STAGIONE 2018 - SALA FILARMONICA - VIA VERDI, 30 - … · Capriccio diabolico op. 85 N. Koshkin...

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STAGIONE 2018 - SALA FILARMONICA - VIA VERDI, 30 - TRENTO - ORE 10.30

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STAGIONE 2018 - SALA FILARMONICA - VIA VERDI, 30 - TRENTO - ORE 10.30

Condizioni d’ingresso

Abbonamento: Euro 40Euro 8 biglietto interoEuro 4 biglietto ridotto (fino a 14 anni)

Informazionitel. [email protected]

Iniziativa realizzata con il sostegno di: Comune di TrentoProvincia autonoma di Trento, Itas, Ministero per i Beni e le Attività Culturali

L’eterno romanticismo della musica, raccontato da sempre nuovevoci, questa volta raccolte in dieci capitoli effervescenti consuoni ora gentili, ora aggressivi, sereni o incendiari. Tale si

presenta al pubblico la stagione 2018 dei Concerti della Domenica,appuntamento festivo e antimeridiano favorito da un clima sereno edisteso. Le scelte degli artisti come dei complessi e delle formazioniè sempre più vario e articolato in modo da cogliere i desideri delpubblico. Accanto a conferme gradite, ampio rimane lo spazio per lenovità legate ai giovani artisti della città e regione, a interpretifantasiosi e brillanti, a programmi curiosi e gradevoli. Già il concertodi apertura segnala l’impegno della Filarmonica a valorizzare i giovanimusicisti locali: il chitarrista neo diplomato a Trento e Sassari siesibisce, infatti, accanto ad una giovanissima star della chitarra inter-nazionale, l’urcaino Marko Topchii. Ancora, nel concerto successivo,troviamo un intero ensemble di musicisti formatisi a Trento, ma poimigrati nelle scuole di perfezionamento italiane ed europee: il Pianoand Others, con Alessandro Bianchini e Roberto Pangrazzi (per-cussioni), Antonio Maria Fracchetti e Stefano Visintainer (pianoforti),impegnati in un programma strepitoso con Gershwin e Bernstein.L’appuntamento successivo affonda le proprie radici nella tradizionemusicale del Trentino unendo l’organista Simone Vebber alla BandaMusicale di Mezzocorona. Nel segno di un atteso richiamo alfascinoso mondo dell’operetta si muove invece l’esibizione di MariaLetizia Grosselli (soprano), Alessandra Andreetti (mezzosoprano)e Patrizia Quarta (pianoforte). Al mondo più raccolto della musicacameristica è riservato il gruppo centrale degli appuntamenti, con ilrecente vincitore del ‘Busoni’ Ivan Krpan al pianoforte; il trio violino,violoncello, pianoforte con Filippo Lama, Stefano Guarino e RiccardoZadra; Gabriele e Federica Bortoluzzi (violino e pianoforte); e, piùstaccato, Gabriele Iorio, pianoforte, neolaureato al Conservatorio diTrento. Gli ultimi due appuntamenti esaltano la musica d’assiemedella città, con l’Ensemble Vocale “Ad Maiora” diretto da AlessandroArnoldo e Francesco Maria Moncher (pianoforte) con La PiccolaOrchestra Lumière impegnati in un programma di primizie musicali.

Antonio Carlini

Direttore artistico

Lorenzo Arnoldi

Presidente

54 Marko Topchii

Lorenzo Bernardi

21 gennaio

Tre secoli sulle corde della Chitarra

Marko Topchiichitarra

Lorenzo Bernardichitarra

Marko Topchii

M. Giuliani

(1781-1829)Sei variazioni op. 49

M. Castelnuovo Tedesco

(1895-1986)Capriccio diabolico op. 85

N. Koshkin

(*1956)Introduzione e Vivace

F. Tarrega

(1852-1909)Recuerdos de la AlhambraVariazioni sul Carnevale diVenezia

Marko TopchiiLorenzo Bernardi

M. Giuliani

(1781-1829)Overture da ElisabettaRegina d’Inghilterra diRossini

Lorenzo Bernardi

J. S. Bach

(1650-1785)Preludio; Fuga; Allegro; BWV 998 in Re magg.

