Speranza di Natale · 2020. 11. 18. · se questo è l’unico ri medio allora cosa li paghiamo a...

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Visita cronacadiverona.com, scrivici su [email protected] 18 NOVEMBRE 2020 - NUMERO 2785 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI Don Paolo Pasetto Il vescovo gli ha messo lo stop per l’ultima messa, ma la comunità par- rocchiale di Marcellise si è mobilitata anche con una raccolta di firme per un suo pieno ritorno nella comunità. Paola Bressan La neo forzaitaliota, anche se dis- conosciuta da Zuin, si chiede se Verona ha proprio bisogno di essere selezion- ata come Capitale della cultura. Si ricorda la favola della volpe e l’uva? KO OK "Sui ristori ci sono notizie con- trapposte, chi ha avuto, e chi non ha avuto nulla. Servirebbe una contabilità ufficiale e la può fare solo il governo". Lo ha affermato il presidente del Veneto Luca Zaia. "Auspico che il governo - ha aggiunto - dia informazioni su chi ha avu- to queste risorse. L'ordinanza di Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia ha l'intesa del ministro della Salute e impegna il governo sui ristori. Sarebbe imbarazzante che ci fosse un ristoro solo per le misure attivate a livello nazio- nale. Penso che il governo dovrà assumere decisioni nei prossimi provvedimenti, altri- menti - ha concluso - non li prenderà alcuna realtà locale. Dal governo”, ha sottolineato Zaia, “arrivino le compensa- zioni economiche, altrimenti metta fine alle restrizioni a carico delle Regioni. Il premier Conte, nell’annunciare le restrizioni, aveva detto che sa- rebbero subito stati erogati i ristori tramite conto corrente”. “Conte ora mantenga le promesse” ZAIA SUI RISTORI DEL GOVERNO NON IL MINISTRO, MA IL SENTIMENTO L’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin: “I contagi sembrano in leggera flessione. Stiamo soffrendo da 8-9 mesi: è lecito guardare la luce in fondo al tunnel. Serviranno comunque responsabilità e senso civico”. Sui tamponi fai da te: “Procediamo spediti”. Verona è avvolta da una cappa di catastrofismo che colpisce quasi quanto il virus Speranza di Natale

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18 NOVEMBRE 2020 - NUMERO 2785 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

Don Paolo PasettoIl vescovo gli ha messo lo stop per l’ultima messa, ma la comunità par-rocchiale di Marcellise si è mobilitata anche con una raccolta di firme per un suo pieno ritorno nella comunità.

Paola BressanLa neo forzaitaliota, anche se dis-conosciuta da Zuin, si chiede se Verona ha proprio bisogno di essere selezion-ata come Capitale della cultura. Si ricorda la favola della volpe e l’uva?

KOOK

"Sui ristori ci sono notizie con-trapposte, chi ha avuto, e chi non ha avuto nulla. Servirebbe una contabilità ufficiale e la può fare solo il governo". Lo ha af fermato il presidente del Ve ne to Luca Zaia. "Auspico che il governo - ha aggiunto - dia in for mazioni su chi ha avu-to queste risorse. L'ordi nan za di Ve ne to, Emilia R o ma gna e Friuli Venezia Giulia ha l'intesa del ministro della Salute e

impegna il governo sui ristori. Sarebbe im baraz zante che ci fosse un ristoro solo per le misure attivate a li vello nazio-nale. Penso che il governo dovrà assumere decisioni nei prossimi provvedimenti, altri-menti - ha concluso - non li prenderà alcuna realtà lo cale. Dal governo”, ha sottolineato Zaia, “arrivino le compensa-zioni economiche, altrimenti metta fine alle restrizioni a

carico delle Regioni. Il premier Conte, nell’annunciare le restrizioni, aveva detto che sa -rebbero subito stati erogati i ristori tramite conto corrente”.

“Conte ora mantenga le promesse”

ZAIA SUI RISTORI DEL GOVERNO

NON IL MINISTRO, MA IL SENTIMENTO

L’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin: “I contagi sembrano in leggera flessione. Stiamo soffrendo da 8-9 mesi: è lecito guardare la luce in fondo al tunnel. Serviranno comunque responsabilità e senso civico”. Sui tamponi fai da te: “Procediamo spediti”. Verona è avvolta da una cappa di catastrofismo che colpisce quasi quanto il virus

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ZONE ROSSE, ARANCIONI E GIALLE DECISE A SENSO UNICO

Venerdì l’esecutivo potrebbe nuovamente cambiare la colorazione di alcune RegioniStrade deserte, negozi vuoti, vie pedonali a senso unico. L’an goscia, sanitaria e me -dia tica, fa da cappa a Ve rona. La stritola. La spegne giorno dopo giorno. In attesa dell’arri vo del gran de freddo, metereo logico, ché quello dentro le anime è già arrivato da tempo. Dalle istitu zioni cittadine solo un invito: “Sta -te a casa”. Noi ci stia mo, ma se questo è l’unico ri medio allora cosa li paghiamo a fare i politici? E il Natale: passeremo anche quello da soli? Un po’ di otti mi smo, e qualche stilettata, lo ha instillato a Radio Cusano Cam pus l’assessore regionale alla Sa nità Manuela Lanzarin. L’INTERVISTA "Sappiamo che questo è un virus completamente nuovo, lo cono scevamo poco a mar -zo, ma an che adesso ha tante in cognite. In tutto questo la par te clinica, la parte dia gno stica, gli sforzi per cercare di e vitare lockdown ci impon gono di con tinuare a ca pire co sa sta suc cedendo attor no a noi ed è quello che stiamo fa cendo an che con i test fai da te. Il test in auto sommini stra zio ne il citta dino può farlo da solo, rite nia mo che una volta va -lidato potrà essere di stri buito tramite la rete capillare delle farmacie e que sto potrà permet tere di a vere un mag -giore scre en e una mag giore sicurezza, an che a scuola e negli ambienti di la voro. Sui contagi - ha spi egato - sembra ci sia una leg gera fles sione della curva, ma dob bia mo vedere cosa succe derà nei prossimi giorni. La speran za è che stia iniziando la di sce sa. Per

quanto riguarda i de ces si, sappiamo che si trat ta di per -sone anziane, pur trop po con quadri clinici già com pro mes -si". Quanto ai rapporti Sta to-Re gioni, piuttosto tesi, l'as -ses sore ha detto: "Devono es sere di leale collaborazione. La sani tà è delegata alle Re gioni e ogni Regione ha un modo diverso di gestirla. Più si è vicini al territorio più si pos sono dare risposte efficaci e tempestive ed è quel lo che stiamo cer -

cando di fare”. TENSIONE COL GOVERNO “Ieri c'è stato l'incontro con le Regioni che hanno proposto meno cri teri, in un'ottica di sem plifica zione, quello che è certo è che quando c'è una classi ficazione in un colore diverso non è pos sibile che la Regione non ven ga neanche informata, questa è sicura -mente una cosa che va cam -biata”. Oggi nuovo faccia a faccia (virtuale). ARRIVA IL NATALE

“Credo che le aspettative sulle feste natalizie siano lecite” ha poi sottoli neato. “Ormai sono 8-9 mesi che stiamo soffren do, il pen siero di avere un po' di luce a Natale è normale e lecito. Ma saranno fonda men tali i nostri comporta menti, non possia -mo certo pen sare che a Natale tutto sia risolto, al -trimenti si cadrebbe nella terza ondata. Serviranno sen so di respon sa bilità e senso civico".

