Stabilimenti balneari - ti.ch · parte dell’autorità cantonale di un divieto generalizzato di...

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Stabilimenti balneari Stabilimenti balneari Spiagge, Piscine

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Stabilimenti balneari

Stabilimenti balneariSpiagge, Piscine

Stabilimenti balneari

Spiagge

La lunga vicenda della balneabilità dei laghi ticinesi ha avuto inizio nel 1971 con l’emissione daparte dell’autorità cantonale di un divieto generalizzato di balneazione per il golfo di Lugano e altristabilimenti dello stesso lago, ciò quale misura preventiva di ordine sanitario. La messa in funzionedegli impianti di depurazione di Bioggio e di Mendrisio ha comportato negli anni successivi la revo-ca di quasi tutti i divieti. I provvedimenti erano basati sui criteri poco restrittivi di allora e sumetodiche di campionamento scarsamente rappresentative. Nel 1988 il Dipartimento delle operesociali (oggi Dipartimento della sanità e della socialità) procedette all’adozione di una nuova nor-mativa, conforme a quanto in vigore nella Comunità economica europea e più severa rispetto alpassato. L’applicazione del nuovo regolamento, affidata al Laboratorio cantonale, portò all’emis-sione di nuovi divieti. Questi divieti, malgrado il disappunto manifestato dalle cerchie interessate,hanno avuto un effetto decisivo sulla completazione delle opere di risanamento. Dal 1995 tutti glistabilimenti balneari soddisfano le norme igieniche in materia.

Il Laboratorio esegue regolarmente campagne per valutare la balneabilità in 86 stabilimenti dis-tribuiti sui laghi principali (sui fiumi non vi sono stabilimenti balneari): 38 sul Verbano e 48 sulCeresio.

La contaminazione fecale nei laghiI batteri di origine fecale servono da indicatori di balneabilità per i laghi: un’acqua balneabile devecontenere meno di 100 batteri fecali in 100 ml. Le seguenti immagini esemplificano l’effetto deirisanamenti intrapresi nell’ultimo ventennio sui laghi ticinesi: l’eliminazione degli scarichi a lago el’introduzione della IV fase (microfiltrazione) nei depuratori.

Effetti dei risanamenti

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La dermatite da cercarie

dei bagnanti

Descrizione del casoUna coppia si reca a fare il bagno su unaspiaggia del Ceresio, dopo una nuotata i duesi sdraiano al sole. Il marito dopo mezz’oranota sulla pelle delle braccia e delle gambe deipuntini rossi che gli causano prurito. Nel girodi 2 ore il prurito aumenta e i puntini rossi siallargano diventando vere e proprie papule.Viene subito consultato un dermatologo chediagnostica una dermatite da cercarie (ingl.“swimmer’s itch”). Dopo una settimana caratterizzata da continuo prurito per il paziente, la der-matite (infiammazione della pelle) guarisce.

L’acqua di lago e l’agente infettivoLa casistica è conosciuta da tempo alle nostre latitudini (per un approfondimento vedi Tribuna medicaticinese no 57, 1992), casi sporadici sono registrati senza regolarità specifica nel corso della stagionecalda fra i bagnanti del lago (specialmente del Ceresio). L’agente infettivo è un parassita microscopicoappartenente alla famiglia dei trematodi (vermi piatti): Trichobilharzia szidati. Il parassita svolge il suociclo vitale, composto da diversi stadi di sviluppo in due ospiti: la lumaca acquatica (Radix ovata, ospi-te intermedio) e l’anatra selvatica (ospite definitivo). Occasionalmente il parassita tenta di penetrare lapelle di mammiferi che incontra nell’ambiente acquatico, incluso l’ignaro bagnante. Dopo esserepenetrato nello strato superficiale della pelle, il parassita muore e causa una vera e propria reazioneallergica accompagnata da prurito. La patologia si risolve comunque nel giro di circa una settimana.

Casistica localeSegnalazioni sporadiche durante la stagione calda.

☞ Misure di prevenzione

Si consiglia di farsi rapidamente una doccia dopo essersi bagnati nell’acqua di lago e di rivolgersiad uno specialista all’apparizione dei primi sintomi (la somministrazione di antistaminici può alle-viare il prurito).

Esposizionedell'essere umanoalle cercarie

Le cercarie penetrano lapelle di uccelli acquaticie migrano nei vasi sanguignidove completano il loro ciclo

Il parassita si sviluppain un mollusco (ospite intermediario),dal quale libera le cercarie

Le uova sono liberatenell'acqua con le feci

Schiusura delleuova, liberazionedei miracidi

Cercarie (0.6 mm)

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Piscine

Per tutti gli stabilimenti balneari (istituti pubblici, piscine di alberghi e condomini) la garanzia dellabalneabilità fa parte del sistema di autocontrollo e rappresenta un obbligo di legge per il gestoredella piscina.

Fra le problematiche principali riscontrate nelle piscine ricordiamo:

• concentrazione di cloro in eccesso rispetto al limite indicato dalle norme SIA 385/1Problemi: irritazione delle mucose

• concentrazione di cloro inferiore al limite indicato dalle norme SIA 385/1Problemi: potenziale rischio microbiologico, l’acqua non è adeguatamente disinfettata

• micosi ai piediPrecauzione: sciacquare i piedi con il liquido appositamente messo a disposizione nelle piscinepubbliche

• acantameba, un parassita che (raramente) può provocare infezioni oculari per portatori di lentia contatto. Unica precauzione: effettuare regolarmente la pulizia delle lenti attenendosi alle indicazioni delfabbricante (questo indipendentemente da ogni attività balneare)

L’utilizzo di prodotti a base di cloro (acqua di Javel) e acidi per il processo di disinfezione delle pisci-ne sottostà alla legge sui veleni. Le due sostanze devono essere stoccate adeguatamente e sepa-ratamente, il contatto accidentale delle due sostanze provoca una violenta reazione chimicaaccompagnata dallo sviluppo di gas tossico.

☞ Quando fate il bagno in una piscina pubblica esigete l’affissione dei certificati analitici.Per la piscina familiare rivolgetevi a specialisti del settore.