STADIO Roma 16/02/2011

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ROMA • MERCOLEDÌ 16 FEBBRAIO 2011 • WWW.METRONEWS.IT LA RIPARTENZA Contro lo Shakhtar Totti e compagni cercano punti e stimoli per raddrizzare la stagione tadio S Dubbio Borriello-Vucinic Doni per Julio Sergio Out Kucher Pericolo Adriano Roma Stadio Olimpico ore 20.45 CHAMPIONS LEAGUE Sfida chiave all’Olimpico Giallorossi per il riscatto Ucraini a viso aperto Ranieri «Gruppo unito» Lucescu «Voglio i quarti» Giannini «Roma, credici» Pre-partita Pre-partita L’intervista p. 3 p. 4 p. 2 Roma Doni Totti Juan Borriello Menez Riise Cassetti Simplicio Mexes De Rossi Perrotta Pyatov Luiz Adriano Rakitskiy Willian Gai Rat Srna Jadson Chygrynskiy Hubschman Douglas Costa Shakhtar

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ROMA • MERCOLEDÌ 16 FEBBRAIO 2011 • WWW.METRONEWS.IT

LA RIPARTENZA

Contro lo ShakhtarTotti e compagni cercano

punti e stimoli perraddrizzare la stagione

tadioROMA • MERCOLEDÌ 16 FEBBRAIO 2011 • WWW.METRONEWS.ITROMA • MERCOLEDÌ 16 FEBBRAIO 2011 • WWW.METRONEWS.IT

tadioSDubbio Borriello-VucinicDoni per Julio Sergio

Out KucherPericolo AdrianoRoma

Stadio

Olimpico

ore 20.45

CHAMPIONS LEAGUESfi da chiave all’OlimpicoGiallorossi per il riscattoUcraini a viso aperto

Ranieri«Gruppounito»

Lucescu«Voglioi quarti»

Giannini«Roma,credici»

Ranieri«Gruppounito»

Lucescu«Voglioi quarti»

Giannini«Roma,credici»

Pre-partita Pre-partita L’intervistap. 3 p. 4 p. 2

Roma Doni

Totti

Juan

Borriello

Menez

Riise

Cassetti

Simplicio

Mexes

De Rossi

Perrotta

Pyatov

Luiz Adriano

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Jadson

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Menez

Riise

Cassetti

Simplicio

Mexes

De Rossi

Perrotta

Pericolo Adriano

Pyatov

Luiz Adriano

Rakitskiy

Willian

Gai

Rat

Srna

Jadson

Chygrynskiy

Hubschman

Douglas Costa Douglas Costa

Shakhtar

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ROMADisposizione tattica:

4-3-1-2

All. RanieriIN PANCHINALobontN. BurdissoCastelliniTaddeiBrighiGrecoVucinic

Doni

Totti

Juan

Borriello

Menez

Riise

Cassetti

Simplicio

Mexes

De Rossi

Perrotta

SHAKHTAR DONETSKSHAKHTAR DONETSKDisposizione tattica:

4-4-1-1

All. LucescuIN PANCHINAKhudzhamovChyzhovIshchenkoStepanenkoTeixeiraMorenoEduardo

Pyatov

Luiz Adriano

Rakitskiy

Willian

Gai

Rat

Srna

Jadson

Chygrynskiy

Hubschman

Douglas Costa Douglas Costa

mercoledì 16 febbraio 2011

pre-partita

2SSStadio Nel suo curriculum una “Coppa con le orecchie” c’è già, quella che il Milan vinse ad Atene contro il Liverpool, il 23 maggio 2007. In verità Marco Borriello poté vedere solo i suoi compagni alzarla dalla tribuna. Oggi, in maglia giallorossa, per il bomber napoletano si presenta la grande occasione di vivere una Champions da protagonista. La Roma si affi da ai suoi gol per proseguire a sognare sulla strada di Wembley.

Borriello, sogno Champions

ROMA. Giuseppe Gian-nini, nato a Frattocchie il 20 agosto del 1964, è stato una bandiera del-la Roma. Nella sua qua-si ventennale carriera di calciatore ha vestito per 15 anni la maglia della Roma, diventan-do anche suo capitano. Ha militato anche nelle file di Sturm Graz, Na-poli e Lecce. Dal 2004 è allenatore. Nelle cop-pe europee ha giocato 38 gare, con all’attivo 7 reti, disputando una finale di Uefa (1990/91) persa contro l’Inter. Un turno agevole per la Roma? «Nemmeno per idea. Lo Shakhtar è una squadra veloce e non sarà semplice af-frontarla. Poi l’allena-tore Lucescu conosce bene il calcio italiano».Cosa può fare la dif-ferenza? «Di sicuro l’attacco della Roma, perché se Totti, Vuci-nic, Menez e Borriello stanno bene sono de-cisivi. Occhio però alla fase difensiva, perché sarà importante fare risultato pieno all’O-limpico, per andare a giocare in Ucraina con le spalle coperte». La Champions può diventare l’obiettivo primario della Roma? «Certo, la Roma deve crederci e andare il più avanti possibile per vedere cosa succede. Tutti i giocatori hanno voglia di togliersi una grande soddisfazione».

Il principeGiannini: «Roma, credici!»

