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La Repubblica di San Marino sino al 16 Marzo 2014 ospita una delle mostre di maggior successo prodotte in Italia negli ultimi anni, “Il Mondo di Leo- nardo”, concepita e organizzata dal centro studi Leonardo3 (L3) di Milano, che ha esposto in tut- ti i principali musei del mondo come New York, Philadelphia, Citta del Messico, Doha e To- ronto, con l’organizzazione di Convention & Visitors Bureau della Repubblica di San Marino. Dopo aver superato i centomi- la visitatori nella sua location di Piazza della Scala a Milano, l’esposizione apre al pubblico anche a San Marino dove si ar- ricchisce di anteprime mondia- li ed esperienze interattive che consentiranno ai visitatori di interagire in prima persona con le opere artistiche e i codici di Leonardo. Oltre 300 ricostruzioni in 3D e modelli reali, incluso il primo ed unico restauro digitale de L’Ulti- ma Cena (in scala 1/1, per una superficie di dieci metri per sei) che offrirà l’opportunità, senza precedenti, di scoprire i parti- colari e i colori ormai perduti dell’originale. Ancora in ante- prima mondiale in mostra per la prima volta le ricostruzioni ine- dite della Balestra e della Mac- china del Tempo. “Leonardo3 - Il Mondo di Leo- nardo” rappresenta dunque una delle più importanti mostre interattive e multidisciplina- ri dedicate all’inventore, oltre che all’artista, frutto di ricerche approfondite sulla sua attività d’ingegnere passando attraver- so i suoi scritti, i suoi progetti, i suoi studi sulle macchine, le sue metodologie di lavoro. Oltre alle ricostruzioni interat- tive in 3D, anche alcune ripro- duzioni fisiche delle macchine, molti inedite e mai ricostruite dopo Leonardo, tutte realizzate nel rigoroso rispetto del proget- to originale, così come si ritrova nelle migliaia di pagine, appunti e disegni contenuti nei più im- portanti manoscritti arrivati fino ai nostri giorni, in partico- lare il Manoscritto B, il Codice del Volo e il Codice Atlantico. Proprio dallo studio di questi ul- timi sono state ricreate macchi- ne suggestive presenti in mostra, tra cui, in anteprima mondiale, le ricostruzioni inedite della Ba- lestra e della Macchina del Tem- po, che si aggiungono a quelle altrettanto suggestive della Cla- vi-Viola, del Leone Meccanico, dell’Automobile-Robot, del Ca- valiere-Robot e della Bombarda Multipla. Tra le anteprime anche il Codice Atlantico in edizione completa, con oltre 1100 fogli consultabili digitalmente. Oltre ai materiali inediti che attribuiscono ulteriore valore alla mostra, originale anche il modello espositivo diffuso adot- tato, che coinvolge cinque dif- ferenti location nell’intenzione di costituire un percorso che si fonda al meglio con il territorio che ospita la mostra: nella sede principale, il Centro Congressi Kursaal, “Le macchine, i codici e l’arte”, ovvero tutto il cuore della mostra. All’interno del Palazzo Pubblico, invece, trova spazio espositivo “Il leone meccanico”, la ricostruzione dell’automa, an- dato perduto, che fu costruito da Leonardo per il Re di Francia. E ancora, presso la Prima Torre “Il volo e la pittura”, Leonardo e il Codice del volo. Leonardo men- tre “La balestra” è protagonista assoluta nella Seconda Torre: Infine al Museo di Stato sono collocati il celebre “Autoritratto di Leonardo” - presentato con esclusiva tecnologia Hyper View - il presunto “Autoritratto giova- nile”. Tutte le esperienze interattive sono anche in lingua inglese, per favorire la fruibilità dei con- tenuti anche al pubblico inter- nazionale. I visitatori potranno sfogliare e comprendere facil- mente e in maniera affascinante i contenuti dei fogli di Leonardo, utilizzare le sue invenzioni come mai prima, ed anche i più pic- coli potranno vivere esperienze interattive grazie a Il Laborato- rio di Leonardo, che consente esperienze di assemblaggio fi- sico senza precedenti. In grado di convertire in edutainment la visita. Eventi Speciale a cura di Publikompass Leonardo 3 IL MONDO DI LEONARDO 15 Novembre 2013 / 16 Marzo 2014 Ingresso € 12,00 (intero), € 11,00 (studenti e riduzioni), € 10,00 (gruppi), € 9,00 (bambini e ragazzi), € 6,00 (gruppi scolastici) prevendita disponibile su TicketOne www.ticketone.it/mostraleonardo Info: LA MOSTRA OFFRE ANTEPRIME MONDIALI, OLTRE 300 RICOSTRUZIONI IN 3D ED ESPERIENZE INTERATTIVE Approda nella Repubblica di San Marino, dopo il successo registrato nelle capitali internazionali, una delle più prestigiose esposizioni dedicate al grande Leonardo: tra le anteprime mondiali il restauro digitale de L’Ultima Cena a grandezza naturale e numerose ricostruzioni inedite come La Balestra e Il Leone meccanico. specialeEventi mostra leonardo 25-11.indd 1 19/11/2013 18:41:47

