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Quali i punti focali per una World History?

• Comparazione

• Forze globali: commercio, diffusione delle tecnologie, migrazioni, malattie

• Contatti e i mutamenti tra le entità che entrano in contatto

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CORNICE DI PERIODIZZAZIONE

• Periodo antico: avvento dell’agricoltura e nascita delle civiltà formative delle valli fluviali

• Epoca classica (1000 a.C./500 d.C.): sviluppo delle civiltà più vaste e loro meccanismi culturali economici e politici

• Epoca postclassica: caduta degli imperi classici, diffusione religioni mondiali, regolarizzazione delle rotte commerciali interregionali

• Prima età moderna: inserimento delle Americhe nei contatti globali, imperi dotati di armi da fuoco

• Il lungo XIX secolo (1750/ 1914): industrializzazione e supremazia europea

• Epoca contemporanea: disgregazione egemonia europea, declino della monarchia, nuove tecnologie militari e della comunicazione

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Studio della storia = studio dei contatti

• Nella storia dell’uomo non ci fu mai isolamento assoluto

• I contatti iniziali sono legati ai grandi spostamenti di umanoidi dall’Africa verso l’Europa e l’Asia, dall’Asia verso le americhe e l’Oceania

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PRIMI CONTATTI NELL’ETA’ CLASSICA

• Influenze delle civiltà fluviali egizia e mediorientale in quasi tutto il Mediterraneo, nell’Africa subsahariana, in Asia

• Influenze egizie e mediorientali sulla cultura greca• Sincretismo cretese: dall’Egitto tratti artistici e

scientifici, dal Medio Oriente elementi linguistici (alfabeto) e religiosi

• Influenza della cultura cretese su quella micenea

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Incontro ellenismo e India

• Regni ellenistici nascono dalla disgregazione impero di Alessandro e durano c.a due secoli. Lasciti

1. negli studi scientifici

2. nell’arte (v. rappresentazione ellenizzata del Buddha)

3. nella coniazione

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Diffusione del buddhismo in Asia

• Il buddhismo nasce verso il VI a.C. come reazione all’eccesso del potere dei bramini e dei guerrieri nella società indiana e alla rigida divisione in caste. PRIMA RELIGIONE MISSIONARIA E MONDIALE

• Reazione in India nel III sec.d.C. che ritornò in massa all’induismo

• Si diffonde insieme alla potenza marinara e commerciale indiana grazie anche all’imperatore Ashoka, fine III a.C., nell’Asia sudorientale (scuola theravada).

• Diffusione anche nell’Asia centrale (scuola mayana: i santi, bodhisattva, con le loro azioni sante meritano per sé, ma aiutano anche

gli altri a raggiungere la salvezza) e orientale ove si fonde con componenti confuciane.

• Essendo privo di una chiesa e diviso in varie sette, all’avanzare dell’Islam perse terreno in vari paesi.

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La diaspora ebraica• Popolazione semitica proveniente dall’Arabia• Popolo eletto, monoteismo. Il regno ebraico ha breve

durata• Diaspora verso Africa sett. e Spagna (Sefarditi) e verso i

Balcani e il nord d’Europa (Askenaziti)• Fino al XIV sec. legami con Islam, poi gli Ebrei

cominciarono a sentirsi superiori• In Europa antisemitismo: non potevano possedere terre ed

esercitare professioni, ghetti, nel XII sec. (crociate) espulsioni, molti Ebrei vanno in Polonia

• Dal XVII sec. sempre maggiore occidentalizzazione degli intellettuali ebrei

• Fine XIX sec. monta antisemitismo nell’Europa orientale, forte migrazione verso Stati Uniti

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Diffusione del cristianesimo

• Grande capacità sincretica

• Area cattolica Europa centrale settentrionale occidentale

• Area ortodossa Europa orientale

• Area nestoriana (Cina)

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L’ETA’ POSTCLASSICA 450 - 1450

