Speciale Derby

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SPECIALE DERBY di Vincenzo Oliva

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speciale derbydi Vincenzo Oliva

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è nOstrarOma

Grande speciale fotograf ico e descrittivo di Lazialità sulla vittoria del derby. Un successo totale, sia sugli spalti che in campo. Dalla splendida coreograf ia della Curva nord alle gesta di Hernanes e compagni, che hanno legittimato per la seconda volta in questa stagione il primato cittadino. Foto esclusive e forti emozioni, che solo la rivista del vostro cuore può regalarvi.

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Che spettacolo ragazzi! La Lazio bissa il successo del giro-ne di andata e manda in visibi-lio i suoi tifosi, accorsi in massa per l’occasione e che, come al solito, hanno stravinto il match già prima che iniziasse. Vedere per credere, le immagini della coreograf ia sono eloquen-ti... ma andiamo per gradi e riviviamo insieme, attimo per attimo, tutte le emozioni del derby.

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Il talento di recife è glaciale... Parte, tira e... gol!!! Palla da una parte e portiere dall’altra. Il neo entrato Lobont può solo guardare. L’Olimpico di fede biancoceleste esplode in un tripudio di gioia. Lazio in vantaggio e in 11 contro 10 per praticamente tutta la partita. nelle immagini tutta la sequenza temporale, dal momento del calcio del rigore alla consueta esultanza del Profeta in capriola.

minuto numero 10. Hernanes lancia Klose nello spazio che, bruciando sul tempo tutta la difesa della roma, si ritrova a tu per tu con stekelenburg, che altro non può fare che atterrar-lo. rigore ed espulsione. Il derby parte nel migliore dei modi. sul dischetto si presenta Hernanes, il Profeta venuto dal Brasile. L’asso brasiliano ha all’atti-vo già due realizzazzioni nei derby (peraltro entrambe su rigore). La tensione è palpabile... realizzare il rigore spiane-rebbe la strada agli uomini di reja...

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speciale derby Hernanes, si sta dimostrando sempre di più un uomo derby. sono già 3 in appena due stagioni infatti le marcature del brasiliano, che ha manife-stato a chiare lettere il suo entusiasmo: “Quando gioco cerco di essere sempre concentrato, durante la settimana lavoro per farmi trovare pronto la domenica. Quando c’è il derby, cerco di assapo-rare l’atmosfera che circonda questa partita, per trarne gli stimoli giusti e fornire grandi prestazioni. Questa vittoria ha una grande importanza perché è arrivata nel derby e perché ci regala tre punti fondamentali nella lotta per il terzo posto. L’anno scorso non riuscivamo a vincere nelle gare più importanti, mentre quest’anno è diverso. Questo è un bene perché dimostra che ci siamo evoluti, siamo maturati”. nelle foto il Profeta festeggiato dalla squadra e da mister reja.

sembra tutto per-fetto, ma come da tradizione, per i tifosi della Lazio la felicità passa sem-pre da una grande sofferenza. minuto 16. Dopo una quan-tomeno discutibile punizione assegnata dall’arbitro Bergonzi alla roma, sugli svi-luppi dell’azione la palla arriva a Juan che tenta il tiro. La palla colpisce la traversa e torna in campo, dove Borini è pronto ad insac-care. a poco serve l’estremo tentativo di salvataggio di Biava: è 1-1.

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stefano mauri, un centrocampista fondamentale per la Lazio, che è mancato tantissimo alla squadra quest’anno. Il brianzolo, autore del gol decisivo nel derby contro la roma, a f ine partita ha dedica-to ai suoi tifosi il gol e la vittoria: “sono contentissimo per il mio primo gol nel derby, ma soprat-tutto per la squadra e per questi tifosi, perché se lo meritavano proprio. ne avevamo persi trop-pi e ne abbiamo vinti due nello stesso anno. siamo davvero con-tenti e dedichiamo questo succes-so a tutta la gente laziale”. nelle foto il gol di mauri con l’esultanza e l’abbraccio con l’altro marcato-re del match, Hernanes.

Ci risiamo, la sfortuna sembra incrociare il destino della Lazio, che pur avendo il controllo del campo, non riesce a sfondare il fortino giallorosso. minuto 61. C’è un calcio di punizione per la Lazio. sul pallone Cristian Ledesma. L’italo-argentino serve un gran pallone al centro dell’area sul quale si avventa l’uomo della provvidenza biancocele-ste, stefano mauri. Gol!!! è 2 a 1!!!

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La partita continua. La roma è ferita e butta il cuore oltre l’ostacolo. La Lazio, a causa dei tanti infortuni, ha gli uomini contati e non sta bene dal punto di vista f isico. In questo con-testo si inseriscono la grandi prove di Ledesma ed Hernanes, che si battono come leoni in campo. Le paure sono tante e la roma sf iora il pareggio con un colpo di testa di totti, ma dopo 4 minuti di recupero, l’apoteosi biancocleste si concre-tizza... Vittoria... Due su due... Per l’occasione mister reja, impazzito di gioia, corre a festeggiare sotto la Curva nord esponendo una sciarpa della Lazio. è il successo del gruppo, che nel momento della diff icoltà, e dopo la delicata questio-ne delle dimissioni di reja, si è stretto intorno al suo tecnico regalandogli una soddisfazione davvero meritata.

