Sperare T - webdiocesi.chiesacattolica.it · SABAto 09 ore 18.30 Cresima degli adulti (via Posta)...

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ANNO 36° - NUMERO 1/2015 VIVERE LA PARROCCHIA Cresime in inverno - le foto dei nostri ragazzi LA FINESTRA SUL MONDO Don Alex, cittadino italiano. Le comunità cristiane orientali a Mirandola pagine 3, 4 e 5 pagine 6 e 7 Periodico trimestrale della Parrocchia di Mirandola iscritto nel registro dei giornali del Tribunale di Modena al n. 641 del 31-1-80 Sperare T utti ormai hanno potuto vedere il Crocifisso del duomo restaurato. Le parti mancanti potranno essere aggiunte, lasciando un segno dell’integrazione. Questa cara immagine è come un simbolo della disgrazia che ci è capitata, ma anche del recupero che andremo a completare. Non ci saranno più edifici in riparazione. Chiese, monumenti e case ridaranno un volto bello alla città. Ci sono però lesioni che è più difficile circoscrivere. Si trovano nel tessuto umano della società. Ci sono ferite che fanno soffrire le persone colpite dalla crisi economica. Ci sono ferite ben più gravi provocate dalla crisi morale: la criminalità organizzata, l’inefficienza e la corruzione nella gestione delle risorse pubbliche, le gravi carenze della giustizia. C’ è uno sfondo ancor più generale ricordato da Papa Francesco il 7 febbraio per l’Expo 2015.“No a un’economia dell’esclusione e dell’inequità. Questa economia uccide... Ci sono alcune scelte prioritarie da compiere: rinunciare all’autonomia assoluta dei mercati e della speculazione finanziaria e agire anzitutto sulle cause strutturali dell’inequità”. È più facile guarire una città colpita dal terremoto, che sanare la nostra società. Continuano le promesse, ma come stanno in realtà le cose? Perfino san Paolo scriveva: ”Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c’è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio... Sono uno sventurato! Chi mi libererà...? “(Rm 7, 18-24) C’è chi si ferma qui, senza speranza. Effettivamente è difficile pensare che con le sole risorse umane possano accadere cambiamenti sostanziali. San Paolo, invece, ci orienta verso un orizzonte diverso. “La legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato… infatti ciò che era impossibile… Dio lo ha reso possibile… mandando il proprio Figlio…” (Rm 8, 23) Non siamo soli a lottare per un mondo di giustizia e di pace. Dio non ci abbandonerà mai. Per questo possiamo sperare. Buona Pasqua. Don Carlo VITA DELLA COMUNITÀ Al via le attività sportive nelle strutture di via Posta pagina 8 La Parrocchia di Mirandola augura di cuore a tutte le famiglie una felice e serena Pasqua. GLI AUGURI DELLA PARROCCHIA

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ANNO 36° - NUMERO 1/2015

VIVERE LA PARROCCHIACresime in inverno - le foto dei nostri ragazzi

LA FINESTRA SUL MONDODon Alex, cittadino italiano. Le comunità cristiane orientali a Mirandola

pagine 3, 4 e 5 pagine 6 e 7

Periodico trimestrale della Parrocchia di Mirandola iscritto nel registro dei giornali del Tribunale di Modena al n. 641 del 31-1-80

Sperare

T utti ormai hanno potuto vedere il Crocifisso del duomo restaurato.Le parti mancanti potranno essere aggiunte, lasciando un segno dell’integrazione. Questa cara immagine è come un simbolo

della disgrazia che ci è capitata, ma anche del recupero che andremo a completare. Non ci saranno più edifici in riparazione. Chiese, monumenti e case ridaranno un volto bello alla città.Ci sono però lesioni che è più difficile circoscrivere. Si trovano nel tessuto umano della società. Ci sono ferite che fanno soffrire le persone colpite dalla crisi economica. Ci sono ferite ben più gravi provocate dalla crisi morale: la criminalità organizzata, l’inefficienza e la corruzione nella gestione delle risorse pubbliche, le gravi carenze della giustizia. C’ è uno sfondo ancor più generale ricordato da Papa Francesco il 7 febbraio per l’Expo 2015. “No a un’economia dell’esclusione e dell’inequità. Questa economia uccide... Ci sono alcune scelte prioritarie da compiere: rinunciare all’autonomia assoluta dei mercati e della speculazione finanziaria e agire anzitutto sulle cause strutturali dell’inequità”. È più facile guarire una città colpita dal terremoto, che sanare la nostra società.Continuano le promesse, ma come stanno in realtà le cose? Perfino san Paolo scriveva: ”Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c’è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio... Sono uno sventurato! Chi mi libererà...? “(Rm 7, 18-24)C’è chi si ferma qui, senza speranza. Effettivamente è difficile pensare che con le sole risorse umane possano accadere cambiamenti sostanziali. San Paolo, invece, ci orienta verso un orizzonte diverso. “La legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato… infatti ciò che era impossibile… Dio lo ha reso possibile… mandando il proprio Figlio…” (Rm 8, 23)Non siamo soli a lottare per un mondo di giustizia e di pace. Dio non ci abbandonerà mai. Per questo possiamo sperare.Buona Pasqua. Don Carlo

VITA DELLA COMUNITàAl via le attività sportive nelle strutture di via Posta

pagina 8

La Parrocchia di Mirandola augura di cuore a tutte le famiglie una felice e serena Pasqua.

