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SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf

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SPECIALEWire & Tube Düsseldorf

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Aprile 2012SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf

Andare là dove le notizie si creano, dove il mercato si forma e dove il mondo (siderurgico) si raduna. Con questo spirito la reda-zione e lo staff di Siderweb si sono recati alla fiera Wire & Tube di Düsseldorf. Cinque giorni intensi, pieni di incontri, di scambi, di parole, di strette di mani, di idee, di storie, di esperienze, di novità e di corsie percorse in lungo ed in largo decine di volte, fino a che le gambe fanno male, quasi come gli atleti al 90° di una partita. Questa è stata la fiera per Siderweb, e con questo spirito è stato pensato lo “Speciale Wire & Tube Düsseldorf”, una pubblicazione realizzata non solo per chi in fiera c’è stato ma soprattutto per chi non ha avuto la possibilità e l’occasione di visitare la manifestazione nella città renana ma che, attraverso queste pagine, potrà respirare l’internazionalizzazione, la voglia di combattere, l’innovazione e la capacità di fare squadra per affrontare la crisi che permeava gli stand e collegava come un fil rouge tutti i presenti, espositori e visitatori compresi.Lo speciale Wire & Tube si articola concettualmente in tre parti: la prima, introduttiva e descrittiva, è dedicata alla storia della manifestazione, alle dimensioni dei mercati italiani dei tubi in acciaio e del filo e della vergella e contiene l’elenco di tutte le aziende italiane partecipanti come espositori. La seconda parte, dedicata alle “voci da Düsseldorf”, raccoglie le testimonianze degli opera-tori nazionali ed internazionali dell’industria del filo e del tubo che sono stati intervistati e videointervistati da Siderweb oltre ad una serie di interventi-flash sul mercato racchiusi nella pagine “World steel tour”. Infine spazio al relax con una fotogallery dedicata ad alcuni dei personaggi, degli stand e degli oggetti più curiosi visti durante la rassegna.Buona lettura!

Düsseldorf: Siderweb c’è!

Editore: Siderweb spa - via Don Milani, 525020 Flero (Bs)Tel. 030 2540006 - Fax 030 2540041e-mail: [email protected] tribunale n. 11/2004Direttore responsabile: Stefano FerrariIn redazione: Stefano Ferrari, Davide Lorenzini, Paolo MorandiResponsabile pubblicità: Mauro FranchinaProgetto grafico ed impaginazione:Siderweb

Sommario1 - Düsseldorf: Siderweb c’è!2 - Wire & Tube: trent’anni al top mondiale nelle fiere business to business dell’acciaio3 - Le aziende italiane espositrici a Wire & Tube 20126 - Tubo, vergella e filo: un comparto da oltre 6 milioni di tonnellate annue in Italia7 - Obiettivo export per Lucchini7 - Buzzi (Trafilix): «Investimenti per sondare mercati nuovi»9 - Il mercato visto da Ori Martin10 - Terni impianto centrale nella strategia Outokumpu10 - Concorrenza cinese? Individualismo? La ricetta sudafricana per risolvere i problemi dell’acciaio11 - Simona Gentile (ArcelorMittal): «Ottimista solo chi ha una visione globale»11 - Amenduni (Tecnotubi): «Resistere»13 - Sergio Dal Pio (OCSA): «Sono saltati gli schemi, ma abbiamo molti fuoriclasse»13 - La qualità è il futuro dei tubifici, anche in Turchia14 - Non solo clienti, ma partner: la strategia di Vallourec & Mannesmann14 - Bellorini (Satinox): «Bisogna specializzarsi, ma deve riprendere la domanda in distribuzione»16 - Ricerca & Sviluppo: la soluzione di Sandvik16 - Santarella: «L’acciaio inossidabile italiano deve rimettersi in moto»17 - Giovanni Pighi (T.A.L.): «Resistere non basta, serve qualcosa di più»17 - Le opinioni di Trafileria Colombo, Camma Inox (Gruppo Berinox) e Grazioli Group18 - Le videointerviste di Siderweb20 - World steel tour22 - Photogallery: alcune immagini curiose da Wire & Tube 2012

Stefano Ferrari

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Aprile 2012SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf

Perché la fiera Wire & Tube si tiene a Düsseldorf? Qual è stata l’evoluzione dell’evento che oggi catalizza l’attenzio-ne di tutti gli operatori mon-diali che producono, commer-ciano e utilizzano filo e tubi d’acciaio e che forniscono macchinari o servizi per quei settori? Siderweb ripercor-re con una breve scheda la storia ed i numeri delle due anime della manifestazione: Wire & Tube.

WirePrima di arrivare in Ger-mania nel 1986, le fiere europee legate al filo d’acciaio ed alla vergel-la si tennero a partire dal 1960 a Londra per poi trasferirsi a Basilea in Svizzera nel 1972, dove l’evento progenito-re dell’attuale Wire restò fino al 1984, svolgendosi con cadenza quadrienna-le. A quel punto, a causa dei raggiunti limiti di superfi-cie espositiva del polo fino ad allora utilizzato, si dovette tro-vare una nuova location per la manifestazione del 1986 che per la parte «Wire» sbarcò a Düsseldorf con 488 espositori su oltre 29.000 metri quadrati di superficie occupata. L’evento diede poi vita ad una crescita continua del numero di espositori, del-la superficie occupata e dei

visitatori, raggiungendo nell’ultima manife-

stazioni i 1314

visitatori su 57.000 metri quadrati facendo segnare un +10,7% sull’edizione 2010.A livello statistico la parteci-pazione non tedesca di visi-tatori ha raggiunto il 60%, arrivati soprattutto da Italia, Francia, Regno Unito, Belgio, USA, Olanda, Brasile, India, Spagna, Turchia, Austria e Svizzera. Tra i settori di pro-venienza circa l’80% appar-teneva all’industria, l’8% al commercio, il 4% ai servizi mentre circa il 2% poteva es-sere classificato nelle lavora-

zioni con una componente di natura artigianale. Tra gli espositori, il 38% ha di-chiarato di essere interessato a macchinari da finitura, bar-re e nastri di acciaio, il 36% a macchinari per la produzione, il 29% a materiali alternati-vi ed il 21% a prodotti finiti.

Tube«Tube for the 90s». Questo lo slogan scelto per la prima manifestazione dedicata ai tubi nata a Düsseldorf, dopo

le esperienze degli anni ‘80 in tutt’Europa. Manifestazione che in quell’occasione esor-dì con «soli» 147 espositori, oggi diventati invece 1184 a seguito del boom di presen-ze internazionali ottenuto dal 2006. La superficie espositiva nell’ultima rassegna è stata di 49 mila metri quadrati, in cre-scita del 9,4% rispetto all’an-no precedente. Diversamente dal comparto filo la presenza di visitatori non tedeschi per il Tube è sta-ta del 50% con i Paesi di pro-

venienza localizzati principal-mente in Francia, Italia, USA, Regno Unito, Brasile, Spagna, India, Paesi Bassi, Austria, Tur-chia, Svizzera e Belgio.Tra i settori di appartenenza invece il 62% dei visitatori si concentra nel settore indu-striale, il 21% nella vendita al dettaglio e il 5% è composto da artigiani e da commer-cianti.A livello di interesse il 57% dei visitatori della rassegna ha indicato genericamen-

te il prodotto tubi, il 26% si è invece detto attratto dalle macchine per la lavorazione e il 23% dalle macchine per la produzione. Un ruolo fondamentale nella nascita delle manifestazioni è stato senz’altro giocato dalle due associazioni di settore europee vale a dire la Iwma (International wire and ma-chinery association) e la Ita (International tube associa-tion) che hanno appoggiato e promosso la manifestazione sin dalle sue prime battute.

