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SPED. ABB. POST. COMMA 20/C LEGGE 622/96 FILIALE DI MILANO ANNO 30 N° 2/3 Febbraio Marzo 2015 Tre giorni dedicati alle donne. Vi ricordiamo che nei giorni 6, 7, e 8 marzo, i nostri 22 ambulatori sparsi su tutto il territorio nazionale saranno aperti al pubblico femminile in orario no stop per visite gratuite. pag. 7 Intervista al prof. Paolo Veronesi, direttore della Divisione di Senologia dell’IEO, che fa il punto sulla lotta al tumore al seno in Italia. Le parole d’ordine sono prevenzione e qualità della vita delle pazienti. pag. 5 C C ari amici, siamo giunti alla sedicesima edizione della “tre giorni” di visite gratuite di prevenzio- ne dei tumori femminili in occasione dell’8 marzo, Festa della Donna. È un appuntamento che possiamo considerare ormai tradizionale per la nostra associazione, e che vede frequentare i nostri ambu- latori da parte di un gran numero di signore attente alla propria salute. Mi piace ricordare, in questa sede, i primi tempi della nostra avventura nel campo del- la prevenzione, quando inaugu- rammo il primo ambulatorio del- l’anvolt in quel di Vicenza. Da allora, molta acqua è passata sotto i ponti ma un dato è rima- sto immutato: l’entusiasmo con cui i volontari anvolt operano a favore della lotta alle patologie tumorali è invariato. Oggi, come sedici anni fa, siamo orgogliosi che le persone si rivolgano a noi per una visita, dimostrando di aver compreso lo spirito di soli- darietà con cui abbiamo intrapre- so questa avventura. Se vuoi aiutarci c.c. b. cod. iban IT 11 B 01030 01611 000000119037 c/o Monte dei Paschi di Siena ag. 10 Milano - c.c.postale 28903201 Giorgio Napolitano, presidente emerito del- la Repubbli- ca Italiana. «Ho espres- so più volte pubblico riconoscimento per i volontari che svolgono la loro opera ogni giorno. Desidero inviare a quanti si prodigano con entu- siasmo per il bene comune, un messaggio di gratitudine a nome mio personale e di tutto il Paese. In questo momento di difficoltà economiche è di fon- damentale importanza sostene- re il mondo del volontariato, anche garantendo le risorse necessarie a tener fede alla sua insostituibile missione. Abbia- mo bisogno di questa grande scuola di solidarietà che gene- rosamente produce azioni, pra- tiche quotidiane e progetti i quali rappresentano un contri- buto essenziale per la creazione di un diffuso capitale sociale. Il volontariato è una vera e pro- pria missione, un elemento distintivo della qualità della nostra democrazia». IL PROGETTO NAZIONALE di Marco Infelise segue a pag. 2 Festa della donna, la prevenzione anvolt col sorriso TRE GIORNI PER LE DONNE il Presidente dove le visite di prevenzio- ne dei tumori femminili si svolgono anche in orario post lavorativo e il succes- so è stato immediato. Un gran numero di utenti, lavoratrici e non, si è subito riversato negli ambulatori per i controlli. Oggi gli ambulatori sono diventati 22, sparsi su tutto il territorio nazionale. Ognuno di essi è aperto durante più giorni alla setti- mana e ospita un numero di donne elevatissimo rispetto all’utenza iniziale. Questo perché molte ritor- nano e, grazie al passapa- rola di chi la visita l’ha fatta e ne è rimasto soddisfatto, tante sono le nuove utenti L’IDEA Una delle colonne por- tanti di anvolt è la preven- zione dei tumori femminili. Fin dall’inizio l’associazione si è rivolta alle donne per cercare di inculcare in loro la cultura della diagnosi precoce, ottenibile attraver- so controlli costanti. In que- sto contesto i volontari anvolt si sono concentrati verso la fascia di donne più in difficoltà nel tenersi monitorate, vale a dire la categoria di donne lavora- trici che, dopo le 18.00, non trovavano un luogo dove effettuare gli accertamenti e i controlli. L’associazione ha creato degli ambulatori Testimonianza il dr. Livio Zaffaroni, direttore sanitario anvolt Febbraio Marzo 2015 ok:Novmbre - dicembre 08/07/15 15:53 Pagina 1

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SPED. ABB. POST. COMMA 20/C LEGGE 622/96 FILIALE DI MILANO ANNO 30 N° 2/3 Febbraio Marzo 2015

Tre giorni dedicati alle donne.Vi ricordiamo che nei giorni 6, 7, e 8marzo, i nostri 22 ambulatori sparsisu tutto il territorio nazionale sarannoaperti al pubblico femminile in orariono stop per visite gratuite. pag. 7

Intervista al prof. Paolo Veronesi,direttore della Divisione di Senologiadell’IEO, che fa il punto sulla lotta altumore al seno in Italia. Le paroled’ordine sono prevenzione e qualitàdella vita delle pazienti. pag. 5

CCari amici,s i a m o

giunti allas e d i c e s i m aedizione della“tre giorni” divisite gratuitedi prevenzio-ne dei tumori

femminili in occasione dell’8marzo, Festa della Donna. È unappuntamento che possiamoconsiderare ormai tradizionaleper la nostra associazione, e chevede frequentare i nostri ambu-latori da parte di un gran numerodi signore attente alla propriasalute. Mi piace ricordare, in

questa sede, i primi tempi dellanostra avventura nel campo del-la prevenzione, quando inaugu-rammo il primo ambulatorio del-l’anvolt in quel di Vicenza. Daallora, molta acqua è passatasotto i ponti ma un dato è rima-sto immutato: l’entusiasmo concui i volontari anvolt operano afavore della lotta alle patologietumorali è invariato. Oggi, comesedici anni fa, siamo orgogliosiche le persone si rivolgano a noiper una visita, dimostrando diaver compreso lo spirito di soli-darietà con cui abbiamo intrapre-so questa avventura.