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Lazialità Novembre 2011 | 41

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nelle foto le esultanze di reja e mauri, grandi protagonisti della giornata, e quella di miro Klose, che stavolta non avrà timbrato il cartellino, ma che sicuramente è stato decisivo. è merito suo infatti se la Lazio ha potuto giocare per quasi l’intera partita in superiorità numerica.

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Una scena così se la augurava ogni tifoso laziale: totti che si dispera con le mani al volto e i nostri che corrono ubriachi di euforia, come il brasiliano matuzalem che festeggia insieme ad un magazziniere la vittoria. Vittoria che, come dicevamo all’inizio del pezzo, è stata totale, anche e soprattutto sugli spalti. Lazialità ha selezionato alcuni degli striscioni più belli e simpatici del derby. nelle foto a sinistra un tifo-so proveniente nientemeno che da singapore con il suo eloquente: “10.000 km per te”. E cosa dire del geniale: “C’avete er progetto come er ponte de messina... non se realizza mai”. si passa poi alla verità storica: “Quant’è dura la realtà, voi a Corropoli, noi a Piazza della Libertà”.nella foto a destra invece lo striscione che si rifà alle vicende legate alle dimis-sioni di reja: “salvate il soldato reja”. La festa è completa... Un altro derby se ne è andato e con lui tutte le emozioni che solo questa partita riesce a regalare.

Il momento dell’esordio sulle colonne di Lazialità era giunto, ragazzi. nella vita bisogna trovare il momento opportuno per ogni cosa. se volete, vi do anche l’ora esatta in cui ho pensato di chiedere a Guido uno spazio sulla sua rivista gloriosa: 16.55 del 4 marzo 2012. magari qualche distratto non ricorda che quel giorno era una domenica e, ancor più distratto, non ricorda che all’Olimpico si giocava una gara di discreta importanza: bene, a loro non posso far nulla (ma quanti saranno quelli che ignorano la circostanza?). anzi sì, posso tentare un recupero di memoria. Vedete, il 4 di marzo è uno di quei giorni che ha magia e se sei disposto a sentire i battiti dell’anima te lo ricordi per molto tempo o forse non lo dimentichi mai. non gli manca nulla, ma proprio nulla, profu-mi, ingredienti, attese, l’ansia, l’adrenalina e la gioia inf ine con il bagliore della prima sera. marzo è già una promessa, ti dice che sta per rinascere la vita, la primavera è a portata di f ine-stra, allora tu ci metti la giusta predisposizione e fai in modo che tutto vada per il verso giusto sin dalla mattina, sin dalla scelta della giacca. Fai conto di avere appuntamento con degli amici, pochi, quelli veri, il bar dell’incontro, l’orario da non bucare, e poi macchina, parcheggio, una lunga camminata, ma oggi va bene lo stesso ché abbiamo ancora tanto tempo davanti. Certo, c’è quello che vorrebbe mangiare compiuta-mente, non rinuncerebbe alla tavola per nessuna ragione al mondo, ma lo convinci facilmente e un panino andrà bene lo stesso, c’è il tipo che ti ha visto più volte in trasferta che in famiglia e col quale non ti dici delle ragazze/mogli/ex/f igli e tutto il resto che per il resto c’è tempo. Un altro tempo, non oggi. 4 marzo 2012, ore 15.00. tutto pronto - t’impegni per non sentire i cori dell’altra parte e ci riesci girandoti dalla tua, dove si alza un vento biancoceleste di versi romani - arbitro di

Genova, si può iniziare. non conta più il contesto, a me alme-no accade questo, entro in un’altra dimensione, sono una cel-lula distaccata dalla mia stessa vita e le uniche esigenze sono le seguenti: sperare di segnare ogni volta che entriamo in possesso della palla, evitare l’irreparabile quando loro attac-cano. stavolta il principio non è una minaccia come all’andata, il ligure f ischia rigore per noi ed espulsione per il perticone che difende la loro porta: tira l’uomo di recife, città che si apre all’atlantico f igurarsi se ha paura di una curva che non vale la darsena di Fiumicino, 1 a 0! allora pensi che sia un’altra volta la volta buona, con un uomo in più e già in vantaggio dopo pochi minuti, ma i nostri son bravi a comporre arabe-schi autolesionistici e dopo qualche attacco avversario subia-mo la rete di uno il cui nome si presterebbe a diversi giochi di parole ma ha talento, 1 a 1 purtroppo. Pensierosamente verso il riposo, si addensa il timore di rimanere incastrati nell’equi-librio creatosi in campo, la ripresa si annuncia interessante con spunti sulle fasce e il Kaiser di Polonia che li terrorizza anche solo con la presenza. minuto sessantadue: punizione del patagone del salento, palla nel cuore delle amnesie asturiane e spaccata del capitano brianzolo, 2 a 1! stavolta ci siamo, va bene temere qualche scivolone ma il tempo ora deve passare, magari lentamente, ma deve passare, respingi quel cross, non mollate di un centimetro. Ci togliamo lo sf izio di f inire la gara in dieci per l’espulsione del terzino asadero, ma non passano più. stavolta è fatta. è fatta! Dopo diversi anni facciamo la doppietta in stagione, andata e ritorno va bene così, li lascia-mo ai loro patimenti, noi godiamo mentre riprendiamo la via di casa e la città ci sembra perfetta, accogliente, serena: sono le 16.55 del 4 marzo 2012.

di roberto Bastanza

CHE EmOzIOnE IL mIO EsOrDIO sU LazIaLItà DOPO La VIttOrIa DEL DErBy