N. Coste

(1805-1883)Fantasie dramatique “Le départ” op. 31

A. B. Mangorè

(1885-1944)Confesión

L’incontro tanto fortuito quantoartisticamente fecondo fra duegiovani lontani per luogo di

nascita, per cultura, lingua e percorsiformativi (il trentino Lorenzo Bernardie l’ucraino Marko Topchii) regala aiConcerti della Domenica della Fi-larmonica di Trento la gradita oc-casione di riportare sul palcoscenicouno strumento amato e ricercatodal pubblico. Al richiamo forte dellostrumento e degli interpreti si uniscela felice composizione antologicadi un programma costruito attornoa pagine diversamente ricche di in-telligenza costruttiva (Bach), virtuo-sismi idiomatici e visionari (Castel-nuovo Tedesco), brillanti colori etno-folclorici, echi operistici mai dimen-ticati (Giuliani), ritmi freschi e ag-gressivi (Coste e Koshkin). Questoinedito Duo è formato da LorenzoBernardi, nato a Trento nel 1994,diplomatosi brillantemente al Con-servatorio Bonporti di Trento nel2015 con Norma Lutzemberger equindi perfezionatosi al Conserva-torio di Sassari con Emanuele Buo-no. Una giovane età ma un curri-culum prestigioso, dove si legge diuna recentissima tournée (2017) inGiappone che si aggiunge a concertiproposti in Spagna, U.S.A e Argen-

tina dopo l’affermazione in concorsinazionali e internazionali a Catania,Legnago e altre sedi importanti.Fresca la vittoria di una borsa distudio presso il Conservatorio diSiviglia dove Bernardi studierà conFrancisco Bernier. Marko Topchii ènato invece a Kiev, in Ucraina nel1991 e ha già alle spalle oltre cin-quanta premi in competizioni inter-nazionali, l’ultimo dei quali (ottobre2017) proprio in Italia al concorsointernazionale ‘Michele Pittaluga’ diAlessandria. Un trampolino di lancioassolutamente autorevole per ognivincitore che segue di qualche meseun’altra affermazione prestigiosa al‘Maurizio Biasini’ di San Francisco.Una stella colta per Trento nel mo-mento della sua più rapida ascesa.

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Alessandro Bianchini

Roberto Pangrazzi

percussioni

Antonio Maria

Fracchetti

Stefano Visintainer

pianoforti

G. Gershwin

(1898-1937)Rapsodia in Blue

Un Americano a Parigi

L. Bernstein

(1918-1990)West Side Story

28 gennaio

Piano

and Others

Un programma af-fascinante: tre per-le modellate sui rit-

mi e le melodie più attra-enti e incantevoli nateinaspettatamente dall’in-contro della musica jazze la musica classica. Tremanoscritti originali pro-posti in mille versioni stru-mentali, sempre vitali,sempre nuovi come nellaproposta di questo ap-puntamento. Gershwin eBernstein assieme: lacommedia musicale, ilmusical, la canzone e ilballo, uno stato d’animo,un’atmosfera, un moodinafferrabile fatto di ritmi,melodie, armonie, timbriindimenticabili. Un pro-getto confezionato da ungruppo di amici cresciuticon la modernità e pro-tagonisti loro stessi di unlinguaggio che vuole an-cora rinnovarsi attraversola composizione. Ales-sandro Bianchini e Ro-berto Pangrazzi sono duedinamici percussionisti diTrento, abilissimi nel

muoversi nel mondo con-certistico italiano fra de-cine e decine di strumentiche cambiano in conti-nuazione: vibrafono, ma-rimba, timpani, tamburi,batteria e poi... semplicibidoni di latta, oggetti diogni forma e di ogni ma-teriale. Le loro esibizioni in pro-grammi divisi sempre framusica contemporaneae jazz, fra classico e po-polare, incantano e tra-scinano i giovani. I duepianisti, Antonio MariaFracchetti e Stefano Vi-sintainer, si sono entrambidiplomati col massimodei voti e la lode pressoil Conservatorio di Trento,ma hanno già ottenutonumerosi riconoscimentiin concorsi pianistici na-zionali e internazionali econtinuano a proporrenuove e altrettanto dina-miche pagine di musicafresche d’inchiostro muo-vendosi, anche loro, or-mai nei paesi di tutta Eu-ropa.

