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SPECIALE TERMODISINFEZIONE 10

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SPECiALETERMoDiSiNFEZioNE

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Il vostro partner professIonaleServizi e Qualità nella Distribuzione Dentale

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Sommario

Problem Solving INFORMAZIONE TECNICA E MERCEOLOGICA

Direttore Responsabile: Saba BiasettoDirettore Amministrativo: Mariella ZenucchiDirettore Tecnico: Franco BiasettoDirettore Marketing: Saba BiasettoImpaginazione e Grafica: Franco RoccoStampa: Grafiche Dipro

Ai sensi della Legge 675/96 sulla tutela dei dati personali, si informa che è nel diritto del ricevente richiedere la cessazione dell’invio e/o l’aggiornamento dei dati in nostro possesso.

Tutti gli articoli o redazionali pubblicati sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La proprietà letteraria spetta all’Editore; è vietata qualsiasi riproduzione, intera o parziale, in qualsiasi lingua, senza la previa autorizzazione scritta.

Egregio Dottore, gentile Dottoressa,

finalmente è arrivato il nuovo numero della rivista Problem Solving…

E’ passato un po’ di tempo dall’ultimo numero ma… perché fare fretta alla qualità?

Abbiamo sempre ribadito l’importanza del servizio, dell’informazione, della formazione… e siamo convinti che l’attesa ne sia valsa la pena…

Sarà un numero questo, ricco di novità… sia dal punto di vista dei contenuti, che da un punto di vista “grafico”.

Per iniziare, abbiamo aggiunto nuove pagine per inserire una nuova rubrica “speciale” nella quale verrà dato ampio spazio ad un preciso argomento, cercando di sviscerarne tutti gli aspetti.Abbiamo deciso di iniziare con un argomento di cui si sente sempre più spesso parlare: “la Termodisinfezione”. Grazie alla collaborazione dell’ing. Luca Masoni, del Sig. Giuseppe Lorusso della SIMIT e della SMEG, siamo riusciti a trattare la materia in modo ampio e ad evidenziare il perché questo tipo di disinfezione sia tanto importante, sottolineandone pro e contro e analizzando le differenze con gli altri metodi.

Poi, per continuare, ci sono molte novità presentate a Colonia (IDS) e a Rimini (AdB) riguardanti XO e Getinge.

Per XO… un nuovo modello, semplificato nelle funzioni e negli accessori, per chi vuole avvicinarsi a questo nuovo sistema di lavoro in modo graduale, e poi ancora… nuovi colori per gli skai, una nuova versione del mobile XO MIO (material and Instrument Organizer)… e molto altro!!!!

E ancora… GETINGE… una nuova versione, in grigio chiaro, per coloro che vedono l’acciaio “troppo ospedaliero”, un nuovo ciclo ultrarapido per turbine e manipoli denominato “dental special”, un nuovo sistema di immagazzinamento dati su chiave USB con la possibilità di apporre una firma digitale ai dati salvati – totale sicurezza dal punto di vista medico legale – oppure la possibilità di salvare i dati in modo da poterli modificare (es. inserimento nome paziente) – per totale tracciabilità! Si possono inoltre archiviare entrambe le copie, dato che i documenti sono semplici pdf, che non occupano spazio!

E poi… una nuova soluzione per la sala d’attesa, un nuovo software per analisi cefalometriche… insomma… basta farvi perdere tempo…

Buona lettura!!!

Saba Biasetto

ergonomia 4 Il premio Danish Design 2007 va alla XO CARE

Sterilizzazione 6 Serie K Getinge High Speed sterilization

Speciale termodisinfezione 8 Infezioni in odontoiatria: attualità cliniche e scientifiche

Gruppo 33 9

Speciale termodisinfezione 10 Infezioni in odontoiatria: attualità cliniche e scientifiche

Leggi e Normative 12 L’organizzazione ed il rispetto della normativa: si può essere utili in modo semplice?

Corsi eCm 14

Speciale termodisinfezione 16 Infezioni in odontoiatria: attualità cliniche e scientifiche

planning Dental meetings 19

ogna Laboratori Farmaceutici 20 Apex D.S.P.® il localizzatore d’apice digitale di ultima generazione

Software 22 OrisCEPH Rx3® la cefalometria computerizzata più semplice, rapida e precisa

Comunicazione 24 Comunicare con i pazienti? Mai stato così facile…

DentasCorsi 2�

in questo numero:

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Settembre 2007

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ErgonomiaDr.ssa Saba Biasetto

il premioDanish Design 2007va alla Xo CARE

Siamo lieti di annunciare che la XO CARE è stata insignita del premio DANISH DESIGN 2007 per il riuni-to XO4 e la soluzione XO SMART LINK.

La giuria: “studio scrupoloso del design, eccellente funzionalità, facili-tà di pulizia, comodità per il paziente e per il dentista. Design semplice e funzionale sviluppato sulla base delle conoscenze professionali e capacità figurativa.Il nuovo riunito XO 4 con il suo sof-tware integrato offre una piattaforma di lavoro completa. Il design unico e coerente con gli studi ergonomi-ci, riflette l’attento esame di tutti gli aspetti delle diverse fasi, dalla posi-zione di lavoro del dentista, a ciò che riguarda “igiene e pulizia ”, sino al livello di confort del paziente. L’idea di unire l’unità clinica e la poltrona, assicura un buono spazio lavorativo e libertà di movimenti. Il design stes-so è chiaro e semplice e dona un’im-magine elegante e di stile. L’esauriente e molto funzionale sof-

tware, XO smart link offre un control-lo “senza mani” di tutti gli strumenti e di tutte le funzioni attraverso un unico pedale. La soluzione facilita e ottimizza le condizione di lavoro durante i trattamenti, e permette al dentista di concentrarsi solo sul campo operatorio. Per quanto riguarda il concept e l’esecuzione, l’interfaccia tecnica e l’equipaggiamento sono caratteriz-zati da competenza e attenzione ai dettagli, con il chiaro obiettivo di otti-mizzare i processi lavorativi. Lo splendido risultato riflette la gran-de conoscenza e permette di capire il processo clinico.”

UN AMPIA SELEZIONE DI NUOVI COLORI PER I PRODOTTI XOFinalmente XO presenta nuovi colori per tutta la gamma. L’unità XO 4 è ora disponibile anche in Bianco, che è una colorazione in polveri setose, o nel nuovo “audace” XO Titanium.L’imbottitura della poltrona è dispo-nibile in 12 colori, 5 dei quali sono nuovi. Il seggiolino operatore è

ovviamente disponibile negli stes-si colori, oppure nel nuovo modello con imbottitura “comfort” in 8 colori. L’XO MIO è disponibile in 8 differenti combinazioni di colori (piano di lavo-ro in Corian e fronte in acciaio colo-rato) che sono state attentamente accostate alla gamma di colori XO.

XO MIO (Material and Instrument Organizer)Due anni fa veniva introdotto l’XO MIO, considerato il mobile di design della clinica. In un modo intelligente e razionale, XO MIO mette a disposi-zione dell’operatore materiali e stru-menti, rendendo quindi più semplice per medici e assistenti di concentrar-si solo sul trattamento del paziente. Inoltre, XO MIO è stato disegnato per comprendere e organizzare tutto l’hardware informatico dello studio.Durante l’ultima fiera di Colonia, è stata introdotta una nuova versio-ne dell’XO MIO, in acciaio. Questo rende il design della clinica e l’unità XO 4 completa, in funzionalità mate-riali e colori.

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il premioDanish Design 2007va alla Xo CARE

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The new name for Flex Dental

Nuovo XO 4-1Il modellofacile da capiree da usare

Offerta lancio a livello europeo€ 18.900,00

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Dr.ssa Saba Biasetto

Sterilizzazione

Serie K GetingeHigh speed sterilization™

TEMPI ESTREMAMENTE RAPIDI La serie K della Getinge ha come caratteristica vincente la velocità.Ciclo strumenti imbustati 134° in soli 25 minuti a pieno carico.Inoltre per strumenti utilizzati e da sterilizzare con ciclo N, esiste un ciclo flash della durata di 7 minuti.La combinazione tra processi rapidi e grande capacità di carico rendo-

no la Getinge la migliore soluzione per garantire al proprio studio un tempo di ricambio dello strumenta-rio estremamente breve.

SICURA PER GLI OPERATORIPoiché la porta interna diventa molto calda durante il processo, l’apertura scorrevole orizzontal-mente protegge l’utilizzatore da

ustioni accidentali.Il design inoltre garantisce una faci-lità di carico / scarico dei tray, ed è ideale in ambienti ristretti di lavoro.

