Sped. abb. postale - Pubblicità inferiore al 40% - Registrazione del Tribunale di Bologna n. 6558 dell’11.4.96 N.4 - Anno XVIII - LUGLIO-AGOSTO 2013

FILIALE DI RASTIGNANOVia A. Costa, 106 A/H - Tel. 051.6540973 - Fax 051.6264241

Sessanta anni fa Luigi Fantini in un suo scritto citò l’esistenza della vite meritandosi di farla diventare la “Vite del Fantini”. Tredici anni fa anche il nostro Stefano Galli ebbe l’occasione di scoprire la vite e, lavoran-do a lungo, la liberò dai rovi e dalle altre piante che la infesta-vano. Il suo merito ci sembra

ben maggiore di quanto viene riconosciuto a Fantini. Il “Galli” cercò di interessare il Comune senza ottenere attenzione ed aiuto. Il sindaco di allora non capì che la cosa dava a Piano-ro lustro e lavoro per chi non lo aveva.

Marco Malpensiredazione@ideapianoro.org

LA VITE SECOLARE DI PIANOROUn caro amico mi ha portato in auto a vederla (è lontana e difficile da trovare)

RIAPERTA CON UNA FESTA LABOCCIOFILA ARCI PIANORESE

I tanti soci volontari dell’Arci pianorese, presieduta da Franco Dini, coadiuvato dal vice Rino Dalla e dal consigliere Giancarlo Minari-ni, hanno accolto centinaia di persone con una gran festa ed un buffet gastronomico gratuito. L’attività della bocciofila, con i due campi scoperti illuminati a giorno e dotati di tribuna, è stagionale e serale, con inizio i primi di giugno e termine alla fine di settembre. L’impianto sportivo ogni sera viene preso d’assalto, anche da chi non gioca a bocce, per gustare fragranti crescentine e, se ci sono sufficienti volontari al lavoro, anche primi piatti nel week-end.

Giancarlo Fabbri

L’articolo del Resto del Carlino di saba-to 11 maggio pubblica un interessante articolo sulla medaglia conferita dal Pre-sidente della Repubblica Giorgio Napo-litano alla ex classe 5 A dell’anno 2011-2012 di Rastignano. Lungo ed accurato il lavoro che ha portato gli studenti a vin-cere il concorso “Le Buone Pratiche: sto-ria e memoria a scuola”. Fondamentali i contributi di Cinzia Venturoli, docente di didattica dello stragismo all’università

di Bologna, di Pao-lo Bolognesi presi-dente dell’associa-zione vittime del 2 Agosto. Di seguito

Le insegnanti e gli alunni mostrano la medaglia

Il Presidente Napolitano consegna la medaglia all’alunna Sara Tugnoli e all’insegnante Federica Maranesi.

I RAGAZZI DI RASTIGNANORICEVUTI E PREMIATI DAL PRESIDENTE NAPOLITANO

i nomi delle insegnanti e delle alunne pre-miate. Maestre: Federica Maranesi e Carla Cerioli. Alunni: Mattia Allegretti, Giorgio Andreoli, Luca Ardissone, Enrico Bettazzi, Costanza Calandrino, Davide Conigliaro, Francesco Donato, Sara El Gadaa, Ludovica Fanini, Luca Fantini, Asia Franchi, Riccardo Frascaroli, Chiara Gherardi, Alberto Ghi-ni, Niccolò Iannibelli, Riccardo Iezzi, Alex Lanzi, Matteo Magnani, Matteo Manuelli, Alberto Mazzanti, Letizia Palma, Matteo Pasqui, Sara Pini Ugolini, Greta Polazzi, Sara Tugnoli, Federico Vannucchi, Beatrice Zacchi, Giorgia Zuffi.

Paolo Brighentiredazione@ideapianoro.org

FUTA JAZZ&FOODQuattro appuntamenti lungo l’antica via della FutaAd ogni serata sarà abbinato uno stile sia enogastronomico che musicale dalle ore 20.30.giovedì 11 luglio Pian di Macina - cortile Piazza Garibaldi - Jazz’N Art una serata in stile Montmartre con il progetto di Luca Donini ed Emma Bignardi.giovedì 18 luglio Rastignano - Piazza Piccinini - LTD ReCOVER spettacolo frizzante ed energico in vero stile “americano”con la calda voce di Luca Fattori e una cena super gustosa.martedì 23 luglio Pianoro Nuova - Piazza Falcone Borsellino - CIRCOLO ODEON un elegantissimo angolo latino con un jazz targato Brasil.lunedì 29 luglio Pianoro Vecchia - giardini di via Nazionale - ACERO CIELO serata divertente con una cena tradizionalissima. Un tributo ai “tempi passati” con Eloisa Atti.

PER INFO E PRENOTAZIONI CENE:331.99.53.794 – 347.144.80.19.

“lettere” 2 L’IDEA n.4 anno XVIII - luglio - agosto 2013

ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL NOSTRO TERRITORIOIl verde pubblico, le pensiline atc e via belvedere

Vorrei che i pianoresi fossero ras-sicurati dall’amministrazione af-finché l’alta sponda di via del Bel-vedere a Pianoro Vecchia (subito dopo lo specchio) venga messa in sicurezza definitivamente, dopo anni che, finora fortunatamente, i sassi e i massi caduti sulla strada, oltre al recente smottamento, non hanno fatto vittime. Coloro che hanno firmato la lettera indiriz-zata al sindaco lo scorso 4 aprile sono in attesa di sapere quando saranno fatti i lavori. Approfitto di questa lettera per condividere una mia riflessione: perché le pensiline dell’autobus di Pianoro sono ge-neralmente coì indecenti, sporche e imbrattate e alcune rotte e senza sedili? Un esempio chiarissimo è quella di Pianoro Vecchia sporca in alto e per terra, vetro rotto in più punti con affissioni incollate al ve-tro stesso. Anticipo l’obiezione: il pubblico è spesso incivile, sembra che il bene pubblico non sia anche nostro, le risorse sono poche, però allora si potrebbero individuare delle priorità di scelta di obbiettivo e di spesa. Ecco la mia proposta: i molti lecci vecchi e recenti pianta-ti nel nostro Comune sono sempre

Per scrivere al giornale potete mandare e-mail a: redazione@ideapianoro.orgSi ricorda che non verranno pubblicate lettere anonime o lettere scritte a mano e firmate con nomi non rintracciabili dalla redazione

>> EDITOREL’IDEA - Associazione per la promozionedella cultura e dell’informazione a Pianoro.