Se vuoi aiutarci c.c. b. cod. iban IT 11 B 01030 01611 000000119037 c/o Monte dei Paschi di Siena ag. 10 Milano - c.c.postale 28903201

G i o r g i oNapolitano,presidenteemerito del-la Repubbli-ca Italiana.«Ho espres-so più voltep u b b l i c o

riconoscimento per i volontariche svolgono la loro opera ognigiorno. Desidero inviare aquanti si prodigano con entu-siasmo per il bene comune, unmessaggio di gratitudine anome mio personale e di tutto ilPaese. In questo momento di

difficoltà economiche è di fon-damentale importanza sostene-re il mondo del volontariato,anche garantendo le risorsenecessarie a tener fede alla suainsostituibile missione. Abbia-mo bisogno di questa grandescuola di solidarietà che gene-rosamente produce azioni, pra-tiche quotidiane e progetti iquali rappresentano un contri-buto essenziale per la creazionedi un diffuso capitale sociale. Ilvolontariato è una vera e pro-pria missione, un elementodistintivo della qualità dellanostra democrazia».

IL

PROGETTO

NAZIONALE

di Marco Infelise

segue a pag. 2

Festa della donna, la prevenzione anvolt col sorriso

T REG I O R N IP E R

L E DONN E

il Presidente

dove le visite di prevenzio-ne dei tumori femminili sisvolgono anche in orariopost lavorativo e il succes-so è stato immediato.

Un gran numero diutenti, lavoratrici e non, si èsubito riversato negliambulatori per i controlli.Oggi gli ambulatori sonodiventati 22, sparsi su tuttoil territorio nazionale.Ognuno di essi è apertodurante più giorni alla setti-mana e ospita un numerodi donne elevatissimorispetto all’utenza iniziale.Questo perché molte ritor-nano e, grazie al passapa-rola di chi la visita l’ha fattae ne è rimasto soddisfatto,tante sono le nuove utenti

L’IDEA

Una delle colonne por-tanti di anvolt è la preven-zione dei tumori femminili.Fin dall’inizio l’associazionesi è rivolta alle donne percercare di inculcare in lorola cultura della diagnosiprecoce, ottenibile attraver-so controlli costanti. In que-sto contesto i volontarianvolt si sono concentrativerso la fascia di donne piùin difficoltà nel tenersimonitorate, vale a dire lacategoria di donne lavora-trici che, dopo le 18.00, nontrovavano un luogo doveeffettuare gli accertamentie i controlli. L’associazioneha creato degli ambulatori

Testimonianza

il dr. Livio Zaffaroni, direttore sanitario anvolt

Febbraio Marzo 2015 ok:Novmbre - dicembre 08/07/15 15:53 Pagina 1

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2 Febbraio/Marzo 2015 Se vuoi aiutarci c.c. b. cod. iban IT 11 B 01030 01611 000000119037 c/o Monte dei Paschi di Siena ag. 10 Milano - c.c.postale 28903201

Con il recente Decreto diStabilità (nuovo nome

della vecchia finanziaria) sisono ottenuti diversi vantaggiper il mondo del no profit.Spulciando tra provvedimentitutti importanti per il nostrouniverso, il primo da sottoli-neare è dedicato al 5 per mille.Finalmente viene stabilizzato(meno male, il suo rinnovo in

extremis ogni anno era diven-tato una sorta di commediagoldoniana…) fissando un tet-to di 500 milioni di erogazionee una linea guida di rendicon-tazione di spesa. Grazie allaquale sarà sicuramente piùtrasparente il suo utilizzo daparte di chi riceve questogenere di finanziamento. Perinciso, ad anvolt sono già pas-sati gli organi di controllo perla congruenza della spesa, conesito positivo.

Anche lo stanziamento difondi per il servizio civile inse-rito nel Decreto di Stabilità haper noi la sua parte di impor-tanza, grazie al fatto che cosìpossiamo contare su un certo

numero di volontari ad hocper i nostri progetti. Anzi, ave-re questo genere di risorse èormai un aspetto fondamenta-le nell’attività di un’associa-zione. Un provvedimento por-ta la dotazione ordinaria per ilServizio Civile a 115 milioninel 2015, superiore di ben 50milioni rispetto alla propostaavanzata di riduzione fino a65 milioni. Questa aperturaavrà come risultato che alme-no 30.000 giovani, per l’annoin corso, saranno avviati alservizio di utilità sociale.

Altro provvedimentoinserito nel decreto, sono leagevolazioni per le erogazio-ni liberali delle persone fisi-

che e aziende. In poche paro-le, è aumentata la quota e iltetto; portando la prima al26% di detrazione e/o dedu-zione dalla dichiarazione deiredditi e il secondo da 2.065euro a 30.000 euro. La spe-ranza è che, anche grazie aprovvedimenti come questo,nuova linfa entri nelle(ormai sempre più) poverecasse delle associazioni.

Mi sembra di poter direche finalmente si recepiscel’importanza del terzo settorenei confronti della comunità e,soprattutto, si comprendecome lo Stato, attraverso certedecisioni, possa godere di unrisparmio.

editoriale

IL PROGETTO NAZIONALE

Un sorriso lungo tre giorni

Se i vantaggi sono per tutti

che si rivolgono ad anvolt in tutta Italia.Inoltre, l’associazione ha contribuito varievolte a identificare precocemente lesionitumorali. Che, se non fossero state rinve-nute in fase iniziale, avrebbero portatoconseguenze ben più gravi. Sì, possiamodirlo: siamo riusciti a salvare delle vite.

Per festeggiare le sue utenti e celebra-re degnamente la Festa della Donnaanvolt, da qualche anno, ha deciso didedicare alle signore un’intera “tre giorni”,in occasione dell’8 marzo, durante la qua-le gli ambulatori rimangono aperti in orariocontinuato, no stop.

IL PROGETTO

All’inizio di marzo, quindi, gli ambula-tori sono aperti per “tre giorni” di visite inorario no stop. Siamo orgogliosi di questoprogetto. E anche del fatto che negli ultimianni - e in quasi tutti gli ambulatori - allasemplice visita si sia aggiunto l’utilizzo dimacchinari sempre più qualificati, adesempio ecografi all’avanguardia. Graziealle moderne tecnologie, il progetto inizia-le si è affinato e ha visto aumentare laqualità. Le visite di prevenzione dei tumorifemminili effettuate in un qualsiasi ambu-latorio anvolt sono approfondite e di gran-de spessore, anche perché effettuate damedici di primo livello, attenti e scrupolosi.Da segnalare il fatto che, durante la “tregiorni”, dopo ogni visita viene dato inomaggio alle utenti un mazzo di mimose.A testimoniare la gratitudine dell’associa-zione per le signore che si dimostrano cosìattente alla propria salute.

