Stage Ariosto FE

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Liceo classico L. Ariosto Indirizzo di scienze sociali Progetto di Stage formativo Classe 5R PERCORSI NELLA SOCIETÀ COMPLESSA La nascita nella società complessa

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Liceo classico L. AriostoIndirizzo di scienze sociali

Progetto di Stage formativoClasse 5R

PERCORSI NELLA SOCIETÀ COMPLESSA

La nascita nella società complessa

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I nostri tutor

Interno

Prof.ssa Lucia Marchetti

Esterno

Dott.ssa Rosaria Cappadona

Tirocinanti

Ilaria Bovina

Anna Mantovani

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“Con ogni uomo viene al mondo qualcosa di nuovo che non era mai esistito, qualcosa di primo e unico…”

Martin Buber

“Il mondo è il mio grembo, e il grembo di mia madre fu il mio primo mondo”

Ronald Laing

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Indice fase teorica

Prima parte La nascita nella società complessa

La popolazione caratteristiche fondamentali modelli di crescita della popolazione

La demografia definizione e origini statistiche - Italia - Ferrara

Movimenti migratori

La natalità definizione e indici di natalità statistiche - Italia - Ferrara

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La denatalità introduzione al fenomeno causa primaria del fenomeno

Seconda parte Prospettiva antropologica

Il reparto di ostetricia l’ostetricia nei secoliOspedale S. Anna di Ferrara - il reparto di maternità dell’ospedale

L’ostetricia l’assistenza ostetrica dalle origini ad oggi il ruolo dell’ostetrica

Le scuole di ostetricia

Controlli ecografici

Termini specifici (inglese)

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Il parto il parto tra ieri e oggi le modalità di parto - naturale - cesareo - in acqua abortodichiarazione di nascita

Il parto nella cultura dello Yucatan rituali e caratteristiche

Confronto parto italiano con parto messicano

Il parto nell’arte cere ostetriche dipinti, sculture

Epidurale

Indice fase pratica Diari di bordo

Bibliografia

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Fase teorica PRIMA PARTE

I problemi della natalità nella società complessa

Demografia

Popolazione

Natalità

Denatalità

Termini specifici

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Insieme degli individui di una data specie che occupa una determinata area geografica. Questi individui dipendono dalle stesse risorse, sono influenzati da identici fattori e hanno

un’elevata probabilità di interagire ed eventualmente riprodursi l’un con l’altro

LA DENSITA’

I MODELLI DI DISPERSIONE

Numero di individui di una data specie per unità di area di volume

MODELLO AGGREGATO: gli individui sono distribuiti in gruppi

MODELLO UNIFORME: gli individui sono distribuiti in maniera uniforme sul territorio. Questa dispersione deriva dalle interazioni tra gli individui

MODELLO SPARSO: gli individui sono distanziati in maniera non uniforme e imprevedibile

Questi modelli consentono di tenere sotto controllo i cambiamenti che interessano una popolazione e

confrontano la crescita o la stabilità delle popolazioni che occupano differenti aree geografiche

Caratteristiche fondamentali

Definizione e caratteristiche fondamentali

Modo in cui gli individui sono disposti in una certa area

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La crescita della popolazione è influenzata dal tasso di natalità, dal tasso di mortalità e dalle strutture per fasce di età. Su. La struttura per età di una popolazione è la proporzione di individui appartenenti alle varie fasce di

età e si può rappresentare su diagrammi come quelli della figura.

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Modelli di crescita della popolazione

MODELLO DI CRESCITA ESPONENZIALE Ci da un quadro ipotetico della crescita incontrollata di una popolazione e si verifica

quando l’intera popolazione si moltiplica in base a un fattore costante per intervalli costanti di tempo

MA

Nessuna popolazione può accrescersi all’infinito in modo esponenziale

MODELLO DI CRESCITA LOGISTICA

G= rN

G= tasso di crescita della popolazione

r= tasso di incremento procapite

N= numero di individui presenti nella popolazione in un dato momento

Una popolazione può accrescersi in maniera esponenziale per un po’ di tempo ma ad un certo punto viene limitata da qualche fattore

ambientale; a questo punto la crescita si stabilizzerebbe e potrebbe anche arrestarsi

(K – N)

K

K= capacità portante (massima dimensione di popolazione che un

certo ambiente può sostenere)

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I fattori ambientali che rallentano la crescita della popolazione vengono definiti fattori limitanti, i cui effetti dipendono dalla

densità di popolazione, sono chiamati fattori densità-dipendenti

SCARSITA’ DI CIBO

PREDAZIONE

COMPETIZIONE PER LO SPAZIO VITALE

INQUINAMENTO AMBIENTALE

Anche le condizioni meteorologiche, possono limitare oppure ridurre la dimensione di una popolazione ben prima che intervengano fattori densità-dipendenti

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Dal greco domos, cioè popolo e graphia, cioè scrittura. È lo studio statistico dei fenomeni di stato e di movimento della popolazione. I primi riguardano la popolazione

di un dato territorio in un determinato momento; i secondi invece indicano i flussi migratori e il ricambio generazionale

Le sue origini risalgono al ‘700. Fu in Inghilterra che verso la metà di questo secolo, si svilupparono le prime teorie della popolazione usando metodologie

statistiche che furono in seguito riprese e perfezionate in Germania e Francia

Le indagini demografiche sono importanti per l’amministrazione pubblica, perché i dati

orientano le scelte economiche e politiche dei governi, in particolare per quanto riguarda le

previsioni di spesa o di investimento

Definizione e origini

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La maggior parte delle statistiche demografiche avviene tramite censimento (dal latino censere = valutare) dal quale si ricavano informazioni sul numero di abitanti e su diverse caratteristiche della popolazione (come, ad esempio, il

numero di persone per nucleo famigliare …)

Statistica

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In Italia il primo censimento ufficiale risale solo al 1861, cioè subito dopo l'unità d'Italia. Da quel momento sono state eseguite 14 rilevazioni con cadenza decennale a parte alcune eccezioni, l'ultima risale al 2005 e

da diversi decenni sono svolte dall'ISTAT.