Da segnalare poi che dal-la storica sede tedesca i marchi Tube & Wire, gra-zie anche alla promozio-ne dell’ente fiera Messe Düsseldorf, hanno lanciato una serie di ramificazioni all’estero (per esempio in Cina, Asia e Russia) sia per l’evento Tube che per quel-lo Wire.Oltre al record di super-ficie espositiva, 106 mila

metri quadrati netti, nell’edi-zione 2012 Tube & Wire ha registrato anche il primato di visitatori con 73.500 persone arrivate da ben 111 Paesi diversi, pari ad un incremento del 6,9% rispetto ai 69.200 del 2010. popolo giappo-nese, assorbendo gran parte dell’acciaio asiatico, una con-giuntura che potrebbe anche far allentare la pressione ci-nese su mercati di esportazio-ne più europei».

Wire & Tube: trent’anni al top mondiale nelle fiere business to business dell’acciaio

Un’immagine dell’edizione 1992 della Fiera

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A. Appiani SrlA.E.M.3 S.r.l.A.G.R. FILTRI SRLA.M.I. s.r.l.A.T.R. S.p.A.A.W.M. S.p.A. Automatic Wire MachinesAcciai Speciali Zorzetto S.r.l.Acciaierie Venete SpAAcciaitubi S.p.A.ACIMAFAdda Fer Meccanica S.r.l.Adige S.p.A.AEROEL SRLAGIBI PROGETTI s.r.l.ALCE s.r.l.Allied InternationalAlpaplastic S.N.C.Altec s.r.l.Anceschi S.r.l., GiovanniANGELI S.R.L.API LECCOApollo S.r.l.AREA SISTEMI s.r.l.Arvedi Tubi Acciaio S.p.A.ASA-RT s.r.l.ASED SRLASPE S.a.s.ASTEQ SRLATE Applicazioni TermoElettronicheAteco Impianti SrlATOMAT S.p.A. Steel and Tungsten Carbide RollsBassi Luigi GroupBaumann S.r.l. BCF Italia S.r.l.Be.Ca. EngineeringBercellesi Berinox S.r.l.BIDUE S.r.l.BLM S.P.A.BM Group SpABobbio S.r.l.Boffi S.p.A.Bonfanti S.r.l.BOSSI S.r.l. MACCHINE FINITURA METALLIBOTTARO S.R.L.Boxy S.p.A.Businaro S.n.c.C.C.T. inox SpaC.P.A. S.r.l.C.P.C. Inox S.p.A.C.P.S. S.r.l.Caber Impianti SRLCCIAA di Lecco IndustrieCamfart Mole Abrasive S.r.l.

CAMU srlCapello Tubi S.p.A.CARBODIES s.a.s. di ANGELO e PAO-LO REDAELLI & C.Carlo Salvi SPACarrara S.p.A.Cartacci S.r.l. Tube MachineryCB Trafilati Acciai SpA - SteelgroupCEA Costruzioni Elettro- Meccaniche Annettoni S.p.A.CEIA S.p.A.CENA & FIGLI S.P.A., VIRGILIOCENA INTERPIPES SRLCerrini srl.Chero Piping S.P.A.Cimolai S.p.A.Cipriani SNCCogeim Europe SrlCOGNE ACCIAI SPECIALI S.p.A.COIM srlCOLGAR S.p.A.COLLARI EDOREColmec S.p.A.COM.IT S.R.L.COMAPAC Wire Machinery SRLCOMETO DI TOCCHETTI ENRICO & C.s.n.c.Comtech SRLCondoroil Chemical SRLContinental Flanges and Fittings Italia S.p.A.Continuus-Properzi S.p.A.COREM S.a.s.Corrosion Materials Italia SrlCortinovis Machinery S.p.A. Eurolls GroupCRIPPA S.P.A.Crosspolimeri S.p.A.CSM Tube srlCta Calflex S.r.l.D´Amore & Lunardi S.p.A.DANIELI & C. Officine Meccaniche S.p.A.DAVI-PROMAU S.r.l.De Angeli Prodotti S.R.L.DELISI SRLDEM Costruzioni Speciali S.r.l.DIETRONIC SRLDimac S.r.l.Dismas Trading SrlDivisione Trading - C.S.C. S.p.A.EASYDUR ITALIANA di Renato AffriEFFEGIDI International S.p.A.ELECTRO ADDA S.p.A.Elestar S.r.l.ELIND S.p.A.

EME Elettromeccanica Erbese SrlEMMEDI - SAET S.p.A.Essebi S.R.L.EURO EXTRUSION s.r.l.Euro Mec S.r.l.EUROALPHA S.r.l.Eurolls S.p.A. - Eurolls GroupEurotek S.r.l.EUROTUBI S.r.l.expowire.net - expotube.orgF.lli AGUZZI s.r.l. Costruzioni Meccani-che Ed AffiniF.LLI TASSALINI Off. Mecc. SpaFaccin S.r.l.FAINPLAST Faraotti Industrie Plastiche S.r.l.FALCI S.R.L.FAR SpA-SteelgroupFASPAR S.p.A.Fiav L. Mazzacchera S.p.A.FrigecoFRIGERIO, MARIO S.P.A.FRIULANA FLANGE S.r.l.FROMA SRLG.B.C. Industrial Tools S.p.A.G.T.C. General Tech Consulting S.R.L.Galdabini S.p.A. Galperti GroupGARBOLI SRLGCR Eurodraw S.p.A.GEM S.r.l.GemmeCotti srlGIMAX SRLGIMECO IMPIANTI S.r.l.Ginox SRLGiuseppe & F.LLI Bonaiti SPAGLOSER Srl Marketing & TechnologyGrazioli Cesare S.r.l.Grean di Grazioso Gerardo e Antonio s.n.c.Grillo Steel SrlGuidetti S.r.l.H.T.C. S.r.l.Harditalia SRLHascon Engineering S.p.A.I.LE.S. S.r.l.I.M.F. S.r.l.I.M.F. S.r.l. Impianti Macchine FonderiaI.M.L. Industria Meccanica Ligure S.p.A.IFP spaIlta Inox S.p.A.IMANPACK PACKAGING & ECO SOLUTIONS SPAImec Engineering S.r.l.IMG International SRLIMS Costruzioni s.r.l.

Induction S.R.L.Industria Raccorderie Cortemaggiore SPA (IRC)Ingramatic S.p.A.INOX LAGHI s.r.l.INOX TECH S.p.A.Invernizzi PresseInvimec SrlISPADUE SpA - PROFILMEC GROUPITA SpA Industria Trafilati Acciai-SteelgroupITAL SRLJannone Ferro Tubi S.p.A.JULIA UTENSILI S.p.A.KAMATECH SrlKoner SRLL.M.B. S.r.l.Landgraf S.r.l.Lazzari Officine Meccaniche Impianti Industriali S.p.A.Lesmo Group: OMLESMO SpA / Eu-rodraw EnergyLUBRIMETALLucchini S.P.A.M + E Macchine + Engineering S.r.l.M.T.S. SrlMACCHINE SPECIALI SRLMacri Italia S.r.l.Magnetic S.p.A.Mair Research S.p.A.MANASSERO & C. SRLManentimacchine S.r.l.MARCEGAGLIAMario di Maio SPAMazzoleni Trafilerie Bergamasche S.p.A.MDM srlMEP GroupMETALFAR PRODOTTI INDUSTRIAL SPAMetallurgica Alta Brianza SpA-Ste-elgroupMetallurgica Locatelli S.p.A.MetalminottiMG S.R.L.Microstudio SrlMicrotools SrlMille Miglia Engineering S.r.l.MIXER S.P.A.Mole Abrasivi Ermoli S.r.l.MTM SpAMURARO S.p.A.New Spool SrlNewtech S.r.l.NOVA S.r.l.Novacciai SpANUOVA HPT Srl

Le aziende italiane espositrici a Wire & Tube 2012

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Aprile 2012SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf

Nuova Rid s.r.l.Nuova Sima S.r.l.Nuova Tecno Tau SRLO.M.A. S.r.l.O.M.L SRLO.M.R. S.r.l.O.M.SA. srlO.R.I. MARTIN S.P.A.OCN S.p.A.OCSA SPAOfficine Ambrogio Melesi & C. S.R.LOfficine Binda & Galperti S.r.l.OFFICINE ORSI S.p.AOlimpia 80 S.r.l.Olimpia Surface S.r.l.OMAS SRLOMCAR snc di C. REPPUCCI e C.OMCG S.r.l.OMD Officina Meccanica Domaso S.p.A.OMER SRLOMP S.r.lOMV Officine Metallurgiche Ventura S.p.AOP SRLORION Spa Cast Steel ValvesOrt Italia SrlOSCAM S.p.A.OTO S.p.A.Otomec S.r.l., Cleaning and Plating

Padana Tubi & Profilati Acciaio S.p.A.Paganoni (divisione della Mario Nava S.p.A.)PALMARIN MARIO s.n.c. di Palmarin Enrico & Co.Pan Chemicals SpaPanatex s.r.l.Pedrazzoli IBP S.p.A.Petrol Raccord S.p.A. con Socio UnicoPIETRO GALLIANI S.p.A.PIPEX ITALIA SPAPITTINI WIRE ROD PRODUCTSPM s.a.s. di Pizzolato Giorgio & C.Polifibra 2011 S.p.A.Politecnica Italia S.r.l.Ponziani S.p.A., E.

PR.A.I. s.r.l.PRAIM S.r.l.Presezzi Extrusion S.p.A.Profilmec S.p.A. Profilmec GroupProgress Maschinen & Automation AGPromills S.r.l.Promostar S.r.l.PROPAGROUPPROTECO s.a.s. di Ing. Marino Ozino & C.PS Costruzioni Meccaniche S.r.l.R. Lisciani Trafilerie S.r.l.R.C. International di Cascia RolandoR.T.P. Paganoni S.r.l.R.T.S. SrlRaccordi ForgiatiRACCORTUBI S.p.A.RALC ITALIA SRLRedies S.R.L.REGG Inspection S.r.l.REMER SRLREVI-PRESS S.R.L.Rigon InstrumentsRiveco General Sider S.p.a.RIVIT S.p.A.Rizzardi S.r.l.RODACCIAI SPARolling ToolsRONCONI SpA

S.M. Finned Tubes Srl.Sacma Limbiate S.p.A.Sacma Macchine per Lamiera S.P.A.SAFCO Systems S.r.l.SAG S.r.l.Sala Punzoni S.r.l.SAMP S.p.A. Sampsistemi DivisionSantarella SrlSARINOX METALLI S.p.A.SARM SRLSAS Engineering and Planning SrlSatinox Tubi Inox S.P.A.Schnell S.p.A.SCLEROS S.p.A.SCORTA S.r.l.SEI Sistemi SRL

SIAPI S.r.l.SICME ITALIA IMPIANTI S.r.l.SICTRA division of Cortinovis Machi-nery S.p.A.Siderinox S.p.A.Siderpighi S.p.A.SIF MDC s.a.s. di Claudio Formenti & C.SIMAT SRLSimec S.r.l.SIMEM SpaSimplex Rapid S.r.l.SIRIO Wire S.r.l.SIT S.p.A. Societa Italiana TecnospazzoleSMART SRLSMI s.r.l. sistemi meccanici industrialiSMS Engineering S.r.l.SO.F.I.M.A. S.R.L.Solvay Specialty PolymersSOMO Produzione S.p.A.Star Technology SRLSteelcom Fittings SrlSteeltrade SrlStelin SrlStelmi Italia S.p.ASTILMA SpASurface Engineering S.r.l.T.A.L. Tubi Acciaio Lombarda S.p.A.T.L.M. S.r.l.

T.M.I. SRL Trafileria Ferro AcciaioTauring S.p.A. Tauringroup DivisionTECNA S.p.A.TECNICA TRE S.R.L.Tecniche Nuove SPATecno Impianti S.r.l.TECNOFAR S.p.a.Tecnofil S.p.A.TECNOLOGIE INDUSTRIALI S.R.L.TECNOPRESS SRLTecnotubi S.p.A.TECNOVO SRLTECTUBI RACCORDITENARISTERMOMACCHINE s.r.l.Texera SRL

TIAC srlTIS SRLTorneria F.B. di Bignami Giorgio s.a.s.TRA.SMA S.p.A.Trafco S.r.l.Trafileria A. Mauri e Figli S.p.A.Trafileria Colombo SrlTrafileria Lariana SPATrafileria Lecchese srlTrafilerie BRAMBILLA S.p.A.Trafilerie Di Valgreghentino SPATRAFILERIE MANZONI S.R.L.Trafilerie San Paolo S.r.l.Trafilix S.p.A. - Gruppo LucefinTRAFILSPEC ITS s.r.l.TRAFILSTEEL SRLTramev S.r.l.Trinca S.N.C.Tube Tech Machinery S.r.l.TUBI S.p.a.Tubificio di Terni S.p.A.Tubificio Lombardo S.r.l.Turbotecnica SrlU.S.M. Mazzucchelli S.r.l.UDM s.r.l.VALBRUNA, ACCIAIERIE S.p.A.Valvorobica Industriale S.p.A.Van-Dies di Vanossi & C. s.a.s.

VARO s.r.l.VI.PA. S.r.l.VIAR S.p.A.Violi SrlVitari S.p.A. - Eurolls GroupW.T.M. S.r.l.Welding Wire Machineries S.r.l.Zami 1950 S.r.l.ZT S.r.l.

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Oltre 6 milioni di tonnellate annue. Questa è la dimen-sione dei comparti della vergella, del filo e dei tubi nel nostro Paese nel 2010 (ultimi dati resi noti da Federacciai). I due setto-ri protagonisti della fiera Wire & Tube, in Italia, tota-lizzano una fetta notevole del consumo nazionale di acciaio: a fronte di un dato complessivo di 28,7 milioni di tonnellate, infatti, vergel-la e tubi contano per 5,32 milioni di tonnellate, pari al 18,5%. Ma ora osservia-mo più da vicino questi due comparti.

Vergella e filo – Il compar-to del filo in acciaio e della vergella, la materia prima da cui si ricava appunto il filo, nel 2010 in Italia “pe-sava” per 4,176 milioni di tonnellate, con un incre-mento del 28,5% rispetto al 2009. Il filo, invece, ha

avuto una domanda ap-parente di 1,126 milioni di tonnellate, con una produ-zione di 1,3 milioni di ton-nellate (+20,4% rispetto al 2009). Il commercio estero di filo in acciaio, nel 2011 (dati ISTAT), ha visto un in-cremento del 4% delle im-portazioni, salite a quota 188.485 tonnellate, delle quali 147.315 tonnellate di filo in acciaio al carbonio (+0,4% rispetto al 2010), 18.696 tonnellate di filo inox (+26,7%) e 22.474 tonnellate di filo in acciaio legato (+15,4%). Sul ver-sante dell’export, invece, i volumi complessivi sono stati di 406.613 tonnella-te (+9,4%), confermando la propensione alle espor-tazioni del nostro Paese, che è esportatore netto per 218.128 tonnellate. Entrando più nel dettaglio, le vendite all’estero di filo in acciaio al carbonio sono

ammontate a 316.402 ton-nellate (+9,1%), quelle di filo inox a 16.884 tonnella-te (+12,8%) e quelle di filo legato a 73.327 tonnellate (+9,8%).