RISPARMIO DI ACQUA ED ENERGIALa linea completa ed aggiornata della Getinge serie K può ora offrire allo studio una completa libertà di

Gli sterilizzatori da banco della Getinge serie K sono stati sviluppati in modo particolare per gli studi medici e dentistici dove capacità e qualità sono le caratteristiche più richieste.Inoltre un recente aggiornamento dell’intera produzione ha permesso una ulteriore economia del ciclo ed una installazione più flessibile.

Un nuovo designLa linea della serie K avrà un nuovo design. La K5 e la K7 saranno disponibili in un colore più chiaro grigio/bianco. Questo per avvicinarsi di più alle richieste di design degli studi dentistici, più simili a cliniche che al mondo ospedaliero.Naturalmente, per tutti coloro che lo richiedono e lo preferiscono, rimarrà disponibile anche il modello in acciaio.

Sempre più veloce....All’IDS è stato introdotto un programma ancora più veloce chiamato “Speciale dentale”. Si tratta di un

programma S flash per manipoli. 10 manipoli in circa 15 minuti e se di meno ancora più veloce! La Getinge continuerà a offrire i cicli più veloci in assoluto se si tratta di un carico reale.

Soluzione immagazzinamento dati USBCome alternativa alla stampante potremo ora offrirvi una unica soluzione di immagazzinamento documentazione del ciclo di sterilizzazione. Con una chiavetta USB i cicli possono essere salvati e poi trasferiti nel computer dello studio, dove il ciclo può essere emesso solo attraverso una procedura con firma digitale. Se l’utente vuole solo salvare i dati senza alcuna firma, anche ciò sarà possibile.Tutti i documenti si trasformano in formato PDF per un immagazzinamento dati sicuro.La soluzione con l’USB è compatibile con tutti gli sterilizzatori della serie K che sono stati consegnati fino ad ora.E’ semplice da collegare attraverso la porta della stampante dello sterilizzatore.

dal mondo

GETiNGENews

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Rubricascelta, da un punto di vista dell’in-stallazione. E’ possibile lavorare con un circuito chiuso, autonomo, oppure collega-re l’autoclave alla rete idrica, attra-verso un filtro deionizzatore Getinge facile da usare, il DS 200.Comunque venga installata l’auto-clave, l’acqua viene continuamente controllata, e in caso di scarsa qua-lità dell’acqua, si attiva un allarme. Il consumo d’acqua risulta estre-mamente basso, solo 0,2 – 0,4 litri, a seconda del ciclo. Le altre autoclavi da banco, colle-gate all’acqua, consumano dai 30 ai 50 litri a ciclo. Facendo un rapido calcolo si ottie-ne che, se si usa 4 volte al giorno un’autoclave diversa, per 250 giorni all’anno, il consumo sarà di 300.000 litri. Nello stesso periodo la nuova Getinge ne consuma solo 4.000!Il generatore di vapore con accu-mulatore di energia, garantisce un inizio istantaneo del processo di ste-rilizzazione dalla modalità stand-by.

ACCESSORI VERSATILIUn ampia gamma di accessori, compresi cestelli, vassoi, maniglie e altri supporti per il carico, garanti-scono al cliente di potersi creare una macchina “su misura” per soddisfa-re le proprie particolari esigenze.

LUNGA VITA DEL PRODOTTOLa Getinge offre una garanzia molto estesa: • Due anni di garanzia in generale

• Cinque anni di garanzia sulla pompa per il vuoto

• Dieci anni di garanzia sulla came-ra e le resistenze del generatore di vapore che sono state certificate da un ente terzo e garantite da DNV per 50000 cicli.

La serie K della Getinge rispetta tutti gli standard, come la EN 13060, PED 97/23/ECC, EN13445, MDD 93/42/ECC. La serie K può anche essere validata, in conformità con la EN554.

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Speciale Termodisinfezionea cura di: ing. Luca Masoni

infezioni in odontoiatria: attualità cliniche e scientifiche

La diffusione delle infezioni crociate, cioè del passaggio di infezioni da un paziente ad un altro, in ambito odon-toiatrico è un rischio documentato; i soggetti esposti al rischio biologico non sono solo i pazienti, ma, ovvia-mente, anche gli operatori e altre figure che, a vario titolo, possono essere potenzialmente infettate.Si consideri ad esempio che l’attività odontoiatrica si pone, tra le attività sanitarie, ai primi posti come fattore di rischio per le epatiti (dati dell’Istitu-to Superiore di Sanità – Servizio Epi-demiologico dell’Epatite Virale Acuta –SEIEVA anno 2000).

Ogni superficie dello studio odon-toiatrico può pertanto essere con-siderata un possibile veicolo per la trasmissione di infezioni. E’ però utile fare una distinzione importante fra le cosiddette housekeeping surfaces, cioè le superfici che più difficilmen-te rientrano nella catena di trasmis-sione delle infezioni quali pavimenti, pareti, lavandini ecc. e le clinical contact surfaces cioè quelle che possono essere contaminate diret-tamente dalle secrezioni del paziente quali le superfici della poltrona e dei dispositivi medici solitamente impie-gati in ambulatorio che al contrario sono ad alto rischio di trasmissione di microrganismi.La sanificazione (sanus facere) di ambienti, strumenti, dispositivi medici è quindi la pratica fondamentale per la prevenzione delle infezioni. In relazione al “rischio d’uso”, cui sono destinati superfici, strumenti, dispositivi medici, il protocollo deve

prevedere pulizia, disinfezione e successivamente sterilizzazione.

In questa sede si vuole porre l’atten-zione sulla modalità di trasmissione indiretta, evidenziando le peculiari-tà del rischio connesso all’uso dei dispositivi medici semplici (ferri) e rotanti (manipoli), tralasciando di proposito la trasmissione di infezioni tramite riunito, ambienti e superfici.

I principi che regolano l’attività relativa il trattamento dei dispositivi medici in ambito odontoiatrico sono gli stessi applicati in qualsiasi struttura sanita-ria. Risulta evidente che le strutture complesse, con maggiore disponibi-lità di risorse e alti livelli organizzativi, sono agevolate nell’applicazione di procedure articolate e nell’utilizza-zione di mezzi di alto livello tecnolo-gico.La difficoltà nell’applicazione siste-matica in ambito odontoiatrico, di norme e procedure di routine in ambito ospedaliero, nasce quindi dalla semplicità e dalla dimensione di una struttura piccola quale è lo studio dentistico. Questo però non può in nessun caso giustificare la mancanza dei requisiti per la salvaguardia della salute dei cit-tadini e operatori. Non esistono due tipi di sterilizzazione: ospedalie-ra ed odontoiatrica. La mancanza di praticità non può sostituire l’impor-tanza della sicurezza per operatori e pazienti.Anzi l’esperienza e la cultura acquisi-ta in materia nell’area medica ospe-daliera deve essere applicata anche

all’area odontoiatrica.L’invito quindi ad ogni operatore del settore odontoiatrico è quello a con-tribuire, attraverso la conoscenza e l’esperienza personale, all’indivi-duazione di mezzi tecnologici/pro-tocolli/procedure organizzative che possano trovare facile e concreta applicazione nell’immediato, dove possibile, in un prossimo futuro dove demandabile, per un miglioramento dello standard qualitativo dell’attività di sterilizzazione in ambito odontoia-trico.E’ pertanto comprensibile l’impor-tanza di disegnare un adeguato piano di trattamento dello strumen-tario e implementarlo con prestazio-ni di buon livello clinico. Lo sviluppo e la cura delle qualità sono temi sui quali si articolerà buona parte del successo professionale dei futuri odontoiatri. Quindi gli obiettivi di oggi sono soprattutto identificare quali sono quei punti di miglioramen-to applicabili a un prossimo futuro, che possano essere suggeriti per un protocollo che possa realmente garantire la salute dei cittadini e degli operatori.

LO STATO DELL’ARTEIn Italia non esistono leggi che, rivol-gendosi all’odontoiatria, diano indi-cazioni chiare sulla modalità con cui procedere a pulizia, disinfezione, confezionamento, sterilizzazione, verifica di avvenuta sterilizzazione e stoccaggio dello strumentario.

segue a pag. 10

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Gruppo 33

33GRUPPO

Presidente: Dott. Mauro Bolzan

Consiglio Direttivo:Dott. Alberto Alessandrini,Dott. Pierangelo Bressan,Dott. Massimiliano Lanza,Dott. Raffaele Mazzilli,Dott. Fabio Marcon,Dott. Francesco Variola,Dott. Damiano Verrocchi,Dott. Silvio Bonfiglio.