L'ISTAT fu istituito come Istituto Centrale di Statistica nel 1926 (legge 9 luglio 1926, n.1162), durante il Fascismo, per raccogliere in forma organizzata

alcuni dati essenziali riguardanti lo Stato. Le sue attività comprendono: i censimenti sulla popolazione, sull'industri e i servizi e sull'agricoltura, indagini

campionarie sulle famiglie (consumi, forze di lavoro, aspetti della vita quotidiana, salute, sicurezza, tempo libero, famiglia e soggetti sociali, uso del

tempo...) e numerose indagini economiche (contabilità nazionale, prezzi, commercio estero, istituzioni, imprese, occupazione, ...)

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Primo censimento 1861

Secondo il primo censimento fatto al 31 dicembre 1861, la popolazione senza contare il la regione del Veneto e la provincia di Roma, era di 21.777.334 abitanti. Il 31 dicembre 1871 era di 26.801.154

(compresi gli abitanti di Roma) e il 31 dicembre del 1881 era di 28.459.628

Dopo il 1881 non si sono fatti altri censimenti e per calcolare la popolazione, l’ufficio statistica partii dall’ipotesi che

l’aumento medio annuale della popolazione dal 31/12/1881 abbia continuato a verificarsi nella stessa misura osservata tra

il censimento del 1871 e quello del 1881

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L'immagine mostra l'andamento tendenziale della popolazione nei passati decenni. Come mostra il grafico nella sezione l'ultimo decennio, in realtà la popolazione italiana,

a causa degli ingenti movimenti migratori in ingresso, sta crescendo con una progressione analoga a quella degli anni '60.

Andamento demografico dal 1961 al 2003

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Fenomeno della Migrazione

Il termine può avere diversi significati, ma il più delle volte viene inteso come “spostamenti umani motivati soprattutto dalla

ricerca di un lavoro o i un miglior standard di vita”

Nel mondo vi sono circa 130 milioni di rifugiati e immigrati, l’Italia ne ospita

poco più di 1 milione

In Italia, negli ultimi anni la crescita è avvenuta con un

incremento del 5%

Le persone si spostano dal loro paese essenzialmente per i seguenti motivi:

motivazioni economiche (sfuggire alla povertà, cercare migliori condizioni di vita)

persecuzioni e oppressioni (evitare guerre, genocidi o la pulizia etnica)

disastri naturali (tsunami, alluvioni, terremoti)

motivazioni personali (scelta ideologica)

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Nell’epoca della GLOBALIZZAZIONE lo spazio che conta è quello economico sociale, definito dallo

sviluppo dualistico del sistema economico mondiale. Inizialmente i flussi migratori erano diretti

dall’Europa all’America e all’Australia, di recente invece vanno da una realtà rurali molto popolate ad aree urbane ad intenso sviluppo tecnologico. Negli ultimi anni sono in aumento anche le migrazioni da

aree sviluppate ad altre analoghe.

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La popolazione in Italia non si sta riducendo. A partire dal

2001, principalmente a causa delle sanatorie e delle recenti leggi sull'immigrazione, il

numero dei residenti regolari sul territorio italiano è

aumentato in modo esponenziale. Secondo gli

ultimi dati Istat disponibili, tra la fine del 2004 e la fine del 2005, il numero di immigrati

regolarmente residenti in Italia è aumentato di 302.618 unità. La popolazione è cresciuta di

circa 290.000 unità

Andamento demografico dal 1990 al 2005

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Andamento demografico dal 1900 al 2005

Continua anche nel 2006 la leggera crescita dell'ammontare della popolazione iscritta nell'anagrafe del comune di Ferrara. La popolazione al 31/12/2006

ammonta a 133.214 abitanti, mentre era di 132.471 abitanti a dicembre 2005 e di 131.907 abitanti nel 2004.

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Da natus, participio del verbo nasci, nascere. Indica la percentuale delle nascite che avvengono in un tempo e in un luogo determinati, calcolata in rapporto a tutta la popolazione o a una particolare classe di persone. Nel

linguaggio della statistica si parla di indici di natalità

Rapporto fra il numero dei bambini nati/vivi in un luogo, in

un certo periodo di tempo e il numero degli abitanti nell’istante centrale del periodo considerato

Questi indici permettono di calcolare la crescita o la

diminuzione della popolazione e il suo invecchiamento

Sapere quanti bambini nascono, significa essere in grado di prevedere quanti asili, scuole e università serviranno…

Definizione e indici di natalità

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I dati sulla natalità sono indispensabili alla pubblica amministrazione per impostare la politica demografica.

Sulle basi statistiche si progettano interventi di incentivazione o disincentivazioni alla natalità

Statistica

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Quozienti di natalità dal 1862 al 1985(nati per 1000 abitanti)

18621915-1920

I° Guerra Mondiale

1985Inizio calo dell’indice di natalità che

perseguirà fino ai giorni nostri

Andamento costante dell’indice di natalità

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Nell'ultimo decennio la natalità in Italia ha registrato una crescita costante e consistente, da molti

attribuita al tasso di fecondità delle donne immigrate. Nel 2005, il

numero di bambini nati per donna (1,32) pare pressoché stabile rispetto

all'anno precedente (1,33). Trattandosi di una semplice stima, il

dato non è attendibile.

Andamento demografico dal 1995 al 2004

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Nati vivi nella popolazione residente per sesso dal 1900 al 1944

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Nati vivi nella popolazione residente per sesso dal 1945 al 1995

Nel corso di questi 15 anni si è verificata una progressiva diminuzione della natalità.

Tasso medio annuo è stato del 0,4% il più basso mai registrato

Vale per tutta la Nazione

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Andamento della natalità dal 1994 al 2004

2006 Ferrara detiene il primato delle nascite

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CAUSA IMMIGRAZIONE

Istogrammi sui nati da donne straniere

Negli ultimi dieci anni il numero di stranieri residenti nel Comune di Ferrara è quintuplicato. Risiedono oggi nel comune 5.875 stranieri (al 31/12/2006), oltre 800 in più

dell'anno precedente.

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 Madre

italiana Madre

straniera Totale nati % stranieri

2001 1242 35 1277 2.7

2002 1165 38 1203 3.2

2003 1238 44 1282 3.4

2004 1274 90 1364 6.6

2005 1123 219 1342 16.3

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Diminuzione del numero delle nascite in rapporto alla popolazione.

Per molti anni il problema della denatalità è stato ignorato dai Testi programmatici della Unione Europea del Trattato di

Maastricht. Nell’ottobre del 2004 il Consiglio Europeo aveva cominciato ad interessarsene, ma solo dal punto di vista

economico. Si è dovuto attendere il marzo del 2005 perché finalmente la Commissione per il lavoro, compilasse un Green

paper sulla crisi demografica.