L’intervista

Metro Stadio è uno speciale di Metro, quotidiano indipendente del mattino pubblicato dal lunedì al venerdì e distribuito gratuitamente da N.M.E. New Media Enterprise Srl Registrazione n. 788 del Tribunale di Milano del 15 dicembre 2006. Direttore responsabile: Giampaolo Roidi Realizzazione S.E.T. s.r.l. Via Fattori, 3/c 10141 - Torino - tel 011 3350411 - fax 011 3828355 - e-mail: [email protected] Pubblicità Visibilia2 Pubblicità via della Purifi cazione 94/95 Roma Tel: +39 06.95.21.32.00 Corso Garibaldi 99 Milano Tel: +39 02.36.58.67.50 Stampa, Litosud srl, via Carlo Pesenti, 130 - 00156 Roma Amministratore unico Mario Farina Sede legale N.M.E via Carlo Pesenti, 130 00156 - RomaSSStadio

Arbitra Benquerença, con la Roma un solo precedenteTocca al portoghese Olegario Benquerença arbitrare Roma-Shakhtar Donetsk. Gli assistenti saranno i conna-zionali Bertino Moranda e Joao Santos. Il lusitano ha già incrociato i giallorossi in Champions, nella sfida del 31 ottobre 2006 con l’Olimpiakos, terminata 1-1. I precedenti di Benquerença con le squadre italiane sono in tutto dieci, con 4 vittorie ‘azzurre’, 2 pareggi e 4 sconfitte. La scorsa stagione il portoghese ha diretto la semifinale di Champions tra Inter e Barcellona.

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pre-partitaSSStadioClaudio Ranieri lo ha più volte ribadito negli ultimi tempi: Menez è l’uomo

che può fare la diff erenza in questa Roma. In autunno era arrivata la “bene-dizione” di Bruno Conti: “Jeremy è più forte di me”. Che questa sia l’annata più bella del francese in maglia giallorossa lo dimostra anche la convocazio-ne del ct Blanc per la partita col Brasile. E il “piccolo Zidane” vuole ribadirlo anche in Champions.

Menez, ora o mai più

«Lottare fino alla fine»Mexes: «Il gruppo è unito»ROMA. Nel momento più delicato della stagione giallorossa, Claudio Ra-nieri non abbandona i panni del condottiero. La sconfitta contro il Na-poli all’Olimpico ha con tutta probabilità messo in archivio il discorso scudetto, ma il tecnico giura di non aver smarri-to nemmeno un briciolo di entusiasmo. “Ne ho ancora tantissimo, per-ché me lo trasmettono i giocatori”. Con i quali, ribadisce sempre Ranie-ri, non c’è alcun proble-ma: “Ho detto ai giocato-ri che se il problema ero io sarei andato via. Loro mi hanno detto di no. Stiamo bene e lotteremo fino alla fine. I nomi dei miei sostituti? Solo gos-sip”. L’obiettivo, adesso, è dimenticare l’incubo Cavani e le contestazioni di Trigoria. “Il ko con il Napoli - dice il tecnico -

è stato avvertito ma non per mancanza di stimoli. Loro hanno semplice-mente giocato meglio. Ricominciamo dallo Shakhtar, che è una si-gnora squadra. Qualcu-no al momento del sor-teggio aveva detto che siamo stati fortunati, ma si ricrederà. Mi aspetto

una partita molto bella. Conosco bene Lucescu e lo saluterò con molto piacere. I ragazzi sono carichi, ho fiducia”. Un ottimismo che vale an-che per il campionato, dove il Milan ormai sem-bra irraggiungibile. Ma per il mister niente è per-duto. “Abbiamo davanti

molte squadre, ma non molliamo. Il campionato quest’anno si vince a 80 punti”. Anche Philippe Mexes rassicura: lo spo-gliatoio è unito. “Non ci sono problemi - afferma il francese - tra di noi, è un bel gruppo. Stiamo vivendo un momento no e dobbiamo uscirne

il prima possibile. I cali di tensione? Purtroppo non sappiamo spiegar-celi, forse è un proble-ma di fiducia. A volte succede che le cose non vanno come si vorrebbe. Ma mancano ancora tan-te partite alla fine della stagione, e i calcoli li fa-remo alla fine”. METRO

DALLO SPOGLIATOIO. Julio Sergio non recupera e tra i pali si riaffaccia Doni. Lo-bont si accomoda in pan-china. Mexes farà coppia con Juan al centro della difesa, con Cassetti e Riise terzini. Castellini e Burdis-so sono pronti a subentra-re. A centrocampo Pizarro è ancora out e il trio in me-diana sarà formato da De Rossi, Perrotta e Simplicio. Convocati anche Taddei, Greco e Brighi. Conferma-to Menez sulla trequarti. L’attacco è il vero dubbio di Ranieri: solo all’ultimo si saprà se sarà Borriello o Vucinic ad affiancare Totti. In panchina anche il giovane Pettinari. METRO

J. Sergio outIn porta DoniTotti c’è

La formazione

Per Claudio Ranieri è già sfi da verità.

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pre-partita

4SSStadio L’Europa si accorse di lui dopo il gol che permise all’Internacional di Porto Alegre di vincere il Mondiale per Club contro il Barcellona. Era il 2006, e Luiz Adriano era un giovane ma giù promettente talento. Arrivato in Ucraina nel 2007, il verdeoro ha subito vinto il titolo nazionale e conquistato l’anno suc-cessivo la Coppa Uefa, realizzando una rete nella fi nale con il Werder Brema. In questa edizione della Champions ha già siglato tre reti.

