S.S. Faustino e Giovita Parrocchia Natale 2015 · Adorazione del Bambino o Natività, Beato...

9
In vista della Natività, è iniziato l’Anno Giubilare straordinario sulla Misericordia con l’apertura della Porta Santa Una Porta sul Natale via Giardini, 231 - 41124 Modena - tel. 059 350.266 - fax 059 29.22.625 www.parrocchiasanfaustino.it - [email protected] Parrocchia S.S. Faustino e Giovita Modena 147 Natale 2015 Natale 2015 Adorazione del Bambino o Natività, Beato Angelico, 1441

Transcript of S.S. Faustino e Giovita Parrocchia Natale 2015 · Adorazione del Bambino o Natività, Beato...

Page 1: S.S. Faustino e Giovita Parrocchia Natale 2015 · Adorazione del Bambino o Natività, Beato Angelico, 1441 [ Programma ] [ Riflessioni ] Sabato 12 dicembre Ore 21 Concerto di Natale

In vista della Natività, è iniziato l’Anno Giubilare straordinario sulla Misericordia con l’apertura della Porta Santa

Una Porta sul Natale

via Giardini, 231 - 41124 Modena - tel. 059 350.266 - fax 059 29.22.625www.parrocchiasanfaustino.it - [email protected]

ParrocchiaS.S. Faustino e Giovita

Modena

147Natale 2015

Natale 2015

Adorazione del Bambino o Natività, Beato Angelico, 1441

Page 2: S.S. Faustino e Giovita Parrocchia Natale 2015 · Adorazione del Bambino o Natività, Beato Angelico, 1441 [ Programma ] [ Riflessioni ] Sabato 12 dicembre Ore 21 Concerto di Natale

[ Programma ] [ Riflessioni ]

Sabato 12 dicembreOre 21 Concerto di Natale della Mutinae Plectri in Chiesa

Sabato 12 e domenica 13 dicembreRitiro spirituale di Avvento all’Oasi francescana di Serramazzoni per i ragazzi dei gruppi giovanili dal secondo anno di università e lavoratori di san Faustino e san Giovanni Bosco e dei capi scout del gruppo Modena 1

Domenica 13 dicembre Ore 17 Apertura della Porta Santa in Diocesi, duomo di Modena

Giovedì 17 dicembreOre 19 Festa degli auguri di Natale proposta a tutti dalla nostra Scuola parrocchiale paritaria infanzia e primaria “San Faustino”

Domenica 20 dicembreOre 17,30 Domenica dell’oggi della misericordia in chiesa incontro di preghiera. Al termine della Celebrazione eucaristica delle ore 10 benedizione delle statuette di Gesù bambino da collocare nel presepe in famiglia

Giovedì 24 dicembreVigilia del Santo NataleDalle 9,30 alle 12 e dalle 15,30 alle 18,30 Confessioni per giovani e adultiOre 18,30 Primi Vespri della Solennità del Natale (la Messa delle ore 19 non si celebra)Ore 23,15 Ufficio delle letture e alle 24 MESSA DI MEZZANOTTE DI NATALE

Venerdì 25 dicembreNATALE DEL SIGNOREFesta di precetto - Celebrazioni eucaristiche alle 8.30; 10; 11,30 e 19

Sabato 26 dicembreSanto Stefano, primo martire (non è festa di precetto).Celebrazioni eucaristiche: alle 9 (con battesimi) e 19

Domenica 27 dicembre Domenica della Santa Famiglia Celebrazioni eucaristiche alle 8,30; 10; 11,30 e 19

Da domenica 27 dicembre 2015 a venerdì 1 gennaio 2016Campo invernale a Dimaro (TN) per ragazzi delle scuole superiori delle Parrocchie di san Faustino e san Giovanni Bosco

Giovedì 31 dicembreFesta di san Silvestro I, papa, compatrono della nostra Arcidiocesi di Modena-NonantolaOre 18 S. Rosario Ore 18,30 canto del Te Deum, come ringraziamento per l’anno che si concludeOre 19 Celebrazione eucaristica

Venerdì 1 gennaio 2016Solennità di Maria SS.ma, Madre di Dio Festa di precetto - Giornata mondiale di preghiera per la pace. Celebrazioni eucaristiche alle 8,30; 10; 11,30 e 19

Da venerdì 1 a mercoledì 6 gennaio 2016Campo famiglie invernale a Dimaro (TN)

Domenica 3 gennaio 2016II domenica di NataleCelebrazioni eucaristiche alle 8,30; 10; 11,30 e 19

Mercoledì 6 gennaio 2016Solennità dell’Epifania del SignoreFesta di precetto - Celebrazioni eucaristiche alle 8,30; 10; 11,30 e 19

Mercoledì 10 febbraio 2016Primo giorno di Quaresima. Mercoledì delle Ceneri. Celebrazioni eucaristiche alle ore 9 e 19

Come prepararsi al NataleTutti gli appuntamenti in parrocchia in vista della festa della Natività

2 Il programma completo della preghiera comunitaria Un anno da vivere intensamente, magari attraversando la Porta Santa 3

Lunedì 14 ore 17per ragazzi con catechismo il lunedìMartedì 15 ore 17per ragazzi con catechismo il martedìMercoledì 16 ore 17per ragazzi con catechismo il mercoledìVenerdì 18 ore 17per ragazzi con catechismo il venerdìSabato 19 ore 15 Confessioni per ragazzi dalla 3a media alla 5a superiore, Noviziato, Clan e Reparto Scout

Confessioni

Martedì 8 dicembre, Solennità dell’Imma-colata Concezione

di Maria papa Francesco ha aperto il Giubileo straordina-rio della Misericordia, invi-tandoci tutti a varcare la porta

santa, ad attraversare la soglia dell’amore che ci porta ad in-contrare il Signore. La mise-ricordia di cui vogliamo fare esperienza in questo anno non è un concetto mentale e men che meno una perce-zione interiore che cancella i nostri sensi di colpa; non è neppure un qualcosa di dovu-to per i nostri pentimenti.

Il perdono è incontrare il volto di Cristo

Inaugurato dal Pontefice l’Anno Giubilare straordinario

Fortemente voluto da papa Bergoglio, il Giubileo iniziato l’8 dicembre assumein questo periodo storico una grande importanza

Sappiamo bene che perdonare non significa solo dimentica-re: persone che hanno subito maltrattamenti o torti rilevanti non dimenticano i loro trau-mi, ed è giusto che sia così. Possono imparare a perdona-re, ma continuano a ricordare. Perdonare non è cioè fare fin-ta di nulla, come niente fosse, minimizzando la ferita subita:

il perdono non è un segno di debolezza, ingenuità o stupi-dità. Il perdono è un po’ come il solco dell’aratore: fa male, riapre le ferite, ma è necessa-rio perché il seme della Parola vada in profondità.Non può neppure essere solo un astenersi dalla vendetta o il gestire la rabbia che inevi-tabilmente dirompe nel no-stro cuore, per quanto questo sia importante nel percorso psicologico di rielaborazione. Non può essere una pace sot-to condizione, o una fiducia accreditata all’altro nonostan-te i tradimenti, perché tutto questo ha una misura umana che non è mai sufficiente.Il perdono, la misericordia è incontrare un Volto che ci ama, è trovare una pienezza che ci disarma, è sentire la presenza di Cristo vivo nel nostro cuore. Non a caso il

papa ha chiamato la bolla di indizione del Giubileo Mise-ricordiae Vultus: il Volto del-la Misericordia. Questo volto è Cristo. È un incontro che cambia la vita e che si rinno-va ogni giorno come un oggi di salvezza: “Oggi è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore” (Lc 2,11)Questo è accaduto più di due-mila anni fa a Betlemme, e da qui ha avuto inizio una nuova era, non solo nei calendari.

