SPETTACOLI E TEMPO LIBERO D e iMUSEI alla CASTIGLIA · di vita v issuta con la maturità artistica...

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SPETTACOLI E TEMPO LIBERO CULTURA CUNEO. Un titolo che dice tutto: “One man show”. Uno spettacolo fatto da una persona soltanto. Ma anche, “uno spet- tacolo di persona”, direbbe lui. Simpatico, poliedrico, risata contagiosa. Lui è Gabriele Ci- rilli, sul palco del teatro Toselli di Cuneo giovedì 6 marzo alle 21. Volto noto della tv, Cirilli si è distinto per le sue capacità camaleontiche lo hanno reso irresistibile al talent di Rai1 “Tale e quale” presentato da Carlo Conti, programma cam- pione di ascolti sulla rete am- miraglia. Ha vestito i panni di Pino Daniele, Luciano Pavarotti, Orietta Berti, Claudio Villa, Pupo, Johnny Dorelli e del rap- per coreano Psy con cui vince la puntata e che il pubblico pre- mia con più di 3 milioni di con- tatti su YouTube. In questo pe- riodo sta preparando il nuovo talent di Raiuno dedicato alla comicità ‘C Factor’, di cui sarà anche alla conduzione, che an- drà in onda nel prossimo mag- gio. Sta presentando il suo pri- mo libro “Non si butta via gnen- te” e tante altre sorprese. Lo show-recital di Gabriele Cirilli è adatto ad ogni tipo di pubblico. Vedrete dal vivo uno scatenato Gabriele che dà fondo al meglio del suo re- pertorio comico. Vi stupirà tutti attraverso gag irresisti- bili, nuovi monologhi, perso- naggi straordinari e racconti di vita vissuta con la maturità artistica di un mattatore della risata che ha ormai conqui- stato il grande pubblico. Ma in fondo è il Gabriele Cirilli di sempre, quello partito da Sulmona e non ancora arri- vato, quello innamorato del pubblico, con passioni talmen- te vere e profonde da scate- nare una incontenibile risata ad ogni sua apparizione. I biglietti sono disponibili presso: Muzak Dischi 27, corso Nizza - Cuneo, dal lunedì al venerdì 9-12 e 16-19, tel. 0171.681506. Disponibili anche online e nei punti vendita del circuito Piemonteticket, tel. 011.5611262 - www.ticket.it; online e nei punti vendita del circuito Vivaticket tel. 892.234 - www.vivaticket.it. Platea e palchi 35 euro + d.d.p - posti numerati; balco- nata 25 euro + d.d.p - posti nu- merati; 1ª e 2ª galleria 18 euro + d.d.p - posti non numerati. D ILUIGINA AMBROGIO G rande evento, sabato scorso, per la capitale del Marchesato: alla Castiglia sono stati inaugurati i due musei dedicati alla Memoria carceraria e alla Civiltà Cavalleresca. Un allestimento di sicuro ri- chiamo sia per i suoi contenuti che per le modalità con cui è stato realizzato (è stata adottata una tecnologia molto avanzata: non solo multimedialità, ma anche domotica, Tattoo wall, una tecnica che consente di tra- sferire immagini digitali su su- perfici). Il Museo della memoria carceraria Il Museo della memoria car- ceraria ripercorre le vicende storiche che hanno attraversato la Castiglia come istituzione carceraria, dalla fase risorgi- mentale ai primi decenni del- l’Unità nazionale, al ventennio fascista. Gli allestimenti sono di gran- de impatto emotivo, e la docu- mentazione d’archivio aiuta il visitatore a comprendere sia le fasi storiche che la vita nelle carceri. In questo aiutato anche dalla ricostruzione delle antiche celle di isolamento al piano se- minterrato della Castiglia. Sono presenti, tra l’altro, anche i disegni di Aligi Sassu, artista che durante il periodo fascista venne richiuso nel carcere di Fossano, dove realizzò più di quattrocento disegni ritraendo i compagni detenuti. Il Museo della memoria car- ceraria alla Castiglia di Saluzzo si candida ad essere in Italia il primo luogo specificatamente dedicato alla testimonianza, per il grande pubblico, della sto- ria del carcere moderno. Il museo della Civiltà cavalleresca Il museo della Civiltà caval- leresca presenta i tratti salienti dell’identità culturale espressa dai marchesi di Saluzzo fra XII e XVI secolo, che ha lasciato segni indelebili nel patrimonio storico-artistico del Saluzzese. Il museo si sviluppa lungo un circuito ad anello, articolato in undici sale, ognuna delle quali illumina un aspetto o un momento significativo della società cavalleresca e cortese nel marchesato e presenta uno o più personaggi-chiave dei singoli momenti storici. “L’obiettivo dei due allesti- menti - ha spiegato lo storico Rinaldo Comba - è di creare, a regime, un’attrazione turistica di rilievo regionale in grado di colloquiare con la memoria storica europea. I due musei dovranno fornire una chiave di lettura del patrimonio storico artistico del Saluzzese, ade- guata alla sensibilità culturale di oggi e alle conoscenze che la memoria culturale italiana ed europea ha del marchesa- to; proporre