Luiz Adriano, gol a ritmo di samba

Lucescu «Gara complicata»Capitan Sirna: «Temo Totti»MILANO. La Roma è avver-tita: lo Shakhtar non vuole dimostrare di essere una semplice meteora. Certo, il primo posto nel girone conquistato davanti all’Ar-senal di Arsene Wenger è già di suo un ottimo bi-glietto da visita, ma Mir-cea Lucescu, da vecchio volpone, sa bene come se-minare trappole alle squa-dre italiane, che ben cono-sce. Per questo ha voluto curare la trasferta di Roma nei minimi particolari: la squadra ucraina è arriva-ta in Italia già nel pome-riggio di sabato, ha preso alloggio alla Borghesiana e ha assistito alla sconfit-ta dei giallorossi contro il Napoli all’Olimpico. Ma il tecnico romeno non crede ad una crisi degli avversa-ri: “La Roma - dice - è una formazione piena di gran-di campioni. Siamo con-sapevoli dell’importanza

della gara. MI aspetto senza dubbio una partita complicata, ma vogliamo raggiungere i quarti”. L’ex mister di Inter e Brescia traccia poi un parallelo tra le ultime due panchine giallorosse: “La squadra di Spalletti mostrava un calcio più fluido, questa

di Ranieri più pragmati-co”. Della Roma, il capita-no dello Shakhtar Darijo Sirna teme soprattutto l’attacco: “Totti, Borriello, Vucinic e Menez - spiega il difensore croato - pos-sono creare pericoli in qualsiasi momento. Ma il nostro obiettivo è quello

di segnare almeno un gol all’Olimpico. Poi a Do-netsk sarà una partita di-versa”. Si aspetta una gara difficile anche il presiden-te del club ucraino, Rinat Akhmetov: “I giallorossi - dice - sono forti, hanno giocatori bravi. Ma noi vogliamo essere più bravi

e faremo tutto per dimo-strarlo”. Pur dichiarandosi soddisfatto del raggiun-gimento degli ottavi, il patron degli ucraini non si accontenta: “Come ho detto dopo la vittoria sul Braga, non vogliamo fer-marci qui, ma cercheremo di andare oltre”. METRO

DALLO SPOGLIATOIO. Il dubbio di Lucescu riguarda l’attacco: schierare il solo Luiz Adriano e irrobustire il centrocampo, o affiancargli Eduardo? Per il resto, la for-mazione è fatta. Kucher è out e davanti a Pyatov agirà la coppia centrale Rakitskiy-Chygrynskiy, con Srna e Rat sulle fasce. Gli altri difenso-ri convocati sono Ischenko e Chyzhov. Ancora infortu-nato Fernandinho, in mez-zo il tecnico avrà a disposi-zione Gai, Jadoson, Costa e Willian: in caso di modulo a una sola punta, è pronto Hubschmann. In panchina anche Vytsenets, Stepa-nenko, Teixeira e Tomas. Completano la panchina gli attaccanti Moreno e Mkhi-taryan. METRO

La formazione

Kucher koDubbioEduardo

Mircea Lucescu, Dmytro Chygrynskyy, Darijo Snra lanciano la sfi da ai giallorossi.

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mercoledì 16 febbraio 2011

gli ospiti

6SSStadio La squadra ucraina si è imposta, vincendo il gruppo H e centrando la prima qualifi -cazione agli ottavi della sua storia. Nella fase a gironi gli uomini di Lucescu si sono scontrati con gli inglesi dell’Arsenal, i portoghesi dello Sporting Braga e il Partizan Belgrado. All’attivo hanno un bottino di 12 reti fatte e 6 subite (5 a Londra contro l’Aresenal che poi arrivò secondo), 5 le vittorie e una sola sconfi tta .

Così gli ucraini in Champions

Lo Shakhtar si affidaai suoi talenti brasilianiIL PROFILO. La Roma ha sen-tito in anticipo odore di quarti di finale. La gara tra i giallorossi e lo Shakhtar infatti ha rischiato di non giocarsi, quando il 28 gen-naio scorso uscì la notizia della possibile esclusione delle squadre ucraine dalle competizioni internazio-nali. Un possibile accesso automatico alla fase suc-cessiva, la cui eventualità è poi subito rientrata con un comunicato da parte di Fifa e Uefa che hanno ricevuto le dovute garanzie riguardo le ingerenze politiche sulla Federcalcio ucraina. Il club che si troverà di fronte la squadra di Ra-nieri è soprannominato la “squadra dei minatori” , dal nome šachtar. A partire da-gli anni novanta, con la na-scita del campionato ucrai-no, lo Shakhtar Donetsk ha insidiato la leadership della  Dinamo Kiev, fino a conquistare il primo titolo ucraino nel  2002  sotto la

guida dell’italiano  Nevio Scala  e riuscendo nell’im-presa anche nel  2005, nel 2006 e nel 2008. Da lì la squadra divenne competiti-va anche sul palcoscenico continentale, richiamando

giocatori di valore inter-nazionale come  France-lino Matuzalem,  Ciprian Marica,  Cristiano Lucarel-li e Nery Castillo.Nella stagione 2008-2009 ha vinto il primo trofeo inter-

nazionale della propria sto-ria, la Uefa, sconfiggendo in finale il  Werder Brema e diventando così l’unica compagine ucraina a vince-re il trofeo.

