Specific He HTML 4.01

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5/15/2018 SpecificHeHTML4.01-slidepdf.com http://slidepdf.com/reader/full/specific-he-html-401 1/503 Specifiche HTML 4.01 Diodati.org AVVISO IMPORTANTE Questo documento è una traduzione in lingua italiana della Raccomandazione W3C del 24 Dicembre 1999 "HTML 4.01 Specification". La traduzione è stata completata il giorno 11/04/2003. q L'URI di questo documento è http://www.diodati.org/w3c/html401/ cover.html q L'URI del documento originale in lingua inglese è http://www.w3.org/ TR/1999/REC-html401-19991224 q L'URI della versione inglese più recente di questa Raccomandazione è http://www.w3.org/TR/html401/ L'unica versione normativa è l'originale inglese. La presente traduzione in italiano non può essere considerata normativa in alcuna sua parte. Per informazioni sul copyright si vedano le note poste alla fine del sommario. La traduzione è stata effettuata da Michele Diodati <[email protected]>. Questo documento può contenere errori di traduzione. Qualsiasi errore riscontrato nelle seguenti pagine e comunicato all'autore della traduzione verrà nel più breve tempo controllato e corretto.  successivo sommario elementi attributi indice analitico Specifiche HTML 4.01 Raccomandazione W3C del 24 Dicembre 1999 file:///C|/Doc/10-03-2005/WebServer/html401/cover.html (1 di 16)04/05/2005 19.02.07

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Specifiche HTML 4.01

Diodati.org AVVISO IMPORTANTE Questo documento una traduzione in lingua italiana della Raccomandazione W3C del 24 Dicembre 1999 "HTML 4.01 Specification". La traduzione stata completata il giorno 11/04/2003.q

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L'URI di questo documento http://www.diodati.org/w3c/html401/ cover.html L'URI del documento originale in lingua inglese http://www.w3.org/ TR/1999/REC-html401-19991224 L'URI della versione inglese pi recente di questa Raccomandazione http://www.w3.org/TR/html401/

L'unica versione normativa l'originale inglese. La presente traduzione in italiano non pu essere considerata normativa in alcuna sua parte. Per informazioni sul copyright si vedano le note poste alla fine del sommario. La traduzione stata effettuata da Michele Diodati . Questo documento pu contenere errori di traduzione. Qualsiasi errore riscontrato nelle seguenti pagine e comunicato all'autore della traduzione verr nel pi breve tempo controllato e corretto. successivo sommario elementi attributi indice analitico

Specifiche HTML 4.01Raccomandazione W3C del 24 Dicembre 1999file:///C|/Doc/10-03-2005/WebServer/html401/cover.html (1 di 16)04/05/2005 19.02.07

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Questa versione: http://www.w3.org/TR/1999/REC-html401-19991224 (un archivio .zip di file HTML [446Kb]) Ultima versione di HTML 4.01: http://www.w3.org/TR/html401 Ultima versione di HTML 4: http://www.w3.org/TR/html4 Ultima versione di HTML: http://www.w3.org/TR/html Versione precedente ad HTML 4.01: http://www.w3.org/TR/1999/PR-html40-19990824 Precedente Raccomandazione HTML 4: http://www.w3.org/TR/1998/REC-html40-19980424 Editori: Dave Raggett Arnaud Le Hors, W3C Ian Jacobs, W3CCopyright 1997-1999 W3C (MIT, INRIA, Keio), Tutti i diritti riservati. Si applica la normativa W3C su responsabilit, commerciabilit, uso del documento e concessione di licenze sul software.

CompendioQueste specifiche definiscono l'HyperText Markup Language [N.d.t.: Linguaggio di Marcatura Ipertestuale] (HTML), il linguaggio di pubblicazione per il World Wide Web. In particolare definiscono l'HTML 4.01, che un aggiornamento minore di HTML 4. In aggiunta alle caratteristiche testuali, multimediali e ipertestuali delle precedenti versioni di HTML (HTML 3.2 [HTML32] e HTML 2.0 [RFC1866]), HTML 4 supporta maggiori opzioni multimediali, linguaggi di scripting, fogli di stile, migliori servizi per la stampa, e documenti che sono pi accessibili per utenti con disabilit. L'HTML 4 procede inoltre a grandi passi verso l'internazionalizzazione dei documenti, con lo scopo di rendere il Web davvero alla portata di tutti. HTML 4 un'applicazione SGML conforme allo Standard internazionale ISO 8879 -- Standard Generalized Markup Language [ISO8879].

Stato di questo documento

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Questa sezione descrive lo stato di questo documento all'epoca della sua pubblicazione. Altri documenti possono sostituire il presente documento. Lo stato pi aggiornato di tale documento mantenuto presso il W3C. Questo documento tratta in dettaglio l'HTML 4.01, che parte del ramo di specifiche HTML 4. La prima versione di HTML 4 stata HTML 4.0 [HTML40], pubblicata il 18 Dicembre 1997 e revisionata il 24 Aprile 1998. Queste specifiche costituiscono la prima Raccomandazione HTML 4.01. Esse includono cambiamenti dalla versione del 24 Aprile dell'HTML 4.0 di tipo non editoriale. Sono state apportate, ad esempio, alcune modifiche alle DTD. Questo documento rende obsolete le precedenti versioni di HTML 4.0, bench il W3C continuer a rendere disponibili quelle specifiche e le loro DTD presso il proprio sito Internet. Questo documento stato sottoposto a revisione dai membri del W3C e da altre parti interessate ed stato approvato dal Direttore come una Raccomandazione del W3C. E' un documento stabile e pu essere usato come materiale di consultazione o citato come un riferimento normativo da un altro documento. Il ruolo del W3C nel produrre la Raccomandazione di attirare attenzione sulle specifiche e di promuovere il loro impiego generalizzato. Ci accresce la funzionalit e l'interoperabilit della Rete. Il W3C raccomanda che programmi utente e sviluppatori (e in particolare gli strumenti di sviluppo) producano documenti HTML 4.01 piuttosto che documenti HTML 4.0. Il W3C raccomanda che gli sviluppatori producano documenti HTML 4 invece che documenti HTML 3.2. Per ragioni di compatibilit all'indietro, il W3C raccomanda anche che gli strumenti che interpretano l'HTML 4 continuino a supportare adeguatamente l'HTML 3.2 e l'HTML 2.0. Per informazioni circa la prossima generazione di HTML, "Il linguaggio estensibile di marcatura ipertestuale" [XHTML], fate riferimento per favore all'Attivit del W3C su HTML e all'elenco di Relazioni tecniche del W3C. Questo documento stato prodotto come parte dell'Attivit del W3C su HTML. Gli scopi del Gruppo di lavoro su HTML (solo i membri) sono discussi nello statuto del Gruppo di lavoro su HTML (solo i membri). Un elenco delle correnti Raccomandazioni del W3C e altri documenti tecnici possono essere reperiti a http://www.w3.org/TR. La discussione pubblica sulle caratteristiche dell'HTML ha luogo su [email protected] (archivi di [email protected]).

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Linguaggi disponibiliLa versione inglese di queste specifiche la sola versione normativa. Tuttavia, per traduzioni di questo documento, vedete http://www.w3.org/MarkUp/html4updates/translations.

ErrataLa lista di errori conosciuti in queste specifiche disponibile a: http://www.w3.org/MarkUp/html4-updates/errata Per favore riportate gli errori in questo documento a [email protected].