Introduzione al fenomeno

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Il demografo, propone come rimedio un cambiamento radicale della struttura economica e sociale.

La strada principale per risolvere il crollo demografico è una revisione delle politiche famigliari, che non si sono

adeguate ai cambiamenti

Fare politiche famigliari che sostengano le famiglie

costituite e soprattutto le famiglie numerose, che spesso

vengono trascurate

POSSIBILE SOLUZIONE

Secondo il demografo francese Gerand-Francois Dumont, docente della Sorbona di Parigi, la causa

primaria del declino demografico è la profonda trasformazione subita dalla famiglia a partire dalla

fine degli anni sessanta

Legame tra le generazioni

Trasformazione ruolo donna

Durata dell’unione

Dimensione e composizione dei

nucleiRuolo dei genitori

Causa principale

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La popolazione italiana ha una natalità tra le più basse del mondo, va accumulando un imponente “debito” demografico.

ITALIA E’ IL FANALINO DI CODA PER IL NUMERO DI

NASCITE

È difficile capire perché questo avvenga. Le motivazioni messe in campo sono le stesse

Crisi della coppia

Crisi della famiglia

Emancipazione femminile

Tendenza alla pianificazione e al controllo della propria esistenza

Aumento dei rischi di infertilità e aborti spontanei

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Glossary

Demography: the study of the size, composition, distibution and changes in human populations.

Life span: the maximum length of life possible in a particular species.

Life expentancy: the number of years that the average newborn in a partuicular population can be expected to live.

Fecundity: the potential number of children that could be born to a woman of child-bearing age.

Fertility: the actual number of children that are born to women of child-bearing age. Crude

birth rate: the annual number of births per 1000 members of a population. Crude death

rate: the annual numbers of death per 1000 members of a population.

Tility rate: the annual of births per 1000 women of child-bearing age (ages 15-44).

Infant mortality rate: the number of children who die within the first year of life per 1000 members

of live births in a given year.

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SECONDA PARTEProspettiva antropologica

Reparto di ostetricia

L’ostetrica

Il parto

Il parto nella cultura dello Yucatan

Confronto parto italiano e messicano

Il parto nell’arteFase praticaBibliografia

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L’ostetricia nei secoli

Necessità della donna = aiuto nel momento del parto

SUMERI: (2000 a.C.) 25 tavolette con scene di parti

Origini umanità = ORIGINE OSTETRICIA

2000 a.C

400 a.C Medico greco Ippocrate: negazione dell’intervento divino nella malattia = uomo è al centro della medicina VS

Sumeri, Indiani, Egizi: il medico consultato solo nei casi di parti

difficili, perché invocasse l’aiuto della divinità

(carattere teologico che impedì il progresso dell’ostetricia per secoli)

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LEX REGIA: documento che obbliga ad eseguire il taglio cesareo sulle donne morte in gravidanza o durante il parto (osservazione diretta sui cadaveri)

Epoca romana

Nozioni ostetriche tramandate nel Corpus Hippocraticum, il testo che Ippocrate

scrisse.Decadono gli studi sull’ostetricia (regresso della scienza medica)

Caduta Impero Romano

Sviluppo conoscenze ostetriche = istituzione prime Università

XIII

SCUOLA DI SALERNO: Trotula, donna medico autrice del testo De mulieribus passionibus in ante e post partum, studiava modificazioni femminili nel periodo precedente e successivo al parto

1213

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Ostetricia come scienza = disciplina autonoma, staccata dalla chirurgia

XVI

=

Contatto diretto che porta all’osservazione e all’esperimento, rompendo i ponti con la magia e

l’aristotelismo: La gravidanza e il parto perdono l’aspetto magico e mistico

per acquisire i caratteri di fenomeno biologico.

1513 Primo libro di argomento ostetrico (Eucharius Roesslin): Il giardino delle rose per donne incinte e levatrici

1596 Primo trattato italiano di ostetricia: La comare o raccoglitrice, di Scipione Mercurio

Ragioni di pudore = assistenza ostetrica: privilegio delle donne

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Il Cristianesimo, considerò “impura” la scienza ostetrica (poiché impuro era il corpo della donna)

e vietò agli uomini medici di assistere al parto.

= NASCITA = EVENTO RISERVATO ALLA COMPETENZA DELLE DONNE

1633 Un medico (Giuliano Clément) della corte di Luigi XIV,

assistì Madame de La Vallière durante un parto: da questo momento, la moda di ricorrere al medico uomo si diffuse tra l’aristocrazia francese per poi varcare i confini

Parigi, Francoise Moriceau: primo chirurgo ad esercitare esclusivamente

l’ostetricia, questa disciplina passò sempre più nelle mani dei chirurghi ostetrici =

uomo entra nella pratica professionale

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‘700 Necessità di un’adeguata istruzione delle levatrici e della nascita di scuole per impartire nozioni necessarie di arte ostetrica

ITALIA: già nel 1580 Lucrezia d’Este aveva fatto erigere in Ferrara la Casa di S.Maria del Soccorso per le donne in stato di gravidanza

1728 Torino: apertura presso l’ospedale S.Giovanni, di una sala parto per l’abilitazione pratica alla professione di ostetrica

Italia: spezzettata in piccoli stati + mancanza di una legislazione (ostetrica) = difficile

diffusione degli istituti di istruzione.

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Italia: si affermano le scuole pubbliche per levatrici = l’ostetricia perde i caratteri di arte manuale per divenire scienza (=SCUOLE).

Seconda metà ‘700

Primo insegnamento A Bologna nel 1757 (Giovan Antonio Galli)

Bologna, 1768: prima rivista di ostetricia italiana

‘800 • Possibilità di ascoltare il battito cardiaco (stetoscopio)• Lotta contro l’infezione puerperale (igiene personale del medico)

‘900 • Introduzione taglio cesareo basso (= no emorragie, rottura dell’utero)• Introduzione parto indolore (anestetici non tossici)• Diagnosi precoce di gravidanza• Nascita e sviluppo della chirurgia ginecologica

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Le scuole di ostetricia

Antichità:- scuola di Sais (Egitto, VI sec. a.C)- scuola di Erofilo (Grecia IV sec. a.C)- insegnamento di Muscione (VI sec. d.C)- Trotula (XII sec.)- maestro Rosslin di Worms (Germania, 1500)- Madame Boursier (Francia, 1600)- Anna Morandi Mazzolini (Italia, 1700)- scuola Parigi, 1720- scuola Torino, 1728

UNIFICAZIONE D’ITALIA

Articolo 3 del Regio Decreto Legge 10 luglio 1937, n° 1520

Cambio di qualifica da “levatrice” a “ostetrica”

1. Regio Decreto del 10 febbraio 1876 relativo al «Regolamento delle

scuole di ostetricia per levatrici»

1861

Primi ordinamenti riguardanti le

istituzioni scolastiche

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=

Durata del corso di studi fissata col Regio Decreto Legge n° 2128/1936 in tre anni col requisito per l'ammissione del diploma di scuola media inferiore.