“Inaccettabile che il governo ci ignori”

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L’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin - Verona deserta e terrorizzata

FOTO RENZO UDALI

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In vista del Natale l'idea è quella di ridurre le misure; sono decisivi questi 15 giorni

Conte medita di allentare la "presa"LA NUOVA EMERGENZA: L'OBIETTIVO È "CONTROLLARE L'EPIDEMIA"

Ridurre il numero di regioni in zona rossa e allentare un pò le regole. E' questa la strategia di Palazzo Chigi per il nuovo Dpcm di Natale 2020. Una soluzione che - se i numeri dei contagi da Coronavirus e dei ricoveri lo permetteranno - Conte vorrebbe attuare per rendere meno pesante il clima durate le feste e tentare di ridurre la pressione sulle attti-vità economiche. Se l'epidemia confermerà il raggiungimento del "picco" Covid in Italia e il lento ma pro-gressivo calo della curva, si spera di poter portare da zona rossa a zona arancione Lom-bardia, Piemonte, Calabria e forse anche Valle D'Aosta e Alto Adige a partire dal 27 novembre, se non dal 3 dicembre. A loro potrebbero aggiungersi, dal 3 dicembre, la Toscana, la Campania e l'Abruzzo. Possibile anche uno spostamente in zona gial-la di altre regioni a partire dal-l'Emilia Romagna. Ma per far-lo occorrerà vedere i segnali che vengono dal territorio. ll vecchio Dpcm scade infatti il 3 dicembre e per i primi giorni di quel mese il premier vuole il nuovo provvedimento: tutto dipenderà dai dati dell’1-2 dicembre. Se l’indice Rt dovesse scendere sotto 1 si potrebbe eliminare del tutto il coprifuoco. Altrimenti l’idea è spostarne l’inizio alle 23 o alle 24. Possibile anche che scatti alle 23, ma a mezzanotte la sera del 24 dicembre e magari un po’ più in avanti a Capo-danno. Il nuovo Dpcm dovrebbe man-tenere la suddivisione in tre

fasce ma ‘addolcendole’ per consentire la riapertura di bar e ristoranti fino alle 23 in zona gialla e fino alle 18 in zona arancione. Per i ristoranti in zona arancione ci sarebbe comunque il limite di non più di sei persone per tavolo. Conte vorrebbe riaprire i nego-zi al dettaglio in zona rossa -

se ancora ci saranno regioni "rosse" - con limiti rigorosi sul numero di clienti che possono accedere contemporanea-mente. Lo stesso avverrà in zona arancione.Sempre per consentire lo shopping l’idea è anche riaprire i centri commer-ciali nei weekend nelle zone arancioni e mantenerli chiusi

solo nelle, eventuali, zone ros-se. Nelle zone arancioni ver-rebbe anche eliminato il divie-to di spostamento fra comuni della regione e quallo di uscire dalla regione per recarsi a festeggiare il Natale 2020 dai parenti. Nelle eventuali e rimanenti zone rosse verrebbe tolto invece l'obbligo di non spo-starsi da casa salvo che per motivi di lavoro, salute o necessità: le fasce con rischio più alto avrebbero sostanzial-mente le regole delle attuali zone arancioni, quindi sposta-menti solo nel comune.Per il cenone niente divieti tassativi che sarebbero inapplicabili, ma la raccomandazione è cer-care di evitare gli inviti e comunque non superare le sei persone al di fuori del nucleo familiare e comunque, se ci sono ospiti, mantenere mascherina e distanziamenti..

Il premier Conte crede alla possibilità di un Natale con meno restrizioni

Se l'indice dovesse scendere sotto l'1,

si potrebbe eliminare del tutto

il coprifuoco o ritardarlo

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LA NUOVA EMERGENZA: IL PARERE DEGLI ESPERTI

Ilaria Capua è ottimista, ma indica un pericolo: "Il virus può passare agli animali""C’è un arcobaleno alla fine della tempesta Covid, tra le nuvole possiamo già intrave-derne i colori...". Ma, secondo la virologa Ilaria Capua, diret-trice del One Health Center of Excellence dell’Università del-la Florida, non bisogna fermar-si qui. Perché nonostante le buone notizie relative al vac-cino, il rischio potrebbe non essere finito. E sotto i riflettori finisce il mondo animale, che rischiano di essere contagiati e diffondere il virus in modo incontrollato, come successo ai visoni in Danimarca. "È una prospettiva che il mio gruppo di ricerca aveva già segnalato in tempi non sospetti, prima che scoppias-se il caso in Danimarca e altro-ve", ha rivelato la virologa in un'intervista all'Huffington Post, citando un articolo risa-lente allo scorso maggio, in cui si parlave del rischio del Covid-19 di "essere il primo virus pandemico che diventa una panzoozia, cioè che col-pisce anche tante specie ani-mali". In particolare, secondo un altro studio pubblicato a set-tembre, "i mustelidi (la famiglia dei visoni e dei furetti, per intenderci) sono animali che possono diventare serbatoio per questo fenomeno panzoo-tico. Ad oggi sappiamo che i mustelidi sono molto ricettivi - ci sono stati casi anche in Olanda e negli Stati Uniti - e non abbiamo dati sui mustelidi selvatici". La circolazione del virus negli animali, soprattutto in quelli selvatici, potrebbe far "perde-re definitivamente il controllo dell’infezione. È impensabile fare sorveglianza e andare a controllare le donnole o le fai-

ne nel loro habitat naturale. Il virus chiaramente potrebbe mutare in un’altra specie ani-male e questo potrebbe mina-re le nostre possibilità di con-trollare la pandemia". Sull'arrivo del vaccino, la Capua precisa: "La luce alla fine del tunnel c’è e c’è sempre stata. Da questi fenomeni epocali l’umanità è sempre sopravvissuta, anche quando non c’erano i vaccini, i mono-clonali, gli antibiotici". Ma la luce non è rappresenta-ta solamente dal vaccino. Si è arrivati, in questi mesi, anche a "una migliore comprensione della malattia, protocolli di intervento precoce, trattamen-ti come la sieroterapia, farmaci come gli antivirali e i cortisoni-

ci, e poi addirittura una terapia miracolosa come quella basa-ta sugli anticorpi monoclonali". Inoltre, le ultime notizie parla-no di più vaccini in arrivo: "Sia-mo di fronte a una situazione unica- commenta la Capua- È per questo che bisogna orga-nizzarsi per avere dei piani di distribuzione che tengano conto delle specificità dei diversi vaccini che verranno approvati". La Capua, nel corso dell'inter-vista, commenta anche lo stu-dio pubblicato dall'Istituto Tumori di Milano, che sostiene la presenza del Covid-19 in Italia fin dal settembre 2019: "Questo dovrebbe essere un dato confermato da altri studi europei- ha detto- Non c’è ragione per credere che il virus sia arrivato in Italia mesi prima rispetto ad altri Paesi europei. Se questo dato verrà confer-mato da studi analoghi fatti in Germania, Francia, Spagna, allora vorrà dire che il virus è circolato per molto tempo sot-to traccia e sarebbe scappato ai sistemi di sorveglianza. Sarebbe un fatto gravissimo, io spero si siano sbagliati nel-l'analisi dei dati".

Ilaria Capua, in basso, ha fiducia nel futuro

"Ora c'è una luce in fondo al tunnel"IL VACCINO

La Pfizer entusiasta: "Efficace

al 95%" Il vaccino contro il coronavi-rus sviluppato da Pfizer e BioNTech è risultato efficace al 95%, quindi ancora di più di quello della concorrente Moderna, efficace al 94,5%. Lo comunicano le due azien-de, illustrando i risultati del completamento della 'Fase 3' dei test, dalla quale emerge quindi un'efficacia superiore a quella del 90% segnalata in precedenza. Pfizer e BioN-Tech hanno così comunicato che la richiesta di autorizza-zione alla Food and Drugs Administration Usa sarà depositata "a giorni". A che punto è la gara per arri-vare al vaccino? Il vaccino di Pfizer/Biontech e quello di Moderna, divisi da pochi decimi di percentuale di efficacia (95% il primo, secondo quanto annunciato oggi da Pfizer, 94,5% il secondo) non sono gli unici vaccini candidati a giocare un ruolo chiave nella lotta alla pandemia di Covid-19. Sono infatti almeno 239 i vaccini che sono stati sviluppati in tut-to il mondo e tra questi 39 sono quelli che - secondo l'os-servatorio del Milken Institute di Pasadena - sono in fase di sperimentazione clinica. Tra questi, una decina hanno avviato la fase III di sperimen-tazione.

