Sport e Vacanze n. 004

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Questo nuovo numero di Sport & Vacanze si apre con un’intervista che ci racconta una bella storia di sport. Emanuele Bersini, bresciano, classe 1979, è un granfondista ipovedente. Daniele Riccardo, varesino, classe 1982, ex dilettante, è la sua guida. Emanuele e Daniele corrono in tandem. Insieme, condividono la stessa passione e una grande amicizia. Insieme, coltivano un sogno: partecipare alle Paralimpiadi di Londra 2012. Spazio poi al baseball, alla sua storia che ebbe inizio negli Stati Uniti, che sono ancora la sua patria, e la sua diffusione in tutto il resto del mondo. Vi segnaliamo a seguire un’interessante iniziativa legata al ciclismo amatoriale che si svolgerà nei dintorni del lago d’Iseo in concomitanza con le tappe clou del Giro d’Italia 2010.

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Le terme diMontecatini

Baseball:Breve storia

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Giro d'Italia 2010 stage con Chiappucci by Team Barblanco

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Questo nuovo numero di Sport & Vacanze si apre con un’intervista che ci racconta una bella storia di sport. Emanuele Bersini, bresciano, classe 1979, è un granfondista ipovedente. Daniele Riccardo, varesino, classe 1982, ex dilettante, è la sua guida. Emanuele e Daniele corrono in tandem. Insieme, condividono la stessa passione e una grande amicizia. Insieme, coltivano un sogno: partecipare alle Para-limpiadi di Londra 2012.Spazio poi al baseball, alla sua storia che ebbe inizio negli Stati Uniti, che sono an-cora la sua patria, e la sua diffusione in tutto il resto del mondo. Vi segnaliamo a seguire un’interessante iniziativa legata al ciclismo amatoriale che si svolgerà nei dintorni del lago d’Iseo in concomitanza con le tappe clou del Giro d’Italia 2010. Insieme un soggiorno e uno stage per gli appassionati di bicicletta in compagnia

dell’ex professionista Claudio Chiappucci. Compiremo poi insieme un viaggio per conoscere i nove stabilimenti termali che compongono una cit-

Il Direttore

tadina della salute dalla storia antica e gloriosa: le Terme di Montecatini. Non mancheranno poi le nostre abituali rubriche: quella dedicata al golf, e in questo numero ci occu-piamo in modo sempre curioso di quelle norme che sembrano essere le più frequentemente infrante dai giocatori; i consigli agli sportivi con un estratto della guida ai fattori nutrizionali. Ultimo, un interessante contributo dell’amico ex ciclista professionista Bep-pe Guerini che ci spiega, e chi meglio di lui può farlo, come fare sport faccia bene. Buona lettura!

Giorgio Torre Direttore di Sport & Vacanze

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Sport e Vacanze anno 1 mensile n. 4 EditoreGULLIVER ITALIA SRL Via branze n. 44 25123 Brescia

Responsabile EditorialeDott.ssa Ilaria Lamberti Direzione e RedazioneSPORT E VACANZE.COMVia branze N. 44 25123 Brescia Tel. 030.2010480 Fax 030.2097036 [email protected]

Pubblicità�GULLIVER ITALIA SRL Via branze N. 44 25123 Brescia

Direttore CommercialeDott.ssa Sara [email protected]

Direttore ResponsabileDott. Giorgio Torre RedazioneDott.ssa Alessandra Orisio Dott.ssa Claudia Dilonardo Dott.ssa Lara Garatti

CollaboratoriFrancesco Lugli

Impaginazione e GraficaPlanet Service S.r.l. Via P. Ronzoni n. 8 24125 Bergamo

StampaGrafics

Autorizzazione N. 40 del 18/09/2009 del Tribunale di Brescia

SOMMARIO7.

15.

21.

24.

26.

31.

34.

39.

Il tandem dei sogni

Baseball

Giro d’Italia 2010 stage con Chiappucci by Team Barblanco

Vocabolario del golf

Le terme di Montecatini

Occhio all’errore

Sport e Business: Nexus

Consigli agli sportivi

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Il Tandem dei sogniIl nostro “grande” obiettivo è Londra 2012. di Silla Gambardella - www.iopedalo.it

Emanuele Bersini, bresciano, classe 1979, è un granfondista ipovedente. Daniele Riccardo, varesino, classe 1982, ex dilet-tante, è la sua guida.Emanuele e Daniele corrono in tandem.Insieme, condividono la stessa passione e una grande ami-cizia. Insieme, coltivano un sogno: partecipare alle Paralimpiadi di Londra 2012.

Emanuele e Daniele, come vi siete conosciuti?Emanuele: «Nel luglio 2008, grazie a un amico comune,Alberto Zin, segretario dell’Associazione Ciechi SportiviVaresini. Io avevo da poco concluso il mio rapporto con un’al-tra guida, Fabrizio Di Somma, tesserato per la Forestale. DiSomma abita a Roma e per entrambi era problematico ve-derci tutte le settimane per allenarci insieme. Il più delle vol-te ero io a raggiungerlo, dopo lungi viaggi in treno. Ma non sempre Fabrizio aveva tempo da dedicarmi. Così cercai un altro compagno».

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Daniele: «Prima di conoscere Emanuele, ho fatto da guida per due anni a Ruggero Brandellero. È stata quella la mia prima esperienza in tandem. Ricordo che la prima gara uf-ficiale con Ruggero furono i tricolori in pista. In meno di ventiquattr’ore, conquistammo due titoli: velocità e inse-guimento. Così scoccò la scintilla per questo mondo. Ma Ruggero aveva già superato i sessant’anni e la stagione successiva, dopo aver bissato insieme entrambi i titoli ita-liani, decise di ritirarsi. E quel punto ho trovato Emanuele».

La vostra prima gara insieme?E: «Luglio 2008, San Pietro In Gù, in provincia di Padova.Arrivammo secondi, battuti solo in volata».D: «Io Emanuele lo conoscevo di vista e di fama, ma appena ci ho corso insieme ho capito subito il talento e la grinta cheaveva e presto mi sono convinto che insieme avremmo po-tuto puntare a qualcosa di importante. Così è nato il sogno diLondra 2012».

Solo un sogno o qualcosa di più?E.: «Faccio parte del giro della Nazionale dal 1998, l’anno successivo alla mia vittoria al campionato italiano juniores. In maglia azzurra, nel 2002 ho vinto il Mondiale in pista, spe-cialità inseguimento. Ma a livello olimpico ho solo “sfiorato” la convocazione. A Sydney 2000 ci andai molto vicino, poi fui escluso, forse perché ero ancora troppo giovane e inesperto a livello internazionale. Londra è lontana, ma bisogna comin-ciare a preparala da adesso».D: «Per questo abbiamo stabilito un calendario di gare che ci farà correre molto anche all’estero. A febbraio abbiamo gira-to in pista ad Amburgo, tra fine aprile e inizio maggio siamo stati per due settimane di gare sui Pirenei, prima in Francia, tra Urt e Bayonne, poi nei Paesi Baschi, tra Bilbao e San Se-

bastian. Inoltre parteciperemo al Giro del Belgio, una gara a tappe, e a tutte le prove di Coppa Europa: sei gare tra Corrèze(Francia), Gippingen (Svizzera), Segovia (Spagna), Vràtna (Slovenia) e Piacenza, ultima tappa».

Un calendario ricco e impegnativo.E.: «Che diventa difficile incastrare con il lavoro. Le ferie sono sempre poche e chiedere i permessi a volte diventa un pro-blema».D.: «Senza dimenticare che quando gareggiamo la domeni-ca, se la trasferta è molto lontana, non siamo a casa prima delle due del mattino di lunedì. Ormai al lavoro sanno della mia passione e qualcuno mi ha preso in simpatia. Ma a volte contrattare una mezza giornata di permesso diventa diffici-le».

Che lavoro fate?E.: «Sono centralinista al call center di una banca di Brescia. Faccio il turno dalle 8 alle 14; il pomeriggio mi alleno in bici».D.: «Faccio il magazziniere in una ditta che produce confe-zioni per prodotti alimentari. A settimane alterne, ho il turno la mattina o il pomeriggio. Gli allenamenti in bici vengono di conseguenza».

Come vi allenate?E: «Abitando io a Brescia e Daniele a Varese, è difficile ritro-varci durante la settimana per pedalare insieme. Raramente riusciamo a farlo il mercoledì. Altrimenti, ci si vede diretta-mente il venerdì sera, prima di partire per la gara della dome-nica. A Brescia, ho diverse guide. Ognuna da quel che può. C’è chi ti dedica un’ora, chi due ore. In ogni caso, sempremeglio che fare i rulli».D: «Io percorro mediamente 400 chilometri a settimana,

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spesso in compagnia di qualche professionista della zona. Non ho un preparatore vero e proprio, ma un amico che mi consiglia come fare i lavori specifici e come alternare le sedu-te di allenamento più o meno impegnative».

Come valutate la vostra condizione?E.: «Beh, la gara è il miglior banco di prova. Spesso sfruttiamo la domenica per fare distanza, a volte rischiando anche di an-dare in crisi nel finale… Ci piace correre all’attacco: partiamo sempre forte cercando di rimanere agganciati al gruppo dei primi il più a lungo pos-sibile, a volte ci riusciamo, a volte no.All’ultimo Giro di Lombardia - Challenge Gazzetta, nonostan-te una mia crisi sul Civiglio, siamo finiti tredicesimi assoluti».D.: «Fin da quando ero juniores, ero seguito dal dottor Guar-dascione (il medico sociale della Lampre, ndr) e ancora oggi, una volta all’anno, svolgo i classici test su cicloergometro per verificare i miei valori. Lo scoro inverno ho registrato un rapporto peso/potenza di 5 watt per chilo; nello stesso test, Emanuele ha ottenuto 7 watt per chilo. E in quel periodo non si allenava da una set-timana…».

