Stefano Piccoli

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stefano piccol i album piccoli album 12

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Stefano Piccoli è giornalista, illustratore, collabora per le grandi marche dell'abbigliamento e da poco è diventato papà. Così nel suo futuro vede le favole per i bimbi e un mondo da raccontare alla sua Giulia. Tutto grazie alla sua grande capacità di scrivere ed inventare. Piccoli usa il fumetto come mezzo per descrivere la società e i modelli comportamentali in modo esplicito. «L’indipendenza è stata il giusto compromesso tra ideali e necessità. Oggi, quasi quarantenne, sostengo questo concetto con molta serenità e molta onestà, perché se da una parte – a una certa età – l’appartenenza politica, la militanza e l’idealismo tipico dei vent’anni ti fanno credere fermamente nel senso di indipendenza come autore, in ciò che scrivi e disegni, senza interventi, mediazioni o censure da parte di chi ti pubblica».

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stefano

piccolialbum

l’indipendenza è stata il giusto com-promesso tra ideali e necessità. og-gi, sostengo questo concetto con se-renità e onestà, perché se da unaparte, a una certa età, l’appartenen-za politica, la militanza e l’idealismotipico dei vent’anni ti fanno crederefermamente nel senso di indipen-denza come autore, senza media-zioni o censure da parte di chi tipubblica, dall’altra l’autoproduzio-ne diventa necessaria quando effet-tivamente nessuno ti pubblica!

stefano «s3keno» piccoli (roma, 1970), giornalista mu-

sicale, illustratore, autore di fumetti e grafico. fonda

e dirige biz hip hop magazine e blackmagazine.it. è stato

art director di pickwick e onyx. tra i protagonisti della

scena indipendente italiana: co-fonda la factory, col-

labora con katzyvari e tribù, crea il massacratore.

euro 9,90

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stefano «s3keno» piccolicollana «album» n. 12

1a edizione - ottobre 2009

profilo biografico e intervistaa cura di

giovanni marchese

copyright © immaginistefano «s3keno» piccoli

progetto graficomandarinoadv.com

impaginazionetunué.com

stampaandersen

pubblicità e marketingvia brughera iv

28010 frazione piano rosa - boca (no)

isbn-13 gs1978-88-89613-76-4

tunué s.r.l.via bramante 32

04100 latina - italiatel 0773661760 | fax 07731875156

[email protected] | www.tunue.com

altri volumi della collanaalfred (#1), mauro cao (#2), gud (#3), francesco mattioli (#4)

davide pascutti (#5), luca g. patané (#6), michele petrucci (#7)paco roca (#8), luca russo (#9), paola cannatella (#10),

david rubin (#11)

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profilo

Stefano Piccoli, detto S3Keno

(Roma, 1970), giornalista musi-

cale, illustratore, autore di fu-

metti e grafico. Come giornali-

sta fonda e dirige Biz Hip Hop

Magazine per le Edizioni Magic

Press e la testata Blackmagazi-

ne.it per Nexta Media; attual-

mente collabora per diverse te-

state periodiche, tra cui il setti-

manale Vanity Fair e il mensile

Rockstar per i quali realizza in-

terviste esclusive a grandi star

della musica internazionale tra

cui ricordiamo il rapper Eminem.

È stato art director per marchi di

abbigliamento giovanile come

Pickwick e Onyx. Attualmente

collabora come consulente crea-

tivo con il gruppo Cartorama

per cui cura le linee scolastiche e

cartotecniche di marchi come

Disney e DC Comics.

Cresciuto nella Capitale, dopo il

liceo artistico frequenta l’Acca-

demia di Belle Arti. Appassiona-

to lettore di fumetti da bambi-

no, è alla fine degli anni Ottan-

ta, dopo una lunga pausa, che si

avvicina al fumetto attratto dal-

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le riviste d’autore, a cui propo-

ne i primi lavori, e frequentan-

do le principali fiere del settore,

durante le quali instaura le pri-

me collaborazioni.