I PROTAGONISTI

Uno dei protagonisti, se non il principa-le, di questo rilevante progetto di anvolt èil suo direttore sanitario, il dr. Livio Zaffa-roni, che da decenni collabora con l’asso-ciazione ed è stato uno dei fondatori del-l’attività ambulatoriale. «Quello della cul-tura della prevenzione» ci racconta «è unodei capisaldi del mio modo di intendere laprofessione e di conseguenza ho cercato

di trasportarlo all’interno dell’attività del-l’associazione. Con grandi risultati e moltasoddisfazione». Il direttore sanitario conti-nua facendo una panoramica sul tipo divisita e di utenti degli ambulatori anvolt.«La visita è ormai estremamenteapprofondita, perché i medici che la effet-tuano sono altamente selezionati e posso-no contare su un curriculum di tutto rispet-to. Per quanto riguarda l’utenza, è piutto-sto varia sia in termini sociali sia di fasciad’età. Ciò che posso dire la unifichi, è chesi tratta di donne che hanno capito l’impor-tanza di uno stile di vita corretto, di cui fan-no parte i controlli periodici». A questoproposito, il messaggio è di quelli ottimisti:«Dico a tutte coloro che si recano pressouno dei nostri ambulatori, compreso ilperiodo della “tre giorni” per la festa delladonna, di venirci con il sorriso. Non biso-gna essere preoccupati perché ormai lastragrande maggioranza delle patologiepuò essere curata. Quindi è meglio venirenei nostri ambulatori per poter, nel caso,intervenire immediatamente.

Su 10 casi che ci arrivano in ambula-torio, solo 3 sono sospetti, e uno solo diquesti presenta poi una effettiva patologia,quasi sempre, tra l’altro, presa in tempo esuccessivamente risolta».

IL FUTURO

Per quanto riguarda il futuro della tregiorni di visite e in generale dell’attivitàdegli ambulatori anvolt, è ancora il dr. Zaf-faroni a farci da guida: «Desidero dire congrande forza che abbiamo fatto passi da

Antonietta Pischedda, infermieraprofessionale, sarda, ha lavorato 40anni presso l’Ospedale Niguarda diMilano. Dal 2003 è volontaria anvoltpresso l’ambulatorio meneghino,dove presta il suo servizio tutti imartedì.

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Benedetto Arena, ginecolo-go, effettua visite pressol’ambulatorio anvolt di Lodi.

Da quando visita pressoanvolt Lodi e quali sono lesue impressioni?«Sono circa sei mesi che pre-sto il mio servizio presso que-sto ambulatorio e l’impressio-ne è di un servizio positivo eutile per i cittadini. In più, l’am-biente del volontariato è stimo-lante e mi mette a contatto conpersone davvero valide».Il suo giudizio sui tre giornidedicati alle donne?«Questa sarà la mia prima edizione e darò il

mio contributo, compatibilmen-te con gli orari in ospedale. Misembra un’iniziativa originale eintelligente per festeggiare lafesta della donna. Qualsiasiiniziativa legata alla prevenzio-ne dei tumori è da sostenere».Qual è il segreto della gran-de affluenza presso gliambulatori anvolt?«Credo che, da qualche annoa questa parte, la grande mag-gioranza delle donne abbiacompreso l’importanza deicontrolli periodici finalizzati auna diagnosi precoce. E l’ac-

cessibilità e la qualità degli ambulatori anvoltfanno il resto».

Febbraio/Marzo 2015 3Se vuoi aiutarci c.c. b. cod. iban IT 11 B 01030 01611 000000119037 c/o Monte dei Paschi di Siena ag. 10 Milano - c.c.postale 28903201

numero di prestazioni

73.741accompagnamenti

oltre14.000visite “tre giorni” 2014

oltre 2.000

visite trasporti prevenzione

IL PROGETTO NAZIONALE

Marcello Caria, ginecologodell’ambulatorio anvolt diBergamo.

Qual è lo scopo della suapresenza presso l’ambulato-rio anvolt?«Sono qui per contribuire acreare una cultura della pre-venzione, in particolare versoquella fascia di donne che soli-tamente non ha accesso a visi-te di controllo».Che risultati può constatarein questo processo?«Visito presso anvolt Bergamoda cinque anni e posso dire con orgoglio che,nel corso del tempo, è aumentata non solo l’af-fluenza di nuove pazienti, ma anche il numero

di quelle che ritornano. Dimo-strando così di aver compresoquanto sia fondamentale laprevenzione».Partecipa alla tre giorni divisite gratuite di iniziomarzo?«Certamente, lo ritengo unappuntamento immancabileper dare il mio contributo allacampagna dell’associazione infavore dei controlli periodici».Che cosa apprezzano leutenti di una visita pressoquesto ambulatorio?«Capita spesso che mi ringra-

zino per la completezza, la professionalità e lacura con cui viene effettuata. E per me è moti-vo di grande orgoglio».

“Le donne hanno capito l’importanzadella prevenzione”gigante coinvolgendo un numero davve-

ro rilevante di donne su una strada vir-tuosa, quella dei controlli periodici e del-la cura della propria salute». In molticasi, dati alla mano, in effetti gli ambula-tori anvolt presentano liste d’attesa giàcomplete per il mese successivo e que-sti sono i numeri di un successo. Il dr.Zaffaroni chiude con una speranza, cheè anche un auspicio per il futuro dianvolt: «Ciò che abbiamo fatto finora èencomiabile e deve continuare, ma pen-so che adesso dovremmo svoltare ver-so un tipo di medicina più sociale, che ciriporti in qualche modo ai tempi pionieri-stici, degli esordi dell’associazione.Dovremmo cioè andare a coinvolgerequelle persone che per stile di vita, ali-mentazione e comportamenti scorrettisono a più alto rischio di patologia tumo-rale. Allo stesso tempo queste personesono quelle più lontane, per diversi moti-vi, al concetto stesso di prevenzione.Penso alle donne dei campi nomadi, del-le carceri, alle disabili, a quelle catego-rie che difficilmente si recherebbero afare un controllo: dovremmo essere noia fare un passo verso di loro, prenden-dole per mano e accompagnandole inquesto cammino.