Scopo degli incontri è di poter confrontare le espe-rienze di ogni giorno del nostro lavoro, per poter migliorare e sviluppare la nostra conoscenza, attra-verso un dialogo aperto e comunicativo.

Il programma annuale è sempre ricco di novità e di interessanti argomenti, degni di approfondimento.

La frequenza è libera e aperta a tutti i nuovi e vec-chi clienti.

Il Gruppo 33 è un ottima proposta per condividere esperienze professionali e per scambiare opinioni e metodologie operative tra odontoiatri.

Per l’iscrizione ai corsi contattare Oxy Dental:Tel.: 0422 841241Fax: 0422 842310e-mail: [email protected]

Tutti gli incontri si svolgeranno nella sala conferenze della Oxy Dental alle ore 20.30.

È l’organizzazioneche predispone e coordinai principali Corsi di formazionein Oxy Dental.

3333GRUPPO

27 Settembre 2007 - Dott. Silvio Bonfiglio CORSO CLINICO PRATICO: “IL CARICO IMMEDIATO IN IMPLANTOLOGIA” Le sequenze “step by step” nel carico immediato, esaminate attraverso la videoproiezione di situazioni cliniche

25 OTTOBRE 2007 - Dr. Mauro Bolzan -Dr. Odoardo Baldacci Dr. Stefano Pietroniro LA GUARIGIONE DEL SITO POST ESTRATTIVO NELL’OTTICA DELLE PROBLEMATICHE IMPLANTARI

29 Novembre 2007 - Dott. Variola Francesco “L’OCCLUSIONE NELLA PRATICA DI OGNI GIORNO”

Programma

infezioni in odontoiatria: attualità cliniche e scientifiche

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Alcuni riferimenti su come trattare gli strumenti d’uso med ico/odonto ia t r i co (articolo 4) dopo l’utilizzo possono essere individua-te nel Decreto Ministeria-le del 28/9/90 (norme di protezione dal contagio professionale da HIV nelle strutture sanitarie e assi-

stenziali pubbliche e private). Il testo pone l’attenzione sulle precauzioni da prendere per prevenire la tra-smissione di infezioni in particolare da paziente ad operatore.

Gli stessi riferimenti sono succes-sivamente stati ripresi nel decreto legislativo 626 del 94 con riferimenti espliciti rispetto all’obbligo inderoga-bile di tutelare l’operatore non solo dall’esposizione, ma anche dalla potenziale esposizione ad agen-ti biologici in grado di produrre un danno per la salute dello stesso.

Un ulteriore step è stato fatto nel documento elaborato da un apposi-to gruppo di lavoro interdisciplinare costituito presso l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) con decreto del Direttore dell’Istituto n.2638 del 26/02/2001, “LINEE GUIDA SUL-L’ATTIVITA’ DI STERILIZZAZIONE QUALE PROTEZIONE COLLETTIVA DA AGENTI BIOLOGICI PER L’OPE-RATORE NELLE STRUTTURE SANI-TARIE”. In questo testo vengono fornite numerose indicazioni relative alle corrette operazioni da svolgere per limitare il rischio biologico degli addetti deputati al trattamento dei dispositivi medici in particolare ponendo l’attenzione sulle misure di disinfezione, pulizia e sterilizzazione.

In questa relazione si desidera porre l’attenzione sulle fasi di presterilizza-zione, disinfezione e lavaggio, che presentano inevitabilmente, secon-do i protocolli attualmente in esse-re, numerosi dubbi sull’efficacia del trattamento soprattutto in presenza

di materiale organico.

Il concetto dal quale partire per com-prendere l’importanza di questa fase è il seguente: “soltanto strumenti efficacemente lavati e disinfettati possono poi essere correttamente sterilizzati (rif. §2, “Hygiene in Klinik und Praxis”, mhp – Verlag, 2004”. Guardiamo nel dettaglio le differenti soluzioni o protocolli oggi adottati.

In ottemperanza alle norme vigenti, e in relazione ai mezzi normalmente in dotazione nello studio dentistico, il protocollo più in uso negli ultimi anni è stato: decontaminazione in vaschet-ta, con liquido disinfettante/tensioat-tivo, e successivamente lavaggio con spazzolamento manuale prima della sterilizzazione normalmente effettuata mediante autoclavi.

L’efficienza e la qualità della disin-fezione chimica in bagno dipen-de prevalentemente dalla corretta procedura adottata dal personale addetto e dal giudizio dei fattori che delimitano questo tipo di disinfezio-ne.

Dipende da:

• concentrazione dei mezzi disinfet-tanti

• mantenimento della temperatura (temperatura ambiente)

• tempo di azione del mezzo disinfet-tante

• tipologia e qualità (e/o scadenza) del disinfettante

• presenza di sporco sullo strumen-tario

• efficienza dell’operatore al momen-to dell’esecuzione

Il corretto mantenimento di concen-trazione e tempo di azione non sem-pre è dato, in quanto il personale addetto deve tenere conto del fatto che durante la disinfezione si riduce la concentrazione dell’agente.

Questa riduzione a sua volta dipende

dalla quantità di materiale organico introdotto, in quanto l’agente disin-fettante reagisce assieme a que-st’ultimo. In base a questa proble-matica gli igienisti consigliano oggi di ripreparare giornalmente il bagno disinfettante, cosa che rappresenta un elevato fattore di costo.

Importante quindi la modalità con cui vengono utilizzati i prodotti disin-fettanti.

La detersione o lavaggio manuale, cioè la pulizia mediante detergenti e spazzolini, rappresenta una fase insostituibile al fine di rimuovere dallo strumentario il materiale organico e inorganico la cui presenza potrebbe interferire con lo svolgimento della successiva fase di trattamento ter-mico e inficiare la sterilizzazione.Il rischio di contaminazione ambien-tale legato a questa attività risulta particolarmente elevato in quanto lo spazzolamento provoca “schizzi” di materiale potenzialmente infetto in un ambiente che dovrebbe essere a bassa contaminazione.Inoltre il rischio di ferite accidentali per l’operatore, sebbene prevenibile con l’utilizzo di mezzi di protezione individuale idonei, rimane comunque più probabile rispetto a sistemi che non necessitano, per questa fase, della manipolazione da parte del-l’operatore.

Altra soluzione è la vasca ad ultra-suoni.

Ormai in molte Regioni è fatto obbli-go della presenza di una vasca a ultrasuoni per la concessione del-l’autorizzazione sanitaria. Il bagno ad ultrasuoni può essere utilizzato suc-cessivamente alla decontaminazio-ne preventiva in vaschetta, oppure, in un’unica fase (decontaminazione preventiva + detersione).La vasca ad ultrasuoni si presenta quindi come una buona soluzione automatizzata per il lavaggio dello strumentario odontoiatrico, in parti-colare per rimuovere sporchi partico-larmente resistenti quali ad esempio i

Speciale Termodisinfezione

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cementi, ma nel contempo presenta tutti i limiti dovuti all’impiego di disin-fettanti chimici, come precedente-mente spiegato.Altra soluzione è oggi rappresenta-ta dal trattamento automatico dello strumentario mediante lavatrumenti termodisinfettanti.

Chiariamo in primo luogo che esiste una grande differenza tra una sempli-ce lavastrumenti e una lavastrumenti termodisinfettante. In materia esiste una grande confusione, in quanto le macchine all’apparenza sembrano identiche, in realtà le differenze sono notevoli.Le semplici lavastrumenti sono mac-chine spesso dedicate unicamente al lavaggio al più offrono la possibi-lità di disinfettare mediante soluzioni chimiche, ma come è facile com-prendere, riproponendo tutti i limiti legati a tali prodotti.

Lo stato dell’arte impone l’uso pre-ferenziale di lavastrumenti termodi-sinfettanti che garantiscono, se cor-rettamente utilizzate, una riduzione della carica microbiologica, “BIO-BURDEN”, a livelli di sicurezza.E’ questo un metodo standardizza-to, convalidabile, sicuro e riproduci-bile.

Solo i trattamenti automatici, mediante termodisinfettori, possono garantire la piena soddisfazione di questi requisiti.