Legge n° 1252/1957: durata ridotta a due anni con l'introduzione del requisito del diploma di infermiere professionale (biennale).

Inoltre, chi proveniva dalla Facoltà di Medicina e avesse superato gli esami dei primi tre anni, poteva direttamente accedere alla Scuola di

OstetriciaDonna; minimo 18 anni massimo 25; buona condotta morale, civile e politica; sana e robusta di costituzione fisica.

Metà ‘900 CHI?

Legge n° 339/1976: limite di età abolito

+Legge n° 903/1977: abolita

ogni discriminazione dei sessi in campo professionale

Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche = trasformazione delle Scuole di

Ostetricia in scuole universitarie dirette a fini speciali; ottenere corsi per il rilascio di diploma universitario (D.U. o "laurea

breve"). Fine ‘900

24 giugno 1996 è stato istituito il corso triennale di Diploma Universitario per ostetrica/o.

=

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Decreto Ministeriale 2 aprile 2001, n° 136: attivazione il Corso di Laurea triennale in Ostetricia (CLO) all’interno della prima classe “Classe delle

lauree in professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica”.

1999: riordino della legislazione concernente la formazione in ambito universitario, con completa rivisitazione dei titoli rilasciati dalle

Università prevedendo in particolare titoli di 1° livello (“Corso di Laurea”) e titoli di 2° livello (“Corso di Laurea specialistica”).

Preparazione di titolari di “professioni definite” in quanto, per l’ingresso nel mondo

del lavoro, non richiedono un secondo percorso

Preparazione di titolari di “professioni di

elevata qualificazione”

OGGI

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Ospedale S.Anna, Ferrara

8 Ottobre 1440 = Bolla Pontificia con la quale Papa Eugenio IV dà l’incarico al Vescovo Giovanni Tavelli da Tossignani di costruire

in Ferrara un ospedale al servizio degli infermi poveri

Niccolò III e Lionello, marchesi d’Este, vogliono dotare la loro città di un grande ospedale.

Il Vescovo di Ferrara si mise alla ricerca di una sito adatto ad accogliere un opera così importante.

=

Vi era, fuori della città allora abitata, il monastero dei frati Agostiniani di S.Basilio, venuti dall’Armenia. I frati armeni avevano occupato un piccolo convento fondato dai

Terziari Francescani Conventuali, costruito nel 1304, in cui i francescani avevano

dedicato un oratorio a S.Anna.

In seguito alla decadenza di questo monastero, il

Vescovo lo utilizzò per insediarvi il nuovo ospedale: • inizio costruzione: 1443

• consegna alla città: 1445

Page 45: Stage Ariosto FE

Il reparto maternità dell’ospedale S.Anna

-Diagnosi e terapia di: patologie infiammatorie disfunzionali organiche prenoplastiche/neoplastiche(apparato genitale femminile)

Attraverso: -Ecografia- Colposcopia- Isteroscopia- Celioscopia

- Osservazione e controllo della patologia della cervice uterina: colposcopia biopsia mirata eventuale conizzazione e successivo follow-up

- Attività chirurgica: interventi di tipo conservativi/demolitivi

(riguardo al trattamento della patologia neoplastica)

- Terapia medica e follow-up della patologia neoplastica maligna

Page 46: Stage Ariosto FE

- Assistenza all’ultima fase (9° mese) della gravidanza fisiologica (controlli settimanali)

- Diagnosi e terapia delle gravidanze a rischio

- Assistenza al parto e puerperio

- Attività di diagnosi prenatale: Villocentesi Amniocentesi Funicolocentesi

Page 47: Stage Ariosto FE

L’assistenza ostetrica dalle origini ad oggi

Nascita dell’assistenza ostetrica = fine del Neolitico: l’uomo passa dai rapporti promiscui ai

rapporti di coppia. E, con la coppia, l’uomo scopre finalmente che anche il bambino è frutto di un

seme: il suo.

Antico Egitto: testi di medicina = evoluzione nell’assistenza sanitaria

Levatrice: assisteva fino al settimo giorno dopo il parto quando, con una cerimonia importante, tornava a lavare puerpera e neonato.

Dea HEKET: divina ostetrica dell’antico Egitto, la protettrice della nuova vita. Le ostetriche erano definite “serve di Heket”

in onore del loro compito di dispensare la vita.

Page 48: Stage Ariosto FE

Disponevano di tipiche strutture organizzative e, tra queste, di una specifica figura della collettività deputata al parto: la levatrice, conosciuta col nome di “majelledeth”.

Della majelledeth viene data notizia nella Bibbia.

=Compiti majelledeth: assistere il parto, dare un

nome al neonato in mancanza della madre o individuare il primogenito.

Le levatrici greche dovevano esser anziane ed in fatti erano chiamate maiai, cioè: vecchie

Curavano il parto, la sterilità, l’isterismo e le altre malattie femminili

Page 49: Stage Ariosto FE

Potevano esercitare la professione solo le donne che avessero avuto figli ed avessero raggiunto il periodo della menopausa

Manuale scritto dal ginecologo Muscione = come si nasceva a Roma- Sala parto: sedia ostetrica + due letti, uno duro (fase del travaglio e del parto) e uno morbido (fase post-partum)- Materiale d’uso: olio caldo, analettici profumati, spugne umide, panni di lana, cuscini, guanciali- Ostetrica: grembiule resistente e pulito, davanti alla partoriente, doveva guardare negli occhi la partoriente e parlarle con “pia sollecitudine”.

Obstetrix: dopo il parto prestava assistenza in puerperio per cinque giorni poi procedeva alla cerimonia di purificazione; al termine girava intorno all’altare per affidare il neonato alla nutrice.