Da allora Cristo è il Presente e ci chiede di lasciargli spazio nella nostra vita, permettendo che il nostro mondo, sovente fatto di miseria, si incontri con il suo, che è Misericordia. Non si tratta allora di guarda-re indietro con disgusto, ma

avanti con speranza. Non si-gnifica abbassare lo sguardo sui nostri errori, su ciò che non siamo riusciti a essere, ma alzarlo all’amore di Dio e a ciò che, col suo amore, possiamo diventare. E questo richiede umiltà. Un testo della sapienza ebraica, il Talmud, dice che “la parola di Dio è come l’acqua. Come l’acqua, essa discende dal cielo. Come l’acqua, rinfresca l’anima. Come l’acqua non si conserva in vasi d’oro o d’ar-gento ma nella povertà dei recipienti di terracotta, così la parola divina si conserva solo in chi rende se stesso umile come un vaso di terracotta”.L’umiltà, di cui il Natale è l’e-spressione più viva e chiara, è dunque la condizione per incontrare l’oggi di salvezza di Dio, perché solo chi si sa bisognoso di Lui ne può acco-gliere l’amore senza farne un suo possesso. Don Maurizio

“Oggi è nato per voi un Salvatore,

che è Cristo Signore” (Lc 2,11)

IL PERDONO è uN PO’ COME IL SOLCO DELL’ARATORE: FA MALE, RIAPRE LE FERITE, MA è NECESSARIO PERChé IL SEME DELLA PAROLA VADA IN PROFONDITà

LA MISERICORDIA è INCONTRARE uN VOLTO ChE CI AMA, è TROVARE uNA PIENEZZA ChE CI DISARMA, è SENTIRE LA PRESENZA DI CRISTO VIVO NEL NOSTRO CuORE

LA PAROLA DI DIO è COME L’ACQuA, ChE NON SI CONSERVA IN VASI D’ORO O D’ARGENTO MA NELLA POVERTà DEI RECIPIENTI DI TERRACOTTA

A sinistra la Porta Santa nella Basilica di San Pietro a Roma. Sempre chiusa, viene aperta soltanto in occasione degli anni Giubilari

Page 3: S.S. Faustino e Giovita Parrocchia Natale 2015 · Adorazione del Bambino o Natività, Beato Angelico, 1441 [ Programma ] [ Riflessioni ] Sabato 12 dicembre Ore 21 Concerto di Natale

[ Riflessioni ] [ Riflessioni ]

4 Un invito a soffermarci sul Vangelo dell’infanzia scritto dall’apostolo Luca Gli argomenti dibattuti al Convegno della Chiesa cattolica 5

È raccontato dal punto di vista di Maria (Matteo lo racconta

dal punto di vista di Giuseppe); non riporta fatti storici, non c’è pura cronaca: Luca propone una ricca e profonda presen-tazione di Gesù, con la procla-mazione della salvezza di Dio a tutti gli uomini; è narrata la fede di chi accoglie, incontra, aderi-sce a Gesù.Interessante il parallelo con Giovanni Battista: sono descrit-te, in confronto una accanto all’altra, accostate ma subordi-nate:- 2 annunciazioni: a Zaccaria e a Maria - 2 incontri nella visitazione: Maria con Elisabetta, Gesù con Giovanni Battista- 2 natività: Giovanni B. e Gesù- 2 circoncisioni: una più lunga, per Giovanni, l’altra breve- 2 inni per la missione: quella di Giovanni di preparazione, quella di Gesù di realizzare il regno di Dio.Chi è Gesù? Leggendo questo Vangelo si impara a conoscer-lo sempre meglio, guidati dallo Spirito di Dio, che ci fa capire, ci fa entrare nel mistero di Cri-sto, come ha fatto con Maria.Nel 1° e 2° capitolo è rivelato il mistero della persona di Gesù, il rapporto fra Lui e il Padre, il rapporto fra Gesù e noi.

QuATTRO CANTI O INNIIl “Magnificat” di MariaQuesto cantico nasce come esplosione di gioia di Maria:

Leggiamo la parola di LucaL’evangelista è interessato a temi quali l’etica sociale,i diseredati, le donne e altri gruppi oppressi

Remo Feverati ci guida all’approfondimento dei primi due capitoli del Vangelo della Misericordia

In Gesù Cristo il nuovo umanesimoAlcuni appunti tratti dalle relazioni finali

Un breve riepilogo dei temi trattati al Convegno di Firenze del 9-13 novembre 2015

prima l’angelo le ha detto: “Ral-legrati”; ora è Elisabetta, che, visitata da lei e ricevuto il saluto che ha fatto sussultare di gio-ia il bambino nel suo seno, la chiama beata e la benedice fra le donne. Maria ha tutti i motivi per gioire: ha ricevuto da Dio il dono, la maternità - Gesù, la Parola, che deve portare agli al-tri, ad Elisabetta.Maria, a partire dalla sua espe-rienza di Dio, che si è chinato su di lei, l’ha guardata, si è preso cura della sua piccolezza, cele-bra la sua misericordia verso i poveri, gli umili, la sua benevo-lenza, il suo amore da sempre. Dio in questo inno, è nominato con 4 titoli: signore, potente, santo, salvatore: questi nomi insieme esprimono la sua ca-pacità di essere misericordio-so; perciò può capovolgere le situazioni, innalzare gli umili, abbassare i potenti...Maria si fa così profezia di quanti continueranno in futuro, per tutte le generazioni, a rico-noscere e proclamare la miseri-cordia del Signore verso tutti gli

uomini. Per questo anche noi siamo invitati a riconoscerlo, a lodarlo come bontà miseri-cordiosa e a chiederci: io sono segno di misericordia nel mio ambiente?

Il “Benedetto” di ZaccariaÈ un cantico che si scioglie nella gioia, per la gratitudine del profeta Zaccaria, che canta, lui che nella sterilità della sua coppia riceve il dono del figlio. Perché?Zaccaria riconosce l’azione operante di Dio nella storia sua e d’Israele. Canta il compiersi della spe-ranza e delle promesse fatte ai nostri padri: Dio ha visitato, si è preso cura del suo popolo. Chi è Dio? È colui che salva, ama, è misericordioso, ha cioè “visce-re di misericordia” (traduzione letterale dal greco; nella Bibbia le viscere sono viste come sede delle emozioni e dei sentimen-ti). È il Messia, l’atteso dal popo-lo d’ Israele, speranza per tutti.Ci sono immagini poetiche, suggestive che descrivono le opere di salvezza del Messia, come quella del sole, Gesù che sorge dall’alto, non come avviene, per la stella chiamata sole, dal basso: il cielo discen-de e abbraccia la terra. Noi tutti siamo invitati tenendo fisso lo sguardo a Gesù, illuminati da questo sole, a camminare per sentieri di pace e di amore.

Il “Gloria in excelsis”degli AngeliIn occasione della nascita di Gesù prima un angelo si pre-senta a dei poveri pastori con il lieto annuncio: “Oggi vi è nato nella città di Davide un salva-tore, che è il Cristo Signore”; un bambino povero, ma nominato con tre titoli: Salvatore, Cristo, Signore. Subito appare una

pure idee, confida nel ragio-namento logico, arriva a cono-scenze senza realtà e messa in pratica, senza tenerezza.

COSA è STATO PROPO-STO. 5 LE VIE PER RENDE-RE LA ChIESA PIÙ MISSIO-NARIA1) uscire: esplorare nuovi territori, sperimentare nuovi luoghi di incontro, con spirito missionario e volto amichevo-le; andare verso gli altri, uscire per strade e crocicchi; entrare nelle case e condomini per visite e benedizioni; costituire un piccolo gruppo di esplora-tori del territorio, con giovani pronti a giocare all’attacco.2) Annunciare: portare le persone a una relazione per-sonale con Cristo, a un in-contro diretto con Lui, con lo stile del samaritano che agisce e non parla; parlare anche esplicitamente di Gesù, con il linguaggio quotidiano che usa la nostra gente; farsi uditori della Parola, fino a restarne trasformati fino a far nostro il pensiero e la mentalità di Dio, per essere veri evangelizzato-ri. Guardare la realtà con lo sguardo e gli occhi di Dio.Perciò si propone la revisione dei percorsi pastorali e del si-stema educativo e formativo degli evangelizzatori, siano i sacerdoti, i catechisti o altri.3) Abitare: il nostro quartie-re, non solo i luoghi ma anche le relazioni; dare testimonian-ze di vita, fatta di trasparen-za e legalità, guardare con coraggio le realtà quotidiane con occhi nuovi; secondo la vocazione laicale, animare cristianamente il territorio; in-dividuare luoghi dove ci sia la possibilità di parlare ed es-sere ascoltati; pensare ad una pastorale del condominio; occorre un nuovo modo di

moltitudine, un coro dell’eserci-to celeste che canta: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama”. L’inno in forma poetica canta la gloria a Dio per il suo immenso amore verso di noi; egli ci ama ed annuncia a tutti il dono della pace, da accogliere e praticare.Si apre il cielo e scende sulla terra, sui pastori, che rappre-sentano il popolo di Dio, la Pa-rola che si fa carne, Gesù Cristo che si manifesta come dono di amore a tutti gli uomini.

