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Vercelli 15 gennaio 2017 - Anno 90° - N°1 Mensile dell’Unione Interprovinciale degli Agricoltori di Vercelli e Biella Spedizione in abbonamento postale 70% - Filiale di Vercelli - Gratuito agli associati - Pubblicazione autorizzata dal Tribunale di Vercelli in data 23.3.1966 n. 7 Bilancio 2016 in agricoltura tra luci e ombre Sembra destinato a consolidarsi nel 2016 il trend positivo del settore agricolo, già registratosi nell’anno precedente, sia sotto il profilo del valore aggiunto sia dell’export agroalimentare. Infatti l’annata agricola 2016 dovrebbe chiudersi con un incremento del valo- re aggiunto per agricoltura, silvicoltura caccia e pesca del 2%. Incremento che porterebbe il valore aggiunto di settore a quasi 30 miliardi di euro. Per quanto riguarda l’export agroali- mentare dovrebbe aumentare del 3,5% circa; tuttavia quello dei prodotti agricoli mostra minore dinamicità rispetto a tra- sformati, bevande e tabacco (+3,9%)”. Queste le stime del Centro Studi di Confagricoltura, in base alle rilevazioni dell’andamento settoriale nei primi nove mesi dell’anno. Ad avviso di Confagricoltura il balzo in avanti del valore aggiunto - di oltre il doppio all’aumento previsto per il Pil complessivo (+0,9% su base annua) - consentirà di raggiungere e superare i valori degli ultimi anni. D’altro canto il settore è toccato da una dinamica deflativa sul fronte dei prezzi che sta toccando, in particolare, quelli all’origine dei prodotti agricoli (pur con differenze per alcuni comparti) ed anche – in misura decisamente inferiore - i co- sti di produzione. Il Centro Studi di Confagricoltura ritiene che, a fine anno, l’andamento comples- sivo dei prezzi all’origine sarà media- mente in calo del 5-6%, rispetto ad un calo medio dei costi di produzione che dovrebbe essere del 2-2,5%. Le tendenze generali si riflettono in una forte differenziazione tra le produzioni. Per alcune si sono registrati veri e pro- pri crolli del prezzo su base tendenziale annua (la crisi cerealicola e più recen- temente del latte ovino, solo per citare alcuni esempi, e poi anche gli orticoli, l’olio extravergine d’oliva e le uova). Allo stesso tempo si sono anche avuti parziali recuperi su alcuni comparti, che erano stati colpiti da forti crisi di mercato (ad esempio, latte bovino e carni suine). Il Centro Studi di Confagricoltura pone in evidenza come il sistema agricolo ita- liano, nel 2016, abbia mostrato una mag- giore stabilità: il numero delle imprese agricole resta sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente; crescono significativamente quelle condotte in forma societaria, in particolare da società di capitali. E accelera, rispetto agli anni precedenti, la crescita dell’occupazione. I consumi alimentari domestici, tuttavia, nel 2016 potrebbero segnare una battuta d’arresto, che contrasta con l’inversione di tendenza registrata nello scorso anno. I consumi alimentari delle famiglie ita- liane dovrebbero ridursi dell’1-1,2% ri- spetto al 2015 (mentre lo scorso anno si era interrotto il calo degli ultimi anni con un +0,2%). Il calo, in particolare, ha colpito i consu- mi di prodotti animali come latte e lattie- ro caseari, carni, anche trasformate, per i quali si stima una flessione tra il 5 ed il 6%. In controtendenza la frutta (+2%), in particolare gli agrumi e la frutta in gu- scio (+7 - 8%). Non va dimenticato infine – conclude Confagricoltura - che il 2016 è stato l’an- no del tragico terremoto del Centro Italia che ha toccato moltissimi comuni delle aree rurali con produzioni anche rilevan- ti in termini di fatturato e di export. Per questi territori è un’annata da dimen- ticare, con ferite profonde nel tessuto sociale, economico che richiederanno tempi lunghi per rimarginarsi. Crisi cerealicola e del latte ovino, ma anche ripresa del latte bovino e delle carni suine

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Vercelli 15 gennaio 2017 - Anno 90° - N°1

Mensile dell’Unione Interprovinciale degli Agricoltori di Vercelli e BiellaSpedizione in abbonamento postale 70% - Filiale di Vercelli - Gratuito agli associati - Pubblicazione autorizzata dal Tribunale di Vercelli in data 23.3.1966 n. 7

Bilancio 2016 in agricoltura tra luci e ombreSembra destinato a consolidarsi nel 2016 il trend positivo del settore agricolo, già registratosi nell’anno precedente, sia sotto il profilo del valore aggiunto sia dell’export agroalimentare. Infatti l’annata agricola 2016 dovrebbe chiudersi con un incremento del valo-re aggiunto per agricoltura, silvicoltura caccia e pesca del 2%. Incremento che porterebbe il valore aggiunto di settore a quasi 30 miliardi di euro. Per quanto riguarda l’export agroali-mentare dovrebbe aumentare del 3,5% circa; tuttavia quello dei prodotti agricoli mostra minore dinamicità rispetto a tra-sformati, bevande e tabacco (+3,9%)”. Queste le stime del Centro Studi di Confagricoltura, in base alle rilevazioni dell’andamento settoriale nei primi nove mesi dell’anno. Ad avviso di Confagricoltura il balzo in avanti del valore aggiunto - di oltre il doppio all’aumento previsto per il Pil complessivo (+0,9% su base annua) - consentirà di raggiungere e superare i valori degli ultimi anni. D’altro canto il settore è toccato da una dinamica deflativa sul fronte dei prezzi che sta toccando, in particolare, quelli all’origine dei prodotti agricoli (pur con differenze per alcuni comparti) ed anche – in misura decisamente inferiore - i co-

sti di produzione. Il Centro Studi di Confagricoltura ritiene che, a fine anno, l’andamento comples-sivo dei prezzi all’origine sarà media-mente in calo del 5-6%, rispetto ad un calo medio dei costi di produzione che dovrebbe essere del 2-2,5%.Le tendenze generali si riflettono in una forte differenziazione tra le produzioni.