GLI AUGURI DELLA PARROCCHIA

vivere la parrocchia La Finestra - 1/20152

Calendario parrocchialeMarzoLuNEDì 9 - SABAto 14 settimana del Crocifisso (aula S. Maria Maddalena)LuNEDì 9 inizio dei Centri di ascolto della QuaresimaSABAto 28 ore 19.00 penitenziale giovani e giovanissimi, Palma D’oro (Carpi)DoMENICA 29 ore 10.00 processione delle Palme

GiugnoGIovEDì 04 ore 16.00 S. Messa chiusura anno associativo S. vincenzo (canonica) ore 21.00 PRoCESSIoNE CoRPuS DoMINIDoMENICA 07 ore 10.30 Anniversari di matrimonio (via Posta)

AprileMERCoLEDì 1 ore 21.00 S. Messa Crismale (Carpi)GIovEDì 2 ore 15.00 S. Messa in Coena Domini per i fanciulli del catechismo (via Posta) ore 18.30 S. Messa in Coena Domini per gli adulti (via Posta)vENERDì 03 ore 18.30 Processione del Crocifisso ore 20.00 Adorazione ministri straordinari della ComunioneSABAto 04 ore 21.00 vEGLIA PASQuALE (via Posta)DoMENICA 05 SANtA PASQuAGIovEDì 30 ore 21.00 S. Messa di apertura del mese di Maggio (via Posta)

MaggiovENERDì 01 ore 9.00 S. Messa per il mondo del lavoro (via Posta)SABAto 02 ore 9.00 Pellegrinaggio a piedi alla Madonna della Neve (Quarantoli)SABAto 09 ore 18.30 Cresima degli adulti (via Posta)DoMENICA 10 ore 9.00 Preparazione bambini e genitori alla Prima Comunione (via Posta)LuNEDì 11 ore 21.00 Inizio Centri di ascolto di PentecosteSABAto 16 ore 18.30 S. Messa del Patrono (via Posta)DoMENICA 17 ore 10.00 Prima Comunione (1° turno)DoMENICA 24 ore 10.00 Prima Comunione (2° turno)SABAto 30 ore 20.30 Chiusura del mese di Maggio con Processione

18 gennaioGiovanni CavazzaGaetano Ethan MangoneAlessandro Rosta31 gennaioEmma Zacchini

14 febbraio 2015Stefano Galavotti15 febbraio 2015 Marco BallettaEdoardo MungiguerraAnita Luppi

Marta Baraldi Paolo GuadalupiGiovanna RazzaboniRaoul MonariIgo BianchiniAnna PollastriPaolo tazzioli

Silvia CavicchioliCattì NeriAlba GalliniMaurizio BenattiLiliana RibuoliLibero BorghiCesare Petrucci

Aldo Zaccarellivinicio Casaritonina LuppiErmete SalvioliAntonio DemolitiAlfredo BarbieriDante Bulgarelli

Antonio MassimoFranco CalciolariAnna Rosa PaltrinieriLiliana Luppiorietta PedrazziLuigi Laiso

Battesimi Si sono uniti in matrimonio

Hanno compiuto il cammino

Per i fanciulli

S. Messa in Coena Domini

giovedì 2 aprile

ore 15 in via Posta

Andrea Pivetti & Nikoleta Nikollau

vivere la parrocchia 3

nel rinnovato Supermercato

Vi aspettiamo

di MIRANDOLA in Via Circonvallazione, 111nel Centro Commerciale “LE TERRAZZE”

Ministri straordinari Baraldi MilviaBergamini Gilioli CarlaBorghi AnnaBruni AlessandroCaleffi FrancoCavazza verri FrancaCristini Gavioli CristinaDall’oca Chierici MartaFabbri ChiaraFernandez Sr. Maryroselet

Gandini M.GraziaGavioli DonatoGazza GloriaGennari CarloGilioli DanieleGozzi SandroGuerzoni RenzoLevratti RuggeroLugli GiovanninaLuppi Caleffi M.Luisa

Malagutti GiovannaMantovani GiovanniMassarenti AlessioMerelli Sr. AnnamariaMorselli CarlaPaltrinieri Caleffi RosaPanza ArrigoPranzo PietroRoggiani DanieleRuffoni Sodano

Silvestri Paolotesti vainertinchelli Cavicchioli teresatomasini Giorgiovisentini Dondi Graziellavismara Sr. Angelina