Antica Roma: levatrici chiamate OBSTETRICES = “cole che sta davanti”, da ob (davanti) e stare (stare)

OGGI = OSTERICA

Page 50: Stage Ariosto FE

Ruolo dell’ostetrica

L'ostetrica è una persona che, essendo stata regolarmente ammessa, a tempo debito, ad uno specifico programma formativo riconosciuto dalla giurisdizione in

cui è inserita, ha successivamente completato il prescritto corso di studi in scienze ostetriche ed ha acquisito la qualificazione necessaria per essere registrata e/o

legalmente autorizzata alla pratica ostetrica.Essa deve essere in grado di fornire la necessaria supervisione, assistenza e

consigli alla donna durante la gravidanza, il parto e il periodo post - parto, condurre parti sotto la propria responsabilità e prestare cure al neonato e al

bambino. Queste cure includono misure preventive, il rilievo di condizioni anomale a carico di madre e bambino, il ricorso all'assistenza medica e l'esecuzione di

misure d'emergenza in assenza di supporto medico.Essa ha un ruolo consultivo ed educativo importante, non soltanto per le donne, ma anche nella famiglia e nella comunità. Il suo intervento dovrebbe includere

l'educazione prenatale e la preparazione al ruolo genitoriale nonché estendersi ad alcune aree della ginecologia, della pianificazione familiare e delle cure

all'infanzia.Essa può esercitare in ospedali, cliniche, unità sanitarie, a domicilio o in

qualunque altro servizio.

Definizione internazionale di ostetrica/o(Adottata dall’I.C.M., dall’O.M.S. e dalla F.I.G.O. nel 1972, con

emendamenti nel 1991 e nel 1992)

Page 51: Stage Ariosto FE

E’ una specie di “angelo custode” che segue la donna durante la

gravidanza, il parto e il puerperio

Requisiti necessari:

Laurea in ostetricia

Capacità di analisi

Capacità di relazione con gli altri

Autonomia decisionale

Capacità di osservazione

Ottima manualità

Autocontrollo

Professione regolata da LEGGI Regio Decreto 27 luglio 1934, n° 1265

Page 52: Stage Ariosto FE

Rispondere alla domanda di salute della donna, con consulenze sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico e sociale

I compiti dell’ostetrica

Segue in modo autonomo la gravidanza fisiologica, valutando il benessere della mamma e del bambino con controlli periodici

Può prescrivere esami necessari al controllo dell’evoluzione della gravidanza normale o quelli per le gravidanze comportanti rischi

Può eseguire controlli ecografici

Saper diagnosticare eventuali anomalie o fattori di rischio per chiedere la consulenza dello specialista

Tiene corsi di preparazione al parto

Page 53: Stage Ariosto FE

Ecografia ostetrica

ECOGRAFIA DEL PRIMO TRIMESTRE: - stabilire il numero di feti - datare con precisazione la gravidanza

- diagnosticare eventuali aborti interni o distacchi coriali od amnio-

coriali - diagnosticare anomalie fetali già riconoscibili a

quest’epoca

TRANSLUCENZA NUCALE: Rischio anomalia cromosomica

ECOGRAFIA DEL SECONDO TRIMESTRE: - biometria

(misurazione delle parti corporee fetali) -

esame della morfologia del feto = non più visione

globale ma singole porzioni corporee

Page 54: Stage Ariosto FE

ECOGRAFIA TERZO TRIMESTRE: - confronto con parametri rilevati

nel II trimestre al fine di escludere una patologia dell’accrescimento fetale sia nel senso di un ritardo sia nel senso di un eccesso

- non va persa di vista la morfologia fetaleVELOCIMETRIA DOPPLER:

- valuta le qualità di flusso ematico nei vasi sanguigni

Cursore che sta campionando i vasi ombelicali

Page 55: Stage Ariosto FE

Durante il travaglio l’ostetrica è la figura più vicina alla gestante

• Controlla ad intervalli regolari i parametri materni e fetali

• Controlla l’andamento delle contrazioni e le condizioni del nascituro, “seguendolo” nel canale del parto

• Consiglia quando e come spingere

• Tiene d’occhio la strumentazione

• Informa il medico sull’andamento del parto e lo assiste durante la fase conclusiva dello stesso

• Assistenza personalizzata alla partoriente, creando con la futura mamma un legame emotivo

Page 56: Stage Ariosto FE

Dopo la nascita

L’ostetrica assiste la puerpera favorendo l’allattamento con l’attacco del bebè al seno già in sala parto e il

controllo della poppata. Aiuta poi la mamma a riconoscere subito i bisogni del neonato e ad accudirlo con sicurezza.

OSTERICA = APPROCIO GLOBALE ALLA MADRE E AL BAMBINO, PRIMA, DURANTE

E DOPO LA NASCITA.

Page 57: Stage Ariosto FE

SEDIA DA PARTO

FORCIPE (inventato da famiglia londinese di ostetrici, i Chamberlain)

Grande tenaglia con due lame curve da adattare separatamente alla testa del bambino;

successivamente le lame vengono fissate l’una all’altra ed il medico incomincia a tirare.

XVI

XVIII

1581 TAGLIO CESAREO = Francois Rousset

Il parto tra ieri e oggi

Nascita in casa

diffusione forcipe in tutta Europa avvento medici nell’assistenza al parto

Page 58: Stage Ariosto FE

fine ‘800

GUANTI DI GOMMA, MASCHERINE, STERILIZZAZIONE STRUMENTI

XIXNascita negli ospedali: donne povere,

emarginate, cercavano nell’ospedale la possibilità di tenere segreta la nascita dei loro bambini

MA Mortalità alta a causa di infezioni

anni ’50

(‘900)

ITALIA = diffusione dei parti in ospedale

=

parto privo di rischio

Page 59: Stage Ariosto FE

Modalità di parto

Fasi principali del parto:

1. CONTRAZIONI: - Segnale più evidente dell’inizio del parto. - Preparano il collo dell’utero al passaggio del bambino. - Inizio: dolori sopportabili, poi diventano sempre più intensi e vicini- Muscolatura si irrigidisce e il bambino viene spinto verso il basso, mentre il collo dell’utero si appiattisce e si dilata fino a raggiungere i 10 cm di dilatazione necessari al passaggio del bambino. - Durante questa fase avviene anche la rottura del sacco amniotico (in cui sono presenti sostanze che provocano le contrazioni)

Parto fisiologico (naturale)

2. TRAVAGLIO -Contrazioni e appianamento completo della cervice uterina (canale cervicale incluso nella parte inferiore dell’utero) - Ogni due ore viene registrato il battito cardiaco del feto per 20-30 minuti e viene controllata la dilatazione dell’utero.