Roberto Pangrazzi

A. Maria FracchettiStefano Visintainer

Alessandro Bianchini

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Un progetto curioso,audace nelle sceltetimbriche come nelle

scritture musicali (i gigantidel passato uniti ai grandidel futuro) preparato conimpegno e divertimento daicomponenti la Banda Mu-sicale Mezzocorona chehanno lavorato fianco afianco con un grande vir-tuoso della tastiera qualeè l’organista Simone Veb-ber. Così si presenta questoappuntamento importanteper l’intero movimento ban-distico trentino, oggi positi-vamente in fermento. Lamentalità aperta e singolaredel maestro Giuliano Moserfin dal 1999, anno al qualerisale la nomina a respon-sabile della direzione arti-stica del complesso, haeducato i “musici dilettanti”di Mezzocorona a repertoriinnovativi, a partiture nuove.Un lavoro che ha cambiatoil suono del complesso, oramorbido e variegato, capa-ce di rispondere perfetta-mente alle idee creative piùsingolari e moderne, assi-milate da Giuliano Moserlungo un prestigioso per-

corso formativo coronatoda un diploma in corno, inStrumentazione per Bandaa Trento, il master degreein Major Field Band Con-ducting presso la “FontysUniversity of professionalEducation” di Tilburg (Olan-da) con il M° Hardy Mer-tens. Quanto a SimoneVebber l’Italia intera ha inlui una delle punte di dia-mante dell’interpretazioneorganistica: diploma in Or-gano, Clavicembalo e For-tepiano presso l’AccademiaInternazionale di MusicaAntica di Milano sotto laguida di Lorenzo Ghielmi,“Diplôme de Concert” pres-so la Schola Cantorum diParigi con J.P. Imbert e Me-daglia d’Oro in Improvvisa-zione presso il CNR di SaintMaur (Parigi) con P. Pince-maille ottenuti dopo i primistudi accademici seguiti aTrento. Dodici sono i premiconquistati da Vebber inConcorsi Nazionali e Inter-nazionali. Queste le pre-messe qualitative per unprogramma irrinunciabile,che si preannuncia davverounico nel suo genere. Banda Musicale di Mezzocorona

S. Vebber (*1983)Preludio (improvvisazione)J.S. Bach(1685-1750)Sinfonia dalla Cantata n. 156 (arr. W. Hautvast)W. A. Mozart(1756-1791))Fantasia in fa min. KV 608F. Cesarini (*1961)Pastorale de Provence

Simone Vebber

4 febbraio

Simone Vebberorgano

Banda Musicale di Mezzocorona

Giuliano Moserdirettore

S. VebberPreludio (improvvisazione)E. Whitacre(*1970)Lux aurumqueK. Schoonenbeek (*1947)Sonata da chiesa

Giuliano Moser

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11 febbraio

Le sirene al ballo. Viaggio nel mondo dell’operetta

Intramontabile è il fascino del-l’operetta. La leggerezza dellesue melodie, il tono burlesco

dei personaggi, i deliziosi passidi danza, le gaffes, le lacrime, icostumi coloratissimi, gli appas-sionati duetti e i baci rubati con-tinuano a richiamare migliaia dispettatori ai botteghini. Copioniscritti ormai da più di un secolosapientemente ritoccati da abiliarrangiatori e riproposti da vocispiritose, fascinose e brillanticome quelle della soprano MariaLetizia Grosselli o della mezzo-soprano Alessandra Andreetti so-stenute dal pianoforte di PatriziaQuarta. Tutti pronti a entrare perun’ora nel mondo eterno del“C’era una volta… un paese chia-mato “Paese dei campanelli”… Voci sicure quelle delle interpretiMaria Letizia Grosselli, diplomatain canto lirico a soli 19 annipresso il Conservatorio di Trento,si è poi perfezionata a Milano ealtre città seguendo le lezioni diRenata Scotto, Raina Kabaiwan-ska, Rolando Panerai. Dal 2010è ospite fissa al Festival interna-