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n.4 anno XVIII

accuratamente “tosati” a palla o per dirla più elegantemente tipo giardino all’italiana che nulla ha a che fare con il nostro territorio. Questi alberi appartengono alla famiglia delle querce, sono gene-rosi, vigorosi, crescono lentamente e hanno bisogno di spazi, cresco-no anche nei boschi soprattutto in Toscana e lungo le strade (a San Lazzaro località Pulce ci sono dei bellissimi esemplari), sono ombrosi ed eleganti, non amano le potatu-re e per esempio in piazza Falcone Borsellino in centro a Pianoro da-rebbero freschezza, riparo dal sole, sarebbero un invito alla sosta e ad-dolcirebbero la presenza delle alte costruzioni recenti qui addossate le une alle altre. Proprio di recente mi ha colpito a Bologna, in piazza Galileo zona Questura, davanti all’Hotel Novecento, quanta grazia e freschezza conferisce la presenza di un discreto numero di lecci gio-vani lasciati liberi di espandersi e protesi su alcune panchine. Sono molti questi alberi nei nostri giar-dini e strade secondarie a Pianoro, vecchi e recenti e la spesa dedicata alle potature penso abbia un costo che io, e forse non unica, preferirei vedere impiegato per la sistema-zione e la pulizia delle pensiline dell’autobus, operazione mi augu-ro auspicata e gradita dai frequen-ti utenti del servizio ATC. Mi farà

piacere conoscere il punto di vista dell’amministrazione su questi ar-gomenti.

Laura Podestà

LA FONTANA DI RASTIGNANO

Più volte, alcuni cittadini di Ra-stignano hanno chiesto al Sindaco quando avrebbe rimesso in funzio-ne la fontana della piazza antece-dente la stazione. L’ultima promes-sa è stata per la primavera di questo anno. Dato che tutti questi tentativi non hanno ottenuto nessun risulta-to, vorremo chiedere pubblicamen-te il ripristino della fontana, messa a tacere circa 18 mesi fa.

Mario Gili

LA SCUOLA DELL’INFANZIA DI BOTTEGHINO

Sul numero 3 di maggio/giugno de L’Idea ho letto l’atto di difesa e giustificazione inviato dal “Grup-po Centro Sinistra per Pianoro” circa la sofferta decisione di “ri-nunciare” alla scuola materna di Botteghino di Zocca e constatate le numerose inesattezze, rispetto a quanto detto dagli Amministratori Comunali nel corso della pubblica assemblea di Consulta del 22 gen-

naio 2013, vorrei precisare alcune cose ed esprimere un mio modesto parere. 1 – La decisione di chiu-dere la scuola non fu presa come necessaria esigenza conseguente alla inadeguatezza delle iscrizio-ni (non ancora avvenute in quella data) nonostante (come scritto) la disponibilità ad investire ulteriori fondi (allora i fondi ci sono o non ci sono) ma, bensì, annunciata come decisione definitiva da ufficializ-zare entro il 2 febbraio (inizio delle iscrizioni). 2 – In alternativa: man-tenere la scuola aperta con perso-nale statale poiché la scuola statale del capoluogo aveva difficoltà (per mancanza di adesioni) a mantene-re aperta una seconda sezione con conseguente rischio di chiusura. Costo previsto: 60.000 € + iva per ristrutturazione edificio e 40.000 € per costi di gestione statali. Totale 100.000 € . C’è da chiedersi: con quali risorse? Che criterio discre-zionale guida l’Amministrazione Comunale? Quindi, fino ad ora, i bambini e il personale addetto han-no utilizzato una struttura perico-losa? Se succedeva un incidente chi era il responsabile? 3 – Altra alter-nativa (la più ovvia): chiusura della scuola, con risparmio di 88.000 € e trasferimento dei bambini presso le strutture del capoluogo, con l’a-pertura della scuola di Botteghino per il ricevimento dei bambini (ore 7 del mattino) e trasferimento, con pulmino a Pianoro. Costo dell’ope-razione: 38.000 € a carico del Comu-ne per i primi due anni. Risultato: risparmio effettivo per il Comune 50.000 € (senza la ristrutturazione al punto 2). La retta scolastica, per ogni bambino, passerebbe da 169 a 125 € (per i primi due anni) poi aumenterebbe a 242 € (con grande soddisfazione dei genitori). Da no-tare che se si considera la cifra di 73.282,15 € (ma che precisione!), dichiarata nella lettera, il rispar-mio si ridurrebbe a 35.282,15 € ( ma che risparmio!). 4 - Nella pon-derata “rinuncia” il disagio che si arrecherà ai bambini (di 3/5 anni), naturalmente non viene nemmeno

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n.4 anno XVIII - luglio - agosto 2013 3 L’IDEA Per scrivere al giornale potete mandare e-mail a: redazione@ideapianoro.org

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citato e considerato. 5 – A seguito delle reiterate e animose proteste, dei genitori presenti, si ipotizzava (per guadagnare tempo in una si-tuazione di evidente difficoltà) la possibilità di verificare il numero di iscrizioni. Numero di iscrizioni, che dato i presupposti, e come era facile prevedere, hanno condotto alla “rinuncia”. Il mio parere: no-nostante il forte apprezzamento espresso in tutti questi anni, da tan-ti genitori e dalla Amministrazione Comunale, la scuola del Botteghino è stata sotto minaccia di chiusura da almeno 5/6 anni. Perchè? Forse perché nacque da una esigenza e una volontà popolare espressa at-traverso tutta la Consulta di frazio-ne (di cui ero presidente) e non da una scelta Amministrativa; o forse per calcoli “di bottega” da parte di una Amministrazione scarsamente attenta alle necessità di tutti gli abi-tanti del Comune; considerazioni che consentono di pensare ad una decisione politica piuttosto che fi-nanziaria. Le case, al Botteghino di Zocca sono sorte con regolare licenza e quando si decide un in-cremento abitativo, si dovrebbero mettere in conto i costi per far fron-te alle necessità di chi abiterà quel-le case (compreso i bambini) e non solo gli oneri di urbanizzazione. La frazione Botteghino di Zocca è, ter-ritorialmente, la più vasta del Co-mune, ha un indice abitativo basso ed è priva o estremamente carente di servizi e il Comune, per essa, spende senza dubbio alcuno, mol-to poco. Chi abita questa frazio-ne, credo sia conscio di non poter pretendere i servizi e le comodità del capoluogo, ma da queste con-siderazioni alla realtà dei fatti ce ne passa parecchio. Leggo, in questo

maldestro e demagogico tentativo di giustificazione, che il denaro ri-sparmiato, verrà destinato al risa-namento delle scuole pianoresi. Me ne rallegro e spero che ai bambini del Botteghino, figli di un Dio mi-nore, venga almeno rilasciata una medaglietta (piccola, che non costi troppo) o un attestato di beneme-renza per il loro sacrificio in nome della collettività. Il risultato da tempo prefissato è stato finalmente raggiunto.