Un’operazione del genere però saràpossibile solo con la collaborazione del-le istituzioni, che già in molti casi cisostengono».

“Un appuntamento immancabile, per me e le utenti”

Il dr. Livio Zaffaroni, comasco dinascita, ginecologo ostetrico con studipresso le Università di Pavia eGenova, è direttore sanitario dei 22ambulatori anvolt. Collabora conl’associazione da diversi anni eattualmente è consulente presso ilCentro Sterilità dell’OspedaleNiguarda di Milano.

il dr. Marcello Caria

il dr. Benedetto Arena

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STORIE dA uN mONdO SENZA PAuRA

«Uno spirito speciale anima i volontari anvolt»

Incredibile, ma vero, per la signora Gio-vannina e sua figlia Luisella di Muggiò, inBrianza, l’8 di marzo non è solo la festa del-le donne, ma anche quella della salvezza.Delle loro vite, in senso letterale. Perché aGiovannina quel giorno è stata diagnostica-ta, nell’ambulatorio milanese dell’anvolt,una brutta malattia. E quel giorno la madreha convinto la figlia a farsi una visita per ilcontrollo dei nei. Anche in questo caso,fondamentale per salvarle la vita. Per laloro gioia - e per quella dei loro parenti - tut-to è successo con l’anticipo giusto peressere curate in fretta e bene. Senza esa-gerare con il vantarci, in via Guerzoni 44nel capoluogo lombardo, la vita di Giovan-nina e Luisella ha svoltato.

Per capire che non scherziamo, dobbia-mo cominciare da capo. Qualche tempo fa,prima dell’8 di marzo, un’amica della signo-ra Giovannina le ha consigliato di farsi lavisita di prevenzione oncologica durante inostri ormai famosi “tre giorni delle mimo-se”. Vale a dire il periodo in cui, negli ambu-

latori dell’associazione in tutta la Penisola,si svolge una vera maratona della salutecon l’obiettivo di combattere in tempo itumori femminili. All’inizio lei non credevache quello potesse essere il posto giustoper una cosa tanto seria, ma aveva pienafiducia nella sua conoscente e alla fine si èconvinta. La prima cosa che l’ha sorpresa,arrivando nell’associazione, è stato l’am-biente piacevole e familiare, lontano anniluce dell’atmosfera un po’ rigida degli ospe-dali. Poi Giovannina ha gradito come è sta-ta ricevuta dal ginecologo di turno, il dr.Livio Zaffaroni, che le è sembrato moltogentile e attento. E quando lui le ha comu-nicato la brutta notizia, di aver scoperto unalesione tumorale, lei lo ha ringraziato comese si trattasse di un semplice raffreddore.Si è resa conto della situazione solo quan-do il dottore le ha dato l’elenco di tutte lecose che doveva fare subito per curarsi, apartire da una visita approfondita all’ospe-dale Niguarda. Ma senza avere il minimo dipaura, perché il direttore sanitario dell’an-volt è riuscito a spiegarle, con molta calma,che il male era all’inizio e sicuramentesarebbe guarita dopo un intervento chirur-gico. E cosi è stato.

Appena uscita dal-l’ambulatorio anvolt l’8marzo, però, Giovanninaha proposto alla figlia Lui-sella di fare anche lei,sempre lì, la visita di pre-venzione, questa voltaper il controllo dei nei. Eha accompagnato la figliain via Guerzoni, doveanche lei è stata ricevuta.L’atmosfera all’inizio erafestosa, ma quando il

medico ha detto alla signora di avere sco-perto dei nei sospetti, il buon umore è spa-rito subito. Purtroppo le sono venute lelacrime agli occhi, perché la dottoressa leha diagnosticato due profondi carcinomi eanche lei avrebbe dovuto passare sotto iferri. Ma come nel caso della madre, il tonodei medici dell’ambulatorio dell’anvolt èstato tranquillo e, soprattutto, rassicurantesull’esito positivo dell’intervento necessarioe obbligatorio in casi simili. Per fortuna i neierano guaribili in breve tempo e solo unatrentina di giorni dopo l’intervento il sorrisoè tornato sul viso di Luisella.

Come ormai è diventata tradizione,anche quest’anno l’8 marzo figlia e madrelo festeggeranno con una visita di preven-zione nell’ambulatorio dell’anvolt. E augu-riamo loro di cuore che, d’ora in poi, daquesto incontro con i medici dell’associa-zione non nascano più incubi. Ma provochi-no solo la gioia di stare un po’ insieme coni vecchi amici per poi tornare a casa afesteggiare la festa delle donne. Insiemealla dodicenne figlia di Luisella e nipote diGiovannina. E a tutti i membri di una bellafamiglia. R/M/M/I

L’8 marzo, la festa della salvezza

la sig.ra Giovannina e la figlia Luisella

Michele Battaglino, pensionato puglie-se di nascita e milanese di azione, è daqualche anno volontario di anvolt Milanodove si occupa anche dei trasporti.

Perché ha scelto di accostarsi al mon-do del volontariato?«Ho vissuto purtroppo sulla mia pelle, infamiglia, l’esperienza terribile dellamalattia tumorale e, una volta andato inpensione, mi è sembrato naturale cerca-re di darmi da fare per i pazienti oncolo-gici. L’associazione si è rivelata il postoideale dove svolgere questo compito».

Di che cosa si occupa?«Ho fatto un po’ di tutto, dall’incaricato di

fiducia esterno per la raccolta delle dona-zioni, ai trasporti e all’accompagnamen-to. Sempre con grande entusiasmo ericevendone, in cambio, ogni volta qual-

cosa di veramente speciale».