Le stesse raccomandazioni di auto-revoli istituti di ricerca come l’Istituto Robert Koch di Berlino elencano, tra i requisiti in termini di igiene, la necessità di trattare lo strumentario a macchina piuttosto che a mano. Nelle apposite macchine gli stru-menti vengono lavati e disinfettati, mediante un’azione termica, con-temporaneamente e in un ambiente chiuso. Estratto dalla raccomandazione del-l’Istituto Robert Koch “Requisiti di igiene nella medicina odontoiatrica” Punto 5.1 “Lavaggio e disinfezione”:“Per la disinfezioni degli strumenti si

deve distinguere tra procedimento ad immersione e trattamento auto-matico in macchine speciali, di gran lunga da preferire rispetto il primo.Se la natura dello strumento e del materiale lo consente, il trattamento dovrebbe essere termico in appositi termodisinfettori piuttosto che chi-mico. Si consiglia quindi di scegliere fin dall’inizio strumenti che si possano lavare e disinfettare in macchina con procedimento termico.”

I termodisinfettori sono apparec-chiature elettromedicali che, in quanto dispositivi medici di classe 2a sono soggetti a marcatura CE MED. Ricordiamo che, per quan-to riguarda i requisiti generali e di “sicurezza”, il settore dei Washer Disinfector è coperto, oltre che dalla Direttiva 93/42/CEE, dalla norma IEC 61010-2-045 già in vigore da qualche anno.

La disinfezione avviene, senza impie-go di disinfettanti chimici, mediante la temperatura e il tempo di mante-nimento della stessa, assicurando l’azione fungicida, battericida e viru-sdebellante, inclusi HVB e HIV. Nel contempo viene eseguito il lavaggio standardizzato con trattamento deli-cato del materiale (invece che forza-tamente con spazzolini o spugne di vario genere). Proprio il lavaggio è la premessa per una catena igienica funzionante, in quanto solo lo strumentario ben pulito può essere efficacemente ste-rilizzato.

La termodisinfezione mediante lava-strumenti dipende solamente dalla temperatura e dal tempo d’azione. Questi due parametri fisici sono tecnicamente facili da mantenere e semplici da controllare. Se fino ad oggi i valori standard utili per definire una corretta azione ter-mica di disinfezione sono stati 93 °C per 10 minuti, da recenti studi realiz-zati presso l’Istituto di riferimento già citato Robert Kock è stato verificato

che in realtà la disinfezione termica è raggiungibile anche attraverso com-binazioni diverse ed inversamente proporzionali tra tempo e tempera-tura.

In particolare è stata introdotto il cosiddetto concetto di A0 che per-mette di comprendere il significato dei valori di temperatura e tempo indicati nei programmi di termodisin-fezione.

Diamo per comodità la formula per il calcolo di A0

dove:T = tempo di mantenimento in secon-di della temperatura di disinfezione T = temperatura di disinfezione in °CIl valore di A0 esprime il grado di “letalità”, cioè la capacità di abbatte-re la carica microbica (BIOBURDEN) presente su un dispositivo medico infetto, ad una particolare tempera-tura in relazione ad un determinato lasso di tempo.

In base agli studi effettuati è stato stabilito che un valore di A0 pari a 600 è considerato come standard minimo per dispositivi medici non critici, cioè per quelli che vengono in contatto soltanto con pelle intatta.

Un’ulteriore condizione a priori è che vi sia solo una leggera contaminazio-ne microbica e non vi siano presenti agenti patogeni resistenti al calore. Un valore di A0 pari a 600 può esse-re ottenuto mantenendo una tempe-ratura di 80°C per 10’, oppure 90°C per 1’ o ancora 70°C per 100’.

In caso di dispositivi medici conta-minati con virus resistenti al calore come quelli dell’epatite B, è richiesto un valore di A0 pari almeno a 3000. Ciò si può ottenere mantenendo una temperatura di 90°C per 5’.

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Roberta Pegoraro

per la 626, ad un’altra società di ser-vizi l’adempimento per la privacy, e credo abbia passato più di qualche ora sulla compilazione dei requisiti richiesti dalla legge regionale 22.

Molto d’aiuto sono le associazio-ni sindacali di categoria (ANDI, AIO etc.) che analizzano le leggi e ne suggeriscono l’interpretazione, col-legata al proprio filo conduttore nella rivendicazione sindacale del settore.Sono le uniche in grado di suggerire fino a che punto è giusto osservare la legge in maniera pedissequa, e quando è invece il caso di interpre-tarla, per rimanere coerenti con le posizioni sindacali assunte finora.

E per chi non delega?E per chi vuole fare da solo? E per chi vuole capirci da solo?Per dimensione (studio singolo mono professionale con uno o due dipendenti) o per scarsa disponibilità economica??? (magari ha investito in struttura o attrezzatura in modo importante e la legge è capitata nel momento peggiore)…

Per queste persone, per questi pro-fessionisti ed i loro collaboratori ho

per la modalità informatica e per la modalità cartacea (cosa che già la legge stessa impone ma che la 22 analizza).

Diventa importante controllare che le prestazioni odontoiatriche erogate siano ben protocollate ed abbiano un chiaro iter procedurale, e che la qua-lità e le risorse umane e professionali dello staff siano ben organizzate e verificate, per offrire al paziente un alto standard qualitativo monitorato nel tempo.

…E fare il dentista?…“Se faccio tutte queste cose, non avrò più tempo di fare il dentista???!!! Impiego buona parte del mio tempo in aggiornamenti professionali per la parte clinica, come può “lo Stato” chiedermi di investire altro tempo per la gestione dell’attività odontoia-trica???? Quando esercito??? Di notte? Al sabato e la domenica?”...

Sono sicura che almeno un dentista su cento avrà pensato queste cose!!! Qualcuno ha già scelto la formula della delega, ovvero ha delegato ad una società di servizi l’adempimento

L’ attività libero professionale della branca odontoiatrica sta vivendo dei radicali cambiamenti.

Gli innumerevoli adempimenti fiscali e strutturali, gli aggiornamenti pro-fessionali e gli adempimenti delle varie leggi a tutela del lavoratore (vedi 626), del paziente, (vedi legge sulla privacy), nonché dei servizi ero-gati (vedi legge 22 ), rendono il “fare il dentista”, un lusso. In particolar modo, l’approvazione della legge regionale 22, ha intro-dotto nell’ambiente odontoiatrico, i parametri di valutazione di qualità del servizio erogato, tipici del siste-ma sanitario pubblico o delle struttu-re certificate ISO.

Diventa quindi importante control-lare che gli studi dentistici abbiano correttamente adempiuto ai vari punti che la legge 626 sulla tutela dei lavoratori prevede per il nostro spe-cifico settore,(che la stessa legge già imponeva, ma che la legge 22 controlla); che gli adempimenti della legge sulla privacy, sia per quanto riguarda la tutela dei dati personali e sensibili dei pazienti, che per la tutela dei dati in generale, siano rispettati

L’ organizzazioneed il rispettodella normativa:si può essere utili in modo semplice?

Leggi e Normative

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pensato di poter essere utile, tenen-do un “corso” che riepiloghi tutti gli aspetti della gestione dello studio odontoiatrico, con esempi di proto-colli e di procedure, senza la pretesa di insegnare niente, ma con la spe-ranza che informare su questi argo-menti sia già aiutare.

Sono Roberta Pegoraro, e lavoro nel settore odontoiatrico da 24 anni.Non sono un medico; non sono una odontotecnica; non sono un’igieni-sta diplomata; sono un’assistente.Sono stata addetta alla segreteria, sono stata addetta al front office, al back office, ho svolto mansioni di igienista, ed ho potuto, in tutti que-sti anni, assistere i medici in tutte le specialità della branca odontoiatrica, compresa l’assistenza alla chirurgia avanzata … 24 anni sono lunghi. Ho fatto tanti corsi, per ogni area professionale di cui mi sono potuta occupare ho cercato di studiare, di comprendere, di capire cosa dove-vo fare e perché, e nel tempo, (ma in realtà molto velocemente) il mio “lavoro” è diventato passione.

Questo mestiere mi piace, mi appas-siona e mi diverte anche dopo 24 anni!!!Ho fatto il corso promosso dalla Regione Veneto per il personale

ausiliario odontoiatrico ed ho pensa-to che sarebbe stato bello condivi-dere il mio bagaglio con le colleghe e con chiunque sia interessato alla gestione del proprio studio odon-toiatrico.Ho conosciuto tante persone nella mia vita professionale, e troppe volte ho ascoltato le frustrazioni che ho vissuto in prima persona e condivi-so con colleghe che lamentavano sempre le stesse cose: troppe cose da fare, troppo poco tempo per farlo bene, pochissimo per impara-re a farlo, quasi nullo per studiarci sopra o per elaborare le informa-zioni, o migliorare il modo di fare; troppo stress nella comunicazione - con i conseguenti problemi che tutti conosciamo: tensioni, “musi”, incomprensioni, fino ai famosi scop-pi d’ira ed abbandoni!!!