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IL NUOVO PIANO DI INTERVENTO ATTIVO DAL 23 NOVEMBRE

Quasi 200 posti per accogliere uomini e donne che versano in gravi difficoltàL’emergenza freddo ai tempi del Covid19. Attivo dal 23 novembre, sulla base del nuo-vo piano d’intervento, che tie-ne conto delle normative su sicurezza e distanziamento sociale, il servizio del Comune di Verona per l’accoglienza invernale delle persone che vivono in estrema marginalità. Quasi 200 i posti totali che saranno messi a disposizione sul territorio cittadino per accogliere uomini e donne che versano in grave stato di diffi-coltà, privi di dimora e in stra-da, con l'aggiunta di 90 nuove sistemazioni. Quest'anno, oltre al rafforza-mento dei posti letto disponibili e alle attività di supporto, si aggiunge la necessità di con-trastare il rischio di diffusione dell'infezione da Coronavirus e, contestualmente, tutelare la popolazione senza dimora ospitata nei centri di acco-glienza. Per questo, è stato necessario riformulare, in col-laborazione con tutti i soggetti pubblici e del privato sociale coinvolti nell’attività di aiuto, il piano di intervento operativo da lunedì 23 novembre 2020 al 31 marzo 2021 (salvo allun-gamento di date per avverse condizioni atmosferiche o per sopraggiunte necessità con-nesse alla proroga dello stato di emergenza sanitaria da Covid 19). Il servizio prevede anche la fonitura del pasto cal-do serale. Il servizio di accoglienza inver-nale è stato illustrato, in diretta streaming, dal sindaco Fede-rico Sboarina e dall’assessore ai Servizi sociali Maria Daniela Maellare. Piano d’intervento - utenza maschile. Accanto ai 102 posti attivi durante tutto l'anno (40 messi a disposizione da ”Il Samaritano” nelle strutture

Casa Accoglienza La Locan-da e 62 dall’Asilo notturno Camploy), ne saranno messi a disposizione ulteriori 79. I nuovi posti letto saranno disponibili: 20 al dormitorio in via Spagnolo; 24 alla struttura Ca' d'inverno in via Corbella, per soggetti vulnerabili che necessitano di un'accoglienza anche diurna e di assistenza. Un servizio, quest’ultimo, rea-lizzato in collaborazione con Caritas Diocesana e sostenu-to da Fondazione Cariverona. Ancora, 18 posti alla struttura

in San Zeno in Monte, gestita dall’associazione Casa Nostra; 3 messi a disposizione dalla Coop Milonga; 18 dal Centro Cooperazione Giova-nile Internazionale alla Casa Bertoni in via Mazza. In totale saranno messi a disposizione 181 posti letto, di cui 102 per l’accoglienza “ordinaria” e 79 per quella “straordinaria”. Utenza femminile. Accanto ai 10 posti dell’asilo notturno di via Molise, saranno messi a disposizione, ulteriori 8 posti al dormitorio professionale di via Mulino Nassar 35 della Coop Self. Il servizio di assegnazione dei posti sarà gestito dallo Spor-tello Unico Accoglienza che già coordina le richieste dei posti letto per l’accoglienza “ordinaria”. All’interno di que-sto servizio, che prevede l’ascolto di chiunque senza dimora esprima il bisogno di un posto letto, lo Sportello si attiverà, come per gli anni pas-sati, in un’attività di “filtro” anche per il target di utenza di cittadini extracomunitari in possesso di un documento identificativo, ma privi di un

permesso di soggiorno. Negli spazi adibiti alle attività dello Sportello Unico Accoglienza verrà predisposto un ambula-torio dedicato allo screening preventivo all'accesso ed al monitoraggio periodico degli ospiti degli asili notturni citta-dini, volto all’immediata indivi-duazione di casi di infezione da Covid 19.Distribuzione pasti. A tutti ospiti degli asili notturni è garantita la cena. Continua inoltre a funzionare il sistema delle mense diurne gestite dal privato sociale, seppur provato anch'esso dal-la pandemia in corso (opera-tive le mense dei Frati di San Bernardino, di via Prato San-to, della Fevoss a Santa Toscana e dei Padri Filippini la domenica). E' in fase di pianificazione un'attività di supporto al volon-tariato per la distribuzione di cibo alle persone senza dimo-ra, in considerazione della temporanea chiusura dovuta all'emergenza sanitaria della mensa dei Frati del Barana. Il servizio sarà effettuato in col-laborazione con La Ronda in via Campo Marzo.

Emergenza freddo al tempo del Covid

Il centro di accoglienza Il Samaritano e sotto Daniela Maellare

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DOPO L’INCURSIONE IN BORGO ROMA DI STRISCIA LA NOTIZIA

Altamura: “Si avvalgono dell’aiuto di complici - sentinelle che controllano gli agenti”A tenere alta l’attenzione sul problema dello spaccio di dro-ga a Verona, semmai ce ne fosse di bisogno, ci ha pensato Striscia la notizia con Vittorio Brumotti. Infatti non passa giorno senza che la Polizia locale non effettui un servizio antidroga. Lo dicono i numeri, che raccontano di 48 servizi effettuati in 45 giorni, dal 1° ottobre al 15 novembre, dal Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale insieme all'Unità cinofila, per un totale di 118 persone fermate e segnalate all'autorità giudizia-ria. Sono stati emessi 24 ver-bali per sequestri penali, 6 ver-bali amministrativi e 2 arresti. Sequestrato stupefacente per 166,63 grammi, sia di droghe leggere sia pesanti. Nessuna zona della città resta fuori dai controlli. Ciò anche grazie alle segnalazioni dei cit-tadini che permettono di inter-venire in maniera puntuale e soprattutto immediata laddo-ve si manifestano situazioni di evidente rischio. Da Borgo Milano a Porto San Pancrazio, da Santa Lucia alle Golosine, da via Montorio a piazza Mura-ri Bra', a cui si aggiungono le aree più sensibili come i bastioni, Veronetta, piazzale della Stazione, Riva San Lorenzo e gli spazi verdi di tutti i quartieri. Un'azione costante e quotidia-na, con controlli capillari ma anche interventi tempestivi, che mettono in forte difficoltà gli spacciatori e la loro rete di assuntori. Tanto che ultima-mente è sempre meno la sostanza sequestrata ad ogni operazione, segno di un evi-dente cambio di strategia da parte dei venditori, sempre più 'disturbati' dall'azione di con-trasto messa in atto dall'Am-ministrazione e che quindi non

corrono il rischio di veder sequestrati grandi quantitativi di sostanze. In pratica, con una modalità di microspaccio in luoghi sempre diversi, ma che vengono puntualemnte segnalati dai residenti. Il bilancio dell'attività di contra-sto allo spaccio di droga è sta-to illustrato dal sindaco Fede-rico Sboarina insieme al comandante della Polizia locale Luigi Altamura. Presenti anche il presidente della com-missione consiliare Sicurezza Roberto Simeoni e il respon-sabile del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia locale Massimo Pennella. L'illustra-zione dell'attività capillare è stata fatta dopo il recente ser-vizio televisivo di Striscia la notizia e chiarire che non ci sono zone cittadine fuori con-trollo. "La droga a Verona c'è, come in qualsiasi altra città, ed è pro-prio per questo che ogni santo giorno la contrastiamo con tutti i mezzi - afferma il sindaco-. I numeri parlano da soli: qua-rantotto servizi antidroga in 45 giorni significa che è un'attività senza sosta e che passa a tap-