Sommario breve1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. A proposito delle Specifiche HTML 4 Introduzione ad HTML 4 A proposito di SGML e HTML Conformit: requisiti e raccomandazioni Rappresentazione di documenti HTML - Insiemi di caratteri, codifiche di caratteri ed entit Tipi di dati elementari in HTML - Dati di tipo carattere, colori, lunghezze, URI, tipi di contenuto, ecc. La struttura globale di un documento HTML - HEAD e BODY di un documento Informazioni sulla lingua e la direzione del testo - Considerazioni internazionali per il testo Testo - Paragrafi, righe e frasi Elenchi - Elenchi non ordinati, ordinati e di definizioni Tabelle Collegamenti - Collegamenti ipertestuali e indipendenti dal mezzo Oggetti, immagini e applet Fogli di stile - Aggiungere stile ai documenti HTML Allineamento, stili di carattere e righe orizzontali Frame - Presentazione multi-vista dei documenti Moduli - Moduli ad immissione-utente: campi testo, bottoni, menu ed altro Script - Documenti animati e moduli intelligenti Informazioni SGML di riferimento per HTML - Definizione formale di HTML e convalida Dichiarazione SGML di HTML 4 Definizione del tipo di documento

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22. Definizione del tipo di documento transitoria 23. Definizione del tipo di documento a frame 24. Riferimenti ad entit carattere in HTML 4 A. Modifiche B. Prestazioni, implementazione e note di progettazioneq q q q

Riferimenti Indice degli elementi Indice degli attributi Indice analitico

Sommario completo1. A proposito delle Specifiche HTML 4 1. Come sono organizzate le Specifiche 2. Convenzioni usate nel documento 1. Elementi ed attributi 2. Note ed esempi 3. Ringraziamenti 1. Ringraziamenti per la revisione corrente 4. Dichiarazione di riserva del diritto d'autore 2. Introduzione a HTML 4 1. Cos' il World Wide Web? 1. Introduzione agli URI 2. Identificatori di frammento 3. URI relativi 2. Cos' l'HTML? 1. Una breve storia dell'HTML 3. HTML 4 1. Internazionalizzazione 2. Accessibilit 3. Tabelle 4. Documenti composti 5. Fogli di stile 6. Scripting 7. Stampa 4. Creare documenti con HTML 4 1. Separare la struttura dalla presentazione 2. Tenere in considerazione l'accessibilit universale al Web

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3. Aiutare i programmi utente con la riproduzione incrementale A proposito di SGML e HTML 1. Introduzione a SGML 2. Costrutti SGML usati in HTML 1. Elementi 2. Attributi 3. Riferimenti a caratteri 4. Commenti 3. Come leggere la DTD HTML 1. Commenti nella DTD 2. Definizioni delle entit parametro 3. Dichiarazioni di elemento s Definizioni del modello di contenuto 4. Dichiarazioni di attributo s Entit DTD nelle definizioni di attributo s Attributi booleani Conformit: requisiti e raccomandazioni 1. Definizioni 2. SGML 3. Il tipo di contenuto text/html Rappresentazione di documenti HTML - Insiemi di caratteri, codifiche di caratteri ed entit 1. L'insieme di caratteri del documento 2. Codifica dei caratteri 1. Scegliere una codifica s Note su codifiche particolari 2. Specificare la codifica dei caratteri 3. Riferimenti a caratteri 1. Riferimenti numerici a caratteri 2. Riferimenti ad entit carattere 4. Caratteri non visualizzabili Tipi di dati elementari in HTML - Dati di tipo carattere, colori, lunghezze, URI, tipi di contenuto, ecc. 1. Informazioni sulla forma maiuscola/minuscola 2. Tipi elementari in SGML 3. Stringhe di testo 4. URI 5. Colori 1. Note sull'uso dei colori 6. Lunghezze 7. Tipi di contenuto (tipi MIME)

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8. Codici di lingua 9. Codifiche dei caratteri 10. Caratteri singoli 11. Date e orari 12. Tipi di collegamento 13. Descrittori dei media 14. Dati di script 15. Dati dei fogli di stile 16. Nomi di destinazione dei frame 7. La struttura globale di un documento HTML - HEAD e BODY di un documento 1. Introduzione alla struttura di un documento HTML 2. Informazioni sulla versione di HTML 3. L'elemento HTML 4. L'intestazione del documento 1. L'elemento HEAD 2. L'elemento TITLE 3. L'attributo title 4. I metadati s Specificare i metadati s L'elemento META s Profili dei metadati 5. Il corpo del documento 1. L'elemento BODY 2. Identificatori di elemento: gli attributi id e class 3. Elementi a livello di blocco e in riga 4. Raggruppare gli elementi: gli elementi DIV e SPAN 5. Intestazioni: gli elementi H1, H2, H3, H4, H5, H6 6. L'elemento ADDRESS 8. Informazioni sulla lingua e la direzione del testo - Considerazioni internazionali per il testo 1. Specificare la lingua del contenuto: l'attributo lang 1. Codici di lingua 2. Ereditariet dei codici di lingua 3. Interpretazione dei codici di lingua 2. Specificare la direzione del testo e delle tabelle: l'attributo dir 1. Introduzione all'algoritmo bidirezionale 2. Ereditariet delle informazioni sulla direzione del testo 3. Impostare la direzione del testo incluso 4. Annullare l'algoritmo bidirezionale: l'elemento BDO 5. Riferimenti a caratteri per il controllo della direzione e dellafile:///C|/Doc/10-03-2005/WebServer/html401/cover.html (7 di 16)04/05/2005 19.02.07

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giunzione 6. L'effetto dei fogli di stile sulla bidirezionalit 9. Testo - Paragrafi, righe e frasi 1. Spazio bianco 2. Testo strutturato 1. Elementi della frase: EM, STRONG, DFN, CODE, SAMP, KBD, VAR, CITE, ABBR e ACRONYM 2. Citazioni: gli elementi BLOCKQUOTE e Q s Riproduzione delle citazioni 3. Pedici e apici: gli elementi SUB e SUP 3. Righe e paragrafi 1. Paragrafi: l'elemento P 2. Controllare le interruzioni di riga s Forzare un'interruzione di riga: l'elemento BR s Impedire un'interruzione di riga 3. Unione mediante trattino 4. Testo preformattato: l'elemento PRE 5. Riproduzione visuale dei paragrafi 4. Annotare le modifiche dei documenti: gli elementi INS e DEL 10. Elenchi - Elenchi non ordinati, ordinati e di definizioni 1. Introduzione agli elenchi 2. Elenchi non ordinati (UL), elenchi ordinati (OL) e voci di elenco (LI) 3. Elenchi di definizioni: gli elementi DL, DT e DD 1. Riproduzione visuale di elenchi 4. Gli elementi DIR e MENU 11. Tabelle 1. Introduzione alle tabelle 2. Elementi per costruire tabelle 1. L'elemento TABLE s Direzionalit della tabella 2. Didascalie delle tabelle: l'elemento CAPTION 3. Raggruppamenti di righe: gli elementi THEAD, TFOOT e TBODY 4. Raggruppamenti di colonne: gli elementi COLGROUP e COL s L'elemento COLGROUP s L'elemento COL s Calcolare il numero di colonne in una tabella s Calcolare la larghezza delle colonne 5. Righe di tabella: l'elemento TR 6. Celle di tabella: gli elementi TH e TD s Celle che si estendono su pi righe o colonne

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3. Formattazione di tabelle da parte di programmi utente visuali 1. Bordi e filetti 2. Allineamento orizzontale e verticale s Ereditariet delle specifiche di allineamento 3. Margini delle celle 4. Riproduzione di tabelle da parte di programmi utente non visuali 1. Associare informazioni di intestazione alle celle di dati 2. Categorizzare le celle 3. L'algoritmo per la ricerca delle informazioni di intestazione 5. Una tabella di esempio 12. Collegamenti - Collegamenti ipertestuali e indipendenti dal mezzo 1. Introduzione a collegamenti e ancore 1. Visitare una risorsa collegata 2. Altre relazioni di collegamento 3. Specificare ancore e collegamenti 4. Titoli dei collegamenti 5. Internazionalizzazione e collegamenti 2. L'elemento A 1. Sintassi dei nomi di ancora 2. I collegamenti annidati sono illegali 3. Ancore con l'attributo id 4. Risorse non disponibili e non identificabili 3. Relazioni tra documenti: l'elemento LINK 1. Collegamenti in avanti e all'indietro 2. Collegamenti e fogli di stile esterni 3. Collegamenti e motori di ricerca 4. Informazioni sul percorso: l'elemento BASE 1. Risolvere gli URI relativi 13. Oggetti, immagini e applet 1. Introduzione a oggetti, immagini e applet 2. Inserire un'immagine: l'elemento IMG 3. L'inclusione generica: l'elemento OBJECT 1. Regole per la riproduzione di oggetti 2. Inizializzazione di oggetti: l'elemento PARAM 3. Schemi globali per la denominazione di oggetti 4. Dichiarazioni e instanziazioni di oggetti 4. Includere un applet: l'elemento APPLET 5. Note sui documenti incorporati 6. Mappe immagine 1. Mappe immagine sul lato cliente: gli elementi MAP e AREA s Esempi di mappe immagine sul lato clientefile:///C|/Doc/10-03-2005/WebServer/html401/cover.html (9 di 16)04/05/2005 19.02.07