zionale dell’Arena di Verona, maintense sono le sue tournée perraggiungere teatri prestigiosi elontani come quello dell’Operadi Tashkent (Uzbekistan) o piùvicini come quelli di Parma e Fi-renze con fermate intermedie inFrancia e Spagna senza saltarel’Australia, gli Usa o la Cina.Alessandra Andreetti si è invecediplomata a Ferrara nel 1996 vin-cendo i concorsi di Asti nel 1999e Spoleto nel 2004; affermazioniche le hanno spalancato le portea un’attività concertistica intensain ambito sia cameristico che sin-fonico e operistico in tutta Italia. La pianista Patrizia Quarta si èdiplomata al Conservatorio “SantaCecilia” di Roma con Sergio Ca-faro. Dopo essersi perfezionataall’Accademia Chigiana di Sienae alla Scuola di Musica di Fiesole,ha cominciato la professione se-guendo sia il ramo solistico chequello di accompagnatrice di can-tanti, dove è particolarmente ap-prezzata e ricercata per la suarara sensibilità.

G. PucciniIl sogno di Doretta - sopranoda “La Rondine”

J. OffenbachLa canzone del violinomezzosopranoda “I racconti di Hoffmann”

P. AbramamUn bambolino come te - duettoda “Fiore di Haway”

R. BenatzkyAl cavallino - duettoda “Al Cavallino Bianco”

V. RanzatoFox della luna, mezzosopranoLa Giavanese, duettoda “Il paese dei campanelli”

F. LeharTu che m’hai preso il cuoresopranoda “Il Paese del sorriso”

V. RanzatoO cincilà, da “Cincilà” - duetto

L. BardValzer di Frou Frou - duettoda “La Duchessa del Bal Tabarin”

M. KatscherLisetta va alla moda - duetto da “Wunderbar”

P. AbrahamToujour l’amour mezzosopranoda “Ballo al Savoia”

C. LombardoSpesso a cuori e piccheduettoda “Madama di Tebe”

F. LeharLa canzone della VilijasopranoLe sirene al ballo – duettoLe Grisette – duettoÈ scabroso – duettoda “La vedova allegra”

Maria Letizia Grossellisoprano

Alessandra Andreettimezzosoprano

Patrizia Quartapianoforte

Maria Letizia Grosselli

Alessandra Andreetti

Patrizia Quarta

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Domenica 18 febbraio

Ivan Krpanpianoforte

Il Concorso Busoni nellasua edizione del 2017 haaperto la strada a un altro

possibile grande artista di va-lore, capace di restituire apiene mani nelle sale di tuttoil mondo le emozioni fissatesulle partiture dai grandi mae-stri. L’appuntamento di Trentoper l’appena ventenne di Za-gabria Ivan Krpan (nato nel1997) a confronto con tre im-mensi capolavori del roman-ticismo pianistico (Schumanne Chopin), sarà già una pre-ziosa occasione per allargaree gratificare il suo pubblico.La facilità con la quale il gio-vane ragazzo dell’est ha con-quistato la giuria del sessan-tunesimo Concorso Busoni,è rassicurante conoscendola severità della selezione. ATrento arriva grazie alla col-laborazione della Società Fi-larmonica con la FondazioneCarlo, Aldo, Alice e MariaStella Tartarotti che sin dal-l’inizio sostiene la carriera deigiovani pianisti selezionati dalBusoni.