Che cosa nello specifico?«Nel caso dell’accompagnamento deipazienti, la sincera riconoscenza nei loroocchi. Sono persone spesso fantastiche,per le quali anche solo un sorriso amicoè fondamentale».

Che cosa vuol dire a chi non conosceanvolt?«Di provare a venire a trovarci e respira-re in prima persona lo spirito che animatutti i suoi volontari. Ne verrà certamentecoinvolto, come è successo a me e atanti altri amici».

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Giovannina e Luisella con il volontario Michele

Michele, volontario anvolt

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INTERvISTA

Quali sono oggi le parolechiave nella lotta del tumoreal seno?«Diagnosi precoce, multidisci-plinarietà, qualità della vita».È una patologia che statisti-camente colpisce una buo-na percentuale di donne nelcorso della vita, in Italiaquasi 50.000 l’anno. Esistela consapevolezza del peri-colo che rappresenta o èancora sottovalutato?«Il pericolo reale è ancorapiuttosto sottovalutato in mol-te zone della nostra penisola,ad esempio esistono impor-tanti differenze nell’adesione

agli screening regionali traregioni del nord Italia e regionidel sud».Quali sono i reali numeri deltumore al seno nel nostroPaese? Soprattutto, possia-mo dire che oggi 8 donne su10 guariscono?«Ogni anno, in Italia, si amma-lano di tumore al seno circa47.000 donne. La diagnosiprecoce al momento consenteuna guarigione molto superio-re al 90 percento dei casi, coninterventi assai limitati e quin-di un’ottima qualità di vita perle pazienti».Quanti casi di tumore alseno di quelli diagnosticatisi potrebbero ancora preve-nire?«La prevenzione primaria, chesi traduce in corretti stili di vita,potrebbe ridurre l’incidenzadella malattia anche del trentaper cento».

Il più importante consiglio diprevenzione?«Per quanto riguarda la pre-venzione primaria il consigliopiù importante rimane la dietapovera di grassi animali e ric-ca di vegetali. Per la preven-zione secondaria, ricordarsi dieffettuare mammografia edecografia tutti gli anni a partiredai quarant’anni, anzi l’eco-grafia già dai trentacinque».Per quale tipologia di tumo-re al seno si sono compiuti imaggiori progressi nellacura nel corso del tempo?«Oggi rispetto a qualche annofa riusciamo a fare trattamentisempre più mirati. Il tumoreche esprime il recettore perl’HER2 è quello per cui, negliultimi dieci anni, vi sono stati imaggiori progressi, grazie alla

messa a punto dei farmaci antiHER2».Possiamo dire che negli ulti-mi anni c’è stato un ulterio-re miglioramento della qua-lità di vita delle pazienti? «La qualità di vita è sempre alcentro dei nostri trattamenti.Idealmente tutte le donne ope-rate devono tornare ad unavita normale. Dal punto divista fisico, oggi lo otteniamoin pochi mesi grazie ad inter-venti chirurgici sempre piùmirati, con esiti invisibili, oattraverso il ricorso alla chirur-gia plastica in tutti gli interven-ti più demolitivi. Dal punto divista psicologico invece visono ancora alcune difficoltà,perché è difficile rimuoverecompletamente il tumore dallamente».Sono passati anni dallacomparsa dei primi farmaciefficaci contro questo tipo

di tumore. Ci sono attual-mente altre novità terapeuti-che importanti per il tratta-mento del carcinoma mam-mario?«I primi farmaci efficaci sonostati quelli antiestrogenici,come il Tamoxifen, negli anni’60, poi le chemioterapie neglianni ’70-’80, quindi gli antiHER2, come il Trastuzumab,negli anni 2000. Oggi la ricer-ca prosegue ancora su questifiloni, con farmaci antiormona-li sempre più efficaci, chemio-terapici più mirati e nuovi anti-corpi monoclonali».La vicenda di Angelina Jolieha portato alla luce il perico-lo di essere predispostegeneticamente a sviluppareun tumore al seno. Quanto èdiffusa questa mutazione ed

è il caso di sottoporsi a que-sto tipo di indagine?«Solo un piccola parte dei car-cinomi mammari interessadonne con predisposizionegenetica, circa il 5%. Non sap-piamo però quanto la mutazio-ne sia diffusa, anche perché, avolte, viene scoperta in giova-ni donne senza alcuna familia-rità che sviluppano un tumoredella mammella. L’indagine vaeseguita nelle famiglie dove èpresente un elevato numero ditumori della mammella e/odell’ovaio, soprattutto se insor-ti in giovane età».Come medico e membrodella Fondazione UmbertoVeronesi, come si ponerispetto alla recente ricercapubblicata da “Science” chedà una forte importanza allacasualità nella comparsa diuna patologia oncologica?«Il rischio di mutazioni cellula-ri è direttamente dipendentedal numero di mitosi cellulari.Le cellule che proliferano dipiù sono quindi più a rischio,ed il rischio di degenerazioneneoplastica può essereinfluenzato solo in parte dafattori esterni (pensiamo aesempio al fumo di sigaretta).Proprio per questo è importan-tissima la diagnosi precoce,che consente di aumentare dimolto la guarigione per tantitumori».

di Marco Infelise

L'Istituto europeo di oncolo-gia è un ospedale e casa dicura a carattere scientifico diMilano che si occupa, oltreche della cura dei tumori, del-la ricerca scientifica atta amigliorare le metodiche di dia-gnosi e di cura di ogni formadi cancro, possedendo al suointerno avanzatissimi labora-tori di ricerca.Fondato nel 1994 ha lo statusdi IRCCS (istituto di ricoveroe cura a carattere scientifico).

Laureato in Medicina e Chi-rurgia presso l’Universitàdegli Studi di Milano, il prof.Paolo Veronesi si è specializ-zato in Chirurgia Plastica eRicostruttiva e in ChirurgiaGenerale presso lo stesso ate-neo. Già presidente della Fon-dazione Umberto Veronesi,oggi ricopre il ruolo di Diret-tore della Divisione di Seno-logia dell’Istituto Europeo diOncologia di Milano. Mem-bro del Consiglio Direttivodella Società Italiana di Chi-rurgia Oncologica (SICO), èstato relatore invitato a oltre150 congressi nazionali einternazionali. Docente pres-so i Master di Senologia del-l’Università di Milano e diSiena, è autore di oltre 140pubblicazioni scientifiche e di22 capitoli di libri. Lo abbia-mo incontrato per fare il pun-to sulla lotta al tumore al senooggi in Italia.

