini Battista, Marinini Mario Mazzucchelli Cristiano(27 giornate)TAVERNOLA: Bettoni Gustavo, Cristinelli Gianpietro,Cristinelli Giuliano, Danesi Alessandro , Fenaroli Giu-seppe, Morbi Roberto (6 giornate)VILLONGO: Brescianini Alessandro, Cattaneo Da-nilo, Rossi Cesarino,Vicini Romolo(4 giornate) Per un totale di 357 giornate

Un particolare ringraziamento a:Scandella P.I.Dario di Rovetta, progettista impiantoelettricoChiappa Ing.Moreno di Sotto il Monte, calcoli ce-mento armatoAlpini Alta Valle Brembana zone 7 e 8Lego Martino di MadoneBettinelli Luciano (Big – Mat) di BergamoCarobbio Gianni di Ponte Nossa

CREDARO: Bellini Battista (3 giornate)ENDINE: Bonetti Giovanni, Figaroli Vincenzo (35giornate)FORESTO SPARSO: Belotti Efrem, Brignoli Giovan-ni (4 giornate)GANDOSSO: Maffi Valentino, Monieri Angelo (2giornate)GORLE: Piazzoli Domenico (20 giornate)GRUMELLO DEL MONTE: Bonalumi Giovanni, De-voti Giovanni, Invernici Francesco (6 giornate)PARZANICA: Bettoni Armando, Bettoni Mario, Omo-boni Fiorenzo (3 giornate)PEDRENGO: Carminati Francesco, Spini Giuseppe(8 giornate)PREDORE: Ghirardelli Giulio, Ghirardelli Pietro, Mar-chetti Giuseppe, Mascherona Modesto, Paris Alber-to, Pezzini Fausto, Pezzini Romano (18 giornate)SAN PAOLO D’ARGON: Cortesi Giuseppe, Mae-stroni Tomaso, Molino Luciano (22 giornate)SARNICO: Ravelli Angelo (3 giornate)

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La telefonata è secca: «Sei stato scelto per una missio-ne speciale.» Le scuse non scalfiscono la determina-zione del generale Elio. La scelta è caduta su cinquealpini, più o meno stagionati dal tempo e dalle bu-fere: Raoul, Gianni, Luigi, Antonio e Marco. L’ignotosolleva sempre qualche titubanza, ma l’ordine è pe-rentorio. Bisogna preparare lo zaino e partire per Mi-lano.Caricano tutto il loro peso ed il loro sapere su un car-ro ultramoderno. Alla guida c’è Marco che dimostrasubito la sua perizia nel navigare tra i marosi del traf-fico e porta i compagni di ventura, sani e salvi, tra lebrume della capitale lombarda. Qui incontrano altrepenne nere, giunte da altre regioni d’Italia, anche lo-ro mobilitate per la missione segreta. I nostri cinquefamiliarizzano subito con i commilitoni, facendo mil-le congetture sulla missione da compiere.Tra loro c’èanche un generale comandante, un “vecio”che piùVecchio non si può, che dice e non dice, altrimenti

che missione segreta sarebbe.Gli interrogativi si fanno più pressanti. Girano vociche siano state mobilitate anche guide turistiche: chesiano previsti raid in terre straniere? Vigilesse: che cisiano di mezzo traffici internazionali? Hostess: chesi debbano affrontare voli planetari? Parrucchiere: chesi voglia fare la barba a certi prepotenti barbuti? Iso-lani: che si debba portare qualcuno al confino? Ledomande s’inseguono e si accavallano sempre più.Ad un tratto l’atmosfera si fa elettrica. Due agenti se-greti si presentano e distribuiscono a tutti un que-stionario da compilarsi all’istante. C’è di tutto e dipiù.Tutti spremono le meningi, perchè vogliono dimo-strarsi all’altezza della missione. Al ritiro del questio-nario l’attesa si fa ancora più spasmodica. Alcuni su-dano, altri ingoiano tranquillanti. Poi d’improvvisouna porta si spalanca e cinque sono invitati ad en-trare in una stanza dall’aria misteriosa. I restanti allun-gano le orecchie per percepire quanto avviene oltre

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In diretta su Rai Uno

Gli alpini a “Fratelli di Test”Diario semiserio della calata a Roma di cinque penne nere bergamasche

FESTA D’AUGURIQuest’anno la tradizionale festa d’auguri si è svolta a Nembro. I convenuti, dopo la S.Messa e l’omaggio ai Caduti del paese, si sono riuniti in un caratteristico ristorante lo-cale per il pranzo e lo scambio degli auguri.

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la porta.Ai cinque è chiesto qualiguerre abbiano combattuto.Hanno un bel dire che nonavevano l’età, ma per gli in-terroganti alcuni di loro han-no l’aspetto di gente d’un nu-mero d’anni che riporta alleguerre risorgimentali. Infinevengono “rilasciati”ed a turnoaltri sono messi sotto torchio.Ora le cose si stanno chiaren-do. La meta è Roma, il luogodello scontro Cinecittà, ilmandante la RAI. Ma le armie la materia del contendererimangono ancora misterio-se. Nei giorni successivi sisusseguono le telefonate dae per la capitale, finché i se-lezionati sono convocati. I “nostri magnifici cinque”hanno superato ogni ostacolo e sono pronti alla plu-ral tenzone.L’ordine è di giungere nella postazione in ordine spar-so, per non dare nell’occhio. Infatti i “nostri”giungo-no a Roma con due voli diversi; la prudenza non èmai troppa. Pian piano il “plotone d’assalto”si compo-ne nei suoi quadri. Quarantotto arditi alpini, giuntida ogni parte d’Italia, sono pronti a sfidare la sorte. Al-le quindici scocca l’ora X. Mezzi speciali portano gli al-pini nei pressi dell’obiettivo. Qui avvengono le ultimeistruzioni e si rivelano tutti gli arcani. Ormai la batta-glia è prossima e non c’è più nulla da nascondere.L’operazione si chiama “Fratelli di Test”. Invece checon le testate, i contendenti si misureranno con le te-ste, fino all’ultimo quiz. Chi condurrà lo scontro è uncerto Carlo dei Conti di Toscana. In una postazionespeciale si piazzeranno anche pezzi da novanta, tracui il Giulio nazionale. Lo scontro sarà ripreso in di-retta da Rai Uno. Cose mai pensate dai nostri alpini.Per darsi un contegno marciano verso il “fronte”diCinecittà, cantando “Figli di nessuno”.Gli ultimi controlli e poi prendono posizione. Si ac-corgono subito che qui vale il principio evangelico:gli ultimi saranno i primi. Infatti, chi ha il numero dipostazione più alto, è posto in prima fila. Anche i plo-toni avversari prendono posizione: guide turistiche, vi-gilesse, parrucchiere, tassisti e isolani. Gli operatoripuntano le telecamere, mettendole a fuoco. Il cam-po di battaglia è un susseguirsi di fuochi incrociati.Al “si va in onda”appare il conduttore, tirato a lucido,che introduce la valletta Alessia. Al suo apparire glialpini s’immaginano “soldati di Ventura”. Gli occhi diqualcuno rimbalzano contro le lenti degli occhiali. Diseguito fanno passerella Vip e Vipesse, con qualchealtra fuoriuscita di globi oculari.

Ora tutto è pronto. I contendenti hanno saldo in ma-no il telecomando già puntato su quattro possibiliobiettivi. Si misurano sulla conoscenza dell’Italia, ma,mentre si susseguono le domande, l’italianità si per-de tra le banalità. Si aspetta una domanda sulla spe-dizione dei Mille, invece ne arriva una sulla frizionedella Cinquecento; oppure una sull’altezza delle vet-te alpine, mentre ne giunge una sulla misura dellesporgenze femminili. Il tutto è intercalato dalla fieradelle vanità. Invece di far parlare gli sfidanti, gli italia-ni dei giorni feriali, quelli genuini, è un continuo cica-lare tra i Vip, quelli delle feste quotidiane, italiani ar-tefatti, tutti pieni di sé e presi solo dal parlarsi addos-so. Ne esce uno spaccato dell’italianità e degli italia-ni deformato e falsato dal tubo catodico.Gli alpini in ogni modo, già che sono in ballo, balla-no e ballano bene. Alla fine, nonostante i trabocchet-ti e alcune domande insulse, sono i primi. L’onore èsalvo. Per la gioia cantano in diretta “Sul cappello chenoi portiamo...”. Nel cuore della notte tornano ai lo-ro accampamenti e si abbandonano ad un sonno ri-storatore dopo tale battaglia che avrebbe fiaccato fi-sici ben più possenti.Coniugando l’utile al dilettevole, il giorno dopo i “no-stri magnifici cinque”visitano Roma. Qui la fa da Ci-cerone Antonio, che conosce ogni angolo della no-stra bella capitale. Nell’occasione si sono pure messiin lista d’attesa al Quirinale, nel caso si liberasse l’al-loggio. Infine non poteva mancare una visita gastro-nomica ad una tipica trattoria di Trastevere, dove inostri hanno dimostrato, seduta stante, di essere del-le ottime “panse longhe”. Sul far della notte, stanchie satolli, hanno risalito in volo l’amata penisola, cul-landosi in sogni di gloria... catodica.

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DDOONNAARREE VVUUOOLL DDIIRREE AAMMAARREE

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Donare vuol dire amareNuova sede sezionale Gruppi: €

CURNO e VALSERINA dalPellegrinaggio al Perello 500,00SANTA BRIGIDA 500,00BG-BOCCALEONE 1.000,00GORLE 1.000,00PONTE SAN PIETRO 1.300,00CIVIDINO\QUINTANO 500,00TREVIGLIO 500,00ENTRATICO 1.000,00DOSSENA 500,00ALZANO LOMBARDO 1.000,00VALBREMBO 300,00PIANICO 200,00LEFFE 500,00 CAPIZZONE 200,00 ALBINO 500,00 OLTRE SERIO 500,00ZAMBLA 100,00 RONCOLA 500,00CISANO BERGAMASCO 500,00PEDRENGO 1.000,00COMUN NUOVO 500,00CHIUDUNO 1.000,00AZZONE 500,00CORNALBA 200,00ONETA 400,00SPINONE AL LAGO 300,00 SARNICO 500,00ALMENNO S. SALVATORE 500,00ALME’ 950,00VILLA DI SERIO 350,00ADRARA S. MARTINO 200,00PREZZATE 200,00BOLGARE 500,00PONTIDA 750,00S. PELLEGRINO TERME 1.000,00FREROLA 100,00BERBENNO 200,00CICOLA 200,00LURANO 300,00GHISALBA 85,00UBIALE CLANEZZO 200,00GRASSOBBIO 250,00ZANICA 500,00PALADINA 500,00MOZZO 200,00SEDRINA 500,00MONASTEROLO 300,00PONTIROLO NUOVO 500,00S. GERVASIO D’ADDA 250,00 ROGNO 300,00CALVENZANO 2.000,00N.N. 35,00

Fratelli Mager-S.Omobono Terme 500,00Amici del G.A.B. 70,00Amici I.F.M.S. – 9.12.2006 50,00Turani Virginio 150,00N.N. 35,00

Casa Alpini di EndineGruppi:CALCIO 1.000,00PIANICO 400,00PEDRENGO 500,00S. PELLEGRINO TERME 1.000,00TERNO D’ISOLA 150,00GHISALBA 50,00GRASSOBBIO 250,00MONASTEROLO 300,00PONTIROLO NUOVO 150,00BREMBATE SOPRA 1.000,00Manenti Battista S.Paolo d’Argon 200,00

Centro Tumori - MilanoGruppi:PEDRENGO 500,00 CALOLZIOCORTE 7.000,00PREZZATE - in memoriadell’Alpino Aldo Rottoli 50,00PONTIROLO NUOVO 150,00Coscritti classe 1938 in memoriadi Cleofe Mandelli 370,00

Solidarietà AlpinaN.N. 1000,00

Somme versate direttamente:Ass. Paolo Belli di BergamoGruppo Oneta 500,00Gruppo Pontirolo Nuovo 150,00Gruppo Brembate Sopra 1.000,00Istituto Mario Negri di BG.Gruppo Monasterolo del Castello 300,00Missionari BrembatesiGruppo Brembate Sopra 1.000,00per la ricerca sul cancro-MilanoGruppo Brembate Sopra 1.000,00UNICEFGruppo Brembate Sopra 1.000,00Unione Lotta Distrofia Muscol.Gruppo Brembate Sopra 1.000,00Medici senza frontiereGruppo Brembate Sopra 1.000,00Casa di Riposo di GandinoSomma raccolta a cura del gruppotra le popolazioni di Gandino,Barzizza e Cirano 2.926,84Integrazione dei soci gandinesi 573,16

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CCRROONNAACCAA DDAAII GGRRUUPPPPII

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Grande entusiasmo e partecipazione il 10 e 11giugno 2006, al torneo di calcio organizzatodal gruppo Alpini di Adrara San Martino, du-

rante lo svolgimento della prima sagra alpina riserva-ta alle squadre di giocatori tesserati Ana, dei gruppiBasso Sebino/Valle Calepio.Al torneo, svoltosi in un clima festoso come è con-suetudine nella tradizione alpina, hanno partecipa-to ben 12 squadre e vincitrice è risultata quella diGandosso che ha prevalso sulla squadra di Predore.“Anche per la sagra del 9 e 10 giugno 2007, afferma ilcapogruppo di Adrara San Martino Gian Pietro Va-vassori, visto la felice riuscita dello scorso anno, abbia-mo intenzione di riproporre il torneo, allargandoloalle squadre di altre zone ed aree“.Chi volesse partecipare può telefonare al n.340-8160913.