Franco Evangelisti

PANE E INTERNET

L’anno scorso, quando il Comune ha inserito anche le due biblioteche nel progetto “Pane e Internet” della Regione Emilia-Romagna, Sandra (della biblioteca di Rastignano) ed io (volontaria in biblioteca a Pia-noro) abbiamo accettato di buon grado la proposta di volgere attivi-tà come facilitatore digitale, essere cioè di riferimento per i principian-ti digitali che desiderano avere un approccio accompagnato all’acces-so Internet. Così abbiamo frequen-tato un corso di formazione di al-cune giornate e nel dicembre 2012, all’attivazione del servizio, abbia-mo iniziato questa “avventura” con appuntamenti di un’ora per-sonalizzati e dedicati per ciascun utente. Ora, arrivati alla conclu-sione di questa prima fase di atti-vità, desideriamo ringraziare tutte quelle persone che hanno risposto all’iniziativa delle biblioteche, ben oltre ogni aspettativa, che si sono accontentate delle poche basilari nozioni che abbiamo potuto tra-smettere e le hanno anche messe a frutto. Pur nell’esiguità del tempo a disposizione, si è trattata comun-

que di un’esperienza molto positi-va, che ci ha dato grande soddisfa-zione e che ci auguriamo sia stata reciproca. Ognuno dei partecipanti ci ha arricchito umanamente ed ha rinforzato in noi la conoscenza tecnica per accedere alla rete e per condurre l’utenza a poter usufru-ire di Internet e non solo. L’estate introduce una pausa rigenerante e proficua, ma ritorneremo con en-tusiasmo per nuovi appuntamenti autunnali!

Sandra Baravelli, Fiorenza Giorgis www.paneeinternet.it

Il COLLETTORE FOGNARIO SCARICA DIRETTAMENTE NEL SAVENA

Quando a cavallo degli anni 80 fu costruito il collettore che doveva raccogliere gli scarichi fognari di Pianoro e farli arrivare attraverso i condotti di Bologna al depuratore di Corticella, pensai fosse l’inizio di un risanamento che avrebbe portato grande beneficio al nostro torrente e al territorio circostante. Purtroppo mi ero sbagliato perché da allora le cose sono notevolmen-te peggiorate, basti pensare che da Pianoro a Rastignano ci sono anco-ra tantissimi scarichi fognari a cielo aperto che sono stati denunciati e documentati con foto, ma il Co-mune se ne è sempre disinteressa-to. Ma c’è di peggio, nella nuova zona artigianale Piastrella di Pian di Macina, vi sono grosse tubazio-ni di nuova costruzione, da dove frequentemente escono liquami urbani. Il famoso collettore sopra citato, fino a qualche anno fa gesti-to dal comune di Pianoro, ora in-vece gestito da Hera, presenta nel tratto Carteria di Sesto Rastignano,

una serie di cosiddetti scolmatori di emergenza con all’interno una griglia: nel caso si ostruisse il li-quame andrebbe direttamente nel Savena. Non è mai esistito un con-trollo periodico né quando era di competenza comunale né tantome-no oggi con Hera. La conseguenza di tutto ciò, è che per la maggior parte dell’anno la griglia è intasata ostruendo il regolare scorrimen-to degli scarichi urbani che vanno direttamente nel fiume riducendo il torrente ad una fogna maleodo-rante. Questo fino a che un comu-ne cittadino come me, conoscendo da decenni il problema non va di persona a controllare, telefona poi in Comune o al numero verde di Hera che a questo punto interviene ripulendo la griglia. Mi sono più volte sentito rispondere che il col-lettore è ormai insufficiente e che andrebbe ampliato ma Hera non vuole spendere, sicuramente coi tempi che corrono sostenere spese di questo tipo può essere difficolto-so, questo è comprensibile, quello che invece non è comprensibile, anzi vergognoso, è che ormai da decenni le istituzioni sorvolino su questi inquinamenti e sui danni che i liquami provocano al nostro territorio, alla fauna ittica, ma so-prattutto agli esseri umani. Invito l’amministrazione comunale a non scaricare le colpe su Hera, ma visto che qui ci abitiamo noi, ad organiz-zare controlli periodici, e questo costerebbe davvero poco, una vi-sita agli scolmatori per verificarne il corretto funzionamento. Sincera-mente ho molta poca fiducia che le cose migliorino, ma anche questi gesti servirebbero ad avvicinare le istituzioni ai cittadini.

Marco Sarti

ABBIGLIAMENTO UOMO & DONNA

4 L’IDEA n.4 anno XVIII - luglio - agosto 2013“attualità”Si stanno completando i lavori del proget-to di riqualificazione energetica elaborato dal Comune di Pianoro che ha previsto l’installazione di oltre 100 lampade a Led e di circa 70 Kw di fotovoltaico. Sono par-ticolarmente soddisfatto ed ho personal-mente seguito la cosa per trovare le risorse economiche abbiamo inventato una sorta di Projet financing, affidando l’utilizzo di due tetti alla Cooperativa Solare Sociale dove ha realizzato a proprie spese i due impianti fotovoltaici, ottenendo in cambio investimenti nella riqualificazione energe-tica e la sostituzione della copertura della saletta dell’Arcipelago. In questo modo il Comune, e quindi la collettività Pianorese, non ha sostenuto alcun costo ottenendo però un abbattimento dei consumi della pubblica illuminazione e quindi un impor-tante risparmio economico. Normalmente in operazioni di questo tipo, oggi non più sostenibili finanziariamente con il nuovo

conto energia, i contratti prevedono un af-fitto. In questo caso siamo riusciti a farci attualizzare un importo maggiore conver-tito in investimenti la cui ricaduta in ter-mini di risparmio economico è immediato e molto maggiore. Do un’indicazione sui numeri per farmi capire; se un affitto di mercato dei tetti per impianti fotovoltai-ci poteva raggiungere i 2.500 euro/anno, l’investimento sui lampioni stradali a led ottenuto consente un risparmio sulla bol-letta energetica di oltre 10.000,00 euro/anno quadruplicando quindi in benefici per il bilancio del Comune senza dimenti-care i benefici per l’ambiente. Questo pro-getto rappresenta infatti il seguito dell’av-vio sperimentale sul led fatto a Rastignano dove abbiamo verificato un risparmio del 75% sui consumi. Merito della buona riu-scita dell’operazione sta anche nella dispo-nibilità della Cooperativa Solare Sociale che si è resa più che disponibile e che, altro

aspetto molto importante, sta sviluppan-do progetti per l’occupazione delle fasce di lavoratori più disagiate. Abbiamo par-tecipato ad un bando regionale ottenendo un finanziamento di 400 mila euro grazie al quale nei prossimi mesi pubblicheremo un bando rivolto ad Esco per finanziare e realizzare pensiline fotovoltaiche su un parcheggio per 150 Kw e l’installazione di circa 600 nuove lampioni stradali a LED. I costi di questi lavori saranno quindi so-stenuti in parte dal finanziamento ottenu-to ed in parte da un canone pagato con parte dei risparmi ottenuti sulla bolletta della pubblica illuminazione. Quindi, an-che in questo caso, il Comune non dovrà sostenere nessun nuovo costo nel proprio bilancio ma potrà realizzare comunque un’importante riqualificazione energetica del proprio patrimonio.