R. Schumann

(1810-1856)Arabesque in Do magg. op. 18

Fantasie in Do magg. op. 17

F. Chopin

(1810-1849)24 Preludi op. 28

Concerto in collaborazione con la Fondazione Carlo, AldoAlice e Maria Stella Tartarotti

Ivan Krpan

Formatosi nel 2009 l’Hèsperos piano trio,forte di uno spontaneo e naturale affiata-mento, è basato sulla condivisione di percorsi

di vita musicale molto diversi, che comprendonouna ricca rete di esperienze solistiche, cameristiche,orchestrali e didattiche di livello internazionale.Filippo Lama, dopo un percorso di perfezionamentocon rinomati maestri quali Corrado Romano,Paolo Borciani e Franco Gulli, approfondisce laletteratura sinfonica, collaborando negli anni comeviolino di spalla e solista con l’Orchestra daCamera di Mantova, l’Orchestra del Festival pia-nistico internazionale di Brescia e Bergamo, IPomeriggi musicali di Milano e quale Konzer-tmeister dell’Orchestra da Camera di Brescia.Stefano Guarino, è primo violoncello della Ca-merata Salzburg e primo violoncello “tutor” del-l’Orchestra “Archi” di Torino, città dove svolge re-golari Masterclasses per l’Associazione “De Sono”,ma si esibisce spesso anche come pianista. Ric-cardo Zadra unisce una vasta esperienza profes-sionale come solista e camerista alla passioneper l’insegnamento e la ricerca. Ha suonato comesolista per importanti istituzioni concertistiche in-ternazionali e orchestre quali la Symphony Or-chestra di Sydney, l’Orchestra sinfonica del Cile,l’Orchestra della RAI, l’Orchestra da camera diMantova, l’Orchestra Sinfonica Siciliana. Lunghianni di collaborazioni fra i tre musicisti hannoportato alla creazione di un trio stabile, attualmenteprotagonista, con l’integrale dei trii di Beethoven,su alcuni prestigiosi palcoscenici italiani.

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25 febbraio

Hèsperospiano trio

Filippo Lamaviolino

Stefano Guarinovioloncello

Riccardo Zadrapianoforte

Riccardo Zadra Filippo LamaStefano Guarino

Trio per archi e pianoforten. 3 in do min., op. 1 n. 3

Trio per archi e pianoforten. 5 in Re magg., op. 70 n. 1 “Ghost Trio” (I fantasmi)

L. van Beethoven

(1770-1827)

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Un Duo tutto intimo,nato e coltivato in fa-miglia, particolarmen-

te adatto alle pagine d’in-tenso camerismo dispostequi in programma. Gli autoriscelti (Mozart, Beethovene Brahms) sono tra i mas-simi rappresentanti di quelclima riflessivo e quasi se-greto percorso nell’Ottocen-to soprattutto dalla lettera-tura tedesca, a volte, però,capace di varcare autore-volmente lo spazio raccoltoe chiuso dei salotti per rag-giungere la più ampia po-polarità come nel caso dellabeethoveniana ‘Kreutzer’. Nata a Milano nel 1988 inuna famiglia di musicisti Fe-derica Bortoluzzi deve lasua formazione e il perfe-zionamento ad Andrea Luc-chesini e Maria Tipo, daiquali ha appreso e condi-viso una ricerca e un pen-siero che hanno segnatola sua crescita musicale.La sua attività concertisticasi svolge sia in Italia cheall'estero. Già a soli tredicianni veniva invitata in Ca-nada per la Stagione diVancouver; rientrata in Italia,

ha tenuto concerti per enticome la Società dei Con-certi e la Verdi di Milano, laFondazione Teatro Grandedi Brescia, nelle sale grandidei Conservatori di Milano,Verona, Piacenza, Bresciae quindi in Portogallo, alMozarteum di Salisburgo,in Svizzera e Grecia. Re-centi sono le sue parteci-pazioni al Ravello Festivale al Festival dei due Mondidi Spoleto. Il fratello Ga-briele Bertoluzzi, nato nel1994, si è diplomato in vio-lino al Conservatorio ‘G.Verdi’ di Milano nel 2013.Già giovanissimo risulta vin-citore di concorsi interna-zionali e nazionali e giàprestigiose sono le sue par-tecipazioni sia in veste disolista che in formazioni dacamera e orchestrali allestagioni concertistiche ita-liane da Roma a Milano,Torino e Firenze. Dopo ilperfezionamento con KlaidiSahatci a Lugano, ha in-tensificato la sua attivitànelle grandi capitali d’Eu-ropa senza abbandonarela sua collaborazione conil Teatro alla Scala di Milano.