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di correre… in due?E.: «Ci si incoraggia a vicenda. Se uno dei due ha un attimo di difficoltà, l’altro lo incita. E, comunque, ognuno di noi sa che pedala anche per l’altro e cerca sempre di dare il massimo».D.: «Ma si corre pure il doppio dei rischi di… andare in crisi. La condizione di entrambi deve essere molto simile, perché se uno dei due e meno allenato, alla lunga soffre l’andatura o, al contrario, costringe chi è più in forma a rendere meno di quanto potrebbe».

Occorre molto “coordinamento”.D.: «Quando uno dei due si deve alimentare o deve bere, avvisa l’altro: “Ehi, guarda che stacco la mano dal manubrio per prendere la borraccia”. Oppure, quando c’è da rilanciare l’andatura, bisogna alzarsi dai pedali quasi contemporanea-mente. Le prime volte, gridavo a Emanuele quando c’era da scattare, ora abbiamo raggiunto un certo feeling e riusciamo a coordinarci spendendo meno parole».E.: «In strada si corrono molti rischi, se non c’è affiatamento tra il cieco e la guida, non si va da nessuna parte. Se c’è sin-tonia lo noti subito, fin dalle prime uscite. Io di Daniele mi fido… ciecamente!»

Mai caduti?D.: «Alla Gran Fondo di Cecina dello scorso febbraio. C’era la strada bagnata e siamo scivolati sulla striscia di vernice bian-ca a bordo della carreggiata…»E.: «Ma la domenica dopo eravamo già in sella…».

Quanto è diverso guidare il tandem rispetto allabici da corsa? D.: In tandem hai tutti gli svantaggi – e vantaggi – legati al fatto di avere un mezzo più pesante e meno maneggevole. La frenata è più lunga e in discesa devi mettere in preventi-vo di rallentare con buon anticipo prima di ogni curva. E ri-spetto alla bici si avrà sempre una certa sensazione di scarsa stabilità. Ma se ti trovi a scendere da un “drittone”, raggiungi velocità incredibili. Al Giro di Lombardia, giù dal Ghisalloabbiamo toccato i 95 chilometri orari».E.: «Allo sprint, il tandem ti porta ad avere una volata molto più lunga e con una velocità di punta generalmente inferiore a quella di una bici. Ma una volta che lo hai lanciato, riesci a mantenere quella velocità per molto più tempo».

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E in salita?E.: «Si soffre sulle pendenze più severe, per via del peso. Per una bici, salite con pendenze del 4 o 5 per cento sono decisa-mente pedalabili; per un tandem sono salite in cui si comin-cia già a faticare».D.: «Nelle granfondo, il terreno in cui perdiamo di più sono proprio gli strappi con pendenza a doppia cifra. Di contro, re-cuperiamo alla grande nei tratti in pianura. Il tandem ti porta a spingere un dente in più. Lo riscontro soprattutto quando mi alleno da solo in bici».

A proposito di attrezzatura, quanti tandem avete?E.: «Tre tandem: da strada, da crono e da pista. Per i Mondiali di settembre, abbiamo intenzione di gareggiare in tutte le tre discipline. A proposito di pista, ci stiamo allenando per l’Inseguimento».D.: «L’attrezzatura è molto costosa ed è anche difficile trovare meccanici disponibili a “perdere un pomeriggio” per ascol-tare le nostre richieste su come montare i vari componen-ti. Per assemblare il tandem da pista, ho dovuto scomodare un amico di Piacenza… Però abbiamo anche trovato alcune aziende importanti che hanno creduto in noi e ci hanno aiu-tato fornendoci abbigliamento o materiale tecnico. Le rin-graziamo e speriamo di poter dedicare loro qualche vittoria importante».Per lo sport disabile è difficile trovare visibilità� e spon-sor?D.: «In Italia più che all’estero. Prima, dipendevamo dal Cip, il Comitato Italiano Paralimpico. Ora siamo passati sotto la Federciclismo. La quale, tra attività giovanile, amatoriale e professionistica, ha mille ambiti da gestire e i fondi che può garantirci non sono mai sufficienti…».E.: «Non voglio lamentarmi della nostra realtà, ma porto due esempi di due Paesi molto competitivi. La nazionale austra-liana fa un ritiro pre-mondiale di due mesi pagato dalla Fe-derazione e se il disabile convocato è un lavoratore, viene messo in ferie. La nazionale Spagnola contiene le spese dei suoi atleti attraverso la Once, che offre agli stessi atleti la pos-sibilità di essere retirbuiti attraverso la vendita dei biglietti della sua lotteria».

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Il vostro “grande” obiettivo è Londra 2012.Quest’anno, però, ci sono prima i campionati del Mondo e voi arrivate dalla bella vittoria agli Italiani di Varese, lo scorso giugno.D.: «La nostra filosofia è pedalare e allenarci giorno per gior-no. I risultati si costruiscono nel tempo. Però ci piace anche sognare. A Varese abbiamo raggiunto un nostro obiettivo, ora per il mondiale, vorremmo conquistare una maglia az-zurra e cercare di onorarla al meglio».E.: «Se arrivasse qualcosa di buono, potrebbe essere una buona vetrina per l’Olimpiade. Durante tutto l’anno abbia-mo già fatto diversi collegiali con la Nazionale, ma sappiamo che la convocazione va meritata gara per gara. E noi daremo del nostro meglio per meritarcela».

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Breve storia del Baseball ... around the world! “Il baseball era, è e sarà�, per me, il miglior gioco del mondo” Babe Ruthdi Alessandra Orisio

Sebbene il baseball sia lo sport americano per eccellenza, numerosi altri Paesi ne hanno accolto le regole, appassio-nandosene, in modi e tempi diversi, fino a sviluppare struttu-re, squadre e campionati propri. Vediamo le tappe di questa diffusione dagli Stati Uniti … verso il resto del mondo.

Storia del baseball americano

Per gli americani, il baseball è lo sport nazionale. Giunto ol-treoceano intorno al 1830, è motivo di aggregazione, fonte di una sana passione, tanto che una finale del campionato professionistico può radunare addirittura 300mila spettatori.Il baseball, tuttavia, ha radici molto più remote: ne troviamo tracce presso gli Egizi (scolpite sui muri dei templi egiziani, vi sono figure umane che giocano con un bastone e una palla), i greci e i romani (avevano appreso dagli arabi un gioco del tipo “batti e corri”).Scopriamo altre “prove” della sua antica origine, con un bal-zo temporale enorme, in un manoscritto francese del 1344, che raffigura dei monaci intenti in un gioco del tutto simile al baseball. Di tutt’altra impronta è una testimonianza di un paio di secoli prima: qui l’antica forma del baseball appare sottoforma di rituale, come gesto simbolico del passaggio della Grazia dal pastore di Dio al suo gregge, durante alcune cerimonie del periodo pasquale. In quelle occasioni, un alto prelato lanciava dal sagrato della chiesa una palla ad un chie-rico che la passava ad un altro che, a sua volta, la lanciava alla folla dei fedeli che, raccoltala, la rilanciava.Siamo ad un passo dalla nascita del baseball, quando una

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serie di giochi tradizionali inglesi - conosciuti con nomi di-versi, ma del tutto simili nella pratica approdano nel Nuovo Mondo, insieme con il bagaglio culturale della Madre Patria.

Il “Rounders”, per esempio, prevedeva che, per fare punto, un giocatore, colpita una palla con una mazza corta -impu-gnata con una mano sola-, dovesse coprire un percorso deli-mitato da quattro pali.Il baseball è, così, sbarcato Oltreoceano, anche se pare che la prima partita disputata nel continente americano non si sarebbe svolta negli Stati Uniti, bensì in Canada; ipotesi, que-sta, non condivisa dagli storici statunitensi. Chiunque negli Stati Uniti è, infatti, convinto che il baseball sia stato inven-tato da Abner Doubleday (che sarebbe successivamente di-ventato un eroe nelle guerre contro il Messico e gli Indiani Seminoles), nel 1839, a Cooperstown (New York), città -non

a caso- sede della Hall of Fame del baseball americano. Il dubbio è che gli statunitensi abbiano sostenuto più l’idea della “storia perfetta” (un eroe di guerra inventa il gioco in una città abitata solo da persone nate negli Stati Uniti), che non la verità storica, con lo scopo di dimostrare che il base-ball è figlio d’America. Scrupoli eccessivi e infondati, a ben vedere, dato che, co-munque, la paternità del baseball moderno è universalmen-te riconosciuta all’americanissimo Alexander Cartwright, a cui si deve il merito di averne pubblicato le regole (e aver fondato il primo club), nel 1845, a Manhattan.Nel 1858 nasce la National Association of Base Ball Players, che, nel 1871, si fa carico di organizzare il primo campionato con una struttura simile a quella attuale. Con l’aumentare del numero di squadre (soprattutto duran-te la guerra di secessione, quando la diffusione del gioco vie-ne alimentata nelle retrovie dai soldati a riposo) aumentano anche i campionati, viene istituita la National League e, po-chi anni dopo, la Western League. La rivalità tra le neonate leghe provoca, tuttavia, numerose dispute legali, dato che ai giocatori non veniva concessa la libertà di cambiare la società di appartenenza, se la destina-zione era una società della lega concorrente. Le acque si cal-mano solo nei primi anni del Novecento, quando la NABBP mette d’accordo le parti in causa, decidendo di organizzare delle partite finali da giocare tra le squadre vincitrici di ciascu-na lega: nascono, così, le prime World Series. Intanto, la We-stern League viene sorpassata dall’American League. Quest’ultima e la già citata National League sono tuttora esi-stenti e formano la Major League Baseball, l’organo centrale del baseball statunitense.Nel 1904, a sancire il definitivo trionfo del baseball, ecco la prima apparizione alle Olimpiadi, a St. Louis.Nel 1939, il baseball americano celebra il suo centenario con una stagione piena di cerimonie ufficiali, soprattutto a Coo-perstown, luogo della sua leggendaria nascita. Nello stesso anno, viene trasmessa la prima partita in tv.Anni difficili anche per lo sport, invece, quelli della seconda guerra mondiale: il campionato non verrà mai sospeso, ma parecchi dei migliori giocatori saranno costretti a lasciare le rispettive squadre per servire la patria. Tuttavia, il conflitto