Nel corso degli anni ha pubbli-

cato per Comic Art, Play Press,

Eura Editoriale (nel 1998 sul set-

timanale Skorpio illustra Stella,

serie di cinque episodi legata al-

la saga Napoli Ground zero su

sceneggiature di Roberto Rec-

chioni, in seguito raccolta nei

numeri 37-39 della collana «i Gi-

ganti dell’Avventura») e Magic

Press. Tuttavia, come autore di

fumetti si forma nel mondo del-

l’autoproduzione: è tra i prota-

gonisti della scena indipenden-

te, fra gli autori fondatori della

Factory, una delle più interes-

santi esperienze di editoria au-

toprodotta all’interno della

quale si sono formati alcuni ta-

lenti della nuova generazione

(Roberto «Rrobe» Recchioni,

Diego Cajelli, Walter venturi e

Leomacs). inoltre, fa parte dei

fumettisti presenti su Katzyvari

(Edizioni inca, 1993) e Tribù (Edi-

zioni inca, 1994), importanti rivi-

ste del circuito indipendente.

il Massacratore è la sua creatura

più conosciuta, che lo ha reso

noto anche al di fuori del setto-

re dell’autoproduzione. Le sto-

rie del personaggio ruotano at-

torno a una punizione da ese-

guire, un massacro: castigare un

personaggio tra i tanti che ali-

mentano lo squallore del Bel-

paese. Le truci e ironiche vicen-

de del Massacratore sono state

edite da Lucky Time Edizioni

(1994-’95), per passare a essere

pubblicate sotto etichetta Liska

Prod, in seguito per Play Press e

quindi alla Factory fino al 1999,

quando la serie raggiunge la

conclusione. La riproposta de il

Massacratore, considerato una

delle icone più sincere del fu-

metto indipendente italiano,

dal 2006 a oggi è edita dalla

Bottero Edizioni.

Al 1997 risale la pubblicazione

per l’indipendente Five Stars

Press di B-boyz, fumetto in due

parti imperniato attorno alla

cultura e al mondo hip hop. Ri-

veduto e ricomposto in un uni-

co volume con tavole inedite

viene intitolato Roots 66 e nel

2009 pubblicato da Tunué.

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intervista

Parliamo degli inizi. Come si

presentava l’ambiente del fu-

metto nella città in cui sei cre-

sciuto? I primi contatti con gli

autori e l’editoria?

Sono nato e cresciuto a Roma,

che offre tante occasioni di in-

contri, di energie, di possibilità,

di scena. il mio primo contatto

con l’editoria è avvenuto attra-

verso Comic Art: erano gli anni

del liceo e ci fu un momento in

cui questo storico mensile di Ri-

naldo Traini cominciò ad allega-

re uno spillato (che aveva anche

un titolo di cui però non ricordo

il nome) con storie in bianco e

nero di autori esordienti: chiun-

que era chiamato a partecipare.

io realizzai una storia di dodici

tavole, Pedine, e invece che spe-

dirla preferii consegnarla a ma-

no in redazione, che si trovava

vicino alla Fiera di Roma, quindi

anche vicino al mio liceo artisti-

co di Tor Marancia. inutile dire

che la mia storia non venne mai

scelta per la pubblicazione, ma

per me quello rimane il primo

contatto assoluto con un editore

di fumetti! il secondo andò me-

glio: spedii un disegno in bianco

e nero di Devil e Elektra a Star

Magazine della Star Comics, in-

dirizzandolo a una rubrica che

era curata da un fantomatico

Mutant X (che le leggende nar-

rano essere stato Daniele Brolli)

e me lo pubblicarono a colori!

A livello di autori, invece, i primi

che ho ‘toccato con mano’ da

lettore (o da fan?) furono quelli

che incontrai alla mia prima

Lucca da visitatore, cioè quella

del 1990. Ero talmente emozio-

nato, frastornato e intimorito

da questa enorme kermesse co-

lorata che mi vergognavo addi-

rittura di chiedere sketch o au-

tografi!

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A livello di collaborazioni, a Luc-

ca conobbi Carlo Chericoni (oggi

direttore editoriale Play Press) e

Fabrizio Spinelli, con i quali rea-

lizzai la mia prima fanzine, Buo-

na la prima e, dopo poco tem-

po, Alessandro Bottero (guarda

caso il mio attuale editore del

Massacratore) che lavorava in

Play Press come editor di diverse

testate. Evidentemente queste

edizioni Play Press dovevano es-

sere scritte nel mio destino, per-

ché – senza poterlo immagina-

re, in quel momento – qualche

anno dopo avrei pubblicato

proprio per loro.