Per alcune si sono registrati veri e pro-pri crolli del prezzo su base tendenziale annua (la crisi cerealicola e più recen-temente del latte ovino, solo per citare alcuni esempi, e poi anche gli orticoli, l’olio extravergine d’oliva e le uova). Allo stesso tempo si sono anche avuti parziali recuperi su alcuni comparti, che erano stati colpiti da forti crisi di mercato (ad esempio, latte bovino e carni suine).Il Centro Studi di Confagricoltura pone in evidenza come il sistema agricolo ita-liano, nel 2016, abbia mostrato una mag-giore stabilità: il numero delle imprese

agricole resta sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente; crescono significativamente quelle condotte in forma societaria, in particolare da società di capitali. E accelera, rispetto agli anni precedenti, la crescita dell’occupazione.I consumi alimentari domestici, tuttavia, nel 2016 potrebbero segnare una battuta d’arresto, che contrasta con l’inversione di tendenza registrata nello scorso anno. I consumi alimentari delle famiglie ita-liane dovrebbero ridursi dell’1-1,2% ri-spetto al 2015 (mentre lo scorso anno si era interrotto il calo degli ultimi anni con un +0,2%). Il calo, in particolare, ha colpito i consu-mi di prodotti animali come latte e lattie-ro caseari, carni, anche trasformate, per i quali si stima una flessione tra il 5 ed il 6%. In controtendenza la frutta (+2%), in particolare gli agrumi e la frutta in gu-scio (+7 - 8%).Non va dimenticato infine – conclude Confagricoltura - che il 2016 è stato l’an-no del tragico terremoto del Centro Italia che ha toccato moltissimi comuni delle aree rurali con produzioni anche rilevan-ti in termini di fatturato e di export. Per questi territori è un’annata da dimen-ticare, con ferite profonde nel tessuto sociale, economico che richiederanno tempi lunghi per rimarginarsi.

Crisi cerealicola e del latte ovino,ma anche ripresadel latte bovino e delle carni suine

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Voucher, da non demonizzareLa decisione della Consulta che ha ammesso i referendum abrogativi sui voucher e il lavoro accessorio, e le limitazioni introdotte sulla responsa-bilità solidale in materia di appalti, ha riacceso il dibattito su questi strumenti, i buoni lavoro, utilizzati anche in agri-coltura, specialmente nei periodi delle grandi operazioni di raccolta.

Sull’argomento era intervenuto pochi giorni fa anche il presidente di Confa-gricoltura, Mario Guidi: “Non serve demonizzare i voucher per promuovere l’occupazione, soprattutto dei giovani, ma occorre agire con buonsenso. Sono uno strumento nato per inquadrare i rapporti occasionali di lavoro, metten-doli in chiaro, e far emergere il lavoro nero. Il problema è quello di discipli-nare gli abusi e ciò dipende principal-mente dal quadro normativo che si co-struisce per il suo utilizzo. Attenzione però a non creare mostri normativi”. “L’occupazione dipendente del setto-re agricolo - osserva il presidente di Confagricoltura - costituisce una quo-ta rilevante nel mercato del lavoro e il trend è in crescita. Gli occupati sono più di un milione, oltre metà ha meno di 45 anni e viene impiegato per più di 100 giornate l’anno. Nonostante ciò l’agricoltura impiega meno del 2% dei

voucher che, esclusivamente nel nostro settore, sono gravati da limitazioni che ne garantiscono l’uso corretto. Pos-sono essere, infatti, utilizzati solo per pensionati, giovani studenti e in attivi-tà stagionali, come raccolte e vendem-mia”. L’agricoltura, ricorda l’Organizzazione degli imprenditori agricoli, è un settore vitale e innovativo, che offre occupa-zione sempre più stabile. Confagricoltura si è sempre battuta contro il lavoro nero, come testimo-nia anche l’iniziativa di dotarsi di un codice etico di valori e responsabilità condivise. Una delle maggiori critici-tà, però, è rappresentata dalle difficoltà

I buoni lavoro sono comunque uno strumento da regolamentare, disciplinando gli abusi

Macchine agricole in rosso, incentivi cercasiIl settore deve aggrapparsi a interventi e progetti pubblici che possono favorire il rinnovamento macchine

I dati dimostrano le difficoltà del setto-re, il mercato delle trattrici agricole è calato vistosamente: dalle circa 30 mila del 2006 alle 18 mila dell’anno 2016, proseguendo il trend negativo. E il dato non è certo migliore per le mietitrebbiatrici. Così il settore si aggrappa a tutti que-gli interventi pubblici che possono favorire il rinnovamento del parco macchine, dalla revisione obbligatoria agli incentivi dei PSR con la Misura 4, che prevede al proprio interno proprio

l’acquisto delle macchine agricole, alla imminente presentazione dei progetti a valere sul Bando ISI 2016 dell’Inail, fi-nalizzati ad aumentare la sicurezza del lavoro. Su questo aspetto Confagricoltura ha richiesto una proroga della scadenza del 20 gennaio 2017 per la presenta-zione dei progetti, anche a causa delle difficoltà di carattere organizzativo e tecnico che la loro redazione comporta. Aderendo a questa richiesta, l’INAIL ha comunicato che è possibile accedere

delle imprese agricole a trovare mano-dopera. “Occorre favorire il buon lavoro. Stia-mo andando verso un’agricoltura più professionale, moderna e strutturata, in grado di assicurare occupazione più stabile e di qualità. Bisogna favorire e sostenere questo percorso - conclude il presidente di Confagricoltura - perché sono le imprese più strutturate quelle in grado di assicurare un’occupazione più stabile e sicura”.A seguito della ammissibilità decisa dalla Corte Costituzionale, e se non interverranno modifiche normative,i referendum si terranno tra il 15 aprile ed il 15 giugno prossimo.