Oltre sessant’anni sono trascorsi dai tragici av-venimenti della ritirata di Russia, ma il ricor-do è sempre vivo nella mente dei protago-

nisti: impossibile scordarlo! Due compaesani di Almenno S. Bartolomeo, amici ecommilitoni della 33ª Batteria - Gruppo Bergamo -del 2° Rgt. Artiglieria Alpina, sono stati protagonisti diuna storia d’eroico altruismo. Nel gennaio del 1943,

durante la ritirata, l’artigliere Angelo Rota, ferito adun braccio, mentre in colonna arrancava nella steppafu investito da un mezzo tedesco subendo lo schiac-ciamento di un piede.Già con i piedi congelati, ferito, stremato, Angelo Ro-ta vede la sua fine avvicinarsi inesorabile. Nessunol’aiuta. Quelli che lo sorpassano non hanno la forza néla volontà per soccorrerlo. Riesce però ad avvisare delsuo stato, tramite un altro soldato, l’amico Cesare Ga-vazzeni, più avanti nella colonna.Gavazzeni alla notizia s’interroga: “Riuscirò mai a tro-varlo? E se anch’io non potessi più ritornare a casa?”Il pensiero però, subito corre al paese, ai parenti, aigenitori di Angelo. No, non può lasciarlo là nella ne-ve e torna indietro a cercarlo. Lo chiama, lo trova, loprende in braccio, torna dove aveva lasciato la slitta elo carica sopra riuscendo in tal modo a salvarlo damorte certa. Dopo altre peripezie, entrambi riesconoa far ritorno al proprio paese.Sulla scorta di questi fatti, si è svolta alcuni mesi fauna cerimonia con la consegna di una medaglia d’o-ro a Cesare Gavazzeni, da parte dell’amministrazio-ne comunale di Almenno S. Bartolomeo, che ha vo-luto premiare il gesto d’eroismo compiuto da que-sto suo concittadino: un atto di generosità, di caritàcristiana, un atto degno della parabola del Buon Sa-maritano.Dal canto suo, Angelo Rota, per non perdere la me-moria storica di quegli anni, fin dal 1956 organizza acasa sua un raduno di reduci di Russia ed ha pureallestito un piccolo museo con cimeli e reperti del-l’epoca.Nel novembre scorso il fatto è stato ripreso anche daun quotidiano provinciale, è stato oggetto di una tra-smissione alla Rai ed è stato messo in risalto nel libro“Caduti, dispersi e reduci di Almenno San Bartolo-meo”di Ermanno Arrigoni. Salvandolo così, giusta-mente, dal dimenticatoio.

Raffaele Vitali

Adrara San Martino

Torneo di calcio

Almenno San Bartolomeo

Un buon Samaritano

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CCRROONNAACCAA DDAAII GGRRUUPPPPII

Pare che la “cicogna alpina”, raro esemplare divolatile della famiglia dei trampolieri, il cui com-pito è quello di portare nuovi gruppi alpini e

non pargoletti, come compete alle cicogne normali,stia trovando il proprio habitat nella Bassa Bergama-sca: dopo Mozzanica due anni fa, nel 2006 è nato ilgruppo di Bariano.Nella serata del 27 ottobre scorso, nella sala consi-gliare del Comune di Bariano, messa cortesemente adisposizione degli Alpini dall’Amministrazione Comu-nale, si è costituito ufficialmente, con l’elezione delcapogruppo Orsini Giacomo e dei consiglieri il nuo-vo gruppo di Bariano, nell’ambito della zona 23 del-la sezione di Bergamo.A fare gli onori di casa, il Vice Sindaco Bergamaschi,accompagnato dall’assessore Lamera e nel suo inter-vento oltre a rivolgere il saluto dell’Amministrazio-ne Comunale ha portato al nuovo gruppo gli auguridel Senatore a vita, Onorevole Andreotti, presentenella giornata a Bariano per altra manifestazione.Il coordinatore di zona Rappi ha ringraziato a nomedella Sezione di Bergamo l’Amministrazione di Baria-no per il fattivo contributo dato alla creazione delnuovo gruppo e per l’impegno a trovare una sedeadeguata; come consuetudine, gli altri gruppi dellazona 23 si sono fatti carico di donare il gagliardetto, daconsegnare ufficialmente alla inaugurazione del grup-po di Mozzanica.Al capogruppo ed alpini: zaino in spalla e scarpinare!

Enrico Rappi

Il Gruppo di Bracca ha voluto essere presente conil gagliardetto ed una rappresentanza ai funeralidell’alpino della seconda naja, Giuliano Molina-

ri, da anni emigrato in Svizzera. Il suo grande deside-rio era di poter partecipare alle manifestazioni alpinenel suo paese natio, ma le vicende della vita non glie-lo hanno mai permesso. Per questo gli alpini di Brac-ca hanno voluto rendergli l’ultimo caro saluto in ter-ra svizzera.Alle onoranze funebri erano presenti anche gli alpi-ni del Gruppo di Ginevra con il loro gagliardetto.

Il 2006 è stato per gli alpini di Calcinate, guidatoda Gian Luigi Pezzoli, un anno all’insegna dellagenerosità. Infatti il Gruppo ha totalizzato 15.000

euro in donazioni nell’arco dell’anno, tra cui contribu-ti per l’acquisto dell’ambulaclown, per attrezzaturedella scuola materna, per quattro bambini della Tan-zania, adottati a distanza, e per sostenere la missione“Tanghetà Benin”in Africa.Per l’anno in corso hanno deciso di indirizzare la lo-ro generosità al completamento di un ospedale inBangladesh, costruito in memoria del piccolo UlissePigolotti, scomparso per un tragico incidente dome-stico.

“Galeotto fu ‘L’Alpino’ e chi lo scrisse…”èproprio il caso di dire, parafrasando Dan-te. Infatti nel numero de “L’Alpino”di

agosto/settembre 2006 compariva la recensione diuno spettacolo teatrale proposto a Udine, con l’aiutodella locale Sezione, dal curioso titolo “Cos’è gli Alpi-

Bariano

È nato un nuovo GruppoBracca

Un alpino della seconda naia

Calcinate

Una grande generosità

Calusco d’Adda

“Cos’è gli alpini?”

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ni?”. Da lì a prendere contatti per saperne di più, adiscuterne nel consiglio di Gruppo e a decidere diproporlo anche sul nostro territorio, il passo è statotutt’altro che breve. L’occasione però era troppo ghiot-ta per lasciarla cadere.Così, venerdì 2 febbraio, abbiamo accolto i nostri ospi-ti di Udine e abbiamo atteso con comprensibile trepi-dazione che si aprissero le porte del teatro al pubbli-co. La trepidazione si è via via trasformata in pruden-te ottimismo, poi in soddisfazione, infine in grandegioia: il teatro, con un pubblico di ben oltre 400 spet-tatori, era praticamente pieno.Tra essi il sindaco Rinal-do Colleoni, il parroco don Achille, il Presidente se-zionale, Antonio Sarti, accompagnato dal consiglierenazionale Arnoldi e tantissimi alpini.Lo spettacolo, fin dalle prime scene, ci ha letteral-mente trasportato in epoche e situazioni che hannocreato e fatto grande il mito degli alpini. Bella l’idea delgenerale a riposo che, a colpi di flash back, raccontaa un ragazzo tredicenne la storia che vede gli alpiniprotagonisti indiscussi. La prima guerra mondiale, ilcameratismo di trincea tra “nemici”con reciprocoscambio di generi di conforto, il legame dell’alpinocon il mulo, la storia delle eroiche portatrici carniche,e poi… la campagna di Grecia, quella di Russia, la ri-tirata attraverso il gelo infinito, lo sfondamento diNikolajewka, le prime prove di Protezione Civile conil terremoto del Friuli… Ecco “cos’è gli Alpini”!Al termine, sono intervenuti il sindaco, il presidenteSarti e il parroco don Achille che, dopo essersi com-plimentati con gli autori e gli attori, hanno eviden-ziato i valori e i principi che caratterizzano gli alpini.Lo stesso spettacolo è stato proposto il mattino se-guente agli alunni delle terze medie; ben 350 gli alun-ni, provenienti dagli Istituti comprensivi di Caluscod’Adda, di Cisano Bergamasco, di Suisio e di Ternod’Isola. Una massa di tredicenni silenziosi, attenti,praticamente catturati dalle suggestioni offerte daibravi attori udinesi e, infine, generosi di applausi.

Leo Giannelli

Le famiglie di Campagnola hanno voluto ringra-ziare il Gruppo Alpini con una lettera pubblicache dice, tra l’altro: “Una pedina importante nel

quartiere di Campagnola è il Gruppo alpini, la loro ge-nerosità è impagabile soprattutto in quei momenti dovesi assapora la voglia di “stare insieme”. Ancora una vol-ta, in occasione della festa del Carnevale programmatadall’oratorio, il loro contributo è stato al di sopra di ogniaspettativa. Intere famiglie con bimbi in carrozzella e ra-gazzi hanno invaso il loro parco e, mentre il tiepido solepermetteva di sviluppare al massimo il nutrito program-ma, loro, gli alpini, hanno regalato accoglienza, sorrisi, cihanno rifocillato, e ... anche riordinato laddove noi nonabbiamo potuto.Grazie al capogruppo Tullio Epis ed a tutto il Gruppo per-ché, senza tante parole ma con tanto cuore, avete di nuo-vo insegnato a tutti, grandi e piccoli, il vero significatodella parola solidarietà”.

Sabato 27 gennaio i Gruppi alpini dell’Altopianodi Clusone, presenti tutti i sindaci dei rispettivicomuni, hanno commemorato la battaglia di

Campagnola

Un grazie agli alpini

Clusone

CommemorataNikolajewka

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Nikolajewka. E’ intervenuto anche il presidente se-zionale Antonio Sarti, accompagnato dal vessillo.Dopo la S. Messa nella chiesetta della Crocetta, ce-lebrata da Mons. Panfilo, è stata deposta una coronad’alloro al monumento, adiacente al cimitero, dedica-to ai Caduti e dispersi in terra di Russia.La cerimonia è stata accompagnata dal coro Idica, re-duce dai successi di Roma.

L’iniziativa della Sezione di ricordare i reducidella seconda Guerra Mondiale per il Grup-po Alpini di Costa Imagna si è materialmente

concretizzata domenica 5 novembre scorso. I due al-pini del Gruppo destinatari del riconoscimento: Ga-lante Lino classe 1920 e Vanoli Graziano classe 1923,non avevano potuto presenziare alla consegna avve-nuta il mese di giugno perché l’uno si è trasferito lon-tano da Bergamo e l’altro ha difficoltà a viaggiare.Il Gruppo ha pensato che la ricorrenza del 4 novem-bre potesse essere particolarmente indicata per laconsegna del diploma destinato all’alpino Vanoli. Co-sì è stato. Alla Costa, in occasione della celebrazionedel 4 novembre, è tradizione sfilare in corteo dal mu-nicipio alla chiesa, dove si celebra a S. Messa, per poirecarsi al cimitero, dove si trova la cappella dedicata aiCaduti, per la deposizione della corona di alloro. Perpermettere l’incontro, il corteo ha deviato verso la ca-sa del reduce Vanoli Graziano e con una semplice matoccante cerimonia, alla presenza del Sindaco Maco-ni Angelo, del medico dott. Brumana Pasqualino, di al-cuni alpini, il Capogruppo Brumana Matteo gli ha

consegnato il diploma di benemerenza sottolineando-ne il significato.