Dopo il liceo, all’Accademia di

Belle Arti avrei comunque in-

contrato David «Diavù» vec-

chiato (oggi responsabile del

gruppo iUK su XL - la Repubbli-

ca) e Paolo «Ottokin» Campana

(tuttora mio partner in crime)

con i quali avremmo realizzato

Katzyvari, il primo progetto che

potrei definire di livello profes-

sionale visto che raggiungeva le

edicole di tutta italia.

Come e in che modo queste

esperienze credi ti abbiano in-

fluenzato? La tua formazione

come autore di fumetti quali

tappe ha conosciuto?

in un certo senso mi hanno in-

fluenzato male. Mi spiego me-

glio: ogni esperienza abbia fat-

to nella mia vita fumettistica è

stata straordinaria e, in qualche

modo, ha sempre concorso alla

mia crescita come autore e come

persona. Rimane però il fatto

che provengo dall’autoprodu-

zione, che se da un lato ti inse-

gna ogni fase produttiva (grafi-

ca, impaginazione, fotolito, ti-

pografia, distribuzione, promo-

zione) dall’altro non ti impone

regole, nel senso che cresci in

maniera grezza, senza nessun

metodo di lavoro, nessuna cor-

rezione e supervisione. Tutte co-

se che nel tempo scopri essere

molto importanti in termini di

preparazione e professionalità.

Da questo punto di vista, rispet-

to a tanti altri miei amici/colle-

ghi, sono rimasto grezzo nel me-

todo, nel disegno, nella discipli-

na, nella proposizione di me

stesso, nei necessari rapporti con

gli interlocutori, cioè i possibili

editori. Tutt’oggi mi capita che

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album

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Il Massacratore

Copertina di Katzyvari (aprile 1993).

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Il Massacratore

La storia del Massacratore attraverso le copertine dei primi numeri dellesue cinque vite editoriali. Dopo quella di Katzyvari nella pagina preceden-te, qui in alto, da sinistra: prima serie regolare Liska Prod (novembre 1994),miniserie Edizioni Play Press (novembre 1996); sopra, da sinistra: Factory(marzo 1998), seconda serie regolare Bottero Edizioni (marzo 2006).

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Page 13: Stefano Piccoli

Il Massacratore

Fasi di lavorazione e montaggio per la copertina di Due righe in cronaca, (ilMassacratore n. 5, aprile 2008): china bianco/nero + photoshop per la pri-ma stesura di colore + elementi vettoriali, testate di quotidiani e loghi ditelegiornali ricostruiti a mano uno ad uno con illustrator + montaggio de-gli elementi tra loro + ...

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... definitivo, con fusione finale delle immagini, leggere sfocature, desatu-razione del colore, effetto trasparenza su graffi ed elementi fotografici dinatura metallica.

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Page 15: Stefano Piccoli

Il Massacratore

immagine promozionale, pubblicata (in una differente versione) su Fumettidi

carta.it.

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Il Massacratore

Fasi dell’ultima tavola di Due righe in cronaca: la sceneggiatura di LorenzoBartoli + il layout a matita + la tavola definitiva (nella pagina a fianco).

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l’indipendenza è stata il giusto com-promesso tra ideali e necessità. og-gi, sostengo questo concetto con se-renità e onestà, perché se da unaparte, a una certa età, l’appartenen-za politica, la militanza e l’idealismotipico dei vent’anni ti fanno crederefermamente nel senso di indipen-denza come autore, senza media-zioni o censure da parte di chi tipubblica, dall’altra l’autoproduzio-ne diventa necessaria quando effet-tivamente nessuno ti pubblica!

stefano «s3keno» piccoli (roma, 1970), giornalista mu-

sicale, illustratore, autore di fumetti e grafico. fonda

e dirige biz hip hop magazine e blackmagazine.it. è stato

art director di pickwick e onyx. tra i protagonisti della

scena indipendente italiana: co-fonda la factory, col-

labora con katzyvari e tribù, crea il massacratore.

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