alla procedura informatica per la com-pilazione delle domande fino alle ore 18 del 28 aprile 2017. Con tale Bando Inail mette a disposi-zione 45 milioni a fondo perduto per il sostegno al miglioramento delle condi-zioni di salute e sicurezza delle micro e piccole imprese che operano nel settore della produzione primaria. Con la proroga al 28 aprile sono state prorogate anche le successive scaden-ze: il termine per l’acquisizione del co-dice identificativo per l’inoltro online

‘Occorre agire con buonsenso. Bisogna costruire un adeguato quadro normativo’

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A Bruxelles ci si interroga già su come sarà la Pac post 2020. Nel 2017 dovrebbe essere approvato il cosiddetto regolamento Omnibus da par-te del Consiglio e del Parlamento euro-peo; in pratica una specie di revisione di medio termine delle attuale politica agri-cola, ma, salvo sorprese non ci saranno cambiamenti importanti. Nel 2017 ci sarà anche la presentazione da parte del Presidente della Commissio-ne europea Juncker di una comunicazio-ne sul futuro della pac, che ne delinee-ranno gli orientamenti della politica.Nel frattempo il 2017 è iniziato ed è ora di pensare alle regole per la domanda pac. Quest’anno saranno fortunatamente poche le novità: le più importanti sono la leggera diminuzione del valore dei titoli, l’aumento per certi settori del sostegno accoppiato, le più pesanti sanzioni nel caso di non rispetto del Greening e l’au-mento della soglia minima dei pagamen-ti diretti. Ma vediamo le modifiche più in dettaglio:

A) pagamento di base A seguito del DM 5602 dell’11 ottobre

2016 sono state modificate le percen-tuali dei plafond dei pagamenti diretti a partire dal 1° gennaio 2017: in par-

ticolare il pagamento accoppiato sale dall’11 al 12 per cento e il pagamento di base scende dal 58 al 57 per cento. La conseguenza è il ricalcolo da parte di AGEA di tutti i titoli assegnati agli agricoltori che diminuiranno dell’1 per cento. Anche il pagamento del Greening scenderà dell’1 per cento essendo calcolato come percentuale (50,12 %) sul pagamento di base.

B) sanzioni per il greening Dal 2017 il mancato rispetto delle re-

gole del greening comporterà anche, a titolo di sanzione, una riduzione del pagamento di base.

C) il sostegno accoppiato Cambiano alcune regole per il soste-

gno accoppiato che aumenterà per i settori del latte bovino, della carne

bovina e del grano duro. Invariate le regole per il sostegno accoppiato al riso e alla soia.

D) aumento della soglia minima Dal 2017 aumenta il valore della so-

glia minima dei pagamenti diretti per azienda che passerà da 250 euro a 300 euro.

Anche per il 2017 è consentito l’accesso alla Riserva Nazionale nei casi specifici previsti dalla normativa, in particolare per i giovani agricoltori e per i Nuovi agricoltori.Per informazioni l’Ufficio tecnico dell’Unione è a disposizione dei soci, presso il quale è possibile ritirare il brogliaccio dei terreni coltivati per l’aggiornamento.

Diminuzione del valore titoli, sanzioni più pesanti, aumento del sostegno accoppiato e del valore di soglia minima

Le novità della Pac 2017

Enapa Informa: pagamento delle pensioniViene ripristinato per l’anno 2017 il pagamento al primo giorno bancabile del mese

Nel 2017 tutte le prestazioni pensionisti-che saranno pagate il 1° giorno bancabile del mese, con la sola eccezione della rata di gennaio, il cui pagamento è stabilito al 2° giorno bancabile del mese. Lo comunica l’INPS.Il Decreto Milleproroghe, firmato dal Presidente Mattarella lo scorso 31 di-cembre, ha infatti modificato l’articolo 6 del decreto legge 65/2015, convertito con legge 109/2015, che ha unificato le date di pagamento delle prestazioni Inps, Inpdap ed Enpals. In base a tale modifica, fortemente ri-chiesta dall’Inps, viene ripristinato per l’anno 2017 il pagamento al primo gior-no bancabile del mese, con l’unica ecce-zione per la rata di gennaio. Di seguito si riportano le date di paga-mento delle prestazioni pensionistiche per l’anno 2107 per Poste, per le quali anche il sabato è considerato bancabile, e per le banche, così come risultano dal calendario 2017 pubblicato da ABI.

MESE GIORNO PAGAMENTIposte banche

gennaio 3 3 febbraio 1 1

marzo 1 1 aprile 1 3 maggio 2 2 giugno 1 1 luglio 1 3 agosto 1 1

settembre 1 1 ottobre 2 2

novembre 2 2 dicembre 1 1

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È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficia-le numero 302 del 28 dicembre scorso la legge 28 dicembre 2016 numero 278, cosiddetta Testo Unico del Vino, ovvero: “Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del com-mercio del vino”. La legge entrerà in vi-gore il 12 gennaio 2017.Si tratta di un provvedimento che ha ri-chiesto due anni di lavoro e un impegno

continuo della Pubblica Amministra-zione e delle Organizzazioni Agricole, indispensabile per fare chiarezza su una normativa complessa e stratificatesi nel tempo, dando certezza del diritto, meno contenziosi e un sistema di controlli mi-gliore per la tutela di un settore chiave per l’agroalimentare italiano che vale ol-tre 14 miliardi di euro con un export pari a 5,5 miliardi.

Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, sarà indispensabile per fare chiarezza su una normativa complessa

Il Testo Unico del vino è legge

Come previsto dal Decreto Mini-steriale 20/3/2015 numero 293 e

successive modificazioni, dal 1° gen-naio 2017 è entrato in vigore l’obbli-go della tenuta in modalità informati-ca dei Registri vitivinicoli. In pratica gli operatori del settore do-vranno annotare nel Registro elettro-nico tenuto dal SIAN-AGEA tutte le operazioni che riguardano il vino, dal-la raccolta delle uve alla trasformazio-ne in vino, dalle operazioni di cantina fino all’immissione in commercio del prodotto. Tuttavia, tenuto conto delle proble-matiche informatiche tuttora esistenti e del necessario periodo di adattamen-to-accompagnamento, sarà possibile proseguire fino al 30 aprile 2017 an-cora con il vecchio sistema cartaceo.

Registi telematici Vitivinicoli

Confagricoltura riunisce la Federazione nazionale risicolturaSotto esame i limiti del triciclazolo, l’istituzione di una piattaforma europea del riso e l’andamento del mercato

Si è riunita a Milano, presso la sede di Confagricoltura Lombardia, la Federa-zione Nazionale Risicoltura (FNP) di Confagricoltura per esaminare la situa-zione del settore, alle prese con prezzi in discesa e importazioni dai PMA a da-zio zero in aumento. Tra i punti affrontati dalla FNP vi è stata la problematica del triciclazolo e del li-mite massimo residuo ammesso (LMR), l’istituzione di una piattaforma europea del riso, momento di confronto e di ana-lisi tra i produttori di riso ed industria-li degli Stati europei dei riso, al fine di

affrontare i temi strategici del comparto in un’ottica di promozione e di cresci-ta della filiera, e, ovviamente, la situa-zione del mercato, che vede prezzi e andamento delle vendite di riso in forte ribasso.A peggiorare le cose, in un panorama già scuro, il recente accordo commerciale, entrato in vigore lo scorso 1 gennaio, anche se in via provvisoria, tra l’Unio-ne europea e l’Ecuador, che prevede la possibilità di importare nell’Ue a dazio zero il riso da seme ed un contingente annuo di 5000 tonnellate con il codice

NC 1006. Secondo i dati Eurostat, negli ultimi due anni, le importazioni comunitarie di riso dall’Ecuador, assoggettate a dazio zero, hanno riguardato mediamente 20 ton-nellate di prodotto.Un altro colpo basso che si aggiunge alle tante concessioni accordate ai Paesi del Sud est asiatico e alle importazioni agevolate da Cambogia e Myanmar. Argomento che sarà certamente oggetto dell’incontro tra gli Stati generali euro-pei del riso a Milano, in programma per il prossimo 20 febbraio.

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La risposta delle aziende agricole per superare la crisi economica, strette tra i cambiamenti climatici e la caduta dei prezzi, è nella diversificazione delle at-tività. Oggi queste attività raggiungono quasi il 21 per cento del valore dell’intera produzione agricola, equivalente a circa 11 miliardi di euro. Si tratta di un complesso di attività di sup-porto alla produzione agricola in senso stretto e secondarie, che vanno dall’agri-turismo alla produzione di energie rinno-vabili, dal contoterzismo alla prima lavo-razione dei prodotti, dalla sistemazione e cura dei parchi, alla manutenzione dei giardini, fino alle vendite dirette. Una notevole diffusione,anche nelle Biellese e nel Vercellese, hanno avuto gli impianti per lam produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (biogas e fotovoltaico). Oltre ad un modo per produrre reddito, si dà anche una mano all’ambiente, ridu-cendo le emissioni di anidride carbonica.Queste nuove attività da qualche anno sono rese possibili da parte delle aziende agricole a seguito della modifica appor-tata all’art. 2135 del Codice Civile, con le Leggi di Orientamento e fortemente voluta da Confagricoltura, organizza-zione peraltro o che per prima promosse l’agriturismo con la sua Organizzazione storica Agriturist.L’esperienza ha dimostrato che richie-dono da parte delle aziende agricole una

maggiore apertura ai mercati e alle ri-chieste della società, ma soprattutto una maggior imprenditorialità per favorire l’introduzione di quelle innovazioni, tec-nologiche ed organizzative, che stanno modificando radicalmente i rapporti tra agricoltura e società, tra le zone agrico-le-rurali e le zone periurbane ed urbane. I dati della diversificazione agricola evi-denziano in primo luogo l’importanza dell’agriturismo, in continua crescita, sia dal lato dell’offerta che come numero di ospiti: 2,5 milioni di persone e 22.238 aziende. Sono 190 mila gli ettari di paesaggio curato e fruibile grazie alla presenza del

turismo rurale e circa 22 mila i fabbricati restaurati con un significativo recupero del patrimonio edilizio rurale.Nella diversificazione, secondo i dati Ismea, si contano 260 mila aziende che praticano la vendita diretta, 2.384 con at-tività didattica e circa 1.200 con attività sociali. Esistono però anche le ombre: Ismea ha misurato che, a fronte di 1.628 aziende, 1.134 hanno cessato l’attività a seguito di difficoltà di mercato contrasta-bili sono con strumenti economico-finan-ziari e strategie operative.E quindi, innovazione, ma anche forma-zione ed informazione degli operatori e degli addetti.