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La Repubblica di San Marino sino al 16 Marzo 2014 ospita una delle mostre di maggior successo prodotte in Italia negli ultimi anni, “Il Mondo di Leo-nardo”, concepita e organizzata

dal centro studi Leonardo3 (L3) di Milano, che ha esposto in tut-ti i principali musei del mondo come New York, Philadelphia, Citta del Messico, Doha e To-ronto, con l’organizzazione di

Convention & Visitors Bureau della Repubblica di San Marino.Dopo aver superato i centomi-

la visitatori nella sua location di Piazza della Scala a Milano, l’esposizione apre al pubblico

anche a San Marino dove si ar-ricchisce di anteprime mondia-li ed esperienze interattive che consentiranno ai visitatori di interagire in prima persona con le opere artistiche e i codici di Leonardo.Oltre 300 ricostruzioni in 3D e modelli reali, incluso il primo ed unico restauro digitale de L’Ulti-ma Cena (in scala 1/1, per una super� cie di dieci metri per sei) che o� rirà l’opportunità, senza precedenti, di scoprire i parti-colari e i colori ormai perduti dell’originale. Ancora in ante-prima mondiale in mostra per la prima volta le ricostruzioni ine-dite della Balestra e della Mac-china del Tempo. “Leonardo3 - Il Mondo di Leo- nardo” rappresenta dunque una delle più importanti mostre interattive e multidisciplina-ri dedicate all’inventore, oltre che all’artista, frutto di ricerche approfondite sulla sua attività d’ingegnere passando attraver-so i suoi scritti, i suoi progetti, i suoi studi sulle macchine, le sue metodologie di lavoro.Oltre alle ricostruzioni interat-tive in 3D, anche alcune ripro-duzioni � siche delle macchine, molti inedite e mai ricostruite dopo Leonardo, tutte realizzate nel rigoroso rispetto del proget-to originale, così come si ritrova nelle migliaia di pagine, appunti e disegni contenuti nei più im-portanti manoscritti arrivati � no ai nostri giorni, in partico-lare il Manoscritto B, il Codice del Volo e il Codice Atlantico. Proprio dallo studio di questi ul-timi sono state ricreate macchi-ne suggestive presenti in mostra, tra cui, in anteprima mondiale, le ricostruzioni inedite della Ba-lestra e della Macchina del Tem-po, che si aggiungono a quelle altrettanto suggestive della Cla-vi-Viola, del Leone Meccanico, dell’Automobile-Robot, del Ca-valiere-Robot e della Bombarda

Multipla. Tra le anteprime anche il Codice Atlantico in edizione completa, con oltre 1100 fogli consultabili digitalmente. Oltre ai materiali inediti che attribuiscono ulteriore valore alla mostra, originale anche il modello espositivo di� uso adot-tato, che coinvolge cinque dif-ferenti location nell’intenzione di costituire un percorso che si fonda al meglio con il territorio che ospita la mostra: nella sede