Abner Doubleday Alexander Cartwright

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decreterà la definitiva diffusione del gioco, svago preferito dai soldati americani, nell’Europa hitleriana occupata.Sopravvissuto a questo e ad altri memorabili momenti di cri-si, il baseball è sempre tornato ad occupare il podio come passatempo americano per antonomasia, tanto che sia la Major League che la Minor League polverizzano, ad ogni ap-puntamento, i record di presenze allo stadio.

Il baseball nel Mondo

Al contrario dei Paesi nazi-fascisti, dove –lo abbiamo accen-nato, ma lo vedremo meglio nel prossimo numero della rivi-sta- occorrerà aspettare il secondo conflitto mondiale per-ché il baseball sia realmente apprezzato, nella vecchia madre patria e in alcuni Paesi extra-europei il gioco trova diffusione già verso la fine dell’Ottocento. L’Inghilterra ospita per prima alcuni incontri dimostrativi di baseball (organizzati dalle società di Boston e Philadelphia, in collaborazione con locali società di cricket, sport molto diffuso allora), a partire dal 1874. Nelle estati 1888-89 ven-gono organizzati altri tour di All Star game (partite dimostra-tive giocate dai migliori talenti statunitensi) alle Hawaii, in Australia, Nuova Zelanda, nelle isole del Sud Pacifico e, solo successivamente, in nord Africa.A Cuba, che si rivelerà una delle capitali mondiali del base-ball, lo sport arriva nel dicembre del 1878, quando Esteban Bellán -un giocatore professionistico statunitense del perio-do-, organizza un primo incontro dimostrativo tra giocatori cubani; da allora, lo sport si diffonde notevolmente, fino ad

avere rilevanza internazionale. Inoltre, Cuba fa da trampoli-no di lancio per la diffusione dello sport in molti Paesi carai-bici e latinoamericani. Tra questi, i più competitivi a livello mondiale sono Repubblica Dominicana, le Antille Olandesi, Porto Rico, Colombia, Costarica e Venezuela.Negli stessi anni, il baseball sbarca in Estremo Oriente: di ritorno dall’America, dove ha studiato, il dr. Isso Abe, consi-derato il padre del baseball giapponese, inizia ad allenare i giovani dell’Università di Tokio (secondo un’altra versione è Hiroshi Hiraoka, studente giapponese che ha vissuto per un certo periodo negli Stati Uniti, a fondare, nel 1878, la prima società denominata Shimbashi Athletic Club). Proprio perché gli universitari sono i primi sostenitori di questo nuovo sport in Giappone, i loro campionati risulta-no solidi e ben organizzati; non si può dire lo stesso, invece, per il campionato professionistico che, nato nel 1922, fallisce già l’anno dopo per ragioni economiche. Da quel momento fino alla nascita della Japanese Baseball League nel 1934, i campionati si formano e falliscono a più riprese. La stessa JBL resiste fino al 1950, anno in cui viene istituita la più stabile Nippon Professional Baseball: questo campionato è tuttora esistente e molto competitivo, al punto che molti giocatori che si sono formati lì sono divenuti star del baseball MLB.Dal Giappone la diffusione del baseball nelle zone limitrofe è rapida: nell’isola di Taiwan il baseball arriva, insieme all’ege-monia giapponese, nel 1895, per poi diffondersi in Cina nel momento in cui l’isola entra sotto la giurisdizione cinese ap-punto, nel 1945. All’inizio del Novecento il baseball sbarca anche in Corea, dove, però, non esisterà un’organizzazione professionistica fino al 1982.

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Il baseball in Europa

Per quanto riguarda l’Europa, quelle di Olanda, Belgio e Spa-gna sono le prime squadre di baseball a vedere la luce. Ad Amsterdam, il primo baseball club nasce nel 1911 per opera di J. Grace, professore di inglese in città, che ha cono-sciuto il baseball in America. Ben presto sorgono altri club. La prima guerra mondiale sembra arrestare quasi completa-mente lo sviluppo del gioco, ma l’evento bellico si trasforma nell’ennesima occasione a favore del baseball: alcuni prigio-nieri canadesi, internati vicino l’Aja, danno, infatti, l’impulso definitivo allo sviluppo del baseball nel Paese. Periodo pa-radossalmente altrettanto fortunato è il secondo dopoguer-ra, quando il baseball olandese ha una nuova, forte ripresa, tanto che ancor oggi la sua nazionale è considerata una delle più forti squadre europee.In Belgio, il gioco viene introdotto nel 1923 da marinai giap-ponesi che, per qualche tempo, rimangono di stanza nel por-to di Anversa. L’attenzione per il nuovo gioco è così intensa che subito nasce qui la prima società, l’Anversa B.C., seguita in breve da molte altre. Sebbene i tedeschi sciolgano la Bel-gian Baseball Federation solo pochi anni dopo la sua nascita, il baseball resiste e rinasce dopo la guerra. A testimonianza della popolarità raggiunta, arriva la decisione di costruire per il baseball un apposito stadio, il Giants Stadium, peraltro il primo campo da gioco in tutta Europa.In Spagna, il primo campionato nazionale si disputa nel 1944; da quell’anno e per molti anni di seguito, la lotta per il tito-lo è sempre tra Madrid e Barcellona. Le loro forti compagini (Real Madrid, Atletico, R.C.D. Espanol, C.F. Barcellona) danno vita a partite memorabili, giocando un baseball ad alto livel-lo, anche se non va negato che l’ottima preparazione tecnica raggiunta da questo sport nella penisola Iberica, è in buona parte dovuta all’apporto efficace di numerosi studenti suda-mericani, cubani, portoricani, panamensi che hanno dato il

loro contributo in esperienza, in metodo di allenamento, in entusiasmo.

Le confederazioni

Soltanto dopo la seconda guerra mondiale si disputano regolari campionati a livello europeo tra le nazioni dove il baseball viene praticato (Olanda, Belgio, Francia, Svezia, Da-nimarca, Germania, Cecoslovacchia, Inghilterra, Italia). Nel 1953, viene fondata la F.E.B. (Federazione Europea di Base-ball) che raggruppa alcune di queste Nazioni. Nel 1972, la Fe-derazione europea cambia denominazione in C.E.B.A. (Con-federation Europeenne Baseball Amateur).L’organo centrale del baseball mondiale è, invece, la IBAF (International BAseball Federation), fondata nel 1938, anche se con un nome differente. Attualmente, 117 nazioni fanno parte della IBAF e sono organizzate in 5 confederazioni, una per ogni continente: African Baseball & Softball Association (ABSA), 16 membri; Baseball Confederation of Oceania (BCO), 15 membri; Baseball Federation of Asia (BFA), 20 membri; Confederation of European Baseball (Francese:Confédération Européenne de Baseball) (CEB), 40 membri; Pan American Baseball Confederation (Spagnolo:Confederación Panameri-cana de Béisbol) (COPABE), 26 membri.

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Giro d'Italia 2010 stage con Chiappucci by Team Barblanco

una particolare iniziativa per i cicloamatoridi Giorgio Torre

LOVERE (BG) – In tema di sport e vacanze vi segnaliamo un’interessante iniziativa legata al ciclismo amatoriale e al divertimento che si svolgerà nei dintorni del lago d’Iseo in concomitanza con le tappe clou del Giro d’Italia 2010. Il Team Barblanco di Lovere, infatti, organizza per il Giro d’Ita-lia 2010 un soggiorno a Lovere sul Lago d’Iseo in compagnia dell’ex professionista Claudio Chiappucci che si metterà a di-sposizione per accompagnare cicloamatori, ciclisti e appas-sionati agli arrivi di tappa dell’ultima settimana della corsa rosa.

Lo stage vivrà di quattro giornate studiate per dare l’oppor-tunità a tutti gli appassionati di ciclismo di vivere a stretto contatto le esperienze, i consigli di un grande campione che ogni giorno pedalerà insieme a loro verso l’arrivo di tappa, rendendo unica e irripetibile questa esperienza.