URNA BENEVOLA E PRECE-DENTI IN PARITA’. Ora lo Shakhtar Donetsk si prepa-ra ad incrociare il destino della Roma. Gli ucraini, allenati da Mircea Lucescu, in patria hanno già prati-camente il titolo in tasca e sono lanciati verso verso il 6° scudetto, il secondo con-secutivo. Bene anche in Champions, gli arancio-neri infatti sono riusciti a piazzarsi al primo posto davanti all’Arsenal nel gruppo H. Per la Roma comunque è il miglior sorteggio possibile, con-siderando le squadre che avrebbe potuto incrociare e i precedenti.Nella stagione 2006/2007 goleada giallorossa all’O-limpico, finì 4-0, e 1-0 a Do-

IL MISTER. Mircea Lucescu lo conosciamo bene. L’al-lenatore rumeno in Italia ha occupato diverse pan-chine. Dopo un’esperien-za al Pisa, è stato direttore sportivo del Brescia ed ha allenato anche Reggiana e Inter: con gli emiliani arrivò ultimo in serie A nella stagione 1996/1997 mentre con i nerazzurri fu esonerato prima della conclusione della stagio-ne . Successivamente ha guidato Galatasaray e Be-siktas, dal 2004 guida lo Shakhtar Donetsk, con il quale ha vinto una cop-pa Uefa e tre campionati ucraini e contrasta il do-minio della Dinamo Kiev nel calcio ucraino. METRO

Lucescuin cercadi rivincitasull’Italia

nazionale della propria sto-ria, la Uefa, sconfiggendo in finale il  Werder Brema e diventando così l’unica compagine ucraina a vince-re il trofeo.

URNA BENEVOLA E PRECE-DENTI IN PARITA’.Shakhtar Donetsk si prepa-ra ad incrociare il destino della Roma. Gli ucraini, allenati da Mircea Lucescu, in patria hanno già prati-camente il titolo in tasca e sono lanciati verso verso il 6° scudetto, il secondo con-secutivo. Bene anche in Champions, gli arancio-neri infatti sono riusciti a piazzarsi al primo posto davanti all’Arsenal nel gruppo H. Per la Roma

netsk per gli ucraini. Contro le squadre del paese dell’ex Unione Sovietica, la Roma ha giocato fin qui sei volte, e il bilancio è in totale pa-rità: tre vittorie e tre scon-fitte, tra le quali spicca un 1-4 a Kiev contro la Dinamo nella stagione 2007-2008.

A DONETSK SI PARLA BRASI-LIANO. Lo Shakhtar è una squadra internazionale. In organico parecchi giocatori ucraini, ma la formazione titolare è composta nella sua totalità da stranieri. Mister Lucescu si affida al gruppo brasiliano compo-sto da Fernandinho, Jadson, Luiz Adriano, William, Dou-glas Costa e Texeira. Ma non vanno dimenticati il difen-sore ceco Hubschmann, i croati Srna ed Eduardo ed il nigeriano Aghahowa. Il sorvegliato speciale della difesa della Roma sarà Luiz Adriano, 23 anni attaccante veloce e col senso del gol. METRO

Nella stagione 2006/2007 i giallorossi sconfi sserolo Shakhtar all’Olimpico per 4-0

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È un vincente:nel baseballha vintocon i Red Sox

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9SSStadioOltre che avere milioni di tifosi in tutto il mondo, l’As Roma strizza l’occhiolino ai rispar-miatori. Così il tifoso giallorosso, oltre che tifare, può investire i suoi risparmi sulla sua squadra del cuore e avere dei forti benefi ci come quando quest’estate si diff use la voce di una possibile cessione al Gruppo Fioranelli: un balzo del 14% che fece sorridere molti risparmiatori. Nell’ultimo mese il titolo ha fatto +5,74%. Si attende la reazione della borsa dopo che le ultime notizie danno in dirittura d’arrivo l’ok alle trattative con la cordata Usa.

La Roma fa gol in Borsa

argomenti

DiBenedetto re di RomaUna settimana per chiudere

Chi è Thomas l’immobiliarista

Quattro manager in cerca di confermaROMA. In campionato si respira un’aria a dir poco pesante. Sull’a-spetto finanziario si intravede un raggio di sole. L’amministratore delegato di Unicredit Fedrico Ghizzoni affer-ma senza troppi giri di parole che la trattati-va va avanti: il made in Usa è ad un passo a varcare la soglia dell’O-limpico. La trattativa in esclusiva con il consor-zio statunitense guida-to da Thomas R. DiBe-nedetto è già iniziata tanto che la Movsesian, uno dei componenti del gruppo statunitense, parla già da proprieta-rio e afferma nitida-mente che il progetto, prevede di coltivare e accrescere il marketing globale, attualmente