Il “Nunc dimittis”(Ora lascia o Signore...) di Si-meone.Nella presentazione di Gesù al tempio, Simeone con occhi profetici, per opera dello Spi-rito, vede, riconosce che quel bambino è il Signore, il Salvato-re, speranza delle genti; lo con-templa tra le sue braccia; canta ed annuncia che egli è luce, splendore che si irradia su tutte le nazioni. Il tempio si riempie della gloria di Dio, che torna ad abitare questo luogo nella pic-colezza di un bambino. Bene-dice Dio e gli rende grazie per la sua misericordia e per la sua fedeltà che sempre realizza le promesse. (a cura di Remo Feverati)

pensare la politica e rifiutare la “delega in bianco”. 4) Educare: persone/laici formati ed in grado di essere missionari nei rispettivi ambiti del quotidiano: scuole, luoghi di lavoro, famiglie, caseggia-ti, condomini; sono necessari percorsi di educazione alla genitorialità e alla reciprocità; maggiore formazione degli adulti e della famiglie.5) Trasfigurare: le persone e le relazioni: è l’aver capa-

cità di uno sguardo diverso e nuovo sulla realtà, rigene-rante come quello di Gesù; uno sguardo che cambia le relazioni in famiglia, sul lavo-ro, nei luoghi di vita; occorre concretizzare un nuovo uma-nesimo vivendo il Vangelo e seguendo Gesù. Il messaggio evangelico, se accolto e fatto proprio, trasfigura le strutture di peccato e di oppressione: Dio c’entra con la nostra vita. È opportuno un profondo rin-novamento della liturgia, con la bellezza e sobrietà volute dal Concilio. Conclusione. Dalle 5 vie emerge l’orizzonte della mis-sionarietà. Gesù è il fondamento di ogni educazione. Senza guardare a Gesù non c’è umanesimo. (a cura di Remo Feverati)

Luca: Il Vangelo dell’infanzia di

Gesù, rivelazione dell’amore

misericordioso di Dio

(Cap. 1 e 2)

Cosa è stato sperimen-tato

Una Chiesa che ha cammina-to insieme, in stile sinodale, dove tutti vescovi, preti, dia-coni, laici, delegati, uomini, donne, giovani hanno potuto parlare e sentirsi ascoltati; in un’esperienza di lavoro in pic-coli gruppi; questo metodo ha avuto successo ed è da “aspor-tare” nelle diocesi.Cosa è stato dettoCristo è modello e maestro di umanità: c’è un infinito tesoro racchiuso nella sua persona; i suoi gesti, le sue parole, i suoi silenzi ci mostrano come vi-vere. La maturazione umana, che è contemporaneamente maturazione di fede, trova il suo modello nell’umanità di Cristo. Alla luce dell’incarna-zione di Gesù, ciò che è au-tenticamente spirituale è an-che autenticamente umano e viceversa.L’umano e lo spirituale sono unificati in Gesù e nella sua pratica di umanità (Enzo Bian-chi). La misericordiaAltro non è che il nome dell’amore che Dio ha per noi; amore nella forma della fedeltà di Dio, che genera in noi stabilità, sicurezza e fidu-cia in qualunque situazione ci

troviamo. La misericordia è la via attraverso la quale l’amo-re del Signore si rivela a noi e raggiunge il mondo ferito, avvolgendolo con tenerezza e rigenerandolo - quale grembo materno - a nuova vita.Due le parole che usa la Scrittura che possono espri-mere la misericordia e il suo duplice volto:- l’assoluta fedeltà di Dio: ci dà la certezza della sua presenza in qualunque situazione di vita;- il riferimento alle “viscere”, cioè al grembo materno dell’a-more di Dio, che ci richiama alla tenerezza e alla fecondità di Dio.Due le tentazioni della Chie-

sa, due eresie di ieri e di oggi: - il “pelagianesimo” (dal mo-naco Pelagio): eresia che met-te al centro le strutture, le or-ganizzazioni, le pianificazioni astratte, con rigidità e durezza;- lo “gnosticismo”: propone

5 LE VIE PER RENDERE LA ChIESA PIÙ MISSIONARIA:uSCIRE, ANNuNCIAREABITARE, EDuCARETRASFIGuRARE

LA MISERICORDIA è LA VIA ATTRAVERSO LA QuALE L’AMORE DEL SIGNORE SI RIVELA A NOI E RAGGIuNGE IL MONDO FERITO, AVVOLGENDOLO CON TENEREZZA E RIGENERANDOLO - QuALE GREMBO MATERNO -A NuOVA VITA

Gli “Oggi” dellaMisericordiaEcco i momenti comunitari di preghiera sul Vangelo di Luca.Si svolgeranno in chiesa parrocchiale dalle 17,30 alle 18,45 il 20 dicembre, il 17 gennaio, il 21 febbraio e il 20 marzo.

Page 4: S.S. Faustino e Giovita Parrocchia Natale 2015 · Adorazione del Bambino o Natività, Beato Angelico, 1441 [ Programma ] [ Riflessioni ] Sabato 12 dicembre Ore 21 Concerto di Natale

[ Riflessioni ]

6 Suddividiamo in tre parti le considerazioni riassuntive: qui sono riportate la pr ima e la seconda mentre la terza verrà pubblicata sul numero di Pasqua 7

Col ringraziamento al Signore e l’incoraggiamento di tutta la

Chiesa per le tante famiglie che ri-spondono con fedeltà alla loro vo-cazione e missione, anche davanti ad ostacoli e sofferenze, il Sinodo inizia la sua riflessione.

1ª PARTE LA ChIESA IN ASCOLTO DELLA FAMIGLIA Si è consapevoli dei forti cambia-menti che il mutamento antropolo-gico-culturale in atto determina in tutti gli aspetti della vita:- sviluppo di un individualismo esa-sperato- dimensione religiosa relegata nel-la sfera privata- ordine economico mondiale in-giusto- movimenti animati dal fanatismo politico-religioso.In particolare agiscono negativa-mente sulla famiglia:- emergenza dell’ideologia del “gender”- moltiplicazione dei conflitti con conseguenti processi migratori- diminuzione della natalità e dei matrimoni in alcune parti del mon-do.Per contrasto, quali aspetti positivi, si indicano:- la grande stima che godono matri-monio e famiglia- l’idea che la famiglia è il posto si-curo dei sentimenti più profondi- nuove libertà e profondità per l’ar-ricchimento della relazione uomo e donna come coppia, immagine di Dio.La famiglia, prima fondamentale scuola d’umanità, nell’odierna crisi culturale e sociale, patisce il suo in-debolimento e la sua fragilità. Non-dimeno essa mostra di poter trova-

re in se stessa il coraggio e la forza di fronteggiare l’inadeguatezza e la latitanza delle istituzioni nei con-fronti della formazione della perso-na, della qualità del legame sociale, della cura dei soggetti più vulnera-bili. Una tale forza risiede nella sua capacità di amare ed insegnare ad amare, perché può sempre crescere a partire dall’amore. È pertanto ne-cessario da parte dell’autorità dello Stato: - promuovere politiche adeguate in favore della famiglia, di fronte al condizionamento materiale ed eco-nomico, a coercizioni che produco-no forme di esclusione sociale, limi-tano le relazioni familiari, l’accesso all’educazione, alla vita sociale;- riconoscere concretamente l’a-zione compensativa della famiglia quando ridistribuisce risorse e svolge compiti indispensabili per il bene comune, crea legami solidi di unione sui quali si basa la con-vivenza umana, la generazione ed educazione dei figli, che assicurano il futuro della società;- creare le condizioni legislative e di lavoro per aiutare i giovani a realiz-zare il loro progetto di fondare una famiglia.La Chiesa auspica in particolare un profondo sviluppo del sistema mondiale, una nuova cultura eco-logica, un programma educativo, una politica, uno stile di vita tale da produrre in famiglia una vera e pro-pria conversione. Uno dei compiti più gravi ed urgenti della famiglia cristiana è di custodire il legame tra