Rinnovati gli incarichi il 30 gennaio 2015

Cresime in Inverno

L a Cresima in Inverno? Ma no, perché non in aprile, in maggio, con la bella stagione? Queste le reazioni un po’ stupite di alcuni genitori e anche di noi catechisti,

dopo aver appreso la notizia... E invece nelle domeniche 8 e 15 febbraio le Cresime sono state celebrate, per la prima volta nella Sala della Comunità. Suddivisi in quattro turni, circa cento ragazzini di quinta elementare hanno scelto di confermare il dono dello Spirito Santo, già ricevuto nel Battesimo, impegnandosi così in prima persona a vivere come Gesù.SCELtA: questa è la parola-chiave su cui si è soffermato il nostro vescovo domenica 15, sia incontrando i ragazzini prima della Messa, sia rivolgendosi a tutti i presenti durante l’omelia. Mons. Cavina ha letto alcuni passi delle lettere che ha ricevuto dai cresimandi, frasi molto belle, profonde e cariche del desiderio di bene che ognuno di noi porta nel cuore, espresse con spontanea e disarmante semplicità. Dalle parole stesse dei ragazzi ha così ricavato l’esortazione che ha loro rivolto, spronandoli a rimanere vicini al Signore e ad impegnarsi seriamente nella loro vita, per viverla pienamente ed essere felici davvero.L’attenzione dei cresimandi era alta, così come l’emozione

che traspariva dai loro volti, l ’ e m o z i o n e di compiere un gesto “ da grandi”. Di alcuni di questi gesti “ da grandi “, compiuti da ragazzini,ha parlato Mons. Bottecchi, che ha celebrato domenica 8 e, con un modo di fare molto semplice e bonario, quasi fosse un nonno, ha spiegato ai cresimandi che, nella loro vita di tutti i giorni, a scuola, in famiglia, nello sport, hanno tantissime occasioni per comportarsi da veri amici di Gesù, capaci di voler bene, di accogliere, di aiutare.A tutti questi ragazzi, ormai cresimati, e alle loro famiglie esprimiamo il nostro augurio perchè davvero, guidati dallo Spirito Santo, possano vivere nel bene, gustare la vita come dono ed essere pienamente felici. Anna

Per la prima volta anticipate a febbraio

4 La Finestra - 1/2015Foto ricordo

Le CresimeCatechistiPanza Angelatesti Maria Rita

Bellei DavideCastorri FedericoChelli Federico

Fordiani AsiaFordiani Mose’Galavotti Andrea Ghilardi GiangiacomoGrande FrancescaJiuliani MatteoMontaggioli Riccardo

Papazzoni LeonardoPolastri MatildeReginella Giacomotabanelli Sebastiano

Catechistisuor Anna Maria Merelli

Busuoli LeonardoClerici GiovanniCoppi MatteoCorradi MatildeGasparini Papotti NicolaGuerzoni GabrieleJablonscki Matheusz

Malagoli PietroMolinari Mirkotoselli Simoneventurini Lorenzo Nicolavignato MartinaZerbini Ludovico

Catechisti Costa Brunetta Bettoni AnnaBorsari oliviaDomi EmilyFranciosi Caterina

Mambrini GiacomoNeri EdwardNicolini LuodvicoPaltrinieri GretaPaltrinieri RetaRosella Andrea

CatechistiSalvato Ester Accorsi AsiaArona Federico Barbanti MatildeBiffoni Gaia

Braghiroli FrancescoCampedelli LudovicaCelestini AliceDoglia AlessandroMazzoli CamillaPignatti FrancescoPrenga Arbana

Rezzaghi IrisSalvato Giada

Domenica 8 febbraio - primo turno Cresime

Domenica 8 febbraio - secondo turno Cresime

5Foto ricordo

CatechistiBonini Adriana

Baroni RiccardoBelloni Dario Cavallini AnjaFanti Ambra

Gasparini AliceMalavasi SilvioMeschiari GiulioPanzani AllegraPuviani Emanuelevetrano Giovanni

CatechistiGruppo Acr

Bellesia GiuliaBoccaletti RebeccaBorghi AlessiaBrenga Alessio

Fico SimoneGalavotti Giovanni FrancescoGarutti AlessandroGhisi SabrinaLuppi ErosMaccaluso RosannaMazzucchelli Irene

Medici violaMugnai GregorioPoletti FilippoSottili Alessandrotioli Luca

CatechistiGatti Anna

Bruschi SimoneCristiano RaffaellaD’ambrosio Maria ElenaGalavotti Francesco

Menditto Riccardo Morici GiadaNeri AlessandroPacchioni Gian LucaPanzani DavideSerra Alessandrotommasino Luca

Zucchi MatteoRusso Roberta (Gruppo Angela e Rita)