ROMA. Thomas Richard DiBenedetto è un nome che è sinonimo di suc-cesso: fonda la prima società immobiliare nel 1983. Nel 1992 diventa presidente del Boston International Group, società finanziaria che investe in miniere di carbone, oro e argento. È il principale azionista della ITI International LLC, che fornisce sup-porto tecnico di mate-riali per condotte di gas e petrolio. È direttore della Alexander’s Inc., società immobiliare che l’anno scorso ha fatturato 236 milioni di dollari, e chairman del-la Jefferson Waterman International, società di relazioni internazionali che ha rapporti con i go-verni di mezzo mondo. Nella capitale ha messo piede nelle vesti di turi-sta, poi da business-man e ora, se tutto andrà come da previsione, an-

che da presidente. Dalle intenzioni passa subito ai fatti tanto da esse-re avvistato in Tribuna Monte Mario a gustarsi Roma-Inter. Quella fu una serata magica in quanto un tuffo a volo d’angelo di Mirko Vuci-nic fece sentire per la prima volta a DiBene-detto il boato dell’Olim-pico. Un brivido unico tanto da chiedere con estrema innocenza, chi fosse quel giocatore con la maglia numero nove, che fece tremare le fon-damenta dello stadio. Quando prese l’aereo per Boston, si promise di ritornare a breve. Det-to fatto. Infatti per la sfi-da casalinga con il Bari DiBenedetto era sempre seduto in Tribuna Monte Mario: ammirò un altro successo per 1-0. Anche da questi piccoli segna-li si può intuire che lui può essere il nuovo Re di Roma. METRO

carente. Non c’è che dire che oltre oceano danno per quasi conclu-so il passaggio anche se le parole corrono molto di più dei fatti. Eppure fino a qualche settima-na fa erano in cinque sul nastro di partenza per potersi garantire l’As Roma. Cinque ac-quirenti a far ritornare in auge sotto l’aspetto finanziario una società che quando si trattava di investire ha sempre avuto il freno a mano tirato. Alla fine la Com-pagnia Italpetroli, at-tuale proprietaria della società, ha puntato il dito sulla cordata ca-pitanata da DiBenedet-to. A Roma vogliono uno zio d’America che ponga fine a salti mor-tali e miracoli, braccia

aperte dunque a Tho-mas DiBenedetto. An-che perché nel vecchio continente gli altri club si sono già affidati agli investitori stranieri. In Inghilterra dieci club (Chelsea, Manchester Utd e City, Liverpool, Arsenal, Fulham, Bir-mingham, Aston Villa, Sunderland, Blackburn) sono ormai in mano ai russi, arabi, americani, indiani e cinesi. A so-stenere il partito degli “imprenditori stranie-ri” si è mosso anche Claudio Ranieri che ha dato semaforo verde all’operazione. L’alle-natore giallorosso gli spalanca le porte anche se predilige comunque una scelta entro i nostri confini nazionali. Però di Berlusconi o di Mo-

ratti non se ne trovano così facilmente in giro e allora, vista anche l’e-sperienza inglese con il Chelsea, mette il polli-ce all’insù per la corda-ta americana. Il cammino in Cham-pions League risulta basilare per la Roma anche sotto i fini delle entrate: 20-25 milioni di euro sono stati già garantiti per l’accesso agli ottavi ed un even-tuale passaggio del tur-no porterebbe nuova linfa nelle casse della Roma. Ovviamente que-sto comporterà una va-lorizzazione ulteriore del club: la Sensi vuo-le cedere la mano, la-sciando in eredità una società sana e piena di futuro e ambizioni.METRO

Con l’arrivo del gruppo americano potrebbero cambiare gli equilibri interni alla società, con l’arrivo di nuovimanager e dirigenti sportivi.

L’imprenditore Giampaolo Angelucci

Gli sconfi tti alla fi nestra

ROMA. Il consorzio sta-tunitense è stato scelto a scapito di altri quattro acquirenti che avevano presentato una proposta ufficiale di acquisto per l’As Roma. A guidare il gruppo degli esclusi (in rigoroso ordine di ap-parizione) c’è in prima posizione Giampaolo Angelucci noto anche come “il re delle clini-che romane”, ma anche editore di “Libero” e “il Riformista”: ha presen-

tato un’offerta di ac-quisto che supera i 100 milioni di euro. Subito dopo c’è il fondo di Abu Dhabi Aabar, peraltro azionista per il 4,99% di UniCredit. L’offerta per l’acquisto della Roma si aggira intorno ai 130-140 milioni di euro a cui si va ad aggiungere un discreto aumento di ca-pitale. Per fare in modo che la proposta araba prendesse corpo si è mossa la Mubadala, ov-

vero il fondo immobilia-re già noto sponsor del Team Ferrari in F1, for-mando una cordata con l’Abu Dhabi Aabar. Ne-gli ultimi giorni dispo-nibili per presentarsi sul nastro di partenza, è spuntata anche una pista francese. A dare il suo placet sull’operazio-ne è Vincent Candela, campione d’Italia con la squadra giallorossa nel 2001, affermando che l’offerta presentata dai

transalpini prevede un progetto serio, ampio e dettagliato presente in circa cinquanta pagine che l’ex campione d’Ita-lia ha letto in maniera molto interessata. Dal-le piramidi è spuntato anche Naguib Sawiris, l’egiziano proprietatrio della Wind, ma la no-tizia che la società non è proprietaria dello sta-dio, lo ha tolto subito dai possibili acquirenti.METRO

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argomenti

10SSStadio Il capitano dello Shaktar Donetsk, Darijo Srna, non ha alcun dubbio sul passaggio del turno, dichiarando apertamente che è stato un vantaggio aver incontrato la Roma negli ottavi di fi nale anche perché conoscono in maniera dettagliata il modulo di gioco di Clau-dio Ranieri, compreso i giocatori stessi. Il centrocampista classe 1982, non è un giocatore qualsiasi tanto che i più importanti club europei gli hanno puntato già occhi addosso: in Italia c’è la Juventus in pole position.

