ST A G IONE D’OPERA 2011-2012 Rigoletto · Torna il duca e Rigoletto discute provocatoriamente...
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S T A G I O N E D ’ O P E R A 2 0 1 1 - 2 0 1 2
Rigoletto
Melodramma in tre attiLibretto di Francesco Maria Piave
dal dramma Le Roi s’amuse di Victor HugoMusica di Giuseppe Verdi
Personaggi InterpretiRigoletto, buffone di corte baritono Giovanni Meoni
Gilda, sua figlia soprano Désirée RancatoreIl duca di Mantova tenore Piero Pretti
Sparafucile, bravo basso Alessandro GuerzoniMaddalena, sua sorella mezzosoprano Irini Karaianni
Giovanna, custode di Gilda mezzosoprano Maria Di MauroIl conte di Monterone baritono Ziyan Atfeh
Marullo, cavaliere baritono Armando GabbaMatteo Borsa, cortigiano tenore Matthew Pena
Il conte di Ceprano basso Davide Motta FréLa contessa, sua sposa mezzosoprano Ivana Cravero
Un usciere di corte basso Franco RizzoIl paggio della duchessa soprano Pierina Trivero
Direttore d’orchestra Daniele RustioniRegia e luci Fabio Banfo
Scene Luca GhirardosiCostumi Valentina Caspani
Movimenti coreografici Anna Maria BruzzeseDirettore dell’allestimento Saverio Santoliquido
Maestro del coro Claudio Fenoglio
Orchestra e Coro del Teatro Regio
Allestimento Teatro Regio
Marzo 2012: Mercoledì 14 ore 20, Venerdì 16 ore 20, Domenica 18 ore 15, Martedì 20 ore 20
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RigolettoArgomento
Atto I Durante una festa presso la propria corte, il duca di Mantova racconta divertito a un cortigiano la sua ultima av-ventura galante: da tre mesi sta insidiando una fanciulla borghese. Il duca si dedica poi a corteggiare la splendidacontessa di Ceprano; giunge Rigoletto, buffone di corte del duca, e schernisce crudelmente il conte di Ceprano. Arriva poco dopo Marullo, un altro cortigiano, con la sorprendente notizia che Rigoletto, il deforme buffone,avrebbe un’amante. Torna il duca e Rigoletto discute provocatoriamente con lui di come sbarazzarsi del conte diCeprano, in modo che il conte stesso possa udire. Mentre lo scherno continua, Ceprano si rivolge agli altri corti-giani invitandoli a punire la spavalderia del buffone, di cui tutti avevano in qualche modo subito gli strali; il contedà loro appuntamento per la notte seguente. L’atmosfera festosa è poi interrotta dall’arrivo dell’anziano conte diMonterone, del quale il duca aveva tempo prima sedotto la figlia; Rigoletto lo blocca apostrofandolo con parole dipungente dileggio. Monterone scaglia la sua maledizione sul duca e il suo buffone, che ne resta profondamente scosso.
Rigoletto medita sulla maledizione di Monterone; si fa avanti Sparafucile, che gli offre i propri servigi di sicario: co-me suo consueto, potrebbe facilmente attirare la vittima nella sua osteria grazie all’attraente sorella Maddalena. Rigoletto rifiuta ed entra infine in casa, dove è accolto dalla adorata figlia Gilda. La fanciulla chiede al padre il permessodi visitare Mantova, che ha raggiunto già da qualche tempo, ma Rigoletto, che nella sua vita ha il solo conforto affettivodella figlia, è tassativo nell’impedirglielo. Chiede inoltre a Giovanna, balia e custode della fanciulla, di non fare entrare al-cuno in casa. Poco dopo Rigoletto sente un rumore in strada e si precipita a vedere: è il duca, scivolato furtivamen-te all’interno del cortile, che ha lanciato una borsa di denaro alla balia. Uscito il padre, Gilda confida a Giovannadi sentirsi in colpa per non avergli detto che più volte era stata seguita in chiesa da un giovane sconosciuto di cui sisente innamorata, tanto più se si scoprisse povero. Il duca esce allora allo scoperto e si dichiara alla fanciulla,identificandosi come un povero studente. Nel frattempo si avvicinano alla casa il conte di Ceprano e altri corti-giani; sentendone i rumori e temendo che si tratti di Rigoletto, Giovanna fa uscire di casa il duca. Ceprano e glialtri si soffermano a osservare Gilda, meravigliandosi della bellezza di colei che credono essere l’amante di Rigoletto. Quest’ultimo è nel frattempo tornato a casa e, nell’oscurità, si imbatte nel gruppo di cortigiani, che gli fanno crederedi trovarsi lì per rapire la moglie di Ceprano: Rigoletto, bendato, partecipa inconsapevole al rapimento di sua figlia.