Tubi saldati e senza sal-datura – Il settore dei tubi saldati e senza saldatura, nel 2010, in Italia ha fatto registrare un consumo ap-parente di 1,142 milioni di tonnellate, con un incremen-to del 27,2% rispetto al 2009, dei quali 415.000 tonnellate di tubi sen-za saldatura (+68,8%) e 727.000 tonnellate di tubi saldati (124.000 tonnellate di tubi di grande diametro e 603.000 tonnellate di tubi inferiori od uguali a 406,4 mm). Il commercio estero di tubi, nel 2011, ha mostrato un andamento crescente sia all’import sia all’export. La prima componente ha avu-to un incremento del 20,3%

rispetto al 2010, attestan-dosi a 834.678 tonnellate, mentre la seconda è sali-ta del 10,1% arrivando a 3,172 milioni di tonnellate. L’export netto è stato di 2,338 milioni di tonnella-te, contro i 2,188 milioni di tonnellate del 2010. En-trando maggiormente nel dettaglio delle importazio-ni, i tubi in ghisa importati sono scesi a 44.312 tonnel-late (-20,1%), i tubi senza saldatura sono saliti del 25,4% a 526.804 tonnella-te ed i tubi in acciaio salda-ti sono cresciuti a 263.562 tonnellate (+20,8%). Sul fronte dell’export, i tubi in ghisa scendono del 24,7% a 22.773 tonnellate, i tubi senza saldatura aumen-tano del 17,9% (703.441 tonnellate) ed i tubi saldati in acciaio arrivano a 2,446 milioni di tonnellate, con un progresso dell’8,5%.

Tubo, vergella e filo: un comparto da oltre 6 milioni di tonnellate annue in Italia

Import-export italiano di filo dì acciaio (tonnellate)

2008 2009 2010 2011

IMPORTFilo acciaio al carbonio 195.370 114.940 146.748 147.315Filo acciaio inox 16.965 13.375 14.753 18.696Filo acciaio legato 20.669 14.947 19.469 22.474

233.004 143.262 180.970 188.485EXPORTFilo acciaio al carbonio 317.397 246.619 289.895 316.402Filo acciaio inox 15.311 10.102 14.973 16.884Filo acciaio legato 53.895 40.490 66.731 73.327

386.603 297.211 371.599 406.613

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Aprile 2012SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf

Più export e la ricerca di un partner strategico. Questi gli obiettivi verso cui si sta muovendo Lucchini: lo ha dichiarato a Siderweb du-rante la fiera Wire & Tube Pierre Varnier (a sinistra nella foto), chief restructu-ring officier del gruppo. «Attualmente siamo in regi-me di 882 bis – ha spiega-to -, a fine febbraio abbia-mo ottenuto l’omologa dal giudice e ciò ci dà maggior credibilità sul mercato. Ora possiamo utilizzare i circa 350 milioni di euro incas-sati da Ascometal, che ver-ranno impiegati in parte (circa 100 milioni di euro) per rimborsare le banche

ed in parte per costruire il futuro di Lucchini». A livello sindacale «abbiamo firma-to un accordo di solidarietà che ci consentirà di ridurre l’orario di lavoro per 700 lavo-rato-r i » . N e l pros-s i m o fu tu -ro gli impe-gni di Lucchini saranno rivolti so-prattutto «verso l’incremen-to di volumi nel segmento dei prodotti più remunera-tivi. In particolare voglia-

mo avere una maggiore presenza all’export sia per la vendita di rotaie sia per quella di vergella di qua-lità e barre». Inoltre «con-tinua la ricerca di partner

strategici». Infine «bi-sogna agire per ridimen-sionare la struttura di Lucchini, che da gruppo è divenuto

una società e che deve adattarsi a que-sta nuova realtà». Per ciò che concerne il mer-cato, Alessandro Lombardi (sales manager, wire rod

& semis; a destra nella foto), ha detto che attual-mente «è necessario fare un distinguo tra prodotti base e di qualità. Per la qualità i clienti hanno una visibilità media trimestrale, attualmente stiamo rinno-vando gli ordini e siamo in trattativa sull’entità degli aumenti. La domanda di fondo, comunque, c’è. Per la vergella da trafila, inve-ce, la situazione è in via di definizione. Anche qui sono in corso discussioni: l’obiet-tivo delle acciaierie è di fare qualche passo avanti sul versante dei prezzi, per dare sollievo ai margini compressi».

Obiettivo export per Lucchini

L’Europa è diventata ormai una realtà troppo piccola per garantire la soprav-vivenza delle imprese. Si pone obiettivi lontani, geograficamente parlan-do, Trafilix, azienda bre-sciana attiva nella trasfor-mazione degli acciai. «In Italia la situazione è dif-ficile, sia dal punto di vi-sta della domanda sia da quello della competizione – ha detto Giorgio Buzzi (nella foto), vicepresiden-te della holding Lucefin, che possiede tra le altre Trafilix -, in quanto molti operatori hanno fame di ordini per fatturare». Ma

anche nell’Unione Euro-pea si soffre con «la Ger-mania che cresce meno del previsto, la Francia che frena, la Spagna in gravissima crisi e l’est che è meno effervescente de-gli scorsi anni». Pensare di sopravvivere puntando solo al mercato continen-tale «è impossibile ed è per questo che, oltre a mantenere la nostra tra-dizionale ampiezza di gamma, abbiamo investi-to in Trafil Czech (stabili-mento del gruppo in Re-pubblica Ceca) per nuove linee di rettifica e di pe-latura e nel revamping

dei macchinari di Trafitec (S. Colombano al Lambro – MI), dove installeremo una nuova pelatrice fino a 100 mm e un nuovo ma-

gazzino automatizzato». L’obiettivo di questi inve-stimenti «è di entrare in mercati nuovi».

Buzzi (Trafilix): «Investimenti per sondare mercati nuovi»

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pag A4 cimolai.indd 6 07/04/12 15.35

Cimolai è conosciuta a livello internazionale come una delle aziende più affidabili nel settore della carpenteria metallica. Dalla progettazione alla realizzazione “chiavi in mano”, da oltre 60 anni Cimolai realizza in tutto il mondo progetti unici.

Dal 2003 Cimolai è anche un importante produttore di tubi d’acciaio di grande diametro e spessore.Cimolai dispone di 6 stabilimenti, di cui 5 in Italia e uno in Venezuela, per una superficie totale di 650.000 metri quadrati di cui 165.000 intera-mente coperti. Nello stabilimento di San Giorgio di Nogaro (UD), Cimolai produce tubi strutturali e per condotte sotto le specifiche più severe dei settori off-shore e oil & gas. L’impianto, situato in posizione strategica, è collegato alla rete ferroviaria ed è provvisto di una banchina lunga 200 m che consente il trasporto marittimo.

I tubi (SAW) sono realizzati da una pressa con capacità di piega di 6.000 ton su 15 metri, con saldature longitudinali a piena penetrazione. La gamma produttiva parte da un diametro esterno di 406 mm (16”) fino a 7 metri, con capacità di piega fino a 100mm.La qualità del processo produttivo assicura strettissime tolleranze dimen-sionali e di forma; le proprietà della materia prima utilizzata garantiscono

la resistenza alle basse temperature tipiche delle zone artiche e la resi-stenza all’idrogeno solforato (Sour Service). Per la costruzione di tubi, infatti, sono utilizzati acciai al carbonio rispondenti a tutte le norme del settore (compresi API 5L Grado X100 e X120) e acciai inox (duplex e super duplex) provenienti dalle migliori acciaierie europee.

L’impianto produttivo permette una flessibilità costruttiva senza pari, sia in termini quantitativi (da un tubo a centinaia) sia nella eventualità di re-alizzare e spedire pali di lunghezza illimitata grazie alle saldature circolari ed alla disponibilità della banchina per il carico e trasporto.La dotazione di macchinari avanzati permette la possibilità di compiere qualsiasi tipo di taglio (taglio inclinato, fori, asole, adattamento del profilo del tubo con preparazione offshore o AWS) e la calandratura dei tubi.

I controlli magnetoscopici e ultrasonori sono effettuati sul 100% delle sal-dature. A richiesta possono essere eseguiti anche controlli ultrasonori di tipo “phased array” e “tofd”, controlli radiografici sia con raggi X che Gam-ma, prova a pressione idrostatica a 205 bar max.