le generazioni, per la trasmissione della fede e dei valori fondamentali della vita. A questo punto il Sinodo indica alcune particolari attenzioni riguardo a situazioni familiari e a persone quali:- gli anziani, in particolare i non-ni: una ricchezza, in quanto assicu-rano stabilità, trasmissione di valori, di virtù, di memorie; - la vedovanza: da valorizzare le diverse possibilità offerte a so-stegno;- la malattia: esperienza che richiede una speciale attenzione pastorale, con valorizzazione della fase conclusiva della vita;- le persone con disabilità: il Sinodo esprime viva gratitudine per le famiglie che accettano con amo-re la difficile prova di un figlio disa-bile; la Chiesa collabora a sostenere e sollecitare servizi e cure;- la varietà di persone non sposate: anche per nobili inten-zioni;- profughi, perseguitati: la loro situazione deve suscitare in noi comprensione, apertura, responsa-bilità; sono persone che, tutelate nella loro dignità, possono contri-buire al benessere e al progresso di tutti; - rifugiati: la Chiesa locale ha la responsabilità di offrire l’integra-zione attraverso accoglienza, soli-darietà, assistenza; il ruolo svolto spesso dalle donne, che danno testimonianza di una cultura dell’a-more familiare, incoraggia ad acco-gliere e custodire la vita;

- i bambini: devono essere al 1° posto nella vita familiare e costitui-re una priorità nell’azione pastorale della Chiesa per la tutela dei diritti, contro lo sfruttamento sessuale;- la donna: ha un ruolo determi-nante nella vita delle persone, della famiglia, della società; va tutelata nella sua dignità contro lo sfrutta-mento e le violenze, spesso unite all’aborto e alla sterilizzazione for-zata; una maggiore valorizzazione della loro responsabilità nella Chie-sa può contribuire al riconoscimen-to sociale del loro ruolo;- l’uomo: modello di questa figura è S. Giuseppe; l’assenza del padre segna gravemente la vita familiare per l’educazione dei figli;- i giovani: pur con anelito e de-siderio di matrimonio e famiglia, si contraddistinguono con motivazio-ni diverse, per paura, apprensione, sfiducia; vanno incoraggiati a non esitare di fronte alla ricchezza che procura il sacramento del matrimo-nio.Per questo va data rilevanza al dono dell’amore verso gli altri, al deside-rio di costruire reciprocità creative, alla promozione del dialogo, delle relazioni familiari, della fiducia all’amore misericordioso di Dio. Lo sforzo educativo nella formazione affettiva dei giovani, del dono di sé, deve essere avviato già con la cate-chesi della iniziazione cristiana. Le attuali tendenze culturali, come la sessualità senza limiti, la pornogra-fia, la commercializzazione del cor-po, la possibilità di manipolare l’at-to generativo, determinano fragilità e immaturità e condizionano la vita affettiva, emozionale e sessuale.Conclusione. Anche in un tem-po segnato dall’individualismo e

dall’edonismo, anche in chi ha spe-rimentato il fallimento, il messaggio cristiano dell’amore misericordioso di Cristo, che giunge fino al perdo-no e al dono di sé, risponde alle attese più profonde dell’umanità. Dove la Chiesa è presente, là deve essere evidente la misericordia del Padre. Tutti hanno bisogno di uno sguardo di compassione; nell’otti-ca di fede non ci sono esclusi: tutti sono amati da Dio e stanno a cuore all’agire pastorale della Chiesa.

2ª PARTE LA FAMIGLIA NEL PIANO DI DIODio che è Padre, è Figlio, è Spirito, cioè comunione di persone, ha ele-vato il matrimonio - sacramento a immagine della SS. Trinità.

La famiglia nellaSacra ScritturaNel libro della Genesi Dio continua l’opera della creazione istituendo il matrimonio primordiale, tra Adamo ed Eva, l’uomo e la donna che di-ventano una sola carne e lo bene-dice come solido fondamento della famiglia. Nei profeti l’esperienza sponsale diventa simbolo celebra-tivo dell’alleanza d’amore tra Dio e il suo popolo, dove l’amore di Dio vince nonostante l’infedeltà d’Isra-ele. L’insegnamento di Gesù ripro-pone in tre tappe: il progetto origi-nario di Dio; le varie forme storiche di matrimonio tra stabilità e divor-zio; la reintegrazione con Gesù del progetto divino originario, con l’indissolubilità del matrimonio, da intendere come dono fatto alle per-sone unite in matrimonio. Esempla-re la vita di Gesù, venuto al mondo e vissuto in una famiglia. Ha an-nunciato il Vangelo del matrimonio come pienezza della rivelazione che recupera il progetto originario di Dio; ha manifestato con gli affet-ti, con i miracoli di vita il vero signi-ficato dell’amore misericordioso di Dio che ci ha amati per primo, ci offre il suo perdono e ci riconcilia con sé, rendendo possibile il nostro pentimento.

Gesù ha così rivoluzionato gli affetti familiari: introducendo nella fami-glia umana la chiamata alla fraterni-tà universale.

La famiglia nel magisterodella ChiesaLa Chiesa, sulla base di ciò che ha ricevuto da Cristo, ha sviluppato nel corso dei secoli un ricco insegna-mento sul matrimonio e la famiglia. Soprattutto il Concilio Vaticano II dedica alla dignità del matrimonio una delle più alte espressioni, di-cendo “L’intima comunità di vita e di amore coniugale, fondata dal creatore, è stabilita dall’alleanza dei coniugi, vale a dire dall’irrevo-cabile consenso personale; dall’atto umano nasce l’istituto del matri-monio, che ha stabilità per ordina-mento divino” (Gaudium et Spes n.48,49).Cristo Signore viene incontro agli sposi cristiani nel sacramento del matrimonio.Sono poi riportati alcuni autorevoli insegnamenti degli ultimi papi at-traverso le loro encicliche:Paolo VI. Ha messo in luce il le-game tra amore coniugale e gene-razione, la paternità responsabile, il rapporto tra famiglia e Chiesa, con la bella definizione della famiglia come “Chiesa domestica”;Giovanni Paolo II. Particolare attenzione sull’amore umano e sul-la teologia del corpo; ha indicato la famiglia come via della Chiesa (Fa-miliaris Consortio); Benedetto XVI. In “Dio è ca-rità” ha ripreso il tema della verità dell’amore tra uomo e donna. Nella “Carità nella verità” ha evidenziato l’importanza dell’amore familiare come principio di vita nella società;Francesco. Nella “Lumen Fidei” affronta il legame tra la famiglia e la fede. In “Evangeli Gaudium” richia-ma la centralità della famiglia tra le sfide culturali odierne: é la cellula fondamentale dove si impara a convivere e i genitori trasmettono la fede ai figli. Molto bello il suo ciclo di catechesi sui temi della famiglia.

La famiglia nella dottrinacristianaIl matrimonio naturale si compren-de pienamente alla luce di Cristo: fissando lo sguardo su Gesù si co-nosce la verità sui rapporti umani: Cristo, il nuovo Adamo, svela l’uo-mo a se stesso. C’è apprezzamento per il matrimonio naturale e per gli elementi positivi presenti nelle for-me matrimoniali di altre tradizioni religiose, che, comunque fondate sulla relazione stabile di un uomo e di una donna, si ritiene siano ordi-nate al sacramento. L’indissolubilità del matrimonio, che si basa sull’ir-revocabile fedeltà di Dio all’allean-za, sostenuta da Dio con la forza dello Spirito, corrisponde al desi-derio che il Creatore ha posto nel cuore umano: è un dono che Dio fa ad ogni coppia.