Page 60: Stage Ariosto FE

3. PERIODO DILATATIVO:

- Cervice uterina si dilatata di 10 cm. - Si rompono le acque. - A metà del periodo dilatante (collo dell’utero aperto di 3-4 cm) si può eseguire l’anestesia EPIDURALE. - Partoriente può assumere la posizione che più gradisce, non creando problemi al feto. 4. PERIODO ESPULSIVO:

- Inizia quando il collo dell’utero si è dilatato completamente e ha il compito di far procedere il nascituro verso il canale del parto. - I° fase: vagina non ancora distesa = partoriente non sente la necessità di spingere. - II° fase: testa del feto raggiunge il pavimento pelvico = con le spinte la testa scende e dilata la vulva. L’ostetrica, introduce un dito in vagina e determina la posizione della testa fetale = NASCITA

5. PERIODO DEL SECONDAMENTO:

- Dopo parto = utero si contrae e inizia a ridursi per ritornare alle sue dimensioni originarie. Nel giro di un’ora la placenta si stacca dalle pareti uterine e viene espulsa.

Page 61: Stage Ariosto FE

Epidurale

Elimina il dolore del parto e lascia al tempo stesso la mamma attiva e cosciente

Iniezioni di farmaci anestetici nella parte bassa della schiena, tra l’osso vertebrale e la membrana che ricopre il midollo spinale. Non sono pericolosi né per la mamma né per il bambino. E’ molto praticata in altri paesi ma il Italia interessa solo il 10% delle partorienti.

Perché se ne fanno poche? - pazienti non

sempre informate- paure degli inconvenienti provocati dall’epidurale

- diversi ospedali non l’affermano- non sempre a disposizione nei reparti

I disturbi, nella maggioranza dei casi sono di lieve entità: mal di testa, prurito alle gambe, dolori alla schiena.

Page 62: Stage Ariosto FE

Parto cesareo

Prima dell’operazione: addome depilato e preparato per l’intervento; Inserimento catetere e flebocitosi; aspettare che l’anestesia abbia effetto e praticare un taglio nei tessuti fino a raggiungere il sacco amniotico e il bambino; Bambino estratto + cordone ombelicale legato e tagliato; Parte uterina e addominale saturate con punti riassorbibili e pelle chiusa con punti metallici.

Quando effettuarlo? - Eccessiva dimensione del bambino rispetto al canale pelvico della madre

- Posizione del neonato che rende impraticabile un parto naturale- Segnali di sofferenza fetale- Eccessivo prolungamento del parto- Presenza di una gravidanza gemellare e di feti che si ostacolano a vicenda- Necessità di far nascere il bambino con urgenza- Vita della madre messa a repentaglio da una grave malattia della gravidanza che comporta edemi e pressione alta (gestosi) - Madre vittima di un emorragia

Page 63: Stage Ariosto FE

Parto in acqua

In vasca la mamma si rilassa e si muove più liberamente e il

bambino ritrova il calore dell’utero

= NATURALEZZA E DELICATEZZA

Vantaggi per la mamma: -

Rilassamento del pavimento pelvico provocato dall’acqua calda + diminuisce la produzione di ormoni dello stress e aumenta la

produzione di ormoni che alleviano la percezione dolorosa delle contrazioni - Si raggiunge la dilatazione

completa più velocemente Vantaggi per il bambino: - Acqua: elemento che risulta familiare al neonato (liquido amniotico) - Non corre il rischio di ingerire acqua perché appena nato non

respira ancora (comincia a respirare quando i recettori facciali sono a contatto con l’aria)

Page 64: Stage Ariosto FE

AbortoInterruzione prematura di una gravidanza che può avvenire per

cause naturali (aborto spontaneo) o essere provocata artificialmente (aborto provocato o interruzione volontaria della gravidanza).

Aborto: entro il 180° giorno dal concepimento

2. L'aborto spontaneo è l'interruzione di una gravidanza

non causata da un intervento esterno. Il periodo a maggior rischio è il primo trimestre.

1. L'Interruzione volontaria di gravidanza (IVG) o aborto

provocato consiste nell'interruzione dello sviluppo dell'embrione o del feto e nella sua rimozione dall'utero della

gestante.Dovuto da:

- Aberrazioni cromosomiche del prodotto del concepimento (embrione o feto)

-Problemi della gestante (incontinenza cervicale, malattie infettive malnutrizione, abuso di droga o alcool)

Page 65: Stage Ariosto FE

Dichiarazione di nascita

Per il nuovo nato è obbligatoria l’iscrizione nel registro comunale dello stato civile

Chi fa la dichiarazione: uno dei genitori; persona con procura speciale di uno dei genitori, medico,

ostetrica o persona che ha assistito al parto.

Dove: ospedale o casa di cura in cui è avvenuta la nascita, Comune nel cui territorio è avvenuta la nascita, Comune di residenza dei genitori, se diverso da quello di nascita.

Come: La dichiarazione deve essere fatta: oralmente, senza bisogno di testimoni entro il termine di tre giorni dalla nascita, se fatta presso un

ospedale o casa di cura, dieci giorni dalla nascita, se fatta presso un Comune.

Page 66: Stage Ariosto FE

Se ovunque i bambini nascono tutti allo stesso modo, molto diverso è lo

scenario che gli accoglie al loro ingresso nel mondo.

YUCATAN

Page 67: Stage Ariosto FE

L’ambiente della nascita

Il parto in genere avvienein casa o in cortile

CORTILE = spazio della vita privata della famiglia. All’interno

vi è una CASA principale.

Arredamento

Molto importante durante il parto per l’atmosfera che si viene a creare

Alle travi del soffitto sono appese le amache tessute a mano dove la donna partorirà

La prima visitaRaccoglie tutte le informazioni per valutare in quale misura la donna sarà capace di sopportare il dolore

La sabada (massaggio) è l’elemento più importante delle visite prenatali. La visita si svolge in tre momenti:

Saluti Massaggio Commiato (separazione)

Page 68: Stage Ariosto FE

Quando cominciano le doglie, l’area destinata al parto viene separata dallo spazio pubblico. Si proibisce a tutti di entrare, salvo la levatrice e le aiutanti

della madre in attesa. Inoltre si tira una tenda bianca come sipario.