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2. Mappe immagine sul lato server 7. Presentazione visuale di immagini, oggetti e applet 1. Larghezza e altezza 2. Spazio bianco intorno a immagini e oggetti 3. Bordi 4. Allineamento 8. Come specificare un testo alternativo 14. Fogli di stile - Aggiungere stile ai documenti HTML 1. Introduzione ai fogli di stile 2. Aggiungere stile all'HTML 1. Impostare il linguaggio predefinito per i fogli di stile 2. Informazioni di stile in riga 3. Informazioni di stile nell'intestazione: l'elemento STYLE 4. Tipi di media 3. Fogli di stile esterni 1. Fogli di stile preferenziali ed alternativi 2. Specificare fogli di stile esterni 4. Fogli di stile a cascata 1. Cascate dipendenti dal mezzo 2. Eredit e collegamento a cascata 5. Nascondere i dati di stile ai programmi utente 6. Collegamento ai fogli di stile tramite intestazioni HTTP 15. Allineamento, stili dei caratteri e linee orizzontali 1. Formattazione 1. Colore di sfondo 2. Allineamento 3. Oggetti fluttuanti s Allineare un oggetto s Far scorrere del testo intorno ad un oggetto 2. Caratteri 1. Elementi di stile dei caratteri: gli elementi TT, I, B, BIG, SMALL, STRIKE, S e U 2. Elementi modificatori dei caratteri: FONT e BASEFONT 3. Linee: l'elemento HR 16. Frame - Presentazione multi-vista dei documenti 1. Introduzione ai frame 2. Organizzazione dei frame 1. L'elemento FRAMESET s Righe e colonne s Insiemi di frame annidati s Condivisione di dati tra framefile:///C|/Doc/10-03-2005/WebServer/html401/cover.html (10 di 16)04/05/2005 19.02.07

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2. L'elemento FRAME s Impostare il contenuto iniziale di un frame s Riproduzione visuale di un frame 3. Specificare informazioni sul frame di destinazione 1. Impostare la destinazione predefinita per i collegamenti 2. Semantica della destinazione 4. Contenuto alternativo 1. L'elemento NOFRAMES 2. Descrizioni lunghe di frame 5. Frame incorporati: l'elemento IFRAME 17. Moduli - Moduli ad immissione-utente: campi testo, bottoni, menu ed altro 1. Introduzione ai moduli 2. Controlli 1. Tipi di controllo 3. L'elemento FORM 4. L'elemento INPUT 1. Tipi di controllo creati con INPUT 2. Esempi di moduli contenenti controlli di INPUT 5. L'elemento BUTTON 6. Gli elementi SELECT, OPTGROUP e OPTION 1. Opzioni preselezionate 7. L'elemento TEXTAREA 8. L'elemento ISINDEX 9. Etichette 1. L'elemento LABEL 10. Aggiungere struttura ai moduli: gli elementi FIELDSET e LEGEND 11. Dare il fuoco ad un elemento 1. Navigazione tramite selettori 2. Tasti di accesso 12. Controlli disabilitati e di sola lettura 1. Controlli disabilitati 2. Controlli di sola lettura 13. Inoltro del modulo 1. Metodo d'inoltro del modulo 2. Controlli del buon esito 3. Elaborare i dati del modulo s Primo passo: identificare i controlli del buon esito s Secondo passo: costruire l'insieme dei dati del modulo s Terzo passo: codificare l'insieme dei dati del modulo s Quarto passo: inviare l'insieme codificato dei dati del

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modulo 4. Tipi di contenuto del modulo s application/x-www-form-urlencoded s multipart/form-data Script - Documenti animati e moduli intelligenti 1. Introduzione agli script 2. Progettare documenti per programmi utente che supportano linguaggi di script 1. L'elemento SCRIPT 2. Specificare il linguaggio di script s Il linguaggio di script predefinito s Dichiarazione locale di un linguaggio di script s Riferimenti ad elementi HTML da uno script 3. Eventi intrinseci 4. Modifica dinamica di documenti 3. Progettare documenti per programmi utente che non supportano linguaggi di script 1. L'elemento NOSCRIPT 2. Nascondere ai programmi utente i dati di script Informazioni SGML di riferimento per HTML - Definizione formale di HTML e convalida 1. Convalida di documenti 2. Esempio tipico di catalogo SGML Dichiarazione SGML di HTML 4 1. Dichiarazione SGML Definizione del tipo di documento Definizione del tipo di documento transitoria Definizione del tipo di documento a frame Riferimenti ad entit carattere in HTML 4 1. Introduzione ai riferimenti ad entit carattere 2. Riferimenti ad entit carattere per caratteri ISO 8859-1 1. L'elenco dei caratteri 3. Riferimenti ad entit carattere per simboli, simboli matematici e lettere greche 1. L'elenco dei caratteri 4. Riferimenti ad entit carattere per caratteri usati nel codice di marcatura e per l'internazionalizzazione 1. L'elenco dei caratteri

A. Modifiche 1. Modifiche tra le versioni HTML 4.0 del 24 Aprile 1998 e HTML 4.01file:///C|/Doc/10-03-2005/WebServer/html401/cover.html (12 di 16)04/05/2005 19.02.07

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del 24 Dicembre 1999 1. Modifiche alle specifiche s Modifiche di carattere generale s Su SGML e HTML s Rappresentazione di documenti HTML s Tipi di dati elementari in HTML s Struttura globale di un documento HTML s Informazioni sulla lingua e la direzione del testo s Tabelle s Collegamenti s Oggetti, immagini e applet s Fogli di stile nei documenti HTML s Frame s Moduli s Dichiarazione SGML s DTD rigorosa s Note s Riferimenti 2. Errori che sono stati corretti 3. Errori tipografici minori che sono stati corretti 4. Chiarimenti 5. Problemi conosciuti con i browser 2. Modifiche tra le versioni del 18 Dicembre 1997 e del 24 Aprile 1998 1. Errori che sono stati corretti 2. Errori tipografici minori che sono stati corretti 3. Modifiche tra HTML 3.2 e HTML 4.0 (18 Dicembre 1997) 1. Modifiche agli elementi s Nuovi elementi s Elementi disapprovati s Elementi obsoleti 2. Modifiche agli attributi 3. Modifiche relative all'accessibilit 4. Modifiche relative ai metadati 5. Modifiche relative al testo 6. Modifiche relative ai collegamenti 7. Modifiche relative alle tabelle 8. Modifiche relative a immagini, oggetti e mappe immagine 9. Modifiche relative ai moduli 10. Modifiche relative ai fogli di stile 11. Modifiche relative ai frame 12. Modifiche relative al supporto per gli scriptfile:///C|/Doc/10-03-2005/WebServer/html401/cover.html (13 di 16)04/05/2005 19.02.07