principale, il Centro Congressi Kursaal, “Le macchine, i codici e l’arte”, ovvero tutto il cuore della mostra. All’interno del Palazzo Pubblico, invece, trova spazio espositivo “Il leone meccanico”, la ricostruzione dell’automa, an-dato perduto, che fu costruito da Leonardo per il Re di Francia. E ancora, presso la Prima Torre “Il volo e la pittura”, Leonardo e il Codice del volo. Leonardo men-tre “La balestra” è protagonista assoluta nella Seconda Torre: In� ne al Museo di Stato sono collocati il celebre “Autoritratto di Leonardo” - presentato con esclusiva tecnologia Hyper View - il presunto “Autoritratto giova-nile”.Tutte le esperienze interattive sono anche in lingua inglese, per favorire la fruibilità dei con-tenuti anche al pubblico inter-nazionale. I visitatori potranno sfogliare e comprendere facil-mente e in maniera a� ascinante i contenuti dei fogli di Leonardo, utilizzare le sue invenzioni come mai prima, ed anche i più pic-coli potranno vivere esperienze interattive grazie a Il Laborato-rio di Leonardo, che consente esperienze di assemblaggio � -sico senza precedenti. In grado di convertire in edutainment la visita.

EventiSpeciale a cura di Publikompass

Leonardo 3IL MONDO DI LEONARDO 15 Novembre 2013 / 16 Marzo 2014

Ingresso € 12,00 (intero), € 11,00 (studenti e riduzioni), € 10,00 (gruppi),€ 9,00 (bambini e ragazzi), € 6,00 (gruppi scolastici)prevendita disponibile su TicketOne www.ticketone.it/mostraleonardo

Info:

LA MOSTRA OFFRE ANTEPRIME MONDIALI, OLTRE 300 RICOSTRUZIONI IN 3D ED ESPERIENZE INTERATTIVE

Approda nella Repubblica di San Marino, dopo il successo registrato nelle capitali internazionali, una delle più prestigiose esposizioni dedicate al grande Leonardo: tra le anteprime mondiali il restauro digitale de L’Ultima Cena a grandezza naturale e numerose ricostruzioni inedite comeLa Balestra e Il Leone meccanico.

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ultima cena, il capolavoro di Leonardo più conosciu-to e di� uso al mondo non esiste più! Il dipinto mu-

rale � nito da Leonardo nel 1498 nel refettorio di Santa Maria del-le Grazie a Milano ha comincia-to a deteriorarsi appena � nito. Leonardo era uno sperimen-tatore ed un perfezionista, per questo invece di realizzare un a� resco utilizzò colori ad olio, che restituirono colori brillanti e sfumature mai viste prima. A causa di questo però la super� -cie umida del muro distrusse nel tempo il capolavoro, comunque

messo al sicuro da numerosis-sime copie. Negli anni venne restaurato brutalmente, venne praticamente ridipinto più vol-te e � ssato con materiali non adatti. Nel 1999 venne in� ne restaurato, eliminando tutto ciò che era stato dipinto successiva-mente e rivelando le pochissime tracce superstiti. Oggi, quasi ormai abitiuati, vediamo solo l’ombra di ciò che era. Dopo più di 500 anni a San Marino è possibile di nuovo meravigliarsi di fronte al capolavoro restau-rato digitalmente. Un enorme stampa di 10 metri di larghezza

accoglie il tentativo di farci im-maginare come doveva apparire il capolavoro agli occhi di chi potè ammirarlo appena � nito. Il restauro digitale ha utilizzato gli stessi documenti coevi di Le-onardo e le prime copie per ten-tare di ricostruire sia le forme sia i colori andati perduti. Ne è nato un enorme lavoro di restauro e riscoperta di elementi e segreti andati perduti. Il palazzo Kur-saal a San Marino che accoglie la Mostra Leonardo3 restitui-sce perfettamente la grandezza dell’ambiente e del capolavoro sulla parete a Sud . Per la pri-

ma volta è possibile rivedere la grandezza dell’opera, i dettagli i colori vivi e pe parti perdute. Ci sono infatti molte parti del dipinto murale completamente distrutte e perdute, gli arazzi, il sale che cade e le gambe di Gesù solo per fare un esempio di sog-getti ormai “dimenticati”. Tutte le stralunate torie sul santo gra-al, Maria Maddalena, segreti na-scosti, trovano � nalmente una spiegazione storica e seria non per questo meno a� ascinante. In mostra le postazioni multi-mediali permettono di scoprire passo passo tutti i veri segreti del dipinto. E’ possibile impersoni-� care lo stesso Leonardo e “gio-care” a dipingere passo passo il capolavoro, scopriremo così che lo stesso Leonardo chi racconta i trucchi del mestiere, l’utilizzo dei chiodi, delle corde e delle candele in modo intelligente e sorprendente. Chi però è ap-passionato di misteri e scoperte eclatanti non rimarrà deluso, cè una cosa molto importante, un vero e proprio mistero, che è stato chiaramente davanti a noi per anni e che non siamo mai ri-usciti a trovare, lo sacoprirete in mostra utilizzando le postazioni multimediali.