Oltre ad operare con certificazione ISO9001, il tubificio dispone delle cer-tificazioni monogram API 2B per i tubi strutturali, API 5L per i tubi pipe line, PED e ISO 3834-2.

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Aprile 2012SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf

L’andamento del mercato e le prospettive di svilup-po di Ori Martin, Trafilati Martin e di Siderurgica Latina Martin. Sono stati questi i temi delle interviste che Siderweb ha realizza-to a Düsseldorf con Alber-to Franchi (export sales manager di Ori Martin), Massimo Modonesi (sales manager Trafilati Martin) e Giuseppe Pancera (ex-port manager Siderurgica Latina Martin).«Per la nostra azienda i primi tre mesi del 2012 hanno segnato una ripre-sa degli ordinativi sia in Italia sia all’estero – ha spiegato Franchi -, dovuta soprattutto ad un ristoc-caggio da parte delle im-prese, che avevano chiuso il 2011 con scorte bas-sissime». L’anno in corso, comunque, rimane pieno

di incognite: «il mercato europeo dell’auto non è florido e anche la Germa-nia, la cui produzione di veicoli di alta gamma sta facendo registrare ottimi risultati, negli ultimi gior-ni ha mostrato segni di nervosismo alla notizia di previsioni di un rallenta-mento degli acquisti cinesi di automobili». In Italia «i clienti cercano consegne sempre più brevi» men-tre dal punto di vista dei prezzi «dopo una discesa nell’ultimo periodo, si stan-no effettuando tentativi di risalita».Se l’automotive non ride, l’edilizia, segmento a cui si rivolge Siderurgica La-tina Martin, soffre ancor di più. «Gli utilizzatori dei nostri prodotti – ha spiegato Pancera – stan-no facendo i conti con una

spinosissima situazione fi-nanziaria e con un deciso calo del lavoro». Inoltre, nel comparto del trefo-lo in acciaio per cementi precompressi «c’è sovrac-capacità produttiva». La prospettiva, quindi, è di tener duro e «monitorare la situazione della con-correnza, dove molte so-cietà sono in crisi» mentre Siderurgica Latina Martin «può contare su un grup-po integrato che aiuta nei momenti di difficoltà del settore».Riparte dall’automotive l’analisi di Massimo Mo-donesi, che ha sottoline-ato come «per Trafilati Martin il primo trimestre è stato buono, mentre il se-condo fa registrare un mi-nor carico di ordini». Gli altri comparti che Trafilati Martin serve, come il pe-

trolchimico e l’eolico «sono altalenanti», con il secon-do «che ha un problema di visibilità». Con questa situazione «il secondo se-mestre rimane avvolto da qualche incognita» e l’im-perativo sarà «migliorare il servizio per rendersi an-cor più appetibili all’ex-port».Sul versante degli inve-stimenti, il gruppo che fa capo ad Ori Martin nell’ultimo quinquennio «ha messo sul piatto oltre 100 milioni di euro nel-la realizzazione di nuovi impianti, come il blocco finitore del laminatoio, la nuova colata continua, una nuova macchina per la la-vorazione a freddo in Tra-filati Martin – ha spiega-to Franchi – ed una serie di importanti investimenti nell’area ambiente e sicu-rezza». Per il futuro «inve-stiremo per entrare in nuo-vi mercati e diversificarci su altri mercati, come per esempio il petrolchimico in Corea del Sud e l’au-tomotive in Sudamerica». Sulla stessa linea anche Trafilati Martin che, come ha dichiarato Modonesi «ha in programma di re-alizzare una nuova linea produttiva, il cui obiettivo sarà non di aumentare i volumi ma l’efficienza, la qualità ed il servi-zio».

Il mercato visto da Ori Martin

Il team Ori Martin presente in fiera

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Aprile 2012SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf

Mercato, Italia e nuovo as-setto societario. Questi i temi dell’intervista con Inglea Ul-fves (vp – investor relation) di Outokumpu.Qual è stata la situazione del mercato nel primo tri-mestre?«Dopo un indebolimento della domanda di inox nel quarto trimestre 2011, la richiesta per le serie stan-dard ha iniziato a registra-re segni di miglioramento ad inizio del nuovo anno, con gli acquisti dei distribu-tori supportati da un incre-mento del prezzo del nickel. Comunque, non abbiamo notato significativi cambia-

menti nella domanda sotto-stante: i tempi di consegna attualmente sono nella nor-ma, attorno alle 6-8 setti-mane. Come risultato del destoccaggio nel quarto tri-mestre del 2011, stimiamo che le scorte dei distributori europei siano sotto i normali livelli. Il carico di ordini di Outo-kumpu è stato incoraggian-te ad inizio anno. I volumi nel primo trimestre sono chiaramente al di sopra di quelli della parte finale del 2011. Dopo il declino del prezzo base del quarto tri-mestre, Outokumpu è riuscita ad aumentare le quotazioni

sia delle serie standard sia delle serie speciali. L’impat-to che ne risulterà sul prez-zo medio sarà visibile verso la fine del primo trimestre».Quali sono le attese per il consumo europeo nel 2012?«SMR prevede un incre-mento del consumo europeo dell’1% nel 2012».E per gli anni successivi?«Prevediamo che ci sia un ulteriore incremento per l’utilizzo di inox in Europa, anche se i maggiori tassi di sviluppo saranno in Asia e nell’area NAFTA».Dopo la fusione tra Ino-xum e Outokumpu, come

si svilupperà la strategia della nuova società? Qua-le sarà il futuro di Terni?«Per Outokumpu e Inoxum il concetto industriale è basato su tre impianti ef-ficienti ed integrati (Tornio, Terni e Calvert) per le se-rie standard. Terni, inoltre, si specializzerà sui ferritici. La chiusura dei siti tedeschi porterà ad un incremento dei tassi di utilizzo degli impianti e aumenterà l’effi-cienza dei costi della nuova società. La fusione dei due gruppi permetterà di cre-are un network distributivo globale con un semplice ac-cesso ai clienti chiave».

Terni impianto centrale nella strategia Outokumpu

Unirsi ed alzare l’asticella. Così ci si difende dalle in-sidie dei mercati oggi. Così si costruisce il futuro dell’ac-ciaio. Almeno in Sudafrica. Ha spiegato la “lezione sudafricana”, Keith Cam-pbell (nela foto), direttore della South African Wire Association.«Fino ad una quindicina di anni fa l’industria sudafri-cana del filo esportava in tutto il mondo: Stati Uniti, Australia, Far East ed Eu-ropa compresi. Il nostro Pa-ese garantiva una discreta qualità ed era percepito come un produttore low-cost. Ma poi il panorama è cambiato». La concorrenza

degli altri Paesi è aumen-tata, i costi sono saliti e l’impatto dei trasporti ha iniziato ad incidere in ma-niera violenta. Il risultato è stato «una perdita di par-te dei no-stri tra-d i z i ona l i c l i e n t i » . Inoltre, la comparsa della Cina ha creato anche dei problemi in casa: «i cine-si sono molto aggressivi e sono apparsi in massa nell’area sudafricana». An-che l’India, «sta rappresen-tando una minaccia sempre

maggiore». Per combatte-re questa sfida alla so-pravvivenza del comparto filo sudafricano «abbiamo deciso di unirci e di alzare gli standard». Ciò, però,

non signifi-ca solo più q u a l i t à , ma anche «azioni sui clienti per far capir loro l’im-por tanza

di prodotti che garantisco-no prestazioni migliori», un’azione cruciale soprat-tutto oggi «quando il prez-zo sembra l’unica variabile importante». Nonostante

«costi del lavoro e del tra-sporto alti, crediamo che mettersi insieme per condi-videre le esperienze possa essere la chiave vincente». E gli individualismi? «All’ini-zio abbiamo ovviamente incontrato molte difficol-tà: molti operatori erano contrari alla condivisione di informazioni. Ma ab-biamo fatto grandi sforzi nella direzione della col-laborazione – ha concluso -. Condividere esperienze di successo e storie positive fa crescere la consapevo-lezza del settore. E da ciò possono arrivare solo sor-prese positive».