Eccola di nuovo S. Lucia! Nell’ambito dell’ini-ziativa promossa dall’Amministrazione Comu-nale intitolata “Aspettando S. Lucia”, per poter

conciliare la sua esistenza soprannaturale e le sue esi-genze temporali, gli Alpini le hanno dato una manopreparando l’asinello ed il carro a bordo del quale haraggiunto Piazza V.Veneto, per essere presente all’an-nuale appuntamento con i 150 bambini della ScuolaMaterna. Dopo aver distribuito caramelle e dolciumie risposto ad alcune curiose domande dei bambini,è tornata al suo mondo celeste non prima di aver pre-gato gli Alpini di tenersi pronti per la prossima edizio-ne.Nell’ambito delle iniziative di solidarietà promossedal Gruppo in occasione delle festività natalizie, gliAlpini hanno consegnato alla locale Casa di Riposo uncontributo per la realizzazione di un giardino all’e-sterno della nuova struttura.La somma (vedasi elenco oblazioni), è stata raccoltapresso la Tenda della Solidarietà allestita in Piazza V.Veneto ed all’esterno delle parrocchie di Barzizza edi Cirano il giorno della vigilia e la mattinata di Na-tale.Alle prossime iniziative!

Angelo Moro

Costa Valle Imagna

Giornata del Ricordo

Gandino

Di nuovo S. Lucia

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Nella ricorrenza del 40° di fondazione, il no-stro “bocia”Primo Rota, classe 1915, reducedi Russia, saputo del disimpegno ufficiale da

Direttore de “L’Alpino”del gen. Cesare Di Dato, haimpegnato il gruppo nel volere incontrare nella sededi Ossanesga il suo amico Cesare.Il 16 novembre 2006 il desiderio del nostro “giovane”si è avverato, non solo è intervenuto il Generale conla moglie, ma anche il nostro Presidente Antonio Sar-ti e consorte non hanno voluto mancare a questo sim-patico incontro tra amici.Il tutto è incominciato nel 1993 con l’inaugurazionedell’asilo di Rossosch. Sette Alpini del nostro grup-po avevano partecipato a quella carovana di camperorganizzata e diretta dal gen. Di Dato e nel 1995, perricordare il 50° della fine della guerra.L’Alpino Rota era stato invitato in Russia per i festeg-giamenti, sempre organizzati da Di Dato. Da alloral’amicizia è rimasta.Il giorno dell’incontro la sede era uno spettacolo avedersi, gremita di Alpini con la nuova camicia, sfog-giata per la prima volta il 2 luglio (giorno del 40° difondazione) e felici di avere tali ospiti, tra cui il sinda-co di Valbrembo Gianleo Beltramelli; ma il più rag-

giante di tutti era il nostro giovanotto Primo Rota,unitamente alla squadra di Alpini che con lui furonoall’inaugurazione dell’asilo di Rossosch.La serata, svoltasi nella più serena cordialità, ha entu-siasmato i soci più giovani di Ossanesga, ai quali nonpareva vero tale semplicità di approccio ed il Presi-dente Sarti durante l’incontro, ha consegnato al gen.Di Dato ed al reduce Rota la medaglia dell’85° dellaSezione di Bergamo.Questo succede nella grande famiglia alpina bergama-sca, con la viva speranza che incontri di questo teno-re improntati all’amicizia possano verificarsi anchein futuro.

Liriche spumeggianti, versi e rime in dialettohanno risuonato a Pedrengo grazie al concorso“Lo Scarpone”, indetto per il sesto anno dagli

alpini con l’obiettivo di valorizzare e salvaguardare ilpatrimonio linguistico dei bergamaschi.Nella sala polivalente dell’oratorio un folto pubblicoha partecipato alla premiazione dei vincitori del con-corso dedicato alla memoria degli alpini scomparsi,a dimostrazione che l’interesse per il dialetto aggre-ga anche le giovani generazioni.La serata ha visto la partecipazione anche di numero-se autorità, tra cui il sindaco di Pedrengo Mirco Peri-ni, il vicepresidente sezionale Ana Antonio Arnoldi, ilsegretario sezionale Ana Elio Carrara e il Duca diPiazza Pontida Bruno Agazzi.In scena anche il coro Idica di Clusone. Un idealeconnubio tra canti e poesia per siglare la sesta edi-zione del concorso “Lo Scarpone”che ha assegnatoil primo premio a Gian Franco Ferrari, alpino di Tre-viglio che ha scritto la poesia “Muntagnér sulìngh”.Il secondo posto se lo è aggiudicato Abele Ruggeri diRanica con la lirica “La nìola”, mentre il terzo pre-mio è andato alla poesia “Aqua de mut”di Silverio Si-gnorelli di Bergamo.Sono state assegnate anche quattro targhe per le poe-sie più originali a don Alessandro Barcella, parrocodi Luzzana, con la poesia “I colùr del bósc in otörno”;a Giuseppina Offredi di Dalmine con “Ol cör bù d’ünalpì”, a Vittorio Bellini di Alzano Lombardo con “L’Al-pino del Signùr”e ad Albino Zanella di Bergamo con“Te sé lé”.Al concorso, realizzato sotto la regia di Romano Peliz-zoli e grazie al patrocinio del Comune e delle filialidi Pedrengo della Banca della Bergamasca e del Cre-dito Valtellinese e del Ducato di Piazza Pontida, han-

Ossanesga

40° di fondazione

Pedrengo

Rime in dialetto

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no partecipato 32 autori e le opere selezionate dallagiuria sono state 54. Splendida l’esibizione del coroIdica, diretto da Gian Luigi Bigoni. Altro momentosuggestivo in chiusura, quando sotto le stelle il coro haintonato la struggente melodia “Signore delle cime”.

Paola Rizzi

Parchi più puliti a San Pellegrino grazie all’ope-ra di volontariato degli alpini. Nel 2006 le pen-ne nere hanno sistemato il parco del Grand

Hotel, il parco delle Foppette, dove ha sede il gruppo,quindi i boschi della Vetta e la mulattiera che portaalla frazione Sussia. Un’opera ambientale che va adaggiungersi alle altre iniziative che nel corso del 2006hanno consentito agli alpini anche di donare ad en-ti e associazione oltre diecimila euro.Il resoconto dell’attività è stato presentato nel corsodell’ultima assemblea, durante la quale il capogrup-po Giorgio Sonzogni ha ricordato il valore del cap-pello alpino, raccomandando di portarlo durante lecerimonie ed i funerali dei soci alpini.La giornata è cominciata con il ritrovo davanti al mu-nicipio e il corteo che ha sfilato nel centro fino al Tem-pio dei Caduti, dove è stata celebrata la Messa. E’poiseguita l’assemblea.

Il Gruppo di Sarnico ha perso un gran “vecio”: Ma-rio Fanti, classe 1915, uno dei pochi superstiti delglorioso battaglione “ sciatori del Monte Cervino.

I russi, vedendo in azione gli alpini del “Cervino “ li de-finirono “ bieli satani “ cioè “ diavoli bianchi “.Mario Fanti è stato un soldato della guerra perduta,ma ha sempre esaltato la dignità ed il cuore degli al-pini, anche nell’apocalisse della ritirata di Russia. Eraun cantore dell’alpinità, ritenuta uno stato di grazia nelquale si fondono il cameratismo, il buonsenso, labontà e la dirittura morale che sono l’essenza dell’al-pino.

Aveva un cuore grande. Ha speso il proprio tempolibero per ricordare gli amici del battaglione “ MonteCervino “ morti in Russia. Parlava sempre degli en-tusiasmi di una generazione viva e vogliosa di viveree pur pronta a sacrificare la vita per l’onore del Tri-colore. Ricordava l’orrore per ciò che era stato costret-to a fare, ma insieme la volontà di compiere il pro-prio dovere di soldato, la fratellanza a costo di mori-re, la nobiltà dei suoi alpini.Sarnico ha perso un grande uomo. Diventato un fo-tografo amatoriale, dal suo prezioso archivio sonostate tratte le immagini per illustrare il capolavoro“Gavia, Adamello, Sarnico. Una civiltà d’acqua”. E’stato un atto d’amore ed un sincero omaggio all’a-mata città di Sarnico.

Il nucleo di P.C. del Gruppo di Seriate, con il ca-pogruppo Marco Arrigoni ed alcuni istruttori sezio-nali, hanno spiegato agli scout il montaggio delle

tende da usare in caso di calamità e l’utilizzo delleradio d’emergenza.«Una giornata utile e positiva», ha commentato Ro-berto Vaccarini, responsabile provinciale della Prote-zione civile degli scout Agesci. Essendoci di mezzogli alpini, non poteva essere altrimenti.

San Pellegrino

Parchi più puliti

Sarnico

Ciao diavolo biancoSeriate

Lezione agli Scout

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Durante l’assemblea annuale il capogruppo,Mirko Brozzoni, ha consegnato al decano delGruppo, Francesco Gherardi classe 1913, l’at-

testato di merito quale reduce della Seconda Guerramondiale. All’età di 94 anni il “vecio”Francesco è an-cora molto attivo: ha una gran passione per la mon-tagna e nel tempo libero scolpisce le radici degli albe-ri che raccoglie nelle sue passeggiate nei boschi, facen-done dei soprammobili.Nel corso della cerimonia sono stati ricordati anchequei soldati che non hanno più fatto ritorno alle pro-prie case: il soldato Giovanni Gherardi, classe 1922,Caduto in Russia a 21 anni e l’alpino Geremia Ghe-rardi, classe 1919, disperso sempre in Russia.

Il Gruppo di Valtorta, che ha ospitato il Trofeo Niko-lajewka, ha voluto celebrare con particolare so-lennità il ricordo dei Caduti in Russia, presente

una delegazione del consiglio nazionale ANA guida-ta dal presidente Corrado Perona.La celebrazione dei tragici fatti del fronte russo è ini-ziata il primo pomeriggio con la sfilata dei gruppi al-pini, una quarantina in tutto: davanti a tutti i capi-gruppo dell’alta Valle Brembana.Il corteo, partito dalla storica contrada Torre e con-clusosi sul campo sportivo, si è svolto sotto una “piog-gia”di coriandoli tricolori lanciati dalle finestre dellecase. Nel corso della sfilata il corteo ha fatto sosta sulsagrato della chiesa per un omaggio floreale al mo-numento ai Caduti.A seguire la S. Messa a suffragio dei Caduti e disper-si in Russia e quindi i discorsi ufficiali. Hanno parla-to il sindaco Silvano Annovazzi, il presidente nazio-nale Corrado Perona e il presidente sezionale AntonioSarti. Al termine si è svolta la premiazione degli atle-ti partecipanti al “Trofeo Nikolajewka”.

Bilancio di fine anno più che positivo per gli Al-pini di Zogno, dove la solidarietà è il fiore all’oc-chiello delle attività del gruppo. Animazione

nelle case di riposo, sostegno a persone bisognose,la “festa degli alberi”, raccolta di fondi, allestimento diun museo con reperti militari, sono alcune delle ini-ziative, svolte sempre a favore della popolazione, sen-za contare quella quantità di interventi attuati nel cor-so dell’anno.Il Vicesindaco del paese, l’Alpino Domenico Capelli,non ha mancato di sottolineare nel suo intervento al-l’annuale assemblea, il profondo legame che unisce gliAlpini con gli abitanti del territorio e può essere benfiero il capogruppo Luigi Garofano, nell’illustrare aipresenti il lavoro svolto dai suoi uomini nel 2006, in-seriti così radicalmente nel tessuto umano e sociale diZogno. D’altra parte è risaputo che gli Alpini non sene stanno lì con le mani in mano, e non si fanno cer-to pregare quando c’è da rimboccarsi le maniche ed illavoro non manca di certo! Lavoro, come quello cheil socio Rino Berlendis svolge da oltre un trentennioin Africa, presso il centro Santa Maria di Rilima inRuanda, ed al quale è stato devoluto il ricavato della25ª camminata.Per quanto riguarda il museo, c’è da sottolineare ilcontributo dato da molte persone di tutta la valle, nelfar pervenire il materiale adatto per l’esposizione.L’ultimo arrivo è un pezzo di artiglieria contraerea giàdell’Esercito Svizzero, che campeggia di fronte allasede del gruppo, ben visibile dalla strada statale che

Somendenna

Premiato il decano

Valtorta

Ricordati i Caduti in Russia

Zogno

Un museo da visitare

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risale la valle e sicuro richiamo per una visita alla rac-colta. Visita che senza tanti preamboli, il PresidenteNazionale Corrado Perona ha effettuato a febbraio,accompagnato da Antonio Sarti ed attorniato dai so-ci di Zogno e gruppi vicini, esprimendo il suo plausoper la qualità del materiale e per l’ottima esposizione.Bravi Alpini e buona continuazione!