Srna non ha dubbi sul passaggio del turno

As Roma, cercasi certezzadisperatamente (e presto)

Soltanto Totti non si discuteSulla rosa futura decideranno gli americani. Pochi i veri incedibili

ROMA. Dopo la sconfitta contro il Napoli in cam-pionato (secondo sema-foro rosso consecutivo, un solo punto nelle ul-time tre gare), capitan Totti ha affermato che questa Roma dovrà cor-rere di più: sia in campo che a livello di risultati. Se le tensioni a livello sportivo non mancano, in queste ultime ore si segnala un lievissimo ral-lentamento che porterà al passaggio di proprietà del club. Nella giornata nera della squadra, non arrivano, ancora, schia-rite sul fronte societario: mancano ancora alcuni dettagli sulla documen-tazione della cordata Usa. “Rinviare” oramai è una parola che incu-te timore all’ambiente giallorosso a cui troppe persone stanno ricor-

ROMA. Il vero cuore pul-sante di una Roma che sta vivendo il suo peggiore periodo di questa stagione è senza dubbio Francesco Totti. Il capitano che no-nostante gli eventi non sorridono è il primo a fare da collante tra i tifosi e la società. Totti è l’anima di questa squadra e anche se viene impiegato a pochi minuti dal termine (vedi a Marassi contro la Sampdo-ria), non alza affatto i toni per non buttare ulteriore benzina sul fuoco. La cur-va giallorossa adora il suo capitano anche perché è in questi momenti che il numero dieci deve sobbar-carsi sulle spalle tutta la responsabilità di indossare una fascia che è il simbolo di un’intera città. Mai come in questo periodo le sirene di mercato sono così forti da poter anche infastidire la società. Nei momenti di maggior debolezza si fanno avanti senza pietà coloro che vogliono fare il grande colpo. Si sfrutta così a pieno la situazione delica-ta del club giallorosso, per strappare già adesso una promessa di trasferimento per quest’estate. In questa maniera viene anticipata di fatto la concorrenza. Si-

rendo. Oramai sotto il profilo dei risultati si sta con fin troppa frequenza rinviando l’arrivo della vittoria “scaccia crisi”. Già perché la Roma è entrata in un tunnel che un mese fa circa nessuno aveva messo in preven-tivo. Così come tutte le situazioni difficili che si rispettino, ci vuole un attimo ad entrarci e un secolo ad uscirci. La ti-foseria giallorossa vuole che questa svolta arrivi il più in fretta possibile e già la gara di Champions contro lo Shakthar deve essere un’opportunità da non fallire, sia in ambito sportivo che in quello monetario. “Rinviare” l’hanno pronunciata an-che i vertici di Unicredit. L’atteso incontro che san-cirà il via libera alla trat-tativa in esclusiva con

curamente un piatto pre-libato per molti è Philippe Mexes, il quale sembra vicino ad un rinnovo ma solo perché in questo caso non si corre il rischio che la Roma possa cederlo a para-metro zero. Il numero cin-que giallorosso è infatti in scadenza di contratto e un suo mancato rinnovo può fare gola a molti club, che dovrebbero così trattare solo con il giocatore per de-finire l’ingaggio e non con la società di appartenenza. In questo caso la Roma non vuole che si verifichi tutto ciò e così è ad un passo la

tanto attesa firma: 5 milio-ni di ingaggio a stagione, come lui richiedeva. I club che volevano assicurarsi le sue prestazioni, Milan in primis, rimangono alla finestra anche perché adesso le carte in tavola sono cambiate. In attesa di conoscere l’evolversi dei prossimi sviluppi societari, si è calcolato che la cessio-ne di Mexes frutterà alla società capitolina circa 10 milioni di euro, una cifra a cui la Roma non vuole di certo rinunciare. La li-sta dei possibili partenti in casa giallorossa potreb-

be avere anche un altro nome illustre entrato nel cuore della tifoseria: il fu-turo dell’esterno norvegese John Arne Riise alla Roma è tutt’altro che scontato. L’ex terzino sinistro del Liverpo-ol è infatti molto seguito in Europa e anche negli Stati Uniti. Sulle sue tracce si è mosso da tempo il Wer-der Brema e anche alcuni club norvegesi starebbero provando a riportarlo in patria. Werder scatenato in questa fase di mercato in quanto ha nel mirino an-che Juan. Il 32enne difen-sore brasiliano potrebbe

tornare così in Bundesliga dopo aver vestito la maglia del Bayer Leverkusen ma sulle sue tracce c’è anche il Flamengo. Intanto il Man-chester United ci riprova per Daniele De Rossi: sono pronti infatti 40 milioni di euro. Manchester e Real Madrid stanno cercando di fargli svestire la maglia giallorossa e per fare que-sto Alex Ferguson avrebbe messo sul piatto anche una contropartita tecnica come Federico Macheda (attual-mente alla Sampdoria) e il centrocampista brasiliano Anderson. METRO