peto tutto il territorio comuna-le, dal centro ai quartieri, dalle zone più attenzionate a quelle che puntualmente ci vengono segnalate dai cittadini. A loro va il mio particolare ringrazia-mento, grazie alla loro colla-borazione e al rapporto di fidu-cia instauratosi con l'Ammini-strazione e la Polizia locale, riusciamo infatti a rompere la rete dello spaccio e a tutelare i giovani e le loro famiglie. A differenza di altre città, a Vero-na non ci sono zone franche, qui gli spacciatori sanno che hanno vita difficile e lo dimo-stra il cambio di strategia che hanno dovuto adottare negli ultimi mesi con il fenomeno del microspaccio. La lotta alla dro-ga è uno degli obiettivi primari di questa Amministrazione, che a tal scopo ha fatto impor-tanti investimenti come mai prima, dotando la Polizia loca-le di un' Unità cinofila che non solo sta dando grandi risultati ma verrà anche implementata con l'arrivo di un nuovo pasto-re tedesco". "Gli spacciatori hanno dovuto modificare il loro modus ope-randi - ha detto Altamura -. Ora

preferiscono tenere meno quantità di sostanza per paura di vedersela sequestrare e si avvalgono dell’aiuto di compli-ci sentinelle che controllano l'arrivo degli agenti. Sono cambiati anche i luoghi dello spaccio, ora la droga la trovia-mo ovunque, persino nasco-sta in cima agli alberi. In que-sto l'ausilio del cane anti droga Pico è davvero fondamentale, come lo sono le segnalazioni di cittadini e residenti, sono i nostri occhi sul territorio, che ci avvisano in tempo reale di cosa sta accadendo. Nell’am-bito dei nostri controlli trovia-mo di tutto, spinelli, eroina, cocaina, bilancini, droga nascosta nei luoghi più impen-sati. Segno che gli spacciatori temono la nostra azione, han-no capito che non ci fermiamo e che siamo su tutto il territo-rio". "A Verona non servono i ser-vizi di Striscia la Notizia - ha aggiunto Simeoni in riferimen-to al servizio trasmesso qual-che giorno fa -. Qui ci pensano già Polizia locale e Forze del-l'ordine a contrastare lo spac-cio".

Droga, gli spacciatori cambiano tattica

Vittorio Brumotti durante l’incursione di Striscia in Borgo Roma

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8 • 18 novembre 2020

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IL DIBATTITO POLITICO: LA BOCCIATURA DI VERONA CAPITALE DELLA CULTURA

"Non è certo la bocciatura a sminuire la bellezza di Verona, riconosciuta nel mondo"“Non sarà certo la bocciatura a Capitale della Cultura 2022 a impedire all’amministrazio-ne di essere protagonista sullo scenario delle manifestazioni e della cultura da ora in avan-ti” Così i consiglieri della Lega Anna Grassi, Laura Bocchi, Vito Comencini, Roberto Simeoni, Andrea Velardi e Alberto Zelger commentano la bocciatura di Verona a Capi-tale della Cultura di Verona. “Tranquillizziamo tutti i vero-nesi dispiaciuti per questa NON-VITTORIA” affermano i leghisti “Probabilmente le for-ze politiche che sono al Gover-no e in particolare chi guida il MIBACT non vuole così bene alla città di Verona a guida centro-destra, privilegiando le città guidate dagli amici di par-tito, infatti dal 2014 hanno vin-to le città di Ravenna, Cagliari, Siena, Mantova, Pistoia, Palermo” concludono “Lan-ciamo una scommessa su Taranto vincitrice per il 2022” “Quello di Verona è un tessuto

ricco di associazioni, di patri-monio storico, culturale e ambientale” proseguono “Per la ripresa post-Covid fonda-mentale sarà fare rete con tut-to il tessuto della provincia di Verona: lago, montagna e pia-nura che vedono in Verona il motore e il cuore dello svilup-po di tutto il territorio.” Conclu-dono “Avremo perso questa opportunità ma ricordiamo che nel 2026 per merito del governo regionale a trazione

legista ci saranno le Olimpiadi a Cortina e Verona sarà una delle città protagoniste!” Le proposte di rilancio della città dei consiglieri leghisti “ è fondamentale non fermarsi, iniziare a lavorare a bandi e manifestazioni di interesse come è stato fatto con il Mura Festival quest’estate. Rilan-ciamo la proposta del drive-in, pensiamo a un festival di murales sui personaggi vero-

nesi, a concerti all’aperto in sinergia con Fondazione Are-na, nuove collaborazioni con l’Università di Verona, svilup-piamo e arricchiamo le notti bianche e le sagre nei nostri quartieri: facciamo diventare la nostra città la cornice di una serie di eventi caratterizzati da accessibilità e innovazione”. Analogo l'intervento di Paola Bressan, Forza Italia: "Verona non risulta tra le dieci città fina-liste come Capitale della Cul-tura. Qualcuno ovviamente sta strumentalizzando politi-camente questo non inseri-mento come una sconfitta dell’Amministrazione. Solita bassa politica. La nostra domanda è: ma Verona ha bisogno di questo riconosci-mento? Verona è unica, è magica, visitata da una miria-de di persone da tutto il mon-do, per le sue bellezze e per i suoi eventi e tutti ne rimango-no incantati. Verona è già capitale della cultura. Il titolo di Capitale della Cultura lo lasciamo al PD”.

"Il titolo di capitale lo lasciamo al Pd"

“Dopo la bocciatura della can-didatura di Verona a Capitale della cultura, anziché riflettere sui limiti della proposta pre-sentata e ammettere la poca attenzione e gli scarsi investi-menti sul capitolo cultura, il sindaco di Verona la butta in politica. E lo fa chiamando come testimone niente meno

che il critico à la carte Vittorio Sgarbi. Proprio a lui, nel recente passato, il ministro Franceschini aveva risposto che la selezione per la capitale della cultura “non è un concor-so di bellezza, viene premiata la città che riesce a sviluppare il progetto culturale più coin-volgente, più aperto, innovati-

vo e trasversale”. E' quanto dichiarato dalla presidente della commissione Ambiente Alessia Rotta. “Purtroppo, come è sotto gli occhi di tutti, il progetto pre-sentato dal comune di Verona non ha risposto a tali requisiti. Respingiamo al mittente le accuse di partigianeria politica

sulla scelta di città amministra-te dal Pd. Infatti, come è noto e come sempre, a decidere è una commissione tecnica imparziale, assolutamente svincolata da pressioni politi-che. Conta la valenza del pro-getto. E quello di Verona è sta-to sonoramente bocciato.” conclude Alessia Rotta.