CatechistiIasiello Antonella

Angelino AuroraBaggieri JeremyCarotenuto IleniaD’angelo Matilde

De Simone AndreaFionda AndreaGallini FrancescoGreco IleniaLosi Francescotabarroni MichaelSemioli vincenzo

Domenica 15 febbraio - primo turno Cresime

Domenica 15 febbraio - secondo turno Cresime

6 La Finestra - 1/2015

Diventare cittadini italiani

L a cittadinanza indica lo“status”, cioè la posizione di un cittadino rispetto allo Stato, che permette il pieno godimento dei diritti civili e politici. In Italia la materia

è di competenza del Ministero dell’Interno ed è regolata dalla legge n. 91 del 5 febbraio 1992.La cittadinanza italiana si acquista:PER FILIAZIONE: “iure sanguinis”, cioè per diritto di sangue, se si nasce o si è adottati da almeno un genitore cittadino italiano. PER NASCITA SUL TERRITORIO ITALIANO: “iure soli”, cioè per nascita sul suolo italiano, solo nel caso di genitori apolidi (privi di cittadinanza), ignoti o che non possono trasmettere, la propria cittadinanza, al figlio secondo la legge dello Stato di provenienza.PER RESIDENZA: su richiesta del cittadino straniero che ha la residenza in Italia da almeno dieci anni e dimostra di essere in

possesso di determinati requisiti.PER MATRIMONIO: il coniuge straniero di un italiano può acquistare la cittadinanza su domanda, dopo due anni dal matrimonio, se residente in Italia e tre anni dopo, se residente all’estero. I tempi sono ridotti della metà se ci sono figli minori, nati o adottati. PER NATURALIZZAZIONE DEI GENITORI: i figli minori di chi acquista la cittadinanza italiana, se residenti stabilmente con il genitore stesso, diventano automaticamente italiani, con atto del Sindaco. PER ELEZIONE: lo straniero nato in Italia, quando compie 18 anni, ed entro un anno, può dichiarare in Comune la volontà di acquistare la cittadinanza italiana, se ha avuto la residenza legale senza interruzioni dalla nascita.

A cura di M. Eugenia Lugli

la Finestra sul mondo

Don Alex, cittadino italiano

D on Alex Kunjumon Sessayya è cittadino italiano dal 24 gennaio 2015, giorno in cui ha fatto il giuramento di fronte al Sindaco del comune di Mirandola e in

presenza di tanti amici.

Cosa ti ha spinto a scegliere di diventare italiano, dovendo per tale motivo abbandonare la cittadinanza dell’India tuo paese natale?Sono un sacerdote incardinato nella diocesi di Carpi e ho chiesto di poter diventare cittadino italiano proprio perché desidero dare la mia vita per questa diocesi e per questo popolo. ogni scelta ha sempre lati sia positivi sia negativi: ho preso la mia decisione con grande serenità perché credo che possa essere a vantaggio della comunità in cui vivo. Certo mi dispiace un po’ avere perso la cittadinanza indiana, non essendo prevista la possibilità di mantenere la doppia appartenenza.

Ci racconti le tappe principali e i tempi del tuo percorso per l’ottenimento della cittadinanza?È stato un percorso lungo e burocratico. Io sono in Italia dal 1995. Ho fatto due anni a Roma, quattro in Sicilia, poi nel 2001 sono arrivato a Carpi. Dopo dieci anni di residenza in Italia si può chiedere la cittadinanza. Io avevo fatto domanda sei anni fa, poi non avevo dato seguito perché la mia mamma Mary, morta pochi mesi fa, era malata e anziana in India. tutto taceva, finché un anno fa, circa, ho ripreso in mano la pratica. Il 26 giugno 2014 il Presidente della Repubblica ha emanato il decreto che mi è stato notificato dalla Prefettura di Modena il 10 ottobre 2014. Quel giorno ho telefonato a mia madre dicendole “Mamma, lo sai che sono italiano?” e lei mi ha detto una cosa che non scorderò: “Lo sai, però, che sei ancora mio figlio?”. Comunque nel testamento scriverò la volontà di essere seppellito nella mia parrocchia d’origine in India.

Perché hai voluto intorno a te tante persone nel giorno in cui sei diventato cittadino italiano?Il 24 gennaio 2015, giorno dedicato a san Francesco di Sales, ho fatto il giuramento in municipio di fronte al sindaco Maino Benatti. Non avendo qui in Italia nessun parente, ho chiamato le persone a me care. C’erano il nostro parroco don Carlo truzzi, gli altri sacerdoti della parrocchia, mons. Douglas Rettighieri, mons. Elio tinti, i cari amici sacerdoti della diocesi, le suore della visitazione di Alleppey presenti in diocesi di Cesena Sarsina. Erano presenti molte persone di Ac e Agesci, gli amici di Budrione e Migliarina, i membri della vecchia e nuova giunta comunale. Il nostro vescovo mons. Francesco Cavina era da me puntualmente informato di ogni passaggio, ma quel giorno non poteva partecipare.