«Qualità della vita al centro dei nostri trattamenti»

Il prof. Paolo

Veronesi

durante la

cerimonia

di consegna

delle borse

di studio della

Fondazione

Umberto

Veronesi a

ricercatori e

gruppi di ricerca

Febbraio Marzo 2015 ok:Novmbre - dicembre 08/07/15 15:53 Pagina 5

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6 Febbraio/Marzo 2015 Se vuoi aiutarci c.c. b. cod. iban IT 11 B 01030 01611 000000119037 c/o Monte dei Paschi di Siena ag. 10 Milano - c.c.postale 28903201

Un semplice test del san-gue potrebbe rilevare il

tumore ai polmoni, che dasolo causa il 13% delle mortiper cancro nel mondo, conun anticipo di due annirispetto alla TAC spirale, lametodologia di screeningutilizzata per i forti fumato-ri. Il test è basato sul-l’identificazione dipiccoli frammenti diacido nucleico pre-senti nel sangue(microRNA circolan-te), considerati unindicatore della pre-senza della malattia.Lo studio ha coinvol-

to 939 forti fumatori, 69 deiquali avevano già sviluppa-to un tumore polmonare.La ricerca è pubblicata sul“Journal of Clinical Onco-logy”, ed è basata su unostudio condotto dall’IstitutoNazionale dei Tumori diMilano con lo staff della dot-toressa Gabriella Sozzi.

Chi consuma piùcaffè, anche quello

decaffeinato, ha unminor rischio di incor-rere in un tumore del-la prostata. Questa èl’ultima revisione deidati su otto importantistudi che avevanocome argomento i

tumori della prostata ad elevata invasività. La ricerca è sta-ta pubblicata sugli “Annals Of Oncology” e firmata daricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma.

Caffè... sì grazie

Nuovo test del sangue

NEWS IN PILLOLE NEWS IN PILLOLE NEWS IN PILLOLE

di Edoardo Tesolin

Èattualmente in corsouno studio clinico finan-

ziato dal-l ’ U n i o n eE u r o p e aper scopri-re se i vac-cini perso-n a l i z z a t ip o s s o n omigliorarela loro effi-cacia suip a z i e n t icon patologia tumorale.GAPVAC è il nome del con-sorzio che include 14 orga-nizzazioni in Europa e negliStati Uniti, con il compito disviluppare vaccini persona-

lizzati per curare pazientiaffetti da glioblastoma, una

d e l l ef o r m ep i ùaggres-sive dit u m o r eal cer-vello. Iricerca-tori siaugura-no che il

lavoro svolto nell’ambitodel progetto, che dovrebbeconcludersi nel 2017, aprauna nuova strada allo svi-luppo di vaccini per altri tipidi cancro. Fonte: Medicina e Salute

Nuova frontiera: vaccini personalizzati

Un rapporto dellaIarc, l’agenzia inter-

nazionale per la ricercasul cancro, pubblicatodalla rivista “LancetOncology”, stima che inItalia circa il 3% dei

tumori degli uomini e il 7% di quelli delle donne abbiano comecausa l’obesità.“Le donne sono affette in misura sproporzionata dai tumori lega-ti all’obesità – spiega la dottoressa Melina Arnold dell’Iarc -. Adesempio, per i tumori al seno post menopausa, il tumore femmi-nile più diffuso nel mondo, lo studio ha mostrato che il 10% deicasi poteva essere prevenuto con un peso corporeo salutare”.

Buone nuove dal-l’Inghilterra: è

realtà il divieto difumare in macchinaquando si trasportaun minore. Chi tra-sporta minori di 18anni non potràaccendere e fumarela sigaretta in auto, a

meno che la macchina non sia decapottabile, col tettoaperto. La legge è entrata in vigore alla fine dell’annoscorso ed è prevista una multa di circa 50/60 euro incaso di contravvenzione. In Inghilterra il fumo è statoproibito da tutti i luoghi pubblici nel 2007. Fonte: Ansa

Ibifosfonati, farmaci uti-lizzati per la cura con-

tro l’osteoporosi, potreb-bero avere un effetto pre-ventivo nei confronti divari tipi di tumore, fra cuiquelli al polmone, al senoo al colon.

I farmaci agirebbero ostacolando la crescita anomala dicellule dovuta a un malfunzionamento di alcuni recet-tori della famiglia HER/EGFR. Gli scienziati sono par-titi da una considerazione, ovvero la minore incidenzatumorale nelle persone che seguono una terapia conquesti medicinali.Fonte: Proceedings of the National Academy of Sciences

Tumori e obesitàNuova vita per i bifosfonati?

No-smoking car

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Se vuoi aiutarci c.c. b. cod. iban IT 11 B 01030 01611 000000119037 c/o Monte dei Paschi di Siena ag. 10 Milano - c.c.postale 28903201 Febbraio/Marzo 2015 7

vITA dI ASSOcIAZIONEanvolt anvolt anvolt

Verona: Cambio di ufficio per ladelegazione locale, ora

siamo in via Legnago, 31.Il nuovo ufficio, più grande

e più servito, è a disposizionedei nostri utenti. Tel.:045 583908

Presso la delegazione di Novara è andata in scena laseconda edizione della maratona radiofonica “48 orecontro i tumori”, organizzata da anvolt, Sms Radio eC.S.I. della città di San Gaudenzio. Dalle vetrinedell’associazione, medici ed esperti in talk show si sonoconfrontati per due giorni sul tema della prevenzione,con la partecipazione attiva della nostra delegata,Stefania Civalleri, e collegamenti con le altre sedinazionali dell’anvolt. Inoltre, gli ascoltatori hanno potutosentire la testimonianza di esperienze dirette dal mondodel volontariato e godere della presenza di ospitid’eccezione del mondo dello spettacolo, dello sporte dell’arte. La maratona ha dato vita anche a un’astabenefica grazie alla quale sono stati raccolti 1600 euroa favore di anvolt Novara. Grazie a chi ha contribuitoa sostenere l’iniziativa! Kledi Kadiu, Nunzio Perricone,Simone Nolasco, Dario Laffranchi, Martina Nadalini e atutti gli artisti e amici di anvolt che sono stati insieme peruna giusta causa.