Tra le aziende agricole sono in aumento le attività di supporto alla produzione e secondarie

Diversificazione, carta vincente

SONO CONSIDERATE ATTIVITÀ AGRICOLE:

• Le attività dirette alla coltivazione del terreno e alla silvicoltura;

• L’allevamento di animali con mangimi ottenibili per almeno un quar-to dal terreno e le attività dirette alla produzione di vegetali tramite l’utilizzo di strutture fisse o mobili, anche provvisorie se la superficie adibita alla produzione non eccede il doppio di quella del terreno su cui la produzione stessa insiste

• Le attività dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione, ancorché non svolte sul terreno, di prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di animali

Il sistema alimentare europeo è ad alta sicurezzaPesticidi assenti o entro i limiti consentiti. Qualche segnalazione solo da prodotti extraeuropei

Il 97% dei campioni di alimenti raccol-ti nell’Unione europea sono privi di re-sidui di pesticidi o contengono tracce entro i limiti di legge. È la conclusione del rapporto 2014 dell’EFSA sui residui di fitofarmaci negli alimenti, che analiz-za i risultati di quasi 28 mila campioni di prodotti provenienti dai 28 Stati membri. Il 53,6 % dei campioni non presentava tracce quantificabili e il 43,4 % contene-va residui nei limiti consentiti.L’elevata sicurezza degli alimenti “made in UE” era stata peraltro già confermata da uno studio di Confagricoltura svolto analizzando i dati del Sistema di Aller-ta Rapido Europeo (RASFF) per l’anno 2015 per verificare quanti prodotti “con-taminati” e “pericolosi” sono arrivati nei piatti dei consumatori.L’analisi ha evidenziato che il maggior numero di notifiche continua ad esse-

re riscontrato con i prodotti provenienti da alcuni paesi extraeuropei in relazio-ne all’uso indiscriminato di fitofarmaci spesso non più autorizzati in Europa o la scarsa igiene con cui vengono trattati le produzioni alimentari. Motivo che impo-ne una sempre maggiore attenzione nei controlli all’importazione. Fermo restando la necessità di proseguire

le azioni a livello internazionale per ave-re regole comuni in tema di sicurezza ali-mentare, norme sulla sicurezza sul lavoro e norme ambientali. La seconda conside-razione è che il sistema di sicurezza ali-mentare europeo è efficace ed efficiente limitando notevolmente i possibili peri-coli per i consumatori e ciò riguarda si ai prodotti europei che quelli extraeuropei.

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Comunicato ai Soci

Il Consorzio di difesa di Vercelli e Biella CONDIFESA VERCELLI DUE, informa che, seppure con mille ritardi e difficoltà, da parte delle Autorità nazionali si sta procedendo sulla normalizzazione della erogazione dei contributi assicurativi a valere sul PSRN - Misura 17 “gestione del rischio”. In questi giorni infatti è stata definita una prima lista di beneficiari per il pagamento del contributo relativo alla campagna assicurativa 2015. Ai soci del nostro Consorzio di difesa verranno erogati presumibilmente entro la fine di gennaio 2017, circa 1,34 milioni di euro, pari al 65% della spesa ammessa di 2,06 milioni di euro, e corrispondenti a 750 certificati assicurativi/PAI. Si tratta di una prima tranche alla quale seguiranno successivamente altre liste di pagamenti.

In particolare la procedura ora prevede, per arrivare alla materiale erogazione del contributo ai soci. la pre-sentazione, tramite i CAA, della domanda di pagamento.

Nel contempo, tramite il Mipaaf, Agea, Regione Piemonte e gli altri Enti pubblici competenti si sta lavorando, in concerto con Confagricoltura, alla risoluzione delle anomalie, spesso di poca entità ed esclusivamente formali, che ancora bloccano alcune posizioni, e ciò al fine di consentire ai nostri Soci di incassare il comple-to contributo ad essi spettanti. A tal fine il Mipaaf ha prorogato i termini per la presentazione dei PAI (Piani assicurativi individuali) 2015 e delle correlate Domande di Sostegno e Domande di Pagamento.

Nel frattempo la Conferenza Stato Regioni ha approvato il Piano Assicurativo 2017.

Si informa inoltre che il 19 dicembre scorso il Consiglio di Amministrazione del Condifesa, ha determinato l’ammontare del contributo associativo consortile, a copertura delle spese di gestione del Consorzio, nella misura dello 0,29 % del valore assicurato, con un minimo di euro 50 ed un massimo di euro 1.800. Il cambia-mento rispetto al passato (quando il contributo era calcolato sul premio assicurativo) è dovuto alla necessità di adeguare il criterio applicativo alla mutata realtà gestionale dei Condifesa.

Si precisa che il contributo consortile sarà richiesto in occasione della rata di saldo del premio assicurativo con scadenza al 15 marzo 2017.

I nostri uffici sono a completa disposizione dei Soci per ogni chiarimento ed informazione in merito.

Con i migliori saluti,

Il Presidente Riccardo Garrione

[email protected] www.condifesavercellidue.it 0161/502544 0161/265988

CONSORZIO INTERPROVINCIALE PER LA DIFESA DELLE COLTURE AGRARIE DALLE AVVERSITÀ ATMOSFERICHESede : Piazza Zumaglini, 14 - 13100 Vercelli (VC)

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Dopo aver archiviato la vecchia pro-grammazione con una perdita di 200 milioni di euro, la spesa dei Programma regionali di sviluppo rurale (PSR) conti-nua a viaggiare a rilento. A fronte di un budget complessivo riser-vato all’Italia per il periodo 2014-2020 di 20 miliardi di euro, a fine 2016 sono stati effettivamente erogati poco più di 800 milioni. Le nuove regole dell’UE prevedono un periodo di tre anni per evitare il disim-pegno automatico (ovvero la restituzione dei fondi a Bruxelles), quindi se non si velocizzano le procedure, il rischio di perdere altri finanziamenti è forte.Lo denuncia a chiare lettere l’ultimo Bollettino disponibile della Rete Rurale Nazionale, la struttura del Mipaaf che ha il compito di monitorare l’avanzamento dei PSR. Bolzano è la provincia più virtuosa, ma le altre Regioni (Piemonte compresa) sono lontane dagli obiettivi di spesa.Confagricoltura nell’evidenziare questa situazione, richiede un cambio di passo netto. Complici le regole troppo compli-

Se non si velocizzano le procedure, c’è il forte rischio di perdere ulterori finanziamenti europei

Fondi UE, spesa dei PSR è ferma

I premi Pac disaccoppiati erogati dall’UE alle aziende agricole (e nati

per compensare le riduzioni dei prezzi istituzionali, nell’ambito della globaliz-zazione del commercio mondiale) han-no dimostrato i propri limiti. Non han-no aiutato le aziende, ma hanno creato solo burocrazia. Da qui la richiesta di Agrinsieme, l’organizzazione che rag-gruppa Confagricoltura, CIA, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroali-mentari e che ora ha come Coordina-tore Giorgio Mercuri, di una profonda modifica alle regole comunitarie. Tra le proposte prioritarie bisogna puntare su un sistema di garanzie dei redditi degli agricoltori, con un sistema assicurativo sul modello di quello USA. Agrinsieme ha altresì rilanciato sull’innovazione, quale motore per lo sviluppo imprendi-toriale, la flessibilità per il lavoro e una maggiore semplificazione burocratica.