Così ho confidato la mia idea ai signori della Oxy Dental di Treviso, che hanno dapprima ascoltato il mio progetto, ne hanno compreso la finalità (aiutare le mie colleghe) e che lo hanno appoggiato, permettendo-mi di realizzare quello che per me era un piccolo sogno, dare un input diverso a tutti coloro che avevano orecchie per sentire, per iniziare a gestire da soli un po’ meglio l’attività del proprio studio odontoiatrico.

Il corso aveva il titolo di “Metodi Pro-tocolli Procedure Semplici Per L’or-ganizzazione delle Attività Dello Stu-dio Odontoiatrico” e si è svolto il 16 marzo a Treviso presso la sede della OXY DENTAL. 50 i partecipanti che si sono dichiara-ti soddisfatti degli input ricevuti e che hanno dichiarato di aver gradito la giornata, anche se trattava un tema decisamente meno entusiasmante

dei temi di clinica operativa!!! A loro va ancora il mio più sentito grazie!!!Questo apprezzamento, ed un son-daggio sulle esigenze reali di gestio-ne della struttura odontoiatrica, ha evidenziato come possa essere utile ai fini pratici, un corso che riepiloghi, area per area, i protocolli e le proce-dure, rispettando i parametri richiesti dalla legge 22.

Il team riveste un ruolo fondamentale nella gestione dei profitti dello studio, ed è sul concetto di team, di profes-sionalità e di organizzazione, che si basa il corso. Sarà riproposto, in forma ampliata -riveduta e corretta, e migliorato nella grafica, venerdì 21 settembre e venerdì 26 ottobre.

Il corso sarà diviso in quattro aspetti principali (segreteria, igiene, assi-stenza al medico, sterilizzazione) che verranno affrontati in due giornate:- segreteria e igiene: venerdì 21 settembre- assistenza al medico e sterilizzazione: venerdì 26 ottobre.

Questa suddivisione consente sia a chi ha già ottimizzato l’organizzazio-ne generale dello studio, e che vuole approfondire uno specifico settore, di partecipare anche solo ad una giornata, sia di dare più spazio alle discussioni finali, che nella versio-ne “compatta” erano decisamente minori.

Mi auguro di riuscire anche queste prossime volte a trasmettere il mio entusiasmo, le mie conoscenze, e le mie competenze organizzative… e di divertirmi quanto mi sono divertita l’altra volta!

Leggi e Normative

SuGGerImeNto DI uN metoDoDI rIorGaNIZZaZIoNe

DeLLo StuDIo oDoNtoIatrICoaspetti normativi, protocolli e procedure.

vedi pag. 14

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Per offrire ai nostri clienti un servizio sempre vicino alle loro esigenze, abbiamo attivato una serie di corsi già accreditati e altri per i quali è stato chiesto l’accreditamento, che vi presentiamo.Vi invitiamo a contattarci, confidando nel vostro unanime gradimento.

CoRSiC

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Tel. 0422 841241Fax. 0422 842310

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QUOTA D’ISCRIZIONE: l 120,00 + I.V.A. a giornata l 200,00 + I.V.A. entrambi i giorniSEDE: Sala Conferenze Oxy Dental s.r.l. - Via Tintoretto, 12 - 31056 Roncade (TV) - Tel. 0422 841241

PROGRAMMA:Mattino• La persona, la professionalità, le norme.• Sanificazione e segreteria: protocolli e pro-

cedure.

Roberta Pegoraro21 settembre 07

dalle ore 9.00alle ore 18.00

26 ottobre 07

dalle ore 9.00alle ore 18.00

Roberta Pegoraro

Pomeriggio• Sanificazione e igiene dentale : protocolli e

procedure.• Metodo di riorganizzazione dello studio

odontoiatrico.• Spazio discussione.

PROGRAMMA:Mattino• Il lavoro, la professionalità, le norme.• Sanificazione,decontaminazione,detersio

ne,asciugatura, confezionamento.

Pomeriggio• Traccia, stoccaggio,verifiche di sterilità.• Protocolli, procedure,assistenza al medi-

co.• Spazio discussione

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CORSO TEORICO – PRATICO DI GESTIONE INFORMATICADELLO STUDIO DENTISTICO

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PROGRAMMA:1. - Gestione informatica dello Studio Dentistico: - Il Computer nello studio; - Il programma gestionale; - La rete informatica nello studio; - Vantaggi.

2. - Gestione informatica dei dati e tutela della privacy tramite un software gestionale: - Password; - Trattamento dei dati; - Consenso Informato; - Prescrizione; - Documenti vari: ricetta, certifi cato di

presenza, certfi cato medico, fattura, etc.

3. - Gestione clinica dello Studio Dentistico tramite software gestionale: - Anagrafi ca; - Anamnesi; - Cartella Clinica; - Sondaggi Parodontali;

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4. - Gestione immagini e radiografi e digitali tramite software gestionale: - Acquisizione tramite Scanner, web-

cam e macchina fotografi ca digitale; - Acquisizione tramite telecamera; - Acquisizione tramite RVG Digitale.

5. - Gestione Amministrativo-Contabile dello Studio dentistico tramite software gestionale: - Fatturazione; - Prima Nota; - Statistiche; - Il listino delle prestazioni; - Il preventivo; - Gestione compensi operatori; - Fatture d’acquisto; - Il magazzino; - Agenda.

6. - Prove pratiche di inserimento dati: - Creazione listino; - Inserimento Anagrafi ca; - Creazione e gestione della Cartella Clinica; - Gestione dei Preventivi; - Come generare una fattura; - Statistiche e Studi di Settore.

date in fase di defi nizionedalle ore 9.00alle ore 17.00

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Il valore di A0 pari a 3000 viene considerato quello minimo da applicare per tutti i dispositivi medici considerati critici. I programmi normalmente presenti nei termodisinfet-tori che comprendono una termodisinfezione sono stati perciò pensati per offri-

re i seguenti valori di A0, che come risulta evidente sono in entrambi i casi notevolmente superiori al valore minimo da applicare per lo strumen-tario critico:

temperaturae tempo A0

93°C 3’ ≈ 3.60093°C 10’ ≈ 12.000

I detergenti da usare in macchina non sostengono la disinfezione, ma servono unicamente per il lavaggio. Il procedimento non viene limitato dalla misura e dal tipo di sporco. Gli utensili contaminati vanno pre-levati asciutti e portati alla lavastru-menti termodisinfettante per il tratta-mento.Il bagno prima e la successiva immersione in bagni di disinfezione chimica, possono causare elevati problemi di schiuma in macchina.Devono inoltre essere impiegati solo detergenti controllati e consigliati per l’impiego in macchina, sottoposti a test circa la formazione di schiuma e che escludono una limitazione dei risultati di disinfezione e di lavaggio.

Con l’impiego del procedimento ter-modisinfettante viene ottenuto un elevato standard d’igiene.Il procedimento esclude ampiamente errori d’impiego, non evidenzia i fatto-ri limitanti della disinfezione chimica in bagni, protegge il personale da infe-zioni e da manifestazioni allergiche, in quanto non vengono impiegati mezzi disinfettanti chimici.

Vediamo ora nel dettaglio vantaggi e svantaggi dei protocolli precedente-mente elencati.