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13. Modifiche relative all'internazionalizzazione B. Prestazioni, implementazione e note di progettazione 1. Note sui documenti non validi 2. Caratteri speciali nei valori di attributo URI 1. Caratteri non-ASCII nei valori di attributo URI 2. Il carattere tipografico '&' nei valori di attributo URI 3. Note di implementazione SGML 1. Interruzioni di riga 2. Specificare dati non-HTML s Contenuto di elementi s Valori di attributo 3. Caratteristiche di SGML con supporto limitato 4. Attributi booleani 5. Sezioni marcate 6. Istruzioni di elaborazione 7. Codice di marcatura abbreviato 4. Note su come aiutare i motori di ricerca ad indicizzare il vostro sito web 1. Robot di ricerca s Il file robots.txt s I robot e l'elemento META 5. Note sulle tabelle 1. Principi di progettazione s Riformattazione dinamica s Visualizzazione incrementale s Struttura e presentazione s Gruppi di righe e di colonne s Accessibilit 2. Algoritmi d'impaginazione raccomandati s Algoritmo per l'impaginazione fissa s Algoritmo di autoimpaginazione 6. Note sui moduli 1. Visualizzazione incrementale 2. Progetti futuri 7. Note sui linguaggi di script 1. Sintassi riservata per future macro di script s Pratica corrente per le macro di script 8. Note sui frame 9. Note sull'accessibilit 10. Note sulla sicurezza 1. Problemi di sicurezza relativi ai modulifile:///C|/Doc/10-03-2005/WebServer/html401/cover.html (14 di 16)04/05/2005 19.02.07

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Riferimenti 1. Riferimenti normativi 2. Riferimenti informativi Indice degli elementi Indice degli attributi Indice analitico

AVVISO SUL DIRITTO D'AUTORECopyright 1994-2002 World Wide Web Consortium, (Massachusetts Institute of Technology, Institut National de Recherche en Informatique et en Automatique, Keio University). Tutti i diritti riservati. http://www.w3.org/Consortium/Legal/ Questo prodotto del W3C (compresi programmi, documenti o altri elementi correlati) viene fornito dai detentori dei diritti d'autore sotto la seguente licenza. Tramite il possesso, l'uso e/o la copia di questo prodotto, il licenziatario conviene di aver letto, compreso e accettato i seguenti termini e condizioni: Il permesso di utilizzare, copiare, modificare e distribuire questo software e la sua documentazione, con o senza modifiche, per qualsiasi scopo e senza compenso o pagamento di diritti, con questo mezzo garantito, posto che sia incluso su tutte le copie del software e della documentazione o su loro porzioni, incluse le eventuali modifiche, quanto segue: 1. Il testo completo di questo AVVISO in un luogo visibile all'utente del prodotto redistribuito o derivato. 2. Tutte le preesistenti clausole relative alla propriet intellettuale, avvisi o termini e condizioni. Se non ve ne sono, dovrebbe essere inserito all'interno del corpo di qualsiasi codice redistribuito o derivato un breve avviso del seguente tipo (prefribilmente in forma di ipertesto, altrimenti come testo semplice): Copyright [$data-delsoftware] World Wide Web Consortium, (Massachusetts Institute of Technology, Institut National de Recherche en Informatique et en Automatique, Keio University). Tutti i diritti riservati. http://www.w3. org/Consortium/Legal/ 3. Notifica di tutti i cambiamenti e le modifiche apportati ai file del W3C, compresa la data in cui i cambiamenti sono stati effettuati. (Si raccomanda di fornire gli URI delle locazioni da cui il codice statofile:///C|/Doc/10-03-2005/WebServer/html401/cover.html (15 di 16)04/05/2005 19.02.07

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derivato.) QUESTO SOFTWARE E LA DOCUMENTAZIONE SONO FORNITI "COS COME SONO", E I DETENTORI DEI DIRITTI NON RILASCIANO DICHIARAZIONI O GARANZIE, ESPRESSE O IMPLICITE, COMPRENDENTI MA NON LIMITATE A, GARANZIE DI COMMERCIABILIT O IDONEIT PER UNO SCOPO PARTICOLARE O CHE L'USO DEL SOFTWARE O DELLA DOCUMENTAZIONE NON VIOLER BREVETTI, DIRITTI D'AUTORE, MARCHI COMMERCIALI O ALTRI DIRITTI DI TERZE PARTI. I DETENTORI DEI DIRITTI D'AUTORE NON POSSONO ESSERE CONSIDERATI RESPONSABILI PER QUALSIASI DANNO DIRETTO, INDIRETTO, SPECIALE O CONSEGUENTE, DERIVANTE DALL'USO DEL SOFTWARE O DELLA DOCUMENTAZIONE. I nomi e i marchi dei detentori dei diritti d'autore NON possono essere usati in campagne pubblicitarie o in pubblicit che abbiano a che fare con il software senza una specifica, precedente autorizzazione scritta. I diritti d'autore relativi a questo software ed a qualsiasi documentazione associata rimarranno agli attuali detentori a tempo indeterminato.

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A proposito delle Specifiche HTML 4

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1 A proposito delle Specifiche HTML 4

Sommario 1. Come sono organizzate le specifiche 2. Convenzioni usate nel documento 1. Elementi e attributi 2. Note ed esempi 3. Ringraziamenti 1. Ringraziamenti per la revisione corrente 4. Dichiarazione di riserva del diritto d'autore

1.1 Come sono organizzate le specificheQueste specifiche sono suddivise nelle seguenti sezioni: Sezioni 2 e 3: introduzione ad HTML 4 Questa introduzione descrive il posto che occupa l'HTML all'interno della struttura del World Wide Web, fornisce una breve storia dello sviluppo dell'HTML, mette in evidenza ci che pu essere realizzato per mezzo dell'HTML 4 e d alcuni suggerimenti utili agli autori. La breve guida ad SGML d ai lettori una comprensione di base delle relazioni tra HTML e SGML e fornisce informazioni di carattere generale su come leggere la Definizione del Tipo di Documento (DTD) HTML. Sezioni 4 - 24: manuale di riferimento di HTML 4 Il grosso del manuale di consultazione consiste nella guida al linguaggio HTML, in cui sono definiti tutti gli elementi e gli attributi del linguaggio. Questo documento stato organizzato in base all'argomento piuttosto che in base alla grammatica dell'HTML. Gli argomenti sono raggruppati in tre categorie: struttura, presentazione e interattivit. Bench non sia facile suddividere perfettamente i costrutti HTML in queste tre categorie, tale modello riflette l'esperienza del Gruppo di lavoro su HTML, in base alla quale separare la struttura di un documento dalla sua presentazionefile:///C|/Doc/10-03-2005/WebServer/html401/about.html (1 di 5)04/05/2005 19.02.08

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produce documenti pi efficaci e duraturi. La guida al linguaggio consiste nelle seguenti informazioni:r

Quali caratteri possono apparire in un documento HTML. Tipi di dati elementari di un documento HTML. Elementi che governano la struttura di un documento HTML, comprendenti testo, elenchi, tabelle, collegamenti e oggetti inclusi, immagini ed applet. Elementi che governano la presentazione di un documento HTML, comprendenti fogli di stile, insiemi di caratteri, colori, linee ed altri elementi di tipo visuale, nonch frame per presentazioni multifinestra. Elementi che governano l'interattivit con un documento HTML, comprendenti moduli ad immissione-utente e script per documenti attivi. La definizione formale di HTML in SGML:s s s

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La dichiarazione SGML di HTML. Tre DTD: rigorosa, transitoria e a frame. L'elenco dei riferimenti a caratteri.

Appendici La prima appendice contiene informazioni circa i cambiamenti rispetto ad HTML 3.2, con lo scopo di aiutare autori e sviluppatori ad effettuare la transizione verso HTML 4, e i cambiamenti rispetto alle specifiche del 18 Dicembre 1997. La seconda appendice contiene note sulle prestazioni e l'applicazione, rivolte innazitutto ad aiutare gli sviluppatori a creare programmi utente per HTML 4. Riferimenti Un elenco di riferimenti normativi e informativi. Indici Tre indici danno ai lettori un accesso rapido alla definizione di concetti chiave, elementi e attributi.