il gruppo americano di Thomas DiBenedetto, è slittato più di una volta e i tifosi in questo momen-to hanno bisogno solo di una cosa: certezze. Il continuo slittamento di questo atteso incontro, deriva dal fatto che la composizione della cor-data statunitense potreb-be avere qualche sorpre-sa dell’ultimo minuto. Fino adesso la composi-zione prevede cinque im-prenditori: DiBenedetto, Ruane, D’Amore, Pallotta e Movsesian. Non è esclu-so infatti che l’elenco possa allungarsi o che vi sia l’ingresso di un’altra figura che possa sostitui-re i sopraccitati impren-ditori. La convocazione di Unicredit è comun-que un ottimo segnale per la piazza giallorossa, anche perché è stata già

verificata la tracciabilità dei fondi della cordata e questo controllo ha dato esito positivo. Adesso bi-sogna limare i dettagli come per esempio l’in-vio di alcuni documenti integrativi che da Boston sono oramai alle porte della capitale per essere depositati sulla scrivania di chi dovrà sancire il tanto sospirato “ok”. Se il problema relativo al fu-turo del club sembra ave-re comunque dei risvolti positivi, adesso la rispo-sta più importante spetta a Totti e compagni. D’ora in poi sarà vietato fallire, a partire da questa sera. METRO

De Rossi, Mexes e Riise sono i pezzi pregiati del mercato giallorosso.

Vincent Candela si è speso in prima persona per la cessione della Roma a un gruppo francese

be avere anche un altro tornare così in Bundesliga

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mercoledì 16 febbraio 2011

gli altri match

12SSStadio Josep Guardiola e il Barcellona sarà il binomio vincente anche per la stagione 2011-2012. L’allenatore blaugrana ha infatti sciolto ogni dubbio sul suo futuro rinnovan-do per un altro anno (come è sua consuetudine fare) il sodalizio. Con questa scelta, Guardiola spegne così defi nitivamente le sirene che provenivano soprattutto dal Qatar, con un’off erta milionaria per vestire i panni da allenatore della Nazionale: 20 milioni di euro erano pronti per lui.

Guardiola ha rifi utato il Qatar

Barcellona-ArsenalLa vendetta?

Il sogno blaugranasi chiama Fabregas

MILANO. Un anno fa il Barcellona ipotecò il pas-saggio del turno già all’E-mirates Stadium, con un pareggio spettacolo per 2-2. I blaugrana volaro-no così senza problemi alle semifinali, visto che al ritorno si imposero senza problemi al Camp Nou con un roboante 4-1. L’Arsenal di Wenger è una squadra molto giova-ne che quest’anno ha im-parato anche ad imporsi in campo internazionale (vedi la straripante vit-toria contro il Braga), anche se Fabregas e com-pagni stentano a trova-re la costanza in quelle geometrie chirurgiche e veloci in grado di mette-re in difficoltà qualsiasi squadra. Il passaggio del turno è un dovere anche perché la finalissima si disputerà nel mitico sta-dio di Wembley. Il Barcel-lona dal canto suo ha un blasone in questa compe-tizione continentale che

parla da solo. Il gioco di Guardiola adesso è il più imitato in tutto il mondo e la classe di Lionel Messi

MILANO. Chissà se durante la partita all’Emirates Sta-dium il presidente basco Rosell, faccia un pensieri-no a Cesc Fabregas. Non è infatti un mistero che il suo predecessore Laporta abbia bussato più di una volta al club londinese per chiedere informazioni sul giocatore. Il Barcellona

è la ciliegina sulla torta di un contesto dalla ca-ratura tecnica veramente straordinaria. METRO

aveva intavolato una trat-tativa partendo da un’of-ferta di 35 milioni per il trequartista, ma l’Arsenal ha risposto con un gentile “sorry” dopo aver informa-to il Barcellona della reale valutazione del giocatore: 72 milioni di euro. Della trattativa Arséne Wenger non ne fa di certo un mi-

stero tanto da ipotizzare uno scambio simile ad una provocazione: Fabre-gas per Messi. Quest’ulti-mi due sono ottimi amici tanto che il numero dieci blaugrana ha inviato un sms al fantasista dell’Arse-nal per farlo ritornare in Spagna, ma il tutto si è ri-velato vano. METRO

si chiama FabregasMILANO. la partita all’Emirates Sta-dium il presidente basco Rosell, faccia un pensieri-no a Cesc Fabregas. Non è infatti un mistero che il suo predecessore Laporta

Arsenal-Barcellona si gioca nel nome di Cesc Fabregas

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Aspettando il calcio d’inizio

mercoledì 16 febbraio 2011

13S 13SStadioVincenti all’estero, ma non in Italia. Il romeno Mircea Lucescu (sulla panchina dell’Inter nella stagione ‘98-’99) ha portato a casa campionati romeni con Dinamo e Rapid Buca-rest, due scudetti turchi (Galatasaray e Besiktas), una Supercoppa col Galatasaray e la Uefa con la Shakhtar Donetsk nel 2008-’09. Ma nessun trofeo in Italia. Ranieri invece ha vinto Supercoppa Ueafa e Coppa di Spagna con il Valencia, mentre in Italia può vantare soltanto la Supercoppa e la Coppa Italia con la Fiorentina, entrambe nel 1996.