Raffaele Vitali

Da alcuni mesi i ragazzi disabili dell’Alta ValleSeriana hanno a disposizione un centro di ip-poterapia, presso l’azienda agricola Monica

Gaeni in località “La Spessa”di Clusone. Il centro èstato proposto e organizzato dal Gruppo Fa.Di. (Fa-miglie Disabili), con il sostegno della Comunità Mon-tana Valle Seriana Superiore, dell’Unione Comunidella Presolana, dei comuni di Clusone, Fino del Mon-te e Cerete , della cooperativa La Fenice e di altre as-sociazioni ed enti benefici.«L’ippoterapia – ha spiegato la dott.ssa Ornella Gili –stimola la postura, il senso dell’equilibrio e il tonomuscolare.» Quindi i ragazzi disabili hanno un dop-pio vantaggio: le “cavalcate”in mezzo al verde dellanatura. affrontate come un svago, ritemprano il cor-po e lo spirito.A questi si aggiunge un terzo vantaggio, l’avere come“autieri”, precisano i tecnici, degli alpini, che noi, al-la scarpona, diciamo “conducenti”dei cavalli. E nonè un vantaggio da poco avere alla guida uomini esper-ti, generosi e cordiali. Questo compito se lo sono as-sunto gli alpini dei Gruppi della Zona 17 – Alta ValleSeriana Est – che a turno si recano presso il centroper adempiere a questo significativo e importantecompito al servizio di questi ragazzi, che li premianocon un sorriso. Per gli alpini, come sempre, questobasta e avanza.

AVERARA-Capogruppo: Paternoster BrunoConsiglieri: Guerinoni Ivan, Egman Roberto,Guerinoni Alfredo, Egman Vittorio, Rizzi Adriano, Eg-man Mauro, Calvi Marcello.

AVIATICO - Capogruppo: Carrara RobertoConsiglieri: Fogaccia Giancarlo, Dentella Carlo, Den-tella Francesco, Cantini Agostino, Carrara Mauro,Cantini Narciso.AZZANO S.PAOLO - Capogruppo: Vittorio Cortino-vis-Consiglieri: Mauro Bettoni, Dante Colleoni, Eu-genio Forcella, Luigi Bonfanti, Raniero Annovazzi,Danilo Bagattini,Vittorio Ceroni, Claudio Gabbiadi-ni, Marco Lavetti, Giacomo Nervi, Arnaldo Romano,Raffaele Ubbiali.BAGNELLA - Capogruppo: Simone CarraraConsiglieri: Fabrizio Carrara, Paolo Luiselli, Tarci-sio Luiselli, Danilo Scanzi, Fabio Scanzi, GustavoScanzi.BARIANO – Capogruppo: Giacomo OrsiniConsiglieri: Bruno Duca, Franco Bettani, GiovanniSilvani, Carlo Pandini, Giuseppe Pandini, FaustoGiupponi.BEDULITA-Capogruppo: Giuliano FerraroliConsiglieri: Carlo Arrigoni, Giampietro Rota, Gian-luigi Bolis, Sergio Facchinetti, Angelo Locatelli, Al-do Pellegrinelli, Camillo Moscheni, Gian Marino Mi-lesi, Ismaele Personeni.BOCCALEONE- Capogruppo: Ezio NespoliConsiglieri: Luigi Amigoni, Antonio Arnoldi,G.Battista Benigni, Dino Carissimi, Giovanni Giudi-ci, Antonio Gregis, Giuseppe Gritti, Dario Locatelli,Vittorio Marchesi, G.Franco Micheli, Silvano Paravi-si, Antonio Pavoni, Mario Sabbadini, Angelo Stefanel-li.CALUSCO–Capogruppo: Mapelli GiuseppeConsiglieri: Ghisleni Riccardo, Magni Gianpietro, Ma-gni Innocente, Magni Lorenzo, Zonca Giuseppe, Cat-taneo Antonio, Colleoni Antonio, Angioletti Pierlui-gi, Previtali Efrem, Mapelli Giovanni, Danese Franco,Ravasio Giancarlo, Nava Cesare, Cattaneo Enrico,Colleoni Ciro, Previtali Gaudenzio.CARAVAGGIO - Capogr.: Antonio SaneseConsiglieri: Franco Ameduri, Enrico Premoli, FulvioChiarolini, Roberto Boschiroli, Maurizio Legraman-di, Giovanni Costa.CASSINONE-Capogr.: Sertorio GiuseppeConsiglieri: Pandolfi Angelo, Gaini Angelo,Vavassori Liliano, Amaglio Damiano, Dalla Valle Mi-chele, Finazzi Marino, Plebani Ivan, Ranica Michele,Ripoldi Francesco, Rocchi Stefano, Salvi Pasqualino.CHIGNOLO D’ISOLA - Capogruppo: AlessandroEsposito – Consiglieri: Angelo Fantini, Daniel Espo-sito, Angelo Paganelli, Vincenzo Carminati, LuigiQuarti,Amleto Bonacina.COLERE- Capogruppo: Giacomo BelingheriConsiglieri: Mario Onorato Belingheri, Elia Belinghe-ri, Giuseppe Lazzaroni, Aronne Belingheri, TiberioBelingheri, Emanuele Belingheri,Valerio Belingheri,Enzo Piantoni, Fabrizio Piantoni, Cristian Bendotti.COMENDUNO - Capogr.: Giuseppe Birolini

Zona 17

Al servizio dei disabili

Gruppi vari

Rinnovo cariche

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Consiglieri: Giampiero Suagher, Giacomo Signori,Franco Signori, Lorenzo Bortolotti, Bruno Bratelli,Vit-torio Gualandris, Luigi Luiselli, Luigi PersicoCUSIO - Capogruppo: Lazzaroni AngeloConsiglieri: Aldo Rovelli, Ugo Paleni, Delio Paleni,Emilio Paleni, Ermanno Paleni, Dario Rovelli, Ade-lio Manzoni, Ottorino Paleni.ENTRATICO - Capogr.: Battista Barcella Consiglieri:William Belotti, Carlo Belotti, Pietro Testa, GiuseppeMutti, Arsenio Ruggeri, Leonardo Barcella, PierinoCantamessa, Giovanni Cortesi,Tarcisio Bellini, EmilioMazza, Sergio Belotti, Walter Benigna, Angelo Ghi-lardi, Giovanni Bellini.ERVE - Capogruppo: Alessandro Valsecchi Consiglieri: Rodolfo Ravasio, Paolo Bolis Gentile Re-mondini, Angelo Valsecchi, Ivan Bolis, Riccardo Gi-bellini, Luca Valsecchi, Renzo Milesi, Ferdinando Bo-lis, Carlo Pizzagalli, Carlo Valsecchi.FINO DEL MONTE-Capogruppo: Angelini Pietro -Capogruppo onorario: Oprandi Ezio, Consiglieri: Belli-ni Antonio, Benzoni Ivan, Filisetti Luigi, Oprandi Da-vide, Oprandi Remigio, Oreni Antonio, Savoldelli An-tonio, Scandella Aristide, Scandella Giancarlo, Scan-della Giuseppe, Scandella Stefano.GANDELLINO-Capogruppo: Fulvio FiorinaConsiglieri: Pietro Bonetti, Giacomo Bonetti, EnricoLazzarini, Raffaello Bertuletti.GHISALBA - Capogruppo: Danilo FinazziConsiglieri: Mario Rossoni, Davide Finazzi, RaffaeleManenti, Andreino Bosis, Tullio Sangalli, Pietro Ca-stagna.GRIGNANO - Capogr.: Romolo PagnoncelliConsiglieri: Angelo Carminati, Pio Sala, Marco Cere-soli, Fabio Carminati, Claudio Cornelli, Antonio Cor-nelli, Alessandro Paga- nelli, Antonio Paganelli, RemoPagnoncelli.GROMO - Capogruppo: Marco PellegrinelliConsiglieri: Giuseppe Frigeri, Aldo Olivari, EnricoScacchi, Siro Frigeri, Massimo Lizzardi, Bono Mor-stabilini, Simone Giudici, Battista Negroni, AvellinoBonetti, Martino Carzaniga, Luca Carzaniga, LucaOrsini, Aldo Santus, Oscar Negroni.GRUMELLO DEL PIANO - Capogruppo: Luigi Bonfanti - Consiglieri: Gianfranco Callioni, Gior-gio Giupponi, Oliviero Quaglia, Roberto Daina, Lo-renzo Battaglia, Alberto Beltrami, Gianmassimo Maz-zola, Italo Mazzucchetti.LOCATE - Capogruppo: Bruno BertoliCapogruppo onorario: Giovanni CortinovisConsiglieri: Giuseppe Pelizzari, Bernardo Rota Gra-ziosi, Alessandro Togni, Renato Togni, Pietro Filippi,Agostino Caccia.LONGUELO - Capogruppo: Fausto CarozzaConsiglieri:Gianni Torri, Giovanni Consonni,Gianni Macconi, Augusto Leporini, Giorgio Pilla, An-gelo Limonta, Mario Volta, Gregory Bana, Marco Fer-

rari, Gianfranco Nava, Innocente Torri, Virgilio Bre-sciani.MADONE - Capogruppo: Lego MartinoConsiglieri: Bedolis Giancarlo, Innocenti Filippo,Teol-di Gianpaolo, Ravasio Vittorio, Colleoni Pasquale,Maggioni Giuseppe,Traina Piergiorgio, Innocenti Si-mone.MEDOLAGO - Capogruppo: Federico Medolago Al-bani - Consiglieri: Tiziano Casaretti, Giancarlo Ca-pucciati, Giuseppe La Cognata, Riccardo Cazzaniga,Gian Martino Casali.MEZZOLDO - Capogruppo: Santo SalviniConsiglieri: Vito Balicco, Claudio Lazzarini, CristianPaleni, Fernando Salvini, Battista Salvini.MONASTEROLO–Capogr.: Angelo GiudiciConsiglieri: Franco Giudici, Pietro Giudici, Sergio Giu-dici, Mario Ghilardi, Giacomo Seghezzi, Angelo Sca-burri, Bernardino Meli, Renato Trussardi, GiuseppeTerzi,Vincenzo Vallati.OLTRE IL COLLE-Capogruppo: Cavagna Arnaldo –Capogr. Onorario: Morali Rodolfo Consiglieri: FezzoliSergio, Carrara Vittorino, Palazzini Leonardo, Berben-ni Roberto, Maurizio Ivan, Palazzi Andrea, Parravici-ni Pierluigi, Manenti Ermanno, Maurizio Gustavo,Berbenni Renato.ORNICA – Capogruppo: Isidoro BaettaConsiglieri: Giancarlo Quarteroni, Gianluigi Goglio,Mario Fois, Ferruccio Milesi, Ambrogio Milesi, Ma-nuel Quarteroni.PALADINA - Capogr.: Giacomo MichelettiConsiglieri: Bruno Arzuffi, Gerardo Gotti, Stefano Roc-chetti, Giovanni Sonzogni, Carlo Baggi, Angelo Se-comandi, Sandro Togni, Gedeone Roncalli.PEDRENGO - Capogruppo: Giuseppe SpiniConsiglieri: Romano Pelizzoli, Francesco Carminati,Guido Stracchi, Giacomo Beretta, Enrico Ciresa, Emi-lio Cortinovis, Luigi Gavazzeni, Giuseppe Ghislan-di, Domenico Michetti, Giovanni Oldoni, VittorioQuartanelli, Walter Quartanelli, Giuseppe Rinascen-ti, Danilo Rocchi, Giuseppe Rocchi, Mauro Spini,Vir-ginio Giovanelli.PONTIDA - Capogruppo: Alberto Crippa Consiglieri:Bruno Ghisleni, Ferruccio Donadoni, Rino Albor-ghetti, Attilio Codalli Giovanni Frassoni,Tarcisio Gioia,Angelo Panza, Cristian Rotini, Silvano Mauri, Spe-randio Sala, Oliviero Donizetti.RANICA - Capogruppo:Vittorino SalaConsiglieri: Guglielmo Carrara, Franco Mamoli, Giaco-mo Morosini, Nazzareno Capelli, Luigi Mora, LucaCortinovis, Giacomo Algeri,Virgilio Salvi, AlessandroGonfalonieri, Giorgio Stefanoni, Maurilio Gritti.REDONA – Capogruppo: Angelo BrembillaConsiglieri: Enrico Antiposmodico, Sergio Arizzi, Er-manno Bettoni, Mario Cortesi, Pietro Grumelli, Rober-to Lavelli, Antonio Neri, Bruno Pandini, Raffaele Vita-li, Marco Masper.