Queste le tappe che interesseranno lo stage: il 27 maggio la 18esima tappa, la Levico Terme – Brescia ed il giorno succes-sivo la Brescia – Aprica; terza giornata il 30 marzo con la Bor-mio – Ponte di Legno/Tonale. Il 30 maggio gran chiusura, ma senza bicicletta, quanto meno non è prevista la trasferta a pedali da Lovere, alla volta di Verona per assistere in compa-gnia alla cronometro conclusiva nel cuore della città veneta. Il Team Barblanco garantisce, durante l’esperienza, l’assisten-

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Hotel Bar Ristorante Prodotti Tipici Escursioni

Dove puoi trovare ArmoniaCordialita Buona Cucina Naturale

Bar Ristorante Hotel La Brace Strada Statale 38 dello Stelvio Km 22+30023010 Forcola (SO) tel +39 0342 660408 e-mail [email protected] Ristorante Hotel La Brace Strada Statale 38 dello Stelvio Km 22+30023010 Forcola (SO) tel +39 0342 660408 e-mail [email protected]

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za tecnica e alimentare attraverso un pick-up che seguirà la speciale carovana lungo tutto il percorso.

Ogni sera, poi, oltre alla visione dei filmati della giornata, che ritrarranno i protagonisti dell’iniziativa sul percorso fatto con Chiappucci e degli arrivi di tappa del Giro, saranno a dispo-sizione degli iscritti degli specialisti che terranno dei piccoli corsi inerenti al ciclismo e in particolare sulle metodologie di allenamento e argomenti riguardanti la bicicletta.

Il programma, in breve, prevede l’arrivo in hotel mercoledì 26 maggio. Breafing-aperitivo in terrazza con vista sul lago d’Iseo. Cena con Claudio Chiappucci e staff del Team Bar-blanco. Trattamento mezza pensione fino a domenica. Il co-sto dell’hotel per 4 notti con colazione e cena è di 380 Euro.

Per informazioni e prenotazionicontattare il presidente del Team Barblanco Beppe Cret-ti al numero di telefono 340.5043850 o scrivendo all’in-dirizzo di posta elettronica: [email protected]. Tutte le informazioni sono anche disponibili sul sito in-ternet della società: www.barblanco.it

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Vocabolario del Golf

Impedimenti sciolti: ramoscelli e foglie, cose che non stan-no crescendo e che non aderiscono alla palla, che possono essere rimosse senza penalità.Inserto nella faccia: area d’impatto più dura inserita nella faccia di un legno.Legni da fairway: il 2, il 3, il 4 e il 5 e anche dei legni con dei numeri maggiori che si usano quando la palla è in gioco dopo aver fatto il colpo dal tee di partenza.Links: termine usato per definire i percorsi in prossimità del mare, con un terreno molto più sabbioso e un’erba più spes-sa; il genere di percorso dove originariamente si praticava il golf.Loft: l’angolazione della faccia del bastone che permette di fare un colpo più o meno alto; permette anche di far alzare prima la palla.Marcatore: colui che è incaricato di marcare lo score di un giocatore.

Matchplay (gara a buche): una gara il cui risultato è il nu-mero delle buche vinte e non il numero dei colpi fatti.Miglior palla: quando il risultato migliore di una coppia vie-ne segnato sullo score alla fine di ogni buca.Onore: giocare per primo sul tee di partenza: il privilegio del vincitore della buca precedente.Ostacolo: qualsiasi ostacolo permanente sul percorso, come un bunker o un fosso.Ostacolo d’acqua laterale: un fosso, un ruscello o uno sta-gno più o meno parallelo alla linea della buca. Una palla che vi finisce dentro può essere alzata e droppata su qualsiasi lato, con un colpo di penalità.Palla ingiocabile: un giocatore ha la facoltà di dichiara-re una palla ingiocabile, prendere la penalità di un colpo e dropparla non più vicina alla buca. Una palla ingiocabile in un bunker deve essere droppata nel bunker oppure si può decidere per la penalità di colpo e distanza.Palla persa: se dopo cinque minuti di ricerca una palla non viene trovata, un concorrente è penalizzato di un colpo e gioca un’altra palla dal punto in cui è stata giocata la prima, considerando questo colpo come il terzo.

Palla provvisoria: una palla giocata quando si ha la sen-sazione che la palla originaria sia andata persa o che possa essere fuori limite. È un colpo che conterà, più un colpo di penalità, più il primo colpo giocato, se la palla originaria non viene trovata; se la si trova, la palla provvisoria può essere abbandonata.Par: il numero di colpi che un giocatore scratch deve fare a una buca o in un giro.Parità�: quando gli avversari fanno lo stesso risultato. Una partita è “pari” se finisce con i giocatori in parità.Pendenza: la superficie di un green non perfettamente piat-ta; il giocatore quindi dovrà giocare a destra o a sinistra.Percorso: il campo da golf, esclusi i tee di partenza, i green,

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Vocabolario del Golf

gli ostacoli e le aree fuori limite.Peso dello swing: modo di misurare il bilanciamento e il peso complessivo dei bastoni; in un set di bastoni, la sensa-zione che tutti abbiano lo stesso peso.Pipetta: estensione della testa del bastone nella quale è in-serito lo shaft.Pitch: un colpo corto al green giocato alto, in modo che la palla non rotoli dopo essere atterrata.Posizione: la posizione che assume la palla dopo essersi fer-mata; è anche l’angolo tra la testa del bastone e lo shaft che può variare a seconda dell’altezza dei giocatori.Pull: un colpo diritto a sinistra del bersaglio (per i non man-cini).Punta: quel punto della testa del bastone che è il più lonta-no dallo shaft.Push: un colpo diritto a destra del bersaglio (per i non man-cini).Putt: il colpo a correre giocato sul green, con un putter.Putt di avvicinamento: un putt che ha come scopo non quel-lo di far entrare la palla in buca, ma di farla avvicinare il più possibile, in modo che il putt successivo sia solo un formalità. Quattro palle: partita tra quattro giocatori, solitamente ac-coppiati tra loro, in cui ogni coppia gioca una sola palla. Vin-citrice della buca è la coppia che ha fatto il minor numero di

colpi.Regole: il mondo del golf è amministrato dal Royal and An-cient Golf Club of St. Andrews (R&A) e dalla United States Golf Association (USGA). Possono essere stabilite delle rego-le locali dal Comitato di un circolo per risolvere dei problemi che si trovano sul percorso.Regole locali: chiarificazione di alcune caratteristiche inso-lite o di ostacoli che si trovano su un percorso, riportate sul retro dello score.Rottura dei polsi: la naturale rottura dei polsi che ha inizio dopo che il bastone viene sollevato da terra nel backswing.Rough: la zona dove l’erba e la vegetazione sono più alte e che costeggia il fairway.Sand wedge: il bastone più aperto del set, per giocare i colpi dal bunker e gli approcci alti.Score lordo: il numero dei colpi che si fanno durante un giro, prima di dedurre l’handicap per avere lo score netto.Score netto: risultato di un giocatore alla fine di un giro dopo che è stato tolto l’handicap.Set di bastoni: il massimo concesso è 14; solitamente 4 le-gni, 9 ferri e 1 putter.Shaft centrale: un tipo di putter in cui lo shaft viene a trovar-si proprio al centro della testa.Singolare: un giocatore contro un altro.Slice: colpo sbagliato che curva in aria da sinistra a destra (per i non mancini).Socket: il tacco del bastone; è anche un colpo sbagliato, in quanto una palla colpita in questo punto parte velocemente verso destra (per i non mancini).

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Le terme di Montecatinidi Claudia Dilonardo

Nove stabilimenti termali immersi nel verde per creare una cittadina della salute dalla storia antica e gloriosa: le Terme di Montecatini godono di una fama internazionale che non accenna a diminuire, grazie a proposte sempre nuove e di-versificate che abbracciano tutte le branche del benessere di cui godere all’interno di un’atmosfera unica, fuori dal tempo. Le Terme sono nel centro della città e sono divise in nove sta-bilimenti: Tettuccio, Regina, Leopoldine, La Salute, Torretta, Redi, Excelsior, Tamerici e Istituto Grocco. Le acque delle varie sorgenti, e quindi dei vari stabilimenti, hanno origine da un bacino idrominerale che si trova a 60-80 metri di profondità; per questo hanno un diverso grado di mineralizzazione (acque leggere, medie e forti) e si adatta-

no a molti tipi di cure: la principale è quella idroponica, cioè per bibita. Batteriologicamente pure, sono classificate come salso-solfato-alcaline. Le acque sono suddivise in forti (Leopoldina), medie (Regi-na) e deboli (Rinfresco e Tettuccio), tutte utilizzate per la cura idroponica mentre per i bagni, i fanghi, le docce, gli idromas-saggi e le inalazioni vengono utilizzate solo la Leopoldina e la Rinfresco.

Le Terme dello stabilimento Tettuccio, scoperte nel 1370, sono le più note ed ha la sorgente di acqua leggera. Il nome deriva dalla leggenda la quale narra che i contadini misero sopra la sorgente, per ripararsi, una piccola tettoia.

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La struttura termale è nata nel 1700 grazie al Granduca Le-opoldo di Toscana. L’acqua Tettuccio favorisce la depurazio-ne del fegato ed è utile nel dismetabolismo del colesterolo. Questa struttura è il simbolo della città.