Marco SassatelliAssessore alla Qualità Urbana ed Ambiente

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n.4 anno XVIII - luglio - agosto 2013 5 L’IDEA “attualità”Prendendo da Riosto la strada di via della Collina, si ha l’occasione di fare una splen-dida passeggiata che ritempra il corpo e lo spirito, in mezzo a piante e fiori selvatici molto belli. Qualche mese fa ho incontrato un istrice ed anche un capriolo e sono rima-sta incantata. Questi sono incontri rari e pre-ziosi, mentre di cartacce, pacchetti vuoti di sigarette, fazzolettini di carta usati, se ne in-contrano sempre. La bellissima strada da me citata purtroppo non è l’unica tappezzata di rifiuti di vario tipo. Ci sono persone che ab-bandonano senza problemi, anche la spaz-zatura di casa; c’è chi lascia le bottiglie che aveva in cantina e non usa più, appoggiate al parapetto della terrazza del belvedere, deturpando così un luogo bellissimo. È dav-vero una vergogna! Cambiando quelle vec-chie abitudini come ad esempio gettare quel che non ci serve più dal finestrino dell’auto, faremo una piccola azione per un grande ri-sultato: rendere migliore questo splendido paesaggio. Al mio ritorno da questo bellissi-

mo giro, raccolgo da terra tutte queste “schi-fezze”, le ripongo in un sacchetto di plastica e le getto nei vari bidoni riservati alla raccol-ta differenziata. Gesti buoni che sembrano “da pazzi” credo se ne possano fare quanti ne vogliamo, certo ci sarà qualcuno che ci guarderà “strano”, ma che gioia quell’unico

sguardo di ammirazione di chi avrà capito! Dei ragazzi infatti, mi hanno aiutata a svuo-tare alcuni piccoli bidoni di un parco, che ormai non riuscivano a contenere più nulla ed ogni cosa cadeva a terra, ed un gentilissi-mo signore, è salito fin dove si fanno volare gli aeromodellini, con un grande sacco nero ed ha raccolto un mare di bottiglie di vetro, ovviamente abbandonate di proposito, ac-canto al muretto di sassi. Come cantava un famoso gruppo: <<Se il mondo assomiglia a te si può ancora ridere...>> voglio davvero sperare che altre persone ripeteranno questi piccoli gesti così importanti, per liberare da plastica e cartacce quei meravigliosi ciuffi di erbe spontanee che ondeggiano al vento e quei fiori selvatici coloratissimi da sembrare la tavolozza di un pittore. La signora che ho incontrato in passeggiata, abbracciando con lo sguardo la miriade di colori attorno a se, ha detto: <<Ma esiste un posto più bello di questo?>>.

Lucia Nascetti

I RIFIUTI AI BORDI DELLE NOSTRE STRADE

La raccolta alla fine del giro

6 L’IDEA n.4 anno XVIII - luglio - agosto 2013“attualità”

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Giovedì 18 aprile scorso gli abi-tanti di via Fantini e zone limi-trofe si saranno allarmati: molte volte nel corso della mattinata è suonata la sirena dei pompieri nel giardino della nostra scuola. Tranquilli si è trattato di una in-tensa giornata di giochi, attività, osservazioni ed esperienze per educare alla sicurezza, che ha vi-sto coinvolti tutti i bambini della scuola Colibrì e le sezioni verde e rossa di Nonna Orsa. Da anni l’Associazione Nazionale Vigi-li del fuoco guidata da Lucino Zeppoli propone alla scuola “pompiero-poli”, un divertente percorso ludico che avvicina i bambini al mondo dei pom-pieri. Si tratta di un gruppo di amici che con generosità spendono tempo, risorse de energie al servizio dei piccoli. In un ulteriore incontro all’inizio dell’anno, l’associazione ha donato alla scuola va-lido materiale didattico ed audiovisivo sulla sicurezza. Dopo il gioco ecco la re-altà della squadra operativa guidata dal capo partenza Bianco che ha temporane-amente “parcheggiato” il camion nel via-letto d’accesso per permettere ai piccoli di osservare l’attrezzatura ed ascoltare

le spiegazioni fatte dagli agenti in servi-zio, pazienti e disponibili. La giornata è proseguita con un fantastico pic nic: tutti insieme grandi e piccini in giardino. Gra-zie al personale della cucina centralizzata di Pianoro che, gentile e disponibile, ci ha preparato pizza e panini, ed eravamo 140 e più. Allarga il cuore vedere come nonostante il brutto periodo di crisi, an-cora si trovino persone che pensano ai piccoli regalando il loro tempo e le loro competenze. La scuola Pubblica è pubbli-ca perché è di tutti, accoglie ed educa ma ha bisogno di impegno e partecipazione. Siamo fortunate, al nostro fianco abbia-

mo genitori, nonni, amici che seguono le nostre necessità. C’e chi si è occupato del restauro dell’intonaco, chi della pulitura e zappatura dell’orto, chi della manuten-zione dei giochi esterni e degli arredi in-terni. Grazie a tutti, sono queste cose che alimentano il nostro entusiasmo e la vo-glia di “far scuola”, nonostante gli anni e le risorse statali sempre più esigue.

Marta MaestriIn rappresentanza delle insegnanti delle

scuole dell’infanzia Colibrì e Nonna Orsa

EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA: I VIGILI DEL FUOCO A SCUOLA

Nonno Gianni, vigile del fuoco in pensione e Susanna Masi

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LISTA CIVICA PIANORO

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Hanno collaborato: Daniela Mignogna Stefania Musolesi Fiorella Bigondi Roberta Lotti Giancarlo Benaglia

NEL FUTURO DI PIANORO POCO O NULLA DI NUOVO: ECCO PERCHÉ..

Mercoledì 22 maggio in Consiglio comunale si doveva approvare, tra gli altri ordini del giorno, il bilancio di previsione per il 2013 e i piano triennale degli investimenti.

Nella relazione presentata dal Sindaco e dalla Giunta troviamo una amministrazione molto appiattita rispetto alla programmazione futura.

Di seguito pubblichiamo la sintesi delle considerazioni che noi della Lista Civica Un’Idea In Comune abbiamo rilevato su questo argomento e le motivazioni che ci hanno portato a formulare un voto contrario. Con la finanziaria del Governo non è stato facile raggiungere parità di bilancio e la maggiore preoccupazione, che ha caratterizzato tutto il mandato di questa amministrazione, è stata quella di non sforare l’assurdo patto di stabilità e di ridurre o estinguere i mutui accesi. Un obbiettivo lodevole che è stato in qualche modo raggiunto, non lo si può negare, ma le spese pro-capite per i pianoresi sono superiori a prima e quindi Pianoro, che comunque è tra i comuni virtuosi, va a penalizzare i propri cittadini. Le scelte politiche di previsione per il 2013, servono o dovrebbero servire principalmente per portare a compimento il programma elettorale del centrosinistra, evidenziano gli indirizzi di spesa, le tassazioni, e gli interventi non realizzati.