Atto II Il duca, scoprendo dai suoi cortigiani che la presunta amante di Rigoletto è proprio Gilda e che è stata rinchiusa nelpalazzo, si precipita subito da lei. Nel frattempo entra Rigoletto, che ostentando indifferenza cerca tracce della figlia.Dopo aver inteso che si trova nelle mani del duca, tenta di raggiungerne le stanze, bloccato dai cortigiani. È Gilda auscire all’improvviso: la fanciulla, disperata, si getta tra le braccia del padre e gli racconta dell’inganno del duca; egli cer-ca di consolarla, ma dentro di sé ha già deciso di vendicarsi.
Atto III Rigoletto ha ingaggiato Sparafucile per far uccidere il duca. Ha portato sul luogo dell’agguato la figlia per dimostrarleche uomo sia in realtà il duca. Quest’ultimo, infatti, fattosi servire del vino si abbandona a una canzone piena didisprezzo per l’amore e le donne, cominciando subito dopo ad amoreggiare con Maddalena: Gilda è affranta daldolore. Rigoletto le chiede di allontanarsi e recarsi a Verona, dove lui stesso l’avrebbe raggiunta l’indomani. Gilda, Rigoletto e Sparafucile si accordano: sarà il buffone stesso a tornare, a mezzanotte, per buttare il cadaveredel duca nel fiume. Maddalena si è però invaghita del duca e vorrebbe salvarlo dall’agguato. Il fratello le concedeuna possibilità: se qualcuno entrerà nell’osteria prima di mezzanotte sarà ucciso al posto del nobile. Il dialogo frai due è stato spiato da Gilda, tornata sui propri passi, inquieta per la sorte del duca. La fanciulla decide di sacrifi-carsi per salvarlo e, disperata, bussa alla porta dell’osteria. Sparafucile compie il delitto. Al suo ritorno Rigoletto riceve il sacco ma, mentre lo trascina verso la riva del fiume, sente da lontano il duca che canta la sua spa-valda canzone. Rigoletto apre il sacco per capire chi sia stato ucciso al suo posto e scopre con orrore il corpo dellapropria figlia. Gilda ha ancora un sussulto di vita, nel quale chiede perdono al padre, non solo per sé, ma ancheper il duca, che ella ha salvato per amore.
Prima rappresentazione assoluta: Venezia, Teatro La Fenice, 11 marzo 1851.
Questa edizione dell’opera prevede un solo intervallo dopo il primo atto.
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Teatro RegioWalter Vergnano, Sovrintendente
Gianandrea Noseda, Direttore musicale
Direttori di scena Riccardo Fracchia, Carlo Negro • Direttore dei complessi musicali in palcoscenico Giulio Laguzzi • Maestrocollaboratore di sala Luisella Germano • Maestro rammentatore Andrea Mauri • Maestro alle luci Paolo Chimienti • Maestricollaboratori di palcoscenico Luisella Germano, Luca Brancaleon • Assistente del maestro del coro e maestro collaboratoreai sopratitoli Andrea Campora • Archivio musicale Enrico Maria Ferrando • Sopratitoli a cura di Sergio Bestente • Luci discena e fonica Andrea Anfossi • Servizi tecnici di palcoscenico Antonio Martellotto • Servizi di vestizione Laura Viglione •Coordinatore di progetto Enzo Busco
Scene e attrezzeria Studio Cromo, Biassono (Monza e Brianza) • Altra attrezzeria Teatro Regio • Costumi Gruber SusanneStefanie, Milano; Sartoria Teatrale Arrigo, Milano e La Botteguccia di Elena Guzzon, Milano • Calzature C.T.C. di Pedrazzoli,Milano • Parrucche e trucco Mario Audello, Torino
Banda in palcoscenico
Ottavino Roberto Baiocco
Flauto Andrea Manco*
Oboi Luigi Finetto*, Stefano Simondi
Clarinetti Edmondo Tedesco, Marco Andreoletti
Corni Fabrizio Dindo, Elodie Salito, Florin Bodnarescul
Trombe Sandro Angotti*, Gianluigi Petrarulo, Lorenzo Bonaudo