Le proposte di Agrinsieme per la Pac

cate e la crisi economica che scoraggia-no la realizzazione degli investimenti da parte delle aziende agricole. In teoria il calo programmato degli aiuti diretti della pac sarebbe dovuto essere compensato dai contributi del PSR, il Secondo Pilastro della Pac, che invece scricchiola.

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Origine del latte, il decreto al viaPer le etichette di origine di latte, yogurt e formaggi siamo in dirittura di arrivo. È attesa a giorni la pubblicazione in Gaz-zetta Ufficiale del Decreto interministe-riale. Dal giorno della sua pubblicazione do-vranno passare altri 90 giorni prima che il provvedimento entri in vigore. Il Decreto, inviato in bozza a Bruxelles lo scorso giugno, non ha mai avuto l’ap-provazione ufficiale esplicita da parte della Commissione europea né la stessa ha sollevato obiezioni. È stato fatto valere così il principio del “silenzio-assenso”.L’etichetta di origine riguarda in partico-lare il latte a lunga conservazione - per quello fresco l’obbligo di dichiarare l’o-rigine esiste già dal 2005 - ed i formaggi. Oggi, al di fuori delle produzioni DOP come Parmigiano Reggiano e Grana Pa-dano, la materia prima può arrivare da tutto il mondo, senza che il produttore debba indicarlo in etichetta. Il decreto è quindi un’occasione impor-tante per sollevare il velo di anonimato che ha coperto da sempre la provenienza

della materia prima. Tra qualche mese quindi i consumatori potranno verificare la sua origine.Il primo risultato tangibile sulla chiarez-za dei prodotti agroalimentari arrivò nel 2002 con l’indicazione obbligatoria della carne bovina, un provvedimento reso ob-bligatorio dall’Unione europea in conse-guenza dell’epidemia della BSE.

Tra qualche mese i consumatori potranno verificarne l’origine direttamente sull’etichetta

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Il Decreto Legge 30 dicembre 2016, n. 244 recante “Proroga e definizione di termini” (cosiddetto Milleproroghe), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 304 del 30 dicembre scorso, prevede, all’articolo 6 - Proroga di ter-mini in materia di sviluppo economico e comunicazione - comma 8, che “Al fine di allineare le scadenze delle concessioni per commercio su aree pubbliche garan-tendo omogeneità di gestione delle pro-cedure di assegnazione, nel rispetto dei principi di tutela della concorrenza, il termine delle concessioni in essere alla data di entrata in vigore del presente de-creto è prorogato al 31 dicembre 2018”.

In considerazione del provvedimento e in attesa delle determinazioni che verran-no adottate dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Conferenza Stato Re-gioni sulla base di quanto esposto nella nota formulata da parte dell’Autorità Ga-rante dello Concorrenza e del Mercato il 15 dicembre scorso (con la quale l’Auto-rità ha formalmente contestato i criteri e le procedure con i quali i Comuni stanno procedendo all’applicazione della diretti-va Bolkestein), molti Comuni hanno già deciso di sospendere temporaneamente le procedure di selezione per l’assegnazio-ne di posteggi su aree pubbliche.La sospensione dei procedimenti – com-menta Confagricoltura – potrà anche

consentire alcuni approfondimenti sul Regolamento Regionale del 9/11/2015 n. 6/R recante “Disciplina dei criteri e delle modalità relativi alle procedure di sele-zione per l’assegnazione dei posteggi per l’esercizio dell’attività di commercio al dettaglio su aree pubbliche in attuazione dell’articolo 10 della legge regionale 12 novembre 1999, n. 28 (Disciplina, svi-luppo ed incentivazione del commercio in Piemonte)”, in particolare per quan-to attiene all’attribuzione dei punteggi aggiuntivi legati ai metodi di produzio-ne biologica e integrata, sui quali sono

emerse criticità in sede di applicazione nei singoli Comuni. In base alle nuove disposizioni del cosiddetto “Decreto Mil-leproroghe” alla fine del prossimo anno scadranno perciò tutte le concessioni di posteggio su mercati e fiere, che dovran-no essere riassegnate e non saranno più rinnovate automaticamente. Pertanto “per non perdere il proprio po-steggio” i titolari dovranno partecipare a un bando di assegnazione, ai fini dell’in-serimento in una graduatoria che si ba-serà su numerosi criteri, tra i quali l’an-zianità di esercizio e la professionalità.

Dopo il “Decreto Milleproroghe” i Comuni sospendono temporaneamente le procedure di assegnazione dei posteggi

Commercio su aree pubbliche

Canone Rai 2017, occhio alla scadenza del 31 gennaioChi non detiene apparecchi deve comunicarlo all’Agenzia delle Entrate entro fine mese

Nel 2017 il canone Rai in bolletta è stato abbassato ed ammonta a 90 euro. Il canone di norma viene addebitato sul-la bolletta elettrica, in 10 rate nell’arco dell’intero anno. Occhio però alle scadenze. Si ricorda infatti che dal 2016 vale la pre-sunzione che in un’abitazione di residenza si trovi anche un apparecchio televisivo. Chi non detiene alcun apparecchio, lo deve comunicare all’Agenzia delle En-trate entro il 31 gennaio 2017. I moduli si trovano sul sito www.canone.rai.it.