Con queste premesse abbiamo analizzato il bilancio di previsione 2013 con uno sguardo politicamente più lungimirante e allargato, per vedere la traduzione delle cifre e, nel concreto, quello che rimane da realizzare, che era stato promesso, che non implicava necessariamente o prevalentemente impegni finanziari, i problemi ancora irrisolti su punti importanti, che a nostro avviso sono nelle aspettative più urgenti dei Pianoresi. Una verifica a pochi mesi dalle prossime elezioni è prioritaria e doverosa. - In merito al PSC e alle variazioni in itinere, è stato evidente uno scarso tentativo di autonomia rispetto alle imposizioni della Provincia e di risposte alle richieste: in qualche modo si nota la tendenza a fotografare lo stato di fatto del territorio, dichiarando potenzialmente edificabili alcune aree per lo più poste sul versante EST,

a monte del capoluogo e trascurando le

esigenze abitative delle frazioni più piccole.- Sulla riqualificazione dell’area dello “Junior” per ampliare gli attuali usi, con una riorganizzazione degli spazi, sappiamo tutti come è andata e perché non si è potuto agire, ma almeno si dovrebbe considerare di lavorare concretamente sulla nuova viabilità di collegamento con la SP Futa

- Era stato promesso un “Patto Sociale Locale” per coinvolgere le banche, le imprese, i sindacati e l’ente locale per incanalare le risorse finanziarie a sostegno di programmi di riconversione produttiva e di sviluppo economico. - Erano state preannunciate politiche pubbliche per coniugare lo sviluppo economico e lo scenario di crisi e per traghettare la situazione attuale verso la ripresa dell'economia, nell'ambito industriale e produttivo del territorio. Oltre al ruolo di coordinamento dell'azione con le banche locali, rivolta al mondo della piccola impresa, cos'altro sarà fatto? - Chiediamo cosa si farà in questi ultimi mesi per la realizzazione di uno spazio per i giovani a Rastignano con postazioni internet e sala studio, come era stato preannunciato. - Erano stati inseriti nel programma interventi sul patrimonio pubblico per l’abbattimento delle barriere architettoniche mentre non abbiamo visto sensibili miglioramenti -se non nella zona pedonale del centro di Pianoro, che ovviamente è stata progettata in questo senso prima di questo mandato- - E’ stato aperto un tavolo di confronto fra Comune, associazioni e famiglie per concertare con il Distretto attività e servizi per la disabilità, con particolare attenzione agli impegni di cura delle famiglie e alle proposte per il tempo libero e la socialità. In tempi come questi, dove la maggior parte dell’impegno di cura ai disabili gravi con patologie congenite è sulle spalle della famiglia- caregiver, questo processo di comunicazione e sostegno dovrebbe essere ampliato nell'ambito socio-sanitario. Allo stato attuale i tavoli di confronto si sono sensibilmente ridotti e sono limitati a uno o due incontri istituzionali per gli accordi

annuali. Esortiamo con forza

l’amministrazione ad entrare nelle dinamiche delle gravi difficoltà di questo segmento della nostra popolazione e creare una rete di supporto che ancora non riesce ad avviarsi. - La chiusura della scuola materna di Botteghino rappresenta un grande passo indietro di questa amministrazione, che meno di un anno fa aveva detto ai cittadini e al consiglio comunale che questo non sarebbe accaduto. - Al di là delle dichiarazioni pubbliche ci sembrano in generale scarsi i servizi per preservare l’ambiente e scarsa anche la campagna informativa per sensibilizzare ed incentivare la raccolta differenziata (su cui è necessario monitorare la qualità dei servizi erogati del gestore, speriamo che nel futuro avvenga) la riduzione della produzione di rifiuti. Vorremmo chiedere di sviluppare progetti ed accordi con le imprese locali per perseguire una minore produzione di rifiuti e sinergie che possano portare ad un incremento della percentuale di raccolta differenziata. - Vorremmo sapere se sono stati portati avanti e in che modo incentivazioni per la creazione di bacini di accumulo d’acqua, per garantire la sopravvivenza del Savena anche nel periodo di siccità estiva. Nel 2009 presentammo osservazioni e proposte che integrassero le linee programmatiche di questa giunta e in questi anni avremmo gradito un confronto e l’analisi di quanto avevamo elaborato, verso un dialogo aperto con la lista civica; ed è su questi presupposti che dichiarammo un voto di astensione sulle linee programmatiche del sindaco e della giunta, con l’obbiettivo di valutare in itinere lo svolgimento del mandato, e rimandando il nostro giudizio all'atto della realizzazione del programma da parte del sindaco e della giunta. Ad oggi il quadro è questo.

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Sabato 1 giugno, presso la sala Arcipela-go, si è tenuta la nona Rassegna Corale organizzata dal Coro Blue Skies e patro-cinata dal Comune di Pianoro. Il Coro, diretto dal maestro Luigino Vignolo, or-mai dal 2004 prepara questo evento a cui invita vari complessi corali per far cono-scere al pubblico, che lo segue da sempre, altre realtà canore. Ospite di quest’anno il Coro Mundura di Vezzano sul Crostolo in provincia di Reggio Emilia, diretto dalla maestra Paola Garavaldi, che ha presen-

tato un repertorio di canti popolari e reli-giosi prevalentemente emiliani, armoniz-zati da musicisti e ricercatori che hanno restituito un’identità a questo patrimonio di vita, di cultura e di storia della no-stra terra. Al con-certo era presente l’Assessore alla Cultura Benedetta Rossi, che alla fine della rappresenta-

zione ha ringraziato tutti i cantanti per la loro partecipazione ed il Coro Blue Skies per l’organizzazione di questa manifesta-zione annuale, che contribuisce ad ani-mare le serate cittadine. Dopo il concer-to, cantanti e pubblico sono stati invitati ad un rinfresco offerto dagli sponsor del coro ai quali va un particolare ringrazia-mento: pizzeria “Le Tentazioni”, ”Osteria 3 Cani”, pasticceria “Il Rifugio del Golo-so” ed inoltre il negozio “Non solo Fiori” per il floreale e colorato addobbo del pal-coscenico. Un ringraziamento ad Angelo e Gino che si sono adoperati ad aiutare nella gestione della struttura ed infine un ultimo, ma non meno importante, rin-graziamento a Carmen e Pia, instancabili cuoche della Proloco, che anche quest’an-no hanno partecipato con un ottimo con-tribuito gastronomico al buffet.

Rita Chillemi

LA RASSEGNA CORALE DEL CORO BLUE SKIES

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Il giorno 11 giugno al Teatro Testoni Ragazzi di Bologna si è svolto il saggio di danza di fine anno accademico dell'Associazione Battito D'ALI...A, "Il giro del mondo in 80 minuti", lo spettacolo è stato molto apprezzato dalle oltre 450

persone presenti. L'Associazione Battito D'ALI...A opera sul territorio pianorese da due anni, ma la sua direttrice Dalia Dominique De Angelis, con un ricco curriculum artistico lavora nel campo della danza ormai da anni.

foto di Mare di Foto

Il grande successo di pubblico alla

“Cena sotto le Stelle”organizzata dai commercianti di Pianorocon cucina gestita dai volontari della Proloco.