percorsi turistici di carattere storico-culturale nelle aree appartenenti all’an- tico Marchesato; creare rapporti sinergici con il circuito delle residenze sabaude e con i siti e le iniziative delle Terre dei Savoia; creare rapporti sinergici con alcune aree forti del turismo culturale italiano ed europeo (Mantova, Ferrara, Urbino ecc., ma anche Foix) rappre- sentate dai centri più signifi- cativi delle antiche capitali dei principati; sviluppare una conoscenza più approfondita della storia delle donne, so- prattutto nel Saluzzese”. In particolare su quest’ultimo punto, Rinaldo Comba, con la sua ampia aneddotica, ha saputo interessare i presenti e suscitare non poca curiosità. “Povere ra- gazze - ha esclamato, riferendosi alle «donne dei marchesi» - non sono altro che «carne da matri- monio». Le fanno sposare con anziani che hanno già famiglia... Nicolò d’Este aveva avuto almeno un centinaio di amanti e nume- rosi figli. Sposata poi una gio- vinetta, la trova tra le braccia di suo figlio, il più grande, che aveva pressapoco l’età della sua sposa. Il marchese li fa uccidere entrambi. Dopo il delitto, il buon Ludovico fa sposare la sorella a questo personaggio...”. Molto soddisfatto dell’allesti- mento dei due musei il sindaco Allemano. “Quest’operazione andava fatta perché questo Paese avrà una vera ripresa se saprà punta sulla cultura. L’identità si re- cupera solo con la cultura. Con questa realizzazione creeremo anche economia perché ogni euro investito in cultura produce 1,7 euro. Dunque non si tratta soltanto di un’operazione no- stalgica, ma di un’operazione che punta alla ricostruzione della società e a rafforzare l’e- conomia”. Sulla memoria carceraria e sul Marchesato di Saluzzo BRA. “Non è vero ma ci credo” di Peppino De Filippo è un ca- polavoro del teatro comico. La commedia, scritta nel 1942 e rappresentata anche sul grande schermo, giovedì 27 febbraio andrà in scena al teatro Poli- teama Boglione di Bra, inter- pretata da Sebastiano Lo Monaco e diretta da Michele Mirabella. Uno spettacolo in tre atti, in cui non mancheranno i temi ri- correnti dell’ironia di De Filippo: il malocchio, gli affetti, la famiglia. Famiglia che è rappresentata anche dalla presenza sul palco di Lelia Mangano De Filippo, ex moglie di Peppino. In questo contesto, in un’Italia dei primi anni Cinquanta, si muove con maestria Sebastiano Lo Monaco che, dopo aver interpretato gran- di classici come Pirandello e Shakespeare e opere di teatro civile come “Per non morire di mafia” di Pietro Grasso - lo scorso anno in scena proprio a Bra -, affronta un ruolo comico. “In questo spettacolo - spiega il regista Michele Mirabella - si tende a recuperare i segreti in- tramontabili del teatro, dalla Commedia dell’arte all’Arte della Commedia. Poniamo la nostra scena in Italia, ovviamente, in quegli ultimi anni Cinquanta che furono la vigilia della pro- sperità del Paese, in quegli in- dimenticabili anni in cui essere scanzonati non voleva per forza dire essere scostumati. La sola nostalgia potrà scaturire da que- sto, ma fermo resta l’intento di ridere dell’ignoranza e delle su- perstizioni sopportando l’urgenza della scaramanzia e ricordando il filosofo che, pazientemente sor- nione avverte: «Non è vero, ma ci credo»”. I biglietti sono acquistabili a 22 euro (20 euro ridotto) al bot- teghino del teatro, il venerdì dalle 17 alle 19 e il sabato mat- tina, dalle 10 alle 12. È inoltre attivo un servizio di prenotazione telefonica al numero 0172.430185 per chi risiede fuori Bra. Inizio spettacolo ore 21. Maggiori informazioni su web, all’indirizzo teatropoliteamabra.it. e.m. Giovedì 27 febbraio sul palco del Politeama di Bra Non è vero ma ci credo Lo Monaco “incontra” De Filippo Due nuovi MUSEI alla CASTIGLIA Gabriele Cirilli un uomo, uno spettacolo Josefa Idem: “Partiamo dalla fine” TORINO. Venerdì 28 febbraio, alle 18,30, allo Sporting (corso Giovanni Agnelli 45, a Torino), il Circolo della Stampa Sporting e l’Ussi, Unione Stampa Sportiva Italiana, in colla- borazione con Kinder+Sport, presentano Josefa Idem e il suo libro “Partiamo dalla fine”. Insieme all’autrice interverrà Federico Calcagno, giornalista Rai e presidente dell’Ussi Gruppo Subalpino. Ingresso libero. “Prestaci i tuoi occhiali Peggy” MONDOVÌ. Venerdì 28 febbraio, alle 21, la compagnia teatrale Cascina Solaro presenta lo spettacolo “Prestaci i tuoi occhiali Peggy” presso la sala Ghislieri di Mondovì Piazza. Lo spettacolo parla della vita di Peggy Guggenheim, mecenate americana che ha dedicato la sua vita alla ricerca di talenti artistici. Guardando la vita attraverso gli occhiali di Peggy abbiamo provato a vedere la realtà come la vedeva lei. 26 febbraio 2014 42