DeCoNtamINaZIoNe IN VaSCHettae LaVaGGIo maNuaLe

Pro ControNon ci sono costi per l’acquistoe la gestione di macchine Esito di dubbia efficacia

Impossibilità di standardizzare il processo e quindi convalidarlo

Rischio di contaminazione ambientale

Rischio di ferite accidentali per l’operatoreRischi per l’operatore dovuti alle esalazioni dei disinfettanti chimici

Costo della manodopera

Costi di acquisto e smaltimento dei disinfettantiNon consente un uso razionaledei vassoi/tray pre-assemblati

DeCoNtamINaZIoNe preVeNtIVae LaVaGGIo IN VaSCa aD uLtraSuoNI

Pro Contro

Processo di detersione automatizzato Costo di acquisto e gestione della macchina

Bassi rischi di contaminazione ambientale Scarsa standardizzazione del processo

Riduzione dei tempi di impiego del personale Disinfezione non convalidabile a norma

Costi di acquisto e smaltimento disinfettanti

Livello qualitativo non ripetibileNecessità di risciacquo esterno con inevitabile manipolazione dello strumentarioDisinfezione e lavaggio inefficace per strumenti rotanti

DeCoNtamINaZIoNe e LaVaGGIomeDIaNte termoDISINFettorI

Pro ControUnica fase per detersione/disinfezione/risciacquo

Necessità di un impianto elettrico adeguato

Processo automatizzato/standardizzato Necessità di spazio adeguato

Riproducibilità del processo Costo di acquisto del termodisinfettore

Eliminazione di rischi di contaminazione ambientale Evita lo smaltimento speciale dei disinfettanti indicati per leggePossibilità di alloggiare carichi di grandi dimensioni in grandi quantità

Possibilità di trattare strumenti rotanti

Ridotto rischio di infortuni

Verificabilità della qualità di lavaggio

Impiego di acqua sempre di nuovo prelievo

Disimpegno del personale

Numerosi accessori dedicati per strumentario odontoiatrico

Speciale Termodisinfezione

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Risulta evidente da questo semplice confronto fra vantaggi e svantaggi legati ai protocolli attualmente pra-ticati negli studi dentistici, che per quanto riguarda il trattamento dei dispositivi medici nelle operazioni di lavaggio e disinfezione è sicuramen-te da preferire il trattamento median-te termodisinfettore.

CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA MACCHINA.Le dimensioni standard dei termodi-sinfettori oggi in commercio sono45 x 60 x 85 cm oppure60 x 60 x 85 cm.

Tutti i parametri fondamentali del ciclo quali ad esempio temperatura di esercizio e tempo rimanente di lavaggio sono visualizzati mediante display.

Addolcitore incorporato.

Sistema di lavaggio per corpi cavi mediante sistema sia ad iniezione per il lavaggio di strumenti rotan-ti, cannule e tubi corrugati, oppure sistema ad irrorazione mediante bracci rotanti a fondo vasca e sul carrello intermedio.

Estremamente silenziose 33dBA.

Numerosi accessori dedicati.

TRATTAMENTO DI STRUMENTI ROTATIVI NEI TERMODISINFET-TORIIl trattamento corretto e ineccepi-bilmente igienico di manipoli diritti e angolari rappresenta un problema in ambulatorio odontoiatrico. Come succede per altro per lo stru-mentario odontoiatrico, anche gli strumenti di trasmissione vengono sporcati di sangue e saliva durante il lavoro sui pazienti e contaminati con germi anche patogeni.

Il lavaggio e la disinfezione venivano finora eseguiti solo all’esterno oppu-re in macchine speciali, costruite

solo per il trattamento di strumenti di trasmissione.

Lo sporco e la contaminazione si deposita non solo sulla superficie esterna, ma anche all’interno dello strumentario.

La contaminazione interna degli strumenti avviene per effetto di ria-spirazione ovvero di pompaggio. Una sufficiente sicurezza, che i microrganismi giunti all’interno degli strumenti di trasmissione possano essere esclusi quale possibile causa di infezioni, viene ottenuta solo con un’accurata disinfezione delle super-fici esterne ed interne, con successi-va sterilizzazione dello strumentario, impiegato per uso invasivo su ogni paziente. La disinfezione delle sole superfici esterne non consente una sicurezza assoluta ed è sconsiglia-ta (Ministero federale della Sanità Tedesco foglio 8/98).

Lo strumentario di trasmissione deve essere lavato e disinfettato in macchina come gli altri strumenti. A causa dei materiali impiegati (ingranaggi, conduttori fotosensibili, ecc…), i manipoli diritti ed angolari possono essere trattati in macchina solo con un procedimento partico-larmente delicato.

Il lavaggio interno è reso difficile causa la costruzione molto com-plessa. La luce interna dei canali spray ed anche degli ingranaggi è molto stret-ta e quindi difficile da lavare.

In collaborazione con i produttori di strumenti di trasmissione nonché utilizzatori e igienisti, i produttori di termodisinfettori offrono ora la pos-sibilità di lavare e disinfettare con lavastrumenti dedicate questo tipo di strumenti assieme all’altro stru-mentario.

Speciale Termodisinfezione

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I T A L YP O R T U G A LJ A P A NF R A N C EB E L G I U MUNITED STATES G E R M A N YC H I N AT U R K E YL I B Y AR U S S I AUNITED KINGDOMS P A I NA U S T R A L I AB R A Z I LC A N A D AF I N L A N DI R E L A N D

Il lavaggio avviene sia all’in-terno che all’esterno dello strumentario, vengono quindi soddisfatte le richie-ste dell’Istituto Robert Koch per quanto concerne il trattamento di strumenti di trasmissione.

Per il lavaggio deve essere impiegato un detergente liquido, con Ph neutro o moderatamente alcalino e senza minerali. L’impiego di deter-sivo in polvere non è consentito.

CONCLUSIONIIn relazione alla dimensione e alla struttura organizzativa dello studio è ovvio che si sceglierà la modalità più consona.

Una precauzione importante è però evitare la fase di spazzolamento, che inevitabilmente comporta il

momento maggiormente a rischio per l’operatore.Se inevitabile, lo spazzolamento dovrebbero essere eseguito solo su strumenti già detersi e disinfettati.

La vasca ad ultrasuoni, utilizzata all’interno di un corretto protocol-lo è un mezzo di supporto utile ma presenta, come precedentemente accennato, numerosi limiti in termini di qualità ed efficacia sia di lavaggio che disinfezione. Il bagno ad ultrasuoni è al più da considerarsi utile per rimuovere sporchi particolarmente resistenti quali i cementi. L’impiego di un termodisinfettore rimane quindi l’unico sistema vera-mente efficace per la decontamina-zione dello strumentario.

Il costo dell’acquisto dell’apparec-chiatura è rapidamente ammortiz-zato se si tiene conto che l’impegno orario dell’operatore addetto è in questo modo molto ridotto.

Inoltre non deve essere sottova-lutato il vantaggio derivante dalla maggiore sicurezza per l’opera-tore.

Il ciclo di lavaggio è un’attività piut-tosto onerosa, forse la più onero-sa in termini di tempo e anche di costi, probabilmente anche più della sterilizzazione.

Il lavaggio è tendenzialmente dedicato a proteggere il personale interno dello studio e così anche la termodisinfezione, mentre la ste-rilizzazione tendenzialmente è più

orientata verso il lato paziente, verso l’utilizzatore finale degli strumenti.

Il concetto che bisogna “chiarire bene” è quello di far toccare le cose il meno possibile agli operatori, limi-tando la manipolazione degli oggetti.Più si va verso attività automatiche, quindi termodisinfettore e vasca ad ultrasuoni, minori sono i rischi per il personale di studio e minori sono anche i tempi-uomo, ma si incre-mentano i costi delle attrezzature.

La procedura manuale in parte rimane ma a seguito di un pre-trat-tamento mediante termodisinfettore che mette in sicurezza gli strumenti.

La non osservanza di questi aspetti preventivi e la mancanza di dispositivi adeguati e conformi, può inficiare addirittura la copertura delle poliz-ze assicurative, in quanto in alcune situazioni si può prefigurare il dolo e non solo la negligenza. In materia poi di utilizzo di apparecchiature, la 626 parla poi in modo molto chiaro, richiedendo di adeguare costante-mente tutte le apparecchiature alle ultime tecnologie emanate.

Oltre a richiedere molto tempo, il lavaggio manuale degli strumenti non elimina completamente il rischio di infezioni dovute a contaminazioni nell’ambiente di lavoro.Per di più, su alcuni tipi di strumenti, soprattutto quelli con corpo cavo molto stretto, non è nemmeno del tutto efficace.

Per loro natura poi i procedimenti manuali di lavaggio e disinfezione non possono essere standardizzati.

Speciale Termodisinfezione

Inoltre non deve essere sottova-lutato il vantaggio derivante dalla maggiore sicurezza per l’opera-tore.

Il ciclo di lavaggio è un’attività piut-tosto onerosa, forse la più onero-sa in termini di tempo e anche di costi, probabilmente anche più della sterilizzazione.