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STORIE E MEMORIE A SCUOLA

Il 30 maggio 2013 la Presidente della Provincia di Bologna Beatri-ce Draghetti ha ricevuto la classe 5° A (anno scolastico 2011-2012) della Scuola Primaria di Rasti-gnano, che lo scorso 9 maggio era stata premiata a Roma dal Presidente della Repubblica Gior-gio Napolitano per aver vinto il concorso nazionale “Storie e Memorie a scuola”, premiazione avvenuta nel corso della Ceri-monia in Senato in ricordo delle vittime del terrorismo e delle stragi. Il progetto realizzato dalla 5° A ha avuto infatti come tema le

stragi del 2 agosto e di Ustica. Gli alunni erano accompagnati dalle insegnanti Federica Maranesi e Carla Cerioli e da alcuni genito-ri. Sono intervenuti all’incontro il Sindaco del Comune di Pianoro Gabriele Minghetti, l’Assessore all’Istruzione del Comune di Pia-noro Franca Filippini, il Dirigen-te Scolastico dell’Istituto Com-prensivo di Rastignano Adriano Rovinazzi, il Capo di Gabinetto della Provincia Stefano Ramazza; quest’ultimo ha poi guidato tutti in un’interessante visita alle sale di Palazzo Malvezzi.

Marco Calandrino

Con un articolo su “Pianoro Sport” Piero Maini ha annuncia-to le sue dimissioni da direttore

generale della Pianorese. Sicura-mente la decisione è stata doloro-sa perchè Piero Maini, appese le scarpe al chiodo, ha ricoperto vari ruoli per lo sport pianorese sia come direttore generale della Pia-norese Calcio che come gestore del Palazzetto dello sport, utiliz-zando l’esperienza acquisita per aprire il nuovissimo “New Club

Palafitness”. Commozione ed amarezza caratterizzano l’”amar-cord” di Piero Maini che si soffer-ma sui tanti amici incontrati nella sua lunga storia. Accanto agli indimenticabili Marino Dainesi e Guerrino Maurizzi sono tantissi-mi i personaggi che, assieme alle migliaia di calciatori, rimarranno sempre nella sua memoria. È que-

sto un anno importante per Piero Maini che, oltre a vedere il Sas-suolo, di cui è stato indimentica-bile bomber a metà degli anni ’80, arrivare alla serie A ha avuto un nuovo incarico. È di questi giorni la notizia del quotidiano on-line “Città di La Spezia” che gli asse-gna una primaria funzione nella squadra ligure.

Paolo Brighentiredazione@ideapianoro.org

PIERO MAINI LASCIALA PIANORESE CALCIO

La 5° A ed i genitori a Palazzo Malvezzi

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Dal febbraio scorso la Banca di Credito Cooperativo di Monterenzio, insieme ad altre dieci imprese bolognesi, è en-trata a far parte del Registro Nazionale delle Imprese Storiche Italiane, istitu-ito da Unioncamere in occasione del 150^ anniversario dell’Unità d’Italia. Esso rappresenta una mappatura a li-vello nazionale delle imprese ultracen-tenarie: uno strumento di conoscenza e promozione delle realtà imprendito-riali che, nel tempo, hanno saputo co-niugare innovazione e tradizione e appar-tenenza alla comunità economica. “Sono imprese che hanno fatto la storia di Bo-logna e sono state capaci di cambiare nel tempo, attraversando diverse epoche storiche, da Napoleone all’Unità d’Italia, passando per due guerre mondiali - ha commentato Bruno Filetti, presidente della Camera di Commercio (nella foto al momento della premiazione) - sono espressione di tenacia e sono un esempio da seguire di fronte alle avversità di que-sti periodi. Per la Camera di Commercio sono fonte di autorevolezza e orgoglio”. L’attestato, importante riconoscimento al radicamento sul territorio, è stato ritira-to dal Presidente della BCC Monterenzio

Andrea Salomoni e dal Direttore Generale Andrea Alpi. “In questa difficile fase eco-nomica per i nostri territori – riferisce il Direttore Generale Andrea Alpi - la BCC di Monterenzio non ha fatto mancare il proprio appoggio a famiglie ed imprese; a conferma di questa disponibilità e per dare un fattivo contributo alla ripresa economica, la banca ha ora stanziato due specifici plafond per complessivi 5 milio-ni di euro per finanziamento agevolati: una per l’acquisto della prima casa ed uno per le ristrutturazioni edilizie e l’ef-ficientamento energetico delle abitazioni. Entrambi questi fondi prevedono condi-zioni molto vantaggiose, che migliorano ulteriormente nel caso in cui il richieden-te sia socio della BCC ed effettui l’investi-

mento nelle zone di operatività della banca ossia Pianoro, San Lazzaro di Savena, Bologna, Monterenzio, Mon-ghidoro, San Benedetto val di Sam-bro, Castiglione dei Pepoli, Ozzano dell’Emilia, Camugnano e Loiano”. Da sempre la BCC di Monterenzio investe nel territorio e nelle realtà locali. Nel 2012 ha distribuito oltre 30mila Euro per iniziative di beneficenza e mu-tualità, Euro 16.297,00 per iniziative deliberate dal comitato locale soci ed

Euro 4.818,00 per iniziative deliberate dal consiglio d’amministrazione. “Mutualità, solidarietà, coesione, collaborazione sono alcuni dei valori che ispirano e governano il Credito Cooperativo – conclude Alpi - costituiscono il faro che guida l’operato della BCC nel rapporto con i soci e con il territorio. Essere <socio> significa anche farsi partecipe di una realtà forte e parla-re con la propria Banca conoscendone ed influenzandone gli obiettivi e le strategie attraverso la partecipazione, volersi rico-noscere in una realtà imprenditoriale che destina ogni anno risorse ad importanti iniziative socio-culturali e di promozione umana”.

Gianluigi Paganiredazione@ideapianoro.org

BCC MONTERENZIO, IMPRESA STORICA ITALIANA, HA STANZIATO 5 MILIONI DI EURO PER LA RIPRESA ECONOMICA DEL TERRITORIO

Tutta la scuola secondaria di I grado si è ritrovata al campo da cricket del Pianoro per tante piccole partite di 7x7. La ma-nifestazione si è svolta davanti ai docenti, presenti il sindaco Gabriele Minghetti, l’assessore alla Scuola Franca Filippini, il Dirigente Scolastico Rovinazzi. Molti genitori hanno parteci-pato per vedere i propri figli giocare uno sport che fa onore al nostro territorio. In una simile manifestazione non si parla di vincitori anche se il tifo è stato grande, ma di gioco e diverti-mento. A tutti i partecipanti la Federazione Cricket Italiana ha consegnato una T-shirt ed è con quella che si sono esibiti, senza distinzione dato che erano TUTTI UGUALI, senza differenze di sesso, età o etnia. Tutti entusiasti della festa sportiva ci si è dato un caldo arrivederci al 2014 per la seconda edizione.