Alessia Rotta non ha dubbi: Il progetto era insufficiente

MA C'È CHI NON LA PENSA ESATTAMENTE COSÌ

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9 • 18 novembre 2020

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L'INTERROGAZIONE DI BENINI (PD)

IL DIBATTITO POLITICO: LA PROPOSTA DI +EUROPA

"A Verona stiamo cooperando alla costruzione di un'alleanza per vincere le prossime elezio-ni, che sia alternativa alla destra populista che governa la nostra città". Giorgio Pasetto (+ Europa Veneto) lancia una proposta che apre una discussione in prospettiva elezioni 2022. Una proposta sulla quale nei pros-simi giorni cercheremo di coin-volgere le forze politiche chia-mate in causa da Pasetto. C'è spazio per aprire un tavolo di discussione? Pasetto sostie-ne di sì. E prosegue così nella sua analisi proiettata appunto alle elezioni del 2022. "Per noi è impensabile un accordo con chi ha portato la città al declino illudendo gli elettori. Per questo sostenia-mo la necessità di uno stru-mento innovativo per la nostra

città. Oggi sono le primarie di coalizione, tra tutte le forze alternative alla destra populi-sta e cattolico-integralista, lo strumento innovativo per vin-cere al primo turno. Per definire senza ambiguità il perimetro della coalizione,

riteniamo che possa coinvol-gere il PD, la Lista Tosi, Azio-ne, Italia Viva, Verdi europei, +Europa e tutte le civiche lai-che, ecologiste e europeiste. Serviranno le primarie per scegliere con la partecipazio-ne degli elettori il nome miglio-

re da proporre come sindaco alle elezioni della prossima primavera del 2022". Pasetto conclude così: "Que-sta proposta rappresenta un’alternativa di metodo e di sostanza politica alla demago-gia inconcludente della attuale amministrazione. A Verona manca un’Area Centrale, lai-ca, europeista, innovatrice e ecologista. Un’Area Centripe-ta che deve sviluppare idee su aspetti spesso trascurati dal dibattito cittadino – ad esem-pio le problematiche delle nuove generazioni e del loro futuro – e che riguardino non tanto il breve o brevissimo periodo, ma si proiettino sul medio e lungo termine. Avere un’idea su come sarà Verona fra 10 anni e attrezzarsi per affrontare i problemi in un oriz-zonte più ampio, soprattutto in una fase come quella che stia-mo attraversando".

Pasetto, l'idea sul tavolo: le primarie"Vogliamo costruire un'alleanza seria, alternativa, di sostanza, per le elezioni del 2022"

"Telecamere in ritardo: ovvio, colpa del Covid" "Polato ne aveva promesso 200, ne sono arrivate solo 15""Colpa del covid, del lock-down, dello smart-working e, come diceva “Jake” John Belushi nella celebre scena del film The Blues Brothers, anche delle cavallette. Secondo il Sindaco di Verona Federico Sboarina, che al posto dell’ex assessore alla sicurezza Polato, migrato a Venezia, risponde ad una mia interrogazione, è colpa di tutti tranne che della sua ammini-

strazione se delle 200 teleca-mere promesse da più di un anno (di cui 100 per i quartieri e il centro cittadino) che Agsm avrebbe dovuto acquistare e che il Comune avrebbe dovu-to montare, finora ne sono sta-te installate soltanto 15". Questa una nota del consiglie-re Pd Federico Benini. "Con invidiabile autocontrollo Sboarina aggiunge pure che “il processo” di acquisizione e

installazione, “si concluderà comunque sicuramente entro il 2022”. Cioè alla fine dell’amministra-zione. E che “per ragioni di sicurezza e riservatezza è opportuno non indicare le installazioni in aree sensibili, in quanto ciò potrebbe com-promettere eventuali controlli/indagini” e che comunque a tempo debito “verranno date le informazioni

al Consigliere”. Sembra di essere dentro ad una commedia degli equivoci: a parte il fatto che è dall’otto-bre 2019 che l’amministrazio-ne promette i dispositivi, e che in questo anno l’assessore Polato se li è “rivenduti”, poli-ticamente parlano, decine di volte, ed è dunque deludente sentire che adesso ci vorran-no altri due anni".

Giorgio Pasetto lncia l'idea delle primarie

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10 • 18 novembre 2020

DOMENICA UNA BELLISSIMA INIZIATIVA

Dalle 10 alle 13, ognuno può correre da solo, per combattere la violenza sulle donne

Quest’anno si correrà distanti, ma ancora una volta uniti con-tro la violenza sulle donne. Domenica prossima, torna la ‘We Run’, in una veste com-pletamente nuova. Visti i divie-ti e le limitazioni anti-Covid, ogni iscritto di questa quinta edizione camminerà o correrà nelle vicinanze di casa. Dalle 10 alle 13, da ogni angolo d’Italia, prenderanno il via cen-tinaia di passeggiate in solita-ria, ma anche giri attorno al condominio, corse all’aperto o sul tapis roulant. Tutti collegati attraverso i social. Un modo per stare vicini virtualmente e tenere alta l’attenzione in vista della Giornata mondiale con-tro la violenza sulle donne che si celebrerà il 25 novembre. E sulle pagine facebook del-l’evento, organizzato da Angels in Run, sarà possibile interagire con la diretta. Alle ore 10.30, infatti, inizierà una sorta di racconto con foto e video che verranno postate da tutta Italia, compresi i saluti

dell’assessore alle Pari oppor-tunità Francesca Briani e dei consiglieri comunali Maria Fiore Adami e Paola Bressan, da piazza Bra. In differita correranno anche le donne italiane a New York, che hanno aderito alla maratona virtuale. Tutto il ricavato verrà devoluto a due progetti: il per-corso di supporto psicologico attivato dall’associazione Pro-tezione della Giovane di Vero-na e le case di ospitalità di Dif-ferenza Donna, realtà che

oggi raccoglie e gestisce tutte le telefonate che arrivano al numero gratuito antiviolenza e stalking 1522. Per partecipa-re, contribuendo con l’iscrizio-ne di 15 euro, e ricevere lo scalda collo ufficiale, basta iscriversi sul sito www.angel-sinrun.it/we-run. La solidarietà proseguirà anche dopo il 22 novembre. Si potrà, infatti, pagare ugualmente la quota, anche a maratona conclusa, e ricevere a casa il gadget. “L’importante è esserci, anche virtualmente, per dare un messaggio di solidarietà e vici-nanza a tutte le donne vittime di violenza – ha detto l'asses-sore Briani -. La presenza sui social sarà una bella testimo-nianza, un modo per infondere coraggio, per dire che le Isti-tuzioni e le associazioni ci sono, nessuna donna viene lasciata sola. A volte basta una telefonata per cambiare la pro-pria vita. E con l’iscrizione, ognuno di noi potrà fare la dif-ferenza ".

"Corriamo distanti, ma siamo vicine"

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Una pausa the per parlare

di teatro e di spettacolo

Una pausa tè in diretta strea-ming per discutere, con alcuni protagonisti veronesi, di tea-tro, imprenditoria, giovani e spettacolo. È questo l'obietti-vo dell'iniziativa “È l'ora del Tè”, in programma nei giovedì 19 e 26 novembre, con colle-gamento a partire dalle ore 17.30. L’evento è promosso dall'As-sessorato al Decentramento in collaborazione con l'asso-ciazione Culturale River – Pri-mavere Urbane. I due incontri saranno mandati in onda sul canale YouTube del Comune al link https://www.youtube.com/channel/UCqKjQsEWI1Eryu-Omq4i_KQ e sulla pagina Facebook dell'associazione Culturale River – Primavere Urbane e potranno essere visualizzati anche in momenti successivi. La giornalista Simonetta Che-sini, conduttrice degli incontri, coinvolgerà i suoi ospiti attra-verso un’intervista/dibattito che, come filo conduttore, avrà il tema dell’Interazioni tra Generazioni. Il programma prevede, con ini-zio sempre alle ore 17.30: gio-vedì 19 novembre la puntata “Giovani al centro – arte e spettacolo”, con ospiti: l'attore Eugenio Franceschini; l’attore e regista Andrea de Manincor; il regista e fondatore Casa di Shakespeare Solimano Pon-tarollo e la drammaturga, fon-datrice Fucina Culturale Mac-chiavelli Sara Meneghetti.