Cosa ti senti di dire agli stranieri che arrivano nel nostro paese?voglio dire che bisogna amare e rispettare la cultura in cui vivi, conoscere gli aspetti positivi della cultura in cui vieni accolto. Poi tu devi impegnarti a dare il tuo contributo per il bene comune. Con questa mia scelta, di diventare cittadino italiano, penso di poter dare qualcosa in più sia alla mia diocesi che alla mia città. Il mio ringraziamento va a Dio, al nostro vescovo mons. Francesco, al parroco don Carlo, agli altri vescovi mons. Elio e mons. Douglas e agli amici che sono stati in vicinanza spirituale con me. Inoltre voglio dire grazie allo stato italiano, al Presidente della Repubblica e al Sindaco. A cura di Laura Michelini

Il sacerdote racconta motivi e tappe di una scelta molto sentita

7la Finestra sul mondo

Chiesa ortodossa moldava

I greco - cattolici di Romania

P adre Simion Moraru è proto presbitero (prete) della Chiesa ortodossa moldava San Demetrio. ogni sabato mattina alle ore 9,30 celebra la messa nella

sala di comunità di via Posta a Mirandola per un nutrito gruppo di ortodossi di nazionalità

moldava e rumena, oltre che russa e ucraina.

“Sono sacerdote dal 2002. Ho studiato in Romania e poi ho

fatto il dottorato in teologia ad Atene. Dal 2011 vivo a Mirandola con la mia famiglia, moglie e tre figli. Prima del terremoto celebravamo in Duomo o nella Madonnina o in Gesù,

poi ci siamo trasferiti nelle tende in via Posta e ora nella

sala di comunità. Ringrazio don Carlo che ci ha sempre aiutato

molto”. Con la comunità cattolica le

occasioni di confronto e scambio non mancano, soprattutto in occasione delle preghiere ecumeniche fatte insieme. Padre Simion segue una comunità variegata e complessa, fatta di gente proveniente da diversi paesi, ma unita dalla fede e dal bisogno di ritrovarsi in chiesa a pregare. “La mia gente è venuta in Italia per lavorare, ma molti di loro hanno problemi e quando vengono in chiesa, cercano un conforto nella fede. Penso alle tante badanti, che hanno orari di lavoro pesanti e capita che non riescano a venire in chiesa, perché ci sono alcuni datori di lavoro che non danno loro la possibilità di andare a messa, non riconoscono questo loro bisogno. Ci sono tante persone che hanno problemi psicologici e prendono farmaci, perché hanno vite e lavori faticosi”.La comunità è in crescita. Non è facile dire quanti siano i fedeli ortodossi che frequentano la chiesa di Mirandola: “Le cose sono cambiate molto dopo il terremoto. Le famiglie sono tante, abbiamo battezzato molti bambini. tutti i sabati facciamo catechismo per i piccoli in un container presso l’area del Famila. Parliamo loro in rumeno. Anche la messa è in rumeno, ma quando so che tra i fedeli ci sono russi o ucraini, dico parole anche in russo”. Laura Michelini

A Mirandola c’è una comunità greco - cattolica di rumeni, composta da circa 70 - 80 famiglie, cioè da circa 250 persone. Si ritrovano ogni domenica nella sala della canonica in via don Minzoni, per celebrare la messa in lingua rumena alle ore 10. La comunità greco - cattolica fa parte della Chiesa cattolica universale ed è unita con Roma, di cui riconosce il vescovo come Papa. La greco - cattolica si distingue dalla Chiesa occidentale per l’adesione al rito orientale bizantino.Padre Aronne Corroian, 32 anni residente a Imola, è il sacerdote che segue la comunità rumena che si ritrova a Mirandola. Lavora in un’azienda ed è sposato con figli, così come previsto dalla Chiesa orientale. “Sono nato e cresciuto in campagna; fin da piccolo frequentavo la chiesa e avevo il desiderio di diventare prete. Ho terminato in Romania l’università di teologia greco – cattolica pastorale. Sono in Italia dal 2007. Nel 2010 mi sono sposato, poi nel maggio 2012 sono stato ordinato diacono e nel settembre 2012 sacerdote in Romania” racconta padre Aronne.Quando ha chiesto l’ordinamento del sacerdozio, ha domandato proprio di svolgere la sua opera missionaria - assolutamente volontaria - a Mirandola, città appena colpita dal terremoto: “Ho iniziato la mia missione a Mirandola sotto la tenda in via Posta, messa a disposizione da don Carlo truzzi, che è sempre

stato molto disponibile verso di noi. vivendo ad Imola, mi faccio aiutare nella gestione della comunità da un diacono e dai fedeli più vicini a me. oltre la messa, ora facciamo anche catechesi per i piccoli. Sono tanti i bambini nelle famiglie che frequentano la nostra parrocchia!”.La comunità seguita da padre Aronne è in costante crescita: “Il 6 gennaio di ogni anno, festività del Battesimo del Signore, vado a benedire le case. Capisco che aumentiamo di numero perché ogni anno sono sempre di più le case in cui vengo chiamato”.