1.2 Convenzioni usate nel documentoQuesto documento stato scritto con due tipi di lettori in mente: autori efile:///C|/Doc/10-03-2005/WebServer/html401/about.html (2 di 5)04/05/2005 19.02.08

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sviluppatori. Noi speriamo che queste specifiche possano fornire agli autori gli strumenti necessari a scrivere documenti efficaci, attraenti ed accessibili, pur senza sovraccaricarli di dettagli sull'implementazione dell'HTML. Gli sviluppatori, tuttavia dovrebbero trovare tutto ci che occorre per costruire programmi utente conformi. E' possibile accostarsi a queste specifiche in diversi modi:q

Leggendole dall'inizio alla fine. Le specifiche cominciano con una presentazione generale dell'HTML e divengono sempre pi tecniche e dettagliate a mano a mano che si procede verso la fine. Accedendo rapidamente alle informazioni. Allo scopo di ottenere informazioni circa la sintassi e la semantica nel modo pi rapido possibile, la versione in linea delle specifiche include le seguenti caratteristiche: 1. Ogni riferimento ad un elemento o ad un attributo collegato con la sua definizione all'interno delle specifiche. Ogni elemento o attributo definito in un unico luogo. 2. Ciascuna pagina include collegamenti agli indici, cos non si mai pi di due collegamenti lontani dal trovare la definizione di un elemento o di un attributo. 3. La prima pagina di ciascuna sezione del manuale di riferimento del linguaggio accresce il sommario iniziale di maggiori dettagli circa quella sezione.

q

1.2.1 Elementi e attributiI nomi degli elementi sono scritti in lettere maiuscole (es.: BODY). I nomi degli attributi in lettere minuscole (es.: lang, onsubmit). Si tenga presente che in HTML i nomi di elementi e attributi sono maiuscolo-indifferenti; la convenzione ha il solo scopo di favorire la leggibilit. I nomi di elemento e di attributo presenti in questo documento sono stati opportunamente marcati e possono essere rappresentati in modo particolare da alcuni programmi utente. Ogni definizione di attributo specifica il tipo del suo valore. Se il tipo consente un piccolo insieme di valori possibili, la definizione elenca l'insieme dei valori, separati da una barra (|). Dopo l'informazione sul tipo, ogni definizione di attributo indica la sensibilit alle maiuscole dei suoi valori, tra parentesi quadre ("[]"). Si veda per i dettagli la sezione sulla forma maiuscola/minuscola.

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1.2.2 Note e esempiLe note informative sono enfatizzate per distinguerle dal testo circostante e possono essere rappresentate in modo particolare da alcuni programmi utente. Tutti gli esempi che illustrano impieghi disapprovati sono segnalati come "ESEMPIO DISAPPROVATO". Gli esempi disapprovati includono anche soluzioni alternative raccomandate. Tutti gli esempi che illustrano un utilizzo illegale sono chiaramente segnalati come "ESEMPIO ILLEGALE". Esempi e note sono stati evidenziati e possono essere rappresentati in modo particolare da alcuni interpreti HTML.

1.3 RingraziamentiGrazie a tutti quelli che hanno contribuito a scrivere la bozza di lavoro da cui sono emerse le specifiche HTML 4, e a tutti quelli che hanno inviato suggerimenti e correzioni. Molti ringraziamenti alla squadra speciale Web Accessibility Initiative [Progetto per l'Accessibilit del Web] (gruppo WAI HC) per il suo lavoro teso ad aumentare l'accessibilit dell'HTML e a T.V. Raman (Adobe) per il suo precedente lavoro sullo sviluppo di moduli accessibili. Gli autori di queste specifiche, i membri del Gruppo di lavoro su HTML del W3C, meritano un grande plauso per la loro diligente revisione di questo documento, i loro commenti costruttivi e il loro duro lavoro: John D. Burger (MITRE), Steve Byrne (JavaSoft), Martin J. Drst (Universit di Zurigo), Daniel Glazman (Electricit de France), Scott Isaacs (Microsoft), Murray Maloney (GRIF), Steven Pemberton (CWI), Robert Pernett (Lotus), Jared Sorensen (Novell), Powell Smith (IBM), Robert Stevahn (HP), Ed Tecot (Microsoft), Jeffrey Veen (HotWired), Mike Wexler (Adobe), Misha Wolf (Reuters) e Lauren Wood (SoftQuad). Grazie a Dan Connolly (W3C) per il rigoroso e generoso apporto fornito come curatore e per l'illuminata guida esercitata come presidente del Gruppo di Lavoro su HTML. Grazie a Sally Khudairi (W3C) per l'indispensabile lavoro sui comunicati stampa. Grazie a David M. Abrahamson e Roger Price per la loro attenta lettura delle specifiche e per i loro costruttivi commenti. Grazie a Jan Krrman, autore di html2ps, per il grande aiuto fornito nella creazione della versione Postscript delle specifiche.

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Di particolare aiuto, dal W3C di Sophia-Antipolis, sono stati Janet Bertot, Bert Bos, Stephane Boyera, Daniel Dardailler, Yves Lafon, Hkon Lie, Chris Lilley e Colas Nahaboo (Bull). Ed infine grazie a Tim Berners-Lee, senza il quale nulla di tutto ci sarebbe stato possibile.

1.3.1 Ringraziamenti per la revisione correnteMolte grazie a Shane McCarron per l'individuazione degli errori in riferimento a questa revisione delle specifiche.

1.4 Dichiarazione di riserva del diritto d'autorePer informazioni circa i diritti d'autore, si faccia riferimento per favore alla Dichiarazione di propriet intellettuale del W3C, alle Avvertenze del W3C riguardanti i documenti e alla Dichiarazione di propriet intellettuale sui programmi del W3C.

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2 Introduzione ad HTML 4

Sommario 1. Cos' il World Wide Web? 1. Introduzione agli URI 2. Identificatori di frammento 3. URI relativi 2. Cos' l'HTML? 1. Una breve storia dell'HTML 3. HTML 4 1. Internazionalizzazione 2. Accessibilit 3. Tabelle 4. Documenti composti 5. Fogli di stile 6. Scripting 7. Stampa 4. Creare documenti con HTML 4 1. Separare la struttura dalla presentazione 2. Tenere in considerazione l'accessibilit universale al Web 3. Aiutare i programmi utente con l'esecuzione incrementale

2.1 Cos' il World Wide Web?Il World Wide Web (Web) una rete di risorse informative. Il Web fa affidamento su tre meccanismi che rendono queste risorse prontamente disponibili al pi ampio pubblico possibile: 1. Uno schema uniforme di nomenclatura per localizzare le risorse sul Web (es.: gli URI). 2. Dei protocolli, per accedere attraverso il Web alle risorse invocate (es.: HTTP). 3. Un ipertesto, per una facile navigazione tra le risorse (es.: HTML).

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Le relazioni tra i tre meccanismi diventeranno chiare nel corso di queste specifiche.

2.1.1 Introduzione agli URIOgni risorsa disponibile sul Web -- un documento HTML, un'immagine, un filmato, un programma, ecc. -- ha un indirizzo che pu essere codificato per mezzo di un Identificatore Universale di Risorsa o "URI". Gli URI si compongono tipicamente di tre parti: 1. Il sistema di denominazione del meccanismo utilizzato per accedere alla risorsa. 2. Il nome della macchina che ospita la risorsa. 3. Il nome della risorsa stessa, dato come un percorso. Si consideri l'URI che specifica la pagina delle Relazioni tecniche del W3C: http://www.w3.org/TR Questo URI pu essere letto come segue: c' un documento disponibile via protocollo HTTP (si veda [RFC2616]), che risiede sulla macchina www.w3.org ed accessibile attraverso il percorso "/TR". Altri sistemi che possibile incontrare nei documenti HTML includono "mailto" per la posta elettronica e "ftp" per FTP. Ecco un altro esempio di URI. Questo si riferisce alla casella postale di un utente: ...questo testo... Per qualsiasi commento, inviate per favore un messaggio a Beppe Fresco. Nota. La maggior parte dei lettori pu avere familiarit con il termine "URL" e non con il termine "URI". La forma URL un sottoinsieme del pi generale sistema di denominazione URI.