Lo stabilimento Regina, le cui acque sono medie, è suddi-viso in tre spazi adibiti alle fontane, al servizio di ristoro e al soggiorno della clientela. L’acqua Regina, scoperta nel 1855, è particolarmente efficiente per la cura della insufficienza epatica e nelle disfunzioni delle vie biliari, avendo capacità di ripristinare il corretto flusso di bile dal fegato all’intestino.

Alle Terme Leopoldine l’acqua sgorga da una fontana al cen-tro di un cortile interno. In queste terme è possibile effettua-re balneoterapia, fangoterapia, massofisioterapia, inalatoria/ORL e rieducazione respiratoria. Qui si potrà usufruire dei be-nefici dell ’acqua Leopoldina, anch’essa di antica scoperta, agisce sulla peristalsi intestinale ed è particolarmente indica-ta in casi di stipsi cronica.

Le Terme La Salute sono circondate da un ampio parco; no-nostante il complesso presenti un aspetto semirustico, all’in-terno vi è un padiglione centrale dal quale si diramano, in direzioni diverse, alcuni percorsi che consentono l’acceso ai vari banchi di mescita delle acque curative, oltre che ai vari servizi di cui l’edificio è dotato. Ricordiamo che qui è possibi-le fare la terapia idroponica.

Lo stabilimento termale La Torretta è costituito da tre sor-genti: la Torretta, la Rinfresco e la Giulia. L’acqua Torretta è un’acqua forte e purificante; l’acqua Rinfresco, acqua leg-gera, ha proprietà diuretiche, favorisce l’eliminazione delle scorie per via renale e ripristina i sali perduti tra chi svolge intense attività sportive. Lo stabilimento Redi, grazie alla re-cente ristrutturazione, ha oltre cento cabine e sale per i vari trattamenti. Qui è possibile fare balneoterapie, fangoterapie e massiofisioterapie.

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Il Centro Benessere Excelsior è una vera e propria beauty farm termale e affianca alle cure tradizionali vari tipi di idro-massaggi (tradizionale, sottopioggia, soft pack, con sali e fanghi termali, aqualux e fango facciale con doccia filiforme), trattamenti estetici con prodotti della linea Borghese Terme di Montecatini, saune e bagni turchi; tutti i tipi di solarium.

Le acque dello stabilimento termale Tamerici sono purifi-canti come quelle “Torretta”; agiscono sulla peristalsi intesti-nale e sono particolarmente indicate in casi di stipsi cronica. Il salone di questo stabilimento è sede del Circolo Forestieri ed è luogo di importanti appuntamenti culturali.

L’istituto termale Grocco, è chiamato anche edificio delle bibite gratuite, questo grazie ad una concessione di Fran-cesco I de Medici, che concesse agli abitanti di Montecatini Terme l’utilizzo gratuito di queste acque termali. Oggi le ter-me del Grocco sono un luogo di studi clinici, e diagnostici, nel quale sono praticabili bagni terapeutici in piscine termali e fisiocinesiterapia, cioè le cure praticate attraverso il movi-mento attivo e passivo del corpo.

Ricche di risorse e occasioni per chi cerca un’offerta termale completa, le Terme di Montecatini abbinano ai riconosciuti benefici delle tradizionali acque e fango termali, le più inno-vative metodologie di benessere e bellezza, quali massaggi, trattamenti corpo e viso, e programmi di snellimento, relax o benessere. Un’ampia e diversificata offerta di trattamenti ter-mali per soddisfare ogni esigenza di relax, remise en forme,

bellezza e benessere. Se volete rigenerarvi a prescindere da possibili patologie e necessità fisiologiche questa è indub-biamente la struttura adatta. Massaggi della tradizione oc-cidentale e orientale, idromassaggi, trattamenti specifici per il corpo e per il viso, trattamenti con obiettivo snellimento o relax. Inoltre, i servizi dedicati alla bellezza e la piscina ter-male, oltre alla possibilità di svolgere attività fisica libera nei verdi parchi e nei giardini delle Terme di Montecatini. Una proposta indubbiamente interessante, valida fino a Luglio 1010, è la “ Settimana Benessere Olistico” la quale prevede diverse tappe giornaliere nel percorso della rigene-razione fisica; vengono proposti massaggi ayurvetici piutto-sto che massaggi Thai o la riflessologia plantare abbinati a diversi trattamenti rigeneranti quali Slim Fit, Solarium Corpo e Oasi Termale. I pacchetti possono essere prenotati, previa verifica della disponibilità, presso il Centro Benessere delle Terme Excelsior, Viale Verdi 61, tel. 0572.778511, aperto dal Lunedì al Giovedì dalle 10 alle 19. Venerdì, Sabato e Dome-nica dalle 9 alle 19. Ma non finisce qui. Se siete amanti del benessere ma preferite uno stile di vita più attivo tra le ter-me toscane, Montecatini Terme è il luogo ideale per rilassarsi dedicandosi allo sport preferito. Nelle immediate vicinanze della zona termale sono infatti presenti piscina olimpionica, tennis club, golf a 18 buche, percorsi di trekking, tiro a volo, calcio, ecc.. Chi adora i cavalli non ha che da visitare l’ippo-dromo di Montecatini Terme; potrà scegliere inoltre tra una mezza dozzina di maneggi e scuderie dove passare ore indi-menticabili

Per info visitare il sito www.montecatiniterme.it

Turismo nei dintorni

Montecatini Terme si trova nel cuore della Toscana e quindi a pochi chilometri dalle principali città d’arte to-scane ma offre anche una variegata offerta turistica e culturale nelle immediate vicinanze. Trovandosi nella cittadina, vale innanzitutto la pena di prendere la funicolare più antica del mondo e raggiun-gere Montecatini Alto con il suo caratteristico borgo e il panorama che esso offre sulla città sottostante e sulla intera Valdinievole.Quest’ultima, oltre a presentare una serie di percorsi a piedi tra parchi e colline, offre numerose possibilità di svolgere attività sportive grazie alle presenze di struttu-re perfettamente attrezzate. Pescia, Castelvecchio e la riviera della Versilia sono altri località di grande interes-se che si possono raggiungere agilmente da Monteca-tini.

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OCCHIO ALL'ERRORELe regole più infrantedi Ilaria Lamberti

Le regole sono alla base del gioco del golf; si trovano rag-gruppate in un libretto e andrebbero portate sempre con sè per essere consultate in caso di dubbi durante una gara.Detto questo, ci sono alcune norme che sembrano essere più frequentemente infrante dai giocatori di golf, nonostan-te sia risaputa la scrupolosità con la quale viene affrontata ogni singola competizione.

Errori ricorrenti dei giocatori di golf :

1. CHIEDERE CONSIGLI DI GIOCO AL PROPRIO AVVERSA-RIO. Non potete in nessun caso domandare al vostro avversario (chiunque a parte il vostro compagno, nel caso si tratti di una gara a coppie o a squadre) che bastone ha usato per effet-tuare un colpo o consigli sullo swing.

2. APPOGGIARE IL BASTONE IN UN OSTACOLO. Quando vi trovate in un ostacolo, che sia d’acqua o in un bunker, non potete appoggiare a terra la testa del bastone né toccare con esso qualsiasi parte dell’ostacolo prima di ef-fettuare il colpo. (Regola 13-4)

3. DROPPARE LA PALLA FINITA IN UN OSTACOLO SE-GUENDO LA LINEA DEL COLPO CON CUI LA PALLA È EN-TRATA NELL’OSTACOLO E NON LA BANDIERA. Spesso i giocatori sbagliano pensando di dover prendere in considerazione la traiettoria del colpo che ha mandato la palla nell’ostacolo; invece è la bandiera da dover essere presa come riferimento insieme al punto in cui la palla è entrata nell’ostacolo, per indietreggiare e poi droppare la pallina. Questa è in ogni caso solo una delle opzioni che avete en-trando in un ostacolo, in caso di dubbio rileggetevi la regola 26.

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4. MIGLIORARE IL LIE DELLA PROPRIA PALLA SPOSTAN-DO O STRAPPANDO CIÒ CHE È FISSO O PIANTATO IN TER-RA O SCHIACCIANDO L’ERBA CHE CIRCONDA LA PALLINA PRIMA DI EFFETTUARE UN COLPO. Ovviamente non si può fare nulla di tutto ciò. (Regola 13-2)

5. NON DICHIARARE UNA PALLA PROVVISORIA. Quando effettuate un colpo e temete che la pallina possa andare persa potete dichiarare di giocare una palla provviso-ria e giocare una seconda palla (che ovviamente dev’essere chiaramente distinguibile dalla prima).(Regola 27-2)

6. CERCARE UNA PALLA PER PIÙ DI 5 MINUTI. Il tempo massimo consentito per cercare una pallina sono 5 minuti terminati i quali, se avete giocato una provvisoria potete continuare con quella, in caso contrario dovrete tor-nare da dove avete effettuato il colpo precedente e rigiocare un’altra palla (con gli adeguati colpi di penalità in entrambi i casi). (Regola 27-1)

7. MISURARE ERRATAMENTE I DUE BASTONI A CUI DROP-PARE UNA PALLA DICHIARATA INGIOCABILE. Quando decidete di dichiarare la vostra palla ingiocabile dovete dropparne un’altra a due bastoni. Questi due ba-stoni però devono iniziare dalla palla stessa e non dalla fine dell’ostacolo o dell’impedimento che la rende ingiocabile (ad esempio la palla è sotto ad un cespuglio, i due bastoni devono essere misurati dalla palla e non dal cespuglio). (Re-gola 28)