Il parto

All’inizio del travaglio, la maggior parte del tempo lo passa sull’amaca, conversando con le sue

aiutanti.Inizio malessere della donna: un’aiutante si posiziona dietro

l’amaca e la sorregge, sollevandola ai culmini delle contrazioni.

NASCITA

Page 69: Stage Ariosto FE

Confronto parto italiano - parto messicano

ITALIA: realtà in cui viviamo Nascita dominata dalle TECNOLOGIE

(avvento Riv. Industriale)

+ Medicalizzazione = interviene il medico (uomo)

nel parto (atto da sempre riservato alla donna)

= GRANDE TRASFORMAZIONE

VS

YUCATAN: realtà opposta alla nostra

Parto dominato dalla SPIRITUALITÀ

= TRADIZIONE

Page 70: Stage Ariosto FE

Rinascimento =

Corpo della donna: si passa dalla figura stereotipata delle dame medievali ad una donna più umana, madre.

L’esempio migliore di questo modello di donna lo si ritrova nella ceroplastica settecentesca

Mezzo per diffondere l’anatomia tra coloro che medici non erano come le ostetriche. I ceroplasti più

importanti erano Giovan Battista Manfredini e Pietro Sandri.

A Firenze nel tardo ‘600 le cere

anatomiche acquistano un valore scientifico

Cere ostetriche

Il parto nell’arte

Page 71: Stage Ariosto FE

La Madonna del Parto (realizzato forse intorno al 1455) di Piero della Francesca

Dipinti - sculture - ritratti

Page 72: Stage Ariosto FE

Scena di parto del XVI secolo

Page 73: Stage Ariosto FE

Scena di parto- Bassorilievo del XVI secolo -

Page 74: Stage Ariosto FE

Raffigurazione di posizione assuntada una partoriente in vista del parto,

in una immagine di inizio del 1900

Page 75: Stage Ariosto FE

Bibliografia - AA.VV, Anuario demografico 1995, Tipo-litografia artigiana Ferrara, Dicembre 1996

- Annuario statistico italiano

- AA.VV, Per amore & per forza - L’infanzia tra ‘800 e ‘900 -, Edizione Panini, Modena 1987

- B. Jordan, La nascita in quattro culture, Emme edizioni, Milano 1983

- C. Reece, T. Simon, Immagini della biologia Volume D L’ecologia, Zanichelli. Bologna 2006

- C.Tosoratti, Our World, Calderini, Milano 2004

- Documenti forniti dalla Dott.ssa Elena Forini

Siti Internet

- WWW.camera.it

- WWW.comune.Fe.It

- WWW.catpres.com

- WWW.explora.it

- WWW.gazzettadisondro.it

- WWW.gineconline.net

- WWW.google.it

- WWW.gravidanzaonline.it

- WWW.magazine.it

- WWW.ospfe.it

- WWW.paginemediche.it

- WWW.salvadordalì.it

- WWW.volint.it

- WWW.wikipedia.it

Page 76: Stage Ariosto FE

Fase praticaDiari di bordo

Lunedi

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Ospedale S.Anna

CSD

Settimana dal 26 al 30 marzo 2007

Parole chiave…

Page 77: Stage Ariosto FE

Alle ore 9.00 siamo arrivate all’ospedale S.Anna e ci siamo dirette verso il reparto di ginecologia e ostetricia.

Al termine della visita, la nostra Tutor, ci ha dato la possibilità di scegliere in quale ambulatorio andare tra quello della diagnosi pre-natale e quello

cardiotocografico. Ilaria è andata nell’ambulatorio dove effettuano le diagnosi pre-natali, cioè dove si svolgono esami specifici quali,

ecografie, amniocentesi, villocentesi e funicolocentesi. Anna invece, ha trascorso la mattina nell’ambulatorio in cui, pochi giorni prima della data presunta del parto,

si analizzano i tracciati cardiaci dei feti. Attorno le 14 circa, finisce il nostro primo giorno di

stage e ci siamo dirette verso casa.

Arrivate siamo state accolte da una studentessa dl corso di laurea in ostetricia, che ci ha accompagnate

durante la visita dell’intero reparto.

Page 78: Stage Ariosto FE

“ Wow il primo giorno!!!l’impatto è stato molto positivo forse anche perché siamo state accolte molto

bene da tutto lo staff. Ho scelto di andare nell’ambulatorio dove oggi effettuavano le amiocentesi. All’inizio ero un po’ perplessa, ambiente nuovo, figure

professionali ma poi…ho trovato interesse e ho cominciato a fare domande su come avviene questo tipo

di esame etc… “

Ilaria

“ Beh…Che dire…Aspettavo con ansia questo giorno e finalmente è arrivato!! Questa mattina ho assistito alle analisi del tracciato cardiaco del

feto…Una miriade di emozioni mi travolgevano, emozioni impossibili da descrivere!!Un aspetto fondamentale di chi assiste le signore gravide, è

che ha il grande compito di saper ascoltare le loro ansie e perplessità e, di conseguenza saperle confortare nel momento del bisogno…Non è semplice, a volte ci si trova di fronte a situazioni drammatiche che

sconvolgono la vita di una donna e di un’ intera famiglia, ma… E’ IL MIO LAVORO!!!”

Anna

Page 79: Stage Ariosto FE

Anche oggi alle 9.30 eravamo già negli ambulatori. A differenza di ieri Anna è andata nell’ambulatorio della

diagnosi pre-natale e Ilaria nell’ambulatorio delle cardiotocografie.

“ Secondo giorno…oggi sono andata nell’ambulatorio dove effettuavano i tracciati fetali. All’inizio non ero molto convinta di rimanere, sentire quel rumore strano del bambino

che si muoveva, del suo cuore… ma poi pensare che era una piccola forma di vita che a poco sarebbe nata mi riempiva il cuore di gioia!!!Poi le mamme nonostante la tensione

per il risultato del tracciato, cercavano di sdrammatizzare il tutto con battute o raccontando piccoli episodi divertenti. Che ridere!!! “

Ilaria

“ Oggi sono stata affiancata ad un’infermiera addetta all’ambulatorio dove si effettuano analisi un po’ particolari… Ho assistito ad una villocentesi. E’ stato un momento particolare… Rilevare piccolissimi villi coriali, da cui capire se il

bambino può essere portatore di anomalie… Pensare a questo mi ha fatto riflettere sul continuo progresso della scienza… Ho avuto modo di fare molte

domande all’infermiera presente e ho imparato tante cose che prima ignoravo… interessante!!”