• Tra il 200 E IL 500 crisi e/o fine di 3 grandi imperi

1. Roma 2. India (impero Gupta)3. Cina (lungo periodo disordini politici)• Nascita e diffusione dell’Islam• Rilievo commerciale dell’Europa• Inclusione delle Americhe nelle rotte

commerciali• Movimento forzato di schiavi africani

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Cause diffusione Islam

• Certezza delle norme

• Fascino della potenza militare islamica

• Impegno nella carità

• Legittimazione attività commerciale

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L’islamismo e l’Europa

• Prima ondata nel 700, con lasciti nell’architettura, nella musica (chitarra), nelle arti decorative che dalla penisola iberica passarono poi nelle Americhe

• Seconda penetrazione nella penisola balcanica (XIV-XV) con i turchi ottomani, soprattutto grazie alla predicazione sufi che aveva molto seguito tra i ceti più semplici

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L’islamismo e l’africa subsahariana

• Importante influsso solo dopo XVIII sec. Entro fine XX, 40% popolazione africana subsahariana divenne musulmana.

• In un primo tempo fu la religione dell’élite dominante in Ghana Mali Sudan, ma rimase (Mali) una posizione relativamente importante delle donne.Gli islamici si occupavano della burocrazia e dei commerci

• Nella costa orientale le conversioni furono numerose, nacque la lingua e la cultura swahili

• Dal XVI al XVII sec. supremazia portoghese, poi ripresa dell’espansione islamica.

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L’Islam in India

• Primi contatti in seguito a scorrerie commerciali: gli islamici appreso i numeri, le scienze, la matematica

• Nel XI sec. sultanato di Dehli, si convertono guerrieri e membri delle caste inferiori

• Nacquero anche forme sincretiche v. sikh• Molti scontri: gli islamici erano contrari alla

sensualità indù, gli inglesi sfruttarono questi contrasti

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L’islam e l’Asia sudorientale

• Inizio predicazione nel XIV sec., prima si convertirono le classi dominanti poi con la penetrazione sufi le classi povere

• Influenza cultura precedente indù: ruolo delle donne, danze, riti, teatro.

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L’islamismo e l’Asia centrale

• Nel VII secolo l’Islam raggiunse Iran e Azerbaigian

• Nel VII secolo la transoxiana

• Infine durante le invasioni mongole i contatti portarono ad un’ulteriore espansione

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L’islamismo e l’Asia sudorientale

• In Indonesia, oggi paese con il maggior numero di musulmani, l’Islam arrivò nel XIV sec. sulla scia delle rotte marittime-commerciali

• In questa zona si ibridò con l’arte locale: teatro delle ombre, danze ecc.

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L’OVEST • La Cina che nel 1405 aveva cominciato

spedizioni navali verso ovest, per timore che nascesse una potente classe mercantile, proibì ulteriori viaggi e si isolò dal mondo

• Spagna e Portogallo iniziarono esplorazione e conquista dell’Africa e delle Americhe

• Spartizione con trattato di Tordesillas 1493: a Spagna America, senza il Brasile, al Portogallo Africa (colonie portoghesi sempre con forte autonomia e decentramento)

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SCAMBIO COLOMBIANO• Spagna penetrazione politica religiosa

economica

• La conquista grazie a armi da fuoco, cavalli, leggenda del salvatore da oriente, divisioni tra amerindi, malattie in particolare vaiolo

• Gli Amerindi non avevano avuto scambi per 10000 anni, ciò generò omogeneità del patrimonio genetico e sistema immunitario, da questi fattori grande debolezza al contatto con stranieri

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SCAMBIO COLOMBIANO• Vaiolo, tifo, morbillo• Buoi, maiali cavalli

asini, pecore, polli• Piselli, meloni, vite,

ulivo, agrumi, fichi, canna da zucchero

• Sifilide• Anitre, tacchini• Zucche fagioli patate

tabacco cacao mais pomodori arachidi ananas

• Oro argento: crollo del prezzo

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Il cristianesimo e le Americhe• America del Sud vide una cristianesimo

europeo, uno indigeno con commistione ai riti precristiani, uno dei neri importati dall’Africa

• America del Nord i protestanti non molto attivi nell’attività missionaria per timore dell’emancipazione di nativi e neri, poi missioni verso altri immigrati. Attaccamento alla religione parte integrante della cultura nord americana

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Il trasferimento di tecnologie in età premoderna

• Cina gelosa suoi segreti, ciononostante trasferimento di tecnologie da Cina, India, Persia a occidente tramite civiltà islamiche, in genere lungo la via della seta, in misura minore via mare.