W. A. Mozart

(1756-1791)Sonata in Sol magg. KV 379

L. van Beethoven

(1770-1827)Sonata in La magg. n. 9 op. 47 “Kreutzer”

J. Brahms

(1833-1897)Sonata in re min. n. 3 op. 108

4 marzo

Federica Bortoluzzi

Gabriele Bortoluzzi

Gabriele Bortoluzziviolino

Federica Bortoluzzipianoforte

1918

11 marzo

Ensemble Vocale “Ad Maiora”

J.S. BachAir on the G string

E. EsenvaldsOnly in Sleep

G. ForbesO Nata Lux

E. WhitacreThe Seal Lullaby

M. LauridsenDirait-on

O. GjeiloThe Ground

C. LawryCounting Music

O. GjeiloSerenity

G. MalatestaOh Montagne

Trad. SardoRachel, A Diosa

O. GjeiloSacred Heart

L. Cohen/PentatonixHallelujah

L. Battisti/G.SusanaIo vorrei… non vorrei… ma se vuoi

D. Modugno/A. CadarioNel Blu, dipinto di Blu

Giovanni Lorenzi violino 1°Francesco Failo violino 2°

Luca Geat

viola Mitja Liboni violoncello

Michele WeissAlessandro Arnoldopianoforti

Alessandro Arnoldodirettore

La nascita di una nuova associazionemusicale è come l’uscita di un libro:giunge sempre ad arricchire il mondo

che ci circonda! Con la fondazione, nel2015, dell’ensemble vocale Ad Maiora –coro misto (SATB) formato da un gruppodi giovani fra i quindici e i trent’anni – lacittà di Trento è più ricca di cultura, divita. Ad Maiora nasce nel 2015 graziealla collaborazione con la compositriceCecilia Vettorazzi, che gli affida la rior-chestrazione della Missa Benedicite Gen-tes. È la partenza non solo di una ricercadi repertori nuovi, ma di un modo diversodi fare e promuovere musica propostada una generazione giovanissima che‘fa’ musica per stare assieme, divertirsie divertire cogliendo le costanti e continuetrasformazioni della vita musicale nelmondo di oggi. Ecco quindi un programmadi sala sempre in movimento, da Bach,Whitacre e Battisti alla musica popolaredella Sardegna, con voci accostate astrumenti o lasciate sole a vibrare. A diri-gere Ad Maiora è Alessandro Arnoldo,nato a Trento, ma con diploma in Dire-zione d’orchestra ottenuto al Conserva-torio Giuseppe Verdi di Milano e un per-fezionamento presso l’Accademia Chi-giana di Siena, già significativamenteapplaudito in teatri e sale importanti allatesta di svariate compagini orchestrali. Alessandro Arnoldo con l’’Ensemble Vocale “Ad Maiora”

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Giancarlo Guarino

18 marzo

Francesco Maria Moncherpianoforte

La Piccola Orchestra Lumière

Giancarlo Guarinodirettore

M. Priori(*1962)Piccolo concerto n. 1 per orchestra da camera e pianoforte

C. Bonometti(*1979)“Waiting”, Serenata per Elisa

N. Segatta(*1982)Concerto per pianoforte

(tre prime esecuzioni assolute; commissionate dalla Società Filarmonica)

La Piccola Orchestra Lumière

Un programma frescocon tre prime ese-cuzioni assolute af-

fidate ad altrettanti musicistiitaliani di scuole diversema tutti impegnati a colti-vare quel felice rapportocon il pubblico non semprefacile da decifrare in questiultimi decenni. La formapreferibilmente adottata èquella del concerto solisticoin modo da esaltare la de-strezza e la perizia del-l’esecutore accanto allacreatività degli autori. Ilpianista Francesco MariaMoncher ha compiuto glistudi accademici presso ilConservatorio di Trentonelle classi di EdoardoStrabbioli, Nicoletta Anto-niacomi, Laura Di Paolo eRoberto Pegoraro diplo-mandosi successivamentenel “Master of Arts in Spe-zialisierter MusikalischerPerformance Solist” dellaHochschule di Basilea conFilippo Gamba. Nel 2004ha iniziato un lungo perfe-zionamento col grande