Laura Michelini

La comunità di Mirandola è composta da moldavi, rumeni, ucraini e russi

A Mirandola padre Aronne segue una comunità di immigrati in forte crescita

L ’attività di ricostruzione post-terremoto ha avuto un rallentamento per l’aumentata complicazione della documentazione previa.Ringraziamo i nostri benefattori per nuovi aiuti pervenuti per la ricostruzione. Di seguito diamo la settima

lista aggiornata al 31.12.2014 per un importo di € 41.410. Caritas Diocesana Bergamasca, Parrocchia di Appiano Gentile, Associazione Sportiva Dilettanti Fiamme Gialle su interessamento dell’unità di Mirandola, Arciconfraternita della Misericordia di San Gimignano, LAPAM Direzione Provinciale di Modena (vetrate laterali), Rotary Club di Mirandola (vetrate di fondo e progetto artistico). L’Istituto delle Sorelle della Misericordia di Sondalo (Sondrio) ha donato i banchi dell’Aula S. Maria Maddalena e via Posta, il grande Crocifisso di via Posta, le statue di Maria e Giuseppe e alcuni arredi.

Per Amore dell’ArteContinua fino al 31 marzo la mostra allestita nell’aula S. Maria Maddalena, che riporta a Mirandola tre opere d’arte recentemente restaurate dopo essere state danneggiate dal sisma. In mostra il Crocifisso della Collegiata di Santa Maria Maggiore e i dipinti raffiguranti la Conversione di Saulo di Sante Peranda e la Madonna di Loreto col Bambino in gloria e Santi di Annibale Castelli.Apertura: sabato e domenica ore 10-13; 16-19.Ingresso gratuito. www.peramoredellarte.it

Ricostruzione

8 vita della comunità La Finestra - 1/2015

AmplifonAmbulatorio senologicoAndrologiaAnalisi di laboratorioAngiologiaCardiologiaChirurgia generaleDermatologiaDiabetologiaEcografia

EndocrinologiaFisiatriaGastroenterologiaLogopediaMedicina internaMedicina del lavoroNeurologiaoculisticaortopediaortottica

ostetricia e GinecologiaotorinolaringoiatraPediatriaPneumologiaPsicologiaRadiologiaReumatologiaScienza dell’alimentazioneurologia

Direttore SanitarioPaolini Dott. Marco

via Adelaide Bono, 4 - 41037 Mirandola (Mo) - tel. 0535.22080 - Fax [email protected] www.centromedicomirandola.it

Impianti sportivi di via Posta

S ono ora pienamente operativi gli impianti sportivi di via Posta, dove i due palloni sono stati completati con due differenti tipi di pavimentazione, con impianti di

riscaldamento e spogliatoi attrezzati con docce.Il circolo Posta, Asd affiliato al Csi di Modena che gestisce gli impianti, è in grado di offrire ai soci luoghi attrezzati per svolgere varie attività sportive e ludico - ricreative.Gli spazi sono a disposizione di tutti gli associati per partite e allenamenti di calcio a cinque, per attività di tennis e per discipline sportive di vario tipo. I primi associati hanno già iniziato un corso di ginnastica per adulti che si svolge ogni lunedì e giovedì mattina dalle ore 9 alle ore 10, seguito da due istruttrici qualificate. Possono partecipare a questa attività

tutti gli associati che vogliono mantenersi in forma, passando qualche ora in compagnia. Da maggio i palloni del circolo Posta saranno a disposizione dei soci anche nelle ore serali anche per attività libera di pattinaggio in linea, cioè con i roller. ogni sabato e domenica inoltre è possibile utilizzare gli spazi per organizzare feste di compleanno. “Desideriamo ringraziare il parroco don Carlo per avere realizzato e completato i lavori presso gli impianti” questo è il messaggio unanime del Consiglio direttivo del circolo Posta. Per ogni informazione e/o richiesta associativa, per prendere parte alla vita attiva del Circolo Parrocchiale Posta, si può fare riferimento a Rossana Ferrarini, presso la segreteria parrocchiale in via Don Minzoni a Mirandola, tel. 0535.21018. Laura Michelini

I palloni sono in funzione per tennis, calcetto, ginnastica e feste di compleanno

9vivere la parrocchia

MIRANDOLAvia Mazzone, 7 - Tel. 0535 27929

O R A R I D I A P E R T U R A

ORARIO CONTINUATO 7,30 - 20,00DOMENICA 8,30 - 13,00

bottega & cucinaaperitivi

colazioni

pranzo

Pane

Vinipasticceria secca

LA DEGUSTERIA MIRANDOLA Piazza Costituente 63, Mirandola

0535/657606

200 bambini al carnevale in parrocchiaoltre 200 sono stati i partecipanti alla festa di carnevale organizzata, come di consueto, dalla parrocchia il Giovedì Grasso. Sotto i tendoni dell’impianto di via Posta, i ragazzi delle associazioni parrocchiali Acr e Agesci Mirandola 1 e 2 hanno organizzato giochi adatti ai più piccoli, concentrandoli sul tema di uno dei personaggi da loro preferiti: Peppa Pig. Come ai tempi in cui il carnevale si festeggiava in oratorio, anche quest’anno l’iniziativa è stata molto gradita dai bambini, che hanno partecipato molto numerosi passando un paio d’ore di sano divertimento. un ringraziamento va ai volontari delle associazioni parrocchiali che ogni anno permettono il ripetersi di questa bella festa.