CCRROONNAACCAA DDAAII GGRRUUPPPPII

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CCRROONNAACCAA DDAAII GGRRUUPPPPII

ROVETTA-Capogruppo: Giovanni StabiliniConsiglieri: Sergio Beccarelli, Emanuele Barzasi, Die-go Mafezzoli, Andrea Stabilini, Innocente Brasi, Gio-vanni Giacometti, Sergio Marinoni, Giorgio Pedroc-chi, Severo Brasi, Michele Beccarelli, Agostino Pe-drocchi, Alessandro Pedrocchi, Samuel Visinoni, Ste-fano Visinoni.S.BRIGIDA - Capogruppo: Doriano RovelliConsiglieri: G.Battista Borsotti, Roberto Rivellini, Lu-ca Cittadini, Domenico Conti, Arturo Regazzoni,Sergio Manzoni, Gesualdo Rovelli, Manuel Giup-poni.S.OMOBONO - Capogruppo: Fermo MagerConsiglieri: Matteo Frosio, Felice Masnada, MarioTodeschini, Giandomenico Frosio,Matteo Mager, Camillo Carenini, Fausto Frosio,Mauro Frosio, Zefirino Belotti, Germano Mazzole-ni, Alberto Dolci, Marino Manzoni.S.PAOLO D’ARGON - Capogr.: GiacomoZambelli-Consiglieri: Antonio Allieri, Donato Pez-zotta, Angelo Loda, Amadio Lussana, Giacomo Ari-ci, Mirko Salvi, Gabriele Cortesi, Claudio Magri.SCANZOROSCIATE – Capogr.: Giuseppe Seco-mandi – Consiglieri: Wilmer Agustoni,Paolo Agustoni, Piero Bergamelli, Luigi Bonassoli,Salvatore Donghi, Giacomo Epis,Armando Falconi, Giuseppe Gotti, Gianluigi Gio-vanelli, Antonio Locatelli, Mario Lorenzi,Angelo Pezzotta, Giuseppe Pezzotta, Antonio Sar-ti, Giacomo Vavassori, Mario Valetti, Luigi Lorenzi,Oscar Barcella, Eletto Pezzotta.SCHILPARIO-Capogruppo: Giuseppe PizioConsiglieri: Cristiano Agoni, Fiorino Lazioli,Ferruccio Bonomi, Nadir Maj, Stefano Mancini, Ro-ger Mora, Cristian Spada, Alberto Zambetti.SOMENDENNA - Capogruppo: Brozzoni Mirko -Consiglieri: Vitali Roberto,Vitali giuseppe, GherardiDario,Vitali Sandro, Serranò Manuel, Gherardi Ce-sare, Sonzogni Silvano.SOVERE - Capogruppo: Giovanni CattaneoConsiglieri: Ferruccio Coronini, G. Battista Carrara,Omar Fantini, Nino Zanni, Cristiano Mazzucchelli,Nicola Forchini, Gianpietro Loranti, Luigi Pezzotti,Jlenio Forchini, Bernardo Carrara, Mario Beretta.SPINONE AL LAGO - Capogruppo: Leone Peiti -Consiglieri: Alessandro Salvi, Roberto Giudici, Gia-cinto Peiti, Virgilio Belotti, Ferruccio Meni, AlbinoRebuffini, Beniamino Giudici, Pietro Zamblera,Claudio Terzi, Giuliano Ubesini.TAVERNOLA – Capogruppo: Francesco Morzenti- Consiglieri: Mauro Morzenti, G.Pietro Cristinelli,Giuseppe Fenaroli, Massimo Danesi, Bruno Fore-sti, Federico Bettoni, Angelo Danesi, Angelo Fena-roli.TORRE BOLDONE- Capogr.: Giuseppe Del Pra-

to - Consiglieri: Gianluigi Brignoli, Gianfranco Ve-scovi, Arturo Santini, Paolo Alpago, Pietro Brescia-ni, Angelo Facheris, Giuseppe Casali, Virio RotaConti, Romano Santinelli, Renato Villa, Fermo Tom-bini, Eros Rota, Abramo Manzoni, Paolo Bistaffa,Maurizio Morotti.VALBONDIONE - Capogruppo: Egidio Bonacorsi– Consiglieri: Ivan Rodigari, Aldo Simoncelli, DeanRodigari, Angelo Morandi, Maurizio Campanili.VALNEGRA - Capogr.: Franco PizzamiglioConsiglieri: Silvio Manzoni, Cristian Mainetti, Leo-ne Piccoli, Giuseppe Begnis.VALTESSE-VALVERDECapogruppo: Romeo Panseri - Consiglieri: SeverinoBonzi, Pierangelo Salvi, Ariodante Nicoli, AntonioOffredi, Ottaviano Bendotti, Samuele Calvi, GiulioGavazzi, Luigi Pasini, Antonio Franchini, Luigi San-tini.VERCURAGO – Capogruppo: Gianfranco Angio-letti – Consiglieri: G.Paolo Valsecchi, Massimo Piaz-za, Ferdinando Bonacina, Giovanni Airoldi, Giu-seppe Milani, Francesco Secomandi, Dante Seco-mandi, Marco Tavola.VERDELLO - Capogr.: Limonta Giacomo Consiglieri: Cavalleri Roberto, Agostinelli Mauro,Trezzi Giovanni, Ubbiali Piergiorgio, Baccanelli Clau-dio, Cattaneo Angelo, Magli Valentino, ZucchinaliRinaldo.VIALE VENEZIA – Capogruppo: MassimoPacchiani - Consiglieri: Gianfranco Aloise, MassimoArioldi, Flavio Cattaneo,Vinicio Stefanelli.VILLA D’ADDA - Capogruppo: Giuseppe Locatel-li - Consiglieri: Adino Laini, P.Giacomo Perico, Ni-cola Mazzola, Gianluigi Austoni, Sperandio Aldeni,Adelvaldo Carsaniga, Giuseppe Cavalli, Paolo Ca-valli, Angelo Chiappa, Walter Biffi, Giovanni Maf-feis, Paolo Mazzoleni, Federico Micheletti, AngeloGhisleni.VILLA D’ALME’- Capogr.: Angelo BonesiConsiglieri: Segio Scotti, Giuseppe Giuliani, Luigi-no Rota, Giovanni Arsuffi, Imerio Capelli, BrunoCattaneo, Giacomo Ceruti, Raoul Chiesa, RenatoFalgari, Angelo Farina, Pietro Gotti, Bepi Locatelli,Giuseppe Mondini, Giancarlo Nava, Claudio Son-zogni,Mario Togni.VILLA DI SERIO - Capogr.: Attilio MagliaConsiglieri: Mauro Bertocchi, G.Battista Franchini,Celestino Morotti, Andrea Marchetti, Aldo Sala,Diego Codoni, Mirco Maffessoni, Giulio Manini,Mario Rota, Manuel Ravasio, Claudio Brignoli,G.Franco Lorenzi, Franco Mario Rossi.ZANDOBBIO–Capogruppo: Giuseppe VolpiConsiglieri: Angelo Barcella, Natale Barcella, GuidoBellini, Luigi Cuni Berzi, Luigi Gritti, Pietro Martini,Giovanni Mazzola, Luca Volpi, Giuseppe Mutti.

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LLEETTTTEERREE AALL DDIIRREETTTTOORREE

Le lettere apparse su alcuni quotidiani e, ultimamen-te, anche su L’Alpino contro le “armi” della nostrapreghiera hanno scatenato l’ira di molti associati,tra cui Emilio Schenetti della Sezione di Reggio Emiliache ci ha scritto una lunga lettera. Ci vorrai scusarese l’abbiamo depurata un po’.

“Non abbiamo bisogno di una stupida e squalli-da manomissione della Nostra Preghiera. Le ar-mi, cui si fa riferimento nella Preghiera, sono cer-tamente anche la tolleranza e la sopportazione,e chi ben ci conosce sa quanto avversione e au-tentico orrore provino per le armi e per la guer-ra quegli uomini sfortunati che l’hanno provatasulla loro pelle. I nostri cari e preziosi Reduci,che noi non consideriamo soggetti da eutana-sia, ma preziosi testimoni ed insostituibili esem-pi di attaccamento alla Patria, non hanno maimanifestato, anche per una sola volta, nostalgiao positività alcuna per la guerra.Mio padre Umberto, Alpino del 6° in Albania eGrecia (congelato, 4 mesi di ospedale, un anno diconvalescenza) già da piccolo mi parlava dellaviolenza, della fame, delle privazioni ed in par-ticolare della stupidità dei conflitti; cattolico, miha cresciuto con il rispetto del prossimo ed an-che del “nemico”, ma quando c’era da difende-re una popolazione intera e i deboli (come miconfermava il mio catechista Don EmilioStazzoni) l’uso delle armi era non solo consen-tito, ma dovuto.Se poi qualche italiano (non Italiano, ma con la iminuscola) prova avversione nella difesa dellanostra millenaria civiltà cristiana, le porte di qual-che moschea o sale con grembiulini e compassisono sempre aperte.Ho sottomano, mentre scrivo di getto queste po-che annotazioni, la pubblicazione a cura di PadreStefano - datata 14.10.2000 “Giubileo degliAlpini” – Verdello – a cura della Sezione diBergamo – in cui la Nostra Preghiera è ben ri-portata con il testo giusto. E’bene che si dica unavolta per tutte che gli stravolgimenti ipotizzatidevono ascriversi al folclore di qualche malin-tenzionato”.

Caro alpino Emilio, mi sembri una furia, ma la tuafilippica non fa una grinza. Già per il passato il no-stro giornale ha affrontato il tema da te trattato, im-portante e basilare per la nostra associazione. Perciò,con il rischio di ripetermi, voglio aggiungere alle tueanche alcune mie considerazioni.Innanzi tutto ricordo che noi facciamo parte di un’as-sociazione d’arma, quindi non possiamo non avere ache fare con le armi. D’altra parte non sono le armi,ma è il loro uso che può essere condannabile; infat-ti, in certi frangenti possono essere necessarie ed an-che utili, a meno che si voglia lasciare i deboli allamercè dei prepotenti e dei delinquenti. Inoltre si chie-de che queste siano “forti” non contro tutto o controtutti, ma solo contro chi “minacci la nostra Patria, lanostra bandiera, la nostra millenaria civiltà cristia-na”.Infine ricordo che il Consiglio Direttivo Nazionaleha deliberato che la preghiera deve essere recitatanella forma originale del 1949, nelle cerimonie dellanostra associazione. Così è stato e così deve conti-nuare ad essere. Questo è un obbligo, mentre non loè quello di associarsi all’ANA se non si condividonoi valori e gli indirizzi.Se vogliamo poi entrare nel significato delle parole,considerato che sono le armi morali a rendere deter-minati gli uomini, più che le bocche da fuoco, quel“armi”ci sta in ogni modo benissimo. Il “rendici for-ti”, della versione edulcorata, esprime in sostanzaancora lo stesso concetto.Quello che lascia maggiormente esterrefatti, nellaversione dell’Ordinariato militare, è l’abolizione del-le parole “la nostra millenaria civiltà cristiana”. Nonsi tratta di un mero aspetto religioso, poiché “la nostramillenaria civiltà cristiana”è un patrimonio, mora-le, civile, culturale, artistico che fa unica l’Italia, eva difeso, indipendentemente dall’essere cattolici pra-ticanti o meno. E’ un fatto di civiltà. La recita poidella preghiera è una manifestazione del proprio cre-do, che si basa sul millenario insegnamento cristia-no, altrimenti non ci sarebbe motivo di invocare ilPadre e la Madre di Cristo. Per quale motivo si vuo-le che i credenti non nominino la nostra “millena-ria civiltà cristiana”? Nel caso non la si voglia nomi-nare, è molto più corretto e coerente non recitare lapreghiera.C’è da augurarsi che anche i reparti alpini in armi,con il beneplacito dell’Ordinariato militare, torninoal testo originale, sicuramente più limpido e genuino,ma soprattutto più aderente alle attese della stra-grande maggioranza dei cittadini italiani.