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SPETTACOLI E TEMPO LIBEROCULTURA

CUNEO. Un titolo che dicetutto: “One man show”. Unospettacolo fatto da una personasoltanto. Ma anche, “uno spet-tacolo di persona”, direbbe lui.Simpatico, poliedrico, risatacontagiosa. Lui è Gabriele Ci-rilli, sul palco del teatro Tosellidi Cuneo giovedì 6 marzoalle 21. Volto noto della tv, Cirilli si

è distinto per le sue capacitàcamaleontiche lo hanno resoirresistibile al talent di Rai1“Tale e quale” presentato daCarlo Conti, programma cam-pione di ascolti sulla rete am-miraglia. Ha vestito i panni diPino Daniele, Luciano Pavarotti,Orietta Berti, Claudio Villa,Pupo, Johnny Dorelli e del rap-per coreano Psy con cui vincela puntata e che il pubblico pre-mia con più di 3 milioni di con-tatti su YouTube. In questo pe-riodo sta preparando il nuovotalent di Raiuno dedicato allacomicità ‘C Factor’, di cui saràanche alla conduzione, che an-drà in onda nel prossimo mag-gio. Sta presentando il suo pri-mo libro “Non si butta via gnen-te” e tante altre sorprese. Lo show-recital di Gabriele

Cirilli è adatto ad ogni tipodi pubblico. Vedrete dal vivouno scatenato Gabriele chedà fondo al meglio del suo re-pertorio comico. Vi stupiràtutti attraverso gag irresisti-bili, nuovi monologhi, perso-naggi straordinari e raccontidi vita vissuta con la maturitàartistica di un mattatore dellarisata che ha ormai conqui-stato il grande pubblico. Ma

in fondo è il Gabriele Cirillidi sempre, quello partito daSulmona e non ancora arri-vato, quello innamorato delpubblico, con passioni talmen-te vere e profonde da scate-nare una incontenibile risataad ogni sua apparizione.I biglietti sono disponibili

presso: Muzak Dischi 27, corsoNizza - Cuneo, dal lunedì alvenerdì 9-12 e 16-19, tel.0171.681506. Disponibili ancheonline e nei punti vendita delcircuito Piemonteticket, tel.011.5611262 - www.ticket.it;online e nei punti vendita delcircuito Vivaticket tel. 892.234- www.vivaticket.it.Platea e palchi 35 euro +

d.d.p - posti numerati; balco-nata 25 euro + d.d.p - posti nu-merati; 1ª e 2ª galleria 18 euro+ d.d.p - posti non numerati.