Concorrenza cinese? Individualismo? La ricetta sudafricana per risolvere i problemi dell’acciaio

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Aprile 2012SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf

I n ter nazio-nal izzazio-ne e visio-ne globale sono le armi contro crisi e depressione. Questa la convinzione espressa da Simona Gen-tile (Account M a n a g e r Italy- Spain & Portugal ArcelorMit-tal - Tubu-lar Products - nella foto) a Siderweb

durante la fiera Tube & Wire di Düsseldorf. «Gli imprenditori italiani sono preoccupati, fondamen-talmente per il rallenta-mento dei consumi do-mestici ma anche per la situazione finanziaria con cui molte realtà devono fare i conti. Probabilmen-te vivremo un primo seme-stre dell’anno ancora dif-ficile con una domanda su bassi livelli ma speriamo in una ripresa del merca-to da giugno in poi». Ma come si può combattere il calo della domanda? «Bi-sogna avere una visione globale. Oggi - spiega

Simona Gentile - riesce ad essere ottimista solo chi lavora con proget-ti internazionali perché l’intero comparto euro-peo al momento si tro-va ad affrontare il calo delle richieste, Germania compresa». Se l’Europa è ferma dunque non re-sta che cercare in altri Paesi le leve per il recu-pero: «Nord Africa, Iraq, Medio Oriente ma anche Sud America con il Brasile che cresce. Sono queste le realtà e gli obbiettivi strategici che dobbiamo seguire e su cui dobbia-mo puntare».

Simona Gentile (ArcelorMittal): «Ottimista solo chi ha una visione globale»

Resistere e continuare a credere nel mercato e nel settore. È questa la ricetta di Tecnotubi con-tro la crisi. Lo ha detto a Siderweb Michele Amen-duni, presidente della società. «Oggi in Italia la domanda è carente ed i pagamenti sono un problema: si iniziano a registrare rallentamen-ti e sofferenze anche da clienti ‘insospettabi-li’». All’estero (Tecnotu-bi esporta circa il 65% della propria produzio-ne), «va un po’ meglio ma la concorrenza dei

tubifici indiani e turchi, che spesso vendono a quotazioni fuori merca-to, si fa sentire». Soprat-tutto in un momento nel

quale «sembra contare solo il prezzo». I margini quindi sono molto bas-si e «si guadagna poco, solo il minimo necessario

alla sopravvivenza». Ma si deve «resistere. Noi siamo appassionati e crediamo nel nostro la-voro, per questo investi-remo e faremo qualcosa di nuovo». Al momen-to i progetti però sono in una fase embriona-le in quanto «anche se sarebbe un momento buono per investire, in quanto i macchinari co-stano meno rispetto ai mesi ed agli anni scor-si, si è poco supportati dalle banche».

Amenduni (Tecnotubi): «Resistere»

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Aprile 2012SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf

Si vive alla giornata e tut-ti gli schemi, le strategie e le tattiche sono saltati. Descrive con una metafo-ra calcistica la situazione in cui versa il compar-to siderurgico nazionale Sergio Dal Pio (Sales Di-rector OCSA, società del Gruppo Gabrielli). Dal Pio delinea infatti il con-testo attuale come il mo-mento in cui, durante una partita, ogni schema di gioco salta a causa del-le difficoltà che interven-gono con il passare dei minuti. «Soffriremo ma l’anno sarà tutto somma-

to accettabile. Oggi si vive alla giornata, perché programmare è diventato difficile e fare previsioni altrettanto. Sono saltati gli schemi, ma abbiamo molti fuoriclasse e ce la faremo. Pur essendo com-plicato abbozzare stime mi sento moderatamente ottimista». La ricetta con-tro il rallentamento dei consumi, che Dal Pio ci conferma anche rispetto alle sensazioni respirate in fiera, sono soprattutto legate al tipo di prodotti offerti sul mercato. «Ri-esce a lavorare meglio

sicuramente chi produce come noi prodotti di qua-lità alta con tolleranze strette, ma la situazione è comunque complessa un po’ per tutti e a farne le spese sono le margina-lità». Il sales director di Ocsa rileva inoltre come nel settore automotive, mercato di sbocco impor-tante, «abbiamo vissuto negli ultimi mesi una mi-grazione delle produzioni dai territori centro euro-pei (Francia, Germania e Italia soprattutto) verso altri Paesi, dove eviden-temente i costi di produ-

Sergio Dal Pio (OCSA): «Sono saltati gli schemi, ma abbiamo molti fuoriclasse»

La qualità contro gli iste-rismi del mercato e la commodizzazione. Que-sta la ricetta per l’indu-stria del tubo saldato. Una ricetta che viene da est, dalla Turchia: lo ha spiegato a Siderweb Zafer Atabey, executive vice president di Borusan Mannesmann.«Oggi è necessario dif-ferenziarsi – ha detto – e puntare sulla qualità. Per i prodotti di qualità, il mercato è il mondo e c’è spazio e possibilità di generare valore. Se si punta sui volumi e su prodotti di bassa quali-

tà, con le marginalità at-tuali, il valore si genera solo se si compra bene la materia prima e si vende b e n e il pro-d o t t o finito. M a q u e -s t o è un l a v o -ro da t r a -d e r , non da industriali». Le opportunità per chi pro-duce tubi di qualità, ol-tre che dai mercati tradi-

zionali, potranno venire «dall’automotive, dove si punta a realizzare auto sempre più leggere e si

u se ranno più tubi», dall’estra-zione di shale gas «par t ico-l a r men te p r o m e t -tente ne-gli USA» ed anche da l l ’ ed i -

lizia «nonostante attual-mente, sul mercato turco, ci sia uno scarso impiego di tubi nel comparto».

Per ciò che concerne il mercato, la prima parte del 2012 «non è stata come gli anni preceden-ti – ha dichiarato Atabey -, ci sono stati aumenti di prezzo, ma trainati dai costi, non dalla doman-da. Nel secondo trime-stre non escludo un lieve calo delle quotazioni». Sul mercato interno turco «i prezzi sono più bassi che all’export e c’è una crescente competizione», mentre all’export «gli USA stanno dando soddi-sfazioni per i prodotti ad alto valore ag-giunto».

La qualità è il futuro dei tubifici, anche in Turchia

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Aprile 2012SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf

Da fornitori a partner su progetti specifici. È su questo percorso che si snoda il futuro (e la mar-ginalità) del settore ac-ciaio. Almeno secondo Vallourec & Mannesmann. Lo ha spiegato Andreas Denker (nella foto), mem-bro dell’executive commit-tee e managing director dell’industry division della multinazionale. «Il settore dell’acciaio soffre di com-moditizzazione: ci sono molti prodotti base – ha detto -, su cui c’è pochissi-mo valore aggiunto e che sono di scarso interesse per noi. Poi, nella nostra azienda, abbiamo una

“engineering line” di mag-gior valore aggiunto ed una “solution line”». Il con-cetto alla radice di queste scelte è la consapevolezza « c h e n o i v o -g l ia -m o n o n s o l o o f -f r i r e p r o -dotti, ma anche soluzioni produttive per chi utilizza i tubi Vallourec & Manne-smann. Vogliamo aiutare il design costruttivo per ot-timizzare i costi ed i tem-

pi costruttivi, rendendo il cliente più efficiente, più competitivo e la sua atti-vità più redditizia». Ciò si concretizza «sia nell’indu-

stria delle costruzioni, sia in quel-la mecca-nica. For-nendo tubi di qualità si possono avere risul-tati produt-

tivi migliori con un consu-mo inferiore degli attrezzi per lavorarli. Anche se all’acquisto il tubo costa di più, alla fine dei conti si ha un grosso risparmio sia

per la minor produzione di rottame sia per il minore impatto sui costi della ma-nutenzione delle macchine industriali». Inoltre, tra i settori dove l’alta qualità dei prodotti e la ricerca di soluzioni condivise va perseguita «non dimenti-chiamo l’industria dell’au-to e dei trasporti, dove è sempre più importante ridurre il peso dei veico-li – ha concluso Denker -, e i macchinari per l’agri-coltura, dove il calo della massa dei trattori e delle macchine agricole porta ad un minor impatto sul suolo e ad una maggiore resa dei terreni coltivati».