A voi la penna

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RRAACCCCOONNTTII AALLPPIINNII

Bianchi cristalli danzano tremuli nell’aria. Una vec-chia fontana di pietra zampilla tenui note. Un picco-lo viso paffuto, il nasino spiaccicato contro il vetro,scruta incantato l’armonioso sfarfallio, trattenendo ilrespiro.L’aria pian piano si fa più pungente. Cessa di nevica-re. A Peröi Ólcc le vetuste case, protese sulla strettamulattiera, attendono invano quel sereno ritrovarsi diun tempo attorno alla fontana. Nella contrada è ri-masta solo una famiglia, quella di Giuseppe, Zep pergli amici.Tante volte anche Zep era stato tentato di la-sciare tutto e scendere al piano, ma ogni volta, scru-tando il muro della cascina, il muro dei ricordi, ave-va scacciato quei pensieri. Se ne andassero pure glialtri, lui sarebbe rimasto. Poi c’era il giuramento cheaveva fatto quella mattina di gennaio del ‘42; ancheallora c’era la neve, quando aveva lasciato il suo pae-se con la cartolina precetto in tasca.

***

Era buio pesto, il cielo orlato dalle montagne era tra-puntato di stelle. Erano le quattro di mattina e si sta-va già preparando alla partenza. Da un vicolo all’al-

tro della contrada si sentirono i richiami dei parten-ti, i sò classù, quelli della sua classe, e insieme si av-viarono giù per la mulattiera coperta di neve. Pas-sando davanti alla chiesa dedicata al Crocefisso, Zepmormorò una preghiera e promise in cuor suo che sefosse tornato non avrebbe mai più abbandonato lasua cascina di Peröi Ólcc.In circa un’ora giunsero alla stazione di Ponte Nos-sa, salutarono il carrettiere e salirono sul treno perBergamo. La gente che incontravano, sorridente, ca-piva al volo la loro destinazione, così come intuiva-no la loro provenienza ... i monti.Alla visita Zep, nudo come un verme, si vergognòmentre un ufficiale, dopo averlo scrutato da capo apiedi, scriveva sulla cartolina “abile per le truppe al-pine”. Cominciò così la vita di caserma e dopo al-cuni mesi la partenza per la Russia. Era un pome-riggio afoso di luglio quando Zep lasciò l’Italia perquel Paese immenso e ignoto, dove illusioni e sognigiovanili si sarebbero sciolti come neve al sole. Latradotta, le marce interminabili di avvicinamento, ladura vita di trincea sul Don, poi la tragica ritirata, ilprincipio di congelamento, la contumacia, la conva-lescenza, il rientro in caserma, l’8 settembre, la fuga

La slitta

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RRAACCCCOONNTTII AALLPPIINNII

e la cattura, l’internamento nel campo di concentra-mento. Zep per ben quattro volte valicò il Brennero:luglio 1942 per il fronte russo; marzo 1943 rientrosul treno ospedale; settembre 1943, internamentoin Germania; settembre 1945, finalmente il ritorno acasa. Sempre e comunque fece il suo dovere di sol-dato, alpino per giunta. La sorte lo preservò, mentretanti suoi amici e compaesani non fecero più ritorno.

***

Anche dopo la guerra la sua fu una vita dura, pienadi sacrifici, ma sopportata con la paziente serenitàdel montanaro. Il muro della cascina, rabboccatogrossolanamente a calce, sembrava quasi rifletterele asperità della sua esistenza di contadino di mon-tagna. Guardando bene si potevano scorgere sul-l’intonaco le impronte delle ruvide mani bagnate dalsudore deterso dalla fronte, durante i faticosi lavori dicampagna. Fatica, sudore, trepidazioni per mesi, perintere stagioni, e infine una bracciata di fieno ma-gro, un pugno di grano, un tozzo di pane.Così anche quando tutti si misero a correre verso ipaesi di fondovalle, attratti dal lavoro in fabbrica,Zep non ebbe il coraggio di abbandonare il poderedei suoi vecchi. Nel frattempo aveva sposato una ra-gazza della contrada Caagnöi. Il suo nome, Serena, loaveva fatto ben sperare. Giù nella vallata tutti li pren-devano per un po’ matti. Ma Zep si godeva la suapovera cascina come fosse una reggia. Decideva edisponeva semine e raccolti secondo l’immutabilelegge della natura. Gli animali della stalla erano tut-ti suoi amici. Col tempo erano venute anche alcunecomodità con macchine agricole che un tempo nonavrebbe neppure sognato.Egli era il re di tutto questo, ma il suo cruccio era ve-dere la nidiata avuta da Serena che si assottigliavasempre più. Tutti ambivano al lavoro in fabbrica euno dopo l’altro i figli se ne andavano, meno che ilPierì, l’ultimo, che aveva ereditato dal padre la pas-sione per i luminosi spazi aperti della montagna. Lagioia di Zep fu ancora più grande quando il Pierì si-stemò alcune stanze della vecchia cascina per fareil “nido”alla sua cara Betina. Dopo poco arrivò Jo-ska. Fu nonno Zep che le volle dare quel nome stra-no. Il perché non lo spiegò mai chiaramente. Ognitanto accennava alla guerra, alla steppa gelida, al ca-lore delle isbe e delle contadine russe. In mezzo albuio della guerra e al gelo della steppa forse Joskafu il suo sole. Un raggio che diede calore alla spe-ranza di tempi migliori. Chissà?

***

Ora la piccola Joska è lì e con i suoi occhioni am-miccanti: «Nonno, mi porti a slittare?»Zep tergiversa: «Lo sai che il nonno ha i mestieri dafare, deve governare le mucche. Poi fa freddo, aspet-tiamo ancora un poco.»Ma quel trottolino è lì che lo tira per i pantaloni:«Dai nonno, da bravo! Solo un momento, intantoche la neve è soffice.»Così Zep si lascia convincere. Come avrebbe potutofare altrimenti? Da sotto il portico tira fuori una vec-chia slitta, usata per il fieno, con una corda tutta sfi-lacciata. Attorno alla cascina il prato è abbastanzapianeggiante. Un filare di alberi contorti disegna fan-tastici arabeschi che si confondono con l’orizzontelattiginoso. Sembra che il prato non abbia fine. AZep vengono i brividi. D’incanto gli tornano allamente le immagini di una steppa bianca, gelida, in-finita.Ma Joska non gli da tregua: «Dai nonno, andiamo.»Con un salto è sulla slitta e Zep prende la corda e simette a tirare. «Forza nonno! Dai!» grida la vocegioiosa di Joska. Zep s’incurva a tirare, sprofondan-do nella neve fresca.Gli tornano i brividi: “Quella neve, quanta neve! Geli-da! Farinosa! Ti entrava dappertutto. Perfino negli oc-chi, negli scarponi infagottati, sotto i vestiti. E il freddogelido, crudo: pugnalate di ghiaccio. E quanti Alpini, la-ceri, feriti, congelati: fantasmi grigi in un inferno bianco.Le urla e i lamenti! Sopra tutte la voce del suo compae-sano con i piedi congelati, steso sulla slitta dei feriti, checantilenando continuava a ripetere in dialetto: «ForsaZep! Mòla mia Zep.Ta preghe, pórtem a ca!» E lui tira-va, tirava, tirava.”«Dai nonno, bravo nonno!» grida tutta entusiastaJoska seduta sulla slitta. Zep viene contagiato dallagioia della nipotina.Tutti e due si divertono da mat-ti, ridono felici, anche se il nonno ha il fiato grosso.D’un tratto Zep si ferma. «Perchè ti fermi, nonno?»chiede la piccola, ma il vecchio alpino non ha piùfiato per rispondere. Si abbandona piano piano nel-la neve, quasi volesse accucciarvisi, tenendo strettanella mano callosa la corda sfilacciata.“Mòla mia Zep!”Non mollare. Lui non ha mollato.Joska non capisce, crede in un gioco. Scende dallaslitta e, memore degli scherzi che le faceva, saltel-lando felice corre verso il vecchio alpino: «Adessononno non fare il morto!» Ma le labbra di Zep, atteggiate ad un sorriso, restanomute.

Luigi Furia

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Premiati dalla Sezione

I campioni nazionali ANA 2006

Lunedì 22 gennaio,presso la sedeA.N.A. di Bocca-

leone, si è svolta una se-rata conviviale con gliatleti, che nel corso del-l’anno 2006 hanno con-seguito il primo postonelle varie discipline a li-vello nazionale. Con ilpresidente Antonio Sar-ti, vi erano i quattro vi-cepresidenti ed alcuniconsiglieri, il presidentedel C.A.I. Paolo Valoti,Raimondo Balicco sin-daco di Mezzoldo e re-sponsabile nazionale FI-DAL corsa in montagna,l’ex vicepresidente na-zionale Giorgio Sonzo-gni, il tecnico della com-missione sportiva nazionale Dino Perolari, i membridella commissione sportiva sezionale.Durante la serata sono stati premiati: Mauro Lan-

franchi, campione nazionale individuale di corsa inmontagna il 24 settembre 2006; Cristian Terzi, Mau-ro Lanfranchi, Danilo Bosio, campioni nazionali di

corsa in montagna astaffetta.Dopo il riconoscimentoai giovani atleti, il presi-dente Antonio Sarti havoluto premiare anchedue “veci”che hanno da-to moltissimo allo sportsezionale. PrecisamenteAlfredo Pasini, plurivin-citore in varie discipline,dalla corsa in montagna,al fondo, allo sci-alpini-smo con tre titoli indivi-duali ed uno a staffettaper la corsa in monta-gna, otto campionati disci-alpinismo, senzacontare tutti i primi postidi categoria, non ultimoquello del settembrescorso a Caravate (VA).

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L’altro è stato G.Battista Marchesi, campione naziona-le di sci-alpinismo nel 1977. Poi nel 2005 ha stabilitoun record difficilmente superabile da Sedrina a Ca-po Nord di corsa percorrendo Km. 4.028; mentre nel2006 ha compiuto la “traversata da costa a costa”,sempre di corsa, da Miami a Portland, percorrendo5.600 km. in 69 giorni con una media di 81 Km. algiorno.A fare gli onori di casa sono stati gli ospitali alpini

del gruppo di Boccaleone, rappresentati dal capo-gruppo Ezio Nespoli, che hanno preparato ed offer-to un’ottima cena.Al termine della serata, la foto di gruppo ed una for-te stretta di mano con l’augurio di continuare a mie-tere importanti risultati, dando così ulteriore lustroalla nostra Sezione.