A cura di Mario TaddeiCentro Studi e RicercheLeonardo3, [email protected]

EventiSpeciale a cura di Publikompass

el 1500 la balestra era estremamente so� sticata e il suo utilizzo fonda-mentale per le strategie

militari. La sua costruzione implicava profonde abilità co-struttive, una conoscenza dei materiali estremamente accu-rata per quanto riguardava la costruzione degli archi in me-tallo e una sensibilità aerodi-namica per la realizzazione dei dardi, di� erenti dalle frecce di un arco. Se da un lato infatti la parentela con l’arco tradizionale è evidente, dall’altro le di� eren-ze tra le due armi sono radicali, nella modalità d’impiego, nella costruzione, nei materiali, nelle prestazione e nelle strategie in cui queste armi venivano uti-lizzate.

La balestra era più potente di un arco, e poteva scagliare i dardi a distanze doppie e. Già in epoca rinascimentale per le balestre venivano impiegati archi in acciaio, che assicura-vano una potente forza di lan-cio. Proprio l’introduzione di

questi materiali rendeva i tempi di carica molto lunghi e la fre-quenza di tiro minore rispetto a quella dell’arco tradizionale. Per questo motivo la balestra era utilizzata soprattutto per la difesa dei bastioni e dei castelli, in aree dove i balestrieri pote-vano ripararsi durante le fasi di carica. Gli archi in acciaio era-no così di� cili da tendere che il balestriere non riusciva a ripor-tare la corda nella posizione di carica nemmeno con entrambe le mani ma doveva ricorrere ad apparecchi esterni che lo aiutas-sero: leve, argani o cricchetti, che il balestriere doveva portare con se e che ne rallentavano la mobilità.

Leonardo comprende bene la superiorità della balestra rispet-to all’arco e non si sottrae al suo sviluppo. I progetti di balestre di Leonardo sono decine, ma ai fogli 143, 153 e 155 del Co-dice Atlantico troviamo proba-bilmente il più interessante; si tratta di una balestra in cui il sistema di carica è velocizzato,

senza l’utilizzo di apparecchi esterni.

Nelle balestre tradizionali il te-niere, il legno principale por-tante della balestra, ospita la noce, un piccolo pezzo metalli-co a forma cilindrica che vinco-la la corda. Quando il balestrie-re preme la leva di scoccaggio posizionata al di sotto del te-niere un meccanismo interno libera la noce, che ruota rila-sciando la corda e scagliando il dardo. Per ricaricare la balestra il balestriere doveva riportare la corda nella posizione iniziale incastrandola nella noce.

Il teniere della balestra di Le-onardo è invece diviso in due parti. La parte inferiore, vinco-lata attorno ad una robusta cer-niera può aprirsi e un sistema di leve al suo interno avvicina la noce alla corda nella posizione di riposo, ingaggiandola e ri-portandola (sia la noce che la corda) nella posizione di carica. In questo modo il balestriere, aprendo e chiudendo il teniere con una leva favorevole, può ca-ricare la balestra senza mai toc-care la corda e senza adoperare oggetti esteri, velocizzando di molto il processo di carica, con un’operazione di carica simile a quella dei più moderni fucili Winchester.

Non è dato sapere se Leonardo abbia mai realizzato questo pro-getto, certamente conosciamo la repulsione che nutriva verso la guerra, ma progettare armi rientrava nelle sue mansioni di ingegnere di corte.Gli accurati studi promossi dal centro studi Leonardo3 di Mi-lano e la riproduzione presen-tata in anteprima mondiale alla mostra “Il mondo di Leonardo di San Marino” dimostrano che il progetto era senza ombra di dubbio funzionante, tanto da interessare tutto il territorio San Marinese, la cui tradizione sto-rica delle balestre è nota in tutto il mondo, e la Federazione Bale-strieri Sanmarinesi con la quale si è prospettata la possibilità di iniziare una collaborazione per realizzare nuovi modelli della Balestra Veloce di Leonardo.