Bella iniziativa presso lanostra delegazionedi Lodi, dove un volumecontribuirà alla causadell’associazione. Eccolo, siintitola “Risatesenz’ombra”, ed è il libroche donerà ad anvoltLodi una parte del ricavatodalle sue vendite.Per questo ringraziamo dicuore il nostro volontariolocale Dado Tedeschi,comico e autore del libro, peraver deciso di includerci inquesto bellissimo- e interessante - progetto.

3 giorni dedicati alle donne.Vi ricordiamo che nei giorni 6,7, e 8marzo, i nostri 22 ambulatori sparsisu tutto il territorio nazionalesaranno aperti al pubblico femminilein orario no stop per visite gratuitedi prevenzione. La nostra “tre giorni”è giunta all’edizione numero XVI eha contribuito, negli anni, alla buonasalute di un gran numero di signore.Per informazioni su orari eprenotazioni basta chiamare la piùvicina sede anvolt.

In occasione della Festa della Donna, la delegazioneanvolt di Palermo avrà un suo stand presso l’ufficiodel Giudice di Pace del capoluogo siciliano, situato invia Cavour al civico 60. I volontari anvolt, capitanatidalla responsabile Rossella Iemmiti, faranno damotivatori per il mondo del terzo settore in generale eavranno la possibilità di raccontare l’attività delladelegazione locale. Di più, per le signore chefrequenteranno il loro stand saranno a disposizionefresche mimose... e squisiti cioccolatini.

Novara

Palermo

Lodi

Anvolt per la donnain tutta Italia

Febbraio Marzo 2015 ok:Novmbre - dicembre 08/07/15 15:54 Pagina 7

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8 Febbraio/Marzo 2015 Se vuoi aiutarci c.c. b. cod. iban IT 11 B 01030 01611 000000119037 c/o Monte dei Paschi di Siena ag. 10 Milano - c.c.postale 28903201

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A L

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In data 10 febbraio 2015 si è svolta la votazione alla Camera deiDeputati relativa alla riforma del Titolo V della Costituzione e

purtroppo l’emendamento proposto dall’On. Vargiu e sostenutodalle associazioni dei malati è stato respinto. Tale emendamentochiedeva che venisse esplicitata l’estensione dell’autorità delloStato ad esercitare i poteri sostitutivi nei confronti del-le Regioni, qualora queste risultassero inadempientinell’attuazione ed erogazione dei cosiddetti LivelliEssenziali di Assistenza (LEA). Nonostante il parerefavorevole di molte forze politiche, la modifica richie-sta non è stata però adottata. Ciò significa che il dise-gno di legge di riforma costituzionale attualmente indiscussione prevede e conferma il principio dell’u-niformità assistenziale in tutto il territorio italiano, masolamente riguardo alla garanzia dei diritti civili esociali, escludendo invece l’ambito prettamente sanitario dellatutela della salute. Tale scelta appare del tutto irragionevole, poi-ché impedisce l’intervento dello Stato in tutti quei casi – purtrop-po frequenti e ripetuti, soprattutto in alcune aree del Paese - incui l’apparato sanitario regionale risulta insufficiente, carente ed

inadeguato a rispondere alle esigenze dei cittadini. In altri terminici si continua a trovare di fronte a tanti sistemi sanitari quantesono le Regioni italiane, creando così disparità e confusione nel-la erogazione di servizi essenziali per la tutela di ognuno. La rifor-ma Costituzionale rappresenta un momento importante e pres-

soché unico per adeguare i fondamenti dello statodi diritto all’evoluzione della realtà sociale, ma taleoccasione questa volta è stata persa. Si consideriche l’importanza dell’emendamento proposto è sta-ta riconosciuta senza incertezza proprio da coloroche ogni giorno si battono per i diritti e per il soste-gno dei malati, ovvero le associazioni di volontaria-to: si tratta dunque di un tema che prescinde da pro-spettive politiche e da posizioni ideologiche, ma chetrova la sua legittimità nel diritto di ogni persona a

vedere tutelata la propria salute. Gli operatori del privato sociale– nonostante il rigetto dell’emendamento - appaiono comunquedeterminati a proseguire nella campagna di informazione e sen-sibilizzazione dei cittadini e dei mass media rispetto ad un temacosì importante.

Riforma costituzionale e diritto alla saluteavv. Mari D’Aloia

Sedi anvoltin Italia

Sede amministrativa: 20124 Milano Via Montegrappa, 6 - tel.: 02 6884053 - fax: 02 6880158 Sede nazionale: 20158 Milano via G. Guerzoni, 44 - tel.: 02 66823761- fax: 02 69002811 Sede operativa sanitaria: Osp. Niguarda Cà Granda Mi tel.: 02 64442151 - fax: 02 66104836c.c. bancario M.P.S. agenzia 10 cod. iban IT 11 B 01030 01611 000000119037 c.c.postale 28903201

Le delegazioni con ambulatorio sono evidenziate in rosso

60125 ANCONAVia Marini 21 - Tel.:071 54411 fax: 071 55243

cod. IBAN IT 13 F 01030 02605 000000080744 c/o M.P.S. ag.2

24122 BERGAMOVia J. Palma il Vecchio, 59/61- Tel. 035 249093 Fax 035 248815

cod.IBAN IT 44 B 05428 11108 000000033055 c/o Pop.di Berg.

39100 BOLZANOVia Resia 26/B - Tel. 0471 918903 Fax 0471 920514

cod.IBAN IT 65 P 01030 11600 000000604367 c/o M.P. S.

25122 BRESCIAVia V. Emanuele II 4 - Tel. 030 45425 Fax 030 280554

cod. IBAN IT 20 N 01030 11207 000063200256 c/o M.P.S.

95128 CATANIAVia Etnea 688 - Tel. / Fax 095 432950

cod. IBAN IT 41 S 01030 16900 000002412808 C/O M.P.S.