Battista Colombi

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Sci di fondo – 72° Campionata Nazionale ANA

BERGAMO CONQUISTA IL PRIMO POSTOFrassinoro-Piandelagotti (Modena), 10 – 11 febbraio 2007La commissione sportiva nazionale ha avuto la giusta intuizione nell’assegnare l’organizzazione del Cam-pionato 2007 alla Sezione di Modena. Dopo oltre 70 anni era doveroso portare sull’Appennino Emilianoquesta importante gara, e non poteva essere scelta sede più degna, visto che queste terre vantano una tra-dizione indiscussa per lo sci nordico e che ha dato i natali ad atleti e tecnici di spicco, primo fra tutti ToninoBiondini alla cui memoria è stata dedicata la manifestazione.E’doveroso ricordare alcuni dei risultati conseguiti da questo eccezionale atleta alpino, scomparso prematu-ramente nel 1986 a soli 42 anni per un male incurabile. Dal 1970 al 1972 ha vinto i titoli italiani nella 15-30e 50 Km. Nel 1974, ai campionati mondiali si classificò all’ottavo posto assoluto e primo dei non nordici.Nel 1976 partecipò e vinse la Marcialonga. Cessata l’attività agonistica continuò il suo impegno in questa di-sciplina ricoprendo il ruolo di allenatore federale della Squadra Nazionale “A”di fondo dal 1978 al 1981. Il fi-glio maggiore Alessandro è lo ski-man e marito di Arianna Follis vincitrice quest’anno della gara sprint di cop-pa del mondo a Rybinsk in Russia e terza nella 10 Km. ai recenti campionati mondiali di Sapporo. Il fratel-lo di Tonino (Lionello), direttore di gara del campionato A.N.A., è istruttore nazionale ed è stato l’esamina-tore del nostro Sergio Fezzoli al corso maestri di sci-fondo.Se a queste premesse aggiungiamo un tempo splendido ed un impegno organizzativo eccezionale da par-te di tutti i Gruppi A.N.A. del comprensorio, si può ben immaginare quale sia stato il successo di questamanifestazione. La cerimonia del sabato sera ha visto la partecipazione di parecchie centinaia di penne ne-re, giunte un po’da tutte le parti dell’Appennino. La sfilata, fra due ali di folla entusiasta ed in prima fila i sin-daci di sette comuni, di cui, ben cinque con il cappello alpino.Per quanto riguarda la gara, i nostri giovani e meno giovani si sono comportati molto bene vincendo: il Tro-feo Col.Tardiani come Sezione prima classificata assoluta valevole anche per il Trofeo Scaramuzza, davantia Cadore e Belluno. Il Trofeo Memorial Tonino Biondini riservato alla categoria Seniores (classi dal 1972 al 1988)messo in palio dalla Sezione organizzatrice, da assegnare solamente per questa edizione, alla sezione 1°classificata risultante dalla somma dei 3 migliori punteggi della categoria. Gli amici di Frassinoro avevano fon-date speranze che l’ambito trofeo rimanesse in Alta Val Dragone, purtroppo per loro, i “nostri”Bonetti Pietro,Zucchelli Mauro e Gatti Alberto hanno superato, se pur di pochi secondi, i portacolori locali.Il titolo individuale assoluto è stato vinto dal lecchese Luca Bartot mentre per le varie categorie, da segnala-re: Il 1° posto nei Master B1 di Alfredo Pasini (nonostante una caduta provocata da un concorrente un po’im-branato in discesa); il 2° posto di Lorenzo Locatelli, Master B4; il 3° posto di Benedetto Carrara, Master A4(è sempre uno spettacolo vedere il “Bene”pattinare!); il 3° posto di Maurizio Mosconi, Master A3; il 3° po-sto di Corrado Pirola, Master A1.Bene anche gli altri: l’ottavo e nono posto di Migliorini Antonio e Canova Luciano (B3), il settimo di Bo-nandrini Vincenzo (B1), l’ottavo di Rottigni Andrea (A4), il quarto e sesto posto di Negroni Edoardo e Clau-dio Carrara (A3), il quarto e sesto posto di Riccardi e Giovanni Bonazzi (A2), il sesto posto di Bertocchi Ivan(A1).Il campo di gara è stata la pista Bosco Reale, in località Prati San Geminiano: un anello di 5 Km. a tecnica li-bera (un giro per i Master B, 2 giri per i Master A, 3 giri per i Seniores) molto ben preparata e molto tecnica.L’organizzazione: perfetta.

D.P.

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51a Edizione

Trofeo Gennaro SoraVilminore davanti a Serina

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Tempo da lupi sulla Cima Bianca, ma gli alpininon hanno paura, come dice la canzone. Così,nonostante le condizioni atmosferiche non ot-

timali, cielo imbronciato e cupo con nebbia che cor-reva lungo i canaloni della montagna, la 51ª edizionedel Trofeo Gennaro Sora ha avuto il suo svolgimentosulle piste di Colere. Data la mancanza di neve al bas-so, la gara di staffetta alpina si è svolta tutta sui due-mila metri.Alla partenza erano presenti ventiquattro squadre,per un totale di settantadue atleti. Nella frazione dipiano, svoltasi in un anfiteatro naturale, tutto dossie avvallamenti che non lasciavano requie agli atleti, Si-mone Paredi del Vilminore A ha preso subito il largo,braccato da Alessandro Bonaldi e Ronald Carrara, en-trambi del Gruppo di Serina (squadra A e B). Ma nonc’è stato niente da fare. All’arrivo Paredi aveva più diun minuto di vantaggio, dando il cambio ad AntonioToninelli che ha completato l’opera, facendo segnareil tempo migliore nella frazione di salita. Dietro era-no ancora gli atleti di Serina, Corrado Pirola e SergioBonaldi, che si sono battuti fino all’ultimo respiro,meritandosi il secondo e terzo posto della frazione.I discesisti, come si sa, devono amministrare il vantag-gio accumulato dai compagni delle frazioni più impe-gnative. Al traguardo dello slalom gigante, tracciatosulla pista Vilminore, si sono classificati nell’ordineFrancesco Santus (Gromo A), Simoncelli Daniele (Se-rina A) e Oscar Negroni (Ardesio). Al termine si èsvolta la gara dei “veci”che ha visto primeggiare Vin-cenzo Bonandrini del Casnigo.Nel pomeriggio, sotto una pioggia insistente, si è svol-to un breve corteo ed è stata deposta una corona d’al-

loro al monumento ai Caduti. Sono seguite le pre-miazioni presso il Pala Colere alla presenza del Presi-dente sezionale ANA Antonio Sarti, alcuni parenti diGennaro Sora, autorità civili e militari della Valle diScalve, il vessillo sezionale e numerosi gagliardettidei Gruppi Alpini bergamaschi. Hanno fatto gli ono-ri di casa Claudio Zucchelli, Giacomo Belingheri eMarco Bendotti.Dopo l’assegnazione del Trofeo Gennaro Sora alGruppo Alpini di Vilminore e delle numerose coppe atutte le squadre partecipanti, il Gruppo di Gromo, inmemoria dell’indimenticato Gige Bonetti, animato-re e sostenitore impareggiabile del Trofeo Sora e del-lo sci di fondo, scomparso l’anno scorso, ha volutoassegnare alla squadra più giovane una pregevolescultura in legno dell’artista Zeno Bassanelli di Premo-lo, intitolata “Sogno d’inverno”, accompagnata dauna targa con la dizione: “Il pensiero che ogni anno,con energia di forza nuova rinasce il grande Sogno,sarà per noi memoria di un amico senza uguali”. Ilpremio è andato ai “bocia”della squadra di Bagnella(Scanzi Massimo, Tartul Enrico, Bianzina Giovanni).E tutti gli anni, per gli alpini, questo sogno diventa realtà,attraverso una gara che accomuna sport e amicizia.

Luigi Furia

Classifica a Squadre:1 Vilminore A (Paredi S., Toninelli A., Magri P.) – 2Serina A (Carrara R., Bonaldi S., Simoncelli D.) – 3Serina B (Bonaldi A., Pirola C., Morbi M.) – 4 GromoA (Zucchelli M., Giudici S., Santus F.) – 5 Gandellino

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SSPPOORRTT

Trofeo Nikolajewka

Serina sul gradino più alto

Sulla pista di Ceresola di Valtortasi è tenuta la prima edizione delterzo ciclo del Trofeo Nikolajewka,organizzato dai Gruppi alpini del-l’Alta Valle Brembana. Quest’annola gara ha avuto una formula deltutto nuova, non più la staffettadi un tempo, in quanto stavanoormai venendo meno le forzeatletiche, bensì un’individuale,aperta a varie categorie, dalla qua-le è stata poi estrapolata la classi-fica per il trofeo riservato alle Pen-ne Nere. Nove i Gruppi in gara etra questi ha primeggiato, persomma di tempi dei tre miglioriclassificati, Serina davanti a Gro-mo e Valpiana nell’ordine. Con il cambio delle for-mula c’è stato l’innesto dei giovani e dei giova-nissimi. Oltre trecento perciò sono stati i concor-renti in gara, disputata su un percorso in perfette

condizioni. Ben ventisei le società presenti tra cuihanno prevalso il “Club 13 Clusone”e il “GromoEdilmora”che si sono spartiti il primo posto a pa-ri punti.

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(Bonetti P., Donati R., Fiorina D.) – 6 Valgolglio A (Ne-groni E., Belingheri P., Morstabili D.) – 7 Carona (Pe-senti M., Rota C., Migliorini S.) – 8 Bagnella (ScanziM., Tartul E., Bianzina G.) – 9 Schilpario (Agoni C.,Mancini S., Grassi G.) - 10 Ardesio (Bigoni M., Lazza-rini A., Negroni O.)

Frazione piano:1 Paredi Simone (Vilminore A) – 2 Bonaldi Alessandro(Serina B) – 3 Carrara Ronald (Serina A) – 4 BonettiPietro (Gandellino) – 5 Zucchelli Mauro (Gromo A) –6 Agoni Crtistiano (Schilpario) – 7 Pesenti Martino(Carona) – 8 Negroni Edoardo (Valgolglio A) – 9 Pa-sini Maurizio (Valgoglio B) – 10 Bonazzi Giovanni(Gandino B) Frazione salita:1 Toninelli Antonio (Vilminore A) – 2 Pirola Corrado(Serina B) – 3 Bonaldi Sergio (Serina A) – 4 Giudici Si-mone (Gromo A) – 5 Lazzarini Andrea (Ardesio) – 6Tartul Enrico (Bagnella) – 7 Schiavi Antonio (Onore)– 8 Belingheri Patrizio (Valgoglio A) – 9 Rota Carlo(Carona) – 10 Donati Riccardo (Gandellino)Frazione discesa:1 Santus Francesco (Gromo A) – 2 Simoncelli Danie-le (Serina A) – 3 Negroni Oscar (Ardesio) – 4 Forchi-ni Nicola (Sovere A) – 5 Carrara Nicola (Sovere B) – 6Morbi Matteo (Serina B) – 7 Grassi Giovanni (Schil-pario) – 8 Beccarelli Michele (Rovetta B) – 9 MagriPierantonio (Vilminore A) – 10 Castelli Fulvio (Gan-dino B).

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SSPPOORRTT

Alla fine dello scorso mese di ottobre, si sono svol-ti a Gardone Val Trompia (Brescia) il 37°Campionato Nazionale di Carabina Libera a

Terra ed il 23° Campionato Nazionale di PistolaStandard, che hanno visto gli undici atleti della nostraSezione, farsi onore ancora una volta.

PISTOLA CARABINAClassifica individuale: Classifica individuale:2° Mario Ubiali punti 284 su 300 4° Roberto Facheris punti 293 su 300

11° Fabrizio Frigerio 281 10° Renato Rocca 290 40° Agostino Manzoni 258 13° Bruno Piazzalunga 290 41° Sergio Carera 258 25° Alessandro Locatelli 28651° Gualtiero Nava 248 35° Italo Tiraboschi 280

43° Pietro Armoir 274

PISTOLA CARABINAClassifica individuale: Classifica individuale:4ª Sezione di Bergamo punti 823 su 900 2ª Sezione di Bergamo punti 873 su 900(Ubiali, Frigerio, Manzoni). (Facheris, Rocca, Piazzalunga).

Classifica a squadre combinata:4ª Sezione di Bergamo

Inoltre, si deve segnalare il secondo posto in classifica con 569 punti su 600, ottenuto dalla Sezione di Bergamonel Trofeo Intersezionale “DORLIGO ALBISETTI”in quel di Tradate (Varese), realizzati da Armoir (192), Rocca(190), Piazzalunga (187).

Raffaele Vitali

Tiro a segnoChe mira, veci!