Quali i beni della famiglia?Dio, nella fede e con la grazia di Cristo, offre doni per vivere la fe-deltà, l’aiuto reciproco, l’apertura alla vita, il dono di sé; i coniugi cristiani conoscono la felicità, la bellezza della paternità e maternità e sperimentano che Dio li ama per-sonalmente, condividono progetti, desideri, preoccupazioni, impara-no la cura reciproca, si sostengono nei passaggi difficili. L’atto della generazione deve essere compre-so nell’ottica della responsabilità dei genitori, rispetto all’impegno per la cura e l’educazione cristiana dei figli.

Verità e bellezzadella famiglia La Chiesa guarda alle famiglie che sono fedeli agli insegnamenti del Vangelo, ringraziandole per le te-stimonianze che offrono. Grazie ad esse è resa credibile la bellezza del matrimonio indissolubile e fedele per sempre. La Chiesa è consa-pevole della fragilità dei suoi figli: bisogna accompagnare con miseri-cordia e pazienza le possibili tappe di crescita delle persone. Il grado di responsabilità non è uguale in tutti

i casi; possono esistere fattori che limitano la capacità di decisione.Va espressa con chiarezza la dottri-na; sono da evitare giudizi che non tengono conto della complessità delle diverse situazioni.Nel caso sia di separazione che di fine della relazione coniugale, la Chiesa sente il dovere di accom-pagnare questi momenti di soffe-renza; così pure la Chiesa, la cui luce rischiara ogni uomo, ispira la cura pastorale verso i fedeli che convivono o che hanno contratto matrimonio civile o sono divor-ziati risposati. La Chiesa si volge con amore ad essi, invoca la grazia della conversione, li incoraggia a compiere il bene, a prendersi cura con amore l’uno dell’altro. È auspi-cabile che nelle diocesi si promuo-

vano percorsi di discernimento e coinvolgimento di queste persone, in aiuto alla maturazione di una scelta consapevole e coerente. Le coppie devono essere informate sulla possibilità di ricorrere al pro-cesso di dichiarazione della nullità del matrimonio, secondo le nuove norme. È necessaria una fraterna accoglienza verso i conviventi; quando tra loro l’unione raggiun-ge stabilità, affetto profondo, re-sponsabilità verso la prole, ecco l’occasione per accompagnarli verso il sacramento del matrimo-nio; ciò non è possibile laddove manchi il proposito di stabilire un rapporto istituzionale. La Chiesa deve accompagnare i suoi figli più fragili con il cuore misericordioso di Gesù: la misericordia è il centro della rivelazione di Gesù Cristo.

Sinodo, la relazione finaleAperto col riconoscimento alle famiglie che vivono la missione

“La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”Concilio Ecclesiastico, ottobre 2015

segue sul bollettino di Pasqua 2016

Questa è una breve sintesi, non un commento, dei temi che mi sono sembrati più importanti, che non sostituisce la lettura completa, anzi la richiede, per aiutarci tutti a camminare, possibilmente insieme, su queste strade di amore e misericordia. Remo Feverati

PARTICOLARE ATTENZIONE AD ANZIANI, VEDOVI, MALATI, DISABILI, NON SPOSATI, PROFuGhI, PERSEGuITATI,RIFuGIATI, BAMBINI, DONNE, uOMINI, GIOVANI

Page 5: S.S. Faustino e Giovita Parrocchia Natale 2015 · Adorazione del Bambino o Natività, Beato Angelico, 1441 [ Programma ] [ Riflessioni ] Sabato 12 dicembre Ore 21 Concerto di Natale

[ Iniziative ][ Riflessioni ]

8 Spunti di meditazione Carità in parrocchia e un corso per genitori con figli adolescenti 9

Leggiamo e meditiamo nelle case il Vangelo di Luca o le letture della domenica

Le famiglie in elenco sono liete di ospitare nella loro casa chiunque desideri partecipare all’incontro. Un piccolo gruppo che si incontra è il luogo ideale per imparare a leggere insieme la Santa Scrittura, suscitare l’incontro con Gesù Cristo, lasciarsi interrogare dalla Sua Parola e proporre in risposta intenzioni

di preghiera. Le famiglie sono suddivise in due raggruppamenti: il primo gruppo si incontra nei tempi forti (Avvento, Quaresima) per meditare sulle letture della domenica successiva o sul Vangelo di Luca. Il secondo si trova una volta al mese fino al giugno 2016 approfondendo il Vangelo di Luca.

Gruppi che si ritrovano in Avvento e Quaresima per meditare sulle letture o sul Vangelo Famiglia Indirizzo Date incontro Orario Telefono Relatore

Gandolfi Gigi e Sara V.le Schiocchi 68 Ven. 4/12 21 059359969 Barozzi Giancarlo

Benucci U. e R. Via Buonarroti 124 Giov. 10 e 17/12 21 059353403 Barbari Valentino

Zanasi Massimo Via Venturi 70 Merc. 9/12 21 059223570 Guerrieri Tiberio

Resta Maria Pia Via Cavedone 81 Lun. 14/12 15,45 059354362 Feverati R. - Barani C.

Scalise Filomena Via Luosi 131 Merc. 16/12 21 059214417 Feverati Remo

Gruppi che continuano l’esperienza con incontri fino al prossimo giugno 2016Famiglia Indirizzo Date incontro Orario Telefono Relatore

Girasoli Gabriella Via Giardini 398 Sc.C 4°p Giov. 10/12 20,30 059354587 Girasoli Gabriella

Feverati Remo Via Agnini 207 Mart. 15/12 21 059353856 Feverati Remo

Rosati Manna Alfonsina Via Morgagni 15/2 Sc.D 6P Lun. 21/12 15,45 059355012 Feverati Remo

Prepariamoci al Santo Natale

Non so come dirvelo, dice Dio: non temete. Siete ter-

rorizzati dai mitra che sparano e dalle bombe che uccidono, ma il male vince soltanto bat-taglie episodiche, ha già perso la guerra finale. L’ultima parola della storia è stata pronunciata: Gesù Cristo. Il male del mon-do, per fermare definitivamen-te la sua veritá e la sua luce, lo ha conficcato a una croce, ma la resurrezione ha ribaltato le sorti dell’universo. Vinti la morte e il male, l’esito dellla partita è segnato; tu però -dice Dio- puoi giocare la tua parte, perchè le vittorie intermedie del nemico siano più rare.

Dimmi chi guardi e ti dirò chi sei

Suggerimenti di riflessione di Lucia Feverati

Dunque, non temere. Questa parola -”Non temere”- è risuo-nata anche nel primo Natale, annunciando ai pastori un sal-vatore.La storia è gia salvata -dice Dio- , ma la tua vita lo è solo se lo vuoi. Un salvatore non serve a chi ha già le sue sicurezze, a chi si costruisce da solo, deci-dendo autonomamente cosa è giusto o no. Un salvatore è per chi sa che non basta a sè stes-so e che è necessario un ponte per passare sopra il mare del-la morte e giungere alla riva dell’amore senza fine. Il ponte è Gesù Cristo: l’unico che ha attraversato indenne il male

e la morte, perchè ha amato fino a morirne. Mio figlio -dice Dio- è venuto come un bam-bino per non spaventarti e tu temi ti tolga la libertà. È venuto senza potere, nè fama, nè rico-noscimenti, mentre tu esamini l’importanza di un uomo dai ti-toli e dagli incarichi che ha, da quanto sa vendersi davanti agli altri e dalla sua notorietà. Non so come spiegartelo -dice Dio-: la gioia e la speranza che mio Figlio ha immesso nella storia sono entrate inosservate, nei gemiti di un bambino. Voi siete specialisti di paradisi artificiali, di spettacoli a effetto e diverti-menti organizzati: possono co-prire un po’ il dolore del mon-do, ma non scaldano l’inverno di una solitudine. Per questo servono cose apparentemente più insignificanti: uno sguardo o una parola, dei minuti “persi” ad ascoltare, permettere all’al-

tro di mostrarsi debole, stanco, senza maschere e prendere la sua fatica dentro di sè per al-leviarla. Mio Figlio- dice Dio- è venuto perche l’uomo sappia davvero come essere uomo, ma tu hai i tuoi criteri e modelli a cui somigliare per non esse-re diverso, perchè la dittatura dell’apparenza ti dice come vestire, parlare, agire.Non so come spiegartelo -dice Dio-: sei libero, se realizzi ciò per cui sei nato, se vivi secon-do l’impronta di chi ti ha cre-ato. Come mia immagine rap-presenti la mia presenza: sei portatore del mio amore per gli altri. Ma il fatto che tu mi somi-gli davvero, dipende da quan-to guardi mio Figlio, dice Dio. Un proverbio afferma: “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”; ma potrebbe anche starci: “Dimmi chi guardi e ti dirò chi sei”. Lucia Feverati (carmelitana)

Una bella iniziativa diocesana aperta a tutti i genitori (previa iscrizione) che la nostra parrocchia ho proposto ai genitori dei ragazzi di Prima e Seconda Media.