Arcido Parisi, Presidente del Pianoro Cricket ClubI ragazzi del Cricket

LA FESTA DEL CRICKET AL CAMPO “OVALE”

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L’ A ssoc iaz i one “lavitabella” ama valorizzare la storia delle tradi-zioni, la ricerca,

i luoghi e le relazioni tra le persone. L’8 giugno scorso abbiamo organizzato una vi-sita a Livergnano con amici e personaggi autorevoli del no-stro territorio. Alcuni abitanti hanno aperto con entusiasmo le porte delle loro case, sapien-temente ricavate nella roccia del contrafforte pliocenico. Mi sono sempre chiesta come fossero organizzati gli spazi all’interno. È stato emozionan-te entrare e scoprire come la roccia appare tra le pareti nei vari piani, creando atmosfera e un microclima che rimane costante sia d’inverno che d’e-state. Massimo Antinucci ha mostrato la sua casa, appena ristrutturata e valorizzata dal progetto di Franco Beglios-si che si sviluppa in tre piani collegati da una scala comple-tamente scavata nella roccia.

In un luogo come questo, così carico di storia vissuta ed evo-cata, l’esistenza di un museo non stupisce. All’interno di una altra casa incastonata nel-la roccia, è collocato The Win-ter Line, un museo privato, riconosciuto a livello interna-zionale. I proprietari Umberto e Patrizia Magnani hanno rac-contato con passione la storia dei reperti pazientemente tro-

12 L’IDEA n.4 anno XVIII - luglio - agosto 2013“cultura”

vati sul territorio, che furono utilizzati durante la seconda guerra mondiale, sia nella battaglia di Livergnano, sia quando la Quinta Armata sta-tunitense rimase bloccata sul nostro territorio nell’inverno tra il 1944 e il 1945. Abbiamo proseguito la visita nella casa denominata la “Siberia” co-struita nel 1819 di proprietà di Maria Izzo che ha scritto un

prezioso libro dal titolo: “Una casa nella storia di un paese Livegnano” dove evidenzia l’importanza dei documenti che “rivelano spaccati di vita”. La figlia di Maria, Irene Berna-roli ci ha mostrato la sua casa e insieme a lei abbiamo sco-perto il cunicolo scavato nella roccia che isola il fabbricato dalla montagna sovrastante. Questa giornata ricca di sco-perte ha dato l’opportunità di riflettere sul territorio che ci circonda. La nostra associa-zione intende esaltare questi luoghi ed è grata agli studiosi, ricercatori ed appassionati che hanno voluto lasciare ai poste-ri il loro sapere. L’associazio-ne “lavitabella” è disponibile ad accompagnare gruppi che vogliono scoprire Livergnano e organizzerà altre iniziative che presto annunceremo. Oggi ha un nuovo logo realizzato dall’artista Marco Pasini (mar-co_pasini@fastwebnet.it).

Sara Colombazzisaracolombazzi@virgilio.it

La visita al museo The Winter Line

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n.4 anno XVIII - luglio - agosto 2013 13 L’IDEA “cultura”ANTICHE SUGGESTIONI (Parte seconda)Nel corso del tempo abbiamo smembrato l’insieme di valo-ri che mantenevano salda la fede, allontanando la vita re-ligiosa da quella quotidiana, quando nel passato della no-stra gente, al contrario, i valori formavano un corpo unico. La vita di tutti i giorni si intreccia-va con la religione con incre-dibile semplicità, e gli eventi quotidiani, fausti o infausti che fossero, rivelavano significati nascosti. Ogni fatto poteva es-sere interpretato attraverso la conoscenza della superstizio-ne, che istruiva le persone su come mitigare i malocchi, evi-tare le situazioni sfavorevoli o addirittura prevenirle. Quello che oggi è per noi un credo retrogrado, un tempo era una panacea per tutti i mali. Per af-frontare questo breve viaggio nel passato sono andato in un luogo dove la memoria è anco-ra viva, un vero e proprio cro-giolo di valori e dottrine di cui si parla poco: la Casa Protetta Sacra Famiglia di via Fantini a Pianoro Nuova. Ho conosciu-

to Ferruccio, che da giovane voleva seguire le orme del padre e diventare tipografo, ma che poi ha scelto di darsi alla terra; Ivo, l’unico uomo al mondo ad aver trovato di-vertente la carriera militare; Iolanda, vedova da vent’anni, alla quale sono morti la mag-gior parte dei figli; Massimo, che a ottantadue anni vorreb-be ancora ballare e dare una mano ai nipoti nell’impresa famigliare. Ho chiesto loro di parlarmi delle superstizioni in cui credono, e, una volta ri-usciti a superare l’imbarazzo iniziale tipico di chi ha preso pudicamente le distanze da certi valori, mi sono ritrovato ben presto il taccuino pieno di appunti. Fra i mali peggiori che possono capitare bisogna annoverare lo specchio rot-to, la forchetta che si incrocia col coltello sulla tavola, il sale rovesciato, uscire di casa il ve-nerdì (soprattutto se cade il di-ciassette) senza le dovute pre-cauzioni simboliche, il famoso

gatto nero che taglia la strada. Ci sono poi superstizioni più arcane, che affondano le radi-ci nella mitologia, come quelle sulle streghe, vecchie cencio-se dall’aspetto grottesco che riescono a uccidere i bambini con lo sguardo e, guarda caso, sono sempre accompagna-te da un gatto nero. Tuttavia, anche se le superstizioni con risvolti negativi proliferavano, non mancavano di abbondare quelle con effetti positivi, ren-dendo il sistema di credenze perfettamente equilibrato. Era un evento propizio rovesciare il vino sulla tavola, trovare un ferro di cavallo, gettarsi alle spalle un pizzico di sale, “e se a una donna cade il grembiu-le”, mi dice Ivo con gli occhi che ridono, “vuol dire che è desiderata da un uomo. Quan-do è caduto a mia sorella che aveva solo dieci anni mia ma-dre si è messa a urlare come una pazza!”.

Sebastiano Bernardiredazione@ideapianoro.org

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Lo scorso 26 maggio si è svolta alla Loggia della Fornace la mostra espositiva di “Laboratoriamo” laboratorio creativo ed artistico dei bambini della scuola primaria giunto alla seconda edizione, e del-la “Bottega di Argilla” corsi di argilla e ceramica, organizzati dalle associazioni Amici di Tamara e Davide e Vagalumeart. Tanti i giovanissimi artisti che hanno esposto le loro opere (nella foto). Com-plimenti agli organizzatori dell’iniziativa Maria Gabriella Peddes, Roberta Rocchi, Leo Gabrieli, Laura Sisti, Cristina Bertacchini, Patrizia Bernabei, Roberta Brunelli, Paola Marinello e Patrizia Mar-zolla.