DILUIGINA AMBROGIO

Grande evento, sabatoscorso, per la capitaledel Marchesato: allaCastiglia sono stati

inaugurati i due musei dedicatialla Memoria carceraria e allaCiviltà Cavalleresca. Un allestimento di sicuro ri-

chiamo sia per i suoi contenutiche per le modalità con cui èstato realizzato (è stata adottatauna tecnologia molto avanzata:non solo multimedialità, maanche domotica, Tattoo wall,una tecnica che consente di tra-sferire immagini digitali su su-perfici).

Il Museo della memoria carcerariaIl Museo della memoria car-

ceraria ripercorre le vicendestoriche che hanno attraversatola Castiglia come istituzionecarceraria, dalla fase risorgi-mentale ai primi decenni del-l’Unita nazionale, al ventenniofascista. Gli allestimenti sono di gran-

de impatto emotivo, e la docu-mentazione d’archivio aiuta ilvisitatore a comprendere siale fasi storiche che la vita nellecarceri. In questo aiutato anchedalla ricostruzione delle antichecelle di isolamento al piano se-minterrato della Castiglia.Sono presenti, tra l’altro, anchei disegni di Aligi Sassu, artistache durante il periodo fascistavenne richiuso nel carcere diFossano, dove realizzò più diquattrocento disegni ritraendoi compagni detenuti. Il Museo della memoria car-

ceraria alla Castiglia di Saluzzo

si candida ad essere in Italia ilprimo luogo specificatamentededicato alla testimonianza,per il grande pubblico, della sto-ria del carcere moderno.

Il museo della Civiltà cavallerescaIl museo della Civiltà caval-

leresca presenta i tratti salientidell’identità culturale espressa

dai marchesi di Saluzzo fraXII e XVI secolo, che ha lasciatosegni indelebili nel patrimoniostorico-artistico del Saluzzese.Il museo si sviluppa lungo uncircuito ad anello, articolatoin undici sale, ognuna dellequali illumina un aspetto o unmomento significativo dellasocietà cavalleresca e cortesenel marchesato e presenta uno

o più personaggi-chiave deisingoli momenti storici.“L’obiettivo dei due allesti-

menti - ha spiegato lo storicoRinaldo Comba - è di creare,a regime, un’attrazione turisticadi rilievo regionale in gradodi colloquiare con la memoriastorica europea. I due museidovranno fornire una chiavedi lettura del patrimonio storico

artistico del Saluzzese, ade-guata alla sensibilità culturaledi oggi e alle conoscenze chela memoria culturale italianaed europea ha del marchesa-to; proporre percorsi turisticidi carattere storico-culturalenelle aree appartenenti all’an-tico Marchesato; creare rapportisinergici con il circuito delleresidenze sabaude e con i siti

e le iniziative delle Terre deiSavoia; creare rapporti sinergicicon alcune aree forti del turismoculturale italiano ed europeo(Mantova, Ferrara, Urbinoecc., ma anche Foix) rappre-sentate dai centri più signifi-cativi delle antiche capitalidei principati; sviluppare unaconoscenza più approfonditadella storia delle donne, so-prattutto nel Saluzzese”. In particolare su quest’ultimo

punto, Rinaldo Comba, con lasua ampia aneddotica, ha saputointeressare i presenti e suscitarenon poca curiosità. “Povere ra-gazze - ha esclamato, riferendosialle «donne dei marchesi» -nonsono altro che «carne da matri-monio». Le fanno sposare conanziani che hanno già famiglia...Nicolò d’Este aveva avuto almenoun centinaio di amanti e nume-rosi figli. Sposata poi una gio-vinetta, la trova tra le bracciadi suo figlio, il più grande, cheaveva pressapoco l’età della suasposa. Il marchese li fa uccidereentrambi. Dopo il delitto, il buonLudovico fa sposare la sorellaa questo personaggio...”.Molto soddisfatto dell’allesti-

mento dei due musei il sindacoAllemano. “Quest’operazione andava

fatta perché questo Paese avràuna vera ripresa se saprà puntasulla cultura. L’identità si re-cupera solo con la cultura. Conquesta realizzazione creeremoanche economia perché ognieuro investito in cultura produce1,7 euro. Dunque non si trattasoltanto di un’operazione no-stalgica, ma di un’operazioneche punta alla ricostruzionedella società e a rafforzare l’e-conomia”.