La presentazione della manifestazione, avvenuta questa mattina

"L'importante è esserci,

ognuno può contribuire ad aiutare chi soffre", l'assessore

Briani

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12 • 18 novembre 2020

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IL PERSONALE DELL’AZIENDA OSPEDALIERA E LE CONDIZIONI ECONOMICHE

A partire dalla manutenzione degli impianti idrici e di filtrazione dell’aria È partita verso la regione veneto la relazione che il diret-tore generale dell’azienda ospedaliera Francesco Cobello nella sua veste di commissario ha inviato dopo l’ispezione che era stata con-dotta dal ministero della salute per l’infezione da Citrobacter. Nella relazione si fa presente che: dal mese di maggio 2020, la Direzione strategica ha deciso di effettuare una ampia revisione ambientale. Inoltre si evidenzia che anche in precedenza erano stati ese-guiti importanti interventi di sanificazione e controlli micro-biologici ambientali, come evi-denziato nella relazione tra-smessa al Ministero della Salute, per il tramite della Regione del Veneto, in data 30 giugno 2020. Per quanto attie-ne alla rete idrica dell'Ospeda-le della Donna e del Bambino nel suo complesso, si sono effettuati interventi di iperclo-

razione e flussaggio, pro-grammandone altri ciclica-mente ed inserendo, inoltre, nei rubinetti, filtri antilegionella (normalmente non previsti), ad ulteriore garanzia della qualità dell'acqua. Dal mese di settembre 2020 sono stati effettuati lavori di straordinaria manutenzione nella TIN/TIP con introduzione

di una ulteriore macchina a biossido di cloro sulla rete dell’acqua fredda, analoga a quella presente sulla rete dell’acqua calda: l’AOUI di Verona sarà una delle poche Aziende Ospedaliere ad avere un simile e complesso tratta-mento dell’acqua. Ad ulteriore cautela sono stati, inoltre, sostituiti i rubinetti esi-stenti con rubinetti a flussag-gio automatico, posizionati fil-tri antilegionella ed installati lavelli in acciaio senza “troppo pieno”, per evitare la formazio-ne di biofilm in punti-acqua poco utilizzati. Inoltre, sono stati individuati 145 punti pres-so l'Ospedale della Donna e del Bambino, le Terapie Inten-sive e luoghi assimilabili pres-so la sede di Borgo Trento, affi-dati al monitoraggio microbio-logico a cura dell'Università degli Studi A. Moro di Bari, centro d'eccellenza di analisi delle acque. La Direzione Generale ha dato, altresì,

mandato al prof. Albino Poli, Professore Ordinario di Igiene e Capo Dipartimento di Medi-cina e Sanità Pubblica del-l'Università degli Studi di Vero-na, di individuare i punti di ero-gazione di acqua da sottopor-re a campionamento periodi-co; sono stati, quindi, indivi-duati ulteriori 306 punti acqua da sottoporre ad analisi chimi-co fisiche e microbiologiche, presso le sedi di Borgo Roma (202 punti) e del Polo “Confor-tini”, del "geriatrico", della palazzina ambulatori, del Pronto Soccorso e del Centro prelievi (104 punti), da affidare ad un laboratorio privato ester-no all'AOUI di Verona. La fine dei lavori e la verifica ulteriore della qualità dell'ac-qua nell'Ospedale della Don-na e del Bambino è prevista prima della fine del corrente anno 2020, ciò al fine della ria-pertura completa delle Terapie Intensive Pediatriche e Neo-natali.

Francesco Cobello

Citrobacter, le contromisure di Cobello

Il personale infermieristico della Rianimazione A e della Terapia Intensiva Neurochi-rurgia 2B ha partecipato alla manifestazione di protesta per sottolineare le difficoltà in que-sto momento di emergenza pandemica. Tutti giovani, infermieri, -han-no detto gli organizzatori- con un percorso professionale ele-

vato che non avrebbero mai pensato di dover scendere in piazza, perché non è normale che si debba manifestare di fronte alla propria azienda per ottenere giustizia, per la pro-pria dignità di lavoratore, dopo anni di studio, laurea e percor-si formativi. Si tratta di 63 infermieri -fa sapere la UILFPL Verona

dopo un incontro anche con il prefetto- ai quali non è stata garantita la premialità che invece altri hanno ottenuto. “Per questo -hanno concluso i sindacati- non si fermeranno e noi saremo al loro fianco, per

ritornare al tavolo contrattuale e rivedere l’accordo con le risorse economiche che sono rimaste come residuo. Se non ci saranno risposte esaustive saremo pronti per ritornare in piazza”.

Protesta in piazza degli infermieri

La protesta degli infermieri in Piazzale Stefani

DOPO LA VISITA ISPETTIVA DEL MINISTERO DELLA SALUTE ALL’AOUI

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Veniamo da un anno decisa-mente complesso: da un gior-no all’altro i mondi della forma-zione e del lavoro si sono dovuti rinnovare nel profondo, aggiornandosi nei mezzi, nelle competenze, nell’organizza-zione. Si colloca in questo sce-nario, così nuovo per tutti, la prossima edizione di JOB&Orienta, salone nazio-nale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavo-ro (www.joborienta.info), pre-sentata oggi in conferenza stampa. Da mercoledì 25 a venerdì 27 novembre la mani-festazione torna con una veste nuova, facendosi specchio fedele di questa corsa verso il futuro: tanto nel format - inte-ramente digitale sia nella vetri-na degli espositori che nella proposta culturale - quanto nella scelta dei temi. L’appuntamento, che costitui-sce un riconosciuto punto di riferimento per giovani, fami-glie e operatori, è promosso da Veronafiere e Regione del Veneto in collaborazione con Ministero dell’Istruzione e Ministero del Lavoro e delle

Politiche sociali, e vede la mediapartnership di Rai Cultu-ra/Rai Scuola. La versione digitale di quest’anno la rende-rà una fiera diffusa, in grado di raggiungere un pubblico ampio e assai vario, anche con iniziative inedite ed eventi pro-posti in format innovativi. Faro di questa edizione sarà il tema dell’orientamento: “vac-cino per l’occupazione”, come recita il titolo, perché mai come ora ce n’è bisogno per garan-tire ai giovani le competenze più consone e spendibili per il loro ingresso nel mercato del lavoro e un’occupazione di qualità, in un contesto presu-mibilmente cambiato per sem-pre. Così JOB&Orienta per tre giorni sarà un’opportunità stra-ordinaria di orientamento per i ragazzi e le famiglie, per aiu-tarli a compiere al meglio le scelte scolastiche come a muovere i primi passi verso il lavoro. Ma sarà pure il palco-scenico d’eccezione da cui il mondo della scuola potrà rac-contarsi: una scuola che in questa emergenza ha saputo innovarsi e reinventarsi per il

bene dei suoi ragazzi, pur nel-l’immane fatica di riorganizza-zione complessiva, di gestione della didattica a distanza, ...e non solo. A presentare ufficial-mente in conferenza stampa l’evento i suoi promotori e alcu-ni tra i maggiori partner. A par-tire da Maurizio Danese, pre-sidente di Veronafiere. “Job quest’anno non rinuncia a svolgersi. E ci auguriamo che gli 80mila visitatori consueti della fiera diventino 800mila virtuali: studenti, genitori, inse-gnanti che potranno da tutta Italia collegarsi in streaming”. Così Claudio Gentili, coordina-tore del comitato scientifico di JOB&Orienta. “Quando, all’ini-zio, si è discusso se fare JOB&Orienta, la Fiera non ha avuto nessuna esitazione nel rispondere alle richieste di par-tecipanti e aderenti” – ha evi-denziato Carmela Palumbo, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto. Le ha fatto eco l’as-sessore all'Istruzione, alla For-mazione e al Lavoro della Regione del Veneto Elena Donazzan: “Siamo nell’era del

digitale, e di fronte a questa emergenza abbiamo fatto di necessità virtù”. Intervenuti anche Federico Sboarina e il presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto. “La pandemia ha colpito in maniera particolar-mente pesante i giovani con la chiusura delle scuole e ora con l’insegnamento a distanza, che li hanno fortemente pena-lizzati nel loro percorso forma-tivo, percorso che è anche svi-luppo della dimensione perso-nale e relazionale” – ha detto infine Gianfranco Refosco. Ha dedicato un pensiero all’apertura di JOB&Orienta anche la ministra dell’istruzio-ne Lucia Azzolina, che ha volu-to inviare un messaggio video: «Siamo giunti alla trentesima edizione di questa straordina-ria vetrina sulla scuola, sulla formazione e sul lavoro. Trent’anni di impegno serio e fruttuoso, che hanno rappre-sentato per i nostri giovani una mano tesa costante, una bus-sola preziosa lungo il loro per-corso didattico e professiona-le.