A cura di Edoardo ZanonCentro Studi e RicercheLeonardo3, [email protected]

La piantina della mostra:

Esistono progetti nei quali le intuizioni di Leonardoanticipano i tempi e dove gli aspetti innovativi sonofortissimi e per i quali, non senza un particolare sforzod’ingegno, è plausibile verifi carne la fattibilità costruttivae il funzionamento. E’ questo il caso della Balestra Veloce, un’arma che, se avesse avuto un seguito, avrebbe fattola differenza sul campo di battaglia.

N

LA BALESTRA VELOCE

L’ULTIMA CENA

Ricostruzione digitale dell’ultima cena del 1498. Copyright www.Leonardo3.net

L’

Info : www.ilmondodileonardo.sm approfondimenti:L’Ultima Cena. Segreti, tecnica ed errori di un capolavoro come mai visto prima, Leonardo3

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di Loris Pironi

Non è scontato che una piccola realtà riesca a prodursi in un grande esempio, ma questa vol-ta è accaduto.

a Repubblica di San Ma-rino, con una tradizione millenaria di libertà alle spalle e, di fronte, il Mare

Adriatico e le spiagge di Roma-gna, è la conferma che se c’è la volontà si può davvero fare siste-ma, e non solo a parole. La straordinaria mostra leo-nardesca, con le sue anteprime mondiali, è una prova provata della grande forza del connubio tra pubblico e privato. Proposta dal Convention & Visitors Bu-reau, l’idea di portare sul Monte Titano un’esposizione interattiva dedicata a Leonardo Da Vin-ci è stata accolta prontamente. E il sistema bancario - nel suo complesso - ha deciso di scom-mettere sulle potenzialità di un simile evento. Ne avesse avuti di estimatori così, Leonardo, ai suoi tempi…

“Oggi - spiega Marcella Miche-lotti, Presidente del Convention & Visitors Bureau, il ‘motore’ di tutta questa operazione - a San Marino, fortunatamente è maturata una nuova consape-volezza: la nostra forza turistica e commerciale può essere ul-teriormente valorizzata grazie a questo genere di iniziative di carattere culturale. Questa vol-ta possiamo dire con grande soddisfazione che c’è stata una notevole sinergia tra lo Stato, le sue Istituzioni, e i soggetti pri-vati: ciascuno ha fatto la propria parte e così possiamo proporre ai visitatori un evento che mi sento di de� nire unico, nel suo genere”.“Il Mondo di Leonardo”, rea-lizzata dallo studio Leonardo3, o� re l’opportunità di conosce-re il “vero” Da Vinci, lontano da banalizzazioni, speculazio-ni, dietrologie e complottismi. “Certo - prosegue Marcella Michelotti - come se Leonardo avesse davvero bisogno di tutto questo per meritarsi attenzioni anche al giorno d’oggi… Ma del

resto è proprio per questo moti-vo che abbiamo deciso di pun-tare su una mostra interattiva e multimediale: si presta infatti a essere visitata dai più giovani, dalle scolaresche. E noi ai più giovani vorremmo dare qualche esempio positivo, su cui ri� ette-re e magari da cui trarre qualche ispirazione”.Questo è un concetto che sta particolarmente a cuore anche al Segretario di Stato alla Cul-tura, Giuseppe Morganti: “Ci è piaciuto soprattutto l’aspetto di-dattico di questa mostra - spiega il Ministro - Qui a San Marino nei prossimi mesi ci sarà la pos-sibilità di sfogliare i principali Codici di Leonardo e di entrare così nella mente e nel mondo complesso di un grande mae-stro dell’arte e delle scienze. Alla � ne di tutto questo bellissimo studio-gioco emerge un’imma-gine di Leonardo molto diversa da quella a cui siamo abituati, un’immagine tutta da scoprire”.San Marino da qualche tempo ha deciso di “scommettere” sulla cultura. “Sulla cultura - prose-gue il Segretario Morganti - ma soprattutto sulla conoscenza, perché il nuovo sviluppo e una vera rinascita anche economi-ca può e deve passare da quei settori che ruotano attorno alla conoscenza. Il nostro obiettivo è quello di sviluppare un’econo-mia della conoscenza: ci stiamo lavorando da qualche tempo, mettendo a regime i vari istituti pubblici e privati che si occu-pano di cultura, dalla scuola ai musei alle fondazione private. Presto li incorniceremo in una legge che ne stimoli lo sviluppo: l’auspicio è che, creando così un terreno fertile, possano nascere numerose imprese che abbiano il proprio baricentro nell’ambito dell’economia della conoscenza”.