Il Presepe viventeIl giorno dell’Epifania, durante la messa delle ore 10.30 in via Posta, è stato rappresentato il Presepe vivente: Elena, il marito Piero vaccari e la piccola Chiara hanno “interpretato” la Sacra famiglia, mentre i bambini del catechismo hanno vestito i panni degli angeli e dei pastori.

Notizie flash

10 vivere la comunità

Sede di Mirandolavia Mazzone 3/A - [email protected]

La Finestra - 1/2015

Foto Attualità Marchi di Forapani Enricovia Genova, 8 - 41037 MIRANDOLA - Modena

tel. 0535.21472 - [email protected]

matrimoni - battesimi - compleanni - eventi sportivifoto di posa - fotoregali - calendari

Pellegrinaggio in Terra Santa

Mostra di presepi artistici

S ono disponibili gli ultimi posti liberi per il pellegrinaggio in terra Santa in programma dal 7 al 14 maggio 2015. organizzato dalla parrocchia in collaborazione

con l’agenzia Giramondo viaggi di Mirandola, il viaggio prevede 8 giorni e 7 notti di soggiorno. Don

Carlo Truzzi assicurerà l’assistenza religiosa.

Quota a persona in camera doppia, pensione completa,

visite ed escursioni: € 1325,00 (la quota prevede un minimo di 30 partecipanti).Programma.1° Giorno: Nazareth e sosta al Monte Carmelo (Santuario Stella Maris).

2° Giorno: Santuari del Lago di tiberiade. Monte delle

Beatitudini. tabgha: Chiese del Primato e della Moltiplicazione dei

Pani e dei Pesci. Cafarnao: visita della

città antica con la Sinagoga e la Casa di Pietro. Rinnovo delle Promesse battesimali presso il fiume Giordano.3° Giorno: Santuari di Nazareth, con Santa Messa presso la Grotta dell’Annunciazione, Chiesa di San Giuseppe, Sinagoga, fontana della vergine. Monte tabor e Basilica della trasfigurazione.4° Giorno: Gerusalemme. Chiesa di San Pietro in Gallicantu e Cenacolo, Chiesa della Flagellazione, via Dolorosa, Basilica della Risurrezione con il Calvario ed il Santo Sepolcro5° Giorno: Gerusalemme. Quartiere ebraico, Muro del Pianto, Chiesa di Sant’Anna e Piscina Probatica. Salita al Monte degli ulivi. Basilica del Getsemani, tomba della Madonna.6° Giorno: Gerusalemme e Betlemme. Museo d’Israele. visita al Campo dei Pastori ed alla Basilica della Natività. Santa Messa. Rientro a Gerusalemme per la cena ed il pernottamento.7° Giorno: Gerusalemme e Masada. Mar Morto con sosta e visita alle rovine di Qumram. Gerico8° Giorno: rientro.Per informazioni e prenotazioni: Giramondo viaggivia Emilia Romagna, 11 - 41037 Mirandola - tel. 0535.27900Andrea - cell. 349.3520640 oppure Piergiorgio - cell. 338.7810400 - email: [email protected]

Disponibili ancora posti per il pellegrinaggio di Maggio

Superati i 3.000 visitatori in meno di un meseGrande successo per la mostra di presepi artistici allestita nella sala esposizioni di Palazzo Pini in via Goito, dove, dal 13 dicembre all’11 gennaio, sono stati ben 3.238 i visitatori. Nata da un’idea di Alberto Diazzi e organizzata dalla locale Consulta del volontariato in collaborazione con la parrocchia di Mirandola e la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, la mostra è stata allestita dal presepista Bruini dell’associazione Amici del presepe. I visitatori hanno potuto apprezzare le belle e suggestive scene realizzate da tre presepisti locali Giancarlo Bruini, Michele tella e Stefano Steffanini. Gli organizzatori si sono già mossi per la mostra che verrà allestita a fine 2015, prenotando 15 scene di un’associazione di presepisti di Cividino Quintano, in provincia di Bergamo, dove esiste una grande scuola di presepi tradizionali.