13 • 18 novembre 2020

PRESENTATA L’EDIZIONE DI JOB & ORIENTA (DAL 25 AL 27 NOVEMBRE)

La manifestazione torna con una veste nuova facendosi specchio fedele di questa corsa verso il futuro. In digitale

Orientamento, vaccino per il lavoro

il presidente Danese con Claudio Gentini, Carmela Palumbo, Elena Donazzan, Federico Sboarina, Manuel Scalzotto e Gianfranco Refosco, durante la videoconferenza per la presentazione della prossima edizione di Job & Orienta

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15 • 18 novembre 2020

Botta e risposta con Marco Silvestri, l'uomo del giorno in casa Hellas, per la Naziona-le, per l'interesse dell'Inter e di altre grandi società. Partiamo dal rigore sba-gliato da Ibrahimovic? "L’ultimo che hai aperto, l'hai sbagliato", gli ho detto due volte per cercare di non far-melo tirare dove aveva sba-gliato, perché secondo me se avesse ritirato lì avrebbe fatto gol. Lui non mi guardava. Io gli ho detto che l'avrebbe sbagliato. Mi è venuto istinti-vo. L'ho visto concentrato e ho provato a destabilizzarlo. Se avesse tirato di nuovo alto alla mia sinistra, avrebbe segnato". Il miglior portiere per porta inviolata dai tempi di Garel-la? "Meno occasioni hanno gli avversari e più facile fare un clean sheet. Se l'occasione è clamorosa è più facile pren-dere gol, ma se i compagni ti aiutano, per un portiere è più facile tenere la porta inviola-ta". Perché così tardi in Nazio-nale? "La mia carriera è stata un po' particolare perché sono andato in Inghilterra da gio-vane. Sono tornato dopo due anni ma ho fatto il secondo tutto l'anno. Poi sono ripartito dalla B e siamo venuti su. Non so se ho sbagliato ad andare all'estero. Forse non ero pronto in precedenza per la Serie A e dunque per la Nazionale". Qual è il tuo punto di for-za? "Bisogna sempre migliorare

in tutto per rimanere al top. Penso di essere un portiere che para. Con i piedi non mi invento niente. Faccio il mio prendendomi meno rischi possibili. Le uscite sono importantissimi ma sono sempre più difficili da legge-re. Il mio punto di forza è

parare. Col mio preparatore Cataldi, lavoriamo molto su tutto. Lui è maniacale su tutti i piccoli gesti". Cosa ruberesti a Donna-rumma? "E' un portiere eccezionale. E' un '99 e la gente se lo dimentica spesso. Ha una serenità quando va in campo e quando si allena. E' stato piacevole allenarmi con lui in nazionale. E' molto serio e in campo sembra che giochi da 20 anni". E ad Handanovic? "Portiere straordinario. Può aver avuto un piccolo calo ma penso che sia uno di quei portieri da cui prendere spun-to in ogni cosa faccia. Una

cosa che gli chiesi l'anno scorso quando giocammo contro era a proposito della sua serenità con i piedi. Lui mi ha detto che con lavoro si lavora in tutto, anche con i piedi". Juric ti chiede di migliorare con i piedi? "Il mister pensa che noi non dobbiamo rischiare. Se rega-liamo un gol con un errore clamoroso di un portiere o un difensore, dopo è dura da riprendere. Sono errori che si possono permettere squadre come Juve e Inter che attac-cano in tutta la partita. Il portiere migliore della Serie A? "Donnarumma".

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SERIE A. L'UOMO DEL GIORNO

"Così ho... costretto Ibra a sbagliare" Silvestri confessa come ha condizionato il fuoriclasse del Milan. E tante altre cose...

Marco Silvestri, avviato sulle orme dei grandi portieri della storia gialloblù

Sport

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"Un precampionato strano, ma questa squadra ha tutto per essere davvero all'altezza"

In un periodo difficile, ricco di polemiche, dove ogni giorno sembra l’ultimo ed il periodo che stiamo vivendo ricorda tanto il passato, i campionati nazionali, almeno per il momento, scendono in cam-po. “Mi sento un privilegiato – ha commentato il coach della Tezenis Verona Andrea Diana - perché ho la possibi-lità di continuare a fare quel-lo che è il mio lavoro e la mia passione; questo è il mes-saggio che sto cercando di far passare anche ai miei ragazzi. È chiaro che biso-gna comunque fare i conti con degli imprevisti, ma come li abbiamo noi, li hanno le altre squadre, quindi non c’è mai da abbassare la guardia, mai scoraggiarsi, ma c’è da andare sempre a fare quello che possiamo fare.” E di imprevisti in casa Scali-gera ce ne sono stati ecco-me. Imprevisti che hanno ral-lentato “la preparazione che è stata atipica perché molto lunga. L’ importante era però ridare ritmo ai giocatori, soprattutto dopo sei mesi di quasi inattività. È stato un percorso graduale, dove abbiamo aumentato i carichi di lavoro di settimana in setti-mana, con l’obbiettivo di arri-vare pronti per quello che adesso è il 22 novembre, ovvero l’inizio del campiona-to”. Stagione 2020-2021 che vede la squadra di coach Andrea Diana inserita nel girone verde: “c’è da dire che la serie A2 in estate ha alza-to molto il proprio livello com-plessivo; di conseguenza mi aspetto un campionato inten-so e tosto, dove nel nostro girone, probabilmente Torino

parte leggermente avanti a tutti, seguita da un gruppo di squadre, come Udine e Tor-tona, in cui inserisco anche noi. Non ci nascondiamo: i nostri obbiettivi restano alti, la squadra è ambiziosa e dovremo essere bravi a gestire questa stagione con tanti turni infrasettimanali, lot-tando ogni partita. Questa dev’essere la nostra mentali-tà, la voglia di vincerle tutte”.

La Tezenis Verona si confer-ma dunque società molto ambiziosa, caratteristica che condivide con i propri tifosi, che continuano a sognare il ritorno in serie A1, ma che quest’anno, almeno per l’ini-zio della stagione, dovranno sostenere i gialloblù lontani dall’AGSM Forum. “Con l’assenza del pubblico viene a mancare uno dei motivi per cui si gioca. Per

me una delle soddisfazioni più grandi è vedere gioire i tifosi che ci vengono a vede-re, l’obbiettivo di chi fa sport dev’essere anche quello di emozionare le altre persone. L’energia che i nostri sosteni-tori ci trasmettono verrà a mancare, ma noi cerchere-mo comunque di farli diverti-re anche se sono lontani.”

Giovanni Miceli

BASKET, A2. VERSO LA PRIMA DI CAMPIONATO

Coach Diana traccia la rotta-Tezenis

Coach Diana indica la strada. E Giorgio Pedrollo, ad gialloblù, osserva con attenzione. Si comincia...