Nella foto sopra:a sinistra,il Presidentedel Convention & Visitors Bureau dellaRepubblica di San MarinoArch. Marcella Michelotti; a destra,il Segretario di Statoalla CulturaGiuseppe Maria Morganti.

EventiSpeciale a cura di Publikompass

Una piccola Repubblica,un grande evento

A SAN MARINO UN ESEMPIO DI COLLABORAZIONE VIRTUOSA TRA PUBBLICO E PRIVATO

ERON / BLENDINGCon il titolo “BLENDING”, San Marino sino al 12 gennaio 2014 ospita negli spazi di Palazzo SUMS, a pochi passi dalle sedi espositive di “Il Mondo di Leonardo” la mostra perso-nale dell’artista Eron.

Non solo Leonardo a San Mari-no. I visitatori in Repubblica in questi mesi potranno ammirare anche le opere di Eron, eletto miglior street artist italiano dalla rivista specializzata AL Magazi-ne alla � ne degli anni novanta, ha continuato nel corso del tem-po a sperimentare ed a� nare la tecnica della spray pianting � no ad ottenere un risultato pittorico unico e riconoscibile.Eron realizza i suoi lavori sia sui muri urbani sia su tela con-siderando sempre il contesto

nel quale interviene. Le opere murali che Eron crea in strada toccano spesso temi sociali men-tre quando dipinge in studio, la sua ricerca � gurativa va oltre la semplice rappresentazione di un soggetto. All’interno dello stes-so dipinto, disegno e realtà si fondono dando origine ad una materializzazione del pensiero in una visione onirica trasmet-tendoci degli inediti dèjà vu che ci ri-sintonizzano su alcune sen-sazioni già vissute. Immagini che non si fermano alla retina, ma la oltrepassano entrando nel sub-conscio grazie alla creazione di uno spazio/tempo pittorico nel quale disegno, realtà e pensieri diventano immagini che in ma-niera del tutto soggettiva inter-pretiamo.Nel 2009 vince il Premio Terna es espone al Chelsea Art Mu-

seum di New York.Conosciuto a livello internazio-nale per la sua ricerca � gurativa nel mondo della street art e della pittura contemporanea, Eron è stato invitato ad esporre in nu-merose mostre personali e col-lettive esponendo insieme a vari artisti come Obey, Ericailcane, Blu, Ozmo, Olek, Phase 2, Flavio Favelli, Gabriele Basilico, Enzo Cucchi.Con l’opera dal titolo “Forever and ever... Nei secoli dei seco-li...”, realizzata da Eron nel 2010, per la prima volta nella storia, la street art entra nel luogo dove l’Arte supera i secoli… La Chie-sa. La “consacrazione” di un’arte che � no ad oggi è stata oggetto di un “pregiudizio universale”... Nel 2012, il MMOMA magazine, rivista u� ciale del Moscow Mu-seum of Modern Art, gli ha dedi-

cato un ampio servizio per l’ori-ginalità e la poetica del suo stile � gurativo che unisce disegno e realtà confondendone i con� ni.Eron ha esposto in diverse parti del mondo tra cui Horizon One Gallery - Museo d’Arte Moderna di El Cairo, Chelsea Art Museum di New York, Palazzo delle Espo-sizioni di Roma, Palazzo della Permanente di Milano, Binz & Kreamer Gallery di Colonia, al PAC - Padiglione Arte Con-temporanea di Milano, Galleria Nazionale delle Marche, Museo d’Arte Moderna Ugo Carà di Trieste, Civic Centre Ozumba Mbdiwe of Lagos - Nigeria, TO-MAV - Torre Moresco Centro Arti Visive - Fermo, LC Gallery di Berlino, Ego Gallery di Luga-no, Biennale di Venezia.

http://eronblending.com/

Il Presidente delConvention & Visitors Bureau Marcella Michelotti:Una ghiotta opportunità perunire turismo e cultura,per un tuffo nel passatoe una immersionenella scienza e nella tecnicadel genio più ammirato

“Vorremmo che questa mostrafosse da stimolo per i più giovani”

L

Giuseppe Maria Morganti.

cato un ampio servizio per l’ori-ginalità e la poetica del suo stile � gurativo che unisce disegno e realtà confondendone i con� ni.