• Lo sviluppo e la diffusione di una tecnologia dipende dalla ricezione culturale di un paese: in Cina disprezzo per mercanti, nel mondo islamico stima sociale.

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Il trasferimento di tecnologie in età premoderna da CINA

• Ghisa, balestra, trivellazione profonda, porcellana, mantici a pistoni, bussola magnetica, polvere pirica, carta, stampa a caratteri mobili, timone dritto di poppa

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Il trasferimento di tecnologie in età premoderna dalla CIVILTA’ ISLAMICA

• Gli arabi furono grandi catalizzatori di conoscenza e tecnologie a Bagdad e in Spagna fino al XIII sec.

• Diffusero in Europa: riso, grano duro, sorgo, asparagi, melanzane, agrumi, carciofi, spinaci

• Mussola, damasco

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LA DIFFUSIONE DELLA SCIENZA

• La rivoluzione scientifica occidentale (basata sul metodo empirico) del XVII sec. diffuse metodologie e tecnologie che caratterizzarono la società , in particolare con l’entrata della scienza nei piani di studio scolastici (XX sec.)

• Russia, nel XVII/XVIII sec., Egitto e Giappone, nel XIX sec., importarono la scienza occidentale e i suoi metodi.

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LA DIASPORA AFRICANA : la tratta verso medio oriente e nordafrica

• La tratta verso il medio oriente e nordafrica comincia dal VII sec. (circa 4/6 milioni). Forte assimilazione in particolare religiosa, islamizzazione degli africani, che influenzano la cultura islamica in campo musicale. Prendevano maschi giovani, per cui decremento demografico. I governi africani utilizzavano soldi della tratta per comprare armi.

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LA DIASPORA AFRICANA: la tratta atlantica

• Tratta atlantica (c.a 12 milioni). I cattolici non li evangelizzarono subito per sfruttarli, così anche i protestanti. Poi evangelizzazione. Conservazione propria identità culturale, adattamento ad es. di riti cristiani e africani. Influenza in musica: musica spagnola di influenza africo-islamica con ritmi africani. Lingua mista africana e europee. Nel XX sec. con emancipazione nasce ceto medio urbano di colore. La cultura popolare americana influenzata da quella africana, nei racconti popolari e in musica (ragtime, jazz), in campo religioso i neri mostrarono fervore emotivo (v.gospel), nacque e si diffuse una cucina afroamericana.

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L’ETA’ MODERNA

• Accelerazione di commerci, trasporti, tecnologia delle comunicazioni

• Imperialismo europeo-statunitense (XIXsec.) impone modelli culturali globali, con adeguamento dei gusti e delle abitudini alle influenze globali

• Compaiono credenze in ambito secolare terreno come marxismo, stato nazionalista (con spinte di repulsione adesione)

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DIFFUSIONE DEL NAZIONALISMO

• 1789-1847: in Europa (ribellione al cosmopolitismo illuminista contribuì alla nascita di Italia, Germania, Belgio), Americhe

• 1848-1913: Russia, Egitto, India, Cina, Giappone, Arabia, Sudafrica, Etiopia

• 1914-oggi: Africa, Stati baltici, Stati del Centroasia, Indocina, Indonesia

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COLONIALISMO E DECOLONIZZAZIONE

• Avviato da privati (compagnie) con patrocinio dei governi fino all’800

• Dal 1870 ca., iniziativa dei governi, investimenti di capitali dalla madrepatria in coincidenza con riorganizzazione del capitalismo. Scramble for Africa ebbe ampia popolarità grazie a diffusione stampa quotidiana, nascita della Reuter, editoria illustrata, telegrafo

• Inghilterra indirect rule, compromesso tra consuetudini locali e diritto anglosassone

• Francia association e assimilation• Dominante la retorica della missione civilizzatrice• Berlino (1884-1885): spartizione dell’interno dell’Africa con

scarse conoscenze e senza rispettare le etnie

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COLONIALISMO E DECOLONIZZAZIONE