2.1.2 Identificatori di frammentoAlcuni URI si riferiscono ad una locazione all'interno di una risorsa. Questo tipo di URI termina con "#" seguito da un identificatore di ancora (definito l'identificatore di frammento). Ad esempio, ecco un URI che punta ad un'ancora chiamata sezione_2:

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http://uncertosito.com/html/alto.html#sezione_2

2.1.3 URI relativiUn URI relativo non contiene alcuna informazione sullo schema di denominazione. Il suo percorso fa riferimento generalmente a una risorsa presente sulla stessa macchina del documento corrente. Gli URI relativi possono contenere componenti di percorso (ad es., ".." specifica un livello su nella gerarchia definita dal percorso) e possono contenere identificatori di frammento. Gli URI relativi sono risolti in URI completi usando un URI di base. Come esempio di risoluzione di un URI relativo, assumiamo di avere come URI di base "http://www.acme.com/supporto/intro.html". L'URI relativo nel seguente codice di marcatura per un collegamento ipertestuale: Fornitori si espanderebbe nell'URI completo "http://www.acme.com/supporto/fornitori. html", mentre l'URI relativo nel seguente codice di marcatura per un'immagine si espanderebbe nell'URI completo "http://www.acme.com/icone/logo.gif". In HTML, gli URI sono usati per:q

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q q q q

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Collegarsi ad un altro documento o risorsa, (si vedano gli elementi A e LINK). Collegarsi ad un foglio di stile esterno o ad uno script (si vedano gli elementi LINK e SCRIPT). Includere un'immagine, un oggetto o un applet in una pagina (si vedano gli elementi IMG, OBJECT, APPLET e INPUT). Creare una mappa immagine (si vedano gli elementi MAP e AREA). Inoltrare un modulo (si veda l'elemento FORM). Creare un documento a frame (si vedano gli elementi FRAME e IFRAME). Citare un riferimento esterno (si vedano gli elementi Q, BLOCKQUOTE, INS e DEL). Riferirsi alle convenzioni sui metadati che descrivono un documento (si veda l'elemento HEAD).

Si consulti la sezione sul tipo URI per maggiori informazioni sugli URI.

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2.2 Cos' l'HTML?Per pubblicare informazioni destinate ad una distribuzione globale, necessario usare un linguaggio universalmente compreso, una specie di madre lingua per l'editoria che tutti i computer siano in grado potenzialmente di comprendere. Il linguaggio di pubblicazione usato dal World Wide Web l'HTML (da HyperText Markup Language [linguaggio di marcatura ipertestuale]). L'HTML d agli autori i mezzi per:q

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q

q

Pubblicare documenti online con intestazioni, testo, tabelle, elenchi, foto, ecc. Recuperare informazioni online per mezzo di collegamenti ipertestuali, al clic di un pulsante. Progettare moduli per effettuare transazioni con servizi remoti, da utilizzare nella ricerca di informazioni, nel fare prenotazioni, nell'ordinare prodotti, ecc. Includere fogli elettronici, video, brani audio e altre applicazioni direttamente nei loro documenti.

2.2.1 Una breve storia dell'HTMLL' HTML fu sviluppato in origine da Tim Berners-Lee mentre si trovava al CERN, e reso popolare dal browser Mosaic, sviluppato presso la NCSA. Nel corso degli anni '90 si imposto grazie alla crescita esplosiva del Web. Durante questo tempo l'HTML stato ampliato in molti modi. Il Web poggia sul fatto che autori di pagine Web e rivenditori condividono le medesime convenzioni per quanto riguarda l'HTML. Ci ha motivato un lavoro congiunto sulle specifiche dell'HTML. L'HTML 2.0 (Novembre 1995, si veda [RFC1866]) fu sviluppato sotto l'egida della Internet Engineering Task Force (IETF) per codificare ci che era ormai nell'uso comune alla fine del 1994. L'HTML+ (1993) e HTML 3.0 (1995, si veda [HTML30]) proposero versioni molto pi ricche dell'HTML. A dispetto del fatto di non aver mai ricevuto consensi nelle discussioni sugli standard, queste bozze di lavoro hanno portato all'adozione di una variet di nuove caratteristiche. Gli sforzi del Gruppo di lavoro su HTML all'interno del World Wide Web Consortium, per codificare ci che era d'uso comune nel 1996, sfociarono nell'HTML 3.2 (Gennaio 1997, si veda [HTML32]). Le modifiche rispetto alla versione 3.2 dell'HTML sono riassunte nell'Appendice A. Si ritiene comunemente che i documenti HTML dovrebbero essere fruiti altrettanto bene con browser e piattaforme differenti. Raggiungere l'interoperabilit abbatte i costi per i fornitori di contenuti, dal momento che essi devono sviluppare un'unica versione di ciascun documento. Se questo sforzofile:///C|/Doc/10-03-2005/WebServer/html401/intro/intro.html (4 di 9)04/05/2005 19.02.09

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non viene fatto, il rischio pi grande che il Web possa degenerare in un mondo di formati proprietari reciprocamente incompatibili, riducendo infine il potenziale commerciale del Web per tutti i partecipanti. Ogni versione dell'HTML ha tentato di portare maggiore accordo tra gli operatori dell'industria, per far s che gli investimenti fatti dai fornitori di contenuti non finiscano sprecati e che i loro documenti non diventino illegibili nel giro di poco tempo. L'HTML stato sviluppato con l'idea che ogni tipo di dispositivo dovrebbe essere in grado di utilizzare le informazioni presenti sul Web: i PC con schermi grafici di varie risoluzioni e profondit del colore, i telefoni cellulari, i palmari, i sintetizzatori vocali, i computer dotati di connessioni veloci e quelli con connessioni lente, e cos via.

2.3 HTML 4L'HTML 4 estende le possibilit dell'HTML con meccanismi per i fogli di stile, lo scripting, i frame, gli oggetti incorporati, con un miglior supporto per la scrittura da destra verso sinistra e per quella a direzione mista, con tabelle pi ricche e miglioramenti ai moduli, con l'offerta di una maggiore accessibilit per le persone affette da disabilit. L'HTML 4.01 una revisione dell'HTML 4.0 che corregge alcuni errori ed opera dei cambiamenti rispetto alla precedente revisione.

2.3.1 InternazionalizzazioneQuesta versione dell'HTML stata progettata con l'aiuto di esperti nel campo dell'internazionalizzazione, cos che i documenti possono essere scritti in una qualsiasi lingua ed essere facilmente trasportati in ogni parte del mondo. Ci stato ottenuto incorporando [RFC2070], che tratta appunto dell'internazionalizzazione dell'HTML. Un passo importante ha rappresentato l'adozione dello standard ISO/IEC:10646 (si veda [ISO10646]) quale insieme di caratteri per i documenti in HTML. Si tratta dello standard pi comprensivo in assoluto in fatto di rappresentazione dei caratteri internazionali, direzione del testo, punteggiatura, e per questioni connesse all'uso della lingua nel mondo. L'HTML offre ora un maggior supporto per le diverse lingue naturali usate all'interno di un documento. Ci consente una pi efficace indicizzazione dei documenti da parte dei motori di ricerca, una qualit tipografica superiore, una

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migliore conversione da testo a parlato, una migliore divisione in sillabe delle parole, ecc.