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EventiSpeciale a cura di Publikompass

he l’odio sopravvive alla morte ce lo ha sapientemente insegnato il Giulio Cesare di Shakespeare ‘� e evil that men do lives a� er them; the good is

o� interred with their bones’.

Che molti secoli prima delle leggi razziali e dei campi di sterminio fece dono all’umani-tà di un altro capolavoro, quel mercante di Venezia dove emergeva senza mezzi termi-ni l’odio contro gli ebrei. Un odio illogico che farà del male a tutti, senza esclusione di colpi. E che purtroppo sopravvive, come ha avuto modo di testimoniare la morte del fe-roce Priebke e più di recente della vedova di Kappler, l’uomo che ordinò la rappresaglia delle Fosse Ardeatine, senza mai pentirsene. In alcuni casi poi lo si può addirittura toc-care con mano nei sin troppo famosi luoghi della memoria, primo fra tutti Auschwitz, il più noto dei campi di concentramento de-putati allo sterminio, ancora oggi meta di tu-risti e gite scolastiche. L’amore invece, come un po’ cinicamente ci insegnava il buon Shakespeare, muore con la ‘buccia’ delle persone, interrato con le loro ossa. Mettersi sulle tracce dell’odio diventa così molto più facile che non rintracciare l’amore, e non vi sono luoghi tanto segreti da permettere alle salme di chi ha fatto il male di restare in-violate. Compito delle nuove generazioni è però anche il racconto del bene, per educare i sentimenti delle persone non più all’odio bensì all’amore. È ciò che da ormai qualche anno sta facendo la Fondazione Valori Tattili di Asset Banca con sede a San Marino, inve-stendo importanti risorse su una ricerca che

ha preso le mosse dal libro di Giuseppe Mar-zi “Il Viale delle Rose” e che è già sfociata in un convegno intitolato “San Marino Terra di Giusti”. Essa ha avuto il merito di dissipare una grande lacuna nella conoscenza della storia di San Marino da parte di Israele, vi-sto che prima di quella ricerca il Memoriale israeliano dell’Olocausto Yad Vashem aveva conoscenze sommarie e associava la presen-za di un governo fascista alla collaborazione alle deportazioni. Ciò che invece la ricerca ha de� nitivamente chiarito è che, se gli Ita-liani collaborarono a tante deportazioni di ebrei in Germania, così non fecero i Sam-marinesi. Che il Titano non fu mai razzista è ciò che è emerso dalle ricerche sui Giusti che hanno � nalmente messo in luce le storie di donne e uomini che a San Marino rischiaro-no la propria vita per proteggere gli ebrei. La piccola Repubblica, con gigantesca moralità, si oppose infatti allo sterminio di civili iner-mi, donne e bambini, vecchi e malati, non accettando il delirio biopolitico hitleriano ispirato al principio razziale della superio-rità gerarchica dei tedeschi. “Quando da parte delle SS fu auspicata la consegna de-gli ebrei rifugiati – è il racconto di Michael Hengelaard in occasione del cinquantesimo anniversario dei bombardamenti su San Ma-rino - il Governo sammarinese si ri� utò, ad-ducendo la meravigliosa bugia che qui non vi fossero ebrei, nonostante tutto il mondo, compreso quello tedesco, lo sapesse bene. Si trattò di un momento altamente perico-loso nella storia di questo Paese. E furono probabilmente il coraggio, la fermezza con cui qui sostenevano le proprie convinzioni