Il lavaggio è tendenzialmente dedicato a proteggere il personale interno dello studio e così anche la termodisinfezione, mentre la ste-rilizzazione tendenzialmente è più

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Appuntamenti

PLANNiNG DENTAL MEETiNGS

I T A L YP O R T U G A LJ A P A NF R A N C EB E L G I U MUNITED STATES G E R M A N YC H I N AT U R K E YL I B Y AR U S S I AUNITED KINGDOMS P A I NA U S T R A L I AB R A Z I LC A N A D AF I N L A N DI R E L A N D

SETTEMBRE 2004

OTTOBRE 2007

dal 13/09al 15/09

16° Incontro soci attivi SIDPPositano (NA)

ITALY

MilanoITALY

35° Edizione Expodental dal 03/10al 6/10

dal 24/10al 27/10

FDI 2007Dubai

EMIRATI ARABI UNITI

NapoliITALY

RomaITALY

20° Congresso Internazionale SIDOTrattamento nel paziente adultoe nella terza età: fini e confini

25° Congresso Nazionale SITEBI dal 30/10al 01/11

dal 25/10al 27/10

NOVEMBRE 2007

dal 15/11al 17/11

17° Congresso Nazionale Aidi

L’occlusione in protesi fi ssa su denti e su impiantiCorso precongressuale26° Congresso Internazionale Aiop

22/11

dal 23/11al 24/11

Greater New York Dental Meeting 2007 dal 23/11al 28/11

26° Congresso Internazionale AIOP

New YorkUSA

BolognaITALY

BolognaITALY

RomaITALY

dal 20/09al 22/09

10° Congresso Internazionale 3i VeronaITALY

dal 13/09al 15/09

15° Simposio Tirreno AIOP FirenzeITALY

dal 27/09al 29/09

Congresso Nazionale AIEAccademia Italiana di Endodonzia

RiminiITALY

dal 27/09al 30/09

Sessione Annuale - ADASan Francisco

USA

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oGNA Laboratori FarmaceuticioGNA Laboratori FarmaceuticioGNA Laboratori FarmaceuticioGNA

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TECNOLOGIA DIGITALE D.S.P.Apex D.S.P. è il più avanzato localiz-zatore apicale elettronico che appli-ca la innovativa tecnologia D.S.P. (Digital Signal Processing), un nuovo sistema di misurazione multifrequen-za, che filtra le interferenze esterne e che seleziona solo i valori medi tra i numerosi segnali che lo strumento riceve nel canale radicolare.

CAVO CORTO: RILEVAZIONI SENZA INTERFERENZEApex D.S.P. converte in modo auto-matico il segnale analogico in forma-to digitale e lo trasmette attraverso un breve cavo in dotazione ”short cable”, a garanzia di una misura-zione più precisa, affidabile e priva di interferenze in ogni condizione di utilizzo.L’adozione di un cavo più corto dell’80% rispetto agli altri misuratori apicali evita l’esposizione alle inter-ferenze elettromagnetiche dovute prevalentemente ai telefonini cellulari ed assicura una maggiore stabilità e precisione di lettura.

MISURAZIONI PRECISEIN TEMPO REALEStudi comparativi condotti da istitutiuniversitari e di ricerca in tutto il mondo, hanno dimostrato l’elevata precisione di Apex D.S.P. rispetto ad altri strumenti analoghi.Apex D.S.P. assicura la localizzazio-ne precisa dell’apice in ogni condi-zione di utilizzo, nel canale asciutto ed anche in presenza di sangue o di irriganti canalari.Uno speciale sistema di allarmi esclude la possibilità di registrazioni non corrette, il feedback con lo stru-mento canalare avviene in tempo reale.

TUTTO SOTTO CONTROLLOApex D.S.P è compatto e leggerissi-mo, pesa soltanto 30 grammi, que-sto consente all’operatore di posi-zionarlo e di fissarlo con l’apposita clip, all’interno della sua area visiva, vicinissimo alla bocca del paziente, e di seguire step by step la preparazio-ne endodontica.L’avanzamento dello strumento canalare viene segnalato da cinque

LED colorati: un primo e un secondo led giallo segnalano l’inizio della zona pre apicale a 1,5 mm e ad 1 mm, l’accensione del primo e del secondo led verde segnalano il progressivo avvicinamento all’apice: 0,5 e 0,2 millimetri.L’accensione del led rosso segnala il raggiungimento dell’apice biologico e soltanto nel caso di un eventuale superamento il led rosso inizia a lam-peggiare.Le segnalazioni luminose vengono accompagnate da un allarme sono-ro che si attiva quando lo strumen-to arriva a 0,2 millimetri dall’apice, il segnale sonoro cambierà frequenza al raggiungimento ed all’eventuale superamento dell’apice.Quando la batteria sta per scaricar-si, APEX D.S.P. avverte l’operatore tramite l’accensione simultanea del primo del terzo e del quinto led; per ottimizzare la durata della batteria APEX D.S.P. si spegne automatica-mente dopo 90 secondi di inattività.

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Determinare la corretta lunghezza di lavoro in endodonzia rappresenta da sempre una condizione essenziale per il successo del trattamento endodontico. L’avvento dei nuovi e più precisi localizzatori apicali ha semplificato il lavoro dell’operatore ed ha posto le basi per una endodonzia dai risultati predicibili e soddisfacenti. Con i localizzatori apicali di ultima generazione, l’endodontista può determinare con estrema sicurezza e precisione la corretta lunghezza di lavoro e ridurre il numero di radiografie a cui sottoporre i suoi pazienti, aspetto molto importante anche per un corretto trattamento delle donne in gravidanza.

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Elite Computer Italia, azienda leader nello sviluppo di soluzioni informati-che per il settore dentale in Italia e all’estero, presenta OrisCEPH Rx3, la nuova versione del programma per le analisi cefalometriche, com-pletamente rinnovato nella forma e nei contenuti.Grazie alla nuova interfaccia grafica, OrisCEPH Rx3 garantisce una straordinaria semplicità di utilizzo.Con OrisCEPH Rx3 è possibile eseguire tracciati cefalometrici con oltre 20 metodiche, sovrapposizione multipla e a 5 aree, Morphing, analisi dei modelli, relazione centrica, VTO.

Nuove funzionalità grafiche con-sentono di effettuare rapidamente un tracciato cefalometrico preciso ed accurato: l’aggiornamento delle misure in tempo reale, la calibrazio-ne automatica della lastra, lo zoom ancora più potente, la possibilità di personalizzare lo spessore e il colo-re delle linee del tracciato, la nuova gestione dei valori medi parametrici, la visualizzazione delle deformazioni

in tempo reale al variare dei parame-tri, la sovrapposizione della foto del paziente in trasparenza sul tracciato cefalometrico, il morphing libero, la nuova cartella ortodontica.

Per offrire al paziente un servizio esclusivo e di forte impatto sono state introdotte nuove stampe gra-ficamente curate e la possibilità di stampare tutta la cartella del paziente.Infine per tutti gli ortodontisti che hanno l’esigenza di personalizzare le metodiche o di inserirne di nuove è stato potenziato il Designer che con-sente di inserire le strutture anatomi-

che e i valori medi direttamente nella metodica creata.I vantaggi apportati dall’introduzione di un software per le analisi cefalo-metriche sono molteplici.L’immagine dello studio odontoiatri-co viene valorizzata:- in caso di problematiche legali e

contenziosi un tracciato cefalo-metrico, corredato da informazioni dettagliate, può essere un prezioso aiuto;

- il paziente viene fidelizzato allo stu-dio poiché comprende in modo tangibile l’importanza della cura a cui si sta sottoponendo e sarà quindi più propenso ad accettarne i costi.

OrisCEPH Rx3 può interagire con il software gestionale per lo Studio Dentistico OrisDent 9001®: dalla car-tella ortodontica di OrisDent 9001® è possibile aprire OrisCEPH® diret-tamente nella schermata relativa al paziente selezionato per tracciare o consultare l’analisi cefalometrica.Elite Computer Italia ha recentemente rilasciato il rivoluzionario program-ma per l’educazione multimediale del paziente OrisEDUCO 2®, la sua gamma di software si completa con OrisDent 9001®, software gestiona-le per lo Studio Dentistico, Orisdent Mobile® per la gestione dello studio su Palmare e OrisLAB X3® per la gestione del Laboratorio Odonto-tecnico.

orisCEPH Rx3®la cefalometria computerizzata

più semplice, rapida e precisa

SoftwareElite Computer Italia®

Per una dimostrazione personalizzata contattate: OXY DENTAL Tel. 0422 841241 - Fax 0422 842310 - [email protected]

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orisCEPH Rx3®la cefalometria computerizzata

più semplice, rapida e precisa

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Luca Montoliresp. Marketing Dolphin

Comunicazione

“Comunicare” con i propri Pazien-ti in maniera chiara ed immediata: per soddisfare questa esigenza già dalla sala d’attesa la Soluzio-ne ideale è VIDEOTHRON, stru-mento multimediale con schermo LCD che permette di visualizzare testi, immagini, filmati ed anima-zioni disponendo unicamente del-l’alimentazione elettrica, senza Personal Computer, né tastiera, né mouse.