All’inizio del nuovo anno catechistico le catechiste hanno organizzato per tutti i ragazzi un incontro con alcune

persone che si occupano del centro d’ascolto parrocchiale. È stato molto interessante per i ragazzi perché li ha resi partecipi di esperienze e attività che non conoscevano e hanno potuto vedere come, anche nella loro parrocchia, tante persone cercano tutti i giorni di vivere l’aiuto e la misericordia verso chi è più sfortunato e bisognoso di loro. Questi incontri hanno favorito la nascita, nei vari gruppi di catechismo, di tante iniziative. Innanzitutto è stato consegnato ai bambini e ai ragazzi un salvadanaio nel quale mettere “il loro di più per chi ha meno”: una raccolta di denaro frutto di qualche loro sacrificio e rinuncia. Questi salvadanai verranno riportati in chiesa giovedì 10 dicembre alle ore 19 durante la celebrazione per genitori e ragazzi in preparazione al Natale: si farà una riflessione sul significato del Natale e del “Giubileo della Misericordia” che si è aperto da pochi giorni. Poi, durante le prime settimane di dicembre i bambini prepareranno, durante gli incontri con le loro catechiste, dei manufatti natalizi che saranno veduti, sempre allo scopo di aiutare la Caritas parrocchiale, durante il Mercatino di Natale che si terrà domenica 13 dicembre sul sagrato della chiesa dalle ore 8,30 alle ore 12,30. Sempre nell’ambito di queste iniziative volte ad aiutare la Caritas parrocchiale, durante il tempo di Avvento, in chiesa, verranno posizionati dei cesti nei quali tutti potranno portare generi alimentari non deperibili, per aiutare proprio quelli che hanno meno di noi. Ci auguriamo che l’esperienza dei nostri ragazzi possa essere di esempio per tutti, perché sappiamo, in questo Natale, (e per sempre!..) essere generosi nel gestire le nostre risorse, il nostro tempo e il nostro affetto.

Il nostro “di più” per chi ha meno

Ai bambini un salvadanaio dove mettere il superfluo

Arcidiocesi di Modena - Nonantola Ufficio Famiglia

Percorso di formazione Per chi affronta l’affascinante esPerienza educativa nelle sfide di oggi

11 gennaioi genitori

in relazione al carattere

dei figliRelatore

Dr. osvaldo Poli

Psicologo, psicoterapeuta,

consulenteper genitori

e per la famiglia

18 gennaiodatemi

le cose verePer un’educazione

al futuroRelatore

Dr. ezio acetiPsicologo,esperto

in psicologiadell’età evolutiva,

consulente psicopedagogico

25 gennaiofusi e

confusiDare ordine alle relazioni

affettiveRelatore

Dr. marco scarmagnani

Consulente familiare sistemico, formatore esperto in psicologia

dell’educazione

1 febbraiocome

camBia la sessualitÀ

nei giovaniEducare i figli o i genitori?

Relatore Dr. marco

scarmagnaniConsulente familiare sistemico, formatore esperto in psicologia

dell’educazione

8 febbraioriscoPrire

la tenerezza

Relatore Dr.ssa

costanza mirianoGiornalista,

scrittrice

2016

tuttii lunedì dal 11 gennaioal 8 febbraio2016Gli incontri avranno luogo dalle ore 20.45 alle 22.30, presso il centro famiglia di nazareth, via Formigina 319, Modena. Per motivi organizzativi è necessario segnalare la propria presenza agli incontri entro il 20 dicembre 2015, nelle modalità seguenti: [email protected] - Ufficio Famiglia (dalle 9 alle 12) tel. 059 2133845. Si chiederà di contribuire liberamente alla copertura delle spese.In collaborazione con: Servizio di Pastorale Giovanile - NOÈ Onlus - Associazione Italiana Genitori - AGeSC

La settimana dal 19 al 23 ottobre è stata la

“Settimana della Carità” e tutte le classi della Catechesi dell’iniziazione cristiana hanno avuto un incontro sul tema della Carità. I ragazzi hanno capito che la carità è concretamente effettuata in

parrocchia e hanno conosciuto le attività della Caritas parrocchiale: un gruppo di persone che si occupano attraverso il «punto di ascolto» di accogliere, accompagnare e aiutare chi nel bisogno viene a chiedere aiuto.Si sono sentiti chiamati a essere anche loro

La settimanadella Carità

Nelle domeniche di Avvento avviata una raccolta alimentare. L’elenco dei generi consigliati

In ottobre tutte le classi di catechismo hanno trattato l’argomento e conosciuto la Caritas

I generi necessariDomenica 13 dicembreTonno, Carne in scatola,Pannolini per bambini.Domenica 20 dicembreLatte a lunga conservazione, Zucchero, Pannolini per bambini.

prossimo per gli altri perché non si può passare oltre di fronte alle necessità di chi ci è accanto. Hanno capito che la carità è vicina e quotidiana e che ciascuno di noi è chiamato a vedere, sentire e fare. Sentiamoci anche noi, come loro, chiamati ad essere capaci di vedere e sentire le necessità di chi abbiamo accanto per poi fare ciò che possiamo. Nelle domeniche

di Avvento in chiesa verrà effettuata la raccolta alimentare.

EduchiAMO l’affettività5 incontri serali i lunedì dal 11 gennaio al 8 febbraio

Page 6: S.S. Faustino e Giovita Parrocchia Natale 2015 · Adorazione del Bambino o Natività, Beato Angelico, 1441 [ Programma ] [ Riflessioni ] Sabato 12 dicembre Ore 21 Concerto di Natale

[ Invicta/Solidarietà ][ Acli ]

10 Un’attenzione particolare per gli anziani Volley parrocchiale e Giornata per la Vita 11

Il nostro Paese ha bisogno di molta più sostanza, in quan-

to l’appartenenza non basta più, perché è stata spesa ab-bondantemente negli ultimi vent’anni senza risultati co-struttivi di valenza importante.I soggetti della rappresentan-za, tra cui la FAP Acli, non possono perdere la fiducia nel futuro, ma debbono attrezzarsi adeguatamente per un ampio protagonismo che metta al centro la dignità della persona.La FAP Acli sceglie l’ottica dei territori, cioè la soglia di attenzione e di proposta pro-gettuale, oltre che di rappre-sentanza e quindi dovrà avere ben chiaro il riferimento alla popolazione adulta ed anziana dei territori che sono stati, da sempre, il punto di forza e la ricchezza del nostro Movimen-to associativo.Questo andare verso un nuo-

Finalmente FAP!Le Acli a sostegno della terza e quarta età

Tre lettere acronimo di Federazione Anziani e Pensionati

vo sindacalismo è motivo di grande soddisfazione, ma esi-ge l’assunzione di grande re-sponsabilità.Fare sindacato è sempre stato un impegno serio ed esigente fin dalle origini delle ACLI e lo è oggi più che mai, dovendo essere il nucleo centrale della FAP che desidera impegnarsi nella tutela e nella rappresen-tanza delle persone anziane e pensionate.La qualità, la quantità e l’im-pegno sociale e sindacale che la FAP Acli riuscirà a mettere in campo, rappresenteranno il metro di misura della sua rap-presentatività ed in prospetti-va della sua consistenza e cre-dibilità iniziando dal rapporto con gli altri sindacati dei pen-sionati, dai tavoli decisionali istituzionali ed al confronto con le forze del volontariato e del privato sociale.