Non solo clienti, ma partner: la strategia di Vallourec & Mannesmann

Specializzarsi e abituarsi alla volatilità. Questa la ri-cetta anti crisi prescritta da Cristian Bellorini, Direttore Commerciale della Satinox

- Tubi Inox. Bellorini sottoli-nea come il rallentamento dei consumi sia stato con-fermato anche parlando con i distributori tedeschi durante la manifestazione fieristica: «la sensazione è che manchi il lavoro e le richieste hanno subito uno stop anche in Germania. Per quanto riguarda il con-testo europeo, il momento attuale non è sicuramente effervescente e dopo la grande domanda specula-tiva di dicembre i consumi sono scesi e, al momento, è davvero difficile prevede-re se e quando le richie-ste registreranno un recu-

pero». Anche sul versante prezzi Bellorini conferma il trend in leggera discesa delle quotazioni sul mer-cato italiano con previsioni di «ulteriori ritocchi verso il basso nelle prossime setti-mane, andamento confer-mato dagli extra lega che hanno perso 100 euro la tonnellata sui nuovi listini. Il problema è fondamental-mente la diminuzione della domanda reale - spiega il direttore commerciale di Satinox - e probabilmente il basso livelli di stock nei magazzini europei per-metterà un riallineamento tra domanda reale e ap-

parente, se proprio vo-gliamo trovare un aspetto positivo». Ma quindi, come un’azienda produttri-ce può superare la com-plessa situazione? «Non credo esista una soluzione semplice e uguale per tutti, ma di sicuro serve costanza. Noi tubisti siamo probabil-mente più abituati a sop-portare la volatilità e que-sto credo sia un elemento importante. Credo anche che la specializzazione sia un’altra caratteristica che può aiutare a regge-re in un contesto come quello attuale».

Bellorini (Satinox): «Bisogna specializzarsi, ma deve riprendere la domanda in distribuzione»

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Aprile 2012SPECIALE Wire & Tube Düsseldorf

La ricerca e lo sviluppo. Sono queste le armi che Sandvik ha messo in cam-po, e metterà in campo, per affrontare le sfide del futuro. Lo ha detto a Sider-web durante la fiera Wire & Tube, Jonas Gustavsson (nella foto), presidente della società svedese. «Fin dalla nostra nascita (nel 1862, ndr) la nostra strate-gia è stata verso la nicchia, e la nicchia è ancora il no-stro modello di business. Il nostro obiettivo è di aiu-tare il cliente a risolvere i propri problemi, ed è per

questo che stiamo investen-do moltissimo e continuere-mo ad investire in ricerca e sviluppo». L’area R&D «sta puntando sullo sviluppo di qualità migliori, in partico-lar modo nei duplex, nelle serie speciali e nelle super-leghe, soprattutto per i set-tori dell’oil & gas e del nu-cleare». Per il futuro, i tubi in inox potranno trovare nuove applicazioni «laddo-ve ci sarà un’alta pressione e un’alta temperatura, per esempio nelle perforazioni petrolifere oltre i 500 me-tri di profondità o in alcune

applicazioni del petrol-chimico». Inoltre bisogna instillare nella mente del cliente «il concetto di life-

cycle cost di un prodotto: bisogna offrire valore nel tempo, non solo un prezzo» ha concluso Gustavsson.

Ricerca & Sviluppo: la soluzione di Sandvik

Rimettersi in moto. Con questa battuta l’appas-sionato di motociclismo e di endurance Enzo San-tarella (Santarella Srl) prova a sdrammatizzare il difficile momento che il settore dell’inox italiano (ma non solo) sta attra-versando. Suona, infatti, a metà tra una provoca-zione e un invito a muo-versi l’intervista rilascia-ta a Siderweb durante la fiera di Düsseldorf, come la sirena che avvi-sa i piloti poco prima del semaforo verde di ogni gara. «È un momento in cui sono in atto molte ri-organizzazioni e ristrut-turazioni, ma il proble-

ma rimangono i consumi al palo, in Italia come in Europa. Anche la Ger-mania, che se la passa meglio di noi, sta comun-que facendo i conti con un rallentamento delle richieste». La domanda italiana ed europea sem-bra quindi viaggiare con il freno tirato. Un fatto-re che comprometterà la gara e la classifica finale? «Dobbiamo pun-tare a non farci supera-re, ampliando lo sguar-do verso nuovi mercati. Non possiamo più guar-dare solo il nostro Pae-se o il nostro continente, dobbiamo allargare gli orizzonti, ma dobbiamo

farlo ora». Sulle questio-ne banche e accesso al credito Santarella pone l’accento sulle idee inno-vative che probabilmente al momento mancano nel settore: «Non ritengo che il problema sia il manca-to sostegno alle imprese italiane da parte degli istituti di credito. Sempli-cemente oggi più che mai le banche scelgono con molta cautela chi aiutare, ma servono idee valide e innovative». Sull’impor-tanza delle fiere, Santa-rella sottolinea come la presenza sia fondamen-tale «per le relazioni, ma anche per capire meglio la situazione e il contesto

generale, per poi riusci-re a cogliere e a sfrut-tare a proprio vantaggio le occasioni, anche se la percezione che respiro in questi giorni non è sicu-ramente positiva per il comparto inox». E Made in Steel a Milano? «Per-metterà di avere una visione diversa, più in-ternazionale». Dunque il messaggio di Santarella è chiaro e rombante: tor-nare in sella per viaggia-re verso nuovi orizzonti, senza confini, ma con un unico obiettivo: ritornare a correre.

Santarella: «L’acciaio inossidabile italiano deve rimettersi in moto»

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Sembrano fare eco a Mi-chele Amenduni le parole di Giovanni Pighi, amministra-tore delegato del gruppo T.A.L. Tubi Acciaio Lombar-da S.p.a. che ha sottolineato come sia fondamentale «re-sistere», ma, per riuscire a superare indenni il momento difficile probabilmente la sola resistenza non basta. «Come ha detto Amendu-ni, dobbiamo resistere. Ma dobbiamo anche fare qual-cosa di più, uscendo dall’Ita-lia e dell’Europa. Dobbiamo crescere e per farlo serve attaccare i mercati in cui c’è possibilità di farlo, perché

mentre il nostro Paese sta tornando indietro - spiega Pighi - ci sono realtà che hanno una crescita annua attorno al 10%». Dunque, per ritrovare slancio è ne-cessario puntare all’estero e sulla situazione in cui si trova il comparto italiano della distribuzione Pighi evidenzia come «persiste il momento di riflessione e non abbiamo registrato nessun miglioramento del contesto che probabilmente prose-guirà senza variazioni im-portanti fino a giugno o ad-dirittura per tutto il 2012. La crisi finanziaria in Italia

si sente più che all’estero ma ora anche in Germania si stanno manifestando fles-sioni sul versante richieste». Il problema del calo della domanda è quindi diffuso in tutto il continente euro-peo. «Investimenti in Euro-pa non ce ne sono e questo comporta inevitabilmente un calo nei consumi. Il con-sumo di tubi c’è, ma è nei Paesi cosiddetti ex emer-genti: Sud America, Cina, India, Russia. Anche in Nord Africa c’è sicuramente la possibilità di ampliare il no-stro mercato anche se, per quanto riguarda quest’ul-

tima area, ci sono ancora problematiche politiche da risolvere. Sarà sicuramen-te un mercato da tenere in considerazione dal 2013 in poi». Anche dalle banche deve arrivare, secondo Pi-ghi, un aiuto concreto alle realtà imprenditoriali del nostro Paese: «per risolve-re molte delle questioni che stanno mettendo a dura prove le imprese italiane bisognerà aspettare che gli istituti di credito immettano liquidità. Il mondo creditizio è cambiato completamente in un anno, perché la crisi ha cambiato il mondo».