2.3.2 AccessibilitNella misura in cui la comunit del Web si allarga e i suoi membri si diversificano per capacit e competenze, assume cruciale importanza il fatto che le sottostanti tecnologie siano appropriate agli specifici bisogni dei loro utilizzatori. L'HTML stato progettato per rendere le pagine Web pi accessibili a chi affetto da limitazioni fisiche. Gli sviluppi dell'HTML 4 ispirati dalla cura per l'accessibilit comprendono:q

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q

q

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q q q

q

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Una migliore distinzione tra la struttura e la presentazione di un documento, in modo da incoraggiare l'uso dei fogli di stile in luogo degli elementi e degli attributi di presentazione dell'HTML. Moduli migliorati, grazie all'aggiunta di tasti di accesso rapido, alla capacit di raggruppare i controlli del modulo in base al significato, alla capacit di raggruppare le opzioni SELECT in base al significato, e alle etichette attive. La capacit di inserire nel codice di marcatura una descrizione testuale di un oggetto incluso (per mezzo dell'elemento OBJECT). Un nuovo meccanismo per le mappe immagine dal lato cliente (l'elemento MAP), che permette agli autori di integrare collegamenti di tipo immagine e testuali. La richiesta che un testo alternativo accompagni le immagini incluse per mezzo dell'elemento IMG e le mappe immagine incluse per mezzo dell'elemento AREA. Supporto su tutti gli elementi per gli attributi title e lang. Supporto per gli elementi ABBR e ACRONYM. Una pi ampia gamma di mezzi di comunicazione (tty, braille, ecc.) compatibili con l'uso dei fogli di stile. Tabelle migliorate con l'inclusione di didascalie, raggruppamenti di colonne e meccanismi per facilitare la riproduzione non visuale. Descrizioni estese di tabelle, immagini, frame, ecc.

Gli autori che progettano pagine avendo cura della loro accessibilit non solo riceveranno l'approvazione dei gruppi legati all'accessibilit, ma ne trarranno beneficio anche in altri modi: i documenti HTML ben progettati, che distinguono tra struttura e presentazione, si adatteranno pi facilmente a nuove tecnologie. Nota. Per maggiori informazioni circa la progettazione di documenti HTML accessibili, si consulti per favore [WAI].

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2.3.3 TabelleIl nuovo modello di tabella in HTML basato su [RFC1942]. Gli autori hanno ora un maggiore controllo sulla struttura e la disposizione (ad es., i raggruppamenti di colonne). La capacit fornita ai progettisti di impostare le ampiezze di colonna consente ai programmi utente di mostrare i dati tabellari in modo incrementale (via via che arrivano), senza dover attendere la ricezione dell'intera tabella prima di poterne effettuare la resa. Nota. Mentre queste specifiche vengono scritte, alcuni prodotti per creare HTML si affidano in modo estensivo alle tabelle a scopo di formattazione: ci pu causare facilmente problemi di accessibilit.

2.3.4 Documenti compostiL'HTML offre ora un meccanismo standard per incorporare oggetti e applicazioni generici di tipo media nei documenti HTML. L'elemento OBJECT (insieme con i suoi pi specifici elementi progenitori IMG e APPLET) fornisce un meccanismo per includere all'interno di un documento immagini, video, suono, calcoli matematici, applicazioni specialistiche ed altri oggetti. Esso consente agli autori di specificare anche una gerarchia di riproduzioni alternative per programmi utente che non supportano un determinato tipo di riproduzione.

2.3.5 Fogli di stileI fogli di stile semplificano il codice di marcatura dell'HTML e sollevano in larga misura l'HTML da compiti di presentazione. Essi danno ad autori ed utenti il controllo sulla presentazione dei documenti -- informazioni sui caratteri, l'allineamento, i colori, ecc. Le informazioni sullo stile possono essere specificate per singoli elementi o per gruppi di elementi. Tali informazioni possono essere collocate all'interno di un documento HTML o in foglio di stile esterno. Il meccanismo per associare un foglio di stile ad un documento indipendente dal linguaggio del foglio di stile. Prima dell'avvento dei fogli di stile, gli autori avevano un controllo limitato sulla riproduzione. L'HTML 3.2 includeva un certo numero di elementi e attributi che permettavano di controllare allineamento, dimensione del carattere e colore del testo. Gli autori sfruttavano anche tabelle e immagini come strumenti di formattazione delle pagine. Il tempo relativamente lungo che occorre agli utenti per aggiornare i loro browser fa s che tali caratteristiche continueranno ad

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essere utilizzate ancora per qualche tempo. Tuttavia, poich i fogli di stile offrono meccanismi di presentazione pi potenti, il World Wide Web Consortium eliminer alla fine gradualmente molti elementi e attributi di presentazione dell'HTML. All'interno di queste specifiche gli elementi e gli attributi a rischio sono segnalati come "disapprovati.". Essi sono accompagnati da esempi su come ottenere i medesimi effetti per mezzo di altri elementi o di fogli di stile.

2.3.6 ScriptingAttraverso gli script, gli autori possono creare pagine Web dinamiche (ad esempio "moduli intelligenti" in grado di reagire al modo in cui gli utenti li riempiono) ed usare l'HTML come un mezzo per costruire applicazioni collegate in rete. I meccanismi forniti per includere script all'interno di un documento HTML sono indipendenti dal linguaggio di scripting adoperato.

2.3.7 StampaPotr capitare talvolta che gli autori vogliano semplificare agli utenti la stampa di pi che il solo documento corrente. Quando dei documenti costituiscono parte di un insieme pi ampio, le relazioni reciproche possono essere descritte per mezzo dell'elemento HTML LINK oppure usando il Resource Description Framework [Sistema di Descrizione delle Risorse] (RDF) del W3C (si veda [RDF10]).

2.4 Creare documenti con HTML 4Si raccomanda ad autori e sviluppatori di rispettare, nel lavorare con l'HTML 4, i seguenti princpi generali.

2.4.1 Separare la struttura dalla presentazioneL'HTML ha le sue radici in SGML, che sempre stato un linguaggio orientato ad una marcatura di tipo strutturale. A misura che l'HTML diventa pi maturo, un numero via via crescente dei suoi elementi e attributi di presentazione sono rimpiazzati da altri meccanismi, in particolare dai fogli di stile. L'esperienza ha dimostrato che separare la struttura di un documento dai suoi aspetti di presentazione riduce i costi occorrenti per servire un'ampia gamma di piattaforme, media, ecc. e facilita le revisioni dei documenti.

2.4.2 Tenere in considerazione l'accessibilit universale al Webfile:///C|/Doc/10-03-2005/WebServer/html401/intro/intro.html (8 di 9)04/05/2005 19.02.09

Introduzione ad HTML 4

Per rendere il Web pi accessibile a tutti, in particolare alle persone con disabilit, gli autori dovrebbero riflettere attentamente su come i loro documenti possono essere riprodotti su una variet di piattaforme: sintetizzatori vocali, lettori braille, ecc. La nostra raccomandazione agli autori non che essi limitino la loro creativit, ma solo che prendano in considerazione, in ciascun loro progetto, modi alternativi di riproduzione. L'HTML offre una quantit di meccanismi destinati a questo scopo (ad esempio l'attributo alt, l'attributo accesskey, ecc.) Inoltre, gli autori dovrebbero considerare che i loro documenti possono essere raggiunti da un pubblico remoto, che utilizza strumenti informatici differenti. Affinch i loro documenti possano essere interpretati correttamente, gli autori dovrebbero includere in essi informazioni sulla lingua naturale e sulla direzione del testo, sul modo in cui il documento stato codificato e su altre questioni connesse all'internazionalizzazione.

2.4.3 Aiutare i programmi utente con la riproduzione incrementaleProgettando attentamente le tabelle e facendo uso delle nuove caratteristiche delle tabelle nell'HTML 4, gli autori possono aiutare i programmi utente a riprodurre i documenti pi rapidamente. Gli autori possono imparare come progettare tabelle per la riproduzione incrementale (si veda l'elemento TABLE). Gli sviluppatori dovrebbero consultare le note sulle tabelle nell'appendice per informazioni sugli algoritmi incrementali.

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A proposito di SGML e HTML

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3 A proposito di SGML e HTML

Sommario 1. Introduzione a SGML 2. Costrutti SGML usati in HTML 1. Elementi 2. Attributi 3. Riferimenti a caratteri 4. Commenti 3. Come leggere la DTD HTML 1. Commenti nella DTD 2. Definizioni delle entit parametro 3. Dichiarazioni di elemento s Definizioni del modello di contenuto 4. Dichiarazioni di attributo s Entit DTD nelle definizioni di attributo s Attributi booleani

Questa sezione del documento introduce SGML e discute le sue relazioni con HTML. Una discussione completa su SGML lasciata allo standard (si veda [ISO8879]).