In pieno svolgimento le attivi-tà della stagione 2015-2016,

la stagione del cinquantesimo anno di attività di pallavolo dell’Invicta a San Faustino.Risolte le iniziali difficoltà lo-gistiche che ci hanno impe-gnato all’inizio della stagione, sono finalmente in campo le formazioni femminili di Under 12, Under 13 e Under 15 fem-minili, Under 15 maschile tra i più giovani guidate da Ga-

Mezzo secoloe non sentirlo

Invicta, dal primo gennaio un defibrillatore in palestra

Impegno al massimo per tutte le squadre della nostra società sportiva

briella Colucci. Le ragazze più grandi di Loris Stanzani sono impegnate nel campionato di terza divisione (foto), mentre le “prime squadre” disputano rispettivamente i campionati di prima divisione femminile con Mauro Morini e la serie D regionale maschile targata Edi-zioni Artestampa (foto), agli ordini del tandem Colucci-Ba-raldi; in campo anche il grup-po misto degli “Over” (foto)

nel torneo del CSI.Dal 1° gennaio del 2016 la so-cietà sportiva si doterà di un defibrillatore semiautomatico (DAE) ubicato in palestra in ottemperanza al decreto Bal-duzzi. Per tutte le società spor-tive scatta infatti da quella data l’obbligo della presenza in palestra in occasione di allena-menti e partite di un defibrilla-tore e di personale idoneo alle manovre rianimatorie BLSD.

Un altro impegno di non poco conto che va tuttavia nella di-rezione di una sempre mag-giore tutela della salute degli sportivi.E per concludere ringraziamo ancora una volta quanti han-no optato per devolvere il 5 x 1000 alla nostra società par-rocchiale in occasione della dichiarazione dei redditi, scel-ta che costituisce un preziosis-simo contributo per sostenere tutte le nostre attività.Buon Natale a tutti! Claudio Andreoli

Sopra da sinistra la squadra che partecipa al campionato di Serie D regionale maschile; il Misto Over impegnata nel torneo CSI; le ragazze della terza divisione femminile

ASSISTENZA, INIZIATIVE, PROPOSTE

È opportuno elencare i punti cardine dell’intera attività della FAP Acli.Definizione di precise politiche sociali e culturali

dell’attività che riguarda la terza e la quarta età È evidente che le priorità e le migliori energie debbano essere indirizzate verso i temi legati alla previdenza in particolare all’aspetto del sanitario e del socio-assistenziale, senza trascurare le attività e le iniziative sul fronte dell’aggregazione dei soci: la cultura, la formazione e l’informazione, l’attività fisico motoria ed un sano utilizzo del turismo sociale e del tempo libero.

Rispetto della rappresentanza democratica e delle espressività territoriali per non condizionare il desiderio dei soci che è il vero motore dell’ulteriore sviluppo della FAP Acli.

Democrazia, partecipazione e formazione: sono le parole chiave che debbono guidare il percorso della nostra Federazione che vuole proporre un impegno fattivo per portare uno specifico contributo al “bene comune”. Quindi la FAP assieme alle ACLI vuole essere protagonista del cambiamento in una ottica di welfare generativo e sussidiario attraverso nuove forme di mutualismo. Riassumendo, i titoli degli impegni più importanti sono: Previdenza, Fiscalità, Salute, Famiglia e Democrazia. Vista l’importanza dei temi citati e la loro complessità è assolutamente necessario attivare un percorso di lavoro corale che coinvolga le competenze e le professionalità già esistenti nell’intero sistema ACLI. Solo in questo modo potremo essere veramente propositivi per la categoria che rappresentiamo e vincenti nel contributo alla società.

Qualche orientamento sulle politiche assistenziali:- Revisione del sistema delle invalidità civili e delle

indennità di accompagnamento.- Politiche di assistenza agli anziani non autosufficienti.- Costruzione di un modello nuovo sul versante sanitario

che mantenga obiettivi di alta qualità.- Tutela della categoria nei confronti degli Enti locali che

definiscono la tassazione e le tariffe dei servizi locali.- La promozione della libera iniziativa degli anziani

attraverso forme di autorganizzazione, associative, di sviluppo, di iniziative sociali, sportive culturali, cercando di sviluppare l’impegno degli anziani “più giovani” capaci di dare sviluppo e continuità ad iniziative associative.

Federazione superattiva

La FAP di Modena si è da poco costituita all’interno delle ACLI modenesi e nei prossimi mesi verranno organizzate iniziative diverse per concretizzare gli

intendimenti contenuti nell’ar-ticolo. Vincenzo Caiazzo

(Segretario FAP delle ACLI provinciali di Modena)

Il 7 febbraio prossimo si celebra nella Chiesa la 38° Giornata per la vita.I Vescovi nel loro messaggio invitano a vivere la misericordia: difendere la vita è promuovere il rispetto della vita in tutti i suoi momenti, dalla nascita alla morte naturale, ma anche

Giornata per la Vita, a difesa dell’esistenza

Le iniziative per domenica 7 febbraio

promuovere uno stile di vita lontano dai soprusi e dallo sfruttamento nei vari ambiti. “Amare la vita, ricordano i Vescovi, è sempre prendersi cura dell’altro, volere il suo bene, coltivare e rispettare la sua dignità”.La comunità di S. Faustino è sempre stata molto

Invitati a portare in chiesa prodotti alimentari per neonati e per la loro igiene personale

attenta a questo problema; si è impegnata attraverso iniziative varie in particolare in favore delle situazioni di difficoltà delle famiglie e della tutela della vita nascente.Il 7 febbraio anche quest’anno saremo invitati

a portare in chiesa, come offertorio materiale, prodotti alimentari per neonati o per la loro igiene.Riproponiamo anche un’iniziativa, già avviata negli scorsi anni, il ‘Progetto Gemma’, che consiste nell’aiutare per 18 mesi una mamma in attesa in difficoltà attraverso un contributo personale.Un tavolo sarà presente sul piazzale per le informazioni e le adesioni, accanto al banco vendita delle primule e delle torte, in favore delle associazioni che si adoperano per la vita.

Page 7: S.S. Faustino e Giovita Parrocchia Natale 2015 · Adorazione del Bambino o Natività, Beato Angelico, 1441 [ Programma ] [ Riflessioni ] Sabato 12 dicembre Ore 21 Concerto di Natale

[ Sagra ]

12 Complice la bella giornata di sole, in tanti hanno preso parte domenica ai mo menti di preghiera collettiva condividendo il piacere di fare comunità 13

Grande partecipazione per la sagra del 10-11 ottobre

Una comunità in festaProfonda devozione alla Madonna dimostrata dai parrocchiani

Pagina a sinistra La Processione con la statua della Madonna percorre le strade della parrocchia e si conclude in chiesa alla presenza della comunità.In questa pagina da sinistra in senso orario, un modello partecipante alla Mostra degli Hobbies delle Acli, lo stand gastronomico degli scout, la Ruota della Fortuna, la Pesca di beneficenza, lo stand tirolese, la Pista delle macchinine, lo spettacolo teatrale della domenica sera curato dal Gruppo Giovani e il piazzale affollato

La preghiera Il divertimento

Page 8: S.S. Faustino e Giovita Parrocchia Natale 2015 · Adorazione del Bambino o Natività, Beato Angelico, 1441 [ Programma ] [ Riflessioni ] Sabato 12 dicembre Ore 21 Concerto di Natale

[ Scuola ] [ Scout e cresimati ]

14 Scuola Cattolica: tesoro autentico di bene comune per la società Attività d’autunno 15

Scuola, un giorno speciale

Graditissima visita a sorpresa di Erio Castellucci, nuovo Arcivescovo di Modena

Solo pochi giorni dopo il suo insediamento ha desiderato visitare i locali e conoscere il personale

Il 14 ottobre, per la nostra Scuola San Faustino è stata

una giornata davvero indimen-ticabile. A sorpresa abbiamo ricevuto la gradita e inaspetta-ta visita del nuovo Vescovo di Modena S. E. mons. Erio Ca-stellucci che, accompagnato da don Maurizio, ha vissuto alcune ore insieme a tutti noi, dopo un mese esatto dalla suo ingresso in Diocesi. Forte è stato l’emo-zione dei bambini quando si sono visti arrivare in mensa il Vescovo che ha guidato la pre-ghiera prima del pasto e ha im-

un “dolce”calendarioLa scuola ha ideato per il Natale un simpatico calendario d’Avvento con caramelle da staccare giorno per giorno.Un ringraziamento agli sponsor BPER, ISEP e OPTIMA che hanno reso possibile l’iniziativa.