11la Finestra sul mondo

F.LLI FABBRI ASSICURAZIONI S.A.S.CATTOLICA A SSICURAZIONE AGENZIA DI CENTO

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La Finestra sul mondo

S ono arrivata a Cape town. Il mio albergo è nella zona di Waterfront, intorno all’antico porto della città che inizialmente ebbe soprattutto funzione di stazione di

rifornimento per le navi che circumnavigavano l’Africa del Sud per arrivare alle Indie.È qui che a partire dal 1652 sorse il primo insediamento dei bianchi. Prima gli olandesi, poi gli Inglesi e i Francesi.oggi il porto commerciale di Città del Capo è stato spostato in un’altra area della baia, più adatta alle navi attuali,enormi e con maggior pescaggio rispetto a quelle del passato. Il vecchio porto con le sue antiche strutture, dopo un periodo di abbandono,si è trasformato nella zona più bella e vivace della città: centri commerciali, negozi, ristoranti, alberghi…Il mio hotel sembra un “angolo dell’antica Londra“. tutto qui mi ricorda l’Europa! E se all’aspetto urbano collego i rilievi montuosi, fra cui spicca la famosa table Mountain, nulla mi ricorda l’Africa, per lo meno quell’Africa che fa parte del nostro immaginario collettivo. Ieri mi trovavo nella zona dei vigneti a circa 150 Km dalla capitale: mi sentivo in Borgogna!Ma se mi allontano dal centro di Cape town e mi dirigo verso un’area stranamente piatta e sabbiosa ,che collega la penisola del Capo al resto del continente,gli insediamenti cambiano: iniziano le town-ship, baraccopoli che si susseguono a perdita d’occhio, in cui vivono i negri e i “colorati”(così sono chiamati i sanguemisto dalle origini più varie).vengo a sapere che questi insediamenti sono aumentati in modo esponenziale da quando è stata abolita l’apartheid. Migliaia di persone hanno lasciato i villaggi dell’interno per trovar fortuna nella “grande città”. La maggior parte di loro vive in condizioni di grande povertà, ma raramente decidono di ritornare nei loro villaggi perché sperano che almeno i loro figli possano avere una vita migliore.

Per i bianchi non è facile entrare nelle town-ship, soprattutto in quelle dei colorati, dominate spesso da bande rivali. Le town-ship dei neri invece sono abitate di solito da gente appartenente alla stessa tribù,e questo legame crea una situazione sociale più solidale e meno violenta. Eppure i colorati sono in genere più ricchi dei negri,perché molti di loro lavorano nella città dei bianchi. Nelle loro town-ship sorgono casette, addirittura villette! Grazie ad una guida dell’etnia di Mandela entro con due amiche in una baraccopoli negra. veniamo accolte con gentilezza. Ci dicono che la nostra presenza è un segno di quella pacificazione fra bianchi e neri che solo un leader carismatico come Mandela è riuscito ad ottenere dopo secoli di apartheid, evitando che il Sudafrica sprofondasse in una devastante guerra civile. Per gran parte di questa gente la parità dei diritti è ancora solo una conquista “sulla carta”. Sarà lunga la strada per una reale integrazione e per una più equa ridistribuzione della ricchezza, poiché l’economia di questo territorio, pure molto ricco, è ancora nelle mani di pochi, in genere bianchi.In questa povera town-ship mi appare evidente che troppo spesso noi Europei abbiamo esportato gli aspetti peggiori della nostra società e della nostra economia. Renata Bertoli

Viaggio a Cape Town

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Foto ricordo12 La Finestra - 1/2015

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Gennaio

14 febbraio

15 febbraio

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artistici), Foto Attualità Marchi

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Diventare cristiano“...richiede, fin dal tempo degli

Apostoli, un cammino e una

iniziazione con diverse tappe. Questo

itinerario può essere percorso

rapidamente o lentamente. Dovrà

in ogni caso comportare alcuni

elementi essenziali: l’annunzio della

Parola, l’accoglienza del vangelo

che provoca una conversione, la

professione di fede, il Battesimo,

l’effusione dello Spirito Santo,

l’accesso alla Comunione eucaristica.

Questa iniziazione ha assunto forme

molto diverse nel corso dei secoli e

secondo le circostanze. [...] Dove il

Battesimo dei bambini è diventato

largamente la forma abituale della

celebrazione del sacramento, questa

è divenuta un atto unico che, in

modo molto abbreviato, integra le

tappe preparatorie dell’iniziazione

cristiana. Per la sua stessa natura il

Battesimo dei bambini richiede un

catecumenato post-battesimale. [...]

Nei riti orientali l’iniziazione cristiana

dei bambini incomincia con il

Battesimo immediatamente seguito

dalla Confermazione e dall’Eucaristia,

mentre nel rito romano essa

continua durante alcuni anni di

catechesi, per concludersi più tardi

con la Confermazione e l’Eucaristia,

culmine della loro iniziazione

cristiana” (Catechismo della Chiesa Cattolica,

parte 2°, sez. 2°, cap. 1°, art. 1).