DESIGN: di sicuro impatto este-tico, raffinato nelle cornici e nei colori, VIDEOTHRON è stato pro-gettato in diversi formati, 17”, 32” e 42” per integrarsi perfettamente in qualsiasi ambiente e per “comu-nicare” in modo innovativo e dina-mico.

USER-FRIENDLY: VIDEOTHRON è facile da usare per chiunque, per avviarlo/spegnerlo è sufficiente inserire e girare la chiave !

FUNZIONALITÀ: VIDEOTHRON infatti è in grado di riprodurre i con-tenuti precaricati (carta dei servizi,

testi, immagini, filmati ed anima-zioni) ma anche di trasformarsi in un punto d’intrattenimento dotato di TV per non perdere il particola-re evento televisivo o i cartoni ani-mati preferiti dai piccoli pazienti e con l’ulteriore opzione di collegare decoder, dvd, videoregistratore, Personal Computer.

CONTENUTI: la grande opportu-nità di visualizzare filmati ed ani-mazioni sviluppati da professionisti della comunicazione, come quelli che siamo in grado di offrirVi, ma anche fotografie e testi esporta-ti semplicemente da programmi quali Microsoft PowerPoint, rendo-no VIDEOTHRON uno strumento facilmente gestibile ed aggiornabi-le da qualsiasi utente, anche quoti-dianamente.

CARTA DEI SERVIZI: è già dispo-nibile il video “Carta dei Servi-zi dello Studio Dentistico” che è stato sviluppato con un’Agenzia di Comunicazione ponendo partico-lare cura ed attenzione nella scelta delle immagini, dei testi e dei filmati

(sterilizzazione, anatomia del dente, metodiche) rivolti ai Pazienti.

PERSONALIZZAZIONI: Il video viene personalizzato con le Vostre immagini ed i Vostri testi permetten-dovi quindi di evidenziare la Vostra professionalità e quella dei Vostri collaboratori, la modernità e l’effi-cienza delle Vostre apparecchiature, le metodiche applicate, la particola-re attenzione posta dal Vostro Staff alla sterilizzazione (aspetto spes-so ignorato dai Pazienti), mostrare esempi estetici e nuove applicazio-ni, educare all’igiene orale adulti e bambini con simpatiche sequenze animate, ricordare la particolarità dei servizi offerti dal Vostro Studio (finanziamenti, pagamenti tramite Pos invio sms come promemoria degli appuntamenti, …) sostitui-re tutte le comunicazioni catacee attualmente appese in sala d’atte-sa (orari dello Studio, precauzioni in caso di gravidanza, mese della pre-venzione dentale,…) comunicando in modo veramente efficace tutto quello che desiderate far sapere ai Vostri Pazienti.

Comunicare con i pazienti?Mai stato così facile…

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Comunicazione

Di sicuro impatto estetico, raf-finato nel design e nei colori, VIDEOTHRON è stato progetta-to per integrarsi perfettamente in qualunque sala d’attesa collocan-dolo a parete (come un quadro), sul banco della reception o sul-l’apposito carrello ed è in grado di presentare ai Pazienti la “carta dei servizi” multimediale (che viene personalizzata con le immagini ed i testi di ogni singolo Studio).

Per la memorizzazione dei contenu-ti vengono utilizzate delle Compact Flash Card che hanno il vantaggio di essere intercambiabili, espandi-bili e riscrivibili utilizzando sempli-cemente il lettore/scrittore fornito a corredo di VIDEOTHRON da colle-gare comodamente al Vostro P.C. in Studio (o addirittura a casa!).

Per le macchine fotografiche e le videocamere abilitate, è possibile memorizzare le immagini diretta-mente sulla stessa Compact Flash Card. Il software incluso nella fornitura consente inoltre di convertire in “video” anche le Vostre presenta-zioni già sviluppate in PowerPoint, in Flash o in DVD mantenendo quindi i particolari effetti e le ani-mazioni. Potrete così avere un’unica Com-pact Flash Card oppure, se prefe-rite, diverse Compact Flash Card (acquistabili in qualunque negozio di elettronica/foto) da alternare in base alla tipologia di Pazienti pre-senti in quel momento nella Vostra sala d’attesa (una con la “Carta dei Servizi”, una rivolta ai bam-bini quando fate ortodonzia, una che illustri la particolare metodica, ecc...)

VIDEOTHRON 17”, 32” e 42” ven-gono già forniti con staffa per l’ap-plicazione fissa a parete per creare un eccezionale “effetto quadro”.

VIDEOTHRON è disponibile con varie finiture estetiche per trasfor-marsi, nella versione TOP, in un punto d’intrattenimento dotato di TV per non perdere il particolare

evento televisivo o i cartoni animati preferiti dai piccoli pazienti e con la possibilità di collegare ester-namente dvd, videoregistratore, decoder, P.C.

Per qualsiasi informazione contattate OXY DENTAL Tel. 0422 841241 - Fax 0422 842310 - [email protected]

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Dentascorsi

Formazione

CORSO DENTAS

22 Settembre 2007 - dalle 09.00 alle 17.00

IL PICCOLO PAZIENTE NELLO STUDIO ODONTOIATRICO Relatori: Dott.ssa Serena Meneghin Igienista Laura Peruzzetto - Igienista Francesca La Chiusa

1) APPROCCIO AL PICCOLO PAZIENTE - Accoglienza - Prima visista - Pianifi cazione del piano di trattamento - Genitori assieme al bimbo o no?

2) ISTRUZIONE E MOTIVAZIONE ALL’IGIENE ORALE Igiene Professionale - Fluoroprofi lassi - Le sigillature

3) DIETA E ABITUDINI ALIMENTARI

4) PROTOSSIDO D’AZOTO - Quando utilizzarlo - Come utilizzarlo - Effetti/Controindicazioni

5) CARIE DEI DECIDUI - L’importanza della cura dei decidui

6) SINDROME DA BIBERON - Eziopatogenesi - Cure

7) L’USO DELL’OZONO - Meccanismo d’azione - Indicazioni - Metodo d’utilizzo

8) FISTOLE - Cos’è la fi stola - Trattamento del deciduo - Canalare - Insuccessi

9) ABITUDINI VIZIATE CHE POSSONO CAUSARE MALOCCLUSIONE - Ciuccio Biberon/ allattamento artifi ciale - Dito Deglutizione atipica

10) ORTODONZIA INTERCETTIVA - Malocclusioni importanti che vanno segnalate tempestivamente - Modelli studio - impronte - RX (Tele LL + OPT) - Foto

Profi lo Relatori

Dott.ssa Serena MeneghinLa Dott.ssa Serena Meneghin nata a Belluno l’11/06/1977. Si è laureata con lode in odontoiatria e protesi dentaria presso l’Università di Padova. Specializzata con lode in ortognatodonzia presso l’Università di Padova. Nell’anno 2002 ha frequentato un corso di perfezionamento annuale in odontoiatria conservativa. Nel 2004/2005 corso post universitario di ortodonzia a Treviso, Dr. Giordanetto, D. Biondi Dr. Labate.Nell’aprile del 2005 corso presso la Charles H. Tweed International Foundation for Orthodontic Research a Tucson in Arizona.Lavora presso lo studio Dentas dal gennaio 2006 occupandosi del piccolo paziente utilizzando la tecnica di sedazione di langa con protossido d’azoto e da gennaio 2007 occupandosi di ozonoterapia per la cura della carie dentale.

Igienista Laura PeruzzettoLa Dott.ssa Laura Peruzzetto è nata a Conegliano il 07/11/1979. Si è laureata in Igiene Dentale nel 2002 presso l’Università di Trieste, e dal 2002 esercita la libera professione di Igienista Dentale presso una importante struttura odontoiatrica di Treviso.Nel 2003 nel 2005 e nel 2006 è stata correlatrice di un corso per assistenti. Socio AIDI dal 2002.

Igienista Francesca La ChiusaLa Dott.ssa Francesca La Chiusa è nata a Udine 04/08/1973. Nel 2001 si è laureata con lode in Igiene Dentale presso l’Università di Trieste e dal 2002 esercita la libera professione di Igienista Dentale a Treviso.Correlatrice di vari corsi per assistenti.Socio AIDI dal 2002.

I corsi si terranno a Varago di Maserada sul Piave - Trevisoin Via Don Pastega, 8/1

per informazioni rivolgersi:Sig.ra Lauratel. 0422 8��630

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www.oxydental. it

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