umanitarie, che impressionarono talmente l’Ambasciata tedesca a Fasano e i generali tedeschi comandanti che tutti si comporta-rono così come se veramente nessun ebreo avesse trovato rifugio a San Marino”. Il lu-cente racconto di Hengelaard è solo una delle numerosissime testimonianze di una Repubblica che seppe tenere accesa la luce della speranza anche quando nel resto d’Eu-ropa era più buio di sempre. L’eredità di quell’insegnamento di pace costituisce la ricchezza irri-nunciabile di questo Paese. “Quando l’amore vi chiama – scriveva Gibran - seguite-lo, anche se le sue vie sono ardue e ripide”. Per questo prosegue l’impe-gno della Fondazione Valori Tattili di Asset Banca a � -nanziare la ricerca sui Giu-sti di San Marino condotta dal dott. Davide Bagnaresi dell’Università di Bologna (e da tempo oggetto degli studi della dott.ssa Patrizia di Luca, Direttore del Mu-seo dell’Emigrante di San Marino) e a dare conto dei suoi risultati mediante pub-blicazioni e convegni.

Fondazione Valori Tattilidi Asset Banca

SAN MARINOE L’ITINERARIO DELL’AMORE

C

LA FONDAZIONE VALORI TATTILI DI ASSET BANCA

CONVENTION & VISITORS BUREAU DI SAN MARINO

Convention & Visitors Bureau di San Marino, ente organizza-tore della Mostra “Il Mondo di Leonardo”, è l’organizzazione no-pro� t di riferimento per i promotori e gli organizzatori di congressi ed eventi: coor-dina il sistema congressuale e degli eventi in genere, col-legando Istituzioni, partner e fornitori esperti e competenti, per rendere qualsiasi evento in Repubblica speciale e cu-cito su misura. Facilitare gli aspetti organizzativi, o� rire la migliore combinazione di servizi, strutture ricettive, lo-cation e suggerire le soluzioni più accattivanti per il tempo libero dei nostri congressisti costituiscono le fasi operative di una strategia ben de� nita: promuovere San Marino come destinazione congressuale appetibile e incrementare il

numero e la qualità di grandi eventi, nazionali e internazio-nali. CVB è anche il gestore del Centro Congressi Kursaal e cura direttamente l’immagi-ne di questa elegante struttura, � ore all’occhiello del congres-suale in Repubblica. Recen-temente restaurato, il Kursaal o� re una completa gamma di servizi congressuali altamente quali� cati e tecnologicamente avanzati, in linea con requisiti e protocolli internazionali.Promuovere la Repubblica di San Marino come destinazio-ne congressuale e per grandi eventi sui mercati nazionali e internazionali e garantire as-sistenza e consulenza gratuita agli organizzatori di congressi, meeting, incentive e di eventi in genere: questa è la mission del CVB. Un network di con-sulenti e operatori al � anco di

meeting planner, PCO, asso-ciazioni e aziende, impegnati ad assicurare i migliori servizi o� erti dal nostro territorio, a quotazioni allettanti. L’inter-nazionalizzazione dell’o� erta congressuale-eventi della de-stinazione San Marino rappre-senta un’opportunità di aper-tura verso i mercati esteri alla quale il CVB crede fortemen-te: consapevole della sovranità della Repubblica – piccolo ma eccellente esempio di storia, istituzioni e sistema economi-co rappresentato in 116 Paesi al mondo. L’ente impiega parte delle proprie risorse in azioni di promo/commercializzazio-ne e di ricerca partnership, nell’ottica di acquisire e orga-nizzare eventi di alto pro� lo in Repubblica. Il CVB coordi-na tali iniziative in completa sinergia con le Segreterie di

Stato, il Corpo Diplomatico e Consolare, l’U� cio di Stato per il Turismo, la Camera di Commercio, le Associazioni di Categoria e il mondo � -nanziario e imprenditoriale sammarinese, consapevole che una strategia orientata allo svi-luppo di eventi internazionali contribuisca a rivalutare e raf-forzare il valore della Repub-blica, a sviluppare il turismo e il congressuale.CVB è operativo dal 2010 come società per azioni a par-tecipazione mista pubblico/privata, costituita per il 52% dall’Eccellentissima Camera della Repubblica di San Mari-no e per il restante 48% dalle Associazioni di Categoria e da soci privati leader della � liera turistico-congressuale locale.

Info: www.cvb.sm

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