Sulla memoria carceraria e sul Marchesato di Saluzzo

BRA. “Non è vero ma ci credo”di Peppino De Filippo è un ca-polavoro del teatro comico. Lacommedia, scritta nel 1942 erappresentata anche sul grandeschermo, giovedì 27 febbraioandrà in scena al teatro Poli-teama Boglione di Bra, inter-pretata da Sebastiano Lo Monacoe diretta da Michele Mirabella. Uno spettacolo in tre atti, in

cui non mancheranno i temi ri-correnti dell’ironia di De Filippo:il malocchio, gli affetti, la famiglia.Famiglia che è rappresentataanche dalla presenza sul palcodi Lelia Mangano De Filippo,ex moglie di Peppino. In questocontesto, in un’Italia dei primianni Cinquanta, si muove conmaestria Sebastiano Lo Monacoche, dopo aver interpretato gran-di classici come Pirandello eShakespeare e opere di teatrocivile come “Per non morire dimafia” di Pietro Grasso - lo scorsoanno in scena proprio a Bra -,affronta un ruolo comico. “In questo spettacolo - spiega

il regista Michele Mirabella - sitende a recuperare i segreti in-tramontabili del teatro, dallaCommedia dell’arte all’Arte dellaCommedia. Poniamo la nostrascena in Italia, ovviamente, inquegli ultimi anni Cinquantache furono la vigilia della pro-sperità del Paese, in quegli in-dimenticabili anni in cui esserescanzonati non voleva per forza

dire essere scostumati. La solanostalgia potrà scaturire da que-sto, ma fermo resta l’intento diridere dell’ignoranza e delle su-perstizioni sopportando l’urgenzadella scaramanzia e ricordandoil filosofo che, pazientemente sor-

nione avverte: «Non è vero, maci credo»”.I biglietti sono acquistabili a

22 euro (20 euro ridotto) al bot-teghino del teatro, il venerdìdalle 17 alle 19 e il sabato mat-tina, dalle 10 alle 12. È inoltre

attivo un servizio di prenotazionetelefonica al numero0172.430185 per chi risiede fuoriBra. Inizio spettacolo ore 21.Maggiori informazioni su web,all’indirizzo teatropoliteamabra.it.

e.m.

Giovedì 27 febbraio sul palco del Politeama di Bra

Non è vero ma ci credoLo Monaco “incontra” De Filippo

Due nuovi MUSEI alla CASTIGLIA

Gabriele Cirilliun uomo, uno spettacolo

Josefa Idem: “Partiamo dalla fine” � TORINO. Venerdì 28 febbraio, alle 18,30, allo Sporting(corso Giovanni Agnelli 45, a Torino), il Circolo della StampaSporting e l’Ussi, Unione Stampa Sportiva Italiana, in colla-borazione con Kinder+Sport, presentano Josefa Idem e il suolibro “Partiamo dalla fine”. Insieme all’autrice interverràFederico Calcagno, giornalista Rai e presidente dell’Ussi GruppoSubalpino. Ingresso libero.

“Prestaci i tuoi occhiali Peggy” � MONDOVÌ. Venerdì 28 febbraio, alle 21, la compagniateatrale Cascina Solaro presenta lo spettacolo “Prestaci i tuoiocchiali Peggy” presso la sala Ghislieri di Mondovì Piazza. Lospettacolo parla della vita di Peggy Guggenheim, mecenateamericana che ha dedicato la sua vita alla ricerca di talentiartistici. Guardando la vita attraverso gli occhiali di Peggyabbiamo provato a vedere la realtà come la vedeva lei.

26 febbraio 201442