8. TOCCARE LA LINEA DEL PUTT SUL GREEN. Un giocatore non può toccare la propria linea del putt (la linea immaginaria che va dalla sua palla alla buca) se non quando toglie impedimenti sciolti oppure addressandosi sulla palla. Può riparare i segni di una vecchia buca e i pitch marks (i segni lasciati dalle palline atterrando sul green) ma non i segni di chiodi. (Regola 16)

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NEXUS SI PRESENTA Nexus Srl è una società che opera nel settore della mediazio-ne del credito, specializzata nel collocamento di mutui per casa e leasing, costituita nel 2002 da imprenditori con conso-lidata e riconosciuta esperienza nel settore, con l’obiettivo di: “costruire la più qualificata organizzazione indipendente che intermedia credito alle famiglie sul territorio nazionale, pro-ponendo i migliori prodotti disponibili sul mercato e forniti da un selezionato panel di banche italiane ed estere, nell’in-teresse della clientela, delle banche partner e degli azioni-sti”. Nexus è una delle prime società italiane di mediazione creditizia specializzata nei mutui per la casa e nei prodotti di credito per la famiglia. Nexus non si limita ad offrire prodotti competitivi, ma prin-cipalmente si impegna a dare un servizio di grande qualità, seguendo il proprio cliente passo dopo passo focalizzando l’attenzione sulle sue esigenze. Solo inquesto modo, seguendo una tradizione ormai conso-lidata all’interno della società Nexus, per il cliente è possibile trovare le condizioni necessarie per poter convivere tranquil-lamente e con la massima serenità un impegno che non solo consente la realizzazione di un sogno, acquistare la casa, ma che deve accompagnare la famiglia per molti anni successivi con la medesima tranquillità.Nexus infatti è un intermediario indipendente, iscritto all’Al-bo dei Mediatori Creditizi, in grado di offrire alle famiglie e agli operatori immobiliari un servizio professionale veloce, una consulenza esperta ed una assistenza di assoluta qualità rivolta a soddisfare le esigenze di ogni cliente anche su ope-razioni tecnicamente complesse.La possibilità di Nexus di offrire una vasta gamma di prodotti collaudati e caratterizzati da una elevata elasticità permette di soddisfare le più svariate esigenze; i “Clienti Nexus” posso-no individuare il proprio mutuo su misura, personalizzando-lo nel modo che incontra meglio le proprie esigenza. Il cliente Nexus riceve una consulenza esperta, indipendente e gratuita che gli permette di confrontare le migliori offerte, ma soprattutto di capire con semplicità, chiarezza e traspa-renza costi e clausole contrattuali.

SERVIZI E CORE BUSINESSQualità è la parola d’ordine. Qualità per Nexus significa “mas-sima soddisfazione a 360°” di tutti gli interlocutori coinvolti in ogni singola operazione senza trascurare il minimo par-ticolare! Nexus ha verificato infatti che la propria crescita e lo svilup-po consolidato nel tempo sono stati indiscutibilmente legati alla soddisfazione del cliente che oggi rappresenta il proprio migliore referente nell’acquisizione della nuova clientela. In-fatti, con il servizio “pronto Nexus” ogni cliente può ricevere una consulenza costante su ogni tipo di esigenza, delucida-zione, comunicazione, informazione o chiarimento anche dopo il rogito del mutuo. Nexus mette a disposizione un qualificato consulente, anche a domicilio, per offrire senza impegno un preventivo ed una consulenza completa. Con-sulenza necessaria per effettuare una scelta che deve essere assolutamente ponderata con la massima attenzione poiché possa poi accompagnare la famiglia nel proseguo degli anni.

Insieme a Nexus scegliere ed ottenere un mutuo è facile! Nexus è al servizio delle famiglie!

Rubrica ''Sport e Business''

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Area retail: l’area retail è un’area riservata alle famiglie dove è possibile soddisfare ogni forma di richiesta relativa a finan-ziamenti per: l’acquisto o la ristrutturazione della casa, per impianti fotovoltaici a privati, per l’acquisto dell’ auto, delle vacanze, o per liquidità personali non motivate.

Mutui: Mutuo per acquisto;Mutuo per sostituzione;Mutuo per costruzione;Mutuo per ristrutturazione;Mutuo per liquidità;Mutuo per consolidamento debiti;Mutuo per acquisto quote;Mutuo differito;Mutuo ponte.

Prestiti personali: da € 2.00,00 a € 70.000,00 )bonifico sul con-to del cliente in due giorni)

Carte di credito: Barclaycard la carta di credito leader in Euro-pa. Zero pensieri, mille servizi!

Leasing ai privati: il Leasing è diventato una soluzione per tutti e soprattutto una grande opportunità non solo per chi è un libero professionista o un imprenditore, ma anche per tutte le persone private senza partita IVA. Oggi si possono finanziare comodamente ed in modo personalizzato alcuni beni personali dedicati alla famiglia.

Area Corporate: l’area Corporate è un’area dedicata a tutte le piccole e medie aziende che vogliono accedere ad un cre-dito immediato.

Mutui per aziende: Il mutuo a medio e lungo termine per le imprese è uno strumento importante per finanziare i pro-getti degli imprenditori.

Leasing: La nostra società può soddisfare tutte le esigenze di

leasing delle piccole e medie imprese ed ottenere in breve tempo i migliori preventivi di mercato. Trasparenza e profes-sionalità distinguono il marchio Nexus attraversando una vasta gamma di soluzioni finanziarie nel miglior servizio e nel nome di ogni imprenditore.In questo modo siamo vicino all’attività di ogni impresa studiando consulenze professionali per la realizzazione di importanti progetti o acquisizione, costruzione, ristruttura-zione di un immobile, oppure per l’acquisto di una nuova attrezzatura e nuovi macchinari.Tutti i finanziamenti a medio e lungo termine consentono interventi flessibili e dinamici e piani di rimborso persona-lizzabili con possibilità di accesso a contributi agevolati, ove previsti.

Finanziamenti chirografari

Credito industriale

Rubrica ''Sport e Business''

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I PARTNERS: LE BANCHE• Barclays Bank PLC• ING Direct• BNP PF - BNL BNP Paribas• Monte dei Paschi di Siena• Antonveneta• Che Banca• CariParma• UniCredit Family Financing• Euvis• Fiditalia• Consum.it• AIG Alico

Abbiamo incontrato la Dott.ssa Angela Giannicola, ammini-stratore delegato di Nexus srl

La storia di un successo, quello aziendale, di una crescita e soprattutto di una professionalità� riconosciuta e legata alla soddisfazione dal cliente, ma cos’è “Nexus”?Nexus è una società di mediazione del credito, una delle società più importanti a livello nazionale, presente su quasi tutte le provincie del territori. È una società specializzata nel prodotto mutuo per la casa o prodotti per la famiglia. Nexus è una società regolarmente iscritta all’albo dei Mediatori Creditizi, per cui autorizzata a operare in questo settore e in grado di offrire un servizio professionale.

Quali sono i punti di forza che vi rendono affidabili agli occhi del cliente nel dialogo con le banche nel momento in cui si decide di accendere un mutuo? Che vantaggi dà� al cliente?Nexus si occupa di tutto. Cosa vuol dire? Nexus si occupa di dialogare con le famiglie in modo trasparente e con un lin-guaggio semplice e decodificato rispetto al linguaggio delle banche, complesso e spesso pieno di clausole, che difficil-mente l’utente finale riesce a comprendere a pieno. Per que-sto motivo il cliente spesso viene affascinato da un’offerta che sembra vantaggiosa ma che non comprende a fondo e che nel dettaglio molte volte tale non è. Di questo ne sono

dimostrazione tutte le difficoltà che oggi si registrano sul mercato dove utenti non competenti nel settore non hanno avuto l’adeguato supporto nella scelta del mutuo.

Quali sono i partner di Nexus, le collaborazioni che gli permettono di proporre al cliente finale un servizio così vantaggioso?Nexus oggi non rappresenta una banca, ma le migliori ban-che che offrono il servizio di mutuo, prestito personale, ces-sione del quinto nonché prodotti specifici per il settore azien-dale leasing, mutuo per costruire, e così via. Questo vuol dire che la consulenza che il cliente riceve non è la consulenza del prodotto di una banca, ma Nexus mette a disposizione del cliente le migliori banche, i migliori prodotti, già selezionati a monte, già scelti per la famiglia illustrandogli il percorso da fare e la banca più adatta alle proprie personali esigenze, perché per ogni famiglia c’è un prodotto adatto. Tutto è in-fatti studiato nel minimo dettaglio: partendo dalla durata del mutuo, all’importo della rata, alla tipologia del contratto, alla rinegoziabilità del tasso applicato fino alla modalità di ero-gazione del capitale, perché i prodotti non sono tutti ugua-li e non vanno bene per tutti, è importante saper scegliere quello più adatto alle proprie finalità e possibilità. Altra cosa da sottolineare è che Nexus ha un’importante valore d’acqui-sto sul mercato perché facendo centinaia di operazioni ha la possibilità anche con le banche di accedere a prodotti com-petitivi a tassi competitivi, ai quali non potrebbe accedere il singolo cliente che nella vita fa uno o due mutui, Nexus fa decine di mutui tutti i mesi e di conseguenza ha la possibilità di ottenere dalle banche dei prodotti con condizioni econo-miche molto vantaggiose. Ecco perché scegliere Nexus.