Trombone Gianluca Scipioni*
Euphonium Marco Tempesta
Basso tuba Alberto Tondi
Percussioni Simone Rubino
* prime parti
Coro
Tenori Pierangelo Aimé, Janos Buhalla, Marino Capettini,Gian Luigi Cara, Antonio Coretti, Diego Cossu, Luis Odilon Dos Santos, Alejandro Escobar, Giancarlo Fabbri, Sabino Gaita, Mauro Ginestrone, Roberto Guenno, Leopoldo Lo Sciuto, Vito Martino, Matteo Mugavero, Matteo Pavlica, Dario Prola, Gualberto Silvestri, Sandro Tonino, Franco Traverso, Valerio Varetto
Baritoni / Bassi Leonardo Baldi, Mauro Barra, Enrico Bava,Massimo Di Stefano, Umberto Ginanni, Vladimir Jurlin,Paolo Lovera, Riccardo Mattiotto, Davide Motta Fré,Gheorghe Valentin Nistor, Franco Rizzo, Enrico Speroni,Marco Sportelli, Marco Tognozzi, Vincenzo Vigo
Mimi
Melania Belfiore, Francesca Galardi, Margherita Longato,Alessandra Mazzetti, Elisa Padovan, Annalisa Pautasso, Alice Serra, Simona Tosco
Orchestra
Violini primi Stefano Vagnarelli*, Marina Bertolo, Monica Tasinato, Claudia Zanzotto, Ekaterina Gouliagina,Soyeon Kim, Elio Lercara, Carmen Lupoli, Enrico Luxardo,Miriam Maltagliati, Alessio Murgia, Paola Pradotto, Laura Quaglia, Daniele Soncin, Giuseppe Tripodi, Roberto Zoppi
Violini secondi Marco Polidori*, Tomoka Osakabe,Bartolomeo Angelillo, Silvana Balocco, Paola Bettella,Maurizio Dore, Anna Rita Ercolini, Angelica Faccani, Fation Hoxolli, Marcello Iaconetti, Roberto Lirelli, Anselma Martellono, Ivana Nicoletta, Francesca Viscito
Viole Gustavo Fioravanti*, Alessandro Cipolletta, Tamara Bairo, Rita Bracci, Nicola Calzolari, Maria Elena Eusebietti, Alma Mandolesi, Franco Mori, Roberto Musso, Alessandro Sacco, Claudio Vignetta
Violoncelli Relja Lukic*, Davide Eusebietti, Giulio Arpinati,Augusto Gasbarri, Alfredo Giarbella, Armando Matacena,Luisa Miroglio, Marco Mosca, Paola Perardi
Contrabbassi Davide Ghio*, Atos Canestrelli, Fulvio Caccialupi, Giulio Guarini, Michele Lipani, Stefano Schiavolin
Flauti Federico Giarbella*, Elisa Parodi
Oboi Hernan Gareffa*, Marco Del Cittadino
Corno inglese Alessandro Cammilli
Clarinetti Luigi Picatto*, Luciano Meola
Fagotti Franco Fusi*, Sergio Pochettino
Corni Ugo Favaro*, Evandro Merisio, Pierluigi Filagna,Tiziana Nano
Trombe Ivano Buat*, Enrico Negro
Tromboni Vincent Lepape*, Enrico Avico, Mario Pilati
Basso tuba Rudy Colusso
Timpani Ranieri Paluselli*
Percussioni Lavinio Carminati, Fiorenzo Sordini
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A L R E G I O I N F A M I G L I A 2 0 1 1 - 2 0 1 2
Mercoledì 18 Aprile 2012 ore 20
Teatro Regio
PinocchioOpera in due atti
Libretto di Paolo Madronliberamente tratto da
Le avventure di Pinocchio di Carlo CollodiMusica di Pierangelo Valtinoni
Giulio Laguzzi direttoreRegia di Luca Valentino
Claudio Fenoglio maestro del coroScene e animazione pupazzi di Claudio Cinelli
Costumi di Laura ViglioneLuci di Andrea Anfossi
Movimenti coreografici di Anna Maria BruzzeseOrchestra del Teatro Regio
Coro di voci bianche del Teatro Regioe del Conservatorio “G. Verdi”
Con Angela Nisi, Maurizio Leoni, Marta CalcaterraAllestimento Teatro Regio
Durata dello spettacolo: 75' Biglietteria: posti a € 15 - Under 16 € 10Biglietteria del Teatro Regio - Tel. 011.8815.241/242: da martedì a venerdì ore 10.30-18; sabato ore 10.30-16Vendita telefonica con carta di credito - Tel. 011.8815.270 (da lunedì a venerdì ore 9-12)Informazioni - Tel. 011.8815.557 e www.teatroregio.torino.itEventuali disponibilità di biglietti anche per la recita di venerdì 20 aprile ore 20
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