Gianluigi Paganiredazione@ideapianoro.org

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HO PERDUTO UN AMICOIn ricordo di Ilario Toninello

Quanto è difficile oggi trovare un amico vero, uno di quelli su cui puoi contare sempre e comunque… Spesso abusia-mo della parola “amicizia”, chiamando amico colui che semplicemente frequentiamo più spesso di altri o coloro che ci danno sempre ragione e che la pensano come noi. Ma un amico è molto di più di tutto questo e spesso l’e-satto contrario. Quando un amico ci lascia, fin da subito percepiamo dentro di noi un vuoto incolmabile. Poi, con il passare dei giorni, nella no-stra mente si affollano i ricor-di, alcuni lieti altri dolorosi, delle esperienze condivise. E quel vuoto, che prima ci sem-brava impossibile da colma-re, si riempie rendendo meno doloroso il distacco. Ho cono-sciuto Ilario che ero un bam-bino e non posso giudicarlo come padre, marito o fratello ma solo come amico. Ricordo ancora con nostalgia quell’e-state del 1956 quando con la giardinetta di mio zio Ireneo Bonafede e mio padre Mario andammo a conoscerlo a San-ta Giulia o Porto Tolle, adesso non ricordo con precisione e venimmo accolti da questa grande famiglia che sono i Toninello. Mio zio cercava dei muratori per la sua impresa ed Ilario era un grande mae-

n.4 anno XVIII - luglio - agosto 2013 15 L’IDEA “attualità”

Ilario è il primo in piedi sulla destra, foto con fratelli e cognate

stro in questo mestiere. Io ero estasiato da questo grande fiume che era il Po e dal luo-go. Quest’uomo mite e nello stesso tempo solare mi ap-parve subito come un amico e tale è stato per me e per la mia famiglia per tutti questi anni. Mio padre lo conside-rava quasi un fratello e cercò sempre di aiutarlo quando decise di trasferirsi con tut-ta la sua famiglia a Pianoro. Me lo ricordo con la giacca nuova da cameriere che aiuta

mio padre tra i tavoli del Bar Savena. La famiglia Toninello (5 fratelli, una sorella ed un cognato) è ed è sempre stata un esempio per tutti noi e, andare da loro, è come ritro-vare la tua famiglia. Ilario, il 1° giorno dell’anno, veniva a casa nostra per gli auguri e mai una volta l’ho sentito lamentarsi o demoralizzato; aveva sempre il sorriso sulla bocca e parole positive per tutti noi e per i suoi famiglia-ri. Lui che aveva tanti proble-

mi da risolvere per mantene-re una famiglia di ben 4 figli. Adorava la sua Pia come una parte di se stesso e si è dedi-cato completamente ai suoi figli (La Doriana, Moreno, la Iuna e Romano) e al lavoro. Ha affrontato con dignità e grande coraggio la scompar-sa prematura di Iuna, supe-rando dolori insopportabili con la serenità dei giusti, con una smisurata voglia di vive-re. Non posso dimenticare la sua passione politica. Ilario è stato un giusto con la stessa caparbietà degli uomini po-litici che ammirava (Nenni, Pertini e Muccini). Devo in parte a lui la mia militanza politica, alle lunghe discus-sioni e ai bellissimi momenti che abbiamo trascorso insie-me in sezione e sui cantieri dove abbiamo lavorato. Spe-ro che in questo momento mi guardi e mi senta e gli voglio dire che mi mancherà, che ci mancherà, che la sua vita è stato un esempio per tutti noi e che mi perdoni se non l’ho coccolato in vita come avrei voluto. Ciao Ilario e grazie per la tua statura morale, per il tuo stile di vita che tutti ab-biamo appreso ed apprezza-to. Non ti dimenticheremo.

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16 L’IDEA n.4 anno XVIII - luglio - agosto 2013“attualità”

IL MONDOATTORNO A NOIGiovedì 11 luglio alle ore 21 verrà presentata, presso il mu-seo Arte e Mestieri in via del Gualando 2, la guida naturali-stica con testi di Umberto Fusini e Stefano Galli e le meravigliose foto di William Vivarelli. L’opera, che ha come editore Savena Set-ta Sambro, è in formato tascabi-le al vantaggiosissimo prezzo di 10 euro, si propone di essere un punto di riferimento puntuale per gli escursionisti in genere e gli amanti della natura in parti-colare. Gli autori propongono 30 anni di appunti e monitoraggi compiuti nel territorio del Co-

mune di Pianoro e luoghi limitrofi. Il risultato è una guida unica nel suo genere con un’en-tusiasmante mole di dati che rispecchiano la situazione ambientale che si può rinvenire negli ambienti della bassa collina emiliana, ma anche in tante parti del restante Appenni-no italiano. Chi volesse acquistare il libro può rivolgersi a Savena Setta Sambro nella per-sona di Adriano Simoncini al 366.70.76.008, oppure direttamente agli autori William Vi-varelli al 338.85.49.062, Umberto Fusini al 328.38.37.620, Stefano Galli al 334.71.95.826. Gli autori vi aspettano alla presentazione. Gli autori ringraziano gli aiuti di Emilban-ca, Savena Setta Sambro, L’Idea, Marchesini Group, Comune di Pianoro, Unione Montana Valli Savena – Idice.

Il ciclismo locale è “una Storia” fatta da grandi episodi di sport, da tante esaltanti vittorie, da personaggi leggendari, come Athos Guidastri. Una storia di sani momenti sportivi vissuti con l’esaltante spirito del più puro agonismo e supportati dall’opera insostituibile di tan-ti appassionati allenatori, tec-nici e genitori accomunati dal quel grande patrimonio che è il volontariato. La Pianorese Ciclismo di oggi è soprattutto “apertura ai giovani”, a comin-ciare dai 7 anni di età, per gui-dare i ragazzi verso l’agonismo

e il puro divertimento di una bella giornata all’aria aperta, proponendo modelli positivi di disciplina morale ed esercizio fisico, tenendoli lontani dalle tante tentazioni negative della società moderna. Questo, al di là dei successi sportivi, è il vero ed ultimo scopo della squadra: insegnare agli atleti la lealtà nella competizione e l’impegno per ottenere qualunque risulta-to, senza cercare trucchi o scor-ciatoie, nello sport, ma soprat-tutto nella vita. Fare squadra: questa convinzione deriva dal fatto che un atleta senza una

squadra alle spalle che lo sup-porta, ha scarse possibilità di raggiungere un qualsiasi obiet-tivo. Oggi la squadra ha rag-giunto l’invidiabile risultato di essere presente in ben due cate-gorie distinte di competizioni. Giovanissimi, il vivaio di tutte le categorie, con atleti in erba dai 7 a i 12 anni che si allenano nel velodromo in via Fantini:

Davide Rossetti, Annaluna Ka-jamini, Gioele Donini, Andrea Rossetti, Jacopo Merli, Florian Kajamini, Fabiola Donini, Ric-cardo Bombardi, Sebastian Kajamini. Esordienti, dai 13 ai 14 anni, che si allenano in col-laborazione con il San Lazzaro Ciclismo: Jonathan Kashamini (6° in classifica regionale), Lu-igi Tosi, Luca Cinti, Francesco Lepri, Lorenzo Simoni.

Monica Gironi

ASD PIANORESE CICLISMO, DAL FEBBRAIO 1958

Squadra esordienti Squadra giovanissimi