Anna

Page 80: Stage Ariosto FE

Oggi, come ultimo giorno in ospedale, siamo state nel reparto di ostetricia. Appena arrivate, la caposala ci ha accolte e portate nel suo

ufficio dove ci ha illustrato le attività e l’organizzazione del reparto. Terminato l’incontro abbiamo seguito le ostetriche in turno durante lo svolgimento del loro lavoro. Alla fine poi siamo riuscite a visitare il

nido o nursery, dove vengono portati i bambini appena nati, e dove rimangono fino alla dimissione.

Page 81: Stage Ariosto FE

“ Oggi abbiamo trascorso molta parte della mattinata con la caposala del reparto di ostetricia, che ci ha illustrato le attività e

l’organizzazione del reparto. Inoltre ci ha spiegato anche in cosa consiste concretamente il lavoro di chi opera

prevalentemente in questo reparto, cioè le ostetriche… E’ un lavoro di grande responsabilità e tenacia, ma allo stesso tempo è

un lavoro in cui si protegge e in cui si sostiene…RIPETO…E’IL MIO LAVORO!!”

Anna

“ L’incontro è stato molto interessante ma ho anche capito che fare l’ostetrica è un lavoro intenso, pieno di responsabilità. Il momento più bello della giornata è stato quando siamo andati al nido. Che

tenerezza che facevano, erano così piccoli!!!Al termine della visita era già giunta l’ora di andare a casa e così siamo scese in ufficio e abbiamo salutato la nostra toutor visto che domani saremo state al

cento salute donna “

Ilaria

Page 82: Stage Ariosto FE

Centro salute donnaVia boschetto, 29 Ferrara

In questo centro vengono programmati i Corsi di accompagnamento alla nascita, che si svolgono presso

l’area verde, al 1° piano, da personale specializzato. L’inizio del corso è stabilito dalla 27° alla 30°settimana di

gravidanza. Ogni corso prevede 11 incontri a cadenza settimanale, 10 prima del parto e 1 dopo la nascita dei bimbi.

Nel corso di accompagnamento alla nascita, attraverso l’informazione e il confronto nelle attività di gruppo, si intende

favorire sempre di più la capacità di sentirsi “parte attiva”, della gestante in questo particolare momento della vita

Page 83: Stage Ariosto FE

Il gruppo delle ostetriche al servizio ha individuato all’interno del corso tre modalità di lavoro

1. TEORICA, riguardante l’apprendimento di nozioni inerenti l’evoluzione della gravidanza, il parto, il puerperio e la cura del neonato con l’ausilio di

audiovisivi, plastici e cartelloni a “tema”

2. MOTORIA, per sperimentare alcune tecniche di fisiokinesi e acquisire modalità di respirazione da

utilizzare durante il travaglio

3. MOMENTO DI ARMONIZZAZIONE-SOCIALIZZAZIONE DEL GRUPPO, con realizzazione

di cartelloni, libri e altro da parte del gruppo

Page 84: Stage Ariosto FE

Il programma

PRIMO INCONTRO: conoscenza del gruppo, cosa mettere in valigia

SECONDO INCONTRO: gravidanza…quali modificazioni avvengono

TERZO INCONTRO: allattamento

QUARTO INCONTRO: travaglio e parto (partner invitato)

QUINTO INCONTRO: allattamento eventuali problematiche, cosa non dobbiamo dimenticarci di vere in casa

SESTO INCONTRO: puerperio, l’arrivo al domicilio

SETTIMO INCONTRO: accudimento del neonato

OTTAVO INCONTRO: da mamma a mamma

NONO INCONTRO: a casa in sicurezza, incontro con pediatra e assist. sanitario

DECIMO INCONTRO: cenni di contraccezione, riassumendo…

UNDICESIMO INCONTRO: mamme e bimbi…la nostra storia

Page 85: Stage Ariosto FE

Arrivate al CSD, ci siamo dirette subito al piano di ginecologia e ci siamo presentate all’ostetrica che avrebbe seguito il corso questa mattina. Di seguito, abbiamo indossato il camice e per

l’intera mattina abbiamo “partecipato” al corso.

“ Al primo impatto con la struttura sono rimasta perplessa,immaginavo un ambiente simili ed un ospedale, freddo,

poco accogliente e invece…tutto il contrario!!!Lungo le scale sono appesi tutti i lavori fatti dalle mamme dei diversi corsi. Lavori

stupendi, veramente! L’impatto dunque è stato subito positivo e la giornata è stata interessante“

Ilaria“La prima cosa che salta agli occhi - appena si entra - sono i colori che riempiono l’area in cui vengono svolti i corsi di accompagnamento alla

nascita. Infatti questo spazio è pieno dei lavori che le mamme producono per ogni corso, che sono veramente stupendi, pieni di colori e che

trasmettono tanta gioia e felicità!! Bene, questa giornata promette bene…”

Anna

Page 86: Stage Ariosto FE

Ultimo giorno di stage… Anche oggi al CSD, abbiamo seguito come ieri un corso di accompagnamento alla nascita insieme alle mamme e alle 14 circa abbiamo terminato.

E’ finita questa bellissima esperienza...ormai ci eravamo abituate a stare in mezzo ai

“pancioni”…

“ E’ si purtroppo è l’ultimo giorno…la giornata si è svolta come quella di ieri, presentazione con l’ostetrica che segue il corso (diversa da quella del giorno

precedente), presentazione con le mamme e osservazione delle attività. L’atmosfera che si respira è tranquilla e serena…avrei voluto fare anche io

volentieri gli esercizi che stavano facendo, erano cosi rilassanti!!!ah ah ah!!!“

Ilaria

“Oggi è l’ultimo giorno… che peccato… si stava tanto bene in mezzo a tutte le mamme… forse è una mia impressione, o forse è la realtà, ma in mezzo a

queste donne si respira un’aria di serenità, tranquillità, gioia e “ansia positiva” che hanno provocato un benessere particolare dentro me!! Un’esperienza positiva che ha confermato la mia grande voglia e passione di lavorare a

contatto con queste donne, in questo “particolare” periodo di vita!!!”

Anna

Page 87: Stage Ariosto FE

Ilaria

Polso

Novità

Dolcezza

Anna

Tre parole che sintetizzano questa esperienza

Responsabilità

Passione

Conferma