Rubrica ''Sport e Business''

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Il vostro target e di riferimento sono le famiglie: quali sono le novità� del settore dedicate a loro? Quali sono i prodotti che Nexus offre per proporsi come offerta di-versificata e competitiva rispetto ai prodotti offerti dalla banche? Per soddisfare le differenti esigenze del cliente Nexus offre dei servizi personalizzati?Nexus supporta la famiglia nell’iter burocratico complesso nella quale facilmente si può perde, è come se Nexus par-lasse per te, nel tuo interesse. In questo modo viene sem-plificata la fase di istruttoria, dialoghiamo noi con la banca con una terminologia specifica e adeguata per far capire alla banca le situazioni che il singolo cliente a volte non è in gra-do di comunicare. contestualmente Nexus si occupa anche di supportare la banca proponendo all’istituto di credito un fascicolo completo di tutta la documentazione necessaria all’istruttoria, preciso, conforme a quella che è la volontà del cliente, semplificando anche quelle inutili richieste che non andrebbero a buon fine.

I prodotti che Nexus offre alla famiglia e all’azienda sono:

Mutuo: il mutuo per l’acquisto è una delle nostre principali attività, nella quale siamo estremamente competenti sia sul-le condizioni economiche che nella varietà di prodotti. Ma il mutuo oggi serve anche per tante altre cose, non solo per l’acquisto della casa. Per esempio la surroga, che consente a chi sta già pagando delle rate di poter cambiare questo mu-tuo con condizioni più vantaggiose, con rate più basse senza alcuna spesa, per qualsiasi banca.

Altro servizio molto importante è quella di poter generare della liquidità che ci può servire per varie cose, per ristruttu-rare casa, per ampliare un’immobile, ecc… . Finalità da non sottovalutare, la possibilità di conglobare tutte le rate che in alcuni casi ci si trova a dover pagare, in una sola rata di importo più basso rispetto alla somma delle rate, esigenza particolarmente sentita dal mercato nella crisi che stiamo attraversando.

Inoltre Nexus offre la possibilità per i genitori che vogliono aiutare a acquistare la prima casa di poter utilizzare il proprio immobile di proprietà per generare un mutuo senza dover pagare le rate, un prestito vitalizio.

In un ambiente spesso apostrofato come “poco traspa-rente” Nexus quindi da molta importanza alla chiarezza per portare il cliente a una scelta ponderata e adeguata alle sue esigenze. Come si spiega alla gente cos’è un mu-tuo e come ottenerlo?Con trasparenza e serietà. Nexus è un’azienda qualificata e organizzata che costruisce su misura del cliente il proprio mutuo in risposta alle specifiche esigenze senza chiedere commissioni, per il cliente il servizio è gratuito e senza nes-sun costo. La sede centrale è a Bergamo, ma i nostri consu-lenti di estrazione finanziaria sono assolutamente a dispo-sizione della famiglia per un parere esperto su ogni tipo di esigenza, delucidazioni o comiunicazioni anche a domicilio. Il nostro consulente qualificato potrà spiegare e esporre in maniera trasparente tutti i servizi senza nessun impegno per la famiglia e senza nessun costo sia che l’azione venga per-fezionata o meno.

Quindi è il cliente “soddisfatto” la vostra prima referenza nell’acquisizione di nuova clientela?Si, sicuramente il “passaparola” è la nostra principale fonte e forma di pubblicità; molti dei nostri nuovi clienti ci hanno conosciuti tramite persone che hanno già stipulato mutui con noi e che ne parlano molto bene, consigliandoci a amici, parenti … sicuramente il riconoscimento del cliente è una garanzia di qualità.

Rubrica ''Sport e Business''

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Quando la bella stagione si avvicina, si sente anche la voglia di muoversi.Se si incomincia a fare attività fisica in modo regolare i bene-fici di cui ne possiamo trarre sono molti.Fare sport migliora il nostro apparato scheletrico e muscola-re ed ottimizza le parti muscolari da allenate.L’allenamento migliora la nostra capacità respiratoria au-mentando il volume di ossigeno utilizzabile e quindi la no-stra capacita aerobica.Si hanno benefici anche mentali perche aumenta l’autosti-ma, ci si sente più sereni e lo sport permette di scaricare lo stress e la tensione accumulati durante il lavoro.Movimento vuol anche dire migliorare le condizioni cardio-circolatorie e diminuire la pressione arteriosa, inoltre per-mette a persone che hanno problemi di colesterolo di poter-lo mantenerlo sotto controllo.Dedicare un po’ di tempo a se stessi e al benessere del pro-prio corpo è un investimento a proprio favore.Per trarne i massimi benefici dalle attività sportive che noi andremo a fare, bisogna anche mantenere una corretta ali-mentazione.Un buon connubio sport a alimentazione ci porterà ad avere un fisico tonico, asciutto e resistente.

Quando facciamo sport dobbiamo mettere in preventivo che lo sport vuol anche dire “fatica”.Per sopportare e superare questa fatica dobbiamo avere una forte motivazione.

Ma non basta la motivazione, occorre anche mantenerla sempre accesa nel nostro spirito.Per chi incomincia a fare sport dopo un lungo periodo di inattività, consiglio due regole da seguire, e che sono sem-plicemente la gradualità e la sicurezza.La gradualità è fondamentale nell’allenamento per non in-cappare in dolorose infiammazioni tendinee e muscolari do-vuti a sovraccarichi o ad un periodo di allenamento troppo lungo ed intenso.Avere una consulenza da un personal trainer o comunque da un addetto ai lavori ci permette di poter evitare spiace-voli inconvenienti e di poter migliorare i risultati della nostra attività fisica.Dobbiamo incominciare con gradi, senza strafare e alternan-do giornate di allenamenti a giornate di riposo, e man mano che la nostra preparazione migliorerà, questi riposi diminui-ranno, perché la nostra capacità di recupero sarà aumentata.Una cosa che sempre consiglio, è l’acquisto di un cardiofre-quenzimetro per poter monitorare meglio la nostra frequen-za cardiaca, e dal momento che avremo una condizione più che accettabile potremo, a quel punto, pensare di inserire nei nostri allenamenti qualche lavoro specifico utilizzando appunto il cardio, per aumentare le nostre qualità anaero-biche.Non dobbiamo demoralizzarci se all’inizio la nostra condizio-ne fisica non ci permetterà di percorrere lunghe distanze in bicicletta, e nemmeno se il nostro peso aumenterà legger-mente, questo è un fatto fisiologico normale.

Consigli agli Sportivi

Fare sport fa beneLo sport è un’attività� che ci può fare vivere meglio.Di Beppe Guerini

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Consigli agli Sportivi

Giuseppe Guerini

Il nostro obiettivo deve essere quello di migliorare di volta in volta con un piccolo aumento della distanza oppure di un piccolo aumento della velocità.Come già detto non dobbiamo dimenticare che anche il riposo fa parte dell’allenamento, per cui dopo un periodo intenso di lavoro in bicicletta dobbiamo riposarci, che non vuol dire rimanere completamente fermi, ma fare sport ad una intensità decisamente più bassa, fino a quando non sen-tiremo di aver completamente recuperato da tutti gli sforzi fisici.Col passare delle uscite in bicicletta, ci accorgeremo che l’in-tensità degli allenamenti aumenterà, ma la nostra sensazio-ne di fatica diminuirà.Per allenarsi in bici abbiamo bisogno di un tempo maggiore rispetto ad altri sport come la corsa o il nuoto, ma acquisita una buona autonomia (diciamo 2h30’ circo 70 km) abbiamo

la possibilità di poter scoprire il nostro territorio scorazzando in lungo ed in largo.Se vogliamo completamente rilassarci ed evadere dalla civil-tà, possiamo utilizzare la mountain bike e rimanere per tutto l’allenamento in mezzo alla natura percorrendo dei sentieri in mezzo ai boschi.Entrando invece nell’argomento sicurezza, vi ricordo che esagerare negli allenamenti comporta un aumento della stanchezza e di conseguenza una riduzione della lucidità, aumentando la possibilità di incidenti.Anche se non è obbligatorio, il casco ci può salvare la vita per cui deve essere sempre indossato, anche se usciamo solo a fare una passeggiata vicino a casa.

Per contattare, chiedere consigli e informazioni a Beppe Guerini: [email protected]

Nato il 14 febbraio 1970 a Gazzaniga, è stato un ciclista italiano professionista.Si tratta di uno scalatore, cioè di un ciclista particolarmen-te adatto alle salite. Nel 1993 diventa professionista e dopo aver corso per le squadre Navigare e Polti, nel 1999 passa alla tedesca Telekom (oggi chiamata Team Columbia). Nel 2007 lascia il ciclismo correndo per l’ultima volta la Vuelta di Spagna. Nella sua carriera ha partecipato e portato a termine 10 Tour de France, 6 Giri d’Italia e 4 Giri di Spagna.Tra gli avvenimenti importanti della sua carriera si ricorda-no: il terzo posto al Giro d’Italia conquistato sia nel 1997 che nel 1998; 2 tappe al Tour de France, una nel 1999 e una nel 2005; il secondo posto nella classifica finale del Giro della Svizzera nel 2003.Tra le sue vittorie particolarmente prestigiosa è stata la conquista di una tappa alpina al Tour de France del 1999: vinse sull’Alpe d’Huez, una tra le asperità più impegnative e storiche sia del Tour che a livello mondiale, una salita che ha messo in crisi molti corridori ed è temuta sempre da tutti i ciclisti. Inoltre, a poche centinaia di metri dall’arrivo, si scontrò con un imprudente fotografo tedesco e cadde, riuscì comunque a rialzarsi e ad arrivare primo conquistan-do la tappa.La sua ultima vittoria, la tappa al Tour del 2005, è parti-colare in quanto ottenuta in pianura, quindi non nel suo terreno preferito.I suoi tifosi lo hanno soprannominato Beppe Turbo, perché dicono che quando inizia una salita è come se accendesse il turbo.