Questa dichiarazione va rinnovata ogni anno e la prima scadenza per l’anno 2017 è il 31 gennaio 2017.Se una famiglia possiede un televisore, ma nessun contratto elettrico di tipo “do-mestico residenziale” (questa informazio-ne si trova sulla bolletta, di norma nella parte superiore della prima pagina, dove sono riepilogate le caratteristiche della fornitura), deve pagare il canone tramite modello F24. È possibile fare il versamento in banca o in posta. Anche per questa incombenza, la

data di scadenza è fissata al 31 gennaio 2017. I fac-simile si trovano su www.ca-none.rai.it.Chi può chiedere l’esenzione:il Patronato ENAPA ricorda che da qual-che anno, i cittadini ultra 75enni con un reddito inferiore a 6.713 euro, possono chiedere l’esenzione dal pagamento del canone. Nel caso in cui questa dichiarazione sia stata già presentata, e i requisiti perman-gono, la dichiarazione non va presentata nuovamente.

Dopo il 2018si dovrà parteciparead un bando per la riassegnazionedei posteggi

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Il 28 dicembre 2016 a Vercelli è pre-maturamente mancato

Giancarlo Franchinoanni 64agricoltore

Alla moglie Silvia Villa, alla figlia Paola con il marito Massimo Ferro, nostri associati di Larizzate, Confa-gricoltura Vercelli e Biella e il Con-difesa Vercelli Due nel partecipare al grave lutto esprimono le più sentite condoglianze.

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Il Presidente, i Dirigenti di Confa-gricoltura Vercelli e Biella, del Con-difesa Vercelli Due, del Consorzio Vendita Risone e dell’ANPA Confa-gricoltura Vercelli e Biella parteci-pano al lutto che ha colpito il Vice Presidente Vicario della nostra Asso-ciazione Abele Barile per la scompar-sa del papà

Ermes Barileanni 85

Alla moglie Elsa, al figlio Abele con la moglie Fulvia e il figlio Emanuele, nostri associati di Rovasenda Cascina Rondino Inferiore, giungano le più sentite condoglianze da parte di tutta la nostra Organizzazione.

Vercelli, 8 gennaio 2017

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Il 15 gennaio 2017 a Fontanetto Po è mancata la Signora

Maria Andorno ved. Berrino Ambrosione di anni 90

Al figlio Paolo Berrino Ambrosione con la moglie Silvana e i figli Andrea e Davide e famiglia, associati di Fon-tanetto Po, giungano le più sentite condoglianze da parte dell’Unione Agricoltori, del Condifesa Vercelli Due e dell’ANPA Confagricoltura Vercelli e Biella.

LUTTI

La pubblicazione dei piccoli annun-ci nella rubrica “Compro / Vendo” su L’AGRICOLTORE è comple-tamente gratuita per gli Associati dell’Unione Agricoltori. Ogni annuncio verrà pubblicato tre volte, automaticamente, salvo comunicazione di disdetta da parte del diretto interessato.

Per informazioni rivolgersi alla Se-greteria dell’Unione Agricoltori in Vercelli - Piazza Zumaglini n. 14 - tel. 0161 250831 fax 0161 56231 E-mail: [email protected]

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Vendesi seminatrice pneumatica Leyla a 6 file per soia e mais.

Telefonare al n. 329 2238438 oppu-re al n. 328 2896145.

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Vendesi quote PAC 8 ettari.

Telefonare ore pasti al n. 0161 32493.

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Cercasi trattorista esperto per azienda agricola risicola / cereali zona Bianzè e Tronzano (VC).

Telefonare al 0161 254886 o al 339 4126156.

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Cercasi scraper 8/10 MC funzionan-te; imballatrice trainata di tipo con-venzionale anche vecchia purché fun-zionante; Vendo scraper Migliavacca 3 MC in ottime condizioni.

Telefonare al n. 333 4482341.

COMPRO/VENDO

A Vercelli il 19 novembre 2016 è nato

Gabriele Toninelli

Alla sorellina Matilde, alla mamma Anna Mandrino con il papà Marco Toninelli, ai nonni e in particolare ai nonni materni Margherita e Luigino Mandrino - associati Cascina Nuova di Quinto Vercellese, l’Unione Inter-provinciale degli Agricoltori di Ver-celli e Biella e il Condifesa Vercelli Due porgono le più vive congratula-zioni.

NATI

Mensile di informazione tecnica ed economicadell’Unione Interprovinciale degli Agricoltoridi Vercelli e Biella.

Anno 90° - N°1 - Spedizione in abbonamento po-stale 70% - Filiale di Vercelli - Gratuito agli as-sociati. Pubblicazione autorizzata dal Tribunale di Vercelli in data 23/3/1966.

Direzione, redazione, pubblicità e amministra-zione: Piazza Zumaglini, 14 - 13100 Vercelli.Tel. 0161 250831 - 215145 - 259345. Fax 0161 56231 - [email protected]

Editore: Finagri Srl. Iscritto al Registro Operatori della Comunicazione N. 14903.

Direttore responsabile: Paolo Guttardi

Impaginazione e Stampa: Litocopyvercelli - Case Sparse, 202 - Zona A - 13100 Vercelli.Iscritto al Registro Operatori della Comunicazione N. 5161.