3.1 Introduzione a SGMLSGML un sistema per definire i linguaggi di marcatura. Gli autori marcano i loro documenti rappresentando accanto al contenuto informazioni strutturali, di presentazione e semantiche. L'HTML un esempio di linguaggio di marcatura. Ecco un esempio di documento HTML: Il mio primo documento HTML

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A proposito di SGML e HTML

Ciao mondo! Un documento HTML si divide in una sezione d'intestazione (qui tra e ) ed in un corpo (qui tra e ). Il titolo del documento appare nell'intestazione (insieme con altre informazioni sul documento), mentre il contenuto del documento appare nel corpo. Il corpo in questo esempio contiene un unico paragrafo, marcato con . Ogni linguaggio di marcatura definito in SGML chiamato un'applicazione SGML. Un'applicazione SGML generalmente caratterizzata da: 1. Una dichiarazione SGML. La dichiarazione SGML specifica quali caratteri e delimitatori possono apparire nell'applicazione. 2. Una definizione del tipo di documento (DTD). La DTD definisce la sintassi dei costrutti di marcatura. La DTD pu includere definizioni aggiuntive quali i riferimenti ad entit carattere. 3. Delle specifiche che descrivono i significati da attribuire al codice di marcatura. Queste specifiche impongono anche restrizioni di tipo sintattico che non possono essere espresse all'interno della DTD. 4. Istanze di documento contenenti dati (il contenuto) e codice di marcatura. Ogni istanza contiene un riferimento alla DTD da utilizzare per la sua interpretazione. Queste specifiche comprendono una dichiarazione SGML, tre definizioni del tipo di documento (si veda la sezione relativa a informazioni sulla versione di HTML per una descrizione delle tre) e un elenco di riferimenti a caratteri.

3.2 Costrutti SGML usati in HTMLLe seguenti sezioni introducono dei costrutti SGML che sono usati in HTML. L'appendice elenca alcune caratteristiche di SGML che non sono supportate in modo adeguato da strumenti e programmi utente e che non dovrebbero essere adoperate.

3.2.1 ElementiUna definizione del tipo di documento SGML dichiara i tipi di elemento che rappresentano strutture o un comportamento desiderato. L'HTML include tipi difile:///C|/Doc/10-03-2005/WebServer/html401/intro/sgmltut.html (2 di 13)04/05/2005 19.02.10

A proposito di SGML e HTML

elemento che rappresentano paragrafi, collegamenti ipertestuali, elenchi, tabelle, immagini, ecc. Ogni dichiarazione del tipo di elemento descrive in genere tre parti: un marcatore iniziale, il contenuto ed un marcatore finale. Il nome dell'elemento compare all'interno del marcatore iniziale (scritto ) e del marcatore finale (scritto ); si noti la barra obliqua prima del nome dell'elemento all'interno del marcatore finale. Ad esempio, i marcatori iniziale e finale del tipo di elemento UL delimitano le voci di un elenco:

  • ...voce 1 dell'elenco...
  • ...voce 2 dell'elenco...

Alcuni tipi di elemento HTML consentono agli autori di omettere il marcatore finale (es., i tipi di elemento P e LI). Alcuni tipi di elemento permettono anche che sia omesso il marcatore iniziale; ad esempio, HEAD e BODY. La DTD HTML indica per ciascun tipo di elemento se il marcatore iniziale ed il marcatore finale sono richiesti. Alcuni tipi di elemento HTML non hanno contenuto. Per esempio l'elemento interruzione di linea BR non ha contenuto; la sua unica funzione di concludere una riga di testo. Simili elementi vuoti non hanno mai il marcatore finale. La definizione del tipo di documento e il testo delle specifiche indicano se un tipo di elemento vuoto (non ha contenuto) o, se pu avere un contenuto, quale contenuto considerato legale. I nomi di elemento sono sempre maiuscolo-indifferenti. Si consulti lo standard SGML per informazioni circa le regole che governano gli elementi (ad esempio essi devono essere correttamente annidati, un marcatore finale chiude, risalendo all'indietro fino al corrispondente marcatore iniziale, tutti i marcatori iniziali interposti e non chiusi per l'omissione dei corrispondenti marcatori finali (section 7.5.1), ecc.). Per esempio il seguente paragrafo: Questo il primo paragrafo. ...un elemento a livello di blocco... pu essere riscritto senza il suo marcatore finale:file:///C|/Doc/10-03-2005/WebServer/html401/intro/sgmltut.html (3 di 13)04/05/2005 19.02.10

A proposito di SGML e HTML

Questo il primo paragrafo. ...un elemento a livello di blocco... dal momento che il marcatore iniziale chiuso dall'elemento seguente a livello di blocco. In modo analogo, se un paragrafo racchiuso da un elemento a livello di blocco, come in: Questo un paragrafo. il marcatore finale dell'elemento a livello di blocco che circonda (qui, ) sottintende il marcatore finale corrispondente al marcatore iniziale aperto. Elementi e marcatori [tag] non sono la stessa cosa. Alcuni si riferiscono agli elementi chiamandoli tag (es.: "il tag P"). Si ricordi che l'elemento una cosa, il marcatore (sia esso iniziale o finale) un'altra. Si consideri il caso dell'elemento HEAD che sempre presente, anche se entrambi i marcatori HEAD iniziale e finale possono essere omessi nel codice di marcatura. Tutti i tipi di elemento dichiarati in queste specifiche sono elencati nell'indice degli elementi.

3.2.2 AttributiGli elementi possono essere associati a propriet, chiamate attributi, che possono avere dei valori (predefiniti o impostati dagli autori o da script). Le coppie attributo/valore appaiono prima del ">" di chiusura del marcatore iniziale di un elemento. Un qualsiasi numero di coppie (legali) attributo/valore, separate da spazi, possono apparire all'interno del marcatore iniziale di un elemento. Esse possono comparire in un qualsiasi ordine. In questo esempio l'attributo id impostato per un elemento H1: Questa un'intestazione riconoscibile grazie all'attributo id Lo SGML richiede in modo predefinito che tutti i valori di attributo siano delimitati usando apici doppi (decimale ASCII 34) o singoli (decimale ASCII 39). Gli apici singoli possono essere inclusi all'interno del valore di un attributo quando il

file:///C|/Doc/10-03-2005/WebServer/html401/intro/sgmltut.html (4 di 13)04/05/2005 19.02.10

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valore delimitato da apici doppi, e viceversa. Gli autori possono adoperare anche riferimenti numerici a caratteri per rappresentare apici doppi (") ed apici singoli ('). In luogo dei doppi apici gli autori possono utilizzare anche il riferimento ad entit carattere ". In taluni casi gli autori possono specificare il valore di un attributo senza usare gli apici. Il valore di un attributo pu contenere soltanto lettere (a-z e A-Z), cifre (09), trattini d'unione (decimale ASCII 45), punti (decimale ASCII 46), trattini di sottolineatura (decimale ASCII 95) e i due punti (decimale ASCII 58). Si raccomanda di utilizzare gli apici anche quando possibile eliminarli. I nomi di attributo sono sempre maiuscolo-indifferenti. I valori di attributo sono in generale maiuscolo-indifferenti. La definizione di ciascun attributo nel manuale di riferimento indica se il suo valore maiuscoloindifferente. Tutti gli attributi definiti da queste specifiche sono elencati nell'indice degli attributi.

3.2.3 Riferimenti a caratteriI riferimenti a caratteri sono nomi numerici o simbolici che stanno in luogo di caratteri che possono essere inclusi in un documento HTML. Essi sono utili come rimandi a caratteri usati raramente o a caratteri che gli strumenti autoriali rendono difficile o impossibile inserire. I riferimenti a caratteri saranno visibili attraverso l'intero documento; essi cominciano con il simbolo "&" e terminano con un punto e virgola (;). Alcuni esempi comuni comprendono:q q q q

q q

"