Maestro Aldo Ciccolini, di-venuto per lui un impor-tante “padre musicale”.Nell’estate del 2014 haavuto l’onore di esserescelto dal Maestro per in-segnare a fianco a lui comeassistente nei corsi inter-nazionali di perfeziona-mento di “musicaRivafe-stival”. La Piccola Orche-stra Lumière ha al suo at-tivo esibizioni presso di-verse realtà: dal Konzer-thaus di Vienna all’univer-sità Luiss di Roma; dallaCBS di Shanghai alla Fi-larmonica di Trento (doveè Orchestra residente); dalFestival di Musica Sacradi Bolzano e Trento al Fe-stival Bolsko Lito in Croa-zia. L’ensemble ha incisorecentemente un cd dedi-cato a Shakespeare conmusiche originali di NicolaSegatta, suo compositoree membro. In questa oc-casione l’orchestra è direttada Giancarlo Guarino, do-cente di musica da cameraal Conservatorio di Trento.

Francesco Maria Moncher

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L’ultima generazione di pianisti trentini siaffaccia sul palcoscenico della Filarmo-nica. Solo da pochi mesi Gabriele Iorio,

nato a Trento nel 1994, ha conseguito laLaurea Specialistica di secondo livello conlode e menzione al Conservatorio “F.A. Bon-porti” nella classe della prof.ssa AntonellaCosta. Si presenta con un programma auto-revole, volto necessariamente alla lettura diassoluti capolavori della tastiera, qui firmatida Beethoven e Brahms. Sintesi non solo diun percorso formativo impegnativo, ma segnoanche di un preciso indirizzo per una specia-lizzazione già avviata sulla scia di grandimaestri che Iorio ha cominciato a frequentare,da Roberto Cominati e Benedetto Lupo aSofia Gulyak, Massimiliano Damerini, Pietrode Maria, Boris Petrushansky e Leonid Mar-garius. Uno studio affiancato comunque dauna già significativa frequentazione del mercatoprofessionale in veste sia di concertista –con importanti presenze non solo in Italia mapure a Los Angeles e alla “Hochschule FelixMendelssohn Bartholdy” di Lipsia – che dipartecipante accorto ai concorsi pianistici.Numerosi sono i premi e i riconoscimenti ri-cevuti in prestigiose competizioni nazionali einternazionali, dal concorso di Piove di Sacco(PD), al “Premio Crescendo” di Firenze, dal“Concorso Rospigliosi” di Lamporecchio (PT),all’“European Music Competition” di Moncalieri(TO).

L. van Beethoven

(1770-1827)Sonata n. 31 op. 110

J. Brahms

(1833-1897) Tre intermezzi op. 117

L. van BeethovenSonata n. 32 op. 111

25 marzo

Gabriele Ioriopianoforte

Gabriele Iorio

2524

n 21 gennaio

n 11 marzo

n 28 gennaio

2 25 febbraio

n 4 febbraio

n 18 febbraio

n 4 marzo

n 11 febbraio

21 gennaio

Marko Topchii - Lorenzo Bernardi

28 gennaio

Piano and Others: G. Gershwin & L. Bernstein

4 febbraio

Simone Vebber, organo - Banda di Mezzocorona

11 febbraio

Le sirene al ballo. Viaggio nel mondo dell’operetta

18 febbraio

Ivan Krpan, pianoforte

25 febbraio

Hèsperos piano trio

4 marzo

Gabriele Bortoluzzi, violino - Federica Bortoluzzi, pianoforte

11 marzo

Ensemble Vocale “Ad Maiora”

18 marzo

La Piccola Orchestra Lumière - F. M. Moncher - G. Guarino

25 marzo

Gabriele Iorio, pianoforten 18 marzon 25 marzo

Iniziativa realizzata con il sostegno di

Provincia autonoma di TrentoMinistero per i Beni e le Attività Culturali

Comune di Trento

Informazioni: Società Filarmonicavia Verdi 30 – 38122 Trento

Tel. [email protected]

SOCIETÀ FILARMONICATrento