Festa degli auguriS.Natale 2015

Giovedì 17 dicembre ore 19 in chiesa

partito ad alunni e al personale presente la benedizione. Si è poi intrattenuto a pranzo con la direzione e i docenti, gustando il menù del giorno, in un clima familiare dove si è avuta la pos-sibilità di condividere con lui i valori della scuola cattolica e di ribadire l’importanza della no-stra azione educativa. Successi-vamente ha visitato i locali della Scuola dell’Infanzia e Primaria incontrando e intrattenendosi coi bambini durante lo svolgi-mento delle attività scolastiche pomeridiane.

“Nel tuo camminoIo sarò con te!”

Sopra, dall’alto il neo Vescovo Erio Castellucci si intrattiene con gli alunni della Primaria nei locali della mensa scolastica e nelle aule con i bimbi dell’Infanzia.A sinistra risponde divertito alle domande dei bambini e con il personale della scuola, stupito per l’inattesa ma gradita visita.Sotto con la direzione d’istituto

Quest’anno il Clan del MO1 ha cominciato a riscrivere

il documento cardine che sta alla base della sua comunità: la Carta di Clan. Questa sconosciuta racchiude vari punti sui quali il clan si confronta, si pone degli obbiettivi e si prende degli impegni; questi sono fede, servizio e scelta politica. Nel momento in cui tutti coloro che avevano scritto la “vecchia” Carta sono usciti dal clan, la comunità è invitata a ripartire da zero, fare una “fotografia” del nuovo clan e

Domenica 1 Novembre i ragazzi neo-cresimati di

San Faustino e San Giovanni Bosco, insieme ad una catechista e a sei educatori, sono partiti per un ritiro di due giorni a Ravenna. Il magnifico tempo che li ha sempre accompagnati non è stata l’unica cosa positiva del viaggio. Infatti sono innumerevoli gli aspetti riusciti di questa esperienza che è bene ricordare. Sicuramente la bellissima città di Ravenna ha permesso ai ragazzi di ammirare le preziose opere dell’arte paleocristiana e di immergersi nella religione in un modo nuovo e interessante. Anche i momenti

Con l’arrivo dell’autunno, il Branco della Rupe

ricomincia la sua caccia!I lupetti e le lupette (8-12 anni) hanno già da qualche settimana iniziato a sperimentare la vita nella Giungla, attraverso giochi ed attività comunitarie: per esempio, con la scoperta delle regole del branco abbiamo imparato i comportamenti fondamentali per il viver comune; attraverso il simbolo del Totem (raffigurante un lupo in legno), apprezzato la bellezza di riconoscerci come comunità definita e

strutturata; sul percorso di catechesi abbiamo incontrato poi Mosè che, accanto ai Dieci Comandamenti, ci ha tramesso l’importanza del rispetto della Legge della Giungla; ancora, abbiamo compreso il profondo valore del recitare una Promessa, punto di riferimento a cui costantemente rifarci ogni volta che compiamo delle scelte e cacciamo insieme ai nostri fratellini e alle

Lupetti in movimento

Aria di cambiamento Magica esperienza

Branco della Rupe a pieno ritmo: attività e giochi formativi

Clan Camilo Torres, al via la Carta di Clan Neo-cresimati in ritiro a Ravenna

L’importanza di saper vivere in comunità

Poi tutti in cammino dal 27 al 31 dicembre

ognuno di noi sia davvero unico ed insostituibile per la comunità, e attraverso le proprie caratteristiche può soltanto arricchire quello straordinario gioco che è lo scoutismo. Già, davvero tutto fantastico... e non hai visto ancora niente!

redigere un documento che la comunità senta proprio e che poi sarà firmato da tutti i componenti una volta ultimato.Inoltre il clan ha deciso, come Route invernale, di seguire un breve tratto della Via Francigena: partire il 27 dicembre da Spello e arrivare a Perugia il 31, passando da Assisi, dove avremo modo di ascoltare alcune testimonianze per approfondire la nostra vita di fede, in pieno spirito francescano.

di gioco e di libertà sono stati arricchenti, specialmente grazie al gemellaggio con la parrocchia di San Giovanni Bosco (già sperimentato dai gruppi più grandi) che ha permesso ai ragazzi di conoscere loro coetanei e di fare nuove amicizie. Dunque il ritiro sembra essersi svolto al meglio e per questo, speriamo di rincontrarci per rivivere un altro momento di condivisione e divertimento come quello passato a Ravenna, e confidiamo in un positivo inizio per tutti i ragazzi che lasciano il catechismo per iniziare l’esperienza del gruppo giovani.

nostre sorelline; con il nostro motto Del nostro meglio, poi, abbiamo capito quanto

Page 9: S.S. Faustino e Giovita Parrocchia Natale 2015 · Adorazione del Bambino o Natività, Beato Angelico, 1441 [ Programma ] [ Riflessioni ] Sabato 12 dicembre Ore 21 Concerto di Natale

[ Comunità ]

16 Vita insieme

Per Modena e Provincia Tel. 333 4208029

L’alcol è un problema?Alcolisti Anonimi forse può aiutarti!

Pinnacolo di NataleIl torneo mensile di beneficenza di pinnacolo si svolgerà giovedì 17 dicembre alle 20,30 nei locali del sottochiesa. Alla coppia vincitrice vanno due maxi ceste con prosciutti. Ai secondi due prosciutti e due panettoni, ai terzi due super ceste assortite. Sono poi previsti numerosi altri premi in prodotti alimentari.Le iscrizioni si ricevono recandosi in ufficio parrocchiale o telefonando allo 059 350266 dalle 9,30 alle

11,30 dei giorni feriali, chiamando o mandando un sms o un WhatsApp al 392 2998804, o via mail scrivendo a [email protected].

In ricordo di don MauroVenerdì 27 novembre alle 19 è stata celebrata la Santa Messa in ricordo di don Mauro Campani, parroco di S. Faustino dal 1969 al 2007, nel terzo anniversario della morte. Una chiesa gremita si è unita nella preghiera con grande affetto e riconoscenza..

Iniziative di raccolta fondiPer contribuire alle spese della parrocchia sono state organizzate due iniziative: una vendita di tortellini i primi di dicembre e una cena emiliana a base di rosette e zampone il 21 novembre.

Cena di beneficenzaSabato 23 gennaio appuntamento goloso da non perdere: in parrocchia c’è una cena di autofinanziamento.

Tombola della BefanaMercoledì 6 gennaio arriva la Befana!Bambini e ragazzi sono invitati a incontrarla alla Tombolissima che si svolgerà presso l’Oratorio in via della Pace, 5 alle 16.Ognuno porti un piccolo regalo, qualcosa che vorrebbe regalare, che servirà come premio della tombola. Le torte le portiamo noi! L’invito è aperto a tutti: mamma, papà, fratelli, sorelle e nonni, cugini e amici.Ci divertiremo un mondo fino alle 18!

IN BREVE

Non si è ancora svolto il campo invernale che già si pensa a quello per la prossima estate.Dal 1 al 6 gennaio infatti si svolgerà il campo invernale a Dimaro in val di Sole, che vede già esauriti i posti disponibili con 13 famiglie partecipanti.Nel frattempo è già stata prenotata la struttura per il campo estivo aperto a tutte le famiglie che vogliono trascorrere una bella vacanza in montagna in un clima di fraternità e condivisione. Il campo si svolgerà da 7 al 14 agosto presso la pensione Gruberhöf a San Giacomo (foto sopra) nella bellissima Valle Aurina. I prezzi sono ancora da definire ma si aggireranno intorno ai 160 Euro per gli adulti e 130 per i ragazzi sotto i 14 anni. Per i dettagli se ne riparlerà dopo le vacanze invernali, ma segnatevi il periodo!

Famiglie, già si pensa all’estate

» Sacramenti d’autunno

» Battesimi 22 novembre 2015

» Battesimi 27 settembre 2015

» Cresima 18 ottobre 2015