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Uno sguardo al futuro, ma pensando il passato, alle tante vicende storiche e di uomini e donne che hanno caratterizzato la risicoltura ed il territorio del Piemonte compreso tra Po, Dora Baltea e Ticino. Una specie di viaggio nel tempo, parten-do dal ‘400, passando tra il ‘600 e l’Otto-cento, tra dialoghi e confronti. Testimonianze e filmati e materiale ico-nografico, per arrivare ai giorni nostri, con una risicoltura prima nel Mondo, per eccellenze delle proprie produzioni, ma minacciata dalla concorrenza dei risi importati a dazio zero e prodotti non si sa come. Ieri la risicoltura lottava contro i pregiu-dizi della malaria, con le Grida che la volevano lontana dalle città e dalle stra-de, oggi lotta contro la globalizzazione imperante che livella tutte le produzioni, uccidendo la qualità.Al centro poi la figura della donna nella risicoltura di ieri e di oggi.È quanto ha proposto domenica 15 gen-naio a Vercelli, l’associazione Donne & Riso, di Confagricoltura, nell’evento “Pomeriggio a tutto riso”, svolto in col-laborazione con l’Ente Nazionale Risi.A condurre e ad introdurre i diversi Ospiti, Roberto Magnaghi, direttore dell’Ente Risi.Il filo conduttore della storia della risi-coltura è stato tessuto da Luca Brusotto, storico e conservatore del Museo Leone di Vercelli. Numerosi quindi gli interventi degli ospiti che, ognuno per la propria parte, hanno tracciato un momento della storia della risicoltura. Ad iniziare da Paolo Salvadori di Wie-senhoff, contitolare dell’azienda agricola Principato di Lucedio, là dove i monaci cistercensi, attorno al ‘400 hanno bonifi-cato i terreni ed iniziato a coltivare riso (arrivato però non si sa come, forse in Italia dagli arabi). E che oggi è un’azienda moderna dove si applicano le più moderne tecniche di coltivazione e di meccanizzazione.Il Seicento con l’ostracismo al riso, ri-tenuto portatore della malaria, credenza sconfessata dalla scienza medica e bio-logica. L’Ottocento, con la costruzione del Ca-nale Cavour, vera arteria vitale per la ri-sicoltura, e la costituzione dei grandi Or-ganismi irrigui, Ovest e Est Sesia, la cui importanza è stata ricordata da Vittorio Viora, presidente dell’ANBI Piemonte, l’associazione nazionale dei Consorzi di Bonifica ed Irrigazione. La risicoltura non consuma l’acqua ma la

utilizza tesaurizzandola e restituendola a valle per i successivi usi. E il ruolo, ma anche la vita, della donna nelle campagne, alla fine dell’Ottocento, narrate da Antonio Finassi, agronomo, già ricercatore del CNR. Piero Rondolino, in collegamento dalla Tenuta Colombara di Livorno Ferraris, ha narrato le storie delle mondariso, con la ricostruzione dei luoghi dove viveva-no la stagione della monda. Numerosi gli aneddoti e la tappe che hanno contrassegnato la risicoltura, come l’anno 1859 quando l’invasione dell’esercito austriaco fu fermata alla-gando i campi.Pier Emilio Calliera, in arte “pec”, stu-dioso di storie locali, ha invece narrato la storia e la leggenda del “Biundin” ucciso dai carabinieri in quel di Carisio alla Ca-scina Campesio. Correva l’anno 1905.Gli interventi degli ospiti sono stati con-trassegnati dai monologhi di Lucilla Giagnoni, attrice di teatro, fiorentina di nascita, ma novarese di adozione, alla quale Natalia Bobba, presidente dell’as-sociazione Donne & Riso, ha consegnato la Risottiera d’argento. Il premio, oggi giunto alla dodicesima edizione, che ogni anno l’associazione consegna ad una donna che nella sua at-tività ha testimoniato la cultura del riso e del suo territorio. E Lucilla Giagnoni, in molte occasioni, con i suoi spettacoli, ha portato nei teatri nazionali ed internazioni, il mondo del riso. La chimera, di Vassali e “Tutto di braccia e di badile”, dedicato alla costru-zione del Canale Cavour.

Ringraziamenti da parte di Donne&Ri-so per la XII edizione del premio La Ri-sottiera d’Argento:Prima di tutto l’Ente Nazionale Risi per il sostegno morale e concreto, al Presiden-te Paolo Carrà, ed all’insostituibile di-rettore Roberto Magnaghi. Desideriamo ringraziare le associate che direttamen-te ed indirettamente hanno collaborato dedicando tempo ed impegno, rendendo cosi possibile la realizzazione di questo evento. Ringraziamo Confagricoltura Vercelli-Biella, il presidente Giovanni Perinotti ed il Direttore Paolo Guttar-di, i collaboratori Sandra, Gian Luca e Pinuccia. La Coutenza Irrigua Ovest ed Est Sesia i loro presidenti, Ottavio Mez-za e Giuseppe Caresana per le foto ed il filmato “Canale Cavour, un sogno italia-no”. Gli ospiti intervenuti: Luca Brusot-to, Paolo Salvadori di Wiesenhoff, Anto-nio Finassi, Vittorio Viora, Pier Emilio Calliera ed in esterna Piero Rondolino. La Fondazione CRT, La Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, la Fon-dazione Banca Popolare di Novara per il Territorio. I fotografi Cele Bellardone e Dino Boffa per le loro belle fotografie. Roberto Sbaratto e Cinzia Ordine per la regia teatrale. Matteo Bellizzi per le riprese esterne. Un ringraziamento va anche a: Claas Italia, Gruppo Deutsche Bank Finanza & Futuro, Il Mattarello Cooperativa Sociale. Il Signor Sindaco per l’ospitalità presso il teatro cittadino.Grazie a tutti voi per aver condiviso il vostro tempo con noi! Vi invitiamo a gu-stare le torte a base di riso e a brindare al nuovo anno, presso il ridotto al 1° pia-no. Arrivederci alla prossima edizione!!!

Pomeriggio a Tutto riso: testimonianze storiche e la figura della donna. Infine il premio a Lucilla Giagnoni

Tra storia e futuro della risicoltura

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Un pomeriggio a tutto riso 2017