Vittorie1994: tappa di Fundao al Giro del Portogallo;1995: tappa di Arona alla Settimana Bergamasca;1996: tappa di Plateau de Beille alla Route du Sud;1998: tappa di San Pellegrino Terme alla Settimana Berga-masca;1998: tappa di Selva di Val Gardena al Giro d’Italia;1999: tappa dell’ Alpe d’Huez al Tour de France;1999: Criterium di Rognes;2000: crono-squadre al Giro di Svizzera (non considerata

fra le vittorie individuali);2002: tappa di Coll del Pall alla Settimana Catalana;2002: Maglia della classifica del Gran Premio della monta-gna al Niedersachsen Rundfahrt;2005: tappa di Le Puy en Velay al Tour de France.

Principali secondi posti2002: Volta a Catalunya; 2003: Giro di Svizzera.

Principali terzi posti1996: Giro di Romandia; 1997: Giro d’Italia; 1998: Giro d’Italia.

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Consigli agli Sportivi

Sono le unità� che costituiscono le proteine. Da un pun-to di vista nutrizionale si dividono in Essenziali e Non Essenziali. Mentre gli aminoacidi non essenziali vengono prodotti dall’organismo, gli aminoacidi essenziali devono essere introdotti ogni giorno con la dieta, attraverso il consumo di cibi contenenti proteine nobili (1a classe) come carne, pesce, uova, legumi, latte, yogurt, formaggi e soia. Alcuni aminoacidi non essenziali, come l’arginina e la glu-tamina possono diventare essenziali in alcune condizioni di stress in cui si ha un aumento del loro fabbisogno (ustio-ni, interventi chirugici, traumi, sepsi).

AMINOACIDI RAMIFICATI (BCAA=BRANCHED CHAIN AMINOACID)Gli aminoacidi ramificati sono rappresentati dalla Vali-na (V), Leucina (L) e Isoleucina (Ile) e sono così chiamati perché nella loro catena hanno una ramificazione mono-carboniosa. Sono aminoacidi essenziali che svolgono un ruolo chiave nel metabolismo del muscolo dove, durante l’esercizio fisico ed in condizioni di stress, possono inibire il catabolismo proteico, stimolare la sintesi proteica, dare origine a glucosio o essere ossidati per la produzione di energia. La loro ossidazione richiede biotina, vitamina B12 e B6.

L-GLUTAMINAÈ l’aminoacido più abbondante nel muscolo scheletrico. La Glutamina svolge azione anabolica, stimolando la sin-tesi proteica muscolare, anticatabolica, risparmiando la massa muscolare negli stati di stress, immunomodulante, stimolando l’attività dei globuli bianchi, e protettiva della mucosa gastrointestinale fornendo energia alle cellule in-testinali e mantenendo l’integrità della parete intestinale. La glutamina svolge anche azione antiossidante, favoren-do la formazione del glutatione cellulare. E’ un aminoaci-do che diventa essenziale in alcune condizioni di stress (traumi, interventi, infezioni, ustioni) che determinano un aumento del suo fabbisogno. In queste situazioni è neces-saria un’integrazione alimentare di glutamina.

L-ARGININAL’arginina è fondamentale per la detossificazione dell’am-

moniaca prodotta nel corpo dal metabolismo degli ami-noacidi. L’arginina svolge azione anabolica, stimolando il rilascio dell’ormone della crescita e della prolattina, antica-tabolica, inibendo la perdita della massa muscolare, antia-terogenica e immunostimolante attraverso la produzione di ossido nitrico e antiossidante diretta. L’arginina proteg-ge la mucosa gastrointestinale. L’arginina, infine migliora la produzione qualitativa e quantitativa dello sperma e la funzione erettile. L’argnina è un aminoacido non essenzia-le nell’adulto, ma essenziale nei bambini e negli adulti che si trovano in condizioni di stress (traumi, interventi, infe-zioni, ustioni). In queste situazioni può essere necessaria l’integrazione di arginina.

OKG: ORNITINA-ALFA-CHETOGLUTARATOOKG è un sale costituito da due composti l’ornitina e l’alfa-chetoglutarato e costituisce una forma di rilascio di L-Argi-nina e L-glutamina. L’Ornitina viene, infatti, trasformata dal fegato in Arginina mentre l’alfa-chetoglutarato in L-gluta-mina. L’effetto di OKG risulta dalla sinergia della L-arginina e della L-glutamina ed è di tipo anabolico, anticatabolico ed immunomodulante. L’ornitina favorisce, inoltre, la sinte-si del collagene e la cicatrizzazione delle ferite.

AKG: ARGININA-ALFA-CHETOGLUTARATOÈ un sale di due sostanze, l’arginina e l’alfa-chetoglutarato e costituisce una forma di rilascio di arginina e glutamina. Questa formulazione potrebbe liberare più ossido nitrico della OKG. Gli effetti sono quelli dell’arginina e della glutamina.

TAURINAÈ l’aminoacido libero più abbondante all’interno delle cel-lule di molti tessuti, tra cui il cervello, la retina, il cuore, il muscolo scheletrico e i globuli bianchi. È essenziale per lo sviluppo della retina e cervello nei bambini. Ha un po-tenziale effetto ipocolesterolemizzante, in quanto stimola la produzione del sale biliare taurocolato, ed esercita un effetto antiaterogenico. Migliora la funzionalità cardiova-scolare e del muscolo scheletrico. La taurina ha, inoltre, un attività antiossidante e detossificante. La taurina è poco presente nei cibi vegetali e le persone vegetariane posso-no essere carenti di taurina.

AMINOACIDI

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Consigli agli Sportivi

sostanze essenziali per la vita dell’organismo umano e devono pertanto essere introdotte ogni giorno con l’as-sunzione di frutta e verdura e cibi animali come carne, fega-to, pesce, uova, latte e formaggi. Le vitamine non hanno calorie, regolano le funzioni cellulari, il metabolismo, la produzione di proteine, prevengono dall’invecchiamento e dal cancro e alcune favoriscono la produzione di energia.

VITAMINE DEL GRUPPO BLe vitamine B1 (tiamina), B2 (riboflavina), B3 (niacina) sono essenziali per la produzione di energia sotto forma di ATP (adenosintrifosfato). La vitamina B6 (piridossina) e la Bioti-na (vitamina H) sono particolarmente importanti per il me-tabolismo degli aminoacidi. L’acido pantotenico gioca un ruolo centrale nel metabolismo sia dei grassi, sia dei car-boidrati e degli aminoacidi. L’acido folico e la vitamina B12 (cianocobalamina) partecipano alla sintesi e riparazione del DNA e RNA ed in generale garantiscono l’integrità del genoma umano. La vitamina B12 si trova nei cibi animali come carne e pesce, ma anche nel lievito, mentre è assente nei cibi vegetali. Si raccomanda le persone vegetariane di integrare la dieta con vitamina B12.

VITAMINE ANTIOSSIDANTI (ANTI OX VITA)Le vitamine con attività antiossidante sono la vitamina C, E e la A. La vitamina C è un antiossidante solubile ed agisce in sinergia con la E presente sulle membrane cellulari. Anche la vitamina A previene la perossidazione delle membrane.

VITAMINA ELa vitamina E esercita una potente azione antiossidante neutralizzando i radicali liberi (radicale perossilico) che ossi-dano le cellule e determinano l’invecchiamento cellulare e

dei tessuti. La vitamina E previene, quindi, l’invecchiamento di tutte le cellule e protegge i neuroni e le cellule del san-gue. Si trova prevalentemente nella verdura e nelle germe di grano.

ACIDO ALFA-LIPOICOÈ una sostanza naturale che svolge due importanti funzioni: produzione di energia, favorendo l’ossidazione dei carboi-drati, degli aminoacidi ramificati e dell’alfa-chetoglutarato e attività antiossidante come spazzino dei radicali liberi. L’alfa-lipoico, inoltre, è in grado di abbassare e regolare la glicemia. L’integratore alfa-lipoico contiene anche vitamine del complesso B necessarie al metabolismo e produzione di energia.

ANTI OX VITAÈ un integratore antiossidante completo, costituito da vi-tamina A, C, E, dall’acido alfa-lipoico, coenzima Q10 e dal selenio, minerale che entra nella composizione di potenti enzimi intracellulari antiossidanti, la glutatione-perossidasi. Il complesso coenzimatico Q10 presente nel prodotto, svol-ge attività antiossidante e favorisce anche la produzione di energia.

MULTIVITAMINICO-MINERALE (POWER VIT)E’ un multi-vitaminico minerale che contiene tutte le vita-mine del gruppo B, le vitamine antiossidanti e la vitaminaD, oltre a i principali minerali. Tutti i nutrienti sono conte-nuti in una quantità superiore al fabbisogno giornaliero daun minimo del 150% RDA (Recommended Daily Allowance) ad un massimo del 300% RDA.

Tratto da “GUIDA AI FATTORI NUTRIZIONALI” by Vita-minStore

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