88100 CATANZAROVic. S. Maria Mezzogiorno 9 Tel. / Fax 0961 745008

62012 CIVITANOVA MARCHEVia Fratelli Rosselli 3 - Tel./ Fax 0733 773900

cod. IBAN IT 11 C 01030 68872 000000196843 c/o M.P.S. AG.4992

61032 FANO (PU)Via Roma 77/a - Tel. 0721 827599 Fax: 0721 806665

cod. IBAN IT 33 N01030 24300 000001259414 c/o M.P.S AG. 7371

44122 FERRARAVia Franceschini 2 - Tel. Fax: 0532 771844

cod. IBAN IT 60 E 01030 13000 000001064934 c/o M.P.S AG. 760

16124 GENOVAVia S. Luca 12, int. 26 - Tel.: 010 265999 Fax: 010 265972

cod. IBAN IT 49 T 01030 01401 000001329748 c/o M.P.S. AG.1

26900 LODIViale Milano, 71 - Tel.: 0371 412001 Fax: 0371 610123

cod. IBAN IT 34 A 01030 20301 000000865837 c/o M.P.S AG.600

30171 MESTRE (VE)Via Mascagni 21 - Tel.: 041 976604 Fax: 041 976600

cod.IBAN IT19 A 01005 02004 000000002345 c/o Naz.del Lavoro

20158 MILANOVia G. Guerzoni, 44 - Tel. 02 66823761 Fax: 02 69002811

cod. IBAN IT 03 J 01030 01620 000000023859 c/o M.P.S.

28100 NOVARAVia Marconi 18/ac -Tel. 0321 30220 Fax 0321 390587

cod. IBAN IT 83 A 01030 10100 000000628493 c/o M.P.S.

35138 PADOVAVia Bezzecca 2/4 Tel.: 049 8724958 Fax: 049 8723547

cod.IBAN IT 02 0 01030 62790 000061130267 c/o MPS

90139 PALERMOP.zza Don Sturzo 44 - Tel.: 091 331954 Fax: 091 323826

cod. IBAN IT 50A 01030 04616 000061284041 c/o M.P.S.

43123 PARMAVia Orazio, 44/a - Tel. e Fax: 0521 240207

cod IBAN IT 74K 01030 12705 000010368196 c/o M.P.S

00040 POMEZIA (RM)Via Roma, 206b - tel.: 06 91250744 -fax: 06 9110048

cod. IBAN IT49J 01030 22000 000000470186 c/o M.P.S. fil. 8743

48121 RAVENNAVia Garatoni 12 - Tel.0544 39465 Fax 0544 215611

cod. IBAN IT 76 Y 01030 13100 000000932949 c/o M.P.S.

0156 ROMAVia Serravalle di Chienti, 28 - Tel.: 06 8171144 - Fax: 06 41218689

cod. IBAN IT95 S01030 03269 000001631887 c/o M.P.S. AG. 8680

10141 TORINOVia Pollenzo, 27 - Tel. 011 6967799 Fax: 011 6671261

cod. IBAN IT 43H 01030 01005 000000305654 c/o M.P.S.

38122 TRENTOVia Prepositura 32 - Tel. 0461 232036 Fax 0461 235300

cod.IBAN IT 24 R 08304 01807 000007771835 c/o Cas. Rur. diTn

34135 TRIESTEViale Miramare 3 - Tel. 040 416636 Fax 040 418677

cod. IBAN IT 24 I 063 4002 2216 2501 5569 301 c/o Cas. Risp. F.V.G.

33100 UDINEVia F. Dormisch 62 - Tel. 0432 400965 Fax 0432 400940

cod. IBAN IT 51d 01030 12300 000000731327 c/o M.P.S.

21100 VARESEViale Ippodromo 59 - Tel. / Fax 0332 235625

cod. IBAN IT 79 E05428 10812 000000014073 c/o Pop.di

Bg/cred.Varesino

37134 VERONAVia Legnago, 31- Tel. 045 583908 Fax 045 504764

cod. IBAN IT 31 S 01030 11701 000000630991 c/o M.P.S ag. 701

36100 VICENZAVia Vigna 1 - Tel. / Fax 0444 301160

cod. IBAN IT 86 R 057 2811 8030 1557 0367 549 c/o Pop.di Vic.

38068 ROVERETO (Tn)C.so Rosmini 8 - Tel. 0464 420421

cod. IBAN IT 24 R 08304 01807 000007771835 c/o Cas. Rur. diTn

38037 Predazzo (Tn):

Via G. Verdi, 16 - Tel.: 0461 235543

17025 LOANOVia Orsolani, 33/R Tel.: 347 5745626

Più Prevenzione Meno Cancro rivista di pre-venzione ed informazione fondata nel 1987Editore, Redazione e Amministrazione: anvolt - Associazione Nazionale Volontari LottaContro I TumoriFax: 02 6880158 - sito web: www. anvolt.orgDirettore Responsabile: Flavio TesolinRedattore Capo: Romano MicheliniRealizzazione grafica: Leonardo Vasco, FlavioTesolin Fotografie: Romano Michelini, Flavio TesolinSiti Liberi InternetComitato Di Redazione: Elisabeth Bortolotto,Osvaldo Previato, Eleonora Sannazzari.Redattori: Marco Infelise, Paola Il GrandeTiratura: copie 50.000 Pubblicazione mensileRegistrazione del Tribunale di Milano n. 642 del18/09/87Sped. in A.P. - 45% - art. 2 comma 20/B legge662/96 Filiale di MilanoI dati necessari per l’invio della rivista sono trat-tati elettronicamente e utilizzati dall’editoreAssociazione Nazionale Volontari Lotta Controi Tumori per la spedizione della pubblicazio-ne.Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno2003, n. 196 è possibile in qualsiasi momentochiedere l’annullamento dell’invio e gratuita-mente consultare modificare e cancellare i dati,o semplicemente opporsi al loro utilizzo scri-vendo a: anvolt - Associazione NazionaleVolontari Lotta Contro i Tumori Via G. Guerzo-ni, 44 - 20158 Milano - Responsabile dati.

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