"Dovremo essere bravi

a gestire una stagione complicata,

ma sappiamo quello che vogliamo,

noi e la società"

Sport

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17 • 18 novembre 2020

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SI SONO FATTI ONORE NEL MONDO DELLA RICERCA

Lotta al Covid e alle leucemie gli USA premiano due giovaniStefano Ermon e Francesca Vallese, veneti di nascita o di studio

Hanno fatto scoperte sulla risposta immunitaria nei mala-ti di Covid, studiano gli effetti del virus sui vasi sanguigni, o ne analizzano la composizio-ne con super microscopi elet-tronici. Cercano nuove strade per la cura della leucemia, svi-luppano sistemi di intelligenza artificiale per lottare contro il cambiamento climatico o acceleratori di particelle per studiare la struttura dei mate-riali. Sono i finalisti degli Young Investigator Awards assegnati da ISSNAF, la fondazione che riunisce migliaia di scienziati e accademici italiani attivi in laboratori, università e centri di ricerca in Nord America. Le loro sono storie di giovani menti brillanti che in diversi campi, dalla medicina, all’in-gegneria, alla computer scien-ce, tengono alto il nome della

nostra ricerca negli Stati Uniti e in Canada. Nel corso dell’evento annuale di ISSNAF, che si terrà il 1° dicembre 2020 in modalità digitale (qui il link per registrar-si), in collaborazione con l’Am-basciata italiana di Washin-gton, e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubbli-ca, saranno proclamati i vinci-tori di ciascuno dei 4 premi tematici: Embassy of Italy Award per i ricercatori che stanno contribuendo alla lotta contro il Covid-19, Paola Campese Award per la ricerca sulle leucemie, Franco Straz-zabosco Award per l’ingegne-ria, e Mario Gerla Award per la ricerca nelle scienze infor-matiche. È già deciso invece chi si aggiudicherà il Lifetime Achievement Award 2020: andrà a Guido Calabresi, giu-rista nato a Milano nel 1932 e

trasferitosi negli Usa sin da giovanissimo, il “premio alla carriera” di ISSNAF. Professo-re emerito alla prestigiosa Law School dell’Università di Yale, di cui è stato preside, e giudice federale della Corte d’Appello del Second Circuit con giuri-sdizione in tre stati, Connecti-cut, New York e Vermont. «I finalisti per i tre premi annuali dell’Italian Scientists and Scholars in North America Foundation (ISSNAF), cui quest’anno si è aggiunto un premio speciale per la ricerca sul Covid-19 istituito dall’Am-basciata, sono giovani guidati dalla sete di nuove scoperte e dal desiderio di tagliare tra-guardi ambiziosi, anche di fronte a difficoltà e sfide che sembrano insormontabili» dichiara l’Ambasciatore d’Ita-lia negli Stati Uniti Armando Varricchio.

Sostenere i lavoratori

dello spettacolo

La giunta regionale, su propo-sta dell’Assessore al lavoro Elena Donazzan, ha delibera-to l’approvazione dello sche-ma di Addendum all’Accordo tra la Regione del Veneto e l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale legato al Decreto Rilancio dello scorso luglio per l’ulteriore erogazione della misura di sostegno regionale integrativa dell’indennità pre-vista a livello nazionale a sostegno dei lavoratori dello spettacolo. “Grazie all’accordo sul decreto rilancio a settembre INPS ha potuto erogare un’indennità integrativa a quasi 2.700 lavo-ratori veneti dello spettacolo - spiega l’assessore Donazzan. – Ora, grazie a questo adden-dum che contiamo possa essere sottoscritto al più pre-sto, permetteremo anche ai lavoratori di questo settore che hanno contratti intermit-tenti, quindi un numero di lavo-ratori non ininfluente, di poter accedere a tale indennità inte-grativa da mille euro”. “Con questo – conclude – cerchia-mo di sostenere un settore importante del mondo dell’in-trattenimento, che vive da ini-zio pandemia una crisi tanto profonda da aver quasi azze-rato le attività professionali”.

Elena Donazzan

ACCORDO

Stefano Ermon e Francesca Vallese

Cronaca del Veneto

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18 • 18 novembre 2020

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L’ANNUNCIO DATO DAL BANCO BPM

Nasce la Fondazione Bpm Ambrosoli è il presidente Tononi: “Sostenere il tessuto del Paese è un preciso impegno”

Banco BPM annuncia la costi-tuzione della Fondazione Ban-ca Popolare di Milano, un ente senza scopo di lucro destinato a realizzare, sostenere e pro-muovere attività di interesse generale con finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale nei territori che erano di presi-dio dell’ex Gruppo BPM. La Fondazione Banca Popolare di Milano su delibera del Con-siglio di Amministrazione di Banco BPM si propone di sostenere iniziative nei settori dell’istruzione, dell’assistenza sociale e sanitaria, della cultu-ra, del culto, della ricerca scientifica, del patrimonio arti-stico, storico e architettonico in continuità con l’attenzione riservata dal Gruppo bancario ai territori e alle diverse realtà che ne costituiscono il profilo identitario. Insieme al Presi-dente Umberto Ambrosoli sono stati nominati i seguenti

membri del Consiglio di Ammi-nistrazione: Diana Bianchedi, Daniela Bramati, Elio Canovi, Laura Fumagalli, Piero Lonar-di, Valentina Pellegrini, Ezio Simonelli. Componenti del Collegio dei Revisori della Fondazione sono Sara Maria Longoni, Carlo Tavormina, Federico Vigevani. Segretario Generale della Fondazione è Fabio Di Girolamo. “Per Banco BPM sostenere il tessuto sociale del Paese è un preciso impegno che si realizza attra-verso diversi ambiti di interven-to – precisa il Presidente di Banco BPM Massimo Tononi – Tale impegno è riportato anche dallo Statuto che preve-de la possibilità di devolvere una quota dell’utile netto a fina-lità di assistenza, beneficenza e pubblico interesse nei terri-tori di maggior presenza. Pro-prio per meglio adempiere a questa istanza abbiamo deci-

so di costituire la Fondazione Banca Popolare di Milano affinché possa supportare le esigenze sociali e culturali del territorio già presidio dell’ex Gruppo BPM, un’area che è fondamentale parte integrante del nostro Gruppo e dove la nostra presenza è radicata da sempre”. “La nascita della Fondazione Banca Popolare di Milano – aggiunge il Presi-dente Umberto Ambrosoli – è un momento molto significati-vo sia per Banco BPM sia per il nostro territorio. In questi anni, non è mai venuto meno il sostegno da parte della Ban-ca verso tante iniziative di carattere sociale e culturale, che caratterizzano un territorio così proattivo e vivace. La Fon-dazione, quindi, rappresenta appieno la volontà di continua-re ad essere, con sempre cre-scente dedizione, un punto di riferimento per la Comunità”.

Manovra 2021 “Basta tagli

alle pensioni”

“Ancora una volta il Governo fa cassa tagliando le pensioni degli anziani”. La dichiarazio-ne è di Gianni Peruzzi, Presi-dente di Anap Confartigianato Verona, il sodalizio che si occupa di Anziani e Pensionati nell’ambito dell’associazione artigiana scaligera, sulla base della bozza di Legge di Bilan-cio 2021 apparsa sugli organi di stampa, nella quale si legge che la rivalutazione annuale piena delle pensioni, bloccata a più riprese da vari Governi da parecchi anni a questa par-te e che doveva andare a pie-no regime dal 1° gennaio 2022, slitterebbe al 1° gennaio 2023. “È dal 2011 che le pensioni subiscono una svalutazione a causa delle leggi che hanno deciso il loro mancato o par-ziale adeguamento all’aumen-to del costo della vita – prose-gue Peruzzi –, a cui si aggiun-gono un meccanismo di pere-quazione automatica del tutto inadeguato, quando questo viene applicato, e l’erosione dovuta alla tassazione spere-quata e all’aumento delle addi-zionali locali senza progressi-vità”. Confartigianato ha già chiesto al Governo di cancellare alcu-ne righe, prima che sia pre-sentata la Manovra 2021.

Gianni Peruzzi

CONFARTIGIANATO

Da sx Massimo Tononi e Umberto Ambrosoli

Cronaca dell’Economia

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19 • 18 novembre 2020