Giovanni Pighi (T.A.L.): «Resistere non basta, serve qualcosa di più»

Impressioni e considerazio-ni sul mercato e sulla cinque giorni di fiera. Siderweb ha raccolto i pareri di Riccardo e Monica Colombo (Trafile-ria Colombo), Cinzia Ca-brini e Angelique François (Gruppo Berinox) e di Dou-glas Rosa (Grazioli group). «Il 2012 è stato un anno partito in sofferenza - spie-ga Monica Colombo - ma la nostra azienda è orientata all’export, e, rivolgendoci all’estero, riusciamo ad ar-ginare meglio rispetto a chi vive solo per il mercato ita-liano la riduzione dei con-sumi». Esportare, dunque, è un vantaggio strategico da coltivare, come ci racconta anche Riccardo Colombo: «Esportiamo in tutta Europa,

ma anche in Nord America, in Sud America, in Egitto, Israele e Libano. Venire in fiera è importante perché solo qui abbiamo l’occasio-ne di incontrare molti clien-ti internazionali. Abbiamo trovato nuovi contatti ed è fondamentale, nell’era delle mail e dei telefonini, avere di fronte le persone in car-ne ed ossa». Contatti reali e di qualità anche secondo Cinzia Cabrini e Angelique Francois, rispettivamente Responsabile Commerciale e Office Manager di Cam-ma Inox e di BB Stainless Steel, entrambe società del Gruppo Berinox, che sottolineano l’aumento di clienti arabi e turchi, ma anche l’incontro con «socie-

tà nuove, nate anche solo uno o al massimo due anni fa nei Paesi dell’est Euro-pa». Sul mercato europeo, Cinzia Cabrini evidenzia l’andamento dei prezzi, in discesa «a causa del nickel. Su maggio ci attendia-mo ulteriori diminuzioni». «Eravamo alla fiera Con-ference & Exhibition a Ma-astricht - spiega Angelique François - e probabilmente da quell’evento qualcosa è cambiato nel sentiment ge-nerale: prima si viveva co-stantemente nell’incertezza, ora, dopo esserci confron-tati a livello internazionale, è come se avessimo preso atto che le condizioni sono mutate. Certo, rimane la preoccupazione per il mo-

mento difficile ma almeno abbiamo qualche certezza in più, anche se negativa». Crisi dei consumi che inve-ce non sembra toccare il comparto delle macchine utensili, come ci racconta Douglas Rosa, Marketing & Sales Director di Grazioli Group, azienda milanese attiva nella lavorazione di tubi e tubolari. «Gli ultimi due anni sono andati be-nissimo per noi, lavoriamo poco con l’Italia e molto con Brasile, Russia, Cina e Messico. Il nostro comparto è molto specializzato e ha risentito molto meno della congiuntura negativa».

Le opinioni di Trafileria Colombo, Camma Inox (Gruppo Berinox) e Grazioli Group

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L’andamento del mercato dell’acciaio italiano ed eu-ropeo, tra consumi che ral-lentano e crisi finanziaria. Le impressioni sull’edizione 2012 del Wire & Tube di Düsseldorf, la partecipa-zione all’evento dei clienti, dei visitatori e degli espo-sitori, oltre che alle consi-derazioni sulle prospettive future per il comparto si-derurgico. Abbiamo parla-to anche di questo con gli operatori italiani presenti alla manifestazione tede-sca. Siderweb ha infatti documentato e catturato

con la telecamera immagi-ni e volti, e con il microfono ha ascoltato direttamente dalla voce di chi c’era, per raccontare a chi non c’era, il clima che si è respirato durante la principale fie-ra globale per i tubi ed il filo in acciaio. Egidio Bini, appena designato Diret-tore Commerciale della divisione inox del Gruppo Marcegaglia, ha tenuto , durante la fiera, una pre-sentazione sulla nuova or-ganizzazione della sezione inossidabile della società mantovana orientata a

una visione internazionale. Ai nostri microfoni, Bini ha spiegato i temi principali della presentazione oltre a svelare i nuovi progetti in cantiere. Con Milena Bru-schi (Amministratore Dele-gato del Gruppo Ferrotubi e Derivati) abbiamo invece parlato di mercato e del-la partecipazione dei visi-tatori e dei clienti in fiera, confrontandola con quella delle precedenti edizioni. Ivan Palladino (CEO di Tu-bispa) ha confrontato il sen-timent e le problematiche al centro dei dibattiti tra

gli stand nel 2010 rispetto ai temi caldi che sono circo-lati quest’anno. Con Matteo Buoli (Sales Manager Side-rinox Spa) abbiamo inve-ce parlato di quanto sia importante essere presenti come espositori ad eventi internazionali quali il Wire & Tube oltre a scambiare alcune battute sulla con-giuntura attuale. Mercato, prospettive e progetti del gruppo Schmolz + Bicken-bach invece nell’intervista con il CEO della società Vincenzo Mazzola.

Le videointerviste di Siderweb

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USA (tubi)«Il 2011 si è chiuso molto bene. Attualmen-te ci sono molti progetti, legati soprattutto allo shale gas, che stanno spingendo i tubi per perforazioni»

Regno Unito e Scandinavia (filo)«Il mercato è stabile ed anche nei mesi scorsi è stato meno volatile ri-spetto a quello sud europeo»

Portogallo (tubi inox)«Il mercato tiene sui livelli dell’anno scorso: il ridimensiona-mento del mercato c’è già stato 6-7 anni fa ed ora le aziende stanno reggendo»

Germania (tubi)«Il primo trimestre è stato positivo sul mercato tedesco, c’è qualche incognita in più sul secondo trimestre»

Polonia (tubi in acciaio)«Il mercato interno cresce. Soprattutto per tubi gas ci sono buone prospettive, in quanto in Polonia ci sono investimen-ti statali per la sostituzione e l’ammodernamento della rete distributiva»

Spagna (tubi inox)«La situazione è drammatica, l’anno scorso abbiamo rile-vato un calo dei con-sumi di tubi inox del 40%-50% rispet-to al 2010. Oggi i clienti hanno stock di 5-6 mesi nei magaz-zini e quindi l’attività è molto fiacca»

Sudafrica (filo)«In Sudafrica si soffre della con-correnza dei produttori cinesi. An-che gli indiani si stanno presentan-do sul mercato interno con sempre maggior convinzione»

Turchia (tubi)«Il mercato interno fa registrare perfor-mance minori rispetto agli anni scorsi»

Emirati Arabi (filo e barre inox)«Nel nostro comparto si registra un incremento del 10% annuo circa del mercato interno. Attualmen-te l’alto livello degli stock in filiera ha rallentato le vendite ma crediamo che ci siano buone possibilità di business nei prossimi mesi: ci sono molti progetti inte-ressanti che richiedono un grande consumo di inox che si stanno affacciando»

India (barre inox)«Attualmente il comparto inox in India è poco svilup-pato e orientato all’export. Il consumo interno però cresce al 7%-8% annuo, soprattutto per il materiale della serie 200 e 400. Più in generale il nostro PIL è salito del 6,9% l’anno scorso e salirà del 7,5% quest’anno. Nei prossimi anni supere-remo il tasso di sviluppo della Cina: le prospettive per l’ac-ciaio, dunque, sono ottime»

Cina (filo)«Il 2012 si è aperto sugli stessi livelli del 2011. Sicuramente il PIL crescerà ad un ritmo inferiore ri-spetto al recente passato, ma ciò non si è ancora riflettuto sul consu-mo di acciaio»

World steel tour

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Photogalleryalcune immagini curiose da Wire & Tube 2012

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