• Panarabismo laico: unità in nome di una lingua comune• Asia: diffusione marxismo in Cina e Vietnam, dottrina della

non violenza (Gandhi) in India• Radicalizzazione del pensiero islamico: modello culturale

alternativo basato sulla sharia• Africa: parcellizzazione per mancanza lingua comune,

(negritude concetto di socialismo umanitario rimase velletaria), molti paesi ricalcarono modelli occidentali, mantennero francese o inglese come lingue ufficiali, simbiosi tra stato e partito unico, forte accentramento statale, accesso agli impieghi pubblici spesso unico strumento di ascesa sociale per borghesie burocratiche assai corrotte.

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Le concezioni imperialistiche sulla donna

• In India si cercò di imporre il cristianesimo e il modello inglese.• Un ristretto numero di indiane colte cercò di promuovere ideali di vita diversi

dalle tradizioni locali (soprattutto in campo matrimoniale e per le vedove) ma furono anche critiche verso il modello britannico.

• In Africa si cercò di cristianizzare le donne, senza capire o voler capire i meccanismi interni delle società africane (es.: leggi per proibire alle donne la proprietà della terra e la sua lavorazione quando gli uomini erano assenti o impegnati, ad es., nelle miniere dei bianchi), si volle imporre la supremazia maschile, si temeva la sessualità africana, si diffuse però una certa scolarizzazione che influenzò le donne africane, v. controllo delle nascite.

• Alcune africane colte hanno cercato e cercano uno stile culturale sincretico tra tradizione e modernità.

• Controffensiva maschile sia in India e Pakistan che in Africa.

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LE MIGRAZIONI INTERNAZIONALI

Seconda metà del XIX sec.: incremento enorme delle migrazioni internazionali

Ora i flussi sono 4:• Dal Messico agli USA• Dal Mediterraneo all’Europa• Dall’Asia al Golfo Persico • Da Cina, Giappone e Filippine agli USA/CanadaMotivi: 1) ricerca miglioramento di vita; 2) profughi di guerra.• La grande migrazione si sviluppò con effetto mimetico: da una

certa regione si emigrava ad una certa area dove ci si trovava con paesani.

• Stop con le guerre mondiali, poi ripresa fino alla crisi del 1970.

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LE MIGRAZIONI INTERNAZIONALI

• Lavoro duale: regolare per i nativi, non protetto per gli immigrati, che svolgono lavori caratterizzati dalle 3D: dirty, dangerous, difficult.

• Oggi nei movimenti migratori è forte la presenza di clan criminali che sfruttano i bisogni della gente.

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LO SVILUPPO DELL’ARTE INTERNAZIONALE

• influenza dell’arte giapponese sulla pittura (importanza del centro nella rappresentazione), su art nouveau su simbolismo e surrealismo, nonché sulla nascita dal manifesto artistico e sull’architettura

• influenza dell’arte africana sull’Europa ad inizio ‘900

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LA DIFFUSIONE DEL MARXISMO

Marx sostenne che la storia del mondo era una storia di lotta di classe.Nell’800, l’oppressore era la borghesia capitalista.Poiché i confini erano stati tracciati dagli oppressori, i proletari del mondo si

sarebbero uniti; sabbero stati aboliti confini, proprietà privata, stato, religione.

Dall’Inghilterra, dove viveva Marx, le sue idee si diffusero in Europa (Russia), Americhe, Asia.

Il marxismo sviluppò arti e festività proprie.Diffondendosi, mutava:Stalin abbinò marxismo e nazionalismo; i modelli predominanti divennero: • quello di espansione sindacale operaistico, in paesi agricoli sottoposti al

colonialismo, • la presa del potere con le armi come in Russia, in Cina, a Cuba.

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LA CULTURA INTERNAZIONALE DEL CONSUMO

Tappa fondamentale del XX sec.: la diffusione dei prodotti di largo consumo e dei valori ad essi collegati

Tre aspetti eclatanti:• Sport britannici• Hollywood• Fast food di tipo americano

Resistenze: es.Gandhi, contrario alla superficialità e materialismo occidentali, i sovietici e alcuni capi religiosi.