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SSOONNOO AANNDDAATTII AAVVAANNTTII

BREMBATE

Giampietro CrottiClasse 1937

Luigi CortiClasse 1931

CALOLZIOCORTE

Luigi ValsecchiClasse 1952

BRACCA

Giuliano MolinariClasse 1929

CALUSCO D’ADDA

Pietro MagniClasse 1939

CAPIZZONE

Giovanni MorlottiClasse 1954

Alessandro GambirasioClasse 1922

CARENNO

Pietro LosaClasse 1945

CENATE SOPRA

Giuseppe AlborghettiClasse 1924

CLUSONE

Renato VisinoniClasse 1938

ENDINE

Giovanni VitaliClasse 1942

FINO DEL MONTE

Dino PoloniClasse 1942

CARVICO

Maurizio FontanaClasse 1931

CASNIGO

Felice GueriniClasse 1935

ALMÈ

Pietro CrippaClasse 1939

ALMÈ

Marino MaestroniClasse 1918

ALZANOLOMBARDO

Francesco MarconiClasse 1944

AZZONICA

Anselmo MusettiClasse 1948

BORGOUNITO

Andrea RiboliClasse 1923

BORGOUNITO

Gabriele TraplettiClasse 1936

CALOLZIOCORTE

Dio del cielo, Signore delle cime,lasciali andare per le Tue Montagne

***Ai parenti dei defunti le più sentite condoglianze

di tutta la “famiglia”alpina bergamasca

BREMBATESOPRA

Angelo RotiniClasse 1924

BOLGARE

Domenico FinazziClasse 1939

CAPRINO BERGAMASCO

CAPRINO BERGAMASCO

Tarcisio RavasioClasse 1937

COVO

Argante CarraraClasse 1941

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VVIITTAA DDEELLLLAA SSEEZZIIOONNEESSPPOORRTTSSOONNOO AANNDDAATTII AAVVAANNTTIISSOONNOO AANNDDAATTII AAVVAANNTTII

GORLE

Gianni PoloniClasse 1952

LEFFE

Daniele BertocchiClasse 1916

LEFFE

Pietro LussanaClasse 1935

LIZZOLA

Giovanni SemperboniClasse 1935

OLMO AL BREMBO

Pietro PianettiClasse 1924

PALAZZAGO

Cesare PellegrinelliClasse 1923

PRESEZZO

Francesco CavagnaClasse 1940

PRESEZZO

Luca MauriClasse 1965

RANICA

Italo FalconeClasse 1938

S. PAOLOD’ARGON

Antonio ManentiClasse 1928

SAN PELLEGRINO

Giuseppe GalizziClasse 1927

SAN PELLEGRINO

Elio TassiClasse 1957

S. OMOBONO TERME

Bortolo DolciClasse 1940

S. OMOBONO TERME

Patrizio MazzoleniClasse 1938

SCANZOROSCIATE

Gianfranco BarcellaClasse 1935

SCANZOROSCIATE

Giuseppe PievaniClasse 1919

SCANZOROSCIATE

Alessandro TestaClasse 1941

PALADINA

Vincenzo PievaniClasse 1944

SELVA DIZANDOBBIO

Luigi TebaldiClasse 1938

SERIATE

Vincenzo CortinovisClasse 1935

SELVINO

Mario BertocchiClasse 1921

SELVINO

G. Battista MagoniClasse 1931

SOVERE

Attilio SerpelliniClasse 1926

TERNOD’ISOLA

Aldo PianelliClasse 1925

TORRE BOLDONE

Guglielmo RipamontiClasse 1950

TORRE BOLDONE

Enrico RotaClasse 1953

TREVIOLO

Pasquale GiostrantiClasse 1926

VALBONDIONE

Antonio MoraschiniClasse 1936

VALPIANA

Angelo CarraraClasse 1947

VALPIANA

Giovanni CarraraClasse 1940

VALTESSEVALLVERDE

Luigi GavazziClasse 1931

VALTORTA

Battista BusiClasse 1940

VERCURAGO

Mario ValsecchiClasse 1934

VERCURAGO

Gianluigi CiviliniClasse 1935

VILLA DI SERIO

Giacomo MorosiniClasse 1923

VILLA D’OGNA

Gino CurnisClasse 1914

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Sperandio Aldeni Villa d’Adda

Anche il nostro amico Speran-dio è “andato avanti”. Un ma-le che non perdona lo ha so-praffatto; lui che era sopravis-suto ad una scarica di 15.000Volt che gli aveva trapassato ilcorpo nell’ormai lontano ago-sto 1979, ha dovuto cedere di

fronte alla malattia, che consapevolmente aveva accet-tato con cristiana rassegnazione.Era, come si definiva, un miracolato dal “nostro”DonCarlo Gnocchi, di cui era sempre stato un ferventedevoto ancor prima della disgrazia. La causa di bea-tificazione sul presunto miracolo (si sa che la Chiesava sempre con i piedi di piombo prima di canoniz-zare qualcuno) lo ha visto sui banchi del TribunaleEcclesiastico in veste di testimone. Ma per lui non cisono mai stati dubbi, fu grazie alla intercessione didon Gnocchi che si salvò da morte certa.Devoto non solo con le preghiere, da quel cristianoche egli era, ma esprimendo la sua devozione anchecon opere di volontariato, nella Protezione Civile, nel-l’AIDO, nei donatori di sangue dell’AVIS; parteci-pando con slancio e generosità ad una infinita serie diattività, quasi a ricambiare con il lavoro a favore dei bi-sognosi, il bene che aveva ricevuto in grazia. E’ im-possibile elencare tutte le iniziative alla quali Speran-dio aveva partecipato e dato vita in prima persona siain paese che fuori.Soldato di leva, classe 1934, arruolato nel 1957, prestòservizio militare nel 5° Rgt. Alpini, Btg.Tirano. Uomodedito al lavoro, con la sua impresa d’impianti elettri-ci, quante volte lo si è visto arrivare con il suo ca-mioncino ed approntare gli altoparlanti lungo il per-corso di molte nostre sfilate.Dedito alla famiglia ed agli Alpini, da sempre iscrit-to alla nostra Associazione, Cavaliere della Repub-blica, Assessore ai Servizi sociali nel suo comune dal1990 al 1994, ha ricoperto il mandato di Capogruppodi Villa d’Adda dal 1977 al 2002. Consigliere sezio-

nale in carica fino all’ultimo, eletto per la prima vol-ta nel 1987, delegato all’Assemblea Nazionale, eraanche responsabile della Commissione sezionale perle Manifestazioni.Il funerale, svoltosi il 5 marzo, ha visto una vera mol-titudine di partecipanti, che sulle note di “Signore del-le cime” ha accompagnato un grande alpino all’ul-tima dimora.Ciao caro “Vecio”, hai ben meritato! Il tuo lavoro, iltuo operato, la tua voglia di donare saranno uno sti-molo e non solo un caro ricordo per tutti quelli che tihanno conosciuto e ti hanno voluto bene. Riposa inPace.

Raffaele Vitali

Giampiero BonettiPiazza Brembana

La residenza a Bergamo permotivi di lavoro, non gli avevamai impedito di mantenerestretti contatti con la propriaterra d’origine, alla quale èsempre stato molto legato.Durante gli oltre vent’anni del

suo mandato di capogruppo di Piazza Brembana dal1978 al 1999 e come Presidente dal ’90 al ’99 del co-mitato “Trofeo Nikolajewka”, seppe coinvolgere i so-ci in numerose iniziative di carattere culturale, socia-le e sportivo.La presenza di tante Penne nere strette attorno allasua bara, è stata l’attestazione della stima e dell’af-fetto di cui godeva ed il Vessillo sezionale, onore riser-vato a pochi, ha voluto ricordare l’impegno profuso intanti anni per l’Associazione. Non poteva essere diver-samente, nei confronti di colui che per due decenniaveva presenziato a tanti luttuosi commiati ed a nu-merose manifestazioni alpine; della classe 1944, conorgoglio portava il cappello Alpino, che prima di luiavevano portato suo padre e suo nonno materno, fon-datore nel 1925 del gruppo Alta Valle Brembana e pri-mo capogruppo. Grazie Gianpiero per quanto hai fat-to, non lo dimenticheremo ed un forte abbraccio aituoi cari da parte di tutti gli Alpini dell’Alta Valle.

SSOONNOO AANNDDAATTII AAVVAANNTTII

“I sò pass, dientàcc ligér,

i à lassat i sème di mucce i va per i pàscoi del cél”

Ricordiamoli

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MMAANNIIFFEESSTTAAZZIIOONNII

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PROSSIMI APPUNTAMENTI28-29.04 MOZZANICA : INAUGURAZIONE GRUPPO28-29.04 BRESSANONE : RADUNO B. ALP. E CORO TRIDENTINA29.04 LISSONE : ADUNATA SEZ. MONZA30.04 BERGAMO – ROCCA : INAUG. MONUMENTO DIV. LEGNANO5-6.05 PONTE S. PIETRO : 34° CAMP. SEZ. TIRO A SEGNO CARABINA

23° CAMP. SEZ. TIRO A SEGNO PISTOLA11-13.05 CUNEO : 80ª ADUNATA NAZIONALE27.05 MILANO : ASSEMBLEA NAZIONALE DELEGATI27.05 ALBENZA : 10° ANNIV. MONUM.ALPINI- 4° RADUNO ZONA 527.05 BRUMANO : TROFEO “MAGER”-CRONOSCALATA AL RESEGONE1-3.06 SOLTO COLLINA : 6° RADUNO ZONA 21 ALTO SEBINO2.06 BG – TEATRO DONIZETTI : 2ª RASSEGNA FANFARE ALPINE2-3.06 COVO : INAUG. MONUM. ALPINI - RADUNO ZONA 233.06 AMBIVERE : 75° FONDAZIONE – INAUG. NUOVA SEDE3.06 ROVETTA : 14° RADUNO ZONA 173.06 NAVE : ADUNATA SEZ. BRESCIA3.06 GRAVEDONA : ADUNATA SEZ. COMO8-24.06 CELADINA : CELADINA IN FESTA9-10.06 ZAMBLA : 50° FONDAZIONE – INAUGURAZIONE SEDE10.06 SETTIMO VITTONE (IVREA) : 31° CAMP. NAZ. CORSA IN MONTAGNA A STAFF.10.06 LEVATE : 20° FONDAZIONE10.06 AZZANO SAN PAOLO : CONSEGNA PREMIO I.F.M.S.10.06 PONTE SELVA : ADUNATA SEZ. MILANO15-17.06 CASTELNOVO : ADUNATA SEZ. REGGIO EMILIA

ESERCIT. PROT. CIV. 2° RGPT.16-17.06 ARZIGNANO : RADUNO 3° RAGGRUPPAMENTO16-17.06 VIPITENO : 5° RADUNO BTG.VAL CHIESE E 22° RGPT. ALP.17.06 S. OMOBONO : 50° FONDAZIONE - RADUNO ZONA 917.06 OSIO SOTTO : 30° FONDAZIONE23-24.06 VILLA D’OGNA : RADUNO ZONA 18 ALTA VALLE SERIANA NORD24.06 TORRE DE’ROVERI : 80° FONDAZIONE28.06-1.07 CHIAVENNA : ESERC. REGIONALE A.I.B.“VALTELLINA 2007”1.07 COLLE DI NAVA (IMPERIA) : 58° RADUNO SACRARIO “CUNEENSE”1.07 CUVIO : ADUNATA SEZ. LUINO1.07 SALA BAGANZA : ADUNATA SEZ. PARMA8.07 CARVICO : 75° FONDAZIONE – RADUNO ZONA 47-8.07 MONTE ORTIGARA : PELLEGRINAGGIO NAZIONALE7-8.07 S.VALENTINO ALLA MUTA (VAL VENOSTA) : 35° FONDAZIONE GRUPPO SUISIO13-14.07 POKLJUKA (SLOVENIA) : GIORNATA IFMS15.07 PASSO S. MARCO : INCONTRO ALPINI BERGAMASCHI E VALTELLINESI28.07(21.00) SOMENDENNA-PARROCCHIA : CONCERTO CORO ALPINO “NIVES”DI PREMANA29.07 AMORA : INAUG. MONUMENTO ALPINI-3° RADUNO ZONA 1329.07 ZONA ADAMELLO : 44° PELLEGRINAGGIO NAZIONALE5.08 PARRE : 2° RADUNO ZONA 169-12.08 RONCOLA : FESTA ALPINA10-12.08 PASPARDO : TRAVERSATA ALPINA17-19.08 RONCOLA : FESTA ALPINA19.08 VALLOBRINA IN VALFURVA : 33° PELLEGR. SACRARIO SAN MATTEO23-26.08 BG-BORGO S. CATERINA : 40° FONDAZIONE25-26.08 COMENDUNO : 50° FONDAZIONE26.08 CLUSONE : FESTA DELLA MONTAGNA

Nei giorni 16 e 17 giugno 2007 a Vipiteno (BZ) si svolgerà il 5° Raduno degli Alpini appartenuti, in qualsiasi anno,al disciolto Btg. Alpini “VAL CHIESE”ed al 22° RGPT. ALP. DA POSIZIONE.Per informazioni e programma rivolgersi ad Ignazio Badagliacco,Vipiteno, tel. 0472/765514

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