Lucescu e Ranieri, eterni secondi

giochi

1

1

2

2

SUDOKU

DAMA

SUDOKU

DAMA

leSOLUZIONIDAMA 1 - 1. 19-23 21x7 2. 20x4 27x20 3. 4-8 9x27 4. 8x22

DAMA 2 - 1. 19-14 10x19 2. 16-12 30x14 3. 12x10

SUDOKU 1SUDOKU 2

Tiro di gambitto - Bianco muove e vince in 4 mosseMedia di� coltà

Bianco muove e vince in 3 mosse. Blocco

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mercoledì 16 febbraio 2011

giochi

14SSStadio Attaccanti con la valigia in mano, pronti a salutare la capitale a giugno. Gli unici a viaggiare verso la riconferma sono Totti e Borriello, tutti gli altri sono in bilico. Dopo la sospensione della patente a Rio, il club giallorosso sta valutando di rescin-dere il contratto con Adriano, per lui si apriranno le porte di un club brasiliano. A giugno anche uno tra Vucinic e Menez è dato in partenza, ma anche i centrocampi-sti off ensivi rischiano: Pizarro e Taddei dovrebbero essere ceduti per sfoltire la rosa.

Fuori due in attacco

Aspettando il calcio d’iniziocalcio altri sportQUIZ QUIZ

1 1

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3

5

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6

4

6

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Chi è il giocatore più giovane ad aver giocato in Champions League? a) Mario Balotellib) Celestine Babayaroc) Ruud Gullit

Chi è stato l’ultimo pilota italiano di Formula 1 a vincere il Gran Premio di Montecarlo?a) Riccardo Patreseb) Jarno Trullic) Michele Alboreto

Quante squadre italiane hanno vintola Supercoppa d’Europa? a) 11b) 5c) 9

Quale allenatore ha vinto più trofei nella storia del basket italiano?a) Dan Petersonb) Piero Bucchic) Cesare Rubini

Chi è stato il calciatore più giovanea segnare in serie A?a) Amadeo Amadeib) Alessandro Del Pieroc) Bruno Conti

Dove si giocheranno i Mondialidi calcio del 2022?a) Qatarb) Russiac) Francia

Quale ciclista ha vinto l’edizione 2010 della Vuelta, il Giro di Spagna?a) Vincenzo Nibalib) Alberto Contadorc) Jan Ulrich

In quale sport troviamole stones? a) Curlingb) Hockey su ghiaccioc) Softball

Chi è stato il capocannonieredei Mondiali in Sudafrica?a) Luis Fabianob) David Villac) Thomas Muller

Quante reti ha segnato Giuseppe Gianninicon la maglia della Roma?a) 90b) 69c) 75

Quante medaglie olimpiche ha vinto Jury Chechi?a) Virtus Bolognab) Victoria Libertas Pesaroc) Olimpia Milano

6 In una partita di baseball quanti sono i giocatori in campo?a) 18b) 10c) 22

Quanti calciatori portoghesi hanno vinto il Pallone d’Oro?a) 3b) 1c) 5

Quanti record del mondo detieneFederica Pellegrini?a) 1b) 2c) 4

7

2 1

6 3

7

scopri il PERSONAGGIO

Gli occhi di?La città dove allena èaff acciata sul mare.

Il naso di?

Il mento di?

La bocca di?Centrocampista talentuoso, nel giro della

nazionale. La maglia del suo club è viola.

Professione centrocampista, il tiro da fuori area è la sua specialità.

A Parma ha segnato il primo gol

di questa stagione

leSOLUZIONI

QUIZ calcio RISPOSTE: 1 - Risposta esatta: b (Celestine Babayaro dell’Anderlecht, haesordito il 24 novembre 1994, all’età di 16 anni e 87 giorni contro la Steaua Bucarest). 2 – Risposta esatta: c (9, cinque volte il Milan, due la Juventus, una il Parma e la Lazio). 3 – Risposta esatta: a (a 15 anni 9 mesi 6 giorni, in Roma-Fiorentina del 2 maggio 1937). 4 – Risposta esatta: c (con 5 reti, come Diego Forlan, David Villa e Wesley Sneijder, ma in virtù dei tre assist forniti ai compagni e dei minuti giocati, è stato giudicato dalla Fifa capo-cannoniere). 5 – Risposta esatta: a (Qatar). 6 – Riposta esatta: c (75, in 15 stagioni). 7 – Risposta esatta: a (Cristiano Ronaldo, nel 2008, Luis Figo nel 2000, Eusebio, nel 1965).

QUIZ altri sport RISPOSTE: 1 - Risposta esatta: b (nel 2004 su Renault). 2 - Risposta esatta: c (19, di cui 15 scudetti, 1 coppa Italia, 1 Coppa Campioni e 2 Coppe delle Coppe). 3 – Risposta esatta: a (raccoglie il testimone di Marco Giovannetti, l’ultimo italiano a imporsi nel 1990). 4 – Risposta esatta: b (un oro a Atlanta 1996 e un bronzo a Atene 2004, specialità: anelli). 5 – Risposta esatta: a (Curling, sono le pesanti pietre di granito levigato). 6 – Risposta esatta: a (9 giocatori per squadra). 7 – Risposta esatta: b (due, nei 200 e 400 metri femminile stile libero).

scopri il PERSONAGGIO Gli occhi di? Walter MazzarriIl mento di? Daniele De RossiIl naso di? Riccardo MontolivoLa bocca di? Amauri

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